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N. 57 Reg. Del. COMUNE DI ASOLO Provincia di Treviso DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Sessione ordinaria – seduta pubblica in prima convocazione del giorno 22/10/2009 OGGETTO: Adozione Variante Parziale al Piano Regolatore Generale del Comune di Asolo, ai sensi dell'art. 50 - comma 4 - lett. l) della L.R. 61/1985 e successive modificazioni ed integrazioni; modifiche al Regolamento Edilizio Comunale. L’anno duemilanove addì ventidue del mese di ottobre alle ore 20.30 nell’Ufficio Municipale per determinazione del Sindaco e con avvisi scritti contenenti l’ordine del giorno in data 16.10.2009 inviati in tempo utile al domicilio dei Signori Consiglieri e previa partecipazione al Signor Prefetto con nota 16.10.2009 n. 20364 si è convocato il Consiglio Comunale. Eseguito l’appello risultano: N. Cognome e Nome Presente Assente 1 Baldisser Loredana X 2 Dussin Federico X 3 Baggio Margherita X 4 Basso Nico X 5 Primon Enrico X 6 Feltracco Davide X 7 Frezza Luca X 8 Feltracco Fabio X 9 Silvestrini Morris X 10 Faganello Luca X 11 Papa Daniele X 12 Botter Alessandro X 13 Ferrazza Daniele X 14 Dametto Moris X 15 Dalla Rosa Franco X 16 Brolese Gianmarco X 17 Gregoris Gino X REFERTO DI PUBBLICAZIONE Questa deliberazione viene pubblicata all’albo pretorio per 15 giorni consecutivi (rep. n. 1242/2009) dal 29.10.2009 al 13.11.2009 prot. n. 21284 lì, 29.10.2009 IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE ____________________ Partecipa all’adunanza il Vice Segretario Comunale reggente, dottoressa Chiara Carinato. La signora Loredana Baldisser, nella sua veste di Sindaco, constatato legale il numero degli intervenuti dichiara aperta la seduta e, previa designazione a scrutatori dei Consiglieri Luca Faganello, Daniele Papa e Franco Dalla Rosa, invita il Consiglio a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato compreso nell’ordine del giorno della odierna adunanza.

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N. 57 Reg. Del.

COMUNE DI ASOLO

Provincia di Treviso DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Sessione ordinaria – seduta pubblica in prima convocazione del giorno

22/10/2009

OGGETTO:

Adozione Variante Parziale al Piano Regolatore Generale del Comune di Asolo, ai sensi dell'art. 50 - comma 4 - lett. l) della L.R. 61/1985 e successive modificazioni ed integrazioni; modifiche al Regolamento Edilizio Comunale.

L’anno duemilanove addì ventidue del mese di ottobre alle ore 20.30 nell’Ufficio Municipale per determinazione del Sindaco e con avvisi scritti contenenti l’ordine del giorno in data 16.10.2009 inviati in tempo utile al domicilio dei Signori Consiglieri e previa partecipazione al Signor Prefetto con nota 16.10.2009 n. 20364 si è convocato il Consiglio Comunale. Eseguito l’appello risultano:

N. Cognome e Nome Presente Assente 1 Baldisser Loredana X

2 Dussin Federico X

3 Baggio Margherita X

4 Basso Nico X

5 Primon Enrico X

6 Feltracco Davide X

7 Frezza Luca X

8 Feltracco Fabio X

9 Silvestrini Morris X

10 Faganello Luca X

11 Papa Daniele X

12 Botter Alessandro X

13 Ferrazza Daniele X

14 Dametto Moris X

15 Dalla Rosa Franco X

16 Brolese Gianmarco X

17 Gregoris Gino X

REFERTO DI PUBBLICAZIONE

Questa deliberazione viene pubblicata all’albo pretorio per 15 giorni consecutivi (rep. n. 1242/2009) dal 29.10.2009

al 13.11.2009

prot. n. 21284

lì, 29.10.2009

IL RESPONSABILE

DELLA PUBBLICAZIONE ____________________

Partecipa all’adunanza il Vice Segretario Comunale reggente, dottoressa Chiara Carinato. La signora Loredana Baldisser, nella sua veste di Sindaco, constatato legale il numero degli intervenuti dichiara aperta la seduta e, previa designazione a scrutatori dei Consiglieri Luca Faganello, Daniele Papa e Franco Dalla Rosa, invita il Consiglio a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato compreso nell’ordine del giorno della odierna adunanza.

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ASS. DUSSIN: La prima parte ve la illustro io, mentre per quanto riguarda la variante … e l’individuazione … parlerà il geometra Bonifacio. Come avete visto in cartellina viene modificata la composizione della Commissione Edilizia, ovvero prima era composta da un Presidente e da sei membri, di cui uno di diritto e cinque eletti, adesso passa a quattro, un membro di diritto e tre elettivi di cui uno per le minoranze, ovvero due per la maggioranza e un rappresentante per la minoranza. Poi, è stato modificato anche l’art. 20: “I provvedimenti sanzionatori di cui al capitolo 2° del D.P.R. 380/01 non sono più di competenza della Commissione Edilizia, ma bensì dell’ufficio tecnico”. E poi: “Non sono sottoposti al parere della Commissione Edilizia gli interventi edilizi che possono essere presentati anche con la denuncia di inizio attività ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. 380/01, i progetti di nuova edificazione, ampliamento, ricostruzione e nuova costruzione che non superano i 450 metri cubi, gli ampliamenti interrati, le varianti in corso d’opera, i rinnovi e le proroghe, i progetti di restauro, ristrutturazione, demolizione e ricostruzione in varianti in corso d’opera che non modificano sostanzialmente il manufatto, se non per quanto riguarda il patrimonio edilizio esistente assoggettato dal Piano Regolatore Generale”. E naturalmente i gradi di protezione 1, 2 e 3. Questa è la proposta della maggioranza, ovvero riduce le competenze della Commissione Edilizia, questa fa snellire anche la burocrazia negli uffici, perché ogni volta che si deve portare una pratica in Commissione naturalmente c’è tutta un’istruttoria; secondo, anche per agevolare il cittadino che fa richiesta, naturalmente fatto salvo la Commissione integrata, quella esiste al momento ancora, finché non viene modificata dalla legge regionale che credo sia in corso a breve. SINDACO: Grazie Assessore Dussin. Passo la parola al geometra Bonifacio. GEOM. BONIFACIO: Buona sera a tutti. Io introduco quella che è stata detta la seconda parte di questa variante al Regolamento Edilizio Comunale di Asolo, in particolare un allegato al Regolamento Edilizio intitolato: “Linee guida per la diffusione della sostenibilità ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”. Nel 2005 con una delibera di Consiglio Comunale, la n. 13, il Consiglio Comunale aveva introdotto queste linee guida che erano propedeutiche poi all’approvazione di un testo, di un prontuario tecnico che in modo pratico poi avrebbe dovuto definire le modalità per l’individuazione di qual è la sostenibilità ambientale e l’incentivazione della qualità dell’abitare sia in termini tecnici, che in termini economici. Dal 2005 ad oggi il prontuario tecnico – prontuario tecnico che era stato partecipato dal metadistretto della bioedilizia della Provincia di Treviso – non è più stato approvato ed è venuta avanti una forma diversa: questo allegato tecnico va ad integrare il regolamento edilizio. Questo sistema è un sistema nuovo che tiene conto di una serie di normative, nazionali e regionali intervenute dal 2005 ad oggi in materia proprio di sostenibilità ambientale e per l’incentivazione dell’abitare. Per poter dar corso a tutte queste serie di normative ultime che stanno venendo avanti, non ultimo il “Piano Casa” e normative specifiche nella materia, bisogna appunto dar corso con la parte strettamente tecnica, quella cioè che ci porta a identificare la qualità dell’abitare. C’è un nuovo sistema di valutazione approvato dal metadistretto della bioedilizia, fatto proprio dalla Regione del Veneto e da ultimo anche dalla Giunta Provinciale nel settembre di quest’anno, che è un sistema di valutazione con tanto di software e con tanto di schede che porta, appunto, a definire un conteggio per chi intende volontariamente aderire a questo tipo di attività edilizia. Questo nuovo sistema di software comporta però anche una rivisitazione di quell’allegato approvato nel 2005, allegato al Regolamento Edilizio, perché ci sono delle condizioni e delle puntualizzazioni tecniche che non sono più compatibili con quelle che erano le linee

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guida nate a monte. Ecco perché la necessità in questa sede di apportare le modifiche, all’allegato Regolamento Edilizio, che serve per poter successivamente con altro atto separato, da parte del Consiglio Comunale, stabilire più che altro la parte relativa all’incentivazione economica, che si basa essenzialmente su una questione di oneri di urbanizzazione in base alla qualità che l’edificio avrà, un conteggio che l’edificio avrà, dopo che i tecnici avranno definito, attraverso quel software, appunto la valutazione della qualità dell’abitare di quell’edificio che viene presentato. Sono state apportate queste modifiche, questi adeguamenti, che avete visto nella cartellina con evidenziato quello che era il testo precedente, quello che è il testo proposto. Siccome l’allegato è un allegato al Regolamento Edilizio, e, le modifiche al Regolamento Edilizio vanno attuate attraverso l’apposita procedura di variante al regolamento edilizio previsto dalla legge regionale, ancora ex art. 50 della legge regionale 61 in materia edilizia, è stato inserito, ripeto anche perché contemporaneamente stanno venendo avanti questi tipi di agevolazioni, questi tipi di sollecitazioni, e successivamente di contributi, agevolazioni di tassi a livello regionale in particolare, di poter avere uno strumento comunale, che sia adeguato e che poi una volta approvato ed eseguito l’iter, si possa riportare all’attenzione del Consiglio Comunale l’atto esecutivo che è quello che riproduce le valutazioni tecniche di quel software di cui accennavo prima, e le valutazioni economiche che il Consiglio Comunale deciderà di applicare per l’incentivazione. SINDACO: Grazie geometra Bonifacio. Dichiaro aperta la discussione. Consigliere Dalla Rosa. CONS. DALLA ROSA: Per quanto riguarda la seconda parte siamo pienamente d’accordo. È forse una delle poche Province in Italia che si sta muovendo bene su questo settore. Per quanto riguarda i membri della Commissione Edilizia, siccome l’altra volta li avevo proposti io, sarei propenso per non smentirmi a mantenere quel numero anche per dare più pluralità alla minoranza, ma anche per tutela della maggioranza, perché un occhio in più che guarda non è mai sbagliato. Inoltre, soprattutto per quanto riguarda quelle attività non sottoposte alla Commissione Edilizia ho grossi dubbi per quanto riguarda i progetti di nuova edificazione che dai 150 metri cubi che erano prima, sono passati ai 450 metri cubi, e mi sembra che sia già consistente e, quindi, siamo nettamente contrari su questo punto. Cerchiamo magari di ridurre almeno questa volumetria perché è troppo consistente per non farla, passare, o controllare dalla Commissione Edilizia. SINDACO: Grazie Consigliere Dalla Rosa. Altri interventi? Consigliere Gregoris. CONS. GREGORIS: Grazie. Sulla bioedilizia mi affido al tecnico, quindi va tutto bene. Una riflessione su due aspetti della bozza di delibera e di variazione del regolamento edilizio. La Commissione Edilizia risale a una normativa del 1865 e poi mano a mano nel tempo è stata aggiornata e regolamentata. È una Commissione tecnica consultiva che è nata come aiuto agli uffici e garanzia per i cittadini, nel senso che la Commissione è nata per garantire il controllo qualitativo dello sviluppo urbanistico. Nel 1865, ovviamente, non esisteva né la DC, o il PD o la Lega e quindi i tecnici facevano i tecnici e venivano scelti per le loro competenze. Purtroppo, nel tempo, ed anche questa sera, arriviamo di nuovo a dire “tot della minoranza, tot della maggioranza”, e io ho fatto parte di una Commissione Edilizia fino a poco tempo fa di un paese qua vicino per 6–7 anni, non mi ricordo, e più che ridurre o più che concentrarci su quello che dovrebbe passare in Commissione Edilizia o meno, io propongo una riflessione se cambiamento ci deve essere ad Asolo e se rivoluzione ci deve

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essere ad Asolo, provare a vedere se è possibile avere una Commissione Edilizia composta da tecnici che pensino di essere semplicemente tecnici competenti che garantiscano una imparzialità della procedura perché è l’imparzialità che deve essere il segno distintivo, il fiore all’occhiello, anzi, è un obbligo imposto dalla legge per una pubblica amministrazione. Allora, sotto questo profilo io capisco che magari oggi si pensi a due componenti della maggioranza, uno della minoranza perché forse oggi in maggioranza ci sono due gruppi e vanno meglio nominarne uno a testa, magari il terzo non sapendo chi lo nomina è meglio eliminarlo, però la funzione della Commissione Edilizia non deve essere quella di avvicinare il tecnico simpatizzante di una forza politica o il tecnico simpatizzante dell’altra forza politica, perché si innesta un meccanismo perverso dove la gente che non è scema impara a capire che, se vuole avere una pratica che va avanti speditamente è meglio affidarsi ad un tecnico o all’altro, o è meglio fare un inchino ad un commissario o piuttosto che ad un altro. Io proporrei di mantenere i cinque membri, ma senza stare qui ad accapigliarsi quanti alla minoranza, quanti alla maggioranza, individuare dei tecnici, pensare tutti insieme quali sono i migliori tecnici che possono garantire un ordinato sviluppo urbanistico del nostro Comune. Il nostro Comune ha delle caratteristiche particolarissime, se abbiamo cinque tecnici che aiutano gli uffici a sbrigare nel migliore dei modi le pratiche urbanistiche di questo Comune è una ricchezza. Io adesso non ho presente quanto prenda un membro della Commissione Edilizia perché ho rinunciato al compenso a favore del Comune che praticavo, ma mi pare che l’Assessore Primon ne facesse parte e credo si aggiri su 100 euro all’anno, 200 euro all’anno.. ASS. PRIMON: Il compenso previsto è il gettone di presenza previsto per i consiglieri comunali. CONS. GREGORIS: Cioè 18 euro. Allora 18 euro, per 5 fa 100 euro a seduta, noi abbiamo la possibilità di scegliere cinque tecnici, cercarli bravi, competenti e che danno un occhio alla pratica del nostro Comune. Perché se impostiamo la questione in questi termini dovremmo rinunciare? Un altro profilo, più veloce, tecnico, nella bozza di variazione al Regolamento Edilizio proponente come membro di articolo e Presidente il tecnico comunale. Ora, i manuali di diritto urbanistico, ma si è espresso anche il TAR Veneto, escludono la compatibilità del tecnico a svolgere funzioni di Presidenza della Commissione Edilizia, perché è il controllante che chiede un parere tecnico alla Commissione, è colui che chiede il parere tecnico. I manuali più noti di diritto urbanistico, ma che ho visto così in velocità citano anche proprio una sentenza del TAR Veneto escludono che il dirigente che ha diritto e potere di richiedere pareri all’organo consultivo, possa svolgere funzioni di Presidente e addirittura è dubbio se possa partecipare alle riunioni della Commissione Edilizia. Sotto questo profilo segnalo questo profilo di illegittimità alla bozza di modifica che avete proposto invitandovi a verificarlo. Grazie. ASS. DUSSIN: Scusate, è scritto il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da Lui delegato con funzioni anche di Presidente. CONS. GREGORIS: Perfetto, tu hai confermato che anche se è suo delegato incorre nella stessa incapacità. Interventi senza microfono

