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Comune di ALIMENA Provincia di Palermo
Regolamento
sull’Ordinamento
degli Uffici e dei Servizi
Comunali
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S O M M A R I O
CAPO I PRINCIPI
Art. 1 - Oggetto del regolamento
Art. 2 - Criteri generali di organizzazione dell’Amministrazione e di gestione del personale
CAPO II STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COMUNE
Art. 3 - Struttura Organizzativa
Art. 4 - Articolazione della struttura organizzativa
Art. 5 - Indirizzo politico-amministrativo; funzioni e responsabilità
Art. 6 - Competenze del Sindaco in materia di personale
Art. 7 - Competenza della Giunta Comunale in rapporto a quelle dei Responsabili delle Aree e dei
Servizi
Art. 8 - Compiti di Programmazione – P.E.G.
Art. 9 - Dotazione Organica
Art. 10- Inquadramento- modifica del profilo
Art. 11 - Assegnazione
Art. 12 - Mobilità Interna
Art. 13 - Organigramma
Art. 14 - Piano triennale del fabbisogno del Personale
Art. 15- Disciplina delle mansioni
Art. 16 - Responsabilità del Personale
Art. 17 - Formazione ed aggiornamento del personale
Art. 18 - Polizza assicurativa – Patrocinio legale
Art. 19 - Direttore Generale
Art. 20 - Segretario Comunale
Art. 21 - Vice Segretario Comunale
Art. 22 - Responsabile dell’Area Economica e Finanziaria
Art. 23 - Responsabile di Area
Art. 24 - Attività propositiva e consultiva del Responsabile di Area
Art. 25 - Obbligo di parere
Art. 26 - Criteri per il conferimento e la revoca degli incarichi delle posizioni organizzative
Art. 27 - Sostituzione dei Responsabili di Area
Art. 28 - Responsabilità
Art. 29 - Conferenza dei Responsabili delle Aree
Art. 30 - Unità di progetto
Art. 31 - Responsabili dei Servizi
Art. 32 - Responsabilità del procedimento amministrativo e delle procedure
Art. 33 - Determinazioni Dirigenziali
Art. 34 - Deliberazioni
Art. 35 – Tecniche di redazione del Provvedimento amministrativo
Art. 36 - Contratti speciali extra dotazione organica per esigenze gestionali
Art. 37 - Contenuto del Contratto
Art. 38 - Collaborazioni coordinate e continuative
Art. 39 - Collaborazioni ad alto contenuto di professionalità
Art. 40 - Ufficio di Staff
Art. 41- Conferimento di incarichi a dipendenti di Amministrazioni pubbliche
Art. 42 - Spesa per i contratti a tempo determinato
Art. 43 - Orario di servizio e di lavoro
Art. 44 - Ferie-Permessi-Aspettative
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Art. 45- Incompatibilità
Art. 46 - Ufficio Contenzioso del Lavoro
Art. 47 - Pari opportunità
Art. 48 - Gestione del Personale distaccato da altri Enti
CAPO III RAPPORTI E RESPONSABILITA’
Art. 49 - Rapporti tra il Segretario Comunale e il Direttore Generale
Art. 50 - Rapporti tra il Direttore Generale e i Responsabili di Area
CAPO IV DISPOSIZIONI PARTICOLARI SUL PERSONALE
Sezione I Art. 51 - Il Responsabile del procedimento di accesso ai documenti
Art. 52 - Fascicoli personali
Art. 53 - Disciplina dei Concorsi e delle Assunzioni del Personale
Art. 54 - Disciplina del rapporto di lavoro. Costituzione del rapporto di lavoro
Sez. II Disciplina del Part-time Art. 55 - Costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale
Art. 56 - Modalità di costituzione o di trasformazione del rapporto di lavoro a part-time
Art. 57 - Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno
Art. 58 - Orario di lavoro del personale a tempo parziale
Art. 59 - Part-time e svolgimento di attività extra-contrattuali
Art. 60 - Trattamento economico normativo
Art. 61 - Lavoro aggiuntivo
Art. 62 - Prestazioni di lavoro straordinario
Art. 63 - Ulteriori prestazioni lavorative
CAPO V IL NUCLEO DI VALUTAZIONE INTERNO
Art.64 - Il Nucleo di valutazione
Art.65 - Composizione del Nucleo di valutazione
Art.66 - L’attività del nucleo di valutazione
Art.67 - Valutazione delle prestazioni dirigenziali
Art.68 – Facoltà di accesso
CAPO VI URP , Sportello Unico delle Imprese , Ufficio per i procedimenti disciplinari ,
Rappresentanti di parte pubblica .
Art.70 - Ufficio per le relazioni con il pubblico
Art.71 - Sportello Unico per le imprese
Art.72 – Ufficio per i procedimenti disciplinari
Art.73 - Entrata in vigore
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ALLEGATI:
A. Atti di Amministrazione e Gestione del Personale
B. Funzionigramma
C. Organigramma
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CAPO I
PRINCIPI
Sez. I - Principi
Art.1
Oggetto del regolamento
1.Il presente regolamento, in conformità agli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio Comunale,
disciplina le funzioni e le attribuzioni delle aree , dei servizi e degli uffici del Comune di Alimena .
2. I1 regolamento di organizzazione definisce la struttura organizzativa dell’Ente e disciplina i
rapporti fra le sue componenti in funzione dell’obiettivo del costante soddisfacimento degli interessi
e dei bisogni della comunità locale, in riferimento ai cambiamenti sociali, economici e culturali che
coinvolgono la stessa collettività.
Art.2
Criteri generali di organizzazione
dell'amministrazione e di gestione del personale
1. L'organizzazione delle Aree , dei servizi e degli uffici del Comune è fondata sui principi
contenuti nella Costituzione, nello Statuto e nelle leggi.
2. L'organizzazione è funzionale al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e dello sviluppo sociale
ed economico del territorio.
3. I criteri che ispirano l'esercizio dell'attività di organizzazione dell'amministrazione comunale
sono:
• l'imparzialità, l'efficienza, l'efficacia e l'economicità;
• la distinzione tra le responsabilità di indirizzo e controllo e quelle di gestione e
conseguimento dei risultati relativi ai programmi approvati dai competenti organi di
indirizzo politico-amministrativo;
• la chiara individuazione di responsabilità e dei relativi livelli di autonomia con riferimento
agli obiettivi e alle risorse assegnate al diversi livelli di direzione e gestione;
• la centralità delle esigenze dei cittadini;
• la trasparenza dell’azione amministrativa e la garanzia del diritto di accesso dei cittadini;
• la flessibilità organizzativa in relazione alle dinamiche dei bisogni della cittadinanza e degli
utenti e alle relative modificazioni dei sistemi di erogazione dei servizi;
• la piena valorizzazione delle risorse umane e l'ottimizzazione della gestione delle risorse
finanziarie e strumentali;
• la garanzia, nelle scelte di indirizzo organizzativo e gestionale nonché nella loro concreta
attuazione, delle pari opportunità fra uomini e donne per l'accesso al lavoro, al trattamento
giuridico ed economico, allo sviluppo professionale ed alla partecipazione a uffici e
commissioni istituiti dal Comune.
• la costante valutazione dei risultati conseguiti in conformità ai principi di trasparenza ed
economicità;
• la collaborazione ed il coordinamento con le altre autonomie locali e funzionali.
4. Al fine del miglioramento dell’attività amministrativa e del perseguimento di livelli ottimali
di efficienza ed efficacia, l’ente assicura lo sviluppo del sistema informativo comunale.
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CAPO II STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COMUNE
Art.3
Struttura Organizzativa
1. Gli uffici ed i servizi del Comune sono organizzati in Aree, ciascuna con una propria competenza
specifica.
2. Ciascuna struttura organizzativa è definita in base a criteri di autonomia funzionale ed
economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità.
3. Le clausole di diritto civile, stabilite con la contrattazione collettiva nazionale e decentrata,
integrano automaticamente - per quanto possibile - il presente atto, in base alle norme degli artt. 2,
comma 2°, del d.lgs. n. 165/2001.
Art.4
Articolazione della struttura organizzativa
1. La struttura è articolata in Aree , Servizi e Uffici .
2. L’articolazione della struttura, non costituisce fonte di rigidità organizzativa, ma razionale ed
efficace strumento di gestione. Deve, pertanto, essere assicurata la massima collaborazione ed il
continuo interscambio di informazioni ed esperienze tra le varie articolazioni dell’ente.
3. L’Area è la struttura organica di massima dimensione dell’Ente, deputata:
a) alle analisi di bisogni per attività omogenee;
b) alla programmazione;
c) alla realizzazione degli interventi di competenza;
d) al controllo, in itinere, delle procedure;
e) alla verifica finale dei risultati.
4. L’Area comprende uno o più servizi secondo raggruppamenti di competenza adeguati
all’assolvimento di una o più attività omogenee.
5. All’Area è preposto , di norma , un funzionario di categoria D) .
6. Il Servizio costituisce un’articolazione dell’Area. Interviene in modo organico in un ambito
definito di discipline o materie per fornire servizi rivolti sia all’interno che all’esterno dell’Ente;
svolge inoltre precise funzioni o specifici interventi per concorrere alla gestione di un’attività
organica. Il Servizio costituisce di norma l’unità organizzativa cui il Responsabile di Area affida,
con proprio provvedimento, l’istruttoria dei singoli procedimenti compresi nell’ambito di propria
competenza.
7. Il Servizio comprende raggruppamenti di procedimenti adeguati all’assolvimento coerente e
compiuto di una o più attività omogenee. Costituisce un’unità operativa interna all’Area che
gestisce l’intervento in specifici ambiti della materia e ne garantisce l’esecuzione. Interviene in
modo organico in un ambito definito di discipline o materie per fornire servizi rivolti sia all’interno
che all’esterno dell’Ente; svolge inoltre precise funzioni o specifici interventi per concorrere alla
gestione di un’attività organica.
8. Il numero dei servizi e le rispettive attribuzioni sono definiti tenendo conto della omogeneità od
affinità delle materie, della complessità e del volume delle attività, della quantità e qualità delle
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risorse umane, finanziarie e strumentali a disposizione, contemperando le esigenze di funzionalità
con quelle di economicità.
9. Al Servizio è preposto, di norma, un dipendente di categoria C), o D) , se presente.
10. L’ufficio costituisce una unità operativa interna al servizio che gestisce l’intervento in specifici
ambiti della materia e ne garantisce l’esecuzione.
11. Il numero degli uffici e le rispettive attribuzioni sono definiti in base ai criteri di cui all’art.2
precedente e tenendo conto della omogeneità od affinità delle materie, della complessità e del
volume delle attività, dell’ampiezza dell’area di controllo del responsabile dell’ufficio, della
quantità e qualità delle risorse umane, finanziarie e strumentali a disposizione, contemperando le
esigenze di funzionalità con quelle di economicità.
Art.5
Indirizzo politico-amministrativo
Funzioni e responsabilità
1. Gli organi di Governo definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare e verificano la
rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite. Ad essi
spettano, in particolare:
• le decisioni in materia di atti normativi e l’adozione dei relativi atti di indirizzo
interpretativo ed applicativo;
• la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l’azione
amministrativa e la gestione;
• la individuazione delle risorse umane, materiali ed economiche finanziarie da destinare alle
diverse finalità e la loro ripartizione tra le Aree;
• la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di
tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi;
• le nomine, designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da specifiche disposizioni;
• gli altri atti indicati dalle Leggi, dallo Statuto, dai Regolamenti, dal D.lgs. n. 165/2001 e
successive modificazioni ed integrazioni.
2. Ai Responsabili di Area spetta la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa compresa
l’adozione di tutti gli atti, che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, mediante autonomi
poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono
responsabili della gestione e dei relativi risultati.
Art.6
Competenze del Sindaco in materia di personale
1. Le competenze che restano in capo al Sindaco in materia di personale sono:
a) la nomina del Segretario Comunale;
b) la nomina di Direttore Generale;
c) la nomina dei responsabili di Area e dei loro sostituti;
d) l’attribuzione e definizione degli incarichi di collaborazione esterna;
e) la nomina dei responsabili della gestione e dell’organizzazione: dell’I.C.I., dell’imposta
comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni, della tassa o canone per l’occupazione
di spazi ed area pubbliche, della tassa o tariffe per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni;
f) la nomina dell’economo e del suo sostituto ;
g) l’individuazione dei collaboratori degli uffici posti alle dirette dipendenze sue, della giunta o
degli assessori;
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h) la nomina del responsabile dell’ufficio statistica;
i) la nomina del responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico;
j) la nomina del responsabile protezione civile;
k) la nomina del Responsabile dello sportello unico per le attività produttive;
l) la nomina di esperti esterni ai sensi delle disposizioni vigenti;
m)la nomina dei Responsabili di Area membri dell’ufficio competente per i procedimenti
disciplinari;
n) la nomina del coordinatore del servizio di Polizia Municipale.
2. Gli atti di competenza del Sindaco implicanti assunzione di impegno di spesa sono adottati di
concerto con il responsabile dell’Area Economica e Finanziaria che appone il visto di regolarità
contabile attestante la copertura finanziaria .
3. La responsabilità del responsabile dell’ Area Economica e Finanziaria riguarda esclusivamente
l’assunzione dell’impegno di spesa, non anche la titolarità del provvedimento che rimane in capo al
Sindaco.
Art. 7
Competenze della Giunta Comunale in rapporto
a quelle dei responsabili delle Aree e dei Servizi
1. In conformità alle competenze espressamente previste dalla legge e dallo Statuto Comunale ,
oltre all’adozione del regolamento degli uffici e dei servizi , all’approvazione e alla modifica della
dotazione organica, alla Giunta competono:
a) i provvedimenti iniziali e conclusivi di assunzione, mobilità esterna, distacco del personale,
risolutivi del rapporto di lavoro dei dipendenti, che non siano di competenza del Sindaco;
b) la riassunzione di personale già dimessosi;
c) l’approvazione dei progetti definitivi ed esecutivi;
d) l’approvazione delle variazioni delle tariffe;
f) l’approvazione di provvedimenti di alta discrezionalità;
g) l’affidamento degli incarichi professionali basati su scelte discrezionali, relativi ad attività
intellettuali.
h) la determinazione degli obiettivi di gestione con assegnazione delle dotazioni necessarie ai
responsabili delle aree dell’Ente ( P.E.G.);
i) la definizione delle priorità per obiettivi, piani e programmi per l’azione e la gestione
amministrativa.
j) l’approvazione del programma triennale del fabbisogno del personale;
k) l’erogazione di contributi;
l) la nomina dei componenti della delegazione di parte pubblica;
m) la formulazione delle direttive cui la delegazione di parte pubblica deve attenersi in fase di
negoziazione del contratto collettivo decentrato integrativo ed in tutti gli altri casi in cui è prevista
la concertazione o la contrattazione con le organizzazioni sindacali;
n) l’autorizzazione al Presidente della delegazione trattante di parte pubblica a sottoscrivere in via
definitiva il contratto decentrato.
ART. 8
Compiti di programmazione - Piano Esecutivo di Gestione
1. Al Sindaco ed alla Giunta Comunale, nel quadro dell'ordinamento vigente e secondo le rispettive
attribuzioni disciplinate dallo Statuto, compete la determinazione degli obiettivi da perseguire e la
definizione dei programmi da realizzare, nonché l'adozione delle direttive e degli indirizzi generali
per la relativa attuazione e la verifica dei risultati conseguiti.
8
2. La Giunta Comunale, con la collaborazione, l'ausilio e l'apporto propositivo del Segretario e dei
Responsabili di Area, formula annualmente, prima dell’esercizio e comunque entro il trentesimo
giorno successivo all'esecutività della delibera di approvazione del bilancio preventivo, il Piano
Esecutivo di Gestione, ai sensi dell'articolo 169 del T.U.E.L. approvato con D.Lgs. n. 267/2000.
3. Il Piano Esecutivo di Gestione definisce:
• la programmazione operativa;
• gli obiettivi ed i programmi gestionali per servizio;
• le specifiche risorse finanziarie da assegnare ai responsabili delle aree;
• le risorse umane e strumentali necessarie alla realizzazione dei programmi.
Art. 9
Dotazione organica
1. La dotazione organica del Comune individua il numero dei profili e dei posti a tempo
indeterminato, determinato e a tempo parziale distinti in base ai sistemi di inquadramento e di
classificazione contrattuale.
2. L’assetto della struttura e la dotazione organica vengono sottoposte a periodica verifica da parte
della Giunta e, comunque , in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di
personale di cui all’art. 22 della Legge 23/12/1998, n.448, e successive modificazioni ed
integrazioni e con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria.
3. L’approvazione della dotazione organica e le successive variazioni sono disposte dalla Giunta
Comunale previa consultazione con le organizzazioni sindacali (art. 6, comma 1, D. Lgs. n.
165/2001) .
Art. 10
Inquadramento – Modifica del profilo professionale
1. I dipendenti sono inquadrati nel rispetto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di
lavoro.
2. L’inquadramento, pur riconoscendo uno specifico livello di professionalità e la titolarità del
rapporto di lavoro, non conferisce una determinata posizione nell’organizzazione del Comune, né
tantomeno l’automatico affidamento di responsabilità delle articolazioni della struttura ovvero una
posizione gerarchicamente sovraordinata.
3. Il dipendente esercita le mansioni proprie della categoria di inquadramento, come definite dal
contratto collettivo di lavoro, dal contratto individuale di lavoro, da eventuali ordini di servizio o
disposizioni interne.
4. Il dipendente può essere adibito, in casi eccezionali e limitati temporaneamente, a svolgere
attività non prevalenti della qualifica immediatamente superiore a quella di inquadramento, senza
che ciò possa determinare variazioni nel trattamento economico.
5. Al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi programmati dall’Amministrazione, in
relazione ai servizi svolti dall’ente ed alle esigenze di operatività, la Giunta, nel rispetto delle
previsioni della dotazione organica, può procedere alla modifica dei profili professionali del
personale in servizio, d’ufficio o su domanda. Il procedimento di cui al presente comma interesserà
le OO.SS. , come previsto dal vigente CCNL.
