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Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 67 - N. 1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2013 Fondato nel 1946 Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.40 «Commercio News» è all’interno della rivista Chieri Attiva, il 5 marzo c’è il meeting Le aziende incontrano 28 giovani selezionati I Love IT porta il made in Italy a Praga In preparazione una collettiva dal 3 al 6 ottobre CNA con Rete Imprese Italia mobilita le aziende Un successo la protesta nazionale del 28 gennaio Ai candidati alle politiche ora si chiedono risposte Csi Piemonte: è emergenza fornitori CNA chiede un intervento alla Regione Piemonte www.cna-to.it Seguici su: Gianna Tuninetti, «Gioia», acquerello su carta, cm. 46 x 61 - www.giannatuninetti.it

CNA con Rete Imprese Italia mobilita le aziende …...Le aziende incontrano 28 giovani selezionati I Love IT porta il made in Italy a Praga In preparazione una collettiva dal 3 al

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Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 67 - N. 1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2013

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«Commercio News» è all’interno della rivista

Chieri Attiva, il 5 marzo c’è il meeting Le aziende incontrano 28 giovani selezionati

I Love IT porta il made in Italy a Praga In preparazione una collettiva dal 3 al 6 ottobre

CNA con Rete Imprese Italia mobilita le aziende Un successo la protesta nazionale del 28 gennaio Ai candidati alle politiche ora si chiedono risposte

Csi Piemonte: è emergenza fornitori CNA chiede un intervento alla Regione Piemonte

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L’Associazione Piemontese Agenti e Rappresentanti diCommercio e CNA Torino intendono lavorare per il futurodel territorio piemontese. Il progetto Back to Market –realizzato con il contributo della Camera di Commerciodi Torino – intende accorciare le distanze tra artigiani,micro, piccole, medie imprese e reti vendita costituite dagiovani agenti di commercio.

Di cosa si tratta?

Chi saranno i protagonisti?

Come partecipare?

La prima edizione di Back to market prenderà il via nel gennaio 2013. Verrà avviata una sele-zione che si concluderà con l'abbinamento di agenti e imprenditori in una giornata di matchingorganizzata alla fine del mese di febbraio nel corso della quale le parti potranno valutare le re-ciproche affinità professionali. Non appena saranno definiti gli abbinamenti comincerà unaparte on.work del progetto della durata di nove mesi e suddivisa in due fasi distinte. La primafase avrà come oggetto la formazione, la conoscenza del prodotto e la stesura di un businessplan personalizzato da parte di agente e imprenditore. La seconda fase sarà un vero e propriojob training: l'agente comincerà a promuovere i prodotti dell'imprenditore secondo le direttivedecise nel business plan. In questa seconda fase sarà previsto un rimborso spese sotto formadi provvigione sulle vendite, da concordarsi fra imprenditore ed agente secondo la forma delregolare mandato di agenzia.

I protagonisti del progetto saranno 10 artigiani o piccoli imprenditori che rappresentano ec-cellenze produttive nel loro settore merceologico. Accanto a questi, 10 giovani agenti di com-mercio, di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Gli imprenditori saranno equamente distribuiti tracoloro che non hanno mai avuto resti vendita e coloro che invece si sono già avvicinati aduna, seppur embrionale, struttura commerciale. Per fornire una caratterizzazione territoriale an-cora più specifica si è deciso di assegnare la metà dei posti riservati agli artigiani ad operatoriprovenienti dalla bassa Valle di Susa. Questo consentirà di evidenziare ancor meglio le eccel-lenze di un area dal grande valore produttivo.

Gli agenti interessati a partecipare che abbiano come unico requisito un’anzianità lavorativaminore di 5 anni possono contattare l’Associazione Piemontese Usarci al numero 011.591196 oall’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Gli imprenditori che desiderino partecipare pos-sono contattare CNA Torino inviando una mail a Barbara Chiavarino ([email protected]).

ASSOCIAZIONE PIEMONTESE AGENTIE RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO

UNIONE SINDACATI AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO

CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURADI TORINO

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Sommario3

Attualità Rete Imprese Italia mobilita le aziende

Attualità Piemonte: bene l’export, ma fuori dall’Ue

Attualità Prosegue l’emergenza pagamenti del Csi

Unioni dei mestieri • Corso sugli apparecchi elettro-estetici • Pec obbligatoria dal 30 giugno per tutti• CNA Costruzioni ripara tetto dello Zerboni • Collettiva CNA per il 50° di Expocasa • Chieri Attiva, meeting il 5 marzo a Chieri • Voce del Verbo Moda diventa Home Party • I Love IT scommette su Praga, a ottobre • Restructura, i primi 25 anni di successi

InformazioneCon 2i3T nascono le aziende hi-tech

Informazione Crisi economica e benessere psichico

Intervista La Samec di Rivoli si racconta

Cultura e arte Albania: arte in mostra a Palazzo Madama

Commercio NewsInserto centrale staccabile

Reg. Trib. di Torino n°78 del 21 giugno 1948

Direttore responsabile Vitaliano Alessio Stefanoni

Collaboratori:Manuela Pica

EditoreCNA Editrice Srl

ImpaginazioneDue di 2 di Francesco Pavia

StampaGraf Art - Officine Grafiche Artistiche Srl

Venaria Reale (To)

Redazionevia Millio, 26 - 10141 - Torino

tel. 011.1967.2152-2121 - fax [email protected] - [email protected]

Tiratura11.900 copie

Chiuso in tipografia il 5 febbraio 2013

Tutti i diritti sono riservati. I testi, le fotografie e l’impaginazione di questo numero non possono essere riprodotti, neppure

parzialmente, in nessuna forma senza l’autorizzazione dell’Editore.

La mobilitazione continua nelle prossime settimane:

presenteremo le nostre richiesteai candidati e alle forze politichein campo nelle elezioni parlamentari

del 24 febbraio 2013

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ATorino ci sono piùdisoccupati e meno

imprese e i consumi dellefamiglie sono in caduta li-bera. E per rilanciare l’e-conomia bisogna interve-nire su fisco, credito e bu-rocrazia. Sono questi, inestrema sintesi, i messaggiinviati dai Presidenti dellecinque Confederazionitorinesi dell’artigianato edel commercio nel corsodell’incontro con la stam-pa, con i politici locali e icandidati alle prossimeelezioni nazionali che si èsvolto sotto il cappello di ReteImprese Italia lo scorso 28 gen-naio nell’ambito della Giornatadi Mobilitazione delle impreseattivata a livello nazionale. «Ildato più grave che stiamo regi-strando è che le imprese piùstrutturate stanno chiudendo»,ha gridato con forza il Presi-dente di CNA Torino, pren-dendo la parola al centro con-gressi Torino Incontra, dove in-sieme a Casartigiani, Confarti-gianato, Confesercenti eAscom è stato organizzato unincontro pubblico a cui hannopartecipato oltre duecento im-

prenditori e molti leader politi-ci, partendo dal sindaco di To-rino Piero Fassino per arrivare aDaniele Capezzone, MarcoCalgaro, Andrea Fluttero eAgostino Ghiglia, dagli assesso-ri regionali Claudia Porchiettoe William Casoni all’assessoreprovinciale Ida Vana e a quellotorinese Giuliana Tedesco, finoal vice Presidente del SenatoVannino Chiti. I Presidenti to-rinesi sono intervenuti a turnosubito dopo il collegamento indiretta streaming con Roma,dove Rete Imprese Italia ha te-nuto un incontro unitario na-

zionale con giornalisti e forzepolitiche. «Per ogni azienda chechiude», ha proseguito Vaccari-no, «al suo posto apre semprepiù frequentemente un’impresafragile, di quelle che, statistica-mente, non superano il primoanno di vita». La crisi portainoltre ad una radicalizzazionee ad un ampliamento dell’eco-nomia sommersa: «Molte im-prese chiudono, ma il titolareper sopravvivere sprofonda nellavoro nero. E questo non fabene all’economia italiana» hadetto ancora Vaccarino. Per ri-spondere allo stato di emer-genza in cui si trovano oggi leimprese torinesi ed italiane oc-corrono, dunque, azioni con-crete ed immediate che la nuo-va classe dirigente che verrà le-gittimata dalle prossime elezio-ni politiche dovrà attuare. Inquesto senso, la Giornata diMobilitazione delle impreseindetta da Rete Imprese Italiasi è conclusa con la consegnaformale a tutti i politici inter-venuti nelle varie iniziative at-tuate nelle diverse provincieitaliane di un’Agenda per leimprese carica di rivendicazio-ni e di spunti operativi per ri-dare ossigeno al sistema im-prenditoriale italiano, senza ilquale non c’è occupazione e

non c’è ricchezza. Qual-che esempio? Vaccarinosi è soffermato sulla esi-genza di definire «poli-tiche industriali a livellolocale, a misura di pic-cole imprese», per esem-pio per sostenere quelle«2500 imprese dellaprovincia di Torino cheesportano tra mille dif-ficoltà e che dovrebberodiventare almeno ildoppio»; per far sì che lacostruzione delle grandiinfrastrutture abbia del-le immediate ricadute

territoriali, coinvolgendo leimprese locali nei lavori di co-struzione e nei servizi; velociz-zando i pagamenti delle pub-bliche amministrazioni. Gli ef-fetti della crisi sull’economialocale sono ben sintetizzati neidati diffusi alla stampa dai Pre-sidenti di CNA; Casartigiani,Confartigianato, Confesercen-ti e Confcommercio.

La disoccupazione: a Torino èpassata dal 4.7% del 2007 al9.2% del 2011 (ultimo dato di-sponibile). Nello stesso perio-do, in Piemonte è salita dal4.2% al 7.6% e dal 6.1%all’8.4% a livello nazionale.Dunque, a Torino e provincia ildato è più alto rispetto sia allamedia piemontese che a quellaitaliana. Non bisogna dimenti-care, inoltre, che i nuovi disoc-cupati «in più» rappresentanoanche altrettanti consumatori«in meno» o che hanno, quan-to meno, ridotto il peso deipropri acquisti.

I consumi: anche il livello deiconsumi registra un andamen-to fortemente negativo, con un-0.5% nel periodo 2008-2011(rispetto a un -0.6% in Pie-monte e a un -0.7% in Italia) e

4 Attualità

Rete Imprese Italia «mobilita» le aziendee propone un’Agenda alle forze politicheIl 28 gennaio consegnato a Torino un piano di lavoro per salvare il sistema economico

Da sinistra a destra: Antonio Carta e Maria Luisa Coppa, Daniele Vaccarino (CNA) e Dino De Santis

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un -5% nel 2012 (-4.7% inPiemonte e -4.4% in Italia).

Le imprese: anche i dati sulla«natimortalità» delle impresemostrano una notevole contra-zione. Nel periodo gennaio-set-tembre 2012 (ultimo dato di-sponibile), rispetto allo stessoperiodo 2011, a Torino il saldoaperture-chiusure delle impresedel commercio è negativo di2273 unità e di 438 unità neiservizi di alloggio e ristorazio-ne: una diminuzione ben piùsignificativa rispetto all’econo-mia generale, che ha un saldonegativo di 1982 imprese. An-che l’artigianato torinese dal2010 ad oggi registra una fles-sione che relativamente al IIItrimestre 2012 segna un saldonegativo pari a 216 imprese.

A fronte di questi risultati eco-nomici, le Confederazioni del-l’artigianato e del commercio sichiedono a quando è immagi-nabile l’uscita dal tunnel dellacrisi. Purtroppo, ad oggi, èmolto difficile fare previsioni eanche quest’anno, per il quintoanno consecutivo, la ripresaviene spostata, già ad inizio an-no, all’anno successivo, senzasapere se questo scenario siadavvero concreto. Secondo Re-te Imprese Italia, l’attuale con-giuntura economica proseguiràanche nel 2013, con un’ulterio-re flessione per i consumi realipro-capite dell’1.4%, che li ri-porterà indietro nel tempo di15 anni: per ritrovare un datoanalogo bisogna infatti tornareal 1988. In flessione, sempresecondo i dati forniti da ReteImprese Italia, anche il redditodisponibile reale pro-capite,pari nel 2013 a 16.955 eurocontro i 17.337 euro del 2012,con un «ritorno al passato» inquesto caso di ben 27 anni; co-sì come la produzione indu-striale manifatturiera che man-terrà lo stesso trend negativoanche nel 2013.

Notizie negative anche sulfronte fisco. Se, infatti, nel2012, la pressione fiscale realeper i contribuenti in regola è

stata pari al 55.2% (ultimobalzello in ordine di tempo lastangata dell’Imu che ha parti-colarmente colpito gli immo-bili a uso commerciale e arti-gianale e la definizione dellenuove rate della Tares), nel2013 la stessa salirà a quota56.1% rispetto al 46.3% diquella apparente.

E’ ora di dire basta. La politicametta in campo programmi te-si allo sviluppo dell’economia ealla crescita del Sistema Italia.Ecco il perché della Giornata diMobilitazione Generale, cuianche Rete Imprese Italia-Tori-no ha dato la sua piena adesio-ne Le imprese dell’Artigianato,del Commercio e dei Servizisono strette fra una pressionefiscale ormai insopportabile,un crollo dei consumi senzaprecedenti, un difficile e costo-so accesso al credito, una buro-crazia esasperante e onerosa.Nell’ambito del sistema econo-mico italiano, vivendo esse pre-valentemente di domanda in-terna, rappresentano certamen-

te l’anello più debole e piùesposto agli effetti devastanti diuna «crisi» che è ormai concla-mata «recessione». Occorre rea-gire. Occorre «obbligare» la po-litica a fare una riflessione verae al passo coi tempi sul ruolo,che non ha più da essere consi-derato «marginale», delle no-stre imprese e sull’apporto de-terminante che esse possonodare (come hanno sempre fat-to) per fare ripartire i motoridella nostra economia.

Mettere al centro l’impresa perritornare a crescere. Ai politici«che verranno», chiediamodunque di essere maggiormenteascoltati. Quattro, soprattutto, ifronti su cui il loro interventodovrà essere incisivo e imme-diato: fisco, credito, politica in-dustriale (riferita al compartomanifatturiero dell’Artigianato)e burocrazia. Portare a terminela riforma fiscale è indifferibile,si è ormai fuori tempo massi-mo. Assolutamente vanno ab-bassate le imposte per le fami-glie e le imprese, «conditio sine

qua non» per un’effettiva ripre-sa dell’economia. E, in tal sen-so, va definitivamente derubri-cata - fra le varie iniziative - l’i-potesi di un aumento dell’Ivadal 21 al 22% previsto per giu-gno. Estremamente urgente éanche il mettere mano ad unaburocrazia che ad ogni impresarichiede 120 adempimenti fi-scali e amministrativi all’anno(uno ogni tre giorni), così comead un sistema del credito chenell’ultimo anno ha ridotto di32miliardi l’erogazione di fi-nanziamenti alle aziende. Pernon dire poi del fatto che le no-stre imprese attendono 1210giorni la sentenza per vedere ri-spettati i loro termini contrat-tuali (Francia 390, Germania394, Gran Bretagna 399) e me-diamente 180 giorni per i paga-menti da parte della pubblicaamministrazione (Francia 65,Germania 36 e Gran Bretagna43). Occorre, inoltre, dare slan-cio ad una nuova politica indu-striale attenta alla crescita dellepiccole imprese manifatturiere.In tal senso bisogna cogliere gliindirizzi dell’Ue nel nuovo pia-no di utilizzo dei Fondi Europeial fine di dare alle piccole im-prese maggiori opportunità nel-la ricerca & sviluppo e nellagreen economy. Su questi fron-ti, in modo particolare, si ritie-ne sia necessario intervenire inmodo urgente e deciso perbloccare lo stillicidio di chiusu-re e soprattutto imprimere unasvolta verso il rilancio economi-co e lo sviluppo. A Torino leimprese del settore commercio-artigianato-servizi rappresenta-no il 66% degli occupati(63,1% in Piemonte, 67,8% inItalia): per continuare a creareoccupazione devono poter ope-rare in un contesto più favore-vole dell’attuale. Non da oggi,Rete Imprese Italia e le cinqueorganizzazioni che l’hanno co-stituita hanno presentato con-crete proposte di intervento chele Istituzioni e la Politica nonpossono più ignorare: ne vanon solo della sopravvivenza ditantissime imprese, ma anchedella possibilità stessa di rilan-cio per l’intera economia localee nazionale.

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5Attualità

In prima fila, alcuni dei numerosi politici e candidati alle elezioni del 24 febbraioche hanno risposto all’appello di Rete Imprese Italia

Prodotto interno lordo e consumi dei piemontesi e degli italiani, serie storica2008-2012 (fonte: elaborazioni Rete Imprese Italia su base Istat)

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Torino -2,1 -3,3 -0,5 -5,0Vercelli -1,4 -1,6 -1,0 -3,7Biella -1,5 +0,5 -0,3 -2,3Verbano-Cusio-Ossola -1,4 -3,0 -0,7 -4,6Novara -2,4 -4,5 -0,5 -5,8Cuneo -1,7 -2,9 -0,8 -4,7Asti -1,5 -2,0 -1,0 -4,1Alessandria -0,7 -2,6 -0,4 -4,5

Piemonte -1,8 -3,0 -0,6 -4,7Nord Ovest -1,2 -2,7 -0,4 -4,5Italia -1,5 -2,5 -0,7 -4,4

ProvinceVariazione % media annua per abitante in termini reali

PIL2008-11 2012

CONSUMI2008-11 2012

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Nei primi nove mesi del2012, secondo le rileva-

zioni condotte da UnioncamerePiemonte, il valore delle esporta-zioni piemontesi ha raggiunto i29.4 miliardi di euro, manife-stando un incremento del 3.4%rispetto al dato registrato nellostesso periodo del 2011. La cre-scita è di poco inferiore rispettoa quella riscontrata a livello me-dio nazionale (+3.5%). Valutan-do le singole performance trime-strali si osserva, tuttavia, come ladinamicità delle vendite regio-nali all’estero si sia progressiva-mente ridotta nel corso del2012: alla variazione del +5.2%e del +2.7% registrata rispettiva-mente nel I trimestre e nel II tri-mestre dell’anno, ha fatto segui-to un ulteriore rallentamento delritmo di crescita nel periodo lu-glio-settembre 2012 (+2.2%). A

livello italiano, nei primi novemesi del 2012 l’aumento delleesportazioni ha riguardato tuttele ripartizioni territoriali, risul-tando più sostenuto per l’Italiainsulare (+17.1%) e superiore aldato nazionale anche per le regio-ni dell’Italia centrale (+6.6%).L’incremento è risultato, inve-ce, meno intenso per le regioninord-occidentali (+3.4%) enord-orientali (+1.1%), mentrele regioni dell’Italia meridiona-le si sono contraddistinte peruna situazione pressoché sta-zionaria (+0.1%). Il Piemontesi conferma, anche nel periodogennaio-settembre 2012, laquarta regione esportatrice,con una quota del 10.1% delleesportazioni complessive nazio-nali: tra le principali regioniesportatrici solo la Lombardia el’Emilia Romagna hanno regi-

strato una performance miglio-re rispetto a quella piemontese,con una crescita, rispettiva-mente, del 3.7% e del 3.6%.La crescita dell’export piemon-tese non ha, tuttavia, interessa-to tutti i principali compartidelle vendite all’estero. Il setto-re dei mezzi di trasporto, chegenera il 20.4% delle esporta-zioni complessive, ha infatti re-gistrato una contrazione del valo-re delle merci esportate (-1.9%),scaturito dalla diminuzione siadell’export di componenti au-toveicolari (-5.5%), sia dellevendite all’estero di autoveicoli(-1.3%). Negativa anche laperformance del tessile-abbi-gliamento (-0.7%). Il compar-to dei metalli e prodotti in me-tallo (terzo per importanza ri-vestita sulle esportazioni com-plessive), ha realizzato, invece,un incremento particolarmentesostenuto (+11.5%). Anche lameccanica, primo settore perquota detenuta sull’exportcomplessivo, ha manifestatouna dinamica brillante, incre-mentando il valore delle espor-tazioni del 10.9% rispetto aiprimi nove mesi del 2011. Su-periore alla media regionale an-che l’aumento registrato perl’alimentare (+6.1%). Perquanto riguarda i mercati disbocco delle merci piemontesi,il bacino dell’Ue-27 ha attrattoil 59.8% dell’export regionale,contro il 40.2% dei mercati ex-tra-comunitari. La quota dete-nuta dall’area comunitaria ap-pare però in ridimensionamen-to rispetto al periodo gennaio-settembre 2011, quando leesportazioni destinate ai paesiUe pesavano per il 62.5%. Levendite piemontesi dirette aipartner comunitari si sono in-fatti contratte dell’1%, mentrela crescita dell’export verso iPaesi extra Ue-27 è stata deci-samente brillante: +10.6%.

