9
1 ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI 2 - ANNO SCOLASTICO 2010 - 2011 LAVORO DI GRUPPO SULLA CONTINUITA’ SOTTO-GRUPPO SCUOLE DELL’INFANZIA (insegnanti Battini, Loschi, Piluso) COMPETENZE IN USCITA dalla SCUOLA DELL’INFANZIA AREA LINGUISTICA e LOGICO MATEMATICA Per gli ambiti sopra citati, sono state individuate le competenze che si ritiene i bambini debbano aver acquisito al termine del percorso scolastico alla scuola dell’infanzia. Tale definizione rappresenta un impegno da parte delle scuole ad operare nella direzione indicata ma, ovviamente, non costituisce “garanzia” del raggiungimento per tutti i bambini degli obiettivi prefissati, soprattutto, al medesimo livello di competenza. A fianco dell’elenco delle competenze ci sono alcuni esempi di attività didattiche. Questa scelta è stata fatta per un duplice scopo: - per condividere una base comune, non solo di obiettivi ma anche di attività, da cui poter attingere per la progettazione del lavoro didattico delle sezioni dei 5 anni - per mostrare alla scuola primaria il tipo di lavoro che viene svolto con i bambini, la metodologia e le proposte didattiche - aspetti non marginali, ma decisivi, per la definizione del curricolo della scuola dell’infanzia. Ciò vale in particolare per due aspetti - l’approccio alla lingua scritta e al numero – per i quali le esemplificazioni ci sono parse necessarie per evitare fraintendimenti. Ci preme infatti sottolineare che la scuola dell’infanzia non ha nessun intento anticipazionista, così come emerge anche dalle indicazioni programmatiche* a cui ci riferiamo. Tali indicazioni, recependo studi di matrice cognitivista, rilevano che i bambini, ben prima dell’ingresso nella scuola dell’obbligo, elaborano in modo spontaneo idee, teorie e competenze utili al processo di costruzione del codice scritto e alla formazione del concetto di numero, che non possono essere ignorate. Da cui ne consegue l’inserimento di questi ambiti nel curricolo della scuola dell’infanzia. Una precisazione doverosa che auspichiamo possa essere utile anche per orientare il lavoro della scuola primaria. * “Orientamenti del 91” – “Indicazioni per il curricolo del 2007”, in allegato

Competenze in uscita lingua - logico matematica

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Competenze in uscita dalla scuola dell'infanzia ambiti lingua e logico-matematica

Citation preview

Page 1: Competenze in uscita lingua - logico matematica

1

ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI 2 - ANNO SCOLASTICO 201 0 - 2011

LAVORO DI GRUPPO SULLA CONTINUITA’ SOTTO-GRUPPO SCUOLE DELL’INFANZIA (insegnanti Batti ni, Loschi, Piluso)

COMPETENZE IN USCITA dalla SCUOLA DELL’INFANZIA AREA LINGUISTICA e LOGICO MATEMATICA Per gli ambiti sopra citati, sono state individuate le competenze che si ritiene i bambini debbano aver acquisito al termine del percorso scolastico alla scuola dell’infanzia. Tale definizione rappresenta un impegno da parte delle scuole ad operare nella direzione indicata ma, ovviamente, non costituisce “garanzia” del raggiungimento per tutti i bambini degli obiettivi prefissati, soprattutto, al medesimo livello di competenza. A fianco dell’elenco delle competenze ci sono alcuni esempi di attività didattiche. Questa scelta è stata fatta per un duplice scopo:

- per condividere una base comune, non solo di obiettivi ma anche di attività, da cui poter attingere per la progettazione del lavoro didattico delle sezioni dei 5 anni