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6. Qualora più dipendenti appartenenti alla stessa categoria sono interessati al cambio di profilo
verrà effettuata apposita selezione in base al punteggio del titolo di studio richiesto per l’accesso al
posto. In caso di parità avrà la precedenza il dipendente con la maggiore anzianità di servizio
maturata nella categoria . In caso di ulteriore parità verrà preferito il dipendente più giovane di età .
7. La modifica definitiva del profilo è subordinata al superamento di un periodo di tirocinio, da
svolgersi mediante affiancamento al Responsabile della struttura competente, della durata di tre
mesi. Allo scadere di tale periodo in assenza di rilievi ostativi evidenziati dal Responsabile del
Settore competente, la modifica del profilo diverrà definitiva.
6. In caso di revisione del sistema di classificazione del personale, l’Ente dopo l’approvazione della
nuova dotazione organica procederà al primo inquadramento dei dipendenti comunali con atto
deliberativo della Giunta Municipale, fermo restando per gli inquadramenti successivi le
competenze, ai sensi delle leggi vigenti, Statuto, regolamenti e CCNL, del Segretario comunale e
dei Responsabili di Area .
Art. 11
Assegnazione
1. La Giunta Comunale assegna il personale dipendente alle articolazioni della struttura
individuate.
2. Nell’ambito del contingente di cui al comma precedente, il Responsabile di Area assegna le unità
di personale alle singole posizioni di lavoro, nel rispetto del profilo professionale e sulla base delle
eventuali mutevoli esigenze connesse con l’attuazione dei programmi dell’Amministrazione, per
assicurare la piena funzionalità del servizio.
3. Dell’assegnazione disposta viene data ampia comunicazione.
4. L’assegnazione tuttavia non esclude l’utilizzazione del dipendente per gruppi di lavoro infra ed
intersettoriali, che vengono costituiti secondo criteri di flessibilità, per la realizzazione di specifici
obiettivi.
Art. 12
Mobilità Interna
1. La mobilità del personale all'interno dell'Ente, funzionale alle esigenze organizzative, risponde a
criteri di flessibilità, economicità, competenza e professionalità. Deve tendere ad assicurare il
raggiungimento degli obiettivi programmati dall'amministrazione in relazione ai servizi svolti
dall'Ente.
2. Il personale, escluso i Responsabili di Area, può essere trasferito da un’ Area ad un’ altra dalla
Giunta Comunale, previo parere del Responsabile dell’Area di appartenenza, in relazione alle
esigenze di cui sopra (mobilità interna Intersettoriale).
3. La mobilità infrasettoriale dei dipendenti assegnati all’Area è di competenza del relativo
Responsabile.
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Art. 13
Organigramma
1. Le Aree e i Servizi, che costituiscono la “ struttura organizzativa standard “ del Comune di
Alimena in armonia con le esigenze organizzative e gestionali fondamentali, sono sinteticamente
individuati nell’Organigramma allegato sotto la lett. C) al presente Regolamento.
2. L’organigramma evidenzia la composizione della struttura organizzativa del Comune e identifica
i servizi contenuti all’interno di ogni Area e il personale ivi assegnato. E’ tenuto costantemente
aggiornato a cura del Responsabile del Servizio competente per l’organizzazione e la gestione del
personale.
Art.14
Programma Triennale del Fabbisogno del Personale
1. Il programma triennale del fabbisogno del personale costituisce l’atto fondamentale per la
determinazione, su base triennale, del fabbisogno di risorse umane necessarie per assicurare la
funzionalità dell’Ente.
2. Il piano è adottato in funzione degli obiettivi fissati dall’Amministrazione Comunale ed in
rapporto ai vincoli di bilancio.
3. La Giunta Comunale approva il Piano coerentemente con gli strumenti di programmazione
economico-finanziaria previo parere dell’organo di revisione.
4. In ogni caso, la spesa programmata per il personale deve ridursi nella percentuale eventualmente
prevista dalle norme sulla finanza pubblica.
Art. 15
Disciplina delle mansioni e requisiti per l’attribuzione di mansioni superiori
1. Il dipendente deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni
considerate equivalenti nell’ambito della classificazione professionale prevista dai contratti
collettivi, ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore, che abbia successivamente
acquisito per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive. L’esercizio
di fatto di mansioni non corrispondenti alla categoria di appartenenza non ha effetto ai fini
dell’inquadramento del lavoratore .
2. Il dipendente, per obiettive esigenze di servizio, può essere adibito a svolgere mansioni superiori
secondo le previsioni di legge e di contratto nei sottoelencati casi:
a) nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora
siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti;
b) nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con
esclusione dell’assenza per ferie, per la durata dell’assenza.
3. Si considera svolgimento di mansioni superiori soltanto l’attribuzione in modo prevalente, sotto il
profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni appartenenti alla
categoria giuridica immediatamente superiore rispetto a quella di provenienza.
4. Nei casi di cui al comma due, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al
trattamento previsto per la qualifica superiore. Qualora l’utilizzazione del dipendente sia disposta
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per sopperire a vacanza di posto in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di
novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, deve essere
avviata la procedura per la copertura del posto vacante.
5. Al di fuori delle ipotesi di cui al comma 2, è nulla l’assegnazione del lavoratore a mansioni
proprie di una qualifica superiore, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento
economico con la qualifica superiore. Chi ha disposto l’assegnazione risponde personalmente del
maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave.
6. Al verificarsi di una delle condizioni previste dal precedente comma 2 il Responsabile dell’Area
al quale il lavoratore da incaricare è stato assegnato, attribuisce con provvedimento motivato le
mansioni superiori. Il lavoratore può essere adibito a mansioni superiori se in possesso dei requisiti
d’accesso stabiliti dal vigente regolamento dei concorsi per la progressione verticale alla categoria
successiva , cui è ascritto il profilo di destinazione. Le mansioni superiori possono essere attribuite
ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato assegnati alla struttura ove si verifica la
vacanza del posto o l’assenza del lavoratore da sostituire, nei casi in cui ciò sia possibile.
7. Il Responsabile dell’Area competente , nella scelta del dipendente a cui attribuire le mansioni
superiori, dovrà tenere conto dei requisiti culturali e del titolo di studio, delle capacità professionali
e delle esperienze lavorative da ciascuno maturate nell’Area , nonché del curriculum professionale
del dipendente.
In nessun caso il conferimento di mansioni superiori può avere decorrenza retroattiva.
L’affidamento di mansioni superiori corrispondenti a posizioni apicali al fine di consentire
l’assunzione di posizione organizzativa è disposto con provvedimento del Sindaco purché
sussistano le condizioni di cui al comma 2 .
8. Per esigenze di servizio, su disposizione del Segretario Comunale, previa intesa con i
Responsabili di Area interessati, i dipendenti possono essere incaricati di compiti specifici di Aree
diverse da quelle di appartenenza, ferme restando le competenze e le mansioni proprie .
9. Alla stregua di cui al comma precedente, per esigenze di servizio, su disposizione del Sindaco, i
Responsabili di Area possono essere incaricati della responsabilità di singoli progetti e/o
procedimenti di competenza di altre Aree ; in tal caso, l’attribuzione della responsabilità per i
singoli progetti e/o procedimenti di cui sopra, comporta l’assunzione delle funzioni di cui all’art.
51, comma 3, della legge 142/90, nel testo recepito dalla L.R. n. 48/91 e successive modifiche e
integrazioni, ivi compresi l’assunzione degli impegni di spesa e l’apposizione dei pareri sulle
proposte di deliberazione.
Art. 16
Responsabilità del personale 1. Ciascun dipendente è direttamente responsabile del procedimento affidatogli, sotto i profili della
qualità, dei tempi di esecuzione e dell’utilizzo delle risorse strumentali a sua disposizione. Egli
risponde direttamente delle prestazioni.
2. Il dipendente svolge la sua attività lavorativa con il massimo di autonomia realizzativa,
compatibile con il metodo di lavoro e le esigenze della struttura in cui opera. Partecipa, fornendo il
proprio contributo, ai momenti collegiali della gestione della propria Area, collabora con gli altri
operatori e, nei limiti del lavoro affidatogli, intrattiene rapporti diretti anche con operatori
appartenenti ad altre Aree.
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3. Il dipendente conforma la sua condotta ai doveri sanciti dall'Ordinamento giuridico, e in
particolare a quelli contenuti nei C.C.N.L. di comparto. Ha l'obbligo della scrupolosa osservanza
delle disposizioni del Codice di Comportamento e del Codice Disciplinare dei dipendenti delle
Pubbliche Amministrazioni, allegato al vigente C.C.N.L. di comparto Enti Locali.
4. Il dipendente esegue le disposizioni inerenti l'espletamento delle proprie funzioni e mansioni che
gli vengono impartite dai superiori. Se ritiene che l'ordine sia palesemente illegittimo, il dipendente
deve farne rimostranza a chi l'ha impartito, dichiarando le ragioni; se l'ordine è rinnovato per iscritto
ha il dovere di darvi esecuzione. Il dipendente non deve, comunque, eseguire l'ordine quando l’atto
sia vietato dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo.
Art. 17
Formazione ed aggiornamento del personale
1. La formazione, l’aggiornamento ed il perfezionamento professionale del personale sono
assicurati garantendo un finanziamento annuale delle relative attività con risorse finanziarie non
inferiori all’1% della spesa complessivamente prevista per il personale.
2. Al fine di garantire un idoneo e permanente percorso formativo l’Ente promuove l’attivazione di
forme associative o di convenzionamento con altri enti locali, soggetti privati e pubblici.
Art. 18
Polizza assicurativa - Patrocinio legale
1. Il Comune stipula polizze assicurative a proprio carico per la tutela giudiziaria del Responsabili
di Area. L’ente assume le iniziative necessarie per la copertura assicurativa della responsabilità
civile dei dipendenti titolari di posizione organizzativa, del Segretario Comunale, dei dipendenti
incaricati dell’attività di progettazione interna e del responsabile unico del procedimento, nominato
ai sensi della L. n. 104/99 come recepita dalle leggi regionali n. 7/2002 e 7/2003 e successive
modifiche e integrazioni .
2. L’Ente, anche a tutela dei propri diritti ed interessi, ove si verifichi l’apertura di un procedimento
di responsabilità civile, penale o amministrativa nei confronti di un suo dipendente per fatti o atti
direttamente connessi all’espletamento del servizio e all’adempimento dei propri compiti d’ufficio,
assumerà a proprio carico, a condizione che non sussista conflitto di interessi, ogni onere di difesa
sin dall’apertura del procedimento, facendo assistere il dipendente da un legale di comune
gradimento.
3. In caso di sentenza di condanna esecutiva per fatti commessi con dolo o colpa grave, l’ente
ripeterà dal dipendente tutti gli oneri sostenuti per la sua difesa in ogni stato e grado di giudizio.
4. Qualora aprioristicamente non sia possibile stabilire l’insussistenza del conflitto di interessi, il
dipendente provvederà a farsi assistere da un proprio difensore di fiducia e nel caso sia stato
dichiarato esente da responsabilità avrà diritto al rimborso di tutte le spese sostenute.
5. La disciplina del comma 2 del presente articolo non si applica ai dipendenti assicurati ai quali è
stato attribuito uno degli incarichi di cui agli art. 8 e ss. del CCNL del 31.03.1999.
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Art.19
Direttore Generale
1. Il Sindaco con propria determinazione, previa deliberazione della Giunta comunale, può
procedere alla nomina del Direttore generale, al di fuori della dotazione organica dell’Ente e con
contratto a tempo determinato scegliendolo intuitu personae, previa stipula di convenzione tra
Comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i 15.000 abitanti. In tale caso il direttore
generale provvede anche alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i Comuni interessati.
2. Quando non risultano stipulate le convenzioni previste dal comma 1, le relative funzioni possono
essere conferite dal Sindaco al Segretario Comunale; in tal caso la Giunta Comunale determina il
relativo trattamento economico in conformità al C.C.N.L. di categoria.
3. Il Direttore generale riceve una retribuzione onnicomprensiva, stabilita in una percentuale
congrua dalla Giunta Comunale.
4. Il Direttore generale è revocato con determinazione del Sindaco, previa deliberazione della
Giunta comunale. La durata dell’incarico non può eccedere quella del mandato del Sindaco.
5. Nell’ambito dell’azione amministrativa, che adotta il metodo della programmazione annuale e
pluriennale degli obiettivi politico-amministrativi e sociali e della pianificazione per progetti
dell’attività di gestione del Comune, il direttore generale svolge le attribuzioni e le funzioni
seguenti:
a) provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo del Comune,
secondo le direttive impartite dal Sindaco;
b) sovrintende alla gestione delle attività del Comune, coordinando - quale superiore gerarchico, ai
sensi dell’art. 15, comma 3°, del d.lgs. n. 165/2001 e successive integrazioni e modificazioni -
l’azione dei responsabili delle Aree, degli Uffici e dei Servizi del Comune, al fine di perseguire
livelli ottimali di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa ;
c) presiede la conferenza periodica dei responsabili di Area, coordinando l’attività degli stessi e
svolgendo funzioni di sovraintendenza con ogni effetto e responsabilità di legge ;
d) predispone il piano dettagliato degli obiettivi previsto dall’art. 197, comma 2°, lett. a) del d.lgs
n.267/2000;
e) predispone le proposte del piano esecutivo di gestione da assegnare ai singoli Capi Settore
responsabili di budget, in base alle norme dell’art. 169 del d.lgs n. 267/2000;
f) collabora direttamente con il Sindaco e con la Giunta per l’esercizio di tutte le funzioni di
indirizzo e controllo, anche in riferimento ai compiti di controllo interno, in raccordo con il nucleo
di valutazione del Comune, ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. n.165/2001 e successive modificazioni ed
integrazioni;
g) è responsabile del risultato dell’attività dei Capi Area, della realizzazione dei programmi e dei
progetti loro affidati, in relazione agli obiettivi, dei rendimenti e dei risultati della gestione
finanziaria, tecnica ed amministrativa;
h) riceve le relazioni annuali dei Capi Area ed esprime il proprio giudizio con relazione al Sindaco,
al fine di ogni successiva decisione del Sindaco per tutti gli effetti contrattuali degli stessi;
i) collabora con il Segretario Comunale, nell’interesse dell’Amministrazione e per il buon
andamento delle attività istituzionali. Qualora egli, per esigenze di servizio, abbisogna di consultare
il Segretario Comunale, fa una richiesta al Sindaco, che disporrà i tempi e i modi di tale azione
consultiva;
l) convoca, presiede ed indirizza la conferenza dei servizi di cui all’art. 14 della Legge 7 agosto
1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni, come recepita dalla L.R. n. 10/91 e s.m.i.;
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m) è attributario di interventi di piano esecutivo di gestione allorché trovasi in posizione
dirigenziale con poteri di gestione ed esternazione;
n) svolge qualsiasi ulteriore e diversa attività prevista per il direttore generale dalle leggi dello
Stato, dallo Statuto Comunale, dal Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi e dalle
altre norme vigenti del d.lgs n°165/2001 e successive modificazioni ed integrazioni e collabora per
le adunanze del Consiglio Comunale e per le attività della Giunta, tenendosi a disposizione del
Sindaco.
6. Qualora il Direttore Generale sia assente, per qualsiasi causa di impedimento o il posto risulti
momentaneamente vacante, il Sindaco - con proprio atto- può affidare pro-tempore i compiti e le
funzioni di Direttore Generale al Segretario Comunale. In tal caso al Segretario Comunale è dovuta
la retribuzione del Direttore in proporzione al periodo cui svolge le relative funzioni.
Art. 20
Segretario Comunale
1. Il Segretario comunale è nominato - con atto monocratico del Sindaco - con le procedure e i
termini previsti dal DPR. 465/97 e dal D.Lgs. n. 267/2000 .
2. La nomina del Segretario Comunale ha durata corrispondente a quella del mandato elettorale del
Sindaco .
3. Il Segretario Comunale continua ad esercitare le proprie funzioni, dopo la cessazione del mandato
del Sindaco, che lo ha nominato, fino alla riconferma o alla nomina del nuovo Segretario Comunale.
4. Il Segretario Comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-
amministrativa nei confronti degli organi dell’Ente, in ordine alla conformità dell’azione
amministrativa, alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti.
5. Il Sindaco, ove si avvalga della facoltà prevista dal comma 1 dell’articolo 108 del D.Lgs. n.
267/2000, contestualmente al provvedimento di nomina del direttore generale disciplina, secondo
l’ordinamento dell’Ente e nel rispetto dei loro distinti ed autonomi ruoli, i rapporti tra il Segretario
Comunale ed il Direttore Generale.
6. Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Responsabili di Area e
dei responsabili dei servizi e ne coordina l’attività, salvo quando, ai sensi e per gli effetti del citato
articolo 108 , comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, il Sindaco abbia nominato il Direttore Generale.
7. Il Segretario Comunale, inoltre:
a) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio e della
giunta e ne cura la verbalizzazione;
b) può rogare tutti i contratti nei quali l’ente è parte ed autenticare scritture private e atti unilaterali
nell’interesse dell’ente. E’ comunque fatta salva la facoltà dell’ente di avvalersi di un notaio in caso
di compravendita di beni immobili o di particolare complessità dell’atto anche sotto l’aspetto delle
attività prodromiche o successive allo stesso;
c) esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti o conferitagli dal Sindaco;
d) collabora con il Direttore generale sulla base delle disposizioni del Sindaco;
e) autorizza le ferie, i premessi e le missioni ai Responsabili di Area .
8. Qualora al Segretario Comunale siano state attribuite le funzioni di Direttore Generale questi
esercita anche le attribuzioni di cui al precedente art. 19 . In tal caso è attribuita e stabilita dalla
Giunta Comunale un’apposita indennità .
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Art. 21
Vice-Segretario Comunale
1. Il Vice Segretario è un dipendente a tempo indeterminato dell’Ente inquadrato nella categoria
“D”e in possesso dei requisiti previsti per l’accesso al concorso per l’iscrizione all’Albo dei
Segretari comunali e provinciali. E’nominato dal sindaco .
