Capitolo 1

Comincia il Viaggio

Ranissea-Capitolo 1

IntroduzioneBenvenuto nella prima parte di Ranissea, ovvero l’Odissea di una rana.Un racconto un po’ particolare, dove tu sei il protagonista e dove potrai deciderne l’evolversi. Questo genere di narrativa viene detta a “bivi”, meglio conosciuta come “Librogame”. La storia può essere giocata più volte, seguendo strade diverse e incontrando situazioni differenti, a te scoprire quali.

In questa storia tu sei una rana, o meglio una rana rossa (Rana dalmatina- Bonaparte, 1840), intenta ad affrontare un pericoloso viaggio. Ad ogni paragrafo ti verrà presentata una situazione e spesso dovrai sce-gliere come affrontarla, andando a vedere le conseguenze al paragrafo corrispondente.

In alcuni casi ti verrà chiesto di “Estrarre un numero”, un sistema che aggiunge un elemento casuale alla narrazione: d’altra parte, capita spes-so che la fortuna possa aiutarci nelle nostre azioni. I numeri in gioco per determinare le conseguenze della vicenda vanno da 1 a 6 e, quindi, si possono ottenere con il lancio di un normalissimo dado cubico (il dado a sei facce che si trova in molti giochi da tavolo). Se non hai un dado puoi usare un mazzo di carte, prendendo quelle che vanno da 1 a 6 e scartando le altre.Adesso non mi resta che augurarvi buon viaggio e soprattutto...

...BUON DIVERTIMENTO!

Autore (testi e mappa): Simone Bernasconi (Astronatura - Soc. Coop. Soc.)Copertina: Sabrina Luoni (www.sabrinaluoni.com)

Prima edizione: Aprile 2020

Ranissea-Capitolo 1

Capitolo 1

Comincia il viaggioFine febbraio o forse inizio marzo, non lo sai neanche tu, ma una cosa è certa: la temperatura si sta alzando e le giornate allungando, è il momento di rimettersi in attività. Sei una Rana dalmatina, un anfibio di un bel co-lore marrone-rossiccio, capace di salti molto lunghi, anche di due metri, e di un ottimo mimetismo, se usato nei posti giusti.

Dopo un inverno passato in ibernazione, tra le radici di un albero, ti sei risvegliata con qualcosa nel profondo che ti spinge in una direzione ben precisa, verso lo stagno in cui sei nata e dove hai trascorso la prima par-te della tua vita, quella acquatica. Il viaggio che ti aspetta è abbastanza lungo, ma sai che devi farlo, è la tua stessa natura che te lo impone. Sai dove andare e sai che dovrai affrontare molti pericoli per giungere alla tua meta...

Nella tua mente hai una mappa abbastanza chiara delle zone che dovrai attraversare e questo ti offre un notevole vantaggio sulle avversità (usa la mappa allegata come linea guida). Ti rifocilli a dovere e sei pronta per l’avventuroso viaggio, vai all’1.

1

Una volta abbandonata la grande quercia, tra le radici della quale hai svernato, ti dirigi verso nord. Puoi scegliere di attraversare due zone ben diverse: un bosco di latifoglie, con il terreno ricco di foglie secche, op-pure un praticello verde e soleggiato. Se prendi la strada del bosco vai al 17, se preferisci la zona erbosa vai al 9.

2

Inizi a saltellare più rapida che puoi, sperando di sfuggire al pericolo. Muoversi nell’erba non è molto agevole, inoltre non riesci a mimetizzarti come nelle foglie secche.Estrai un numero: da 1 a 2, vai all’8; da 3 a 6, vai al 5.

Ranissea-Capitolo 13

Hai percorso una decina di salti, quando senti un rumore giungere alle tue spalle: una serie di passi sempre più incalzanti e rapidi. Sei stata vista, ne sei certa, e la conferma ai tuoi timori giunge entro breve. Ti si avvicina un bipede di dimensioni ciclopiche, che inizia ad emettere strani suoni articolati. Vai al 5.

4

Sarà stata la paura o un attimo d’esitazione, ma non riesci a saltare in tempo. Muori schiacciata sotto il peso del gigante umano. Il tuo viaggio finisce qui.

