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Agli studenti del corso di Laurea in C.T.F. (anno accademico 2012-13)
Materiale didattico riguardante argomenti selezionati delle lezioni del corso di Farmacologia e Farmacoterapia. Si raccomanda agli studenti (come più volte sottolineato durante le lezioni) di usare questo materiale solo come aiuto/guida alla preparazione del relativo esame di Farmacologia e Farmacoterapia. Si rammenta, infatti, che l’USO dei TESTI di Farmacologia consigliati (ad esclusiva scelta dello studente) è indispensabile per una corretta, utile e più facile preparazione della materia. Si precisa che il programma completo per la preparazione dell’esame è sempre reperibile presso la segreteria della Sezione di Farmacologia. Gli studenti sono tenuti a svolgere tutti gli argomenti indicati nel programma anche se non compresi nel materiale didattico.Infine, si mettono in guardia gli studenti dall’uso di fotocopie di materiale didattico (presunte stampe delle lezioni) ABUSIVAMENTE vendute presso le copisterie.
Le figure utilizzate nelle lezioni sono quelle dei libri di testo consigliati o sono immagini copyright-free da siti web specializzati
FARMACOLOGIA GENERALE
Meccanismi generali che regolano l’attività biologica di qualsiasi xenobiotico !
FarmacocineticaStudio delle variazioni cinetiche del farmaco nell’organismo. Influenza la farmacodinamica, l’azione terapeutica e la tossicità
•Assorbimento•Distribuzione•Metabolismo•Eliminazione
FarmacodinamicaStudio del meccanismo d’azione dei farmaci a livello molecolare, cellulare e di tessuto
•Bersagli cellulari dell’azione dei farmaci•Interazione farmaco-recettore•Attività intrinseca di un farmaco•Meccanismi di trasduzione del segnale
Meccanismo d’azione dei farmaci
Il meccanismo d’azione dei farmaci può essere considerato ai seguenti quattro livelli diversi :
Sistemi corporei
Componenti tissutali
Costituenti cellulari
Molecole
Meccanismo definizione componenti della risposta
Sistema Effetto sulla funzione Sistemi integrati, compresi i sistemidel sistema collegati (es. sistema nervoso, cardivas.)
Tessuto Effetto sulla funzione Elettrogenesi, contrazione, secrezione,del tessuto attività metabolica, proliferazione...
Cellula Trasduzione Le sostenze biochimiche legate al bersagliodel farmaco (es. canale ionico, enzima,...)
Molecola Interazione con il Il bersaglio del farmaco (es. recettore, canalebersaglio molecolare ionico, enzima, molecola di trasporto)del farmaco
Ad esempio, il propranololo
Farmaco utile, tra l’altro, nella cura dell’angina pectoris, una condizione risultante da ischemia relativa (cioè, flusso coronarico insufficiente) in una porzione del cuore.
Sistema : Prop riduce la risposta normale del cuore a incrementi dell’attività delsistema nervoso simpatico (aumento del ritmo e della forza di contrazione cardica)
Tessuto : Prop riduce la forza contrattile cardiaca e il ritmo cardiaco (inotrop e cronotropo negativo) in conseguenza del blocco delle azioni dei neurotransmettitori rilasciati dal sistema nervoso simpatico cardiaco.
Cellulare : Prop previene l’innalzamento dell’adenosin monofosfato ciclico (cAMP) intracellulare, della fosforilazione delle proteine, della mobilitazione del calcio e del metabolismo ossidativo indotto dall’attività del sistema nervoso simpatico.
Molecolare : Prop agisce per antagonismo competitivo, reversibile, del legamedell’adrenalina e noradrenalina agli adrenorecettori β1.
