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Commedia dell'arte 1 Commedia dell'arte Storia del Teatro Occidentale Teatro greco Tragedia greca Commedia Dramma satiresco Autori classici greci Teatro latino Atellana Cothurnata Fescennino Praetexta Palliata Satira latina Togata Autori classici latini Teatro medievale Sacra rappresentazione Mistero Moralità

Commedia Dell'Arte

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Commedia Dell'Arte

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Commedia dell'arte 1

Commedia dell'arte

Storia del Teatro Occidentale

•• Teatro greco

•• Tragedia greca•• Commedia•• Dramma satiresco•• Autori classici greci

•• Teatro latino

•• Atellana•• Cothurnata•• Fescennino•• Praetexta•• Palliata•• Satira latina•• Togata•• Autori classici latini

•• Teatro medievale

•• Sacra rappresentazione•• Mistero•• Moralità

Commedia dell'arte 2

•• Teatro moderno

•• Teatro rinascimentale•• Teatro elisabettiano•• Commedia dell'arte•• Comédie larmoyante•• Dramma romantico•• Dramma borghese•• Dramma politico

•• Teatro contemporaneo

•• Regia teatrale•• Teorici del teatro•• Teatro epico•• Teatro dell'assurdo•• Varietà

•• Storia della danza•• Storia del mimo e della pantomima•• Storia del circo

Visita il Portale del Teatro

La commedia dell'arte è nata in Italia nel XVI secolo e rimasta popolare fino alla metà del XVIII secolo, anni dellariforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale, bensì di una diversamodalità di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma dei canovacci dettianche scenari; i primi tempi erano tenute all'aperto con una scenografia fatta di pochi oggetti. Le compagnie eranocomposte da dieci persone: otto uomini e due donne. All'estero era conosciuta come "Commedia italiana". Nella loroformula spettacolare, i comici della Commedia dell'Arte introdussero un elemento nuovo di portata dirompente erivoluzionaria: la presenza delle donne sul palcoscenico. In un contratto stipulato con un notaio di Roma, il 10ottobre 1564, fa la sua prima apparizione una donna: la "signora Lucrezia Di Siena"[1] ingaggiata da una compagniache si proponeva di far commedie nel periodo di carnevale, probabilmente un personaggio di elevata cultura in gradodi comporre versi e di suonare strumenti. Solamente alla fine del secolo le donne avrebbero preso posto a pieno titolonelle compagnie teatrali.La definizione di "arte", che significava "mestiere", "professione", veniva identificata anche con altri nomi:commedia all'improvviso, commedia a braccio o commedia degli Zanni.

OrigineLa prima volta che s'incontra la definizione di commedia dell'arte è nel 1750 nella commedia Il teatro comico diCarlo Goldoni. L'autore veneziano parla di quegli attori che recitano "le commedie dell'arte" usando delle maschere eimprovvisano le loro parti, riferendosi al coinvolgimento di attori professionisti (per la prima volta nel TeatroOccidentale abbiamo compagnie di attori professionisti, non più dunque dilettanti), ed usa la parola "arte"nell'accezione di professione, mestiere, ovvero l'insieme di quanti esercitano tale professione. Commedia dell'artedunque come "commedia della professione" o "dei professionisti". In effetti in italiano il termine "arte" aveva duesignificati: quello di opera dell'ingegno ma anche quello di mestiere, lavoro, professione (le Corporazioni delle arti emestieri).Il trapasso dalla commedia rinascimentale, umanistica ed erudita recitata da attori dilettanti a quella dell'arte avvienetra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo grazie ad una serie di contingenze fortunate che si susseguono intorno aquegli anni, non ultime le condizioni politiche e sociali che sconsigliavano una produzione teatrale incentrata suicontenuti, sull'impegno politico e sulla polemica sociale.[2]

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Nascita dei teatri a pagamento

Compagnia dei Gelosi? (anonimo fiammingo, 1580 ca.)

La prima contingenza fu la nascita deiteatri privati, specialmente a Veneziadove le famiglie nobili iniziano unapolitica di diffusione, all'interno dellacittà, di nuovi spazi spettacolaridedicati alla recitazione di commedie emelodrammi a pagamento.

Per la prima volta le famiglie Tron eMichiel fecero costruire due "Stanze"per le commedie nella zona di SanCassiano, da cui i teatri presero ilnome, che si trovava oltre Rialto, e perla prima volta (sicuramente dopo il1581, com'è testimoniato da FrancescoSansovino, figlio dell'architetto JacopoSansovino[3]), i due teatri aprono anche al pubblico popolare, da sempre escluso dagli spettacoli eruditi, prodotti per iprincipi e le loro corti.

Sulla scia dei teatri di San Cassiano anche altre nobili famiglie veneziane si cimentarono nella costituzione di questanuova industria, cosa che d'altra parte non stupisce visto la predisposizione mercantile ed imprenditoriale della cittàlagunare.Anche i Vendramin e soprattutto la famiglia Grimani (che all'inizio del Settecento aveva monopolizzato l'intera, oquasi, industria degli spazi teatrali veneziani) fecero costruire altri teatri per le rappresentazioni dei comici dell'artecome il Teatro Santi Giovanni e Paolo nel sestiere periferico di Cannaregio, ma anche del San Moisè, del teatro SanLuca e del Teatro Sant'Angelo costruiti sul Canal Grande, sintomo dell'importanza che i teatri a pagamento avevanoacquistato all'inizio del Seicento non soltanto a Venezia.La nascita dei teatri dette nuovo impulso all'arte dell'attore che da giocoliere di strada, saltatore di corda o buffone dicorte che fosse cominciò a esibirsi in trame più complesse; per questo alcuni attori di strada cominciarono astrutturarsi in compagnie girovaghe: le "Fraternal Compagnie" dell'inizio si trasformarono in vere e propriecompagnie che partecipavano ai proventi di questa nuova industria.

Dalla Commedia al CanovaccioLa recitazione assunse una nuova struttura e i testi da recitare si limitavano ad un canovaccio, dove veniva data unanarrazione di massima indicativa di ciò che sarebbe successo sul palco. Su questo tratto dell'improvvisazione glistorici del teatro si sono spesso divisi: non per tutti l'improvvisazione era il tratto distintivo delle commedie degliZanni, ma su questo era stata creata una mitologia dell'attore "puro" e completamente padrone dei suoi mezzi, tantoda non aver nessun bisogno di parti recitate.