2. Al Vice Segretario Comunale compete collaborare fattivamente con il Segretario nell’esercizio
delle sue competenze, nonché sostituirlo in caso di assenza od impedimento.
Art. 22
Responsabile dell’Area Economica e Finanziaria
1. Al responsabile dell’Area Economica e Finanziaria compete il coordinamento e la gestione
dell’attività finanziaria dell’Ente ai sensi dell’art. 153, comma 1 del D.lgs. n. 267/2000.
2. Al responsabile dell’Area Economica e Finanziaria compete altresì:
a) la verifica di veridicità delle previsioni di entrata;
b) la verifica di compatibilità delle previsioni di spesa del bilancio tanto annuale, quanto pluriennale
in relazione alle previsioni di entrata;
c) la verifica periodica della stato di accertamento delle entrate;
d) la verifica periodica delle stato di impegno delle spese;
e) l’espressione del parere di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione, da apporre entro
tre giorni dal ricevimento della proposta;
f) l’espressione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria sugli atti di
prenotazione o impegno di spesa, da apporre entro tre giorni dal ricevimento del provvedimento;
g) effettua, secondo i principi e le procedure della contabilità pubblica, i controlli e riscontri
amministrativi, contabili e fiscali sugli atti di liquidazione;
h) le segnalazioni, obbligatorie nei limiti definiti dal regolamento di contabilità, di fatti e di
valutazioni i quali possano pregiudicare gli equilibri del bilancio e di cui sono destinatari il Sindaco,
il Presidente del consiglio Comunale, il Segretario Comunale, l’Organo di Revisione e, ove
nominato, il Direttore Generale;
i) la proposta delle voci da inserire nel bilancio di previsione;
j) l’accertamento ed acquisizione delle entrate;
k) ogni altro atto di gestione finanziaria.
3. L’emissione di tutti i mandati di pagamento, compatibilmente con le liquidità di cassa, dovrà
avvenire entro cinque giorni dal ricevimento dei provvedimenti di liquidazione.
I termini di cui ai commi precedenti, in caso di motivata urgenza espressa dal richiedente, possono
essere ridotti a ventiquattro ore per la resa dei pareri ed i visti ed a quarantottore per l’emissione dei
mandati di pagamento.
Art. 23
Responsabili delle Aree
1. Ai Responsabili di Area, come sopra individuati, spettano tra l’altro i compiti di attuazione degli
obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dall’organo politico, tra i quali in
particolare, secondo le modalità stabilite dallo Statuto o dai regolamenti dell’Ente:
a) presidenza delle commissioni di gara e di concorso;
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b) responsabilità delle procedure d’appalto e di concorso;
c) stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale assegnato;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga
accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla
legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni
edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di
competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni
amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e
repressione dell’ abusivismo edilizio e paesaggistico - ambientale;
h) le attestazioni, le certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed
ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo Statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal Sindaco;
j) le determinazioni a contrattare;
k) autorizzazione di ferie, permessi e missioni ai dipendenti assegnati all’Area di propria
competenza.
Art. 24
L'attività propositiva e consultiva dei Responsabili di Area
1. I responsabili di Area esplicano anche attività di natura propositiva.
2. Destinatari dell'attività propositiva dei responsabili di Area sono il Sindaco e l'Assessore di
riferimento.
3. L'attività propositiva si distingue in:
a) proposte di atti di indirizzo amministrativo;
b) proposte di deliberazioni relativamente ad atti amministrativi di competenza del Consiglio
Comunale e della Giunta ;
c) proposte di modifica della dotazione di risorse assegnate con il piano esecutivo di gestione;
d) proposte per la conciliazione e la transazione delle liti.
4. Il responsabile di Area presenta proposte di deliberazione al Consiglio Comunale per il tramite
del Sindaco.
5. In ogni altro caso destinatario della proposta è solo il Sindaco o l'Assessore di riferimento.
6. L'attività consultiva dei responsabili di Area si esplica attraverso:
a) l'espressione del parere di regolarità tecnica di cui all'art. 12, L.R.n.30/2000 sulle proposte di
deliberazione di competenza della Giunta e del Consiglio;
b) l'espressione del parere di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione di competenza di
Giunta e Consiglio da parte del Responsabile dell’Area Economica e Finanziaria , ove dovuto ;
c) relazioni, pareri, consulenze in genere.
7. Destinatari dell'attività consultiva sono gli organi politici.
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Art. 25
Obbligo di parere
1. I pareri di cui all’art. 12 della L.R. n. 30/2000 sono espressi dai capi Area competenti per materia,
su proposta e relazione istruttoria del responsabile del procedimento ove nominato.
a) Il parere di regolarità tecnica afferisce: a) la correttezza, la legittimità e l’ampiezza dell'istruttoria;
b) l'idoneità dell'atto a perseguire gli obiettivi generali dell'azione amministrativa dell'ente, nonchè
l'obiettivo specifico indicato dagli organi politici.
b) Il parere di regolarità contabile riguarda: a) la legalità della spesa;
b) la regolarità della documentazione;
c) la capienza dell'intervento di bilancio ed eventualmente del capitolo;
d) la regolarità della proposta sotto ogni aspetto disciplinato da norme contabili e fiscali;
e) la prospettazione delle eventuali spese di gestione derivanti da un investimento;
f) l'eventuale possibilità od obbligatorietà del recupero almeno parziale dei costi dall'utenza.
2. I pareri di cui all'art. 12 della L.R. n. 30/2000 devono essere espressi di norma entro tre giorni
dalla data della richiesta.
3. In presenza della necessità di ulteriori e specifici elementi istruttori il termine può essere
prorogato.
4. Il termine di cui al comma 2, in caso di necessità ed urgenza, con espressa e specifica
motivazione del richiedente, deve essere reso entro ventiquattro ore.
Art. 26
Criteri per il conferimento e la revoca
degli incarichi per le posizioni organizzative
1. Gli incarichi per le posizioni organizzative di cui all’art. 8 del CCNL del Comparto Regioni e
Autonomie Locali del 31/03/1999 sono conferiti dal Sindaco con provvedimento motivato
esclusivamente a dipendenti classificati nella categoria D.
2. Per il conferimento degli incarichi si terrà conto:
a) delle funzioni ed attività da svolgere;
b) della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare,
c) delle attitudini, delle capacità e delle competenze professionali nonché del curriculum
professionale del dipendente ;
e) della valutazione dei risultati ottenuti;
3. Il provvedimento sindacale di nomina e di conferimento delle posizioni organizzative deve
prevedere il termine di durata dell’incarico, fermo restando comunque che non può avere una durata
superiore al mandato del Sindaco, e, contestualmente, indicare l’incaricato per la sostituzione del
Responsabile di Area in caso di assenza o impedimento secondo i criteri di cui all’articolo seguente.
4. L’incarico è prorogato di diritto, all’atto della naturale scadenza, fino a quando non intervenga la
nuova nomina.
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5. Gli incarichi possono essere revocati, prima della scadenza, con atto scritto e motivato dal
Sindaco, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di specifico
accertamento di risultati negativi.
6. L’incarico inoltre può essere revocato, con provvedimento motivato del Sindaco, per:
a) inosservanza delle direttive impartite dal Sindaco, dalla Giunta o dall’assessore di riferimento;
b) inosservanza delle direttive impartite dal Segretario comunale o dal Direttore Generale ;
c) in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione
previsto dall’articolo 169 del decreto legislativo n.267/2000 al termine di ciascun anno finanziario;
d) per responsabilità grave o reiterata;
e) negli altri casi disciplinati dal contratto collettivo di lavoro.
7. I risultati delle attività svolte dai dipendenti cui siano stati attribuiti gli incarichi di cui al presente
articolo sono soggetti a valutazione annuale. In caso di valutazione negativa del nucleo di
valutazione il Sindaco, prima di procedere alla definitiva revoca, acquisisce in contraddittorio, le
valutazioni del responsabile interessato anche assistito dalla organizzazione sindacale cui aderisce o
conferisce mandato o da persona di sua fiducia.
8. L’importo della retribuzione di posizione sarà determinato a seguito della pesatura delle posizioni
organizzative con atto deliberativo della Giunta Comunale entro gli importi stabiliti dal CCNL
vigente.
9. La valutazione positiva dà anche titolo alla corresponsione della retribuzione di risultato di cui
all’articolo 10, comma 3 dell’ordinamento professionale entro la misura percentuale minima e
massima dell’indennità di posizione, così come stabilito dal CCNL vigente.
10. La revoca dell’incarico comporta la perdita della retribuzione di cui ai precedenti commi 8 e 9
da parte del dipendente titolare.
Art. 27
Sostituzione dei Responsabili di Area
1. In caso di assenza e impedimento del Responsabile di Area, la responsabilità dell’Area va
assegnata dal Sindaco, “ ad interim”, ad altro Responsabile di Area o ad altro funzionario di pari
categoria.
Art. 28
Responsabilità
1. Il Responsabile dell’Area risponde nei confronti degli organi di direzione politica dell’attività
svolta ed in particolare:
- del perseguimento degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli indirizzi fissati
dalla Giunta;
- della validità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti, dei provvedimenti e dei pareri
proposti, adottati e resi;
- della funzionalità degli uffici o unità operative cui sono preposti e del corretto impiego delle
risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate;
- del buon andamento e della economicità della gestione.
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Art. 29
Conferenza dei Responsabili delle Aree
e di coordinamento tecnico-politico
1. Per il coordinamento e il raccordo delle attività e delle strutture dell’Ente è costituita la
Conferenza dei Responsabili delle Aree.
2. La convocazione della conferenza è disposta dal Direttore Generale, o in mancanza dal Segretario
comunale qualora, di propria iniziativa o su richiesta dei componenti, ne ravvisi la necessità, ovvero
su richiesta del Sindaco.
3. In questo ultimo caso è presieduta dal Sindaco ed alla conferenza partecipano anche gli
Assessori, divenendo così uno strumento di raccordo e di confronto tra organo di governo dell'ente
e apparato burocratico; delle riunioni, di norma viene redatto verbale.
4. La Conferenza svolge funzioni consultive e propositive in ordine all’assetto organizzativo ed alle
problematiche gestionali di carattere intersettoriale. In particolare, la Conferenza:
a) Verifica l’attuazione dei programmi ed accerta la corrispondenza dell’attività gestionale con gli
obiettivi programmati e definiti dalla Giunta Comunale;
b) Decide sulle semplificazioni procedurali che interessano più articolazioni della struttura;
c) Propone l’introduzione delle innovazioni tecnologiche per migliorare l’organizzazione del
lavoro;
d) Rilascia pareri consultivi in relazione all’adozione e modificazione di norme statutarie e di
regolamento che hanno rilevanza in materia di organizzazione;
e) Collabora all'attività istruttoria e alla formazione del bilancio;
f) Evidenzia problemi di natura generale e interdirezionale, elaborando proposte di soluzione da
sottoporre al Sindaco ed alla Giunta.
Art. 30
Unità di Progetto
1. Possono essere istituiti gruppi di lavoro intersettoriali, qualora ciò si renda necessario al fine di
curare in modo ottimale il perseguimento di obiettivi specifici, anche rientranti nei programmi
dell’Amministrazione Comunale, che implichino l’apporto di professionalità qualificate e
differenziate.
2. Nell’ipotesi di cui al comma 1 il coordinamento dell’unità è affidato al Responsabile dell’Area
avente competenza prevalente per materia o, qualora sia impossibile determinarla, ad altro
responsabile individuato nell’atto istitutivo.
3. La competenza in ordine all’istituzione dell’Unità è della Giunta Comunale, su proposta del
Sindaco sentito il Segretario Comunale, la quale dovrà definire gli obiettivi, le risorse umane,
finanziarie e tecniche necessarie e fissare i tempi di realizzazione.
4. L’essenza della costituzione di tale unità di progetto o gruppo di lavoro è da ravvisare in un’ottica
collaborativa prestata nei riguardi del Responsabile dell’Area competente per materia affinché egli
possa avvalersi di preparazioni diverse dalla propria e necessarie ai fini del raggiungimento
dell’obiettivo specifico.
5. La responsabilità dei provvedimenti discendenti e della gestione delle risorse pertanto è del
Responsabili di Area, coordinatore dell’unità, fermo restando che relativamente a ciò egli dovrà
attenersi alle procedure di consultazione degli altri membri del gruppo di lavoro eventualmente
previste nell’atto istitutivo.
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Art. 31
Responsabili dei Servizi
1. Il Responsabile dell’Area titolare di posizione organizzativa nomina i responsabili dei Servizi di
norma tra i dipendenti inquadrati nelle categorie C e D secondo criteri di competenza e
professionalità. Fino a quando non sia stata effettuata tale designazione, è considerato responsabile
del servizio il funzionario Responsabile dell’Area.
2. I responsabili dei servizi, oltre a svolgere i compiti propri di responsabile del procedimento di cui
al successivo articolo, istruiscono e danno esecuzione alle deliberazioni e alle determinazioni del
Segretario Comunale e dei Responsabili delle Aree titolari di posizioni organizzative e adottano gli
atti non provvedimentali esecutivi di provvedimenti amministrativi.
3. I responsabili dei Servizi adottano in via generale tutti gli atti del procedimento eccetto
l’adozione degli atti conclusivi e/o aventi rilevanza esterna che sono di competenza del
Responsabile dell’Area titolare di posizione organizzativa.
4. Il responsabile del Servizio, in particolare:
a) gestisce, riferendone al responsabile di Area e nell’ambito delle direttive dal medesimo impartite,
il personale assegnato all’ufficio e ne è il referente gerarchico diretto;
b) cura, conseguentemente, l’affidamento dell’esecuzione dei compiti al personale e verifica che il
lavoro del personale assegnato si svolga nel rispetto dell’organizzazione dello stesso e che le
prestazioni siano corrette e qualitativamente valide;
c) analizza il funzionamento e l’evoluzione delle attività affidategli in relazione alla normativa e
alle esigenze degli utenti, presentando proposte al responsabile di settore e partecipando alla
programmazione delle attività; il responsabile di settore deve motivatamente tenere conto delle
predette proposte;
d) vista le fatture e le note spesa ai fini della liquidazione delle spese regolarmente ordinate, riferite
all’ufficio ed al centro di costo di competenza.
5. In caso di assenza del Capo Servizio, questi verrà sostituito da altro Capo Servizio della
medesima Area .
Art. 32
Responsabilità del procedimento
amministrativo e delle procedure
1. Responsabile del procedimento amministrativo - di norma e quando ciò non spetti al
Responsabile di Area - è, in relazione alle varie e diverse fasi d’attuazione dello stesso, il
dipendente titolare della funzione di responsabile del servizio.
2. In caso di vacanza, assenza o impedimento dei responsabili, la responsabilità del procedimento
ricade sui dipendenti incaricati, ai sensi di legge, della reggenza o supplenza.
3. Ciascun Responsabile di Area individua con provvedimento formale i responsabili dell’istruttoria
e/o del procedimento in via generale e/o per ogni singolo atto ed assegna, ai sensi dell’art. 5 della
L.R. 10/91 e successive modifiche e integrazioni, ai dipendenti addetti al proprio servizio, secondo
il criterio della competenza per materia, la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento
procedurale inerente il singolo procedimento amministrativo ovvero tutti i procedimenti afferenti
uno o più servizi, nel rispetto delle funzioni svolte e delle mansioni proprie del dipendente
assegnatario.
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4. Fino a quando non sia stata effettuata l’assegnazione di cui al comma 3, è considerato
Responsabile del singolo procedimento o dell’intero procedimento inerente uno o più servizi inseriti
all’interno dell’Area, il funzionario Responsabile dell’Area .
5. Il responsabile del procedimento esercita le attribuzioni contemplate dagli articoli 5 e 6 della L.R.
n. 10/91 e successive modifiche e integrazioni e svolge i compiti attinenti all'applicazione delle
disposizioni del D.P.R. n. 445/2000. In particolare:
a) valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i
presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento;
b) accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti necessari, e adotta ogni misura per
l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. In particolare, può chiedere il rilascio di
dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire
accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali;
c) cura direttamente le comunicazioni, ivi compresa quella di avvio del procedimento, le
pubblicazioni e le notificazioni;
d) trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione del provvedimento finale, qualora
l’adozione del provvedimento non rientri nella sua competenza;
e) provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione ai diretti interessati,
a coloro che per legge o regolamento devono intervenirvi e a quanti possono subire pregiudizio
dall'emanazione dell’atto finale.
6. Il Responsabile di Area titolare di posizione organizzativa provvede altresì ad assegnare ai
dipendenti addetti al proprio servizio, la responsabilità dell’esecuzione delle procedure di
competenza dell’ente non aventi carattere provvedimentale.
7. Il Responsabile del procedimento, individuato dal Responsabile dell’Area, istruisce, predispone e
sottoscrive i provvedimenti amministrativi dell’Area che hanno valenza esterna in forma di proposta
da sottoporre al Responsabile dell’Area per l’adozione del provvedimento finale .
8. Il Responsabile di Area, titolare di posizione organizzativa, provvederà ad assegnare ad altro
dipendente addetto al proprio servizio la responsabilità dell’istruttoria e di ogni altro adempimento
procedurale inerente il singolo procedimento amministrativo, ovvero anche categorie generali di
procedimento, in caso di assenza o impedimento del dipendente titolare della responsabilità del
procedimento medesimo.
9. Ai dipendenti nominati responsabili di procedimento viene corrisposta ai sensi dell’art. 17,
comma 2, lett. f) del C.C.N.L. del 01/04/1999, come modificato dall’art. 7 del C.C.N.L. sottoscritto
il 9 maggio 2006, una specifica indennità nella misura stabilita in sede di contrattazione decentrata.
Art. 33
(Determinazioni dirigenziali)
1. Gli atti adottati dai Responsabili di Area sono denominate “determinazioni dirigenziali”.
2. I provvedimenti di competenza del Segretario comunale e del Direttore Generale assumono la
denominazione di "determinazioni".
