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COMUNE DI CODROIPO Piano Attuativo Comunale del Centro Storico Primario di Passariano e del complesso monumentale di Villa Manin Relazione illustrativa 33100 Udine, Via Mantica, 26 Studio Associato di Architettura Anna Maria Baldo Tel. e Fax. 0432 - 504378 c.f. p.iva 01519290306 Anna Emilia Polano [email protected] Collaborazioni architetto Mariasilvia Bruno dottor Luigi Pravisani dottoressa Francesca Tomai Anna Emilia Polano data:

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COMUNE DI CODROIPO

Piano Attuativo Comunale del Centro Storico Primario di Passariano

e del complesso monumentale di Villa Manin

Relazione illustrativa

33100 Udine, Via Mantica, 26

Studio Associato di Architettura

Anna Maria Baldo

Tel. e Fax. 0432 - 504378c.f. p.iva 01519290306

Anna Emilia Polano

[email protected]

Collaborazioniarchitetto Mariasilvia Bruno

dottor Luigi Pravisanidottoressa Francesca Tomai

Anna Emilia Polanodata:

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I

Indice Introduzione pag. 1

Obiettivi del piano

Il concetto di Paesaggio

il particolare sistema insediativo

L’ambito di dominio del PAC

Il sovrapporsi degli Enti di programmazione e controllo

Piano Strategico del Medio Friuli pag. 6 Norme e Vincoli vigenti pag. 14

PRGC – Piano struttura

PRGC – Zonizzazione e Norme di attuazione

La zonizzazione

Le norme

CIRM allegato alla variante n. 23 del PRGC

Problematiche rilevate

Il perimetro del PAC

PRGC Norme

CIRM

Vincoli su Villa Manin ai sensi degli artt. 1 e 21 della L.1089/39 e seguenti

Problematiche rilevate

Altri livelli di pianificazione che possono interessare il PAC

Zonizzazione geologica

Problematiche rilevate

Piano comunale di classificazione acustica (L.447/95 e L.R.16/07) del 2010

Regolamento comunale di telefonia mobile (L.R.3/2011) del 2011 Zone soggette a limitazione (L.58/1963) Note sul PRPC vigente

Problematiche rilevate

Legislazione regionale per Villa Manin pag. 34

L.R.9 dicembre 2002, n. 32 – Istituzione dell’Azienda Speciale Villa Manin

L.R. 25 febbraio 2016, n. 2 - Istituzione dell’ERPAC Legislazione regionale per la tutela del Borgo di Passariano

Problematiche rilevate

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II

I lavori di riqualificazione della Piazza Tonda di Villa Manin

Problematiche rilevate

Viabilità pag. 41 Formazione degli assi viari principali

La viabilità attuale

La viabilità ferroviaria

La viabilità carrabile

Stradone Manin, un accesso mancato

Valutazioni sulla possibilità di individuare delle porte all’area del PAC

Manutenzione e controllo

Trasporto pubblico locale su gomma

Interruzione del traffico veicolare della SP 65 Ungarica sugli spazi

antistanti alla Villa Manin e la viabilità alternativa

La viabilità intorno alla villa e quella di servizio per i due parcheggi

La viabilità ciclabile

La viabilità pedonale, i parcheggi

Una gerarchia di percorsi con attenzione agli assi visuali

La comunicazione su come raggiungere Villa Manin

Problematiche rilevate

Formazione del territorio agricolo pag. 67 Utilizzazione del suolo agricolo

Problematiche rilevate

Borgo di Passariano e relazioni con Villa Manin pag. 75 Formazione prima dei Manin

Formazione con i Manin e dopo i Manin

Le relazioni della Villa Manin con il Borgo di Passariano oggi, la comunicazione L’accesso pedonale alla villa dal parcheggio ovest

L’accesso pedonale alla villa dal parcheggio est

L’accesso al parco dall’esterno della villa

La cartellonistica della Villa Manin e privata

Problematiche rilevate

Villa Manin pag. 89 Vincoli e proprietà

La collocazione

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III

La storia in sintesi

Le dimensioni

Impianto del costruito

Il Parco

Funzioni

Progetti edilizi e di funzione recenti e futuri

Relazioni visive

Problematiche rilevate

Poli d’interesse nell’intorno pag. 105 Il sistema delle acque, dei terreni, delle attività produttive

dei mulini e della cartiera

Parco delle Risorgive

I mulini

Mulino Basanigo

Mulino di Bert

Mulino Bosa

Mulino della Siega

Mulino da lis Stalis

La Cartiera

Le ville ed i siti storici

Villa Kechler-San Martino di Codroipo , Museo delle carrozze e foresteria

Villa Colloredo/Mels – Muscletto

Villa Someda Gabrieli a Rivolto

Fortino di Rivolto

Frecce Tricolori

Problematiche rilevate

Edificato all’interno del PAC pag. 114 Metodologia

Il Borgo di Passariano

Calcolo volumetrie esistenti

Le case sparse

Le attività agricole isolate

Calcolo volumetrie esistenti

Le attività produttive e ricettive.