5

Dopo poco ti raggiunge un altro di questi esseri, ma molto più piccolo rispetto al precedente, sarà alto poco più della metà. Ti guarda per un attimo con una strana espressione emozionata, poi, molto rapidamente, allunga le mani verso di te per prenderti. Sembrava goffo, invece è velo-ce! Ti agguanta appena prima che tu riesca a saltare e, con entrambe le mani, ti blocca in una stretta ferrea. Non sembra che voglia farti male; ti trattiene saldamente, ma senza schiacciarti. Stai quasi per calmarti, quan-do avverti una strana sensazione, dapprima leggera, poi sempre più forte. La zona della tua pelle a contatto con quella del gigante inizia a pizzicar-ti, poi a scaldarsi ed infine a bruciarti... qualcosa non va, ti sta facendo male con il suo tocco! Presa dal panico inizi a dimenarti come una matta e finalmente riesci a sgusciare dalle sue mani. Ancora dolorante, salti via nel prato più veloce che puoi. Per fortuna ti accorgi di non essere seguita, il bipede più grosso ha trattenuto quello piccolo, permettendoti la fuga. Vai al 20.

6

Ti metti a saltellare velocemente, nella speranza che non ti abbia vista o sia intenta a seguire un’altra pista. Le volpi hanno sensi molto sviluppati e questo ti preoccupa. Estrai un numero: con 1, vai al 12; da 2 a 6, vai al 14.

Ranissea-Capitolo 17

Trattieni il respiro dalla paura, i passi sono sempre più vicini ed incal-zanti. Ad un tratto lo vedi: un gigante bipede che giunge torreggiante e ti passa proprio accanto. Sei spaventatissima, ma non ti muovi. L’uomo continua la sua passeggiata, senza vederti, e dopo un po’ viene raggiunto da un altro esemplare, anche se più piccolo. Insieme continuano per la loro strada e lo stesso fai tu, vai al 20.

8

Noncurante di quello che accade alle tue spalle, salti più veloce che puoi: la tua unica speranza è la fuga! Non dovevi passare nel prato, non sei una “Rana verde”, ma ormai è fatta... Comunque sei stata veloce o, molto probabilmente, fortunata e sei praticamente certa di non essere stata se-guita. Vai al 20.

9

Con un paio di bei salti ti tuffi nel prato che, dal tuo punto di vista, è una foresta d’erba. I ciuffi ti sovrastano di molto, rendendo difficile, se non impossibile, vedere ciò che accade tutt’intorno. Ti muovi velocemente, schiacciando l’erba con il tuo peso e solo nel punto di massima altezza dei salti riesci a vedere al di sopra del manto erboso. Arrivata a circa metà del prato, un campanello d’allarme suona nella tua testa: durante l’ultimo salto hai visto qualcosa muoversi ad una decina di metri alla tua sinistra. Se preferisci fermarti ed aspettare vai al 16, se vuoi continuare a muoverti, saltando più velocemente possibile, vai al 18.

10

Il rumore diventa sempre più forte e vicino. Ad un tratto lo vedi, uno di quei giganteschi esseri bipedi che talvolta passeggiano nei boschi emet-tendo strani suoni articolati. Sta venendo proprio verso di te e quasi muo-ri di paura alla vista dell’enorme suola che cala dall’alto per schiacciarti!Cerchi di saltar via, per evitare una morte certa. Estrai un numero: da 1 a 3, vai al 15; da 4 a 6, vai al 4.

Ranissea-Capitolo 111

Il gigante emette uno strano suono e si ferma. Dapprima si volta verso di te, poi lancia un urlo. Inizi a sentire le vibrazioni di altri passi che ven-gono nella tua direzione, ma molto più rapidi. Ce ne sono due di questi esseri! Ormai sei stati vista; se vuoi scappare, vai al 2, se preferisci resta-re ferma, vai al 5.

12

Ti stai allontanando velocemente, anche se saltare sulle foglie secche non è il massimo. Dopo aver messo una certa distanza tra te e la volpe, ti fer-mi per vedere cosa stia facendo, ma non la trovi. Ti guardi in giro per un po’, ma niente. La cosa non ti piace, un predatore in posizione ignota è un brutto affare, ma non accade nulla. Alla fine, dopo una buona mezz’ora d’attesa, decidi di muoverti, anche se molto più cauta di prima. Riprendi la tua strada e vai al 20.

13

Un manto erboso verde non è il massimo per non farti vedere e saltellare in giro è anche peggio. Senti il rumore che accelera e, dopo poco, un gi-gante bipede viene nella tua direzione. Vai all’11.

