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TANTE ETICHETTE COME LEGGERE UNA DIAGNOSI…. LA SPEZIA 7 settembre 2019 Dott.ssa Lucia Battiglia

COME LEGGERE UNA · non sa interpretare le sue difficoltà fa male, il bambino lo capisce e la rifiuta. La scuola che si avvicina ad ogni bambino in difficoltà con atteggiamento

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TANTE ETICHETTE

COME LEGGERE UNA

DIAGNOSI….

LA SPEZIA 7 settembre 2019

Dott.ssa Lucia Battiglia

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PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI

Legge n° 170 del 8 ottobre 2010 (nuove norme in materia di disturbi

specifici di apprendimento in ambito scolastico)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

disturbi specifici di apprendimento allegate al decreto ministeriale 12

luglio 2011

Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 ―Strumenti d’intervento per alunni

con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per

l’inclusione scolastica‖

Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 prot. 561 ―Direttiva

ministeriale 27 dicembre 2012 ―Strumenti d’intervento per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione

scolastica‖. Indicazioni operative‖

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DI CHE COSA PARLIAMO?

DISTURBI

Disturbi dello sviluppo, dovuti a un’anomalia costituzionale

(disfunzione neurobiologica congenita)

SPECIFICI

Compromissione di una specifica abilità, si escludono:

carenza livello intellettivo generale, fattori esterni (svantaggio

socioculturale, bassa scolarizzazione), se in concomitanza con

altre problematiche non sono causati da queste

APPRENDIMENTO

compromissione di abilità relative agli apprendimenti

alfabetici e/o matematici, eterogenee manifestazioni di

difficoltà

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DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER LA

DEFINIZIONE DEI DISTURBI DI APPRENDIMENTO

Istituto Superiore di Sanità - Consensus Conference sui Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento, 2007

Istituto Superiore di Sanità - Raccomandazioni della Consensus conference sui DSA, 2011

P.A.R.C.C. — Panel di Aggiornamento e Revisione della Consensus Conference DSA (2011)

Raccomandazioni cliniche sui DSA, Bologna

2011

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RIFERIMENTI INTERNAZIONALI PER LA DEFINIZIONE E LA CLASSIFICAZIONE

DEI DSA

DSM 5 (Che cos’è )

ICD-10 (Che cos’è )

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“DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

DELLE ABILITÀ SCOLASTICHE‖

Perché si utilizza

il termine ―evolutivo‖?

DSA

―disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale‖ ISS, 2011

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“DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

DELLE ABILITÀ SCOLASTICHE‖

SPECIFICI abilità strumentali

degli apprendimenti

scolastici

LETTURA SCRITTURA

CALCOLO

ORTOGRAFIA GRAFIA

comprensione

testo?

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I CODICI DELL’ICD - 10

F81.0 - Disturbo specifico di lettura – DISLESSIA

Deficit abilità di decodifica del testo

F81.1 - Disturbo specifico della compitazione – DISORTOGRAFIA

Deficit abilità di codifica fonologica e competenza ortografica

F81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche – DISCALCULIA

disturbo nelle abilità di numero e di calcolo

F81.8 - Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche –

disturbo nella GRAFIA, deficit nei processi di realizzazione grafica

F81.3 - Disturbo misto delle capacità scolastiche (discalculia -

dislessia o disortografia o disgrafia)

F81.9 - Disturbo dell’apprendimento non specificato. Non

categorizzabile come specifico

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DSM 5

Definizione DSM 5

disturbo di

apprendimento

Compromissione

aree

lieve

moderato

grave

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ALUNNI CON BES E DSA

DIRETTIVA MIUR 2012

DISTURBI

EVOLUTIVI

SPECIFICI

Disturbo

Coordinazione

motoria

Disturbo

non verbale

ADHD

DSA

Disabilità

intellettive

FIL

svantaggio

Disturbi

linguaggio

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QUALI LE DIFFERENZE IN AMBITO SCOLASTICO

PDP

PEI L 104/92

L 170/2010

BES 2012

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FATTORI DI RISCHIO

E PREREQUISITI PREDITTIVI DEI DSA

Fattori di rischio

storia genitoriale di alcolismo o di disturbo

da uso di sostanze

esposizione prenatale

familiari con DSA

appartenenza al genere maschile

Indicatori rischio e Prerequisiti predittivi

Difficoltà in età prescolare:

competenze comunicativo-linguistiche,

motorioprassiche,

uditive e visuospaziali

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Disturbo del linguaggio (già diagnosticato)

Difficoltà nello sviluppo del linguaggio

- aspetti fonologici del linguaggio

- sviluppo del vocabolario e della grammatica

(si veda per es., Snowling, Bishop e Stothard, 2000)

Usai M.C. (2019). I disturbi dell’apprendimento. In M. Zanobini e M.C. Usai (2019). Psicologia

della disabilità e dei disturbi dello sviluppo. Elementi di riabilitazione e d’intervento. Nuova

edizione aggiornata e ampliata(pp. 166-198). Franco Angeli, Milano.