Le reti tecnologiche

Problematiche rilevate

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IV

Analisi partecipazione pag. 140

Prima fase del processo partecipativo per la formazione del PAC

Caratteristiche del campione

Percezione del luogo - il costruito

Percezione del luogo - gli spazi aperti

Percezione dei siti naturali nell'intorno

Viabilità e parcheggi

La segnaletica per raggiungere la villa

Percezione dei pubblici esercizi

Problematiche rilevate

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Introduzione 1

Introduzione

Obiettivi del piano Il piano è finalizzato agli obiettivi definiti dall’Amministrazione Comunale:

- conservazione e restauro del complesso di Villa Manin; - recupero e riuso del costruito storico con margini di nuovi interventi edilizi per

integrazioni funzionali e ripristini; - conservazione e ricomposizione del paesaggio agricolo funzionale; - adeguamento infrastrutturale in ragione degli usi ammessi.

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Introduzione 2

Gli obiettivi sono consolidati e di fatto presenti anche nel PRPC previgente. Quelle che sono individuate come “tematiche” sono le procedure da affinare che garantiscano la continuità ma che assicurino nuovi metodi di gestione del processo, dalla individuazione dei bisogni, alla pianificazione, alla realizzazione cercando di armonizzare e rendere efficaci i passaggi tra i diversi livelli.

Il concetto di Paesaggio

Le caratteristiche fondative e le condizioni normative (area vasta assoggettata a zona A) necessitano di una visione unitaria che si può riferire alla parola paesaggio. Non come una visione di paradiso perduto in cui tipicità e bellezza diventano un bersaglio di un processo di estetizzazione, una visione edulcorata. Il paesaggio è, da un lato, un esito concreto, storicamente stratificato del processo di occupazione del territorio e delle sue strutture organizzative, la manifestazione morfologica delle attività e delle generazioni passate e presenti e della loro volontà di plasmare lo spazio per i propri fini. Dall'altro lato è un dispositivo simbolico, di segni più o meno percepiti dei gradi di identificazione da parte dei soggetti sociali. Da ciò deriva un utilizzo da parte dei cittadini per la residenza che scambiano la campagna con un ambiente naturale in grado di autodeterminarsi. Il paesaggio va invece agito con una consapevolezza che tarda a consolidarsi e a tradursi in pratiche di difesa attiva. Ad esempio il tipo di agricoltura che si è sviluppata intorno alla Villa Manin, con l'estensione del riordino e la monocoltura, ha portato all’omologazione formale ed ecologica degli spazi agricoli cancellando le tessiture dei paesaggi. Le monoculture estese su enormi campiture hanno modalità a forte contenuto tecnologico e manageriale, con produttività irraggiungibili con le tecniche colturali tradizionali. I vantaggi economici nuocciono alle condizioni ecologiche dell’ambiente. La cancellazione della trama dei paesaggi tradizionali stravolge e banalizza le tessiture paesaggistiche. La Convenzione per il paesaggio dell'Unione Europea lo individua come quello percepito, dove sono presenti le molteplicità dei punti di vista e la prospettiva delle diverse discipline che appartengono alla quotidianità di tutti i soggetti che attraversano un territorio, abitanti, turisti, persone in transito. Alla diversità dei soggetti corrispondono percezioni diverse che diventano condivise, sociali. Tra queste forse la più radicata è quella del paesaggio come stratificazione storica e riflesso della società e degli eventi che hanno modellato il territorio. Un’attenzione al passato che si traduce in senso di appartenenza e identificazione e che alimenta il desiderio di tutela. Il paesaggio si configura come mediatore di riflessione e condivisione sul passato ma anche come occasione per l’immaginazione sociale e territoriale in una fusione di tempo e spazio. Tiene insieme più piani, cognitivi e sociali, ecologici e territoriali, è una categoria indispensabile per leggere la contemporaneità e per tentare di risolvere i problemi che l’attraversano, con attenzione sia alle priorità di carattere ambientale e sociale che alle politiche di gestione partecipata del territorio. E' cardine tra gli aspetti concreti e simbolici. E' prodotto di storia e orizzonte progettuale, opportunità per il cambiamento. Paesaggio ha, in una visione estetizzante, una dimensione esperienziale dell’osservatore ma invece deve contenere la pluralità degli attori che assieme convivono quel paesaggio e ne sono al tempo stesso co-produttori sia sul piano materiale che nella elaborazione della sua configurazione.

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Introduzione 3

L'obiettivo strategico è la capacità di creare luoghi di vita in cui, attraverso la condivisione e il comune riconoscimento, si formulano, negoziano e legittimano le scelte di trasformazione del territorio (con un intreccio di tempo e di spazio). Non intervenire solo conservando l’aspetto visuale ma favorire modelli economici di conduzione in grado di riprodurre esiti voluti, consapevoli della complessità delle concatenazioni territoriali e culturali per poter operare scelte coerenti. Il lavoro di cura e manutenzione dell’agricoltuura tradizionale è indispensabile per la salvaguardia dei paesaggi rurali e la difesa attiva del territorio. E' in atto una controtendenza per la ricostruzione dei paesaggi rurali nella loro multiformità una riformulazione con obiettivi di tutela ambientale e paesistica nel tentativo di rimediare almeno in parte. Si ricorda che nei Piani di Sviluppo Rurale il 40% del budget dell'Unione Europea è destinato a questo scopo. La multifunzionalità è idea di agricoltura che non si esaurisce nella produzione di generi alimentari ma vuole incidere nella produzione del benessere sociale e si realizza attraverso una gamma di funzioni (ambientali, paesaggistiche, ricreative culturali) strategiche orientate al sostegno di agricoltura biologica, dell' agriturismo, con utilizzo di energie alternative, con maggiore diversificazione e schemi culturali meno estensivi. Qui il piano, con la possibilità di creare occasioni concrete di tutela dovrebbe creare le condizioni partecipative per un diverso orientamento nella gestione del territorio agricolo, attingendo ai fondi Comunitari. Il particolare sistema insediativo

