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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 1 PARERE n. 17 del 22 marzo 2010 (o.d.g. 1 del 17 marzo 2010) OGGETTO: Comune di Lazise (VR). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio. PREMESSO CHE ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 17 marzo 2010, come da nota n.137769/45.06 del 11.03.2010 del Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, segretario della commissione; Il Comune di Lazise (VR) con nota n. 16718 del 17.08.09 successivamente integrata da note n. 1 del 09.03.2010 e n. 5453 del 11.03.2010, ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; ITER PROCEDURALE Il Comune di Lazise (VR) ha approvato con DGC n. 164 del 28.12.07 il “Documento Preliminare” ai sensi dell’art. 14 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del P.A.T., oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di Lazise con DGC n. 106 del 27.06.2008 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune di Lazise con DCC n.57 del 6.08.09, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 14 della LR n. 11 del 23.04.04 Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio del Comune e sui due quotidiani locali ”L’Arena”, “Corriere di Verona” del 18.08.2008. Entro i termini, sono pervenute 124 osservazioni, 30 delle quali inerenti il Rapporto Ambientale. - PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SULLA RELAZIONE AMBIENTALE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 35 del 06.05.2008 aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sulla relazione ambientale allegata al documento preliminare per la redazione del Piano di Assetto Territoriale Comunale del Comune di Lazise (VR), a condizione che nel Rapporto Ambientale venissero ottemperate le seguenti prescrizioni: 1. far emergere con chiarezza il ruolo che la VAS deve svolgere durante la fase di elaborazione del PAT in ordine all’individuazione degli eventuali scostamenti delle dinamiche in atto

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE S TRATEGICA

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 1

PARERE n. 17 del 22 marzo 2010

(o.d.g. 1 del 17 marzo 2010)

OGGETTO: Comune di Lazise (VR). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”;

– La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 17

marzo 2010, come da nota n.137769/45.06 del 11.03.2010 del Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, segretario della commissione;

– Il Comune di Lazise (VR) con nota n. 16718 del 17.08.09 successivamente integrata da note n. 1

del 09.03.2010 e n. 5453 del 11.03.2010, ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS;

– ITER PROCEDURALE

Il Comune di Lazise (VR) ha approvato con DGC n. 164 del 28.12.07 il “Documento Preliminare” ai sensi dell’art. 14 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del P.A.T., oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di Lazise con DGC n. 106 del 27.06.2008 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune di Lazise con DCC n.57 del 6.08.09, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 14 della LR n. 11 del 23.04.04 Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio del Comune e sui due quotidiani locali ”L’Arena”, “Corriere di Verona” del 18.08.2008. Entro i termini, sono pervenute 124 osservazioni, 30 delle quali inerenti il Rapporto Ambientale.

− PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SULLA RELAZIONE AMBIENTALE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 35 del 06.05.2008 aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sulla relazione ambientale allegata al documento preliminare per la redazione del Piano di Assetto Territoriale Comunale del Comune di Lazise (VR), a condizione che nel Rapporto Ambientale venissero ottemperate le seguenti prescrizioni: 1. far emergere con chiarezza il ruolo che la VAS deve svolgere durante la fase di elaborazione

del PAT in ordine all’individuazione degli eventuali scostamenti delle dinamiche in atto

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DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 2

rispetto alle previsioni del Documento Preliminare stesso, fornendo indicazioni circa le alternative possibili quali esiti del pubblico confronto e degli approfondimenti conoscitivi;

2. effettuare, prima dell’adozione del Piano, un’attenta verifica delle eventuali variazioni di destinazione, rispetto al vigente strumento urbanistico comunale, delle aree su cui siano in corso autorizzazioni regionali e/o provinciali;

3. individuare gli obiettivi di sostenibilità economica e sociale del PAT; 4. individuare, per la qualità dell’aria e delle acque, che presentano le criticità evidenziate nella

relazione ambientale, le opportune azioni per rimuovere, ovvero attenuare le cause di degrado delle stesse;

5. sviluppare adeguatamente i capitoli relativi alle varie componenti ambientali, soprattutto per quelle non evidenziate in sede di analisi dello stato dell’ambiente, confrontandoli con quelli sviluppati con l’elaborazione del PAT e, ove necessario, in relazione alle criticità presenti ed a quelle derivanti dalle scelte di Piano, indagarli ulteriormente;

6. individuare puntualmente le azioni concrete finalizzate al raggiungimento degli obiettivi indicati, anche in relazione ad intese con gli Enti sovra-ordinati e/o con gli Enti/Aziende gestori di servizi pubblici;

7. individuare, descrivere e valutare le alternative ragionevoli al fine di garantire che gli effetti dell’attuazione del PAT siano presi in considerazione durante la loro preparazione e prima della loro adozione;

8. verificare l’attuale zonizzazione acustica ai sensi della Legge 447/1995 e smi in relazione al progetto di Piano, nonché lo stato dell’inquinamento luminoso con riferimento alla LR 22/1997;

9. individuare le linee preferenziali di sviluppo degli insediamenti escludendo quelle sottoposte a rischio idrogeologico, frane e di esondazione;ù

10. contenere il calcolo dell’impronta ecologica derivante dal progetto di Piano ovvero una metodologia alternativa volta a verificare la sostenibilità del Piano ed i consumi che dallo stesso derivano;

11. essere accompagnato da un elaborato grafico, in scala adeguata, con evidenziato l’uso attuale del territorio relativamente alle tematiche trattate, suddiviso con le relative destinazioni (abitative, produttive, infrastrutture e servizi), quello derivante dalla scelta di Piano nonché l’uso attuale del territorio dei Comuni limitrofi limitatamente alla fascia interessata;

12. far in modo che le norme di indirizzo del PAT per l’attuazione del Piano degli Interventi garantiscano la contestualità degli interventi in ambito urbano di carattere compensativo in ambito rurale, qualora previsti dal PAT medesimo;

13. accompagnare il provvedimento di approvazione del Piano da una dichiarazione che precisi : • le modalità con le quali le considerazioni ambientali sono state integrate nel Piano stesso; • come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale redatto ai sensi dell'articolo 5 della Direttiva

2001/42/CE del 27 giugno 2001; • i pareri espressi ai sensi dell'articolo 6 della medesima Direttiva; • i risultati delle consultazioni avviate; • le ragioni per le quali è stato scelto il Piano, anche rispetto alle alternative possibili che erano

state individuate; • le misure adottate in merito al monitoraggio di cui all’articolo 10 della Direttiva 2001/42/CE.

− INTEGRAZIONI AL RAPPORTO AMBIENTALE FORNITE IN SEDE ISTRUTTORIA In sede istruttoria è emersa la necessità di acquisire la documentazione in ordine alle procedure seguite nonché maggiori elementi di conoscenza ed integrazioni al Rapporto Ambientale presentato. Il Comune, anche a seguito dell’incontro tenuto presso gli uffici della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti nel giorno 09.03.2010, ha trasmesso le integrazioni richieste con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010.

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− INQUADRAMENTO TERRITORIALE Lazise fa parte dei comuni della cintura del basso Lago di Garda. Confina a Nord con il Comune di Bardolino; ad Est con il Comune di Pastrengo e con il Comune di Bussolengo, a Sud con il Comune di Castelnuovo del Garda e a ovest con la parte bresciana del Lago di Garda. Il territorio comunale è distribuito su una superficie di 63,1 kmq e conta 6551 abitanti (Anagrafe Comunale al 31.12.2007). Si trova sulla sponda orientale del Lago di Garda tra i Comuni di Castelnuovo del Garda e Bardolino e si estende nell'entroterra fin quasi a Pastrengo. Il comune di Lazise, situato a circa 24 chilometri da Verona, è completamente compreso nell’ambito delle colline dell’anfiteatro Morenico del Garda. Il territorio può essere distinto in cinque differenti ambiti delimitati da elementi fisici e antropici e differenti caratteri ambientali. Il primo ambito è quello litoraneo compreso tra la SR Gardesana e le sponde del lago di Garda. Il paesaggio è dominato dai centri insediativi maggiori attorno ai quali si sono sviluppate attrezzature turistiche. Il secondo ambito, definito pedecollinare, si pone tra la Gardesana e la dorsale del primo rilevato. Si tratta di un ambito prevalentemente agricolo in cui si fa sentire anche una certa pressione da parte delle espansioni insediative dell’ambito litoraneo. Il terzo ambito, costituito da avvallamenti intercollinari, è localizzato tra la dorsale del primo rilevato e la base del secondo sistema collinare. Il paesaggio è caratterizzato da una forte ruralità in cui trovano la massima espressione della produzione agricola tipica. Il quarto ambito è invece costituito da rilievi collinari. L’elemento caratterizzante è la vegetazione arborea che ricopre i terreni con maggiore pendenza, mentre la sommità dei rilevati è spesso occupata da insediamenti storici. Il quinto e ultimo ambito è costituito da una porzione di territorio che si sviluppa lungo il confine est. L’ambito è caratterizzato da un paesaggio agricolo che nel tempo è stato frazionato e interrotto dal passaggio della SR450 e dalla presenza di piccoli insediamenti produttivi. Viabilità Il sistema infrastrutturale viabilistico poggia su due arterie principali, con orientamento nord sud: la Gardesana Orientale (SR249) lungo la sponda del lago, e la SR450 che, attraversando completamente il territorio collinare collega il casello di Affi dell'autostrada del Brennero (A 22) con Peschiera e relativo casello autostradale. La Gardesana Orientale negli ultimi anni ha visto incrementare la propria funzionalità in relazione alla nascita dei grandi parchi tematici e alla proliferazione lungo l'arteria di attività di ristorazione ed intrattenimento.

− INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO Il comune di Lazise si è attestato alla fine del 2006 attorno ai 6.500 abitanti con un incremento di circa il 18% in 20 anni (il comune nel 1986 contava 5.515 abitanti). Le famiglie censite sono 2.560 con un indice di 2,5 componenti per famiglia. Dall'inizio del rilevamento fino alla metà degli anni '90 la situazione demografica comunale è stata caratterizzata da un trend di crescita abbastanza contenuto, con alcuni momenti di lieve flessione. L'incremento della popolazione si è invece dimostrato più sostenuto, pur conservando un andamento lineare, nell'ultimo decennio e appare aver ritrovato nell'ultimo periodo una nuova spinta. Nell'arco degli ultimi vent'anni il saldo naturale risulta prevalentemente negativo, al contrario di quello sociale, arrivando a costruire un saldo complessivo dei residenti comunali comunque positivo. Il Comune di Lazise gode di una posizione di grande pregio paesaggistico, dovuta alla sua collocazione geografica sulla sponda est del Basso Garda. Il tessuto insediativo è caratterizzato ed impreziosito da elementi di grande pregio rappresentati dal centro storico fortificato del Capoluogo, dal complesso delle corti di Pastrengo e Colà e alcune dimore patrizie sparse sul territorio collinare, nell'entroterra. Oltre alla peculiarità del litorale, Lazise vanta la presenza di fonti termali, di parchi ricreativi a tema, di estesi ambiti integri di paesaggio agricolo-collinare, e altre presenze caratterizzanti.

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DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 4

La particolare collocazione di Lazise e la sua vocazione turistica fanno sì che ai problemi urbanistici tradizionalmente legati alla crescita degli insediamenti si sommino quelli indotti dalla forte fluttuazione delle popolazione che su di essi insiste. Lazise, nel 2005, ha raggiunto e superato i 2.000.000 di arrivi con quasi 400.000 presenze. La permanenza nelle strutture non raggiunge comunque i sette giorni. Le strutture ricettive censite nel Comune sono circa 140. Il territorio è naturalmente sottoposto alla forte pressione dei movimenti turistici stagionali ed allo sfruttamento dei servizi da parte dei non residenti, così come a fenomeni edilizi anche di tipo speculativo, legati alle seconde case che alterano i valori di riferimento del mercato immobiliare della residenza per la popolazione locale. A Lazise la struttura economica puntuale è sostenuta da una moltitudine di attività commerciali a supporto ed a servizio dei flussi turistici. Le attività, dopo aver invaso interamente i nuclei storici prospicienti il litorale, hanno successivamente interessato anche le zone a cavallo della Gardesana. Pur individuando i nodi di un tessuto che sostiene la vitalità dell’economia, tali attività non hanno sempre manifestato un chiaro rispetto per la storicità dei luoghi e dell’ambiente. La struttura produttiva artigianale-industriale invece si concentra in due zone ben definite: una in località “Confine” verso il comune di Castelnuovo del Garda ed una sul limite di Pastrengo, sempre in prossimità delle uscite della S.R. 450 nelle parti di territorio ad est. L’iniziale espansione del settore si è appoggiata sul dinamismo di una piccola e media industria che trova nel basso costo e nella scarsa conflittualità della manodopera, spesso dedita al doppio lavoro in azienda e nei campi o nel settore turistico, il fertile terreno per la propria crescita.

− STATO DELL’AMBIENTE Il Rapporto Ambientale riporta alcuni approfondimenti relativi al quadro conoscitivo ambientale, già indagato con la Relazione Ambientale. Tuttavia, in risposta alle carenze emerse in sede istruttoria e, a seguito di richieste di integrazioni da parte della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti con nota prot. n. 127582 del 08.03.2010 nonchè dell’incontro tenutosi in data 09.03.2010, il Comune di Lazise ha integrato il Rapporto Ambientale, fornendo ulteriori informazioni con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010. Pertanto, si riportano di seguito le integrazioni fornite per ciascuna componente ambientale, desunte dal Rapporto Ambientale e dalle successive integrazioni. Acqua Il Rapporto Ambientale riporta un ulteriore aggiornamento dei dati ufficiali (fonte ARPAV e gestore del servizio idrico integrato). In particolare, i dati relativi ai consumi idrici risalgono al 2004, quelli sulle acque sotterranee al 2008, mentre i dati relativi alla qualità delle acque destinate alla balneazione si riferiscono al 2007. Il valutatore afferma che, tra quelli messi a disposizione da ARPAV e dall’ente gestore del servizio idrico integrato, tali dati risultavano, alla data di elaborazione e adozione del Rapporto Ambientale, i più aggiornati. Inoltre viene precisato che all’oggi è possibile fornire un ulteriore aggiornamento di alcuni dei dati citati, in particolare quelli inerenti la qualità delle acque destinate alla balneazione. Gli ultimi dati forniti da ARPAV, che descrivono la situazione al 1 aprile 2009 (sulla base dei dati del 2008) vedono invariata la qualità delle acque del Lago di Garda. Tali acque si confermano nuovamente idonee in corrispondenza di tutte le stazioni di monitoraggio collocate nel territorio di Lazise. Il valutatore inoltre evidenzia che il tema relativo alla qualità delle acque sotterranee viene affrontato nelle misure di mitigazione e conseguentemente nel piano di monitoraggio proposto. Si rileva che risulta mancante la tabella relativa alla concentrazione di nitrati e all’indice SCAS richiamata alle pagg. 89 e 90. Pertanto il Rapporto Ambientale dovrà essere opportunamente integrato. Suolo e sottosuolo Il territorio di Lazise non presenta particolari situazioni di criticità inerenti la presenza di siti inquinati o di allevamenti zootecnici connessi alla percolazione di sostanze inquinanti nel sottosuolo. In particolare, non sono presenti siti inquinati e, per quanto riguarda la presenza di