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Le fonti iconografiche

Jacques Callot, Danza di 2 zanni

Forse il mito dell'improvvisazione proviene invecedalla scarsità di materiale e testi giunti fino a noi edalla grande proliferazione di testimonianzeiconografiche, che alle volte non sono che latestimonianza della diffusione di un'idea delcomico dell'arte, piuttosto che una testimonianzadei testi recitati.

Ad esempio, tutti i riferimenti nei quadri diWatteau niente hanno a che fare con i veri e propricomici della commedia italiana in Francia, sonopiuttosto un colto inserimento delle maschereall'interno delle scenette arcadico-galanti deisoggetti dei suoi dipinti. La stessa cosa si deve dire

dei Balli di Sfessania di Jacques Callot, che rappresentano piuttosto le maschere del carnevale napoletano e i suoiZanni e Capitani niente hanno a che vedere con dei veri e propri attori dell'arte.

Una delle prime testimonianze iconografiche riferibili sicuramente alla commedia dell'arte è la raccolta delleincisioni Fossard. Divisa in due parti separate, una raffigura i lazzi dei contrasti comici tra Magnifico e Zanni, l'altraè composta invece da incisioni riferite ad una rappresentazione teatrale con la comparsa di attori come Pantalone,Arlecchino, Zanni, il Capitano, Franceschina e gli Innamorati.Probabilmente si trattava di foglietti pubblicitari di una compagnia comica per attirare spettatori, le didascalie sonoin francese e questo fa pensare ad una compagnia che alla fine del Cinquecento ha lavorato in Francia, forse quella diZan Ganassa chiamata a Parigi nel 1571 dal re Carlo IX o la compagnia dei Gelosi, che nello stesso anno erano inFrancia per il battesimo di Charles-Henry de Clermont.Ancora all'estero, nel castello di Landshut, in Bassa Baviera, un intero scalone è stato affrescato dal pittore italianoAlessandro Scalzi con scene della commedia dell'arte: sempre intorno agli anni settanta del Cinquecento, abbiamoinfatti carteggi molto remoti di richiesta di compagnie comiche indirizzate dall'Imperatore Massimiliano II al Ducadi Mantova, Guglielmo Gonzaga.Più di recente, sempre in area germanica, il pittore-scenografo Ludovico Antonio Burnacini ha riprodotto inacquerelli le disgrazie di Pulcinella e i travestimenti di Arlecchino per i teatri di Vienna; lo stesso soggetto deitravestimenti di Arlecchino è stato dipinto su tela, nel numero di diverse decine di soggetti, dal pittore fiorentinoGiovanni Domenico Ferretti.Ci sono poi numerose incisioni nei testi che riportano canovacci di commedie, come quelle arlecchinesche del Teatrodi Evaristo Gherardi, ritratti di comici ed altro ancora oltre una vasta messe di raffigurazioni non ancora catalogate.

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Dai contrasti comici alla Commedia ridicolosa

Karel Dujardin, Zanni, Scaramuccia e la ruffiana

Dalla strada provengono invece leforme embrionali dei soggetti comici, icosiddetti duetti fra Magnifico eZanni.[4] Questi soggetti erano mutuatidalla grande produzione popolareiniziato anche a livello "culto" dallagrande scuola siciliana come nel casodei Contrasti di Cielo d'Alcamo delXIII secolo. I contrasti comicifacevano parte della tradizionegiullaresca ed erano diffusi sia nellepiazze e nelle fiere che nei palazzinobili e le corti sin dal Quattrocento.

Il passaggio dalla piazza al teatroavviene non senza l'influenza di certecommedie erudite del primoCinquecento. È sbagliato dire che lacommedia dell'arte proviene perfiliazione dalle commedie in dialettoveneto e alla villanesca di Ruzante o dalla Mandragola di Niccolò Machiavelli, anche se i modelli plautini dei servio del Miles Gloriusus hanno influenzato non poco la struttura sia della commedia rinascimentale che di quelladell'arte.

Le commedie di Sforza Oddi (L'Erofilimachia ovvero il duello d'amore, et d'amicitia, Li morti vivi, e La prigioned'amore) risentono in maniera palese dei personaggi dell'arte e questa è forse la linea di confine tra l'erudito e ilprofessionista che comunque non smise di esistere con l'avvento della commedia dell'arte; molti furono gli autori checontinuarono nella tradizione della commedia cortigiana come Jacopo Cicognini e Giacinto Andrea Cicognini nelSeicento e Giovan Battista Fagiuoli tra la fine del secolo e l'inizio del Settecento.Ancora nobili dilettanti furono gli autori e gli attori della Commedia ridicolosa, la versione cortigiana dellacommedia dell'arte che sostituì, in parte, quest'ultima dopo la partenza dei maggiori attori italiani verso nuovi lidicome Parigi, Vienna, la penisola iberica e la Moscovia mettendo in scena le maschere della commedia improvvisa.

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La struttura della commedia dell'arte

Commedianti italiani e francesi

In Italia, questo tipo di spettacolosostituì tout court la commedia eruditadel quattro-cinquecento, ma nonsoltanto questa: anche molte tragedie epastorali, infatti, furono invase dallapresenza delle maschere.

Arlecchino e gli altri zanni sitrasformavano, in queste occasioni, inservi del tiranno o pastori arcadici,portando sempre e comunque il lorospirito irriverente di buffoni di corte oquello dei poveri diavoli come giàavevano fatto i giocolieri nelle sacrerappresentazioni medievali.

Goldoni riporta spesso nelle suememorie alcuni lazzi, che nel Settecento ormai si erano consolidati, di zanni che agivano anche in tragediesanguinarie come l'esempio di Belisario, dove Arlecchino, servo del generale bizantino caduto in disgrazia eaccecato per gelosia dall'Imperatore Giustiniano, faceva camminare a colpi di bastone il suo padrone ormai cieco.

Oppure nella tragedia Il Rinaldo, tratto molto liberamente dai personaggi del poema di Torquato Tasso, Arlecchinoservo del paladino protagonista, difende il castello di Montalbano con una padella con cui respinge l'assalto deinemici.

Canovaccio d’autore - fine del XVIII sec.

Goldoni, di fronte a questi inserimenti comici, inorridisce e li riportanelle sue memorie soltanto per dimostrare la decadenza del teatroitaliano all'inizio della sua carriera (intorno al 1730) e sostenendo lanecessità di una riforma che sostituisca la vecchia struttura del teatromascherato con un nuovo teatro più vicino al naturale e con personaggisenza maschere.

Esemplare in tal senso è il modo in cui egli racconta molti anni dopol’evoluzione in "commedia di carattere" del celebre canovaccio“Arlecchino Elettrizzato” (Arlequin Electricien), originariamenteispirato ai primi esperimenti della “macchina scotente” di LuigiGalvani, e modificato sull’onda dei clamori suscitati dal collaudo delparafulmine, avvenuto a Parigi nel 1752.

