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La CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO. L’Accompagnatore è un’autentica espressione di uomo di cultura in quanto unisce almeno due saperi, il “fare” e il “far conoscere”. Club Alpino Italiano – Sezione di Bolzaneto – Scuola di Montagna “Franco Piana” A cura di Piero Bordo ANAG. - PowerPoint PPT Presentation
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Club Alpino Italiano – Sezione di Bolzaneto – Scuola di Montagna “Franco Piana”A cura di Piero Bordo ANAG
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
L’Accompagnatore è un’autentica espressione di uomo di cultura in quanto unisce almeno due saperi, il “fare” e il “far conoscere”.
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTOPer capire e far capire bene di cosa si parla è
importante risalire all’etimologia delle parole
Esempio: nodo orograficoOro: primo elemento della parola, dal greco óros = monte (in latino “oro” significa bocca)
Grafico: da grafia, scritturaOrografia = descrizione delle montagneNodo: punto di intersezione di (20 e + linee)
catene di monti
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTOAccompagnatoreChi accompagna per : Proteggere
GuidareAssistereEducare
L’Accompagnamentoè fonte di RESPONSABILITÀ• DOVERE DI PROTEZIONE• AFFIDAMENTO
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
ACCOMPAGNAREA avvicinamento, direzione, tendenza verso
qualcosa
COMPAGNO chi condivide un’attività un’esperienza una
circostanza la vita
ISTRUTTORE chi insegna una disciplinaISTRUIRE costruire sopraFornire nozioni pratiche o scientifiche, principi fondamentali, informazioni
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
EDUCATORE chi educa o istruisceEDUCARE guidare e formare
affinare e sviluppare:le facoltà intellettualile qualità morali
FORMARE: educare con l’insegnamentoFormatore di ingegni =
EDUCATORE5
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
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ACCOMPAGNATORIPROFESSIONALIGuide alpine, Aspiranti Guide alpine,
Accompagnatori di Media MontagnaGuide vulcanologhe, Guide speleologiche,Guide naturalistiche e ambientali,Guide turistiche, Accompagnatori turistici, ecc.
COMPENSO
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
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ACCOMPAGNATORINON PROFESSIONALI
amicizia, cortesia,spirito associazionistico
OBBLIGO DI GRATUITÀ
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
AMICIZIA AMBIENTEConoscente familiareCollega lavoroCompagno studioConsocio associativoCORTESIA Accettazione di richiesta avanzata
da persona/e che si vuole favorire
Amico di amici /associazione non CAI, insegnante del figlio, ecc.
ATTIVITÀ PERSONALE
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
NON QUALIFICATI: Direttore di gitaamicocompagno di cordata
QUALIFICATI: ACCOMPAGNATORIISTRUTTORIESPERTI – OPERATORI
Sono i titolati del CAI e anche quelli di altre associazioni
LA QUALIFICA ATTESTA LA SUSSISTENZA DEL POSSESSO DI CONOSCENZE E CAPACITÀ
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
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ASSOCIAZIONISMO ATTIVITÀ SOCIALE, non
personaleAccompagn. Aspetto prevalenteDG socializzazioneAAG educativo (culturale e
tecnico)AE escursionismo culturale
ISTRUTTORE: Può essere accompagnatore per l’avvicinamento alla zona operativa.
ISTRUTTORE: insegna una disciplinaAE: uomo di cultura del territorio
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
AccompagnamentoPerché: amicizia, cortesia,
associazionismo, professioneDi chi: adulto, minorenne,
minore di 14 anni
RIFLESSI DIVERSI RELATIVAMENTE ALLA RESPONSABILITÀ
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
RESPONSABILITÀLa responsabilità è direttamente proporzionale
alle qualità che vengono attestate in capo all’accompagnatore per il diverso grado di
AFFIDAMENTOda parte dell’accompagnato.LA FREQUENTAZIONE DELLA MONTAGNA
COMPORTA L’ACCETTAZIONE DI UN RISCHIORapporto rischio – responsabilità (G.M. Flick)
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
ACCOMPAGNATORE DI ALPINISMO GIOVANILE• REALIZZA UN PROGETTO EDUCATIVO• OPERA NEL GRUPPO PER RAGGIUNGERE IL
SINGOLO• OBIETTIVO: CRESCITA ANCHE UMANA DEL
GIOVANE
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTOASSOCIAZIONISMORAPPORTI CON L’ACCOMPAGNATODirettore di gita: durata dell’escursioneIstruttore: durata della lezione
durata dell’uscitadurata del corso
AAG FANCIULLEZZAADOLESCENZAGIOVINEZZA
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
Molti incidenti sono causatidall’errata ed eccessiva fiducia riposta
nella tecnica, negli accessori e nell’abbigliamento
e dovuti alla sottovalutazionedelle conoscenze sia teoriche che pratiche, le quali proporrebbero a volte dei limiti nel comportamento.
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
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Compito di una Scuola Trasmissione delle conoscenze
perseguendo la cultura multidisciplinare.
Obiettivo del CAINon solo dopolavoristico.Fare della cultura montana, della tutela
ambientale e della sicurezza nell’alpinismo UNA COSA SOLA.
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTOCaratteristiche dell’accompagnatoreSOCIO CAIMaggiorenne, volontario, qualificato o
riconosciuto abile e capace dal Consiglio Direttivo, rispettoso di un regolamento che comporta l’obbligo di fare attività, sottoporsi ad aggiornamenti ed eventualmente a delle verifiche.