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DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 5

allevamenti, l’analisi agronomica allegata al PAT individua sul territorio comunale alcune attività di tipo intensivo, rilevando in ogni caso che “i dati riguardanti gli allevamenti sono suscettibili di variazioni rapide, soprattutto per le tipologie che in pochi mesi possono subire significative variazioni numeriche dei capi. In questo modo alcune strutture possono passare dalla categoria allevamenti intensivi alla categoria allevamenti non intensivi e viceversa”. Nonostante tale difficoltà, nessuno degli allevamenti individuati è stato identificato come possibile causa di percolazione di sostanze inquinanti nel sottosuolo. Il tema della qualità delle acque sotterranee (indicatore della percolazione di sostanze inquinanti) rientra nel Piano di Monitoraggio. In riferimento all’individuazione delle principali criticità riferite all’assetto idrogeologico del territorio, il valutatore afferma che tale tematica non è stata approfondita nel Rapporto Ambientale in quanto già la relazione preliminare aveva messo in evidenza l’assenza di dissesti idrogeologici rilevanti. Per questo motivo non è stato predisposto uno specifico indicatore di analisi del fenomeno. Ad ogni modo viene precisato che le maggiori problematiche riguardano aspetti di natura idraulica che risultano adeguatamente approfonditi dalla Relazione di Compatibilità Idraulica allegata al PAT. Il tema Attività a Rischio di Incidente Rilevante non è stato trattato nel Rapporto Ambientale in quanto, in relazione agli elenchi pubblicati da ARPAV, non si rileva la presenza di stabilimenti classificati a rischio di incidente rilevante. Tuttavia, il valutatore afferma che, dalla consultazione dell’Inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti ai sensi dell’art. 15 comma 4 del Decreto Legislativo 17 agosto 1999 n. 334 (aggiornato all’ottobre 2009, quindi successivamente all’adozione del PAT e della VAS in questione), emerge come nel territorio di Lazise, più precisamente a Colà di Lazise, esiste uno stabilimento chimico classificato “a rischio di incidente rilevante” identificato con il codice NF174 e denominato Hexion speciality Chemicals srl. Si tratta di uno stabilimento individuato ai sensi dell’articolo 8, la cui competenza è, quindi, ministeriale in quanto detiene grosse quantità di sostanze pericolose. Si tratta di uno stabilimento collocato in corrispondenza di una piccola zona produttiva sita nella frazione di Colà, relativamente lontana da importanti centri insediativi. Il valutatore afferma che le previsioni del PAT confermano l’attuale vocazione dell’area, anche attraverso il suo consolidamento con la previsione di nuove aree di espansione. Il rispetto della normativa esistente in materia garantisce quindi l’adozione di adeguate misure di prevenzione e gestione del rischio. Nel Rapporto Ambientale, inoltre, vengono forniti alcuni approfondimenti in relazione alle attività di cava. Il valutatore afferma che nel comprensorio del Comune di Lazise non si rilevano attività estrattive registrate ed in essere con concessione regionale, salvo alcuni siti residuali delle cosiddette “cave di prestito”, utilizzate in passato per la realizzazione della SR249, nelle quali, comunque, viene praticata esclusivamente la trasformazione di inerti. Agenti fisici L’inquinamento luminoso è una tematica rispetto alla quale è stato formulato uno specifico indicatore. Esso è stato analizzato in relazione alla matrice Salute Umana approfondendo, oltre che l’estensione della rete di illuminazione, anche la tipologia di lampade installate e i sistemi adottati. Dai dati messi a disposizione dagli Uffici comunali emerge una situazione prossima agli standard normativi in materia di inquinamento luminoso. Dal Rapporto Ambientale emerge che quasi la totalità degli impianti hanno lampade a sodio e agli ioduri e poche lampade a mercurio, attualmente in corso di sostituzione. Nel Rapporto si evidenzia inoltre che il 70% degli impianti di illuminazione si colloca negli ambiti che includono i centri abitati di Lazise, Pacengo e Colà, dove in ogni caso si è interventuno attraverso l’installazione di lampade a minor impatto (a sodio e a ioduri). È proprio negli ambiti interessati dai principali insediamenti che si ha il massimo aumento della brillanza totale rispetto a quella naturale. I risultati evidenziati nel Rapporto Ambientale delineano un processo in lento, ma progressivo, miglioramento e adeguamento. Nonostante ciò, proprio in relazione all’importanza del tema in ordine alla sostenibilità del territorio urbanizzato, il valutatore afferma che sono state previste specifiche misure di mitigazione e che, in ogni caso, nel territorio in esame non sono presenti ambiti di particolare tutela, quali osservatori astronomici. Energia

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Il valutatore afferma che non è possibile trattare il tema legato all’energia per il solo Comune di Lazise, essendo disponibili ricerche ed approfondimenti sul tema dell’energia per l’intero territorio veronese, ma non per i singoli Comuni che lo compongono. Il valutatore afferma altresì che il Piano ha già fatto propria l’esigenza di incrementare la sostenibilità energetica del tessuto insediativo.

− CRITICITA’ AMBIENTALI Si elencano di seguito le criticità individuate all’interno del Rapporto Ambientale con l’indicazione della matrice ambientale interessata dalla problematica: Aria • Elevate concentrazioni di inquinanti dovute al traffico veicolare lungo la SR249 Gardesana

Orientale. Acqua • Insufficienza della rete fognaria dovuta alla pressione turistica e alla presenza di edificazione

diffusa. Flora, fauna e biodiversità • Frammentazione degli ecosistemi e riduzione della biodioversità causate da elevati livelli di

antropizzazione; dalla presenza della SR249 Gardesana Orientale e della SR450 Vallesana; dalla presenza di strutture ricettive e turistiche e di ambiti di lavorazione degli inerti e dalla diffusione insediativa.

• Compromissione ambiti agricoli di pregio dovuta alla diffusione insediativa. Rifiuti • Elevata produzione di rifiuti dovuta alla presenza turistica. Sistema Relazionale • Congestione dei principali assi viari dovuta a flussi di traffico elevati nella stagione estiva. • Carenze nella rete ciclo pedonale dovuta alla mancanza valorizzazione delle aree agricole.

− AZIONI/OBIETTIVI DI PIANO E METODOLOGIA DI VALUTAZIONE Azioni/obiettivi Nelle integrazioni al Rapporto Ambientale viene riportato l’elenco e la descrizione delle azioni di piano (con particolare riferimento a quelle emerse come significative ai fini della VAS), rispetto alle quali vengono messi in evidenza gli indicatori utilizzati per esprimere il giudizio di sostenibilità delle stesse e gli impatti misurati. Dalle tabelle contenute nelle suddette integrazioni si evince come il Piano: 1. Identifica gli elementi dell'idrografia superficiale costituiti dal Lago di Garda e da un

complesso reticolo di “rii” e “dugali”, le relative fasce di servitù idraulica o limite demaniale; le aree di vincolo e conferisce agli elementi più rappresentativi lo status di “invariante”.

2. Riconosce e disciplina gli ambiti di escavazione dismessi. 3. Identifica gli elementi della Rete Natura 2000 definendo apposite misure di mitigazione e, a

partire da ciò, progetta una rete ecologica al fine di facilitare gli spostamenti della fauna. In relazione a ciò definisce criteri progettuali per la mitigazione e il superamento dell’effetto barriera causato dalle maggiori infrastrutture.

4. Conferisce alle porzioni territoriali più significative dal punto di vista ambientale e paesaggistico (di natura sia agricola che forestale) lo status di invariante, individuando nel caso di valenze paesaggistiche i relativi coni visuali.

5. Identifica elementi di vincolo sovraordinato quali aree monumentali, centri storici, nuclei rurali, presenze archeologiche ecc. e conferisce agli elementi più significativi il ruolo di invariante

6. Individua le linee principiali di sviluppo insediativo, residenziale e produttivo, e i limiti della nuova edificazione.

7. Identifica il sistema dei servizi di maggior rilevanza e dei grandi parchi a tema definendone le modalità di sviluppo.

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8. Definisce una gerarchia degli assi viari, attribuendo diverse funzionalità agli stessi, prevedendo azioni di riqualificazione agli assi interessati da una maggiore presenza insediativa.

9. Identifica il sistema dei percorsi e della mobilità sostenibile (realizzazione di percorsi ciclo pedonali).

Inoltre, il Piano assume i seguenti obiettivi/azioni da attuarsi mediante programmi complessi quali: AMBITO 1 e 2: Il PAT indica quale azione strategica la realizzazione di edilizia residenziale con un’elevata quota di edilizia convenzionata al fine di garantire un’adeguata offerta abitativa a costi controllati alle famiglie della comunità locale. AMBITO 3: Il PAT, come già previsto dal Documento Preliminare del Piano d’Area Garda-Baldo e della proposta di PTCP, prevede una riorganizzazione funzionale e logistica dell’intero ambito in terraferma, una valorizzazione dell’area di balneazione e del lungo lago e uno sviluppo della struttura portuale pubblica per il diporto con un’elevata dotazione di servizi e infrastrutture. AMBITO 4: Il PAT prevede quale azione strategica il potenziamento di funzioni di servizio di eccellenza, costituite da strutture teatrali e musicali legate alle esigenze di un turismo qualitativamente riconoscibile, e di un sistema di spazi verdi connesso ad un'espansione residenziale dell'insediamento. AMBITO 5: Il PAT prevede quale azione strategica la riqualificazione del centro di Pacengo e, in particolare, la realizzazione di una piazza e la sistemazione della viabilità in un contesto edilizio residenziale di elevata qualità urbana con spazi per attività sociali. AMBITO 6: Il PAT prevede quale azione strategica la riqualificazione di una porzione del centro storico interessato da attività turistico-ricettive al fine di migliorare le condizioni strutturali, funzionali ed estetiche di alcuni immobili connessi allo sviluppo turistico della zona, con la salvaguardia dei valori architettonici esistenti. Metodologia di valutazione Per ciascun indicatore è stata realizzata una scheda contenente la descrizione dell’indicatore stesso, il peso attribuito (corrispondente alla significatività dell’indicatore in relazione alla matrice considerata) e infine i criteri di valutazione, quindi le soglie di attribuzione dei relativi giudizi (stabilite a partire da limiti di legge e parametri di sostenibilità definiti dalla consultazione della letteratura specifica). In relazione a tali criteri di giudizio, i singoli indicatori sono stati misurati e valutati attraverso l’attribuzione di un giudizio BUONO, DISCRETO, MEDIOCRE, CATTIVO. Tali giudizi sono stati riportati in matrici, allegate al Rapporto Ambientale, redatte sia per lo scenario attuale che per lo scenario di piano. Viene costruita una prima tabella in cui si riportano per ciascun indicatore i giudizi di valutazione in relazione al peso attribuito a ciascuno di essi. In una seconda tabella viene riportata la somma dei voti attribuiti a ciascuna classe di giudizi. Successivamente viene attribuito il giudizio finale alla matrice. Il valutatore precisa che, nel momento in cui dal confronto tra le analisi relative allo stato attuale e allo stato futuro (scenario di piano), si evidenzia la permanenza o l’insorgenza di giudizi mediocri o cattivi (quindi negativi secondo il modello di valutazione), tale matrice diventa oggetto di mitigazione. In particolare, le misure di mitigazione previste agiranno sull’indicatore risultato negativo.

− DIMENSIONAMENTO DEL PIANO E DESCRIZIONE DEGLI ATO Il piano identifica nove Ambiti Territoriali Omogenei, caratterizzati da precise specificità rispetto alle quali è stato effettuato il dimensionamento. Il valutatore precisa che le informazioni relative al dimensionamento del piano, pur non essendo state riportati nel Rapporto Ambientale, sono

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state debitamente considerate nelle proiezioni degli indicatori allo stato futuro. In particolare, sono risultati essenziali per valutare il livello di consumo di suolo prefigurato dal disegno di Piano, nonché gli impatti determinati da questo fenomeno in relazione al sistema ambientale oltre che infrastrutturale. Il PAT viene dimensionato sulla base delle esigenze abitative ipotizzate per il decennio, facendo riferimento ai dati demografici forniti dal Comune, prevedendo di poter soddisfare un fabbisogno abitativo complessivo di 312.000 mc. Di seguito si riporta una sintesi per ciascun ambito dell’individuazione dei caratteri fondamentali degli ATO e del dimensionamento previsto dal Piano. ATO Ambientale 1 (Aa1) – Colà Alto É situato nella parte collinare del territorio Comunale sulla dorsale ad Est ed è interessato longitudinalmente dalla SR 450 Affi-Castelnuovo del Garda. Il territorio è complessivamente aperto sulle conche e i declivi attraversati dalla viabilità comunale e pedonale. La campagna, che appare coltivata e produttiva, presenta pochi elementi del costruito e dell'urbanizzato ed è caratterizzata da molteplici corti storiche poste sulla parte più pronunciata dell'altura, con elementi arborei che ne indicano la posizione. Carico insediativo aggiuntivo mc 9.000 Turistico ricettivo mc 15.000 ATO Ambientale misto 1 (Am1) – Vallesana É situato a Nord sulla parte moderatamente collinare del territorio comunale fino a raggiungere la strada 450 Affi-Castelnuovo del Garda ad Est e la Verona Lago di Garda a Sud. La maglia viaria è completata dalla SP31 del Bardolino e dalle viabilità locale e poderale. Il territorio aperto è caratterizzato da ampie coltivazioni in modo particolare da olivi e un'edificazione lineare lungo la viabilità principale. La parte centrale è caratterizzata da terrazzamenti che dominano il lago. Sono presenti alcuni complessi storici ed edifici sparsi non più funzionali all'attività agricola. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 20.000 • Turistico ricettivo

mc 10.000 ATO Ambientale misto 2 (Am2) – Pacengo É situato a sud del territorio comunale, contenuto dal bordo del lago e dai primi movimenti orografici dell'entroterra collinare oltre la Gardesana Orientale. Comprende i complessi storico-monumentali delle ville padronali su cui si innesta il centro storico di Pacengo, con la caratteristica discesa a lago e porticciolo. L'ATO, verso il lago, è caratterizzato da un tessuto abitativo misto residenziale con caratteristiche abitative stabili e con molti edifici legati al turismo. Al confine sud è presente parte della struttura “Gardaland”, parco tematico che si estende anche oltre la Gardesana. Lungo la costa sono presenti alcuni impianti turistici alberghieri e campeggi che a nord si congiungono con l'altro parco di divertimenti “Canevaworld”. Oltre la Gardesana il tessuto abitativo è più contenuto, costituito da un'edilizia più vocata alla residenzialità, anche se non mancano strutture ricettive e seconde case. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 47.000 • Commerciale/Direzionale mq 1.000 • Turistico ricettivo

mc 27.000 ATO Ambientale misto 3 (Am3) – Colà

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É costituito dal territorio che cinge l'impianto urbano storico di Colà e dalle urbanizzazioni di recente realizzazione poste più a valle. All'interno del nucleo storico oltre ad un tessuto di pregio architettonico sono presenti complessi monumentali ed un parco secolare. L'area inoltre è caratterizzata da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico ambientale, quali aree di interesse paesistico del territorio, visuali, panoramiche, terrazzamenti, boschetti, coltivazioni. Una struttura caratterizzante all'interno del nucleo storico è il Parco termale, circondato da una caratteristica muratura in sasso. Il limite verso il lago è fissato dal percorso del fosso Dugale mentre ad Est coincide con la strada provinciale n°30. All'interno dell'ATO vi sono alcune corti storiche importanti, un'edilizia minore diffusa e un impianto cimiteriale. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 63.000 • Turistico ricettivo mc 10.000 ATO Insediativo 1 (I1) – Lazise Centro Storico Ricomprende il nucleo storico del Capoluogo stretto attorno alle mura scaligere, compresi i terreni di protezione ed il Castello con il Mastio ed il relativo parco. Il tessuto urbanizzato si sviluppa attorno al porticciolo, con gli edifici architettonico-monumentali della Chiesetta Romanica di San Nicolò e della Dogana Vecchia, con un dedalo di viuzze alcune ancora denominate “calli” e piccoli slarghi e caratteristiche piazzette. L'impianto architettonico storico comprende alcuni edifici di importanza documentale ed un'edilizia minore, recuperati nel tempo a fini commerciali ai piani terra e residenziali ai piani superiori. Sono presenti anche strutture turistico ricettive collocate fronte lago, ed altre più recenti che hanno interessato il vallo delle mura a nord. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 5.000 • Turistico ricettivo mc 1.500 ATO Insediativo 2 (I2) – Lazise Capoluogo É costituito da un'ampia porzione di territorio che parte a nord a confine con il comune di Bardolino, abbraccia il centro storico di Lazise e si estende ad est fino ai primi movimenti collinari dell'entroterra, comprendendo anche una porzione di lago. All'interno della fascia della strada Gardesana, che lo attraversa, il tessuto edificato è più rado, con complessi residenziali e villini, e aree di urbanizzazione più densa. E’ caratterizzato dall presenza di seconde case ad uso turistico. Molteplici sono i complessi turistico ricettivi. L'unico elemento ricettivo all'aperto è costituto dal campeggio comunale. Sono inoltre presenti alcuni servizi come parcheggi, parchi attrezzati e qualche struttura sportiva. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 90.000 • Commerciale/Direzionale mq 2.000 • Turistico ricettivo mc 15.000 ATO Insediativo 3 (I3) – Camping Comprende la porzione di territorio che si estende dal Capoluogo di Lazise fino a Pacengo, questo escluso, e aree sopra la Gardesana Orientale, sino ai primi movimenti collinari delimitati dalla strada comunale Panoramica. Trattasi di un ambiente, sotto la Gardesana, interessato quasi esclusivamente da impianti turistico-ricettivi all'aperto (campeggi), immersi nel verde costituito da alberature ed olivi. Le costruzioni sono prevalentemente ben occultate sia dalla visuale dal lago sia dall'entroterra. Sono presenti alcuni elementi storico-culturali, ville padronali ed un

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modesto nucleo di edifici residenziali. Nelle vicinanze del Capoluogo è collocata un'importante struttura alberghiera. La fascia di territorio oltre la Gardesana, moderatamente rialzata rispetto la zona fronte lago, non presenta insediamenti complessi, ma solo qualche corte storica e qualche sporadico edificio legato all'agricoltura. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 13.500 • Turistico ricettivo mc 12.000 ATO Insediativo 4 (I4) – Produttivo Cà Isidora É situato nel versante est del territorio a confine con il Comune di Pastrengo ed è caratterizzato da una situazione ambientale complessa, con la presenza di cave di prestito non ancora completamente rinaturalizzate. Il tessuto insediativo consolidato è di tipo prevalentemente produttivo, concentrato attorno alla Verona-Lago, con alcuni edifici sparsi residenziali e corti legate all'agricoltura. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 5.000 • Commerciale/Direzionale mq 2.500 • Industriale/Artigianale mq 25.000 • Turistico ricettivo mc 5.000 ATO Insediativo 5 (I5) – Produttivo confine É situato nella parte sud del territorio comunale, a confine con il Comune di Castelnuovo del Garda, con cui condivide parte dell'ambito e della complessa struttura viaria dell'innesto tra la SR450 proveniente da Affi per Castelnuovo del Garda e la SR11 proveniente da Verona. Carico insediativo aggiuntivo • Residenziale mc 5.500 • Commerciale/Direzionale mq 2.500 • Industriale/Artigianale mq 25.000 • Turistico ricettivo mc 10.000 Nella tavola 4b – Carta delle Trasformabilità sono individuati i limiti fisici all’edificazione. Il valutatore a tal riguardo ha precisato che tali ambiti sono stati considerati nella valutazione, assegnandovi quota parte di volumetrie derivanti dall’atterraggio dei crediti edilizi. Pertanto, anche se le linee preferenziali di sviluppo riguardano ATO diversi da quelli interessati da tali limiti, eventuali trasformazioni in ambiti diversi da quelli individuati urbanisticamente come preferenziali di sviluppo sono da intendersi compresi nella valutazione.