Nonostante l'impegno teorico di Goldoni, la commedia dell'arte èancora ben viva nel cuore degli spettatori suoi contemporanei tanto inItalia, dov'era nata, che nelle principali corti europee dov'era diffusacon nome di commedia italiana e rappresentava, insieme almelodramma, la fortuna dell'arte dello spettacolo italiano.

Nel 1750 Goldoni scrisse e fece rappresentare Il teatro comico, la sua commedia-manifesto, che metteva a confrontole due tipologie di teatro, quello dell'arte e la sua commedia “riformata”, cercando di far accettare sia alle compagnieche agli spettatori la novità di una commedia naturalistica che reggesse il passo con le novità del resto d'Europa

come Shakespeare, che nel Settecento cominciò ad essere esportato anche fuori dall'Inghilterra grazie alla bravura di uno dei suoi più eccellenti interpreti di tutti i tempi: David Garrick, o le ultime commedie di Molière che, pur figlie

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spurie della commedia italiana, cominciavano un cammino d'identità propria che si sviluppò sino a Beaumarchais ealla commedia “rivoluzionaria” di Diderot. Ciò non toglie che ambedue gli autori, sia Molière che Shakespeare,abbiano sentito forte l'influsso dei commedianti italiani.Molière, in particolare, è stato allievo di Tiberio Fiorilli in arte Scaramuccia, poi diventato Scaramouche, quindi conuna filiazione diretta che si sente in commedie come: Don Giovanni e nel Il borghese gentiluomo (soltanto per faregli esempi più famosi) e alcuni personaggi shakespeariani come: Stefano e Trinculo de La tempesta sono due zanni“all'italiana” dei quali usano gli stessi lazzi e battute e forse persino Falstaff rievoca la figura del Capitanovanaglorioso della commedia dell'arte.Non si sa se Shakespeare vide mai una commedia dell'arte ma ne subì comunque il fascino, dato che il suoamico-avversario Ben Jonson, altro grande autore del teatro elisabettiano, mise in scena Il Volpone la miglioreversione inglese del teatro dell'arte all'italiana.

La commedia dell'arte in Francia

Le prime compagnie

Commedia dell'arte con Arlecchino e il Capitano

La prima notizia che abbiamo di unacompagnia comica italiana organizzatache ha avuto rapporti con la Francia èdel 1571, quando i Gelosi furonochiamati in Francia per ifesteggiamenti del battesimo diCharles-Henry de Clermont.Contemporaneamente, nell'ottobredello stesso anno la Compagnia di ZanGanassa si trovava alla corte di CarloIX.

Nel 1572 la Compagnia del Duca diMantova di Zan Ganassa è ancora aParigi. Nel maggio del 1576 i Gelosivanno in Francia su richiesta del nuovore: Enrico III.

Tuttavia, a sdoganare la commedia dell'arte in Francia furono il sovrano Enrico IV di Borbone e la sua sposa, Mariade' Medici.Già nel dicembre del 1599 Enrico richiede al Duca di Mantova la Compagnia degli Accesi e l'Arlecchino TristanoMartinelli.Dopo le nozze con la regina Maria, celebrate anche da Rubens in una serie di sue famose tele, gli attori italianicominciarono ad avere una frequentazione assidua della corte parigina, sia come singoli che come compagnie.

Nel 1603 i comici italiani prendono residenza al teatro dell'Hôtel de Bourgogne, gestito fino a quel momento dallaConfraternita della Passione a cui i comici pagavano l'affitto. Sempre nel 1603 Isabella Andreini era invece pressola corte a Fontainebleau. Ma fino al 1614, quando la compagnia di Giovan Battista Andreini e Tristano Martinelliprende in affitto per due mesi la sala dell'Hôtel de Bougogne, sempre più spesso adibito a teatro della CommediaItaliana al posto del piccolo teatro del Palais-Royal non si può ancora parlare di una vera e propria commediadell'arte francese.

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Il periodo d'oroNel corso del XVII e XVIII secolo l'emigrazione dei comici in Francia divenne un fatto endemico. Dal teatro degliItaliani nacquero anche dei grandi attori che illumineranno l'arte del recitare in Francia alla fine del XVIII secolo. Fragli esempi più importanti vi sono Madame de Clairon e Le Kain, e da questo deduciamo l'importanza che lacommedia dell'arte ha avuto sul teatro francese. Che la commedia italiana fosse stata una specie di scuola teatrale ètestimoniata dalla carriera di Molière, che apprese l'arte del recitare dallo Scaramouche Tiberio Fiorilli: fra lecommedie del francese alcune conservano la struttura e i personaggi (gli zanni del Don Giovanni e del Borghesegentiluomo). Nacquero a Parigi ed esclusivamente per il pubblico francese Pierrot, Scaramouche e Polichinelle. Mafra tutti Arlecchino fin dagli inizi fu il personaggio preferito dai francesi; alcuni arlecchini come Biancolelli,Gherardi, Bertinazzi e Visentini lavorarono esclusivamente in Francia e inventarono nuove trame e canovacci per laComedie Italienne, completamente sconosciuti in Italia.[5]

Nacque così un repertorio adattato alla lingua francese e molti comici italiani si francesizzarono: nacquero dellefamiglie di comici dell'arte francesizzate come i Riccoboni, i Biancolelli , gli Sticotti e i Veronese. Nel 1697, durantela messinscena della commedia La fausse prude, ispirata alla figura di Madame de Maintenon moglie morganatica diLuigi XIV, il Mezzettino Angelo Costantini fece pesanti allusioni e le buffonerie dello Zanni non furono gradite dalsovrano che chiuse il Théâtre de la comédie italienne e cacciò i comici italiani. Questi furono costretti ad emigrare inprovincia e nei teatri della Foire che si tenevano ai confini della capitale. Finalmente, nel 1716, poiché il popolo, alcontrario della corte, amava e continuò a seguire le commedie degli Italiani, il Teatro Italiano fu ripristinato anche aParigi.

La cacciata dei comici italiani da Parigi (1697). Incisione di Louis Jacob da un quadro diAntoine Watteau.

