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Comitato per le Celebrazioni in ricordo di Riccardo Filangierisacampania.beniculturali.it/Eventi/2011/web filangieri 2011...Comitato Scientifico Stefano Gizzi, Angerio Filangieri,

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Comitato per le Celebrazioniin ricordo di Riccardo Filangieri

Sotto l’Alto Patronatodel Presidente della Repubblica

Riccardo Filangieriarchivista e storico

Giornata di studio.Mostra documentaria, bibliografica e iconografica.

Napoli, Palazzo Marigliano20 aprile 2010

Soprintendenza Archivistica per la Campania

Comitato Scientifico

Stefano Gizzi, Angerio Filangieri, Michelangelo Pisani Massamormile, Giulio Raimondi,Daniela Menafro, Angelo Rossi, Stefano Palmieri, Carlo Sbordone, Pasquale Belfiore, Imma Ascione,Maria Luisa Storchi, Adriano Giannola, Gerardo Marotta, Mauro Giancaspro, Paolo Mascilli Migliorini,Gina Carla Ascione, Eduardo Alamaro, Angela Spinelli, Maria Antonietta Taglialatela,Gabriella Mansi, Aniello Montano

Hanno aderito

Presidenza del Consiglio dei Ministri - Roma, Ministero per la Pubblica Istruzione,Comune di Napoli, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa,Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Direzione Generale per i Beni Librari,Commissario Straordinario per L'Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo,Istituto Italiano per gli Studi Storici - Napoli, Archivio di Stato di Bari,Direzione Regionale per i Beni Culturali, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici,Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale,Direzione Generale per l'Organizzazione e gli Affari Generali, Istituto Luigi Sturzo - Roma,Università degli Studi di Bari, Associazione Musicale Accordeon,Conservatorio di Musica -San Pietro a Maiella - Napoli, Commissione Cultura- Camera dei Deputati,Accademia di Belle Arti di Napoli, Archivio di Stato di Avellino, Archivio di Stato di Benevento,Soprintendenza per i Beni Architettonici di Salerno, Biblioteca Universitaria di Napoli,Soprintendenza per i Beni architettonici di Caserta, Archivio di Stato di Caserta,Soprintendenza per i beni Archeologici di Salerno, Associazione Culturale Alekos - Napoli,Louis Godart, Angela Spinelli, Maria Antonietta Taglialatela, Renata Picone, Marina Rosi,Mario Resca, Eugenia Vantaggiato, Antonia Pasqua Recchia, Pietro Craveri

Comitato Organizzativo

Maria Luisa Storchi, Giulio Raimondi, Daniela Menafro, Angelo Rossi, Angela Spinelli, MariaAntonietta Taglialatela, Luigi Viglione, Marilena Arcamone, Carla Nizzolino, Marcella Scotti

Con il contributo di

Direzione Generale per gli Archivi, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dellaCampania, Soprintendenza Archivistica per la Campania, Soprintendenza per i Beni Architettonici,Paesaggistici, Storici Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia, Archivio di Stato di Napoli,Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Associazione Amici Archivi onlus, Istituto Banco di Napoli- Fondazione, Arte Tipografica, Banco di Napoli

Hanno collaborato

Assunta De Simone, Maria Antonietta Piccolo, Giuseppe Pisano, Gianfranco Coci, Roberto Carleo

Progetto grafico

Luigi Viglione

Comitato d’Onore

Presidenza del Consiglio dei Ministri - RomaPresidenza del Senato - RomaPresidenza della Camera dei Deputati - RomaPresidenza della Commissione Cultura della Camera - RomaPresidenza della Commissione Cultura del Senato - RomaMinistro per la Pubblica Istruzione-RomaMinistro per i Rapporti col Parlamento - RomaMinistro per i Beni e le Attività Culturali - RomaDirezione Generale delle Antichità - RomaDirezione Generale per il Paesaggio, Belle Arti, Architettura ed Arte Contemporanea - RomaDirezione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale - RomaDirezione Generale per l’Organizzazione e per gli Affari Generali e Bilancio del Personale - RomaDirezione Generale per i Beni Librari e Istituti Culturali - RomaDirezione Generale per gli Archivi - RomaArchivio Centrale dello Stato - RomaSoprintendenza Regionale per i Beni Culturali della CampaniaSoprintendenza Speciale per il Polo Museale - NapoliSoprintendenza Archeologica per Napoli e PompeiSoprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici Artistici ed Etnoantropologiciper Napoli e ProvinciaSoprintendenza per i Beni Architettonici ed Artistici di SalernoSoprintendenza per i Beni Architettonici ed Artistici di Caserta e BeneventoSoprintendenza Archeologica di SalernoSoprintendenza per i Beni Storico Artistici di SalernoArchivio di Stato di NapoliSoprintendenza Archivistica per la CampaniaArchivio di Stato di SalernoArchivio di Stato di AvellinoArchivio di Stato di BeneventoArchivio di Stato di CasertaArchivio di Stato di BariArchivio di Stato di PotenzaSoprintendenza Archivistica per la PugliaSoprintendenza Archivistica per la BasilicataSoprintendenza Archivistica per la CalabriaBiblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" - NapoliUniversità degli Studi "Federico II" - NapoliII Università degli Studi - NapoliUniversità l’Orientale - NapoliUniversità degli Studi Parthenope - NapoliUniversità degli Studi Suor Orsola. Benincasa - NapoliIstituto Banco di Napoli FondazioneSocietà Napoletana di Storia Patria - NapoliAccademia Pontaniana - NapoliSocietà Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti - NapoliIstituto Italiano per gli Studi Storici - NapoliIstituto Italiano per gli Studi Filosofici - NapoliPresidenza del Consiglio RegionalePresidenza della Giunta RegionaleProvincia di NapoliComune di SorrentoComune di Massa LubrenseBanco di Napoli SpaAssociazione Amici degli Archivi onlus - NapoliAssociazione Opera Pia Purgatorio ad Arco onlus - NapoliAssociazione Culturale Alessandro Poerio - NapoliMostra d’Oltremare Spa

Castel Nuovo - Napoli anni trenta: il Conte Pietro Municchi, Umberto di Savoia ed il Conte Riccardo Filangieri.