- per mostrare alla scuola primaria il tipo di lavoro che viene svolto con i bambini, la metodologia e le proposte didattiche - aspetti non marginali, ma decisivi, per la definizione del curricolo della scuola dell’infanzia. Ciò vale in particolare per due aspetti - l’approccio alla lingua scritta e al numero – per i quali le esemplificazioni ci sono parse necessarie per evitare fraintendimenti. Ci preme infatti sottolineare che la scuola dell’infanzia non ha nessun intento anticipazionista, così come emerge anche dalle indicazioni programmatiche* a cui ci riferiamo. Tali indicazioni, recependo studi di matrice cognitivista, rilevano che i bambini, ben prima dell’ingresso nella scuola dell’obbligo, elaborano in modo spontaneo idee, teorie e competenze utili al processo di costruzione del codice scritto e alla formazione del concetto di numero, che non possono essere ignorate. Da cui ne consegue l’inserimento di questi ambiti nel curricolo della scuola dell’infanzia. Una precisazione doverosa che auspichiamo possa essere utile anche per orientare il lavoro della scuola primaria.

* “Orientamenti del 91” – “Indicazioni per il curricolo del 2007”, in allegato

Page 2: Competenze in uscita lingua - logico matematica

2

LINGUA - campo di esperienza “I DISCORSI E LE PAROL E” OBIETTIVI GENERALI

COMPETENZE

ESEMPI DI ATTIVITA’

ASCOLTARE / COMPRENDERE Capire messaggi e narrazioni orali

- Prestare attenzione ai discorsi altrui:

• ascoltare i compagni e gli adulti quando parlano • aspettare il proprio turno per intervenire • comprendere i punti di vista diversi dal proprio

- Ascoltare e comprendere richieste e messaggi linguistici di

varia natura (consegne, richieste, spiegazioni , ecc.)

COMUNICARE/ PARLARE Esprimersi verbalmente con un repertorio linguistico corretto e ben articolato

- Usare adeguatamente il linguaggio orale:

• pronunciare correttamente le parole • indicare propriamente oggetti, persone, azioni ed eventi • usare in modo opportuno i tempi dei verbi • formulare frasi di senso compiuto

- Arricchire il proprio linguaggio utilizzando parole nuove e frasi sempre più articolate e complesse

- Esprimersi ed interagire verbalmente comunicando:

• sensazioni, sentimenti e stati d’animo • opinioni, motivazioni, desideri e preferenze • proposte, ipotesi, previsioni

- Descrivere, analizzare, spiegare immagini, oggetti, situazioni

- Raccontare esperienze vissute e storie ascoltate rispettando i

nessi logici e spazio-temporali

CONVERSAZIONI a grande gruppo / piccolo gruppo / individuali su argomenti vari: • esperienze vissute • rapporti interpersonali • eventi particolari • storie, racconti, letture • esperienze didattiche inerenti ai vari campi di esperienza NARRAZIONI Ascolto di vari tipi di narrazioni (storie, fiabe, racconti, filastrocche, ecc. ) presentati attraverso la lettura / racconto dell’insegnante, audio / videocassette, materiali multimediali Analisi e rielaborazione di narrazioni (racconto di storie ascoltate o inventate, analisi dei personaggi e degli ambienti, individuazione delle parti significative, riordino delle sequenze, ricostruzione attraverso i disegni, verbalizzazioni e racconti delle storie ascoltate, invenzione del finale di una storia interrotta, ecc.) GIOCHI SIMBOLICI (travestimenti, telefono, burattini, drammatizzazioni) INTERAZIONI tra pari nei momenti di vita quotidiana e negli angoli gioco della sezione, in particolare nello spazio dedicato alla “lettura” (ANGOLO BIBLIOTECA) LETTURA DI IMMAGINI, descrizioni ed interpretazioni INDOVINELLI (es. individuare il nome dell’oggetto dalla descrizione delle qualità e/o funzione) Discussioni /confronti finalizzati all’IDEAZIONE di PROGETTI COMUNI e alla risoluzione di “situazioni problematiche” (es. invenzione di un gioco, realizzazione di una costruzione, ecc.)

Page 3: Competenze in uscita lingua - logico matematica

3

METALINGUAGGIO

Utilizzare il linguaggio per riflettere sulla lingua

- Dare spiegazioni di termini e/o espressioni linguistiche - Formulare giudizi sulla correttezza di una espressione linguistica

- “Giocare” con le parole

Giochi metalinguistici funzionali a - fornire interpretazioni al linguaggio (es. spiegare il significato delle parole, riconoscere e trovare sinonimi /contrari, parole con più significati, parole simili, ecc.)