Il ritorno dei comici a Parigi

Questa volta fu Luigi Riccoboni, inarte Lelio, a guidare la truppa delnuovo teatro parigino. Riccoboni erauna figura di attore-intellettualelontana dall'obsoleta figura dell'attoreitaliano buffone di corte, infatti fu tracoloro che all'inizio del secolovolevano riformare il teatro italiano perportarlo al livello della Francia,dell'Inghilterra e della Spagna, quasiun Goldoni ante-litteram. Riccoboniera amico di Scipione Maffei e mise inscena la sua tragedia Merope.Riccoboni fu sensibile anche ad unrecupero della commediarinascimentale, rimise in scena LaLena di Ludovico Ariosto riscuotendoperò scarso successo di pubblico. InFrancia, Riccoboni fu costretto dal

pubblico, abituato agli arlecchini, a ritornare ai vecchi canovacci ed anche in questo il suo destino pareun'anticipazione di quello di Carlo Goldoni dopo il 1762.

Neanche la Rivoluzione Francese scalfì il successo della Commedia dell'Arte infatti anche dopo il 1789 non subì cambiamenti particolari, i comici continuarono a recitare le loro commedie che influirono ancora sul teatro francese per anni. Ma nel periodo del Terrore i giacobini proibirono i mascheramenti carnevaleschi per paura di attentati e spionaggio controrivoluzionario ed anche le maschere della commedia dell'arte sparirono, anche se lo spirito rimase

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nei quadri di Watteau e nell'opera di Marivaux e Beaumarchais.

Il canovaccio

Per approfondire, vedi Canovaccio.

I testi che ci sono giunti in forma di canovacci sono numerosi e coprono l'arco di due secoli, da quelli di FlaminioScala del Teatro delle favole rappresentative, pubblicato nel 1611 ma di qualche decennio precedente visto che lamessinscena de La Pazzia d'Isabella (presente anche in Flaminio Scala) della Compagnia dei comici Gelosi ètestimoniata dalle cronache dei festeggiamenti del matrimonio tra Ferdinando II de' Medici e Cristina di Lorena del1589.L'ultima opera teatrale scritta e pubblicata sotto forma di canovaccio fu L'Amore delle tre melarance di Carlo Gozzidel 1761. Il Gozzi fu acerrimo nemico della riforma di Goldoni e sostenitore della Commedia dell'Arte secentesca(scrisse, fra le altre la commedia Turandot che tanta fortuna avrà nel melodramma del secolo successivo), ma lasciòL'Amore delle tre melarance stampato sotto forma di canovaccio, un evidente omaggio agli attori-drammaturghidell'Età dell'oro della Commedia dell'Arte che lo avevano preceduto.

Spazi teatrali e recitazioneLe scenografie erano molto semplici, con una piazza al centro del palcoscenico e due quinte praticabili sullo stile diquelle delle prime commedie del Cinquecento: alla metà del secolo vennero costruiti dei veri e propri spazi teatralidedicati a questo genere teatrale.Sorsero dunque, nelle principali città italiane, i Teatri degli Zanni dei quali sono rimasti alcuni esempi non piùfunzionanti come il Teatrino della Baldracca a Firenze, il Teatro di Porta Tosa a Milano e l'ancora funzionante SanCarlino a Napoli.A Parigi, che ospitò i comici dell'arte fin dal primo Seicento, le compagnie si esibivano all'Hotel de Bourgogne e inseguito nei Teatri della Foire.

Teatro della Foire Saint Laurent

Secondo una ricostruzione di SiroFerrone[6] le principali tappe deimaggiori circuiti teatrali italianiall'inizio del XVII secolo dellecompagnie di giro erano:

• Ducato di Savoia: Chambéry,Novalesa, Torino, Vercelli

• Marchesato del Monferrato: Casale• Ducato di Milano: Milano, Pavia• Repubblica di Venezia: Brescia,

Verona, Vicenza, Padova, Treviso,Venezia, Chioggia

• Principato Vescovile di Trento:Trento

• Ducato di Mantova: Mantova• Ducato di Parma: Parma, Piacenza• Ducato di Modena: Modena,

Mirandola, Reggio Emilia• Ducato di Ferrara (fino al 1598): Ferrara, Francolino (oggi piccola frazione di Ferrara)

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• Repubblica di Lucca: Lucca• Granducato di Toscana: Livorno, Pisa, Firenze, Siena• Stato Pontificio: Bologna, Bolsena, Viterbo, Roma, Ancona, Loreto• Ducato di Urbino: Pesaro, Fano• Regno di Napoli: Capua, Napoli, Salerno• Regno di Sicilia: Palermo, Messina

Moderna commedia

Pantalone e Tartaglia della Turandot di Carlo Gozzi, regia diVachtangov (1922)

La commedia dell'arte è un fenomeno a sé stante nella storiadel teatro, un evento irripetibile e chi tenta di trovare dellelinee di continuità fra l'arte dell'attore delCinquecento-Settecento e quello moderno non ha una giustaprospettiva storica.Anche se sono stati fatti, nel corso dei secoli, esempi direcitazione improvvisata o a braccio che potrebbero ricordarei lazzi dello Zanni seicentesco, nessuno degli esempi chesono stati fatti ha a che vedere con la reale recitazionedell'attore professionista del sei-settecento. Eppure sono statifatti esempi illustri come: Petrolini, Charlie Chaplin, Totò edEduardo De Filippo. Altra questione è la ri-messa in scenadelle commedie: non avendo un vero e proprio repertorio diriferimento, coloro che tentano di mettere oggi in scenacommedie dell'arte devono affidarsi a delle ricostruzionifilologicamente insufficienti dei canovacci che ci sonorimasti, oppure come certi registi del Novecento mettere inscena commedie di Carlo Goldoni o Molière, ma ambedue icommediografi poco avevano a che spartire con i veri testidella commedia dell'arte.

La fortuna della commedia dell'arte riprende nell'ambito delle avanguardie teatrali del Novecento come mito diriferimento di una "Età dell'Oro" dell'attore.A partire dai registi russi Mejerhold e Vachtangov passando attraverso il francese Jacques Copeau e l'austriaco MaxReinhardt si arriva alla grande intuizione di Giorgio Strehler che nel 1947 ne fece una bandiera della rinascita dellacultura italiana dopo la guerra con il celebre allestimento di Arlecchino Servitore di due Padroni.

Altro grande riscopritore della commedia dell'arte fu Giovanni Poli, regista fondatore della compagnia e scuola diteatro a l'Avogaria di Venezia, recuperò e riscrisse patiture teatrali del Cinquecento, mettendo in scena tra i tantispettacoli, soprattutto la celebre "Commedia degli Zanni" rappresentata poi in tutto il mondo dalla stessa compagniae per la quale Poli ottenne il prestigioso Premio per la migliore regia al Festival del Thèatre des Nations a Parigi nel1960.

