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BIMESTRALE DI INFORMAZIONE SANITARIA #5 NOVEMBRE 2016 ANNO I www.aslcn1.it "PIANETA ANZIANI" IL DONATORE SAMARITANO GRUPPI SIBLINGS Patologie, dieta, servizi sanitari, progetti innovativi, storie di vita Dal 2010 è cresciuta l'attenzione sul tema Aiutare fratelli e sorelle di persone disabili Come affronto la SLA SILVIA CODISPOTI SCOPRI DI PIÙ

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BIMESTRALE DI INFORMAZIONE SANITARIA

#5NOVEMBRE 2016

ANNO I

www.aslcn1.it

"PIANETA ANZIANI"

IL DONATORE SAMARITANO

GRUPPISIBLINGS

Patologie, dieta, servizi sanitari, progetti innovativi, storie di vita

Dal 2010 è cresciuta l'attenzione sul tema

Aiutare fratelli e sorelle di persone disabili

Come affronto la SLA

SILVIACODISPOTI

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SaluteDintorni, da qualche mese, rappresenta uno strumento in più per fare informazione sanitaria, attingendo alle fonti dirette, i medici e gli operatori che lavorano all’interno delle nostre strutture territoriali e ospedaliere.

Ogni numero riserva una piccola sorpresa. La rivista cambia ancora: dal pdf in versione stampabile a un format fruibile su mobile, anche nella logica dell’applicazione dell’App “Salute e Dintorni” scaricabile gratuitamente. L’obiettivo è consentire ai lettori di scorrere ancor più agevolmente i temi con una sintesi più immediata degli argomenti e la possibilità di approfondire, con la lettura completa del testo.

Copertina e approfondimento del numero di novembre sono dedicati al “Pianeta anziani”, ai problemi correlati, alle risposte dell’organizzazione sanitaria, ai progetti innovativi, ma anche al ruolo dei care-giver, di famiglie che scelgono di seguire, quando è possibile anche con sacrifici, l’anziano in casa.

È la storia di Margherita, 103 anni, assistita dalla figlia Caterina e dal genero Antonio. Una scelta impegnativa, ma ricca di umanità.

C’è poi la storia di Silvia, malata di SLA. “Metti al centro te stessa, non la malattia” le ha detto un giorno il medico. E lei lo ha fatto, raccontandosi. Anche così si affronta la malattia e ci si sente meno soli.

Ilario Bruno

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#5NOVEMBRE 2016ANNO I

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Sommario

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SALUTE...

Alimenti e nutrizione

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Studi di neurofisiologia rivelano che zuccheri solubili, grassi, sodio e porzioni abbondanti facilitano l’overeating nei soggetti predisposti (circa il 50% dei soggetti obesi, il 30% di quelli in sovrappeso e il 17% dei normopeso). Tra gli alimenti maggiormente a rischio vi sono molti prodotti consumati nei “fuori pasto”, abitudine frequente fra gli adulti e ancor più fra i bambini. Quasi il 20% degli italiani fa sempre uno spuntino a metà mattina o metà pomeriggio e un altro 40% ha questa abitudine, anche se non regolare (dati Censis).

Silvia Cardetti psicologaElena Sacchi dietista SIAN ASL CN1

SNACK E SALUTE Apporti eccessivi di energia, grassi saturi, sale e zuccheri sono fattori di rischio noti per obesità e malattie cronico-degenerative: purtroppo negli ultimi decenni si è verificato un progressivo aumento del consumo di questi ingredienti, sia per l’aumento del contenuto medio per porzione, sia per la progressiva crescita delle porzioni.

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SALUTE...

In viaggio

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Domenico MontùDirettore S.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL CN1

IL VIAGGIATORE “ANZIANO”

Il periodo della pensione può essere un momento emozionante per vedere il mondo, periodo nel quale l’aumentata disponibilità di tempo e, spesso, di risorse consente di intraprendere viaggi. Negli ultimi anni si è assistito a un incremento di “viaggiatori anziani” che si recano in aree tropicali e subtropicali e che rappresentano circa il 10% degli accessi nei nostri Centri di Medicina dei Viaggi.

In generale l’età avanzata non controindica un viaggio all’estero e, se non portatori di particolari patologie, gli anziani possono affrontare i viaggi con le stesse precauzioni dei giovani adulti; tuttavia è molto importante consultare prima della partenza il proprio medico curante e un Centro di Medicina dei Viaggi, al fine di valutare i rischi connessi al viaggio, eventuali vaccinazioni da effettuare, le medicine da portare con sé ed eventuali altre precauzioni supplementari per rendere il viaggio più sicuro.