3. Le determinazioni devono contenere tutti gli elementi formali e sostanziali caratterizzanti il
provvedimento amministrativo fondandosi sui presupposti di diritto e di fatto ad esso connaturali.
Essa deve essere, pertanto, costituita da una parte recante la motivazione e di una parte recante il
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dispositivo, che sia conseguente alla motivazione e chiaramente formulato sia per quanto riguarda il
contenuto dell'atto, sia per quanto riguarda l'eventuale parte finanziaria.
4. Le determinazioni devono recare l'intestazione dell’Area-servizio competente e sono raccolte e
progressivamente numerate, a cura dell’ufficio, in apposito registro annuale, per ogni singola Area,
dal quale comunque risulti il servizio di provenienza. L’Ufficio di Segreteria curerà la registrazione
di tutte le determinazioni in apposito registro generale nel rispetto delle medesime modalità
riguardanti i registri di settore nonché delle determinazioni del Segretario Comunale.
5. Le determinazioni devono essere sottoscritte dal responsabile dell’area ; in mancanza, assenza o
impedimento di questi si procederà secondo quanto prescritto dal presente regolamento.
6. Copia di ogni determinazione deve essere trasmessa, contestualmente alla sua adozione, alle aree
interessate e, qualora comporti impegno di spesa, all’Area Economica e Finanziaria affinché il
responsabile della stessa vi apponga il visto di regolarità contabile attestante la copertura
finanziaria.
7. Qualora per l'adozione delle determinazioni sia necessario che l'organo politico fornisca ulteriori
direttive queste saranno date attraverso atti esplicativi del PEG adottati con deliberazione della
Giunta o nei casi di minore implicazione con direttive del Sindaco o dell’assessore preposto al
ramo.
8. Le determinazioni vengono affisse in copia all'albo pretorio a cura del Messo comunale per
quindici giorni consecutivi e sono esecutive all’atto della loro adozione o, qualora comportino
assunzione di impegno di spesa, al momento dell’apposizione del visto di regolarità contabile
attestante la copertura finanziaria.
9. Le Determinazioni possono essere annullate, per vizi di legittimità, o revocate, per motivi di
opportunità, con il rispetto delle regole generali per l’autotutela amministrativa valide per i
provvedimenti amministrativi.
10. L’autotutela è azionabile d’ufficio o su impulso di parte dallo stesso soggetto emanante l’atto.
Art. 34
Deliberazioni
1. Le proposte di deliberazione di competenza della Giunta e del Consiglio Comunale vengono
predisposte dal responsabile del procedimento, sotto l’egida del responsabile di area, anche secondo
le direttive e gli indirizzi dei membri dell’organo collegiale.
2. La proposta può essere avanzata anche dal Sindaco, dall’Assessore e dal Consigliere Comunale.
3. Sulla proposta di deliberazione, ad eccezione dei meri atti di indirizzo, vanno acquisiti i pareri di
regolarità tecnica e/o contabile da parte dei Responsabili di area di rispettiva competenza.
4. Le deliberazioni vengono pubblicate all’Albo Pretorio del Comune per quindici giorni
consecutivi e diventano esecutive decorsi dieci giorni dalla pubblicazione a meno che, per motivate
ragioni di urgenza, siano state dichiarate dall’Organo Deliberante immediatamente esecutive.
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Art. 35
Tecniche di redazione del Provvedimento amministrativo
1. Il provvedimento amministrativo, ad eccezione degli atti normativi (regolamenti) e di quelli a
contenuto generale (direttive, istruzioni di servizio, ecc.), deve essere motivato con indicazione dei
presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato la decisione dell'amministrazione.
2. L'obbligo della motivazione, come principio generale, si configura come garanzia per il cittadino
ma anche come consistente contributo ad una verifica di legittimità, in sede di normale controllo
amministrativo. Tale obbligo riguarda sia gli atti vincolati che i provvedimenti discrezionali.
3. La motivazione deve essere resa in modo da consentire la comprensione dell'iter logico ed
amministrativo seguito per l’emanazione del provvedimento.
4. Qualora le ragioni che abbiano determinato la decisione dell'amministrazione siano espresse
mediante rinvio ad altro atto, questo deve essere richiamato .
5. Negli atti comunicati o notificati ai destinatari devono essere indicati il termine e l'autorità cui è
possibile ricorrere.
Art. 36
Contratti speciali a tempo determinato
extra pianta organica per esigenze gestionali
1. Il Sindaco, ai sensi dell’art. 51 della Legge n. 142/1990, recepito dalla L.R. n. 48/91, nel testo
modificato dall’art. 2, comma 3 , della L.R. n. 23/1998 e dall’art. 7 della L.R. n. 30/2000, per
esigenze gestionali e in assenza di professionalità analoghe presenti all’interno dell’Ente, sentita la
Giunta, intuitu personae, e previa verifica del curriculum, può stipulare contratti a tempo
determinato di diritto pubblico o di diritto privato in misura non superiore al 5% della dotazione
organica o ad 1 unità, qualora la dotazione organica sia inferiore alle 20 unità, ai fini della nomina
dei Responsabili di Area o di figure di alta specializzazione, fermi restando i requisiti richiesti per la
qualifica da ricoprire.
2. I contratti di cui al precedente 1° comma non possono avere durata superiore al mandato elettivo
del Sindaco in carica. Il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti
collettivi nazionali per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento
motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione
professionale e culturale, anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni
di mercato relative alle specifiche competenze professionali.
3. Il trattamento economico e l’eventuale indennità ad personam sono definiti in stretta correlazione
con il bilancio dell’ente e non vanno imputati al costo contrattuale e del personale.
4. Il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’ente dichiara il dissesto o si
venga a trovare nelle situazioni strutturalmente deficitarie di cui all’articolo 45 del decreto
legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 e successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 37
Contenuti del contratto
1. Il contratto deve in particolare disciplinare:
a) l’oggetto dell’incarico;
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b) il contenuto delle prestazioni e le modalità di svolgimento delle stesse;
c) gli obiettivi da perseguire;
d) l’ammontare del compenso;
e) l’inizio e la durata dell’incarico;
f) i casi di risoluzione del contratto e le modalità di determinazione dell’eventuale risarcimento
all’ente;
g) la revoca dell’incarico e le modalità di determinazione dell’eventuale indennizzo;
h) i casi di responsabilità civile e contabile;
i) l’obbligo della riservatezza;
j) le eventuali incompatibilità con l’incarico ricoperto.
Art. 38
Collaborazioni coordinative e continuative
1. Per esigenze cui non si può fare fronte con personale in servizio, il Sindaco, previa deliberazione
della Giunta Comunale, ai sensi e per gli effetti di cui all'art.7, co.6, del D. Lgs. 165/2001, può
conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza, determinando preventivamente
durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione.
Art. 39
Collaborazioni ad alto contenuto di professionalità
1. Il Sindaco, ai sensi dell’art. 13 della L.R. n. 7/92, e successive modificazioni, può conferire,
intuitu personae e con acquisizione del curriculum, mediante convenzione, incarico di
collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità per il conseguimento di obiettivi
determinati.
2. Nella convenzione tra il Comune ed il soggetto incaricato, saranno indicati:
a) l'obiettivo da realizzare e/o il programma da seguire;
b) la durata della collaborazione che non potrà eccedere, in ogni caso, la durata del mandato del
Sindaco ;
c) il corrispettivo previsto, determinato in funzione dei requisiti soggettivi posseduti, del contenuto
di professionalità richiesta per lo svolgimento dell’incarico e la sua gravosità (in termini di tempi e
mezzi impiegati);
d) le modalità di espletamento della collaborazione: l'utilizzo da parte del collaboratore esterno, dei
locali, delle risorse umane e strumentali dell'Ente, deve essere espressamente previsto;
e) le forme di controllo su di essa;
f) le modalità dei rapporti con i dirigenti e gli amministratori dell'Ente.
Art. 40
Uffici di staffs posti alle dirette dipendenze del Sindaco, della Giunta o degli Assessori
1. Con determinazione sindacale possono essere costituiti Uffici di staffs posti alle dirette
dipendenze del Sindaco, della Giunta o degli Assessori per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di
controllo loro attribuite dalla legge. Detti Uffici di staffs, a titolo esemplificativo e non esaustivo,
vengono di seguito indicati:
a) ufficio studi;
b) ufficio per il coordinamento amministrativo;
c) ufficio stampa e comunicazione;
d) ufficio per i rapporti con gli organi istituzionali e di collegamento con lo Stato, la Regione, la
Provincia Regionale di Palermo e gli altri enti locali territoriali;
e) ufficio per lo studio e il coordinamento dell'utilizzo delle risorse comunitarie;
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f) agenzia di sviluppo locale e per i rapporti con il soggetto gestore del Patto territoriale, Agenda
2000.
2. Gli Uffici di staffs sono costituiti da dipendenti dell'Ente. Spetta al Sindaco l'individuazione e
l'assegnazione dei dipendenti a detti Uffici, come pure la loro riassegnazione ad altro incarico.
3. La Giunta Comunale, purché l'Ente non abbia dichiarato il dissesto e non versi nelle situazioni
strutturalmente deficitarie di cui all'art.45 del D. Lgs. 504/92 e successive modificazioni, invece può
chiamare a far parte di detti Uffici collaboratori esterni assunti con contratto a tempo determinato
per un tempo comunque non superiore a quello del mandato elettivo del Sindaco. A tale personale
esterno si applica il contratto nazionale di lavoro del personale degli enti locali.
4. Alle assunzioni dì cui al comma 3, si provvede, stante la stretta natura fiduciaria e personale
dell'incarico, con chiamata diretta, previa, eventualmente, selezione dei curricula ove possibile.
5. Tali soggetti esterni assunti con contratto a tempo determinato di diritto privato devono essere
almeno in possesso:
a) dei requisiti richiesti per l'accesso al pubblico impiego;
b) di titolo di studio adeguato alle funzioni e compiti da attribuire.
Art. 41
Conferimento di incarichi a dipendenti di Amministrazioni pubbliche
1. Nel caso di incarichi di collaborazione affidati a dipendenti di Amministrazioni Pubbliche è
necessario, oltre alle condizioni indicate dai precedenti articoli, acquisire preventiva autorizzazione
dell’Amministrazione di appartenenza.
2. Per detti incarichi devono essere osservate le disposizioni di cui all’art. 53 del D.lgs n.
165/2001, con obbligo di comunicare all’Amministrazione di appartenenza dell’incaricato e al
Dipartimento della Funzione Pubblica l’incarico affidato e gli emolumenti corrisposti.
Art. 42
Spesa per i contratti a tempo determinato
1. I contratti stipulati ai sensi degli articoli 36 e ss. del presente regolamento non sono collegati
necessariamente alla previsione della Dotazione organica e al costo contrattuale del personale; essi
sono correlati, al programma, alla scelta del Sindaco e alle disponibilità di bilancio e trovano
imputazione di spesa in un intervento speciale.
Art. 43
Orario di servizio ed orario di lavoro
1. Il Sindaco emana indirizzi in materia di orario di servizio, articolazione dell'orario di lavoro e
orario di apertura al pubblico degli uffici.
2. L'orario di lavoro è contrattualmente fissato in 36 ore settimanali ed è funzionale all'orario di
servizio e di apertura al pubblico.
3. L’articolazione dell’orario di servizio è determinata autonomamente dall’Ente nel rispetto del
vincolo della previa concertazione (art.8, c.1°, lett. a ) ,CCNL 1° aprile 1999).
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4. I Responsabili delle Aree, nel quadro delle direttive emanate dal Sindaco, determinano per le
unità organizzative cui sono preposti, l'orario dei servizi, l'articolazione dell'orario di lavoro e
l'orario di apertura al pubblico degli uffici.
5. Eventuali esigenze di coordinamento sono assicurate in sede di conferenza dei Responsabili delle
Aree .
Art. 44
Ferie, permessi, aspettative
1. Compete al Responsabile di Area la concessione ai dipendenti delle ferie, secondo apposita
pianificazione, dei permessi retribuiti e dei permessi brevi. Per i Responsabili di Area competente è
il Segretario Comunale.
2. Il Responsabile del Servizio Personale - Parte Giuridica - invece è competente in materia di
assenze per malattia o per infortuni, astensioni per maternità, aspettative.
Art. 45
Incompatibilità
1. Non è consentito ai dipendenti comunali svolgere altre attività di lavoro subordinato, autonomo,
o di collaborazione, tranne che la legge o altra fonte normativa, ivi compreso il presente
regolamento, consentano il rilascio di specifica autorizzazione.
2. L'autorizzazione all’esercizio di incarichi, richiesta da altra amministrazione pubblica o da
società o persone fisiche, è rilasciata dalla Giunta Comunale, ai sensi dell'articolo 53 del D. Lgs. n°
165/2001, quando:
a) non sussistano incompatibilità, sia di fatto che di diritto, con l’attività di servizio svolta presso
l’Ente;
b) sia svolta al di fuori dell’orario di lavoro;
c) non interferisca con l’ordinaria attività svolta nell’Ente;
d) non sia in contrasto con gli interessi dell’Ente.
3. La sussistenza delle condizioni necessarie per il rilascio dell’autorizzazione deve permanere per
tutto il periodo in cui è svolta tale attività, pena la revoca dell’autorizzazione stessa.
4. Il dipendente dovrà indicare con precisione nella domanda il tipo di attività per la quale richiede
l’autorizzazione, i soggetti coi quali avrà rapporto e la prevista durata. La domanda sarà presentata
al responsabile di settore ove il dipendente presta servizio, che valuterà l’ammissibilità in ordine
alla possibilità di conflitto di interessi ed al pregiudizio per le esigenze del servizio.
5. La richiesta presentata dal dipendente, per incarichi da conferirsi da amministrazioni pubbliche,
si intende accolta, ove entro trenta giorni dalla presentazione, non venga adottato un motivato
provvedimento di diniego.
6. L’Amministrazione è tenuta a comunicare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della Funzione Pubblica - tutte le autorizzazioni rilasciate ai sensi del presente
articolo.
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Art. 46
Ufficio contenzioso del lavoro
1. Nell’ambito dell’assetto organizzativo definito dall’Amministrazione, può essere costituito un
apposito ufficio per la gestione del contenzioso del lavoro, anche mediante convenzione con
amministrazioni omogenee o affini.
2. A detto ufficio è affidata la competenza per tutte le vertenze in materia di personale dipendente,
tanto in sede giudiziale che stragiudiziale. Ove necessario, l’Amministrazione può stare in giudizio,
in primo grado, mediante propri funzionari appositamente designati con provvedimento della
Giunta.
Art. 47
Pari opportunità
1. Nelle nomine dei/delle responsabili delle unità organizzative di massimo livello, il Sindaco, ove
possibile, rispetta il principio delle pari opportunità tra donne e uomini.
2. Negli organi collegiali, nonché nelle commissioni di concorso, salva motivata impossibilità,
almeno un terzo dei componenti devono essere donne, fermo restando il rispetto dei requisiti e di
eventuali vincoli di legge. Tale rapporto, in ogni caso, è assicurato tra i rappresentanti
complessivamente nominati e designati nel corso del mandato del Sindaco.
3. L’Amministrazione assicura le condizioni per la partecipazione delle dipendenti ai corsi di
formazione e/o di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza negli
uffici interessati ai corsi medesimi. A tal fine dà ampia informazione sui corsi, strutturandoli
secondo modalità e tempi che consentano l’effettiva partecipazione dei/delle dipendenti, e
sperimentando, eventualmente, nuove forme di apprendimento e l’utilizzo di strumenti informatici e
telematici.
Art. 48
Gestione del Personale distaccato da altri Enti
1. L’Amministrazione, ai sensi dell'art. 14 del CCNL del comparto Regioni e Autonomie e
Autonomie Locali del 22 gennaio 2004, può utilizzare, con il consenso dei lavoratori interessati,
personale distaccato da altri enti cui si applica il CCNL per periodi predeterminati e anche per una
parte del tempo di lavoro d'obbligo, previo assenso dell'ente di appartenenza.
2. L'interazione tra gli enti viene definita mediante convenzione, la quale definisce, tra l'altro, il
tempo di lavoro in distacco, nel rispetto del vincolo dell'orario settimanale d'obbligo, la ripartizione
degli oneri finanziari e tutti gli altri aspetti utili per regolare il corretto utilizzo del lavoratore.
3. I lavoratori distaccati a tempo parziale possono essere incaricati della responsabilità di una
posizione organizzativa.
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CAPO II
RAPPORTI E RESPONSABILITA’
Art. 49
Rapporti tra il Direttore Generale ed il Segretario Comunale
1. Il Direttore Generale, se nominato e se persona diversa dal Segretario Comunale, e quest’ultimo
sono organi burocratici autonomi l’uno rispetto all’altro.
2. Non sussiste nessun rapporto gerarchico tra Direttore Generale e Segretario Comunale, se non
quello di collaborazione nell’interesse dell’amministrazione e per il buon andamento delle attività
istituzionali.
3. Il Direttore Generale, quando per esigenze di servizio ne ravvisi la necessità, consulta il
Segretario Comunale, per il tramite del Sindaco, che dispone i modi ed i tempi di tale azione
consultiva.
Art. 50
Rapporti tra il Direttore Generale ed i responsabili di Area
1. I rapporti tra il Direttore Generale ed i Capi Area sono di sovrintendenza dello svolgimento delle
attività e di coordinamento e verifica.
2. Invece, le responsabilità gestionali ed i poteri relativi spettano ai funzionari apicali preposti alle
Aree dell’Ente.
3. Anche per i funzionari-responsabili di staffs speciali rilevano - ove occorra - la stessa
responsabilità gestionale e gli stessi poteri.
CAPO IV
DISPOSIZIONI PARTICOLARI SUL PERSONALE
Sez. I
Art. 51
Il Responsabile del procedimento di accesso ai documenti
1. Il responsabile del procedimento di accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 4, comma
7, del D.P.R. 352/92 è identificato nel Responsabile di Area competente a formare l'atto o, qualora
l'atto, una volta formato, sia trasmesso ad altra unità operativa affinché lo detenga stabilmente, nel
Responsabile di Area competente a detenerlo.