Il complesso monumentale voluto dai Manin in un arco di tempo di molti secoli, appoggiandosi su un borgo preesistente di dimensioni assai modeste L’nsieme unitario delle due entità, inestricabili ma riconoscibili costruisce la villa (villaggio preesistente e complesso padronale), fulcro di un sistema persistente di contesti fisici e di riferimenti percettivi. Il fulcro è interamente circondato dalla campagna, una pianura a forma allungata sull’asse nord/sud mentre adest/ovest i confini sono dati dal fiume Corno e dalla strada che congiunge i borghi di Lonca e Rivolto. A sud il margine è più ambiguo, con un intricato e suggestivo disegno di forme d’acqua e vegetazioni. L’asse principale Nord/su procede fino a Flaibano, in vista lontano San Daniele, luogo di interesse dei Manin. La collocazione dei borghi si aveva già in età romana. L’area di terra è triangolata da stradoni rettilinei che, a mo’ di raggio, portano Passariano ai diversi borghi e opifici –mulini – cartiere posti sul perimetro. Due viabilità , a mo’ di corde, tagliano la campagna obliquamente. Una è la Stradalta, corre sul sedime della via Postumia e marca un confine idrogeomorfologico con i terreni a monte alti e asciutti ed a valle bassi e umidi all’origine bonificati dai Manin a partire dal XVI secolo, poi in età veneziana ed austriaca, post unitaria fino alle modifiche recenti come l’allineamento del Corno e gli impianti di acquacoltura. (sintesi da AAVV ,Fondazione Benetton Studi Ricerche, Atlante di Passariano 1996, Indagine e proposte per la vita futura della villa e del suo paesaggio culturale, Domenico Luciani, Un’agenda per Passariano, pag.1)

Per sintetizzare le problematiche sono: al centro la Villa Manin: - storiche trasformazioni della Villa e dell’intorno; - poche problematiche edilizie e di restauro per trasformazioni recenti e vincolo Sovrintendenza; - tipi d’uso con implicazione a scala territoriale vasta per funzione culturale e turistica; - ruolo del PAC rispetto alla Sovrintendenza (dominio delle scelte).

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Introduzione 4

intorno edilizio del borgo - storiche trasformazioni dell’intorno (pre Villa e post); - assetto microurbanistico, degli spazi aperti privati; - trasformabilità degli edifici privati e l’uso; - tipi d’uso degli spazi aperti in relazione alla funzione della Villa; - tipi d’uso con implicazione a scala territoriale vasta per funzione culturale e turistica. le case sparse - assetto microurbanistico, degli spazi aperti privati; - trasformabilità degli edifici privati anche in relazione all’uso. il territorio agricolo e il sistema delle infrastrutture - mantenimento della memoria del suolo storico (individuazione dei viali, dell’assetto agricolo pre e post villa); - uso attuale del suolo agricolo (monocultura, perdita della gerarchia degli spazi, acque). Il PAC tende ad una semplificazione secondo gli indirizzi forniti e secondo le moderne metodologie disciplinari.

Il PAC procede ad una pianificazione coerente con le possibilità di determinare una precisa trasformazione. Agisce con una scalarità di proposte e vincoli proporzionali al suo campo di dominio ed agli obiettivi.

L’ambito di dominio del PAC Il PAC tende ad una semplificazione secondo gli indirizzi forniti e secondo le moderne metodologie disciplinari. Per vederne le specifiche operative si consiglia la lettura delle pagine seguenti dedicate. Qui si cercano di enucleare alcuni metodi di risoluzione delle problematiche rilevate. Dalla prima disamina risulta che il piano ha diversi ambiti di proposta, in alcuni casi vincolati a finalità di dimensione più vasta ma che possono essere supportati da una corretta metodologia di piano attuativo, in altri casi più ampi e liberi, sul tessuto urbano, sulle zone agricole, sull’accessibilità e sui segni di riconoscibilità. Del paesaggio ad alta valenza storico paesistica, felicemente inserito nel perimetro di PAC, saranno possibili interventi sulla viabilità e sulle zone agricole. All’inizio della zona A potranno essere previste delle porte urbane, che illustrano l’accesso alla zona la definiscono con elementi costruiti (steli informative) e verdi (alberi visibili da lontano come pioppi cipressini o cipressi ottocenteschi). Si dovranno creare degli allargamenti visuali impedendo che la coltivazione del mais raggiuga i bordi delle strade, lasciando alcuni metri a coltivazioni basse o meglio a prato. Si prenderà cura dei percorsi per creare una possibilità di percorso pedonale e paesaggistico più ampio delle viabilità esistenti intorno alla villa ed al borgo. Si confermeranno, ed eventualmente specificheranno, spazi aperti e di parcheggio in relazione anche a particolari flussi di traffico generato da eventi straordinari. Sarà verificata la possibilità di integrare le vie d’acqua dai diversi canali, anche se in qualche caso, recentemente riordinati con rigide geometrie (vd a sud), mirando alla puntuale ripresa dei sistemi di scolo minuti ma non tralasciando di verificale la possibilità di una ripresa dell’antica via d’acqua che portava alla Villa o, per lo meno, di evidenziarne i segni.

