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Il Il 23 novembre 1986 si è svolto a Firenze /'Hambit '86, il primo congresso internazionale su radioamatori e computer. Il notevole successo della manifestazione ha dimostrato come questa branca del radiantismo si sia imposta come uno dei maggiori settori tecnici verso cui attualmente i radioamatori stanno concentrando i maggiori sforzi della ricerca e della sperimentazione. Questo mese avremo una puntata interamente dedicata all'Hambit '86 con gli interventi di due protagonisti della manifestazione Carlo Ciapetti (/5CLC) e Maristella Vicini (IK5/PS). Come e perché (tratto dall'introduzione agli atti del Congresso) di Carlo Luigi Ciapetti (I5CLC) Presidente della Sezione ARI di Firenze Coordinatore di Hambit '86 Hambit '86 si colloca al crocevia operativo di due evolutive dinamiche culturali e non è affatto casuale che abbia sede nella Firenze «Capitale eu-' ropea della cultura», che sia stato pro- mosso nell'ambito di una manifesta- zione come EXPOSER, da sempre te- sa alla ricerca di più ampi spazi d'in- dagine culturale, e che ne abbia assun- to il patrocinio l'Associazione Radioa- matori Italiani. Il suo obiettivo è stato di fornire al- le istituzioni pubbliche e private un quadro complessivo, aggiornato e qua- lificato delle esperienze realizzate, del- le ricerche in atto, delle prospettive fu- ture. L'utilizzo del computer da parte del servizio di Radioamatore si sta tradu- cendo in una ulteriore e più ampia evoluzione di un prezioso potenziale di uomini e mezzi: le relazioni rimesse per questo primo Congresso (onorate da un rilevante contributo internazio- nale) ne danno ampia conferma. Duole, semmai, aver dovuto limita- re la pubblicazione delle relazioni a 146 quelle che presentavano una maggior aderenza al tema, trascurando altri contributi degni di per se stessi di dar vita ad una manifestazione di pari va- lidità, ma di diversa definizione. Si è potuto soprattutto notare come tuttora la ricerca praticata da parte dei radioamatori sia attiva e promettente, smentendo chi, senza fondate ragioni, considera questi ormai come inerti uti- lizzatori di apparati sempre più com- plessi e sempre meno autocostruiti. Oggi sarebbe assurdo autocostruire un ricetrasmettitore od un computer lidla stessa maniera in cui sarebbe stato as- surdo negli anni '40 autocostruire una valvola termoionica, pratica di avan- guardia per i predecessori degli anni '20: l'avvenire è ben altra cosa. «Occorre che i radioamatori con- centrino le singole risorse ed esperien- ze in progetti ben documentati - af- ferma Marco Ibridi (I4IBR) - in mo- do da lasciare una traccia per altre e successive esperienze, scritti in lin- guaggio ad alto livello, su hardware e sistemi operativi standard. Lasciando alle spalle ambienti come il CP/M, fondamentalmente la fascia appetibile si restringe agli ambienti MS/DOS e UNIX-like». Un'informazione di basilare impor- tanza. Oggi i prezzi dei computer apparte- nenti alla classe dei «PC-compatibili», basati su MS-DOS, sono scesi a livelli tali da rendere il rapporto prestazioni/ prezzo enormemente sfavorevole per quegli home-computer che fin qui hanno caratterizzato le applicazioni non professionali e non sembra lonta- no il tempo in cui anche ambienti più evoluti, come quelli connessi ad UNIX, potranno essere alla portata di tutti. Inutile d'altronde seguitare ad ela- borare programmi, seppure interessan- ti, in linguaggi non universali (il Basic del computer XYZ è troppo spesso in- finitamente lontano dal Basic stan- dard) e per computer nei quali l'assen- za di sistemi operativi adeguati rende necessario impiegare la massima parte del proprio tempo nella scrittura di routine di input/output e di gestione basi dati. Con Hambit '86 i Radioamatori hanno dimostrato di essere non solo consapevoli di trovarsi agli albori di una società tecnologica dagli scenari profondamente mutati, ma di essere anche validi ed attenti precursori, non trascurando il ruolo che li ha visti, in 60 anni di storia associativa, tradizio- nalmente partecipi di tutti i più signifi- cativi eventi sociali. MCmicrocomputer n. 60 - febbraio 1987