Riccardo Filangieri, Sovrintendente Archivistico per le Province Meridionali e Direttore del GrandeArchivio di Stato di Napoli è stato uno delle figure rappresentative del mondo culturale napoletanoed Italiano fino al 21 luglio 1959 giorno della Sua scomparsa. I cinquant’anni passati hanno semprepiù reso evidente l’importanza della Sua attività e dei suoi scritti. Nelle pagine successive sonoindicate le principali tappe del Suo cursus honorum, i riconoscimenti scientifici italiani ed esteri, lepubblicazioni, tutti gli elementi, cioè, che hanno reso la figura di Riccardo Filangieri unica nel panoramaculturale italiano ed europeo nel secolo XX. I suoi interessi culturali, infatti, iniziano, sulla base degliinsegnamenti di Bartolommeo Capasso, Benedetto Croce e Fausto Nicolini, con la “Storia diMassalubrense” che fu il primo degli scritti di Filangieri e ne rivelò la cultura, l’approfondimentofilologico della documentazione utilizzata, la passione per l’arte in generale ma soprattutto perl’architettura e la pittura. Docente di Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Napoli, partecipòattivamente al dibattito sui principi generali del restauro architettonico e pittorico degli anni trentadel novecento. Divenne, infatti, il responsabile del recupero e della valorizzazione di Castel Nuovoche, finalmente, da deposito militare divenne il primo simbolo culturale e storico della città di Napoli.

Riccardo Filangieri fu però anche il testimone della più grande e grave distruzione delladocumentazione storica napoletana, dirigendo durante la guerra il Grande Archivio di Napoli.A tale scempio, rimasto impunito e per il quale nessuno ha ripagato la città e i cittadini di Napoli ,Filangieri e gli archivisti napoletani risposero con la sola arma disponibile: la loro cultura, con laricostruzione, prima, della più importante serie documentaria già esistente e cioè i quattrocentoregistri della Cancelleria Angioina e Aragonese e, poi, con la ricostruzione dei fondi archivistici dellemagistrature che, nei secoli, erano state istituite per l’amministrazione del regno di Napoli. I duevolumi della pubblicazione “Le fonti documentarie e bibliografiche conservate nell’Archivio di Statodi Napoli” sono stati la risposta concreta e vitale alla distruzione della documentazione.Oggi è possibile infatti, almeno dal secolo XVI in poi, seguire le vicende storiche (economiche, sociali,politiche ecc.) di tutte le comunità del Mezzogiorno d’Italia.

In questi cinquant’anni Riccardo Filangieri ha avuto riconoscimenti sia per i suoi interessi archivisticiche per quelli storici, riconoscimenti però assolutamente non adeguati all’importanza della persona.Basti pensare all’unico riconoscimento formale del Comune di Napoli e cioè l’intitolazione a RiccardoFilangieri della via che unisce piazza Municipio a via Acton senza nessun riferimento all’opera direstauro di Castel Nuovo. Nel 2009, quindi, cinquantesimo anniversario della Sua scomparsa, è stato,per alcuni, l’occasione per ricordare i vari aspetti delle attività di Filangieri. Stefano Gizzi, MichelangeloPisani Massamormile, Giulio Raimondi, Pasquale Belfiore, Francesco Starace, Maria Luisa Storchi,Daniela Menafro, Stefano Palmieri, Angelo Rossi, Gerardo Marotta, Maria Rosaria de Divittis, AdrianoGiannola, Paolo Mascilli Migliorini, Gina Carla Ascione, Eduardo Alamaro, Mauro Giancaspro e con lapartecipazione di Angerio Filangieri nel maggio 2009 si costituirono in Comitato Promotore per leCelebrazioni in ricordo di Riccardo Filangieri, decidendo di effettuare la prima manifestazione il 29maggio 2009 presso l’Archivio di Stato di Napoli nella sala del refettorio del Monastero dei SantiSeverino e Sossio, sala oggi intitolata a Riccardo Filangieri. In tale occasione con la partecipazione delDirettore Generale per gli Archivi, Luciano Scala, fu effettuato un primo ricordo: Maria Rosaria deDivitiis, Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli, Stefano Gizzi, Soprintendente per i Beni Architettonicidi Napoli, Maria Luisa Storchi, Soprintendente Archivistico per la Campania, Angerio Filangieri, StefanoPalmieri e gli architetti Renata Picone e Marina Rosi, ognuno nel suo campo, ricordarono i vari aspettidelle attività di Riccardo Filangieri. Giulio Raimondi, a conclusione, illustrò il programma di convegnie pubblicazioni del Comitato.

Nel corso del 2009, si è quindi nominato il Comitato d’Onore per le Celebrazioni, è stato chiestoed ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e stabilito un primo convegno, quellodi oggi, 20 aprile 2010, anche per ricordare i settant’anni dell’istituzione delle SoprintendenzeArchivistiche e Riccardo Filangieri come primo Soprintendente per le Province Meridionali.Il Comitato ha ritenuto di organizzare le manifestazioni dedicando una giornata di studio o unapubblicazione alle più importanti e significative tappe della vita di Riccardo Filangieri, identificandotali tappe nelle istituzioni che Filangieri studiò o di cui fu attivo rappresentante. L’auspicio è chequindi il Comune di Napoli, l’Accademia Pontaniana, l’Università degli Studi “Federico II”, l’AssociazioneNazionale Archivistica Italiana possano garantire una attiva collaborazione al programma predispostodal Comitato.

Fondamentale, per la riuscita delle manifestazioni, è stato il sostegno e la collaborazione dellaDirezione Generale per gli Archivi, nella persona del dott. Luciano Scala, con la quale è in corso distipula un’apposita Convenzione. Così come è stato indispensabile il sostegno del Banco di Napolinella persona del suo Presidente Enzo Giustino.