14

Saltellare su un substrato di foglie secche non è il massimo per la furti-vità. Con l’ultimo salto cadi proprio su una foglia di castagno che scric-chiola gravemente e ti rendi conto di essere nei guai. Il canide ti sente e poco dopo parte alla tua volta. Veloce ed efficiente ti trova ed a nulla ser-vono i tuoi sforzi per fuggire. La natura ha fatto il suo corso, sei diventata il pasto di una volpe. La tua avventura finisce qui.

15

Sei stata rapida e senza indugi. Riesci a saltare, buttandoti di lato ad una certa distanza, appena prima che sopraggiunga la fine. Sei salva... o forse no. Vai all’11.

Ranissea-Capitolo 116

Resti completamente immobile, per non farti vedere. Qualunque cosa fosse non è il caso di mettersi in bella mostra saltellando come una pazza. Ad un certo punto inizi a sentire delle vibrazioni sul terreno, dapprima leggere e distanti, poi sempre più minacciose e vicine... tum... Tum... TUm... TUM!Estrai un numero: da 1 a 3 vai al 7; col 4 e 5 vai al 13 e con 6 vai al 10.

17

La direzione del bosco ti sembra la migliore. Ci sono un sacco di foglie secche, tra le quali le tue doti di mimesi sono molto efficaci ed hai tutta l’intenzione di sfruttarle a tuo vantaggio. Inizi a saltellare nel sottobosco, dove le Felci aquiline ti sovrastano, creando una serie di corridoi dove ti sposti riparata.

Hai percorso un bel pezzo del bosco, tra un salto ed una pausa, quando ti ritrovi in una zona ammantata di foglie di Quercia farnia. Ti fermi un attimo a riposare, quando vedi un bel ragno che si muove li vicino: un piccolo pasto ci sta proprio bene. Balzi verso di lui e rapidamente lo cat-turi, facendone un sol boccone. Soddisfatta ti stai rimettendo in marcia, anzi in salto, quando noti, ad una dozzina di metri da te, un’ombra che si muove furtiva. Un essere dalle movenze leggere ed aggraziate che, silenziosamente, annusa il terreno. Non ti lasci ingannare dall’eleganza della creatura, sei in grande pericolo e lo sai bene! Una volpe ti potrebbe mangiare in un lampo, come tu hai appena fatto con il ragno. Se vuoi fug-gire in direzione opposta vai al 6, se preferisci mimetizzarti tra le foglie, vai al 19.

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Ti dai un gran da fare per scappare il più rapidamente possibile, sperando di non essere stata vista.Estrai un numero: da 1 a 4, vai all’8; da 5 a 6, vai al 3.

Ranissea-Capitolo 119

Sei in un ambiente favorevole, con un substrato del colore giusto. Sfug-gire ad una volpe è praticamente impossibile, troppo veloce per te. Non ti resta che mimetizzarti e sperare che l’evoluzione ti abbia dotata di stru-menti difensivi superiori a quelli offensivi del canide. Passano interi mi-nuti che ti sembrano eterni, durante i quali non ti muovi di un millimetro. Lei continua a gironzolare nella zona, cercando un bersaglio per la sua caccia. Ad un tratto solleva di scatto il muso e guarda in direzione del prato, i suoi sensi sviluppati hanno sentito qualcosa. Rimane ad osservare allarmata per qualche secondo e poi fugge, rapida e silenziosa, in dire-zione opposta. Qualcosa l’ha spaventata e tremi all’idea di scoprire cosa sia. La mimesi ha funzionato prima e non è il caso di cambiare strategia. Resti immobile e, dopo qualche secondo, vedi due giganti bipedi che, dal prato, entrano nel bosco. Stanno facendo degli strani versi articolati e continuano per la loro strada, fermandosi ogni tanto a raccogliere qual-che foglia. Uno dei due è molto più alto e sembra che stia raccontando qualcosa a quello più piccolo, visibilmente più esagitato. Alla fine anche loro se ne vanno, lasciandoti indisturbata. Puoi proseguire il tuo viaggio andando al 20.

20

Certo che di emozioni ne hai provate parecchie in questa parte del viag-gio. Te le saresti risparmiate volentieri, ma anche questo fa parte della vita. Continui tranquilla in direzione dello stagno, augurandoti di non incontrare altri pericoli, ma subito un ricordo dilegua le tue speranze... Ti sovviene che tra poco ne affronterai uno ancora peggiore ed il terrore ti pervade...

Scoprilo nel secondo Capitolo intitolato: LA STRADA