− OPZIONE ZERO E ALTERNATIVE L’Opzione zero, denominata nel Rapporto Ambientale Alternativa zero, è stata valutata con la medesima tecnica adottata per la valutazione dello Stato Attuale e dello Scenario Futuro emergente dall’attuazione delle previsioni di Piano. Ciò ha consentito di confrontare le due alternative di sviluppo futuro (opzione zero e scenario di Piano) e definire i gradi di sostenibilità di entrambe in relazione alle principali criticità individuate allo Stato Attuale. Gli esiti di tale confronto sono riportati nel Rapporto Ambientale. Il valutatore afferma che tale valutazione combina considerazioni di tipo quantitativo e qualitativo in un modello matematico capace di

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esprimere giudizi di sostenibilità i più oggettivi possibil e chiarisce che, nel caso di Lazise, il processo di partecipazione e consultazione non ha fatto emergere vere e proprie alternative di Piano. L’unica alternativa verosimile adottata ai fini della valutazione delle scelte di piano è stata proprio l’Alternativa zero. Si tratta di uno scenario che ipotizza una “non azione”, confermando quindi i trend e le dinamiche in atto e conseguentemente l’attuale gestione del territorio.

− IMPRONTA ECOLOGICA In assenza di un adeguato bagaglio di conoscenze e di dati tali da consentire stime assolutamente certe, il valutatore ritiene che un ragionevole calcolo dell’impronta ecologica non è attuabile in virtù anche della quasi totale assenza dei dati necessari. Il valutatore afferma che “… anche il territorio di Lazise, così come la generalità del territorio densamente urbanizzato registra un deficit ecologico rilevante e che, nonostante alcune delle azioni di piano (prima fra tutte le azioni diretti al contenimento del consumo di suolo) portino a un seppur modesto contenimento dei trend negativi, appare impossibile il raggiungimento dell’equilibrio nell’arco temporale decennale di riferimento del PAT.”.

− LA COERENZA INTERNA ED ESTERNA DEL PIANO Nelle integrazioni al Rapporto Ambientale vengono riportate alcune considerazioni dirette alla valutazione della coerenza esterna ed interna del Piano. La prima si configura come un momento di confronto con la pianificazione sovraordinata o di settore; la seconda rappresenta invece un primo passo verso la valutazione dell’efficacia del Piano. Tale valutazione parte dall’analisi della corrispondenza tra criticità ambientali emergenti e obiettivi di Piano. Coerenza esterna del Piano Il Comune di Lazise è soggetto ai seguenti piani di livello superiore: • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (1992); • Nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (2009); • Piano d'Area Garda-Baldo. Rispetto al PTRC vigente, il PAT recepisce i vincoli definiti dallo strumento sovraordinato in materia di centri storici, individuati nel PRG vigente e soggetti alle direttive di cui all’art. 24 delle norme del PTRC. Il valutatore afferma che Il PAT risulta inoltre coerente rispetto ai contenuti del nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) adottato con DGR n. 372 del 17.02.2009 e che, rispetto al Piano d’Area Garda-Baldo, il PAT risulta conforme alle disposizioni e ai vincoli indicati e sviluppa le direttive ritenute di interesse strategico. Inoltre non vengono rilevati elementi di disaccordo con le linee strategiche di assetto dei territori comunali limitrofi. Coerenza interna del Piano La verifica di coerenza interna del piano viene svolta attraverso una matrice che confronta le principali criticità del territorio con gli obiettivi di piano maggiormente attinenti le tematiche trattate nella V.A.S. secondo tre livelli di coerenza: • Coerenza • Parziale coerenza • Incoerenza Il valutatore afferma che gli esiti di questa valutazione dimostrano l’assenza di elementi di discordanza tra diagnosi contenuta nel Rapporto Ambientale e obiettivi di Piano e che è possibile riscontrare solo qualche elemento di parziale incoerenza legato sostanzialmente alla necessità di ampliamento di aree insediative residenziali e produttive. Viene chiarito che questa parziale coerenza viene mitigata dalla volontà di privilegiare azioni di completamento e riorganizzazione, anziché trasformazioni dirette all’espansione dell’esistente. Il valutatore conclude che è possibile considerare positiva la valutazione di coerenza interna e che le azioni di Piano, formulate proprio a partire dagli obiettivi considerati, rappresentano risposte in grado di risolvere o mitigare le situazioni di criticità che oggi affliggono il territorio di Lazise.

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− MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI

Nelle integrazioni al Rapporto Ambientale viene riportato uno schema sintetico contenente i principali elementi di criticità emersi dall’analisi dello stato attuale e dello scenario di piano. A ciascuna tematica sono associate le misure di mitigazione e compensazione e le prescrizioni da inserire all’interno delle NTA. Di seguito si riporta l’elenco delle criticità individuate o delle azioni di piano da mitigare e delle rispettive azioni di mitigazione: • Elevata diffusione di inquinanti atmosferici in corrispondenza della SR249 Gardesana dove si collocano i principali insediamenti. Mitigazione Riorganizzazione e riqualificazione del sistema viario locale anche attraverso la predisposizione di una rete di parcheggi periferici collegati con il centro storico da un servizio di trasporto pubblico di natura anche stagionale. • Inadeguatezza delle reti di servizio fognario e acquedottistico in corrispondenza di aree con elevata pressione turistica e intensa fluttuazione stagionale (area dei campeggi). Mitigazione Adozione di misure di potenziamento della rete, in particolare della rete fognaria in accordo con il gestore del servizio. • Inadeguatezza della rete fognaria nelle aree insediative più periferiche classificate come ambiti dell’edificazione diffusa. Mitigazione Completamento della rete fognaria in accordo con l’ente gestore. Andranno privilegiati gli ambiti interessati da interventi di consolidamento e completamento della struttura insediativa, condizionando gli interventi di completamento delle reti di servizio. • Presenza diffusa di ambiti di lavorazione degli inerti in corrispondenza di ex cave di prestito. Mitigazione È necessario mettere in atto azioni di dismissione e riqualificazione di tali ambiti. • Frammentazione degli ecosistemi e riduzione della biodiversità negli ambiti di urbanizzazione consolidata e negli ambiti agricoli caratterizzati da urbanizzazione diffusa. Mitigazione Nelle aree di urbanizzazione consolidata è possibile alleggerire la pressione del tessuto insediativo accentuando il valore ecologico delle aree verdi pubbliche e private. Nel territorio agricolo caratterizzato dalla presenza di insediamenti diffusi appare necessario porre un limite alla nuova edificazione valorizzando l’attività agricola condotta con principi sostenibili dal punto di vista ambientale, in particolare le colture di pregio. • Frammentazione ambientale provocata dalla presenza di grandi infrastrutture viarie (SR Gardesana e SR Vallesana) Mitigazione Risulta necessario individuare, salvaguardare e gestire correttamente i varchi ecologici consentendo una maggiore permeabilità dell’infrastruttura. • Elevati livelli di rumore generato dal traffico stradale connesso alla SR Gardesana. Mitigazione Andranno predisposti specifici interventi di riqualificazione della fascia della Gardesana attraverso l’attuazione di azioni di risanamento acustico in particolare in corrispondenza degli insediamenti di Lazise e Pacengo. • Elevati livelli di inquinamento luminoso in particolare lungo la fascia costiera. Mitigazione A fronte della valenza ambientale della fascia costiera, dove si avverte la maggiore alterazione della brillanza naturale, appare necessario adottare misure idonee alla riduzione dell’inquinamento luminoso. • Aumento generalizzato dei flussi e della pressione turistica

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Mitigazione Si dovrà prevedere la riqualificazione delle strutture ricettive non solo da un punto di vista fisico, estetico, ma anche gestionale, proprio in relazione alla riduzione degli impatti verso le principali matrici ambientali. • Realizzazione di una nuova struttura portuale. Mitigazione In relazione alla collocazione della nuova opera e al già intenso grado di urbanizzazione della fascia costiera appare necessario approfondire ulteriormente il progetto a un livello di dettaglio maggiore con la finalità di analizzare con maggiore efficacia i possibili impatti, in particolare verso gli ecosistemi. Solo a seguito di tale approfondimento sarà possibile stabilire idonee misure di mitigazione e compensazione. In sede istruttoria il valutatore, alla luce dei chiarimenti/integrazioni richiesti, ritiene che le NTA debbano essere integrate come segue: Art. 21 – 21.1 bis In sede di PI, nelle aree di urbanizzazione consolidata prospicienti il lago, interessate dalla presenza di infrastrutture a campeggio, si renderà necessario predisporre, d’intesa con l’ente gestore del servizio, sistemi di potenziamento delle reti acquedottistica e fognaria. Andrà inoltre valutata la possibilità di implementare il sistema di gestione e trattamento dei reflui con strutture di depurazione naturali (es. bacini di fitodepurazione) o impianti di tipo chimico supplementari. Dovrà essere incentivata l’adesione a forme di certificazione ambientale (es. Ecolabel) Art. 19 – 19.2 bis In sede di PI si dovrà adeguatamente gestire il tema della riqualificazione in termini ecologici delle aree verdi (sia pubbliche che private) poste in corrispondenza di aree densamente urbanizzate in prossimità di ambiti con elevata valenza ambientale (qual’è la fascia costiera). In particolare la aree verdi pubbliche dovranno essere progettate anche nel rispetto di requisiti ecologici in relazione alla presenze faunistiche locali oltre che delle tipicità floristiche e vegetazionale. In ambito agricolo, oltre al contenimento del consumo di suolo; in sede di PI dovranno essere definite misure atte alla valorizzazione dell’attività agricola ecocompatibile (es. incentivare l’agricoltura biologica), in particolare se legata alle colture di pregio. Art. 21 – 21.3 bis In sede di PI, si dovrà prevedere l’adozione di particolari opere di bonifica in relazione alle aree insediative maggiormente esposte alla SS Gardesana. In particolare dovrà essere incentivata l’adozione di soluzioni edilizie e tecniche dirette alla mitigazione del rumore e andrà previsto, dove possibile, l’inserimento di barriere vegetali fonoassorbenti, oltre che l’assegnazione di alcune zone a traffico limitato. Art. 21 – 21.14 bis Si dovrà prevedere la progressiva sostituzione degli impianti di illuminazione esistenti con sistemi utilizzanti corpi illuminanti senza emissione di flusso luminoso oltre i 90° dall’asse verticale, come le armature stradali tipo “Cu-Off” o i proiettori con ottica di tipo asimmetrico opportunamente orientati. Inoltre, si raccomanda l’utilizzo di lampade al sodio a bassa pressione (NaLp) che permettono di raggiungere il rispetto dei valori di luminanza richiesti dalla normativa vigente e, nel contempo, si configurano validi nell’ottica del conseguimento di un significativo risparmio energetico, in ottemperanza agli standard richiesti dalla Comunità Europea Art. 21 – 21.1 bis In sede di PI dovranno essere predisposte adeguate misure di incentivo all’adesione di sistemi di certificazione ambientale (es. Ecolabel, ISO 14001 ecc.) da parte delle strutture ricettive e turistiche presenti sul territorio. Art.21 – 21.11 bis Si renderà necessario introdurre tra gli studi preliminari anche uno studio diretto all’analisi degli ecosistemi presenti in corrispondenza o in prossimità dell’area di intervento, individuare quelli ad essi connessi tramite relazioni di tipo biologico ed ecologico, al fine di stimare preliminarmente gli impatti. Si rimanda a una corretta e specifica stima degli impatti tramite un S.I.A. (così come previsto dalla vigente L. 10/1999 art.7, co.2, Allegato C4).

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− SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED ECONOMICA

Come da integrazioni fornite in sede istruttoria relativamente alla verifica della sostenibilità sociale ed economica in relazione alle scelte di Piano, si riporta di seguito un estratto di quanto affermato dal valutatore: “Il PAT, fin dall’inizio, ha fatto proprio il principio dello sviluppo sostenibile, imperniando le proprie scelte sul rispetto di tale ideologia e sul concetto di sostenibilità sociale ed economica. Il primo elemento che denota la volontà di creare un piano con alla base la sostenibilità sociale ed economica, è stato quello della concertazione con i numerosi enti portatori di interessi diffusi. Tale azione è stata fondamentale per sentire le varie “voci”, sentire gli interessi delle varie categorie e cercare, unendole tra loro, di dare risposta nel miglior modo possibile alle esigenze espresse di tali soggetti. Il nuovo piano ha cercato anche di dare risposta alle diverse esigenze abitative della popolazione, in particolare di quella giovane, attraverso la previsione di interventi diretti all’incremento della quota di edilizi residenziale agevolata. Il PAT intende restituire un quadro urbanistico di riferimento per giungere ad una politica abitativa adeguata volta a bilanciare l'offerta di abitazioni e la domanda della popolazione residente, questione che risulta spesso problematica nei comuni interessati da intensi flussi turistici qual è Lazise. A tal fine il PAT con un'apposita analisi di progetto viene dimensionato sulla base di previsioni decennali. Tutto ciò tenendo presente che l’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di zone residenziali integrate che comprendano, oltre alle abitazioni, quelle attività economiche e/o di servizio compatibili e qualificanti la residenzialità degli insediamenti. Il PAT, ha inoltre previsto specifiche direttive per regolare le nuove espansioni. Innanzitutto ridimensionando il fenomeno dell’edificazione diffusa. A tal fine, in particolare per le nuove aree di espansione, si sono utilizzate aree adiacenti e contigue al tessuto insediativo esistente, senza tuttavia saldare zone di insediamenti residenziali consolidati e non sufficientemente vicini tra loro. Da un punto di vista più urbanistico/progettuale, il PATI ha dato risposta alla sostenibilità sociale per mezzo di numerosi accorgimenti. Si pensi ad esempio all’attenzione posta alla riqualificazione degli assi viari, diretta all’aumento della sicurezza stradale e alla riduzione dell’inquinamento acustico, atmosferico e luminoso. In altre parole, si è partiti dal concetto di sviluppo sostenibile, si sono fatti propri i principi di tale ideologia per poi giungere alla creazione di piano economicamente e socialmente sostenibile. La sostenibilità del piano è stata confermata, non solo a livello urbanistico, ma anche a livello ambientale dalla VAS.”.

− PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010 il Comune di Lazise ha trasmesso la dichiarazione del Responsabile del Servizio Edilizia Privata - Urbanistica in relazione alla fase di concertazione e partecipazione che si riporta di seguito: “L’art. 5 della LR 11/2004 stabilisce l’obbligo per i Comuni, le Province e la Regione - nella formazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica – di conformare la propria attività al metodo del confronto e della concertazione con gli altri enti pubblici territoriali e con le altre amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti. In particolare il comma 2 precisa che ”l’amministrazione procedente assicura, altresì, il confronto con le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dagli strumenti di pianificazione”. Nel caso del P.A.T. di Lazise la procedura di confronto e concertazione è stata attivata attraverso:

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1. l’approvazione del Documento Preliminare e della Relazione Ambientale da parte della Giunta Comunale, con deliberazione n. 28 dell’11.02.2008;

2. l’attuazione della fase concertativa attraverso: 3. incontri presso la sede del Municipio comunale; 4. Partecipare alle assemblee pubbliche a tutte le associazioni, Enti, Amministrazioni e portatori

di interessi diffusi; 5. l’adozione del documento di Piano, del Rapporto Ambientale e delle Sintesi non Tecnica da

parte del Consiglio Comunale, con deliberazione n. 57 del 06.08.2009; 6. la messa a disposizione del Documento Preliminare, della Relazione Ambientale, del

Documento di Piano, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non Tecnica nel sito Web del Comune;

A seguito di tali iniziative NON sono pervenute segnalazioni/contributi. Si ritiene pertanto - con riferimento alle azioni di informazione e divulgazione descritte in precedenza che hanno consentito l’attivazione della procedura di partecipazione al processo di definizione degli obiettivi della pianificazione - di ritenere espletata la fase di concertazione relativa al Documento di Piano, al Rapporto Ambientale e alla Sintesi non Tecnica, prevista dall’art. 5, sottolineando che non sono giunti contributi e segnalazioni per la costruzione del Piano.”.

− VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE La Valutazione di Incidenza è stata condotta in relazione al sito SIC/ZPS IT3210018 Basso Garda. In relazione alle azioni previste dal Piano la VINCA non individua impatti significativi. Il valutatore precisa che anche il Rapporto Ambientale analizza i possibili impatti delle azioni di Piano in relazione alla presenza del su richiamato sito comunitario e che i seguenti indicatori tengono conto dei possibili impatti: Presenza di specie protette o minacciate; Habitat in riduzione; Reti ecologiche e Frammentazione degli ecosistemi. Il valutatore conclude che è proprio in relazione all’analisi di questi indicatori, sulla base della futura attuazione dello scenario di piano, che si conferma la non significatività degli effetti. In sede istruttoria il preposto Comitato della Direzione Pianificazione territoriale e Parchi, sulla scorta delle integrazioni acquisite, ha accertato che le attività previste sono esercitate senza danneggiare o compromettere la valenza dei siti proposti e senza pregiudicarne l’integrità ammesso che vengano stralciate le azioni strategiche dell’ ATO Am.2 riportate più avanti ed ha emesso, pertanto, il proprio parere n. URB/2010/16 nella seduta del 22/03/2010 con le seguenti prescrizioni: • Siano stralciate le azioni strategiche n. 1, 2, 3, 4, e 7 previste dall’ ATO Am.2, in quanto tali

azioni oltre ad essere (...) “azioni strategiche potenzialmente impattanti” (...), come per altro indicato a pagina 9 delle integrazioni alla relazione per la Valutazione di Incidenza Ambientale esaminata, risultano essere in contrasto con le misure di conservazione approvate con DGRV 2371/2006;

• La progettazione sotto ordinata di ogni singolo intervento, come previsto dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte;

• La progettazione del verde sia eseguita con l’obbiettivo di sviluppare una diversità fitocenotica il più possibile elevata, controllando le specie utilizzate al fine di limitare lo sviluppo di specie non autoctone o di specie alloctone invasive.

In relazione a quanto sopra, si ritiene che dal Piano debba essere stralciato quanto sopra riportato.

− PARERI DELLE AUTORITA’ AVENTI COMPETENZA AMMINISTRATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010 il Comune di Lazise ha trasmesso la dichiarazione del Responsabile del Servizio Edilizia Privata - Urbanistica che, in risposta alla trasmissione del Rapporto Ambientale e della Sintesi non Tecnica a tutti i soggetti aventi competenza

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amministrativa in materia ambientale con nota prot. n 2454 del 01.02.2008, alla data del 11.03.2010 non sono pervenuti pareri da parte di tali autorità. Con la medesima nota il Comune ha trasmesso la dichiarazione congiunta del Responsabile del Servizio Edilizia Privata – Urbanistica e del valutatore in merito alla non necessità di trasmissione alla Regione Lombardia degli elaborati di Piano, in quanto le direttrici e le azioni di Piano, previste dalla “Carta delle Trasformabilità” e dalle valutazioni condotte attraverso la VAS, non hanno effetti e ricadute nella Regione confinante, poiché nello specchio d’acqua della porzione di lago interessata dal confine stesso, il Piano non interviene.

− AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO Con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010 il Comune di Lazise ha trasmesso la dichiarazione congiunta del progettista e del Responsabile del Servizio Edilizia Privata - Urbanistica in merito all’aggiornamento degli elaborati grafici del Piano con il reale uso del territorio. In tale documento si dichiara che il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Lazise riporta, nella tavola 4b – Carta delle Trasformabilità, le reali destinazioni attuali del territorio, e che negli ambiti di urbanizzazione consolidata sono ricompresi: 1. i centri storici; 2. le aree urbane esterne ai centri storici, esistenti e in fase di realizzazione; 3. le zone del P.R.G. vigente con strumento urbanistico attuativo già approvato; 4. altre aree già edificate adiacenti alle zone attuate del PRG; Negli ambiti di urbanizzazione consolidata-programmata invece vengono ricomprese le zone del P.R.G. vigente non ancore attuata e/o con strumento urbanistico attuativo non ancora convenzionato, compatibili con la disciplina del PAT.

− COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO INSEDIATIVO CON EVENTUALI PROGETTI DI OPERE/INFRASTRUTTURE LA CUI APPROVAZIONE E’ DI COMPETENZA DELLA REGIONE/PROVINCIA Con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010 il Comune di Lazise ha trasmesso la dichiarazione congiunta del progettista e del Responsabile del Servizio Edilizia Privata - Urbanistica in merito alla non conflittualità delle linee preferenziali di sviluppo previste dal PAT e Rappresentate nella tavola 4b “Carta Della Trasformabilità” con richieste di approvazione di opere o progetti di competenza regionale e/o provinciale e in generale con la pianificazione sovraordinata regionale e /o provinciale.

− IL MONITORAGGIO A seguito delle integrazioni richieste in fase istruttoria, il valutatore propone il seguente piano di monitoraggio da effettuarsi in sede di attuazione del PAT:

INDICATORI UNITA’ FREQUENZA FONTE

Livello di ossido di carbonio mg/mc BP ARPAV

Livello di biossido di azoto µg/mc BP ARPAV

Livello di Polveri sottili µg/mc BP ARPAV

Percentuale di copertura della rete fognaria

% BP

Azienda Gardesana Servizi

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Concentrazione di nitrati in acque sotterranee

mg/l NO3 BP ARPAV

Stato chimico delle acque sotterranee (SCAS)

Classi di qualità

BP ARPAV

Attività di cava n. e stato

LP Comune

Presenza di specie protette o minacciate n. e specie LP Comune

Habitat in riduzione superficie LP Comune

Reti ecologiche lunghezza superficie

LP Comune

Indice di pressione da infrastrutture di comunicazione in aree a forte valenza ambientale

quantità LP Comune

Frammentazione degli ecosistemi n. LP Comune

Flussi turistici - pressione

n n./abitante

BP Comune

Percentuale di distribuzione della popolazione residente

% LP Comune

Strutture turistiche e ricettive n/superficie BP Comune

Produzione rifiuti urbani kg BP Bacino Consorzio

Verona 2 Ecocentri

n BP Comune

Livello di servizio della infrastruttura stradale

% BP Comune

Nota bene: BP = breve periodo LP = lungo periodo Tenuto conto delle criticità presenti sul territorio nonché di quelle determinate dall’attuazione del PAT, si ritiene che il su riportato Piano di Monitoraggio debba essere integrato con i seguenti indicatori: • abitanti esposti al rumore stradale • stato di attuazione della zonizzazione acustica (da Rapporto Ambientale) • analisi dei corpi illuminanti (da Rapporto Ambientale) • popolazione esposta al rumore industriale (da Rapporto Ambientale) • percentuale popolazione esposta a diverse soglia CEM (non presente nel Rapporto Ambientale) • percentuale di raccolta differenziata di rifiuti urbani • percentuale copertura rete acquedottistica • percentuale di consumi energetici da fonti di energia rinnovabile (non presente nel Rapporto

Ambientale)

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OSSERVAZIONI Come emerge dalla dichiarazione in data 11.03.2010 prot. n. 5453 del Comune di Lazise, a eseguito della pubblicazione e deposito degli atti di Piano e del Rapporto Ambientale, sono state presentate complessivamente n. 124 osservazioni di cui n. 30 riguardano il Rapporto Ambientale, ovvero con attinenza con questioni prettamente ambientali. Per queste ultime viene riportato nella seguente tabella il numero dell’osservazione ed il nominativo del proponente, sintesi dei contenuti, le controdeduzioni espresse dall’amministrazione comunale, il parere del Valutatore e quello della Commissione VAS:

n. e

Nome Sintesi dei contenuti Controdeduzione e Parere di coerenza del Valutatore

Parere della

Commissione VAS

1 - A.R.P.A.V.

Secondo il Dipartimento andrebbero approfonditi i seguenti temi: • consumi idrici; • impatto del turismo; • utilizzo di fitofarmaci e di

fertilizzanti nel territorio; • inquinamento luminoso; La Relazione Ambientale andrebbe integrata con i seguenti aspetti: • smaltimento dei nitrati da origine

zootecnica; • consumi di energia e livello locale; • impronta ecologica. Si constata che la Relazione Ambientale presenta spesso una visione provinciale o regionale. Inoltre non appaiono sufficientemente chiare le modalità di calcolo della qualità dell’aria. Infine rileva la non disponibilità della VincA.

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale e non alla VAS, ovvero al Rapporto Ambientale. La Relazione Ambientale costituisce infatti un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. Per questo motivo relativamente ad alcuni dati non disponibili alla scala locale si fa riferimento all’area vasta. Va in ogni caso precisato che in sede di Rapporto Ambientale tali informazioni sono state dettagliate alla scala comunale e alle realtà dei singoli ATO. Ad esempio, per quanto riguarda i consumi idrici, è stato costruito uno specifico indicatore AQ4 – Consumo d’acqua pro capite che a partire dai dati forniti dall’Azienda Gardesana Servizi gestore del servizio integrato ha ricostruito l’andamento della dotazione idrica (l/ab/g) per i bienni 2001-2002 e 2003-2004. L’impatto del turismo è stato analizzato da un lato attraverso l’individuazione della quantità e qualità delle strutture connesse tramite l’apposito indicatore BM5 – Strutture e Infrastrutture Turistiche, dall’altro lato attraverso l’analisi dei flussi turistici in relazione alla popolazione residente con l’indicatore PO2 – Pressione turistica. L’utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti nel territorio è stato analizzato attraverso l’indicatore BI4 – Uso di pesticidi e/o prodotti chimici nel territorio giungendo alla valutazione del grado di pressione chimica dei diversi ATO in relazione all’uso del suolo e alle colture agricole praticate. Per quanto riguarda le modalità di calcolo della qualità dell’aria, nella Relazione Ambientale esse si affidano ai dati rilevati dalla rete di monitoraggio ARPAV, mentre in sede di Rapporto Ambientale ci si è avvalsi di misurazioni e simulazioni predisposte a livello comunale. Per un approfondimento delle tecniche di rilevamento, calcolo e simulazione si rimanda alla pagina 57 del Rapporto Ambientale Stato Attuale. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti, si chiarisce che il quadro ambientale contenuto nella Relazione Ambientale è stato implementato in sede di redazione del Rapporto Ambientale (come prescritto dalla Commissione VAS con il parere n. 35 del 06.05.2008) nonché con le integrazioni richieste in sede istruttoria e fornite con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010.

6 - • Residenziale: annullare la La stima della pressione turistica nel comune di Lazise contenuta nella Relazione Ambientale è corretta Premesso che i contenuti

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Confcommercio

deliberazione e rielaborare il PAT affinché non si preveda ulteriore volumetria residenziale;

• Turistico Ricettivo: annullare la deliberazione e rielaborare il PAT affinché non si preveda nuova volumetria turistica; Si rileva la scorretta elaborazione dei dati per il calcolo della pressione turistica nella Relazione Ambientale.

• Porto la Caravella: annullare la deliberazione e rielaborare il PAT affinché non si preveda la realizzazione di tale nuova struttura;

• Città della musica: annullare la deliberazione e rielaborare il PAT affinché non si preveda la realizzazione di tali strutture;

• Superficie Agricola Trasformabile: annullare la deliberazione ed annullare il PAT per quanto riguarda la SAU affinché si adatti l'indice di trasformabilità del 0,6% avendo i progettisti utilizzato nel calcolo solo la superficie di territorio non interessata dal lago;

• Artigianale e Industriale: annullare la deliberazione e rielaborare il PAT per quanto riguarda il carico aggiuntivo a fini industriali;

• Commerciale Direzionale: annullare la deliberazione e rielaborare il PAT per quanto riguarda il potenziamento delle strutture commerciali di media distribuzione.

Sembra che l'obiettivo del PAT di

e confermata da valutazioni effettuate dalla Regione Veneto che valuta una pressione pari a 90,1%, quindi compresa nella classe 50-100%. Si ricorda inoltre che la pressione turistica è il rapporto tra le presenze turistiche e la popolazione residente in un giorno medio. A fronte di ciò è esatta anche l’affermazione secondo la quale il rapporto tra residenti e turisti in un giorno medio si aggira attorno a 1-1. Tale affermazione è sostanzialmente confermata anche dai dati forniti dal proponente l’osservazione. Considerando presenze turistiche annue pari a 2000000, quindi a 5479 presenza medie giornaliere, e una popolazione residente di 6500 abitanti, la pressione turistica risulta pari all’84%. Riguardo all’osservazione secondo la quale le Relazione Ambientale si è limitata a considerare solo alcune strutture turistiche, si ricorda che tale documento risulta preliminare alla fase di vera e propria valutazione. Nel Rapporto Ambientale risultano infatti debitamente considerate tutte le strutture turistiche presenti, comprensive di quelle ricettive, alle quali è stato dedicato un apposito indicatore BM5 – Strutture e Infrastrutture turistiche. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

dell’osservazione si ritengono pertinenti, si chiarisce che il quadro ambientale contenuto nella Relazione Ambientale è stato implementato in sede di redazione del Rapporto Ambientale (come prescritto dalla Commissione VAS con il parere n. 35 del 06.05.2008) nonché con le integrazioni richieste e fornite con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010.

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tutelare e sostenere le attività locali esistenti nei centri storici appare in netta contraddizione con il potenziamento della struttura commerciale attraverso l'inserimento, fuori dai centri storici, di nuove strutture per la media distribuzione.

11 - Attilio Romagnoli

Contesta che il settore agricolo non sia stato sufficientemente approfondito e che le elaborazioni non si basino su dati recenti. Rileva inoltre che il capitolo mobilità non considera adeguatamente i percorsi rurali e il settore vitivinicolo. Propone di: • incentivare la riconversione dei

fabbricati rurali; • attivare una moratoria degli asfalti

al fine di conservare le strade bianche esistenti;

• istituire alla frazioni di Colà un mercato a Km 0.

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. A fronte di ciò, la Relazione riporta dati relativi all’ultimo censimento risalente al 2000. Si fa presente inoltre che l’osservazione fa riferimento a dati del 2009, quando invece la Relazione Ambientale è stata approvata con Deliberazione della Giunta Comunale n.28 del 11./02/2008 ed ha ottenuto parere favorevole della Commissione VAS n.35 del 6/05/2008. Si sottolinea inoltre che esistono elaborati di analisi precisi che considerano solamente le componenti citate nell’osservazione, ovvero la relazione agronomica con i suoi studi correlati, curata da esperti del settore e il Rapporto Ambientale, cuore della VAS, che tratta nello specifico il tema dei percorsi e la loro estensione, i collegamenti con il patrimonio insediativo storico e tradizionale sparso, la frammentazione degli ecosistemi, ecc… (vedasi matrici BIODIVERSITA’, PAESAGGIO, PATRIMONIO CULTURALE ARCHITETTONICO E ARCHEOLOGICO). Il tema delle colture principali che caratterizzano il territorio è anch’esso trattato, non tanto nella Relazione Ambientale, ma all’interno della matrice FLORA-FAUNA E BIODIVERSITA’ nei rispettivi Rapporti Ambientali: in questi si sviluppano i dati di ricognizione e dei sopralluoghi effettuati dagli agronomi del gruppo di lavoro. Per quel che concerne la promozione di un turismo sostenibile, obiettivo del PAT, si sono valutate, laddove possibile, in virtù delle vigenti normative, anche le riconversioni dei fabbricati rurali con sistemi perequativi che saranno oggetto del Piano degli Interventi – PI - ). Sul tema della “moratoria degli asfalti”, come pure sull’attivazione di un mercato a km 0 nella frazione di Colà, sarà cura dell’Amministrazione Comunale, nella fase di stesura del PI valutarne le opportune convenienze, poiché si ricorda che la VAS, oltre ad essere uno strumento che misura NON solo le valenze ambientali in senso stretto (componenti di sostenibilità agricolo-ecologiche), è soprattutto ed anche uno strumento che valuta le sostenibilità nel loro senso più ampio, d’insieme, ovvero sotto il profilo delle valenze economiche e sociali e, solo dal corretto equilibrio di queste tre componenti, si possono ricavare i giudizi di stato, non di merito. Si sottolinea altresì che la VAS non entra nel merito appunto delle singole scelte di per se stesse, ma ha il compito di “pesare” i contenuti e le ripercussioni di queste sui contesti nei quali vengono applicate. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti, si chiarisce che il quadro ambientale contenuto nella Relazione Ambientale è stato implementato in sede di redazione del Rapporto Ambientale (come prescritto dalla Commissione VAS con il parere n. 35 del 06.05.2008) nonché con le integrazioni richieste in sede istruttoria e fornite con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010.

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Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

13 - Alberto Mancini

Trova semplicistica l'analisi della produzione di rifiuti nella Relazione Ambientale all’interno della quale si fa riferimento a dati Provinciali e Regionali. Chiede sia prodotta un'adeguata documentazione relativa anche all'introduzione della raccolta porta a porta attivata pochi mesi prima dell’adozione del PAT.

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. Il tema inerente i rifiuti è stato infatti approfondito nel Rapporto Ambientale che analizza tale questione attraverso il calcolo di tre specifici indicatori (BM1 – Produzione di rifiuti urbani, BM2 – Percentuale di raccolta differenziata, BM3 – Ecocentri) sulla base di dati comunali contenuti nei MUD, capaci di fornire un trend anche per gli anni futuri. L’osservazione contiene dati relativi a maggio 2009, quando invece la Relazione Ambientale è stata approvata con Deliberazione della Giunta Comunale n.28 del 11/02/2008 ed ha ottenuto parere favorevole della Commissione VAS n.35 del 6/05/2008. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia accoglibile. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti, si chiarisce che il quadro ambientale contenuto nella Relazione Ambientale è stato implementato in sede di redazione del Rapporto Ambientale (come prescritto dalla Commissione VAS con il parere n. 35 del 06.05.2008) nonché con le integrazioni richieste in sede istruttoria e fornite con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010.