Come e perché -  · prezzo enormemente sfavorevole per quegli home-computer che fin qui hanno caratterizzato le applicazioni non professionali e non sembra lonta-no il tempo in cui

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IlIl 23 novembre 1986 si è svolto a Firenze /'Hambit '86, il primo congressointernazionale su radioamatori e computer. Il notevole successo della

manifestazione ha dimostrato come questa branca del radiantismo si sia impostacome uno dei maggiori settori tecnici verso cui attualmente i radioamatori stannoconcentrando i maggiori sforzi della ricerca e della sperimentazione. Questo mese

avremo una puntata interamente dedicata all'Hambit '86 con gli interventidi due protagonisti della manifestazione

Carlo Ciapetti (/5CLC) e Maristella Vicini (IK5/PS). •

Come e perché(tratto dall'introduzione agli atti del Congresso)

di Carlo Luigi Ciapetti (I5CLC)Presidente della Sezione ARI di Firenze

Coordinatore di Hambit '86

Hambit '86 si colloca al croceviaoperativo di due evolutive dinamicheculturali e non è affatto casuale cheabbia sede nella Firenze «Capitale eu-'ropea della cultura», che sia stato pro-mosso nell'ambito di una manifesta-zione come EXPOSER, da sempre te-sa alla ricerca di più ampi spazi d'in-dagine culturale, e che ne abbia assun-to il patrocinio l'Associazione Radioa-matori Italiani.

Il suo obiettivo è stato di fornire al-le istituzioni pubbliche e private unquadro complessivo, aggiornato e qua-lificato delle esperienze realizzate, del-le ricerche in atto, delle prospettive fu-ture.

L'utilizzo del computer da parte delservizio di Radioamatore si sta tradu-cendo in una ulteriore e più ampiaevoluzione di un prezioso potenzialedi uomini e mezzi: le relazioni rimesseper questo primo Congresso (onorateda un rilevante contributo internazio-nale) ne danno ampia conferma.

Duole, semmai, aver dovuto limita-re la pubblicazione delle relazioni a

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quelle che presentavano una maggioraderenza al tema, trascurando altricontributi degni di per se stessi di darvita ad una manifestazione di pari va-lidità, ma di diversa definizione.

Si è potuto soprattutto notare cometuttora la ricerca praticata da parte deiradioamatori sia attiva e promettente,smentendo chi, senza fondate ragioni,considera questi ormai come inerti uti-lizzatori di apparati sempre più com-plessi e sempre meno autocostruiti.Oggi sarebbe assurdo autocostruire unricetrasmettitore od un computer lidlastessa maniera in cui sarebbe stato as-surdo negli anni '40 autocostruire unavalvola termoionica, pratica di avan-guardia per i predecessori degli anni'20: l'avvenire è ben altra cosa.

«Occorre che i radioamatori con-centrino le singole risorse ed esperien-ze in progetti ben documentati - af-ferma Marco Ibridi (I4IBR) - in mo-do da lasciare una traccia per altre esuccessive esperienze, scritti in lin-guaggio ad alto livello, su hardware esistemi operativi standard. Lasciando

alle spalle ambienti come il CP/M,fondamentalmente la fascia appetibilesi restringe agli ambienti MS/DOS eUNIX-like».

Un'informazione di basilare impor-tanza.

