Upload
rebecca-brown
View
11
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Commedie Terenzio
ANDRIA (LA FANCIULLA DI ANDRIA) il giovane panfilo, aiutato dal servo davo, ama glicerio , una ragazza originaria dell'isola di Andro, che vive presso una cortigiana. il padre di panfilo vuole che il giovane sposi Filumena, figlia di cremete, un vicino di casa, amata a sua volta da carino, un amico di panfilo. Sar il riconoscimento a sciogliere i fili dell'intricata faccenda: Glicerio , che nel frattempo ha dato alla luce un bambino, si scopre figlia di cremete e pu sposare panfilo, mentre filumena andr sposa a carino.
HEAUTONTIMORMENOSL'Heautontimorumenos (in greco "Il punitore di se stesso") un'opera rielaborata dall'omonima commedia di Menandro. Fu rappresentata con buon esito nel 163 a.C..
Il senex Menedemo, che ogni giorno lavora duramente nei campi, confida al vicino, il vecchio Cremete, di punirsi per il comportamento troppo severo assunto nei confronti dell'adulescens, il figlio Clinia. Il giovane, innamorato di una straniera di nome Antifila, stato spinto dalle continue lamentele del padre ad andarsene di casa per vivere come soldato mercenario. In realt, Clinia ospite di Clitifone, figlio di Cremete, innamorato dell'etera Bacchide. Poich Cremete non permetterebbe mai che il figlio sposi un'etera, Bacchide allora si finge l'amante di Clinia. Cremete scopre Bacchide tra le braccia di Clitifone e riconosce che Antifila era la figlia che un tempo aveva esposto. Infine, Clinia torna a casa e potr sposare Antifila, riconosciuta cittadina ateniese, invece Clitifone dovr sposare la donna che il padre avr opportunatamente scelto per lui.
Compare nell'atto 1, scena 1 la famosa frase Sono uomo; e di quello che umano nulla io trovo che mi sia estraneo.
EUNUCHUS Taide, una cortigiana concubina del soldato Trasone, in realt innamorata di un giovane di nome Fedria. Il soldato porta alla concubina una giovane schiava di nome Panfila che era cresciuta con lei, ma che era poi stata venduta. Fedria, in competizione con il soldato, regala alla giovane donna un eunuco di cui successivamente il fratello Cherea, dopo aver visto Panfila ed essersene innamorato follemente, prender il posto. Abusa quindi della giovane e fugge. Cremete allora, amico di Taide, apprende da questa di essere il fratello di Panfila mentre il soldato cerca di toglierle via la ragazza. Cherea capisce che Panfila in realt una cittadina ateniese e il lieto fine consiste nel matrimonio tra i due e nella scelta della concubina di vivere con Fedria.
PHORMIODurante l'assenza dei rispettivi padri (i fratelli Cremte e Demifone), i loro figli Fedria e Antifonte sono affidati al servo Geta: il primo innamorato di una suonatrice di cetra e deve trovare trenta mine per riscattarla, il secondo di una ragazza di Lemno libera ma povera. Geta, per aiutare i ragazzi si rivolge a Formione, avido parassita che finge in tribunale di essere un amico di famiglia di Fanio, la ragazza senza dote. Infatti per la legge ateniese se una ragazza senza dote, il parente pi prossimo pu decidere la sua sorte. Formione quindi dice di essere disposto a darla in sposa ad Antifone ma il padre non approva il matrimonio del figlio. Torna a casa anche Cremete che, all'insaputa della moglie, aveva avuto a Lemno una figlia, che vorrebbe dare in moglie al nipote. Formione si propone per sposare la ragazza ma a patto che Cremete la fornisca di una dote di trenta mine (la somma necessaria che serve a Fedria per riscattare la sua amata citarista); Cremete accetta e scopre che Fanio sua figlia. Cremete vorrebbe mandare tutto all'aria ma Formione, coinvolgendo la moglie che alla fine lo perdona, riesce a salvare la situazione, assicurando un lieto fine.