16 - Alberto Mancini

Chiede che sia prodotta la documentazione ufficiale utilizzata per introdurre la criticità citata a pag.6 del documento VAS – Monitoraggio “ATO interessati da attività di cava”

Chiede che sia prodotta la lista delle cave ufficialmente attive o dismesse e le caratteristiche di ognuna. Osserva che nel PRAC non sono presenti cave attive o dismesse nel territorio di Lazise

Gli ATO identificati a pagina 6 del documento di monitoraggio non sono interessati da attività di cava, bensì, come riportato nella colonna criticità-obiettivi del monitoraggio, ambiti in cui si rileva la “Presenza di ambiti di trasformazione degli inerti”. Il Rapporto Ambientale Stato Attuale riporta infatti a pagine 70: […] Nel comprensorio del Comune di Lazise non si rilevano attività estrattive registrate ed in essere con concessione regionale, salvo alcuni siti residuali delle cosiddette “cave di prestito”, utilizzate in passato per la realizzazione della SR n. 249, nelle quali, comunque, viene praticata esclusivamente la trasformazione di inerti. […] La definizione di tale criticità fa riferimento ai dati contenuti nel Quadro Conoscitivo del P.A.T. raccolti ed elaborati dagli specialisti. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

24 - Crisflat S.p.a

Il richiedente è proprietario di aree attigue al previsto porto "La Caravella" e chiede che sia eliminata la previsione e negata l'approvazione dell'Accordo pubblico-privato secondo le seguenti motivazioni: • prevale più l'interesse del privato

che le finalità pubbliche; • non è supportato da approfondite

L’osservazione fa riferimento alla valutazione dell’intervento denominato "La Caravella". La realizzazione del nuovo porto viene valutata nello Scenario Futuro in relazione a numerosi indicatori. L’osservazione in questione cita in particolare i seguenti: SS1 –Territorio occupato da urbanizzazione, infrastrutture (pag. 10 Rapporto Ambientale Stato Futuro), PS1 – Ambiti di specifico interesse paesistico (pag. 19 Rapporto Ambientale Stato Futuro), BM5 – Strutture e Infrastrutture Turistiche (pag. 28 Rapporto Ambientale Stato Futuro). Si tratta quindi della valutazione della futura infrastruttura portuale sotto aspetti sostanzialmente diversi, che conducono a una logica e fondamentale eterogeneità di giudizi, da non considerare erroneamente come contraddittoria. In particolare, non può essere considerata contraddittoria la definizione di una futura buona qualità paesaggistica dell’ambito nel

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni al Rapporto Ambientale acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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analisi; • è contraddittorio in relazione alle

affermazioni contenute nella V.A.S.;

• contrasta con l'art. 21 del P.T.R.C. "zona umida";

• il giudizio della V.A.S. sull'A.T.O. 1.2 da mediocre passa a cattivo;

• manca lo studio di impatto Ambientale; vengono previsti mc. 5000 in zona vietata e pericolosa;

• i mc. 8859 sono una ferita al territorio;

• in contrasto con le raccomandazioni della V.A.S. il progetto prevede in prossimità delle sponde del Lago un grande parcheggio e una via d'accesso;

• - ridicola appare la ricostruzione dell'interesse pubblico che individua il comune come futuro proprietario del porto, mentre sarà proprietà dello Stato perché realizzato su aree del Demanio.

quale ricade la previsione di un nuovo porto. A fronte degli obiettivi del PAT relativi alla qualificazione della percezione del paesaggio e a una maggiore unitarietà dello stesso, lo scenario futuro si prospetta migliorativo rispetto alla situazione esistente, caratterizzata da numerosi elementi di criticità. Parimenti si sottolinea come l’infrastruttura portuale sia considerata un elemento peggiorativo rispetto ad altri indicatori, tanto da meritare largo spazio nei documenti relativi alle azioni mitigative e al monitoraggio. La necessità di un approfondimento, attraverso uno Studio di Impatto Ambientale (SIA/VIA), peraltro obbligo di legge, è stato riportato negli elaborati di VAS e condiviso dal Piano e dall’Amministrazione, ma sarà oggetto di definizione successiva. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

50 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Il progetto di PAT si pone in contraddizione con quanto enunciato nella Relazione Ambientale al punto 7.4 pag. 55 che asserisce che nell'ambito litoraneo le penalità maggiori derivano dalla scarsa contestualizzazione dei campeggi, che preclude la fruibilità degli spazi e la presenza di strutture all'interno dei parchi divertimento che in parte modificano lo skyline del paesaggio. E' contraddittorio che a volte i parchi siano indicati come valore e pregio nell'ambito locale, altre vengano loro

I parchi tematici, così come gran parte delle infrastrutture legate al settore turistico si caratterizzano per una evidente dualità, descritta come “contraddittoria” nell’osservazione in questione. Se da un lato rappresentano dei potenziali o effettivi elementi di pressione sull’ambiente e le risorse naturali, nonché sulla popolazione insediata, dall’altro costituiscono un vero e proprio settore produttivo che in molte realtà sorreggono la base economica locale. Nella valutazione di queste attrezzature è quindi necessario tenere conto di tale dualità interpretando queste strutture in maniera complessa. Proprio in relazione a ciò, il Rapporto Ambientale legge tale complessità in particolare con due indicatori: da un lato registra le STRUTTURE TURISTICHE E RICETTIVE PRESENTI (Matrice Beni Materiali, indicatore BM5) interpretando positivamente la loro presenza, dall’altro registra la PRESSIONE DERIVANTE DAI CRESCENTI FLUSSI TURISTICI GENERATI (Matrice Popolazione, indicatore PO2). Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni al Rapporto Ambientale acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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collegate valenze negative. Si propone di stralciare la relativa concessione, in aggiunta si propone di riesaminare la possibilità della via lacuale come integrazione e sostegno alla viabilità ordinaria.

53 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si stima con un calcolo definito della “serva” che il profitto privato nella realizzazione del "Porto la Caravella" sia nell'ordine di 24 milioni di Euro nell'arco di un trentennio. L'Associazione propone l'annullamento dell'Accordo per le seguenti motivazioni: • la realizzazione della darsena

contrasta con i vincoli presenti; • l'area ricade nell'ambito delle

invarianti di natura idrogeologica; • sulla carta delle fragilità l'area

portuale viene definita come non idonea;

• non è considerata nella VAS; • la proposta non ha coinvolto i

comuni confinanti; • la proposta prevede soluzioni

invasive sull'ambiente; • l'edificazione per i servizi a terra

connessi alla nautica risulta inserita nel contesto “non idoneo” all'edificazione;

• l'edificazione del volume residenziale si colloca in aree dalle caratteristiche incoerenti;

• vengono esposti dei costi non “validati” dal responsabile del servizio;

• prevale l'interesse privato sulle finalità pubbliche.

La VAS all’interno del documento Rapporto Ambientale Stato Futuro valuta e tiene in debita considerazioni gli effetti derivanti dalla realizzazione della struttura portuale. In particolare, ne analizza gli impatti in merito alla matrice suolo e sottosuolo, flora e fauna, biodiversità, popolazione, beni materiali. Probabilmente l’osservazione di riferisce ancora una volta alla Relazione Ambientale, più volte erroneamente considerata dai proponenti l’osservazione come unico documento costituente la VAS. Per ovvie ragioni tale documento preliminare non “pesa” le trasformazioni di Piano, in quanto a esso è affidato il compito di una prima descrizione dello stato dell’ambiente. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni al Rapporto Ambientale acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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55 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

La Relazione Ambientale riporta le prescrizioni di cui all’allegato B della DGRV n. 3262/2006, ma queste non sono contenute nel documento indicato. Inoltre si evidenzia come la DGRV n. 3262/2006 sia stata sostituita dalla DGRV 791/2009. Si chiede quindi se la procedura seguita sia corretta e se la documentazione sia stata trasmessa anche alle Regioni e Province contermini in relazione alla possibilità che alcune previsioni possano produrre effetti anche verso questi territori. Si propone che la Relazione Ambientale venga aggiornata al punto 1.2 citando la DGRV 791 del 31/03/09.

Si precisa che la Relazione Ambientale è stata approvata con Deliberazione della Giunta Comunale n.28 del 11/02/2008 ed ha ottenuto parere favorevole della Commissione VAS n.35 del 6/05/2008, quindi antecedentemente all’emanazione della D.G.R.V. 791/2009. I contenuti riportati nella Delibera di riferimento sono propri di TUTTI i documenti componenti la VAS (non solo della Relazione Ambientale). In relazione alla trasmissione alla Regione Lombardia (Brescia) e Provincia Autonoma di Trento, si ritiene che non se ne ravvisi la necessità, in quanto le direttrici e le azioni di Piano, previste dalla “Carta delle Trasformabilità” e dalle Valutazioni condotte attraverso la VAS, non hanno effetti e ricadute nella Regione confinante (tantomeno nella Provincia di Trento), poiché nello specchio d’acqua della porzione di lago interessata dal confine stesso, il Piano non interviene. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia accoglibile. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

56 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

La Relazione Ambientale riporta “per trasparenza” le prescrizioni di cui all’allegato B della DGRV n° 3262/2006 che la Commissione VAS è solita suggerire in relazione alla Relazione Ambientale. Si evidenzia come la DGRV n° 3262/2006 sia stata sostituita dalla DGRV 791/2009 anche quest’ultima dotata di un Allegato B ma “dai contenuti globalmente differenti rispetto a quelli del 2006”.

Si precisa che la Relazione Ambientale è stata approvata con Deliberazione della Giunta Comunale n. 28 del 11/02/2008 ed ha ottenuto parere favorevole della Commissione VAS n. 35 del 6/05/2008, quindi antecedentemente all’emanazione della D.G.R.V. 791/2009. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

58 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si lamenta la mancanza di un pubblico confronto “degno di nota”. Il Piano appare generico e privo di approfondimenti conoscitivi, “con riferimenti a dati ISTAT vecchi già di 9 anni”.

Le concertazioni pubbliche si sono svolte regolarmente come risulta dai documenti agli atti, il problema semmai è che non sono pervenute osservazioni in merito e che, come risulta la stessa Associazione che qui scrive, si è costituita nel settembre 2009. Per quel che attiene i dati ISTAT, si è già spiegato che l’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. I temi relativi alle matrici ambientali sono stati approfonditi con dati puntuali e misurati all’interno del territorio comunale e sono presenti all’interno del Rapporto Ambientale. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore..

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Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

67 - Elisa Segna

Nel merito del Rapporto Ambientale, si precisa che il numero dei pali porta antenne presenti in zona cimiteriale sono 2 con 4 gestori e si chiede di rimuovere le antenne per gli elevati campi elettromagnetici. Nell'ambito del patrimonio insediativo storico e tradizionale non si fa parola del Torrione dell'antica Pieve di San Martino distrutta dai Lanzichenecchi nel 1528 ubicata in zona cimiteriale, inserita oggi tra due enormi pali camuffati contenenti le antenne.

Si dà atto che i pali considerati nel Rapporto Ambientale sono quelli ricavati da dati ARPAV antecedenti ai dati citati nell’osservazione (chiusura documento a maggio 2008) e che lo stesso Rapporto Ambientale ne prevede il monitoraggio continuo predisponendo azioni di controllo periodico a cura dell’ente competente. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia accoglibile. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

80 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Nel merito della Relazione Ambientale per quanto riguarda nello specifico il clima, punto 4, paragrafo 4.2 la dichiarazione di una diminuzione di temperatura spostandosi da sud a nord sembra non essere confermata dalla figura 3.

Si risponde sulla base di quanto riportato nel testo della Relazione Ambientale (fonte dati ARPAV): “Sulla base dei dati rilevati nel periodo 1992-2000 dal rapporto sullo stato ambientale redatto dall’ARPAV, il territorio veronese ha una distribuzione delle precipitazioni medie annue crescente da sud verso nord…”. Si sta parlando di territorio veronese, poiché si sta descrivendo il contesto nel quale è inserito il Comune di Lazise; nello specifico Lazise stesso ha, come risulta evidente dalla carta di figura 3, gradiente non nullo, ma in doppia fascia (temp. Medie da 12-13 e da 13-14). Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

82 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Nel merito dell'analisi condotta nella Relazione Ambientale sui corsi d'acqua si segnala che i corsi d'acqua del comune non confluiscono tutti nel lago, si ritiene che i pozzi privati siano maggiori di 5 - 10 e si chiede un approfondimento sui dati riferiti agli impianti di depurazione e la qualità delle acque in quanto riferiti all’intera provincia.

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. Per questo motivo i dati in essa riportati fanno spesso riferimento alla realtà provinciale e territoriale. Si riporta nello specifico quanto riportato nella Relazione Ambientale riguardante l’acqua: si descrive con attenzione il Fiume Adige ed il suo Bacino, riportando parte dei contenuti del “PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO – BACINO ADIGE-REGIONE VENETO” poiché viene menzionato essere: “…senza dubbio il corso d’acqua più importante nel territorio veronese. L’Adige per lunghezza è il secondo corso d’acqua dopo il Po con un percorso di 409 km; esso nasce da una sorgente vicino al lago di Resia a 1586 m di quota, ha un bacino idrografico di 11.954 km2 e sfocia in Adriatico a Porto Fossone, a sud di Chioggia. La struttura del suo bacino imbrifero è in prevalenza a carattere impermeabile, specialmente…”.

Si continua altresì dicendo: “Dall’ortofoto 1 e dalla figura seguenti si evidenzia la rete idrografica

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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superficiale del Comune di Lazise: essa è caratterizzata da una rete di corsi d'acqua e scoli che confluiscono nel Lago di Garda come il Dugale, Rio Bisaola o Pisagola, il Dugale dei Ronchi e del Palù, il Dugale della Fontana e il Dugale della Figara ed infine lo scolo Colombara.”

Il lago di Garda, elemento idrografico principale di Lazise, avente peraltro funzione determinante nella calmierazione delle piene del Bacino dell’Adige stesso (vedasi galleria Adige – Garda), viene descritto alla pagina 26 della Relazione Ambientale, dove ne viene riportata anche la cartografia: “Il Lago di Garda, situato al limite occidentale della Regione Veneto e sulle cui rive si affacciano i Comuni della Lombardia e del Trentino - Alto Adige, con una superficie di 368 kmq è il più esteso d’Italia. Il lago è diviso in due bacini distinti delimitati da una dorsale sommersa…”.

Contenuti particolari riferiti al Comune di Lazise sono contenuti nel Rapporto Ambientale che segue e meglio specifica la Relazione Ambientale. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

83 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si contesta la considerazione contenuta nella Relazione Ambientale nel capitolo relativo alla mobilità, punto 13.5, in quando si ipotizza una arteria che provenendo dal casello di Verona Nord metta in connessione diretta con la Valpolicella.

Il sistema viario si articola su tre livelli: • sovracomunale delle reti provinciali e statale; • locale con tratti stradali che in molti casi presentano livello di traffico assai elevati periodicamente; • interquartierale che risente della doppia presenza stagionale di residenti e turisti. Nel sistema sovracomunale non si può prescindere dalle previsioni e dalle indicazioni derivanti da considerazioni tecniche relative ed inerenti la tematica, che piaccia o non piaccia alla soggettiva espressione di chi osserva. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

84 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Nel merito dell'analisi della Relazione Ambientale si rileva al punto 6 "suolo e sottosuolo" che il suolo AA1.1 definito ostico non sembra tale e che la descrizione del suolo GG1.2 è riferita a GG1.1, si segnala inoltre che non si descrive che il tipo di suolo GG1 è prevalente. Infine si chiede quali azioni concrete sono state assunte per eliminare le criticità derivanti dai siti a escavazione dismessi.

Con Delibera di Giunta Regionale Veneta (DGRV) n. 3397 del 05.10.1999, la Regione Veneto ha approvato, nell’ambito del progetto esecutivo “Agricoltura Qualità, misura n. 5 – “Carta dei suoli”, la realizzazione della carta dei suoli del Veneto in scala 1:250.000. Il territorio di Lazise, secondo la classificazione della “Carta dei Suoli del Veneto” (scala 1:250.000), è caratterizzato, rispettivamente, da tre tipi di suolo: AA1.1, GG1.1, GG1.2, come risulta evidente dalla carta di figura 13 a pag. 48 della Relazione Ambientale. Nella descrizione di ogni singolo tipo di suolo, si è titolato come GG1.1 anche il GG1.2, ma risulta evidente che si tratta di un mero errore di battitura e che la descrizione riportata non è la stessa del tipo che la precede, come del resto si può verificare all’interno del documento originale della Regione Veneto. Si descrive invece e si dichiara che il tipo di suolo prevalente è il GG1, a pag. 48-49 si dice:” Come si può notare dalla figura 13, il tipo di suolo prevalente nel territorio di Lazise è GG1: suoli sui principali cordoni morenici da moderatamente a ben rilevati sulla piana proglaciale esterna o sulle piane interne, costituiti da depositi glaciali e, secondariamente, depositi di contatto fluvioglaciali; suoli

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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sottili, ghiaiosi, a bassa differenziazione del profilo (Endoskeletic Regosols), su superfici antropiz-zate (terrazzamenti); suoli moderatamente profondi, ghiaiosi, ad alta differenziazione del profilo, decarbonatati con accumulo di carbonati in profondità (Hypercalcic Luvisols) sulle superfici preservate.” Per quanto riguarda il tema relativo alle attività estrattive si rileva quanto segue. Le attività estrattive pregresse hanno lasciato segni morfologici differenti in funzione del tempo trascorso e dell’importanza e modalità dell’escavazione eseguita. Pertanto ci si trova di fronte a condizioni di rischio differenziate e che richiedono volta per volta misure di correzione e di contenimento del relativo danno ambientale. Si è del parere che l’osservazione non consente l’assunzione di indicazioni generiche che, pur imponendo attenzione alla situazione locale, possono fare ricorrere il rischio di prescrizioni non adeguate e quindi inefficaci in qualcuna delle situazioni più impegnative. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

85 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Nel merito dell'analisi condotta nella Relazione Ambientale si rileva quanto segue: • al punto 7.1 Flora, per quanto

riguarda la presenza del biotopo IT3210018 "Basso Garda" in ambito litoraneo questo ambito esclude dal proprio perimetro la superficie del lago;

• al punto 7.2 Fauna, si citano solo 3 specie di pesci;

• si cita un allegato B in scala 1:250.000 non presente;

• i dati citati al punto 7.3 "uso suolo" non sono attendibili perché riferiti al 2000 e non si concorda con il numero degli allevamenti.