Oggi i prezzi dei computer apparte-nenti alla classe dei «PC-compatibili»,basati su MS-DOS, sono scesi a livellitali da rendere il rapporto prestazioni/prezzo enormemente sfavorevole perquegli home-computer che fin quihanno caratterizzato le applicazioninon professionali e non sembra lonta-no il tempo in cui anche ambienti piùevoluti, come quelli connessi adUNIX, potranno essere alla portata ditutti.

Inutile d'altronde seguitare ad ela-borare programmi, seppure interessan-ti, in linguaggi non universali (il Basicdel computer XYZ è troppo spesso in-finitamente lontano dal Basic stan-dard) e per computer nei quali l'assen-za di sistemi operativi adeguati rendenecessario impiegare la massima partedel proprio tempo nella scrittura diroutine di input/output e di gestionebasi dati.

Con Hambit '86 i Radioamatorihanno dimostrato di essere non soloconsapevoli di trovarsi agli albori diuna società tecnologica dagli scenariprofondamente mutati, ma di essereanche validi ed attenti precursori, nontrascurando il ruolo che li ha visti, in60 anni di storia associativa, tradizio-nalmente partecipi di tutti i più signifi-cativi eventi sociali.

MCmicrocomputer n. 60 - febbraio 1987

Firenze (Hambil '86) - Il Presidenre dell'ARI, Ales-sia Orrona (Il BYH), ha sOflolinealo l'imporlanzadel primo congresso su «Radioamarori e compu-le,,>, Nella fOla è al podio,AI lavolo della presidenza, da sinislra: Del Bianco(IK5FKA), Horn (14MK), Miceli (14SN), Ciapefli(15CLC), Pro! Cappellini, Dalla Porra (/3DAI),Lucchi (12LYH). ~

BYTE NELL'ETERE

di Maristella Vicini (IK5IPS)

Un successo dell'ARINonostante la giornata domenicalepiovosa e la contemporaneità dellaFiera di Verona, su Hambit '86 è bril-lato un sole estivo.

Primo Congresso Internazionale suRadioamatori e Computer, patrocina-to dall' Associazione Radioamatori Ita-liani (ARI), sponsorizzato dalla Cassadi Risparmio di Firenze, organizzatodalla Unigest con la collaborazionedella Sezione ARI di Firenze, Hambit'86 ha registrato il tutto esaurito. Esau-rita la sala, esaurito il tempo a disposi-zione, esaurita la prima edizione delvolume che raccoglieva le relazionipresentate. Un successo, quindi, cheha dimostrato quanto sia stato, e se-guita ad essere, l'universo dei Radioa-matori al passo coi tempi, garanzia diuna sempre miglior efficacia potenzia-le per i momenti del bisogno, quandole emergenze li vedono impegnati inuna insostituibile opera di protezionee soccorso civile.

La materia trattata è stata vasta: si èspaziato dalle modulazioni digitali al-la sintesi vocale, dall'hardware del«packet radio» al software applicati-vo, in un succedersi di discussioni e disorprese. Sì, anche di sorprese perchél'intervento polemico di FrancescoCastrica (I0ABK) sull'abuso che si stafacendo della risorsa prestigiosa delpacket ha dato il via ad un dibattitoacceso e indagatore ... «Il packet ra-dio» ha detto Castrica «se non corret-tamente impostato ed utilizzato, puòcreare la pericolosa illusione di unostrumento efficace quando invece -se si proseguisse nella sua attuale im-postazione - il suo grado di efficaciadiminuisce fino alla paralisi dallamaggior frequenza di messaggi pro-

MCmicrocomputer n. 60 - febbraio 1987

pria delle situazioni di emergenza».I consensi sono stati unanimi: Ham-

bit '86 ha lasciato tutti soddisfatti, or-gani~zatori e pubblico.