6 Attualità

Piemonte, bene l’export: cresce del 10%,soprattutto al di fuori dei paesi dell’UeIn lieve calo, -1%, le vendite nel mercato comunitario che pesa però per il 60% sul totale

La crisi ha messo a dura pro-va il tessuto imprenditoria-

le regionale nel corso del 2012,arrestandone il dinamismo e l’e-spansione. A sostenerlo, èUnioncamere Piemonte che loscorso 24 gennaio ha diffuso idati sulla natimortalità delleimprese in Piemonte. Nel 2012sono state 28.904 le aziende na-te in Piemonte, a fronte delle30.588 registrate nel 2011. Ri-pulito delle 30.834 cessazioni(valutate al netto delle cancella-zioni d’ufficio), il saldo è nega-tivo per 1930 unità (nel 2011 ilsaldo era stato pari a +837unità), dato che porta a461.564 lo stock di impresecomplessivamente registrate afine dicembre 2012 presso ilRegistro delle imprese delle Ca-

mere di commercio piemontesi.Il bilancio tra nuove iscrizioni ecessazioni si traduce in un tassodi crescita del -0.41%, inferiorea quello registrato nel 2011(+0.18%) e di segno negativoper la prima volta in dodici an-ni. Il tasso di crescita piemonte-se risulta, inoltre, in controten-denza rispetto al tasso di cresci-ta registrato a livello complessi-vo nazionale (+0.31%). Vannopeggio delle altre imprese in-dividuali (-0.99%, a fronte del-0,13% del 2011) e le società dipersone (-0,67%); le impreseindustriali (-2.13%) e quelle delcommercio (-1.46%); quellecon sede a Cuneo (-0.94%) eVercelli (-0,83%), mentre aTorino si registra un più tiepi-do -0.15%.

Il Piemonte perde 30 mila ditteTasso di natalità 2012 negativo

FABER, PIÙ TEMPO PER LE

TUE IDEE: CONCORSO PRO-ROGATO ALL’8 MARZO. È sta-to prorogato il termine perpartecipare alla terza edizio-ne di «Faber. Quando lacreatività incontra l’impre-sa». Forte del successo otte-nuto nelle due precedentiedizioni, il concorso nazio-nale dedicato ai giovani crea-tivi tra i 18 e i 35 anni man-tiene la sua formula vincen-te, quella dell’incontro tra icreativi digitali e le impresepiemontesi e italiane. Que-sta edizione di Faber si arti-cola in quattro sezioni: a)Live action: fiction e docu-mentari, videoclip e filmatipromozionali; b) Animazio-ne: animazioni in 3D o tra-dizionale, promo, demo, si-gle prevalentemente in ani-mazione, videogame; c) Webe app: siti web, business so-lution realizzate su piattafor-ma web o multipiattaforma,applicativi per la telefonia e itablet (demo); d) Visual egraphic design: progetti rea-lizzati di infografica e datavisualization, progetti realiz-zati di comunicazione, checomportino lo studio diidentità visive, strumenti diimmagine coordinata, logo-tipi. I vincitori del concorsosaranno ammessi al Faber-meeting, una due giorni diincontri, il 13 e 14 giugno2013, per conoscere e farsiconoscere dalle imprese del-la creative economy al termi-ne della quale saranno asse-gnati 13 premi speciali mes-si in palio dai partner, tra iquali per il terzo anno con-secutivo vi è la CNA Torino.Informazioni: www.cna-to.it

Faber

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Apartire dal mese di no-vembre, l’Unione CNA

Comunicazione e TerziarioAvanzato ha portato all’atten-zione dei media il grave pro-blema in cui si trovano i forni-tori del Csi Piemonte, il con-sorzio che eroga i servizi infor-matici a molti enti pubbliciterritoriali, ormai incapace digestire persino il pagamentodegli stipendi del proprio per-sonale a causa dei mancati tra-sferimenti di risorse dai dueprincipali soci: Regione Pie-monte e Città di Torino. Sono,infatti, le piccole imprese delcomparto Ict (InformationCommunication Techology)che CNA rappresenta sindacal-mente quelle che rischiano dipagare il prezzo più alto dell’at-tuale stato di insolvenza delCsi. CNA Comunicazione eTerziario Avanzato sta, in par-ticolare, monitorando costan-temente la situazione di unpool di aziende associate chelavorano per il Csi Piemonte.Sono a rischio cessazione atti-vità molte aziende fornitriciche per, l’intero 2012, puravendo erogato correttamente iservizi al Csi Piemonte nonhanno mai ottenuto un soloeuro di pagamento. Le aziendepiù piccole sono il vero anellodebole della catena di fornituradel Csi Piemonte. Hanno pocamassa critica e con il nuovo si-stema di assegnazione degli ap-palti sono titolari in prima per-sona di un rapporto di fornitu-ra verso il Csi che essendo unente pubblico al 100% non èneppure soggetto alla normati-va sul fallimento d’impresa equesto non consentirà ai credi-tori di attivare le procedure peril recupero anche parziale dellesomme dovute dall’ente. CNAsta cercando di gestire situazio-ni molto preoccupanti, conaziende di 10-15 dipendenti

esposte anche per un milionedi euro verso il Csi Piemonte edipendenti fino al 90-95%dalle sue commesse in riferi-mento al proprio volume d’af-fari complessivo. Le piccoleaziende sono inoltre in mag-giori difficoltà rispetto allegrandi in relazione alla loroesposizione bancaria. Oggi ilsistema creditizio consideraCsi Piemonte un soggetto nonaffidabile e di conseguenza tut-te le fatture non pagate rego-larmente dal Csi vengonoguardate con sospetto dallebanche che non sono disponi-bili soprattutto con i piccoli aconcedere anticipi e scoperti diconto corrente. CNA Torinoha già chiesto e ottenuto nu-merosi incontri con i verticidel Csi Piemonte da cui èemerso che la situazione finan-ziaria dell’ente è disastrosa: laRegione Piemonte non sta pa-

gando il consorzio che a catenanon è in grado di onorare ipropri debiti verso i fornitori epresto anche verso i propri di-pendenti. «A preoccuparci nonè solo il deficit di liquidità at-tuale del Csi, ma anche la pro-spettiva finanziaria con riferi-mento al 2013», spiega il Presi-dente della CNA Torino Da-niele Vaccarino. E ancora: «Levoci che si rincorrono su unapossibile privatizzazione, an-che parziale, del consorzio nonfanno che accrescere i timoridella CNA rispetto alla capa-cità del Csi Piemonte di onora-re i propri debiti. La privatizza-zione richiederà almeno un an-no per essere attivata e nelmentre bisognerà erogare iconsueti servizi di rilevanzapubblica con un debito pre-gresso spaventoso e con unbadget per il 2013 che già sap-piamo essere decurtato, da par-

te della Regione Piemonte, diulteriori 50 milioni di euro ri-spetto al 2012». A tutela dellepiccole imprese fornitrici, l’U-nione CNA Comunicazioneche ha esplicitamente richiestoal Csi di rispondere positiva-mente a tre richieste: a) asse-gnare una priorità nei paga-menti dei fornitori del Csi allaaziende che hanno evidenziatosituazioni di oggettiva criticità:rischio chiusura, aziende mo-nocommittenti, etc; b) attivareil Fondo smobilizzo crediti diFinpiemonte a favore dellePmi creditrici del Csi Piemon-te; c) trovare l’escamotage poli-tico che consenta di invalidarela clausola che ad oggi impedi-sce il recesso del contratto difornitura verso il Csi Piemonte(per le aziende che ne sonosoggette) senza il pagamento diuna penale. Informazioni:[email protected]

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7Attualità

Le piccole aziende che lavorano per il consorzio non vedono onorate le fatture da un anno

Csi, emergenza pagamento fornitoriCNA Torino sta cercando di trovare una soluzione alla grave crisi di liquidità dell’ente

L ’Assemblea del Csi Pie-monte, nella previsione di

conto economico per l’anno2013 ha previsto una signifi-cativa riduzione dei costi dipersonale interni, dei costi diutilizzo di risorse professionaliesterne, di servizi di manuten-zione e altri servizi in ambitoproduttivo, di prestazioni eservizi diversi in ambito gene-rale e amministrativo per oltre40 milioni di euro, corrispon-denti alla riduzione degli affi-damenti degli enti consorziatial fine di garantire l’equilibrioeconomico del Csi. Tra le mi-sure per la riduzione del costodel personale, il Csi ha datoavvio agli inizi di gennaio ad

una prima fase di cassa inte-grazione ordinaria che al mo-mento riguarda circa cento di-pendenti. Al fine di introdurrenel sistema la liquidità neces-saria per far fronte al paga-mento dei fornitori si segnalala disponibilità di una impor-tante società finanziaria che facapo alla Cassa Depositi e Pre-stiti ad acquisire il credito cheCsi vanta verso la Regione Pie-monte. E’ attualmente in cor-so una fase pre-istruttoria perla concessione del finanzia-mento a Csi. Si prevede che laprocedura possa concludersi(auspicando ovviamente unasoluzione positiva) entro ilmese di febbraio.

Misure regionali a favore deicreditori Csi. La Regione Pie-monte ha attivato con urgenzadue misure a favore dei creditoridel Csi: a) Fondo di garanzia perle Pmi per lo smobilizzo crediti;b) Fondo temporaneo di garan-zia per le grandi imprese. Le duemisure, approvate in Giunta il28 dicembre (Dgr 65-5187 eDgr 66-5188), sono in fase di re-visione della convenzione con lebanche e saranno operative nelleprossime settimane. Sono am-missibili le iniziative di smobiliz-zo presso il sistema bancario deicrediti commerciali scaduti perun importo tra 10 mila e 800mila euro. Info: Cogart CNAPiemonte, [email protected]

Csi, verso una soluzione per i creditori?Allo studio intervento di garanzia tramite la Cassa Depositi e Prestiti

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I l Mercato elettronico della pub-blica amministrazione (Mepa) èuno strumento di eProcurementpubblico, gestito da Consip perconto del Ministero Economia eFinanze. Si tratta di un mercato in-teramente virtuale in cui le ammi-nistrazioni acquirenti e i potenzialifornitori si incontrano, negozianoe perfezionano on-line contratti difornitura legalmente validi. Lepubbliche amministrazioni (Pa)possono ricercare, confrontare edacquisire i beni ed i servizi, per va-lori inferiori alla soglia comunita-ria, proposti dalle aziende fornitri-ci «abilitate» a presentare i propricataloghi sul sistema. Gli acquistipossono essere effettuati secondodue modalità: l’Ordine diretto(Oda), cioè l’acquisto diretto dacatalogo in base alle offerte pubbli-cate dai fornitori, o la Richiesta diofferta (Rdo) grazie alla quale l’am-ministrazione può richiedere aifornitori, selezionandoli libera-mente tra quelli abilitati, diverse e

ulteriori offerte personalizzate sullabase di specifiche esigenze. Andan-do su www.acquistinretepa.it èpossibile vedere tutte le pubblicheamministrazioni che utilizzano ilMepa per i propri acquisti.I vantaggi per le imprese nell’uti-lizzo del Mepa: a) disponibilità diun nuovo canale di vendita verso laPa senza spese di ammissione conconseguente ampliamento del mer-cato potenziale e della visibilità del-la propria offerta; b) diminuzionedei tempi e dei costi di vendita de-rivante dalla riduzione dei costi diintermediazione e di gestione delprocesso di vendita; c) sensibile ri-duzione della documentazione dapresentare per ogni gara; d) mag-gior snellezza e velocità delle fasi dipresentazione dell’offerta; e) aggior-namento della propria offerta grazieal dinamismo dei cataloghi che per-mette di attuare delle specifichestrategie commerciali volte adesempio a smaltire overstock o satu-rare la propria capacità produttiva.

Cosa è possibile vendere con ilMepa. Possono richiedere l’abili-tazione al mercato elettronicotutte le imprese che abbiano pro-dotti che rientrano nelle seguenticategorie merceologiche: arredi ecomplementi di arredo; cancelle-ria ad uso ufficio e didattico; di-spositivi di protezione individua-le; prodotti accessori e materialidi consumo per l’ufficio; servizidi igiene ambientale; servizi dimanutenzione impianti elettrici;servizi di manutenzione impiantielevatori; conduzione e manu-tenzione impianti termoidraulicie di condizionamento; servizi dimanutenzione degli impianti an-tincendio; beni e servizi Ict; ma-teriale elettrico; materiale igieni-co sanitario; beni e servizi per lasanità; veicoli e mobilità sosteni-bile; fonti rinnovabili; servizi pereventi. Informazioni: SportelloConsip CNA Torino, referente Ele-na Schina, tel. 011.1967.2185,[email protected]

8 Attualità

Su acquistinretepa.it è attivo il mercato elettronico della pubblica amministrazione

Mepa, aste on-line per enti pubbliciCNA ha attivato uno sportello di orientamento alle imprese per diventare fornitori

Per illustrare i risultati delleazioni sviluppate in materia di

risparmio ed efficienza energetica,le nuove norme nazionali per l’in-centivo delle fonti rinnovabili ter-miche e alcune recenti e innovati-ve soluzioni in materia, CNA To-rino e il comune di Cambianohanno organizzato il 25 gennaioun incontro con imprese e cittadi-ni del territorio presso la sala con-ferenze della biblioteca civica. So-no intervenuti Giancarlo Michel-lone, Sindaco di Cambiano; Clau-dio Campagnolo, Presidente CNAChieri; Filippo Naluzzi, EnergyPiù-Sportello Energia CNA (lenovità del nuovo conto energia e lefonti rinnovabili); Stefano Colaz-

zo, Torino Trasporti Srl-SportelloEnergia CNA (le bonifiche dell’a-mianto); Luigi Rizzo, Responsabi-le Small Business Area Torino eprovincia di Intesa-Sanpaolo (re-sponsabilità ambientale e rispar-mio energetico, la politica e l’offer-

ta del gruppo Intesa-Sanpaolo).Informazioni: Comune di Cam-biano, Maddalena Chiesa, tel.011.94.40.105; CNA Chieri, Lu-ciana Lampis, tel. 011.1967.1111;Sportello Energia CNA, Luigi Piz-zimenti, tel. 011.1967.2201.

Fonti rinnovabili, incontro a CambianoEvento Sportello Energia CNA in collaborazione con Intesa-Sanpaolo

RIFIUTI, LA NUOVA TARESPUÒ DIVENTARE UN RI-SCHIO MORTALE PER LE IM-PRESE. La nuova tassa sui ri-fiuti e i servizi comunali in-divisibili introdotta dal de-creto «Salva Italia» da gen-naio 2013 in sostituzionedella Tarsu-Tia è un nuovoduro colpo alle attività eco-nomiche. Rispetto alla Tar-su-Tia, sono attesi rincarimedi del 311% nei servizicomunali di raccolta rifiuti,sicurezza, illuminazione egestione strade.

RIPRISTINO MUD. Con ilDpcm del 20 dicembre2012 è stata ripristinata perl’anno 2012 la vecchia co-municazione Mud, colman-do il vuoto normativo crea-to dalla sospensione del Si-stri fino al 30 giugno 2013.

REGOLAMENTO UE SUL

TRATTAMENTO DEI ROTTA-MI DI VETRO. Sulla Gazzet-ta ufficiale Ue è stato pub-blicato il regolamenton°1179/2012 del 10 di-cembre 2012. In sintesi, irottami di vetro cessano diessere considerati rifiuti aisensi della direttiva2008/98/Ce allorché, all’at-to della cessione dal pro-duttore a un altro detento-re, vengono soddisfatte al-cune condizioni comunquefinalizzate alla produzionedi sostanze od oggetti di ve-tro mediante processi di ri-fusione del materiale. Il re-golamento è in vigore dal31 dicembre 2012, ma siapplica dall’11 giugno2013. Info: Uffici CNA aTorino e provincia.

Rifiuti

Il tavolo dei relatori con Claudio Campagnolo e Federico Casetta

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Tutto ciò che occorre sapereper scegliere, acquistare e

gestire le apparecchiature elet-tromeccaniche utilizzate neitrattamenti estetici non medici:è il titolo di un seminario pro-fessionale gratuito organizzatoda CNA Benessere e Sanità pergli operatori dei centri estetici.Il seminario si svolgerà lunedì18febbraio, ore 9.30-12, pressoCNA Torino, in via Millio 26,Torino. L’acquisizione delle ap-parecchiature elettromeccanicheè un passo molto impegnativoper le aziende del settore. L’este-tista, perciò, deve conoscere,comprendere e valutare corret-tamente tutti gli elementi neces-sari a individuare le soluzioni

migliori. Anche nella scelta del-le apparecchiature elettromecca-niche per uso estetico, un ade-guato bagaglio di conoscenzecomprendente sia nozioni tecni-co-scientifiche, sia elementi dicarattere normativo è essenzialeal fine di effettuare le valutazio-ni migliori per ciascuna realtàproduttiva. I temi trattati: a) leapparecchiature estetiche utiliz-zabili in Italia ai sensi del decre-to interministeriale n°110 del12 maggio 2011; b) le schedetecnico-informative; c) l’acqui-sto e l’utilizzo informato di unanuova apparecchiatura; d) l’ade-guamento delle apparecchiatu-re. Interverranno: Brigida Sto-maci, Presidente nazionaleCNA Estetica; Daniele Donda-rini, responsabile Unione CNABenessere e Sanità Emilia Ro-magna; Cesare Quaranta, am-ministratore unico dell’aziendaCesare Quaranta Srl. In chiusu-ra, Salvatore Iodice, di Asq Am-biente e Sicurezza, interverrà inmerito alle normative in tema diambiente e sicurezza nei Centriestetici ed in particolare sulleproblematiche relative allosmaltimento dei rifiuti speciali.Per partecipare al seminario con-fermare la presenza alla segrete-ria organizzativa, telefono011.1967.2247-2228-2111.