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Introduzione 5

Le zone verdi hanno subito maggiori trasformazioni dell’edificato. I criteri del riordino e la monocultura hanno annullato la gerarchia e la dimensione dei fondi, escludendo la presenza di filari interpoderali che segnalavano il paesaggio, si dovranno favorire il reinserimento di colture diversificate ed i segni anche con l’utilizzo di fondi dedicati dalla Comunità Europea. Per quanto riguarda la Villa e le altre tematiche si proporranno una scalarità di norme, più vincolanti per gli effetti paesaggistici, meno per gli interventi sugli interni o, in generale sul privato che non sia immediatamente percepibile. Questa scelta non per effettuare solo proposte di maquillage ma per essere in linea con il rispetto della normativa vigente e con gli indirizzi contemporanei del restauro ambientale. All’interno di questa volontà si procederà ad una maggiore omologazione delle proposte per i nuclei sparsi con quelle del borgo. Un piano non può essere un libro dei sogni ma un telaio di possibilità, in un tempo possibile che rispetta la contingenza economica. Si cercherà di individuare un insieme di provvedimenti che non dovranno stabilire una volta per tutte un assetto immaginato ma assicurare un governo delle modificazioni. Un piano funziona solo se si inserisce in un processo virtuoso di sviluppo dove deve essere chiaro il futuro delle funzioni della Villa e del suo indotto; è fondamentale una precisa direttiva politica che deve derivare da accordi delle Amministrazioni regionali e locali ai diversi livelli. Allo scopo si sono avuti degli incontri con chi variamente gestisce l’area:

• Comune di Codroipo (Ufficio Urbanistica ed Ambiente, Assessorato e Commissione Urbanistica)

• Provincia di Udine per la gestione e manutenzione delle strade • Azienda Speciale di Villa Manin

In fase progettuale si prenderanno contatti con la Sovrintendenza per i Beni Architetttonici e Paesaggistici del FVG e con una serie di esperti. E il quella fase potranno essere più chiari anche gli ambiti di controllo in seguito alla nuova organizzazione amministrativa regionale (formazione delle UTI, soppressione della Provincia). Devono essere chiari gli attori possibili e le loro volontà, non solo dei residenti, ma di imprese agricole, di ristorazione, commerciali in genere, di gruppi di opinione locali. Centrali sono tutte le informazioni raccolte durante le visite per redigere l’analisi e le schede partecipative fornite dai portatori di interesse, residenti, lavoratori, visitatori sia sul sito on line che su cartaceo, successivamente descritti. Il sovrapporsi degli Enti di programmazione e controllo La tutela è rivolta sia al paesaggio che ai beni paesaggistici, compito primo della pianificazione territoriale e paesaggistica e, per i singoli beni, della tutela vincolistica che resta saldamente affidata alle competenze ed alle responsabilità dello Stato centrale. Ne risulta un intreccio fragile di più soggetti istituzionali. Si veda il capitolo dedicato. In generale le diverse normative sul territorio di Passariano non sembrano essere organizzate secondo gerarchia. Le norme del PRGC spesso si riferiscono al PRPC, ora in fase di nuova redazione, come fonte di normativa. I contenuti necessari devono invece essere riportati nel PRGC. con eventuale variante non sostanziale, da cui discende il PAC, lo stesso si può dire per i criteri di vincolo della Sovrintendenza.

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Piano Strategico del Medio Friuli 6

Piano Strategico del Medio Friuli In premessa si sottolinea che l’elaborato è il piano quadro che affronta alla scala corretta le problematiche legate alla villa ed al suo intorno. Qui vengono settorialmente e parzialmente rilevati gli elementi che hanno una ricaduta sulla progettazione del PAC

Il Piano strategico d'area vasta dell'Associazione lntercomunale Medio Friuli definisce le ipotesi di sviluppo sostenibile del territorio e le unifica in un disegno strategico fissando obiettivi di breve e medio periodo, identificando coerentemente linee di intervento, azioni e progetti e individuando una scala di priorità degli interventi. Tra gli obiettivi:

• valorizzare gli aspetti identitari del territorio essenziali per lo sviluppo, quali: la lingua, la cultura, il paesaggio, il patrimonio storico e archeologico;

• adoperare il vantaggio competitivo proveniente dai grandi attrattori naturali, paesaggistici e culturali;

• valorizzare gli aspetti identitari del territorio essenziali per lo sviluppo, quali: la lingua, la cultura, il paesaggio, il patrimonio storico e archeologico;

• L'identità è il punto centrale per cogliere pienamente il valore del territorio ed attivare processi di sviluppo sostenibile fondati sull'integrazione tra testimonianze del presente e memoria del passato (risorse culturali e naturali), necessità d'innovazione e prospettive economicamente sostenibili.