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. In ogni caso l’IT3210018 "Basso Garda" citato è un SIC-ZPS, ovvero di un preciso ambito individuato all’interno della Rete Natura 2000 dalla Regione Veneto e così perimetrato, per il quale è stata redatta apposita Valutazione di Incidenza Ambientale (VincA) dagli agronomi del raggruppamento. Le stesse specie citate derivano dal formulario standard regionale. L’Allegato B citato è richiamato come allegato al Piano di cui si sta parlando, ovvero il Piano Faunistico Regionale: “Tra le misure di attenuazione che sono state disposte ai fini di rendere non significativi gli impatti del Piano faunistico venatorio regionale (2007-2012) sulle specie e habitat del sito IT 3210018 “Basso Garda”, vi è l’allargamento dell’oasi faunistica esistente anche verso parte della riva Sud del Lago di Garda (secondo l’Allegato del presente Piano). In Allegato B al Piano troviamo la relativa Cartografia, in scala 1:250.000.” – Bisognerebbe leggere con attenzione quello che c’è scritto nei documenti, non quello che si vuole leggere! Per quel che riguarda il punto 7.3 si è risposto più volte nel corso delle controdeduzioni ed è materia che è stata altresì approfondita anche dai colleghi agronomi attraverso elaborati specifici. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

87 - Annalisa Mancini - Associazione

Si rileva sull'analisi della Relazione Ambientale al punto 12 - popolazione che:

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto

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amici del Garda • la figura 30 contiene un errore nell’intervallo di legenda;

• nel periodo estivo ci sono più di 25.000 presenze;

• la densità della popolazione è riferita a tutto il territorio comunale;

• la bassa densità non collima coi valori CEM (tab. 43);

• il dato delle abitazioni non occupate non è aggiornato;

• - i dati di turisticità tab. 69 non sono confrontabili essendo quelli provinciali e regionali generali riferiti a 365 gg, mentre quelli comunali sono riferiti a un periodo inferiore non noto.

sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. La tabella a cui si fa riferimento è una tabella da Fonte Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat 2001, riportata come tale (come peraltro citato), come tutti i dati contenuti nel capitolo popolazione della Relazione Ambientale che, ricordiamo, sono stati approfonditi nei successivi Rapporti di VAS. Non si riesce a capire il confronto fatto con i dati dei valori CEM, in quanto si sta ragionando con scale e grandezze diverse e su questioni diverse. Nella pagina precedente la tabella 69, pag. 86, si scrive: “La presenza di turisti residenti presenta una variabilità stagionale molto marcata ed interessa prevalentemente il periodo compresso tra i mesi di aprile e ottobre , con massimo in luglio e agosto. Nelle tabelle che seguono vengono riportati i dati ISTAT sui flussi turistici a Lazise nel 2005.” Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

88 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva sull'analisi della Relazione Ambientale al punto 10 - Patrimonio culturale, architettonico e archeologico - che sono presenti alcuni errori ed omissioni. Nell'ambito dei servizi presenti l’analisi è condotta secondo componenti quali scuole, cimiteri, caserme, parchi, mentre non sono elencati le piastre dell'elisoccorso, i centri parrocchiali, la casa per anziani, la stazione dei Carabinieri, il campeggio comunale, ecc.

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale. In ogni caso non si ritiene che quanto citato nell’osservazione rientri nella matrice PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO ED ARCHEOLOGICO, quanto nell’offerta dei servizi A LIVELLO LOCALE, come sono stati considerati nei documenti successivi alla Relazione Ambientale. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

89 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva dall'analisi della Relazione Ambientale al punto 8 - Biodiversità che l'oasi di protezione denominata "Basso Garda" non viene rappresentata negli allegati, per quanto riguarda le zone umide anch'esse non sono rappresentate per il territorio di Lazise, se ne richiama solo la presenza. Inoltre nel merito delle aree naturali minori oltre a quelle indicate vi è

Si rimanda all’osservazione 85 e all’Allegato B citato allegato al Piano Faunistico Regionale. L’illustrazione ed una più ampia descrizione delle zone umide è stata approfondita con documenti specifici. L’osservazione che vi è la presenza anche di altre aree naturali minori come la VR002 è pertinente, anche se non era richiesto di approfondirlo in sede di Relazione Ambientale, come invece è stato fatto all’interno di elaborati specifici. Il Lago di Garda è sempre al centro delle analisi condotte, tant’è che viene considerato tra le stepping stones basilari per la connettività ecologica (vedasi relazioni ed indagini agronomiche). Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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anche la "VR002 Laghetto del Frassino". Al punto 8.4 va indicato come emergenza naturalistica e rete ecologica anche il Lago di Garda.

Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

90 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva dall'analisi della Relazione Ambientale al punto 2 che i dati riportati sulla qualità dell'aria sono quelli delle centraline dislocate sul territorio veronese estranee alla situazione del Comune di Lazise. Si evidenzia inoltre che le emissioni della A22 del Brennero riguardano un territorio esterno ai confini comunali. Si chiede quindi di rivedere le analisi con criteri rigorosi.

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. A fronte di ciò sono stati preliminarmente considerati i dati rilevati dall’esistente rete di monitoraggio ARPAV. La considerazione dell’asse autostradale dall’A22 e delle relative emissioni appare coerente con la necessità di non limitare l’analisi entro i confini comunali, ma di contestualizzare l’oggetto di intervento nell’area vasta, soprattutto in fase preliminare. Un’attenta analisi dei documenti costitutivi il Rapporto Ambientale avrebbe messo in evidenza considerazioni maggiormente utili ai fini della valutazione della qualità dell’aria nel comune di Lazise. In questa fase sono stati predisposti calcoli specifici attraverso affidabili software di simulazione della dispersione degli inquinanti. Si rimanda quindi all’analisi del documento Rapporto Ambientale Stato Attuale matrice aria e alle tavole grafiche riportate in allegato. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

91 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva dall'analisi della Relazione Ambientale al punto 14.2 "Pianificazione" che l'elenco delle varianti va aggiornato con quelle degli ultimi anni. Inoltre non è chiaro se il Piano d'Area Garda Baldo è in corso di redazione o è stato adottato.

Il Piano d'Area Garda-Baldo, anzi per la precisione il “Documento Preliminare” del Piano d’Area Garda-Baldo è stato adottato con DGRV 3082 del 21.10.08 ed è in corso di nuova redazione, poiché mai approvato! Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia accoglibile. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Si prende atto del parere del valutatore.

92 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva dall'analisi della Valutazione Ambientale Strategica che il capitolo sull'agricoltura non è aggiornato. Sono stati infatti presi a riferimento dati del 5° Censimento ISTAT risalenti al 2000. Un piano per lo sviluppo sostenibile del territorio dovrebbe tener conto dell'agricoltura come una risorsa insostituibile ovvero che non si può sostituire col cemento. Si propone di

L’osservazione fa riferimento alla Relazione Ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare che precede il Rapporto Ambientale e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa su dati esistenti, reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. L’osservazione fa riferimento a dati relativi al 2009, mentre la Relazione Ambientale è stata approvata con Deliberazione della Giunta Comunale n. 28 del 11/02/2008 ed ha ottenuto parere favorevole della Commissione VAS n. 35 del 6/05/2008. Si rimanda altresì ad altri elaborati specifici che meglio precisano il tema. Vedasi controdeduzioni all’osservazione n. 11. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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annullare la deliberazione e di procedere all'elaborazione di un nuovo PAT.

Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

94 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva dalla lettura della VAS al cap. 2.2 pag. 6 della Relazione di Sintesi la mancanza del sistema litoraneo. La Relazione di Sintesi va riscritta.

L’osservazione fa riferimento alla sintesi degli obiettivi del PAT riportata nella Relazione non tecnica della VAS. Tale sintesi riporta obiettivi contenuti nel Documento Preliminare, già peraltro condivisi. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

98 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva dalla lettura della VAS al cap. 2.5 pag. 7 nelle Alternative e mitigazioni che l'unico fattore di pressione sulla salute umana riguarda il rumore prodotto dal traffico stradale (l’osservazione rileva che la fonte del dato non è chiara), mentre mancano riferimenti all'inquinamento elettromagnetico, ai danni prodotti dalle eliche dei motoscafi e l'inquinamento dell'acqua. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, l’osservazione richiama un’indagine condotta da Legambiente il 30 luglio 2009.

L’individuazione delle fonti di pressione, quindi delle criticità, per la matrice salute umana derivano dall’analisi dei dati attuali e dalla loro proiezione nel prossimo decennio. In particolare la criticità relativa al rumore stradale deriva da specifiche misurazioni e simulazioni effettuate appositamente per la costruzione del Rapporto Ambientale Stato Attuale. I dati e le rappresentazione grafiche derivanti da tali analisi sono riportate nel suddetto documento. L’inquinamento elettromagnetico è una tematica affrontata nell’analisi della matrice Salute Umana. La consultazione e l’elaborazione dei dati ARPAV non ha però consentito di definire tale inquinamento una vera e propria criticità. A tali conclusioni si è giunti applicando i criteri di giudizio riportati nell’apposita scheda SU1 – Numero e Localizzazione delle stazioni radio base, contenuta nel Rapporto Ambientale Stato Attuale. I valori registrati da ARPAV risultano inferiori al limite di attenzione e ampiamente inferiore al limite di esposizione definiti dal D.M. 381/98. Per quanto riguarda l’inquinamento delle acque, l’analisi si basa sui dati disponibili alla data di redazione del Rapporto Ambientale che definivano le acque del Lago di Garda balenabili (indicatore AQ8 – Balneabilità, calcolato a partire da dati ufficiali ARPAV). L’osservazione rileva un aggiornamento di tale dato che non è stato integrato nel Rapporto per motivi legati sostanzialmente ai tempi tecnici di consegna della documentazione ai fini dell’adozione. In ogni caso lo stato di idoneità alla balneabilità viene dichiarato, ogni anno, dal dipartimento ARPAV. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

100 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si rileva che nella Relazione Ambientale a pag. 50 punto 7.1 si afferma “L’ambito litoraneo è caratterizzato nella porzione Sud Ovest del territorio dalla presenza del biotopo IT 3210018 Basso Garda in corrispondenza della superficie acqua del Lago”. Tale affermazione è

L’osservazione si riferisce alla Relazione Ambientale. L’affermazione in questione appare corretta in quanto il sito IT3210018 Basso Garda corrisponde ad una porzione ben definita dell’ambito litoraneo, correttamente identificata nella Relazione e negli elaborati di settore (vedasi anche le cartografie riportate all’interno dell’elaborato). Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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definita superficiale in quanto il biotopo è presente su tutta la sponda fino a San Vigilio.

102 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Non si condividono le affermazioni riguardanti le attività specializzate eccellenti fatte al punto 12.5 pag. 89 della Relazione Ambientale, specie nel merito del rimessaggio barche.

La Relazione ambientale rileva semplicemente la presenza di attività a conduzione familiare legate al rimessaggio barche caratterizzate da specializzazione e tipicità senza per questo generalizzare sulla totalità di tali tipologie di attività. Va in ogni caso precisato che la Relazione Ambientale e successivamente il Rapporto Ambientale evidenziano la presenza di altre categorie di attività definibili di eccellenza, in particolare legate alle produzioni agricole tipiche quali l’olivicoltura e la viticoltura. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

103 - Annalisa Mancini - Associazione amici del Garda

Si osserva che per la redazione della V.A.S. si sarebbero “…utilizzate parti di documenti già compilati in passato anche da altri autori…”. Si elencano i punti più significativi della Relazione Ambientale rispetto ai quali si presentano le seguenti osservazioni: • Emissioni inquinanti: si fa cenno

all’autostrada A22 che non attraversa il comune di Lazise;

• Idrografia: si fa riferimento al fiume Adige che non è significativo per il comune di Lazise, si omette il Lago di Garda;

• Temperature: il comune di Lazise non ha una conformazione allungata;

• Clima: il territorio di Lazise non evidenzia differenze di precipitazione;

• Qualità acque: i dati non appartengono al territorio di Lazise;

• Inquinamento acque superficiali: i dati non appartengono al territorio di Lazise;

In relazione ai contenuti ed alle argomentazioni dell’osservazione in questione, appare doveroso soffermarsi e chiarire il significato di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e quali siano le caratteristiche e le finalità dei documenti che la compongono. Useremo dei termini molto comuni in maniera tale, speriamo, che i concetti non possano essere travisati e risultino, pertanto, di facile comprensione. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è uno strumento volto ad evidenziare la congruità delle scelte di uno specifico Piano rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale e agli obiettivi generali che il Piano stesso intende perseguire: essa, salvo per la Relazione Ambientale che si svolge in fase di redazione di Documento Preliminare, di cui diremo poi, si sviluppa in parallelo alla Pianificazione di Piano ed interagisce ed interviene nelle scelte. È composta dalla Relazione Ambientale, dal Rapporto Ambientale e da una Sintesi non tecnica. La Relazione Ambientale è un’analisi preliminare che precede il Rapporto e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa soprattutto su dati esistenti (Quadro conoscitivo), reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da Enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. Nella Relazione Ambientale è presente anche una breve descrizione contenente la Metodologia seguita (sviluppata poi in apposito fascicolo) per la stesura del Rapporto Ambientale. Il Rapporto Ambientale è il cuore della Valutazione ed è l’unico strumento che, sulla base di dati puntuali, reperiti anche attraverso campagne di misura ad hoc, può intervenire, a fronte di risultati analitici, sull’andamento e sulle strategie di pianificazione. A sua volta il Rapporto Ambientale si avvale di strumenti (indicatori, pesi, matrici di valutazione, ecc…) ed è formato da varie sezioni che descrivono lo Stato Attuale dell’Ambiente (quello effettivo della realtà del Comune di Lazise, o che comunque emerge dalle analisi condotte), lo Stato Futuro dell’Ambiente, contenente le proiezioni delle attuazioni di Piano e non (Alternativa zero e scenari alternativi), le Mitigazioni proposte e il Piano di Monitoraggio. La Sintesi non tecnica, per definizione, riporta i risultati sintetici significativi contenuti nel Rapporto

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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• Inquinamento acque sotterranee: i dati non sono stati verificati sul comune di Lazise;

• Qualità risorse idriche sotterranee: si fa riferimento a una mappa non presente nella relazione;

• Rete fognaria: i dati non sono stati verificati sul comune di Lazise;

• Scarichi industriali: i dati non sono stati verificati sul comune di Lazise;

• Mitigazioni ambientali: i dati non appartengono al territorio di Lazise;

• Incidenza del sistema insediativo: i dati non appartengono al territorio di Lazise;

• Popolazione: le tabelle dei dati contengono un errore.