Corsi di formazione per centriestetici. CNA Benessere e Sa-nità sta predisponendo per iprimi mesi del 2013 un pro-gramma professionale di corsirivolto ai titolari di Centri este-tici e a tutti gli operatori delsettore benessere. Pubblichia-mo di seguito alcuni dei corsi inprogramma: a) Lomi-Lomi. IlLomi-Lomi è un rituale sciama-nico che nasce dalla tradiziona-le medicina hawaiana. E’ unmassaggio che stimola le termi-nazioni nervose, aumenta il ri-lassamento, stimola il sistemalinfatico, accresce il metaboli-smo, migliora in modo indiret-to la circolazione arteriosa e l’e-lasticità delle articolazioni. Da-te: domenica 3 marzo. Orario:9-17. Costo: 150 euro + Iva, So-ci CNA e dipendenti; 200 euro+ Iva, non Soci. Docente: Anto-nella Nespoli; b) MarrakeshMassage. Il massaggio Mar-rakesh è una tecnica dolce eritmica con l’utilizzo di Burridi Karatè dai profumi ine-brianti. E’ una tecnica di este-tica olistica eseguita su tutta lapersona con manovre fluide edarmoniose, con mani ed avam-braccia. Date: domenica 14aprile. Orario: 9-17. Costo: 150euro + Iva Soci, CNA e dipen-denti; 200 euro + Iva, non So-ci. Docente: Antonella Nespoli.Adesioni: CNA Benessere, te-lefono 011.1967.2247-2108-2111, [email protected]

Apparecchi elettro-meccanici per l’estetica:sceglierli e gestirli a tutela della clientelaSeminario di CNA Benessere, il 18 febbraio; al via i primi corsi di formazione per il 2013

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CORSO DI LINGUA ITALIANA

PER FARE IMPRESA. Sta perpartire il corso di lingua ita-liana per cittadini stranieriche intendono avviare un’at-tività economica in proprio,realizzato dalla Società DanteAlighieri di Torino in colla-borazione con Città di Tori-no, Camera di commercio diTorino, CNA Torino e Unio-ne industriale. Il corso èaperto a cittadini straniericon un livello linguistico A2- B1 che intendono avviare oche hanno appena avviatouna attività. Le lezioni saran-no tenute da docenti di ita-liano e da esperti che in aulaporteranno l’esperienza pro-fessionale. Il corso, di 50 ore,si articola in 20 incontri di 2ore e 30 minuti ciascuno,dalle ore 18 alle 20.30, il lu-nedì e il giovedì dal 18 feb-braio al 2 maggio 2013. Sonoprevisti alcuni momenti de-dicati alla presentazione dicasi di successo di chi ha av-viato una propria attività e diprogetti di Associazioni dicategoria ed enti pubblici delterritorio, attivi sul tema delsostegno alla creazione d’im-presa. E’ previsto un incontroa cura di CNA Torino sul te-ma «Immigrazione, Impren-ditoria ed Integrazione» cura-to dal servizio «CNA WorldDedalo». Il corso si svolgeràpresso il Centro Intercultura-le di corso Taranto 160, a To-rino, ha un costo di 70 euro apartecipante e si svolgerà alraggiungimento di un nume-ro minimo di dieci iscritti.Informazioni e iscrizioni: tel.011.5718563, [email protected] - www.comune.torino.it/in-tercultura

Corsi

PEC OBBLIGATORIA PER LE

DITTE INDIVIDUALI, SCADEN-ZA ANTICIPATA AL 30 GIUGNO2013. L’art.5 del decreto leg-ge 18 ottobre 2012, n°179(Ulteriori misure urgenti perla crescita del Paese), modifi-cato dalla legge di conversio-ne 17 dicembre 2012, n°221,dispone che, a decorrere dal19 dicembre 2012, le impre-se individuali che presentanodomanda di prima iscrizioneal Registro delle Imprese o al-l’Albo delle imprese artigianedebbano indicare nella stessadomanda il proprio indirizzodi posta elettronica certifica-ta (Pec). Le imprese indivi-duali, attive e non soggette aprocedure concorsuali, giàiscritte nel Registro delle Im-prese al 20 ottobre 2012 so-no tenute a depositare, pres-so l’ufficio del Registro delleimprese competente, il pro-prio indirizzo di posta elet-tronica certificata (Pec) entroil 30 giugno 2013.

Pec

Anche i lettini abbronzanti sono ri-compresi tra le apparecchiature elet-tro-estetiche

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CNA Costruzioni è interve-nuta lo scorso 25 gennaio

in soccorso dell’istituto di istru-zione superiore Romolo Zerbo-ni di Torino dove la didattica eraa rischio da alcuni mesi per gra-vi infiltrazioni di acqua piovanadal lucernario del capannone of-ficina, danneggiato dalla grandi-ne nell’estate 2012. CNA avevaraccolto l’appello del Preside, ilprofessor Livio Gentile, lo scor-so 30 novembre durante un in-contro istituzionale in istituto,avvenuto in concomitanza conlo svolgimento del salone dellecostruzioni, Restructura e que-sto ha reso possibile un imme-diato coinvolgimento degli ediliassociati alla CNA. L’interventoha tuttavia dovuto aspettare itempi della burocrazia e dellapausa natalizia durante la qualel’istituto è rimasto chiuso. IlPreside aveva richiesto più voltealla Provincia di Torino un in-tervento di manutenzione, madalla Provincia era arrivata allafine di novembre una comunica-zione formale di impossibilità aprocedere per «esaurimento fon-di destinati alla manutenzioneordinaria dell’esercizio finanzia-rio 2012». In pratica, i locali do-ve i ragazzi si stanno preparandoalla loro vita futura, pur tra mil-le difficoltà, anche di tipo so-cioeconomico, rischiavano di di-ventare insalubri e l’acqua infil-trandosi avrebbe potuto addirit-tura compromettere il funziona-mento di macchine utensili co-stosissime la cui sostituzionesarà certamente impossibile conl’attuale carenza di fondi pubbli-ci. «Non possiamo accettare chequesto istituto che rappresentaun’eccellenza nella formazioneprofessionale in provincia di To-rino possa vedere impedita o ral-lentata la didattica per una ba-nale sostituzione di un lucerna-rio» spiegano da CNA Costru-zioni il Presidente provinciale

Andrea Talaia, il Presidente re-gionale Antonio Sgrò e il Re-sponsabile di categoria GiovanniBrancatisano. Ora, grazie alla di-sponibilità del consorzio edileCardea, aderente alla CNA Tori-no, il tetto è stato risanato e i ra-gazzi potranno proseguire sere-namente la didattica. «Qui sistanno formando gli artigianidel futuro» aggiunge il Presiden-te di CNA Torino, Daniele Vac-

carino, «e gli artigiani devonofare quello che è possibile per ri-solvere il problema. E’ moral-mente doveroso un nostro inter-vento». La progressiva contra-zione delle risorse destinate allamanutenzione degli edifici pub-blici rischia di compromettere,ovunque, la sicurezza di studen-ti e lavoratori. CNA Torino loha già denunciato anche duran-te a Restructura evidenziando

come tra il 2010 e il 2011 a li-vello nazionale i lavori per lamanutenzione e gestione del pa-trimonio edilizio pubblico sianoulteriormente calati in valore del30%. «In alcuni edifici pubblicisi rischia concretamente di com-promettere l’incolumità di chivive negli ambienti di lavoro e distudio» dichiara il Presidentedella CNA Torino, Daniele Vac-carino. L’istituto Zerboni si tro-va in via Paolo della Cella 3 aTorino, una traversa di corsoGrosseto. Presso questo istitutosi svolgono corsi diurni e serali:Sistema Moda; Manutenzioneed Assistenza Tecnica; Produzio-ni Industriali ed Artigianali;Tecnico dell’abbigliamento eModa; Tecnico delle IndustrieElettroniche; Tecnico delle In-dustrie Meccaniche; Tecnicodelle Industrie Elettroniche (se-rale); Tecnico delle IndustrieMeccaniche (serale). Informa-zioni: www.iiszerboni.it

CNA Costruzioni soccorre lo Zerboni:fatta la manutenzione del tetto officinaLa Provincia di Torino è senza fondi, la didattica a rischio e il Preside chiede aiuto

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Non sono molte le fiere nelpanorama italiano che

possono vantare la longevità diExpocasa, il più importanteevento B2C del nord-ovest dedi-cato all’arredamento. Dal 2 al 10marzo prossimo presso il Lingot-to Fiere di Torino, Expocasa (or-ganizzato da Gl Events Italia-Lingotto Fiere) spegnerà cin-quanta candeline, un dato che dasolo testimonia il successo di unsalone nato e pensato per coin-volgere il grande pubblico, mache costituisce oggi un punto diriferimento anche per tutti i pro-fessionisti del settore, in partico-lare architetti, interior designer earredatori. Per tale motivo, CNA

ha deciso di essere presente, al-l’interno del padiglione 1, conuna collettiva di aziende dei set-tori legno-arredo, ferro, vetro,pietra, restauro e decorazione ar-tistica, ma anche tappezzeria etendaggi. La quota di partecipa-zione per ogni singolo associato(comprensiva di plateatico, alle-stimento, polizza Rc, inserimen-to a catalogo, inviti omaggio, 5pass di ingresso e 1 posto auto) èdi 1466 euro + Iva. L’edizione diquest’anno si svilupperà su trepadiglioni e quattro aree temati-che dall’arredo classico, al mo-derno per giungere al contempo-raneo e al design. Sono sei inve-ce le tipologie di prodotti espo-

sti, dagli immancabili comple-menti d’arredo ai tessuti, dall’ar-redo per il bagno all’illuminazio-ne, dai prodotti per l’outdoor, al-le nuove tecnologie applicate almondo della ristrutturazione. Aquest’offerta si aggiunge, la quar-ta edizione di toBEeco, la mo-stra-concorso volta a premiaredesigner e aziende che scelgonodi confrontarsi sul tema dell’eco-logia e del riutilizzo dei materia-li. In programma anche un’ante-prima Expocasa, serata con in-gresso ad invito, venerdì 1 mar-zo, dalle ore 18 alle 23. Info eiscrizioni: Giovanni Brancatisa-no, tel. 011.1967.2102-2228,[email protected]

Collettiva CNA per i 50 anni di ExpocasaDal 2 al 10 marzo, al Lingotto Fiere di Torino, idee e consigli per arredare

Due operatori del consorzio edile Cardea durante l’intervento

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Èin piena fase di implementa-zione il progetto Chieri Atti-

va, realizzato dalla CNA e cofi-nanziato dalla Camera di com-mercio di Torino e dal Comune diChieri. Dopo il lancio del 9 no-vembre scorso, 220 candidatihanno presentato una valida do-manda per partecipare al percorsoformativo che prevede oltre a in-contri di gruppo d’aula e indivi-duali, uno stage pratico nelle im-prese della durata di sei mesi. Sultotale di 220 candidati, 117 sonodonne, 103 uomini; i giovani finoai 35 anni sono la maggioranza(125), seguono i candidati tra i 36e i 50 anni (79 persone), mentre16 sono gli over 50 che hannopresentato domanda per il proget-to. Dato il numero elevato di ri-chieste pervenute, a fronte dellapossibilità di 60 percorsi, per ren-dere efficiente lo screening deicurricula, favorire i giovani e indi-viduare i talenti, si è deciso di pri-vilegiare coloro che, dei 220, fos-sero al di sotto dei 35 anni e inpossesso di titolo di studio dal di-ploma in su; quindi, che manife-stassero capacità trasversali (inparticolare relazionali) e motiva-zione alla partecipazione al pro-getto. Sono così una quarantina icurricula che hanno passato que-sta preselezione, da cui sono statiestratti ventotto candidati scelticon criteri connessi alla creazionedi un gruppo che rappresentasseun gruppo omogeneo seppur dif-ferenziato. Questi candidati, fradicembre e gennaio, sono staticoinvolti in incontri plenari digruppo, in sottogruppi di lavoro eindividualmente. Il percorso haportato alla definizione dei profiliprofessionali che possano metterein luce i talenti dei giovani coin-volti, e dare loro modo di espri-mere sul campo passione e capa-cità, da tradurre in competenzaspendibile durante lo stage prati-co. Al contempo, da dicembre2012 a metà gennaio, CNA ha in-

contrato e raccolto le adesioni dimolte imprese che hanno dato laloro disponibilità a insegnare etrasmettere competenze: un se-gnale forte di come gli artigiani ele micro e piccole imprese conti-nuino a svolgere e ad assumersi unruolo profondamente etico e re-sponsabile nei confronti del terri-torio in cui si situano. Non esistealcun obbligo di assunzione per leimprese che aderiscono al proget-to. Quello che si chiede è che de-dichino del tempo a insegnare. Leimprese - quelle artigiane e le mi-cro e piccole in particolare - sonooggi il vero luogo dove si costrui-sce la competenza, dove si insegnail mestiere, in una situazione diaumentata distanza fra quello chei giovani imparano e si aspetto fre-quentando gli istituti scolastici equello che è il lavoro. Oltre unasessantina le aziende del territorioche hanno aderito al progetto.Dall’incontro fra le aziende e ilprimo gruppo di candidati, sonoquindi partiti i primi stage, chehanno avuto inizio il 4 febbraio.Si tratta dell’attivazione di circaun terzo dei percorsi totali previ-sti. Le imprese e i profili abbrac-

ciano un vasto spettro di settori ecompetenze: pasticceria e alimen-ti in genere, commercio al detta-glio, settore della grafica e delweb, autofficine e revisioni auto,servizi di consulenza alle imprese,tessile, serramentisti, edilizia e im-piantisti ed anche un asilo privato.Nel mese di febbraio si procederàalla preselezione dei restanti can-didati: ancora un gruppo di giova-ni, stavolta inclusivo anche di per-sone con la sola licenza media in-feriore, e un gruppo di candidatiover 45, in prevalenza donne.Grazie ad uno stanziamento im-portante di fondi da parte del Co-mune, ai beneficiari del progettoverrà erogata una borsa di stage. Aggiornamenti sulle iniziative le-gate al progetto. E’ possibile se-guire Chieri Attiva sulla paginaFacebook «Progetti InnovativiCNA Torino» e sulla pagina«Chieri Ti Attiva-Giovani e Lavo-ro», realizzata grazie ai giovanidelle associazioni attive sul territo-rio (Patchanka e il Cubo).Informazioni e adesioni. Per par-tecipare all’incontro del 5 marzovi invitiamo a scriverci a [email protected]

Un’opportunità di avvicinamento al lavoro e trasmissione d’impresa rivolta ai giovani

Chieri Attiva, il 5 marzo c’è il meetingLe aziende incontrano i 28 candidati selezionati su 220 che hanno presentato domanda

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A TORINO, NEL 2015, ILCONGRESSO MONDIALE DEL-LE CAMERE DI COMMERCIO.Torino ha battuto Ginevra,Liverpool e Belfast aggiudi-candosi il prestigioso Con-gresso Mondiale delle Cameredi commercio del 2015 che sisvolgerà dal 12 al 15 giugno.Dopo oltre un anno di lavoro,la Camera di commercio diTorino, sostenuta dal Sindacodella Città Piero Fassino e conil supporto di Turismo Tori-no, è riuscita a fare emergerela sua candidatura, presentataufficialmente a Istanbul a set-tembre 2012. «Torino ha vin-to giocando la sua carta mi-gliore: quella di andare oltrele aspettative», sottolineaAlessandro Barberis, Presi-dente della Camera di com-mercio di Torino. Si apre oraun lungo periodo di prepara-zione all’evento che porterà incittà oltre 2 mila partecipantida 120 Paesi, ma anche unadote di 1.5 milioni di europer le spese organizzative. Ilsuccesso di Torino è il risulta-to di un efficace lavoro disquadra: la candidatura è in-fatti stata sostenuta anche dal-la Presidenza del Consiglio,ministero degli Affari Esteri,ministero del Lavoro, Regio-ne Piemonte, Provincia eCittà di Torino, Unioncamerenazionale e regionale, dal cen-tro di formazione dell’Ilo chefa capo alle Nazioni Unite edall’Etf-European TrainingFoundation. Determinantel’appoggio di Azimut Benetti,Fiat Group, Lavazza, Finmec-canica, Intesa-Sanpaolo, Uni-credit, Expo 2015 e GruppoSkyteam. Info: www.tori-no2015bid.com

EventiChieri Attiva - 5 marzo 2013

Chieri, Sala Conferenze del Comune, ore 18-20Apertura e saluti:

Francesco Lancione, Sindaco del Comune di Chieri; Rachele Sacco, Assessore al lavoro e alle politiche sociali del

Comune di Chieri; Guido Bolatto, Segretario Generale Camera dicommercio di Torino; Claudio Campagnolo, Presidente CNA Chieri

Lo stato dell’arte del progetto: primi risultati raggiunti e prossimi obiettivi

Barbara Chiavarino, Responsabile del Progetto Chieri Attiva, CNA Torino

Racconti di esperienze, testimonianze di imprese e tirocinanti

Domande e dialogo con il pubblico in sala

Invito alle imprese

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I l bonus fiscale del 55% sulle riqualificazioni energeti�e è in vigore solo fino 30 giugno 2013,

ci sono quindi po�i mesi per detrarre, più della metà della spesa sostenuta. L’intervento di sostituzione degli infissi rappresenta i 2/3 delle prati�e spedite all’ENEA per o�enere la detrazione fiscale del 55%, incentivo �e per le imprese può arrivare fino all’86.4% (sommando il 27.5 di IRES e il 3.9 di IRAP).La procedura semplificata dell’Enea perme�e con semplici passaggi di portare in detrazione in 10 anni la sostituzione di vec�i serramenti con serramenti di nuova concezione in grado di soddisfare i parametri di legge; sono inoltre detraibili, in abbinata con gli infissi, an�e tapparelle, scuri e persiane.

E’ stimato �e in 7/10 anni sommando al bonus del 55% il minor consumo di riscaldamento si o�iene il completo ritorno dell’investimento degli infissi installati (calcolo stimato su un appartamento medio).La sostituzione di vec�i infissi con le finestre Fresia Alluminio perme�e un

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Installando serramenti Fresialluminio verranno eliminati i fastidiosi spifferi e le infiltrazioni d’acqua ed inoltre si avrà un forte abba�imento dei rumori esterni, grazie ad un’o�ima tenuta derivante dall’isolamento acustico dei componenti.Considerando le esigenze esteti�e oltre �e la funzionalità dei serramenti, i profili FRESIALLUMINIO sono disponibili con una vastissima scelta di forme e colori, per ada�arsi armonicamente, a qualsiasi esigenza ar�ite�onica, sia in edifici classici sia in edifici moderni. L’elevata resistenza all’azione del tempo e degli agenti atmosferici, mantiene inoltre inalterata la stru�ura e i colori dei serramenti, �e non necessitano di alcun tipo di manutenzione.

