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ANNO 1, N. 4 - NOVEMBRE 2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com EVENTI Il fotovoltaico è pronto a ripartire Impianto: da cuore a intelligenza del sistema FME, il driver del mercato elettrico Come difendersi dai furti Sistema integrato per Home & Building Automation GEWA: cinque pilastri per puntare al 2015 Vivere in armonia con l’ambiente Telelavoro, per una società moderna e sostenibile Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE FEDERAZIONE TECNICA IMPRESE DISTRIBUZIONE IMPRESE EVENTI COMMERCIO ELETTRICO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO 2, N. 6 - LUGLIO - AGOSTO 2011 e 7 6 Luglio - Agosto 2011 www.commercioelettrico.com

commercio elettrico luglio agosto 2011

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Il business magazine dei distributori e grossisti di materiale elettrico

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

www.commercioelettrico.com

EVENTIIl fotovoltaico è pronto a ripartire

Impianto: da cuore a intelligenza del sistema

FME, il driver del mercato elettrico

Come difendersi dai furti

Sistema integrato per Home & Building Automation

GEWA: cinque pilastri per puntare al 2015

Vivere in armonia con l’ambiente

Telelavoro, per una società moderna e sostenibile

Organo Ufficiale FME

FEDERAZIONE

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IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

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EDIT

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È ancora una volta dal mondo delle imprese e delle As-sociazioni che arriva la spinta allo sviluppo. Nonostante le condizioni economiche e finanziarie del Sistema Italia non siano messe bene, caparbiamente il settore pri-vato insiste nella ricerca di una strada per lo sviluppo. Stiamo parlando dell’iniziativa che Fiera Milano, ANIE e FME stanno portando avanti per organizzare, il 16/19 novembre di quest’anno, la prima edizione di E.Tech Experience, la manifestazione che, riprendendo il cam-mino di Intel, vuole riproporsi come Fiera internazionale di un settore in cui l’Italia è ancora all’avanguardia.Per questo evento si sono mosse le migliori risorse della filiera dell’elettrico: Associazioni, Imprese, Enti, Università, tutte impegnate a ragionare su come sia possibile dare impulso ad un settore che, penalizzato dal rallentamento del comparto edile, ha comunque in sé buone risorse per aumentare autonomamente il suo tasso di sviluppo.In un processo di avvicinamento al grande evento, Fiera Milano, Opificium, Politecnico di Milano, FME, hanno deciso di organizzare una serie di manifestazioni che, attraversando l’Italia, hanno approfondito i temi strate-gici dell’energia, fotografandone la realtà, prospettan-done gli scenari futuri e indicando modi e metodi per rimettere in moto il settore. Il tutto sotto un nome che è già una prima indicazione di soluzione: “RottamAzione degli impianti elettrici”.Un percorso in cui si è discusso sulle proposte che do-vrebbero portare alla formulazione di un piano energe-tico italiano in grado di sostenere nei prossimi vent’anni lo sviluppo di uno dei Paesi più industrializzati del mon-do, proposte che verranno presentate in occasione della manifestazione milanese in un Libro Bianco.Un’importante occasione da non perdere, soprattutto da parte di chi è interessato al nostro Paese che, anche in questo settore, ha una storia di eccellenze.Prendete nota: abbiamo un appunto il prossimo 16 no-vembre a Fiera Milano.

Antonio [email protected]

Anno 2, N.6www.commercioelettrico.com

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COMMERCIOELETTRICO

è una pubblicazioneEdizione Speciale S.r.l.Via Ariberto 8, 20123 MilanoTel 02 581404 – Fax 02 58140444E-mail: [email protected] 1686261 – P.I. 03580420960Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 2 N° 6 – Luglio - Agosto 2011 € 7

Direttore ResponsabileAntonio Bernardi

Direttore EditorialeMaurizio [email protected]

[email protected]

Comitato EditorialeAntonio Bernardi, Giancarlo Profeti

Hanno collaboratoLuca Bernardi, Susanna Bernardi, Domenico Bracone, Paola Cipollini, Roberto Corti, Ilaria Di Napoli, Giancarlo Emanuel, Antonio Munaro, Elisa Pastorino, Massimo Poletti

Grafica e DTPDavide Candiani, Andrea Piomboni

Coordinamento EditorialeGabriele Brocca Romanin

Segreteria AmministrativaPaola Pasqualini

Ufficio Vendite e Pubblicitàtel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444mail: [email protected]

AGENTi:Liguria, Piemonte, Valle d’AostaFrancesco Sena, Assistente Direzione Venditemail: [email protected]: +39 335 8152626, tel/fax: +39 011 710292Lombardia (BG, BS, CR, LO, MB, Mi, PV), Milano, PiacenzaAlessandro Martinenghimail: [email protected]: +39 335 5258146Mantova, TrivenetoPaolo Simeonimail: [email protected]: +39 335 7887092, tel: +39 0422 495967fax: +39 0422 460066

Ufficio abbonamentiEdizione Speciale Srl Tel: 02 [email protected]

Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140Estero zona 3 annuale: euro 200

StampaMultigraphic Srl - Arcore (MB)

Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

Impianto: da cuore a intelligenza del sistemaIn vista dell’appuntamento finale a E.TECH Experience, il 23 giugno

Roma ha ospitato il secondo convegno di “RottamAzione degli

impianti elettrici”

FME, il “driver” del mercato elettricoLa Federazione offre ai produttori una formula per essere sempre

in contatto con i propri clienti

FEDERAZiONE

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Gewa: cinque pilastri per puntare al 2015Nella convention di giugno in Portogallo, il gruppo presieduto

da Luciano Cignoli ha presentato obiettivi a lunga scadenza che,

simpaticamente, trasformeranno il nome in Lon…Gewa

Gewa Lighting festeggia il primo compleanno partecipando a FestArchDopo poco più di un anno dalla nascita, la Divisione del consorzio

dedicata all’illuminotecnica è già in grado di avere luce propria,

anche in un importante consesso internazionale. La formazione

rimane il fulcro dell’iniziativa

DiSTRiBUZiONE

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Il fotovoltaico italiano è pronto a ripartireIl quadro del mercato e le prospettive emersi nel convegno

organizzato da MCE e dall’Energy & Strategy Group della School

of Management del Politecnico di Milano

Telelavoro, per una società moderna e sostenibilePer il 70 per cento dei lavoratori il telelavoro ha una ricaduta

positiva d’immagine a favore delle aziende, oltre ad apportare

benefici in termini di aumento dell’efficienza e riduzione dei costi

Il cliente al centro dell’attenzionePersonalizzazione, tempestività e flessibilità: queste le

caratteristiche del servizio che Lovato Electric vuole fornire ai

propri clienti

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LA COPERTiNA

Il futuro dell’energiaCresce il fabbisogno mondiale di energia elettrica; per far fronte

alle richieste in modo sostenibile tutti guardano alle Smart Grids.

E Riello UPS è già attiva

Grido di allarme delle aziende sul fronte degli incassiPregevole iniziativa dell’ALME, Associazione Lombarda Materiale

Elettrico

Vivere in armonia con l’ambienteUn connubio tra esperienza sensoriale e affidabilità tecnologica

Un nuovo sguardo sul mondoNasce il nuovo sistema videocitofonico digitale di Gewiss

Energia dalla rete alla stradaMilano, capitale dello stile italiano, è stata scelta da GE Energy

per il lancio europeo della sua nuova stazione di ricarica WattStation

Protezione dell’alimentazione semplice ed affidabileEnergia elettrica sempre disponibile per contrastare i black out

e la perdita di dati nelle applicazioni critiche

Sistema integrato per Home & Building AutomationSi chiama Mylos la nuova proposta di ABB in grado di offrire

le soluzioni più evolute per un’impiantistica moderna,

più ricca di funzioni e ampiamente flessibile

Un aiuto alla formazione degli operatori elettrici del futuroUna delle più solide e avanzate realtà del mondo elettrotecnico

italiano, rinnova il suo impegno per l’istruzione e la formazione

professionale fin dalle scuole dell’obbligo

iMPRESE

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STAMPA TECNiCA

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Come difendersi dai furtiI consigli dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità

sul funzionamento dei sistemi di allarme domestici

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Nuova stella per Acmei, l’azienda di distribuzione del Sud, ca-peggiata da Domenico Tavarilli. La filiale numero sei è stata recentemente aperta a Taranto e va a coprire ancora meglio il territorio pugliese, dove Acmei è leader. Le altre filiali sono a Foggia, Modugno (BA), Triggiano (BA), S. G. Teatino (CH) e Ca-sarano (LE).«Il territorio tarantino», spiega l’azienda, «rappresenta un profi-cuo bacino di utenza e di potenziali clienti per noi che eravamo già presenti, lì, con un ufficio tecnico commerciale. Questa volta però puntiamo sull’ampliamento della rete vendita e sul rap-porto diretto con la clientela per rafforzare il brand in termini di affidabilità ed efficienza».La sede operativa di Taranto è situata nel quartiere Paolo VI, in via Della Transumanza 5/E, ed è aperta dal lunedì al venerdì.All’inaugurazione, svoltasi il 13 giugno, erano presenti, oltre alle autorità locali, anche cento invitati, in larga rappresentanza dei clienti fidelizzati presso il distributore pugliese.«La decisione di aprire un nuovo punto vendita in questa città», aggiunge Acmei, «si colloca nella strategia di consolidamento ed espansione sul mercato della distribuzione elettrica: riteniamo il territorio tarantino un’arena strategica, ricca di opportunità di business da cogliere».

Mancava una sola grande regione: l’Emilia Romagna. Ora Giam-paolo Ferrari può andare in vacanza (come Presidente FME) senza questo cruccio.È nata, infatti, in giugno AERME, che in prosa poi significa Asso-ciazione Emilia Romagna Materiale Elettrico. A presiederla un grande cognome: Bellentani. Ma non si tratta di Rudy Bellenta-ni, per tanti anni Presidente della FME, né di Giancarlo, a capo dell’azienda di Reggio Emilia. Il nome nuovo è quello di Giovanni Bellentani, figlio di Giancarlo e cugino dell’ex numero 1 della Federazione.AERME nasce ultima, dopo che sono stati superati gli ostacoli che sembravano rendere impossibile la missione di Ferrari. Era, però, una presenza richiesta, necessaria e doverosa, essendo questo il quarto polo per fatturato dopo Lombardia, Triveneto e Nord Ovest.Lo staff che guiderà l’Assoemiliana è composto anche dal vice-presidente Luigi Sacchi (General Com) e dai consiglieri Davide Cervellati (Comet), Marino Venerucci (Fime) Carlo Cacciavillani (F.lli Cacciavillani).Le aziende che, invece, hanno concorso alla fondazione sono 13 e si tratta, oltre a quelle già citate di Dei, Edif, Fabbi Imola, Fin-polo, Franchini Lamberto, Rexel, Sonepar.

Acmei: TaranTo il sesTo punTo vendiTa

AeRme: anche in emilia romagna c’è l’assodisTribuTori

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Giovanni Bellentani, Presidente di AERME

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» L’energia solare è il petrolio del 21esimosecolo – però pulito. Io produco la mia energia con SolarWorld.*«

Larry Hagman, conosciuto come barone del petrolio dalla serie televisiva “Dallas”, ha sempre avuto intuito per buoni investimenti. Lui punta sulla corrente pulita come energia del futuro ottenuta dal Sole e dalla sabbia con moduli fotovoltaici più volte premiati.

Tecnologia tedesca, e� ciente e innovativa. Trovate ulteriori soluzioni vincenti su www.solarworld-italia.com

* L’attore Larry Hagman, barone del petrolio dalla serie tv mondiale famosa in tutto il mondo degli anni 80 “Dallas”, possiede uno dei più grandi impianti solari privati degli Stati Uniti, con una potenza totale di 100 kWp.

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Anche quest’anno Gewa premia i giovani studenti. Per il consorzio è ormai una prassi stanziare una cifra importante che sia di stimolo per i giovani. Nella fattispecie, figli di associati al consorzio e loro dipendenti.Ecco, quindi, l’invito a tutti coloro che ritengono di essersi particolarmente distinti nello studio durante l’anno scolastico appena concluso, nelle scuole medie inferiori e superiori.Tra tutte le richieste di partecipazione che arriveranno a Gewa Italia, saranno premiati i tre migliori studenti. Tre, infatti, sono le borse di studio in palio: una da mille euro, per il miglior risultato in terza media; due da duemila euro, per chi ha frequentato l’ultimo anno delle superiori (una indipendentemente dalla facoltà scelta ed una per chi ha deciso di dedicarsi all’ingegneria informatica).Tutti i dettagli ed i moduli per la domanda di partecipazione sono disponibili nell’area riservata del sito www.gewaitalia.it.Il termine di presentazione delle domande è il 30 ottobre 2011.

Gewa: studenti premiati, soprattutto se saranno ingegneri informatici

Il mese di giugno 2011 costituisce una data molto importante per l’efficienza energetica nel campo dei motori di bassa tensione in Europa.ABB dà il benvenuto all’introduzione da parte dell’Unione Europea dei livelli minimi di ef-ficienza energetica per i motori di bassa tensione in quanto i nuovi requisiti sono perfetta-mente in linea con il suo impegno a fornire motori ad alta efficienza ai propri clienti, sia per il mercato NEMA (National Electrical Manufacturers Association), negli Stati Uniti, sia per quello IEC (International Electrotechnical Commission), nel resto del mondo.Il settore industriale è responsabile di circa il 42 per cento dei consumi elettrici mondiali e circa due terzi di questa quota sono utilizzati per alimentare motori elettrici; di conseguen-za, ogni norma o regolamentazione che porti dei miglioramenti all’efficienza energetica dei motori è destinata ad avere un impatto significativo sul consumo totale di energia e sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. I requisiti, sotto forma di Regolamento della Commissione EC 640/2009, sono entrati in vigore il 16 giugno. Questi requisiti, in genere indicati come EU MEPS (Minimum Energy Performance Standard) riguardano i motori a due, quattro e sei poli nella gamma di potenza compresa fra 0,75÷375 kW con alimentazione a corrente alternata e con frequenze di 50 e 60 Hz. Tutti i motori interessati dalla Direttiva EU MEPS, che saranno immessi sul mercato europeo dopo il 16 giugno, devono raggiunge-re come minimo il Livello 2 dello Standard di Efficienza Internazionale (IE2). Alcuni motori, come ad esempio quelli per ambienti esplosivi, sono al momento esclusi dalla direttiva EU MEPS, ma ABB prevede che queste tipologie di motori dovranno essere conformi alla nor-mativa 60034-30 e, pertanto, li ha già dotati anticipatamente di marcatura IE.La seconda fase della Direttiva EU MEPS entrerà in vigore da gennaio 2015. I requisiti minimi per motori con potenza superiore a 7,5 kW dovranno rientrare nel livello IE3 di efficienza energetica o IE2, se combinati con un convertitore di frequenza. La terza fase, che entrerà in vigore da gennaio 2017, estenderà il requisito di ottenere almeno il livello IE3 di efficienza energetica o IE2 con convertitori di frequenza anche ai motori con potenza fino a 0,75 kW.«ABB non offrirà, né venderà più motori IE1 con marcatura CE in nessun mercato a livello globale a partire dal 16 giugno 2011», ha dichiara Ulrich Spiesshofer, responsabile della divisione ABB Discrete Automation and Motion. «ABB assicurerà la conformità alle direttive in ogni circostanza».Anche se la Direttiva EU MEPS copre solamente il mercato europeo, altri Paesi come l’Au-stralia, la Cina, il Brasile e il Canada hanno già adottato schemi di efficienza energetica simili. Negli Stati Uniti, i requisiti per ottenere il livello NEMA Premium (equivalente al livello di efficienza IE3) sono entrati in vigore alla fine del 2010.

aBB: nuovi requisiti europei per i motori di bassa tensione

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Si terrà a Bologna, il prossimo 29 settembre, presso il Savo-ia Hotel Regency, l’ottava tappa dei Convegni di formazione gratuita CEI: “Evoluzione degli impianti elettrici, di allarme intrusione e fotovoltaici e dei sistemi di ricarica per veicoli elet-trici”. Gli argomenti dei Convegni gratuiti CEI 2011 si prefiggono d’informare gli addetti ai lavori sulle novità normative dedicate a temi di grande attualità, tra cui l’evoluzione dell’impianto elettri-co nelle unità abitative. Saranno illustrati gli aggiornamenti alla Norma CEI 64-8 per impianti di bassa tensione, della quale è stata appena pubblicata la Variante 3, con un nuovo allegato per ambienti residenziali. Una relazione tratterà delle Norme del CT 79 con l’obiettivo di fornire una sintesi organica dello stato dell’arte relativo ai sistemi e agli impianti di allarme intrusione ed agli sviluppi futuri. Ampio spazio sarà dedicato agli impianti fotovoltaici; saranno illustrate le principali novità introdotte dal Conto Energia 2011, le modifiche introdotte nella terza edizio-ne della Guida CEI 82-25 e saranno analizzati alcuni aspetti salienti del progetto dei sistemi di generazione fotovoltaica. Un intervento sarà dedicato all’informazione sullo stato normativo, attualmente in fase di elaborazione, dei sistemi di ricarica per veicoli elettrici (auto e motocicli) in ambito domestico e in spazi accessibili al pubblico. Nel pomeriggio gli interventi sono di par-ticolare interesse per RSPP e professionisti iscritti negli elenchi del Ministero dell’Interno ex Legge 818/84. Due esperti, tra cui un rappresentante del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, trat-

teranno della proget-tazione antincendi nelle attività a rischio di esplosione per la pre-senza di ATEX e della relativa normativa CEI per la verifica e manu-tenzione degli impianti elettrici in tali ambienti. La partecipazione al convegno dà diritto a 5 crediti formativi, ai fini della formazione conti-nua dei Periti Industria-li e dei Periti Industriali Laureati (G.U. n. 17 del 21 gennaio 2006). La partecipazione è gra-tuita, mentre l’iscrizio-ne è obbligatoria fino ad esaurimento posti, entro il 26 settembre 2011. È possibile iscri-versi compilando la locandina dal sito CEI www.ceiweb.it alla voce Convegni e Seminari.

CEI: Convegno di formazione a Bologna

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10 www.commercioelettrico.comAnno 2, N.6

Multinazionale belga che opera nel settore delle rinnovabili, Enfinity ha annunciato che Meliorbanca ha sottoscritto un finanziamento di 9,7 milioni di Euro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico parzialmente integrato della potenza di 2,349 MWp, realiz-zato sul tetto dei capannoni industriali di Keller Elettromeccanica a Villacidro (VS), in Sardegna. Il finanziamento, già erogato, è stato concesso alla società di scopo Enfinity Montessori, controllata dal gruppo Enfinity.L’importo del finanziamento, con scadenza nel 2028, è destinato a coprire l’80 per cento dell’investimento. La centrale, realizzata da Busi Impianti e che sarà in grado di generare 3.120 GWh di energia elettrica, è stata allacciata a maggio 2011 e godrà delle tariffe incentivanti 2010 sulla base del decreto “Salva Alcoa” (legge 129/2010). Tale realizzazione eviterà l’emis-sione in atmosfera di 1.656 tonnellate di anidride carbonica l’anno, equivalenti al bene-ficio che si otterrebbe a seguito di una riforestazione boschiva annua di circa 8,7 ettari.Con questo grande progetto, il Gruppo Enfinity si conferma protagonista internazionale nello sviluppo e finanziamento di progetti che sfruttano le energie rinnovabili e nella fornitura di impianti ad energia solare per il mercato delle imprese. Alessandro Asperti, Head of Investment Italia e Sud Europa di Enfinity, ha affermato: «Questo investimento rappresenta un passo importante nella strategia di sviluppo di Enfinity che, in sintonia con IV Conto Energia, concentrerà sempre più la sua attenzione su questo tipo di solu-zioni. L’operazione, inoltre, avrà un impatto benefico territoriale non solo per i vantaggi ambientali, ma anche per quelli occupazionali nella realtà produttiva di Villacidro».

Enfinity: fotovoltaico in Sardegna

Annunciato da Sanyo Electric Co. il completamento dell’impianto di produzione di energia solare di Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, un’opera importante poiché si tratta della più grande installa-zione al mondo realizzata utilizzando i moduli solari ad alta efficienza e rendimento HIT con sistema ad inseguimento.Il progetto della centrale solare è stato ideato e implementato da un consorzio guidato da Deutsche Bank “Finance and Leasing Renewable Energy Division”. La costruzione dell’impianto brindisino è stata com-pletata nel dicembre 2010 e nell’aprile 2011 il sistema è stato connesso alla rete. Il gruppo giapponese ha ricoperto un ruolo fondamentale nel progetto, fornendo i propri moduli solari, pannelli fotovoltaici di ultima generazione.L’impianto è dotato di 32.202 moduli solari HIT-235HDE4 installati con sistema a inseguimento, ovvero dotati di meccanismo che ruota il pannello in base alla posizione del sole: una soluzione in grado di massimizzare ed ottimizzare la produzione di energia. Con una produ-zione totale di 7.567 MW, la centrale di Torre Santa Susanna è uno dei più grandi impianti di produzione di energia solare “a inseguimento” in Europa, ed è il più grande al mondo a utilizzare questi moduli solari. A sancire l’apertura ufficiale dell’impianto la cerimonia di inaugurazio-ne, che ha visto la partecipazione dei dirigenti delle aziende del consor-zio, oltre a numerosi rappresentanti delle amministrazioni locali che hanno supportato l’iniziativa fin dall’inizio.