RECETTORI FISIOLOGICI PER I FARMACI
Le cellule, vicine o distanti tra loro, comunicano attraverso molecole (MEDIATORI o NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, AUTACOIDI) che si legano a macromolecole nella cellula ricevente (RECETTORI)
1. RECETTORI DI MEMBRANA
2. RECETTORI INTRACELLULARI
I diversi recettori mediano funzioni cellulari per mediatori di diversa naturae con tempi differenti
RECETTORI FISIOLOGICI: Sensori nel sistema di comunicazioni chimiche che coordinano le funzioni dei gruppi cellulari dell’organismo.Legano in modo specifico e con elevata affinità i mediatori endogeni, subendo trasformazioni conformazionali da cui scaturiscono gli effetti biologici
MOLTE FAMIGLIE
In ciascun tipo di recettore fisiologico possiamo distinguere 2 domini:
1. Dominio di legame con il ligando2. Dominio per l’effettore
Azioni:Diretta sul bersaglio cellulare (proteina
effettrice)Mediata da molecole “intermediarie”
(trasduttori)
RECETTORI DI MEMBRANA
Trasducono il segnale portato da mediatori idrofilici (neurotrasmettitori classici e peptidici, fattori di crescita, citochine, ecc)
Trasducono il segnale generando modificazioni biofisiche ebiochimiche della cellula
RECETTORI DI MEMBRANA
Sono divisi in 4 famiglie:
RECETTORI – CANALE
RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G
RECETTORI DOTATI DI ATTIVITA’ TIROSIN CHINASICA
INTRINSECA
RECETTORI DOTATI DI ATTIVITA’ GUANILATO
CICLASICA INTRINSECA
CANALI IONICI
•Canali ionici operati dal voltaggio
•Canali operati da ligandiRecettori canaleCanali operati da 2ndi messaggeri, proteine G, prodotti metabolici
•Canali operati da stimoli sensorialiCanali meccanosensibiliCanali attivati da fotoni o agenti chimici odoranti e gustativi (spesso mediante 2ndi messaggeri)
RECETTORI CANALE
Sono dei complessi macroproteici transmembranari che formano un canale ionico (aperto dal legame con il neurotrasmettitore o con farmaci agonisti)La loro attivazione determina dei rapidi cambiamenti delle concentrazioni ioniche intracellulari e del potenziale elettricotransmembranario
1° classe RECETTORI DELLA SUPERFAMIGLIA DEI RECETTORI NICOTINICI (recettore nicotinico muscolare e neuronale, recettore GABAa, recettore della glicina e recettore 5HT3 serotonina
2° classe RECETTORI IONOTROPI PER IL GLUTAMMATO (recettori NMDA, AMPA e Kainato)
3° classe RECETTORI APERTI DA NUCLEOTIDI CICLICI(recettori cAMP e cGMP)
4° classe RECETTORI IONOTROPI DELL’ATP (P2X)
RECETTORI CANALE Oligomeri formati da 3, 4 o 5 subunità che si organizzano a formare un poro canale per cationi o per anioni (GABAa e glicina) La loro apertura può determinare depolarizzazione o iperpolarizzazioneLa 1° classe ècomposta da pentameri ed ogni subunità èformata da 4 segmenti transmembrana.Il segmento M2 di ogni subunità forma la parete del poro idrofilo.
Nella 2° classe i recettori sonotetrameri in cui il segmento M2 èsostituito da un segmento P. L’apertura del canale avvienequando il ligando si lega a ciascuna subunità
Le anse citoplasmatiche traM3 ed M4 siti di consenso perfosforilazione da PKA e PKCche controllano cinetica e desensitizzazione
Topologia dei canali “Cys-Loop”
Cys
Cys
Q
Keramidas et al., Prog. Biophys. Mol. Biol.86: 161 (2004)
Modified from Ashcroft, Ion Channels and Disease,Academic Press (2000)
RECETTORI CANALE1a classe Recettore nicotinico
Il legame di due molecole di Ach determina l’apertura del canale cationico (entra Na+ ed esce K+)e la depolarizzazione di membrana
•Elevata espressione nella placca neuromuscolare : 50 milioni
•Pentamero: α2βγδ o ε (nel muscolo adulto) con omologia dal 40 ad 80%
•Elevata affinità α-bungarotossina, che ne ha permesso identificazione, purificazione e isolamento.