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n°5 - giugno 201

1

Unioni dei mestieri 13

Al Circolo dei lettori, come acasa, fra amici. Dieci arti-

giani torinesi presentano per larassegna Voce del Verbo Mo-da_Home Party, in collaborazio-ne con CNA Federmoda, diecistili diversi per una moda rigoro-samente italiana e indipendente.Una moda ancora capace di sor-prendere e far sognare un pubbli-co esigente che apprezza i capiunici, su misura, e gli accessorifatti a mano, con cura, passione etalento; nel segno della tradizio-ne, ma con la capacità di innova-re per anticipare i gusti e le ten-denze di domani: nel segno dellagrande tradizione della manifat-tura italiana, protagonista dasempre per gusto e stile senzatempo. Dopo il successo di Vocedel Verbo Moda, patrocinato an-che da CNA Torino, che si è svol-to dal 15 al 21 ottobre, la nuovarassegna intende dare continuitàallo spirito della manifestazione,nata per far tornare Torino al cen-tro del dibattito sullo stile italia-no, in una città che è stata la pri-ma capitale della moda italiana;una città dove oggi esistono mol-te attività imprenditoriali indi-pendenti e non che operano nelsettore tessile-abbigliamento-ac-cessori, con una crescente atten-zione da parte dei consumatori.Tutti gli incontri si svolgeranno ilgiovedì nella Sala Filosofi del Cir-colo dei lettori, con aperitivo abuffet al costo di 10 euro (consu-mazione non obbligatoria). Indi-chiamo di seguito tutte le date, apartire da quella del 31 gennaioche comunichiamo per dovere dicronaca, consapevoli che la testa-ta verrà diffusa solo a partire dal-la seconda settimana di febbraio:a) 31 gennaio 2013, ore 19, «Ve-stire per stupire», con la sartoriaper signora Enrica Daidone e l’o-reficeria artigiana L’Arte nell’O-ro; b) 28 febbraio 2013, ore 19,«La differenza è nel dettaglio»,con il bottonificio Fratelli Bon-

fanti e la pelletteria artigiana L’O-rientale 2; c) 21 marzo 2013, ore19, «Made in Italy senza confini»,con la sartoria in maglia PaoloGrillo e Manuela Gomez scarpe eaccessori; d) 18 aprile 2013, ore19, «Fatto a mano, fatto bene»,con la maglieria Il Lino delle Fa-

te e la cappelleria arti-giana Atelier Nina Tau-ro; e) 30 maggio 2013,ore 19, «Stoffe d’autorea km zero», con la sar-toria R.Cris e la Tessi-tura Corte 1951. Visarà la possibilità di ac-quisto diretto dai pro-duttori al termine degliincontri e nella setti-mana seguente conesposizione al Circolodei lettori. Visite gui-date dei laboratori arti-giani su prenotazione,telefonando al Circolodei lettori, tel.011.432.68.27. Gli in-

contri saranno preceduti dal salu-to di Antonella Parigi, direttoredel Circolo dei lettori e moderatida Vitaliano Alessio Stefanoni,Responsabile CNA Federmoda.Informazioni: CNA Federmoda,tel. 011.1967.2152-2190, [email protected]

Incontri di stile, aperitivi di moda: il nuovo progetto CNA-Circolo dei lettori a Torino

Voce del Verbo Moda è Home PartyUn ricco programma di incontri con gli artigiani, ogni mese, da gennaio a maggio 2013

n°1 - genn

aio-febbraio 201

3

Aseguito del rinnovo automa-tico dell’accordo siglato il 4

gennaio 2011 dalle Associazionidi categoria dell’Artigianato conla Siae sul diritto d’autore in rife-rimento all’attività di reprografiaper i punti di riproduzione, si co-municano i compensi dovuti perl’anno 2013 per il diritto d’auto-re, in base a quanto previsto dal-l’art.4 dell’accordo in oggetto,adeguati rispetto al tasso di infla-zione rilevato dall’Istat nel mesedi ottobre 2012 (+2.7%). Si ri-corda che sono tenute al paga-mento di tali importi esclusiva-mente le attività che effettuanodirettamente o consentono aipropri clienti la riproduzione di

opere dell’ingegno mediante fo-tocopia, xerocopia o sistema ana-logo, nei limiti del 15% di cia-scun volume o fascicolo di perio-dico (ex art.68 della legge 22aprile 1941, n°633). Gli importisono dovuti in ragione del posses-so e non dell’effettivo utilizzo del-le macchine per riproduzionepresenti all’interno dei locali del-l’azienda e accessibili al pubblico.Gli importi da pagare sono detta-gliati di seguito (si ricorda che ladata ultima per il pagamento èfissata, come di consueto, entro enon oltre il 28 febbraio 2013): a)con una macchina atta alla ripro-duzione presente nell’esercizio,217 euro; b) con due macchine

atte alla riproduzione presentinell’esercizio, 706 euro; c) con tremacchine atte alla riproduzionepresenti nell’esercizio, 1407 euro;d) con quattro macchine atte allariproduzione presenti nell’eserci-zio, 2388 euro; e) con cinque opiù macchine atte alla riprodu-zione presenti nell’esercizio, 2822euro; f) con una macchina attaalla riproduzione presente nell’e-sercizio (che svolga attività di fo-tocopiatura in via occasionale)162 euro (totale dovuto per ilbiennio 2012-2013). Informazio-ni: CNA Comunicazione e Terzia-rio Avanzato, Vitaliano AlessioStefanoni, tel. 011.1967.2152 [email protected]

Fotocopie, i compensi Siae per il 2013Sono dovuti dai centri che effettuano riproduzioni di opere letterarie

CANONE SPECIALE RAI, AG-GIORNAMENTI. Alcune asso-ciazioni provinciali dellaCNA hanno segnalato una ri-presa dei solleciti di pagamen-to inviati dalla Rai alle impre-se in varie regioni per il cosid-detto «abbonamento specialealla televisione». Le lettere,dal tono perentorio, vengonoindirizzate anche ad aziendeche hanno già comunicato dinon essere tenute al pagamen-to in quanto sprovviste degliapparecchi sottoposti alla tas-sa. Rispetto a questo atteggia-mento CNA ribadisce la posi-zione già espressa, conferman-do che occorre provvedere alpagamento solo quando l’ap-parecchio in uso in azienda émunito di «sintonizzatore»(presa per cavo antenna).

Canone Rai

La promocard dell’evento

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Pubblichiamo di seguito ilcalendario delle revisioni

annuali degli autoveicoli perl’anno 2013 come previsto dal-la Motorizzazione Civile in ap-plicazione del Codice dellaStrada. Quest’anno vanno a re-visione annuale i seguenti vei-coli adibiti al trasporto pubbli-co che sono stati immatricolatioppure revisionati nell’anno2012: autobus; autoambulanze;autoveicoli in servizio da piazzao di noleggio con conducente;autoveicoli isolati e rimorchi dimassa complessiva superiore a3500 kg. Occorre, invece, pro-cedere con la revisione periodi-ca di tutti veicoli di massa com-plessiva fino a 3500 kg secondole seguenti regole: a) autovettu-re (uso privato), autoveicoli usopromiscuo, autocaravan e auto-carri immatricolati tra il primogennaio 2009 ed il 31 dicembre2009, oppure revisionati tra il 1gennaio 2011 e il 31 dicembre2011; b) autoveicoli uso specia-le, autoveicoli per trasporto

specifico e quadricicli a motoreimmatricolati tra il primo gen-naio 2009 ed il 31 dicembre2009, oppure revisionati tra il1° gennaio 2011 ed il 31 di-cembre 2011. Si ricorda che iveicoli sono da sottoporre a re-visione per la prima volta entroil mese corrispondente a quellodi rilascio della carta di circola-zione; per i veicoli già revisiona-ti, occorre procedere alle suc-cessive revisioni entro il mesecorrispondente a quello di ef-fettuazione dell’ultima revisio-ne. Per quanto riguarda i moto-veicoli, invece, il quadro di rife-rimento è il seguente: i) revisio-ni annuali per i motoveicoli im-matricolati o revisionati nel-l’anno 2012 in servizio dapiazza o di noleggio con con-ducente; ii) revisioni periodi-che per i motoveicoli di massacomplessiva fino a 3500 kgcon rilascio di certificato finoal 31 dicembre 2009 (ciclomo-tori, quadricicli leggeri, moto-cicli, motocarrozzette, moto-

veicoli per trasporto promi-scuo, motocarri; mototrattori,motoveicoli per trasporti speci-fici e motoveicoli per uso spe-ciale); oppure, per le stesse ca-tegorie di motoveicoli se già re-visionati la prima volta entro il31 dicembre 2011. Per i rimor-chi, infine, valgono le seguentiscadenze: x) revisioni annualiper i rimorchi di massa com-plessiva superiore ai 3500 kgimmatricolati o revisionati nel-l’anno 2012; y) revisioni perio-diche per i rimorchi di massacomplessiva fino a 3500 kg (ri-morchi, caravan, Tats-rimorchistradali soggetti ad immatrico-lazione) immatricolati entro il31 dicembre 1997 oppure revi-sionati entro il 31 dicembre1998. Si ricorda che le revisio-ni possono essere effettuatepresso tutti i centri autorizzatidalla Motorizzazione Civile.Per conoscere i centri revisioneassociati alla CNA e per avereulteriori informazioni scriverea: [email protected]

Revisioni autoveicoli, tutte le scadenzeIl calendario dei controlli per il 2013Per i possessori di mezzi adibiti al trasporto pubblico l’obbligo è sempre annuale

Unioni dei mestieri14n°1 - genn

aio-febbraio 201

3

PINEROLO, NASCE PUNTO DI

ASCOLTO PER SOCI CNAPENSIONATI. Da gennaio2013 nasce a Pinerolo unpunto di ascolto permanentededicato agli anziani. Scopodi CNA Pensionati è esserepiù vicina ai suoi soci, ascol-tare i loro bisogni, verificareche tutti i diritti siano rico-nosciuti, ma non solo. Sitratta anche di facilitarli eorientarli negli adempimentie nelle opportunità, informar-li affinché usufruiscano di tut-te la agevolazioni previste del-l’adesione alla CNA Pensio-nati. Un volontario è presentedalle ore 9.30 alle 12.30 pres-so l’ufficio CNA di via Chiap-pero 15, al primo piano, tel.0121.040.200. I motivi chehanno indotto CNA Pensio-nati ad attivare questa inizia-tiva sono molti: la perditadel potere d’acquisto dellenostre pensioni, l’inflazioneche sale molto di più del3%, il carico fiscale ormaiinsostenibile e un sistemasociale e sanitario depaupe-rato di risorse e ormai a ri-schio pongono mille criticitàa tutti coloro che percepi-scono unicamente un reddi-to da pensione. Per CNAPensionati è importante fa-cilitare e orientare gli anzia-ni in tutti gli adempimentifiscali e tributari richiestidalla legge, ma anche fornireloro uno spazio per esprime-re bisogni e necessità e farloro conoscere le opportu-nità offerte dal sistema CNAnonché le agevolazioni pre-viste con l’adesione a CNAPensionati. Info: CNA Pen-sionati, Bruno Moriena, cel.373.39.049.

Pensionati

Circa 300 persone hannosfilato nel centro di Pine-

rolo, lo scorso 12 gennaio, perprotestare contro la ventilatachiusura da parte della RegionePiemonte degli Ospedali Val-desi di Torino, Torre Pellice edi tutte le degenze di quello diPomaretto. Il Tempio Valdesela cui capienza è di oltre 250persone era pieno e fuori gli al-tri manifestanti hanno formatoun corteo. Il timore è che tuttoil territorio dell’ex Asl 10 restisenza neanche un posto letto dilungodegenza e di riabilitazio-ne, servizi necessari per i citta-

dini in particolare quelli anzia-ni. Per questo hanno parteci-pato alla manifestazione, in-dossando la fascia tricolore, an-che una ventina di sindaci delterritorio. Tra le delegazioni

presenti c’era anchequella di CNA Pen-sionati di Pinerologuidata dal delegatoprovinciale BrunoMoriena che hacommentato: «Nonpotevamo mancare aquesta manifestazio-ne. La nostra Asso-ciazione ha tra i suoi

principali obiettivi la difesa del-lo stato sociale e la rappresen-tanza degli interessi degli anzia-ni nei confronti del governo,degli istituti pubblici, delle re-gioni, degli Enti locali» (m.p).

No alla chiusura degli Ospedali ValdesiCNA Pensionati scende in piazza a Pinerolo in difesa della sanità

I sindaci in corteo in fascia tricolore

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Approfondimento del Corriere Artigiano - n°1 - gennaio-febbraio 2013

SOMMAR

IO • SomministrazioneFormazione obbligatoria, altrimenti si rischia la revoca

• Giochi in denaro Occorre esporre cartelli sui rischi correlati

• Strutture ricettiveCambia la registrazione dell'anagrafica clienti

• Musica d’ambientePagamento dei diritti Siae entro il 28 febbraio

Aggiornamento pubblici eserciziEntro il 1° marzo 2013 obbligatorie 16 ore di formazione, pena la revoca dell’autorizzazione

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Scade il 1° marzo 2013 iltermine per effettuarel’aggiornamento obbli-

gatorio per titolari di esercizidi somministrazione o lorodelegati pena la revoca del-l’autorizzazione e una san-zione amministrativa di 1000euro. In particolare sono te-nuti all’aggiornamento i tito-lari in esercizio di attività(non quindi chi non ha maiaperto un’attività) che primadel 1° marzo 2010 hanno con-seguito l’idoneità all’eserci-zio dell’attività di sommini-strazione di alimenti e bevan-de: a) in seguito a corso diformazione o iscrizione alvecchio Rec (Registro esercizipubblici); b) avendo dimo-strato l’esercizio dell’attivitàin proprio o presso impreseesercenti l’attività di sommi-nistrazione, per almeno 2 an-ni negli ultimi 5 (prima del 1°marzo 2010); c) essendo inpossesso di titolo di studio,conseguito prima del 1° mar-zo 2010, in base al quale èstata conseguita l’idoneità.

Si precisa che anche in casodi sub ingresso o apertura at-tività negli ultimi 6 mesi discadenza del triennio forma-tivo (1° marzo 201-1° marzo2013) e cioè nel periodo com-preso tra il 1° settembre 2012e il 1° marzo 2013, l’esercen-te deve frequentare il corsodi aggiornamento entro il pri-mo anno del triennio succes-sivo (cioè entro il 1° marzo2014). CNA Commercio orga-nizza presso la sede di Ecipa

Piemonte, corso Svizzera 161,l’ultimo corso di aggiorna-mento utile ai fini della sca-denza, i cui contenuti sonostati definiti dalla deliberan°103-12397 della Giunta re-gionale del 21 dicembre2009. Durata e contenuti: 16ore, igiene e sanità (8 ore); si-curezza (4 ore); approfondi-menti e aggiornamenti (4ore). Costo: 70 euro esenti Ivaper i Soci CNA; 100 euro esen-ti Iva per i non Soci. Giorni eorari: da definire. Infine a par-tire dal 1° marzo 2013 ed entroil 1° marzo 2016 dovrannosvolgere il corso di aggiorna-mento obbligatorio tutti tito-lari di esercizi di somministra-zione o loro delegati che han-no conseguito l’idoneità all’e-sercizio dell’attività di sommi-nistrazione di alimenti e be-vande dopo il 1° marzo 2010.Per iscrizioni e informazioni:Ecipa Piemonte, telefono011.33.57.211, [email protected]

Nuovi obblighi per i ge-stori di esercizi in cui visia offerta di giochi in de-naro. A partire dal 1° gen-naio 2013 tutti i gestori disale da gioco, tabaccherie,bar ed esercizi in cui vi siaofferta di giochi pubblici indenaro, come il lotto o leslot machine ovvero macchi-nette per scommesse sueventi sportivi (anche ippici)e non sportivi, sono obbli-gati a: a) esporre, all’ingres-so e all’interno dei locali, ilmateriale informativo predi-sposto dalle aziende sanita-rie locali, diretto a eviden-ziare i rischi correlati al gio-co e a segnalare la presenzasul territorio dei servizi diassistenza pubblici e del pri-vato sociale dedicati alla cu-ra e al reinserimento socialedelle persone con patologiecorrelate al Gap (Gioco d’az-zardo patologico); b) appor-re sulle slot machine lo stes-so materiale informativo sulrischio di dipendenza dallapratica di giochi con vincitein denaro, nonché le relativeprobabilità di vincita. Lamancata esposizione preve-de una sanzione di 50 milaeuro. Rimane fermo il divie-to del gioco ai minori di 18anni. Sui siti Internet delleAsl si trovano tutte le infor-mative necessarie. Informa-zioni: CNA Commercio, [email protected]

Crolla la spesa alimentareCommercio al dettaglio: -3 punti rispetto al 2011

Le vendite del commercio al dettaglio hanno segnato, a novembre,un calo dello 0.4% congiunturale e del 3.1% tendenziale. Lo ha co-municato l’Istat: gli alimentari hanno registrato nel mese +0.1%congiunturale e -2% su anno, i non alimentari -0.6% e -3.7%. La di-scesa dei consumi nel settore alimentare prosegue ininterrotta dal2007. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confrontocon novembre 2011, una diminuzione sia per la grande distribuzio-ne (-2.1%) sia, con maggiore intensità, per le imprese operanti supiccole superfici (-3.9%).

Giochi

Sono tenuti all’aggiornamento tutti i titolari in esercizio di at-tività che hanno conseguito l’idoneità prima del 1° marzo 2010

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Quanto contiamo in Italia?Come possiamo crederche le cose cambieran-

no? Perché non c’è la cultura e ilrispetto del lavoro artigiano? Co-me possiamo fare sistema? Fac-ciamo lo sciopero fiscale! Noi ab-biamo solo bisogno di lavorare!Sono state queste le domande,le esclamazioni e gli umori regi-strati dall’Assemblea organizzatadalla CNA di Pinerolo, lo scorsogiovedì 24 gennaio alla qualehanno partecipato un centinaiodi imprenditori. Malcontento erabbia che erano già noti al Se-gretario provinciale della CNA,Paolo Alberti, che nel suo inter-vento introduttivo oltre a spiega-re il ruolo delle associazioni dirappresentanza e i risultati otte-nuti dall’attività sindacale diCNA (dall’accordo sulla morato-ria con l’Abi relativamente allasospensione dei mutui al rifinan-ziamento del fondo centrale digaranzia, dal mantenimento del-le detrazioni fiscali del 36% al-l’introduzione dell’Iva per cassafino a 2 milioni di euro solo percitarne alcuni) ha dichiarato:«Oggi crediamo che ci sia più bi-sogno di una svolta: la politicadel rigore non è sufficiente. E perchiedere con forza tale svolta leassociazioni datoriali tra cui CNAunite in Rete Imprese Italia han-no indetto per la giornata del 28gennaio una mobilitazione nazio-nale che a Torino ci vedrà diretta-mente coinvolti con un delega-zione anche dal pinerolese». Laprovincia di Torino, infatti, nelperiodo gennaio-settembre 2012(ultimo dato disponibile), rispet-to allo stesso periodo 2011, haregistrato un saldo aperture-chiusure delle imprese del com-mercio negativo di 2.273 unità,di 438 unità nei servizi alloggio eristorazione e di 216 nell’artigia-nato. Dati che sono ancora piùdrammatici se si considera che leattività che chiudono sono spes-

so botteghe e laboratori storicicon una lunga tradizione e pro-fessionalità alle spalle, mentrespesso le nuove aperture sonosemplici partite Iva che suppli-scono alla mancanza di lavoro di-pendente o ditte individuali chenon superano il terzo anno di vi-ta. «Per rilanciare l’economia -conclude Alberti citando le ri-chieste principali alla base dellamobilitazione del 28 gennaio - bi-sogna intervenire su fisco, credi-to e burocrazia. Nel 2013, infatti,in Italia si stima un innalzamentodella pressione fiscale pari al56.1%, una burocrazia che adogni impresa richiede in media120 adempimenti e un sistemacredito che avendo ridotto di ul-teriori 32 miliardi l’erogazione al-le aziende destina alle Pmi solo il20% delle risorse disponibili, male Pmi rappresentano il 95% del-le aziende e il 68% degli occupa-ti (66% in provincia di Torino)».«E ora di dire basta! Ha aggiuntoGiovanni Genovesio, Presidenteprovinciale di CNA Commercio -Oggi degli 11 miliardi di debitodella Regione Piemonte, 1 miliar-

do è nella sanità pubblica: la cen-tralizzazione degli acquisti po-trebbe portare maggiore efficien-za, meno sprechi e migliori servi-zi. Come imprenditori occorre fa-re sentire la nostra voce perchénon possiamo pagare per l’interacollettività e non ci stiamo più adessere dipinti come farabutti. E’necessaria una politica del buonsenso che si confronti seriamen-te con le Pmi e che inizi a direchiaramente alle banche che de-vono aiutare le imprese». Criti-cità anche nei confronti del Go-verno Monti e degli interventi de-cisi: «A partire dal 1998 abbiamodovuto digerire liberalizzazionisempre più scellerate che sonoculminate in quella degli orari eche non hanno favorito i consu-matori, né i piccoli imprenditori,ma solo la grande distribuzione;per non parlare dei saldi che or-mai non ha neanche più sensodefinire «vendite di fine stagio-ne» perché si svolgono pratica-mente all’inizio della stagione in-vernale ed estiva. Purtroppo l’e-sperienza ci insegna che nellalotta tra piccolo e grande, è sem-

pre quest’ultimo a vincere» -commenta Paolo Reita, Presiden-te CNA Commercio Pinerolo «Re-te Imprese Italia è l’unico modoper i piccoli per contare di più apatto che Rete Imprese Italia uti-lizzi la forza di tutte l imprese cherappresenta, oltre 1 milione a li-vello nazionale, e che porti inpiazza tutti i piccoli». Un appelloa darsi da fare lo ha lanciato an-che Marco Milone, Presidentedella CNA di Pinerolo: «Credo cheil nostro territorio abbia grandipotenzialità: è necessario punta-re sulle reti d’impresa, guardarsiin faccia per passare dal lamen-tarsi alla voglia di cambiare, met-tere la propria azienda a disposi-zione di altri per farcela insie-me». Infine, il sindaco di PineroloEugenio Buttiero, presente insie-me all’assessore alle Attività Pro-duttive Franco Agliodo, in un in-tervento quantomeno appassio-nato ha concluso: «E’ stataun’assemblea dai toni forti, mami sarei aspettato anche di piùperché ingiustamente la vera for-za economica e produttiva delPaese non è ascoltata, non è rap-presentata dalla politica di oggi,da chi ha uno stipendio e unapensione garantiti che gli im-prenditori non hanno. Oggi l’an-cora più grande del nostro Paeseè l’apparato pubblico e nessunarappresentanza è riuscita a cam-biare questo dato di fatto. Oggi osi cambia o si soccombe» (m.p).