Sanyo: maSSimizzare ed ottimizzare la produzione di energia

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La Federazione Europea delle Aziende di Illuminazione (ELC - Euro-pean Lamp Companies Federation) richiama l’attenzione sull’oppor-tunità di uniformare la normativa, a livello internazionale, relativa ad alcune lampade ad alte prestazioni, utilizzate principalmente in am-bito professionale. Per migliorare le prestazioni, questo tipo di lam-pade contengono piccole quantità di emettitori di radiazioni a basso livello. Nonostante numerose autorità riconoscano che tali lampade non necessitino di regolamentazioni specifiche – studi indipendenti hanno dimostrato che queste sorgenti sono innocue per la salute e per l’ambiente – l’interpretazione a livello nazionale degli standard di sicurezza internazionali e la loro regolamentazione rimane tuttora differente.In collaborazione con le autorità competenti, ELC sta lavorando per ottenere un’armonizzazione dell’interpretazione e dell’esecuzione della normativa. Queste procedure hanno portato a far sì che 30 Paesi abbiano concesso ad uno o più produttori di lampade un’au-torizzazione o l’esenzione da ulteriori richieste di autorizzazione. In tutti i Paesi coinvolti, i produttori di lampade stanno provvedendo ad informare di questa situazione i propri clienti e gli operatori del settore. Jürgen Sturm, Segretario Generale di ELC, ha commentato: «Rappresentiamo aziende responsabili e per questo voglio sottoli-neare che stiamo continuando a collaborare e dialogare con le auto-rità legislative a livello nazionale e internazionale sui diversi requisiti di autorizzazione, specifici per singolo Paese. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere l’uniformità della normativa che regola l’intera catena di distribuzione».Da oltre 20 anni, la Federazione Europea delle Aziende di Illumina-zione (ELC) rappresenta i principali produttori di lampade in Europa e promuove l’utilizzo di forme di illuminazione efficienti a beneficio dell’ambiente, del benessere dell’uomo, della salute e sicurezza dei consumatori.

ELC: uniformare la normativa sulle lampade ad alte prestazioni

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Il 13 maggio 2011, OBO Bettermann ha celebrato il 100° Anniversario della sua fondazione, una tappa importante per il Gruppo guidato dalla Famiglia Better-mann.Dalla sua nascita ad opera di Franz Bettermann, l’Azienda multinazionale tede-sca è cresciuta in modo costante, sino a giungere alle attuali dimensioni: 2.200 dipendenti, 30.000 articoli per l’installazione elettrica civile ed industriale, 40 filiali e presenza in oltre 60 Paesi in tutto il mondo.Una tappa da ricordare in questi cento anni è il 1950, quando venne lanciato nel mercato il primo tassello fissabile a parete senza fori, in tedesco “Ohne Bohren”, dal quale derivò il Brand OBO, ben presto riconosciuto come sinonimo di prodotto “amico” degli installatori.OBO Bettermann ha sempre posto in primo piano la soddisfazione del cliente, offrendo prodotti ad alto contenuto tecnico e trasformando il concetto di fornitore di prodotti in fornitore di sistemi, con la capacità di coniugare tra loro i vari siste-mi di impianti: la sintesi di questo processo è divenuta il motto aziendale “Think connected” (“pensare connessi”). Ovvero, sostituire alla logica specifica del con-cetto di fornitore/cliente, una visione d’insieme, capace di generare un modello di collaborazione virtuosa tra l’azienda, i distributori e gli utilizzatori finali.La Famiglia Bettermann, centralità strategica del Management alla guida del Gruppo, è giunta alla quarta generazione, e rappresenta la garanzia più concreta di un impegno coeso, capace di motivare uno staff professionale e pronto alle sfide future.Nonostante la crisi che nel 2009 ha attanagliato le economie internazionali, con coraggio e lungimiranza, il Management OBO Bettermann ha deciso di effettuare un investimento di oltre 40 milioni di euro, varando la costruzione del grande “Metal Competence Centre” a Menden, culla del Gruppo, dove sono costruiti i sistemi di canalizzazioni metalliche. La struttura è costruita su un’area di 30.000 metri quadri e comprende il più grande impianto di zincatura a caldo dopo la lavorazione a livello mondiale, capace di produrre un’ingente quantità di canali nelle varie tipologie, con la necessaria flessibilità e garantendo altissimi livelli qualitativi.Il nuovo stabilimento è stato inaugurato dalla Famiglia Bettermann proprio il 13 maggio 2011, alla presenza di importanti autorità del mondo politico ed econo-mico e di una qualificata presenza di clienti Italiani, al culmine delle celebrazioni organizzate per festeggiare il 100° Anniversario.

La società Scame è stata tra gli sponsor della 6a edizione del “Campionato Italiano del muratore”, tenutasi a Bossico, in provincia di Bergamo, lo scorso 11 e 12 Giugno.Alla singolare gara per la realizzazione di un manufatto edile hanno partecipato 8 squadre di muratori provetti, venuti da tutta l’Italia per sfidarsi in prove di abilità e precisione nel rispetto dei parametri progettuali e di sicurezza.Il tema della sicurezza è stato sottolineato a più riprese nel corso della manifestazione, con gare e prove che hanno composto un percorso formativo per i partecipanti.Scame, proprio in qualità di azienda da sempre attenta alla sicurezza, ha voluto essere al fianco di questo evento, presentando al pubblico le gamme di prodotti per cantiere e regalando alla squadra vincitrice della competizione, la Edil7 L’Artigiani di Arezzo, un kit di prodotti per la distribuzione dell’energia nei cantieri di costruzione e demolizione.Tra i numerosi prodotti Scame destinati al cantiere spicca la più vasta gamma di quadri offerta al mercato italiano: la Serie MBOX, tra i più compatti presenti sul mercato e dotati un dispositivo automatico (LED a bassissimo consumo ad alta efficienza) che garantisce, al calar dell’intensità luminosa esterna, l’illuminazione dei vani contenenti le prese e gli apparecchi di protezione e di comando. Il dispositivo luminoso permette l’individuazione e l’utilizzo del prodotto in condizioni di scarsa luce.La rispondenza ai recentissimi standard internazionali e l’ottenimento del marchio IMQ sull’intera gamma è la conferma dell’elevato standard di sicurezza e la piena rispondenza ai severi requisiti normativi.

OBO Bettermann: 100 anni di passione per il progresso

Scame: sicurezza in cantiere

Da sinistra a destra: Andreas, Ulrich e Thomas Bettermann

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A partire dal 1° luglio, sotto la responsabi-lità dal Capo Area Maurizio Venerussi, sono operative le Filiali Nord Ovest e Nord Est.Capo Filiale Nord Ovest sarà Carlo Repetto: gli uffici saranno a Milano, presso la sede Hager ed il territorio di competenza sarà il Piemonte, la Liguria, la Valle d’Aosta e le province lombarde di Milano, Pavia, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Monza e Brianza.Capo Filiale Nord Est sarà Gianni Bettiol: gli uffici saranno a Porcia (PN), presso lo stabilimento di produzione quadri Hager Lumetal ed il territorio di competenza sarà il Triveneto e le province lombarde di Berga-mo, Brescia, Mantova, Cremona e Lodi.Le nuove organizzazioni sostituiscono le precedenti Filiali Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, Lombardia e Triveneto ed obiet-tivo della riorganizzazione è assicurare un sempre più efficace, puntuale ed omogeneo servizio e supporto ai clienti distributori ed installatori. Attilio Pozzini, già capo area Hager, assu-merà la responsabilità vendite Italia della linea prodotti Flash e sarà il coordinatore nazionale del progetto co.marketing riser-vato ai distributori partner di Hager.

Hager: evoluzione dell’organizzazione commerciale

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In vista dell’appuntamento finale a E.TECH Experience, il 23 giugno Roma ha ospitato il secondo convegno di “RottamAzione degli impianti elettrici”

ImpIanto: da cuore a IntellIgenza del sIstema

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Prosegue il viaggio del progetto promosso da Fiera Milano con Fondazione Opificium, FME (Federazione nazionale grossisti distributori di materiale elettrico) e Politecnico di Milano, dedicato alla diffusione della cultura impianti-stica elettrica italiana.“RottamAzione degli impianti elettrici” è un percorso virtuale, attraverso la conoscenza degli esperti del settore dell’energia, e fisico, lungo l’asse che unisce il paese da Nord a Sud. Bologna, Roma, Torino e per finire Mi-lano. Queste le tappe che troveranno conclu-sione nella grande manifestazione fieristica di E.TECH Experience, prevista nel capoluogo lombardo dal 16 e al 19 novembre 2011.Il progetto coinvolge l’intera filiera dell’energia e si propone di portare a conoscenza le proble-matiche del settore elettrico e di affrontare le tematiche più stringenti in ambito energetico. “RottamAzione degli impianti elettrici” vuole così coinvolgere non solo i tecnici e gli addetti ai lavori, ma rivolgersi con forza ai consuma-tori, che devono essere i veri protagonisti del cambiamento.Gli incontri sono stati organizzati con l’intento di delineare lo stato del settore, evidenziando le fasi di aggiornamento tecnico e tecnologi-co. I professionisti della filiera – produttori, progettisti, distributori e installatori – si con-frontano sui temi più attuali anche grazie al contributo del mondo accademico: oltre 20 le Associazioni professionistiche e le Università coinvolte. Il progetto si propone di tracciare i percorsi futuribili per uno sviluppo moderno dell’energia in Italia, con l’obiettivo di coin-volgere le autorità politiche locali e nazionali, partendo dalle Regioni che sono i soggetti principali per la costruzione di una nuova politica energetica del Paese. A Bologna in maggio, in occasione del primo della serie

di appuntamenti, si è affrontato il tema del-le Smart grid, le “reti intelligenti”. L’Italia ha bisogno di rinnovare la propria rete elettrica, sviluppando un sistema di smart energy nel quale strumenti integrati di comunicazione e gestione possano interagire tra loro. Grazie alla GD (Generazione Distribuita) cambia an-che il panorama della distribuzione, che viene così completamente ripensata.Dunque dalla rete agli impianti, il passaggio è d’obbligo e Roma risponde. La seconda tappa di approfondimento è stata dedicata, infatti, al tema: “Impianto: da cuore a intelligenza del sistema”. Protagonista assoluta la sicurez-za, che in Italia ha trovato nella legge 46/90

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La seconda tappa di “RottamAzione degli impianti elettrici” è stata dedicata al tema: “Impianto: da cuore a intelligenza del sistema”

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una pietra miliare, sebbene non sufficiente. «In base alle statistiche, ogni anno muoiono mediamente 50 persone per i danni riportati a seguito di incidenti legati agli impianti elettrici nelle abitazioni», ha affermato Vito Carrescia (Politecnico di Torino). «Abbiamo impianti elettrici datati e pericolosi»; una simile situa-zione non è più tollerabile. «Il nostro compito è attirare l’attenzione su tali impianti e solle-citarne il rifacimento; dobbiamo condurre una politica mediatica che colpisca nel segno».Urge intervenire, hanno spiegato anche gli altri relatori del convegno, e per prima cosa, è necessario monitorare la situazione impian-tistica italiana e attivarsi per un suo più rapido ammodernamento. Anche la manutenzione ha la sua importanza; in Italia è ancora troppo scarso il ricorso a questa importante attività, sia da parte dell’utente, sia da parte del tec-nico. Ciò significa anche puntare all’aggiorna-mento tecnologico dei professionisti.Spetta al settore «innovarsi non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche da quello delle metodologie», ha aggiunto Giuseppe Parise (AEIT Lazio). «Occorre formare e informare il tecnico, e sapersi rivolgere all’utente spiegan-

do con un linguaggio corretto le problemati-che legate all’importanza del rifacimento de-gli impianti». La dichiarazione di conformità, per esempio, è un obbligo che va rispettato, da parte tanto del cliente, che la deve richiedere al professionista, quanto del tecnico impianti-sta, che ha il dovere di rilasciarla.Il tema della sicurezza si sposa, poi, a quello di un uso più efficiente dell’energia. In par-ticolare, si è parlato di impianti domestici e del terziario. «Nell’analisi di tutte le forme di energia, sono questi i settori più energivori», ha spiegato Giuseppe Cafaro (Politecnico di Bari). «L’industria, che da anni lega l’efficien-za energetica alla propria competitività, non è più il settore prioritario su cui intervenire, ora tocca proprio al civile».Anche quanto emerso nel convegno romano contribuirà, insieme alle indicazioni degli altri

convegni locali, alla stesura del Libro bianco che a novembre, in occasione di E.TECH Expe-rience, verrà sottoposto al legislatore.Prossimo appuntamento a Torino, in settem-bre, per parlare di “Sicurezza e risparmio con l’impiego di sistemi e LED”.

Roberto Corti

Protagonista assoluta dell’incontro di Roma, la sicurezza, che in Italia ha trovato nella legge 46/90 una pietra miliare, sebbene non sufficiente

Il tema della sicurezza si sposa a quello di un uso più efficiente dell’energia

Per prima cosa è necessario monitorare la situazione impiantistica italiana e attivarsi per un suo più rapido ammodernamento

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FME, IL “DRIVER” DEL MERCATO ELETTRICO

Sponsor o partner? Questo l’imbarazzo di una scelta davvero intrigante. La proposta, molto più che decente, è della FME; nella sua logica di essere sempre più innovativa, organizzativa e comunicativa.D’altronde l’ultimo anno è stato vissuto dall’Associazione presieduta da Giampaolo Ferrari in maniera davvero intensa. Nella Federazione, la Distribuzione si è compat-tata e organizzata, ormai quasi tutte le As-sociazioni Regionali sono attive, il Consiglio ha cooptato i rappresentanti dei Consorzi, delle grandi multinazionali della distribu-zione e le Associazioni regionali.Non può certo finire qui. Ora FME vuole trainare il settore e per questo propone un’iniziativa che ha tutti i connotati per assumere un interesse strategico. Anche perché, è bene ricordarlo, la distribuzione in Italia rappresenta oggi la parte più attiva della filiera elettrica: opera sì in funzione del proprio interesse, ma con azioni di cui beneficerà l’intero mercato.Parliamo dunque di networking, che tra-dotto in Italiano significa fare squadra attraverso l’incontro che (come richiama l’immagine dei paracadutisti che si tengo-no per mano nell’accattivante depliant che presenta la proposta) evoca un rapporto di

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fiducia reciproca e di unione per “fare in-sieme” qualcosa di speciale. Creare, quin-di, punti d’incontro per generare opportu-nità. Sempre in prima fila e con un ruolo da protagonisti. Il mercato, nel breve spazio di un mese, è stato invaso dalle iniziative della Federazione: dall’alleanza con Fiera Milano come coorganizzatore della prima edizione di E.Tech Experience (che si terrà a Mila-no Rho Fiera dal 16 al 19 novembre 2011), all’affiancarsi al progetto “RottAmazione degli impianti elettrici”, propedeutico alla conferenza sullo stato del settore elettrico e finalizzato alla pubblicazione del Libro Bianco per l’energia; dall’avvio, con E.Tech Experience, dell’hub.community del setto-re elettrico che con lungimiranza si apre all’Europa, al lancio dell’iniziativa “Partner o Sponsor” rivolta ai produttori, impegnan-dosi nel favorire la comunicazione tra i soggetti della filiera, con piattaforme mul-ticanali. Vediamola nei dettagli la proposta Partner o Sponsor. Che cosa significherà essere Partner di FME? Per essere traspa-renti, diciamo subito che il costo di questa formula sarà di 3÷4.000 euro. Si avrà così la possibilità di essere presenti sulla FME WEB TV per fare pubblicità, presentare in modo veloce e capillare nuovi prodotti, lan-

“…l’ultimo anno è stato vissuto dall’Associazione presieduta da Giampaolo Ferrari in maniera davvero intensa…”

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La Federazione offre ai produttori una formula per essere sempre in contatto con i propri clienti

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ciare filmati istituzionali, aprire un canale di comunicazione diretta ed immediata con i distributori, fare formazione con la Di-stribuzione sfruttando le nuove tecnologie. Significherà anche essere presenti sul sito Internet, su FMEPoint, sulla Newsletter e su tutti i supporti grafici di comunicazione della Federazione, e organizzare incontri con i distributori. Inoltre, avere sconti sulle tariffe pubblicitarie di Commercio Elettrico e dell’House Organ della Federazione. La formula Sponsor costituirà, invece, un li-vello avanzato della precedente. Aderendovi, si diventerà protagonisti de-

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gli eventi organizzati dalla Federazione, come congressi, incontri, manifestazioni, con operazioni studiate di volta in volta su misura, ed essere presenti con pagine pub-blicitarie su FMEPoint. Dunque, FME è impegnata a promuovere cultura, formazione, incontri, sul modello delle migliori strategie di sviluppo.Qui ci fermiamo per non svelare le prossi-me mosse che Federazione sta mettendo in campo, lasciandoci il tempo di assorbire le novità.

Antonio Munaro

“…con E.Tech Experience, l’hub.community del settore elettrico si apre all’Europa…”

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Nella convention di giugno in Portogallo, il gruppo presieduto da Luciano Cignoli ha presentato obiettivi a lunga scadenza che, simpaticamente, trasformeranno il nome in Lon…Gewa

Gewa: cinque pilastri per puntare al 2015

Per una settimana in Portogallo, tra la splendida Lisbona e il meraviglioso mare dell’Algarve, distributori e fornito-ri del consorzio Gewa si sono confron-tati sui temi del mercato.I principi fissati nella precedente con-vention autunnale in Vietnam sono stati sottoposti ad una prima verifica. Il programma procede e la soddisfazione del Presidente Luciano Cignoli ne è la conferma: «In questa convention non abbiamo fatto altro che proseguire l’attuazione di un programma che è iniziato lo scorso anno. L’abbiamo chia-

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mato Lon... Gewa 2015, perché questo è il tempo che ci siamo dati per la co-struzione di tutti i pilastri che vogliamo tengano in piedi la nostra strategia. Noi inseguiamo l’obiettivo della coniugazio-ne della media impresa in un mercato così complesso come quello odierno, individuando le eccellenze dalla picco-la e media distribuzione e provando a togliere le inefficienze dalla stessa. Al nostro fianco ci sono i giovani di Gewa, perché devono essere loro il motore per lo sviluppo di queste attività».Il patto sociale che Gewa si è dato è fatto, come dice il Presidente, di cin-que pilastri: caratterizzazione, modello operativo, identità, potere di mercato, efficienza organizzativa.Tre gli obiettivi numerici: 15 per cento di quota di mercato, miglioramento del margine operativo di tre punti, aumento del 15 per cento del proprio differenzia-le di crescita.La prima carta importante giocata da Gewa negli ultimi mesi è il progetto Lighting, che ha ormai compiuto un anno. «Ha avuto un enorme successo», sottolinea il Presidente, «ma ora fare-mo partire altre due iniziative analoghe, una sulla sicurezza e l’altra sul rispar-mio energetico. Insomma, faremo tutto quello che serve per dare la massima formazione al nostro apparato».Gewa Lighting ha ora anche un sito Internet, che serve a diffonderne la co-noscenza. Il target di questa operazione è gigantesco: architetti, progettisti, de-signer, prescrittori, privati, strutture al-berghiere e di ristorazione, produttori,

Il Portogallo è stata la sede della tradizionale convention del consorzio Gewa

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Luciano Cignoli, Presidente di Gewa Filippo Puliafico, di Electric Levante

distributori. Facciamo ora il punto sul consorzio Gewa Italia. Un po’ di numeri: le ragioni sociali che fanno riferimento al consorzio sono 95, di cui 59 soci, 26 affiliati e 10 aziende controllate, per un totale di 185 punti vendita. Il sell out 2010 è stato di 570 milioni di euro, di cui 185 gestiti attraverso contratti di grup-po. La crescita è stata del 13 per cento rispetto l’anno precedente e il 95 per cento dei contratti sono stati rispettati. Il peso del gruppo sul mercato nazio-nale è del 10,60 per cento: 10,5 al Nord, 17,5 al Centro, 20,8 al Sud.«Il panorama che offriamo alla pro-duzione con i nostri associati», spiega Cignoli, «è estremamente qualificato; così lo vogliamo per provare a fare la differenza. Se da noi non vedono i grossi numeri, perché quelli sono dei grandi distributori, da noi vedono ec-cellenze importanti per arrivare su ca-nali specifici per loro interessanti. Nel Sud e nel Centro abbiamo percentuali di mercato molto elevate. Al Nord non è così perché lì ci sono i grandi grup-pi che penalizzano le nostre aziende. Ma i nostri del Nord non sono meno qualificati degli altri. Per noi, la nostra azienda deve essere Gewa. Perché se anche qualsiasi dei nostri raddoppiasse il proprio fatturato poco cambierebbe agli occhi del mondo».A parte i dati 2010, ci sono poi dei dati ancora più freschi che fanno riferimen-to al primo quadrimestre 2011. Anche in questo caso la situazione è buona, con 191 milioni di sell out e +17,2 per cento; il sell in, escludendo cavi e foto-voltaico è cresciuto dell’8 per cento.

Gewa si caratterizza, infine, per le ag-gregazioni territoriali: le ultime nate sono Elettroteca, con quattro aziende tra Liguria e Umbria, e Nord Gewa, con nove grossisti tra Triveneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Filippo Puliafico, uno dei leader di Electric Levante, il pri-mo polo nato, spiega così il fenomeno: «La nostra assemblea deve approvare il nuovo regolamento per le aggregazioni territoriali. I responsabili partecipano già al comitato commerciale per gli accordi con i fornitori, in maniera che non si verifichi un doppione tra il piano nazionale e quello locale. I fornitori rea-giscono bene a questa novità, che con-sente loro di risparmiare energie: quel che viene discusso con Gewa a maggior veduta può poi andare bene anche sul territorio. Noi prevediamo che tutto il territorio prima o poi sarà diviso in poli; per il momento sono scoperte solo le regioni Marche e Abruzzo Molise. Ma ci stiamo lavorando. Insomma abbiamo fatto una sorta di federalismo. Evitia-mo così una comunicazione difficile e dispersiva. Questo passaggio inter-medio semplifica tutto: si riuniscono i responsabili di aggregazioni e gli indi-pendenti. Tra loro è molto più semplice trovare una linea comune. E, inoltre, a Gewa arriva molto più velocemente il feedback dal territorio».