Comitato per le Celebrazioni

Giornata di Studio in ricordo di Riccardo Filangieri.Archivio di Stato di Napoli - Sala Riccardo Filangieri - 29 maggio 2009

Congresso Internazionale degli Archivi - Firenze 1956Il Sindaco di Firenze Giorgio La Pira, il Ministro dell’Interno Ferdinando Tambroni,il Vicepresidente Charles Braibant e il Presidente dell’Organizzazione Internazionale degli Archivi Riccardo Filangieri.

ore 9,30 - Indirizzi di saluto

Maria Luisa Storchi - Soprintendente Archivistico per la CampaniaLuciano Scala - Direttore Generale per gli ArchiviGregorio Angelini - Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della CampaniaEnzo Giustino - Presidente del Banco di NapoliImma Ascione - Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli

Presiede e coordinaGiulio Raimondi - Presidente del Comitato per le Celebrazioni per il Cinquantesimo

Anniversario della scomparsa di Riccardo Filangieri

ore 10,30 - Interventi

Maria Grazia Pastura - Università “La Sapienza” di RomaLa legge istitutiva delle Soprintendenze Archivistiche

Maria Luisa Storchi - Soprintendente Archivistico per la CampaniaRiccardo Filangieri e gli Archivi Privati

Maria Rosaria de Divitiis - già Dirigente MIBAC - Settore ArchiviRiccardo Filangieri per la valorizzazione dell’Archivio Storico del Banco di Napoli

Ugo Falcone - Università degli Studi di UdineRiccardo Filangieri e il Congresso Internazionale degli Archivi - Firenze -1956

Angerio Filangieri - Università degli Studi di Napoli “Federico II”L'architettura catalana negli studi di Riccardo Filangieri

ore 12,30 Consegna alla famiglia Filangieri della medagliache il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha destinato, quale Suo premiodi rappresentanza, alle manifestazioni in onore di Riccardo Filangieri

ore 13,30 - Pausa dei lavori

Riccardo Filangieriarchivista e storico

Giornata di studio in ricordodi Riccardo Filangieri

Martedi 20 aprile 2010, ore 9,30

Soprintendenza Archivistica per la Campania

Napoli, Palazzo MariglianoVia San Biagio dei Librai, 39

ore 14,30 - Interventi

Stefano Gizzi - Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e ProvinciaRiccardo Filangieri di Candida restauratore

Luigia Grillo - Soprintendenza Archivistica per la CampaniaRiccardo Filangieri e l’Archivio Storico Municipale di Napoli

Marina Azzinnari - Archivio di Stato di NapoliRiccardo Filangieri e l’acquisizione dell’Archivio Borbone

Giovanni Bono - Archivio di Stato di NapoliRiccardo Filangieri di Candida Gonzaga: note e ricerche per una biografia

Renato Dentoni Litta - Archivio di Stato di SalernoLeopoldo Cassese e Riccardo Filangieri - Collaborazioni tra un Archivio di provinciae il Grande Archivio

Gina Carla Ascione - Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e ProvinciaRiccardo Filangieri e una fonte inedita per la storia delPalazzo Reale di Napoli

Nell’ambito della Giornata di studio sarà inaugurata lamostra documentaria, bibliografica e fotografica“Ricordo di Riccardo Filangieri”a cura di Angela Spinelli e Maria Antonietta Taglialatela

La mostra resterà aperta fino al 4 giugno 2010(lunedi - venerdi: ore 9.30 -13.30)Segreteria organizzativa: Soprintendenza Archivistica per la Campania

Info: 0814935501 - www.archivistica-na.it

Massalubrense (Napoli)Riccardo Filangieri

Firenze, Congresso Internazionale degli ArchiviRiccardo ed Eleonora Filangieri

Riccardo Filangieri di Candida Gonzaga, Conte. Libero docente di Diplomatica e Paleografia.Già Ispettore Generale degli Archivi di Stato, Segretario generale dell’Accademia Pontaniana, giàPresidente dell’Accademia di Archeologia, Lettere ed Arti. Medaglia d’Oro della Pubblica Istruzione.Abita in via Giovanni Pontano, 7; telefono 380 546. Ha 76 anni. E’ sposato con Eleonora De Clario edha un figlio, Angerio.

Riccardo Filangieri appartiene alla ristretta cerchia dell’alta cultura napoletana ed a quella,più ampia, della cultura italiana. E’ una nobile figura di studioso che non ama mettersi in mostra, chevedrete raramente in uno dei Circoli cittadini, scintillanti di luce e di vanità; vive molto isolato dal “mondo ” e confessa che il suo prossimo sono i personaggi storici con i quali s’intrattiene: Carlo d’Angiò,Alfonso d’Aragona ed altri. La sua vita è lo studio costante, è la ricerca quotidiana a cui si dedica conpassione, nella sua bella casa in palazzo Minervini o all’Archivio di Stato. Se, da domani, potesse rifarela sua vita, Riccardo Filangieri ricomincerebbe a svolgere l’attuale attività, perché ha sempre seguitole sue naturali inclinazioni e non ha mai avuto occasione di pentirsene; tuttavia - un tuttavia c’è – lescienze hanno sempre esercitato un forte fascino sul suo animo e, forse, se non avesse dedicato il suotempo ad indagare i fatti degli uomini, lo avrebbe consacrato a scrutare quello degli astri.

Il conte Filangieri è un uomo magro, asciutto, dai capelli bianchi, moderato nei gesti e nelleparole; la sua conversazione – sottolineata da un’accentuata “ erre ” francese – è sempre interessante;qualche volta, anche divertente. Cortese nell’ascoltare tutto ciò che gli altri gli van dicendo, è restìoa parlar di sè. E’ modesto, ma non al punto di sembrare “ immodesto ”; quando parla delle sue operele giudica con sottile acutezza critica e con il distacco dello studioso. Le loda o le minimizza, comese fossero di altri.