2. Il Responsabile di Area può identificare il responsabile del procedimento di accesso in altro
dipendente in servizio presso l’Area a cui è preposto, anche avvalendosi delle modalità di cui all'art.
32 del presente regolamento.
Art. 52
Fascicoli personali
1. Per ogni dipendente è tenuto presso il Servizio - Parte economica - il fascicolo personale che
deve contenere i documenti riguardanti: i provvedimenti di nomina, il contratto individuale a tempo
determinato e/o indeterminato, i trasferimenti, la posizione organizzativa rivestita, la carriera
effettuata, il trattamento economico in godimento, i servizi a tempo indeterminato eventualmente
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prestati presso altre pubbliche amministrazioni, i decreti di riscatto dei servizi non di ruolo, le
attività di formazione e aggiornamento professionale svolte, gli atti di attribuzione di premi e
sanzioni, i risultati ottenuti e le prestazioni rese nell’ambito di eventuali sistemi di valutazione
istituiti nell’Ente, gli incarichi istituzionali ricevuti, le autorizzazioni ottenute per lo svolgimento di
incarichi extraistituzionali, nonché tutte le informazioni idonee ad accertare la professionalità
acquisita ed ogni altra notizia utile ai fini del rapporto di lavoro.
2. Nel caso dei Responsabili di Area, il fascicolo personale deve anche contenere copia degli
incarichi di attribuzione delle funzioni dirigenziali, delle relazioni, degli atti e dei provvedimenti
adottati nei loro confronti, nonché le valutazioni relative ai risultati di gestione conseguiti.
Art.53
Disciplina dei Concorsi e delle Assunzioni del personale
1. Le modalità assunzione , i requisiti di accesso e le procedure concorsuali sono disciplinate dalle
norme del vigente regolamento comunale dei concorsi per le assunzioni di personale .
2. Le selezioni esterne ( concorsi pubblici o assunzione tramite mobilità ) e le progressioni verticali
interne sono indette con delibera di Giunta, ferme restando le competenze del responsabile
dell’Area amministrativa in ordine alla redazione del bando e alle ulteriori incombenze. Le
graduatorie sono approvate dalla Giunta, su proposta del responsabile dell’Area amministrativa cui
spettano tutti gli adempimenti conseguenziali.
Art.54
Disciplina del rapporto di lavoro - Costituzione del rapporto di lavoro
1. Ferme restando le modalità di accesso stabilite dalla legge, nonché le disposizioni applicative
concernenti le procedure per l'assunzione di personale, il rapporto di lavoro si costituisce solo con la
sottoscrizione del contratto individuale di lavoro.
2. Il dipendente assunto a tempo indeterminato è soggetto a un periodo di prova, secondo le
modalità e nei termini stabiliti dai contratti collettivi nazionali di lavoro di comparto. Il periodo di
prova è sospeso in caso di assenza per malattia e negli altri casi espressamente previsti dalla legge o
dai regolamenti vigenti ai sensi dell’art. 69 del D.Lgs. n. 165/2001 .
3. Sono esonerati dal suddetto periodo di prova i dipendenti assunti tramite il trasferimento per
mobilità esterna e che lo abbiano già superato presso l'Amministrazione di provenienza, nello stesso
profilo e categoria. Sono inoltre esonerati dal periodo di prova i vincitori di concorso che abbiano
superato il periodo di prova per servizio prestato nello stesso profilo e categoria in altra P.A.
4. Decorsa la metà del periodo di prova ciascuna delle due parti può recedere dal rapporto di lavoro,
in qualsiasi momento, senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva. Il recesso della
Amministrazione previo parere del Responsabile dell’Area a cui è stato assegnato il dipendente,
deve essere adeguatamente motivato. L’Amministrazione non può recedere dal rapporto di lavoro
prima che sia decorsa la metà del periodo di prova previsto dalle norme in materia vigenti. Decorso
il periodo di prova, senza che il rapporto di lavoro si sia risolto, il dipendente si intende
implicitamente confermato in servizio, a tempo indeterminato. Il periodo di prova non può essere
prorogato o rinnovato alla scadenza.
5. Il dipendente che si dimette dal servizio per essere assunto presso un'altra Amministrazione del
comparto, ha diritto alla conservazione del posto per tutta la durata del periodo di prova, senza
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retribuzione alcuna, e, nel caso di recesso di una delle parti, rientra, a domanda, nella precedente
categoria e profilo, anche se non nella medesima struttura organizzativa.
Sez. II DISCIPLINA DEL PART TIME
Art. 55
Costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale
1. Si possono costituire rapporti di lavoro a tempo parziale mediante:
a) assunzione, nell'ambito della programmazione triennale del fabbisogno di personale;
b) trasformazione di rapporti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale su richiesta dei dipendenti
interessati.
2. Il numero dei rapporti a tempo parziale non può essere superiore al 25% della dotazione organica
complessiva dei posti a tempo pieno di ciascuna categoria (arrotondato all’unità superiore), fatta
salva l’applicazione del comma 5 del presente articolo.
3. L’Ente, previa analisi delle esigenze organizzative e nell’ambito del programma triennale del
fabbisogno di personale di cui all’art. 39 della L. 449/97 e previa informazione alle Organizzazioni
Sindacali, seguita da incontro, individua i posti da destinare ai rapporti di lavoro a tempo parziale
nel rispetto dei criteri definiti nel precedente comma 2. I predetti posti vengono prioritariamente
coperti dal personale in servizio di pari categoria e profilo che ne ha fatto richiesta e, per la parte
residuale, mediante procedure selettive (pubbliche o interne) nel rispetto delle disposizioni vigenti.
4. Il contingente del 25% di cui al comma 2 può essere elevato di un ulteriore 10% massimo in
presenza di gravi e documentate situazioni familiari, preventivamente individuate in sede di
contrattazione integrativa decentrata ai sensi dell’art. 4 del CCNL del 01/04/1999 e tenendo conto
della sussistenza di condizioni organizzative che lo consentano. In tali casi le domande sono
presentate senza limiti temporali.
5. Qualora il numero delle richieste ecceda i contingenti di cui ai commi 2 e 4, hanno titolo alla
trasformazione del rapporto di lavoro con le seguenti precedenze:
a) i dipendenti portatori di handicap o in particolari condizioni psicofisiche;
b) il coniuge, il convivente o un parente entro il 2° grado (che risultino tali dalla certificazione
anagrafica) che assistono persone portatrici di handicap non inferiore al 70% o persone in
particolari condizioni psico-fisiche o affette da gravi patologie o anziani non autosufficienti;
c) i genitori con figli minori, in relazione al loro numero.
d) i dipendenti che abbiano superato i 60 anni di età.
6. Nell’ambito delle priorità di cui alle lettere a), b) c) d) del comma 5, viene inoltre considerata
l’anzianità di servizio.
Art. 56
Modalità di costituzione o di trasformazione del rapporto di lavoro a part-time
1. Nel caso in cui non si sia provveduto agli adempimenti previsti nel 3° comma dell’art. 55, oppure
nel limite della eventuale percentuale residua, le domande di trasformazione del rapporto di lavoro
da tempo pieno a tempo parziale devono essere presentate con periodicità semestrale entro i periodi
di seguito indicati:
a) dall’1 maggio al 31 maggio, per le trasformazioni del rapporto di lavoro con decorrenza
compresa dall’1 luglio al 31 dicembre;
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b) dall’1 novembre al 30 novembre, per le trasformazioni del rapporto di lavoro con decorrenza
compresa dall’1 gennaio al 30 giugno.
Nella domanda deve essere indicata l’eventuale attività di lavoro subordinato o autonomo che il
dipendente intende svolgere, ai fini del successivo articolo 59 .
2. Dalla data di arrivo al protocollo decorre il termine di sessanta giorni per la formazione del
silenzio-assenso e per la successiva trasformazione automatica del rapporto di lavoro, secondo la
decorrenza indicata nella richiesta del dipendente.
3. Nel caso di passaggio di categoria o di cambio di profilo per selezione interna,
l’Amministrazione ha facoltà di mantenere inalterato il regime orario del dipendente , su sua
richiesta .
4. In ogni caso, prima della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale,
il dipendente deve aver usufruito inderogabilmente di tutti i giorni di ferie spettanti e maturati fino
al giorno della nomina.
5. L’Ente, nel termine indicato al comma 2, può differire la trasformazione automatica del rapporto
di lavoro a part-time fino a sei mesi decorrenti dalla data di presentazione della domanda al
protocollo, con una decisione motivata, quando, in base alle mansioni svolte dal dipendente e alla
relativa posizione nella struttura organizzativa, dalla trasformazione stessa possano derivare gravi
pregiudizi alla funzionalità dei servizi. Scaduto il periodo di differimento, scatta il diritto per il
dipendente interessato alla trasformazione del rapporto di lavoro, mentre non vi è il diritto per lo
stesso di continuare a prestare la sua attività presso il medesimo ufficio se la riduzione del tempo di
lavoro possa inficiare la regolare conduzione dell’attività.
Art. 57
Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno
1. I lavoratori con rapporto di lavoro a tempo parziale hanno diritto, a domanda, di ritornare a tempo
pieno:
a) al compimento di un biennio dalla trasformazione del rapporto di lavoro, anche in soprannumero;
b) prima della scadenza del biennio, qualora sussistano posti vacanti in organico di corrispondente
categoria e profilo professionale.
2. In sede di predisposizione del programma triennale del fabbisogno di personale si terrà pertanto
opportunamente conto della priorità delle predette richieste.
Art. 58
Orario di lavoro del personale a tempo parziale
1. Il dipendente con rapporto di lavoro a tempo parziale copre una frazione di posto d’organico
corrispondente alla durata della prestazione lavorativa che non può essere inferiore al 30% di quella
a tempo pieno. In ogni caso, la somma delle frazioni di posti a tempo parziale non può essere
superiore al numero complessivo dei posti di organico a tempo pieno trasformati.
2. Le diverse tipologie di articolazione delle prestazioni lavorative a tempo parziale sono:
a) tempo parziale orizzontale con orario normale giornaliero di lavoro in misura ridotta rispetto al
tempo pieno e con articolazione della prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi (5 o 6
giorni in relazione all’orario vigente);
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b) tempo parziale verticale con prestazione lavorativa svolta a tempo pieno ma per periodi
predeterminati nel corso della settimana, del mese, dell’anno e con articolazione della prestazione
su alcuni giorni della settimana, del mese, o di determinati periodi dell’anno in misura tale da
rispettare, nel periodo temporale preso in considerazione (settimana, mese o anno), la media della
durata del lavoro settimanale prevista per il tempo parziale prescelto.
c) tempo parziale misto con una combinazione delle modalità indicate nelle lettere a) e b), che
contempli giornate o periodi a tempo pieno alternati a giornate o periodi a tempo parziale o di non
lavoro.
3. Il tipo di articolazione della prestazione e la sua distribuzione sono previamente definiti dagli enti
nel caso in cui i posti a tempo parziale siano stati individuati nell’ambito della programmazione
triennale del fabbisogno di personale e resi noti a tutto il personale.
4. Nel caso, invece, di trasformazione del rapporto di lavoro su richiesta dei dipendenti interessati
senza che l’Ente abbia previamente istituito i posti a tempo parziale, il tipo di articolazione della
prestazione e la sua distribuzione devono essere obbligatoriamente concordati con il lavoratore,
tenendo conto delle esigenze di servizio e di quelle del dipendente. Il lavoratore può farsi assistere
da un rappresentante sindacale o della R.S.U. Qualora non si raggiunga l’accordo non si fa luogo
alla trasformazione del rapporto di lavoro.
5. La modifica della durata della prestazione lavorativa a part-time potrà avvenire su richiesta del
dipendente (nei termini di cui al precedente articolo 56) e per particolari motivi ed esigenze
personali dello stesso. Il dirigente responsabile dell’Area valuterà se accogliere o meno la richiesta
in relazione all’organizzazione del servizio. La modifica avverrà secondo le procedure e con le
modalità di cui al citato articolo 56 .
Art. 59
Part-time e svolgimento di attività extracontrattuale
1. Qualora la prestazione lavorativa a tempo parziale non superi il 50% di quella a tempo pieno, il
personale interessato può svolgere un’altra attività lavorativa e professionale, subordinata o
autonoma, anche mediante l’iscrizione ad albi professionali, nel rispetto delle vigenti norme sulle
incompatibilità, con particolare riferimento al D.Lgs.vo 165/2001 e purché espressamente
autorizzata dall’ente.
2. Al riguardo l’ente emetterà espressa autorizzazione verificando l’insussistenza di conflitto di
interesse dell’ulteriore attività del dipendente con i compiti istituzionali affidati.
3. Fermo restando l’analisi di ogni singolo caso, vi è conflitto di interesse - oltre che nei casi già
espressamente previsti dalla normativa vigente - qualora il dipendente:
a) intenda assumere la qualità di socio, dipendente, consulente di società, associazioni, ditte, enti,
studi professionali o compartecipazione in persone giuridiche, la cui attività consista anche nel
procurare a terzi licenze, autorizzazioni, concessioni, nulla osta e il dipendente sia deputato
all’istruttoria ed al rilascio dei suddetti provvedimenti;
b) intenda svolgere attività libero professionali di progettazione e sia deputato per compiti di
istituto all’istruttoria e/o all’approvazione del progetto;
c) intenda assumere la qualità di socio, dipendente, consulente di società, associazioni, ditte, enti,
studi professionali o comunque persone fisiche o giuridiche, la cui attività si estrinsechi nello
stipulare o comunque gestire convenzioni o altri rapporti contrattuali ovvero progetti, studi,
consulenze per il comune per prestazioni da rendersi nelle materie di competenza dell’ufficio cui è
preposto;
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d) intenda svolgere attività libero professionali in campo legale o tributario ed intenda operare in
rappresentanza di terzi in via giudiziale o extragiudiziale per curare i loro interessi giuridici nei
confronti del comune di appartenenza ovvero rendere attività di consulenza agli stessi fini a favore
di terzi;
e) intenda svolgere attività a favore di soggetti nei confronti dei quali lo stesso per dovere d’ufficio
svolga funzioni di controllo o vigilanza;
f) stabilisca rapporti economici con fornitori di beni o servizi per l’amministrazione;
g) intenda assumere incarichi di progettazione a favore di pubbliche amministrazioni nell’ambito
territoriale di competenza dell’amministrazione dalla quale dipende.
4. In tali casi il rapporto di lavoro a part-time dovrà essere rifiutato.
5. Al dipendente ammesso al part-time al fine di svolgere altra attività, suscettibile di conflitti
potenziali di interesse, la concessione del part-time può essere subordinata a specifiche condizioni.
6. Ogni violazione di quanto sopra e delle eventuali condizioni apposte costituisce responsabilità
disciplinare e/o giusta causa di recesso unilaterale del rapporto di lavoro.
7. Per l’accertamento delle condizioni di cui sopra il dipendente è tenuto a comunicare almeno
trenta giorni prima dell’inizio la tipologia della nuova attività fornendo ogni utile elemento di
valutazione.
8. Lo stesso è tenuto ad analoga comunicazione in caso di successivo inizio o di variazione
dell’attività entro quindici giorni dalla stessa.
9. In tal caso l’ente, qualora riscontri successivamente un conflitto di interessi intimerà la
cessazione della nuova attività o le dimissioni del dipendente nei termini di preavviso previsti dal
contratto.
Art. 60
Trattamento economico-normativo
1. Al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale si applicano le disposizioni legislative e
contrattuali previste per il rapporto a tempo pieno, in quanto compatibili e tenendo conto della
ridotta prestazione lavorativa e della peculiarità del suo svolgimento, compreso il salario accessorio.
2. Per tutto quanto non disciplinato dalla clausole contrattuali, nazionali o decentrate, in materia di
rapporto di lavoro a tempo parziale, si applicano le disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 61/2000.
Art. 61
Lavoro aggiuntivo
1. Per “lavoro aggiuntivo” deve intendersi quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte
oltre l’orario di lavoro concordato fra le parti ai sensi degli articoli precedenti.
2. Al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale, e solo con l'espresso
consenso dello stesso, può essere richiesta l'effettuazione di prestazioni di lavoro aggiuntivo di cui
al comma 1 del presente articolo nel limite massimo del 10% della prestazione oraria mensile. Le
predette maggiori prestazioni orarie devono essere ripartite nell'arco di più di una settimana.
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3. Il ricorso al lavoro aggiuntivo è ammesso per specifiche e comprovate esigenze organizzative o
in presenza di particolari situazioni di difficoltà organizzative derivanti da concomitanti assenze di
personale non prevedibili ed improvvise.
4. Le ore di lavoro aggiuntivo sono retribuite con un compenso pari alla retribuzione oraria globale
di fatto di cui all'art.10, comma 2, lett. d) del CCNL sottoscritto in data 09/05/2006 (comprensiva di
tredicesima mensilità, retribuzione variabile, indennità contrattuali varie) maggiorata di una
percentuale pari al 15%; gli oneri conseguenti sono a carico delle risorse destinate ai compensi per
lavoro straordinario.
Art. 62
Prestazioni di lavoro straordinario
1. Il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale può effettuare prestazioni di
lavoro straordinario nelle giornate o nei periodi di effettiva attività lavorativa, nei limiti di cui al
precedente articolo 61, comma 2.
2. Il lavoro straordinario è retribuito con un compenso pari alla retribuzione oraria di cui all'art. 10,
comma 2, lett. b), del CCNL del 09/05/2006, incrementata del rateo della 13° mensilità, con una
maggiorazione del 15%.
Art. 63
Ulteriori prestazioni lavorative
1. E’ possibile richiedere prestazioni di lavoro aggiuntivo o straordinario eccedenti rispetto a quelle
fissate come limite massimo dall’art. 61 comma 2. In tal caso la percentuale di maggiorazione è
elevata dal 15% al 50%.