Negli anni sessanta Dario Fo, grazie al sodalizio con Franca Rame, figlia di una famiglia di commedianti itinerantiche possedevano ancora vecchi canovacci, ebbe la fortuna di poter studiare tali documenti, testimonianze di un'anticacultura ormai estinta, di verificare la loro efficienza e di adattarli alle nuove esigenze, creando una serie di commediee di monologhi tra cui Mistero buffo.Negli anni ottanta, a seguito del grande successo della reinvenzione del carnevale di Venezia da parte di Maurizio Scaparro la commedia dell'arte italiana ritrovò successo in tutto il mondo con la Famiglia Carrara e il Tag di Venezia diretto da Carlo Boso. Grazie alla parallela attività di formatore, diverse compagnie di commedia dell'arte si formano

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in base agli insegnamenti di Carlo Boso. Tra queste vale forse la pena di ricordare, in Italia, l'Associazione Luoghidell'Arte di Roma, le compagnie Teatroimmagine [7] e Pantakin da Venezia, il TeatroVivo di Cotignola [8] e ilCarro dei Comici di Pesaro [9].La commedia dell'arte ha in qualche modo dato vita alla moderna commedia cinematografica Slapstick (vedi ancheBattacio).La commedia dell’arte viene rappresentata in lingua tedesca in Germania dal " Teatro d'Arte Scarello" di GianAndrea Scarello ed Anita Steiner[10]

Ma è in strada che il mestiere di "Dar Commedia", ritrova la sua originaria forza "prototeatrale", assumendo caratteriassolutamente innovativi, attraverso quel processo di unificazione di circo clownesco e teatro, che va sotto il nome di"Arte di Strada".

Le maschere

Per approfondire, vedi Maschera (commedia dell'arte) e Categoria:Maschere.

L'artigianato della maschera da commedia riprende vita nel Novecento a ridosso dell'esperienza strehleriana. AmletoSartori, scultore, re-inventa la tecnica di costruzione della maschera in cuoio su stampo di legno. La maschera, cheinsieme al costume caratterizza fortemente lo stile di recitazione, viene spesso ad essere sinonimo stesso dipersonaggio. Le 'maschere' più celebri della commedia dell'arte sono:

Arlecchino

Brighella

• Il Capitano è il militare spaccone e buffonesco, simile al "Miles Gloriosus" plautinofra i Capitani più celebri ci sono Capitan Spaventa, Capitan Matamoros, CapitanRodomonte e Capitan Cardone.

• Zanni è la più antica maschera del servo, da cui si sono originati nel tempo molti altripersonaggi. Nel Seicento il suo ruolo si sdoppiò nel "primo Zanni", furbo emaneggione, e il "secondo Zanni", spesso più sciocco e pasticcione, caratterizzato dailazzi e dalle acrobazie, uno degli Zanni più celebri fu Alberto Naselli detto ZanGanassa capocomico della prima compagnia del Duca di Mantova.

• Arlecchino, notissima maschera bergamasca, è il servo imbroglione, perennementeaffamato, per lui Carlo Goldoni scrisse Il servitore di due padroni.

• Balanzone, conosciuto anche come il Dottore, è un personaggio serioso epresuntuoso.

• Beltrame, è una maschera di origine milanese nata nel Cinquecento.• Brighella, spesso nei panni di "primo Zanni", è il servo furbo, in contrapposizione con

il "secondo Zanni", Arlecchino.• Cassandro è una maschera di "vecchio", come Pantalone, e ha caratteristiche simili a

quest'ultimo.• Colombina è la servetta. Fa spesso coppia con Arlecchino, e le sue doti sono la

malizia e una certa furbizia e senso pratico.• Coviello, Cetrullo Cetrulli, Ciavala, Gazzo o Gardocchia, ha avuto ruoli diversi, dal

servo sciocco al padre di famiglia.• Francatrippa, secondo Zanni simile ad Arlecchino.• Frittellino, primo Zanni di origine ferrarese.• Galbusera, maschera monzese di fine Ottocento.• Gioppino, raffigurato con tre gozzi, maschera di Bergamo.• Gianduja, maschera popolare torinese di origini astigiane.

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Colombina

Balanzone

Pulcinella

• Giangurgolo, maschera calabrese ha una maschera con un naso enorme, cosa che inparte lo accomuna agli Zanni.

• Meneghino è la maschera 'simbolo' della città di Milano, la sua fama è dovuta in granparte alle commedie di Carlo Maria Maggi.

• Mezzettino, Zanni furbo e imbroglione.• Pantalone, o il Magnifico, è una famosissima maschera veneziana. Anziano mercante,

entra spesso in competizione con i giovani nel tentativo di conquistare qualchegiovane donna.

• Peppe Nappa, maschera tipica Siciliana. Mangione e scaltro riesce sempre a tirarsifuori da ogni impiccio.

• Pierrot, o Pedrolino, nasce come Zanni modificandosi poi nel famoso personaggioromantico grazie al mimo Jean-Gaspard Debureau.

• Pulcinella, in versione francese Polichinelle e in quella inglese Punch, è la notissimamaschera napoletana. Una delle più famose, forse la più famosa per riconoscibilità eper caratteristiche caratteriali e comportamentali. Servo spesso malinconico, mescolale caratteristiche del servo sciocco con una buona dose di saggezza popolare.

• Rosaura, figlia adorata di Pantalone, abita a Venezia in un palazzo bellissimo. Laragazza è molto chiacchierona, abbastanza irascibile, gelosa, vanitosa ed innamoratadi Florindo. Il suo amore, però, è contrastato dal padre che vede in Florindo solo unnobile cavaliere senza denari. Spesso Rosaura, con la complicità di Colombina, inviadi nascosto, all'amato, le sue lettere d'amore.

• Scaramuccia (Scaramouche) è una maschera italiana, ma che riscosse un grandesuccesso in Francia, ed entra nel novero dei Capitani.

• Scapino, maschera resa popolare da Molière, compare quasi sempre con unostrumento musicale.

• Stenterello, maschera fiorentina che ebbe molta fortuna in Toscana tra la fine delSettecento e tutto il secolo successivo.

• Tartaglia, mezzo cieco e balbuziente, entra tra il numero dei "vecchi" spesso nel ruolodel notaio.

• Truffaldino, secondo Zanni settecentesco.

Gli attori e le Compagnie

Compagnia di Ser Maphio

Il primo esempio di una compagnia di comici professionisti fu quella che nel 1545 steseun contratto davanti ad un notaio di Padova, la cosiddetta Compagnia di Ser Maphio;questa era una fraternal compagnia formata da:

• Maffeo del Re [Ser Maphio], detto Zanin•• Vincenzo da Venezia•• Francesco de la Lira•• Geronimo da San Luca•• Giandomenico Rizzo o detto Rizzo•• Giovanni da Treviso•• Tofano de Bastian•• Francesco Moschini.