Riccardo Filangieri è molto legato alla sua città, dalla quale non si è mai mosso se non inoccasione di viaggi in Italia e all’estero, fatti per ragioni di studio. Tuttavia l’aspetto di Napoli chepredilige non è quello dei nostri tempi, ma quello della Napoli ottocentesca, romantica, che a meravigliasi armonizzava con la sua incomparabile cornice naturale e non aveva ancora subìto le ingiurie delsecolo che corre. Non è difficile immaginare, perciò, che, dalla città come è oggi, cambierebbe moltecose, se potesse, ma, principalmente, toglierebbe i tre quarti di quanto nel campo urbanistico vi si èaggiunto negli ultimi quarant’anni; perchè – secondo il conte Filangieri – nulla potrebbe essere piùdisarmonico nel ridente panorama partenopeo quanto le immani e geometriche costruzioni odierne,nelle quali la rivoluzione della tecnica e l’imperativo economico hanno dato il bando ai valori artisticie soffocato ogni ideale estetico, con opprimenti e monotoni ritmi, pari a quelli del jazz, entro unambiente che soleva compiacersi della musicale serenità classica o gioire delle liriche trovate delbarocco.Il tempo moderno – con tutto il suo cemento ed il suo affarismo, con l’arrivismo e l’improvvisazione– non può essere il tempo di Riccardo Filangieri, i cui gusti sono indicativi di una mentalità legata adun ben diverso passato. Per lui, la pittura moderna è “un tormento inutile”, una corsa ostinata allaricerca della creazione a tutti i costi, uno sforzo vana di richiamare in vita una fonte inaridita; i libri egli scrittori preferiti sono molti, tanti (per citare uno, di livello superiore: il Carducci delle “Odi barbare”);l’opera lirica del Sette e dell’Ottocento è lo spettacolo migliore; i rumori, specie quelli ritmici e lacerantidei motori, son la cosa che maggiormente lo infastidisce nei rapporti con il prossimo e con il mondoesterno; le doti che apprezza di più in un uomo sono l’ingegno, la rettitudine e la discrezione; in unadonna, la femminilità e la grazia, “ancor più che la bellezza”. Eppure, nonostante tutte queste tendenze,il conte Filangieri apprezza, fra tutte le scoperte, proprio la più moderna e distruttiva; quella dell’energiaatomica, “vera alba rivoluzionaria della vita dell’umanità”, e si augura che gli uomini sapranno servirseneper il loro comune benessere, anzichè per nuocersi a scopo di materiale interesse.Riccardo Filangieri – il cui motto è “Deorsum numquam” – è fondamentalmente un pessimista, undubbioso che ha una sola certezza: la nostra ignoranza. È giunto a questa gelida e amara conclusionecon la tranquillità d’un filosofo antico, dopo una vita intera dedicata alla scienza, al sapere, alle letture,con una serietà e una profondità assolutamente inusuali in chi – come lui – ha avuto dalla nascitalignaggio e censo. Ed enuncia quella conclusione proprio nella raccolta solitudine del suo studio, unostudio “pavimentato” di libri, tappezzato di libri, gremito di libri.

TUTTANAPOLI - Annuario dei personaggi. Napoli, Deperro, 1952Ad vocem (a cura di Paolo Vaglio) pag, 256 e 543

Riccardo Filangieriarchivista

Nomine ed incarichi in enti ed associazioni pubbliche e private.

1 gennaio 1911 Membro Commissione per gli studi storici nell’Archivio Generale del Banco diNapoli,(con B. Croce, G.de Blasis, E. Casanova, G.B. d’Addosio, A. Filangieri, Golia).

22 giugno 1925 Componente della Commissione per l’acquisto dei Notamenti di Carlo de Lellis(con M. Schipa, N. Barone, F. Nicolini, E. Martini, G.M. Monti).

1 ottobre 1926 Componente della Commissione per gli esami di Paleografia e Archivistica nelReal Archivio di Stato per il 1926.

18 agosto 1928 Componente della Commissione di scarto per le varie sezioni dell’Archivio di Statodi Napoli.

24 giugno 1932 Componente della Commissione per l’archivio Generale del Banco di Napoli,(lettera Dir. Gen. Del Banco di Napoli).

10 aprile 1935 Componente della Commissione Storica per l’Archivio del Banco di Napoli, (Deliberadel Consiglio di Amministrazione)

25 maggio 1942 Membro della Commissione consultiva per le pubblicazioni archivistiche degliArchivi di Stato,(D. Min. Int.).

22 febbraio 1949 Componente della III Commissione per l’Archivio Storico del Banco di Napoli,(lettera del Direttore Generale).

25 luglio 1949 Componente della Commissione per la riforma della legge sull’ordinamento degliArchivi di Stato, (Ministero Int.).

24 ottobre 1949 Vicepresidente dell’Associazione Nazionale degli Archivisti Italiani, (Congresso diOrvieto).

17 marzo 1950 Componente della Commissione Arcivescovile Napoletana per gli ArchiviEcclesiastici, (lettera del Cardinale Ascalesi).

2 agosto 1950 Delegato Italiano nell’assemblea costituente del Consiglio Internazionale degliArchivi, (lettera).

28 ottobre 1950 Presidente dell’Associazione Nazionale Archivistica, (eletto nel II CongressoNazionale degli Archivi, Modena).

5 settembre 1952 Presidente del Comitato per la bibliografia degli Archivi internazionale in seno alConseil International des Archives, con sede a Parigi, (lettera di Mr Braibant).

ottobre 1952 Presidente della Commissione per la bibliografia archivistica del ConseilInternational des Archives per riferire al II Congresso Internazionale dell’Aia, coni rappresentanti degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Svizzera, dell’Egitto,(lettera di Mr Braibant e di Mr Lester Born).

22 ottobre 1952 Member of the Committee on the program for the second International Congresson Archives, (lettera della segreteria del Conseil International des Archives MrLester Born).

16 maggio 1953 Vicepresidente del Comitato esecutivo del Consigliointernazionale degli Archivi,(lettera della proposta del Presidente Mr Charles Braibant).

23 luglio 1953 Membro del Conseil International des Archives, eletto a Scheveningen il 25 giugno1953, (lettera del Segretario Generale Mr Lester Born)

giugno 1954 Presidente del Comitato Esecutivo per il III Congresso Internazionale degli Archiviin Firenze 1956, (Sessione del Consiglio Internazionale degli Archivi a Stoccolma).

24 settembre 1956Presidente del Consiglio Internazionale degli Archivi presso l’Unesco, Parigi, AvenueKleber n°19 (Seduta del Comitato Esecutivo del CIA in Firenze).

30 settembre 1957Socio Onorario dell’”Associazione Nazionale Amici degli Archivi”, (lettera delPresidente Sm Sacco).