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SINDACO: Signori, siamo in un Consiglio! Per favore, siamo in un Consiglio Comunale. Consigliere Dalla Rosa. CONS. DALLA ROSA: La presenza del tecnico è indispensabile per illustrare le procedure e la pratica edilizia, altrimenti chi la illustra? Quindi è necessaria. Il fatto che faccia il Presidente anche senza diritto di voto non inficia niente, in ogni caso è sempre il tecnico comunale che rilascia il parere positivo per le licenze edilizie. SINDACO: Consigliere Ferrazza. CONS. FERRAZZA: Anch’io vi invito a verificare bene la legittimità di questo atto, perché non sono un esperto, ma mi fido delle persone che dicono che se ci sono dei profili di illegittimità forse è meglio correggerli prima piuttosto che tornare in Consiglio magari un’altra volta e rifare. Quindi, è chiaro che il tecnico fa parte di diritto, ma che faccia anche funzioni di Presidente valutatelo bene e fatevi fare per iscritto tutti i pareri possibili e immaginabili e se siete sicuri andate avanti, sennò pazienza, cambiamo, non credo sia la fine del mondo se il Presidente lo fa uno dei membri della Commissione. Rispetto ad un ragionamento che faceva poco fa l’Avvocato Gregoris devo dire che è difficile dargli torto, nel senso che ha fatto un ragionamento di buon senso parlando di tecnici di comprovata competenza professionale che andrebbero scelti di norma proprio per la loro capacità professionale, per la loro imparzialità e proprio per non dare nemmeno l’ombra che possano essere diciamo amici “di” o nemici “di”, perché allora anche la correttezza e la trasparenza della Pubblica Amministrazione va a farsi benedire. Non so se è sempre stato così in passato, mi auguro che sarà così in futuro, però rilevo una parola comune da parte delle minoranze che è quella di tornare ai cinque membri elettivi che potrebbero risolvere molti dei problemi anche di rappresentanza perché potremmo darci come, diciamo, metodo di lavoro quello di scegliere dentro le terne proposte dagli ordini professionali. Fra gli ordini professionali, vedo, sono architetti, geometri, avvocati, agronomi e geologi, sono proprio cinque, se noi ci dessimo questa modalità operativa di scegliere un architetto, un geometra, un ingegnere, un avvocato, un agronomo saremo nel solco della correttezza, stabilendo che sceglieremo dentro delle terne proposte dagli ordini professionali, quindi sottraendo questi rappresentanti al gioco delle appartenenze. Sono, invece, preoccupato anch’io della modifica sull’art. 20 quando voi proponete che alcuni interventi non siano più sottoposti al parere della Commissione Edilizia, in particolare i progetti di nuova edificazione, ampliamento, ricostruzione e nuova costruzione che non superino, attualmente sono i 150 metri cubi, voi vorreste portarli a 450 metri cubi, 450 metri è una casetta se vogliamo ragionare in termini di proporzioni. Io preferirei, e mi sentirei più diciamo tranquillo e tutelato di avere anche come amministrazione il controllo del territorio, se la casetta di 450 metri cubi avesse anche il parere della Commissione Edilizia. SINDACO: Grazie Consigliere Ferrazza. Per quanto riguarda l’emendamento del Consigliere Gregoris possiamo allora mettere, se può andare bene a tutti la seguente formula “E’ membo di diritto il tecnico comunale o funzionario dello stesso ufficio da lui delegato”, che è come è sempre stato, e “la Commissione nomina al suo interno il proprio Presidente”. Se può andare bene a tutti, l’emendamento viene accolto. Perfetto. Ci sono altri interventi? CONS. FERRAZZA: Scusatemi ed in merito alle altre proposte di modifica?

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SINDACO: Prendiamo atto. Prendiamo atto delle considerazioni fatte, però andiamo avanti con la votazione del punto 4. Consigliere Ferrazza. CONS. FERRAZZA: Scusi, capisco tutto, ma insomma.. I gruppi di minoranza allora hanno proposto delle cose, formalizziamo se dobbiamo seguire una procedura, ma la invito a tenere un po’ più da conto quello che diciamo noi, capisco che a volte possa essere noioso, ma insomma ci perdoni, facciamo il nostro mestiere di controllo della Pubblica Amministrazione. Io formalizzo, ma credo anche a nome del Gruppo “Con Te per Asolo” la richiesta allora che nell’art. 20 sia lasciato la cubatura di 150 metri oltre la quale è necessario il parere della Commissione Edilizia, quindi questa è la mozione 1. CONS. BROLESE: Sindaco, vorremmo chiarire che non è che siamo contrari all’ampliamento fino alla costruzione di 450 metri cubi, desideriamo, auspichiamo e credo che sia tutela anche per voi che passi in Commissione Edilizia. È una cosa formale, tanto la Commissione Edilizia ha dei tempi stretti per decidere, quindi non è che protraiamo tanto. SINDACO: Benissimo. CONS. FERRAZZA: Questa è la mozione 1: tornare ai 150 metri cubi, cioè lasciare 150 metri cubi con le modifiche poi del caso. La mozione 2 è che chiediamo che sia mantenuta la composizione della Commissione Edilizia a cinque membri. SINDACO: Geometra Bonifacio. GEOM. BONIFACIO: Volevo ricordare, per procedura, che il Regolamento Edilizio viene come variante depositato agli atti per dieci giorni e poi nei successivi venti giorni chiunque può presentare osservazioni od opposizioni, siccome sono un tecnico vi dico, cosa potete fare perché, come prevede la norma, trascorsi i trenta giorni se ci sono osservazioni dovrete pronunciarvi sulle osservazioni o sulle opposizioni e lì approverete definitivamente il testo. Questo solo per un aspetto tecnico, ve lo dico per normativa. SINDACO: Consigliere Gregoris. CONS. GREGORIS: Tuttavia se decidiamo in questa seduta non è necesario presentare alcuna osservazione al piano. SINDACO: Perfetto. CONS. BONIFACIO: Se voi lo accettate non discutiamo più nel prossimo Consiglio Comunale, approviamo così. È mio dovere illustrare qual è la procedura tecnica. SINDACO: Consigliere Gregoris. CONS. GREGORIS: Grazie. Speravo che si aprisse un dibattito e che i Colleghi della maggioranza non si limitassero all’esercizio fisico dell’alzata di mano, ma facessero anche sentire la loro voce ogni tanto, comunque a titolo di emendamento propongo anch’io che

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fin d’ora questa delibera preveda la sostituzione della parola “quattro membri, di cui uno di diritto e tre elettivi” e fin da ora si ripristini “i cinque membri elettivi”. Se poi volete far votare l’emendamento come dovrebbe essere oppure decidete voi. Grazie. SINDACO: Se va bene a tutti quanti, votiamo allora a questo punto le due mozioni. Benissimo. Partiamo dalla prima, che era quella del Consigliere Ferrazza che riguardava.. Scusi? CONS. FERRAZZA: 150 metri cubi. SINDACO: Di tornare ai 150 metri cubi. Votiamo così: alzi la mano chi vuole mantenere il testo così come proposto questa sera, 450 metri cubi, ampliamenti interrati, ecc., quindi il testo così come proposto questa sera dalla maggioranza. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Scusate, il Vice Segretario precisa che devono essere messi in votazione gli emenfamenti proposti, mettiamo in votazione le proposte di emendamento presentate dai consiglieri di minoranza. Quindi: Emendamento n. 1: di accogliere la mozione del consigliere Ferrazza, che prevede di mantenere i 150 metri cubi. Pongo in votazione l’emendamento. Chi è favorevole? Chi è contrario? VOTAZIONE 1° EMENDAMENTO 5 favorevoli – (la minoranza); contrari – (la maggioranza) SINDACO: Favorevoli i cinque della minoranza. L’emendamento è respinto. Emendamento n. 2: Mentre per quanto riguarda il secondo emendamento, che è quello relativo al mantenere i cinque membri della commissione edilizia, oltre a membro di diritto il tecnico comunale, chi è favorevole? CONS. FERRAZZA: Scusi signor Sindaco, di norma, ma non è obbligatorio ovviamente, ma fa parte così delle consuetudini di un Consiglio Comunale, si fa una dichiarazione di voto e si dice per quale ragione si respinge la mozione presentata da un Consigliere. Ora, io non voglio costringere il Sindaco a fare tutto, ma sarebbe giusto che il gruppo di maggioranza dicesse: “Respingiamo questa mozione perché non siamo d’accordo a, b, c”. Chiedo scusa. Quindi vorrei.. SINDACO: Non è vero. A parte che non è vero, non abbiamo, come ci insegna il Consigliere Gregoris, non abbiamo neanche tra l’altro mai avuto un regolamento del Consiglio Comunale, e quindi non c’è nessun obbligo da parte del... CONS. FERRAZZA: Non ho parlato di obblighi, ho parlato di consuetudini. SINDACO: Benissimo, è una consuetudine per l’appunto. Pongo in votazione il secondo emendamento del Consigliere Ferrazza, quindi membro di diritto, il tecnico comunale, oltre i cinque membri, quindi tre della maggioranza e due della minoranza. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? VOTAZIONE 2° EMENDAMENTO 5 favorevoli – (la minoranza); contrari – (la maggioranza)

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SINDACO: L’emendamento è respinto. Se non ci sono altre mozioni, passiamo alla votazione della delibera posta all’ordine del giorno, la n. 4 “Adozione Variante Parziale al Piano Regolatore Generale del Comune di Asolo”, con la modifica naturalmente accolta prima e proposta dal Consigliere Gregoris, così formulata: “La commissione nomina al suo interno il proprio Presidente. E’ membro di diritto il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da lui delegato”. Chi è favorevole? CONS. BROLESE: Scusi signor Sindaco, dichiarazione di voto. SINDACO: Dichiarazione di voto. CONS. BROLESE: Noi volevamo votare a favore di questa delibera, perché prendiamo atto che un passo avanti, rispetto alla fase di partenza dopo la Commissione Urbanistica che c’è stata l’altra sera, è stato fatto dalla maggioranza. Diciamo che ci ha sorpreso la vostra chiusura netta di questa sera alla discussione e direi più che ai membri della Commissione Edilizia, che pur sono importanti, è proprio il fatto dei 150 metri cubi, 450 metri cubi, perché di fatto non cambia niente! Non cambia niente, però, come diceva prima Dalla Rosa, come dicevano prima i colleghi di minoranza, qualche occhio in più che guarda una pratica non fa male, specialmente in un territorio come il nostro molto delicato. Tutto qua. Pertanto ci vediamo costretti ad astenerci. SINDACO: Grazie Consigliere Brolese. Consigliere Dametto. CONS. DAMETTO: Il finale di questa discussione non è per niente piaciuto al Gruppo “Insieme per Asolo” che si astiene. SINDACO: Grazie Consigliere Dametto. Consigliere Gregoris. CONS. GREGORIS: Le alzate di mano credo siano sufficientemente significative della dichiarata volontà di collaborazione. Ribadisco che la dichiarazione iniziale di dover collaborare con le minoranze comporterebbe per argomenti del genere quanto meno un minimo di riflessione condivisa e un minimo di dialogo tra tutti quelli che si sono impegnati a lavorare per questo Comune. Mi dispiace dover prendere atto che si continua a portare qua documenti preconfezionati sui quali non si apre nessuna forma di dibattito né prima di andare in Consiglio, né almeno nella fase finale del Consiglio dove, comunque, un dibattito potrebbe essere positivo ed anche qualificante per un’Amministrazione che ha dichiarato di voler cambiare le cose rispetto al passato. Io sono costretto a votare contrariamente alla vostra proposta di delibera per questi motivi. SINDACO: Grazie Consigliere Gregoris. Passiamo adesso al voto. Pongo in votazione il punto 4 all’ordine del giorno con le modifiche sopra citate.