Giancarlo Emanuel

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Il quadro del mercato e le prospettive emersi nel convegno organizzato da MCE e dall’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano

Il fotovoltaIco ItalIano è pronto a rIpartIre

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di MCE, che ha sottolineato l’importanza assunta dal fotovoltaico nell’economia italiana e rimarcato la scelta di inserire all’interno di MCE uno speciale focus sul fotovoltaico, nell’ambito dei settori del ri-scaldamento e delle energie Rinnovabili, dove saranno presenti le eccellenze in tema di solare, geotermico, cogenerazio-ne e biomasse.Vittorio Chiesa, Direttore Energy & Stra-tegy Group del Politecnico di Milano, si è soffermato sull’evoluzione del fotovol-taico italiano (che ha chiuso il 2010 con 7.200 MW di potenza installata su 200.000 impianti), sottolineando l’importanza che la definizione del quadro normativo avrà nei mesi a venire. «Restano ancora da definire alcuni aspetti interpretativi», ha sottolineato, «ma intanto si è fatta chia-rezza sugli obiettivi e gli incentivi, met-tendo così fine all’incertezza degli ultimi mesi».Chiesa si è soffermato sui possibili svi-luppi del mercato: «La riduzione dei con-tributi pubblici spingerà i produttori ad agire sulla leva dei costi, per recuperare una redditività del 10 per cento: ci sono margini di miglioramento in tal senso», ha aggiunto.Reinhold Buttgereit, Segretario Generale EPIA (European Photovoltaic Industry Association), ha presentato un’analisi comparata dei sistemi incentivanti nei principali Paesi del Vecchio Continente, sottolineando l’importanza assunta dal mercato italiano, ormai secondo alla sola Germania (che può contare su 17.150 MW di potenza cumulata). Un risultato ribadi-to da Gerardo Montanino, Direttore Gene-rale GSE (Gestore Servizi Energetici), che ha presentato i risultati del Terzo Conto

L’approvazione del Quarto Conto Energia ha riportato ottimismo tra gli analisti e gli operatori del fotovoltaico. È quanto emerso nel corso del convegno che MCE - Mostra Convegno Expocomfort (la ma-nifestazione mondiale dell’impiantistica civile e industriale e nella climatizzazio-ne, che si terrà dal 27 al 30 marzo 2012 in Fiera Milano) ed Energy & Strategy Group della School of Management del Politec-nico di Milano hanno organizzato, alla presenza di oltre 700 operatori, a Fiera Milano nell’Auditorium Stella Polare. Un appuntamento ideato per fare il punto sullo sviluppo del fotovoltaico in Italia e tracciare la possibile evoluzione di medio e lungo periodo.Il convegno è stato aperto dai saluti di Massimiliano Pierini, Exhibition Director

Oltre 700 operatori hanno partecipato al convegno organizzato a Fiera Milano

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Energia, caratterizzatosi per un’accele-razione dei grandi impianti rispetto alle prime due edizioni dello schema incen-tivante.Il convegno si è concluso con una tavola rotonda, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle principali Associa-zioni del settore.Vincenzo Quintani, membro del C.d.A. del GIFI, ha espresso soddisfazione «per l’incremento degli obiettivi nazionali di sviluppo del fotovoltaico e per l’appro-vazione del nuovo schema incentivante che riapre le porte alla bancabilità dei progetti».Maurizio Esitini, Direttore di Assistal, ha richiamato l’attenzione sugli aspetti inno-vativi del Decreto riguardanti gli impianti per edifici e sul ruolo che nella nuova stagione potranno giocare gli installatori.Marco Pigni, Direttore di APER ha la-mentato «le complicazioni dell’iter pro-cedurale introdotte dal nuovo Decreto», auspicando interventi per ovviare a que-sto problema. Una questione ribadita da Francesca Marchini, Segretario Generale Assosolare, che ha auspicato misure per accelerare gli iter autorizzativi, sottoline-ando «il valore acquisito negli anni dalla filiera italiana, che rappresenta la base più importante per uno sviluppo di lungo periodo del mercato fotovoltaico nel no-stro Paese».

Roberto Corti

I risultati del Conto Energia: potenza e numero di impianti FV in Italia

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Mercato fotovoltaico: capacità installata al 2010

I risultati del conto energia: taglia media degli impianti(kW/impianto)

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Dopo poco più di un anno dalla nascita, la Divisione del consorzio dedicata all’illuminotecnica è già in grado di avere luce propria, anche in un importante consesso internazionale. La formazione rimane il fulcro dell’iniziativa

Gewa LiGhtinG festeGGia iL primo compLeanno partecipando a festarch

Ormai ha ampiamente passato il primo compleanno e, dunque, Gewa Lighting navi-ga con estrema sicurezza al largo, nel mare profondo ed affascinante dell’illuminazione.Giampiero Campus, che per Gewa Italia è il nume tutelare della creatura, la vede crescere con compiacimento e dice: «Ci soddisfano sia i risultati economici, sia la partecipazione dei soci, e cioè il numero delle aziende che intraprendono il percorso per arrivare alla certificazione: altro non è che il compimento del percorso formativo».In questo anno, una delle caratteristiche principali del Lighting è stato il susseguirsi dei corsi, sempre caratterizzati da richieste di iscrizione in overbooking. Da cinque mesi sono iniziati quelli del 2011: «Con novità e ri-petizioni delle sessioni, andremo avanti fino a dicembre. In giugno addirittura abbiamo dovuto fare i salti mortali per poter inserire due corsi. Un bilancio, dunque, interessante e positivo. Per produttori e distributori».Durante la recente convention del consor-zio, in Portogallo, ai tanti produttori presenti è stato fornito un quadro decisamente po-sitivo di questo processo: «Gewa Lighting, potendo ora contare su una compagine consolidata, seppure in costante evoluzio-ne, può ormai affrontare una nuova fase del proprio percorso, cioè porsi obiettivi e finalità strategiche che le conferiscano una caratterizzazione in grado di differenziarsi nettamente rispetto alle numerosissime realtà già operanti nel comparto. A questo fine, si ritiene fondamentale creare un rap-porto stretto con gli interlocutori che rap-presentano i riferimenti più importanti del mercato e sono in grado di condizionarne gli indirizzi, quali gli architetti, i designer ed

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In occasione del suo primo compleanno, Gewa Lighting ha attivamente partecipato alla manifestazione FestArch

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Giampiero Campus

Da sinistra a destra: Paolo Ansideri, Ernesto Gismondi e Giobatta Chiappori

i progettisti». Che cosa è dunque successo in questi mesi: che le aziende distributrici hanno raggiunto la certificazione, altre hanno intrapreso l’iter. E nel frattempo si sono formate nuove figure professionali. E i produttori? «Tra loro», prosegue Campus, «abbiamo verificato molto interesse per gli incontri, i dibattitti, i confronti e la forma-zione. E si tratta di aziende di primissimo piano».Eccoci a FestArch. L’incontro tra Gewa Lighting e questa importantissima mani-festazione avviene grazie all’entusiasmo, all’attenzione e alla dedizione alla causa di uno dei distributori del gruppo: Paolo Ansi-deri, della Imef di Foligno.«FestArch», spiegano in Gewa, «rappresen-ta il più importante evento del settore del 2011; pertanto, valutando la forte risonanza culturale/mediatica dello stesso, si ritiene che la partecipazione alla manifestazione sia perfettamente coerente con le necessità di diffusione e conoscenza dei marchi Gewa e Gewa Lighting e possa rappresentare la più prestigiosa ed impegnativa occasione per concretizzare l’avvio di questa nuova fase».Torniamo a Giampiero Campus, con il suo racconto: «Già Euroluce ci aveva dato soddisfazioni. Ma FestArch, in principio di giugno, per noi è stato toccare il cielo con un dito, anche a livello culturale. FestArch è per noi un fiore all’occhiello. È la mani-festazione più importante dell’anno per il mondo dell’architettura, del design per pro-fessionisti e appassionati. C’erano i Numeri Uno a livello mondiale: il tema era “Città e anticittà”, scelto da Stefano Boeri. Noi, grazie all’interessamento e alla competen-za del socio Paolo Ansideri, siamo riusciti a metterci in evidenza. Abbiamo realizzato due eventi nella Sala dei Notari, al Palazzo dei Priori».Gewa Lighting è stata l’azienda protagonista della manifestazione per il settore dell’illu-minotecnica, collaborando alla lectio ma-gistralis dell’architetto Italo Rota “Energia e Bellezza” e, nello stesso giorno, organiz-zando e presentando la lectio magistralis dell’ingegner Ernesto Gismondi, dal tema “Design della Luce, tra passato e futuro”.Al temine del suo intervento, Ernesto Gi-smondi, i soci di Gewa Lighting e gli archi-tetti loro clienti hanno proseguito l’incontro al Palazzo Conestabile della Staffa, sede dell’Ordine degli Architetti di Perugia e della Fondazione Umbra per l’Architettura. L’oc-casione informale è stata colta dai parteci-panti per realizzare un interessante dibatti-to, animato dal padrone di casa, Architetto Vinci, dall’Ingegner Drisaldi, Presidente di

AIDI, dalla Dottoressa Stefania Borghini, titolare dell’omonima società e da Paolo Ansideri. L’incontro è stato anche una rara opportunità per vedere e commentare pezzi storici e prototipi costruttivi della collezione Artemide, con l’Ingegner Gismondi, ed ha contribuito ulteriormente a contraddistin-guere Gewa Lighting nel panorama distri-butivo dell’illuminotecnica.Dunque non resta che attendere con fiducia il futuro: «Che sarà fatto», conclude Cam-pus, «di attività di formazione quotidiana e approfondimento professionale e culturale dei soci. Parteciperemo certamente ad altri eventi, FestArch è stato solo il primo. I no-stri soci presidiano il territorio e già stiamo programmando appuntamenti in Campania e Lombardia».

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Cresce il fabbisogno mondiale di energia elettrica; per far fronte alle richieste in modo sostenibile tutti guardano alle Smart Grids . E Riello UPS è già attiva

Il futuro dell’energIa

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nio. L’aumento di richiesta energetica, unito alla necessità di riduzione di costi ed emissioni, pone l’attenzione su due fattori chiave per il prossimo sviluppo: l’efficienza energetica e il supporto alle energie rinnovabili.L’IEA prevede che nel prossimo venten-nio il potenziale di riduzione delle emis-sioni di CO2 sarà dovuto principalmente alla riduzione della dissipazione e cioè alla efficienza energetica (48 per cento) e all’utilizzo di energie rinnovabili (21 per cento).

Un percorso sostenibileLe energie rinnovabili avranno quindi un ruolo cruciale nell’indirizzare il mondo verso un percorso energetico sostenibi-le ed efficiente. Il potenziale è enorme ma, affinché il sistema possa migliora-

Secondo il rapporto della IEA (Interna-tional Energy Agency) e pubblicato dal World Energy Outlook 2010 la doman-da mondiale di elettricità continuerà a crescere in modo molto più sostenuto rispetto a qualsiasi altra forma di ener-gia. Il tasso di crescita previsto per il periodo 2008-2035 è del 6-7 per cento annuo, con i paesi non OCSE che rea-lizzano l’80 per cento dell’incremento previsto: la generazione elettrica sta at-traversando una fase di trasformazione strutturale.Affinché la crescita sia sostenibile sia da un punto di vista economico, con il prezzo dei combustibili fossili in costan-te aumento, sia ambientale, in linea con le politiche governative emerse da Kyoto in poi, la ristrutturazione si orienta alle tecnologie a bassa emissione di carbo-

Nel corso del meeting, Fabio Passuello, Direttore Generale del gruppo, ha illustrato gli obiettivi strategici dell’azienda

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re, va ristrutturato nel suo complesso.L’Italia, è in questo sorprendentemente all’avanguardia: Enel ha infatti installa-to contatori intelligenti di nuova gene-razione sul territorio nazionale e quinidi ha compiuto il primo passo verso la prima Smart Grid funzionante su lar-ga scala, ma c’è ancora molta strada da percorrere. Il sistema Smart Grid consente di ottimizzare la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’energia, con l’obiettivo dell’efficienza. Grazie ad una rete di controllo affiancata a quella elettrica e a sistemi di gestione centra-lizzati vengono monitorati la produzio-ne e il consumo energetico all’interno della rete, gestendo surplus e carenze del sistema in modo compensativo e dinamico, in tempo reale, per impedire interruzioni di erogazione.Molti governi oggi spingono verso la costruzione di sistemi di distribuzione e trasmissione intelligente, poiché que-sto facilita l’indipendenza energetica e consente più facilmente di rientrare nei parametri di sostenibilità ambientale segnalati dal protocollo di Kyoto.Le Smart Grids possono, infatti, trac-

Salvatore Moria, Direttore Vendite Italia di Riello UPS

Ivan Mora, Direttore Vendite Italia di Aros Solar Technology

Momenti di svago per i partecipanti all’evento Riello, che hanno potuto assistere al Moto GP del Mugello

ciare il flusso elettrico all’interno del sistema, integrando energia rinnovabile nella rete: in base al costo e alla dispo-nibilità la Smart Grid può selezionare la fonte di approvvigionamento.

la ricerca italiana, riello UpsNella Top 4 dei produttori mondiali di gruppi di continuità c’è Riello UPS che, oltre ad occuparsi di soluzioni energeti-che tradizionali, opera nel settore delle rinnovabili e da tempo investe anche sulle nuove reti. L’Ing. Fabio Passuello, Direttore Ge-nerale del gruppo, spiega che «Riel-lo Elettronica ha fatto dell’efficienza energetica e dell’automazione della sicurezza il proprio obiettivo strategico industriale» e si dichiara sicuro che «un nuovo prodotto altamente tecnologico è indispensabile per il futuro degli im-pianti elettrici».In occasione del meeting annuale del gruppo l’Ing. Luca Buscherini, Respon-sabile Marketing di Riello UPS, confer-ma infatti che «Riello UPS investe circa il 10 per cento dell’intera forza lavoro in ricerca e sviluppo. Efficienza, innova-zione tecnologica ed energie rinnova-bili sono nel DNA dell’azienda» che sta concentrando buona parte del proprio programma R&D nella progettazione di soluzioni che permattano alle appli-cazioni con accumulatori di energia per necessità di continuità elettrica (es Data Center) di integrarsi e cogliere le op-portunità di business delle Smart Grids. La mission aziendale prevede «prodotti di altissima qualità, votati all’efficienza e alla sostenibilità, parola oggi di gran moda e realmente chiave per il futuro».Buscherini sottolinea poi il ruolo dei

Meeting in toscana

in occasione del MotogP d’italia, Riello UPs ha celebrato i successi della stagione passata e presentato i nuovi progetti per il futuro.L’azienda, sponsor della Ducati, ha, infatti, invitato la rete dei distributo-ri e i suoi clienti in toscana, per un week end tra aggiornamento e svago.i partecipanti all’evento hanno assi-stito al business meeting aziendale, hanno partecipato a visite esclusive a paddock e box corse e, infine, hanno seguito, domenica, la gara, ospiti in tribuna centrale.

Anno 2, N.6www.commercioelettrico.com

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Data Center e l’importanza delle Smart Grids per lo sviluppo economico ed energetico dell’intero sistema paese italiano: «L’utilizzo della tecnologia Smart Grid consentirà a lungo andare vantaggi su scala globale. Il sistema complessivamente godrà di maggior flessibilità, questo consentirà non solo ampi margini di risparmio a vantaggio anche dell’utilizzatore finale, ma “creerà” nuove forme di business non possibili con le tecnologie oggi pre-senti». Ivan Mora, della Direzione Com-merciale Italia di AROS Solar Technology, aggiunge che «oggi in Italia, abbiamo un costo della bolletta estremamente ele-vato e quindi l’utente, pubblico o privato

che sia, ha necessità di risparmiare. L’integrazione con le energie rinnovabi-li è una soluzione per arrivare a buoni risultati.»

Una direzione comUneChe Riello Elettronica creda nelle Smart Grids è però immaginabile: questa so-luzione tecnologia è legata a doppio filo alla necessità di gruppi di continuità che garantiscano la Power Quality; per Riello UPS si tratterebbe dell’inizio di “un’età dell’oro” per i gruppi di conti-nuità. Ma l’azienda veneta non è l’unico attore della filiera a credere nella ne-cessità di sviluppo in questa direzione.Sempre il WEO, nel suo Scenario Nuove Politiche 2010, sottolinea l’importanza di un impegno governativo in questa direzione, per ridurre emissioni di gas, effetto serra e per attuare i programmi di graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili. In Italia poi è in corso “RottamAzione degli impianti elettrici”, un tour di eventi che, in attesa di E.Tech 2011, analizzano il mercato e le necessità di rinnovamento degli im-pianti. Proprio in occasione della tappa Bolognese è stato affrontato il tema delle Smart Grids come possibile solu-zione ai problemi economici ed energe-tici del Paese. Sembra quindi che tutto punti allo sviluppo delle reti intelligenti e dei software di gestione per raggiun-gere gli obiettivi futuri.

Ilaria Di Napoli

Luca Buscherini, Responsabile Marketing di Riello UPS

Al meeting Riello è stato sottolineato il ruolo dei Data Center e l’importanza delle Smart Grid per lo sviluppo economico ed energetico dell’intero Sistema Paese italiano

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Per il 70 per cento dei lavoratori il telelavoro ha una ricaduta positiva d’immagine a favore delle aziende, oltre ad apportare benefici in termini di aumento dell’efficienza e riduzione dei costi

Telelavoro, per una socieTà moderna e sosTenibile

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voro quale modalità innovativa di gestione del rapporto di lavoro, con particolare riferimento all’industria dei servizi innovativi. Il telelavoro è uno strumento innovativo, che contribuisce a migliorare la capacità delle imprese in termini di produttività e competitività ed a promuovere la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli familiari.Il Protocollo si configura come un’esperienza “pilota”, con l’obiettivo di favorire il miglioramen-to della qualità della vita, la crescita imprendi-

Regione Lombardia, Confindustria Lombardia e le imprese dell’Information, Communication & Media Technology rappresentate in ANITEC hanno recentemente siglato un innovativo pro-tocollo d’intesa volto alla promozione di politiche e iniziative dirette allo sviluppo del telelavoro. Contesto dell’accordo, il convegno “Lavoro@Futuro: Telelavoro – per una società moderna e sostenibile”, promosso dal Gruppo Terziario In-novativo di Assolombarda. Il Protocollo intende diffondere la conoscenza e l’utilizzo del telela-

Da casa o dal lavoro, la navigazione si fa quasi esclusivamente con una connessione veloce

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toriale e il rafforzamento della collaborazione tra Amministrazione Regionale e sistema delle imprese. Il Protocollo intende altresì fungere da volano per lo sviluppo del telelavoro e, di con-seguenza, per la promozione della definitiva im-plementazione della connessione a larga e lar-ghissima banda, che del telelavoro costituiscono due condizioni necessarie e imprescindibili. Per dare maggiore concretezza alle implicazioni che l’adozione del telelavoro avrebbe nella vita di tutti i giorni dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione, ANITEC e il Gruppo Terziario Innovativo di Assolombarda hanno commissionato all’Istituto ISPO un’indagine di percezione, condotta su un campione rappre-sentativo di circa 800 individui, relativa al tele-lavoro e alla diffusione delle tecnologie e degli strumenti utili alla sua implementazione.In un quadro generale di grande apprezzamento per la banda larga, anche il telelavoro è risul-tato, nella maggior parte dei casi, uno scenario possibile e auspicabile. Il 41 per cento degli occupati intervistati dichiara, infatti, che diverse attività della propria professione potrebbero es-sere svolte “tranquillamente da casa o da altro luogo, poiché non richiedono la presenza fisica in ufficio”. La quota è più elevata tra giovani, donne e classe impiegatizia.Diversi i benefici attribuiti al telelavoro (anche flessibile), innanzi tutto in termini di immagine dell’azienda. Il 70 per cento degli occupati di-chiara che “le aziende che aiutano i propri la-voratori, permettendo all’occorrenza di lavorare da casa, sono all’avanguardia” e il 62 per cento ritiene che se la propria azienda “permettesse di lavorare da casa almeno ogni tanto” lo repu-terebbe un gesto di grande attenzione e fiducia nei propri confronti. Benefici anche in termini

Ottimo il giudizio sulla banda larga da parte degli utenti

Il 26 per cento degli internauti ha un utilizzo assai differenziato di Internet

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di produttività, ma con probabili ripercussio-ni rispetto alle possibilità di carriera. Il 59 per cento dei lavoratori (l’84 per cento di chi ritiene le proprie mansioni gestibili a distanza) pensa che talvolta staccarsi dal proprio ufficio possa

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avere conseguenza positive anche in termini di efficienza, favorendo la concentrazione e per-mettendo di evitare tensioni inutili.Una minoranza (ma non risicatissima: il 40 per cento) crede anche che la distanza fisica si possa tradurre in un deficit di visibilità, che può nuocere alla carriera (36 per cento) e al senso di appartenenza all’azienda, facendo sentire meno partecipi. Molto condivisi, invece, da chi prefi-gura il telelavoro come possibile per la propria attività, i benefici per i lavoratori stessi. “Telela-vorando” si potrebbero risparmiare cifre signi-ficative di denaro abitualmente utilizzate per il trasporto verso il lavoro e soprattutto la qualità della vita potrebbe migliorare molto, anche gra-zie agli effetti sulla riduzione dell’inquinamento.Non stupisce, quindi, che il 68 per cento di colo-ro che ritengono fattibile per la propria profes-sione lavorare a distanza prenderebbe in seria considerazione un’offerta di telelavoro flessibile (in 1 caso su 5 con grande entusiasmo). Più contenuto, ma comunque maggioritario (58 per cento), il favore per un telelavoro fisso a tempo determinato. Maggiore l’entusiasmo tra giova-ni, laureati, residenti nel Nordest e lavoratori dipendenti. «Nonostante il nostro Paese sconti in molti settori una situazione di refrattarietà ai positivi cambiamenti generati dall’avanzata del Mondo Digitale», ha dichiarato Cristiano Radaelli, Presidente di ANITEC-ANIE, “la firma di questo Protocollo, che evidenzia ancora una volta la sensibilità al tema dell’innovazione mo-strata dalla Regione Lombardia, potrà aprire la strada al raggiungimento degli obiettivi cultu-rali e tecnologici posti anche a livello europeo dalla Digital Agenda». «L’implementazione del

telelavoro in Italia incontra ad oggi obiettive dif-ficoltà normative, che comportano una carenza di tutela per le imprese e per il lavoratore», ha, tuttavia, precisato il Presidente Radaelli, il quale ha poi così concluso: «Si dovrà pertanto studiare una qualche forma d’incentivo, sia per le impre-se, sia per il lavoratore, senza il quale è illusorio pensare che il telelavoro possa diffondersi su larga scala nel nostro Paese». «Il telelavoro è una modalità interessante che, soprattutto nell’attuale contesto di un’economia che ancora fatica a riprendersi dalla crisi, si propone come un approccio efficace per conseguire significativi vantaggi», dice Alberto Barcella, Presidente di Confindustria Lombardia. «Soffriamo però di un ritardo tecnologico che deve essere colmato. La Regione Lombardia sta cercando di affrontare la situazione con la predisposizione di un piano che completi la diffusione della banda larga e ultra larga nei prossimi anni. Si tratta di un progetto ambizioso, che appoggiamo non solo per lo svi-luppo del telelavoro, ma anche per i suoi effetti sull’attrattività della nostra regione rispetto, per esempio, agli investimenti esteri».«Infine», continua Barcella, «riteniamo im-portante l’obiettivo dichiarato dalla Regione di intensificare l’utilizzo del telelavoro anche per il proprio personale. Crediamo che questo possa portare all’aumento dell’efficienza organizzativa e alla riduzione dei costi dell’amministrazione e siamo pronti ad assicurare la nostra collabo-razione per rendere disponibili il trasferimento delle tecnologie che facilitino lo sviluppo delle esperienze di telelavoro».