FATTORI DI RISCHIO

E PREREQUISITI PREDITTIVI DEI DSA

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Si può colmare una difficoltà

con interventi didattici adeguati

di potenziamento e di recupero

In caso di disturbo specifico si

possono evitare altre difficoltà di

tipo emotivo, affettivo,

comportamentale

SCUOLA: FATTORE DI PROTEZIONE

modalità didattica inclusiva

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SCUOLA: FATTORE DI PROTEZIONE

La scuola costituisce un importante fattore di

protezione con la sua opera di identificazione e

intervento precoce anche nei confronti dei

bambini con disturbo di apprendimento

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«La scuola che non capisce il bambino e che

non sa interpretare le sue difficoltà fa male, il

bambino lo capisce e la rifiuta.

La scuola che si avvicina ad ogni bambino in

difficoltà con atteggiamento di aiuto e

comprensione fa bene e anche tutti coloro che

tutte le mattine devono combattere con i loro

problemi possono trovare comunque un

ambiente che li aiuta nel loro faticoso percorso.

(Stella G.)

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DIAGNOSI: QUANDO?

• non è possibile certificare un bambino fino alla fine della

classe seconda primaria, ma è possibile fare una diagnosi

DUE NECESSARI CHIARIMENTI:

DISTURBO DI APPRENDIMENTO VS

DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO DIAGNOSI E/O CERTIFICAZIONE DSA

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DIFFICOLTÀ O DISTURBO?

DISTURBO

DIFFICOLTA’

Non innata, si può presentare

in qualsiasi momento del

processo di apprendimento

Cambiamenti dovuti agli

interventi didattici

Automatizzazione dei

processi apprendimento

Innato

Resistenza al cambiamento

Resistenza

all’automatizzazione

(Tressoldi P. e Vio C.)

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DIAGNOSI E/O CERTIFICAZIONE

Chi può fare diagnosi

Tutti gli psicologi iscritti all’albo (A)

Chi può fare certificazioni valide per

la scuola

In Liguria

• ASL

• Enti convenzionati e strutture

accreditate

• Singoli professionisti con

competenze specifiche,

collaborazione in equipe e lista di

ALISA

la certificazione

di un bambino/a

con DSA non ha

scadenza

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OLTRE LE ETICHETTE

profilo di funzionamento

orientare l’attività didattica a scuola

progettare eventuali

specifici interventi specialistici

Rete scuola famiglia servizi

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STRUTTURA DI UNA DIAGNOSI

Chi valuta: informazioni di identificazione

Dati del bambino - Motivo dell’invio

Anamnesi

Eventuale storia clinica del paziente

Osservazioni qualitative

Report con tutti i test somministrati e i relativi

punteggi

Profilo di funzionamento

Sintesi diagnostica

Indicazioni trattamento (riabilitazione e

abilitazione)

suggerimenti per la scuola

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La valutazione del livello cognitivo

MATRICI

RAVEN

WISC

IV

TEST CULTUR FREE

QI MONOCOMPONENZIALE

Efficienza

cognitiva

non verbale

ICV – indice di comprensione verbale

IRP – indice di ragionamento visuo percettivo

IML – indice di memoria di lavoro

IVE – indice di velocità di elaborazione

TEST MULTICOMPONENZIALE

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COME INTERPRETARE IL VALORE DEL QI?

IAG – indice di abilità generale (ICV e IRP)

ICC - Indice di competenza cognitiva –

(IML e IVE), quindi le componenti attentive ed

esecutive

Accenno al caso dei borderline cognitivi

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COME INTERPRETARE IL VALORE DEL QI?

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WISC IV INDICI

ICV – indice di comprensione verbale –abilità del

bambino di usare le parole per rispondere ad

alcune domande…(es. prova vocabolario, somiglianze)

IRP – indice di ragionamento visuo percettivo –

valuta abilità visuo spaziali e visuo motorie nella

soluzione di un compito (es. ragionamento cubi, matrici)

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IML – indice di memoria di lavoro – MBT è

implicata in un doppio compito, rielabora e

aggiorna le informazioni acquisite (es. memoria di

cifre – avanti e indietro).

IVE – indice velocità di elaborazione

capacità di focalizzare l’attenzione e di ordinare

sequenzialmente informazioni visive (es. ricerca di

simboli e cifrario)

WISC IV INDICI

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WISC E DSA

BAMBINI CON DSA

cadute più o meno accentuate

IVE e IML

ci possono essere cadute anche nel ICV

bambini con pregresso disturbo del linguaggio

(in età prescolare)

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ALCUNI ESEMPI DI CASI CLINICI

Che cosa accade se il bambino ha bassi punteggi

nel IVE?