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SALUTE...

Voci dal consultorio familiare

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Daniele Nunziato Psicologo e Psicoterapeuta

GINECOLOGIA E TERZA ETÀ

Abbiamo chiesto alla dr.ssa Marta Enrietti, medico ginecologo presso i consultori familiari dell’ASLCN1, di provare ad illustrarci quali problematiche ginecologiche meritino attenzione nella vita di una donna in età senile. Innanzitutto voglio sottolineare che una donna rimane tale a qualsiasi età. Non se ne deve mai dimenticare. Ogni fase della nostra vita ha le sue peculiarità, anche dal punto di vista ginecologico. È importante che la donna continui a fare scelte preventive e soprattutto continui ad ascoltarsi, a porre attenzione ai segnali inviati dal proprio corpo.

In una cultura dallo sguardo spesso impietoso e pessimistico sulla vecchiaia, la persona anziana può essere indotta ad accantonare alcuni suoi normali bisogni psico-fisici, arrivando a concepire il proprio corpo come privo di valore o incongruo rispetto a specifiche attenzioni, come quelle rispetto alla propria salute ginecologica.

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LA CURA

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SLA, LE CAUSE DELLA MALATTIA RESTANO INDEFINITE

Nicola Launaro Responsabile Fisiopatologia Respiratoria e Ventiloterapia Domiciliare ASL CN1

A Saluzzo è attiva la struttura di Ventiloterapia dal 1994, segue anche adomicilio i pazienti in tutta la provincia di Cuneo

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una rara malattia degenerativa che colpisce i motoneu-roni, sia della corteccia cerebrale (I° motoneurone), sia del midollo spinale (II° motoneurone). Nonostante gli importanti progressi scientifici, le cause della SLA sono ancora indefinite. Si ipotizzano meccanismi multifattoriali: genetici, molecolari e ambientali che interagiscono.

La velocità di progressione della SLA è variabile da

malato a malato. In questo momento si stimano

circa 5000 pazienti affetti da SLA in Italia e circa 1.000 nuovi casi

sono diagnosticati ogni anno

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LA CURA

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PSORIASIIl problema delle terapie

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in occasione della sua 67° Assemblea, ha riconosciuto la psoriasi come una malattia cronica, non trasmissibile, dolorosa, deturpante, che induce disabilità e per cui non c’è cura definitiva. La risoluzione riconosce anche il peso psico-sociale della malattia e che molte persone con psoriasi soffrono per mancanza di consapevolezza e carenza di accesso a terapie sufficienti.

Dott. Michele Bertero

Il dottor Michele Bertero è direttore della Struttura complessa Dermatologia dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo

“Da Roma la presidente dell’Associazione, Mara Maccarone – spiega il dr. Bertero – sottolinea come oggi in Italia molti malati non riescano per vari motivi ad ottenere una cura adeguata e tempestiva, con il rischio che forme di artrite possano divenire definitivamente invalidanti con costi elevatissimi psicologici e sociali. Perciò sarebbe necessario fornire adeguato supporto ai Centri dermatologici che si fanno carico di trattare tutti i livelli di gravità della psoriasi, quindi ai pazienti che ne hanno necessità”.

Ilario Bruno

A colloquio con...

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LA CURA

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GLI ANZIANI E LA NON-AUTOSUFFICIENZAQUALI RISPOSTE?Molte famiglie italiane devono affrontare, in misura crescente negli ultimi anni, il problema dell’assistenza agli anziani. La questione si pone anche sotto il profilo economico e organizzativo, a fronte della non autosufficienza di un genitore o parente anziano. Le soluzioni Sistema Sanitario Nazionale.

Perché in misura crescente?Il problema nel suo complesso deve essere valutato tenendo presente la trasformazione demografica che ha investito il nostro Paese (aumento del numero degli anziani), in analogia ad altri Paesi europei, ma che in Italia, a seguito dell’elevata durata della vita media e, in particolare, del ridotto tasso di natalità, si è manifestata in misura più marcata rispetto al centro e nord Europa. In pratica: all’aumento del numero degli anziani consegue purtroppo l’incremento della proporzione di soggetti non autosufficienti. È indubbio che gli anziani di oggi sono, a parità di età, più sani e più autonomi di quelli di cinquant’anni fa; tuttavia tale miglioramento viene controbattuto dalla prevalenza delle invalidità e in particolare di patologie altamente invalidanti – quali la demenza e l’Alzheimer, che hanno una crescita esponenziale rispetto all’età.