Il modello di sviluppo sostenibile per il Medio Friuli si attua attraverso tre fasi: • prima fase: riqualificazione territoriale e urbana • seconda fase: dotazione di servizi e polarità d’area vasta • terza fase: sistema turistico internazionale

Estratto ambiti territoriali

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Piano Strategico del Medio Friuli 7

Villa Manin è indicata come “potenziali polarità attrattive”, con Palmanova ed Aquileia, dove ubicare grandi manifestazioni, l’area è a forte vocazione attrattiva per presenza della Villa e delle Frecce Tricolori in grado di ospitare eventi di valenza nazionale ed internazionale.

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Piano Strategico del Medio Friuli 8

All’interno delle aree indagate, oltre ai valori della tutela dei siti naturali esistenti e della promozione dell’agricoltura di qualità, ecocompatibile ed ecologica, Villa Manin e la presenza dei borghi storici sono ritenuti un punto di forza del patrimonio edilizio. Per la polarità e i servizi Villa Manin viene confermata come potenziale attrattore culturale per servizi d’area vasta, si elencano i punti critici: Assenza di relazioni tra Villa Manin, Frecce Tricolori ed il territorio ed assenza di programmazione nel settore turistico, tempo libero, cura del corpo, scarsa collaborazione tra pubblico e privato.

Estratto dai pannelli della mostra, sito web La Villa Manin deve essere promossa come grande attrattore turistico, con le pievi ed i mulini del territorio, si indica come punto critico il depotenziamento delle funzioni attrattive di Villa Manin e l’eccessiva eterogeneità e assenza di controllo nella collocazione di oggetti per l’arredo urbano e la comunicazione commerciale, insegne e segnaletica pubblica.

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Piano Strategico del Medio Friuli 9

Nel “Dossier piano delle Strategie del Medio Friuli” si individuano più puntualmente : VILLA MANIN Potenziale attrattore internazionale, molto promosso come punto di eccellenza del patrimonio regionale, ma non collegato al territorio e al sistema socioeconomico locale. Criticità.: Assenza di un piano di gestione per le funzioni. TERRA DELLE RISORGIVE Tematica promossa localmente al punto da essere inserita come “logo” del territorio del Medio Friuli nella comunicazione/informazione ufficiale della regione e della provincia. Criticità.: La risorgiva non è un tema esclusivo di questa area: è molto esteso in altre zone del Friuli e d’Italia. MULINI E ROGGE I mulini costituiscono una componente importante dell’identità locale. Sono molto promossi nel territorio ma non è ancora stato creato un “sistema” collegato alla realtà locale. Criticità: problematiche di gestione, funzioni e accessibilità alla posizione favorevole rispetto alle infrastrutture di comunicazione nazionali ed internazionali:

Si riportano le considerazioni relative all’accessibilità della Villa Manin

La qualità della mobilità (come ci si sposta nel territorio) e della sosta (come si diventa pedone) condiziona lo sviluppo di un territorio: ne definisce l’accessibilità e la competitività, facilitandone i sistemi di relazione, molto importanti per orientare gli investimenti nei servizi e nelle polarità d’area vasta. L’unica infrastruttura per la mobilità pubblica d’area vasta per il Medio Friuli . rappresentata dalla linea ferroviaria FS: attraverso le stazioni di Basiliano e Codroipo .

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Piano Strategico del Medio Friuli 10

Allo stato attuale, le corse hanno una frequenza di circa 30-40 minuti sulla linea Udine-Venezia: un discreto servizio di collegamento … Il Piano prevede il potenziamento della linea (da parte della regione Friuli-Venezia Giulia) con corse ogni 15-20minuti (metropolitana di superficie) e soluzioni di mobilità per essere collegati al territorio: parcheggio scambiatore, noleggio auto, bici, servizio navette, car sharing. Per chi si sposta con l’auto propria l’area è servita da tre percorsi autostradali e da sette caselli. Le criticità riguardano l’elevata presenza di mezzi pesanti e la viabilità inadeguata per

caratteristiche (sezione stradale, attraversamento centri urbani…). Il Piano individua due viabilità di progetto di interesse strategico: la SP39 e la variante alla SR13 da Basagliapenta a Udine Sud. Lo spostamento in aereo, forse quello maggiormente interessante per accendere la vocazione turistica dell’area, è da escludere in quanto dagli aeroporti di Treviso e Trieste, attualmente, occorrono quasi due ore di viaggio per raggiungere il Medio Friuli con mezzi pubblici (treno).

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Piano Strategico del Medio Friuli 11

ORGANIZZAZIONE DELLA MOBILITA’ La mappa rappresenta le azioni prioritarie per la mobilità, comprese le scelte per il rilancio delle aviopiste esistenti (turismo per ultraleggeri, mongolfiera) e dello “Stradone Manin” (prolungamento ciclabile fino a San Daniele e laguna di Marano). (…) Sono stati implementati i parcheggi per pullman e caravan e si indica quale priorità la definizione di un accordo di programma con le società di servizio pubblico per implementare la presenza ed il servizio nel Medio Friuli.