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Pantalone

Giangurgolo

Come si vede nessuna donna faceva parte della compagnia poiché salirono alla ribaltasoltanto con le grandi compagnie della fine del XVI secolo. Di questa compagnia non ciè dato di sapere molto altro ma rimane la prima testimonianza conosciuta di attori che siriuniscono dandosi un regolamento e un riconoscimento anche legale.[11]

In seguito anche i maggiorenti delle città e i nobili cominciarono a chiamare questecompagnie per sollazzare le corti. Con l'andare del tempo, esse divennero gruppi diprofessionisti alle dipendenze dei vari principi e duchi italiani. In particolare la corte deiGonzaga assoldò, fin dalla metà del Cinquecento, la Compagnia comica di Zan Ganassache divenne quella ufficiale della corte di Mantova.

Compagnia dei Gelosi

La compagnia più famosa, fra quelle antiche, fu la Compagnia dei Gelosi. Già strutturataalla fine del Cinquecento tanto da diventare il modello della compagnia dei 50 canovaccidell'arte di Flaminio Scala.

Questa era formata da due vecchi: Pantalone e Graziano (antico nome del Dottorebolognese), due coppie d'innamorati, due zanni: Pedrolino (primo zanni) e Arlecchino(secondo zanni); infine c'erano le cosiddette parti mobili cioè che non sempre eranoindispensabili alla trama come: il Capitan Spavento, la Servetta (che poi assumerà ilnome di Colombina) e la ruffiana.

Nei Gelosi si distinsero il capocomico Francesco Andreini in arte Capitan Spaventa dallaValle Inferna, sua moglie Isabella, Ludovico de' Bianchi come il Dottore, l'innamorataVittoria Piissimi e il Pantalone Giulio Pasquati.

Compagnia dei DesiosiCerto gli attori comici come tutti i professionisti cambiavano spesso compagnia a seconda del salario o del principeche li rappresentava. Un'altra compagnia molto famosa della fine del Cinquecento fu quella di Diana Ponti dovelavorò anche Alberto Naselli in arte Zan Ganassa che fu chiamata Compagnia dei Desiosi.

Compagnia degli AccesiLa Compagnia degli Accesi, una delle prime compagnie al servizio del Duca di Mantova,inizialmente era guidata dalcapocomico Piermaria Cecchini in arte Frittellino, primo zanni, uno degli attori più prolifici della commediadell'arte. Anche la moglie Orsola Cecchini, innamorata con il nome di Flaminia era negli Accesi, insieme aFrancesco Gabrielli (Scappino), Giacomo Braga (Pantalone), Girolamo Garavini (Capitan Rinoceronte), JacopoAntonio Fidenzi (Cinzio) e per un certo periodo anche l'Arlecchino Tristano Martinelli lavorò in questa compagnia evenne nominato capocomico della compagnia per volere del duca.

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Compagnia dei ConfidentiNel 1612 i Medici, attraverso Don Giovanni de' Medici (1567-1621) figlio naturale del Granduca Cosimo I eLeonora degli Albizi, ebbero al loro servizio una compagnia dell'Arte, la Compagnia dei Confidenti, che tra gli altriannoverava:• Flaminio Scala (Flavio)• Domenico Bruni (Fulvio)• Nicolò Barbieri (Beltrame)• Salomè Antonazzoni (Valeria)• Marc'Antonio Romagnesi (Pantalone)• Ottavio Onorati (Mezzettino)

Compagnia dei FedeliAncora al servizio del Duca di Mantova era la Compagnia dei Fedeli dove spiccava il nome di Giovan BattistaAndreini figlio di Francesco e Isabella dei comici Gelosi. Ed anche:• Virginia Ramponi (Florinda)• Girolamo Caraffa (Gonnella)• Federico Ricci (Pantalone)• Silvio Fiorillo (Capitan Matamoros-Pulcinella)• Giovan Battista Fiorillo (Trappolino-Scaramuccia)• Virginia Rotari (Lidia)

Compagnia degli UnitiInfine va citata fra le prime compagnie dell'arte la Compagnia degli Uniti con:• Giovanni Pellesini (Pedrolino)• Valentino Cortisei (Capitan Cardone)• Giovan Paolo Fabri (Flaminio)• Battista da Treviso (Franceschina)• Girolamo Salimbeni (Piombino)• Tristano Martinelli (Arlecchino).

Comici Della Comedia ItalianaAltri attori divennero famosi in seguito da quelli italiani come Pietro Cotta e Luigi Riccoboni ai comici passati inFrancia fra i quali spiccarono:• Dominique Biancolelli (Arlecchino)• Pierre François Biancolelli (Trivelino e poi Arlecchino)• Carlo Cantù, in arte Buffetto• Jacoma Antonia Camilla Veronese (Camilla)• Anne-Marie Veronese (Corallina)• Evaristo Gherardi (Arlecchino)• Tiberio Fiorilli in arte Scaramouche• Angelo Costantini (Mezzettino)• Tommaso Visentini (Arlecchino)• Michelangelo Fracanzani (Polichinelle)• Carlin Bertinazzi (Arlecchino)• Carlo Veronese (Pantalone)

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• Giuseppe Geratoni (Pierrot)• Domenico Locatelli (Trivelin)• Fabio Sticotti (Pantalone)Per altri attori di seconda generazione è difficile poterli inserire nella drammaturgia italiana tanto si francesizzarono.Fra i comici dell'arte che lavorarono con il giovane Carlo Goldoni nella compagnia Medebach si devono citarealmeno:• Cesare D'Arbes (Pantalone)• Antonio Sacco (Truffaldino)• Attanasio Zannoni (Brighella)• il capocomico Girolamo Medebach e la servetta• Zanetta Casanova madre del più celebre Giacomo.

Gli scenari e le commedieAd oggi sono stati raccolti molti scenari (o canovacci) della commedia dell'arte, ma anche diverse commedie scritteper esteso, pubblicate dai più celebri attori, evidentemente furono scritte per lasciare una, seppur parziale,testimonianza della loro drammaturgia.