- applicare regole linguistiche (es. riconoscere e trovare femminile /maschile, singolare / plurale, riconoscere errori grammaticali o sintattici)

- giocare con le parole: • modificare le parole con diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi,

dispregiativi /unendo insieme due parole conosciute / cambiando un fonema, ecc.

• scoprire ed inventare rime, assonanze, filastrocche • segmentare unità linguistiche (scomporre le parole, ricercare / indovinare

parole partendo dalla sillaba o del fonema iniziale)

APPROCCIO ALLA LINGUA SCRITTA Familiarizzare con il linguaggio scritto e con i processi cognitivi implicati nella letto-scrittura

- Mostrare capacità di “lettura ” intesa come:

• interpretare e decodificare figure e immagini, segni condivisi e simboli, grafici, schemi e tabelle

• anticipare testi in funzione del contesto in cui sono inseriti

- Mostrare capacità di “scrittura” intesa come: • elaborare e produrre segni da utilizzare come simboli • riempire e completare semplici grafici, schemi, tabelle • ideare e comporre (dettando) semplici testi scritti

- Avere familiarità con il codice scritto ed alcune sue

convenzioni (es. corrispondenza orale e scritto, differenza lettere e numeri, direzione della letto/scrittura …)

- Predisposizione di un ambiente ricco di stimoli per attività libera:

• angolo con “strumenti” per la scrittura spontanea (es. fogli, biro, timbri, lettere mobili, computer, ecc.);

• materiali scritti (riviste, giornali, libri, etichette, didascalie, cartellini nomi, banca delle parole, giochi strutturati tipo domino con lettere e parole).

- Uso di cartelloni con simboli scritti per registrare dati ed esperienze

didattiche (calendario delle presenze e del tempo meteorologico, assegnazioni incarichi, rappresentazioni di percorsi e mappe, misurazioni e quantificazioni, ecc.)

- Attività guidate:

• giochi di anticipazione e di ipotesi sul significato delle scritte in funzione del contesto (es, scatole alimentari, cartelloni pubblicitari, scritte all’interno della scuola, sui segnali stradali, ecc.)

• ascolto della lettura di testi diversificati per scopo e destinatario (es. storie, fumetti, avvisi, ricette, didascalie, corrispondenza)

• ideazione e composizione di semplici testi (dettatura all’insegnante)

Page 4: Competenze in uscita lingua - logico matematica

4

LOGICO- MATEMATICA - campo di esperienza “LO SPAZIO , L’ORDINE, LA MISURA” OBIETTIVI GENERALI

COMPETENZE

ESEMPI DI ATTIVITA’

DISCRIMINARE. CONFRONTARE ASSOCIARE

- Riconoscere le caratteristiche e le proprietà di oggetti/eventi

- Confrontare oggetti/eventi in base a determinate caratteristiche

e proprietà - Riconoscere e stabilire corrispondenze e associazioni tra

oggetti e/o eventi

RAGGRUPPARE

- Classificare oggetti in base ad un attributo (es. colore, forma,

dimensione, funzione)

MISURARE

- Riconoscere ed usare termini appropriati per esprimere la misura:

• grandezza (grande/piccolo) • altezza (alto- basso) • lunghezza (lungo corto) • spessore (spesso – sottile) • peso (pesante – leggero)

- Confrontare grandezze e stabilire relazioni quantitative

(più/meno grande – lungo – pesante … ) - Eseguire misurazioni con strumenti convenzionali e non

ORDINARE

- Seriare oggetti in base alla misura

- Ordinare fatti ed eventi secondo un criterio cronologico

(prima/dopo) e/o logico (causa/effetto)

- Riconoscere e riprodurre una sequenza ritmica

QUANTIFICARE

- Distinguere e confrontare le quantità utilizzando in modo

appropriato i termini: tutti – tanti – pochi - uno – nessuno - Stabilire semplici relazioni quantitative: di più/di meno, tanti

/quanti

I GIOCHI e le ESPERIENZE DI VITA QUOTIDIANA: - i giochi di finzione e di interpretazione dei ruoli (es "angoli strutturati"

della sezione quali il “fruttivendolo”, la “compravendita) - le routines della vita quotidiana, es. registrazioni sul cartellone dell’appello:

(presenze/assenze, tempo meteorologico, gli incarichi); attività quali apparecchiare, distribuire il materiale, riordinare, ecc.