Archivio privato Filangieri, Livardi (San Paolo Belsito-Napoli) coll. A/6

Bibliografia degli scritti di Riccardo Filangieri

Storia di Massa Lubrense, Napoli, 1910Una Viceregina napoletana del Seicento, in “Regina”, a. VII, n 8, Napoli 1910.Notizie sulle monete in uso nella Puglia dal sec. X al XII, in “Supplemento delle monete del Reame delle

Due Sicilie”, a. III, Napoli, 1913.Riccardo Filangieri, “imperialis Aulae Marescallus” e i suoi omonimi contemporanei, in “ Archivio Storico

per le Province Napoletane”, a. XXXVII-XXXVIII, Napoli, 1913.Sulla Ramesina Pugliese, in “Supplemento alle Monete del Reame ecc.”, a. IV, Napoli, 1914.Appunti di Cronografia per l’Italia Meridionale, ne “Gli Archivi Italiani”, a. I, Siena, 1914.Il Capasso per la Storia di Sorrento, in “Sorrento”, a. III, Sorrento, 1915.Sorrento e la sua penisola, vol. 82° della Collana “Italia artistica”diretta da C. Ricci, Bergamo, 1917.Codice Diplomatico Amalfitano, Vol.I: - Le pergamene di Amalfidell’Archivio di Stato di Napoli (907-

1200), Napoli, 1917.La “charta amalphitana”, ne “Gli Archivi Italiani”, Siena, 1919.La scultura in Napoli nei primo albori del Rinascimento, in “Napoli nobilissima”, s., a. I, Napoli, 1920.I “Curiales” di Amalfi, in “Billettino del Bibliofilo”, a.II, Napoli, 1921.Una raccolta di pergamene amalfitane in Scala, ne “Gli Archivi italiani”, a. VIII, Siena, 1920.Due privilegi aragonesi del Collegio dei Teologi falsificati nel Settecento, in “Atti della R. Accademia di

Scienza Morali e Politiche della Società Reale”, a. XLIX, Napoli, 1924.Storia dell’Università di Napoli: L’Età Aragonese (Nel volume pubblicato per la ricorrenza del VII centenario

dell’Università), Napoli, 1924.La chiesa e il monastero di San Giovanni a Carbonara(opera iniziata da Antonio Filangieri), in “Archivio

Storico per le Province Napoletane”, Aquila, 1924.Relazione sul progetto di legge per l’abolizione della successione femminile dei titoli, in “Relazione ecc.”

a cura di Consulta Araldica, Roma, 1925.La casa di Federico d’Aragona in Castel Nuovo, in “Studi in onore di M. Schipa”, Napoli, 1926.Il tempietto di Gioviano Pontano, in Napoli (nel V centenario della nascita), in “Atti dell’Accademia

Pontaniana”, vol. LVI, Napoli, 1926.Il Monumento ai caduti in Sorrento, nel num. Unico “Sorrento”, 1926Castel Nuovo e i suoi restauri, in “Bollettino del Comune di Napoli”, a. 53°, Napoli, 1927.Commemorazione di Gennaro Aspreno Galante, in “Atti dell’Accademioa Pontaniana”, Napoli, 1927L’architetto della Reggia aragonese di Napoli, ne “L’Arte”, a. XXXI, Roma, 1928.La galleria di Castel Nuovo, in “Bollettino del Comune di Napoli”Napoli, 1928.Perrinetto da Benevento, in “Samnium”, a. I, Benevento, 1928.La Gran Sala di Castel Nuovo, in Napoli, in “Dedalo”, a. IX, 1928.Notamenti e repertori delle Cancellerie napoletane compilati da Carlo De Lellis e da altri eruditi dai sec.

XVI e XVIII, in “Atti dell’Accademia Pontaniana”, vol. LVIII, Napoli, 1928.Codice Diplomatico Barese, Vol.X: Le pargamene di barletta all’Archivio di Stato di napoli, Bari, 1928.L’arrivo del primo tricolore italiano a New York, in “Columbus”, vol.XLVIII, New York, 1928.S. Francesco di Assisi nella concezione degli artisti, “Brutium”, 1928.I restauri di Castel Nuovo di Napoli, in “Annuari de L’Institut d’Estudis Catalans”, vol. VII, Barcellona, 1929.La cittadella aragonese e il recinto bastionato di di Castel Nuovo, in “Atti dell’Accademia Pontaniana”,

vol. LIX, Napoli, 1929.“Partenope”, in “Rotary”, a. VI, Napoli, 1929.Relazione sui restauri di Castel Nuovo, in “Dedalo”, a. X, 1929.Architettura e scultura catalana in Campania nel sec.XV, in “Boletin dela Societad Castellonense de

cultura”, T. XI, 1930.Les origines de la peinture flamande à Naples au XVe siècle, in “Actes du XIIe Congrès international de

Histoire de l’Art”, Bruxelles, 1930.Sorrent, monografia illustrata in tedesco, Novissima, 1930.Antonio Marchesi da Settignano, architetto militare del Rinascimento, in “Rivista d’ Artiglieriae Genio”.

Roma, 1931.

Critiche amene all’opera di Castel Nuovo, Napoli, 1931.Sulle origini dello Studio napoletano, in “Nuova Rivista Storica”, a. 1931.I restauri di Castel Nuovo alla Conferenza Internazionale di Atene, in “Bollettino del Comune di Napoli”,

a. 57°, 1932.La peinture flamande à Naples pendant le XV siècle, in “Revue belge d’archèologie de l’Art”, T. II, 1932.L’Arco di trionfo di Alfonso d’Aragona, in “Dedalo”, 1932.Giovanna I nella leggenda e nella storia, in “Napoli”, a. 58°, 1932.Note ad un diploma in volgare di Alfonso d’Aragona, nella Miscellania di studii “Ad Alessandro Luzio gli

Archivi Italiani”, Firenze, 1933.Un più antico progetto dell’Arco trionfale di Alfonso I d’Aragona in “Rassegna Storica Napoletana”, a. I,

1933.Les restaurations du Castel Nuovo del Naples, in “ Conservation des monuments et d’Historie”, Institut

de Coopèration intellectuelle, Paris, 1933.Le artiglierie di Castel Nuovo nei secoli XVI e XVII, in “Archivio Storico per le Province Napoletane”, n.s.,

a. XIX, 1933.Storia di Castel Nuovo, serie di 33 articoli nel “Roma”, 1933.La guerra dei Sette Anni nelle corrispondenze dei Ministri napoletani in Polonia, comunicazione al VII