Ambientale. Tutto ciò premesso si procede col controdedurre a quanto contenuto nell’osservazione. Per la redazione della RELAZIONE AMBIENTALE della VAS e NON per la VAS tout court, si sono usati i dati reperibili e scaricabili dal sito della Provincia di Verona, da ARPAV e da Documenti reperiti in internet che potevano essere utili a descrivere il contesto del Comune di Lazise a scala relazionale provinciale, tutte informazioni di dominio pubblico e divulgate da Enti sovraordinati al fine della costruzione delle banche dati di partenza, riviste, poi, con il Rapporto Ambientale. A tale proposito si riporta la bibliografia in calce al documento Relazione Ambientale alla quale si fa riferimento per quanto contenuto alla seguente: AA. W., 2000 - Natura 2000 Formulario standard, Segreteria Regionale al Territorio Direzione Urbanistica e Beni Ambientali, VENEZIA Censimento delle aree naturali “minori” della Regione Veneto – ARPAV – luglio 2004 Dati ARPAV Dati forniti da Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Veronese Dati ENEL Dati forniti dall’Autorità per l'energia elettrica e il gas Decreto Legislativo n. 351/99 “Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente” Dichiarazioni MUD 2001-2004 bonificate da Osservatorio Regionale Rifiuti – ARPAV Direttiva del Consiglio Europeo 1999/30/CE recepita con il DM 60/2002 Direttiva 2002/3/CE recepita con il DL 183/2004. Decreto Legislativo 152/99 Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Regione Veneto ISTAT: Istituto nazionale di Statistica – Censimento Intermedio dell'industria e dei servizi (1996), 14° Censimento della popolazione e delle abitazioni - primi risultati (2001), 5° Censimento dell’Agricoltura (2000) Istituto Regionale Ville Venete Piano Faunistico Venatorio Regionale 2007/2012 Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (Delibera del Consiglio Regionale n. 5711 novembre 2004) Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2012 Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico – Bacino Adige-Regione Veneto Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Verona 2007 Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (2007) PRG e allegati cartografici PTP Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia di Verona, anno 2004, elaborato da ARPAV Rapporto sullo stato dell’ambiente 2005 – Comune di Verona – Agenda 21 Locale

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Regione Veneto - “Carta dei suoli del Veneto” (DGRV n. 3397 del 05.10.1999) Regione del Veneto - POR competitività regionale e occupazione 2007-13, parte FESR, Rapporto ambientale, 8 febbraio 2007 Regione Veneto - Piano di Assetto Idrogeologico Regione Veneto - Piano Regionale delle Attività di Cava (L.R. n° 3 del 14.01.03) Regione del Veneto. Scheda Area SIC/ZPS IT 3210018 “Basso Garda” Regione del Veneto – DGR 3262 del 24 ottobre 2006 Andando a rispondere alla voce EMISSIONI INQUINANTI La frase: “La tabella di sintesi seguente evidenzia come anche a livello provinciale le emissioni della A22 siano significative e debbano essere prese in considerazione anche nella fase di “pianificazione”” è tratta dal “RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI VERONA, ANNO 2004, ELABORATO DA ARPAV” ed è pertinente visto che si sta contestualizzando il comune di Lazise a livello Provinciale, riportandone valori su scala provinciale (tabella compresa). Per quel che attiene all’IDROGRAFIA Si descrive con attenzione il Fiume Adige ed il suo Bacino, riportando parte dei contenuti del “PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO – BACINO ADIGE-REGIONE VENETO” poiché viene menzionato essere: “…senza dubbio il corso d’acqua più importante nel territorio veronese. L’Adige per lunghezza è il secondo corso d’acqua dopo il Po con un percorso di 409 km; esso nasce da una sorgente vicino al lago di Resia a 1586 m di quota, ha un bacino idrografico di 11.954 km2 e sfocia in Adriatico a Porto Fossone, a sud di Chioggia. La struttura del suo bacino imbrifero è in prevalenza a carattere impermeabile, specialmente…”. Si continua altresì dicendo: “Dall’ortofoto 1 e dalla figura seguenti si evidenzia la rete idrografica superficiale del Comune di Lazise: essa è caratterizzata da una rete di corsi d'acqua e scoli che confluiscono nel Lago di Garda come il Dugale, Rio Bisaola o Pisagola, il Dugale dei Ronchi e del Palù, il Dugale della Fontana e il Dugale della Figara ed infine lo scolo Colombara.” Il lago di Garda, elemento idrografico principale di Lazise, avente peraltro funzione determinante nella calmierazione delle piene del Bacino dell’Adige stesso (vedasi galleria Adige – Garda), viene descritto alla pagina 26 della Relazione Ambientale, dove ne viene riportata anche la cartografia: “Il Lago di Garda, situato al limite occidentale della Regione Veneto e sulle cui rive si affacciano i Comuni della Lombardia e del Trentino - Alto Adige, con una superficie di 368 kmq è il più esteso d’Italia. Il lago è diviso in due bacini distinti delimitati da una dorsale sommersa…”. TEMPERATURE Si risponde sulla base di quanto riportato nel testo della Relazione Ambientale (fonte dati ARPAV): “Sulla base dei dati rilevati nel periodo 1992-2000 dal rapporto sullo stato ambientale redatto dall’ARPAV nel Comune di Lazise la temperatura media annua è di circa 12-13°C. Come riportato nelle tabelle, la media delle minime è di circa 8°C e la media delle massime è di 18-18.5°C.” Fino a prova contraria, visto che si sta parlando di temperature riferite alle terre emerse, come riportato nella figura di pag. 24, confermiamo la congruità dell’affermazione: “data la conformazione allungata del comune”.

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CLIMA Si risponde sulla base di quanto riportato nel testo della Relazione Ambientale (fonte dati ARPAV): “Sulla base dei dati rilevati nel periodo 1992-2000 dal rapporto sullo stato ambientale redatto dall’ARPAV, il territorio veronese ha una distribuzione delle precipitazioni medie annue crescente da sud verso nord…”. Si sta parlando di territorio veronese. QUALITA’ ACQUE Nella tabella a pagina 32 (con citata fonte) si riportano i dati della qualità delle acque, disponibili a livello provinciale, in relazione al Bacino di interesse. Le tabelle sono legate ad un testo che dice: ”Per quanto concerne lo stato attuale della qualità dell’acqua nel territorio in oggetto, facciamo riferimento al monitoraggio ARPAV, effettuato nelle vicine stazioni di Cavaion, Pastrengo e Peschiera del Garda (rispettivamente a nord-est, sud-est e sud rispetto Lazise), negli anni 2000-2005. In base alla tabella 15 l’indice biotico esteso è di classe II-III, quindi lo “stato di salute” delle acque è buono.” INQUINAMENTO ACQUE SUPERFICIALI Nella figura a pagina 8 (con citata fonte) si riportano i dati della qualità delle acque, disponibili a livello provinciale, in relazione al Bacino di interesse. La figura e la relativa legenda provengono da fonte ARPAV. INQUINAMENTO ACQUE SOTTERRANEE A fronte di una descrizione generica dell’inquinamento e della propagazione delle sostanze inquinanti all’interno del territorio veronese (fonte ARPAV), si prosegue con la descrizione specifica per il territorio di Lazise: “Per valutare la SCAS, lo stato chimico delle acque sotterranee, del Comune di Lazise sono stati presi in considerazione i valori della stazione di Castelnuovo del Garda, trattandosi della stazione di monitoraggio ARPAV più vicina…” e si allega relativa tabella riportante i dati ARPAV dal 2000 al 2005. QUALITA’ RISORSE IDRICHE SOTTERRANEE “ I dati sono stati estrapolati da una mappa delle concentrazioni medie di nitrati e di solventi organoalogenati, espressi in mg/l, misurati in acque sotterranee superficiali nel territorio di Verona, negli anni 2003-2004.” (fonte ARPAV) che per scelta non viene allegata (non vi sono riferimenti che facciano pensare questo) in quanto si prosegue con la descrizione di altre fonti di inquinamento. RETE FOGNARIA La mappa in questione, che riporta l’intero territorio provinciale, viene usata al solo scopo di dare un mero riferimento grafico ai dati che, riferiti al Comune di Lazise, sono riportati a pag. 41: “Nella Provincia di Verona, gli abitanti residenti allacciati alle pubbliche fognature risultano essere 646.000 circa il 78.6% dell’intera popolazione mentre quelli effettivamente serviti dagli impianti di depurazione risultano essere 538.654 pari a circa il 65,5%. Dalla figura si può vedere che la percentuale di popolazione servita nel territorio oggetto di studio è del 60-80%.” (come si evince dalla legenda della figura stessa). SCARICHI INDUSTRIALI La figura è una fonte ARPAV – Dipartimento Provinciale di Verona, meramente indicativa di dati Provinciali e NON particolari, mentre nelle tabelle seguenti (26 e 27 – fonte ARPAV) si leggono i

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valori specifici per il territorio di Lazise. MITIGAZIONI AMBIENTALI Come per il punto precedente si sottolinea come la cartina allegata vada ad arricchire sotto il profilo grafico informazioni che sono esplicitate nei paragrafi precedenti e pertinenti all’intero territorio provinciale. INCIDENZA DEL SISTEMA INSEDIATIVO Si ripropone il testo della Relazione Ambientale: ”Nella seguente figura si riporta una mappa dell’incidenza dell’insediativo sul territorio veronese, con le percentuali di copertura di superficie urbanizzata rispetto alla superficie totale. Nel Comune di Lazise la percentuale di urbanizzato è circa del 5-10% rispetto al totale.” che è quanto emerge da fonte dati ARPAV. Si continua inoltre: “Le criticità legate all’antropizzazione del territorio naturale sono diverse nei cinque ambiti che si possono riconoscere a Lazise. Nell’ambito litoraneo le penalità maggiori derivano dal flusso turistico sulle sponde del lago e sulle principali arterie viarie, dalla scarsa contestualizzazione…”. POPOLAZIONE La tabella a cui si fa riferimento è una tabella da Fonte Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat, riportata come tale (come peraltro citato) l’abbondanza di dati che seguono si riferiscono, come risulta evidente, al Comune di Lazise. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

115 - Legambiente

1) utilizzare solo kmq 27,3 invece dell'intero territorio è fuorviante; 2) si confonde il bacino del lago con il mare; 3) la massima quota è 175 m; 4) non sono considerati tutti i pozzi di prelievo; 5) l'indicazione degli ambiti di escavazione dismessi non risulta coerente; 6) i confini comunali non riportano i comuni della sponda bresciana; 7) manca lo studio della via lacuale; 8) il PAT non contiene le indicazioni previste dal Piano d'area Garda Baldo; Si propone: - che la documentazione di analisi venga validata da un comitato

In relazione ai contenuti ed alle argomentazioni dell’osservazione in questione, appare doveroso soffermarsi e chiarire il significato di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e quali siano le caratteristiche e le finalità dei documenti che la compongono. Useremo dei termini molto comuni in maniera tale, speriamo, che i concetti non possano essere travisati e risultino, pertanto, di facile comprensione. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è uno strumento volto ad evidenziare la congruità delle scelte di uno specifico Piano rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale e agli obiettivi generali che il Piano stesso intende perseguire: essa, salvo per la Relazione Ambientale che si svolge in fase di redazione di Documento Preliminare, di cui diremo poi, si sviluppa in parallelo alla Pianificazione di Piano ed interagisce ed interviene nelle scelte. È composta dalla Relazione Ambientale, dal Rapporto Ambientale e da una Sintesi non tecnica. La Relazione Ambientale è un’analisi preliminare che precede il Rapporto e che contiene la descrizione dello stato di fatto del territorio comunale, descrizione che si basa soprattutto su dati esistenti (Quadro conoscitivo), reperiti su scala Provinciale, provenienti sia da Enti sovraordinati, sia dalle Agenzie Ambientali Provinciali e Regionali preposte. Nella Relazione Ambientale è presente anche una breve descrizione contenente la Metodologia seguita (sviluppata poi in apposito fascicolo) per la stesura del Rapporto Ambientale. Il Rapporto Ambientale è il cuore della Valutazione ed è l’unico strumento che, sulla base di dati

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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scientifico; - che venga verificata la congruità del PAT con il Piano d'area Garda Baldo; - che venga istituita una nuova A.T.O. costituita dallo specchio d'acqua; - che venga riformulata la relazione di compatibilità idraulica considerando i rischi connessi alla regolamentazione del livello del lago; - che vengano dettate disposizioni non generiche ma precise per le costruzioni esistenti in aree non idonee; - che vengano verificati gli accordi previsti dall'art. 6 L.R. 11/04 stipulati dal Sindaco; - che non vengano approvati gli accordi per le parti in cui prevedono interventi edificatori in aree molto esposte al rischio geologico ed idraulico; - che vengano ridefiniti gli standard urbanistici con parametro dell'abitante teorico insediabile ridotto a 60mc invece di 150 mc; - che risulti non ammesso il cambio di destinazione d'uso delle strutture ricettive in residenziali; - che il ripristino ambientale degli ambiti di escavazione dismessi, se abusivi, non ottenga credito edilizio.

puntuali, reperiti anche attraverso campagne di misura ad hoc, può intervenire, a fronte di risultati analitici, sull’andamento e sulle strategie di pianificazione. A sua volta il Rapporto Ambientale si avvale di strumenti (indicatori, pesi, matrici di valutazione, ecc…) ed è formato da varie sezioni che descrivono lo Stato Attuale dell’Ambiente (quello effettivo della realtà del Comune di Lazise, o che comunque emerge dalle analisi condotte), lo Stato Futuro dell’Ambiente, contenente le proiezioni delle attuazioni di Piano e non (Alternativa zero e scenari alternativi), le Mitigazioni proposte e il Piano di Monitoraggio. La Sintesi non tecnica, per definizione, riporta i risultati sintetici significativi contenuti nel Rapporto Ambientale. Tutto ciò premesso si procede col controdedurre a quanto contenuto nell’osservazione. Per la redazione della RELAZIONE AMBIENTALE della VAS e NON per la VAS tout court, si sono usati i dati reperibili e scaricabili dal sito della Provincia di Verona, da ARPAV e da Documenti reperiti in internet che potevano essere utili a descrivere il contesto del Comune di Lazise a scala relazionale provinciale, tutte informazioni di dominio pubblico e divulgate da Enti sovraordinati al fine della costruzione delle banche dati di partenza, riviste, poi, con il Rapporto Ambientale. A tale proposito si riporta la bibliografia in calce al documento Relazione Ambientale alla quale si fa riferimento per quanto contenuto alla seguente: AA. W., 2000 - Natura 2000 Formulario standard, Segreteria Regionale al Territorio Direzione Urbanistica e Beni Ambientali, VENEZIA Censimento delle aree naturali “minori” della Regione Veneto – ARPAV – luglio 2004 Dati ARPAV Dati forniti da Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Veronese Dati ENEL Dati forniti dall’Autorità per l'energia elettrica e il gas Decreto Legislativo n. 351/99 “Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente” Dichiarazioni MUD 2001-2004 bonificate da Osservatorio Regionale Rifiuti – ARPAV Direttiva del Consiglio Europeo 1999/30/CE recepita con il DM 60/2002 Direttiva 2002/3/CE recepita con il DL 183/2004. Decreto Legislativo 152/99 Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Regione Veneto ISTAT: Istituto nazionale di Statistica – Censimento Intermedio dell'industria e dei servizi (1996), 14° Censimento della popolazione e delle abitazioni - primi risultati (2001), 5° Censimento dell’Agricoltura (2000) Istituto Regionale Ville Venete Piano Faunistico Venatorio Regionale 2007/2012 Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (Delibera del Consiglio Regionale n. 5711 novembre 2004) Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2012

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Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico – Bacino Adige-Regione Veneto Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Verona 2007 Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (2007) PRG e allegati cartografici PTP Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia di Verona, anno 2004, elaborato da ARPAV Rapporto sullo stato dell’ambiente 2005 – Comune di Verona – Agenda 21 Locale Regione Veneto - “Carta dei suoli del Veneto” (DGRV n. 3397 del 05.10.1999) Regione del Veneto - POR competitività regionale e occupazione 2007-13, parte FESR, Rapporto ambientale, 8 febbraio 2007 Regione Veneto - Piano di Assetto Idrogeologico Regione Veneto - Piano Regionale delle Attività di Cava (L.R. n° 3 del 14.01.03) Regione del Veneto. Scheda Area SIC/ZPS IT 3210018 “Basso Garda” Regione del Veneto – DGR 3262 del 24 ottobre 2006 Andando a rispondere alla voce EMISSIONI INQUINANTI La frase: “La tabella di sintesi seguente evidenzia come anche a livello provinciale le emissioni della A22 siano significative e debbano essere prese in considerazione anche nella fase di “pianificazione”” è tratta dal “RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI VERONA, ANNO 2004, ELABORATO DA ARPAV” ed è pertinente visto che si sta contestualizzando il comune di Lazise a livello Provinciale, riportandone valori su scala provinciale (tabella compresa). Per quel che attiene all’IDROGRAFIA Si descrive con attenzione il Fiume Adige ed il suo Bacino, riportando parte dei contenuti del “PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO – BACINO ADIGE-REGIONE VENETO” poiché viene menzionato essere: “…senza dubbio il corso d’acqua più importante nel territorio veronese. L’Adige per lunghezza è il secondo corso d’acqua dopo il Po con un percorso di 409 km; esso nasce da una sorgente vicino al lago di Resia a 1586 m di quota, ha un bacino idrografico di 11.954 km2 e sfocia in Adriatico a Porto Fossone, a sud di Chioggia. La struttura del suo bacino imbrifero è in prevalenza a carattere impermeabile, specialmente…”. Si continua altresì dicendo: “Dall’ortofoto 1 e dalla figura seguenti si evidenzia la rete idrografica superficiale del Comune di Lazise: essa è caratterizzata da una rete di corsi d'acqua e scoli che confluiscono nel Lago di Garda come il Dugale, Rio Bisaola o Pisagola, il Dugale dei Ronchi e del Palù, il Dugale della Fontana e il Dugale della Figara ed infine lo scolo Colombara.” Il lago di Garda, elemento idrografico principale di Lazise, avente peraltro funzione determinante nella calmierazione delle piene del Bacino dell’Adige stesso (vedasi galleria Adige – Garda), viene descritto alla pagina 26 della Relazione Ambientale, dove ne viene riportata anche la cartografia: “Il Lago di Garda, situato al limite occidentale della Regione Veneto e sulle cui rive si affacciano i Comuni della Lombardia e del Trentino - Alto Adige, con una superficie di 368 kmq è il più esteso d’Italia. Il lago è diviso in due bacini distinti delimitati da una dorsale sommersa…”.