HECYRAIl protagonista di questa commedia il giovane Pnfilo, combattuto tra l'amore per Bacchide, una cortigiana, e il volere del proprio padre, che lo costringe invece a sposare (senza amore) Filmena, una ragazza perbene: il protagonista si rifiuta di avere rapporti intimi con la moglie, scaricando su di lei le sue delusioni; quella, da parte sua, accetta con rassegnazione ed umilt i torti del marito il quale, dopo averla conosciuta meglio e confrontata con le altre donne, impara per ad apprezzarne il pudore: dalla stima, cos, nasce pian piano lamore, o comunque un sentimento che si rivela pi profondo dellattrazione per Bacchide. Ad un certo punto, per, Pnfilo parte per un viaggio di affari; la moglie lascia improvvisamente la casa del marito, dove viveva con la suocera Sostrata, e torna a vivere dai genitori. Nessuno sa con precisione le cause di questo allontanamento: le dicerie della gente riferiscono che esse sono dovute ai conflitti proprio con la suocera. Sostrata, da parte sua, si confessa innocente e in un monologo lungo e toccante si dichiara vittima dei pregiudizi che vogliono tutte le suocere ostili alle proprie nuore. Intanto, ritorna Pnfilo dal viaggio e viene informato dellaccaduto; si reca a casa dei genitori della moglie per constatare di persona le condizioni e le motivazioni di Filmena. L, egli scopre la verit: la moglie ha lasciato la casa perch sta per partorire un figlio non di lui, ma che stato concepito prima del matrimonio, frutto di una violenza notturna subita durante una festa, ad opera di uno sconosciuto. In un monologo lungo e patetico, Pnfilo rivela al pubblico questa verit e mette a nudo i suoi sentimenti, il conflitto che si agita in lui fra amore e pudore: sa che la sua vita senza la moglie sar una vita vuota, per sa paritempo che lonore e la societ lo costringono a separarsi dalla moglie e a non considerare come suo l "alienus puer". Pnfilo non rivela per il vero motivo per cui divorzia, per non compromettere il buon nome di Filmena. I due suoceri, alloscuro della verit, pensano allora che egli voglia ancora Bacchide e che abbia ripreso la relazione con lei. Vanno a parlare con Bacchide, che rivela ai due che non ha pi rapporti con Pnfilo dal giorno del matrimonio. Pur essendo una cortigiana, ella quindi accetta un compito arduo ed onorevole: andare da Filmena per dirle che Pnfilo la ama. Durante l'incontro, la madre della ripudiata nota al dito della cortigiana un anello che apparteneva alla figlia, e che a Filmena era stato strappato, la notte del misfatto, dal giovane ubriaco che l'aveva compromessa. Bacchide rivela che lanello le era stato in effetti regalato da Pnfilo: il giovane stupratore era quindi lo stesso Pnfilo. La commedia si conclude con il ristabilimento dellunione, che una serie di equivoci aveva minato.ADELPHOE
La commedia pone al centro della drammatizzazione il tema delleducazione dei figli. Protagonisti sono due coppie contrapposte di fratelli: Demea e Micione/ Ctesifonte ed Eschino. Demea un lavoratore, risparmiatore, misantropo, che vive in campagna; Micione un uomo aperto e generoso, capace di godere la vita e di farla godere. Eschino e Ctesifonte sono i due figli di Demea: Ctesifonte stato educato dal padre con rigida disciplina, Eschino invece stato affidato allo zio scapolo e senza figli Micione ed stato educato in maniera permissiva. Sembra che apparentemente Micione abbia fallito perch Eschino si macchiato di gravissime colpe picchiando e portando via da un bordello una giovane cortigiana. Solo alla fine si scoprir che egli ha agito per aiutare suo fratello innamorato della donna. La colpa vera di Eschino invece quella di non aver confidato a suo padre adottivo di aver reso incinta una ragazza seria e senza dote, per vergogna e per timore di non ottenere il permesso alle nozze. La commedia si conclude come sempre con un lieto fine, che normalizza le situazioni anche se la posizione di Terenzio nei confronti della giusta educazione risulta non chiara. Infatti vengono messi a confronto due diversi modelli educativi:uno fondato sullautoritarismo paterno che vede nel figlio una persona da trattare con rigidit e durezza in nome dei valori tradizionali, laltro che riprende i valori del mondo ellenistico che fondato su un rapporto di amichevole confidenza e di responsabilizzazione, entrambi forse eccessivi.