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IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO che il Comune di Asolo: - è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale adottato con propria delibera nr. 21 del

19.5.1972 esecutiva, ed approvato definitivamente con Delibera della Giunta Regionale Veneta nr. 2733 in data 27.7.76;

- è dotato di Variante Generale al Piano Regolatore Generale Comunale adottata con propria

delibera nr. 67 del 8.10.98 e approvata definitivamente dalla Regione Veneto con D.G.R.V. nr. 168 in data 26.1.2001, successiva Variante Parziale al Piano Regolatore Generale Comunale adottata con propria delibera n.29 del 04.07.2003 e approvata definitivamente dalla Regione Veneto con deliberazione G.R.V. n.2006 del 26.07.2005;

CIO’ PREMESSO: RICHIAMATA la precedente deliberazione di Consiglio Comunale nr. 13 del 28.02.2005 oggettivata “Variante parziale al PRG ai sensi dell'art. 50, comma 4 lett. I) - Allegato al Regolamento Edilizio: Linee guida per la diffusione della sostenibilità ambientale ed incentivazione della qualità dell'abitare”; VISTA la delibera di Giunta Provinciale nr. 295 del 21.09.2009 “Valutazione energetico-ambientale degli edifici: certificazione volontaria”; DATO atto che l'Amministrazione Comunale intende favorire la realizzazione di edilizia di qualità crescente, in particolare tramite l’uso di materiali e tecnologie ecologicamente compatibili e a tale scopo ritiene di particolare interesse la proposta formulata dalla Provincia di Treviso e dal Distretto Trevigiano della Biodilizia, come da richiamata deliberazione nr.295/2009; DATO atto che anche la Regione del Veneto ha attivato varie forme di incentivazione in termini di risparmio energetico e/o dell’edilizia sostenibile sia con provvedimenti normativi di carattere edilizio (vedi legge regionale nr.14 del 08.07.2009 cosiddetto “piano casa”) che con provvedimenti di carattere finanziario (contributi), individuando delle specifiche metodologie tecniche per definire l’edificio di qualità dell’abitare e /o di sostenibilità ambientale; RITENUTO di procedere anche a livello locale con delle forme di incentivo economico per coloro che volontariamente intendono costruire con sistemi eco-sostenibili e bio-compatibili; DATO atto che per rendere attuabile tale incentivazione si deve provvedere al completamento di quanto previsto con la determinazione di cui alla delibera di C.C. nr. 13/2005 meglio sopra richiamata, in particolare come primo passo, adeguare le linee guida al nuovo sistema specificatamente tecnico BIOVER2 che sostituisce il previsto “Prontuario tecnico” di cui alle precedenti linee guida e poi non più compiuto; RITENUTO pertanto di adeguare l’allegato al regolamento edilizio comunale “Linee guida per la diffusione della sostenibilità ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare” e successivamente, ad avvenuta approvazione della presente variante al regolamento edilizio, procedere con altro atto deliberativo di approvazione della specifica tecnica (BIOVER2) e di determinazione puntuale dell’incentivo economico; RITENUTO inoltre di procedere anche alla modifica di cui agli artt.19-20 e 21 del vigente Regolamento Edilizio Comunale che riguardano la composizione, nomina, durata, funzioni, competenze e riunioni della Commissione Edilizia Comunale; DATO ATTO che le richiamate proposte d’intervento sulle norme del vigente regolamento edilizio

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comunale, non modificano indici di edificabilità, definizioni e modalità di calcolo degli indici e dei parametri urbanistici, destinazioni d’uso e modalità di attuazione e pertanto risultano introducibili con la procedura prevista dall’art. 50 - 4° comma lett. l) - della legge regionale n.61 del 27.6.1985 e successive modificazioni ed integrazioni;

DATO INOLTRE ATTO che non vi sono modifiche tale da influenzare sulla edificabilità dei suoli e pertanto non si rende necessaria l’acquisizione del parere del Genio Civile e/o del Consorzio di Bonifica competente per territorio; PRESO ATTO degli atti predisposti dal Responsabile del Servizio Edilizia Privata per la redazione di Variante Parziale ai sensi dell'art. 50 punto 4. lett. l) della L.R. 61/85 e s.m. ed i. e costituiti da:

estratto regolamento edilizio comunale vigente; estratto regolamento edilizio comunale variato; estratto regolamento edilizio comunale comparato;

VISTA la legge 17.08.1942 nr. 1150; VISTA la legge regionale del 27.6.1985 nr. 61 art. 50 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la legge regionale nr.11 del 23.04.2004 e successive modificazioni ed integrazioni; DATO atto che quanto alla presente Variante è stato oggetto di discussione nella riunione della Commissione Consultiva Consiliare Urbanistica in data 13 Ottobre 2009; UDITI gli interventi sopra riportati; VISTO l’emendamento approvato dal Consiglio Comunale: “La commissione nomina al suo interno il proprio Presidente. E’ membro di diritto il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da lui delegato”; VISTI i sotto riportati pareri reso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. 267/2000; CON VOTI favorevoli n. 12, contrari n. 1 (Gregoris), astenuti n. 4 (Dalla Rosa, Brolese, Ferrazza e Dametto) espressi palesemente dai 17 consiglieri presenti e votanti

D E L I B E R A 1 - di adottare, ai sensi dell'art. 50, comma 4, lettera l) della L.R. nr.61 del 27.06.1985 e

successive modificazioni ed integrazioni, la Variante Parziale al Piano Regolatore Generale Comunale di Asolo per la modifica al Regolamento Edilizio Comunale, così come predisposto dall’ufficio edilizia privata in collaborazione con l’ufficio urbanistica ed ambiente, che si allegano al presente atto quale parte integrante e sostanziale, così come descritti ed emendati dal Consiglio Comunale: - Estratto Regolamento Edilizio Comunale – Vigente -; - Estratto Regolamento Edilizio Comunale – Variante -; - Estratto Regolamento Edilizio Comunale – Comparato -; - Estratto Regolamento Edilizio Comunale – Comparato ed Emendato;

2 - di incaricare il Responsabile del Servizio Edilizia Privata affinché proceda, ai sensi dell'ex art.

50 - comma 6 - della L.R. 61/85 e successive modificazioni ed integrazioni, al deposito della Variante Parziale al Piano Regolatore Generale Comunale presso le Segreterie del Comune di Asolo e della Provincia di Treviso, a darne notizia dell'avvenuto deposito tramite avvisi da pubblicare all'Albo comunale e provinciale, nonché a dare pubblicità mediante l'apposizione di manifesti;

10

3 – di dare atto che ai sensi dell’ex art. 50 – comma 6 – della L.R. 61/1985 e successive modificazioni ed integrazioni, la Variante sarà depositata per 10 giorni e nei successivi 20 giorni chiunque potrà presentare osservazioni od opposizioni.

11

**************

PARERI SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE (ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267)

OGGETTO: Adozione Variante Parziale al Piano Regolatore Generale del Comune di Asolo, ai sensi dell’art. 50 – comma 4 – lett. l) della L.R. 61/1985 e successive modificazioni ed integrazioni; modifiche al Regolamento Edilizio Comunale.

Parere X FAVOREVOLE per la regolarità tecnica NON FAVOREVOLE Data: 15/10/2009

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ______________________________________ Gino Bernardi

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ______________________________________ Maurizio Bonifacio

La presente deliberazione viene letta e sottoscritta come segue: IL PRESIDENTE IL VICE SEGRETARIO COMUNALE ________________________________ ________________________________ Loredana Baldisser Chiara Carinato

**********************************

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’

(art. 134 D.Lgs. 18.08.2000, n. 267)

La presente deliberazione è divenuta esecutiva il ____________ per il decorso termine di 10 giorni

dalla pubblicazione, ai sensi dell’articolo 134, comma 3, D.Lgs. 267/2000.

lì, ____________ IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

________________________________ Chiara Carinato

**********************************

P.R.G. Allegato “A” alla deliberazione di C.C. n. 57 del 22.10.2009

VARIANTE PARZIALE AL P.R.G.C. Ai sensi della L.R. nr.61 del 27.06.1985 art.50 comma 4, lettera l)

artt.19-20-21 e allegato “Linee guida per la diffusione della sostenibilità

ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

REGOLAMENTO EDILIZIO

ESTRATTO Vigente

Aggiornamento in data Agosto 2008

Il Sindaco Avv. Baldisser Loredana

Il Vice Segretario

(Segretario Reggente)

dott.ssa Chiara Carinato

Il Progettista arch. Giovanni Barbin

Variante 2009 geom. Gino Bernardi (Responsabile del Servizio Edilizia Privata)

COMUNE DI

ASOLO Provincia di Treviso

[….]

TITOLO III - COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE

Articolo 19 - DEFINIZIONE. COMPOSIZIONE. NOMINA. DURATA

La Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo del Comune in materia edilizio-urbanistica ed

e’ composta da un presidente e da sei membri, uno di diritto e cinque elettivi. E’ membro di diritto:

- Il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da lui delegato. Sono membri elettivi:

- 5 persone scelte tra esperti di comprovata competenza professionale dal Consiglio Comunale con voto limitato ad uno e garantendo, comunque, la presenza di n. 2 rappresentanti della minoranza. A tal fine il Sindaco può provvedere preventivamente a richiedere agli Ordini Professionali appresso indicati la preventiva segnalazione di una terna di nomi per ciascun ordine, all'interno del quale, operare, di massima le scelte.

Gli Ordini Professionali cui deve essere chiesto di indicare, entro il termine di trenta giorni, una terna di nominativi sono quello degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, degli Avvocati, degli Agronomi e dei geologi competenti per territorio. I professionisti indicabili nella terna da parte degli Ordini debbono essere non esercenti la professione nell'ambito del Comune di Asolo e di quelli contermini nonché di comprovata esperienza, sensibilità e preparazione in tema di impatto ambientale.

Di questi requisiti il Sindaco deve fare menzione nella lettera di preventiva richiesta di segnalazione. Inoltre ricevute le terne da parte degli Ordini professionali il Consiglio Comunale valuta tutti i nomi appartenenti a tutte le diverse terne di tutti i diversi Ordini e sceglie secondo maggioranza o minoranza 5 (cinque) persone all'interno di queste terne senza essere vincolato a proposizioni numeriche di rispetto. Nel senso cioè che può ipoteticamente comporre la Commissione solo di professionisti di uno, due o tre tipi anziché di tutti quattro-cinque o più tipi richiesti. Resta, comunque, in facoltà del Consiglio Comunale scegliere professionisti al di fuori delle terne ricevute dagli Ordini professionali. Oltre ai membri elettivi così come sopra individuati, il Consiglio Comunale designerà il Presidente della Commissione scegliendo tra esperti in materia urbanistico-edilizia. Nelle ipotesi previste dall'art. 4 della L.R. 31.10.1994, n. 63, la Commissione è integrata da due esperti

pure essi eletti dal Consiglio Comunale tra laureati in architettura, ingegneria, urbanistica, agraria, materie ambientali ed artistico monumentali.

La Commissione Edilizia dura in carica per un periodo non superiore alla durata del Consiglio Comunale che l’ha nominata; dopo la scadenza del Consiglio Comunale, la Commissione Edilizia esercita le proprie funzioni secondo quanto previsto dal D.L. 293/94 convertito in L.444/94.

Il Consiglio Comunale può in ogni tempo sciogliere la Commissione, motivandone le gravi ragioni.

Ogni membro elettivo può venire dichiarato decaduto dal Consiglio Comunale su proposta del Sindaco per gravi ragioni.

È ritenuto decaduto di diritto il membro elettivo che risulti assente ingiustificatamente a 3 (tre) sedute consecutive dalla Commissione.

Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia quanti, a qualsiasi titolo, siano componenti o rappresentanti di organi od istituzioni cui è demandato dal vigente ordinamento un parere specifico ed autonomo anche solo su alcuni degli oggetti rientranti nella competenza della Commissione Edilizia di Asolo.

Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia coloro che rivestano la carica di Sindaco, di Assessore e di Consiliere Comunale.

Sono altresì ineleggibili a membri della Commissione Edilizia i funzionari degli uffici tecnici comunali.

Ai Commissari è attribuito un gettone di presenza per la partecipazione ad ogni riunione della Commissione Edilizia ad un rimborso delle spese nella misura e secondo le modalità stabilite dalla delibera di nomina dei membri elettivi.

Articolo 20 - FUNZIONI E COMPETENZE

La Commissione Edilizia esprime parere consultivo su tutti i progetti di intervento edilizio ed

urbanistico di seguito riportati. Il parere della Commissione concerne la congruità sotto l'aspetto ambientale ed estetico e gli aspetti formali, compositivi ed architettonici delle opere edilizie ed il loro inserimento nel contesto urbano, ambientale e paesaggistico.

Il parere della Commissione si esprime su: - il rilascio di permessi di costruire; - i provvedimenti sanzionatori di cui al Capo II° del D.P.R. n. 380/01 - strumenti urbanistici attuativi del P.R.G.; - piani particolareggiati e relative varianti; - sui programmi integrati. - le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici,

frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree); - le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti il P.R.G. e le sue varianti, gli strumenti urbanistici

attuativi; - le proposte di decisione del Consiglio Comunale sulle osservazioni ed opposizioni presentate alle

varianti al P.R.G. ed agli strumenti urbanistici attuativi, a norma del vigente ordinamento in materia; - le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti le richieste di permesso di costruire in deroga; - i progetti di massima di nuove opere; - i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione);

- le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici, frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree);

- i progetti pubblici o privati di sistemazione delle aree verdi e di modifica del suolo; - l'accertamento della sussistenza delle condizioni tecniche per l'applicazione delle norme sulle

caratteristiche di isolamento termico, in caso di ristrutturazione degli edifici esistenti (L. 10/91 e successivo Regolamento di Esecuzione).

Il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale possono inoltre avvalersi della Commissione Edilizia

in qualsiasi altra circostanza in cui si ritenga opportuna l'acquisizione di un parere tecnico per l'assunzione di provvedimenti amministrativi su tutto quanto può interessare l'igiene degli edifici, il decoro dell'ambiente urbano, a tutela dell'ambiente storico-artistico.

Non sono sottoposti al parere della C.E. gli interventi edilizi che possono essere presentati anche con

la Denuncia Inizio Attivita’ ai sensi art.22 del DPR n. 380/01 e i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione) che non superino i 150mc.., salvo quando riguardano il patrimonio edilizio esistente assoggettato dal P.R.G. alla categoria di restauro o di risanamento ai sensi del D.Lgs. 22/01/2004 n.41 “Codice dei Beni Culturali e del paesaggio” e a gradi di protezione imposti dal PRGC.

Articolo 21 - RIUNIONI

La Commissione Edilizia si riunisce su iniziativa del Tecnico Comunale, di regola presso la sede

municipale, una volta al mese ordinariamente, tutte le volte che se ne ravvisi l'opportunità nonché quando ne facciano richiesta scritta al Presidente tre Commissari.

La convocazione, compiuta senza vincoli di forma e secondo accordi di opportunità, deve consentire un preavviso di tre giorni o, per riunioni d'urgenza di 24 ore.

La riunione della Commissione Edilizia è valida se è presente la maggioranza semplice dei membri. Le riunioni della Commissione Edilizia non sono pubbliche, ed avvengono a seduta segreta salva

l'applicazione di diverse disposizioni di Legge, Statuto o Regolamenti. Le funzioni di segreteria della Commissione sono adempiute da uno dei Commissari a ciò scelto dalla stessa nel suo seno oppure da un funzionario dell'ufficio tecnico comunale all'uopo incaricato ad intervenire senza diritto di voto e con obbligo di segreto d'ufficio. [….]