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TEMPERATURE Si risponde sulla base di quanto riportato nel testo della Relazione Ambientale (fonte dati ARPAV): “Sulla base dei dati rilevati nel periodo 1992-2000 dal rapporto sullo stato ambientale redatto dall’ARPAV nel Comune di Lazise la temperatura media annua è di circa 12-13°C. Come riportato nelle tabelle, la media delle minime è di circa 8°C e la media delle massime è di 18-18.5°C.” Fino a prova contraria, visto che si sta parlando di temperature riferite alle terre emerse, come riportato nella figura di pag. 24, confermiamo la congruità dell’affermazione: “data la conformazione allungata del comune”. CLIMA Si risponde sulla base di quanto riportato nel testo della Relazione Ambientale (fonte dati ARPAV): “Sulla base dei dati rilevati nel periodo 1992-2000 dal rapporto sullo stato ambientale redatto dall’ARPAV, il territorio veronese ha una distribuzione delle precipitazioni medie annue crescente da sud verso nord…”. Si sta parlando di territorio veronese. QUALITA’ ACQUE Nella tabella a pagina 32 (con citata fonte) si riportano i dati della qualità delle acque, disponibili a livello provinciale, in relazione al Bacino di interesse. Le tabelle sono legate ad un testo che dice: ”Per quanto concerne lo stato attuale della qualità dell’acqua nel territorio in oggetto, facciamo riferimento al monitoraggio ARPAV, effettuato nelle vicine stazioni di Cavaion, Pastrengo e Peschiera del Garda (rispettivamente a nord-est, sud-est e sud rispetto Lazise), negli anni 2000-2005. In base alla tabella 15 l’indice biotico esteso è di classe II-III, quindi lo “stato di salute” delle acque è buono.” INQUINAMENTO ACQUE SUPERFICIALI Nella figura a pagina 8 (con citata fonte) si riportano i dati della qualità delle acque, disponibili a livello provinciale, in relazione al Bacino di interesse. La figura e la relativa legenda provengono da fonte ARPAV. INQUINAMENTO ACQUE SOTTERRANEE A fronte di una descrizione generica dell’inquinamento e della propagazione delle sostanze inquinanti all’interno del territorio veronese (fonte ARPAV), si prosegue con la descrizione specifica per il territorio di Lazise: “Per valutare la SCAS, lo stato chimico delle acque sotterranee, del Comune di Lazise sono stati presi in considerazione i valori della stazione di Castelnuovo del Garda, trattandosi della stazione di monitoraggio ARPAV più vicina…” e si allega relativa tabella riportante i dati ARPAV dal 2000 al 2005. QUALITA’ RISORSE IDRICHE SOTTERRANEE “ I dati sono stati estrapolati da una mappa delle concentrazioni medie di nitrati e di solventi organoalogenati, espressi in mg/l, misurati in acque sotterranee superficiali nel territorio di Verona, negli anni 2003-2004.” (fonte ARPAV) che per scelta non viene allegata (non vi sono riferimenti che facciano pensare questo) in quanto si prosegue con la descrizione di altre fonti di inquinamento. RETE FOGNARIA La mappa in questione, che riporta l’intero territorio provinciale, viene usata al solo scopo di dare un mero riferimento grafico ai dati che, riferiti al Comune di Lazise, sono riportati a pag. 41: “Nella

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Provincia di Verona, gli abitanti residenti allacciati alle pubbliche fognature risultano essere 646.000 circa il 78.6% dell’intera popolazione mentre quelli effettivamente serviti dagli impianti di depurazione risultano essere 538.654 pari a circa il 65,5%. Dalla figura si può vedere che la percentuale di popolazione servita nel territorio oggetto di studio è del 60-80%.” (come si evince dalla legenda della figura stessa). SCARICHI INDUSTRIALI La figura è una fonte ARPAV – Dipartimento Provinciale di Verona, meramente indicativa di dati Provinciali e NON particolari, mentre nelle tabelle seguenti (26 e 27 – fonte ARPAV) si leggono i valori specifici per il territorio di Lazise. MITIGAZIONI AMBIENTALI Come per il punto precedente si sottolinea come la cartina allegata vada ad arricchire sotto il profilo grafico informazioni che sono esplicitate nei paragrafi precedenti e pertinenti all’intero territorio provinciale. INCIDENZA DEL SISTEMA INSEDIATIVO Si ripropone il testo della Relazione Ambientale: ”Nella seguente figura si riporta una mappa dell’incidenza dell’insediativo sul territorio veronese, con le percentuali di copertura di superficie urbanizzata rispetto alla superficie totale. Nel Comune di Lazise la percentuale di urbanizzato è circa del 5-10% rispetto al totale.” che è quanto emerge da fonte dati ARPAV. Si continua inoltre: “Le criticità legate all’antropizzazione del territorio naturale sono diverse nei cinque ambiti che si possono riconoscere a Lazise. Nell’ambito litoraneo le penalità maggiori derivano dal flusso turistico sulle sponde del lago e sulle principali arterie viarie, dalla scarsa contestualizzazione…”. POPOLAZIONE La tabella a cui si fa riferimento è una tabella da Fonte Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat, riportata come tale (come peraltro citato) l’abbondanza di dati che seguono si riferiscono come risulta evidente al Comune di Lazise. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione non sia pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

116 - Fabio Zanini, ULSS 12 Bussolengo

L’osservazione rileva che a seguito del D.P.R. 177/93 non competono più alle Aziende Sanitarie le verifiche e le valutazioni richieste in merito alla VAS. Pertanto si limita a riportare dei rilievi di carattere sanitario di carattere generale.

La VAS contiene valutazioni e considerazioni in merito alle tematiche richiamate nell’osservazione, garantendo nei casi di maggiore criticità adeguante misure di mitigazione e di monitoraggio. Ciò premesso, si è del parere che l’osservazione sia interessante ma non pertinente. Parere di coerenza del Valutatore Il valutatore ritiene che tale controdeduzione sia coerente con la valutazione del piano.

Premesso che i contenuti dell’osservazione si ritengono pertinenti e tenuto conto delle integrazioni acquisite in sede istruttoria, si condivide il parere di coerenza del valutatore.

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− La Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che:

• Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano.

• La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione.

• Il Rapporto Ambientale conferma i criteri assunti dal PAT, che contiene alcuni obiettivi/azioni tra i quali:

• realizzazione di edilizia residenziale con un’elevata quota di edilizia convenzionata al fine di garantire un’adeguata offerta abitativa a costi controllati alle famiglie della comunità locale;

• riorganizzazione funzionale e logistica dell’intero ambito in terraferma, una valorizzazione dell’area di balneazione e del lungo lago e uno sviluppo della struttura portuale pubblica per il diporto con un’elevata dotazione di servizi e infrastrutture;

• potenziamento di funzioni di servizio di eccellenza, costituite da strutture teatrali e musicali legate alle esigenze di un turismo qualitativamente riconoscibile, e di un sistema di spazi verdi connesso ad un'espansione residenziale dell'insediamento;

• riqualificazione del centro di Pacengo, in particolare la realizzazione di una piazza e la sistemazione della viabilità in un contesto edilizio residenziale di elevata qualità urbana con spazi per attività sociali;

• riqualificazione di una porzione del centro storico interessato da attività turistico-ricettive al fine di migliorare le condizioni strutturali, funzionali ed estetiche di alcuni immobili connessi allo sviluppo turistico della zona, con la salvaguardia dei valori architettonici esistenti.

Per quanto riguarda le azioni individuate dal valutatore per mitigare gli effetti significativi derivanti dall’attuazione del Piano, si rendono necessarie alcune alle NTA. La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione alla pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del 1992 e del 2009 nonché con il redigendo Piano d'Area Garda-Baldo). Per quanto riguarda il monitoraggio il Comune ha individuato, su richiesta della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, alcuni indicatori da misurare in sede di attuazione. Sul punto, tenendo conto delle criticità presenti sul territorio esaminato nonché degli obiettivi di sostenibilità assunti con il PAT, si ritiene che l’Amministrazione comunale, coinvolgendo le competenti Autorità Ambientali, debba applicare nel corso di attuazione del Piano il monitoraggio che più avanti viene proposto.

VISTE

- la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - D.G.R. 791/2009

RITENUTO

che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

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TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS

ESPRIME PARERE POSITIVO

sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comune di Lazise (VR) a condizione che siano ottemperate le seguenti

PRESCRIZIONI 1.1. prima dell’approvazione del Piano:

1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dal Distretto idrografico Delta Po, Adige e Canalbianco con nota prot. n. 50258 del 29.01.2008, dal Consorzio di Bonifica Adige Garda con nota prot. n. 40021 del 22.08.2007, dall’ARPAV - Dipartimento Provinciale di Verona - con nota prot. n. 108838 del 01.09.2009, dall’ULSS n. 22 con nota prot. n. 82113 del 29.12.2008, da Veneto Agricoltura con nota prot. n. 21437 del 12.08.2009, dalla Soprintendenza Beni Archeologici del Veneto con nota prot. n. VR1178 del 09.07.2009, da Terna con nota prot. n. 3113 del 03.07.2009 dalla Società Autostrada del Brennero con nota prot. n. 14398 del 02.07.2009 nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: dovrà essere inserito il seguente articolo relativo al piano di monitoraggio: “Criteri di verifica e

modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica:

Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio.

Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti:

COMPONENTI INDICATORI UNITA’ FREQUENZA FONTE

Aria

Livello di ossido di carbonio

mg/mc Annuale ARPAV

Livello di biossido di azoto µg/mc Annuale ARPAV

Livello di Polveri sottili µg/mc Annuale ARPAV

Acqua

Percentuale di copertura della rete fognaria

% Annuale Azienda Gardesana

Servizi/Comune

Percentuale di copertura della rete acquedottistica

% Annuale Azienda Gardesana

Servizi/Comune

Concentrazione di nitrati in acque sotterranee

mg/l NO3 Annuale ARPAV

Stato chimico delle acque sotterranee (SCAS)

Classi di qualità

Annuale ARPAV

Suolo e sottosuolo Attività di cava n. e stato

Triennale Comune

Agenti fisici

Abitanti esposti al rumore stradale (livello sonoro in corrispondenza del primo

fronte edificato)

dBA Annuale Comune

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Residenti esposti ai campi elettromagnetici

n. Annuale Comune

Analisi dei corpi illuminanti (aumento brillanza volta

celeste) % Annuale Comune

Popolazione esposta al rumore industriale (livello

sonoro in corrispondenza di abitazione prossime ad aree

produttive)

dBA Annuale Comune

Flora, fauna, biodiversità

Presenza di specie protette o minacciate

n. e specie Triennale Comune

Habitat in riduzione superficie Triennale Comune

Reti ecologiche lunghezza superficie

Triennale Comune

Indice di pressione da infrastrutture di

comunicazione in aree a forte valenza ambientale

quantità Triennale Comune

Frammentazione degli ecosistemi

n. Triennale Comune

Popolazione

Flussi turistici - pressione n

n./abitante Annuale Comune

Percentuale di distribuzione della popolazione residente

% Triennale Comune

Strutture turistiche e ricettive

n/superficie Annuale Comune

Beni materiali

Produzione rifiuti urbani kg Annuale Bacino Consorzio Verona 2

Percentuale di raccolta differenziata di rifiuti urbani

% Annuale Bacino Consorzio Verona 2

Ecocentri n Annuale Comune

Mobilità Livello di servizio della infrastruttura stradale

% Annuale Comune

Energia Percentuale di energia da

fonti rinnovabili % Annuale Comune

Il popolamento degli indicatori di monitoraggio dovrà essere effettuato a cura del Comune proponente, che potrà avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. Nella fase di attuazione del PAT tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”.

1.1.2. le misure di mitigazione individuate dovranno essere integrate come segue. • Dopo l’art. 19.2 va inserita la seguente norma

“Art. 19.2 bis - Riqualificazione ecologica delle aree verdi. In sede di PI si dovrà adeguatamente gestire il tema della riqualificazione in termini ecologici delle aree verdi (sia pubbliche che private) poste in corrispondenza di aree densamente urbanizzate in prossimità di ambiti con elevata valenza ambientale (qual’è

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la fascia costiera). In particolare la aree verdi pubbliche dovranno essere progettate anche nel rispetto di requisiti ecologici in relazione alla presenze faunistiche locali oltre che delle tipicità floristiche e vegetazionale. In ambito agricolo, oltre al contenimento del consumo di suolo; in sede di PI dovranno essere definite misure atte alla valorizzazione dell’attività agricola ecocompatibile (es. incentivare l’agricoltura biologica), in particolare se legata alle colture di pregio.”.

• Nell’art. 21 vanno inserite le seguenti norme: “Art. 21.1 bis. Aree di urbanizzazione consolidata prospicienti il lago. In sede di PI, nelle aree di urbanizzazione consolidata prospicienti il lago, interessate dalla presenza di infrastrutture a campeggio, si renderà necessario predisporre, d’intesa con l’ente gestore del servizio, sistemi di potenziamento delle reti acquedottistica e fognaria. Dovrà essere inoltre implementato il sistema di gestione e trattamento dei reflui con strutture di depurazione naturali (es. bacini di fitodepurazione) o impianti di tipo chimico supplementari. Dovrà essere incentivata l’adesione a forme di certificazione ambientale (es. Ecolabel)”. “Art. 21 – 21.3 bis - Mitigazione acustica. In sede di PI, si dovrà prevedere l’adozione di particolari opere di bonifica in relazione alle aree insediative maggiormente esposte alla SS Gardesana. In particolare dovrà essere incentivata l’adozione di soluzioni edilizie e tecniche dirette alla mitigazione del rumore e andrà previsto, dove possibile, l’inserimento di barriere vegetali fonoassorbenti, oltre che l’assegnazione di alcune zone a traffico limitato.”. “Art. 21 – 21.1 bis - Sistemi di certificazioni ambientali. In sede di PI dovranno essere predisposte adeguate misure di incentivo all’adesione di sistemi di certificazione ambientale (es. Ecolabel, ISO 14001 ecc.) da parte delle strutture ricettive e turistiche presenti sul territorio.”. “Art.21 – 21.11 bis - Analisi degli ecosistemi Si renderà necessario introdurre tra gli studi preliminari anche uno studio diretto all’analisi degli ecosistemi presenti in corrispondenza o in prossimità dell’area di intervento, individuando quelli ad essi connessi tramite relazioni di tipo biologico ed ecologico, al fine di stimare preliminarmente gli impatti. Si rimanda a una corretta e specifica stima degli impatti tramite un S.I.A. (così come previsto dalla vigente LR 10/1999 art. 7, comma 2, Allegato C4).”. “Art. 21 – 21.14 bis - Inquinamento luminoso. Si dovrà prevedere la progressiva sostituzione degli impianti di illuminazione esistenti con sistemi utilizzanti corpi illuminanti senza emissione di flusso luminoso oltre i 90° dall’asse verticale, come le armature stradali tipo “Cu-Off” o i proiettori con ottica di tipo asimmetrico opportunamente orientati. Inoltre, si raccomanda l’utilizzo di lampade al sodio a bassa pressione (NaLp) che permettono di raggiungere il rispetto dei valori di luminanza richiesti dalla normativa vigente e, nel contempo, si configurano validi nell’ottica del conseguimento di un significativo risparmio energetico, in ottemperanza agli standard richiesti dalla Comunità Europea.”

1.1.3. per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sul SIC/ZPS IT3210018 “Basso Garda”, dovrà essere inserito un articolo riportante le seguenti prescrizioni: • La progettazione sotto ordinata di ogni singolo intervento, come previsto dalla

Direttiva Habitat 92/43/CEE, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte;

• La progettazione del verde sia eseguita con l’obbiettivo di sviluppare una diversità fitocenotica il più possibile elevata, controllando le specie utilizzate al fine di limitare lo sviluppo di specie non autoctone o di specie alloctone invasive.

1.2. Le azioni strategiche nn. 1, 2, 3, 4 e 7 previste nell’ATO Am.2 vanno stralciate, in quanto le stesse oltre ad essere (...) “azioni strategiche potenzialmente impattanti” (...), come per altro indicato a

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pagina 9 delle integrazioni alla relazione per la Valutazione di Incidenza Ambientale, risultano essere in contrasto con le misure di conservazione approvate con DGRV 2371/2006.

1.3. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria.

1.4. la Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata con quanto riportato nel documento trasmesso dal Comune di Lazise con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010, con le prescrizioni di cui al presente parere nonchè con il Piano di Monitoraggio di cui al precedente punto 1.1.1.-

1.5. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria.

1.6. Codesto Comune deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale [integrato del Quadro Ambientale (vedi elaborato VAS 1 - Relazione Ambientale) delle integrazioni fornite con nota prot. n. 5453 del 11.03.2010 nonché con le su riportate prescrizioni], del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio.

2. in sede di attuazione del Piano: 2.1. il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PAT in ambito

urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 2.2. il Piano comunale di zonizzazione acustica dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative

del Piano degli Interventi. 2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1.,

dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale.

FIRMATO Il Vice Presidente

della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale all’Ambiente e Territorio)

Ing. Roberto Casarin

FIRMATO Il Segretario

della Commissione Regionale VAS (Dirigente della Direzione Valutazione Progetti e Investimenti)

Avv. Paola Noemi Furlanis Il presente parere si compone di 44 pagine