- i giochi strutturati e non (es. le costruzioni, i puzzle, i domini, i memory,

giochi con i dadi, con le carte, giochi dell’oca, di strategia, di estrazione/probabilità …)

- le esperienze di cucina (misurare gli ingredienti, scandire l'ordine delle

azioni; "scrivere" la ricetta, ecc) ATTIVITA’ E GIOCHI SPECIFICI: - manipolazione e utilizzo di materiale strutturato (es. blocchi logici) e

non (oggetti e materiale di recupero) per riconoscerne le proprietà, eseguire confronti, associazioni, corrispondenze, ordinamenti quantificazioni

- misurazioni con strumenti convenzionali (bilancia, metro …) e non ( ad es.

utilizzare il passo per misurare uno spazio, una mano per misurare un oggetto … )

- giochi “geometrici” con le forme, es.

• le ombre • con materiale strutturato (forme incastri, puzzle, tangram) e non

(costruzioni, mosaico, collage); • tassellazioni (ricoprimento di superficie piana con “piastrelle” di forme

diverse); colorazione di regioni; ATTIVITA’ connesse con altri ambiti e/o contenuti: che diventano occasioni per attività di classificazione ordinamenti, successioni, misurazioni. Alcuni es. .

• i fenomeni naturali (coltivazioni: semina e crescita; l’albero e le foglie: caratteristiche e cambiamenti stagionali) ,

Page 5: Competenze in uscita lingua - logico matematica

5

- Ordinare / seriare insiemi in base alla quantità (dal meno

numeroso al più numeroso e viceversa) - Contare:

• conoscere la sequenza verbale dei numeri • stabilire una corrispondenza uno a uno • riconoscere il valore di quantità dell'ultima parola pronunciata

FARE ESPERIENZA DEI NUMERI

- Riconoscere il numero come segno scritto e distinguerlo da altri

codici e/o simboli - Comprendere i significati e le funzioni del numero: il numero

come espressione di • quantità • ordine • misura • nome (simbolo / etichetta)

.

LOCALIZZARE

- Orientarsi, nello spazio fisico e/o grafico, utilizzando i concetti

spaziali: • dentro/fuori • sopra/sotto • davanti/dietro • in alto/in basso • vicino/lontano • in mezzo/ai lati • da una parte/dall’altra (direzione)

- Iniziare a distinguere la destra e la sinistra su se stessi e nello

spazio fisico - Riconoscere spazi /linee aperte e chiuse

APPROCCIO PER PROBLEMI

- Utilizzare schemi e simboli per raccogliere registrare dati

- Riconoscere ed analizzare situazioni problematiche concrete utilizzando relazioni logiche (es. causa / effetto . vero/falso)

- Fare anticipazioni, elaborare previsioni, formulare semplici ipotesi

- Progettare ed inventare (oggetti, giochi, situazioni …)

• esperienze di galleggiamento (classificazione di oggetti che galleggiano e non)

• l’educazione stradale (forme geometriche)

• l’educazione alimentare (classificazione degli alimenti in base alla funzione nutritiva)

• identità corporea: osservazione delle caratteristiche del proprio corpo (colore occhi e capelli) e della crescita (misurazione di altezza, peso, lunghezza piedi …)

ATTIVITA’ relative ai NUMERI:

• Indagine con domande stimolo (Cosa sono i numeri? – a che servono? – dove si trovano?)