Elisa Pastorino

Buono il giudizio complessivo circa il telelavoro (soprattutto tra i “potenziali”)

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Pregevole iniziativa dell’ALME, Associazione Lombarda Materiale Elettrico

Grido di allarme delle aziende sul fronte deGli incassi

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ed affidabilità creditizia di soggetti giuridici economici nel “B to B”.Per la prima volta in modo così deciso e puntuale, si è stabilito di “fare rete”, di atti-varsi per proteggere legittimamente i pro-pri interessi economici… in attesa di tempi migliori.Questo, per la FME è un progetto pilota che, prima di essere ratificato e poi esteso a li-vello nazionale, richiederà verifiche opera-tive e relative valutazioni tra qualche mese.Fatto comunque assolutamente straor-dinario per delle imprese che ogni giorno sono in concorrenza tra di loro sul libero mercato.Scopo della Fox Credit Risk Bureau, è quello di stringere una morsa intorno ai “furfanti” e, nello stesso tempo, educare il mercato ad una maggiore correttezza commerciale, nel comune interesse.Auguriamo alle aziende partecipanti al pro-getto il massimo successo, poiché ancora una volta l’iniziativa privata possa sopperire alle lacune del sistema giuridico nazionale.

a cura di Domenico BraconeFox & Parker Group

Le perdite sui crediti commerciali in Italia, nel 2010, sono state di oltre 40 miliardi di euro. Solo in Lombardia e nel settore Mate-riale Elettrico, si stima una perdita di circa 6 milioni di euro.Sempre nel 2010, il tempo medio di paga-menti è stato di 105 giorni dalla data della fattura e la Pubblica Amministrazione ha pagato in media dopo 180 giorni.Il 95 per cento delle aziende Italiane vorreb-be avere maggiore tutela dei propri diritti e, quindi, leggi più severe in merito ai ritardi di pagamento, che spesso si trasformano in perdita del credito.Ovviamente, gli eccessivi ritardi di paga-mento rappresentano un grosso ostacolo allo sviluppo e, talvolta, anche una seria minaccia alla sopravvivenza stessa dell’im-presa. Inoltre, con il sistema bancario in oggettive difficoltà ad accordare credito alle imprese, se la leva degli incassi puntuali è fragile, il rischio di default è decisamente concreto.In questo scenario, che purtroppo non accenna ancora a migliorare, la ALME, in sintonia con la FME e, rispettivamente, nelle figure dell’ingegner Ezio Galli e del Presidente Giampaolo Ferrari, ha preso il coraggio a quattro mani, come capita spes-so all’imprenditore nel momento di diffi-coltà, e ispirandosi dalla Direttiva 2011/7/UE del Parlamento Europeo, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento, ha de-ciso di fare fronte unico nel partecipare allo sviluppo della prima vera Credit Risk Bureau del settore Commercio/Industria in Italia, gestita dalla Fox & Parker, autoriz-zata all’attività di rilevamento, elaborazione ed attribuzione di Ratings sulla puntualità

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I consigli dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità sul funzionamento dei sistemi di allarme domestici

Come difendersi dai furti

Tempo d’estate, tempo di vacanze e le città si svuotano. Ma prima di partire per le ferie e di lasciare il proprio appartamento incustodito per qualche settimana, la prima mossa da fare è montare una porta d’ingresso blindata, pre-feribilmente dotata di una serratura d’ultima generazione: chiavi piccole, poco ingombranti e difficilmente falsificabili, grazie a una speciale protezione magnetica, simile a quella di alcuni antifurto per auto.Tuttavia, a volte neanche le porte blindate sono sufficienti a scoraggiare i topi d’appartamento più intraprendenti, che grazie all’utilizzo di ausili di vario genere riescono a intrufolarsi facilmente e ad introdursi anche dalle finestre. Chi vive in una casa isolata o al piano rialzato di un edificio in città, deve allora rafforzare tutti gli infissi e, se necessario, dotarsi d’inferriate per assicurarsi un buon livello di protezione.In ogni caso, porte blindate, finestre con chiu-

sure di sicurezza e inferriate sono solamente la base, la cosiddetta “protezione passiva”. Per quanto robusta e accurata, qualunque prote-zione passiva può essere violata da malviventi dotati di tempo sufficiente e di attrezzature idonee.Ecco perché il “piano sicurezza” deve essere integrato con una protezione di tipo attivo, vale a dire con l’installazione, da parte di tecnici qualificati, di un sistema d’allarme intrusione; dispositivi elettronici che, in caso d’intrusione, mettano in funzione delle sirene e che possa-no anche avvisare la centrale di polizia per un pronto intervento.

Gli impianti di allarme intrusione: protezione attiva con o senza cavi

Impianti cablatiL’impianto d’allarme cablato viene alimentato da un circuito a bassa tensione ed è necessario che tutti i componenti del sistema vengano col-legati da una rete di cavi elettrici da incassare nel muro. Alcuni modelli hanno la caratteristica di poter essere inseriti, con i dovuti accorgi-menti, nell’impianto elettrico preesistente, sen-za dover effettuare lavori sui muri.Il vantaggio di questo tipo di allarme è la sua sicurezza: infatti, tutti i componenti sono colle-gati da una rete di cavi elettrici e, tagliando i fili, scatta subito l’allarme. Inoltre, non ci sono cavi sui muri.Gli svantaggi risiedono, invece, sia nei costi d’installazione elevati, sia nella necessità di ricorrere a opere murarie se non si è in fase di costruzione o di ristrutturazione o se le canali-ne dell’impianto elettrico non possono ospitare i fili dell’impianto d’allarme per collegare la centrale, i rilevatori e la sirena.

Impianto senza fili (a onde radio)In questo tipo d’impianto, i componenti non hanno bisogno di alcun cablaggio e comunicano tra loro via etere, sfruttando le onde elettroma-

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gnetiche. Ogni dispositivo è alimentato da bat-terie a lunga durata.Un primo vantaggio risiede sicuramente nel fatto che l’installazione viene effettuata rapida-mente, non richiede lavori di muratura e con-sente, quindi, un risparmio sui costi di manodo-pera. Inoltre, questo tipo di impianti può essere modificato e ampliato nel tempo e, in caso di trasloco, può essere facilmente reinstallato nella nuova casa.Lo svantaggio può consistere nelle problemati-che legate alle interferenze radio (non dimen-tichiamoci, infatti, che l’etere è utilizzato per tante altre trasmissioni), anche se ultimamente la tecnologia si è molto raffinata, offrendo pro-dotti molto più stabili ed affidabili.

protezione volumetrica e protezione perimetraleOltre il 70 per cento dell’efficacia di un sistema d’allarme si deve ad una corretta progettazione e installazione, ad opera di aziende specializ-zate, di comprovata e pluriennale esperienza, come quelle registrate presso IMQ, in grado di rilasciare, a lavoro ultimato, la “Certificazione IMQ dell’impianto” quale garanzia dell’utilizzo di apparecchiature certificate e conformi alle Norme CEI e dell’esecuzione dei lavori in con-formità alla normativa tecnica nazionale.In particolare, la progettazione è un aspetto importantissimo poiché l’impianto di allarme intrusione deve essere progettato “su misura” e in base alle caratteristiche dell’abitazione. Bisogna studiare attentamente la planimetria in base alla quale è possibile evidenziare i punti critici a rischio di effrazione, la dislocazione dei locali, il tipo di accessi alla casa e la presenza di terrazzi o balconi. Gli appartamenti meno a rischio sono quelli ai piani intermedi, senza terrazzi o balconi. Inoltre, se i punti di passag-gio sono pochi e obbligati, è possibile avere un buon livello di sicurezza con impianti dotati di pochi sensori e, quindi, più economici. Gli appartamenti più a rischio sono quelli a piano terra o ai piani alti, con terrazzi e balconi.I sistemi di allarme più diffusi sono due: il peri-metrale e il volumetrico.Il primo protegge l’abitazione dall’esterno, il se-condo dall’interno. L’ideale è integrarli in quan-to, se un ladro riesce a superare la protezione perimetrale, scatta l’allarme del volumetrico.

Sistema perimetraleViene installato lungo le pareti esterne dell’abi-tazione, creando così una vera e propria cintura difensiva. Interviene solo se vengono aperte finestre, porte finestre e porte d’ingresso.

Sistema volumetricoPer bloccare il ladro che è riuscito ad introdursi in casa, è necessario creare un efficace campo

di sorveglianza, installando negli ambienti sen-sori volumetrici, in grado di intercettare sia una presenza fisica, sia una variazione di tempera-tura o anche solo un movimento. Al passaggio di un individuo, il sensore invia un segnale che fa scattare il sistema d’allarme.

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La garanzia deL marchio imQ

Nell’ambito dei sistemi di sicurezza IMQ opera su due fronti:1) la certificazione delle apparecchiature e dei componenti destinati agli impianti di allarme intrusione;2) la qualificazione degli installatori e la certificazione degli impianti.

certificazione delle apparecchiatureI prodotti destinati ad un impianto di allarme intrusione possono ottenere il marchio “IMQ-Sistemi di Sicurezza” solo dopo aver dimostrato la conformità alle prescrizioni di sicurezza e prestazioni contenute nelle relative Norme CEI ed EN. Le apparecchiature ammesse al regime del marchio “IMQ-Sistemi di sicurezza” sono le seguenti: rivelatori; centrali e apparati ausi-liari (organi di comando, gruppi di alimentazione, registratori); dispositivi di allarme, comprese le apparecchiature di teletrasmissione.Tutti i prodotti con marchio “IMQ-Sistemi di sicurezza” sono classificati, in base alle loro prestazioni, in quattro gradi di protezione crescente e quat-tro classi ambientali, come prescritto dalle Norme Europee della serie EN 50131.Anche per i dispositivi senza filo esiste la certificazione “IMQ-Sistemi di sicu-rezza”. La pubblicazione della Norma EN 50131-5-3 ha, infatti, consentito ad IMQ di certificare anche questo tipo di prodotti. I sistemi senza filo per i quali IMQ rilascia il proprio marchio funzionano su frequenze ben precise, che il Ministero delle Comunicazioni ha riservato a tali sistemi.Il marchio “IMQ-Sistemi di sicurezza” viene concesso, dopo aver verificato la rispondenza alle Norme CEI, solo ai sistemi che sono stati omologati dal Ministero.La presenza del marchio IMQ è sinonimo del massimo livello di qualità, affidabilità e sicurezza, requisiti fondamentali soprattutto nel settore degli impianti di allarme.

Qualificazione degli installatori e certificazione degli impiantiIMQ è l’unico Ente in Italia a gestire un sistema di qualificazione delle ditte installatrici di impianti di allarme riservato alle aziende che vantano almeno un anno di attività nel settore, sono dotate di un sistema qualità aziendale conforme alle Norme UNI ENI ISO 9001 e possono garantire la presenza di specifico personale, variabile in funzione del livello di prestazione dell’im-pianto (quattro livelli a seconda del grado di protezione) per il quale la ditta installatrice viene registrata.Le ditte così qualificate offrono la garanzia di realizzare, nella zona geogra-fica e nei livelli per i quali sono state registrate, solo impianti conformi ai re-quisiti di sicurezza e prestazioni definiti dalle normative. Nel caso di impianti realizzati con prodotti certificati IMQ-Sistemi di Sicurezza, le ditte qualificate possono rilasciare anche il Certificato IMQ di impianto a ulteriore garanzia per il consumatore dell’affidabilità del lavoro svolto.Il marchio “IMQ-Sistemi di sicurezza” e il Certificato IMQ si traducono per l’utente nei seguenti vantaggi:- garanzia di serietà e professionalità;- installazione di un impianto conforme ad una normativa, con apparecchia-ture certificate e quindi conformi alle normative di prodotto;- possibilità di sconti sul premio della polizza assicurativa, presentando il Certificato IMQ.

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componenti di un sistema d’allarmeUn impianto di allarme intrusione è sempre composto da tre elementi:- la centrale di allarme, completa di alimenta-tore e batteria di accumulatori, che consente all’impianto di funzionare anche in mancanza di energia elettrica;- i rivelatori, che captano i tentativi d’intrusione;- i dispositivi d’allarme locali e/o remoti (sirene, combinatori telefonici).Sia un semplice impianto domestico, sia quello ben più complesso di una banca hanno sempre questi tre elementi, anche se il loro grado di sofisticazione e il loro numero può cambiare significativamente in funzione dell’applicazione.

Centrale di allarmeÈ il cuore dell’impianto, perché è l’unità alla quale arrivano i segnali provenienti dai rivelatori e da cui vengono attivati i dispositivi d’allarme quando ci si trova in presenza di una situazione di allarme. Si tratta di un box metallico o pla-stico, di piccole dimensioni, che contiene l’elet-tronica, la batteria di riserva e, eventualmente, un dispositivo di comando. Quest’ultimo è una tastiera mediante la quale, con un codice di si-curezza personale, s’impartiscono gli ordini alla centrale per attivare o disattivare l’impianto. Il dispositivo di comando può essere dotato anche di un codice antirapina, utile quando il ladro costringe con la forza il proprietario di casa a disattivare l’allarme intrusione: digitandolo, vengono inviati segnali di allarme silenziosi attraverso il combinatore telefonico.Le funzioni principali della centrale di allarme sono:- gestire i circuiti in ingresso;- gestire gli organi di comando operatore;- elaborare i segnali ricevuti;- attivare i circuiti di uscita di segnalazione;- fornire le alimentazioni.Esistono diversi tipi di centrali di allarme, ma le caratteristiche che, secondo IMQ, devono gui-dare la scelta sono le seguenti:- ad ogni rivelatore deve corrispondere un cir-cuito della centralina. Ciò consente, in caso di guasto o di altre necessità, di escludere la sin-gola zona, mantenendo attivo il resto dell’im-pianto;- le operazioni di inserimento e disinserimento dell’impianto devono essere semplici e le indi-cazioni chiare e di facile comprensione;- la centralina deve essere provvista di una bat-teria di alimentazione che consenta un’adegua-ta autonomia dell’impianto, anche in mancanza di energia elettrica.Infine, va ricordato che un notevole vantaggio della centrale di allarme dei moderni impianti di allarme intrusione è la possibilità d’inserire rivelatori di situazioni di rischio, che non hanno nulla a che vedere con la criminalità, come, ad

esempio, un rivelatore di gas per segnalare tempestivamente perdite e situazioni anomale o un rivelatore di allagamento, dotato di elettro-valvola di chiusura, situato nelle vicinanze della lavastoviglie o della lavatrice.

RivelatoriSono quei dispositivi che permettono di rilevare la presenza di un intruso, riconoscendo modifi-cazioni fisiche nell’area protetta che non sono riconducibili a semplici variazioni ambientali. Nel corso degli anni, sono stati messi a punto rivelatori basati su sensori sensibili a diversi principi fisici, cercando di migliorarne la qualità e di renderli insensibili ai disturbi come animali domestici, spifferi, foglie che cadono, evitando falsi allarmi.Oggi sono disponibili sul mercato vari tipi di ri-velatori che funzionano secondo diversi principi fisici. Alcuni rilevano il movimento dell’intruso (rivelatori a microonde e ad ultrasuoni), altri re-gistrano il calore emanato dal corpo dell’intruso (rivelatori a infrarossi passivi), altri, detti “pun-

i consigLi di imQ per La sicurezza degLi impianti di aLLarme

Ecco alcuni consigli di IMQ per mantenere elevato il livello di protezione domestica:- per l’installazione, rivolgersi sempre ad un installatore qualificato e di provata esperien-za;- un installatore qualificato deve essere sempre in grado di garantire un’assistenza conti-nuativa;- tutti i componenti utilizzati in un impianto di allarme devono essere di elevata affidabi-lità e dare una duplice garanzia: essere conformi alle Norme CEI ed essere certificati da IMQ-Sistemi di Sicurezza;- ad installazione ultimata, è opportuno effettuare un periodo di prova dell’impianto di una settimana per impratichirsi nell’uso dello stesso e per verificarne il corretto funziona-mento;- è necessario stipulare con l’installatore un contratto di manutenzione che preveda al-meno due visite l’anno al fine di mantenere la perfetta efficienza dell’impianto;- dopo aver effettuato la prima analisi di rischio, continuare a ripetere periodicamente quest’importante verifica. Ad esempio, una modifica della situazione ambientale (rifaci-mento della facciata) potrebbe aumentare il rischio d’intrusione;- ogni volta che l’abitazione rimane incustodita, anche per un breve periodo, è necessario attivare tutte le misure di sicurezza. Capita spesso di venir derubati anche dopo esser usciti da casa per pochi minuti;- è utile che i familiari siano al corrente dell’esistenza delle misure di sicurezza e che sappiano attivarle anche da soli, ma è sempre sconsigliabile divulgare queste informazio-ni a persone che non appartengono alla stretta cerchia familiare;- fra le tante disponibili, scegliere la centrale di allarme più adatta alle proprie esigenze. Alcune visualizzano in chiaro le informazioni, altre trasmettono addirittura le informazioni per sintesi vocale, consentendone in tal modo la percezione anche a chi non ha una vista perfetta;- i migliori impianti di allarme intrusione sono quelli che permettono di creare una cin-tura difensiva intorno all’abitazione, in grado di dare l’allarme non appena il malvivente inizia l’attacco;- un impianto di allarme, per essere realmente efficace, deve poter segnalare l’allarme a qualcuno che possa intervenire tempestivamente (centrale operativa della Questura, Istituto di Sorveglianza privato, ecc.);- la sicurezza è strettamente legata alla tecnologia e, quindi, deve essere aggiornata nel tempo.

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tuali” (contatti magnetici), rilevano l’apertura non autorizzata di porte e finestre.Recentemente, sono comparsi anche i rivelatori a “doppia tecnologia”, così chiamati in quanto hanno la caratteristica di racchiudere in una stessa unità sensori sensibili a stimoli di natura diversa (microonde + infrarossi passivi; ultra-suoni + infrarossi passivi). La loro peculiarità consiste nell’integrazione delle componenti, creando, ad esempio, funzioni di tipo “AND” tra i due canali di rilevazione. Ciò permette di segnalare la condizione di allarme solo quando entrambi i sensori sono stati attivati, con il van-taggio di ridurre in modo significativo l’inciden-za dei falsi allarmi.