Indice che riorganizza tutti gli altri con la velocità

lentezza nell’esecuzione di compiti

più tempo per portare a termine un compito

deficit/ carenza di automatismi (es. lettura)

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Che cosa accade se il bambino ha bassi punteggi

nel IML?

FATICA

a manipolare le informazioni (ad esempio nel calcolo a

mente)

ad attivare processi inferenziali e di collegamento

(es. nella comprensione del testo orale e scritto)

a recuperare le regole

• lentezza nell’esecuzione di compiti

• ricadute anche nella vita quotidiana

Per aiutarli

tabelle con regole e procedure

step nell’esecuzione di un compito

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Che cosa accade se il bambino ha un buon punteggio nell’IRP

Stile di apprendimento: sfruttare le immagini

Uso degli schemi, delle mappe mentali e concettuali, di video come spiegazione di argomenti.

Sarà necessario ridurre il più possibile la componente verbale (ICV < IRP).

ALCUNI ESEMPI DI CASI CLINICI

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Che cosa accade se il bambino ha un basso ICV ?

vocabolario ridotto

uso di termini generici e aspecifici

DIFFICOLTÀ

comprensione dei testi scritti

comprensione dei problemi (dati)

produzione orale

nella stesura di un testo scritto

nell’apprendimento procedurale delle operazioni

ALCUNI ESEMPI DI CASI CLINICI

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Cosa fare per aiutarlo?

linguaggio concreto

frasi brevi senza inferenze

attività per l’arricchimento lessicale

semplificare (quando possibile) i testi

usare anticipazioni, parole chiave

domande guida

scaletta per la produzione del testo scritto

doppio codice

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Che cosa accade se ha un basso punteggio IRP?

difficoltà visuo percettive e spaziali e nell’uso delle

strategie non verbali

RICADUTE

nella qualità della lettura e nella scrittura

nelle capacità logico matematiche

nell’uso dello spazio

nelle figure geometriche

nell’uso degli schemi/mappe

ALCUNI ESEMPI DI CASI CLINICI

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Prestazioni deficitarie in questa area potrebbero

essere indicatori di un disturbo non verbale (non

ancora annoverato tra i disturbi di apprendimento riconosciuti

anche dalla Legge 170).

Che cosa fare per aiutarlo?

canale di apprendimento privilegiato verbale

schemi e mappe (soprattutto se non fatte dal soggetto

stesso) potrebbero essere un ostacolo per lo studio

ALCUNI ESEMPI DI CASI CLINICI

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INFORMAZIONI DI TIPO STATISTICO

Tutti i test che sono usati devono essere

standardizzati

campione e dati normativi di riferimento

Punteggi grezzi e Punteggi ponderati (es. WISC)

Punti centili (o percentili)

Valori di posizione che dividono una distribuzione

di frequenze osservate in cento parti uguali (stesso

numero di casi) e il valore di 50 corrisponde alla

mediana

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Punti centili (o percentili)

INFORMAZIONI DI TIPO STATISTICO

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Punti standard

distanza di ciascun punteggio dalla media aritmetica delle prestazioni del gruppo normativo

DS – deviazione standard

quanto un soggetto devia al di sopra o al di sotto della prestazione media fornita da individui della stessa età

-2 DS criterio clinico

prestazione soglia per diagnosi DSA

INFORMAZIONI DI TIPO STATISTICO

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Punti z

distribuzione con media 0 e deviazione standard 1

Punteggio 1 – 2 deviazioni standard

quanto si discosta la prestazione del bambino rispetto alla media di riferimento per la sua età cronologica

da 0 a 1 sotto la media = norma

da 1 a 2 sotto la media = ai limiti inferiori, richiede attenzione (soprattutto didattica)

oltre le 2 deviazioni standard sotto la media = deficit, richiede intervento immediato (anche dal punto di vista clinico)

INFORMAZIONI DI TIPO STATISTICO

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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

PROVE PER LA VALUTAZIONE DELLA LETTURA

LETTURA BRANO MT (Cornoldi et al.)

PARAMETRI CONSIDERATI:

- CORRETTEZZA/ ACCURATEZZA: numero di errori

- RAPIDITÀ: misurata in sillabe al secondo (sill/sec.)

livello di automatizzazione del processo

PROVE DI LETTURA – COMPRENSIONE DEL TESTO

PROVA DI ASCOLTO

FASCE DI PRESTAZIONE PROVE MT

CPR criterio raggiunto - PS prestazione sufficiente

RA richiesta attenzione – RII richiesta intervento immediato

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DDE/2 (Valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva di Sartori et al.)