2. Qualora per un periodo superiore a sei mesi si dovesse verificare una continuità di svolgimento
delle prestazioni aggiuntive o straordinarie, il dipendente può chiedere il consolidamento nell'orario
di lavoro a tempo parziale, contrattualmente definito, del lavoro aggiuntivo o straordinario, svolto in
via non meramente occasionale, previa verifica da parte dell’ente della non occasionalità dello
stesso.
CAPO V
IL NUCLEO DI VALUTAZIONE INTERNO
Art. 64 Il Nucleo di valutazione
1. Il nucleo di valutazione ( da adesso in poi, indicato, per brevità, “il Nucleo” ) è un organo posto
in posizione di supporto agli organi dell’ente ed a tale scopo esso fornisce i rapporti di sintesi per le
attività di valutazione.
2. Il nucleo è autonomo ed indipendente dalle altre strutture organizzative comunali. Esso risponde
direttamente ed esclusivamente al Sindaco e alla Giunta.
3. In particolare il nucleo:
• Coopera con il Sindaco e la Giunta nella valutazione dei responsabili delle Aree, applicando
i criteri di valutazione dell’attività e dei risultati di questi ultimi preventivamente
determinati;
• Effettua l’analisi della qualità dei servizi erogati e la rilevazione del grado di
soddisfacimento dei cittadini e degli utenti.
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4. Il nucleo relaziona al Sindaco mediante un rendiconto annuale e attraverso rapporti su tematiche
specifiche.
5. Per lo svolgimento della sua attività il Nucleo può avvalersi della collaborazione del servizio
personale.
Art. 65
Composizione del nucleo di valutazione
1. Il nucleo di valutazione è affidato alla responsabilità di un Collegio composto come segue:
a) Il Segretario Comunale dell’Ente, che, se nominato membro del Nucleo, lo presiede di
diritto;
b) Uno o più professionisti dotati di adeguata e comprovata esperienza e professionalità in
materia di gestione e/o valutazione del personale.
2. I componenti esterni sono nominati dal Sindaco. A Sua discrezione tutti i membri, incluso il
Presidente, possono essere esterni purché dotati dei requisiti di cui sopra.
3. Ai componenti del nucleo di valutazione è attribuita un’indennità ad personam indicata nell’atto
di nomina oltre il rimborso delle spese di viaggio e dei pasti.
4. Al Segretario Comunale, se chiamato a presiedere il nucleo di valutazione, in quanto compito
aggiuntivo, spettano le maggiorazioni contrattuali.
5. L’incarico ha la durata corrispondente al mandato elettivo del Sindaco e i membri rimangono in
carica sino alla nomina dei nuovi componenti, al fine di non interrompere il funzionamento
dell’attività del nucleo.
6. I componenti sono revocabili dal Sindaco, sentita la Giunta, con provvedimento motivato.
7. Il nucleo può stabilire di svolgere la propria attività con piena autonomia, e può riunirsi anche
presso sedi diverse da quella comunale, secondo calendari e modalità definite in accordo dagli stessi
componenti.
Art. 66
Attività del nucleo di valutazione
1. Il nucleo di valutazione progetta e propone le metodologie e i criteri:
a) per la graduazione delle “Posizioni organizzative con funzioni dirigenziali” al fine della
determinazione ed erogazione dell’indennità di posizione;
b) per la “valutazione delle prestazioni dirigenziali”, al fine dell’attribuzione della retribuzione di
risultato.
2. Il complesso dei criteri e delle metodologie da porsi alla base delle attività indicate al comma
precedente, è progettato e proposto dal Nucleo per l’approvazione della Giunta.
La graduazione delle posizioni organizzative dirigenziali deve tener conto delle caratteristiche
funzionali e del peso delle singole posizioni organizzative, nonché della professionalità necessaria
per ricoprire quella determinata posizione. A tale proposito effettuata la graduazione, secondo
criteri predeterminati, il Nucleo la trasmette alla Giunta per l’attribuzione dell’indennità di
posizione
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3. La valutazione delle prestazioni dirigenziali : a tale fine l’Amministrazione comunale attiva
sistemi permanenti di valutazione delle prestazioni dei responsabili delle Aree e dei dipendenti. La
valutazione degli stessi è effettuata in relazione alle loro prestazioni, considerate in termini di
comportamenti organizzativi ed in relazione ai risultati di gestione da essi ottenuti nell’anno
precedente. L’attività di valutazione deve in ogni caso articolarsi attraverso la preventiva
comunicazione dei parametri e dei criteri ed attraverso la comunicazione ai responsabili degli esiti
finali in contraddittorio. Si dà atto che tale sistema entrerà a regime quando verrà elaborato il
sistema permanente di valutazione delle prestazioni.
4. La valutazione dei Responsabili di Area è annuale e spetta compierla al nucleo di valutazione, di
cui al presente regolamento, sulla base di specifici indicatori posti in relazione agli obiettivi
assegnati con: la Relazione previsionale e programmatica, il PEG, atti di indirizzo, direttive
specifiche dei singoli assessori, nonché con riferimento alla valutazione dei comportamenti
organizzativi.
5. La valutazione dei Responsabili di Area è finalizzata all’attribuzione dell’indennità di risultato e
a fornire al Sindaco elementi di supporto per l’assegnazione e la revoca degli incarichi di posizione
organizzativa.
6. Il nucleo, per il tramite del Sindaco, trasmette alla Giunta, che resta competente per l’attribuzione
dell’indennità di risultato, la proposta di valutazione entro il trimestre successivo all’anno oggetto di
valutazione.
7. Il personale è soggetto, a cura del Responsabile preposto all’Area a valutazione annuale delle
prestazioni e dei risultati secondo criteri simili a quelli di cui ai precedenti commi, e sulla base di
una metodologia predisposta in modo omogeneo per l’intera amministrazione, nell’intesa che i
criteri saranno fissati in sede di concertazione ai sensi del vigente C.C.N.L.
Art. 67
Funzionamento del nucleo di valutazione
per la valutazione prestazione delle prestazioni dirigenziali
1. Il nucleo, per lo svolgimento della propria attività, si relaziona, ove necessario, esclusivamente
con le posizioni organizzative con funzioni dirigenziali. Esse garantiscono piena collaborazione per
le richieste provenienti dal Nucleo.
2. L’attività di valutazione deve avvenire con la presenza di tutti i componenti del Nucleo.
3. L’attività di valutazione viene trasmessa in forma riservata al Sindaco e alla Giunta, competente
per l’emanazione dei provvedimenti di erogazione definitiva.
Art. 68
Facoltà di accesso
1. I componenti del Nucleo, per l’esercizio delle funzioni attribuite, hanno regolare accesso ad
informazioni, atti e documenti presso gli uffici dell’Ente.
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Capo V
- Ufficio Relazioni con il Pubblico -
- Sportello Unico delle imprese -
- Ufficio per i procedimenti disciplinari -
- Rappresentanti della Parte Pubblica -
Art. 69
Ufficio per le relazioni con il pubblico
1. Al fine di garantire l'esercizio dei diritti di cittadinanza e di partecipazione e di sviluppare in
modo professionale ed armonico all'interno dell'ente una funzione specialistica di cura e
miglioramento dei rapporti con l'utenza è istituito l'Ufficio per le relazioni con il pubblico, alle
dirette dipendenze del Responsabile dell’Area Amministrativa, avente, tra le altre, le seguenti
finalità:
a) svolge ogni attività attribuita allo stesso dalla legge;
b) fornisce le informazioni fondamentali e di primo inserimento dei cittadini ed utenti ai servizi
comunali;
c) progetta, attiva e sviluppa iniziative finalizzate all'incremento qualitativo delle funzioni svolte e
dei servizi erogati dall'ente;
d) fornisce modulistica ai cittadini.
2. L'Ufficio per le relazioni con il pubblico può collaborare con il Nucleo di valutazione per lo
sviluppo di indagini ad hoc sul gradimento dei servizi da parte dei cittadini.
Art. 70
Sportello Unico per le Imprese
1. E' istituito, ai sensi della vigente normativa, lo sportello unico per le imprese.
2. Lo sportello opera in stretto coordinamento con le autorità amministrative preposte all'adozione
di atti che interessano le imprese operanti nel territorio comunale, assicurando - anche attraverso il
ricorso a strutture informatiche - la diffusione di tutte le informazioni utili e la tempestiva
definizione dei procedimenti che riguardano dette imprese.
3. Alla direzione dello sportello unico delle imprese è preposto un dipendente individuato dal
Sindaco, al quale lo stesso relaziona sull'andamento dell'attività dello sportello che normalmente è il
Responsabile dell’Area Tecnica .
4. Restano valide le disposizioni sino ad ora adottate in relazione alla istituzione dello Sportello
Unico delle attività produttive.
Art. 71
Ufficio per i procedimenti disciplinari
1. Il Sindaco istituisce e nomina i componenti dell’ufficio competente per i procedimenti
disciplinari di cui al contratto collettivo nazionale di comparto.
2. L’ufficio competente per le contestazioni di addebiti ai dipendenti, per l’istruttoria dei
procedimenti disciplinari e per l’irrogazione della sanzione superiore al richiamo verbale e alla
censura, ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs n. 165/2001, è costituito:
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a) dal Segretario comunale pro-tempore che lo presiede;
b) da due Responsabili di Area .
Nei casi di assenza o di impedimento dei Responsabili di Area, i sostituti di questi, designati tali nel
provvedimento di incarico delle funzioni dirigenziali del Sindaco, svolgeranno anche le funzioni di
componenti dell’Ufficio de quo.
3. Qualora si proceda disciplinarmente nei confronti di un responsabile di Settore componente
dell’ufficio, quest’ultimo è sostituito da altro dipendente di categoria non inferiore alla “ C “
nominato dal Segretario Comunale.
4. Le funzioni di verbalizzazione sono svolte da un dipendente dell’ufficio personale di categoria
non inferiore alla “ C “ appositamente individuato dal Segretario Comunale.
5. L’ufficio per i procedimenti disciplinari, ricevuta la segnalazione da parte di un Responsabile di
Area ovvero dal Sindaco o da chiunque sia venuto a conoscenza del comportamento oggetto di
sanzione, provvederà di volta in volta ad attivare le procedure della contestazione dell’addebito,
dell’istruttoria del procedimento e di applicazione della sanzione.
6. L’ufficio competente per i procedimenti disciplinari adotta le proprie determinazioni con la
presenza di tutti i suoi componenti ed a maggioranza di voti. In caso di parità di voti prevale il voto
del Presidente.
7. Le norme disciplinari sono individuate dal C.C.N.L. che determina i doveri dei dipendenti, le
relative sanzioni nei casi di inosservanza e la procedura per l’applicazione delle stesse.
8. La competenza ad applicare la sanzione del rimprovero verbale e della censura spetta
direttamente al Responsabile dell’Area cui il dipendente è stato assegnato. In tal caso compete ai
Responsabili di Area contestare l’addebito, istruire il procedimento e applicare la relativa sanzione,
seguendo le procedure disciplinari dettate dal C.C.N.L. vigente in materia. Per l’inflizione delle
restanti è competente l’ufficio costituito ai sensi del comma 1 seguendo le procedure disciplinari
dettate dal C.C.N.L. vigente in materia.
9. La competenza ad applicare la sanzione del rimprovero verbale e della censura ai Responsabili di
Area spetta al Segretario Comunale. Per l’inflizione delle restanti è competente l’ufficio di cui al 1°
comma seguendo le procedure disciplinari dettate dal C.C.N.L. vigente in materia.
Art. 72
Rappresentanti della Parte Pubblica
1. La delegazione di parte pubblica di cui al contratto collettivo nazionale del comparto regioni e
autonomie locali viene nominata dalla Giunta ed è composta da tre membri, di cui uno nominato
Presidente, individuati tra i Responsabili di Area che sono stati incaricati dal Sindaco delle
posizioni organizzative. Essa si occupa esclusivamente della contrattazione decentrata integrativa.
2. In caso di assenza e/o impedimento di qualche membro, la Giunta nomina il sostituto secondo il
criterio di cui al comma precedente.
4. Il Segretario Comunale può essere nominato quale componente della delegazione di parte
pubblica in aggiunta ai membri di cui al comma 1 , in tal caso assume la funzione di Presidente .
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Art. 73
Entrata in vigore
1. Il presente regolamento, formato da 73 articoli, entra in vigore decorsi quindici giorni dalla
pubblicazione all’Albo Pretorio dell’Ente, dopo che la relativa delibera di approvazione è divenuta
esecutiva.
2. Il presente regolamento sostituisce integralmente ed abroga il precedente approvato con
deliberazione di Giunta Comunale n. 122 del 12.11.1999, e le sue successive modifiche ed
integrazioni, e il regolamento sul nucleo di valutazione interno approvato con delibera di G.M. n.
123 del 12/11/1999, e le sue successive modifiche ed integrazioni.
3. Dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento ogni altra disposizione regolamentare
interna contraria , incompatibile o antecedente rispetto alle norme ivi contenute si intende abrogata.
4. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare in quanto atto a contenuto
normativo obbligatorio.
5. L’entrata in vigore di nuove leggi che enunciano principi contenuti nel presente testo normativo
abrogano le norme regolamentari con esso incompatibili.
ALLEGATI:
A. Atti di Amministrazione e Gestione del Personale
B. Funzionigramma
C. Organigramma
All. A.
ATTI DI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE
PROVVEDIMENTO COMPETENZA
Ferie Responsabile dell’Area competente*
Permessi Responsabile dell’Area competente*
Recuperi Responsabile dell’Area competente
Autorizzazioni a lavoro straordinario Responsabile dell’Area competente
Autorizzazioni a lavoro straordinario elettorale Responsabile dell’Area competente
Aspettativa Il Responsabile del Servizio Personale -Parte
giuridica- per i dipendenti *
Trasformazione rapporto di lavoro Giunta Comunale, sentito il Responsabile di Area
Orario di servizio Responsabile del Settore
Assegnazione alle articolazioni della struttura Giunta Comunale
Assegnazione mansioni superiori Il Responsabile di Area - Il Sindaco per
l’assegnazione a mansioni apicali
Mobilità interna La Giunta Comunale, sentiti i Responsabili di Area
Nulla – osta mobilità esterna La Giunta Comunale, sentito il Responsabile
dell’Area competente
Programma triennale fabbisogno personale Giunta Comunale
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1)Assunzione per concorso e/o per mobilità
esterna.
2)Inquadramenti nella categoria superiore per
progressione verticale
1) Giunta Comunale
2) Giunta Comunale
Autorizzazione svolgimento incarichi extra
lavorativi
La Giunta Comunale
Sanzioni disciplinari fino alla censura Responsabile dell’Area *
Sanzioni disciplinari oltre la censura Ufficio procedimenti disciplinari
Nomina responsabile procedimento Responsabile di Area
Autorizzazione partecipazione corsi
di formazione e aggiornamento
Segretario Comunale per i Responsabili di Area
Responsabile dell’area per i dipendenti
Valutazione personale Responsabile dell’area per i dipendenti
Nucleo di valutazione per i Responsabili di Area
Presa atto dimissioni
Responsabile del Servizio Personale- Parte giuridica
Segretario Comunale per i Responsabili di Area
Collocamento in quiescenza Responsabile del Servizio Personale –Parte
economica
* per i Responsabili di Area il Segretario Comunale.