Allegato al Regolamento Edilizio “Linee guida per la diffusione della sostenibilità ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

Art. 1. Contenuti regolamentari

Riconoscendo il vantaggio sociale, economico e ambientale portato a tutta la collettività da un intervento eco-sostenibile e bio-compatibile, il presente allegato al R.E. prevede che agli interventi che presentano tali qualità si applichino incentivi.

L’allegato definisce le caratteristiche dei suddetti incentivi e le relative modalità di accesso.

Le presenti norme hanno carattere di indicazione procedurale volontaria, pertanto procedono all’assegnazione di incentivi calibrati a seconda dell’impegno progettuale o di realizzazione richiesto. Sono interessati gli interventi che, a partire dai requisiti minimi normativi, intendono raggiungere livelli prestazionali e di qualità sostenibile più elevati rispetto ai valori standard.

La definizione degli elementi di valutazione tecnica nonché della applicabilità parziale degli incentivi è definita con apposito Prontuario Tecnico, approvato e - se del caso - modificato con Delibera di Consiglio Comunale.

Art 2. Natura degli Incentivi

Sono previsti, per le costruzioni rispondenti ai criteri di cui al 3° comma dell’art. 1, i seguenti tipi di incentivi:

A Incentivi diretti di carattere economico

B Incentivi indiretti: istituzione della certificazione tramite “Targa di Qualità Ambientale”

2.1) Incentivi diretti: economici

E’ prevista la riduzione degli oneri di urbanizzazione fino al limite del 50 % all’ottemperamento ponderato delle prescrizioni delle presenti Linee Guida, come specificate dal Prontuario Tecnico. Agli edifici certificati di cui al successivo comma possono essere inoltre applicate riduzioni delle imposte comunali, previste con specifiche delibere.

2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità Ambientale

Alla richiesta di agibilità, presentando attestazione di soddisfacimento dei requisiti di seguito precisati, si ottiene apposita classificazione comunale, riportata sul relativo certificato di agibilità e su apposita targa da affiggere in maniera visibile sull’edificio stesso.

Si definiscono due livelli di certificazione: Casa di Qualità e Casa di QualitàPiù.

• La Targa “Casa di Qualità“ si ottiene soddisfacendo i requisiti minimi come descritti dal Prontuario tecnico di cui all’ultimo comma dell’art. 1.

• La Targa “Casa di QualitàPiù“ si intende più qualificante e contraddistingue l’intervento che soddisfa il precedente punto nonché utilizzi fonti energetiche rinnovabili per una quota minima definita dal citato Prontuario.

Abbinata alla Targa di Qualità Ambientale, ed indipendentemente da questa, viene definita la “Certificazione energetica degli edifici”, già prevista dalla Direttiva Europea del 16/12/02 n. 91, inerente il rendimento energetico degli edifici, suddivisa in 5 “Classi di Consumo Energetico”. Tale certificazione può essere fatta anche indipendentemente dalla richiesta di incentivi di carattere edilizio ed economico e anche per interventi che abbiano già ottenuto la concessione e si riferisce al fabbisogno energetico totale dell’edificio:

Nella Targa “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù” dovrà essere indicata la classe energetica di appartenenza dell’edificio.

Solo in caso di ottenimento della Targa è consentito l’utilizzo del relativo nome e logo in tutte le comunicazioni di carattere pubblicitario e amministrativo, sul cartello di cantiere e in ogni altra relazione. In via provvisoria è ammesso l’uso della qualifica di “richiesto riconoscimento” come da 3° comma del successivo articolo. E’ interdetto ogni abuso, sanzionabile con ammenda di € 1032, ripetibile in caso di reiterazione dell’abuso successiva alla notifica della sanzione.

Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi

Gli incentivi si applicano automaticamente al soddisfacimento dei requisiti minimi descritti nel prontuario tecnico di cui all’ultimo comma dell’art. 1, per le quote in esso previste. Sono applicabili a tutti gli edifici di nuova costruzione e alle ristrutturazioni qualora i lavori interessino almeno il 50% dell’edificio esistente.

Sono altresì applicabili agli ampliamenti coordinati alle ristrutturazioni come sopra definite.

Per accedere agli incentivi diretti economici i soggetti richiedenti devono presentare richiesta contestuale alla domanda del permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività allegando, a cura di tecnico abilitato, la documentazione prevista dal Prontuario tecnico, che diverrà parte integrante a tutti gli effetti del permesso di costruire o della dia, ed in particolare:

• relazione tecnica • elaborati grafici comprendenti i particolari costruttivi necessari e sufficienti ad esplicitare le

caratteristiche del progetto e la rispondenza ai requisiti previsti • compilazione delle schede del Prontuario attestanti la conformità delle soluzioni adottate La richiesta di accesso agli incentivi diretti può altresì essere presentata in sede di variante di progetto, a condizione che le incentivazioni possano essere riconosciute tramite detrazione su importi residui da versare.

Sulla base del riconoscimento di conformità dei documenti suddetti ai requisiti previsti dal Prontuario Tecnico, il Comune applica quota di riduzione degli oneri. Nel caso in cui i requisiti risultino tali da poter ottenere - a costruzione ultimata - la Targa “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù” il Comune autorizza in via provvisoria l’uso dell’indicazione “Richiesto riconoscimento quale Casa di Qualità ovvero di Casa di QualitàPiù”.

classe A < 30 kWh/(m2a) classe B 30 - 49 kWh/(m2a)

classe C 50 - 69 kWh/(m2a) classe D 70 - 139 kWh/(m2a)

classe E > 140 kWh/(m2a)

A garanzia dell’ottemperanza in fase realizzativa di quanto previsto dal progetto è richiesta fideiussione bancaria o assicurativa di validità annuale, automaticamente prorogabile fino ad autorizzazione allo svincolo da parte del Comune, pari all’importo delle riduzioni concesse maggiorato del dieci per cento.

Nel caso di varianti in corso d’opera il Direttore dei Lavori deve dichiarare l’incidenza o meno della variante ai fini delle presenti norme, allegando se del caso gli elaborati necessari alla riclassificazione con la procedura di cui al 2° e 3° comma.

Alla domanda di agibilità va allegata, a cura del Direttore dei Lavori, apposita asseverazione con eventuale aggiornamento degli elaborati di cui al 2° comma, con la quale si attesta la rispondenza dei lavori eseguiti ai requisiti di progetto.

Il Comune si riserva di far eseguire, tramite gli Uffici Comunali o tramite tecnici specificatamente incaricati, in corso d’opera ed a lavori ultimati, accertamenti a campione su almeno uno su quattro degli interventi incentivati, finalizzati a verificare la conformità della costruzione alla documentazione depositata ai fini delle presenti norme.

Le opere eseguite in difformità a quanto dichiarato, saranno soggette al recupero delle riduzioni concesse - maggiorate del 100% nel caso in cui la perdita del diritto alla riduzione sia rilevata ai sensi del precedente comma - e delle sanzioni di legge per ritardato pagamento.

L’utilizzo, ai sensi del 3° comma del presente articolo, della qualifica di “Richiesto riconoscimento quale Casa di Qualità ovvero di Casa di QualitàPiù” in edifici per i quali non risultino, all’atto dell’agibilità, i requisiti richiesti è soggetto a sanzione pari al doppio di quella prevista all’ultimo comma dell’art 2.

Art 4. Requisiti analitici

I principi alla base delle costruzioni devono essere la biocompatibilità e la ecosostenibilità dell’intervento in ogni fase della sua vita e si realizzano attraverso un insieme armonico di soluzioni progettuali.

L’insieme coordinato delle caratteristiche che deve avere l’edificio dal suo progetto alla sua costruzione, dal suo utilizzo e manutenzione alla sua dismissione è descritto da requisiti analitici che sono contenuti nel prontuario tecnico di cui all’art. 1. Le prescrizioni ivi contenute costituiscono lo strumento analitico che descrive le condizioni che devono essere soddisfatte per definire qualitativamente e quantitativamente i requisiti che danno accesso agli incentivi. Tale strumento è adattato alla realtà locale riconoscendone la specificità costruttiva, economica, sociale e antropologica e potrà essere revisionato e aggiornato con il progredire della disciplina tecnica di riferimento ovvero con le variazioni normative.

Art 5. Progettazione ecoconsapevole

I requisiti analitici corrispondono ad un approccio ecoconsapevole alla progettazione edilizia e trovano corrispondenza nel Prontuario Tecnico. Le Categorie d’intervento che regolano tale approccio sono quelli che seguono e costituiscono la griglia entro la quale si incardina tutto il processo edilizio.

5.1 Qualità dell’ambiente esterno

5.1.1 - Analisi del Sito 5.1.2 - Strategie di insediamento 5.1.3 - Integrazione con il contesto

5.2 Energia e consumo di risorse

5.2.1 - Consumo delle risorse energetiche 5.2.2 - Consumo delle risorse naturali primarie 5.2.3 - Consumo dei materiali

5.3 Carichi ambientali

5.3.1 - Contenimento delle emissioni atmosferiche 5.3.2 - Contenimento e gestione dei rifiuti 5.3.3 - Impatto dell’intervento sull’ecosistema locale

5.4 Qualità ambiente interno

5.4.1 - Qualità dell’aria interna 5.4.2 - Comfort fisiologico 5.4.3 - Comfort psicologico

5.5 Funzionalità e manutenzione dell’edificio

5.5.1 - Flessibilità degli spazi 5.5.2 - Sicurezza dell’edificio 5.5.3 - Gestione e manutenzione dell’edificio

5.6 Mobilità

5.6.1 - Integrazione con trasporto pubblico 5.6.2 - Localizzazione posti auto 5.6.3 - Percorsi pedonali e ciclabili

5.7 Aspetti socio-economici

5.7.1 - Costi e ottimizzazione degli investimenti 5.7.2 - Partecipazione e socializzazione 5.7.3 - Impatto sulla realtà locale

Art 6. Amministrazione ecoconsapevole

L’Amministrazione promuove la presente normativa diffondendola presso la cittadinanza e presso ogni altro organo o ente territoriale. Inoltre deve, nei casi di nuova edificazione o ristrutturazione di edifici comunali, di norma realizzare opere edili che corrispondano almeno alla Targa “Casa di Qualità”. Eventuali eccezioni devono essere adeguatamente motivate.

Art 7. Norme provvisorie

Le presenti linee guida si applicano ad avvenuta approvazione del Prontuario tecnico di cui all’art. 1.

Per i progetti presentati successivamente all’approvazione delle presenti linee guida che, all’atto dell’emanazione del Prontuario tecnico, dimostrino le caratteristiche di accessibilità alle incentivazioni dirette economiche, tali incentivazioni potranno essere riconosciute esclusivamente tramite detrazione su eventuali importi residui da versare.

Entro cinque anni dall’emanazione del Prontuario tecnico, per i fabbricati preesistenti che ne abbiano le caratteristiche può essere richiesta la Targa di “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù”.

INDICE Art. 1. Contenuti regolamentari 1 Art 2. Natura degli Incentivi 1 2.1) Incentivi diretti: economici 1 2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità Ambientale 1 Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi 2 Art 4. Requisiti analitici 3 Art 5. Progettazione ecoconsapevole 3 Art 6. Amministrazione ecoconsapevole 4 Art 7. Norme provvisorie 4

P.R.G. Allegato “B” alla deliberazione di C.C. n. 57 del 22.10.2009

VARIANTE PARZIALE AL P.R.G.C. Ai sensi della L.R. nr.61 del 27.06.1985 art.50 comma 4, lettera l)

artt.19-20-21 e allegato “Linee guida per la diffusione della sostenibilità

ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

REGOLAMENTO EDILIZIO

ESTRATTO Variante

Aggiornamento in data agosto 2008

Il Sindaco Avv. Baldisser Loredana

Il Vice Segretario

(Segretario Reggente)

dott.ssa Chiara Carinato

Il Progettista arch. Giovanni Barbin

Variante 2009 geom. Gino Bernardi (Responsabile del Servizio Edilizia Privata)

COMUNE DI

ASOLO Provincia di Treviso

[….]

TITOLO III - COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE

Articolo 19 - DEFINIZIONE. COMPOSIZIONE. NOMINA. DURATA

La Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo del Comune in materia edilizio-urbanistica ed

e’ composta da quattro membri, uno di diritto e tre elettivi. E’ membro di diritto:

- Il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da lui delegato con funzione anche di presidente.

Sono membri elettivi: - 3 persone scelte tra esperti di comprovata competenza professionale dal Consiglio Comunale con voto

limitato ad uno e garantendo, comunque, la presenza di n.1 rappresentante della minoranza. A tal fine il Sindaco può provvedere preventivamente a richiedere agli Ordini Professionali appresso indicati la preventiva segnalazione di una terna di nomi per ciascun ordine, all'interno del quale, operare, di massima le scelte.

Gli Ordini Professionali cui deve essere chiesto di indicare, entro il termine di trenta giorni, una terna di nominativi sono quello degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, degli Avvocati, degli Agronomi e dei geologi competenti per territorio. I professionisti indicabili nella terna da parte degli Ordini debbono essere non esercenti la professione nell'ambito del Comune di Asolo e di quelli contermini nonché di comprovata esperienza, sensibilità e preparazione in tema di impatto ambientale.

Di questi requisiti il Sindaco deve fare menzione nella lettera di preventiva richiesta di segnalazione. Inoltre ricevute le terne da parte degli Ordini professionali il Consiglio Comunale valuta tutti i nomi appartenenti a tutte le diverse terne di tutti i diversi Ordini e sceglie secondo maggioranza o minoranza 3 (tre) persone all'interno di queste terne senza essere vincolato a proposizioni numeriche di rispetto. Nel senso cioè che può ipoteticamente comporre la Commissione solo di professionisti di uno, due o tre tipi anziché di tutti quattro-cinque o più tipi richiesti. Resta, comunque, in facoltà del Consiglio Comunale scegliere professionisti al di fuori delle terne ricevute dagli Ordini professionali. Nelle ipotesi previste dall'art. 4 della L.R. 31.10.1994, n. 63, la Commissione è integrata da due esperti

pure essi eletti dal Consiglio Comunale tra laureati in architettura, ingegneria, urbanistica, agraria, materie ambientali ed artistico monumentali.