LETTURA DI PAROLE: utile per valutare l’efficienza della via lessicale visiva (lettura globale)

LETTURA DI NON PAROLE: utile per valutare l’efficienza della via fonologica (analisi sub lessicale della parola)

I parametri valutati sono sempre VELOCITA’ e CORRETTEZZA

Si fa riferimento ai criteri normativi della classe di scolarità

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Quale informazione ci

può dare il dato delle

sillabe al secondo?

Quali informazioni ci può dare la

numerosità e tipologia degli

errori?

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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Quale informazione ci può dare il

dato delle sillabe al secondo?

Velocità inferiore a 1,50 sillabe al

secondo

- evitare la lettura ad alta voce in classe

Velocità compresa tra 1,50 e 2,00 sillabe

al secondo

- la lettura ad alta voce in classe può

essere effettuata se è stata fatto un

esercizio di lettura precedente

Velocità superiore a 2,00 sillabe al

secondo

- la lettura ad alta voce in classe è

possibile

Si considera una lettura

funzionale allo studio e

comprensibile da chi

ascolta quando la velocità

raggiunge le 2,5 sillabe al

secondo

Si tenga conto che nella lettura

di brano il normo lettore

Di terza secondaria I grado

raggiunge le 5 sill/sec.

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PROVE PER LA VALUTAZIONE DELLA SCRITTURA

(come ortografia – deficit suono/segno)

Sono usate le seguenti prove (DDE/2):

Scrittura parole

Scrittura non parole

Scrittura frasi con omofone

Prove di scrittura spontanea

Si considerano sia il numero degli errori, sia l’analisi qualitativa degli stessi.

DETTATO DI BRANO e PROVA DI SCRITTURA SPONTANEA (per valutare la capacità di narrazione e di descrizione)

(Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica, Tressoldi e Cornoldi, 2000)

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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PROVE PER LA VALUTAZIONE DELLA SCRITTURA

(compromissione abilità grafo-motorie)

Sono effettuate le seguenti prove:

prove di velocità

(Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica,

Tressoldi e Cornoldi, 2000)

analisi qualitativa del testo scritto

(es. BHK, a cura di Brina e Rossini)

CRITERIO QUALITATIVO

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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PROVE PER LA VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ

MATEMATCHE

(compromissione di abilità di base legate all’elaborazione

del numero e alle procedure del calcolo mentale o scritto)

AC MT

BDE 2

conoscenza del numero (senso del numero)

sintassi del numero

procedure (calcolo scritto-incolonnamento)

calcolo a mente (recupero fatti numerici e aritmetici)

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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Funzioni cognitive e neuro psicologiche

coinvolte nell’apprendimento:

Memoria BT, di lavoro, fonologica/verbale

Memoria visiva/spaziale

attenzione visiva, selettiva e sostenuta

Funzioni esecutive

Competenze visuomotorie e visuopercettive

Abilità prassiche

VALUTAZIONE DEL PROFILO

NEUROPSICOLOGICO

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MEMORIA

DIGIT SPAN

Test di misurazione della memoria verbale a breve termine e della memoria di lavoro. Il test consiste di coppie di sequenze di numeri: l'esaminatore legge, la sequenza numerica (un numero al secondo); il soggetto deve ripetere la sequenza in avanti oppure indietro.

TEST DI CORSI

È una prova tratta dalla Batteria per la valutazione della memoria visiva e spaziale (BVS)

ABILITA’ VISUO-SPAZIALI

TPV (visuo-percettiva e coordinazione motoria, dai 3 anni)

ABILITA’ PRASSICO-COSTRUTTIVE

FIGURA REY - VMI (integrazione visuo motoria)

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TEST CAMPANELLE MODIFICATO - 2 DS e al di sotto del 10° percentile

Batteria BIA prova di attenzione visiva sostenuta (Prova CP)

prova di attenzione uditiva (TAU)

prova delle Ranette di attenzione sostenuta, ma anche di impulsività, quest’ultima valutata anche dalla prova MF

Come aiutare? ridurre le fonti di distrazione

supporti visivi e informatici

agenda visiva

tempi di lavoro brevi e spezzettati

FUNZIONI ATTENTIVE E ESECUTIVE

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FUNZIONI ESECUTIVE E MEMORIA DI LAVORO

Torre di Londra (TOL)

valuta le capacità di pianificazione, problem solving, inibizione.

Compiti di barrage, di counting, di switch

Questionari sul metodo di studio e di valutazione

qualitativa dei vissuti emotivi/affettivi verso la scuola

AMOS - QMS

Proposte e suggerimenti per l’intervento

Strumenti compensativi e misure dispensative

suggeriti

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Dott.ssa Lucia Battiglia, psicologa e insegnante

[email protected]