La seconda questione è la presenza di un elevato numero di “grandi anziani”: i bisnonni e i trisnonni! Ad oggi, infatti, oltre il 21% della popolazione italiana ha 65 anni o più, ben 13,2 milioni di anziani in termini assoluti, di cui la metà (6,6 milioni) con più di 75 anni (ISTAT 2015). Per di più il progressivo invecchiamento della società non può dirsi in alcun modo concluso e si stima che la componente di ultrasettantacinquenni raggiungerà il suo picco) non prima della decade 2050-2060. L’enorme aumento della sopravvivenza dopo gli ottant’anni – in misura più rilevante fra le donne – ha comportato in un secolo un incremento consistente dei centenari. Al censimento del 1951 c’erano in Italia 165 centenari; attualmente sono 14.000 e una stima al 2050 ipotizza 157.000 persone di oltre cent’anni. Andrà quindi aggravandosi la situazione, che già si verifica oggi, di persone anziane che devono prendersi cura di persone ancor più anziane.

Angelo Pellegrino Direttore del Distretto di Dronero Luigi Domenico Barbero Direttore del Distretto di Cuneo-BSD

Domande e risposte

APPROFONDIMENTI

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“Il geriatra, è lo specialista che, con la sua naturale attitudine ad effettuare una valutazione

multidimensionale dei problemi, può assolvere più propriamente al compito di identificare cause che possono essere collocate “altrove”e delle quali il deterioramento cognitivo

è un correlato secondario”

Giorgetta Cappa Direttore S.C. Geriatria - A.O. S. Croce e Carle

DEMENZE: SCENARI DI CURALa malattia è in crescente aumento nella popolazione generale ed è stata definita dall’OMS una priorità mondiale di salute pubblica. Ad oggi non ci sono prospettive incoraggianti riguardo la cura farmacologica

L’Italia è uno dei paesi al mondo con la più alta percentuale di persone anziane e in Europa si colloca al secondo posto dopo la Germania. Questo dato demografico correla con un aumento di tutte le malattie croniche legate all’età, e tra queste anche le demenze. In Italia il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre un milione (di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer) e circa tre milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza dei loro cari. Secondo alcune proiezioni i casi di demenza potrebbero triplicarsi nei prossimi 30 anni con conseguenze drammatiche sul piano economico ed organizzativo, tenendo conto che i soli costi annuali diretti per ciascun paziente sono stati stimati in cifre variabili da 9.000 a 16.000 Euro a seconda dello stadio di malattia.

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APPROFONDIMENTI

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Marcello Caputo

STILI DI VITA SALUTARIPER PREVENIRE LE MALATTIE Allontanare nel tempo l’insorgenza di patologie croniche significa guadagnare anni di vita in buona salute e rendere più sostenibile il Sistema Sanitario Nazionale

La speranza di vita è aumentata negli ultimi anni e, anche se recentemente è stata osservata una leggera flessione nella curva di crescita, il numero di anziani è destinato ancora a crescere: si stima che nel 2050 circa il 34% della popolazione avrà un’età superiore ai 65 anni. Se la speranza di vita attuale è di 80 anni per gli uomini e 85 anni per le donne, la speranza di vita in salute, priva cioè di disabilità, seppure in miglioramento, si attesta su valori molto più contenuti e simili per entrambi i generi (57 anni nelle donne e 60 anni negli uomini).

APPROFONDIMENTI

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Gestisce i flussi informativi per l’assistenza residenziale e domiciliare. Sono già 3.330 gli anziani registrati e mezzo milione le cartelle inserite

Il progetto WEB ANZIANI nasce nel 2010 su richiesta della Regione Piemonte all’ASL CN1 per rispondere al debito informativo di due nuovi flussi ministeriali: FAR per l’assistenza residenziale e SIAD per l’assistenza domiciliare.

La Regione aveva due obiettivi: fornire alle ASL un applicativo web, accollandosi i costi di gestione e uniformando la modalità di inserimento dati e creare una piattaforma distribuita per la gestione di una parte fondamentale per la sanità territoriale.