RESPONSABILE CIVILMENTE E PENALMENTE DEL SUO AGIRE
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTOCaratteristiche dell’accompagnatore• Attitudini didattico – educative;• Capacità di comunicazione ed organizzative.• Attitudine alle relazioni umane quale
strumento per rapportarsi con il gruppo.• Bagaglio tecnico e psicologico tale da trarsi
d’impaccio con gruppi anche numerosi, in caso di difficoltà in montagna.
• Conoscenza dell’ambiente montano, sia fisico che umano.
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
RESPONSABILITÀCodice Penale articolo 43 comma 3DEFINIZIONE DI COLPAIl reato è colposo o contro l’intenzione,
quando l’evento, anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di NEGLIGENZA o IMPRUDENZA o IMPERIZIA, ovvero per INOSSERVANZA di leggi, regolamenti o discipline.
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
RESPONSABILITÀIMPRUDENZAFARE QUALCOSA CHE NON SI DEVE
IN MODO IMPROPRIO
NEGLIGENZANON FARE QUALCOSA CHE SI DEVE
IMPERIZIANON RISPETO DELLE MORME TECNICHE
VIOLAZIONE DELLE NORME CHE SI DOVREBBERO CONOSCERE
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
COMPLESSO DI QUALITÀComportamenti a cui conformarsi per
esprimere DILIGENZA, PRUDENZA E PERIZIA• Scelta dell’itinerarioAdeguare il numero dei partecipanti considerando:
il numero di accompagnatori presenti, la capacità dei giovani;la difficoltà dell’escursione, la sua lunghezza, il suo impegno e le condizioni della montagna.
Il numero di giovani che l’accompagnatore prende sotto la sua cura diretta non deve superare le sue possibilità di sorveglianza.
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTOCOMPLESSO DI QUALITÀComportamenti a cui conformarsi per esprimere DILIGENZA, PRUDENZA E PERIZIA
• Conduzione dell’escursioneCAPACITÀ DI VALUTARE OGNI POSSIBILE
EVOLUZIONE DELL’ESCURSIONEGarantire la massima sicurezza possibile alla comitiva,
agendo con prudenza, vigilanza e umiltà nella valutazione delle condizioni della montagna e delle capacità umane.
Utilizzare un’attrezzatura adeguata, affidabile e verificata periodicamente.
Portare con se il materiale di primo soccorso immediato e l’attrezzatura tecnica necessaria.
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
COMPLESSO DI QUALITÀComportamenti a cui conformarsi per esprimere DILIGENZA, PRUDENZA E PERIZIA
• Rapporto accompagnatore – accompagnatoCAPACITÀ DI CONTROLLARE LE PROPRIE E LE
ALTRUI EMOZIONI.Osservare doveri generali di prudenza e di diligenza.Vigilare sulla sicurezza dei giovani e prestare loro
l’assistenza necessaria.Insegnare i comportamenti di sicurezza.Prestare assistenza a chi ha avuto un incidente
e allertare in caso di necessità il CNSAS.23
LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
COMPLESSO DI QUALITÀComportamenti a cui conformarsi per
esprimere DILIGENZA, PRUDENZA E PERIZIA• Rapporto accompagnato – accompagnatore
I giovani devono tenere un comportamento prudente e conformarsi alle indicazioni dell’accompagnatore perché è lui che ha la direzione tecnica e la responsabilità dell’escursione.
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
COMPLESSO DI QUALITÀComportamenti a cui conformarsi per
esprimere DILIGENZA, PRUDENZA E PERIZIA
AVERE COSCIENZA DELL’IMPEGNO ASSUNTO E VOLONTÀ DI SVOLGERLO AL MEGLIO
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
IDENTITÀ DELL’ALPINISMO GIOVANILE• L’Alpinismo Giovanile è l’unica
disciplina del CAI che realizza un Progetto Educativo.• Al centro del Progetto Educativo del
CAI per l’Alpinismo Giovanile c’è il giovane, nelle altre discipline del CAI al centro delle preoccupazioni c’è l’attività didattica.
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTO
IDENTITÀ DELL’ALPINISMO GIOVANILE
L’Alpinismo Giovanile dà un grande valore all’attività formativa all’interno del Gruppo.
Le altre discipline del CAI sono orientate verso l’insegnamento singolo.
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IDENTITÀ DELL’ALPINISMO GIOVANILE• Il giovane che si inserisce nell’Alpinismo
Giovanile, e può farlo all’età di 8 anni, è seguito nella sua crescita umana e tecnica sino alla maggiore età. Infatti, così come avviene nel percorso didattico dello scolaro prima e dello studente poi, anche per gli allievi dei Corsi dell’AG di anno in anno sino alla maggiore età, sono organizzati Corsi di formazione con obiettivi didattici sempre diversi, idonei a trasmettere loro tutte le conoscenze culturali e tecniche legate alla frequentazione della montagna.
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IDENTITÀ DELL’ALPINISMO GIOVANILE
• Il giovane inizia con il Corso di AG del livello di base, prosegue con il Corso di AG del livello di perfezionamento e quindi frequenta, anno dopo anno, i vari Corsi monografici organizzati per integrare le sue capacità, abilità e conoscenze. Nelle altre discipline del CAI al termine di ogni Corso cessa il rapporto didattico tra formatore ed allievo.
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LA CULTURA DELL’ACCOMPAGNAMENTOIDENTITÀ DELL’ALPINISMO GIOVANILE
L’Accompagnatore di Alpinismo Giovanileaccompagna ed istruisce, ma soprattuttoeduca il giovane ai valori della montagnae della vita, qualità che ne fanno un vero
maestro di montagna.
Club Alpino Italiano – Sezione di Bolzaneto – Scuola di Montagna “Franco Piana”A cura di Piero Bordo ANAG 30