«E stata una impresa non facilequella di organizzare Hambit '86» di-ce Carlo Luigi Ciapetti (I5CLC), idea-tore e coordinatore della manifestazio-ne «vista la ritrosia dei Radioamatoria parlare di sé e delle loro ricerche edesperienze. Il successo della partecipa-zione di relazioni e pubblico è statoentusiasmante e anche dall'estero il ri-torno non si è fatto attendere: un terzodelle relazioni proveniva proprio daGermania, Svizzera, Svezia, Olanda».

Tedesco è infatti W. Peter Schneider(OL6GW), vincitore di una delle duetarghe con cui l'ARI ha voluto premia-re le migliori relazioni presentate con«Packet radio molto più semplici sen-za Terminai Node Controller».

Dal telegramma inviato dalPresidente della Repubblica

000 Incentrata sulle molteplici e per moltiversi affascinanti applicazioni del compu-ter nel settore Radio-amatoriale, la rasse-.gna si propone quale autorevole e qualifi-cato foro ove le tecnologie più avanzatesuggeriscono e rendono possibili soluzionioperative d'avanguardia".

Francesco Cossiga

Quella per la miglior relazione ita-liana è stata invece assegnata a G.Walter Horn (l4MK), presente conben due relazioni: «Trasmissione dellafonia con tecniche digitali» e «Tra-smissione via radio del segnale di pa-rola digitalizzato».

Purtroppo assenti americani e russi(questi ultimi intervenuti però con unfunzionario della rappresentanza di-plomatica a Roma), erano fra gli altripresenti Edmund Benedetti (HV2VO),Professore all'Università Gregoriana,e Manuel Garcia de Villorba, espertoinformatico spagnolo.

Molta attenzione per la relazione diCarlo Boggero (Il BWB) sulla teleme-diéina mentre fra le altre relazioni sisono particolarmente distinte quelle diGianfranco Oallaporta (BOAI) su«Spread Spectrum Modulation: pro-spettive future» e di Gianfranco Luc-chi (l2LYH) su «Numerizzazione del-la voce».

La sezione dedicata al software haavuto una trattazione piuttosto limita-ta che le edizioni successive di Hambitsarà bene provvedano ad ampliare.

«Non è possibile allo stato attualedelle cose» dice ancora Carlo LuigiCiapetti «fornire elementi dimostratividel software per la differenza deglistandard in uso nel mondo radioama-toriale. È auspicabile che la diminu-zione dei costi faccia orientare gli uti-

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BYTE NELL'ETERE

lizza tori verso mezzi di ampio stan-dard come lo MS/DOS dei PC com-patibili e verso configurazioni anch'es-se standard e facilmente riproducibili:ciò porterà anche a non disperdere ilpatrimonio degli sforzi fatti con unamaggior facilità di gestione ed una piùampia possibilità di documentazione.Per l'anno prossimo cercheremo diispirare la selezione delle relazioni aquesto principio».

Nella sezione del software si sonorivelate particolarmente interessanti lerelazioni presentate da Adamo Mode-sto (IOAKP) su «Log processing per ilCommodore 64», da Walter Schmutz(HB9AGA) su «A program packet for

Firenze (Hambit '86)Il Professor Vito Cap-pellini, docente dell'u-niversità di Firenze edirellore del centro diricerche sulle ondeelellromagnetiche delCNR (IROE). premiaWalther Horn (I4MK,a sinistra) per le mi-gliori relazioni presen-tate da un italiano.

HF and VHF contests» e da JonathanMarks (R.N.W. Netherlands) su «Ba-sicode: a variation of Basic designedfor telesoftware radio transmission».

All'intera manifestazione ha presen-ziato - intervenendo con una sinteti-ca analisi, fuori programma, sulla effi-cienza dei Radioamatori - il Genera-le Guido Martinelli, responsabile delletelecomunicazioni del Dipartimentoper la Protezione Civile.