Seguono gli estratti relativi alla connessione Villa Manin e Piano delle Risorgive e le due tavole dedicate alla Villa.

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Piano Strategico del Medio Friuli 12

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Piano Strategico del Medio Friuli 13

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Norme e Vincoli vigenti 14

Norme e Vincoli vigenti

PRGC – Piano struttura Il Piano struttura Vigente individua le seguenti aree: • Aree, edifici e complessi edilizi di interesse storico architettonico ambientale (comprende la

villa e parte dell’intorno assoggettato a vincolo…) • Aree di interesse agricolo paesaggistico retrostanti i nuclei storici e del complesso di Villa

Manin (comprende la vasta area agricola) • Viale storico di Villa Manin e altre viabilità di interesse storico • La zona è attraversata da viabilità di collegamento esistente (comunale e

provinciale) A nord confina con le viabilità della SR13,con la SR 252 Napoleonica.

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Norme e Vincoli vigenti 15

A ovest confina con: • le previsioni insediative della frazione di Zompicchia • un’area di interesse agricolo paesaggistico • aree di interesse ambientale del Parco delle Risorgive e del SIC IT 3320026 Risorgive dello

Stella • aree per il verde attrezzato – sportivo e aree di parcheggio in adiacenza al PAC

residenziale del capoluogo • un’area per i servizi e le attrezzature di interesse collettivo e aree parcheggio • I confini ad ovest non definiscono aree con caratteristiche diverse. Sono piuttosto il

risultato di previsioni antecedenti relative ad una viabilità di previsione soppressa a sud/est del capoluogo

• A sud confina con • aree di interesse ambientale della Zona Parco delle Risorgive e del Sic • un’area di interesse agricolo paesaggistico

• Il confine Sud è definito da viabilità esistenti

• A est confina con le previsioni di sviluppo residenziale delle frazioni di Rivolto e di

Lonca

• Per quanto riguarda la Definizione degli Obiettivi e delle Strategie, introdotti con var.55 al PRGC, allegato al Piano Struttura:

• Ambito • Aree, edifici e complessi edilizi di interesse storico architettonico ambientale

riferimento: aree di interesse storico, architettonico e ambientale evidenziate nel Piano Struttura e nel P.R.G.C. con la seguente classificazione:

• zona omogenea A: • del C.S. Primario di Passariano; • In zona omogenea A7b: • Altri beni di interesse storico: • Asse viario storico di Villa Manin; • Altra viabilità di interesse storico. • Obiettivi generali • Procedere all’evidenziazione, perimetrazione e tutela del patrimonio edilizio di

interesse storico, architettonico e/o ambientale. • Obiettivi invarianti • Permanenza e ripristino dei valori ambientali tradizionali e riferibili: alla tipologia; ai

materiali di finitura; agli elementi accessori, funzionali e decorativi. • Strategie • Strumenti attuativi di iniziativa pubblica e/o privata per incentivare azioni di recupero

del patrimonio edilizio. • Interventi diretti di restauro e per azioni di valorizzazione e tutela delle aree

interessate. • Intervento pubblico per realizzare: opere di arredo urbano; servizi ed attrezzature di

interesse collettivo.

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Norme e Vincoli vigenti 16

PRGC – Zonizzazione e Norme di attuazione La zonizzazione La zonizzazione all’interno del perimetro di PAC (Limite PRPC zona omogenea A di Passariano) prevede: • Zona omogenea A1 (che comprende le zone a vincolo diretto e indiretto di Passariano) • Zona Omogenea A (parte del borgo, le case sparse, le aree agricole) • Viabilità veicolare e pedonale (all’interno del perimetro) • Percorsi ciclabili esistenti e di progetto (quest’ultima è la viabilità sud San Martino/Lonca) • N – Aree destinate alle attrezzature cimiteriali e fascia di rispetto (a Zompicchia) • Acqua (canali interni) • Esondazione Corno -30 -50 e Esondazione Corno -30 (soprattutto nella parte est verso

Lonca) • Colture di pregio (vigneti maggiori di 2000 mq) • Vincolo DLgs 42/2004 p.III, art.142, lettera c) (le cosiddette aree Galasso) • Zona archeologica (piccola porzione a sud) • Perimetro ambiti assogettati ad esproprio (ciclabile verso Rivolto) e Riferimento opera D Le norme Il PRGC prescrive indicazioni in punti diversi.

Zona A1 (art.11) La norma prescrive e descrive le caratteristiche della manutenzione ordinaria e del restauro conservativo secondo norme sovraordinate. Specifica la non necessità del parere preventivo della Sovrintendenza per la zona A1 del centro storico primario di Passariano

Zona omogenea A di Passariano (art.11-4)