II

Il 24 gennaio hanno partecipato un centinaio di artigiani e commercianti «sfiduciati e inquieti»

Pinerolo: CNA convoca le Pmi in assembleaIl Segretario Alberti: «Bisogna intervenire su fisco, credito e burocrazia; c’è bisogno di una svolta»

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A sinistra, i relatori della se-rata: il Sindaco di PineroloEugenio Buttiero; il Respon-sabile di CNA Pinerolo MauroProt; il Segretario provincialedi CNA Torino Paolo Alberti; ilPresidente di CNA PineroloMarco Milone; il Presidentedi CNA Commercio Pinerolo,Paolo Reita; il Presidenteprovinciale di CNA CommercioGiovanni Genovesio. In bassoi numerosi imprenditori inter-venuti (foto: Studio Fotogra-fico Costantino Dario)

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III

Dopo la firma del protocol-lo di collaborazione traCNA Torino e Città di Ve-

naria Reale, lo scorso 3 dicem-bre, CNA si è adoperata per offri-re nuove opportunità di reinseri-mento sociale a persone disoccu-pate o inoccupate. Tale progetto,definito con l’acronimo Salto,Servizio all’inserimento di tiroci-nio orientativo, rientra tra gli in-terventi promossi dal protocollo.Lo strumento adottato previstodal progetto è quello di avviareun tirocinio presso imprese ope-ranti sul territorio della Provinciadi Torino, ma in particolare neicomuni confinanti a quello di Ve-naria, in accordo con il Centro perl’Impiego di Venaria e l’ufficio La-voro del comune. La finalità èquella di avvicinare al mondo dellavoro persone inoccupate, per-mettendo loro di sperimentarsi in

un contesto aziendale edi misurarsi con regoleproprie del lavoro, of-frendo una facilitazioneeconomica mensile de-finita «borsa lavoro».Uno strumento impor-tante per l’inserimentolavorativo, utile sia perla persona in cerca di la-voro, sia per l’impresa.Per l’impresa è una buo-na occasione per prova-re del personale, con lapossibilità di un risparmio econo-mico e con la presenza di una fi-gura di garanzia e confronto qua-le può essere il tutor. L’ipotesi èquella di far partire 10 tirocini,della durata di 3 mesi ognuno,eventualmente prolungabili di al-tri tre mesi nel caso si manifestiuna esplicita volontà dell’aziendaad assumere il tirocinante, anche

con contratto a termine. Il valoredella borsa lavoro è allineato aquello di progetti simili attual-mente attivi: ammonterà a 500euro al mese per un inserimentoa tempo pieno (la cifra sarà pro-porzionata nel caso di part time).Le assicurazioni Inail e la Respon-sabilità Civile saranno a caricodelle aziende ospitanti. Al mo-

mento, CNA ha individuato 6aziende interessate. Una aziendaassociata, la Idra di Antonio Alba-nese, ha già effettuato alcuni col-loqui e fatto partire il tirocinio.«CNA è da sempre attiva in pro-getti come questo, grazie alla di-sponibilità delle proprie impreseassociate molto sensibili alla re-sponsabilità sociale e alla forma-zione professionale - spiega Sa-verio Mercadante, imprenditoreCNA di Venaria che ha sottoscrit-to il protocollo insieme all’asses-sore alle Attività produttive Um-berto Demarchi. Le piccole impre-se sono le uniche ad investire sulterritorio, creando ricchezza edoccupazione, oltre che pagandole tasse, peccato che spesso leIstituzioni se ne ricordino solo inquest’ultimo caso o per fare ap-pello alla loro responsabilità»(m.p). Info: [email protected]

Borse lavoro per i cittadini di Venaria:CNA Torino seleziona le Pmi ospitantiCon il progetto «Salto», dieci tirocini orientativi per inoccupati o disoccupati; il primo è già partito

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L’assessore Umberto Demarchi (Vena-ria) e Saverio Mercadante (CNA) allafirma del protocollo d’intesa

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Dal 18 gennaio 2013, cam-biano le modalità di co-municazione alle questu-

re dei dati dei clienti di alberghi,residence, bed & breakfast e si-mili. Le generalità delle personealloggiate presso le strutture ri-cettive, di cui all’art. 109 del Re-gio decreto 773/1931 (Testo Uni-co delle leggi di Pubblica Sicu-rezza) dovranno essere trasmes-se a cura dei gestori delle stessestrutture, entro 24 ore successi-ve all’arrivo delle persone allog-giate, e comunque all’arrivostesso per soggiorni inferiori alle24 ore, alle Questure territorial-mente competenti, con mezziinformatici o telematici o, in casiparticolari, per posta elettronicacertificata (Pec). E’ questa laprincipale novità introdotta daldecreto del Ministero dell’Inter-no del 7 gennaio 2013, recante

«Disposizioni concernenti la co-municazione alle autorità di pub-blica sicurezza dell’arrivo di per-sone alloggiate in strutture ricet-tive», pubblicato sulla GazzettaUfficiale n°14 del 17 gennaio2013. Il ministero dell’Interno hacosì adottato un provvedimentointeramente sostitutivo dei pre-cedenti che si sono stratificatinel tempo (Decreti ministeriali 5luglio 1994, 12 luglio 1996 e 11 di-cembre 2000), anche al fine dielidere ogni possibile incertezzaapplicativa da parte degli opera-tori e consentire l’utilizzo di nuo-ve tecnologie. I gestori dellestrutture ricettive dovranno pro-durre specifica domanda pressola questura territorialmentecompetente di abilitazione alservizio di invio telematico tra-mite l’indirizzo Internet htt-ps://alloggiatiweb.poliziadista-

to.it. La Questura procederà al-l’abilitazione della struttura ri-cettiva all’inserimento dei datidegli alloggiati, fornendo le cre-denziali di accesso (utenza epassword). La ricevuta digitaledegli inserimenti effettuati con lemodalità di cui al presente arti-colo, potrà essere scaricata econservata e vale come attesta-zione dell’avvenuto adempimen-to. Per qualsiasi impedimento,anche solo di natura tecnica, chenon consenta la trasmissione deidati con la modalità descritte so-pra, il gestore dovrà tempestiva-mente provvedere ad effettuarela comunicazione giornalieramediante trasmissione a mezzofax ovvero tramite posta elettro-nica certificata. Il testo del de-creto ministeriale è disponi-bile all’indirizzo Internethttp://snurl.com/267cjwy

IV

Dal 18 gennaio nuove modalità di comunicazione alle questure dei dati degli alloggiati

Alberghi: cambia la registrazione clientiLe generalità devono essere trasmesse per via telematica entro le 24 ore successive all’arrivo

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Musica, diritti Siae entro 28 febbraioSulla musica d’ambiente gravano anche i diritti Scf, ma c’è più tempo

Sono in vigore le nuove ta-riffe convenzionate dellaSiae per le imprese asso-

ciate alla CNA e Casartigiani re-lativamente a musica d’ambien-te, trattenimenti musicali senzaballo (concertini), trattenimentidanzanti, centri fitness, auto-trasporto persone. Le tariffe,scontate del 25% rispetto aquelle praticate al di fuori dellaconvenzione, valgono per tuttoil 2013. Il pagamento dei dirittiSiae deve essere effettuato dal-le imprese artigianali e com-merciali interessate entro ilprossimo 28 febbraio utilizzan-do esclusivamente la modulisti-ca CNA-Siae disponibile pressola sede provinciale della CNATorino in via Millio 26. In rela-zione alla musica d’ambiente,devono essere versati anche i

diritti connessi pretesi da ScfItalia (la società che rappresen-ta i costruttori degli apparecchifonografici): in virtù dell’accor-do siglato nel febbraio 2011, iSoci CNA e Casartigiani hannodiritto ad una riduzione del 15%anche su quest’ultimi. Il versa-mento dovrà essere effettuatoentro il 31 marzo 2013 per gliesercizi commerciali e artigia-nali, dopo questa data non sipotrà più usufruire delle tariffeagevolate. Chi ha già pagato idiritti negli anni precedenti rice-verà in azienda il bollettino conl’importo dovuto direttamenteda Scf. Pubblici esercizi, accon-ciatori e centri estetici, struttu-re ricettive e alberghiere riceve-ranno direttamente da Siae unbollettino unico per il pagamen-to di entrambi i diritti (Siae e

Scf ) da effettuarsi entro il 31maggio. Gli associati che invecesi trovassero nelle condizioni divoler pagare per la prima voltaScf possono richiedere in CNA ibollettini postali precompilati. Ilpagamento dei diritti connessia Scf Italia è dovuto per la sem-plice presenza di lettori Cd,mp3, apparecchi Cd compatti oanche semplicemente radio e Tve non fa venir meno il pagamen-to del canone speciale Rai perle attività commerciali e artigia-nali e dei diritti Siae per la diffu-sione di musica d’ambiente. Perinformazioni e per il ritiro dellamodulistica CNA-Siae e Scf, con-tattare CNA Torino, Davide Pa-droni, tel. 011.1967.2108, [email protected]; oppure Manue-la Pica, tel. 011.1967.2121, [email protected]

Iscrizione all’elenco deisoggetti che svolgono at-tività funzionali alla rac-colta del gioco. A partiredal 1° gennaio 2013 è possi-bile iscriversi, per l’anno2013, all’elenco di cui all’ar-ticolo 1 comma 82 della leg-ge 220/2010, e successivemodifiche ed integrazioni,degli operatori che svolgonoattività funzionali alla raccol-ta del gioco mediante appa-recchi e terminali da intratte-nimento, di cui all’art.110,comma 6 del Tulps. L’iscri-zione, di durata riferita al-l’anno solare, può essere ef-fettuata in qualsiasi periododell’anno, e ha validità sinoal 31 dicembre dell’anno incorso. Per i soggetti giàiscritti all’elenco per l’anno2012, si rammenta la neces-sità di provvedere entro enon oltre il 31 marzo 2013 al-la presentazione delle do-mande di rinnovo. Dal 1°aprile 2013, i soggetti chenon avessero presentato ap-posita domanda di rinnovoper l’iscrizione, risulterannocon iscrizione decaduta permancato rinnovo, ferma re-stando la possibilità di pre-sentare all’Ufficio regionalenuova domanda di iscrizioneper l’anno 2013. Ai fini dell’i-scrizione, è necessario che irichiedenti presentino il mo-dello Ries, disponibile sul si-to www.aams.gov.it, sul qua-le verrà poi pubblicato l’e-lenco degli iscritti all’elencoper l’anno 2013. Si ricorda,inoltre, che è obbligatorioesporre in luogo ben visibilela tabella giochi proibiti rila-sciata e vidimata dal Comu-ne in cui ha sede l’attività.

Giochi

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ILove IT - Praha 2013 sarà laprima declinazione interna-zionale della mostra evento «ILove It» per la promozione delmade in Italy indipendente nellaRepubblica Ceca. CNA Torino,proprietaria del marchio com-merciale nato nel 2011 nell’am-bito degli eventi per il 150esimoanniversario dell’Unità d’Italia,sta infatti organizzando una mo-stra collettiva di aziende torinesie piemontesi a Praga dal 3 al 6ottobre prossimi. I settori coin-volti sono quelli maggiormenteevocativi del made in Italy ovve-ro la moda, l’alimentare e il le-gno-arredo-complementi per lacasa. L’evento verrebbe organiz-zato all’interno del business cen-ter dell’Hotel Diplomat della ca-tena Vienna International consede a Praga, a un paio di chilo-metri dal centro storico. CNATorino intende avviare una col-laborazione durevole con questacatena alberghiera, con l’obietti-vo di organizzare un evento an-nuale da ripetere negli anni, mi-gliorandolo anno dopo anno.L’obiettivo dell’Hotel Diplomatè duplice: far conoscere l’albergoalle aziende italiane come possi-bile base d’appoggio per il pro-prio business nella RepubblicaCeca, promuovere l’immaginedell’hotel sul territorio nei con-fronti della concorrenza e deglioperatori economici locali e delCorpo diplomatico presente aPraga nelle vicinanze dell’hotel.L’obiettivo della CNA è di orga-nizzare una collettiva di 40-50aziende (prevalentemente tori-nesi e piemontesi) che ad un co-sto molto competitivo (in fase diquantificazione, ma orientativa-mente intorno ai 1000 euro piùIva per ogni singola azienda, in-cludendo le spese di volo perdue partecipanti, di alloggia-mento in hotel in camera dop-pia, il plateatico per l’expo, i ser-vizi di traduzione e interpretaria-

to e la realizzazione di schedeinformative sulle singole aziendein lingua ceca e inglese); cifrache scende intorno agli 800 europiù Iva per chi viaggia da solo.Sono già stati presi direttamentein loco contatti con Ice Pragaper avere un supporto organizza-tivo. L’hotel si occuperà di con-tattare buyer locali e internazio-nali interessati al mercato dellaRepubblica Ceca e che usanoquesto mercato come base d’ap-poggio per i paesi confinanti e li-mitrofi come Polonia, Slovac-chia, Ungheria e Russia. Si stavalutando la possibilità, per leaziende espositrici di vendere di-rettamente al pubblico attraver-so il coinvolgimento di distribu-tori locali. Il mercato potenzialea cui si rivolge l’expo è molto va-rio e comprende i consumatorilocali, operatori del settore al-berghiero-ristorazione, i turistipresenti in città nei giorni dellamanifestazione, il personale del-le ambasciate e dei consolati,aziende distributrici di prodottiitaliani sul territorio della Re-pubblica Ceca e dei paesi confi-nanti, attività commerciali indi-pendenti interessate ai prodottiitaliani di qualità da rivenderesul mercato locale. Tutte leaziende interessate a partecipare

dovranno compilare un com-pany profile estremamente det-tagliato e corredato da fotografiedei prodotti e prezzo di venditaall’ingrosso e al pubblico in Ita-lia (si suggerisce di mantenere lostesso prezzo praticato in Italia).Durante l’expo i prezzi dovran-no essere esposti in corone cecheed in euro. I costi di trasportodelle merci degli espositori dal-l’Italia a Praga potranno esserevalutati solo a seguito dellaquantificazione di ingombri epeso dei prodotti delle singoleaziende espositive. Ogni aziendaè libera di usare un proprio cor-riere per la spedizione della mer-ce. I materiali espositivi (vetrine,banconi, manichini) sarannonoleggiati in loco e il loro costosarà ripartito tra le imprese inte-ressate. Verranno messi a dispo-sizione delle imprese, traduttoriper gli incontri con i buyer (il lo-ro costo sarà a carico dell’orga-nizzazione). Le aziende sarannoselezionate in base alla qualitàdei loro prodotti. Per la venditadei prodotti delle imprese italia-ne ai distributori locali è neces-sario definire in anticipo il paga-mento in Euro e non in Coronesvedesi, per mettersi al sicuro ri-spetto ad eventuali oscillazionidel cambio.

La location. L’Hotel Diplomatdi Praga è un albergo a 4 stelle.Si trova a due fermate di metro-politana (linea verde) dal centrostorico di Praga, lungo la stradache dall’aeroporto Vaclav Havelconduce alla città, nel quartieredelle Ambasciate, di fronte allasede del ministero della Difesadella Repubblica Ceca. HotelDiplomat fa parte del gruppoVienna International che possie-de 29 hotel (+2 in costruzione)in 9 paesi (Repubblica Ceca,Slovacchia, Polonia, Romania,Germania, Austria, Russia, Fran-cia, Croazia). Hotel Diplomatha oltre 400 camere a disposizio-ne e un moderno e attrezzatocentro congressi e conferenzemolto flessibile che consente diallestire ampi spazi espositivi supiani dedicati. Il direttore del-l’Hotel Diplomat è di naziona-lità francese e tutto il personaledell’albergo parla correntementefrancese e inglese. A Praga del re-sto queste due lingue sono mol-to diffuse tra gli operatori eco-nomici e commerciali rendendola conversazione molto sempliceagli stranieri. Il direttore vantaun’importante esperienza inter-nazionale nella organizzazione dieventi avendo lavorato per dueanni alla organizzazione delle ce-rimonie di apertura e di chiusu-ra dell’Expo Universale di Han-nover nel 2000 (25 milioni di vi-sitatori). Hotel Diplomat dispo-ne di collegamento wireless gra-tuito per tutti coloro che possie-dono un pc portatile abilitato al-la connessione Internet senza fi-li. Da 13 anni, tutti gli anni,presso l’Hotel Diplomat si svol-ge agli inizi di febbraio un even-to dedicato al mondo della spo-sa denominato «Wedding Fair»che coinvolge 100 espositori e 6mila visitatori. L’evento è apertoa buyer e distributori e ad unpubblico locale. Info e adesioni:[email protected]

15Unioni dei mestieri

È in programma una grande mostra sul made in Italy: Hotel Diplomat, dal 3 al 6 ottobre

I Love IT diventa internazionale, a Praga:Evento organizzato da CNA Torino in collaborazione con la catena Vienna International

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Il celebre Ponte Carlo IV imbiancato da un velo di neve

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Nell’ultimo giorno diapertura al pubblico, la

mostra-evento «I Love It» al-lestita per il secondo annoconsecutivo presso la SalaMostre della Regione Pie-monte, in piazza Castello 165a Torino, dal 4 al 17 dicembrescorsi, ha superato il tetto dei4 mila visitatori. Per gli orga-nizzatori, le tre Confederazio-ni artigiane torinesi (CNA,Confartigianato e Casartigia-ni) si tratta di un risultato im-portante e di un’altra scom-messa vinta a favore della ma-nifattura torinese: è piaciutala formula dello shopping aKm zero che ha visto protago-nisti 30 artigiani produttoridel territorio torinese e pie-montese, selezionati da CNA,Casartigiani e Confartigiana-to all’interno di un progettosostenuto da Camera di com-mercio di Torino e RegionePiemonte. «Più che una mo-stra di carattere commerciale -ha spiegato il Presidente diCNA Torino, Daniele Vacca-rino - I Love It è un progettoculturale itinerante per la pro-mozione dell’artigianato edella manifattura italiana».