Dispositivi di allarmeLa segnalazione è la funzione fondamentale dell’impianto di allarme intrusione. Una volta che l’informazione di allarme proveniente dai rivelatori arriva alla centrale, questa la memo-rizza e attiva i dispositivi previsti per segnalare tale situazione.Diverse sono le tecniche di segnalazione in uso. La più comune è quella di emettere suoni di elevata intensità, utilizzando dispositivi acu-stici, come le sirene. Dato il loro costo limitato, è sempre opportuno prevedere l’installazione anche di più dispositivi acustici affacciati su due pareti diverse, al fine di renderne più dif-ficile la neutralizzazione. Inoltre, la sirena può essere dotata di lampeggiatore, per facilitare l’individuazione dell’abitazione da cui proviene l’allarme. Data l’importanza di comunicare a qualcuno il compiersi di un tentativo d’intru-sione, è consigliabile affiancare alle sirene un combinatore telefonico in grado di inviare uno o due messaggi vocali preregistrati di allarme, utilizzando la normale linea telefonica commu-tata. Il messaggio viene trasmesso ad una serie di numeri telefonici di persone di fiducia, me-morizzati in fase di installazione dell’impianto, o alla sala operativa della locale Questura oppure ad un Istituto di Vigilanza privato.Il collegamento alla locale Questura è gratui-to, ma bisogna considerare che le pattuglie di pronto intervento potrebbero tardare e che un intervento tempestivo non sempre può essere garantito. Il collegamento alla sala operativa di un Istituto di Vigilanza privato, via rete telefoni-ca oppure tramite ponte radio, avviene tramite contratti che garantiscono il pronto intervento e offrono la possibilità di usufruire di servizi specializzati.

sistemi di allarme wirelessI sistemi di allarme elettronici senza fili, altri-menti noti come “wireless”, sono quelli che uti-lizzano le onde radio per la trasmissione delle segnalazioni generate dai rivelatori.Fino a qualche tempo fa non erano molto diffusi

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nel nostro Paese, soprattutto per la diffidenza da parte degli installatori e utilizzatori, preoc-cupati per quelli che erano considerati i proble-mi intrinseci di questo tipo di apparecchiature, ovvero l’incidenza di falsi allarmi dovuta ad interferenze radio, la vulnerabilità radio del sistema e la durata effettiva delle batterie che alimentano i sensori.Negli ultimi anni si è assistito, invece, ad una diffusione sempre maggiore di questi impianti, le cui tappe più rilevanti sono state: la compar-sa dei sistemi radio quarzati, che assicurano una banda di frequenza stabile e la certezza della ricezione del segnale; la disponibilità dell’intera gamma di sensori; la disponibilità di sistemi tele gestiti, che consentono all’installa-tore di conoscere dalla propria sede, tramite un collegamento sulla rete telefonica, le esigenze di manutenzione e d’intervenire a distanza sul sistema. Ecco perché, oggi, è possibile realiz-zare con i sistemi senza filo impianti di allarme intrusione di elevate prestazioni.Di base, i sistemi via radio possono essere parzialmente senza fili o totalmente senza fili. I primi utilizzano gli impulsi radio per la trasmis-sione dei segnali fra le varie apparecchiature, ma hanno centrale di allarme e sirena esterna collegate alla rete elettrica (tramite l’alimenta-tore); i secondi trasmettono segnali via radio e si avvalgono di apparecchiature autoalimentate.I sistemi radio operano prevalentemente nel-la banda UHF: ogni rivelatore è dotato di un trasmettitore radio miniaturizzato e di bassa potenza, in grado di trasmettere alla centrale non solo lo stato di allarme, ma anche quello di carica della batteria interna. Al fine di evitare che possibili radiodisturbi possano generare condizioni di falso allarme, i vari dispositivi dispongono di un codice programmato nella fase d’installazione, che consente alla centrale di riconoscere il rivelatore. In alcuni modelli, la centrale gestisce anche i segnali di verifica funzionale che i vari trasmettitori periferici de-vono emettere entro certi intervalli di tempo (ad esempio, una volta al giorno). La loro mancata emissione viene riconosciuta dalla centrale e segnalata. La portata di un impianto senza fili raggiunge i 30÷60 metri ed è, quindi, più che sufficiente a coprire via aria le stanze di un ap-partamento o di un edificio di medie dimensioni.

a cura della redazione

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I prodotti destinati ad un impianto di allarme intrusione possono ottenere il marchio “IMQ-Sistemi di Sicurezza”

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Un connubio tra esperienza sensoriale e affidabilità tecnologica

ViVere in armonia con l’ambiente

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La strutturaIl complesso residenziale conta sei edifici di tre piani ciascuno, per un totale di 235 unità abitative, e quattro locali commercia-li, destinati ad attività atte a soddisfare le esigenze della struttura. I sei edifici sono suddivisi in due settori: del primo settore fanno parte gli edifici A, B e C, nel secon-do si trovano, invece, gli edifici D, E ed F. Due strade suddividono ulteriormente il complesso in tre file, raggruppando rispet-tivamente gli edifici A, B e C nella prima, gli edifici D ed E nella seconda e l’edificio F nell’ultima, quasi come una melodia di ritmi vivaci, spiritosamente inseriti nel mo-saico della zona. Ogni unità abitativa, tramite le scale e l’a-scensore, ha accesso al garage sotterra-neo, che dispone di un totale di 559 posti auto.L’orientamento degli edifici terrazzati af-facciati sul mare segue quello del terreno, da sud verso nord, permettendo lo sfrut-tamento dei tetti dei nuclei inferiori, che formano i terrazzi di quelli superiori. I tetti sono concepiti come spazi verdi che, insieme ai cortili interni, creano una piace-vole intimità e familiarità: le luci soffuse, le panchine e i delicati dettagli floreali allevia-no gli sfrenati ritmi quotidiani, offrendo pace e tranquillità. Rispettando la tradizione del luogo, il complesso residenziale Noktur-no rispecchia lo splendore e la sensualità dell’ambiente istriano mediterraneo.Secondo la concezione del Nokturno, gli appartamenti non sono solamente sinoni-mo di mura, finestre, porte, parquet e pia-strelle; essi devono avere un’anima, devono superare il tipico stereotipo di abitazione.

Il tappeto verde, il legno vellutato delle ter-razze, il profumo sprigionato dalle fioriere, l’immensa melodia del mare… Il corpo trova pace, lo sguardo e i rumori si congiungono in un piacevole ritmo.Vivere in armonia con l’ambiente, circondati allo stesso tempo dal massimo comfort e dalla più moderna tecnologia: questo l’o-biettivo di Nokturno, il complesso residen-ziale che sorge sul pendio del colle Monte Marco, in Slovenia, e che offre un panora-ma meraviglioso sul Golfo di Capodistria e di Trieste, fino alle Alpi. Come la melodia segue le note, Nokturno segue il ritmo na-turale dell’ambiente, lungo la scogliera, sullo specchio del mare. Considerando la pendenza e le altre particolarità del terreno, la forma e l’articolazione degli edifici si ade-guano alla configurazione territoriale del colle, in una ripetizione ordinata di forme.

Il Gruppo BPT si è aggiudicato un’importante commessa da parte del complesso residenziale Nokturno, sito in Slovenia, per la parte inerente la tecnologia XIP, il sistema di videocitofonia digitale over IP

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Gli appartamenti, dalle varie dimensioni, sono stati progettati in stile moderno, di-spongono di una, due, tre o quattro stanze, con studio o senza, e garantiscono un modo diverso di concepire l’ambiente, offrendo un nuovo stile di vita e una diversa dimensione dell’abitare.

La tecnoLogia digitaLe XiPOltre a prestare una particolare attenzione alle condizioni abitative, alla funzionalità, alla scelta dei materiali, per garantire una vita all’insegna del comfort e della sicurez-za, Nokturno ha sposato la tecnologia BPT, consolidata realtà italiana nella produzione di tecnologie innovative nel settore dell’e-lettronica d’installazione con soluzioni videocitofoniche e domotiche dotate di ele-vate prestazioni.Nokturno si presenta, infatti, come il più grande impianto al mondo ad oggi realiz-zato che utilizza la tecnologia XIP, il siste-ma di videocitofonia digitale over IP, senza limiti di estensione e di colonne montanti, l’ideale per semplificare l’installazione in complessi residenziali con un alto numero di utenze ed esigenze articolate, alle quali XIP risponde in modo completo.Il complesso residenziale Nokturno è suddiviso in 20 blocchi e conta 235 video-citofoni Lynea, 14 posti esterni Digitha, 35 posti esterni video e 10 posti esterni audio della serie Thangram con modulo controllo accessi, 20 gateway ETI/XIP interconnessi attraverso una normale rete LAN Ethernet e centralini telefonici.Tutte le postazioni esterne sono state equi-paggiate con segnalazioni acustiche e visi-ve (LED), in modo da rendere fruibile l’im-pianto ed informare chiunque dello stato dello stesso. Nei posti esterni Digitha sono stati caricati messaggi vocali e messaggi di cortesia in lingua slovena, che vengono visualizzati direttamente sui display.Grande attenzione è stata posta anche alle persone diversamente abili, grazie alle speciali funzioni delle apparecchiature in-stallate.Dai videocitofoni interni è possibile vedere i visitatori e monitorare tutte le postazioni esterne in modo sequenziale, mantenendo sotto sorveglianza tutto il sistema e garan-tendo una maggior sicurezza.

i vantaggi di XiPL’utilizzo del sistema XIP comporta nume-rosi vantaggi rispetto ad un sistema video-citofonico tradizionale su Bus.Innanzi tutto garantisce una grande faci-lità d’installazione, rendendo più agevole il lavoro dell’installatore e riducendo la

Ingresso con posto esterno Thangram

Posto esterno antivandalo Digitha

possibilità che si verifichino errori di col-legamento. Non va, inoltre, trascurato il fatto che per interconnettere i gateway ETI/XIP si utilizza una rete Ethernet standard 10/100 BaseT/Tx e, quindi, si può sfruttare un’eventuale infrastruttura LAN già pre-vista per altri servizi. Ancora, il sistema può essere facilmente esteso con semplici aggiunte di nuovi blocchi, o connettendo tra loro blocchi XIP inizialmente disgiunti, ma senza alterare il cablaggio di quelli esisten-ti: gli strumenti software di configurazione e programmazione made in BPT consen-tono, infatti, una rapida ed intuitiva messa in opera del sistema. Utilizzare il sistema XIP significa assicurare un’estrema pra-ticità di utilizzo agli utenti e offrire loro un sistema tecnologicamente all’avanguardia, capace di integrare senza ulteriori cablaggi numerose funzioni legate al servizio di vi-deocitofonia e non solo, come: un software di portineria audio/video su PC, inoltri e deviazioni di chiamate in stile centralino telefonico e su pianificazione oraria, trasfe-rimenti di chiamate da Portiere, il controllo accessi integrato, il sistema antintrusione e quello di videosorveglianza.Il sistema videocitofonico XIP comporta, inoltre, un risparmio, sia in termini di tem-po, sia in termini economici, riducendo le quantità di cavo utilizzato.Grazie alla gestione da remoto via Internet, XIP consente, infine, un costante monito-raggio, aggiornamento e manutenzione dell’impianto, anche a distanza.

Elisa Pastorino

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Nasce il nuovo sistema videocitofonico digitale di Gewiss

Un nUovo sgUardo sUl mondo

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di monitor con display LCD a colori da 3,5 pollici e dispone di 6 tasti per la na-vigazione e per la gestione veloce delle funzioni più utilizzate. Il montaggio può avvenire a incasso a o parete con il minimo spessore.La postazione esterna permette di chiamare una specifica postazione interna (appartamento) e comunicare con essa, è disponibile nelle versio-ni audio/video a colori o solo audio, con selezione del chiamato mediante pulsanti o rubrica elettronica. Può ospitare moduli con pulsanti di chia-mata o moduli di chiamata con rubrica elettronica con display alfanumerico retroilluminato. La postazione esterna è disponibile nei colori titanio e ardesia ed è componibile da 1, 2 o 3 moduli. Il montaggio può avvenire a parete o a incasso.Le postazioni interne si collegano all’impianto, interno all’abitazione o in montante, tramite gli switch Ethernet; la segnalazione a LED su ciascuna porta degli swicht Ethernet indica se la connessione è operativa.Oltre alla facilità di cablaggio e di in-

Basato su protocollo IP, assicura un’alta qualità e affidabilità di comu-nicazione e permette di veicolare sullo stesso cavo LAN/Ethernet sia l’ali-mentazione, sia i segnali audio, video e dati.Chorus Digital Vision offre funzioni evolute e distintive disponibili senza necessità di accessori o di particolari configurazioni: segreteria videocito-fonica, intercomunicazione, multica-nalità, trasferimento di chiamata ad altro appartamento, funzione ufficio, funzione privacy, funzione mani libere, ascolto ambientale e videocontrollo.Il Sistema presenta tutti i vantaggi della tecnologia digitale: facilità di configurazione, semplificazione del cablaggio, numero ridotto di dispositivi nell’impianto, elevata qualità dei se-gnali audio/video.La postazione interna permette la vi-sualizzazione dell’immagine ripresa dalla postazione esterna chiamante e la comunicazione in vivavoce. È esteti-camente personalizzabile con la plac-ca Lux del Sistema Chorus nei colori bianco latte, titanio e ardesia, è dotata Postazione esterna

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stallazione, l’impiego del cavo Ether-net/Lan (CAT5 o superiore) garanti-sce elevate prestazioni e permette la trasmissione dei segnali audio, video, dati, e dell’alimentazione.La programmazione del sistema può avvenire sia con l’ausilio del PC (con software di configurazione) collegato alla rete LAN, sia in modo manuale, tramite un’associazione tra pulsanti di chiamata e postazioni interne.È possibile avere fino a 8 postazioni esterne e fino a 136 postazioni inter-ne, distribuite su 34 appartamenti con massimo 4 postazioni interne ciascu-no, cui si aggiungono fino a 32 teleca-mere per il videocontrollo.In caso di assenza è possibile memo-rizzare messaggi audio/video (segre-teria videocitofonica) provenienti dalla postazione esterna, senza l’utilizzo di accessori aggiuntivi.Il Sistema Chorus Digital Vision con-sente la comunicazione tra postazioni interne dello stesso appartamento e tra appartamenti diversi (funzione Intercom); le postazioni interne pos-sono essere dedicate anche all’ascolto

Postazione interna Kit d’installazione

ambientale (baby monitoring). Inoltre, il videocitofono può essere integrato con telecamere analogiche (standard PAL/NTSC) per il videocontrollo degli ambienti interni ed esterni. Infine, è integrabile con il Sistema domotico Chorus: infatti, è possibile videocomu-nicare, oltre che dalla postazione in-terna, anche dal navigatore d’impianto Vision Master, il monitor touch screen che, in abbinamento all’Internet Ga-teway, consente di gestire l’impianto domotico.

Kit d’installazione

Per rendere semplice e immediata l’installazione del Sistema in applica-zioni mono e bifamiliari è disponibile un pratico kit con tutti i componenti necessari per realizzare l’impianto.

A cura della Redazione

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Personalizzazione, tempestività e flessibilità: queste le caratteristiche del servizio che Lovato Electric vuole fornire ai propri clienti

Il clIente al centro dell’attenzIone

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rio per la scelta dei prodotti, la verifica delle certificazioni, la messa in servizio, l’assistenza in caso di problemi e il reso della merce per riparazione. Tutto il personale è formato appositamente e possiede una preparazione tecnica det-tagliata su tutti i nostri prodotti a cata-logo. Nel caso in cui si debbano gestire problematiche particolarmente com-plesse, o progetti che richiedono una valutazione globale, l’Ufficio Customer Service ha la possibilità di effettuare sopralluoghi per valutare le condizioni dei nostri prodotti in opera, coinvolgere i product manager, il laboratorio, gli uffici tecnici e l’ufficio qualità per rac-cogliere le informazioni richieste dai clienti e fornire una risposta completa da tutti i punti di vista».

La storica azienda bergamasca, pro-duttrice di componenti elettromecca-nici ed elettronici per l’automazione industriale, sta investendo sempre più sullo sviluppo di un servizio clienti for-temente personalizzato e decisamente tempestivo. A supporto, l’implementa-zione di strumenti informativi flessibili: per snellire ulteriormente le procedure e aumentare il grado di soddisfazione di utenti e clienti.Sulle strategie dell’azienda, Commer-cio Elettrico ha sentito Stefano Testa, responsabile del Customer Service.

Quali sono i tratti distintivi del vostro servizio clienti?«Credo che li potremmo riassumere in tre parole: contatto diretto, professiona-lità e tempestività. La disponibilità del personale che s’interfaccia con i nostri clienti è veramente elevata: il contatto con tecnici e commerciali è diretto e il cliente, esentato dal passare attraverso risponditori automatici o call center con personale dalla preparazione approssi-mativa, dispone sempre di un referente dedicato e preparato. Qualsiasi cliente, diretto o indiretto, può chiamare il no-stro Ufficio Customer Service e trovare risposte esaustive in tempi molto rapi-di».

Come siete strutturati per offrire un servizio così efficiente?«All’interno dell’azienda disponiamo di una struttura dedicata, l’Ufficio Cu-stomer Service, che si occupa di tutta l’assistenza tecnica pre e post vendita, fornendo ai clienti il supporto necessa-

Lovato Electric concentra nello stabilimento di Gorle (BG) le sue attività di progettazione, produzione e tutti i servizi a supporto del cliente, un fattore di successo determinante nel garantire la tempestività nelle consegne

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In concreto, quali modalità di contatto offrite ai clienti?«Oltre alle numerose informazioni di-sponibili sul sito www.lovatoelectric.com, il cliente può contattare diret-tamente l’Ufficio Servizio Clienti, al numero telefonico 035 4282422 op-pure scrivere all’indirizzo [email protected]. Inoltre, un ruolo sicuramente determinante è giocato dal nostro personale commerciale e dalla rete di agenzie, che coprono l’in-tero territorio nazionale e sono sempre tempestivi nel fornire tutte le informa-zioni di cui i clienti necessitano».

Le consegne sono altrettanto tempestive? «Sì, anche i termini di consegna sono molto vantaggiosi. E quando non ri-usciamo a soddisfare la richiesta di consegna, cerchiamo di valutare alter-native tecniche che siano utilizzabili dal cliente e disponibili in tempi congrui con le sue aspettative».

Garantite consegne tempestive anche per prodotti speciali, non contemplati a catalogo?«Certamente, la stessa tempestività è garantita anche per gli apparecchi spe-ciali, nel caso in cui il cliente richieda prestazioni o caratteristiche non previste dalle configurazioni standard dei nostri prodotti. Soddisfiamo da tempo e con grande attenzione queste esigenze par-ticolari in quanto ci assicurano un forte vantaggio competitivo nei confronti dei nostri concorrenti. Incoraggiati dalla tempestività della risposta, sono sempre più i contatti che si tramutano in clienti».

Come riuscite a garantire la tempesti-vità anche nelle consegne? «Grazie alla nostra logistica, che è strutturata sia per standardizzare i pro-cessi di prelievo, imballo e spedizione, sia per assecondare richieste puntuali e particolari da parte dei clienti. La no-stra organizzazione ci permette ottima flessibilità, anche grazie al fatto che non ci siamo irrigiditi introducendo sistemi di prelievo e imballo eccessivamente automatizzati. Possiamo affermare di aver trovato un giusto compromesso tra la produttività di reparto e il rispetto delle esigenze dei clienti, ma anche il giusto sostegno da parte dei traspor-tatori che lavorano con noi da anni. I trasportatori che utilizziamo sono, in-fatti, fidelizzati con l’azienda e abbiamo

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Stefano Testa, responsabile del Customer Service di Lovato Electric

Tutto il personale dell’Ufficio Servizio Clienti è formato appositamente e possiede una preparazione tecnica dettagliata su tutti i prodotti a catalogo

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constatato che garantiscono i migliori livelli di servizio. L’italianità dell’azien-da, che a Bergamo concentra le sue attività di progettazione, produzione e tutti i servizi a supporto del cliente, è un altro fattore di successo determinan-te nel garantire la tempestività nelle consegne. Lovato Electric crede forte-mente nella professionalità dei propri collaboratori Italiani e gli investimenti nella sede di Gorle (BG) sono continui. La dimostrazione è che in questi mesi, all’interno della sede principale ed a fianco di uffici commerciali e reparti produttivi, stiamo completando il nuo-vo centro logistico. Il magazzino per le materie prime, i componenti e i semila-vorati è già operativo, mentre quello per il prodotto finito sarà completato entro la fine del 2011. Grazie a spazi più ampi ed a nuovi strumenti di lavoro (com-missionatori, RFID, sistemi informatici specifici di warehouse management), ottimizzeremo ulteriormente i tempi di consegna, rendendoli ancora più pun-tuali e competitivi».

L’utilizzo mirato dei sistemi informati-ci assicura alle aziende maggiore fles-sibilità ed efficienza. Voi come vi state muovendo?«In un’ottica di miglioramento conti-nuo stiamo implementando tutti quegli strumenti che ci permettono di snellire le procedure ed aumentare il grado

di soddisfazione di partner e clienti. L’introduzione di SAP nel 2006 ha inau-gurato un progetto di interfacciamen-to e di rivisitazione di tutti i processi aziendali. Attualmente il reparto com-merciale dispone di strumenti CRM (Customer Relationship Management), mentre i nostri distributori ricevono i documenti in formato EDI (Electronic Data Interchange), elaborati secondo lo standard Metel, che consente l’unifor-mazione delle procedure di creazione e gestione di documenti come ordini, listini, DDT e fatture. Infine, tramite il portale istituzionale, filiali e distributori esteri possono attingere ad informa-zioni e supporti per il marketing. Nuovi progetti e nuove tecnologie ci porteran-no a sviluppare strumenti sempre più efficienti e personalizzabili, in grado di soddisfare le esigenze della nostra or-ganizzazione, delle filiali e dei clienti».

a cura della Redazione

All’interno della sede principale ed a fianco di uffici commerciali e reparti produttivi, Lovato Electric sta completando il nuovo centro logistico, pronto entro la fine del 2011

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Milano, capitale dello stile italiano, è stata scelta da GE Energy per il lancio europeo della sua nuova stazione di ricarica WattStation

EnErgia dalla rEtE alla strada

Combinazione di funzionalità e design, realizza-ta su progetto del famoso designer industriale Yves Behar, la stazione di ricarica WattStation di GE riduce significativamente il tempo neces-sario per la ricarica, un elemento importante questo per rendere il veicolo elettrico una valida alternativa.Yves Behar sostiene che buon design significa che «una nuova tecnologia entra nella nostra vita, rendendola più semplice, bella e sana».La stazione di ricarica per i veicoli elettrici WattStation è stata ufficialmente lanciata in Eu-ropa alla manifestazione Power Gen, il 7 giugno a Fiera Milano City.Todd Johnstone, Chief Executive Officer di GE Energy Industrial Solutions Europa in un suo intervento nel corso della presentazione ha sot-tolineato che: «Le case automobilistiche più im-portanti stanno lanciando sul mercato tradizio-nale le auto elettriche, tuttavia, per garantirne la diffusione e l’adozione da parte dei consumatori, la rete elettrica deve essere modernizzata e le stazioni di ricarica devono essere accessibili in modo semplice e veloce. GE Energy sta introdu-cendo nel mercato europeo un’intera famiglia di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, offrendo agli utenti del residenziale e alle imprese una gamma di sistemi facili da utilizzare, flessibili e di stile, per rendere i veicoli elettrici una realtà concreta nel quotidiano».WattStation supporta la modalità di ricarica veloce, aumentando notevolmente l’efficienza dell’operazione e riducendo potenzialmente il tempo necessario da circa 8 ore, con i sistemi standard, a meno di un’ora, utilizzando una batteria da 24 kWh ed effettuando una ricarica a ciclo completo.La stazione di ricarica è disponibile in due ver-sioni: la prima, a colonnina, per l’impiego in città e da parte di utenti aziendali; la seconda, nella soluzione da installare a parete, per uso residenziale.La progettazione user friendly, che ne permette un facile utilizzo, consentirà di ospitare anche

gli aggiornamenti futuri, man mano che una tecnologia sempre più intelligente in termini di modalità di comunicazione e fatturazione diven-terà disponibile.