•Recettore nicotinico neuronale, gangliare e SNC : pentameri formati solo da subunità α e β, con diversa stechiometria
Le isoforme di subunità α influenzano la selettivitàionica: ad esempio α1 sodio; α7 calcio
Recettore nicotinico
β
α
ACh
γ (or ε)
δACh
Pentamero di subunitàproteiche con due siti dilegame per acetilcolinache, quando legata alterala conformazione del recettore e causal’apertura del poro canale. Il poro permette l’ingressodi ioni Na+ che entrano in cellula secondo gradieteelettrochimico
Recettore nicotinico
nAChR: registrazione da singolo canale
Ashcroft, Ion Channels and Disease. Academic Press (2000)
Filtro di selettività
AcidicResidues
GateRegion
Modified from Keramidas et al., Prog. Biophys. Mol. Biol. 86: 161 (2004)
Modello di gating di nAChR: rotazione di eliche M2
OPENCLOSED
Hydrophobic Leu (Gate) Polar Ser or Thr (Selectivity Filter)
Modified from Zigmond et al. (Eds.) Fundamental Neuroscience, Sinauer (1999)
RECETTORI CANALE GABA A
2α 2β 1γSito di legame su subunità β all’interfaccia con la α
Filtro di selettività
BasicResidues
GateRegion
Modified from Keramidas et al., Prog. Biophys. Mol. Biol. 86: 161 (2004)
I recettori-canale presentano anche siti di regolazione della lorofunzione che sono importanti bersagli dell’azione dei farmaci
Benzodiazepine e Barbiturici aumentano le correntiGABAA attraverso meccanismi differenti
Open Time
Probabilityof Opening
Twyman et al (1989) Ann. Neurol. 25: 213-220 (1989)
2° CLASSE Recettori NMDA per il glutammato
Coinvolti in diversi aspetti (fisiologici e patologici) della neurotrasmissione eccitatoria
Glicina: co-agonistaPoliamine: modulatori positiviPCP (fenciclidina ed altri
anestetici dissociativi): antagonistiMg2+ : bloccante del canale
3° CLASSE Recettori-canale aperti da nucleotidi ciclici Eterotetrameri. Ciacuna subunità è formata da 6 segmentitransmembrana con struttura simile a quella deicanali cationici voltaggio dipendenti. Siti di legame cAMP o cGMP intracellulari.
Implicati nella trasduzione di stimoli olfattivi o visivi
4° CLASSE Recettori ionotropi per ATP
Omotrimeri di 7 differenti subunità (P2X1-7) formati da due segmenti transmembrana. Poro selettivo ai cationi (calcio +/- sodio)
RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE GGPCR:G protein coupled receptors
Recettori di membranache trasducono ilsegnaledi moltissimi mediatorie sono il bersaglio dinumerosi farmaciagonistied antagonisti
Unica catena polipeptidica che attraversa sette volte la membrana tre loops extracellulari e tre intra.
Diversi sistemi effettori:EnzimiCanali ioniciProteine di trasporto
RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G
Premio Nobel 2012
Robert J. LefkowitzHoward Hughes Medical Institute and Duke University Medical Center, Durham, NC, USA
andBrian K. Kobilka
Stanford University School of Medicine, Stanford, CA, USA "for studies of G-protein–coupled receptors"
The studies by Lefkowitz and Kobilka are crucial for understanding how G-protein–coupled receptors function. Furthermore, in 2011, Kobilka achieved another break-through; he and his research team captured an image of the β-adrenergic receptor at the exact moment that it is activated by a hormone and sends a signal into the cell. This image is a molecular masterpiece – the result of decades of research.
RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G
Le proteine G sono una famiglia di molecole proteiche, chiamate così per la loro interazione con i nucleotidi guaninici GTP e GDP
Ogni proteina G è formata da 3 subunità (α, β e γ)20 isoforme di subunità α
5 isoforme di subunità β
10 isoforme di subunità γ
N.B. la diversa composizione regola la selettività di accoppiamento tra proteine G e recettori
GTP e GDP si legano alla subunità α, che ha attività GTPasica intrinseca
(GTP -> GDP)
β e γ sono
-associate a formare il complesso βγ
-idrofobiche
-ancorate alla superficie citoplasmatica della membrana
Le proteine G sono coinvolte nella trasduzione del segnaleall’interno della cellula in seguito all’attivazione recettoriale
Ciclo del meccanismo di trasduzione:Legame agonista con recettore e cambio di conformazioneAumento affinità per proteina G (3° loop citoplasmatico e COOH terminale)Distacco GDP e legame del GTPDistacco α-GTP da βγAzione su effettori (enzimi, canali ionici)Azione GTPasica determina idrolisi del GTP in GDP e formazione del eterotrimero
RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE GLa subunità α possiede attività GTPasica intrinseca: spegnimento del segnale
LE PROTEINE G
GS (αs) Noradrenalina (β), dopamina (D1-D5), ↑ adenilatociclasi (↑ AMPc)5-HT,glucagone, etc. canali del calcio (attivati)
Gi1,Gi2,Gi3 Noradrenalina (α2), Ach (M2, M4), ↓ adenilatociclasi (↓ AMPc)5-HT, oppioidi, dopamina (D2) apertura canali K+ (GIRK ↓
(αi) e molti altri frequenza cardiaca)
Gq ACh (M3), 5-HT, noradrenalina (α) ↑ fosfolipasi C ( ↑ IP3, DAG,(αq) Vasopressina (V1), etc calcio citoplasmatico)
Go neuromodulatori e neurotrasmettitori canali al calcio (inibiti)(αo) (meno caratterizzati)
Gt fotoni (rodospina), odoranti ↑ GMPc (fototrasduzione)
Recettori per: Effettori
Generalmente classificate sulla base del tipo disubunità α e del sistema effettore modulato
Effettori di subunità βγ: canali al potassio (GIRK, PLC, cascate enzimatiche)
I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE Gs e Gi HANNO EFFETTI OPPOSTI SULL’ADENILATO CICLASI
L’AMP ciclico modula l’attivitàdella proteina chinasi A e quindi la fosforilazione (su residui di serina e tronina) di vari bersagli cellulari.