Gli scenari• I 50 canovacci del Teatro delle Favole rappresentative di Flaminio Scala.• Gli scenari di Basilio Locatelli, "Scenari della scena de soggetti comici et tragici".• Gli scenari corsiniani, "Scenarii. Raccolta di scenari più scelti d'istrioni in due volumi".•• La raccolta di 176 scenari del conte di Casamarciano.• Le Opere Regie di Ciro Monarca della Biblioteca Casanatense di Napoli (già di proprietà di Benedetto Croce).•• Gli scenari della Biblioteca Magliabechiana di Firenze.•• Gli scenari di Placido Adriani:•• L'innamorata scaltra•• Li due Pulcinella simili•• Gli imbrogli•• La pietra incantata•• Pulcinella finto prencipe•• Pulcinella medico a forza

Le commedie dei comici dell'arte• Bernardino Lombardi, L'alchimista.• Margherita Costa, Li buffoni.• Pier Maria Cecchini, La Flaminia schiava e L'amico tradito.• Nicolò Barbieri, L'inavertito.• Flaminio Scala, Il finto marito.• Anonimo (forse Flaminio Scala), Il Postumio.• Silvio Fiorillo, La Lucilla costante e Li tre capitani vanagloriosi.• Giovan Battista Andreini, Lo schiavetto, Le due commedie in commedia, La Florinda, La turca e La Venetiana.• Fabrizio de Fornaris, Angelica.• Vincenzo Belando, Gli amorosi inganni.

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Repertori e Zibaldoni

Stefano della Bella, Ritratto di Carlo Cantù in arte Buffetto

• Carlo Cantù, Cicalamento in canzonette ridicolose, o veroTrattato di matrimonio tra Buffetto, e Colombina comici.In Fiorenza: nella Stamperia d'Amador Massi, 1646.

• Tristano Martinelli, Composition de Réthorique, Lione,1601.

• Nicolò Barbieri, La supplica: discorso famigliare diNicolò Barbieri detto Beltrame diretta à quelli chescriuédo, ò parlando trattano de Comici trascurando imeriti delle azioni uirtuose. Lettura per què galanthuominiche non sono in tutto critici, ne affatto balordi. - inVenezia, per Marco Ginammi, l'anno 1634.

• Pier Maria Cecchini, Frutti delle moderne comedie, etavisi a chi le recita, Padova, Guareschi, 1628

• Pier Maria Cecchini, Lettere facete e morali di Pier MariaCecchini nobile ferrarese, tra comici detto Frittellino; etalcuni breui discorsi intorno le comedie, comedianti, espettatori dell'istesso; Con doi tauole, l'vna delle materie,l'altra de motti, argutie, e concetti gratiosi tra questesparsi. - Di nouo reuiste, corrette, ampliate e ristampate. -In Venetia, appresso Antonio Pinelli, 1622

• Atanasio Zannoni, Generici brighelleschi consistenti in sortite di scena, discorsi di bravura, motti satirici,proverbi, sentenze, dialoghi, alfabeti estratti da varj comici autori particolarmente dal rinomato Atanasio Zanoneper uso della commedia italiana, Carrara, [s.d.]

• Andrea Perrucci, Dell'arte rappresentativa premeditata, ed all'improvviso parti due : giovevole non solo à chi sidiletta di rappresentare; ma a' predicatori, oratori, accademici e curiosi. - In Napoli, nella nuova stampa diMichele Luigi Mutio, 1699

• Aniello Soldano, Fantastiche, et ridicolose etimologie recitate in Comedia da Aniello Soldano detto SpaccaStrummolo napolitano, &c. - In Bologna, per Vittorio Benacci, 1610

• Atanasio Zannoni, Raccolta di vari motti arguti, allegorici e satirici ad uso del teatro / di Atanasio Zannonicomico. - In Padova, presso Gio: Antonio Conzatti, 1789

• Gian Domenico Ottonelli, Della christiana moderatione del theatro. Libro quarto detto L'ammonitioni a'recitanti, per avvisare ogni christiano a moderarsi da gli eccessi nel recitare, Firenze, Bonardi, 1652

• Isabella Andreini, Lettere / d'Isabella Andreini padouana, comica Gelosa et Academica Intenta nominatal'Accesa. - In Venetia, appresso Marc'Antonio Zaltieri; ad instantia di Gieronimo Bordon, 1607

• Francesco Andreini, Le brauure del Capitano Spauento di Francesco Andreini da Pistoia Comico Geloso diuisein molti ragionamenti in forma di dialogo. - In Venetia, appresso Giacomo Antonio Somasco, 1607

• Giovan Battista Andreini, La ferza: ragionamento secondo contra l'accuse date alla commedia. - [Parigi], perNicolao Callemont, 1625

• Francesco Andreini, Ragionamenti fantastici posti in forma di dialoghi rappresentativi. Venezia, Somasco, 1612• Luigi Riccoboni, Histoire du théatre italien Forni, stampa 1969 - Rist. anastatica dell'edizione Parigi, 1728

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Altre opere• Anton Francesco Grazzini detto il Lasca, Rime zannesche• Giulio Cesare Croce, Cavalcata di varij lenguazi

•• Sogno del Zani•• Dispute fra Cola et Arlechino•• Vanto ridicoloso del Trematerra•• La gran vittoria di Pedrolino contra il Dottor Gratiano Scatolone

Biografie di comici• Francesco Saverio Bartoli, Notizie Istoriche de' comici italiani che fiorirono intorno all'anno MDC fino ai giorni

presenti, Padova Conzatti, 1782, 2 voll.• Luigi Rasi, I comici italiani. Biografia, bibliografia, iconografia, Firenze, Bocca, 1897 - 2 voll.

Note[1] Bernardi C. - Susa C. (a cura di), Storia essenziale del Teatro, Vita e Pensiero, Milano 2005, p. 151[2] Universo, De Agostini, Novara, 1964, Vol.IV, pag.11-15[3] Francesco Sansovino, Venetia, città nobilissima et singolare, Venezia 1581[4] Mario Apollonio, Il duetto di Magnifico e Zanni alle origini dell'Arte in Studi sul teatro veneto fra Rinascimento ed età barocca a c. di M.T.

Muraro, Firenze, Olschki,1971[5] Recueil de plusieurs fragments des premières comédies italiennes qui ont esté représentées en France sous le règne de Henry III : recueil dit

de Fossard conservé au Musée National de Stockholm, présenté par Agne Beijer. Suivi de, Compositions de Rhétorique de Arlequin,présentées par P. L. Duchartre. - Paris, 1928

[6] Siro Ferrone, Attori mercanti corsari. La commedia dell'arte in Europa tra cinque e seicento, Einaudi, Torino 1993, immagine 2[7] http:/ / www. teatroimmagine. com[8] http:/ / www. teatrovivo. eu[9] http:/ / www. carrodeicomici. it[10] Vedi kulturland.rlp.de (http:/ / www. kulturland. rlp. de/ OrganizerDetails/ 1633), Teatro dell'arte Scarello (http:/ / www.

kulturnetzwerk-augsburg. org/ lange-kunstnacht-zu-ehren-der-fugger-und-ihrer-zeit/ ) in augsburg.org, e in wiesbadener-kurier.de (http:/ /www. wiesbadener-kurier. de/ region/ kultur/ theater/ 9727250. htm); Scarello realizza anche quadri in stile barocco ispirati alla commediadell’arte (vd. martinaartgallery.com (https:/ / www. martinaartgallery. com/ _it_/ opere_copie_elenco. asp?periodo=3) ).