Impegno per la mobIlItà sostenIbIleGE è una forte sostenitrice del veicolo elettrico. Lo scorso anno la società ha annunciato un pia-no per l’acquisto di 25.000 veicoli elettrici, entro il 2015, da utilizzare come flotta per i propri di-pendenti e da noleggiare ai clienti attraverso la divisione Fleet Services.Jeff Immelt, CEO di GE, auspica che questa operazione sia di impulso affinché l’utilizzo dei veicoli elettrici diventi una realtà per il mercato.Oltre ad un’offerta sempre più esaustiva di stazioni di ricarica, GE fornisce una gamma completa di sistemi elettrici e tecnologia smart grid, necessari per sviluppare e gestire l’infra-struttura di supporto. Attraverso GE Capital e GE Fleet, è inoltre in grado di fornire soluzioni di finanziamento, veicoli e gestione delle flotte, per supportare un’adozione ad ampio raggio della tecnologia EV.

Massimo Poletti

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La colonnina è alta 120,5 cm, ha forma cilindrica di 20 cm di diametro e ha uno schermo di 35,6 cm

GE WattStation nella soluzione da installare a parete, per uso residenziale

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Energia elettrica sempre disponibile per contrastare i black out e la perdita di dati nelle applicazioni critiche

Protezione dell’alimentazione semPlice ed affidabile

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che fornisce alimentazione stabilizzata e affidabile, fino a 30 minuti di back up tramite la batteria integrata, oltre a un by pass meccanico interno per fornire livelli di disponibilità di alimentazione superiori. Queste caratteristiche, in-sieme al design compatto e alla facilità d’installazione, soddisfano i requisiti più strategici degli UPS trifase nella gamma di potenza compresa tra 10÷40 kVA. «Il feedback ricevuto da parte dei nostri partner di canale e dai clienti ha messo in evidenza come disponibilità di alimentazione, affidabilità, gestibilità e convenienza siano le principali carat-teristiche che i sistemi UPS di bassa e media potenza devono avere», spiega Fabrizio Landini, Vice President Divisio-ne IT di Schneider Electric. «Il nuovo si-

Specialista globale per la gestione dell’energia, Schneider Electric ha re-centemente presentato il nuovo UPS MGE Galaxy 300, una soluzione solida, semplice da installare e affidabile per proteggere piccole e medie imprese, edifici commerciali e impianti tecnici.Si tratta di un UPS trifase completa-mente conforme alla Direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive). I tassi di efficienza dell’ali-mentazione arrivano fino al 93 per cen-to, una cifra che corrisponde circa al 5 per cento in più rispetto ad altri sistemi UPS con caratteristiche simili. Tale effi-cienza assicura minori costi operativi e di raffrescamento a medio e lungo ter-mine. Il nuovo sistema UPS utilizza una topologia a doppia conversione on line,

La struttura a torre del nuovo MGE Galaxy 300 riduce l’ingombro al suolo

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CaratteristiChe dell’MGe Galaxy 300

- Disponibilità: • 10/15/20/30/40 kVA – Ingresso e Uscita trifase • 10/15/20/30 kVA – Ingresso trifase, Uscita monofase- Topologia on line a doppia conversione- Design compatto- Funzionamento in parallelo per la ridondanza- Grande funzionalità- Ingresso a doppia alimentazione- Potente carica batteria per una maggiore autonomia- Display multilingue- Scheda di comunicazione e messa in servizio forniti con il prodotto

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stema Galaxy 300 è stato progettato per soddisfare tali requisiti, con l’obiettivo di offrire un UPS facile da installare e da utilizzare ad un prezzo accessibile. In tal senso è la soluzione ottimale per quegli utenti finali che si trovano ad acquistare un UPS trifase per la prima volta».Gli utenti possono monitorare e gestire le esigenze di alimentazione localmen-te o da remoto grazie ad una semplice interfaccia Web/SNMP e a un display user friendly disponibile in 18 lingue.Per una distribuzione dell’alimenta-zione più vantaggiosa, sono disponibili configurazioni di alimentazione sia trifase verso trifase, sia trifase verso monofase. Inoltre, i servizi di manuten-zione di Galaxy 300 sono stati notevol-mente ampliati, consentendo l’accesso sul pannello frontale per semplificare la manutenzione negli spazi ridotti.

OpziOni batteriaMGE Galaxy 300 dispone di batterie in-tegrate per un’autonomia massima di 30 minuti. Per un utilizzo prolungato, è possibile utilizzare 3 armadi esterni per batterie con un’opzione di ricarica più potente, che aumenta la durata di utilizzo fino a 4 ore.I sensori per il controllo della tempe-ratura, inclusi nel pacchetto standard, monitorizzano la temperatura ambien-tale della batteria e regolano il voltaggio del carica batterie, al fine di proteggerle e ritardarne l’usura. Anche il funziona-mento delle batterie esterne viene pro-tetto da un interruttore di circuito posi-zionato nell’armadio batterie esterno. L’interruttore di circuito della batteria è dotato di una serpentina sotto tensione, che ne previene la chiusura prematura e apre l’interruttore di circuito quando necessario.

Un prOdOttO per il canale della distribUziOne elettricaI prodotti della gamma MGE Galaxy 300 saranno disponibili solo sul canale della distribuzione elettrica, presso i Di-stributori Autorizzati Schneider Electric che commercializzano il marchio APC, per i quali l’azienda ha previsto corsi specifici per il personale ed un pro-gramma di presenza dei propri tecnici sui punti vendita. Gli installatori potran-no così contare su un UPS semplice da installare e disponibile presso lo stesso distributore elettrico dal quale si rifor-niscono di tutti gli abituali prodotti elet-trici, con tempi di consegna analoghi.

Come tutti gli UPS della divisione IT di Schneider Electric, MGE Galaxy 300 beneficia della solidità di un marchio che ha alle spalle un’organizzazione internazionale con livelli di servizio di-versificati per tutte le soluzioni.

elisa Pastorino

Il semplice design facilita le operazioni di installazione e di manutenzione

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Produzione nel risPetto deGli standard aMbientali

MGE Galaxy 300 viene prodotto in stabilimenti conformi agli standard ISO 14001 per ridurre:- il consumo energetico- i rifiuti per gli imballaggi dei componenti forniti- la quantità di materiali utilizzati nel processo

La riduzione del numero di componenti migliora, inoltre, l’affidabilità e per-mette un minor impatto ambientale. Il team di progettazione di MGE Galaxy 300 si è avvalso di dispositivi elettronici digitali avanzati per il raggiungimento del massimo risparmio: meno schede elettroniche e aggiornamenti del sof-tware tramite download, invece del cambio di scheda.

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Si chiama Mylos la nuova proposta di ABB in grado di offrire le soluzioni più evolute per un’impiantistica moderna, più ricca di funzioni e ampiamente flessibile

SiStema integrato per Home & Building automation

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golare, e “round”, arrotondata; in entrambi i casi presentano una cornice interna cromata e aderente al profilo, che arricchisce l’elegan-za e la raffinatezza degli elementi.

150 dispositivi per un’estesa funzionalità degli impiantiIl sistema integrato Mylos comprende un elevato numero di dispositivi, che offrono un’ampia scelta di funzioni e completano, dal punto di vista estetico, lo stile delle cornici di finitura.Oltre agli interruttori, alle prese, agli ap-parecchi di segnalazione, ai dispositivi per la protezione dell’impianto e delle persone (portafusibili, limitatori di sovratensioni, interruttori magnetotermici e differenziali), Mylos dispone anche di una gamma di com-ponenti per il comfort e la sicurezza, tra cui termostati e cronotermostati, regolatori di lu-minosità, rilevatori di gas, sensori di presenza a infrarossi, interruttori a badge, lampade di emergenza/segnapasso e lampade anti black out, per un totale di 150 dispositivi, disponibili

L’ampia gamma di dispositivi Mylos è in grado di soddisfare ogni esigenza specifica di fun-zionalità e stile; è possibile, infatti, allestire un impianto elettrico per un piccolo ambiente do-mestico, come anche un complesso sistema di Building Automation per un grande edificio del settore terziario. Dalla presa di corrente al sofisticato touch panel per il comando e la supervisione, nel sistema tutto è coordinato, sia dal punto di vista estetico, sia per ciò che riguarda le caratteristiche tecnologiche e ap-plicative.La prima attenzione posta nello sviluppo del sistema è stata proprio quella dedicata alla casa, perché questo è lo spazio più personale e personalizzabile, dove ciascuno deve poter trovare il comfort desiderato, la più completa sicurezza e una piena armonia con i propri modelli di vita.Uno dei passi essenziali del progetto è stato, quindi, lo studio delle cornici di finitura, con il preciso scopo di ottenere un prodotto innova-tivo per materiali, finiture e design. Ed ecco la prima novità: la finitura Velvet, nella quale la particolare tecnologia applicata ai polimeri crea un effetto tattile morbido, come velluto, che offre un’inedita eleganza multisensoriale. La vernice scelta resiste agli agenti chimici e all’usura, per mantenere, duraturo nel tempo, l’effetto vellutato.Altre tre finiture, che rappresentano al meglio le tendenze contemporanee dell’interior de-sign, sono state selezionate e rese disponibili in Mylos per offrire le più ampie possibilità di scelta: Crystal, in vetro con finiture bianco satinato e nero satinato; Metal, in metallo con colorazioni che spaziano dall’argento all’allu-minio, al titanio e al cromo; Lucent, in resine speciali con tonalità che richiamano elementi come l’alabastro e il ghiaccio.Le cornici di finitura, nelle diverse versioni, sono realizzate nelle forme “square”, rettan-

Dalle placche al sofisticato touch panel per Home Automation, nel sistema Mylos tutto è coordinato, sia dal punto di vista estetico, sia per ciò che riguarda le caratteristiche tecnologiche e applicative

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nei colori bianco e nero. I tasti dei comandi, realizzati con finitura vellutata come per le cornici di finitura Velvet, sono dotati di LED che li rendono ben visibili per un’identifica-zione immediata; quando il LED è spento, la parte illuminabile del tasto risulta invisibile.

semplicità d’installazioneUn’altra prerogativa del sistema è la sem-plicità d’installazione. I dispositivi da incasso sono ultracompatti e offrono una maggiore comodità di cablaggio, lasciando oltre 3 centi-metri di spazio libero nella scatola da incasso. Gli agganci dei dispositivi sono collocati sul dispositivo stesso, anziché sul telaio, consen-tendo una comoda e rapida sostituzione in caso di modifiche impiantistiche e rendendo i dispositivi stessi molto più stabili.Interruttori, deviatori, invertitori e pulsanti sono dotati, inoltre, di un sistema di cablaggio rapido che, con la semplice pressione di un dito, permette di aprire il morsetto per l’in-serimento del cavo. Al momento del rilascio, il cavo viene bloccato, evitandone successivi allentamenti, grazie alla pressione costante che il morsetto esercita.

Home automationMylos è anche un sistema di Home Automa-tion che semplifica la vita domestica, con-sentendo elevati livelli di comfort e creando una nuova dimensione tecnologica che rende l’abitazione personalizzabile, flessibile, con l’attitudine al risparmio energetico.Le funzioni domotiche sono svolte da una gamma di componenti da incasso, perfet-tamente coordinati con l’estetica degli altri dispositivi, comprendente apparecchi di comando, attuatori, regolatori di luminosità, termostati e cronotermostati. Tutti questi componenti sono in grado di ricevere e tra-smettere segnalazioni e comandi attraverso il Bus di sistema, al quale possono essere connessi senza alcun ordine particolare, in qualsiasi punto del Bus stesso.Per la gestione della casa, realizzabile at-traverso menu semplici e user friendly, sono disponibili due interfacce: il pannello di controllo Mylos Touch e un cronotermostato programmatore. Quest’ultimo, oltre a svol-gere le tipiche funzioni per la climatizzazione su un massimo di quattro zone, consente la programmazione dei dispositivi del sistema e la gestione degli scenari.Mylos Touch, dotato di un ampio schermo touch screen da 5,7”, consente il comando centralizzato di tutti i dispositivi di Home Automation (fino ad un massimo di 64), la gestione degli scenari e il monitoraggio dei consumi energetici dell’abitazione. Svolge le funzioni di cronotermostato e programmatore

Mylos Touch, dotato di un ampio schermo touch screen da 5,7”, consente il comando centralizzato di tutti i dispositivi di Home Automation, la gestione degli scenari e il monitoraggio dei consumi energetici dell’abitazione

settimanale di eventi e permette di program-mare le funzioni dei dispositivi presenti nel sistema.La programmazione dei dispositivi si svolge in modo immediato tramite menu chiari e intuitivi, senza la necessità di alcun software e senza bisogno di addestramenti specifici. Attraverso la programmazione si definiscono le funzioni e i collegamenti logici dei dispo-sitivi stessi, perché ciascuno può svolgere funzioni diverse secondo la configurazione che viene programmata e che può essere facilmente aggiornata o modificata in qualun-que momento, senza dovere intervenire sugli impianti.

Building automation a standard KnXCon il sistema integrato Mylos possono esse-re realizzate estese applicazioni di Building Automation a standard internazionale KNX in diversi tipi di edifici, come sedi di uffici, alberghi, centri commerciali, case di cura, centri sportivi, che richiedono una gestione complessa degli impianti per massimizzare l’efficienza energetica, garantendo contem-poraneamente sicurezza e condizioni ottimali di comfort sul lavoro. Anche per queste applicazioni sono disponibili apparecchi da incasso esteticamente coordi-nati con gli altri componenti Mylos (comandi, attuatori, regolatori di luminosità, ricevitori per telecomandi IR, termostati e cronoter-mostati) le cui funzioni, insieme a quelle dei dispositivi modulari KNX da guida DIN, sono programmabili e riconfigurabili mediante il software ETS.I dispositivi Mylos KNX sono perfettamente integrabili, dal punto di vista sia estetico, sia funzionale, anche con le interfacce Comfort Touch e priOn, che offrono i livelli più elevati di supervisione e interattività operativa realizza-bili con i sistemi in tecnica Bus forniti da ABB.

Luca Bernardi

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Mylos Touch con il cronotermostato programmatore

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Una delle più solide e avanzate realtà del mondo elettrotecnico italiano, rinnova il suo impegno per l’istruzione e la formazione professionale fin dalle scuole dell’obbligo

Un aiUto alla formazione degli operatori elettrici del fUtUro

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costante e “subdolo”, del quale ci si accorge normalmente quando è troppo tardi, con ef-fetti ben noti sia di natura economica (incen-di, danneggiamenti, black out, ecc.), sia di sicurezza e incolumità fisica per le persone; “l’elettricità”, si usa dire, “non fa feriti! Chi entra accidentalmente in contatto con essa, può lasciarci la pelle”.Il tema centrale è dunque – indiscutibilmen-te e sempre di più – la formazione e l’adde-stramento adeguati degli operatori elettrici! Da farsi partendo sin dai primi anni delle scuole tecniche e professionali, supportando i giovani nel loro percorso formativo fino al completamento degli studi e all’inserimento nel mondo del lavoro.Un compito troppo ampio e delicato per es-sere affidato unicamente alla scuola, della quale sono note le difficoltà croniche in ter-mini, ad esempio, di carenza di risorse.Consapevole di questa realtà, Palazzoli contribuisce proattivamente da anni, sup-portando l’intero percorso d’istruzione e for-mazione dei giovani che scelgono l’indirizzo di studi elettrotecnico. Lo fa attraverso un programma articolato di iniziative di notevole spessore e impegno economico ed organiz-zativo.

Il “dIrItto-dovere” dI Insegnare e fare “cultura” sull’elettrotecnIca«La nostra è un’azienda che punta sulla qualità e sull’innovazione: obiettivi entrambi impraticabili se non si può contare su ope-ratori elettrici di elevata preparazione e pro-fessionalità lungo tutta la filiera a valle dei prodotti in uscita dal nostro stabilimento», afferma Marco Romeda, Responsabile Mar-keting Palazzoli. «Questa è una delle ragioni

Il mondo dell’elettricità è caratterizzato da due logiche fondamentali: la pervasività cre-scente e la pericolosità costante. Esse con-ducono, in maniera pressoché deterministi-ca, ad un terzo concetto chiave: l’importanza di poter disporre di operatori elettrici con una preparazione tecnica e professionale adeguata alla realtà in cui essi andranno ad operare, in modo da utilizzare al meglio tutte le potenzialità dell’innovazione tecnologica e, in parallelo, garantire livelli di sicurezza sempre maggiori.L’esigenza di un’adeguata preparazione degli operatori è avvertita in questo settore più che in altri perché, complessità tecniche a parte, l’energia elettrica, pur con i suoi straordinari meriti, continua a rappresentare un pericolo

Formazione dei futuri operatori elettrici nell’aula presso lo stabilimento Palazzoli di Brescia

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per le quali la nostra azienda è in prima linea nell’impegno per l’istruzione, la formazione e l’addestramento, dedicando a tali obiettivi investimenti molto consistenti». «Vi sono, però, anche altre ragioni che mo-tivano l’impegno Palazzoli in questo campo, e sono tutte di rilievo. Nella vita di oggi, grandissima parte degli strumenti e delle attrezzature che usiamo, al lavoro come in casa o per divertimento, funziona ad energia elettrica, ma in parallelo non c’è stato alcuno sforzo per alimentare un’adeguata “cultura” sull’elettricità e sulle sue modalità di utilizzo. Ormai siamo portati ad usare gli apparecchi elettrici senza nemmeno pensarci, automa-ticamente, infilando la spina o premendo il pulsante, senza alcuna consapevolezza ri-spetto ai rischi che ciò potrebbe comportare; e sappiamo quale prezzo di vite umane ciò comporti ancor oggi». «Ci sono poi ragioni più squisitamente etiche, alle quali Palaz-zoli, per la sua storia e per il suo legame col territorio e col sociale, è fortemente sensibile. Il sostegno all’istruzione e alla for-mazione sono, infatti, formidabili modalità di espressione della Responsabilità Sociale dell’Impresa: attraverso di esse, si alimenta il circuito virtuoso della conoscenza su temi chiave quali quelli della sicurezza, della re-sponsabilità, dell’innovazione, del migliora-mento della qualità della vita. Si crea svilup-po e benessere e si preparano le condizioni per un futuro migliore. D’altro canto, chi più di un’azienda come Palazzoli, con oltre cento anni di storia, può avere insieme il diritto e il dovere di “insegnare” e di fare formazione a 360 gradi sui temi dell’elettricità?».

un rIcco programma dI InIzIatIve e dI modalItà dI sostegnoL’ampio e articolato programma di iniziati-ve messo a punto dall’azienda per aiutare

Nella sua sede di Brescia, LASER offre un’ampia gamma di proposte formative e di servizi ad esse collegate

l’istruzione e la formazione sulle tematiche dell’elettrotecnica, copre tutte le fasi della crescita e dell’apprendimento, a partire dal bambino che vi si avvicina per gioco fino alle tesi di laurea e all’editoria di libri specialistici.

Kit gioco per bambini “il piccolo installatore”Realizzato e commercializzato dalla Lisciani (azienda specializzata in giochi per ragazzi), è adatto a ragazzini da otto anni in su. Pa-lazzoli ne ha acquisito uno stock, lo ha “per-sonalizzato” e lo usa come premio o come omaggio in molteplici occasioni. Seguendo le istruzioni del manuale compreso nel kit, il gioco consente di imparare divertendosi a costruire più di ottanta combinazioni di cir-cuiti elettrici, con la soddisfazione di vedere che, se il lavoro è svolto a regola d’arte, la lampadina si accende, la radiolina funziona, la ventola gira, ecc.

Kit scuole per gli Istituti TecniciPer aiutare fattivamente gli Istituti Tecnici e le Scuole Professionali a preparare al me-glio gli alunni sul mondo dell’elettrotecnica, Palazzoli mette annualmente a disposizione di circa 50 tra i più prestigiosi di tali Istituti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, un kit scuole contenente oltre venti prodotti al top per innovazione e diffusione di mercato. Il ricco assortimento (prese, spine, quadri) e la grande versatilità dei prodotti contenuti nel kit scuole consentono di effettuare effi-caci esercitazioni di laboratorio, abituando i ragazzi a tradurre in pratica quanto appreso teoricamente, realizzando cablaggi corretti e impostando quadri elettrici ottimizzati per le specifiche esigenze di ogni realtà applicativa. La composizione del kit è costantemente ag-giornata con i prodotti più innovativi, in modo da dare agli studenti la possibilità di eserci-tarsi sempre con le soluzioni più avanzate.

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Visite guidate di scolarescheMirate soprattutto agli Istituti Tecnici In-dustriali e Professionali, le visite presso lo stabilimento e il centro di ricerca e sviluppo di Palazzoli a Brescia comprendono un per-corso guidato attraverso le principali fasi del processo produttivo, dallo studio progettuale di un dispositivo elettrico, passando per il reparto stampaggio, poi il montaggio e il cablaggio, fino al confezionamento per la spedizione. Il tutto affiancato da momenti di formazione teorica che consentano allo stu-dente di comprendere appieno ogni aspetto tecnico.

Stage di studenti degli Istituti ProfessionaliÈ noto che gli Istituti Professionali più quali-ficati affiancano l’insegnamento ex-cattedra e le attività di laboratorio interne con espe-rienze di stage presso le aziende, per un monte ore minimo annuale che lo studente deve effettuare obbligatoriamente in base al piano di studi. Palazzoli, nei limiti delle pro-prie possibilità organizzative, accoglie questi stagisti e dà loro supporto adeguato.

Stage di studenti universitariNei limiti delle proprie possibilità organiz-zative, l’azienda accoglie e supporta sia stu-denti universitari che intendano preparare la tesi di laurea approfondendo tematiche specifiche nel campo dell’elettrotecnica, sia studenti universitari che abbiano inserito nel piano di studi un’esperienza di stage presso le aziende.