I livelli di cAMP vengono poi successivamente ridotti daglienzimi fosfodiesterasi(bersagli dell’azione di farmaciad esempio metil-xantine)
Diversi effetti cellulari mediati da PKA-AMPc dipendente in diversi tessuti
Aumento attività canale del calcio voltaggio dipendente: aumento contrazione cardiaca
Azione su enzimi metabolici: aumento disponibilità di glucosio
Fosforilazione ed inibizione MLCK(chinasi catena leggera della miosina):
Rilassamento muscolatura liscia
L’aumento di AMPc modula la trascrizione genica
La PKA attivata entra nel nucleo e fosforila dei fattori diTrascrizione quali CREB (cAMPResponse Element Binding protein).Il CREB fosforilato forma un complesso con CBP (CREB Binding Protein) e lega il DNA sui siti diriconoscimento per CREB stimolando la trascrizione genica
Molecular Biology of the Cell, 2002
GPCR legati a proteine Gq → Attivazione di Fosfolipasi C
La fosfolipasi Cβ (PLCβ) catalizza l’idrolisi di PIP2 →Formazione di 2 secondi messaggeri
IP3 e DAG
**
**
Il calcio può essere considerato il 3° messaggero
Il legame alla calmodulina stimola la Chinasi Ca++/calmodulina dipendente cheè implicata in cascate fosforilative che modulano diverse funzioni cellulari
Two Independent Pathways
DAG e calcio attivano proteine kinasi C calcio e fosfolipidi dipendenti(serina treonina kinasi). Le PKC fosforilano e modulano la funzione didiverse proteine cellulari, quali enzimi, canali ionici etc.
Effetti a lungotermine:
Trascrizione genicaattivata da proteina
kinasi C
MAPKinasi: Chinasi attivata da mitogeniNF-kB: Fattore Nucleare-kB
Molecular Biology of the Cell, 2002
Ciclo del fosfoinositolo
Sistema di amplificazione del segnale
Proteine G monomeriche
•Piccole proteine intracellulari (20-40 kD) in grado di legare ed idrolizzare il GTP
•Attività indipendente dall’attivazione dei classici GPCR ma spesso dovuta all’attivazione dialtri tipi recettoriali (ad es. Recettori-kinasi)
•Lo scambio GDP-GTP (attivazione) è regolato da interazione con specifiche proteine, qualiad esempio SOS
•Le proteine G monomeriche attivate interagiscono con sistemi effettori intracellulari
Ras: Attivazione della cascata MAP chinasi ERK-1 e 2Rap-1: inibitore di Ras e attivazione MAP chinasi ERK-1 e 2 Ras indipendenteRac: Controllo risposta a stress cellulare (apoptosi da MAP kinasi JNK)Rab: Trasporto e esocitosi vescicoleRho: Assemblaggio del citoscheletroARF: Assemblaggio apparato GolgiEF-2: Regolazione sintesi proteica nei ribosomiRan: Scambio di RNA e proteine tra nucleo e citoplasma
RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICARecettori con attività tirosin-chinasica intrinseca
Enzimi regolati da ligandi endogeniRecettori per ormoni peptidici (insulina) e per fattori di crescita (IGF; VEGF; PDGF).Regolano attività metaboliche nonchè crescita, differenziazione sviluppo
Dominio extracellulare: responsabile dellegame al ligando endogeno
Dominio intracellulare: attività cataliticauniti da una corta sequenza transmembrana
Attivazione recettoriale determina l’attivazione dell’attività enzimatica ed il trasferimento di gruppi fosfato su residui di tirosina
Diverse sottofamiglie (almeno15) classificatesulla base del grado di omologia dei dominiiextracellulari
Patologie dovute ad alterazione neirecettori e/o nei sistemi di trasduzione
RECETTORI CON ATTIVITA’ TIROSIN-CHINASICARECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICADominio extracellulare: maggiore variabilità rappresenta il sito di riconoscimentoper il ligando. Altamente glicosilato possiede numerosi residui di cisteina
Dominio transmembrana: circa 25 AA idrofobici funge da connettore. Oltre al Ruolo strutturale può anche modulare l’attività chinasica
Dominio iuxtamembrana: circa 50 AA ed ha funzioni regolatorie