La Commissione Edilizia dura in carica per un periodo non superiore alla durata del Consiglio Comunale che l’ha nominata; dopo la scadenza del Consiglio Comunale, la Commissione Edilizia esercita le proprie funzioni secondo quanto previsto dal D.L. 293/94 convertito in L.444/94.

Il Consiglio Comunale può in ogni tempo sciogliere la Commissione, motivandone le gravi ragioni. Ogni membro elettivo può venire dichiarato decaduto dal Consiglio Comunale su proposta del Sindaco

per gravi ragioni.

È ritenuto decaduto di diritto il membro elettivo che risulti assente ingiustificatamente a 3 (tre) sedute consecutive dalla Commissione.

Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia quanti, a qualsiasi titolo, siano componenti o rappresentanti di organi od istituzioni cui è demandato dal vigente ordinamento un parere specifico ed autonomo anche solo su alcuni degli oggetti rientranti nella competenza della Commissione Edilizia di Asolo e che esercitino la professione anche nel Comune di Asolo.

Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia coloro che rivestano la carica di Sindaco, di Assessore e di Consiliere Comunale.

Sono altresì ineleggibili a membri della Commissione Edilizia i funzionari degli uffici tecnici comunali.

Ai Commissari è attribuito un gettone di presenza per la partecipazione ad ogni riunione della Commissione Edilizia ad un rimborso delle spese nella misura e secondo le modalità stabilite dalla delibera di nomina dei membri elettivi.

Articolo 20 - FUNZIONI E COMPETENZE

La Commissione Edilizia esprime parere consultivo su tutti i progetti di intervento edilizio ed

urbanistico di seguito riportati. Il parere della Commissione concerne la congruità sotto l'aspetto ambientale ed estetico e gli aspetti formali, compositivi ed architettonici delle opere edilizie ed il loro inserimento nel contesto urbano, ambientale e paesaggistico.

La Commissione si esprime su: - il rilascio di permessi di costruire; - strumenti urbanistici attuativi del P.R.G.; - piani particolareggiati e relative varianti; - sui programmi integrati. - le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici,

frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree); - le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti il P.R.G. e le sue varianti, gli strumenti urbanistici

attuativi; - le proposte di decisione del Consiglio Comunale sulle osservazioni ed opposizioni presentate alle

varianti al P.R.G. ed agli strumenti urbanistici attuativi, a norma del vigente ordinamento in materia; - le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti le richieste di permesso di costruire in deroga; - i progetti di massima di nuove opere; - i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione); - le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici,

frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree); - i progetti pubblici o privati di sistemazione delle aree verdi e di modifica del suolo;

- l'accertamento della sussistenza delle condizioni tecniche per l'applicazione delle norme sulle caratteristiche di isolamento termico, in caso di ristrutturazione degli edifici esistenti (L. 10/91 e successivo Regolamento di Esecuzione).

Il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale possono inoltre avvalersi della Commissione Edilizia

in qualsiasi altra circostanza in cui si ritenga opportuna l'acquisizione di un parere tecnico per l'assunzione di provvedimenti amministrativi su tutto quanto può interessare l'igiene degli edifici, il decoro dell'ambiente urbano, a tutela dell'ambiente storico-artistico.

Non sono sottoposti al parere della C.E. gli interventi edilizi che possono essere presentati anche con

la Denuncia Inizio Attivita’ ai sensi art.22 del DPR n. 380/01 , i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione) che non superino i 450 mc., gli ampliamenti interrati, le varianti in coso d’opera, i rinnovi e le proroghe , i progetti di restauro , ristrutturazione , demolizione e ricostruzione e varianti in corso d’opera che non modificano sostanzialmente in manufatto, salvo quando riguardano il patrimonio edilizio esistente assoggettato dal P.R.G. ai gradi di protezione 1-2-3.

Articolo 21 - RIUNIONI

La Commissione Edilizia si riunisce su iniziativa del Tecnico Comunale, di regola presso la sede

municipale, una volta al mese ordinariamente, tutte le volte che se ne ravvisi l'opportunità nonché quando ne facciano richiesta scritta al Presidente tre Commissari.

La convocazione, compiuta senza vincoli di forma e secondo accordi di opportunità, deve consentire un preavviso di tre giorni o, per riunioni d'urgenza di 24 ore.

La riunione della Commissione Edilizia è valida se è presente la maggioranza semplice dei membri. Le riunioni della Commissione Edilizia non sono pubbliche, ed avvengono a seduta segreta salva

l'applicazione di diverse disposizioni di Legge, Statuto o Regolamenti. Le funzioni di segreteria della Commissione sono adempiute da un funzionario dell'ufficio tecnico comunale all'uopo incaricato ad intervenire senza diritto di voto e con obbligo di segreto d'ufficio.

Allegato al Regolamento Edilizio “Linee guida per la diffusione della sostenibilità ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

Art. 1. Contenuti regolamentari

Riconoscendo il vantaggio sociale, economico e ambientale portato a tutta la collettività da un intervento eco-sostenibile e bio-compatibile, il presente allegato al R.E. prevede che agli interventi che presentano tali qualità si applichino incentivi.

L’allegato definisce le caratteristiche dei suddetti incentivi e le relative modalità di accesso.

Le presenti norme hanno carattere di indicazione procedurale volontaria, pertanto procedono all’assegnazione di incentivi calibrati a seconda dell’impegno progettuale o di realizzazione richiesto. Sono interessati gli interventi che, a partire dai requisiti minimi normativi, intendono raggiungere livelli prestazionali e di qualità sostenibile più elevati rispetto ai valori standard.

La definizione degli elementi di valutazione tecnica nonché della applicabilità parziale degli incentivi è definita. sulla base delle procedure del sistema di valutazione denominato BIOVER2 di cui alla Delibera di Giunta Provinciale 295 del 21.09.2009, curato dal Metadistretto della Bioedilizia.

Art 2. Natura degli Incentivi

Sono previsti, per le costruzioni rispondenti ai criteri di cui al 3° comma dell’art. 1, i seguenti tipi di incentivi:

A Incentivi diretti di carattere economico

B Incentivi indiretti: istituzione della certificazione tramite Targa di Qualità Energetico-Ambientale

2.1) Incentivi diretti: economici

E’ prevista la riduzione degli oneri di urbanizzazione fino al limite del 50 % all’ottemperamento ponderato delle prescrizioni delle presenti Linee Guida, secondo scaglioni determinati con separata Delibera di Consiglio Comunale, a partire dal raggiungimento minimo del punteggio 2.0, determinato in forma analitica. Agli edifici certificati di cui al successivo comma possono essere inoltre applicate riduzioni delle imposte comunali, previste con specifiche delibere.

2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità ENERGETICO-Ambientale

Ai fini della certificazione di cui al presente punto, il Comune di Asolo fa proprio il sistema di certificazione della Provincia di Treviso di cui alla citata D.G.P 295 del 21.09.2009 denominato EDILBIOCERTO e basato sulla citata procedura BIOVER2, impegnandosi a dare adeguata segnalazione delle certificazioni rilasciate nei bollettini informativi comunali.

Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi

Gli incentivi si applicano automaticamente al soddisfacimento dei requisiti minimi descritti nelle procedure del sistema di valutazione denominato BIOVER2 di cui all’ultimo comma dell’art. 1, per le quote determinate ai sensi dell’art. 2 punto 2.1. Sono applicabili a tutti gli edifici di nuova costruzione e alle ristrutturazioni qualora i lavori interessino almeno il 50% dell’edificio esistente.

Sono altresì applicabili agli ampliamenti che presentino, a lavori ultimati, caratteristiche di autonomia o che siano coordinati alle ristrutturazioni come sopra definite.

Per accedere agli incentivi diretti economici i soggetti richiedenti devono presentare richiesta contestuale alla denuncia di inizio attività o prima del rilascio del permesso di costruire–fatto salvo il disposto di cui all’art. 7- allegando, a cura di tecnico abilitato, la documentazione prevista dal sistema di valutazione denominato BIOVER2, che diverrà parte integrante a tutti gli effetti del permesso di costruire o della dia, ed in particolare:

• relazione tecnica • elaborati grafici comprendenti i particolari costruttivi necessari e sufficienti ad esplicitare le

caratteristiche del progetto e la rispondenza ai requisiti previsti • compilazione delle schede del sistema BIOVER2 attestanti la conformità delle soluzioni adottate La richiesta di accesso agli incentivi diretti può altresì essere presentata in sede di variante di progetto, a condizione che le incentivazioni possano essere riconosciute tramite detrazione su importi residui da versare.

Sulla base del riconoscimento di conformità dei documenti suddetti ai requisiti previsti dal sistema BIOBER2, il Comune applica quota di riduzione degli oneri.

A garanzia dell’ottemperanza in fase realizzativa di quanto previsto dal progetto è richiesta fideiussione bancaria o assicurativa di validità annuale, automaticamente prorogabile fino ad autorizzazione allo svincolo da parte del Comune, pari all’importo delle riduzioni concesse maggiorato del dieci per cento.

Nel caso di varianti in corso d’opera il Direttore dei Lavori deve dichiarare l’incidenza o meno della variante ai fini delle presenti norme, allegando se del caso gli elaborati necessari alla riclassificazione con la procedura di cui al 2° e 3° comma.

Alla domanda di agibilità va allegata, a cura del Direttore dei Lavori, apposita asseverazione con eventuale aggiornamento degli elaborati di cui al 2° comma, con la quale si attesta la rispondenza dei lavori eseguiti ai requisiti di progetto.

Il Comune si riserva di far eseguire, tramite gli Uffici Comunali o tramite tecnici specificatamente incaricati, in corso d’opera ed a lavori ultimati, accertamenti a campione su almeno uno su quattro degli interventi incentivati, finalizzati a verificare la conformità della costruzione alla documentazione depositata ai fini delle presenti norme.

Le opere eseguite in difformità a quanto dichiarato, saranno soggette al recupero delle riduzioni concesse - maggiorate del 100% nel caso in cui la perdita del diritto alla riduzione sia rilevata ai sensi del precedente comma - e delle sanzioni di legge per ritardato pagamento.

Art 4. Requisiti analitici

I principi alla base delle costruzioni devono essere la biocompatibilità e la ecosostenibilità dell’intervento in ogni fase della sua vita e si realizzano attraverso un insieme armonico di soluzioni progettuali.

L’insieme coordinato delle caratteristiche che deve avere l’edificio dal suo progetto alla sua costruzione, dal suo utilizzo e manutenzione alla sua dismissione è descritto da requisiti analiticidescritti dalla procedura BIOVER2 con i relativi manuali. Le prescrizioni ivi contenute costituiscono lo strumento analitico che descrive le condizioni che devono essere soddisfatte per definire qualitativamente e quantitativamente i requisiti che danno accesso agli incentivi. Tale strumento è adattato alla realtà locale riconoscendone la specificità costruttiva, economica, sociale e antropologica e potrà essere revisionato e aggiornato con il progredire della disciplina tecnica di riferimento ovvero con le variazioni normative senza che ciò costituisca variante al presente allegato.

Art 5. Progettazione ecoconsapevole

I requisiti analitici corrispondono ad un approccio ecoconsapevole alla progettazione edilizia e trovano corrispondenza nel sistema BIOVER2. Le Categorie d’intervento che regolano tale approccio sono quelli che seguono e costituiscono la griglia entro la quale si incardina tutto il processo edilizio.

Qualità dell’ambiente esterno Consumo di risorse Carichi ambientali Qualità dell’ambiente interno Qualità del servizio Qualità della gestione Trasporti

Art 6. Amministrazione ecoconsapevole

L’Amministrazione promuove la presente normativa diffondendola presso la cittadinanza e presso ogni altro organo o ente territoriale. Inoltre deve, nei casi di nuova edificazione o ristrutturazione di edifici comunali, di norma realizzare opere edili che corrispondano almeno al Marchio Base della procedura EDILBIOCERTO di cui alla citata D.G.P. 295 del 21.09.2009. Eventuali eccezioni devono essere adeguatamente motivate.

Art 7. Norme provvisorie

Le presenti linee guida si applicano ad avvenuta approvazione della Delibera di Consiglio Comunale di cui all’art. 2 punto 2.1, che provvede altresì a determinare il necessario impegno di spesa.

Per i progetti già presentati che, all’atto dell’emanazione della Delibera di cui al primo comma, dimostrino le caratteristiche di accessibilità alle incentivazioni dirette economiche, tali incentivazioni potranno essere riconosciute esclusivamente tramite detrazione su eventuali importi residui da versare.

.

INDICE Art. 1. Contenuti regolamentari 1 Art 2. Natura degli Incentivi 1 2.1) Incentivi diretti: economici 1 2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità Energetico-Ambientale 1 Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi 2 Art 4. Requisiti analitici 3 Art 5. Progettazione ecoconsapevole 3 Art 6. Amministrazione ecoconsapevole 4 Art 7. Norme provvisorie 4

P.R.G. Allegato “C” alla deliberazione di C.C. n. 57 del 22.10.2009

VARIANTE PARZIALE AL P.R.G.C. Ai sensi della L.R. nr.61 del 27.06.1985 art.50 comma 4, lettera l)

artt.19-20-21 e allegato “Linee guida per la diffusione della sostenibilità

ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

REGOLAMENTO EDILIZIO

ESTRATTO Comparato

Aggiornamento in data agosto 2008

Il Sindaco Avv. Baldisser Loredana

Il Vice Segretario

(Segretario Reggente)

dott.ssa Chiara Carinato

Il Progettista arch. Giovanni Barbin

Variante 2009 geom. Gino Bernardi (Responsabile del Servizio Edilizia Privata)

COMUNE DI

ASOLO Provincia di Treviso

Aaaaaaa = eliminato

Aaaaaaa = inserito

[….]