Hambit '86, il cui Comitato Tecnicoera presieduto da Marino Miceli(l4SN) Consigliere dell' ARI, è statoabilmente e competentemente condot-to dal professor Vito Cappellini, Do-cente della Facoltà di Ingegneria del-

l'Università di Firenze e Direttore del-\'Istituto di Ricerca sulle Onde Elet-tromagnetiche del CNR (lROE); nellasua prolusione ha affermato «Accaderaramente che un settore scientificopossa contare su aiuti esterni nelle fasidella ricerca e della sperimentazione:il settore delle comunicazioni può in-vece contare sul valido aiuto dei Ra-dioamatori, una qualificata categoriadi alto e complesso impegno sociale».Il giudizio condiviso anche da Giulia-no Sottani, Assessore allo SviluppoEconomico che ha portato il saluto delComune di Firenze, quest'anno Capi-tale EloIropea della Cultura.

Appuntamento quindi per il prossi-mo Novembre a Firenze, per Hambit'87.

Hambit '86Comitato Tecnico:Marino Miceli - /4SN - PresidenteFrancesco Castrica - /OABKGianfranco Dallaporta - I3DA/Francesco Fiandra - /OFLYGianfranco Lucchi - I2LYHAlberto Emilio Zagni - I2KBO

Coordinatore:Carlo Luigi Ciapetti - /5CLC

HAMBIT '86: LE RELAZIONI PRESENTATE AL CONGRESSO

Gianfranco Dallaporta - I3DAI .Spread Spectrum Modulation: Prospettive future

G. Walther Horn - 14MKTrasmissione della Fonia con Tecniche Digitali

Gianfranco Lucchi - 12LYHNumerizzazione della voce: un po' di teoria ed un esempio realizzativo

Marino Miceli - I4SNRiduzione della banda occupata col procedimento di «Data Compres-sion» della telegrafia numerizzata

Roberto TaccalitiConfronto fra sistemi radio numerici ed analogici per comunicazioni infonia fra radioamatori

G. Walther Horn - 14MKTrasmissione via radio del segnale di parola digitalizzato

Rossella Strom - I I YRS e Kjell Strom - SM6CPIComputerized Radio Communications

Augusto Ballistoni - 12JJRInvito al Packet Radio

Roberto del Bianco - IK5FKALa comunicazione in Packet Radio

W Peter Schneider - DL6GWPacket Radio più semplice senza il T.N.C.

Marino Miceli - I4SNProspettive d'impiego di una rete radio a pacchetto delle comunicazio-ni d'emergenza per la protezione civile

Sellimio Sordi - 15SZBConsiderazioni sulla convenienza di destinare I MHZ nella gammaUHF-70 cm al traffico Packet-Radio

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Carlo Boggero - II BWBIntroduzione nell'area sanitaria di tecnologie avanzate nell'ambito del-le telecomunicazioni radioamatoriaIi

Sante Perocchi - 10PSKRete nazionale a commutazione di pacchetto ad uso radioamatoriale

Jami! Bianchi - IW5AYIPrevedere le alluvioni

Franco Brogi - IW5AKMiglioramenti nelle comunicazioni HF utilizzando tecniche digitali edil Digital Signal Processing

Ivano De Vietro - I4VDTSistema digitale del Beacon in 28 MHZ IY4M

Giulio Nardone - 101IUn computer per non vedenti: problemi e soluzioni

Wolfang HornLa conversione di codice BCD-Braille negli strumenti di misura digita-le per non vedenti

Adamo Modesto - 10AKPLog Processing per il Commodore 64

Walter Schmutz - HB9AGAA Program Packet for HF and YHF contests

Paolo Zamparo - IV3ANH e Giovanni Giol- IV3AVQHam Station System: La gestione della stazione

Giovanni Olivo - IWOBGRUn programma per il calcolo del QRB con il nuovo Locator

Hans Bakhuizen - Radio NetherlandsMicromuf-2: A simpIified MOF Prediction Program For microcompu-ters

Jonathan Marks - R.N.W NetherlandsBasicode, a variation of Basic designed for Telesoftware Radio Tran-smission

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