Dominio catalitico: responsabile di attività chinasica circa 250 AA conservati
Coda C terminale: lunghezza e funzioni variabili. Nel recettore attivato lega i trasduttori intracellulari
Legame del ligando determinadimerizzazione del recettore.Stabilizzazione dello statoattivo della chinasi e trans-autofosforilazione del recettore sui residui di tirosinaall’interno e all’esterno del dominio catalitico (zonaiuxtamembrana e coda C-terminale)
esterno
interno
-EGF+EGF
Molecole di EGF
S S~PATP ADP
RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICARecettore dell’ Insulina è sempre un dimero:
due subunità α (135 kD)due subunità β (95kD) legate tra loro da ponti disolfuro
La trans-autofosforilazione sui residui di tirosina porta alla formazione di siti di ancoraggio riconosciuti dai trasduttori citoplasmatici del segnale contenenti specifici domini.
I trasduttori sono proteine che si possono ancorare ad alta affinitàal recettore fosforilato perchèposseggono specifiche sequenze(SH2 e/o PTB) che riconoscono le tirosine fosforilate.
Alcune delle proteine SH2 hannoattività enzimatica (PLCγ), altre sonoproteine modulatorie prive diattività enzimatica (Grb2, Shc)
Nel caso del recettore per l’insulina, il recettore fosforilato vienericonosciuto e legato da IRS (insulin-receptor substrate)
RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA
Effetti cellulari di fattori di crescita
Effetti cellulari dell’insulina
Organi bersaglio: Fegato, Muscolo scheletrico, Cellule adipose.Gli effetti metabolici prevedono la stimolazione delle vie che utilizzano il glucosio (aumento glicolisi, glicogenesi, sintesi di glicerolo), la sintesi di trigliceridi ed acidi grassi e la sintesi proteica. Gluconeogenesi, glicogenolisi e lipolisi sono inibite
RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA
Approcci farmacologici: Intensa ricerca in considerazione del coinvolgimento di alcuni di questirecettori in disturbi metabolici e in processi tumorali
Inibitori interazione ligando-recettoreAnticorpi monoclonali contro epitopi extracellulari dei recettoriper fattori di crescitaHerceptin : anticorpo recettore EGF Avastin : anticorpo recettore VEGF (inibitore di angiogenesi)
Inibitori attività catalitica tirosin-chinasica• Composti naturali (quercetina, genisteina) mimano il composto
intermedio che si forma tra ATP ed il residuo di tirosinadurante la reazione chinasica (molto tossici)
• Composti di sintesi (gefitinib per EGRF; PTK787 per VEGFR; etc)
Inibitori della farnesil-transferasi: enzima che catalizza la farnesilazione di Ras
1. Recettori chinasici che agiscono fosforilando i residui di serina e treonina: Recettore per TGF-β
2. Recettori con altre attività enzimaticheDominio intracellulare è una guanilciclasi che sintetizza GMP ciclico cheagisce come 2° messaggero
Recettore per il peptide natriuretico atriale
RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA
3. Recettori chinasici senza dominio cataliticointracellulare: legano o attivano chinasi dimembrana o citoplasmatiche.• Recettori per citochine• Recettori per peptidi neurotrofici• Recettori per antigeni a subunità multipla sui linfociti T e B
RUOLO CENTRALE DELLE CHINASI NELLE VIE DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE
RECETTORI INTRACELLULARITrasducono il segnale portato da ormoni e da altri mediatori lipofilici
Distribuzione eterogenea: Estrogeni, progesterone, ormone tiroideo, vitamina D, acido retinoico: recettore nucleare
Mineralcorticoidi, glucocorticoidi: recettori citoplasmatici che entrano nel nucleo quando sono attivati
Interagiscono con il genoma, modificando l’espressione genica e quindi la composizione proteica della cellula, senza cascate di eventi ionici o metabolici