TITOLO III - COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE

Articolo 19 - DEFINIZIONE. COMPOSIZIONE. NOMINA. DURATA

La Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo del Comune in materia edilizio-urbanistica ed

e’ composta da un presidente e da quattro sei membri, uno di diritto e tre cinque elettivi. E’ membro di diritto:

- Il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da lui delegato con funzione anche di

presidente. Sono membri elettivi:

- 5 3 persone scelte tra esperti di comprovata competenza professionale dal Consiglio Comunale con voto limitato ad uno e garantendo, comunque, la presenza di n. 2 1 rappresentante della minoranza. A tal fine il Sindaco può provvedere preventivamente a richiedere agli Ordini Professionali appresso indicati la preventiva segnalazione di una terna di nomi per ciascun ordine, all'interno del quale, operare, di massima le scelte.

Gli Ordini Professionali cui deve essere chiesto di indicare, entro il termine di trenta giorni, una terna di nominativi sono quello degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, degli Avvocati, degli Agronomi e dei geologi competenti per territorio. I professionisti indicabili nella terna da parte degli Ordini debbono essere non esercenti la professione nell'ambito del Comune di Asolo e di quelli contermini nonché di comprovata esperienza, sensibilità e preparazione in tema di impatto ambientale.

Di questi requisiti il Sindaco deve fare menzione nella lettera di preventiva richiesta di segnalazione. Inoltre ricevute le terne da parte degli Ordini professionali il Consiglio Comunale valuta tutti i nomi appartenenti a tutte le diverse terne di tutti i diversi Ordini e sceglie secondo maggioranza o minoranza 5 3 (tre) persone all'interno di queste terne senza essere vincolato a proposizioni numeriche di rispetto. Nel senso cioè che può ipoteticamente comporre la Commissione solo di professionisti di uno, due o tre tipi anziché di tutti quattro-cinque o più tipi richiesti. Resta, comunque, in facoltà del Consiglio Comunale scegliere professionisti al di fuori delle terne ricevute dagli Ordini professionali. Oltre ai membri elettivi così come sopra individuati, il Consiglio Comunale designerà il Presidente della Commissione scegliendo tra esperti in materia urbanistico-edilizia. Nelle ipotesi previste dall'art. 4 della L.R. 31.10.1994, n. 63, la Commissione è integrata da due esperti

pure essi eletti dal Consiglio Comunale tra laureati in architettura, ingegneria, urbanistica, agraria, materie ambientali ed artistico monumentali.

La Commissione Edilizia dura in carica per un periodo non superiore alla durata del Consiglio Comunale che l’ha nominata; dopo la scadenza del Consiglio Comunale, la Commissione Edilizia esercita le proprie funzioni secondo quanto previsto dal D.L. 293/94 convertito in L.444/94.

Il Consiglio Comunale può in ogni tempo sciogliere la Commissione, motivandone le gravi ragioni. Ogni membro elettivo può venire dichiarato decaduto dal Consiglio Comunale su proposta del Sindaco

per gravi ragioni. È ritenuto decaduto di diritto il membro elettivo che risulti assente ingiustificatamente a 3 (tre) sedute

consecutive dalla Commissione. Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia quanti, a qualsiasi titolo, siano componenti o

rappresentanti di organi od istituzioni cui è demandato dal vigente ordinamento un parere specifico ed autonomo anche solo su alcuni degli oggetti rientranti nella competenza della Commissione Edilizia di Asolo e che esercitino la professione anche nel Comune di Asolo.

Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia coloro che rivestano la carica di Sindaco, di Assessore e di Consiliere Comunale.

Sono altresì ineleggibili a membri della Commissione Edilizia i funzionari degli uffici tecnici comunali.

Ai Commissari è attribuito un gettone di presenza per la partecipazione ad ogni riunione della Commissione Edilizia ad un rimborso delle spese nella misura e secondo le modalità stabilite dalla delibera di nomina dei membri elettivi.

Articolo 20 - FUNZIONI E COMPETENZE

La Commissione Edilizia esprime parere consultivo su tutti i progetti di intervento edilizio ed

urbanistico di seguito riportati. Il parere della Commissione concerne la congruità sotto l'aspetto ambientale ed estetico e gli aspetti formali, compositivi ed architettonici delle opere edilizie ed il loro inserimento nel contesto urbano, ambientale e paesaggistico.

Il parere della La Commissione si esprime su: - il rilascio di permessi di costruire; - i provvedimenti sanzionatori di cui al Capo II° del D.P.R. n. 380/01 - strumenti urbanistici attuativi del P.R.G.; - piani particolareggiati e relative varianti; - sui programmi integrati. - le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici,

frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree); - le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti il P.R.G. e le sue varianti, gli strumenti urbanistici

attuativi; - le proposte di decisione del Consiglio Comunale sulle osservazioni ed opposizioni presentate alle

varianti al P.R.G. ed agli strumenti urbanistici attuativi, a norma del vigente ordinamento in materia;

- le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti le richieste di permesso di costruire in deroga; - i progetti di massima di nuove opere; - i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione); - le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici,

frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree); - i progetti pubblici o privati di sistemazione delle aree verdi e di modifica del suolo; - l'accertamento della sussistenza delle condizioni tecniche per l'applicazione delle norme sulle

caratteristiche di isolamento termico, in caso di ristrutturazione degli edifici esistenti (L. 10/91 e successivo Regolamento di Esecuzione).

Il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale possono inoltre avvalersi della Commissione Edilizia

in qualsiasi altra circostanza in cui si ritenga opportuna l'acquisizione di un parere tecnico per l'assunzione di provvedimenti amministrativi su tutto quanto può interessare l'igiene degli edifici, il decoro dell'ambiente urbano, a tutela dell'ambiente storico-artistico.

Non sono sottoposti al parere della C.E. gli interventi edilizi che possono essere presentati anche con

la Denuncia Inizio Attivita’ ai sensi art.22 del DPR n. 380/01 , i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione) che non superino i 150 450 mc., gli ampliamenti interrati, le varianti in coso d’opera, i rinnovi e le proroghe , i progetti di restauro , ristrutturazione , demolizione e ricostruzione e varianti in corso d’opera che non modificano sostanzialmente in manufatto, salvo quando riguardano il patrimonio edilizio esistente assoggettato dal P.R.G. alla categoria di restauro o di risanamento ai sensi del D.Lgs. 22/01/2004 n.41 “Codice dei Beni Culturali e del paesaggio” e a ai gradi di protezione 1-2-3 imposti dal PRGC.

Articolo 21 - RIUNIONI

La Commissione Edilizia si riunisce su iniziativa del Tecnico Comunale, di regola presso la sede

municipale, una volta al mese ordinariamente, tutte le volte che se ne ravvisi l'opportunità nonché quando ne facciano richiesta scritta al Presidente tre Commissari.

La convocazione, compiuta senza vincoli di forma e secondo accordi di opportunità, deve consentire un preavviso di tre giorni o, per riunioni d'urgenza di 24 ore.

La riunione della Commissione Edilizia è valida se è presente la maggioranza semplice dei membri. Le riunioni della Commissione Edilizia non sono pubbliche, ed avvengono a seduta segreta salva

l'applicazione di diverse disposizioni di Legge, Statuto o Regolamenti. Le funzioni di segreteria della Commissione sono adempiute da uno dei Commissari a ciò scelto dalla stessa nel suo seno oppure da un funzionario dell'ufficio tecnico comunale all'uopo incaricato ad intervenire senza diritto di voto e con obbligo di segreto d'ufficio. [….]

Allegato al Regolamento Edilizio “Linee guida per la diffusione della sostenibilità ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

Art. 1. Contenuti regolamentari

Riconoscendo il vantaggio sociale, economico e ambientale portato a tutta la collettività da un intervento eco-sostenibile e bio-compatibile, il presente allegato al R.E. prevede che agli interventi che presentano tali qualità si applichino incentivi.

L’allegato definisce le caratteristiche dei suddetti incentivi e le relative modalità di accesso.

Le presenti norme hanno carattere di indicazione procedurale volontaria, pertanto procedono all’assegnazione di incentivi calibrati a seconda dell’impegno progettuale o di realizzazione richiesto. Sono interessati gli interventi che, a partire dai requisiti minimi normativi, intendono raggiungere livelli prestazionali e di qualità sostenibile più elevati rispetto ai valori standard.

La definizione degli elementi di valutazione tecnica nonché della applicabilità parziale degli incentivi è definita con apposito Prontuario Tecnico, approvato e - se del caso - modificato con Delibera di Consiglio Comunale sulla base delle procedure del sistema di valutazione denominato BIOVER2 di cui alla Delibera di Giunta Provinciale 295 del 21.09.2009, curato dal Metadistretto della Bioedilizia.

Art 2. Natura degli Incentivi

Sono previsti, per le costruzioni rispondenti ai criteri di cui al 3° comma dell’art. 1, i seguenti tipi di incentivi:

A Incentivi diretti di carattere economico

B Incentivi indiretti: istituzione della certificazione tramite “Targa di Qualità Ambientale”

2.1) Incentivi diretti: economici

E’ prevista la riduzione degli oneri di urbanizzazione fino al limite del 50 % all’ottemperamento ponderato delle prescrizioni delle presenti Linee Guida, come specificate dal Prontuario Tecnico. secondo scaglioni determinati con separata Delibera di Consiglio Comunale, a partire dal raggiungimento minimo del punteggio 2.0, determinato in forma analitica. Agli edifici certificati di cui al successivo comma possono essere inoltre applicate riduzioni delle imposte comunali, previste con specifiche delibere.

2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità Ambientale TARGA DI QUALITÀ ENERGETICO-

AMBIENTALE

Alla richiesta di agibilità, presentando attestazione di soddisfacimento dei requisiti di seguito precisati, si ottiene apposita classificazione comunale, riportata sul relativo certificato di agibilità e su apposita targa da affiggere in maniera visibile sull’edificio stesso.

Si definiscono due livelli di certificazione: Casa di Qualità e Casa di QualitàPiù.

• La Targa “Casa di Qualità“ si ottiene soddisfacendo i requisiti minimi come descritti dal Prontuario tecnico di cui all’ultimo comma dell’art. 1.

• La Targa “Casa di QualitàPiù“ si intende più qualificante e contraddistingue l’intervento che soddisfa il precedente punto nonché utilizzi fonti energetiche rinnovabili per una quota minima definita dal citato Prontuario.

Abbinata alla Targa di Qualità Ambientale, ed indipendentemente da questa, viene definita la “Certificazione energetica degli edifici”, già prevista dalla Direttiva Europea del 16/12/02 n. 91, inerente il rendimento energetico degli edifici, suddivisa in 5 “Classi di Consumo Energetico”. Tale certificazione può essere fatta anche indipendentemente dalla richiesta di incentivi di carattere edilizio ed economico e anche per interventi che abbiano già ottenuto la concessione e si riferisce al fabbisogno energetico totale dell’edificio:

Nella Targa “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù” dovrà essere indicata la classe energetica di appartenenza dell’edificio.

Solo in caso di ottenimento della Targa è consentito l’utilizzo del relativo nome e logo in tutte le comunicazioni di carattere pubblicitario e amministrativo, sul cartello di cantiere e in ogni altra relazione. In via provvisoria è ammesso l’uso della qualifica di “richiesto riconoscimento” come da 3° comma del successivo articolo. E’ interdetto ogni abuso, sanzionabile con ammenda di € 1032, ripetibile in caso di reiterazione dell’abuso successiva alla notifica della sanzione.

Ai fini della certificazione di cui al presente punto, il Comune di Asolo fa proprio il sistema di certificazione della Provincia di Treviso di cui alla citata D.G.P 295 del 21.09.2009 denominato EDILBIOCERTO e basato sulla citata procedura BIOVER2, impegnandosi a dare adeguata segnalazione delle certificazioni rilasciate nei bollettini informativi comunali.

Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi

Gli incentivi si applicano automaticamente al soddisfacimento dei requisiti minimi descritti nel prontuario tecnico nelle procedure del sistema di valutazione denominato BIOVER2 di cui all’ultimo comma dell’art. 1, per le quote in esso previste determinate ai sensi dell’art. 2 punto 2.1. Sono applicabili a tutti gli edifici di nuova costruzione e alle ristrutturazioni qualora i lavori interessino almeno il 50% dell’edificio esistente.

Sono altresì applicabili agli ampliamenti coordinati alle ristrutturazioni come sopra definite che presentino, a lavori ultimati, caratteristiche di autonomia o che siano coordinati alle ristrutturazioni come sopra definite.

Per accedere agli incentivi diretti economici i soggetti richiedenti devono presentare richiesta contestuale alla domanda del permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività allegando, a cura di tecnico abilitato alla denuncia di inizio attività o prima del rilascio del permesso di costruire–fatto salvo il disposto di cui all’art. 7- allegando, a cura di tecnico abilitato, la documentazione prevista dal Prontuario tecnico la documentazione prevista dal sistema di valutazione denominato BIOVER2,, che diverrà parte integrante a tutti gli effetti del permesso di costruire o della dia, ed in particolare:

• relazione tecnica

classe A < 30 kWh/(m2a) classe B 30 - 49 kWh/(m2a)

classe C 50 - 69 kWh/(m2a) classe D 70 - 139 kWh/(m2a)

classe E > 140 kWh/(m2a)

• elaborati grafici comprendenti i particolari costruttivi necessari e sufficienti ad esplicitare le caratteristiche del progetto e la rispondenza ai requisiti previsti

• compilazione delle schede del Prontuario del sistema BIOVER2 attestanti la conformità delle soluzioni adottate

La richiesta di accesso agli incentivi diretti può altresì essere presentata in sede di variante di progetto, a condizione che le incentivazioni possano essere riconosciute tramite detrazione su importi residui da versare.

Sulla base del riconoscimento di conformità dei documenti suddetti ai requisiti previsti dal Prontuario Tecnico, il Comune applica quota di riduzione degli oneri. Nel caso in cui i requisiti risultino tali da poter ottenere - a costruzione ultimata - la Targa “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù” il Comune autorizza in via provvisoria l’uso dell’indicazione “Richiesto riconoscimento quale Casa di Qualità ovvero di Casa di QualitàPiù”. dal sistema BIOBER2, il Comune applica quota di riduzione degli oneri.

A garanzia dell’ottemperanza in fase realizzativa di quanto previsto dal progetto è richiesta fideiussione bancaria o assicurativa di validità annuale, automaticamente prorogabile fino ad autorizzazione allo svincolo da parte del Comune, pari all’importo delle riduzioni concesse maggiorato del dieci per cento.