WEBANZIANI

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APPROFONDIMENTI

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* Dal comunicato stampa Assessorato Sanità Regione Piemonte

Partita il 7 novembre la campagna stagionale di vaccinazione contro l’influenza. Obiettivo della Regione Piemonte è vaccinare il 75% dei soggetti interessati

Da quest’anno sono coinvolti anche i farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato il 19 agosto dalla Regione con Federfarma e Assofarm, si occuperanno di consegnare a medici e pediatri i vaccini che l’ASL di appartenenza ha deciso di utilizzare e, soprattutto, di sensibilizzare i pazienti sull’importanza della vaccinazione. Come ogni anno, il Servizio sanitario piemontese offrirà gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti che, a causa del proprio stato di salute, si trovano in condizioni di maggior rischio: gli ultra 64enni e chi, con un’età compresa tra i 6 mesi e i 64 anni, soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni.

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APPROFONDIMENTI

L’INFLUENZA E LA CAMPAGNA VACCINALE*

LA TUA VOCE IN CAPITOLOfacebook.com/aslcn1

SEGUICI ANCHE SU

twitter.com/aslcn1

www.aslcn1.it

Dal 2 novembre al 31dicembre 2015

IO MI VACCINOCONTRO L’INFLUENZA

COMELa vaccinazione è gratuita per le categorie a rischio(over 65 anni e soggetti di ogni età over 6 mesi con patologie)

DOVE Presso il tuo medico di famiglia negli orari di ricevimento

Sedi SISP di Fossano (0172 699251) - Mondovì (0174 676137)

Cuneo (0171 450381) - Saluzzo (0175 215613) - Savigliano (0172 240679)

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APPROFONDIMENTI

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Sua mamma è allettata e deve essere assistita giorno e notte.Vive con noi da dieci anni, ma da oltre un anno non si alza più dal letto. La guardo giorno e notte, anche adesso che io ho avuto la bronchite mi faccio forza e tiriamo avanti così. Aveva un campanello vicino al letto ma non ha più la forza di suonarlo: basta un rumore e sono da lei. Mio marito mi aiuta, ma generalmente faccio tutto io. A forza di starle dietro anche io vado giù di corda, non è facile.

Ha mai pensato a una struttura per anziani?Lei è terrorizzata di andare in un ricovero. Ogni sera tocca la spalliera del letto per verificare che sia effettivamente il suo, idem col comodino. Alla sera ci diamo la buonanotte, mi prende la mano e mi chiede se domani ci vedremo. Non è che in casa sia più bello, ma io ho la possibilità di guardarla e lo faccio. Mio marito era anche d’accordo a tenerla, se lo fai lo fai con il cuore. Per chi non può, ringraziamo che ci siano quelle strutture, io sarò la prima che andrà a finire lì.

Con i medici c’è un buon rapporto?Lei non si può più spostare e i medici da noi vengono poco, dato che mia mamma “è anziana e poi voi ne sapete già più di noi”: mi danno sempre suggerimenti anche al telefono, un colpo di tosse e sono in farmacia o dal dottore. A volte chiamo un medico privatamente, uno mi ha detto “sarebbe già morta se non fosse per voi”. Pensi che una volta il dottore è venuto a visitarla e poi ha pure visitato me, perché mi ha vista poco bene a causa della stanchezza.

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Margherita Dao Ormena, classe 1913, ha compiuto 103 anni lo scorso 3 luglio. È assistita in casa a Tarantasca dalla figlia Caterina Savardi e dal genero Antonio Ellena. Oggi raccontiamo il loro punto di vista, quelle dei “caregiver”, coloro che prestano cure e assistenzaGiorgio Giuliano

APPROFONDIMENTI

A 103 anni assistita in casa dalla figlia“Sei in camera tua e va bene così”

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APPROFONDIMENTI

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Andrea Gili Direttore Distretto di Saluzzo Giovanna Giorgis Coordinatore infermieristico cure domiciliari - Distretto Saluzzo

Case Management Infermieristico, un modello innovativo a supporto del medico di famiglia per la gestione del paziente affetto da malattie croniche

Gli ambulatori per la salute rappresentano un modello organizzativo a supporto del Medico di Medicina Generale per la gestione del paziente affetto da patologie croniche che, considerato il loro costante aumento, necessitano di una riorganizzazione della rete assistenziale volta ad ottimizzare l’appropriatezza delle risposte fornite.

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APPROFONDIMENTI

AMBULATORI PER LA SALUTE

La presa in carico dell’intero percorso di cura del paziente rappresenta un obiettivo imprescindibile per la nuova organizzazione delle cure primarie che prevede la centralità del distretto sanitario, al fine di favorire proattivamente la collaborazione e la comunicazione tra le diverse figure sanitarie.