Dietro i nomi degli imprendi-tori che hanno esposto i loroprodotti nella Sala mostre dipiazza Castello, ha precisatoVaccarino, «c’è la cultura dellavoro e la qualità di prodottitradizionali e innovativi neisettori del food, del wood e

del fashion: dalla cioc-colata alla birra arti-gianale, dal caffé torre-fatto agli amari d’erbe,dalle stufe di design aigioielli ceramici, daimobili alla sartoria,dalla bigiotteria di altagamma ai gioielli del-

l’arte orafa torinese». Si trattadi aziende piccole, spesso aconduzione familiare che nor-malmente non hanno unagrande capacità commercialee tantomeno di autopromo-zione. Sono lontane dai centricommerciali e dalle grandi viedel passeggio dei torinesi,sempre più popolate da griffeinternazionali e da catene difranchising che rendono i no-stri centri storici anonimi.Queste sono però le aziendeche con coraggio e determi-nazione stanno difendendo ilvalore del made in Italy in Ita-lia e nel mondo. Aziende chesono interpreti di quell’italianlifestyle che il mondo invidiaall’Italia e che spesso gli italia-ni dimenticano. «E a questatipologia di aziende che rap-presenta, piaccia o non piac-cia, il 98% circa del totaledelle imprese torinesi e italia-ne - ha detto Vaccarino - ov-vero quelle sotto la soglia dei

20-25 dipendenti, leConfederazioni del-l’artigianato offronoservizi e supporto pertrovare nuove vie d’u-scita a una crisi appa-rentemente senza finee nuovi sbocchi dimercato, sia a livellolocale che nazionale einternazionale». Esse-re in piazza Castello,a Torino, per quindicigiorni ha significatoper queste aziendeavere la possibilità diconfrontarsi diretta-

mente con i consumatori e farconoscere il proprio lavoro.Questa mostra si è pertantopresentata come una piccolarisposta contro la grave crisieconomica che entro fine an-no farà chiudere in Piemontealcune migliaia di aziende ar-tigiane e piccolo industriali.Una risposta che dovrebbe di-ventare un esempio per tutti eche certamente solo le istitu-zioni possono portare avanti,su iniziativa delle Confedera-zioni artigiane. A partire dallecelebrazioni per il 150esimoanniversario dell’Unità d’Ita-lia, «I Love It» è diventato unmarchio commerciale intelli-gente, provocatorio e visibileper difendere il prodotto ita-liano e avvicinarlo ai consu-matori laddove i consumatorisono abituati a muoversi perdare a tutti la possibilità diconoscere e lasciarsi sorpren-dere dal fascino senza tempodel made in Italy di qualità.Un marchio registrato che apartire da dicembre 2012 èanche un sito web - www.ilo-veitartigianato.it - dove ver-ranno comunicate le prossi-me iniziative per la promo-zione dell’artigianato madein Italy (al.st). Info: [email protected]

Ai torinesi e ai turisti è piaciuta la «vetrina» dedicata alla manifattura italiana a Km zero

I Love IT conquista 4 mila consumatoriUna risposta possibile alla crisi: accorciare le filiere e promuovere i prodotti di territorio

Unioni dei mestieri16n°1 - genn

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Alcuni dei prodotti esposti ad «I Love It»a dicembre 2012 in piazza Castello

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Nell’ambito del ciclo di in-contri su temi economici

organizzato dal Circolo dei lettoriin collaborazione con Ubi-BancaRegionale Europea, lo scorso 28novembre si è tenuto un interes-sante confronto tra il professorStefano Micelli, autore del saggio«Futuro Artigiano» (edizioniMarsilio) e il Segretario dellaCNA Torino Paolo Alberti. La se-rata è stata moderata dalla diret-trice del Circolo dei lettori, Anto-nella Parigi, e da Piergiorgio Ca-stellino dell’area commerciale diUbi Banca. Micelli si è sofferma-to sul concetto di «makers» che inquesti anni sta avendo grande ri-sonanza negli Usa: «Guardiamoagli Usa per capire quale sarà ilnostro futuro. Negli Usa la mani-fattura e il mondo digitale si stan-no già incontrando nel presentedi molti giovani imprenditori ar-tigiani. E’ stata superata la di-mensione delle riproduzioni se-riali: attraverso strumenti qualilaser cutter, stampanti 3d e nuovemacchine a controllo numericostanno nascendo prodotti sofisti-cati e tecnologici al tempo stesso,realizzati in piccola scala e quindiconcettualmente artigiani». De-terminante è il ruolo di una nuo-va generazione di macchine checonsente nuove produzioni hi-te-ch in piccola serie la cui diffusio-ne sta appena iniziando in Euro-pa. Protagonisti di questo presen-te «futurista» sono appunto i«makers», ovvero gente che fa.Una nuova stagione di innovazio-ne fatta da tecno-artigiani checomperano e vendono principal-mente web. I makers dimostranonegli Usa un grande accesso allaconoscenza: uso di software opensource, ma anche di tecniche pro-duttive innovative e tanta manua-lità. «Questi nuovi makers - hadetto Micelli - possono diventareun modello per gli artigiani italia-ni, sono i nuovi eroi della mani-fattura del futuro». In Italia, tut-

tavia, ha detto Micelli, «facciamotanta fatica a parlare di questi ar-gomenti e la parola artigianato èun po’ coperta dalla polvere». Tregli errori normalmente commessiin Italia da chi osserva il mondodell’artigianato. Il primo equivo-co: «Sovrapposizione errata tra la-voro artigiano e piccola impresa.All’estero esistono grandi aziendeche hanno un cuore artigiano,una competenza e un modo dioperare artigiano. In Italia abbia-mo Prada, Ferrari, Armani e Guc-ci, ma non li consideriamo arti-giani». Secondo Micelli, questegriffes «sono aziende totalmenteartigiane e sono al tempo stesso ipiù grandi ambasciatori del madein Italy nel mondo». Secondoequivoco: «Il lavoro artigiano nonè solo custode della tradizione. E’anche sviluppo dell’innovazione».A questo proposito Micelli ha ci-tato l’esempio di Massimo Banzi,eroe dell’hi-tech nel mondo. Sitratta di un’azienda Canavesanache ha inventato, a Ivrea, unascheda controller open source checonverte i segnali digitali in azio-ni del mondo analogico. Questascheda, programmabile da tutti edenominata Arduino in omaggioal mitico re, consente per esem-pio di spegnere la luce a casa conun sms. Secondo Micelli, Banzi èun artigiano di nuova generazio-

ne, un «tecnoartigiano». Terzoequivoco: «Il rapporto con l’indu-stria. Abbiamo maturato la con-vinzione che artigianato e indu-stria sono come cane e gatto. In-somma, o scegliamo mastro Gep-petto oppure Porto Marghera.Ma nel 2012 le cose non stannopiù cosi». Questa opposizioneavrebbe mille eccezioni: «NelDna di molte aziende italiane siconcilia la produzione seriale in-dustriale con un ultimo migliocon qualità e finiture propria-mente artigiane. Questo è il van-taggio competitivo tipico delleaziende italiane che sono già vin-centi nel mondo, ma di cui pocoancora si parla. Rispondere alleesigenze dei singoli clienti pur fa-cendo produzioni seriali». Treequivoci che oggi ci impediscono,secondo Micelli, di riabilitare illavoro artigiano. Esiste in questosenso un «quarto capitalismo»tutto italiano. Negli ultimi diecianni l’Italia ha sviluppato unamedia impresa che è diventataprotagonista nell’export verso ipaesi emergenti. Si tratta, di 5-8000 aziende del calibro di Geox,Bisazza, etc. che qualcuno ha de-finito «multinazionali tascabili».Micelli si chiede tuttavia se pro-prio questa sia la definizione piùcorretta per definire il fenomenoe per comprenderlo a fondo: «Haun senso chiamarle così? Il torto èduplice. Politico-culturale: usia-mo un modello straniero e lo ri-duciamo a scala. Torto sostanzia-

le: il venir meno al riconoscimen-to della qualità artigianale di que-ste imprese, con un modo di fareimpresa che ha preso a prestito ivalori dell’artigianato e li ha rein-terpretati su scala globale, da in-dustria, combinando numeri equalità». Sulla scuola italiana, in-fine, Micelli ha manifestato alcu-ne perplessità: «E’ troppo teorica.I giovani si avvicinano tardi alconfronto con il mondo del lavo-ro. E dobbiamo recuperare cultu-ra materiale che potrebbe produr-re nuova ricchezza. La riabilita-zione della cultura del fare è unodegli strumenti anche per inte-grare i nuovi italiani». Paolo Al-berti ha replicato all’intervento diMicelli sottolineando che la CNAè in prima linea a Torino per di-fendere il ruolo dell’artigianato inuna città vittima di una culturafordista fuori tempo massimo:«Parlare di ruolo dell’artigianato aTorino significa innanzitutto vin-cere una battaglia culturale». Eancora: «L’artigianato a Torino ègià protagonista di una nuovamanualità di cui i media e le isti-tuzioni non parlano volentieri. Lavera forza del sistema paese vienevista prima all’estero che in Italia.Una certa cultura fordista e fami-listica impedisce di guardare larealtà per ciò che è». A Torino, haricordato Alberti, il 57 per centodei lavoratori dipendenti lavoragià in aziende con meno di 20 di-pendenti che hanno saputo inno-varsi e guardare anche ai mercatiinternazionali, ma questo sembranon interessare molto. Il 98.5 percento delle aziende torinesi e ita-liane ha meno di 20 dipendenti.Secondo Alberti, «occorre coin-volgere il sindacato dei lavoratorie le banche di territorio ad ac-compagnare una sfida culturalegià in atto, perché l’artigianato haancora molto da dare a questopaese. Serve un cambio di rotta inItalia: ripensare il futuro partendodall’artigianato» (al.st).

17Unioni dei mestieri

Artigiani a lezione dal professor Micelli:«Si guardi all’esperienza dei makers Usa»Il futuro? Impasto di manualità, hi-tech e piccole serie, ma per capirlo servono nuovi schemi

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Il cortile d’onore di Palazzo Graneridella Roccia in via Bogino su cui si af-faccia il Circolo dei Lettori

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Grazie all’impegno di CNACostruzioni, Restructura è

da sempre un salone vivo in cuiaccanto all’area espositiva vera epropria è possibile vedere gli arti-giani al lavoro nei settori più di-versi. Un salone che quest’annoha avuto per la prima volta ancheun’importante anteprima ad Artò,al Lingotto Fiere, dal 9 all’11 no-vembre 2012, dove su iniziativa diCNA Costruzioni sono state pre-sentate 23 aziende artigiane. L’e-dizione 2012 di Restructura che siè svolta dal 29 novembre al 2 di-cembre, aveva del resto un fascinoparticolare: si è trattato, della25esima edizione del salone, cele-brata da CNA Costruzioni con iconsueti quattro concorsi di abi-lità a cui si sono affiancate tre im-portanti dimostrazioni dal vivo.Restructura ha chiuso i battenticome da tradizione nella giornatadi domenica con le premiazionidei concorsi: a) 15esima edizionedi «Idee nuove per effetti decorati-vi d’interni ed esterni» (foto 1):da destra a sinistra, 1° classificato,Ferrieri Decorazioni di RobertoFerrieri, Torino; 2° classificato,Dcf di Mauro Spunton, Airasca;3° classificato, Mauro Cavallaro,Torino; b) 11esima edizione di«Artigianato artistico ed Eccellen-za Artigiana» (foto 2): da destra asinistra, 2° classificato, ConsorzioSan Luca, Andrea Besana, MarcoMassazza e Francesco Panacciulli,Torino; 1° classificato, Associazio-ne d’intaglio e scultura «Ij Puetadel Bòshc», Brossasco (Cn), il Pre-sidente Giovanni Romano e il vi-ce Presidente Giovanni Fornero;3° classificato, Reale restauri diCristina Forconi, Torino; c) 3ªedizione di «La calce nelle finitu-re e nel restauro: esperienze sulcampo» (foto 3): da destra a sini-stra, 2° classificato, Ocra RossaSnc di Maurizio Genovese, Setti-mo; 1° classificata, Chiara CodaZabetta, Biella; 3° classificato, F.lliDianti Snc di Danilo Dianti, Ba-

gnolo Piemonte (Cn); d) 3ª edi-zione di «Decorazione Artistica»:da destra a sinistra, 1° classificata,Ocra Rossa Snc, Debora Gambi-no, Settimo; 2° classificata, Cristi-na Polliotti, Pinerolo; 3° classifi-cato, Fabio Prati, Cogoleto (Ge).A seguire, si sono svolte le pre-miazioni delle dimostrazioni dalvivo che hanno coinvolto centi-naia di professionisti provenientida tutta Italia e le scuole edili diTorino (Cipet), Cuneo, Novara,Verbania e Genova: i) 1° edizione

della dimostrazione regionale«Posa ad arte»: 1° classificato (fo-to A), F.lli Zannella Snc di Gio-vanni Zannella, Ciriè; 2° classifi-cato, Ente Scuola Edile Cuneo,Cuneo; 3° classificato, Ente Scuo-la Cipet, Torino; ii) 1° edizionedella dimostrazione «Finiture adarte»: 1° classificato (foto B), EnteScuola Edile Cuneo; 2° classifica-to, Ente Scuola Edile Genova,Genova; 3° classificato, EnteScuola Edile Verbania, Verbania;iii) 1° edizione della dimostrazio-

ne «Terra Cruda»: 1° classificato(foto C),Marta Sorrentino, Torinoe Emanuele Cavallo, Roma; 2°classificato, Cinabro Srl, Torino;3° classificato, Antonio Paolo Sal-vatore, Torino. Un ultimo impor-tante riconoscimento è stato asse-gnato agli artigiani partecipanti alCorso Lyons-CNA Stupinigi2001 (foto D) che ha permesso direcuperare l’antico oratorio dellaparrocchia del complesso della Pa-lazzina di Caccia di Stupinigi.Info: [email protected]

Restructura, venticinque anni di successiI premiati delle dimostrazioni dal vivoGrande festa per artigiani e dirigenti CNA che hanno fatto crescere il salone dell’edilizia

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19Unioni dei mestieri

ARestructura, la CNAPiemonte ha ospitato il

convegno «That is Cuba: rifor-me economiche e innovazionesociale» organizzato in colla-borazione con l’Università diTorino. A tale evento hannopartecipato rappresentanti eiscritti al CNA nonché dueprofessoresse dell’Universitàdell’Havana (l’economistaAnicia Garcia e la sociologaDayma Echevarria Leon), l’e-conomista dell’Unctad di Gi-nevra Alberto Gabriele e unagiovane ricercatrice dell’Uni-versità di Torino, la sociologaSara Romanò. L’obiettivo de-gli interventi è stato offrire unquadro generale sulle recentiriforme economiche a Cuba ealcuni scenari sulle opportu-nità per gli imprenditori italia-ni. Nel 2011, Cuba ha infattiapprovato un programma diriforme economiche che, tra lealtre cose, mira a una maggio-re apertura all’esterno e a unamaggiore integrazione econo-mica tra settore statale e priva-to. Così, per esempio, nel2012 sono già state implemen-tate leggi attuative volte allosviluppo di una piccola e me-dia imprenditoria locale e so-no stati ridiscussi i criteri-gui-da per la costituzione di part-nership con attori economicistranieri per renderli meno re-strittivi e non più esclusiva-mente orientati all’export. Inparticolare, il governo cubanosi propone di dare priorità agliinvestimenti stranieri nel turi-smo, nel settore estrattivo (pe-trolifero e minerario) e inquello delle energie rinnovabi-li. Considerato che le relazionieconomiche tra Italia e Cubasono andate intensificandosinegli anni, il CNA ha ritenutoche un convegno sulla situa-zione cubana potesse costituireuno spazio utile ad ampliare il

panorama sulle opportunitàestere dei propri iscritti. Giànegli anni ‘90, l’Italia è stata ilprimo paese occidentale a sta-bilire accordi sulla promozio-ne e protezione degli investi-menti stranieri ed attualmenteè il secondo esportatore euro-peo verso Cuba - annualmentecrescono anche le importazio-ni italiane di merci cubane.Anche in ragione di ciò, ac-canto alle agenzie istituzionali- Camere di commercio e lorosportelli locali e distaccati - so-no andate costituendosi alcu-ne associazioni - Comitato Im-prenditoriale Cuba Italia (Ci-ci), Gruppo degli Imprendito-ri Italiani Accreditati a Cuba(Giiac) - che mirano ad essereuno strumento di informazio-ne, assistenza alle imprese dientrambi i paesi e di «diplo-mazia economica» finalizzato acreare nuove opportunità perle aziende italiane. Queste e al-tre informazioni sono statefornite a margine degli inter-venti degli ospiti. Nell’orga-nizzazione del convegno, ilprincipale compito delle due

ospiti cubane è stato tracciatoun quadro generale sulle op-portunità e sfide del settoreprivato e cooperativo cubano,mentre il compito degli ospitiitaliani è stato concentrarsi suipossibili scenari circa le pre-senti e future opportunità perquegli operatori italiani cheintendano guardare al mercatocubano. Così, l’economistaAnicia Garcia ha tenuto un in-tervento sulle attuali riformevolte alla riduzione del pubbli-co impiego da una parte, e al-l’apertura al settore privato ecooperativo cubano, dall’altra.L’intervento della sociologaDayma Echevarria Leon ha in-vece posto l’accento su comele donne debbano confrontar-si con maggiori ostacoli nel-l’accesso al settore privato ri-spetto ai colleghi uomini, so-prattutto in conseguenza diun più difficoltoso accesso alcredito. L’economista AlbertoGabriele e la sociologa SaraRomanò hanno invece sottoli-neato che, se le riforme an-dranno avanti e l’economiacubana continuerà nel cammi-no di ri-equilibrio della bilan-cia dei pagamenti, si libereran-no risorse che aumenterannole opportunità per quegli ope-ratori italiani in grado diesportare prodotti, tecnologiee modelli gestionali anche neisettori dell’industria leggera edagroalimentare.

Convegno a Restructura promosso dalla CNA per conoscere da vicino il sistema paese

Cuba si apre all’economia di mercatoIncentivi alla crescita del settore privato e delle Pmi la rendono interessante per l’Italia

Al convegno hanno partecipato rap-presentanti e iscritti alla CNA nonchédue professoresse dell’Università del-l’Havana (l’economista Anicia Garcia ela sociologa Dayma Echevarria Leon),l’economista dell’Unctad di GinevraAlberto Gabriele e una giovane ricer-catrice dell’Università di Torino, la so-ciologa Sara Romanò

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CNA TORINO SOSTIENE BCOM: OPPORTUNITÀ DI SUC-CESSO PER IL BUSINESS ON-LI-NE. A Torino, il 18 e 19 apri-le arriva il nuovo e unicoevento in Italia dedicato albusiness matching nei settoridel web marketing e dell’e-commerce. Si tratta del salo-ne B com che si svolgerà alLingotto Fiere la cui parteci-pazione sarà anche agevolatada 20 voucher messi a dispo-sizione dalla Camera di com-mercio di Torino. B com èl’unico evento italiano intera-mente B2B dedicato agli at-tori nazionali e internaziona-li nei settori del web marke-ting e dell’e-commerce.Obiettivo di B com è creareuna nuova, fattiva occasionedi incontro tra domanda eofferta: a Torino, titolari emanager dell’area marketinge vendite delle imprese italia-ne che vogliono sviluppare ilproprio business tramite unuso di Internet strategico einnovativo, avranno infattil’opportunità di confrontarsicon professionisti in grado dioffrire loro soluzioni nell’am-bito dell’e-commerce e delweb marketing. Spiega Enri-co Capirone, Presidente diCNA Comunicazione e Ter-ziario Avanzato: «Si tratta diun evento molto atteso dallepiccole aziende del settoreche avranno la possibilità difarsi conoscere da un ampiopubblico di professionisti eimprenditori. Per questoCNA ha deciso di sostenereda subito questo salone e lofarà sempre di più negli annia venire». Gl events, organiz-zatore di B com, attende mil-le visitatori.