Nel caso di varianti in corso d’opera il Direttore dei Lavori deve dichiarare l’incidenza o meno della variante ai fini delle presenti norme, allegando se del caso gli elaborati necessari alla riclassificazione con la procedura di cui al 2° e 3° comma.

Alla domanda di agibilità va allegata, a cura del Direttore dei Lavori, apposita asseverazione con eventuale aggiornamento degli elaborati di cui al 2° comma, con la quale si attesta la rispondenza dei lavori eseguiti ai requisiti di progetto.

Il Comune si riserva di far eseguire, tramite gli Uffici Comunali o tramite tecnici specificatamente incaricati, in corso d’opera ed a lavori ultimati, accertamenti a campione su almeno uno su quattro degli interventi incentivati, finalizzati a verificare la conformità della costruzione alla documentazione depositata ai fini delle presenti norme.

Le opere eseguite in difformità a quanto dichiarato, saranno soggette al recupero delle riduzioni concesse - maggiorate del 100% nel caso in cui la perdita del diritto alla riduzione sia rilevata ai sensi del precedente comma - e delle sanzioni di legge per ritardato pagamento.

L’utilizzo, ai sensi del 3° comma del presente articolo, della qualifica di “Richiesto riconoscimento quale Casa di Qualità ovvero di Casa di QualitàPiù” in edifici per i quali non risultino, all’atto dell’agibilità, i requisiti richiesti è soggetto a sanzione pari al doppio di quella prevista all’ultimo comma dell’art 2.

Art 4. Requisiti analitici

I principi alla base delle costruzioni devono essere la biocompatibilità e la ecosostenibilità dell’intervento in ogni fase della sua vita e si realizzano attraverso un insieme armonico di soluzioni progettuali.

L’insieme coordinato delle caratteristiche che deve avere l’edificio dal suo progetto alla sua costruzione, dal suo utilizzo e manutenzione alla sua dismissione è descritto da requisiti analitici che sono contenuti nel prontuario tecnico di cui all’art. 1. descritti dalla procedura BIOVER2 con i relativi manuali. Le prescrizioni ivi contenute costituiscono lo strumento analitico che descrive le condizioni che devono essere

soddisfatte per definire qualitativamente e quantitativamente i requisiti che danno accesso agli incentivi. Tale strumento è adattato alla realtà locale riconoscendone la specificità costruttiva, economica, sociale e antropologica e potrà essere revisionato e aggiornato con il progredire della disciplina tecnica di riferimento ovvero con le variazioni normative senza che ciò costituisca variante al presente allegato.

Art 5. Progettazione ecoconsapevole

I requisiti analitici corrispondono ad un approccio ecoconsapevole alla progettazione edilizia e trovano corrispondenza nel Prontuario Tecnico nel sistema BIOVER2. Le Categorie d’intervento che regolano tale approccio sono quelli che seguono e costituiscono la griglia entro la quale si incardina tutto il processo edilizio.

5.1 Qualità dell’ambiente esterno 5.1.1 - Analisi del Sito 5.1.2 - Strategie di insediamento 5.1.3 - Integrazione con il contesto

5.2 Energia e consumo di risorse

5.2.1 - Consumo delle risorse energetiche 5.2.2 - Consumo delle risorse naturali primarie 5.2.3 - Consumo dei materiali

5.3 Carichi ambientali

5.3.1 - Contenimento delle emissioni atmosferiche 5.3.2 - Contenimento e gestione dei rifiuti 5.3.3 - Impatto dell’intervento sull’ecosistema locale

5.4 Qualità ambiente interno

5.4.1 - Qualità dell’aria interna 5.4.2 - Comfort fisiologico 5.4.3 - Comfort psicologico

5.5 Funzionalità e manutenzione dell’edificio

5.5.1 - Flessibilità degli spazi 5.5.2 - Sicurezza dell’edificio 5.5.3 - Gestione e manutenzione dell’edificio

5.6 Mobilità

5.6.1 - Integrazione con trasporto pubblico 5.6.2 - Localizzazione posti auto 5.6.3 - Percorsi pedonali e ciclabili

5.7 Aspetti socio-economici

5.7.1 - Costi e ottimizzazione degli investimenti 5.7.2 - Partecipazione e socializzazione 5.7.3 - Impatto sulla realtà locale

Qualità dell’ambiente esterno Consumo di risorse Carichi ambientali Qualità dell’ambiente interno

Qualità del servizio Qualità della gestione Trasporti

Art 6. Amministrazione ecoconsapevole

L’Amministrazione promuove la presente normativa diffondendola presso la cittadinanza e presso ogni altro organo o ente territoriale. Inoltre deve, nei casi di nuova edificazione o ristrutturazione di edifici comunali, di norma realizzare opere edili che corrispondano almeno alla Targa “Casa di Qualità”. al Marchio Base della procedura EDILBIOCERTO di cui alla citata D.G.P. 295 del 21.09.2009. Eventuali eccezioni devono essere adeguatamente motivate.

Art 7. Norme provvisorie

Le presenti linee guida si applicano ad avvenuta approvazione del Prontuario tecnico di cui all’art. 1. della Delibera di Consiglio Comunale di cui all’art. 2 punto 2.1, che provvede altresì a determinare il necessario impegno di spesa.

Per i progetti presentati successivamente all’approvazione delle presenti linee guida che, all’atto dell’emanazione del Prontuario tecnico, all’atto dell’emanazione della Delibera di cui al primo comma dimostrino le caratteristiche di accessibilità alle incentivazioni dirette economiche, tali incentivazioni potranno essere riconosciute esclusivamente tramite detrazione su eventuali importi residui da versare.

Entro cinque anni dall’emanazione del Prontuario tecnico, per i fabbricati preesistenti che ne abbiano le caratteristiche può essere richiesta la Targa di “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù”.

INDICE Art. 1. Contenuti regolamentari 1 Art 2. Natura degli Incentivi 1 2.1) Incentivi diretti: economici 1 2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità Ambientale Targa di Qualità Energetico-Ambientale 1 Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi 2 Art 4. Requisiti analitici 3 Art 5. Progettazione ecoconsapevole 3 Art 6. Amministrazione ecoconsapevole 4 Art 7. Norme provvisorie 4

P.R.G. Allegato “D” alla deliberazione di C.C. n. 57 del 22.10.2009

VARIANTE PARZIALE AL P.R.G.C.

Ai sensi della L.R. nr.61 del 27.06.1985 art.50 comma 4, lettera l)

artt.19-20-21 e allegato “Linee guida per la diffusione della sostenibilità

ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

REGOLAMENTO EDILIZIO

ESTRATTO Comparato ed emendato durante la seduta del consiglio comunale del 22/10/09

Aggiornamento in data agosto 2008

Il Sindaco Avv. Baldisser Loredana

Il Vice Segretario

(Segretario Reggente)

dott.ssa Chiara Carinato

Il Progettista arch. Giovanni Barbin

Variante 2009 geom. Gino Bernardi (Responsabile del Servizio Edilizia Privata)

COMUNE DI

ASOLO Provincia di Treviso

Aaaaaaa = eliminato

Aaaaaaa = inserito Aaaaaaa = emendato Aaaaaaa = eliminato

[….]

TITOLO III - COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE

Articolo 19 - DEFINIZIONE. COMPOSIZIONE. NOMINA. DURATA

La Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo del Comune in materia edilizio-urbanistica ed e’ composta da un presidente e da quattro sei membri, uno di diritto e tre cinque elettivi. La commissione nomina al suo interno il proprio Presidente. (Emendamento approvato dal Consiglio Comunale nella

seduta del 22/10/2009). E’ membro di diritto: - il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da lui delegato (Emendamento approvato

dal Consiglio Comunale nella seduta del 22/10/2009) E’ membro di diritto:

- Il tecnico comunale o un funzionario dello stesso ufficio da lui delegato con funzione anche di

presidente. Sono membri elettivi:

- 5 3 persone scelte tra esperti di comprovata competenza professionale dal Consiglio Comunale con voto limitato ad uno e garantendo, comunque, la presenza di n. 2 1 rappresentante della minoranza. A tal fine il Sindaco può provvedere preventivamente a richiedere agli Ordini Professionali appresso indicati la preventiva segnalazione di una terna di nomi per ciascun ordine, all'interno del quale, operare, di massima le scelte.

Gli Ordini Professionali cui deve essere chiesto di indicare, entro il termine di trenta giorni, una terna di nominativi sono quello degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, degli Avvocati, degli Agronomi e dei geologi competenti per territorio. I professionisti indicabili nella terna da parte degli Ordini debbono essere non esercenti la professione nell'ambito del Comune di Asolo e di quelli contermini nonché di comprovata esperienza, sensibilità e preparazione in tema di impatto ambientale.

Di questi requisiti il Sindaco deve fare menzione nella lettera di preventiva richiesta di segnalazione. Inoltre ricevute le terne da parte degli Ordini professionali il Consiglio Comunale valuta tutti i nomi appartenenti a tutte le diverse terne di tutti i diversi Ordini e sceglie secondo maggioranza o minoranza 5 3 (tre) persone all'interno di queste terne senza essere vincolato a proposizioni numeriche di rispetto.

Nel senso cioè che può ipoteticamente comporre la Commissione solo di professionisti di uno, due o tre tipi anziché di tutti quattro-cinque o più tipi richiesti. Resta, comunque, in facoltà del Consiglio Comunale scegliere professionisti al di fuori delle terne ricevute dagli Ordini professionali. Oltre ai membri elettivi così come sopra individuati, il Consiglio Comunale designerà il Presidente della Commissione scegliendo tra esperti in materia urbanistico-edilizia. Nelle ipotesi previste dall'art. 4 della L.R. 31.10.1994, n. 63, la Commissione è integrata da due esperti

pure essi eletti dal Consiglio Comunale tra laureati in architettura, ingegneria, urbanistica, agraria, materie ambientali ed artistico monumentali.

La Commissione Edilizia dura in carica per un periodo non superiore alla durata del Consiglio Comunale che l’ha nominata; dopo la scadenza del Consiglio Comunale, la Commissione Edilizia esercita le proprie funzioni secondo quanto previsto dal D.L. 293/94 convertito in L.444/94.

Il Consiglio Comunale può in ogni tempo sciogliere la Commissione, motivandone le gravi ragioni. Ogni membro elettivo può venire dichiarato decaduto dal Consiglio Comunale su proposta del Sindaco

per gravi ragioni. È ritenuto decaduto di diritto il membro elettivo che risulti assente ingiustificatamente a 3 (tre) sedute

consecutive dalla Commissione. Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia quanti, a qualsiasi titolo, siano componenti o

rappresentanti di organi od istituzioni cui è demandato dal vigente ordinamento un parere specifico ed autonomo anche solo su alcuni degli oggetti rientranti nella competenza della Commissione Edilizia di Asolo e che esercitino la professione anche nel Comune di Asolo.

Sono ineleggibili a membri della Commissione Edilizia coloro che rivestano la carica di Sindaco, di Assessore e di Consiliere Comunale.

Sono altresì ineleggibili a membri della Commissione Edilizia i funzionari degli uffici tecnici comunali.

Ai Commissari è attribuito un gettone di presenza per la partecipazione ad ogni riunione della Commissione Edilizia ad un rimborso delle spese nella misura e secondo le modalità stabilite dalla delibera di nomina dei membri elettivi.

Articolo 20 - FUNZIONI E COMPETENZE

La Commissione Edilizia esprime parere consultivo su tutti i progetti di intervento edilizio ed

urbanistico di seguito riportati. Il parere della Commissione concerne la congruità sotto l'aspetto ambientale ed estetico e gli aspetti formali, compositivi ed architettonici delle opere edilizie ed il loro inserimento nel contesto urbano, ambientale e paesaggistico.

Il parere della La Commissione si esprime su: - il rilascio di permessi di costruire; - i provvedimenti sanzionatori di cui al Capo II° del D.P.R. n. 380/01

- strumenti urbanistici attuativi del P.R.G.; - piani particolareggiati e relative varianti; - sui programmi integrati. - le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici,

frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree); - le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti il P.R.G. e le sue varianti, gli strumenti urbanistici

attuativi; - le proposte di decisione del Consiglio Comunale sulle osservazioni ed opposizioni presentate alle

varianti al P.R.G. ed agli strumenti urbanistici attuativi, a norma del vigente ordinamento in materia; - le decisioni del Consiglio Comunale riguardanti le richieste di permesso di costruire in deroga; - i progetti di massima di nuove opere; - i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione); - le proposte di trasformazione urbanistica (ristrutturazione urbanistica conversione dell'uso degli edifici,

frazionamento, lottizzazione ed urbanizzazione delle aree); - i progetti pubblici o privati di sistemazione delle aree verdi e di modifica del suolo; - l'accertamento della sussistenza delle condizioni tecniche per l'applicazione delle norme sulle

caratteristiche di isolamento termico, in caso di ristrutturazione degli edifici esistenti (L. 10/91 e successivo Regolamento di Esecuzione).

Il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale possono inoltre avvalersi della Commissione Edilizia

in qualsiasi altra circostanza in cui si ritenga opportuna l'acquisizione di un parere tecnico per l'assunzione di provvedimenti amministrativi su tutto quanto può interessare l'igiene degli edifici, il decoro dell'ambiente urbano, a tutela dell'ambiente storico-artistico.

Non sono sottoposti al parere della C.E. gli interventi edilizi che possono essere presentati anche con

la Denuncia Inizio Attivita’ ai sensi art.22 del DPR n. 380/01 , i progetti di nuova edificazione (ampliamento, ricostruzione, nuova costruzione) che non superino i 150 450 mc., gli ampliamenti interrati, le varianti in coso d’opera, i rinnovi e le proroghe , i progetti di restauro , ristrutturazione , demolizione e ricostruzione e varianti in corso d’opera che non modificano sostanzialmente in manufatto, salvo quando riguardano il patrimonio edilizio esistente assoggettato dal P.R.G. alla categoria di restauro o di risanamento ai sensi del D.Lgs. 22/01/2004 n.41 “Codice dei Beni Culturali e del paesaggio” e a ai gradi di protezione 1-2-3 imposti dal PRGC.

Articolo 21 - RIUNIONI

La Commissione Edilizia si riunisce su iniziativa del Tecnico Comunale, di regola presso la sede

municipale, una volta al mese ordinariamente, tutte le volte che se ne ravvisi l'opportunità nonché quando ne facciano richiesta scritta al Presidente tre Commissari.