L'area corrispondente all'ambito territoriale di Villa Manin, comprende la sottozona A1 ed è assoggettato ad attuazione mediante Piano Regolatore Particolareggiato Comunale ai sensi della Legge Regionale 52/91 e succ. modif. e integr. Sono definiti gli obiettivi : conservazione, restauro del complesso monumentale, margini di nuovo intervento per integrazioni e ripristini; riproposizione del paesaggio agricolo tradizionale; adeguamento infrastrutturale. Sono definite le destinazioni d'uso: sono quelle delle zone residenziali, con la possibilità di utilizzare il complesso monumentale per attività di interesse generale, promozionali, per l’ inserimento di uffici pubblici, attività commerciali, artigianali, ricettive e sempre nel rispetto dei limiti derivanti dall’ intervento di restauro. Per la zona A circostante il complesso monumentale e il nucleo storico, è ammesso l’ uso agricolo, le attività di agriturismo e per il tempo libero, attività di maneggio e di escursione naturalistica, sempre nel rispetto dei valori ambientali espressi. ed interventi edilizi ed ambientali. Per l’intervento edilizio ed ambientale, per il complesso monumentale è sempre ammesso l’ intervento di restauro conservativo. Per il nucleo storico sono consentite integrazioni volumetriche nel limite massimo di quanto consentito dalle norme del PRPC approvato in data 06.08.1998. Per i nuclei aziendali sono consentite integrazioni volumetriche alle strutture esistenti nel limite massimo di quanto previsto dalle norme del P.R.P.C. approvato in data 06.08.1998. Per l’ area cimiteriale sono ammessi gli impianti derivanti dalle previsioni del Piano Regolatore Cimiteriale vigente.

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Norme e Vincoli vigenti 17

Per l’ attività di agriturismo, maneggio, escursione naturalistica, tempo libero, è ammesso concedere volumi e superfici coperte nella misura massima rispettivamente di 300 mc e 250 mq. Sono consentiti interventi rivolti alla conservazione, ripristino di aree di valore naturalistico e alla realizzazione di aree verdi di interesse ambientale. Nelle norme particolari si stabilisce che lo strumento attuativo dovrà indicare le soluzioni più opportune per pervenire alla salvaguardia e valorizzazione dei viali storici di accesso al complesso monumentale. Si prescrive inoltre il mantenimento e riproposizione dei temi del paesaggio agricolo tradizionale e la realizzazione di quinte alberate e siepi al fine di migliorare la lettura del complesso monumentale nel contesto ambientale agricolo circostante. Non è consentita la riduzione del perimetro del PRPC come definito nella zonizzazione.

Norme generali per le zone A (art.11 bis):

Si precisano gli elaborati di progetto e di intervento edilizio. Si stabiliscono i materiali di finitura, tra cui l’utilizzo degli infissi in legno demandando alla commissione edilizia la possibilità di derogare. Si prescrivono coperture in coppi e mantenimento di solai in legno,… Zone per la viabilità e la ferrovia (art.18):

Le strade sono indicate come locali ed interne , con sezione minima di carreggiata di 6 metri. La viabilità pedonale e ciclabile riguarda i tracciati relativi con le misure di norma. Il piano del traffico può effettuare correttivi.

Zone a vincolo speciale (art.20) In tutti i corsi d’acqua è stabilita una fascia d’inedificabilità di ml 10,00 ed è vietata la modificazione della morfologia naturale del territorio agricolo tradizionale compreso il mantenimento delle alberature ad alto fusto. Il viale storico di Villa Manin: Il tratto di viale a sud che dalla Villa Manin raggiunge la strada per S.Martino e quello a nord che porta a Zompicchia sono compresi in zona A e pertanto compresi negli interventi legati alle azioni di valorizzazione del complesso architettonico; quello oltre la S.S.13 che si inoltra nel territorio agricolo verso il Comune di Sedegliano è evidenziato e tutelato dalle norme. Il P.R.G.C. prescrive il divieto a qualsiasi modifica e alterazione in attesa di promuovere azioni di recupero e valorizzazione. Le zone di interesse archeologico sono sottoposte a tutela, con alcune prescrizioni per la coltivazione in zona agricola. Per le zone a Vincolo DLgs 42/2004 p.III, art.142, lettera c) (le cosiddette aree Galasso ex L.431/85) è prevista una fascia di rispetto di mt.150 della roggia della Cartiera. E’ inoltre prevista una fascia di rispetto di mt 300 dalle sponde dello stagno presso Passariano. Le costruzioni dovranno rispettare le caratteristiche di quanto previsto per le zone A e il progetto dovrà seguire quanto previsto dall’art.24 (Specie arboree ed arbustive consigliate) Specie arboree ed arbustive consigliate (art. 24) L’articolo elenca delle specie da utilizzare negli interventi con valore di ricostruzione paesaggistica.

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Modifica al P.R.G.C.da parte del P.R.P.C. art.42 L.R.52/91(art.25) Si elencano le possibilità di aumento di volumetria e delle superfici coperte non superiori al 10% per la realizzazione di edilizia residenziale convenzionata, inoltre di inclusione o esclusione del 30% delle aree incluse nel PRGC. Nel caso di redazione di piano di iniziativa pubblica è possibile precisare l’assetto delle opere di urbanizzazione primaria, modificare l’assetto e l’ubicazione di opere di urbanizzazione secondaria, per le superfici non più vincolate definire le zone abitativa o agricola. Norme particolari, deroghe (art.26) Al punto 9) si stabilisce che all’interno del perimetro della zona A di Villa Manin, previo recepimento delle presenti integrazioni nei contenuti dello strumento attuativo, è ammesso autorizzare attività di maneggio e di escursione naturalistica tramite intervento convenzionato. Si stabiliscono le recinzioni, la possibilità di realizzare strutture fino a un massimo di 300mc e 200mq. Sono escluse le zone a vincolo della Soprintendenza e le zone interessate dai coni visivi della viabilità. CIRM allegato alla variante n.23 al PRGC (2004) Zona omogenea A