Fiere

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Informazione20

Dopo aver avviato la col-laborazione con I3P,

l’Incubatore del Politecnicodi Torino, CNA ha adessopreso contatti anche con2i3T, la Società costituita dal-l’Università degli Studi di To-rino con partner istituzionaliquali Città di Torino, Provin-cia di Torino e FinpiemonteSpa con l’obiettivo di svilup-pare l’economia del territoriovalorizzando i risultati dellaricerca scientifica. L’Incuba-tore 2i3T, operativo da giu-gno 2007, è una «bridging in-stitution», un’istituzione chesvolge una funzione «ponte»tra l’attività di ricerca svoltanell’Università e il tessuto im-prenditoriale e produttivo delterritorio, esercitando unruolo di «facilitatore» dell’in-contro tra le conoscenze svi-luppate nell’ambito della ri-cerca universitaria e le com-petenze degli imprenditori.Attraverso le attività di scou-ting vengono mappate lecompetenze sviluppate nel-l’ambito della ricerca accade-mica, tale attività ha l’obietti-vo sia di individuare ideefrutto della ricerca passibili di

trasferimento tecnologico,che attraverso un percorso diformazione vengono svilup-pate al fine di redigere un bu-siness plan di progetto che nesimuli la fattibilità, sia di sup-portare le imprese nella ricer-

ca di competenze ad alto con-tenuto di conoscenza che ac-compagnino gli imprenditorinel percorso di innovazione. Ipubblici di riferimento del-l’Incubatore si possono iden-tificare con le seguenti cate-gorie: a) studenti, dottorandie ricercatori che sviluppanoidee innovative; b) impreseinteressate a progetti a com-ponente innovativa; c) inve-stitori (business angels, ven-ture capital); d) professionistial servizio delle imprese. L’In-cubatore mette inoltre a di-sposizione delle aziende spazie laboratori modernamenteequipaggiati e dotati di stru-mentazioni scientifiche d’a-vanguardia che oltre ad esserea disposizione degli spin-offscientifici sono al servizio del-le imprese avvalendosi anchedel supporto dei gruppi di ri-cerca universitari in grado diassistere l’impresa nel proces-so di trasferimento di cono-scenza. Dal 2007 ad oggi so-no state avviate 30 impreseper un totale di 150 addettiin differenti settori di sbocco:biomedicale, chimica, Ict,ambiente, agroalimentare.«L’Incubatore dell’Universitàha raggiunto il traguardo del-le 30 imprese avviate in 5 an-ni - commenta Silvio Aime,Presidente di 2i3T - un risul-tato di particolare rilievo in unsettore, quello delle start upinnovative basate sulla cono-scenza sviluppata dalla ricercaaccademica, che rappresentauna delle vie per uscire dallacrisi come dimostrano i conte-nuti del recente decreto svi-luppo e che avvalorano ulte-riormente le scelte della Re-gione Piemonte che sostienecon misure significative l’avviodi nuove imprese innovative».I nostri programmi per l’im-mediato futuro ricomprendo-

no la seconda edizione del Bu-siness Game «Made in Resera-ch» - aggiunge Giuseppe Ser-rao, Direttore di 2i3T - rivol-to a tutti i ricercatori dell’Uni-versità degli Studi di Torino inpossesso di un’idea innovativaed intenzionati a valorizzarlaal fine di un possibile Trasferi-mento tecnologico, utilizzan-dola per la creazione di unanuova impresa. L’edizione2012 ha visto 19 progetti sele-zionati tra quelli che hanno ri-sposto per un totale di 70 par-tecipanti. Gli ulteriori obietti-vi per il 2013 saranno di avvi-cinare sempre più imprese edimprenditori al mondo dellestart up e delle competenzederivanti della ricerca accade-mica. Info: 2i3T Scarl, viaQuarello 11/a e via Nizza 52a Torino, tel. 011.670.6343,fax 011.670.6351, e.mail [email protected] - sitoInternet www.2i3t.it

In via Nizza, dal 2007 è operativo l’Incubatore dell’Università degli Studi di Torino

Con 2i3T nascono le aziende hi-techGià avviate 30 attività nei settori biomedicale, chimica, Ict, ambiente, agroalimentare

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Il manifesto promozionale delle atti-vità dell’incubatore

CONVENZIONI CNA E CA-SARTIGIANI PER SOCI E DI-PENDENTI. E’ in preparazio-ne la guida alle convenzioni2013 per i Soci imprendito-ri associati a CNA e Casar-tigiani in provincia di Tori-no, aperte in molti casi an-che ai dipendenti delle im-prese e associate e delle so-cietà del sistema CNA. Tut-te le convenzioni attive perl’anno 2013 sono intanto infase di aggiornamento on-line direttamente sul sitoweb della CNA, all’indirizzowww.cna-to.it. Invitiamo,dunque, gli imprenditori aconsultare periodicamente ilsito web, anche per conosce-re in tempo reale tutte le ini-ziative avviate dalla CNA.

Convenzioni

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Nascere a I3P, vincere laStart Cup e poi entrare

nell’olimpo dei leader mon-diali dell’automotive e dell’in-dustria che fa del risparmioenergetico la sua cifra distinti-va. E’ successo a Safen unastart up nata due anni fa nel-l’Incubatore di imprese inno-vative del Politecnico di Tori-no per sviluppare e realizzarenuove soluzioni per il rispar-mio energetico, in particolareall’interno nelle reti pneuma-tiche industriali. Si parla spes-so di come innovazione e tec-nologie possano essere utiliper la competitività, e di que-sti tempi anche solo per la so-pravvivenza delle imprese: Sa-fen è un esempio perchè uni-sce le competenze del Politec-nico a una serie di partneshipindustriali e commerciali for-ti. Safen è stata fondata nel2011 da Matteo Martinelli eIvan Zambon, amici dai tem-pi dell’università, laureati en-trambi al Politecnico di Tori-no in ingegneria meccanica,dottori di ricerca in meccani-ca applicata ed esperti di flui-dodinamica, dispositivi mec-catronici e Mems (MicroElectro Mechanical System).Grazie alle competenze matu-rate in dieci anni di ricerca ac-cademica, hanno fatto delcontrollo e del dosaggio di gase fluidi il loro pane quotidia-no. Nata nei corridoi del Poli-tecnico, e poi insediatasi aI3P, l’incubatore di impreseinnovative, Safen ha parteci-pato prima al concorso StartCup Piemonte-Val d’Aosta2011, piazzandosi al terzo po-sto, e poi al Premio nazionaledell’Innovazione a novembredel 2011. Ma è il 2012 l’annodella svolta. A marzo Cln,uno dei leader mondiali nellalavorazione, stampaggio e as-semblaggio di componenti

metallici per il settore dell’au-tomotive, con un fatturatoche sfiora i due miliardi di eu-ro, ha acquisito una quota mi-noritaria della società ed è di-ventato suo primo partner in-

dustriale. Da allora Safen di-spone di un portafoglio diprodotti innovativi per il ri-sparmio energetico e il mi-glioramento delle performan-ces degli impianti industriali.La filosofia è risparmiareenergia, a tutti i livelli e intutte le fasi del processo pro-duttivo. A questo serve lo«pneumotrasformatore», lacui proprietà intellettuale ècoperta da una serie di brevet-ti. Questo dispositivo permet-te di risparmiare più del 50

per cento dell’ener-gia spesa per pro-durre aria compres-sa. L’idea alla basedel suo funziona-mento è la riduzio-ne del fenomenodella laminazione el ’o t t imizzaz ionedello sfruttamentodelle zone energeti-camente dense nonutilizzate delle retipneumatiche. Unmeccanismo che

può essere applicato in nume-rose realtà industriali. Lamaggioranza degli impiantiindustriali utilizza sistemi adaria compressa e disponequindi di una rete pneumati-ca. L’aria compressa vieneprodotta da compressori,spesso di grandi dimensioni, eimmagazzinata in serbatoi aun livello di pressione com-preso fra 8 e 12 bar. Al mo-mento dell’utilizzo l’aria com-pressa viene prelevata dai ser-batoi e trasportata nella zonain cui vi è l’utenza, normal-mente la pressione di utilizzoè molto inferiore rispetto aquella di stoccaggio, circa 4-6bar. All’interno delle retipneumatiche si verificano co-sì dei salti di pressione in cuil’eccesso di energia viene dis-sipato sotto forma di calore. Ilpneumotrasformatore utilizzaquesto eccesso di energia peraspirare aria dall’ambienteesterno, ricomprimerla e riu-tilizzarla. In questo modo èpossibile risparmiare più dellametà dell’energia spesa perprodurre l’aria compressa.Con un risparmio che fa beneall’ambiente, ma alle casse ealle tasche dell’impresa e del-l’imprenditore. Info: SandraBocci, I3P, corso Castelfidar-do 30/a, Torino, telefono011.090.51.42, www.i3p.it

21Informazione

Safen, reti pneumatiche a basso consumoDa start up dell’I3P ad azienda premiataNata nel 2011 nei corridoi del Politecnico è diventata partner industriale del colosso Cln

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Marco Cantamessa, Presidente I3P

L’ingresso dell’incubatore I3P

RICHIESTA DI RIDUZIONE

PREMIO INAIL 2013. Ancheper l’anno 2013 sarà possibi-le per gli imprenditori inol-trare istanza di riduzione deltasso di premio Inail che, inalcuni casi, può arrivare finoal 30%. Per ottenere la ridu-zione devono sussistere le se-guenti condizioni: a) effet-tuazione di interventi mi-gliorativi, nell’anno prece-dente a quello in cui vienerichiesto lo sconto, aggiunti-vi a quelli minimi previstidal Dlgs 81/08; b) essereoperativi da almeno unbiennio; c) essere in regolacon gli adempimenti assicu-rativi e contributivi; d) pre-sentare domanda all’Inail, suapposito modulo, entro il 28febbraio 2013. Il modulo didomanda e le relative istru-zioni per la compilazione, gliallegati, la documentazionerappresentativa e probantedegli interventi attuati, sonoreperibili sul sito webwww.inail.it dove è anchepresente il «questionario diautovalutazione per l’osser-vanza delle norme in materiadi prevenzione infortuni e diigiene del lavoro». La docu-mentazione «probante» do-vrà essere tenuta a disposi-zione per eventuali richiestedell’Inail. Asq Ambiente eSicurezza mette a disposizio-ne delle aziende un consu-lente che fornirà l’assistenzanecessaria dalla presentazio-ne della domanda alla faseconclusiva, fino all’eventualericorso in caso di rigetto del-l’istanza. Per informazioniscrivere una email con oggetto«OT24 anno 2013» all’indi-rizzo [email protected]

Inail

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«Amicizia e affari sono co-me acqua e olio...», affer-

mava Al Pacino nel film «Il padri-no parte II». È una metafora dinotevole effetto che sottende unagrande verità: i rapporti d’affarifanno fatica a combinarsi conquelli amichevoli. Si può andared’accordo col cliente o con il so-cio in affari, si può avere confi-denza ma fino ad un certo punto.Il cliente è qualcuno con cuistringiamo relazioni d’affari, colquale abbiamo delle relazioni det-tate dalla reciproca convenienza,verso il quale abbiamo obblighi ediritti che sono diversi da quelliche si intrecciano con gli amici.Per un amico facciamo qualcosain più, egli se lo aspetta, se qual-cosa non va, possiamo farglielogarbatamente notare. Spesso neirapporti d’affari ci sono limiti im-posti da terze parti come le esi-genze dei produttori, dei fornito-ri, dai tempi delle consegne, dal-l’assistenza, dall’opportunità ditrattare determinati prodotti, dal-la loro reperibilità. Un amico po-trebbe richiederci un articolo, uncapo, un servizio che ci costamolto più di quanto ci farebbeguadagnare. Su un amico si puòcontare sempre, anche ad ore im-pensate, gli si può chiedere qual-che attenzione in più che nonpuò rifiutarsi di offrirci, e questova bene se stiamo parlando dirapporti personali, di un’uscita se-rale o di tenerci il gatto se andia-mo in vacanza. Ma se stiamo par-lando di affari le cose cambiano:gli realizziamo un capo d’abbi-gliamento, ma non gli piacciono ibottoni, ci chiede di cambiarli.Ad un cliente faremmo notareche la cosa richiede del tempo cheavrà un costo, ma ad un amico(che ci ha tenuto il gatto nella set-tima d’estate che abbiamo passatoal mare) no, e il tempo da dedica-re a quel lavoro è lo stesso che im-piegheremmo per un cliente,quindi la questione diventa una

perdita economica. Non si trattadi essere venali, ma di scindererapporti di lavoro da rapporti diaffari. Si può creare un rapportoconfidenziale col cliente, si può

essere in sintoniacon lui o con lei,ma ci deve essereuna soglia, un li-mite da non su-perare. Non par-liamo solo di ri-chieste aggiunti-ve, c’è anche ladipendenza: congli amici ci siconfida e magarigli si dice qual-cosa di spiacevo-le che riguarda ilnostro lavoro,ma se quell’ami-

co diventa cliente si ricorderà diquel qualcosa e finirà per farci le-va nella trattativa. Se poi con l’a-mico litighiamo, rischiamo che,essendo a conoscenza di vulnera-

bilità nel nostro lavoro, possa piùo meno volontariamente danneg-giarci. In questo modo l’amiciziaviene falsata da un rapporto incui siamo vincolati. Quando dob-biamo rivolgerci ad un amico peruna prestazione che riguarda ilnostro lavoro, ci troviamo nellacondizione di legare il nostro rap-porto al buon andamento dell’af-fare anche se esso non dipendedel tutto o in parte da noi. Inconclusione, il rapporto col clien-te è delicato, basta poco a rovi-narlo anche definitivamente, di-ventare amici dei nostri clienti ciespone a troppi rischi. Meglio ri-manere in buoni e cordiali rap-porti, purché siano quelli fracliente e fornitore (si ringrazia perla collaborazione Giuseppe Izzino-sa, www.izzinosa.it).

Si può andare d’accordo col cliente, avere confidenza, ma solo fino ad un certo punto

Il sottile confine tra amicizia e affariI rapporti di lavoro comportano diritti e doveri delle parti che è meglio non banalizzare

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Internet per l’artigianato e lapiccola impresa, la guida pra-tica edita da CNA Torino rivoltaa chi fa impresa e non ha grandedimestichezza con le potenzialitàdel web, ha raggiunto anche ilnuovissimo Campus Einaudidell’Università degli Studi di To-rino. Dopo la prima presenta-zione in CNA, lo scorso 17maggio e quelle successive a Mi-lano e Rho e a Ivrea, durantel’Innovation Day, la guida è sta-ta illustrata con successo ad unpubblico qualificato di docenti estudenti della Facoltà di Giuri-sprudenza lo scorso 28 novem-bre. Erano presenti i tre autori,Luciano Corino, Giuseppe Izzi-nosa e Claudio Pasqua e i rap-presentanti degli enti organizza-tori della tavola rotonda: MauroAlovisio per il Centro studi diinformatica giuridica di Ivrea e

Torino (Csig), De-niz Ali Asghari Ki-vage per Elsa Tori-no (European Lawstudent’s Associa-tion), il docente diAvvio alla logica eal Discorso giuridi-co Massimo Du-rante per l’Univer-sità agli Studi diTorino e VitalianoAlessio Stefanoni per CNA Tori-no. Durante, in particolare, hasottolineato l’importanza per glistudenti di giurisprudenza di ac-quisire dimestichezza in meritoal funzionamento dei socialnetwork e in generale sull’uso diInternet che sempre più potran-no determinare l’insorgenza dicontenzioni e comportare l’ap-plicazione di strumenti cautela-tivi di natura giuridica. Il 27

febbraio, presso la sede e con ilpatrocinio di CNA Torino verràorganizzato da Csig ed Elsa ilseminario gratuito dal titolo«Ict security, computer foren-sics e azienda» durante il qualeverrà presentato il libro di Filip-po Novario «Computer Foren-sics. Tra Giudizio e Business»,Cortina, Torino, 2012. Appun-tamento in CNA, via Millio 26,ore 18-20 (al.st).

Giurisprudenza, studenti a lezione di webAl Campus Einaudi con guida pratica CNA; il 27 febbraio seminario Csig

Anche i litigi tra i soci non sono infrequenti e spesso,quando alla base del rapporto di lavoro vi è una vecchiaamicizia, il deterioramento del rapporto personale puòcausare un danno economico a tutte le parti coinvolte

Gli autori della guida durante la presentazione

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Prevenire è meglio che cura-re. Questo semplice ada-

gio, molto abusato, soprattuttoquando ci si riferisce a malesse-ri fisici oppure a possibili disa-gi economici, è molto validoquando la malattia o comun-que i problemi riguardano lasalute della nostra mente, ilnostro benessere psico-fisico.Ansie e paure, anche legate alcattivo andamento dell’econo-mia, al lavoro che si perde oche potrebbe essere pregiudica-to dalla chiusura dell’azienda,ai clienti che non pagano,quando si è imprenditori, pos-sono arrecare piccole e grandiammaccature alla nostra men-te. La crisi, così, dall’economiaentra nel sociale, nelle fami-glie, nella vita di noi tutti. Tut-to questo può generale o ac-centuare un generale disagiopsichico che se non compreso ecurato per tempo può anchesfociare in episodi drammaticidi cui le cronache del 2012 so-no state particolarmente dense.Da queste riflessioni è partito ilsostegno della CNA Torino al-la settimana del benessere psi-cologico, Bee You, organizzatadall’Ordine degli psicologi delPiemonte che si è svolta dal 12al 17 novembre scorsi e che havisto proprio la CNA protago-nista di uno degli appunta-menti, nella sede direzionale divia Millio 26, in collaborazio-ne con l’associazione PuntoPsiche di Torino, presiedutadalla psicoterapeuta StefaniaSoliman. Due gli interventiche si sono succeduti nella se-rata del 16 novembre, nel Salo-ne Carbotta: «Non più soloFreud sulla poltrona. Il ruolodello psicologo oggi» a curadella dottoressa Livia EmmaLigorio e «L’aiuto psicologicodurante il ciclo di vita della fa-miglia» a cura della dottoressaManuela Mazza. Le due psico-

loghe, tra le fondatrici di Pun-to Psiche, hanno cercato disdrammatizzare la figura delterapeuta, quella per intender-ci un po’ stereotipata dei filmdi Woody Allen. «Lo psicologospesso fa paura» ha detto LiviaLigorio, «è visto come qualcu-no che ci legge nel pensiero, cianalizza». E ancora. «Non dirado sentiamo, da professioni-sti, frasi del tipo: sono micamatto per andare dallo psicolo-go». Le cose, in realtà stannodiversamente. Intanto, esisto-no molte figure di psicologoche fanno già parte della nostravista senza che ci abbiamo fat-to troppo caso: c’è lo psicologoscolastico che si occupa del di-sagio infantile o adolescenziale,c’è lo psicologo nelle aziendeche si occupa della selezionedel personale, c’è lo psicologonei tribunali che svolge le fun-zioni del perito consulente delgiudice e c’è persino lo psicolo-go nelle scuole guida che ana-lizza i comportamenti al volan-te dei giovani patentati. Lo psi-cologo deve perciò essere visto,come ha precisato Ligorio,«come un professionista cheaccompagna la persona neimomenti di difficoltà della vi-ta». E poi lo psicologo deve es-sere percepito come un profes-sionista diverso dallo psichia-tra. E su questo c’è ancora

molta confusione. Lo psichia-tra ha una laurea in medicina,lavora spesso in ospedale, puòintervenire per trattamenti sa-nitari obbligatori e comunqueutlilizza prettamente la psico-farmacologia per lenire il disa-gio. Lo psicologo può talvoltaaffiancare il lavoro dello psi-chiatra ma non somministramedicinali e non è un medico;ha una laurea quinquennale edè un esperto in diagnosi delleproblematiche psicologicheche possono insorgere nel cor-so della vita delle persone; è ingrado di fare interventi precisie di breve durata, lavora per ilbenessere e l’equilibrio psicofi-sico. Lo psicoterapeuta, infine,è uno psicologo con una spe-cializzazione di ulteriori 4 annicon un orientamento tecnico-terapeutico (Junghiano, Freu-diano, etc ma esistono oltre120 scuole in Italia). Non dirado queste tre figure lavoranoin equipe per curare lo stessopaziente. Quando è opportunorivolgersi a uno psicologo?Quando sopraggiunge un mo-mento di crisi nella propria vi-ta: i momenti più critici sonoquelli di «passaggio» delle co-siddette fasi dello sviluppo del-la persona, ovvero l’infanzia,l’adolescenza, l’età adulta, l’in-vecchiamento. L’instabilità psi-cologica può però essere scate-

nata anche da problemi esternicome, per esempio, quelli di ti-po economico, derivanti dallaperdita del lavoro, etc. Esisteuna crisi per così dire «positi-va», fisiologica, che ci aiuta asuperare un nuovo stadio dellanostra vita. Ed esiste inveceuna crisi «negativa», patologi-ca, che compromette l’equili-brio della persona e può mani-festarsi con attacchi di panico,stress, fasi di confusione gene-ralizzata, nervosismo eccessivoe prolungato nel tempo, etc.Tutto questo, come ha spiega-to la dottoressa Mazza, non ri-guarda solo il singolo indivi-duo, ma anche i contesti socia-li in cui è calato, iniziando dal-la famiglia e dalla coppia. Nelcorso del tempo le personecambiano da un punto di vistafisico ed emotivo e questocambia le relazioni all’internodella famiglia. Ma anche icambiamenti sociali esterni al-la famiglia, come per esempiola crisi economica che stiamovivendo tutti, impattano sullafamiglia e sulla vita di coppia.«La riorganizzazione della fa-miglia di fronte al cambiamen-to è complessa e talvolta trau-matica» ha spiegato Mazza.Capita, allora, che la famiglianon riesce a trovare al propriointerno le risorse per superarequesti eventi critici, oppure ilproblema viene superato soloin parte e cominciano presto acomparire segnali di disagio, dimalessere più o meno gravi. Aquesto punto, serve l’aiuto del-lo psicologo. Situazioni di di-sagio prolungato possono, in-fatti, condurre anche alla «rot-tura» della famiglia o dellacoppia e degenerare, persino,nei casi più gravi in episodi diviolenza domestica di varia en-tità. Ecco, dunque, che preve-nire è meglio che curare. Info:[email protected]

Crisi economica e benessere «psico-fisico»:corpo e mente sono più reattivi senza ansieCNA Torino ha sostenuto l’evento Bee You dell’Ordine degli psicologi del Piemonte

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Da sinistra a destra il team di «Punto Psiche»: Susanna Cameriere, Daniela DeProsperis, Sara Marsero, Marina Annunziata, Manuela Mazza, Livia Ligorio

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P rosegue su Corriere Arti-giano la rubrica infor-

mativa sulle attività e i servi-zi di Csi Piemonte. Nono-stante il grave quadro finan-ziario del Csi e le difficoltà incui si trovano molti fornitori,anche associati, a causa deimancati pagamenti da partedell’ente, CNA Torino ha de-ciso di non interrompere que-sta rubrica e di tenere fede al-l’impegno assunto da ormaioltre un anno con l’obiettivodi garantire una correttainformazione alle impresesulle molteplici attività di Csiche, sviluppate con denaropubblico, possono offrire op-portunità di business aglioperatori economici dellaprovincia di Torino (ndd).