Congresso internazionale di Scienze storiche, in “Resumès etc.”, Varsovie, 1933.Il tempio di Minerva sorrentina, in “Minerva sorrentina”, a. I, Sorrento, 1933.Castel Nuovo, reggia angioina ed aragonese di Napoli (per la XXIII Riunione della Società del Progresso

e delle Scienze), Napoli, 1934.Le origini del Rinascimento a Napoli, in “Napoli”, a. 60°, 1934.Castel dell’Ovo nelle sue più antiche rappresentazioni, in “Rassegna Storica Napoletana”, a. II, 1934.L’architecture Gothique civile en Catalogne: le Chàteau, la maisons seigneuriale, Paris, 1935.Una mancata storia napoletana di Scipione Ammirato, in “Rassegna Storica Napoletana”, a. II, 1935.La “Messa di San Pietro”, affresco in San Pietro ad Aram, in “Rassegna Storica Napoletana”, a. III, 1936.Il castello di Capuana, fortezza e reggia, in “Il Tribunale”, Napoli, 1937.Giotto a Napoli e gli avanzi di pitture nella Cappella Palatina Angioina (pel VI Centenario della morte

di Giotto), in “Archivio Storico Italiano”, 1937.Il nuovo Salone per gli Archivi Gentilizi, in “Archivi”, 1937.Restauri e riordinamenti nel R. Archivio di Stato di Napoli, in “Archivi”, a. V, 1938.Rassegna critica delle fonti per la storia di Castel Nuovo, in “Archivio Storico per le province Napoletane”,

Napoli, a. 1936-1939.Introduzione a “Gli atti perduti della Cancelleria Angioina”in “Regesta Chartarum Italiae”, Roma, 1939.Storia del Banco di Napoli: vol.I: I banchi di Napoli dalle origini alla costituzione del Banco delle Due Sicilie

(1539-1808)(pel Centenario delle origini del Banco), Napoli, 1940.Relazione sull’isolamento e i restauri di Castel Nuovo, reggia aragonese di Napoli, a cura del Municipio,

Napoli, 1940.Commemorazione di Michelangelo Schipa, in “Atti R. Accademia Arch.Lett. e Belle Arti”, 1941.Una congiura di baroni nel Castello d’Isola in vista di una seconda spedizione di CarloVIII, in “Studi storici

alla memoria di M. Schipa”, Napoli, 1942.Bartolomeo Capasso, in “Notizie degli Archivi di Stato”. A. II, 1942.La casa di Marino Marzano, Principe di Rossano, Carinola, nella “Miscellania in onore di J. Puig i Cadafalch”,

Institut d’estudies catalans, Barcelona, 1947.L’archivio dei Principi di Bisignano, in “Notizie degli Archivi di Stato”, a. VIII, 1948.Artistas espagnoles en la recostruccion del Castel Nuovo en el siglo XV, in “La Huella de Espana en Italia”,

Madrid, 1949.Il Codice miniato della Confraternita di Santa Marta, Firenze, 1950.Archivi Privati. Relazione al Congresso nazionale archivistico di Modena, in “Notizie degli Archivi di

Stato”a.XI, Roma, 1951.Codice Diplomatico Amalfitano, vol.II (1201-1322), Appendice (860-1291), Trani, 1951.Perdita e recuperi del Diplomatico Farnesiano, in “Miscellanea in onore di mons. Angelo Mercati”, Città

del Vaticano, 1952.L’Archivio della Real Casa Borbone di Napoli, in “Archivio Storico Italiano”, a. CXI, Firenze, 1953.

“Napoli: visioni d’arte e di vita”. Commento ai disegni di M. Canino, a cura del Banco di Napoli, Torini, 1954.

Arrivo di Ferdinando il Cattolico a Napoli. Relazione al Card. d’Este, in “Estudios del V Congresso de la Corona de Aragon”, Barcelona, 1954.

Relazione su “Gli Archivi e la Storia Dell’Arte” al II Congresso internazionale degli Archivi, Aja, 1953, in “Notizie degli Archivi di Stato”, Roma 1954.

La Biblioteca dei Re Aragonesi (commento a T. de Marinis), in “Archivi”, a. XXII, Roma, 1955.Una cronaca napoletana figurata del Quattrocento, commentata (a cura dell’Accademia Nazionale di

Archeologia,Lettere e Belle Arti), Napoli, 1956.Gli archivi Privati, Relazione al III Congresso internazionale degli Archivi, Firenze, 1956.I Registri Angioini ricostruiti sotto la direzione di R. F. con la collaborazione degli Archivisti napoletani, a

cura della Accademia Pontaniana, nella serie “Testi e documenti di storia napoletana”, volumeI-XIII, Napoli, 1950-1959.

I fattori storici dell’Arte del Mezzogiorno d’Italia, Napoli, 1960.Collaborazione all’Enciclopedia Italiana Treccani, per le voci: Amalfi, d’Afflitto, Filangieri, Gambacorta,

Fanzago Cosimo, Fracanzano Francesco e Cesare, Gargiulo Domenico.Note al Privilegium Libertatis concesso dai napoletani agli amalfitani nel 1190, in Papers of the British

School at Rome, n.s. Vol. XXIV, pp.110-116 ma in Scritti Vari, Roma, 1970 - Pubblicazioni Archividi Stato LXIX, pp. 103-118.

Il Libro d’Ore di Alfonso I d’Aragona, in riv. Partenope, a. II, 1961. pp.1-5 ma in Scritti Vari, Roma 1970, - Pubblicazioni Archivi di Stato LXIX, pp. 143-148.

Les Archives des anciennes banque à Naples, in Archivum I (1951), pp.118-120 ma in Scritti Vari, Roma,1970 - Pubblicazioni Archivi di Stato LXIX, pp. 247-252.

Per la denominazione delle strade di Napoli??Santa Chiara nell’Arte, s.d., ma prima del 1943, dattiloscritto, pp. 22Castel Nuovo, reggia angioina ed aragonese di Napoli con prefazione di Bruno Molajoli, edizione curata

dalla Prof.ssa Jole Mazzoleni, Napoli, 1964.Scritti di paleografia e diplomatica, di archivistica e di erudizione. Pubblicazione degli Archivi di Stato,

LXIX, Roma 1970, presentazione di Jole Mazzoleni e introduzione di Ernesto Pontieri.