• “Caccia ai numeri” nell’ambiente circostante ed interpretazione del loro significato

• Utilizzo di modelli (numeri magnetici, da ricalcare, timbri, etichette, ecc-) • Conte, filastrocche, storie, canzoni sui numeri • Realizzazione delle “scatole dei numeri” (scatole trasparenti contenenti

quantità di oggetti corrispondenti al numero scritto sopra)

ATTIVITA’ relative all’ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO:

- Giochi motori di vario tipo finalizzati all’esplorazione dello spazio e alla sperimentazione diretta dei concetti spaziali (es. percorsi, labirinti, giochi a squadre …)

- Rappresentazioni grafiche dello spazio (es. la pianta della sezione, del giardino della scuola …) e dei giochi realizzati a livello motorio

- Riconoscimento e rappresentazione grafiche delle relazioni spaziali

ATTIVITA’ condivise (che comportano discussioni e confronti) quali • esperimenti • progetti • invenzioni

trasversali rispetto ai contenuti e ai campi di esperienza

Page 6: Competenze in uscita lingua - logico matematica

6

RIFERIMENTI CURRICOLARI LINGUA ORIENTAMENTI 91 - “I discorsi e le parole” “ E' lo specifico campo di esercizio delle capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta , la cui valida impostazione, sul piano culturale e scientifico, muove dal principio che la lingua si apprende all'interno di una varietà di contesti comunicativi e che essa, nella complessità dei suoi aspetti costitutivi (fonologico, lessicale, semantico, morfologico, sintattico, pragmatico), è un sistema governato da regole implicite, che si applicano anche se non si sanno descrivere. Le finalità proprie del campo si possono condensare nella acquisizione della fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione, nella disponibilità a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee ed opinioni, nell'impegno a farsi un'idea personale ed a manifestarla, nello sforzo di ascoltare e comprendere, nella disposizione a risolvere i conflitti con la discussione, nella consapevolezza della possibilità di esprimere le medesime esperienze in modi diversi. Il conseguimento di una reale capacità di comunicazione richiede che la scuola promuova l'esercizio di tutte le funzioni (personale, interpersonale, euristica, immaginativa e poetica, referenziale, argomentativa, metalinguistica) che risultano indispensabili per un comportamento linguistico rispondente alla complessità dei contesti ed alla ricchezza delle intenzioni, evitando di restringersi alle funzioni semplicemente regolative e informative. In termini più analitici, le principali abilità da far progressivamente acquisire agli alunni possono consistere: - nel prestare attenzione ai discorsi altrui e nel cercare di comprenderli; - nel farsi capire dagli altri pronunciando correttamente le parole, indicando

appropriatamente oggetti, persone, azioni ed eventi, usando in modo adeguato i tempi dei verbi, formulando frasi di senso compiuto;

- nell'analizzare e commentare figure di crescente complessità; - nel descrivere una situazione ad altri; - nel dar conto di una propria esperienza e nel rievocare un fatto; - nel riassumere una breve vicenda presentata sotto forma di lettura e di

racconto. ….. Lo sviluppo linguistico del bambino è favorito, in primo luogo, dalla conversazione regolata dall'adulto e dall'interazione con i coetanei. La conversazione regolata dall'adulto appare molto produttiva nel piccolo gruppo in cui tutti possono parlare e ascoltare. Il grande gruppo (il circolo di tutta la