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APPROFONDIMENTI

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Per eventuali approfondimenti:Di.P.Sa. 0172/719194

Anna Maddalena Basso, Maria Carmela Scaffidi, Angelo Pellegrino

Al giorno d’oggi si vive più a lungo e le persone, per quanto possibile, preferiscono invecchiare a casa propria. Con l’aumentare dell’età, diventiamo più vulnerabili e rischiamo di ammalarci più facilmente.

Continuare a vivere a casa propria può diventare difficile in assenza di un adeguato supporto. Nelle aree montane e rurali le condizioni di vita degli anziani sono ulteriormente complicate a causa dell’isolamento e delle maggiori difficoltà nelle vie di comunicazione.Il progetto Co.N.S.E.N.So. (COmmunity Nurse Supporting Elderly iN a changing Society) si propone di costruire un servizio interamente dedicato al sostegno della popolazione anziana, basato sull’infermiere di Famiglia e Comunità.

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APPROFONDIMENTI

CONSENSO: PER INVECCHIARE BENE A CASA PROPRIA

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VICINO A TE

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È sufficiente il sospetto che un farmaco sia coinvolto nella

reazione per fare la segnalazione, non è richiesta la certezza

I Responsabili di FarmacovigilanzaElga Cagliero ASL CN1 - M. Maddalena Ferrero A.O. Santa Croce e Carle

I farmacisti monitorSara Fia ASL CN1 - Cinzia Giordanengo ASL CN1 - Margherita Viglione A.O. Santa Croce e Carle

Tuttavia gli studi pre-commercializzazione coinvolgono un numero ridotto e selezionato di pazienti (escludendo ad esempio bambini e anziani), hanno una durata relativamente breve (inferiore a due anni) e non tengono in considerazione pazienti con patologie concomitanti e/o in terapia con più farmaci. È possibile quindi che dopo la commercializzazione del farmaco, con l’utilizzo più ampio e prolungato dello stesso su una popolazione più eterogenea, siano rilevate reazioni avverse che negli studi clinici non era stato possibile individuare.

LA FARMACOVIGILANZA Un’attività indispensabile per la nostra sicurezzaUn medicinale, che sia di marca o equivalente, prima di essere commercializzato, è sottoposto a studi pre-clinici (eseguiti in vitro o su animali di laboratorio) e a studi clinici (eseguiti sull’uomo) che hanno lo scopo di valutarne l’efficacia e la sicurezza.

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VICINO A TE

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Il trapianto di uno o più organi a scopo terapeutico, ovvero, la possibilità di poter sostituire ad una persona un organo non più funzionante o con una capacità funzionale residua, rappresenta, certamente, un'opzione terapeutica valida ed affidabile, che si tratti di patologie acute (ad es. epatite fulminante da amanita phalloides) o croniche (ad es. grave insufficienza cardiaca, renale, epatica, polmonare) ed è considerata pratica ormai consolidata, quasi ordinaria. Dedichiamo la nostra attenzione al “trapianto di rene da donazione samaritana”, ovvero un donatore vivente che “senza un legame affettivo e senza un legame di consanguineità con i riceventi offre un organo alla collettività, quindi non ad uno specifico ricevente, senza alcuna remunerazione, a titolo totalmente gratuito”. Questo gesto altruistico che talvolta permette di salvare la vita a una persona o comunque a garantirgli, sicuramente, una migliore qualità di vita, adesso, è consentito anche in Italia e solo per il rene. In ambito internazionale questo tipo di donazione è ammessa negli USA, in Olanda e in alcuni paesi scandinavi. In Italia la donazione samaritana è rimasta sotto traccia fino al 2010 quando l’offerta di tre donatori samaritani senza alcuna relazione fra loro, dà al tema stesso un aspetto rilevante. Nell’aprile dello stesso anno, il Comitato Nazionale di Bioetica cui venne sottoposta la questione, si pronunciò favorevolmente sottolineando che: “tale forma di donazione dovesse essere esercitata nel rispetto del reciproco anonimato del donatore e del ricevente e che l’informativa da dare al donatore per formare il suo consenso da parte della struttura medica fosse completa ed esauriente sui rischi fisici e psichici che il gesto implicava”. Anche il Consiglio Superiore di Sanità espresse parere positivo. Recepiti questi pareri favorevoli è stato chiesto al Centro Nazionale Trapianti la gestione di un programma di carattere nazionale, con la messa a punto di protocolli che prevedono un iter specifico e scrupoloso per la valutazione clinica e strumentale del donatore, la valutazione psicologico/psichiatrica, assieme ad una valutazione di parte terza che viene compiuta da una commissione nazionale. Superate queste fasi, il donatore samaritano è considerato idoneo e inserito all’interno di un protocollo gestionale per l’allocazione dell’organo.