[11] Ester Cocco, Una compagnia comica della prima metà del secolo XVI, in Giornale Storico della Letteratura Italiana, 1915, LXV: 55 eseguenti.

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Voci correlate•• Guitto•• Maschera teatrale

Altri progetti

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Commedia dell'arte 21

Collegamenti esterni• La commedia dell'arte spiegata da TeatroVivo (http:/ / www. teatrovivo. eu/ it/ commedia1. php)• Giuseppe Petrai, Lo spirito delle maschere (storia e aneddoti) (http:/ / www. archive. org/ details/

lospiritodellema00petruoft), Torino, Roux e Viarengo Editori, 1901• Commedia dell'arte (http:/ / thes. bncf. firenze. sbn. it/ termine. php?id=13424) in Tesauro del Nuovo Soggettario

(http:/ / thes. bncf. firenze. sbn. it/ ). BNCF, marzo 2013• Pratica della Commedia dell'arte (http:/ / www. commediadellarteschool. wordpress. com)

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Fonti e autori delle voci 22

Fonti e autori delle vociCommedia dell'arte  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=59994489  Autori:: .mau., Adriano, Aedo89, AlbertoMatthew, Amarvudol, Anitadue, AnjaManix, ArmandoEdera, Arres,B1b2b3, Basilicofresco, Buggia, Calabash, Cesalpino, Chrysochloa, Ciro07, Civvì, Codice1000, EdBe, Elcairo, Estel, Formica rufa, Framo, Frassionsistematiche, GJo, Gacio, Goemon,Guidomac, Hanyell29, Ignisdelavega, Joe123, Klaudio, Lavegliadellamorte, Leoman3000, Lucretius, MaEr, Malako, Marcok, Mau db, Melos, Memedesimo, Mess, Micione, Niccolo05, NinoBarbieri, No2, Peter Benjamin, Phantomas, Pra, Rago, Retaggio, Rifrodo, Rustythejester, Rutja76, Senpai, Snowdog, SolePensoso, SoloTitano, Taueres, Teatrovivo, Tominni, Torredibabele,Torsolo, Treisijs, Tresoldi, Vermondo, Vipera, Vituzzu, 145 Modifiche anonime

Fonti, licenze e autori delle immaginiFile:Masque.png  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Masque.png  Licenza: Public Domain  Autori:: Kelson, Pseudomoi, 1 Modifiche anonimeFile:Commedia dell'arte - troupe Gelosi.JPG  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commedia_dell'arte_-_troupe_Gelosi.JPG  Licenza: Creative CommonsAttribution-Sharealike 3.0  Autori:: École flamandeFile:Commedia dellarte.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commedia_dellarte.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: . Original uploader was Tasja at nl.wikipediaFile:KDujardinsCommedia.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:KDujardinsCommedia.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: AndreasPraefcke, Bukk, FA2010, Kilom691,Lucarelli, ML, Mattes, O zanni, Rlevse, Tancrède, 1 Modifiche anonimeFile:Komedia.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Komedia.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Original uploader was Tasja at nl.wikipediaFile:Stampa-arleq-el700.jpeg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Stampa-arleq-el700.jpeg  Licenza: Public Domain  Autori:: AdVictorFile:Comedie italienne avec Scaramouche.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Comedie_italienne_avec_Scaramouche.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: GeorgBalthasar Probst apres Johann Jacob Schuebler. Original uploader was O zanni at ru.wikipediaFile:Depart Comediens italiens.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Depart_Comediens_italiens.jpg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori:: Originaluploader was Huster at fr.wikipediaImmagine:Exquisite-kfind.png  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Exquisite-kfind.png  Licenza: GNU General Public License  Autori:: GuppettoFile:Foire saint-laurent.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Foire_saint-laurent.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: AndreasPraefcke, EDUCA33E, Hsarrazin, Kilom691,Mu, Paris 16, Robert.Allen, Siren-Com, Summ, Zolo, 1 Modifiche anonimeFile:Princess Turandot - 1922 - Pantalone and Tartalia.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Princess_Turandot_-_1922_-_Pantalone_and_Tartalia.jpg  Licenza: PublicDomain  Autori:: Mariluna, Robert.Allen, Warburg, ӚFile:SAND Maurice Masques et bouffons 01.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_01.jpg  Licenza: Public Domain  Autori::Maurice SandFile:SAND Maurice Masques et bouffons 02.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_02.jpg  Licenza: Public Domain  Autori::Maurice SandFile:SAND Maurice Masques et bouffons 03.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_03.jpg  Licenza: Public Domain  Autori::Maurice SandFile:SAND Maurice Masques et bouffons 04.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_04.jpg  Licenza: Public Domain  Autori::Maurice SandFile:SAND Maurice Masques et bouffons 05.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_05.jpg  Licenza: Public Domain  Autori::Maurice SandFile:SAND Maurice Masques et bouffons 06.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:SAND_Maurice_Masques_et_bouffons_06.jpg  Licenza: Public Domain  Autori::Maurice SandFile:Giangurgolo maschera calabrese della commedia dellarte.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Giangurgolo_maschera_calabrese_della_commedia_dellarte.jpg Licenza: Public Domain  Autori:: RhegionFile:Brighella.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Brighella.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: Redriante70File:Wikiquote-logo.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Wikiquote-logo.svg  Licenza: Public Domain  Autori:: -xfi-, Dbc334, Doodledoo, Elian, Guillom, Jeffq, Krinkle,Maderibeyza, Majorly, Nishkid64, RedCoat, Rei-artur, Rocket000, 11 Modifiche anonimeFile:Commons-logo.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg  Licenza: logo  Autori:: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, basedon the earlier PNG version, created by Reidab.File:Nuvola apps bookcase.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Nuvola_apps_bookcase.svg  Licenza: GNU Lesser General Public License  Autori:: Peter KempFile:P culture.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:P_culture.svg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori:: Abbedabb, Badseed, Booyabazooka, Judithcomm,Juiced lemon, Palosirkka, Rocket000, Zorlot, 2 Modifiche anonime

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