Mostra “Ricordo di Riccardo Filangieri”

Ricerca storica e documentaria e schede a cura di Angela Spinelli e Maria Antonietta Taglialatela.

Soprintendenza Archivistica per la CampaniaNapoli, Palazzo Marigliano

dal 20 aprile al 4 giugno 2010.

1 - Nota del Ministero dell’Interno - Direzione Generale dell’Amministrazione Civile - nella quale si dispo-ne che le Soprintendenze Archivistiche richiamino l’attenzione delle ditte di trasporti internazionali,

25 e 28 della legge del 22 dicembre 1939 n. 2006.Roma, 10 marzo 1940

2 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri invia una nota alla R. Dogana di Napoli, alle ditte di trasporto internazionali, ai librai antiquari ed ai commercianti di antichità, che ha per oggetto il divieto di esportazione delle scritture. Nella lettera si invita alla precisa osservanza della legge del 22 dicembre del 1939 e in particolare dell’articolo 25 nel quale si vieta l’esportazione dal Regno di archivi e scritture d’interesse storico, senza l’autorizzazione del Ministero dell’Interno. Si esorta ad osservare, inoltre, l’art.

tazione o la divisione del materiale archivistico senza l’autorizzazione. Il Soprintendente cita anche

l’esportazione di archivi e documenti di interesse storico.Napoli, 15 aprile 1940

3 - Giulio Rodinò di Miglione scrive al prefetto di Napoli e dichiara, in osservanza della legge 22 dicembre 1939, di essere detentore dell’archivio degli eredi del principe di Bisignano Luigi Sanseverino. Napoli, 22 gennaio 1942

4 -Il Prefetto di Napoli invia una nota alla Soprintendenza Archivistica che ha per oggetto la tutela degli archivi privati. Nella lettera si fa riferimento alla legge sugli archivi del 1939 e alla denuncia dell’avv. Giulio Rodinò di Miglione.Napoli, 28 gennaio 1942

5 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri invia una nota alla Prefettura nella quale accusa ricevuta della denunzia di archivio privato d’interesse storico fatta dall’avvocato Giulio Rodinò di Miglione.Napoli, 8 febbraio 1942

6 - Il conte Riccardo Filangieri invita il prefetto di Napoli a disporre l’invio in Soprintendenza della denun-cia presentata dal marchese Mario Coda, così come prescritto dall’art. 21 della legge del 1939. Napoli, 28 giugno 1942.

Testimonianze dall’Archivio Storico dellaSoprintendenza Archivistica per la Campania

L’art.21 delle legge 22 dicembre 1939 n.2006, stabilisce, come scrive Filangieri “che i possessori di archi-vi privati d’interesse storico debbano farne denuncia al Prefetto della provincia ove gli atti sono custoditi, e che il Prefetto debba trasmettere la denuncia alla competente Soprintendenza Archivistica”.

Ferdinando.Napoli, 18 giugno 1942

8 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri scrive a Gaspare Casella-Libreria Antiquaria- di aver visto nella libreria un manoscritto dal titolo: “Cronologico Giornale fatto da S. M. il Re delle Due Sicilie per i fatti accaduti in quel Regno in seguito delle stravaganti pretenzioni del Ministro inglese, e particolarmente dal

scrive Filangieri “mentre lo sottopongo al vincolo prescritto dall’art.22 della legge del 22 dicembre 1939 n.2006, che ne vieta l’alienazione senza il consenso del Ministero dell’Interno, la prego di voler invitare il

mio desiderio trattare l’acquisto per conto dell’archivio di stato di Napoli…”.Napoli, 17 ottobre 1946

9 - Il dott. Mario Cajano scrive a Gaspare Casella che condivide la sua idea di rendere un servizio al conte Filangieri e che intende cedere il manoscritto per 4.000 lire. “Il prezzo”, aggiunge Cajano, “non rappre-senta il valore del documento, ma semplicemente un compenso che voglio dare ai miei familiari per averlo salvato dalla requisizione inglese che certamente l’avrebbe fatto emigrare o passare nella spazzatura…”.Napoli, 5 maggio 1947

10 - Dichiarazione di notevole interesse storico di tre pergamene del Principato longobardo, degli anni 1019, 1022 e 1023, conservate presso la Ditta Rinaldo e C di Salerno28 maggio 1947

11 - Riccardo Filangieri scrive al signor Mario Cajano alcune considerazioni sul manoscritto, meraviglian-dosi che la prima volta che ha visto il manoscritto il costo era di poche centinaia di lire, in seguito, nel corso delle trattative di acquisto, il prezzo è cresciuto. “E’ vero che 4000 lire sono poca cosa”, scrive il Soprintendente questione quantunque quasi del tutto mancante della parte più importante, che è appendice delle lettere, ha per me un interesse in rapporto ai tentativi di ricostruzione dei documenti distrutti perché sostituirebbe in parte un volumetto quasi simile che esisteva nell’archivio di Casa Reale”. Il massimo prezzo che il conte gli propone è 3000 lire e aggiunge che è necessaria “un po’ di cooperazione alle nostre mai lievi fatiche per risanare il nostro patrimonio storico. Qualora lei non accetti la mia proposta sia gentile di dirmi il nome

un’altra …”.Napoli, 4 luglio 1947

12 - Il Soprintendente Filangieri scrive a Gaspare Casella in merito al manoscritto e gli comunica di aver inviato una lettera a Mario Cajano. Lo invita a riferirgli il domicilio di Cajano o del proprietario del do-

“dalla responsabilità della precedente lettera di questa Soprintendenza”.Napoli, 14 luglio 1947

7 -

13 - Mario Cajano, in risposta alla lettera del 4 luglio scrive al conte Filangieri che il proprietario non inten-de più vendere il manoscritto, avendo capito dal carteggio intercorso l’importanza del documento.Napoli, 16 luglio 1947

Cajano.Napoli, 30 giugno 1947

15 - Il Soprintendente non avendo ricevuto la visita del proprietario del manoscritto, che ha preferito rimanere anonimo, scrive a Mario Cajano , invitandolo a riferire al proprietario di conservare bene il documento, perché comunque bisogna adempiere alle formalità relative alla dichiarazione di interes-se storico. Conclude la lettera sollecitandolo, ancora una volta, a comunicargli il nome del proprietario del Giornale.Napoli, 13 dicembre 1947