La convocazione, compiuta senza vincoli di forma e secondo accordi di opportunità, deve consentire un preavviso di tre giorni o, per riunioni d'urgenza di 24 ore.

La riunione della Commissione Edilizia è valida se è presente la maggioranza semplice dei membri. Le riunioni della Commissione Edilizia non sono pubbliche, ed avvengono a seduta segreta salva

l'applicazione di diverse disposizioni di Legge, Statuto o Regolamenti. Le funzioni di segreteria della Commissione sono adempiute da uno dei Commissari a ciò scelto dalla stessa nel suo seno oppure da un funzionario dell'ufficio tecnico comunale all'uopo incaricato ad intervenire senza diritto di voto e con obbligo di segreto d'ufficio. [….] Allegato al Regolamento Edilizio “Linee guida per la diffusione della sostenibilità ambientale e per l’incentivazione della qualità dell’abitare”

Art. 1. Contenuti regolamentari

Riconoscendo il vantaggio sociale, economico e ambientale portato a tutta la collettività da un intervento eco-sostenibile e bio-compatibile, il presente allegato al R.E. prevede che agli interventi che presentano tali qualità si applichino incentivi.

L’allegato definisce le caratteristiche dei suddetti incentivi e le relative modalità di accesso.

Le presenti norme hanno carattere di indicazione procedurale volontaria, pertanto procedono all’assegnazione di incentivi calibrati a seconda dell’impegno progettuale o di realizzazione richiesto. Sono interessati gli interventi che, a partire dai requisiti minimi normativi, intendono raggiungere livelli prestazionali e di qualità sostenibile più elevati rispetto ai valori standard.

La definizione degli elementi di valutazione tecnica nonché della applicabilità parziale degli incentivi è definita con apposito Prontuario Tecnico, approvato e - se del caso - modificato con Delibera di Consiglio Comunale sulla base delle procedure del sistema di valutazione denominato BIOVER2 di cui alla Delibera di Giunta Provinciale 295 del 21.09.2009, curato dal Metadistretto della Bioedilizia.

Art 2. Natura degli Incentivi

Sono previsti, per le costruzioni rispondenti ai criteri di cui al 3° comma dell’art. 1, i seguenti tipi di incentivi:

A Incentivi diretti di carattere economico

B Incentivi indiretti: istituzione della certificazione tramite “Targa di Qualità Ambientale”

2.1) Incentivi diretti: economici

E’ prevista la riduzione degli oneri di urbanizzazione fino al limite del 50 % all’ottemperamento ponderato delle prescrizioni delle presenti Linee Guida, come specificate dal Prontuario Tecnico. secondo scaglioni determinati con separata Delibera di Consiglio Comunale, a partire dal raggiungimento minimo del punteggio 2.0, determinato in forma analitica.

Agli edifici certificati di cui al successivo comma possono essere inoltre applicate riduzioni delle imposte comunali, previste con specifiche delibere.

2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità Ambientale TARGA DI QUALITÀ ENERGETICO-

AMBIENTALE

Alla richiesta di agibilità, presentando attestazione di soddisfacimento dei requisiti di seguito precisati, si ottiene apposita classificazione comunale, riportata sul relativo certificato di agibilità e su apposita targa da affiggere in maniera visibile sull’edificio stesso.

Si definiscono due livelli di certificazione: Casa di Qualità e Casa di QualitàPiù.

• La Targa “Casa di Qualità“ si ottiene soddisfacendo i requisiti minimi come descritti dal Prontuario tecnico di cui all’ultimo comma dell’art. 1.

• La Targa “Casa di QualitàPiù“ si intende più qualificante e contraddistingue l’intervento che soddisfa il precedente punto nonché utilizzi fonti energetiche rinnovabili per una quota minima definita dal citato Prontuario.

Abbinata alla Targa di Qualità Ambientale, ed indipendentemente da questa, viene definita la “Certificazione energetica degli edifici”, già prevista dalla Direttiva Europea del 16/12/02 n. 91, inerente il rendimento energetico degli edifici, suddivisa in 5 “Classi di Consumo Energetico”. Tale certificazione può essere fatta anche indipendentemente dalla richiesta di incentivi di carattere edilizio ed economico e anche per interventi che abbiano già ottenuto la concessione e si riferisce al fabbisogno energetico totale dell’edificio:

Nella Targa “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù” dovrà essere indicata la classe energetica di appartenenza dell’edificio.

Solo in caso di ottenimento della Targa è consentito l’utilizzo del relativo nome e logo in tutte le comunicazioni di carattere pubblicitario e amministrativo, sul cartello di cantiere e in ogni altra relazione. In via provvisoria è ammesso l’uso della qualifica di “richiesto riconoscimento” come da 3° comma del successivo articolo. E’ interdetto ogni abuso, sanzionabile con ammenda di € 1032, ripetibile in caso di reiterazione dell’abuso successiva alla notifica della sanzione.

Ai fini della certificazione di cui al presente punto, il Comune di Asolo fa proprio il sistema di certificazione della Provincia di Treviso di cui alla citata D.G.P 295 del 21.09.2009 denominato EDILBIOCERTO e basato sulla citata procedura BIOVER2, impegnandosi a dare adeguata segnalazione delle certificazioni rilasciate nei bollettini informativi comunali.

Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi

Gli incentivi si applicano automaticamente al soddisfacimento dei requisiti minimi descritti nel prontuario tecnico nelle procedure del sistema di valutazione denominato BIOVER2 di cui all’ultimo comma dell’art. 1, per le quote in esso previste determinate ai sensi dell’art. 2 punto 2.1. Sono applicabili a tutti

classe A < 30 kWh/(m2a) classe B 30 - 49 kWh/(m2a)

classe C 50 - 69 kWh/(m2a) classe D 70 - 139 kWh/(m2a)

classe E > 140 kWh/(m2a)

gli edifici di nuova costruzione e alle ristrutturazioni qualora i lavori interessino almeno il 50% dell’edificio esistente.

Sono altresì applicabili agli ampliamenti coordinati alle ristrutturazioni come sopra definite che presentino, a lavori ultimati, caratteristiche di autonomia o che siano coordinati alle ristrutturazioni come sopra definite.

Per accedere agli incentivi diretti economici i soggetti richiedenti devono presentare richiesta contestuale alla domanda del permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività allegando, a cura di tecnico abilitato alla denuncia di inizio attività o prima del rilascio del permesso di costruire–fatto salvo il disposto di cui all’art. 7- allegando, a cura di tecnico abilitato, la documentazione prevista dal Prontuario tecnico la documentazione prevista dal sistema di valutazione denominato BIOVER2,, che diverrà parte integrante a tutti gli effetti del permesso di costruire o della dia, ed in particolare:

• relazione tecnica • elaborati grafici comprendenti i particolari costruttivi necessari e sufficienti ad esplicitare le

caratteristiche del progetto e la rispondenza ai requisiti previsti • compilazione delle schede del Prontuario del sistema BIOVER2 attestanti la conformità delle soluzioni

adottate La richiesta di accesso agli incentivi diretti può altresì essere presentata in sede di variante di progetto, a condizione che le incentivazioni possano essere riconosciute tramite detrazione su importi residui da versare.

Sulla base del riconoscimento di conformità dei documenti suddetti ai requisiti previsti dal Prontuario Tecnico, il Comune applica quota di riduzione degli oneri. Nel caso in cui i requisiti risultino tali da poter ottenere - a costruzione ultimata - la Targa “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù” il Comune autorizza in via provvisoria l’uso dell’indicazione “Richiesto riconoscimento quale Casa di Qualità ovvero di Casa di QualitàPiù”. dal sistema BIOBER2, il Comune applica quota di riduzione degli oneri.

A garanzia dell’ottemperanza in fase realizzativa di quanto previsto dal progetto è richiesta fideiussione bancaria o assicurativa di validità annuale, automaticamente prorogabile fino ad autorizzazione allo svincolo da parte del Comune, pari all’importo delle riduzioni concesse maggiorato del dieci per cento.

Nel caso di varianti in corso d’opera il Direttore dei Lavori deve dichiarare l’incidenza o meno della variante ai fini delle presenti norme, allegando se del caso gli elaborati necessari alla riclassificazione con la procedura di cui al 2° e 3° comma.

Alla domanda di agibilità va allegata, a cura del Direttore dei Lavori, apposita asseverazione con eventuale aggiornamento degli elaborati di cui al 2° comma, con la quale si attesta la rispondenza dei lavori eseguiti ai requisiti di progetto.

Il Comune si riserva di far eseguire, tramite gli Uffici Comunali o tramite tecnici specificatamente incaricati, in corso d’opera ed a lavori ultimati, accertamenti a campione su almeno uno su quattro degli interventi incentivati, finalizzati a verificare la conformità della costruzione alla documentazione depositata ai fini delle presenti norme.

Le opere eseguite in difformità a quanto dichiarato, saranno soggette al recupero delle riduzioni concesse - maggiorate del 100% nel caso in cui la perdita del diritto alla riduzione sia rilevata ai sensi del precedente comma - e delle sanzioni di legge per ritardato pagamento.

L’utilizzo, ai sensi del 3° comma del presente articolo, della qualifica di “Richiesto riconoscimento quale Casa di Qualità ovvero di Casa di QualitàPiù” in edifici per i quali non risultino, all’atto dell’agibilità, i requisiti richiesti è soggetto a sanzione pari al doppio di quella prevista all’ultimo comma dell’art 2.

Art 4. Requisiti analitici

I principi alla base delle costruzioni devono essere la biocompatibilità e la ecosostenibilità dell’intervento in ogni fase della sua vita e si realizzano attraverso un insieme armonico di soluzioni progettuali.

L’insieme coordinato delle caratteristiche che deve avere l’edificio dal suo progetto alla sua costruzione, dal suo utilizzo e manutenzione alla sua dismissione è descritto da requisiti analitici che sono contenuti nel prontuario tecnico di cui all’art. 1. descritti dalla procedura BIOVER2 con i relativi manuali. Le prescrizioni ivi contenute costituiscono lo strumento analitico che descrive le condizioni che devono essere soddisfatte per definire qualitativamente e quantitativamente i requisiti che danno accesso agli incentivi. Tale strumento è adattato alla realtà locale riconoscendone la specificità costruttiva, economica, sociale e antropologica e potrà essere revisionato e aggiornato con il progredire della disciplina tecnica di riferimento ovvero con le variazioni normative senza che ciò costituisca variante al presente allegato.

Art 5. Progettazione ecoconsapevole

I requisiti analitici corrispondono ad un approccio ecoconsapevole alla progettazione edilizia e trovano corrispondenza nel Prontuario Tecnico nel sistema BIOVER2. Le Categorie d’intervento che regolano tale approccio sono quelli che seguono e costituiscono la griglia entro la quale si incardina tutto il processo edilizio.

5.1 Qualità dell’ambiente esterno 5.1.1 - Analisi del Sito 5.1.2 - Strategie di insediamento 5.1.3 - Integrazione con il contesto

5.2 Energia e consumo di risorse

5.2.1 - Consumo delle risorse energetiche 5.2.2 - Consumo delle risorse naturali primarie 5.2.3 - Consumo dei materiali

5.3 Carichi ambientali

5.3.1 - Contenimento delle emissioni atmosferiche 5.3.2 - Contenimento e gestione dei rifiuti 5.3.3 - Impatto dell’intervento sull’ecosistema locale

5.4 Qualità ambiente interno

5.4.1 - Qualità dell’aria interna 5.4.2 - Comfort fisiologico 5.4.3 - Comfort psicologico

5.5 Funzionalità e manutenzione dell’edificio

5.5.1 - Flessibilità degli spazi 5.5.2 - Sicurezza dell’edificio 5.5.3 - Gestione e manutenzione dell’edificio

5.6 Mobilità

5.6.1 - Integrazione con trasporto pubblico

5.6.2 - Localizzazione posti auto 5.6.3 - Percorsi pedonali e ciclabili

5.7 Aspetti socio-economici

5.7.1 - Costi e ottimizzazione degli investimenti 5.7.2 - Partecipazione e socializzazione 5.7.3 - Impatto sulla realtà locale

Qualità dell’ambiente esterno Consumo di risorse Carichi ambientali Qualità dell’ambiente interno

Qualità del servizio Qualità della gestione Trasporti

Art 6. Amministrazione ecoconsapevole

L’Amministrazione promuove la presente normativa diffondendola presso la cittadinanza e presso ogni altro organo o ente territoriale. Inoltre deve, nei casi di nuova edificazione o ristrutturazione di edifici comunali, di norma realizzare opere edili che corrispondano almeno alla Targa “Casa di Qualità”. al Marchio Base della procedura EDILBIOCERTO di cui alla citata D.G.P. 295 del 21.09.2009. Eventuali eccezioni devono essere adeguatamente motivate.

Art 7. Norme provvisorie

Le presenti linee guida si applicano ad avvenuta approvazione del Prontuario tecnico di cui all’art. 1. della Delibera di Consiglio Comunale di cui all’art. 2 punto 2.1, che provvede altresì a determinare il necessario impegno di spesa.

Per i progetti presentati successivamente all’approvazione delle presenti linee guida che, all’atto dell’emanazione del Prontuario tecnico, all’atto dell’emanazione della Delibera di cui al primo comma dimostrino le caratteristiche di accessibilità alle incentivazioni dirette economiche, tali incentivazioni potranno essere riconosciute esclusivamente tramite detrazione su eventuali importi residui da versare.

Entro cinque anni dall’emanazione del Prontuario tecnico, per i fabbricati preesistenti che ne abbiano le caratteristiche può essere richiesta la Targa di “Casa di Qualità” o “Casa di QualitàPiù”.

INDICE Art. 1. Contenuti regolamentari 1 Art 2. Natura degli Incentivi 1 2.1) Incentivi diretti: economici 1 2.2) Incentivi indiretti: Targa di Qualità Ambientale Targa di Qualità Energetico-Ambientale 1 Art 3. Procedure per l’ottenimento degli incentivi 2 Art 4. Requisiti analitici 3 Art 5. Progettazione ecoconsapevole 3 Art 6. Amministrazione ecoconsapevole 4 Art 7. Norme provvisorie 4