Csi Piemonte finalista a Smau2012 con «On the Job». «Onthe Job» è un modello innova-tivo per facilitare il rapportotra pubblica amministrazionee cittadini. Il sistema, realizza-to da Csi Piemonte, permetteai dipendenti degli enti e del-le aziende che aderiscono all’i-niziativa di accedere ai servizisanitari digitali del portaledella Sanità regionale «Io scel-go la Salute» e a quelli anagra-fici del portale «TorinoFacile»della Città di Torino utilizzan-do le credenziali aziendali. Ilprogetto «On the Job» è statotra i finalisti del Premio Inno-vazione Ict di Smau Milano2012, iniziativa dell’Osserva-torio Smau-School of Mana-gement con l’obiettivo di ge-nerare un processo di condivi-sione delle esperienze di eccel-lenza. Ad oggi sono 8 le azien-de e gli enti che hanno aderi-to a «On the Job», tra cui Ba-sicNet, Camera di commerciodi Torino, Fiat, Politecnico diTorino, Regione Piemonte,Seat Pagine Gialle.

La nuova App del Csi Piemon-te per la raccolta differenziata.«Beato chi lo sApp» (www.csi-piemonte.it) è la nuova Appsviluppata da Csi Piemonte percapire come fare una buonaraccolta differenziata. Nascenell’ambito della campagna disensibilizzazione lanciata a giu-gno 2012 dalla Provincia di To-rino: «Raccolta Differenziata.Beato chi la fa. Bene» che, par-tendo dal tema della qualitàdelle raccolte differenziate, ri-chiama l’esigenza di limitare glisprechi ed evitare la produzionedi tutti i rifiuti non strettamen-te necessari. La App aiuta a ca-pire come migliorare la raccoltadifferenziata; come ridurre i ri-fiuti indicando sulla mappa ipunti «riduci e riusa», cioè di-stributori alla spina e negozidove acquistare senza imballag-gi o abbigliamento-oggetti direcupero; scoprire che fine fan-

no i rifiuti dopo la raccolta dif-ferenziata; scaricare il vademe-cum «Beato chi lo sa».

Csi aderisce a Faber: la creati-vità incontra l’impresa. Anchequest’anno giovani e impreseaccomunati dall’interesse per lacreatività applicata ai contenu-ti digitali, si incontrano a Tori-no per Faber, iniziativa soste-nuta dalla Direzione Lavoro eSviluppo, Fondi europei eSmart City della Città di Tori-no, dalla Camera di commer-cio di Torino e dalla Compa-gnia di San Paolo, cui aderisceanche il Csi Piemonte(www.csipiemonte.it). Il con-corso, alla sua terza edizione èaperto a giovani creativi tra i18 e i 35 anni, si articola nellesezioni «live action», «anima-zione», «web e app», «visual egraphic design». I progetti sele-zionati saranno presentati du-

rante il Fabermeeting, un salo-ne professionale che si terrà il13 e 14 giugno 2013 presso ilVirtual Reality & Multi MediaPark, in cui i vincitori potran-no incontrare e confrontarsicon le aziende tradizionali edella creative economy.

Csi fa il pieno di progetti: GfossDay 2012 e Osmit 2012. Dal14 al 17 novembre, presso ilCentro Incontri della RegionePiemonte e il Politecnico di To-rino, si sono tenuti la V confe-renza italiana sul software geo-grafico e sui dati geografici libe-ri (Gfoss Day 2012) e il quartomeeting degli utenti di Open-StreetMap (OSMit 2012), rivol-ti a imprese, enti, sviluppatori,operatori del settore e cittadinicon l’obiettivo di coinvolgerli eaggiornarli sui temi del softwaregeografico libero e degli opendata (www.csipiemonte.it).

È attiva la nuova App per smartphone per aumentare l’efficienza della «differenziata»

Raccolta rifiuti on-line con Csi PiemonteSostegno al «Fabermeeting», il 13-14 giugno al Virtual Reality & Multi Media Park

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delle applicazioni che Samec ha appositamentesviluppato per il partner spagnolo. «Sono sem-pre più convinto - spiega Nicola - che l’unicastrada per uscire dalla crisi è sviluppare le colla-borazioni tra piccole imprese». Non a Caso, laSamec è una delle prime aziende piemontesi adaver dato vita ad una rete d’imprese, nel 2011.Si tratta della Mtn, di cui Samec è la mandata-ria. La rete è stata formata insieme alla GmTeam studio, un ufficio di progettazione e in-gegneria, e la Ingenia Automation che producesoluzioni software e componenti informaticihardware. Tre aziende torinesi che unendo le lo-ro forze e le rispettive competenze riescono aimmettere sul mercato nuovi prodotti e servizia più alto valore aggiunto nel settore delle lavo-razioni meccaniche e dei sistemi automatici disaldatura robotizzati, abbattendo costi fissi espese di personale. Aumentando l’efficienzacomplessiva delle lavorazioni e liberando inquesto modo importanti risorse per l’innovazio-ne di processo della Samec: «Dal 2007 al 2012abbiamo investito 1.5 milioni di euro in tecno-logia». La seconda rete d’imprese andrà a costi-tuirsi nei prossimi mesi e si occuperà di inter-nazionalizzazione e di lavorazioni meccaniche

in genere. A costituirla contribuiranno, accantoalla Samec, due aziende dirimpettaie di via No-vara: la Amerio e la Boano. Aziende piccole macon una lunga esperienza sul mercato che, in-sieme, esprimono quasi 150 anni di storia im-prenditoriale e una forza lavoro di 70 dipen-denti e che, insieme, potranno anche affrontarein futuro, in una logica di gruppo, il passaggiogenerazionale ai figli. Alla crisi, conclude Nico-la Scarlatelli, «abbiamo risposto lavorando tuttiinsieme in modo compatto», anche a livello fa-migliare dove Nicola è coadiuvato dalla moglieAntonella Conte e dal figlio Gabriele, «puntan-do sull’innovazione per essere più competitivi»,ma anche sui risparmi come quelli resi possibi-li sul fronte energetico con l’installazione sultetto del capannone di un impianto fotovoltai-co da 1300 metri quadri che produce 110kWatt di energia elettrica: «Certo, le difficoltànon mancano e sono all’ordine del giorno, mabisogna saper andare avanti adeguandosi conti-nuamente a un mondo che non sta mai fermo»(al.st). Si invitano i Soci CNA a raccontare lapropria esperienza imprenditoriale al CorriereArtigiano: tel. 011.1967.2152-2121, [email protected]

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Quella della SamecSrl di Cascine Vi-

ca, a Rivoli, è la storiadi una piccola industrianata artigiana negli anniSettanta e cresciuta gra-zie alla determinazionee all’intuito di due fra-telli, Pasqualino e Nico-la Scarlatelli, e alla lorocapacità di innovare co-stantemente prodotti eprocessi produttivi finoad arrivare, in questi ul-timi anni, alla costitu-zione di due reti d’im-presa per continuare apensare in grande al fu-turo e, in previsione, alpassaggio generazionaledella stessa impresa. Sa-mec nasce a fine anni Ottantada una costola della Oms, Of-ficine Meccaniche Scarlatelli.A fondare la Oms, nel 1974,in un basso fabbricato di viaMorozzo, è Pasqualino, im-prenditore pioniere in fami-glia: il papà dei tre fratelliScarlatelli, Antonio, è murato-re di mestiere e a tempo persofa anche il ciabattino per arro-tondare; il terzo fratello, Ma-rio, ha collaborato solo nellafase iniziale del progetto im-prenditoriale. La Oms è unadelle tante aziende meccani-che che opera in subfornituranell’indotto della Lancia, al-l’ombra del grande grattacielodi borgo San Paolo, a poca di-stanza di quella che sarebbediventata la sede provincialedella CNA, in via Millio. Pa-squalino si associa da subitoalla CNA che allora aveva sedein via Avellino. «Ogni cortiledi borgo San Paolo era un’of-ficina», ricorda Nicola che apartire dai primi anni Novan-ta ha preso in mano le redinidell’azienda. Nicola si è diplo-mato all’istituto tecnico Avo-gadro nel 1976 ed ha iniziato

da subito a lavorare per impa-rare il mestiere dal fratello Pa-squalino che era stato allievoLancia e si era poi diplomatoperito meccanico studiando lasera nel 1971. «Mio fratellomi mandò a bottega da unvecchio tornitore che lavoravanella nostra borgata» spiegaNicola con orgoglio. Lavoraresulle macchine utensili è stataun’ottima palestra, anche sepresto la tecnologia avrebbecambiato tutto. Nel 1976 l’a-zienda cresce e dà già lavoro adue dipendenti, così nel 1980si trasferisce, sempre in zona,in borgata Lesna al fondo divia Monginevro per avere piùspazio. «Nel 1990 avevamo 13dipendenti», racconta Nicola:«Non lavoravamo più solo perl’indotto Lancia e non solopiù in subfornitura. Stavamocominciando a capire che oc-correva dare una svolta all’a-zienda; che non dovevamometterci nelle condizioni diavere un debole potere con-trattuale, bassi margini di pro-fitto e cattivi pagamenti».Oms inizia così a costruire at-trezzature speciali per il siste-

ma automotive e, so-prattutto, organi dipresa pneumatici per lostampaggio della la-miera che sarebbero di-ventati la fortuna di

questa azienda. Nel 1988 siarriva così alla costituzionedella Samec di cui sin dall’ini-zio Nicola Scarlatelli è il refe-rente. L’azienda nasce con l’o-biettivo di commercializzarecon un proprio marchio i pro-dotti realizzati dalla Oms:«Avevamo capito che la for-mazione artigiana che ci con-sentiva di produrre prodotti dialto livello mal si conciliavacon quella commerciale che ciavrebbe dovuto aiutare a ven-derli direttamente sul merca-to, con margini di profitto piùelevati», spiega Scarlatelli.Tutto il personale di Samecviene perciò assunto con unaformazione commerciale e ri-mane distinto da quello dellaOms che continua a produrre.Il giro di boa arriva però solonel 1991 quando Samec strin-ge un alleanza commercialecon la spagnola Misati di Bar-cellona, un’azienda che realiz-za chiusure pneumatiche uti-lizzate nei sistemi robotizzatidi saldatura dell’automotive.Samec diventa distributoreesclusivo di Misati per l’Italiaper questo tipo di componen-

ti, mentre continua la com-mercializzazione dei compo-nenti di presa pneumatici pro-dotti dalla Oms. Sempre nel1991, si prospetta la possibi-lità di trasferire le due aziendenell’attuale sede di CascineVica, in un’area artigianale-in-dustriale di nuova costruzio-ne. Inizia il confronto in fami-glia, ancora in presenza delpapà Antonio, e alla fine laposizione di Nicola, in mino-ranza, diventa quella prevalen-te: Oms e Samec entrano nelconsorzio insediamenti pro-duttivi di Rivoli e nel giro dipoco più di due anni si trasfe-riscono nel nuovissimo capan-none di via Novara con 1500metri quadri di officina e 500metri quadri di uffici. Qui og-gi lavorano 23 dipendenti e siè realizzata la progressiva fu-sione per incorporazione, con-clusa nel 2007, della Oms nel-la Samec. Grazie alla partner-ship con la spagnola Misati, laSamec ha diffuso un vero eproprio standard produttivo,andando ad occupare il 95%del mercato italiano delle ap-plicazioni per lo stampaggiodi lamiere su presse transfert.Da queste lavorazioni arriva il50% del fatturato di Samec.Dal 2008, Misati è distributo-re esclusivo in tutta Europa

Fare rete per crescere e contrastare la crisiLa Samec di Rivoli racconta la sua storiaUn caso aziendale che dimostra una crescita possibile da artigianato a piccola industria

Intervista 25

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Nicola Scarlatelli, la sede della Samec e una lavorazione in corso d’opera

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Arte, design, progettazione,scenografia, teatro: la creati-

vità allo stato puro è la vera pro-tagonista del saggio «InventorDesign» di Monica Pontet edita-to dalla piemontese Ananke afebbraio 2010. L’opera nascedalla lunga esperienza nell’inse-gnamento scolastico dell’autri-ce, docente di Moda e Costumeal liceo artistico e musicale AldoPassoni di Torino, ma anche dauna passione e da un talentoche negli anni l’hanno portata aideare giochi di società, elabora-re disegni per tessuti per abbi-gliamento e progettare sceno-grafie per il teatro con una ver-satilità e un entusiasmo davveronon comuni. In questo senso, In-ventor Design è certamente untesto nuovo che rompe comple-tamente con gli schemi dell’edi-toria scolastica per fissare sullacarta idee nate dal lavoro e per illavoro che diventano preziosetestimonianze e provocazioniintellettuali per chi, studente,giovane creativo o semplice cu-rioso, intende avvicinarsi conprofitto agli strumenti che con-sentono di dare forma a ciò cheancora non esiste. Realtà e fan-tasia si mescolano a tal fine inquesta pubblicazione che ha ilpregio di dimostrare che esisteun mondo assai vicino a noi an-cora tutto da esplorare, un mon-do che si trova nella nostra testaed è popolato dai nostri deside-ri che non dovremmo mai rinun-ciare a cercare di materializzaregrazie a disegni e modelli in co-se reali e tangibili. Succede perla pittura, per la moda griffatacome per quella indipendente,per la gioielleria e per il trucco discena per il teatro: ciò che anco-ra non esiste può assumere unaforma. Inventor Design diventaallora occasione di riflessionesulla potenza della creatività, in-tesa non solo come dote natura-le ma anche come risultato di un

lungo lavoro di apprendimentodi strumenti e schemi che pos-sono consentire di progettare ecostruire ciò che ancora non èstato visto se non dagli occhidella nostra mente. La creatività

può però anche attingere a ciòche già esiste: accade per la pit-tura che può rappresentare nel-le sue forme la natura e gli esse-ri viventi, ma anche per la modache può attingere in varie formeall’arte o agli oggetti che ci cir-condano per creare nuovi abiti enuovi accessori ad essi varia-mente ispirati. Monica Pontet sidestreggia così tra 21 differentiargomenti, dando prova di unagrande capacità creativa e di-dattica: dalla costruzione di unlogo al marketing e alla comuni-cazione commerciale, dalla sce-nografia ai giochi Olimpici diVancouver 2010. Interior Desi-gner ha 135 pagine e un costo dicopertina di 24 euro (al.st). Info:Monica Pontet, email [email protected]

«Inventor Design» è un prezioso compendio di conoscenze sulle arti applicate, oggi

La creatività secondo Monica PontetEdito da Ananke, il saggio è l’opera di una docente di Moda e Costume del Passoni

Cultura e arte26n°1 - genn

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ATorino, PalazzoMadama acco-

glie fino al 7 aprileuna rara mostra sulpatrimonio cultura-le della Repubblicadi Albania (foto, Ar-cangelo Michele,1300, Museo d’artemedievale, Korca). La mostra pro-pone un itinerario attraverso ilpatrimonio storico-culturaledell’Albania dalla Preistoria alXVII secolo e consente di risco-prire le componenti europee dialcune delle civiltà della costaorientale dell’Adriatico. Le 150opere raccolte nella mostra «Te-sori del patrimonio culturale al-banese», organizzata per il cen-tenario dell’indipendenza del-l’Albania (1912), raccontano lamillenaria vicenda della sedi-mentazione e della trasforma-

zione della culturadi un popolo cheaffonda le sue radicinell’età preistoricaper poi aprirsi alleinfluenze greco-el-lenistiche, a quelledella Roma imperia-le e, nel medioevo,

accogliere i segni della civiltà deicomuni italiani, fino all’ingressonell’orbita dell’impero ottomano(1479). Le tracce di questa lungatrama storica sono documentateda reperti archeologici di uso co-mune (vasellame, scultura, bron-zi, gioielli) e da preziosi oggettidi culto che consentono di riper-correre idealmente anche i co-muni destini dei popoli insediatisull’altra sponda dell’Adriatico, inquella penisola che oggi chia-miamo Italia. Ingresso ridottoSoci CNA, www.cna-to.it

Albania: le radici europeeMostra a Palazzo Madama

Il saggio di Monica Pontet

GIANNA TUNINETTI PER CORRIEREARTIGIANO. Riprende con un’o-pera di Gianna Tuninetti (foto,www.giannatuninetti.it), per ilsecondo anno consecutivo ilprogetto «L’Arte in copertina»con il quale Corriere Artigianointende contribuire alla pro-mozione degli artisti torinesi.Arte e Artigianato condivido-no la stessa matrice linguisti-ca. Il prodotto artigiano èper definizione, quando èeccellente, «fatto ad arte».Per secoli i grandi artisti so-no stati anche artigiani, ar-chitetti e uomini di scienza:a dimostrazione del fattoche la creatività e la capa-cità di usare le mani rappre-sentano uno degli elementifondanti la natura umana.Gianna Tuninetti è un’artistatorinese di primissimo pia-no nel panorama artisticolocale e nazionale. Crescealla scuola di importanti ar-tisti torinesi, tra cui «Golia»,pittore, grafico, costumista.Carattere fortissimo, volitivoed eclettico, Tuninetti si de-dica da principio agli studidi grafica moderna in unostudio pubblicitario dove hal’occasione di esprimere il ri-gore grafico e l’estrema pu-lizia delle forme che da sem-pre caratterizzano il suotratto d’artista e che saran-no gli elementi distintivi delsuo lavoro di stilista di mo-da. Ma è l’amore per i fiori ela loro rappresentazione acondurla nei primi anni ‘90verso la scelta professionaledefinitiva: la pittura. Da quelmomento, i fiori di GiannaTuninetti portano nel mon-do il saluto di Torino e delPiemonte.

Arte in Copertina

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