La condizione necessariaè che il ligando superi la membrana cellulare grazie allasua lipofilia. Il legame traormone e recettore permetteil legame al DNA e quindil’attivazione o la repressionedella trascrizione genica
RECETTORI INTRACELLULARI
Il recettore per i gluococorticoidi è il prototipo di recettore intracellulare
L’ormone entra in cellula, legail recettore e rimuove illegame di proteine inibitorie(heat shock proteins)
Il complesso recettore-ormone dimerizza migra nelnucleo e lega il DNA ad unasequenza (glucocorticoidresponse elements GRE) a monte di promotori di specificigeni di cui regolano l’attività in senso positivo o negativo
RECETTORI INTRACELLULARII recettori intracellulari sono costituiti da una catena polipeptidica che contiene due domini:Dominio di dimerizzazione e legame all’ormone: porzione COOH terminaleDominio di legame al DNA: formato da circa 70 AA, caratterizzato dalla presenza dinumerose cisteine che legano lo Zn2+ mediante un legame di coordinazione“zinc-binding finger”: caratteristico di proteine che legano il DNA
La super-famiglia dei recettori per steroidi ed ormoni tiroidei
RECETTORI INTRACELLULARIRecettori per glucocorticoidi
Distribuiti nella maggior parte dei tessutiDue isoforme: forma a: 777 AA legante i glucocorticoidiforma b: 742 AA che non lega i glucocorticoidi ma compete per il legame al DNA
RG non occupato è complessato a più proteine HSP quali HSP90, HSP70 e HSP56.
I RG attivano la trans-attivazione di diversi geni ed aumentano l’espressione divarie proteine:Annessina 1 (o lipocortina): inibitore di fosfolipasi A2Ikb: fattore inibitorio di NF-kB, fattore di trascrizione di geni pro-infiammatori
Sul DNA sono anche presenti sequenze negative nGR. In questo caso il legamedi GR impedisce la trascrizione. Queste interazioni reprimono l’espressione dicitochine, COX, NOS, PLA2.
Difetti genetici possono compromettere la funzionedei recettori intracellulari
• Riduzione del numero di recettori
• Ridotta capacità di legare l’ormone
• Ridotta capacità di dimerizzare
• Ridotta affinità per il DNA
RECETTORI NUCLEARIPPAR: Peroxisome-Proliferator-Activated Receptor3 isoforme codificate da geni differentiPPARα : Fegato, muscolo, rene e cuore (stimola la b-ossidazione degli acidi grassi)
vasi e macrofagiPPARγ : Intestino, vasi macrofagi, tessuto adiposo (stimola la differenziazione degli adipociti)PPARβ/δ: meno noto
Dominio A/B
Dominio C (legame al DNA)
Regione D centrale(variabile)
Dominio E (legame ligando)
RECETTORI NUCLEARIDopo stimolazione da ligando, il PPAR si lega con RXR (recettore per i retinoidi) e dimerizza.Il complesso PPAR-RXR riconosce uno specifico sito di legame sul DNA (PPRE: sequenzaAGGTCA).Segue variazione conformazionale del DNA con stimolazione/inibizione trascrizione genibersaglio
Inhibition of trascription of pro-inflammatory genes
MODULAZIONE DELLA RISPOSTE RECETTORIALI
DESENSIBILIZZAZIONE Fenomeno in base al quale l’esposizione persistente ad un agonista porta a riduzione dell’effetto biologico atteso: responsabile del fenomeno ditolleranza
DOWN – REGULATION
Riduzione del numero di recettori
DESENSITIZZAZIONE
riduzione della capacità di un recettore di trasdurre il segnale, anche se legato all’agonista (riduzione affinità o dell’efficienza del sistema di trasduzione
Il fenomeno opposto (aumento di sensibilità ad un agonista) prende il nome di“ipersensibilità” e può essere dovuto asd un aumento di espressione dei recettori(up-regulation). Si osserva spesso dopo trattamenti prolungati con antagonisti
La desensitizzazionepuò essere omologa o eterologa e coinvolgeprocessi difosforilazione del recettore.Il fenomeno è statoampiamentecaratterizzato per o recettori accoppiati a proteine G