ALL. “B”
FUNZIONIGRAMMA ( o Mansionario )
DEL COMUNE DI ALIMENA
1. AREA AMMINISTRATIVA
Individuazione e comunicazione agli interessati dei Responsabili dei procedimenti per gli atti di
competenza dell’Ufficio
Assistenza e consulenza agli organi Istituzionali per l'esercizio della funzione di indirizzo e
controllo
Predisposizione proposte di deliberazioni di competenza dell’Ufficio
Predisposizione determinazioni di competenza dell’Ufficio
Servizi Segreteria e Personale
Segreteria Generale
1. Adempimenti finali dei processi deliberativi (redazione e collazione verbali deliberazioni,
pubblicazione, fase integrativa dell’efficacia, trasmissione e/o notificazione ai destinatari,
archiviazione e deposito)
2. Verifica completezza proposte di deliberazione di Giunta
3. Adempimenti successivi per ogni deliberazione di Giunta
4. Tenuta e gestione Registro Generale delle deliberazioni di Consiglio
5. Tenuta e gestione Registro Generale determinazioni dei responsabili di area
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6. Convocazione, anche in modo informale, della Giunta Comunale ed adempimenti successivi
7. Tenuta repertorio dei contratti e registrazione atti rogati dal Segretario Generale
Personale – Parte Giuridica
1. Rapporto con i responsabili di area per l’omogenea applicazione della disciplina vigente in
materia di personale e degli accordi sindacali
2. Assistenza e consulenza all’Amministrazione nella contrattazione decentrata e nei rapporti
con gli organismi rappresentativi del personale
3. Relazioni sindacali e funzioni di segreteria e verbalizzazione delle sedute di contrattazione
decentrata
4. Studio della normativa legislativa, regolamentare e contrattuale in materia di trattamento
giuridico del personale
5. Gestione giuridica del personale e rapporti con enti
6. Studio ed analisi costante del fabbisogno delle risorse umane
7. Raccolta regolamenti, deliberazioni, determinazioni, decreti, direttive ed ordinanze in
materia di personale
8. Gestione dinamica della dotazione organica: aggiornamenti periodici, esame posti vacanti o
in soprannumero e gestione mobilità
9. Istruttoria procedure concorsuali, ivi compresa l’assistenza alle operazioni della
commissione giudicatrice
10. Istruttoria assunzione del personale e verifica requisiti di accesso
11. Istruttoria, cura ed esecuzione dei provvedimenti disciplinari di competenza
12. Rapporti con le competenti strutture sanitarie per controlli periodici sull’idoneità psico-fisica
dei dipendenti
13.Gestione assenze per malattia o per infortuni, visite fiscali, astensioni per maternità ed
aspettative
15. Rapporti con enti ed istituzioni varie per problematiche attinenti l’Ufficio
16. Gestione piano e interventi di aggiornamento e formazione del personale
17. Inquadramento del personale in applicazione dei contratti collettivi
18. Richiesta sottoposizione visita medica collegiale
19. Aspettative e congedi straordinari previsti da particolari norme di legge statali
20. Riconoscimento infermità per causa di servizio
21. Assunzione di categorie protette
22. Gestione adempimenti amministrativi e procedurali connessi alla gestione dei lavoratori
socialmente utili
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Servizi Contenzioso, Contratti e Affari Generali
Contenzioso
1. Istruzione ed archiviazione fascicoli controversie legali
2. Istruttoria richieste risarcimento per danni causati dall’Ente
3. Predisposizione proposte di deliberazioni per incarichi legali per difesa interessi dell’Ente
4. Liquidazione onorari ai legali incaricati dall’Ente
5. Predisposizione proposte di deliberazioni per transigere cause pendenti
6. Cura del contenzioso con tempestività ed azione preventiva al fine di ridurre le controversie
legali
Contratti
1. Istruttoria contratti, scritture private ed atti unilaterali di competenza dei Responsabili delle
Aree
2. Consulenza e supporto stipulazione e rogito contratti, scritture private ed atti unilaterali di
competenza dei Responsabili delle Aree
Affari Generali
1. Gestione notificazione atti
2. Pubblicazione, mediante affissione, atti Albo Pretorio
3. Gestione amministrativa deposito atti giudiziari
4. Gestione amministrativa notifiche a soggetti irreperibili
5 Gestione amministrativa deposito atti per conto di altri enti
6. Gestione protocollo informatico in entrata
7. Gestione protocollo informatico in uscita
Servizio Affari Istituzionali
Staff Sindaco
1. Controllo atti da sottoporre all’esame del Sindaco
2. Organizzazione delle riunioni e degli incontri
3. Rapporti con la stampa
4. Gestione degli appuntamenti
5. Attività di relazioni pubbliche
Gabinetto Sindaco e Assessori
1. Organizzazione dei viaggi di lavoro del Sindaco e degli Assessori
2. Gestione rapporti con soggetti istituzionali
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3. Attività connessa alla Conferenza dei Sindaci, ai rapporti con strutture del Sistema Sanitario
Nazionale, con Regione, Provincia, Comunità Montana ed altri Enti Pubblici, compreso il
Distretto scolastico
4. Cura delle attività associative e consortili e contatti con gli altri Comuni ed enti vari
5. Gestione corrispondenza diretta personalmente al Sindaco ed agli assessori
6. Gestione protocollo riservato del Sindaco
7. Gestione protocollo riservato del Segretario Comunale
8. Gestione dei rapporti telefonici
9. Cerimonie varie, rappresentanza, convegni e conferenze
Presidenza del Consiglio
1. Predisposizione avviso di convocazione Consiglio Comunale
2. Adempimenti connessi al funzionamento del Consiglio Comunale
3. Predisposizione proposta di deliberazione di approvazione dei verbali della precedente
seduta consiliare
4. Gestione deposito atti delle proposte di deliberazione di competenza consiliare
5. Verifica completezza proposte di deliberazione consiliare
6. Cura adempimenti successivi per ogni deliberazione consiliare
7. Adempimenti esercizio diritto di informazione da parte dei consiglieri
8. Adempimenti esercizio diritto di presa visione di documentazione amministrativa afferente
deliberazioni consiliari
9. Adempimenti esercizio diritto di copia di documentazione amministrativa afferente
deliberazioni consiliari
10. Adempimenti connessi alla elezione, convalida, surroga, deleghe, aspettative, permessi, ecc.
relativi ai consiglieri comunali
11. Anagrafe consiglieri comunali ed adempimenti connessi
12. Gestione incontri, convegni e manifestazioni organizzate dal Presidente del Consiglio
13. Pubbliche relazioni
U.R.P. (Ufficio per le relazioni con il pubblico)
1. Gestione URP
Servizi Socio-Assistenziali
Politiche Sociali
1. Servizi ed interventi nel settore delle politiche sociali
2. Istruzione delle istanze di finanziamento in campo sociale rivolte all’ U.E., allo Stato, alla
Regione ed altri enti competenti in materia e relativa gestione
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3. Cooperative sociali
4. Gestione Casa di Riposo
5. Legge 285/1997
6. Legge 328/2000 (Piano di zona)
7. Espletamento degli adempimenti di competenza comunale relativi a pratiche di adozione e di
affidamento
8. Rapporti con amministrazioni comunali, provinciali, regionali, con aziende, enti ed
associazioni operanti in campo sociale
9. Minori a rischio di coinvolgimento in attività criminose
10. Tossicodipendenze
11. Servizi ed interventi assistenziali
12. Assistenza agli anziani e ai disabili
13. Grandi invalidi del lavoro
14. Assistenza infanzia, adolescenza, orfani di lavoratori, sordomuti, ciechi
15. Gestione progetti di competenza dell’Ufficio
16. Istruttoria ed espletamento degli adempimenti amministrativi connessi ad interventi in
campo sociale
17. Supporto agli organi comunali e alle commissioni consiliari nelle materie relative al settore
sociale
18. Gestione indiretta e/o diretta di interventi nel settore sociale
19. Progettazione e realizzazione di interventi in campo sociale, anche in sinergia con altre
strutture dell'ente o di altri enti
21. Gestione dei rapporti con le associazioni di volontariato e con le cooperative sociali
22. Gestione albo delle associazioni
22. Gestione organizzativa volontari
23. Gemellaggi
24. Erogazione di contributi ad associazioni e privati per iniziative di carattere sociale
25. Convenzioni con organismi, comunità e cooperative per interventi in campo sociale
26. Assistenza economica e servizio civico
27. Organizzazione di soggiorni-vacanza per gli anziani
28. Integrazione lavorativa anziani
29. Concessione di contributi sulla retta ad anziani ospiti di strutture residenziali pubbliche e
private
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30. Ammissione al ricovero in case di riposo di anziani e disabili
31. Collocamento protetto dei minori in emergenza sociale
32. Erogazione contributi a famiglie affidatarie
Ufficio Polizia Municipale
Attività proprie della Polizia municipale che di seguito si elencano:
1. Prevenzione, accertamento e contestazione delle violazioni in materia di circolazione
stradale
2. Notificazione dei verbali, predisposizione ed esecuzione di servizi diretti a regolare il
traffico
3. Tutela e controllo sull’uso della strada
4. Rimozione veicoli
5. Scorta veicoli eccezionali e trasporti in condizioni di eccezionalità
6. Concessione permessi di sosta agli invalidi
7. Gestione contrassegni autoveicoli per invalidi
8. Polizia edilizia: vigilanza sulle costruzioni, rispetto strumenti urbanistici, repressioni, abusi,
vigilanza sull’integrità e conservazione del patrimonio comunale
9. Polizia giudiziaria: prendere notizia dei reati e impedire che vengano portati a conseguenze
ulteriori, ricercare i colpevoli, raccogliere le prove ed assicurare alla giustizia quant’altro
possa servire per il procedimento penale
10. Polizia mortuaria
11. Polizia igienico-sanitaria: igiene del suolo e dei locali, sofisticazioni, frodi, trasporto e
vendita ambulante di alimenti e bevande, certificazioni sanitarie, gestione ordinanze di
trattamento sanitario obbligatorio
12. Vigilanza autorizzazioni Passi Carrabili
13. Vigilanza sull’attività degli esercizi pubblici, degli esercizi commerciali, delle fabbriche e
dei depositi di materiali insalubri e pericolosi
14. Vigilanza sui pubblici spettacoli, trattenimenti e sulle attività previste dalle leggi di P.S.
15. Vigilanza e controllo opere, depositi e cantieri
16. Vigilanza inquinamento acustico e atmosferico
17. Vigilanza uso improprio di acqua
18. Vigilanza occupazione abusiva suolo pubblico e danni al Patrimonio comunale
19. Vigilanza sull’osservanza delle disposizioni in materia di di detenzione di animali
20. Vigilanza sull’osservanza delle Leggi, dei Regolamenti, delle Ordinanze e delle altre
disposizioni emanate dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune concernenti
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la polizia urbana e rurale, l’edilizia, il commercio fisso ed ambulante i pubblici esercizi ed
attività ricettive, l’igiene e la salute pubblica, l’attività ittica e venatoria, la tutela ambientale
21. Vigilanza sulle autorizzazioni di polizia amministrativa
22. Controlli di competenza del Comune in materia di tutela ambientale
23. Attività di segnalazione inerenti alle disfunzioni di servizi pubblici
24. Vigilanza Mercati, Fiere, ecc.
25. Prestazione opera di soccorso in caso di pubbliche calamità e disastri d’intesa con le autorità
competenti, nonché in caso di privati infortuni
26. Prestazione servizio d’ordine, di vigilanza, di scorta e di rappresentanza necessari
all’espletamento delle attività istituzionali del Comune
27. Collaborazione ai servizi ed alle operazioni di Protezione Civile demandate dalla legge al
Comune
28. Gestione sanzioni amministrative di competenza regionale
29. Gestione sanzioni amministrative irrogate dal Corpo Forestale dello Stato
30. Gestione pratica rilascio e rinnovo licenze di porto di fucile per uso caccia, di porto di
pistola per difesa personale, porto di fucile per tiro al volo
31. Gestione rilascio tesserini venatori
32. Gestione ripopolamenti venatori
2. AREA DEMOGRAFICA
Individuazione e comunicazione agli interessati dei Responsabili dei procedimenti per gli atti di
competenza dell’Ufficio
Assistenza e consulenza agli organi Istituzionali per l'esercizio della funzione di indirizzo e
controllo
Predisposizione proposte di deliberazioni di competenza dell’Ufficio
Predisposizione determinazioni di competenza dell’Ufficio
Servizi Demografici
Stato civile
1. Tenuta dei registri di stato civile
2. Adempimenti in materia di stato civile (atti di nascita, di morte, di cittadinanza, atti di
pubblicazione di matrimonio, atti di matrimonio)
3. Rilascio di copie integrali di atti di nascita, matrimonio, morte e di certificati di stato civile
4. Compilazione schede Istat
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Anagrafe
1. Tenuta e aggiornamento registro della popolazione
2. Autenticazioni, legalizzazioni
3. Rilascio certificazioni anagrafiche
4. Rapporti con uffici interni ed altri Enti
5. Rilevazioni statistiche demografiche e censimenti vari
6. Tenuta e aggiornamento Anagrafe speciale Italiani residenti all’estero (AIRE)
8. Toponomastica
9. Variazione anagrafica per nascita
10. Variazione anagrafica per trasferimento residenza nel Comune
11. Variazione anagrafica per censimento
12. Ripristino posizione anagrafica a seguito cancellazione per irreperibilità al censimento
13. Variazione anagrafica per morte
14. Variazione anagrafica per morte o per trasferimento in altro Comune
15. Variazione anagrafica per irreperibilità al censimento
16. Rilascio di certificati anagrafici
17. Rilascio di carte d’identità
18. Rilascio di attestati
19. Rilascio di stati di famiglia originari per arruolamento su richiesta dei Comandi CC e GF
20. Aggiornamento stradario comunale
Elettorale
1. Tenuta e aggiornamento liste elettorali generali e sezionali del Comune
3. Adempimenti conseguenti allo svolgimento di Consultazioni Elettorali in genere
4. Rilevazioni statistiche elettorali
5. Rilascio certificazioni
6. Adempimenti connessi alla formazione e all’aggiornamento dei elenchi dei giudici popolari
7. Variazioni dello schedario elettorale generale e sezionale per l’ iscrizione di cittadini che
hanno compiuto il 18° anno di età
8. Variazioni dello schedario elettorale generale e sezionale per l’iscrizione di elettori che
hanno trasferito la residenza nel Comune
9. Variazioni dello schedario elettorale generale e sezionale per l’iscrizione di elettori che
hanno acquistato o riacquistato il diritto elettorale
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10. Variazioni dello schedario elettorale generale e sezionale per la cancellazione di elettori
deceduti
11. Variazioni dello schedario elettorale generale e sezionale per la cancellazione di elettori che
hanno trasferito la residenza in altro Comune
12. Variazioni schedario elettorale generale e sezionale per cancellazione di elettori che hanno
perduto la capacità elettorale
13. Variazioni dello schedario generale e sezionale ed alle liste generali e sezionali in
conseguenza di rettifiche apportate agli atti di stato civile
14. Variazioni dello schedario generale e sezionale ed alle liste generali e sezionali in
conseguenza di annotazioni e variazioni della professione e del titolo di studio
15. Variazioni dello schedario generale e sezionale ed alle liste generali e sezionali in
conseguenza di cambiamento indirizzo nell’ambito della circoscrizione di una stessa sezione
elettorale
16. Variazioni dello schedario generale e sezionale e delle liste generali e sezionali per errori
materiali
Leva
1. Formazione e aggiornamento liste di leva
2. Formazione e aggiornamento ruoli matricolari comunali
3. Rilascio certificazioni
3. AREA CULTURALE
Individuazione e comunicazione agli interessati dei Responsabili dei procedimenti per gli atti di
competenza dell’Ufficio
Assistenza e consulenza agli organi Istituzionali per l'esercizio della funzione di indirizzo e
controllo
Predisposizione proposte di deliberazioni di competenza dell’Ufficio
Predisposizione determinazioni di competenza dell’Ufficio
Servizi culturali e scolastici , sport, turismo e spettacolo
1. Programmazione e gestione degli interventi attinenti il diritto allo studio con specifico
raccordo con gli enti interessati
2. Rapporti con le autorità ed istituzioni scolastiche e con gli organi collegiali della scuola
3. Interventi di competenza nella scuola dell’obbligo
4. Gestione contabile delle entrate derivanti da pagamento di quote per servizi a domanda
individuale
5. Interventi atti ad assicurare l’inserimento e l’integrazione scolastica dei soggetti portatori di
handicap
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6. Adempimenti per assicurare la promozione di particolari attività didattiche e culturali
7. Studio ed elaborazione di progetti di iniziative culturali in collaborazione con enti, gruppi ed
associazioni
8. Istruttoria, predisposizione e formazione di atti e provvedimenti amministrativi concernenti
la pubblica istruzione
9. Servizi scolastici e mense
10. Attività culturali
11. Attività per assicurare il servizio trasporto alunni
12. Politiche della cultura, della formazione e dei giovani
13. Gestione della Biblioteca
14. Gestione Archivio storico
15. Gestione rapporti con Enti ed Istituzioni operanti nel settore bibliotecario
16. Partecipazione alla programmazione di attività culturali espletate da altri Enti o Istituzioni
17. Partecipazione ad organismi per l’organizzazione e la gestione di attività culturali
18. Attività connessa alla partecipazione del Comune a manifestazioni particolari o ricorrenze
(Centenari, ecc.)
19. Rapporti con istituti culturali
20. Gestione rapporti con gli enti tecnici preposti alla tutela e vigilanza sugli archivi degli enti
pubblici
21. Collaborazione con altri enti od istituti operanti in campo culturale
22. Gestione mostre: raccolta, inventariazioni e catalogazione, ecc.
23. Gestione e programmazione eventi culturali, pubblicità, ecc
24. Elaborazione e gestione di piani di intervento in campo culturale
25. Programmazione, organizzazione e gestione di iniziative culturali, convegni e congressi
anche in collaborazione con altri enti
26. Definizione delle quote a carico degli utenti dei servizi educativi e di assistenza scolastica
27. Richiesta di contributi regionali o statali in materia scolastica
28. Adempimenti volti a garantire l’attuazione del diritto allo studio
29. Approvazione dei rendiconti dei fondi per il diritto allo studio presentati dalle istituzioni
scolastiche
30. Liquidazione fatture, assegni, rette, compensi, contributi
31. Attività di promozione dello sport e del turismo
32. Gestione di gare per la fornitura di beni e servizi necessari per la realizzazione di singoli
eventi
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33. Gestione assegnazione incarichi e consulenze a professionisti e artisti per la realizzazione di
eventi (manifestazioni ricreative , spettacoli ecc.)