Pasquale PortoleseAnestesista - RianimatoreCoordinatore ospedaliero prelievo tessuti e celluleOspedale di Savigliano

“Quello che avrai donato, questo solo sarà la tua ricchezza per sempre”

Marco Valerio Marziale

IL DONATORE SAMARITANODal 2010 il tema è all’ordine del giorno e ha assunto un aspetto rilevante

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VICINO A TE

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GRUPPI SIBLING Per prevenire il disagio

Sono in partenza nuovi gruppi sibling. Per informazioni è possibile contattare l’Associazione "Fiori sulla Luna":

346.6252345 o 0171.616784

[email protected]

www.fiorisullaluna.com

L’esperienza mostra che i Sibling, se ben supportati, sviluppano buone opportunità di crescita, con maggior capacità di comprensione e tolleranza, empatia, aumentate disponibilità all’aiuto e affidabilità.

Sono fratelli e sorelle di persone disabili. "Sibling" è un nome divenuto ormai comune per identificare i gruppi avviati nel 2010 dall’associazione "Fiori sulla Luna", in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle e la Cooperativa Valdocco.

Non è, infatti, solo il portatore di handicap ad avere bisogno di aiuto, ma l’intero nucleo familiare, che si trova a fare i conti con una realtà impegnativa anche dal punto di vista psicologico. È fondamentale non trascurare fratelli e sorelle, bambini che rispetto ai coetanei si trovano ad affrontare sfide evolutive che possono segnarli: fronteggiare difficoltà logistiche e non solo, come l’imbarazzo, il senso di isolamento e lo stigma. Lo scopo dei gruppi è renderli “attrezzati” a contrastare queste problematiche, mediante un buon equilibrio tra i propri bisogni e quelli del fratello. Non si tratta di una metodologia terapeutica, poiché coinvolge bambini sani, a partire dagli 8 anni. Attraverso un’esperienza divertente di socializzazione e condivisione, si può prevenire l’insorgere di segnali di disagio come eventuali disturbi del comportamento, ansia e somatizzazione. Con il gioco nasce il sostegno reciproco, che crea uno stato di maggiore benessere. Il team è supervisionato da Andrea Dondi, psicologo psicoterapeuta di Milano, da anni impegnato nell’importazione di questa metodologia in Italia.

Claudia Cucco

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VICINO A TE

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Nel 2008 un documento condiviso tra medici di Medicina Generale (MMG) di Mondovì e Ceva e medici dell’ospedale di Ceva migliorò l’appropriatezza della richiesta di esami Eco-Doppler per patologia vascolare periferica con riduzione dei tempi di attesa e miglioramento delle indicazioni all’esecuzione dell’esame. La procedura è stata aggiornata nel 2016. Si migliora così lo screening su soggetti con sintomi iniziali di malattia per i quali la diagnosi precoce può permettere approcci terapeutici alternativi alla chirurgia.

I percorsi: Determinazione del rapporto tra pressione arteriosa alla caviglia e al

braccio (indice ABI, si effettua a Ceva il venerdì mattina) permette di avere importanti informazioni sul sistema circolatorio del paziente (indicato per fumatori, diabetici, ipertesi); sarà quindi possibile impostare una terapia medica, effettuare altre indagini doppler o accedere alla valutazione del chirurgo vascolare già nella stessa giornata

Percorso tradizionale per gli esami doppler valido per l’intera ASL CN1: il paziente può accedere presso l’ambulatorio di Ceva (mercoledì e venerdì) o di Mondovì/Dogliani (mercoledì) con richiesta regionale in base al grado di urgenza e alla diagnosi di malattia

Percorso Trombosi Venosa Profonda: a Ceva dal lunedì al venerdì il MMG può contattare in base a determinati criteri ed esami il medico specialista e concordare l’esecuzione di indagine doppler entro le successive 24-48 ore per confermare il sospetto diagnostico di tromboflebite.

Carlo Lorenzo Muzzulini Direttore S.C. Medicina Interna Ospedale di Ceva

IL PAZIENTE CON SOSPETTO DI VASCOLOPATIA PERIFERICANEL DISTRETTO DI MONDOVÌ-CEVA

Comuni-care

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VICINO A TE

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IN OSPEDALE A SAVIGLIANO UNO SPORTELLO MULTIFUNZIONALE

È attivo lo sportello multifunzionale a Savigliano presso la sede dell’ospedale Ss. Annunziata in via Ospedale, 14.