16 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri informa il prefetto di Catanzaro che la ditta Mauro raccoglie, in questa città, carta da macero. Poiché per disposizione dell’art. 29 del 22 dicembre 1939 si vieta alle

to da parte della competente Soprintendenza Archivistica, Filangieri chiede al prefetto di far sorveglia-

Napoli, 9 settembre 1947

del proprietario, scrive che se non riceverà alcuna risposta investirà della pratica il Procuratore della Repubblica “al quale ella fornirà le informazioni che io le ho due volte richieste invano”.Napoli, 17 novembre 1948

18 - Relazione sugli archivi privati redatta da Riccardo Filangieri in occasione del II Congresso Nazionale degli archivi, svolto a Modena dal 25 al 28 ottobre del 1950.“Il problema degli archivi privati”, scrive Filangieri, “controverso da decenni rientra nella crisi del concetto di proprietà, concetto che va subendo un’evoluzione in seno alla lotta tra i diritti reali del singolo e il pub-blico interesse . … Chi possiede l’archivio, … stenterà non poco a convincersi che quel patrimonio morale non gli appartenga se non in parte e che debba sottoporlo a svariati vincoli, e debba mostrarlo a chi voglia studiarlo, nel dubbio pure che possano trovarvisi cose che egli ignora e di cui non sia desiderabile la divul-gazione… . E’ in base a tali considerazioni che ho sempre pensato come più che la coercizione fondata su norme di diritto e messa in atto con mezzi di polizia, debba valere un’opera assidua di educazione morale ai doveri, che abbia ogni possessore di beni che sono decoro ed elementi di scienza del proprio Paese, di conservarli e tenerli a disposizione del superiore comune interesse culturale. La nostra deve essere opera più di apostolato che di giurisdizione. Pei possessori di archivi che siano fonti di storia la Soprintendenza

delle loro scritture…”.s.l., s.d (1950)

19 - Relazione sull’attività della “Soprintendenza Archivistica per le Provincie Napoletane”. Nella relazione, tra l’altro, è sottolineata la cura, da parte della Soprintendenza, “dell’immenso e prezioso archivio del

per seguire il riordinamento dei documenti, sia per consigliare le modalità più idonee per la trasfor-

della Sezione Storica.Napoli, 1950

14 -

17 -

Lettera di trasmissione della Relazione annuale del 1950.Napoli, 23 giugno 1951

21 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri, nel segnalare al Ministero dell’Interno i nomi dei comuni presso

Sezione di Salerno, Leopoldo Cassese, se nel primo semestre del 1952 è possibile visitare gli archivi dei comuni di Salerno, Eboli, Campagna, Sala, Sarno, Siano ed Aquara.Napoli, 17 gennaio 1952

“Il S.”

22 - Lettera di risposta del Direttore dell’Archivio di Stato Sezione di Salerno, Leopoldo Cassese, alla nota

tuarsi presso alcuni archivi comunali della provincia di Salerno.Salerno, 25 gennaio 1952

23 - Relazione sull’attività svolta dalla “Soprintendenza Archivistica per le Provincie Napoletane”. Nella rela-zione del 1953 è scritto, tra l’altro, che la Soprintendenza ha provveduto:

no;-a concludere l’acquisto dell’archivio riservato Borbone – Due Sicilie, curando il trasporto da Hohen-schwangau a Napoli, - a dare numerosi pareri sulle richieste di riconoscimenti o concessioni di stemmi e gonfaloni da parte

stri.Napoli, 1953

24 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri chiede al Sindaco di Salerno di disporre che il messo del Comune

tre documenti, in possesso della Ditta, risalenti al periodo del Principato Longobardo. Napoli, 14 luglio 1953

25 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri chiede al Sindaco di Vico Equense di disporre che il messo del Co-

di Massaquana, i dieci volumi in suo possesso, dichiarati di interesse storico e appartenenti a Gaetano Parascandalo.Napoli, 14 luglio 1953

“Il S.”

Francesco Cannavale, parroco di Massaquana, su richiesta del Soprintendente Riccardo Filangieri.

possesso del sacerdote.Vico Equense, 15 agosto 1953

20 -

26 -

27 - Il Soprintendente Filangieri scrive alla Direzione II Gruppo Opere Pie di Napoli annunciando la visita del dott. Barone Carlo de Frede, dell’Archivio di Stato di Napoli, che deve controllare lo stato di consi-stenza dell’archivio esistente. Tale visita rientra nella ricognizione, predisposta dal Ministero dell’Inter-no, degli archivi delle Opere Pie della Repubblica. La lettera è accompagnata da un biglietto da visita del Soprintendente che scrive: “Scopo della visita è di raccogliere alcuni dati per una relazione che gli Archivi italiani presenteranno al Congresso Internazio-nale degli archivi. Prego quindi di fornire i dati che verranno richiesti dal mio incaricato dott. de Frede. Con distinti saluti R. Filangieri”.Napoli, 10 marzo 1954

28 - Dono della Ditta Rinaldo di Salerno di tre pergamene all’Archivio di Stato di Salerno. I tre diplomi origi-nali degli anni 1019, 1022 e 1023 vennero dichiarati di notevole importanza storica nel 1947 dalla R. Soprintendenza Archivistica di Napoli.Salerno, 18 giugno 1954

29 - Il Soprintendente Riccardo Filangieri scrive al Ministero dell’Interno-Direzione Generale Amministra-

dalla loro costituzione per “le lacune della legge che le ha istituite, per la mancanza di un regolamento, scrive

il Soprintendente, “ispezionare, controllare e spesso ricevere in dono o in deposito, o acquistare archivi privati importantissimi, primo fra tutti quello di casa Borbone” lo si deve alle conoscenze personali. Filan-gieri conclude che, data la scarsezza di mezzi, ritiene opportuno “rivolgere la propria attività piuttosto a tutelare, garantire, acquistare gli archivi importanti in ogni settore, anziché sciupare un tempo prezioso a

Napoli, 18 luglio 1955