Editoria tecnica specializzataAl bisogno di fare “cultura specifica” sull’e-lettrotecnica, Palazzoli risponde mettendo a

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disposizione anche il sapere e l’esperienza dei suoi tecnici, attraverso la realizzazione di libri e monografie su argomenti molto specifici, difficilmente trattati in maniera approfondita dal mondo editoriale.

laser – centro dI formazIone professIonaleUn esempio emblematico del sostegno of-ferto agli Istituti Professionali viene dalla collaborazione con la Società Cooperativa LASER, Ente di formazione e orientamento professionale senza scopo di lucro, fondato nel 1993 e accreditato dalla Regione Lom-bardia.Nella sua sede di Brescia, ma anche con in-terventi presso le aziende o con programmi di e-learning, LASER offre un’ampia gamma di proposte formative e di servizi ad esse collegate, coprendo target che spaziano dai ragazzi in uscita dalla Scuola Media Infe-riore fino al management per le imprese e alla Pubblica Amministrazione, puntando sempre sulla qualità e sulla competenza per garantire i migliori risultati.Nell’ambito della ricca offerta dell’Ente, figura il Corso di Formazione Professionale per Operatore Elettrico, al quale possono iscriversi studenti di età inferiore ai 18 anni in uscita dalla terza media. Il Corso dura tre anni e comporta 30 ore settimanali di frequenza, articolate tra lezioni ex-cattedra ed esperienze di laboratorio. Al termine gli studenti meritevoli ottengono la qualifica professionale di Operatore Elettrico, ricono-sciuta ufficialmente in Italia ed Europa. Sono, quindi, abilitati ad installare e mantenere in efficienza impianti elettrici per le abitazioni civili, il terziario, il mondo produttivo arti-

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Nell’ambito della ricca offerta di LASER, figura il Corso di Formazione Professionale per Operatore Elettrico

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Kit gioco per bambini “il piccolo installatore”

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gianale e industriale, garantendo il rispetto delle Norme di sicurezza. Gli studenti che desiderassero proseguire il percorso for-mativo, finiti i tre anni possono frequentare un quarto anno opzionale per approfondire la preparazione come Tecnico Elettrico, oppure, previo superamento dell’esame di ammissione, accedere agli Istituti Professio-nali quinquennali per conseguire il Diploma di Maturità.“Nella nostra offerta formativa abbiamo cercato di ottimizzare tutti gli aspetti or-ganizzativi, di apprendimento ed educativi, perché siamo convinti che sia fondamentale per gli alunni crescere in parallelo sia sul piano della preparazione professionale, sia su quello della maturazione come persone”, dice Gianluigi De Silvi, Direttore della Scuola Professionale LASER.«In tal senso, la figura del tutor d’aula da noi adottata assume un ruolo prezioso di attenzione alle dinamiche della classe, di controllo del lavoro svolto, di contatto con le famiglie, di costante riferimento per gli alunni. Fondamentale è altresì l’attività di laboratorio, per la quale LASER è senz’altro all’avanguardia. Gli studenti vi accedono già verso la fine del primo anno, cercando, da subito, di tradurre in esperienza concreta il programma focalizzato in quella fase sui concetti basilari dell’elettricità, delle sue applicazioni e della sicurezza. Nel secondo e terzo anno le attività di laboratorio diven-tano centrali, arrivando a occupare sei ore/settimana. È facile, quindi, capire l’impor-tanza dell’aiuto che ci danno aziende come la Palazzoli, fornendoci gratuitamente, per le esercitazioni degli studenti, i loro prodotti più innovativi e più diffusi sul mercato. Grazie ad essi gli alunni hanno modo di apprendere e di esercitarsi sul concreto e con dispositivi elettrici allo stato dell’arte. Parallelamente, gli stage effettuati presso le aziende, circa 450 ore tra secondo e terzo anno, consen-tono ai ragazzi di mettersi in gioco anche sul piano umano e delle attitudini personali, relazionandosi con ambienti lavorativi di natura diversa, dalle imprese di settore ai cantieri, al mondo dell’automazione, ai vari rami dell’industria, ecc.». Diego Simonini è uno dei due insegnanti che, nel Corso per Operatore Elettrico della LASER di Brescia, segue gli studenti nelle attività di laboratorio. “Impianti civili e indu-striali e disegno elettrico” è la materia che egli tratta. «Credo in una scuola che voglia andare oltre le pareti della scuola. È questo il concetto di fondo che cerchiamo di concre-tizzare qui in LASER, attraverso l’esperienza di laboratorio e gli stage esterni previsti dal piano di studi», dice Simonini. «È in tale ap-

proccio che s’inserisce la politica di stretta sinergia azienda/scuola, da noi portata avan-ti con molta determinazione con le aziende collaborative e sensibili al tema, quali, ad esempio, la Palazzoli. Nell’ambito di tale sinergia, s’inseriscono sia la fornitura di materiali per i laborato-ri, sia altre forme di collaborazione, come le visite didattiche presso l’azienda, ecc. I vantaggi che ne derivano sono molteplici e tutti ne traggono benefici: i ragazzi, perché hanno modo di prepararsi all’operatività che troveranno analoga in qualsiasi ambiente di lavoro; l’azienda, perché può contare su operatori preparati, in grado di valorizzare al meglio i propri prodotti e di rispondere bene alle esigenze del cliente finale; la scuola, perché può svolgere il suo vero ruolo forma-tivo e sociale».«In questa logica di apprendimento rivestono un ruolo importante anche il tipo e la qualità dei materiali che l’azienda dona al nostro laboratorio», chiosa Simonini. «Nella fattispecie, abbiamo preferito i pro-dotti Palazzoli per molteplici ragioni. Per-ché il kit che ci viene offerto è completo e variegato; perché sono tutti prodotti affida-bili, rispondenti alle più severe normative in termini di sicurezza, ma anche per la loro grande versatilità. Le spine della Serie Mul-timax, le prese fisse o con protezione attiva della Serie Topter, le prese con differenziale Serie Ulisse, ecc., sono tutti dispositivi che si prestano a strutturare impianti e quadri elet-trici specifici per ciascun settore di utilizzo. È esattamente quello che serve per preparare bene dei futuri Operatori Elettrici».

formazIone “convenzIonale” per la fIlIeraNaturalmente, oltre a supportare l’istruzione e la formazione scolastica, Palazzoli dedica il massimo impegno anche alla formazione e all’addestramento di chi è già entrato nel mondo del lavoro, come, ad esempio, i tec-nici che operano in tutta la filiera. Costoro vengono “automaticamente” coinvolti con una miriade di opportunità ad essi riservate:- corsi di formazione specialistica;- corsi di aggiornamento sui nuovi prodotti;- meeting e scambi esperienziali;- giornate informative “al banco” presso i distributori, per dialogare con gli installatori che si apprestano ad effettuare acquisti di materiali elettrici, indirizzandoli verso le so-luzioni tecniche più appropriate;- diffusione di materiali informativi (newslet-ter, monografie e libri di approfondimento, catalogo prodotti, ecc.).

a cura della Redazione

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Segreteria Organizzativa:Strada Statale del Sempione, 28I - 20017 Rho, MilanoT: +39 02 4997.6218/6241E: [email protected]

Biennale Internazionale dell’Energia, dell’Impiantistica elettrica e dell’Illuminazione

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La qualità dell’energia è un argomento di primaria importanza per la ricerca del miglior risparmio energetico e, quindi, dell’efficienza ener-getica in generale.Asita, all’interno della sua ricca gamma di strumentazione, propone gli analizzatori della qualità di rete portatili modello 3197 e PW3198, le cui caratteristiche sono davvero speciali.Sono ottimi per analizzare anche la qualità dell’energia elettrica pro-dotta da impianti fotovoltaici ed eolici; infatti, grazie ai canali d’ingresso per tensione e corrente si possono misurare tensioni e correnti trifase a valle di un inverter e, contemporaneamente, monitorare la linea mono-fase o analizzare il conduttore di neutro.Il modello 3197 è in grado di visualizzare, registrare ed analizzare simul-taneamente la qualità dell’energia di un sistema elettrico in alternata, nonché le anomalie che sempre più spesso causano malfunzionamenti, o al peggio, danneggiamenti alle apparecchiature elettriche, presenti in industrie, uffici ed altre realtà produttive.Racchiude in sé tutte le funzioni elencate sopra, concentrando in un’u-nità compatta, portatile e di facile utilizzo, le potenzialità di un ottimo registratore dei parametri e della qualità di rete; in pratica un solo strumento che comprende un analizzatore delle armoniche, nonché un “multimetro/oscilloscopio/spettrometro/vettorimetro”.La visualizzazione su un’unica schermata di tutti i parametri di rete, delle componenti armoniche e dei valori di energia totalizzata, abbina-ta alla rilevazione ed al monitoraggio di eventuali correnti di spunto, consente di accertare, a colpo d’occhio, le condizioni dell’impianto in esame. Il modello PW3198, invece, il top di gamma, è un analizzatore in classe di precisione A, secondo la normativa IEC EN 6100-4-30, in grado di effettuare le prove previste dalla normativa CEI EN 50160.In aggiunta a tutte le caratteristiche del 3197 ha un menu intuitivo e di facile utilizzo in quanto è composto da una serie di prove reimpostate, tra le quali bisogna semplicemente scegliere quella da eseguire.Peculiarità di questo dispositivo è quella di saper riconoscere una gran quantità di fenomeni (eventi) quali: sovratensioni transitorie (fino a 6.000 V e della durata di 1 µV), abbassamenti, innalzamenti e interruzioni di tensione, corrente di avviamento, fluttuazioni di frequenza, alte compo-nenti armoniche (fino a 80 kHz) e sbilanciamento tra le fasi.Inoltre, effettua misure sia di lungo termine, sia rilevamenti di fenomeni di brevissima durata, quali i flicker.Per tutte le prove sopra citate non si limita alla visualizzazione dei risul-tati, ma anche alla loro memorizzazione.

AsitA: qualità dell’energia

Ancora una volta Scame si trova ad essere al fianco degli installatori, propo-nendo un’assoluta novità: Optima Reverse, spine per uso industriale con invertitore di fase incorpo-rato nella spina. Si tratta di spine mobili e fisse da incasso, 16 A e 32 A, che consentono la rapida in-versione di due fasi, per il ripristino del corretto senso di rotazione per motori trifase di utenze mobili e fisse.L’inversione delle fasi avviene semplicemente, spingendo e ruotando con un cacciavite il supporto dove sono montati i due spinotti di fase.

scAme: invertitori di fase

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Per i lighting designer non c’è niente di meglio degli OLED. Trasparenti o speculari quando spenti, questi sottili pannelli offrono opzioni di progettazione totalmente nuove, liberando le menti più creative.Osram ha presentato alla fine del 2009 Orbeos, il primo pannello OLED di qualità, la cui forma circolare e la luce priva di abbagliamento ricordano la luce della luna. Ora ha trasformato Orbeos in una famiglia di prodotti, introducendo due nuovi formati: rettangolare e circolare, entrambi con superficie speculare e tonalità di luce bianca calda. I nuovi pannelli hanno uno spessore di 1,8 millimetri e pertanto sono partico-larmente adatti, come “embedded light”, in mobili, apparecchi di design e specchi. L’espressione “embedded light” si usa per indicare i pannelli OLED integrati, come ad esempio negli specchi, in modo tale che, una volta spenti, sia impossibile notare la differenza tra l’OLED e lo specchio. La luce, dimmerabile in modalità continua da 0 a 1.700 candele per m2, è bianca calda indipendentemente dall’angolo dal quale il pannello viene visto. Il pannello rettangolare ha una superficie di emissione della luce di 132 x 48 millimetri. Non essendo visibili i conduttori interni è possibile creare una superficie specchiata uniforme, con un indice di resa del colore pari a 85. Il mo-dello circolare rappresenta la versione con superficie speculare del primo pannello Orbeos. Entrambi i prodotti, inoltre, possono essere accesi e spenti senza tempi di attesa. Nella tecnologia OLED, Osram ha scelto con convinzione la produzione in serie. Anche se l’azienda continuerà a sviluppare nuovi prototipi, per offrire ai desi-gner la massima libertà creativa, si è sentita l’esigenza di progredire parallelamen-te anche su un altro fronte, come spiega Karsten Heuser, General Manager OLED in Osram: «Per l’applicazione su larga scala, ai lighting designer e ai progettisti di apparecchi serve una tecnologia affascinante, ma anche affidabile: proprio ciò che offre la famiglia di prodotti Orbeos».

Osram: nuovi pannelli oleD

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Le batterie sono un elemento chiave dell’UPS. Il loro rendimento e disponibilità sono impor-tanti per evitare il downtime del carico e, nello stesso tempo, sono la parte più vulnerabile e incline ai guasti. Un’adeguata manutenzione è, quindi, fondamentale per garantire la conti-nuità delle attività. Molti produttori di UPS sono portati a proporre il cambio dell’intero pacco batterie o, addirittura, dell’UPS stesso una volta esaurita la vita delle batterie.Socomec UPS, in linea con il suo impegno per il rispetto dell’ambiente, ha invece studiato e realizzato un sistema per assicurare una lunga durata delle batterie o, comunque, per inter-venire tempestivamente per una loro sostituzione.Si chiama BHC (Battery Health Check) Universal e Interactive ed è un sistema di monitoraggio stand alone che, in modo continuo, rileva lo “stato di salute” della batteria e permette una manutenzione preventiva e correttiva, conferendo all’UPS la massima affidabilità.BHC Universal può essere collegato a UPS di qualsiasi marca. Le principali caratteristiche sono:- monitoraggio fino a 7 sistemi batterie di 6 stringhe ciascuno;- esame della corrente per stringa, delle tensioni di blocco e delle temperature ambientali ogni 10 secondi;- grazie al touch screen grafico e alla barra di stato, i dati (condizioni, scarica, misure, allarmi, statistiche, storico ecc.) vengono visualizzati e memorizzati all’interno di tabelle a colori;- possibilità del collegamento a una rete LAN per l’accesso a tutte le funzionalità e la visualiz-zazione delle informazioni da remoto;- in base all’analisi effettuata, vengono generati automaticamente diversi livelli di allarme (al-larmi preventivi per blocco, allarmi preventivi per stringa batteria, ecc.), che vengono mostrati dallo schermo touch screen e inviati all’utente tramite notifica email o sms.Una scansione continua, dunque, della batteria che semplifica le operazioni di manutenzione. L’individuazione dei blocchi deboli, evidenziati in rosso o arancione in funzione della gravità e la memorizzazione dei dati in un database, consentono, infatti, una programmazione efficiente della manutenzione o di un’eventuale sostituzione. BHC Interactive, disponibile per i modelli Delphys GP e Delphys MX, ha tutte le funzioni dell’Universal e in più, grazie all’interazione con-tinua con l’UPS, massimizza la durata di vita delle batterie. BHC Interactive, infatti, interagisce direttamente con il caricabatteria (EBS), inviandogli le informazioni raccolte e consentendo di riadattare automaticamente i parametri di ricarica.

sOcOmec UPs: lunga vita alle batterie

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Il nuovo rivelatore a basso assorbimento di Hager si-curezza, grazie ad una coppia di sensori d’infrarossi passivi, garantisce una protezione ad effetto tenda per una maggiore sicurezza di tutta la casa.Facilmente installabile nella parte superiore dello sti-pite, tra l’infisso e la relativa tapparella o persiana, è caratterizzato dalla funzione conta impulsi (1 o 2 im-pulsi in 2,5 s), dal breve tempo d’intervento di 1 secon-do e dalla possibilità di funzionamento in OR oppure in AND, per ottenere la massima protezione e un’elevata immunità ai falsi allarmi.Dotato di riflessione antiaccecamento infrarosso at-tivo, il rivelatore permette una distanza d’intervento variabile in base alla superficie riflettente, garantendo la compensazione automatica della temperatura.Privo di connessioni filari, il rivelatore a doppio raggio infrarosso ad effetto tenda, che va ad ampliare il siste-ma d’allarme senza fili logisty.expert di Hager sicurez-za, rappresenta la soluzione ottimale per implementa-re la protezione della propria abitazione a partire dai punti di accesso quali porte, finestre e varchi.

Hager sicurezza: rivelatore a doppio raggio infrarosso

Con Evolution Flu ed Evolution Led, Linergy ha creato una nuova serie di lampade che rappresentano il naturale completamento della First Ledy.La serie Evolution che risponde pienamente alle Direttive europee in merito ai sistemi di illuminazione, offre una soluzione per ogni tipo di ambiente interno ed esterno, del settore terziario e lavorativo in genere.La nuova serie di lampade consente l’intercambiabilità di cornici e placche in funzione del tipo di ambiente e del tocco di originalità che si vuole dare al luogo di installazione. Le cornici e le placche disegnate e realizzate da Linergy sono disponibili in diversi colori e finiture e sono ordinabili separatamente.La gamma Evolution soddisfa varie esigenze applicative, grazie agli ap-positi accessori con cui può essere completata. La versatilità di questo prodotto consente, inoltre, tre tipologie d’installazione: a parete, incas-satura a muro e a filo muro. Una versatilità tale da permettere l’incasso a muro anche sulle scatole da incasso della gamma STEP.Utilizzando, invece, la sua scatola da incasso, progettata e realizzata sempre da Linergy, il prodotto può essere completamente incassato a filo muro lasciando visibile solo la plafoniera, quindi solo 10 mm di spessore.Creata in ambedue le versioni, IP42 e IP65, Evolution Flu, gamma fluo-rescente è disponibile da 8, 11, 18 e 24 W, con autonomia da 1 ora e da 3 ore.Per soddisfare le esigenze di mercato, Evolution è stata realizzata anche a LED, permettendo una lunga vita dell’apparecchio e garantendo un basso consumo di energia ed una maggiore efficienza.Entrambe le gamme si distinguono nelle versioni Energy Test, dove la lampada esegue automaticamente due tipologie di test periodici: test funzionale e test di autonomia, versione centralizzata con Spy System, sistema che controlla lo stato degli apparecchi di emergenza autonomi e Spy Center, sistema in grado di gestire un gruppo batterie unico, ver-sione Inibizione e Modo Riposo e versione Movie, per installazione nei locali di pubblico spettacolo, come cinema e teatri.Per le tipologie Energy Test e Centralizzata la gamma Evolution è dispo-nibile anche in versione Alto Flusso.

Linergy: lampade di emergenza fluorescenti e a led

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Disponibile come accessorio in alternativa agli zoccoli in acciaio, il nuovo Rittal Flex-Block in materiale plastico razionalizza ancora di più gli spazi all’interno degli armadi di comando con la creazione, senza l’ausilio di attrezzi, di nuovi comparti funzionali nella sottostruttura o nella zona del tetto.Per quanto riguarda la funzionalità degli armadi di comando, con il lancio del nuovo zoccolo Rittal dimostra che c’è ancora spazio per migliorare.Se finora i componenti degli zoccoli tradizionali, come gli angolari e le flange in acciaio, venivano assemblati tra loro con fissaggi a vite, i moduli del nuovo Flex-Block si montano ad incastro, con un semplice click.I moduli sono costituiti da angolari stabili e resistenti, coperture terminali, flan-ge in plastica e guide di montaggio in acciaio, queste ultime dotate del tipico reticolo di foratura brevettato dal costruttore tedesco.Il montaggio al telaio dell’armadio avviene come sempre dall’esterno o dall’in-terno. Poiché la quota di fissaggio per gli allestimenti interni del Flex-Block cor-risponde alla quota del profilato orizzontale degli armadi serie TS8, è possibile utilizzare gli stessi accessori. I piedini di livellamento e le ruote di trasporto si applicano facilmente agli angolari del fondo, utilizzando boccole ad inserzio-ne rapida. Se gli armadi devono essere trasportati con un carrello elevatore, le flange e i profilati di montaggio sono facilmente asportabili, per poi essere rimontati direttamente in loco.Il nuovo zoccolo può essere integrato nelle installazioni in batteria mediante le apposite clip di accoppiamento, che inserite a scatto negli angolari, creano una giunzione stabile.Oltre alla funzione di elemento base per potenziare lo spazio per il cablaggio nel fondo o nel tetto dell’armadio, il nuovo zoccolo può essere utilizzato anche per integrare eventuali soluzioni di climatizzazione.

Parallelamente al lancio di MyLogic, il nuovo videocitofono che entra nella sfe-ra della Home Automation, Farfisa ha reso disponibili due tipologie di videokit orientate a soddisfare sistemi monofamiliari, ML2262AG e ML2262PLC, rispet-tivamente con posto esterno linea Agorà e linea Profilo.Come posto interno singolo, MyLogic – disegnato da Nico Smeenk e, come tutti i prodotti Farfisa interamente made in Italy – è all’avanguardia da vari punti di vista (concezione e progettazione, tecnologia, potenzialità, design ed usabilità).Vivavoce, è un videocitofono con display LCD a 4,3” e 16:9, integra in sé, tramite touch screen, l’organizzazione delle molteplici funzioni per l’automazione della casa, quali la videocitofonia, completa di tutti i servizi più avanzati, la termore-golazione, con conseguente attivazione di caldaie o condizionatori e l’attivazione tramite attuatori degli altri apparati coinvolti con il comfort della casa. È corre-dato anche di agenda, planning, sistema di messaggistica interna, gestione foto digitali e screen saver.Il sistema MyLogic utilizza l’innovativa ed al contempo consolidata tecnologia digitale Duo System (2 fili non polarizzati) su cui si trasmettono tutti i comandi, riducendo tempi, costi ed eventuali errori di montaggio o problemi di manuten-zione.Nell’imballo, esteticamente accattivante, dei videokit è presente tutto il mate-riale necessario per la corretta installazione di un impianto monofamiliare vi-deocitofonico evoluto per la gestione domotica dell’abitazione. Contiene, inoltre, materiale tecnico per l’installatore e per l’utente, documentazione altresì dispo-nibile sul sito istituzionale www.acifarfisa.it e su quello specifico www.mylogic.it.