La concentrazione dei servizi di sportello per l’utenza

presso l’Ospedale è solo una delle tante iniziative poste in essere, in un’ottica di ammodernamento e riqualificazione tra cui emergono la riorganizzazione

dei reparti di Ortopedia e Urologia, la nuova centrale di

sterilizzazione, la realizzazione dei nuovi spogliatoi per oltre

300 operatori e poi lavori avviati o al nastro di partenza come la

nuova dialisi, l’attivazione del wi.fi., il cablaggio dell’ospedale, l’ultimazione dei

lavori nel corpo G, la nuova mensa.

Il Servizio, trasferito dalla sede in via Torino (palazzo Enel), è gestito da personale Amos e si occupa di tutte le pratiche inerenti la scelta e revoca del medico, l’esenzione ticket per reddito e patologia, nonché prenotazione, pagamento ticket e ritiro referti. Gli uffici distrettuali in via Torino, chiusi al pubblico, continueranno ad occuparsi delle attività di retro sportello per le quali il personale Amos si occupa solo del ritiro delle domande dell’utenza.

I nuovi sportelli presso l’ospedale Ss. Annunziata osservano il seguente orario di apertura al pubblico:

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 17.0022

Accesso e utilizzo dei servizi

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VICINO A TE

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UN DOLCE SORRISOLa malattia parandontale è la sesta complicanza del diabete mellitoStudenti Corso di Laurea in Infermieristica:Bianco Eleonora, Viceconti Lucia, Vinai Gessica

Tutor Corso di Laurea in Infermieristica supervisori: Baruffaldi Lucia, Reale Ivana, Tosatto Cristina

Terre fertili: giovani infermieri a servizio dei cittadini

Che cos'è il “parodonto”

È l'insieme dei tessuti duri e molli che sostengono la struttura del dente

e hanno lo scopo di mantenerlo ancorato all'osso mascellare.

Il parodonto comprende gengive, osso alveolare, legamento

parodontale e cemento radicolare.

Il diabete mellito (DM) è una malattia metabolica cronica caratterizzata da livelli di zucchero (glucosio) nel sangue più elevati rispetto alla norma (iperglicemia) a causa di un'insufficiente (o assente) produzione di insulina o di un inadeguato uso dell'insulina stessa da parte dei tessuti [1, 3]. Al DM sono correlate diverse complicanze; tra le principali ricordiamo i problemi alla vista (retinopatia), disturbi renali (nefropatia), neu-ropatia, variazioni glicemiche pericolose, disturbi cardiovascolari, ritardo nella guarigione delle ferite ed il piede diabetico. Tuttavia, non tutti sono a conoscenza che la malattia parodontale è considerata la “sesta complicanza” del DM a causa della sua incidenza nelle persone diabetiche [1, 7 ]. Molti studi hanno infatti dimostrato che le persone diabetiche, e più in partticolare quelle con scarso controllo glicemico, hanno un rischio tre volte maggiore di sviluppare la malattia parodontale rispetto alla popolazione sana. Inoltre, gli studi hanno anche rilevato la presenza di un'associazione bidirezionale tra le due patologie e che quindi i soggetti diabetici con malattia parodontale hanno più difficoltà a raggiungere un buon controllo glicemico [1, 3].

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TECNOLOGIA E RICERCA

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L’apparecchiatura consente di simulare i movimenti che si eseguirebbero con la tecnica a cielo aperto, sfruttando i vantaggi dell’approccio mini-invasivo offerto della tecnica laparoscopica

Dott. Felice BorghiDirettore Dipartimento Chirurgico Direttore S.C. Chirurgia Generale

Tecnologia

TRE ANNI DI ROBOT “DA VINCI”IN CHIRURGIA GENERALE AL SANTA CROCE

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TECNOLOGIA E RICERCA

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Il sistema chirurgico robotico da Vinci®Si™ (Intuitive Surgical, Inc.), dono della Fondazione Cas-sa di Risparmio di Cuneo, è stato installato all’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo a maggio 2013.

Un percorso formativo adeguato di alcuni mesi, costituito da training su modelli animali, simulatori e nu-merose visite presso Centri Robotici già avviati, ha consentito di eseguire il primo intervento robotico di Chirurgia Generale il 29 maggio 2013. Da allora sono state condotte circa 300 procedure, di cui oltre il 90% di alta complessità e oltre l’80% per patologie maligne.