4. AREA ECONOMICA – FINANZIARIA
Individuazione e comunicazione agli interessati dei Responsabili dei procedimenti per gli atti di
competenza dell’Ufficio
Assistenza e consulenza agli organi Istituzionali per l'esercizio della funzione di indirizzo e
controllo
Predisposizione proposte di deliberazioni di competenza dell’Ufficio
Predisposizione determinazioni di competenza dell’Ufficio
Servizio Finanziario
Contabilità e Bilancio
1. Programmazione economico-finanziaria
2. Bilancio preventivo e consuntivo
3. Contabilità generale e fiscale
4. Gestione Bilancio
5. Variazioni di Bilancio
6. Gestione contabilità Iva
7. Gestione contabile Mutui
8. Impegni e Liquidazioni
9. Mandati di pagamento e reversali di incasso
10. Previsione entrate servizi di competenza
11. Previsione spese servizi di competenza
12. Accertamento entrate servizi di competenza
13. Ordinazione spese servizi di competenza
14. Liquidazione spese servizi di competenza
15. Predisposizione atti per approvazione bilancio ed allegati
16. Definizione del piano economico di gestione
17. Gestione verifica entrate/spese
18. Gestione modifiche bilancio e PEG
19. Gestione impegni automatici
20. Gestione impegni su proposte di deliberazioni o determinazioni
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21. Gestione controllo liquidazioni
22. Gestione controllo e trasmissione ordinazioni
23. Gestione riscossioni, gestione caricamento fatture in entrata
24. Gestione emissioni fatture
25. Gestione Irpef
26. Gestione INPS/IRAP
27. Gestione C/C postali
28. Gestione verifiche di cassa
29. Gestione rendicontazione
30. Gestione residui attivi e passivi
31. Gestione debiti fuori bilancio
32. Assistenza all’Organo di Revisione Contabile
33. Proposta per la G.C. di prelevamento dal fondo di riserva
34. Bancoposta
35. Gestione inventario
36. Tesoreria comunale
37. Gestione polizze assicurative
38. Gestione proventi diritti segreteria ed altro
39. Rapporti con tesoriere
40. Ricerca soluzioni di finanziamento
41. Tenuta registro delle determinazioni che comportano impegni di spesa dei responsabili degli
Uffici
Servizio Personale – Parte economica
1. Gestione contabilità del personale
2. Gestione ritenute fiscali lavoratori dipendenti
3. Gestione contributi previdenziali: versamenti mensili e denuncia annuale
4. Gestione contributi previdenziali: gestione elenchi suppletivi
5. Gestione contributi inadel: versamenti mensili
6. Gestione contributi inadel: denuncia annuale
7. Gestione contributi inadel: gestione elenchi suppletivi
8. Gestione contributi Inps: versamenti mensili
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9. Gestione contributi Inps: denuncia annuale
10. Gestione contributi Inps: gestione modelli 01/m
11. Gestione contributi Inail
12. Gestione di ricongiunzioni ex l. 29/79
13. Gestione istanze di riscatto
14. Gestione economica adempimenti trattamento provvisorio di pensione
15. Gestione economica adempimenti domanda di pensione o pensionamento d'ufficio
16. Gestione indennità premio di servizio: rateizzazione riscatti e ricongiunzioni
17. Gestione indennità premio di servizio: attuazione procedura
18. Istruttoria domande di collocamento in quiescenza
19. Riconoscimento ai fini economici di servizi prestati presso altri enti pubblici
20. Riconoscimento dei servizi prestati in posizione non di ruolo (d'ufficio o su istanza del
dipendente)
21. Gestione giuridica benefici economici e pensionistici a categorie protette
22. Certificazioni servizio prestato a fini previdenziali e contributivi
23. Gestione giuridica riscatti e ricongiunzione di periodi contributivi
24. Rilevazione elettronica delle presenze del personale
Servizio Economato
1. Gestione gare per forniture economali
2. Gestione inventari beni mobili: iscrizione nuovi beni e consegna
3. Gestione inventari beni mobili e magazzino
4. Gestione controllo su condizioni dei beni mobili assegnati
5. Gestione funzionamento magazzino economale
6. Gestione uscite magazzini
7. Gestione inventari del magazzino
8. Gestione contratti manutenzione, contratti assistenza, contratti di garanzia non di
competenza di altri settori
9. Gestione interventi di ripristino funzionalità beni
10. Gestione cassa economale: contabilità, depositi vari (come da regolamento)
11. Spese in economia
12. Anticipazioni per missioni
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13. Acquisto valori bollati
14. Acquisto materiale di consumo
15. Consegna materiale di consumo
16. Controllo fatture e note spese economali
17. Registrazione contratti con spesa a carico dell’Ente
18. Inventario dei beni comunali
Sistemi Informativi
1. Gestione generale informatizzazione uffici comunali
2. Gestione generale collegamento internet e sito Web
5. AREA ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TRIBUTI
Individuazione e comunicazione agli interessati dei Responsabili dei procedimenti per gli atti di
competenza dell’Ufficio
Assistenza e consulenza agli organi Istituzionali per l'esercizio della funzione di indirizzo e
controllo
Predisposizione proposte di deliberazioni di competenza dell’Ufficio
Predisposizione determinazioni di competenza dell’Ufficio
Servizio Tributi
Gestione ICI
Gestione TARSU
Gestione TOSAP
Gestione Affissioni e Pubblicità
1. Contenzioso tributi
2. Accertamenti e controlli tributari
3. Aggiornamento tributi
4. Gestione accertamenti anti evasione
5. Gestione attività di informazione e di rapporti con l'utenza
Servizio Attività Produttive
Commercio
Gestione attività di somministrazione alimenti e bevande
Gestione autorizzazioni provvisorie in particolari occasioni
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Commercio Aree Pubbliche
Gestione attività Commercio su aree pubbliche
Gestione Mercati settimanali aree pubbliche: rilascio concessioni
Gestione fiere annuali su aree pubbliche: rilascio concessioni
Commercio in Sede Fissa
Gestione attività di commercio in sede fissa, esercizi di vicinato, medie strutture di vendita, grandi
strutture di vendita
Gestione vendite straordinarie
Gestione contributi in conto interesse ai commercianti
Forme Speciali di Commercio
Gestione vendita con distributori automatici
Gestione vendita di prodotti surgelati
Gestione vendita giornali e riviste
Gestione vendite per corrispondenza
Gestione vendite a domicilio
Gestione commercio elettronico
Distributori di Carburanti
Gestione autorizzazioni impianti stradali di distribuzione carburanti
Farmacie
Gestione titolarità farmacie
Parrucchieri ed Estetisti
Gestione attività di parrucchiere
Gestione attività estetisti
Trasporti
Gestione attività per l’esercizio del servizio taxi
Gestione attività per l’esercizio di noleggio autoveicoli con conducente
Gestione attività per l’esercizio di noleggio autoveicoli senza conducente
Gestione attività per l’esercizio di noleggio di autobus con e senza conducente
Orari e turni
Gestione ferie, orari, turni di apertura e chiusura, deroghe per esercizi di farmacie, per esercizi di
commercio a posto fisso, per pubblici esercizi, per sale giochi, per esercizi di commercio su aree
pubbliche, per distributori di carburanti, per esercizi di parrucchieri, per esercizi di estetisti
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Attivita’ Artigiane
Istruttoria per iscrizione all’albo delle imprese artigiane
Gestione panificatori
Licenze ed autorizzazioni
Gestione autorizzazione sale gioco
Gestione licenza installazione di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici
Gestione licenza installazione di apparecchi radio, TV juke box e similari
Gestione licenza per l’esercizio di autorimesse, piscine, ecc.
Gestione attività di tipografia, fotocopisteria, ecc.
Gestione licenza per spettacoli, trattenimenti pubblici, feste da ballo, ecc.
Gestione licenze agenzie d' affari
Gestione dichiarazione di cose antiche o usate
Gestione licenza circoli culturali-ricreativi, sportivi, del dopo-lavoro
Spettacolo Viaggiante
Gestione autorizzazioni spettacolo viaggiante
Attivita' Ricettiva
Gestione attività alberghi e residenze turistico-alberghiere (alberghi, residence, campeggi, villaggi
turistici, parchi vacanza, aree sosta)
Gestione attività di altri esercizi ricettivi ( case per ferie, ostelli, rifugi, affittacamere, case e
appartamenti per vacanze, residence)
Autorizzazioni Sanitarie
Gestione accertamenti, sopralluoghi e pareri in materia igienico-sanitaria agli organi di vigilanza su
richiesta di terzi relativi ai servizi gestiti
Gestione ordinanza per inosservanza di leggi in materia igienico-sanitaria, lavori di adeguamento a
seguito di accertamenti relativi ai servizi gestiti
Gestione autorizzazione al trasporto di carni con autoveicoli
Gestione autorizzazione al trasporto di animali con autoveicoli
Gestione autorizzazione al trasporto di liquidi alimentari con autoveicoli
Gestione autorizzazione apertura spacci vendita delle carni
Gestione autorizzazione per vendita presidi sanitari
Gestione autorizzazione temporanea per la preparazione e somministrazione di alimenti e bevande
Gestione autorizzazione per produzione, lavorazione e deposito di sostanze alimentari e bevande
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Gestione autorizzazione per pubblici esercizi, circoli, spacci, ecc.
Attivita' Sanitarie
Gestione autorizzazione per la pubblicità di professioni sanitarie e arti ausiliari
Rilascio libretti sanitari
Agricoltura
Gestione denuncie produzione e giacenza prodotti vinicoli
Gestione autorizzazioni di Vendita diretta da parte di agricoltori di prodotti agricoli di propria
produzione Gestione liquidazioni danni al patrimonio zootecnico
Gestione attività di agriturismo
Statistiche
Gestione indagini regionali su grande distribuzione
Gestione indagini regionali su agriturismo
Gestione indagini regionali su distributori di carburanti
Gestione indagini regionali su fiere e mercati
Registri
Registri di carico e scarico beni usati, riguardanti il commercio di cose antiche o usate
6. AREA TECNICA e TECNICO MANUTENTIVA
Individuazione e comunicazione agli interessati dei Responsabili dei procedimenti per gli atti di
competenza dell’Ufficio
Assistenza e consulenza agli organi Istituzionali per l'esercizio della funzione di indirizzo e
controllo
Predisposizione proposte di deliberazioni di competenza dell’Ufficio
Predisposizione determinazioni di competenza dell’Ufficio
Servizio Urbanistica
Urbanistica
1. Gestione progettazione interna di strumenti urbanistici
2. Gestione redazione di regolamenti in campo edilizio e urbanistico
3. Gestione analisi e ricerca stato dell'edilizia e sue problematiche
4. Gestione assegnazione incarichi di progettazione urbanistica
5. Gestione adempimenti successivi presentazione di un progetto urbanistico da parte di
progettista esterno
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6. Gestione assegnazione incarico professionale per indagini, ricerche, perizie, etc.
7. Gestione adempimenti successivi presentazione dei risultati dell'incarico per indagini,
ricerche, etc.
8. Gestione assegnazione incarico di supporto alla progettazione urbanistica interna
9. Gestione adempimenti successivi presentazione dei risultati dell'incarico di supporto a un
piano urbanistico elaborato internamente
10. Gestione assegnazione incarico per la valutazione giuridica di soluzioni adottate in progetti
urbanistici realizzati internamente
11. Gestione adempimenti successivi alla assegnazione incarichi per la valutazione giuridica di
soluzioni adottate in progetti urbanistici realizzati internamente
12. Lottizzazioni: fase pre-istruttoria, fase istruttoria, fase dell'approvazione
13. Approvazione piani di recupero: fase pre-istruttoria, fase istruttoria, fase dell'approvazione
14. Piano territoriale di coordinamento
15. Piano paesistico
16. P.R.G.
17. P.E.E.P.
18. P.I.P.
19. Piani attuativi
20. Piano del colore (di concerto con Servizio Ambiente)
21. Programmi pluriennali d’attuazione
22. Regolamento edilizio
23. Piani di lottizzazione
24. Piani particolareggiati in genere
25. Accertamenti catastali
26. Sistema informativo territoriale
27. Gestione delle carte tematiche
28. Certificazioni di destinazione urbanistica
29. Piani di recupero urbano
30. Programmazione, progettazione e gestione strumenti di pianificazione generale e
particolareggiata
31. Barriere architettoniche
32. Gestione archivi catastali
33. Atti, concessioni, certificati e statistiche
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34. Autorizzazioni
35. Esame denuncie inizio attività edilizie
36. Esame pratiche relative a richieste di autorizzazioni paesaggistici
37. Istruttoria pratiche condono
38. Corrispondenza con Enti, privati, professionisti, ecc.
39. Deposito tipo frazionamento
40. Abusivismo edilizio
41. Ordinanze
Edilizia Pubblica e Privata
1. Condono edilizio
2. Abusivismo edilizio
3. Licenze di abitabilità ed agibilità
4. Edilizia residenziale pubblica
5. Edilizia convenzionata
6. Rilascio concessione edilizia: fase di pre-istruttoria, fase istruttoria
7. Rilascio autorizzazione edilizia: fase pre-istruttoria, fase istruttoria
8. Recepimento di comunicazioni per manutenzioni ordinari, etc.
9. Denuncia inizio attività: pre-istruttoria, istruttoria
10. Certificati agibilità/abitabilità: pre-istruttoria, istruttoria
11. Accertamenti abusi edilizi
Patrimonio
1. Sorveglianza territoriale
2. Censimenti, indagini, studi a carattere storico e architettonico sul centro storico
3. Programmazione e coordinamento interventi speciali e ordinari sul centro storico
4. Collaborazione alla programmazione e coordinamento interventi speciali e ordinari sui
cimiteri
5. Collaborazione alla programmazione e coordinamento interventi speciali e ordinari sul verde
pubblico
6. Collaborazione alla programmazione e coordinamento interventi speciali e ordinari
sull'arredo urbano
7. Statistiche a contenuto tecnico
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8. Coordinamento, convenzioni con associazioni e volontariato per interventi sulle materie di
competenza
9. Revisione e controlli polizza r.c. relativa al patrimonio
10. Accatastamento degli immobili di proprietà comunale
11. Autorizzazioni e/o convenzioni per l’utilizzazione da parte di terzi di strutture comunali per
attività ludiche, sportive, sociali ecc.
12. Censimento delle reti idrica, fognante, impianto pubblica illuminazione, rete stradale, ecc
13. Istruzione pratiche inerenti la vendita suoli di proprietà comunale
Servizio Lavori Pubblici
Lavori Pubblici
1. Coordinamento e programmazione lavoro e responsabilità dell'intero ufficio
2. Coordinamento e programmazione sorveglianza territoriale
3. Coordinamento e programmazione progettazioni
4. Coordinamento e programmazione espropriazioni
5. Coordinamento e programmazione appalti
6. Coordinamento e programmazione direzioni lavori
7. Coordinamento e programmazione lavori in economia
8. Coordinamento e programmazione degli acquisti di materiali
9. Controllo di qualità dei lavori e dei servizi e dei materiali acquistati
10. Gestioni interventi di rettifica alla programmazione per fatti di causa maggiore
11. Gestione assegnazioni incarichi esterni ed interni di competenza della struttura
12. Verifica dei progetti e delle perizie redatti da professionisti esterni
13. Progettazione opere pubbliche
14. Direzione lavori
15. Redazione perizie, relazioni tecniche, collaudi di opere pubbliche
16. Statistiche a contenuto tecnico
17. Consulenza tecnica per la struttura urbanistica e programmazione
18. Istruttorie per progetti tecnologici ed urbanizzazioni
19. Collaudo tecnico lottizzazioni e opere di urbanizzazioni cedute da privati
20. Coordinamento LL.PP.
21. Espropriazioni relativi a lavori pubblici
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22. Pubblica e privata incolumità ed igiene collettiva
23. Impianti sportivi
24. Progettazioni di opere pubbliche relative a strade e servizi tecnologici
25. Gestione completa lavori e funzionamento depuratore e fognature
26. Gestione completa lavori e funzionamento acquedotto
27. Gestione completa lavori e funzionamento pubblica illuminazione
28. Gestione completa lavori e sicurezza stradale
29. Controllo qualità dei lavori e dei servizi e dei materiali acquistati
30. Segnaletica stradale orizzontale e verticale
31. Autorizzazioni trasporti eccezionali
32. Gestione lavori sgomberi e pulizie stradali eccezionali
33. Redazione dei programmi delle OO.PP.
34. Redazione progettazioni preliminari
35. Redazione deliberazioni, determinazioni ed atti di liquidazione
36. Disposizioni di servizio
37. Indizione e svolgimento gare di appalto
38. Corrispondenza con Enti Associazioni, Professionisti, Ditte, ecc.
39. Formulazione richieste di contributi
40. Controllo esecuzione lavori
41. Controllo contabilità lavori
42. Ordinanze
43. Espropri
44. ISTAT OO.PP.
45. Comunicazioni OO.PP. all’Autorità di vigilanza
Manutenzioni
1. Coordinamento e programmazione interventi di manutenzione
2. Programmazione e coordinamento interventi speciali e ordinari sul centro storico
3. Collaborazione alla programmazione e coordinamento interventi speciali e ordinari sui
cimiteri
4. Gestione completa manutenzione patrimonio immobiliare
5. Programmazione e progettazione
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6. Atti, certificati e statistiche del servizio
7. Servizi di custodia e manutentivi
8. Redazione progetti di manutenzione strade, immobili, illuminazione pubblica, rete idrica e
fognante
9. Direzione Lavori e contabilità delle opere di manutenzione
10. Rilascio autorizzazione per allacci a rete idrica e fognante
11. Manutenzione automezzi comunali
12. Sopralluoghi, relazioni ecc. dietro richiesta dei cittadini
13. Verifiche contatori rete idrica
14. Manutenzione e pulizia serbatoi idrici
15. Realizzazione distribuzione acqua potabile
16. Redazione progetti preliminari per realizzazione rete idrica e fognante
17. Redazione determinazioni e atti di liquidazioni inerenti l’Ufficio
Servizio Politiche Ambientali
Politiche Ambientali
1. Politiche di risparmio energetico
2. Autorizzazione agli scarichi attività produttive
3. Controllo territoriale sulla qualità degli scarichi
4. Coordinamento con Ufficio Tributi per la gestione delle anagrafi dei contribuenti
5. Istruttoria pareri inquinamento acustico
6. Raccolta differenziata
7. Servizi ecologici
8. Programmazione, gestione e coordinamento interventi speciali e ordinari sul verde pubblico
9. Gestione completa lavori e manutenzione verde pubblico
10. Redazione progettazioni preliminari alla raccolta R.S.U., raccolta differenziata
11. Cura del Verde Pubblico
12. Direzione lavori e contabilità
13. Redazione deliberazioni, determinazioni e atti di liquidazioni inerenti l’Ufficio
14. Provvedimenti relativi alla cura e salvaguardia del territorio
15. Ordinanze
16. Corrispondenza con enti, privati, professionisti ecc.
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Protezione Civile
1. Redazione, organizzazione e aggiornamento del piano comunale di protezione civile
2. Coordinamento protezione civile con associazioni di volontariato e ditte
3. Coordinamento protezione civile comunale con protezione civile sovracomunale
Arredo Urbano
1. Gestione progettazione interventi di arredo urbano
2. Collaborazione alla programmazione e coordinamento interventi speciali e ordinari
sull'arredo urbano
3. Gestione completa lavori e manutenzione arredo urbano
4. Manutenzione e valorizzazione patrimonio arredo urbano
5. Toponomastica
6. Piano del Colore (di concerto con Servizio Urbanistica)
7. Redazione Piano dell’Arredo Urbano
Cimitero
1. Manutenzione delle aree di verde pubblico ubicate nel cimitero
2. Manutenzione ordinaria e straordinaria illuminazione votiva
3. Tenuta e aggiornamento Registro allaccio utenze illuminazione votiva
4. Concessioni cimiteriali e autorizzazioni varie
Sportello Unico Attività Produttive
Attività propria dello Sportello Unico
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