sezione), invece, sebbene non faciliti lo scambio comunicativo, è comunque utile (purché non ecceda nella durata) a sviluppare un senso di appartenenza ed a condividere le informazioni e le proposte dell'insegnante. Nel piccolo gruppo regolato da un adulto si può parlare delle proprie esperienze personali, discutere di eventi condivisi a scuola, ragionare su fatti ed avvenimenti, eseguire un gioco collettivo, ascoltare fiabe, filastrocche, poesie e racconti, produrre e confrontare scritture spontanee, fare giochi di parole, scambiare significati e usi linguistici. Il racconto, il resoconto e l'invenzione di storie contribuiscono a far acquisire, nelle forme del pensiero narrativo, gli strumenti per comprendere il mondo naturale e sociale e per costruire la propria identità. Anche nella scuola, così come per alcuni bambini già avviene nella famiglia, l'interazione fra lingua orale e lingua scritta può continuare a svilupparsi in modo non casuale attraverso la familiarizzazione con i libri, la lettura dell'adulto, la conversazione e la formulazione di ipotesi sui contenuti dei testi letti. Il primo accostamento alla lingua scritta, infatti, è ormai avvertito come un nucleo qualificante per l'attività educativa della scuola dell'infanzia, sia come avvio all'incontro col libro e alla comprensione del testo sia come interessamento al sistema di scrittura, nei cui confronti il bambino elabora congetture ed effettua tentativi sin da quando comincia a differenziarlo dal disegno. Il processo di concettualizzazione della lingua scritta inizia quindi prima dell'ingresso nella scuola elementare ed è sostenuto dall'immersione in un ambiente ricco di fonti di informazione e di immagini, capace di stimolare anche la curiosità per la lingua ed i modi di scriverla. Per quanto riguarda l'interazione con i coetanei, opportunità di grande ricchezza linguistica sono presenti nel gioco simbolico, che consente ai bambini di concentrare l'attenzione per arrivare ad una identificazione e progettazione comune della finzione da condividere, ed in tutte quelle attività (giocare con materiali, esplorare, sperimentare, dipingere) che l'adulto presenta positivamente come collaborative. Per i bambini di questa fascia di età il parlare tra loro e con l'adulto mentre si svolgono delle attività motivanti, facendo piani e previsioni,costruendo spiegazioni, formulando ipotesi e giudizi, è uno strumento fondamentale per lo sviluppo del pensiero e del ragionamento. Lo sviluppo delle competenze sul piano della conversazione, della comprensione e delle abilità metalinguistiche è poi favorito dalle strategie comunicative (come la riformulazione, l'intervento "a specchio" e la focalizzazione dell'attenzione) messe in atto dall'insegnante al fine di realizzare un miglioramento ed un incremento dei dialoghi e degli scambi verbali fra i bambini. E' anche importante l'organizzazione di angoli disposti in modo da favorire la conversazione, la libera consultazione di albi, libri, giornali ed immagini, l'ascolto ed il racconto di storie al registratore, il gioco, le attività di pittura e di esplorazione scientifica. Lo strumento essenziale per accettare il livello di acquisizione dei bambini è l'osservazione in tutti i possibili contesti di uso del linguaggio. Si collocano in primo luogo le competenze relative a: - conversare (per la progressiva padronanza degli aspetti pragmatici e per l'arricchimento lessicale);

Page 7: Competenze in uscita lingua - logico matematica

7

- narrare eventi personali o piccole storie (per la verifica delle capacità sintattiche e dell'uso dei meccanismi della coerenza e della coesione); - comprendere ciò che viene raccontato o letto (attraverso la riformulazione di punti essenziali e la richiesta di spiegazioni); - usare un metalinguaggio (attraverso l'analisi di significati e di somiglianze semantiche e fonologiche fra parole, la ricerca di assonanze e rime, l'uso di verbi relativi a dire, significare, pensare). ….

INDICAZIONI 2007 - “I discorsi e le parole” Traguardi per lo sviluppo della competenza • Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e

precisa il proprio lessico. • Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le

proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.

• Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.

• Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.

• Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico

Page 8: Competenze in uscita lingua - logico matematica

8

LOGICO – MATEMATICA ORIENTAMENTI 91 - “Lo spazio, l’ordine, la misura” Questo campo di esperienza si rivolge in modo specifico alle capacità di raggruppamento, ordinamento, quantificazione e misu razione di fatti e fenomeni della realtà, ed alle abilità necessarie per interpretarla e per intervenire consapevolmente su di essa. A questo scopo, le abilità matematiche riguardano in primo luogo la soluzione di problemi mediante l'acquisizione di strumenti che possono diventare a loro volta oggetto di riflessione e di analisi. Intorno a tre anni il bambino esprime le prime intuizioni numeriche, come valutazioni approssimate della quantità nel contare gli oggetti, nel confrontare le quantità e le grandezze direttamente, mentre trova difficoltà ad ordinarle serialmente. Incomincia inoltre ad avvertire,esprimendole linguisticamente, alcune collocazioni spaziali e a riconoscere alcune proprietà comuni degli oggetti. Verso i sei anni - operando con oggetti, disegni, persone, ecc.- è in grado di contarli, di valutarne la quantità e di eseguirne operazioni sempre sul piano concreto, di ordinare più oggetti per grandezza, lunghezza e altezza, di classificarli per forma e colore, di localizzare le persone nello spazio, di rappresentare dei percorsi e di eseguirli anche su semplice consegna verbale. La scuola materna svolge la sua azione in due fondamentali direzioni: - raggruppare, ordinare, contare, misurare : ricorsi a modi più o meno sistematici di confrontare e ordinare, in rapporto a diverse proprietà, grandezze ed eventi; uso di oggetti o sequenze o simboli per la registrazione; impiego diretto di alcuni semplici strumenti di misura;quantificazioni, numerazioni, confronti; - localizzare : ricorso a modi, spontanei o guidati, di esplorare il proprio ambiente, viverlo, percorrerlo, occuparlo, osservarlo, rappresentarlo; ricorso a parole, costruzioni, modelli, schemi, disegni; costruzione di sistemi di riferimenti che aiutano il bambino a guardare la realtà da più punti di vista, coordinandoli gradualmente fra loro. E' anche opportuno sviluppare la capacità di porre in relazione , come: formulare previsioni e prime ipotesi; individuare, costruire ed utilizzare relazioni e classificazioni; costruire corrispondenze e rapporti di complementazione, unione, intersezione ed inclusioni tra classi; riconoscere invarianti; utilizzare strumenti di rappresentazione; operare riflessioni e spiegazione su numeri, sistemi di riferimento, modalità di rappresentazione e così via. A ciò si aggiunge l'opportunità di sviluppare le capacità di progettare e inventare , come: la creazione di progetti e forme, derivati dalla realtà o del tutto nuovi, di oggetti e spazi dell'ambiente; l'ideazione di storie; la realizzazione di giochi con regole più o meno formalizzate e condivise; le rappresentazioni spontanee o ricavate da quelle in uso e così via. Tutti gli aspetti dell'esperienza presentano, in maniera più o meno immediata e diretta, ma sempre pertinente, numerose e variate situazioni in grado di stimolare lo sviluppo di processi cognitivi di natura matematica, che offrono lo spunto per attività basate essenzialmente sul gioco,

sulla manipolazione, l'esplorazione, l'osservazione diretta, la collaborazione e il confronto con gli altri, lo scambio fra pari, le sollecitazioni occasionali dell'insegnante. Le varie forme di linguaggio naturale, a loro volta, costituiscono, per la loro ricchezza espressiva e la loro potenzialità logica, il punto di partenza di ogni attività di formalizzazione. La elaborazione e la conquista dei concetti matematici avviene quindi attraverso esperienze reali, potenziali e fantastiche che si aprono a percorsi e tracciati occasionali o programmati di razionalizzazione. L'insegnante, pertanto, potrà valersi di un ampio contesto di opportunità per proporre al bambino di svolgere, in un contesto per lui significativo, operazioni di matematizzazione a vario livello e guidarlo all'uso di espressioni adeguate di quantificazione, ordinamento e comparazione, interagendo attivamente con i suoi processi di argomentazione e sforzandosi di capire la logica che è alla base delle sue risposte. In particolare, vanno tenute presenti le attività di vita quotidiana (l'appello, il percorso casa-scuola, ecc.), la conoscenza di sé e la storia personale, i ritmi ed i cicli temporali, i giochi di gruppo e di squadra, l'ambientazione nello spazio (mappe, tracce, movimenti), le produzioni fantastiche (fiabe, drammatizzazioni, conte), l'esplorazione della natura, la progettazione di costruzioni e l'invenzione di storie. A questo si aggiunge la possibilità di introdurre il riferimento diretto ad oggetti matematizzati, come i materiali strutturati e la familiarizzazione con simmetrie e combinazioni di forme (ritagli, piegature, mosaici, incastri, ecc.). …. .

INDICAZIONI 2007 - LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura

Traguardi per lo sviluppo della competenza • Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta

quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.

• Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

• Si orienta nel tempo della vita quotidiana. • Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro

collocazione temporale;formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali.

• Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.

• Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi.

• È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni

• Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

Page 9: Competenze in uscita lingua - logico matematica

9