L’utilizzo della piattaforma robotica grazie alle sue note caratteristiche tecniche (e.g. una visione 3D ad alta definizione, l’ampia articolazione e il sistema intuitivo di controllo degli strumenti) permette di ese-guire interventi che risulterebbero complessi in laparoscopia sfruttandone gli stessi vantaggi dell’approc-cio mini-invasivo.

In particolare, si gode di una eccellente e dettagliata visualizzazione dei reperti anatomici con maggiore rispetto delle strutture nervose e dei piani di clivaggio potendo condurre con maggior precisione e facilità la fase demolitiva e ricostruttiva di un determinato intervento simulando gli stessi movimenti che si ese-guirebbero con una tecnica a cielo aperto.

Interventi chirurgici effettuati 291

Resezione epatica 7%

Surrelanectomia 7%

Colicistectomia 6%

Resezione atipica gastroduodenale 4%

Pancreasectomia distale 1%

Esofagectomia 1% Splenectomia1%

Emisplenectomia 0%

Altro 4%

Chirurgia Funzionale Gastroesofagea 10%

Chirurgia colorettale46%

Chirurgia Colorettale 46%

Esperienza Monocentrica: utilizzo del sistema robotico in Chirurgia Generale (Maggio 2013- Settembre 2016)

A.O. S. CROCE E CARLE Alessandra MaranoDirigente Medico A.O. S. Croce e Carle Gastrectomia 13%

Tecnologia

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TECNOLOGIA E RICERCA

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Tra i rimedi l’embolizzazione rappresenta una metodica complessa ma idonea a un rapido recupero funzionale, senza ripercussioni sulla continenza e sulla potenza sessuale

Frequente bisogno di andare in bagno, particolarmente evidente con fastidiosi risvegli notturni: è il classi-co sintomo dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB).La prostata è una ghiandola maschile che avvolge l’uretra il condotto che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno. Se si ingrossa, comprime l’uretra impedendo il normale flusso e generando un ristagno. Oltre ai trattamenti tradizionali, alcune tecniche d’avanguardia consentono di risolvere la problematica, come spiega Alberto Balderi, radiologo interventista dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, operante nella struttura di Angiografia diretta da Maurizio Grosso.

Paolo Dutto

Tecnologia

IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA:QUALI SOLUZIONI?

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...DINTORNI

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Giorgio Giuliano

Come hai scoperto di essere malata?

Per via dei segnali a cui sul momento non avevo dato peso: una bomboletta spray che in mano a me non funzionava e al mio amico sì, un bicchiere scappato di mano, faticare a te-nere la matita. Ho fatto tutti gli esami per il tunnel carpale, negativi, poi ho iniziato a zoppicare. Il medico di base mi ha indirizzato dal neurologo a Savigliano, il dottor Danilo Seliak. Dopo molti esami mi hanno comunicato la diagnosi di SLA.

Storie

SILVIA CODISPOTI E LA SLA"So che c'è ma guardoavanti"

Silvia Codispoti ha 38 anni e lavora come contabile presso la ditta “Falcone costruzioni in acciaio”. Abita a Villafalletto da sola, al piano terra dello stabile dove vivono anche i suoi genitori. Il fidanzato Fabrizio, che lavora fuori regione, appena può viene a trovarla. Da tredici anni è ammalata di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

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...DINTORNI

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www.aislacuneo.it

PER CONTATTI:AISLA ONLUS sede di Cuneocell. 331 2190538email: [email protected]

"Stai attenta a non farti sopraffare dalla malattia. Devi mettere

sempre al centro della tua vita te stessa e non la

malattia"

Storie

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...DINTORNI

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AUTISMO HELP CUNEOAutismo: se lo conosci non fa paura. La diversità, tipica caratteristica di questa sindrome, spaventa e crea emarginazione.

Per questo motivo l’associazione Autismo Help ha messo in atto una serie di iniziative informative, partite con l’inizio del nuovo anno scolastico. La prima è la realizzazione, grazie al Centro Servizi Volontariato, di un libricino illustrato per bambini, che sarà distribuito in tutte le scuole dell’infanzia ed elementari della provincia. È stato presentato il 21 ottobre nell’aula magna del Politecnico di Mondovì dall’associazione in collaborazione con il C.A.S.A. “I bimbi sono elastici e tolleranti – spiega Eralda Loser, presidente della Onlus.

Claudia Cucco

Volontariato

PER INFORMAZIONI:www.autismohelp.it

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www.ospedale.cuneo.it

AZIENDA OSPEDALIERAS. CROCE E CARLE CUNEO

www.aslcn1.it

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