Rittal: zoccolo a montaggio rapido

aci FaRFisa: offerta domotica

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L’innovativo portafoglio di prodotti Q-Cells, uno dei principali fornitori di soluzioni fotovoltaiche, risponde a diverse esigenze applicative. La gamma d’offerta in-clude celle e moduli fotovoltaici in silicio cristallino e moduli fotovoltaici a film sottile.Tra i primi, il modulo Q.PRO 225-240 è adatto sia per impianti residenziali, sia per installazioni su tetti com-merciali o industriali di piccole e medie dimensioni.Il sorting positivo dei moduli permette di ottenere sem-pre potenze reali superiori a quelle nominali. L’elevata qualità dei prodotti deriva da un’accurata ottimizzazio-ne dei processi produttivi.Il modulo fotovoltaico Q.PRO raggiunge la massima efficienza utilizzando celle fotovoltaiche in silicio poli-cristallino prodotte in house. Diversi aspetti ne assicu-rano un affidabile funzionamento nel tempo: i diodi di by pass integrati nella scatola di giunzione proteggono il modulo da fenomeni elettrici di surriscaldamento, mentre il vetro temprato offre un’elevata stabilità mec-canica e protezione in condizioni climatiche estreme. Le cornici, resistenti alla flessione, sono state proget-tate per sopportare carichi da neve e vento fino ad una pressione pari a 5.400 pascal e sono, inoltre, dotate di un profilo a camera cava sulla quale sono stati praticati dei fori di drenaggio, utili a prevenire i danni causati dalla corrosione e dal gelo.Altri vantaggi sono portati dalla compatibilità del mo-dulo con tutti gli inverter e tutti i sistemi di montaggio presenti sul mercato, e dall’elevata resistenza alla cor-rente inversa.

Q-Cells: produzione energetica elevata e affidabile

La maggiore risoluzione e la grande varietà di obiettivi selezionabili delle nuove telecamere termiche AXIS Q1921 e AXIS Q1921-E garantiscono una maggiore qualità dell’immagine e una portata di rilevazione più ampia. Queste nuove telecamere sono ideali per realizzare la sorveglianza di aree o perimetri 24x7, in tutte le applicazioni di sicurezza come strade, tunnel e aeroporti. Le telecamere termiche creano immagini basate sul calore che viene sempre irradiato da qualsiasi oggetto, veicolo o persona. Questo permette alle telecamere termiche di vedere in condizioni di com-pleta oscurità e inviare immagini, che permettono agli operatori di rileva-re le attività sospette e di agire di conseguenza. Le telecamere termiche sono, inoltre, in grado di gestire le condizioni meteorologiche difficili in modo migliore rispetto alle telecamere tradizionali, consentendo agli operatori, ad esempio, di vedere in condizioni di nebbia, polvere e fumo. La telecamera Q1921 è stata progettata per la sorveglianza di ambienti interni, mentre la Q1921-E, di classe IP66, è adatta per l’installazione in ambienti esterni. I quattro obiettivi disponibili, da 10 mm, 19 mm, 35 mm e 60 mm, la risoluzione 384x288 e il processore grafico avanzato miglio-rano ulteriormente l’efficienza della sorveglianza su aree e perimetri. Le telecamere permettono la rilevazione di persone ad una distanza che può arrivare a 200 m, con un campo visivo di 55°, e fino a 1.200 m, con un campo visivo di 9°. Inoltre, supportano le principali funzioni di video-sorveglianza IP, come H.264 e Motion JPEG, audio, archiviazione locale e Power over Ethernet. Le funzioni IV (Intelligent Video) rappresentano un componente chiave per qualsiasi telecamera termica e le telecamere Q1921/-E forniscono allarme anti-manomissione, rilevamento di oggetti in movimento e supporto di AXIS Camera Application Platform.

Axis CommuniCAtions: telecamere termiche di rete

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Presentato in anteprima assoluta a Solarexpo 2011 e disponibile al mercato italiano dal prossimo luglio, SOLfixx è il sistema fotovoltaico Solon espressamente progettato per tetti industriali piani con bassa capacità di carico statico, come le coperture in plastica ed i tetti bituminosi. Per la prima volta sul mercato un prodotto per tetti piani certificato dal TÜV, nel qua-le modulo e sottostruttura sono integrati in un unico elemento, che s’installa in modo semplice e rapido, senza perforare la superficie del tetto e lasciando completamente intatta la guaina. La struttura di sostegno a forma di “vasca” viene saldata, ancorata o zavorrata al tetto. Il modulo viene, quindi, agganciato alla “vasca” con un semplice click: non richiede, infatti, l’impiego di alcun attrezzo in fase di montaggio.Il sistema sfrutta in modo ottimale la superficie del tetto, offrendo il massimo rendimen-to per metro quadrato. L’inclinazione di 10 gradi della struttura e l’impiego di moduli di elevata qualità garantiscono un grado di efficienza, che raggiunge il 14,7 per cento. Questo nuovo prodotto è adatto a tutti i tipi di coperture con riserva di carico a partire da 13,9 kg/m2. Per le membrane bituminose e sintetiche saranno disponibili, in tempi brevi, speciali soluzioni di fissaggio. Un altro vantaggio di SOLfixx è il passacavi già integrato nella sottostruttura, che non necessita, quindi, di essere fornito a parte. Questo sistema consente, inoltre, di separare l’installazione meccanica da quella elettrica, permettendo così a lattonieri ed elettricisti di lavorare in modo indipendente. Inoltre, il sistema rispetta il requisito di altezza massima inferiore ai 30 cm, consentendo di godere della tariffa su edificio anche in assenza di balaustra.SOLfixx è provvisto di canali di ventilazione che dissipano il calore generato sotto il mo-dulo e rispetta anche il tetto: il carico si distribuisce sul 70 per cento della pianta del modulo, evitando così i carichi lineari che possono originarsi in corrispondenza dei binari nei sistemi di tipo convenzionale. I moduli del nuovo sistema sono disponibili nella gam-ma di potenza da 255 a 290 Wp e beneficiano, inoltre, della garanzia sulla potenza Solon a cinque livelli che assicura un rendimento minimo del 95 per cento fino al 5° anno, del 90 per cento fino al 10°, dell’87 per cento fino al 15°, dell’83 per cento fino al 20° e dell’80 per cento fino al 25°. Per la struttura di supporto è, inoltre, prevista una garanzia di 10 anni, che può essere estesa anche fino a 25.

Presentata da AVS Electronics la nuova serie OutSpider di sensori passivi da esterno con tecnologia digitale, con un’evoluta gestione a microprocessore, facili da installare e infallibili contro i falsi allarmi e l’intrusione. Innovativi nel design e nella meccanica di precisione, stu-diati per la sicurezza di siti civili, commerciali, industriali, i nuovi sensori sono così versatili da poter essere facilmente impiegati anche nella protezione da interno di grandi esercizi commerciali o industriali. I nuovi sensori vengono proposti in quattro modelli: OutSpider PA, doppio infrarosso passivo a lente di Fresnel; OutSpider PA WS, nell’identica versione via ra-dio, OutSpider DT, doppio infrarosso passivo a doppio canale a microonda e la sua versione via radio, OutSpider DT WS. OutSpider PA è un doppio infrarosso passivo a lente di Fresnel che dispone di un efficace sistema di controllo contro il mascheramento con tecnologia ad infrarosso attivo, capace di coprire l’intera superficie della lente. Con un angolo di copertura di 90°, portata flessibile da 15 a 23 metri, può essere installato, in funzione delle neces-sità, tra il metro e i due metri e settanta d’altezza, offrendo una perfetta adattabilità. La stessa dotazione tecnica è disponibile nel modello via radio OutSpider PAWS. La specificità di OutSpider DT è nell’integrazione della tecnologia a doppio infrarosso con una sezione a microonda planare. La particolare tecnologia di funzionamento permette alla microonda, di simulare il funzionamento di due microonde distinte, aumentando l’adattabilità all’ambiente esterno e potenziando la capacità di discriminare i falsi allarmi. OutSpider DT WS, versione via radio del precedente modello, permette di installare il sensore a prescindere dalle predi-sposizioni filari, che spesso sono di difficile realizzazione in esterno. Una batteria di grande capacità al litio e la gestione innovativa ad attivazione controllata della doppia microonda, riduce al minimo il consumo del sensore, rendendolo particolarmente interessante ed af-fidabile nel tempo. Ricerca, tecnologia italiana e attenzione all’ambiente sono i valori alla base dei nuovi sensori, che utilizzano materiali a basso impatto ambientale, creati col minor contenuto di minerali inquinanti possibile, preferendo materiali riciclati per un prodotto a basso consumo energetico, nato da una filiera corta da produttore a consumatore.

Solon: sistema plug & play per tetti piani

AVS ElEctronicS: sensori digitali da esterno

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È disponibile gratuitamente dal mese di giugno sul sito del CEI un nuovo servizio ad alto valore aggiunto per gli utenti della nor-mativa e per tutti gli interessati a vario titolo alla misurazione e traduzione dei termini tecnico/scientifici: il Vocabolario Interna-zionale di Metrologia (VIM). Il servizio, completamente gratuito e accessibile a tutti, permette di consultare direttamente le voci di interesse (oltre 600), fornendo per ogni voce la definizione com-pleta e la traduzione (della voce e della definizione) dall’italiano in lingua inglese e francese, con gli opportuni rimandi infor-matizzati ad altre voci correlate. Sono, inoltre, disponibili indici che consentono di utilizzare il Vocabolario anche per verificare rapidamente traduzioni nelle diverse lingue.Il VIM consente di evitare interpretazioni non corrette dei docu-menti tecnici e dei risultati di misurazione e costituisce un pun-to di riferimento per gli Organismi governativi e intergovernativi, le Associazioni del commercio, gli Enti normatori, gli Organismi di accreditamento, le Autorità di regolamentazione, le Associa-zioni professionali, le strutture accademiche, gli uffici acquisti, per la stesura delle specifiche tecniche, e i costruttori di stru-mentazione. In considerazione dell’importanza del documento e per favorire la sua diffusione tra gli operatori del settore, il CEI ha sviluppato, in collaborazione con UNI nell’ambito della “Commissione Mista CEI-UNI di Metrologia Generale”, la tradu-zione italiana, rendendo disponibile (oltre alla consueta versione cartacea e su file) anche questa versione informatizzata a titolo gratuito, sempre trilingue (italiano, inglese e francese).Giunto alla sua terza edizione, il VIM è stato sviluppato ed ag-giornato fin dal 1997 dalle più importanti Organizzazioni nor-mative a livello mondiale (BIPM, IEC, IFCC, ISO, IUPAC, IUPAP, OIML, ILAC) per individuare e definire i termini indispensabili per permettere a tutti coloro che sono interessati alle misure di utilizzare un linguaggio chiaro e univoco.

CEI: Vocabolario Metrologico internazionale

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All’inizio dell’estate Aci Farfisa rende disponibile il nuovo catalogo generale di videocitofonia. Il volume è fondamen-talmente in linea con la struttura della precedente versio-ne, ma aggiorna ovviamente il ventaglio dei prodotti e le sezioni di riferimento.Seguendo le indicazioni e le tendenze di mercato; l’inten-zione è stata quella di dare la priorità alla presentazione dei sistemi digitali – Duo System, in primis – poi a quelli analogici e, prima di mostrare le parti controllo accessi e centraline telefoniche, troviamo la nuova importante se-zione della domotica. Mostrando ancora una volta notevole capacità innovativa e progettuale, da alcuni mesi Aci Farfi-sa è entrata in questo settore in fase di crescita, attraverso i sistemi che ruotano attorno a MyLogic, il terminale vi-deocitofonico/domotico che l’azienda offre nei sistemi con soluzioni integrate. Seguendo l’impronta del precedente catalogo, Farfisa parla ai propri clienti con un linguaggio chiaro, immediato fatto anche di immagini che contestua-lizzano le prestazioni e che evocano la vita moderna di tutti i giorni alla quale la tecnologia dei suoi prodotti contribuisce fattivamente. In ogni capitolo i prodotti vengono descritti attraverso foto, anche in dettaglio, spiegazioni affiancate spesso da descrizioni di accessori di riferimento e schemi esemplificativi d’installazione.

ACI FArFIsA: catalogo generale di Videocitofonia

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Realtà italiana con presenza internazionale che progetta, sviluppa e commer-cializza nei settori della comunicazione e sicurezza integrata della gestione e risparmio di energia e delle telecomunicazioni, Urmet presenta il catalogo/guida alla videosorveglianza, suddiviso in 3 sezioni: istituzionale, guida e ca-talogo. Lo scopo, oltre che anticipare le novità di prodotto, è di supportare installatori e progettisti nella scelta delle soluzioni più adatte per ogni singola applicazione.Il nuovo catalogo/guida 2011 rappresenta uno strumento professionale e fles-sibile che illustra le direttrici essenziali ed i criteri di riferimento da valutare nella realizzazione di sistemi di videosorveglianza. Il primo passo consiste nell’analizzare le esigenze ed i rischi presenti nell’area da presidiare, pro-cedendo, successivamente, alla stesura di una mappa dettagliata di tutte le possibili criticità.La fase di progettazione si concluderà con il disegno dell’impianto, che si ar-ticolerà su due punti cruciali: l’integrità di sistema (che comprende la sicu-rezza fisica di tutti i suoi componenti ed il controllo dell’accesso fisico e logico al sistema di TVCC) e l’integrità dei dati (relativamente all’accesso logico ed alla protezione contro la perdita o la manipolazione). Una sezione della guida fornisce utili indicazioni per la realizzazione delle sale di controllo, in cui con-vergono tutti gli elementi del sistema e dove avvengono le principali attività di monitoraggio. Il catalogo riporta l’ampia gamma di prodotti Urmet per la videosorveglianza, articolata su tre segmenti. “Standard”: prodotti semplici da installare e da utilizzare, ideali per l’ambito residenziale e commerciale, co-niugano convenienza ed alte prestazioni. “Full Level”: per applicazioni di me-dia complessità, un’offerta completa e modulare che comprende soluzioni IP per la realizzazione di impianti “ibridi” (analogico + IP) o totalmente IP. “High Profile”: apparati digitali per grandi architetture di sistema, con esigenze al-tamente specializzate quali centri commerciali, stadi, musei e tutte le aree gestite dalla Pubblica Amministrazione.Il forte orientamento del Gruppo verso la ricerca e l’innovazione ha, quindi, portato allo sviluppo di prodotti di ultima generazione e per qualsiasi tipologia di ambiente. Il catalogo 2011 include le unità di ripresa, i monitor, i DVR, gli accessori di impianto, i dispositivi per la trasmissione video e le soluzioni IP, tecnologia quest’ultima, che offre numerosi vantaggi: flessibilità, elevata ca-pacità di integrazione, qualità superiore delle immagini trasmesse. La pubbli-cazione è disponibile, in versione PDF sfogliabile, sul sito www.urmetdomus.it.

Urmet: catalogo/guida alla videosorveglianza

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Presentato da Avnet Memec il nuovo sito Internet, che consente a ingegneri e progettisti di trovare velocemente e agevolmente le informazioni di cui hanno bisogno su prodotti e applicazioni. Il nuovo servizio, disponibile all’indirizzo www.avnet-memec.eu, include contenuti video e tutorial su prodotti e tecnologie di punta costantemente aggiornati dal team tecnico della società.«Cerchiamo tutti di mettere sempre più produttività nella nostra giornata lavorativa: era essenziale, quindi, rendere semplice e veloce l’accesso dei nostri clienti alle informa-zioni più utili e importanti attraverso il nostro sito», ha commentato Tom Oelschlaeger, Communications Manager di Avnet Memec. «Abbiamo sviluppato il nuovo portale per ri-spondere alle necessità dei nostri sempre più numerosi clienti, basandoci sui loro stessi suggerimenti. La moderna e innovativa struttura del sito agevola i visitatori e consente di filtrare e visualizzare, in tempi brevi, le informazioni sui prodotti e gli applicativi di maggiore interesse».Avnet Memec ha inserito anche un’innovativa sezione video, che consente l’accesso di-retto ai tutorial dei fornitori, senza dover effettuare ricerche allargate in rete, facilitando la fase di progettazione. Gli utenti del sito potranno, inoltre, beneficiare di una nuova modalità di ricerca, in grado di guidarli su nuovi percorsi di approfondimento.Avnet Memec, una divisione di Avnet Electronics Marketing EMEA, è un distributore di semiconduttori altamente specializzato che opera in tutta Europa e impiega un numero significativo di ingegneri per supportare le fasi di progettazione dei propri clienti.

Avnet memec: prodotti e applicazioni su internet

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Produttore italiano di moduli e sistemi fotovoltaici, Shunda Energia Italiana, ha annunciato la nascita del nuovo sito Inter-net: www.shunda.it, che abbandona la tradizionale funzione di sito vetrina per trasformarsi in un vero e proprio strumento di comunicazione dedicato a progettisti, installatori, clienti dire-zionali e investitori della società. Caratterizzato da una grafica chiara e lineare, il nuovo sito è strutturato in sezioni, acces-sibili direttamente dalla barra delle funzioni nella parte alta della home page: Azienda; Prodotti; Impianti; Gallery; Contatti e Area Stampa.Dalla home page si accederà, inoltre, ad un’area riservata, de-dicata a clienti e partner, per offrire loro informazioni e servizi personalizzati, e all’area Referenze, dove, attraverso un form di ricerca, sarà possibile visualizzare gli impianti realizzati dall’a-zienda suddivisi per potenza, tipologia e regione.La sezione “Azienda” dedica un ampio spazio al profilo della società, alla sua vision, alla filosofia e agli obiettivi che ispi-rano il suo operato. Oltre ai contatti, poi, vi sarà spazio per la tecnologia, dal processo di lavorazione dei prodotti alle pecu-liarità dei materiali. Un’area importante, infine, è sicuramente la sezione “Scegliere Shunda”, un decalogo che non lascerà dubbi sul perché preferire Shunda. Nella sezione “Prodotti” si potranno trovare informazioni dettagliate sull’intera gam-ma offerta. L’azienda, infatti, è presente sull’intera filiera ed è quindi in grado di fornire moduli, strutture di montaggio e Kit, sistemi fotovoltaici completi di ogni accessorio, che pos-sono essere non integrati, parzialmente integrati o totalmente integrati architettonicamente. Uno spazio rilevante è assunto dalla sezione “Impianti”, dove verranno illustrate le analisi dei progetti, il supporto, l’assistenza ed i software, quali Preven-ter, a corredo della linea KIT. Le tradizionali sezioni dedicate ai contatti e all’area stampa completano il nuovo sito.

Shunda EnErgia italiana: nuova immagine sul Web

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Nuovi contenuti e logiche di navigazione più immediate per www.aper.it, il nuovo sito APER, che continua così a confermarsi il punto di riferimento per il settore delle fonti rinnovabili, fornendo ricchi approfondimenti e nuovi servizi di immediata consultazione.Rinnovato, dunque, nella grafica, ma non solo: tra le novità spicca la sezione MyAper, attraverso la quale gli Associati potranno ac-cedere velocemente ai contenuti a loro riservati, aggiornare il loro profilo, iscriversi direttamente alla sezione Pagine Verdi ed, infine, avere una via di comunicazione privilegiata con l’Associazione.E proprio l’interattività è la vera rivoluzione del nuovo portale, che consentirà l’iscrizione on line ai Corsi organizzati dal Cen-tro Formazione, la possibilità di partecipare ai sondaggi proposti dall’Associazione, così come la possibilità per la stampa di entrare a far parte del network di contatti di APER attraverso l’iscrizione automatica alla mailing list. Grande spazio è, inoltre, riservato alle immagini, a partire dall’animazione in home page fino alla galleria fotografica, strumento ideale per comunicare l’incedere del pro-gresso tecnologico che sa sposare in maniera armonica e rispet-tosa la natura.Per completare il percorso verso la diffusione di una corretta cultu-ra delle rinnovabili, segnaliamo, tra gli aggiornamenti più evidenti, la sezione FAQ che, facendo tesoro dell’esperienza più che venten-nale dell’Associazione, raccoglie e mette a disposizione di tutti gli utenti le risposte ai quesiti più ricorrenti, divisi per argomento.

aPEr: clicca le rinnovabili con il nuovo portale

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ABB

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Azienda Pagina

ABB 08-48Aci Farfisa 58-61ACMEI 06AERME 06APC 46Aper 63Asita 55Avnet Memec 62AVS Electronics 60Axis Communications 59BPT 38CEI 09-61ELC 11Enfinity 10Fox & Parker 33GE Energy 45GEWA 08Gewiss 40Hager Sicurezza 57Hager 13IMQ 34Linergy 57Lovato 42Obo Bettermann 12Osram 56Palazzoli 50Q-Cells 59Riello UPS 24Rittal 58Sanyo 10Scame 12-55Shunda Energia Italiana 63Socomec UPS 56Solon 60Urmet 62

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ABBwww.abb.itII copertina - pagina 1

AROS Solar Technologywww.aros-solar.compagina 2

Astrid Energy Enterpriseswww.astridups.itIV copertina

Contrelwww.contrel.itIII copertina

Dehn Italiawww.dehn.itpagina 9

E.Techwww.etechexperience.itpagina 54

Finderwww.findernet.compagina 31

Lovato Electricwww.lovatoelectric.compagina 32

Obo bettermannwww.obo-bettermann.compagina 13

ReeRwww.reer.it pagina 27

SolarWorldwww.solarworld-italia.compagina 7

Urmet Domuswww.urmetdomus.itI copertina

Weidmullerwww.weidmuller.itpagina 11

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adve

rtigo.it

COPERNICOInverter Fotovoltaicoda 20 a 500 kW

Astrid Energy Enterprises S.p.a.V.le Europa, 22 - 52018 Castel San NiccolòArezzo - ItalyTel. +39 0575.509.701 r.a. - Fax +39 0575.500.032www.astridups.it

L’eccellenza

comestandard