• Dalle indagini svolte con i PRPC dei nuclei frazionali risultano valori non apprezzabili di abbandono o sottoutilizzo e la presenza di volumetrie accedenti (magazzini, depositi o fabbricati rurali) prive di interesse e da demolire; pertanto gli interventi saranno rivolti alla demolizione di volumetrie che riguardano parti edilizie prive di valore e in stato precario o interventi destinati al miglioramento dello standard abitativo

• Per i complessi isolati di interesse architettonico, storico, ambientale si sono applicati dei valori

incrementali riferiti alle effettive possibilità di riuso abitativo e valutato caso per caso Per gli indici è stato utilizzato un valore di 197 mc/st e 0,60 ab/st … Per i Piani attuativi saturi il valore della insediabilità corrisponde agli abitanti residenti:115 con aggiuntivi 3 per un totale insediabile di 118 abitanti.

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Norme e Vincoli vigenti 19

Problematiche rilevate Il perimetro del PAC: • ad ovest separa aree con caratteristiche analoghe. E’ il risultato di pianificazione

antecedente relativa ad una viabilità di previsione soppressa a sud/est del capoluogo. In particolare indica con diversa normativa mappali coltivati unitari, prevede zone di interesse collettivo oltre il confine di quanto già pubblico in seguito alla realizzazione della lottizzazione Belvedere;

Estratto PRGC con individuazione della viabilità

• ad ovest è troppo adiacente a residenze già costruite; • ad est, presso Rivolto e Lonca, include giardini privati e parte di area destinata a

campo sportivo; • la variante n. 43 al PRGC ha previsto introduzione di due comparti di lottizzazione,

una zona A2, un verde privato, un verde attrezzato e dei parcheggi. Non ha modificato il perimetro del PAC e pertanto le zone sono inserite all’interno. Una domanda di cancellazione della zona C34 è stata rivolta all’Amministrazione Comunale. In base alle decisioni si definirà anche se e come modificare il perimetro in quest’area.

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Estratto Variante PRGC n.43.

N – Aree destinate alle attrezzature cimiteriali e fascia di rispetto (a Zompicchia) L’approvazione dell’Aggiornamento del Piano Regolatore Cimiteriale del 2009 prevede l’ampliamento verso sud del cimitero di Zompicchia. L’opera non è finanziata e non è prevista nel piano triennale delle opere pubbliche.

Progetto ampliamento Cimitero di Zompicchia

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Ai sensi del suddetto piano l’ampliamento deve essere indicato negli atti di variante di PRGC mediante PAC, con lo spostamento del limite di in edificabilità PRGC Norme In generale le diverse normative sul territorio di Passariano non sembrano essere organizzate secondo gerarchia. Le norme del PRGC spesso si riferiscono al piano ora decaduto come fonte di normativa. I contenuti necessari devono invece essere riportati nel PRGC. con eventuale variante non sostanziale, da cui discende il PAC, lo stesso si può dire per i criteri di vincolo della Sovrintendenza.

Inoltre il perimetro di PAC contiene anche altre zone omogenee ma nelle norme ciò non è esplicitato

Zona omogenea A1 e A di Passariano

• La definizione di zona differisce dalle indicazione della zonizzazione dove tutto l’abitato è indicato come A1 secondo il perimetro del vincolo indiretto della Sovrintendenza

• Zona omogenea A di Passariano • Devono essere definiti gli indici edilizi nel PRGC da applicarsi nel PAC (Si precisa che il

PRPC vigente non indica indici edilizi complessivi ma rinvia alle tavole di progetto se non per alcuni indici di edifici in area agricola.)

• Deve essere risolto l’obbligo di non ridurre il perimetro (norma che poteva essere inserita tra gli obblighi del piano struttura e della relazione di flessibilità dove non compare)

• Norme generali per le zone A (art.11 bis): • Valutare la deroga demandata alla commissione edilizia. • Verificare i materiali di finitura.

• Zone a vincolo speciale (art.20) • Zone a vincolo speciale del viale storico di Villa Manin: I contenuti sono da traslare nella

zona A di Passariano per assicurare la congruenza. In realtà le viabilità non sono interne alla zona A

• Specie arboree ed arbustive consigliate (art.24) • Devono essere verificate in seguito all’analisi dell’area, lo stesso per le coltivazioni agricole.

• Modifica al P.R.G.C.da parte del P.R.P.C. art.42 L.R.52/91(art.25) • Si ricorda che la LR5/2007 art. 63 quater stabilisce che lo strumento urbanistico attuativo

può apportare modifiche secondo le indicazioni dello strumento generale e comunque nei limiti previsti dal capo II della legge regionale n. 21/2015 , per le varianti di livello comunale.

• Norme particolari, deroghe (art.26) • Per le esclusioni di localizzazione delle attività di maneggio non è chiara l’esclusione delle

zone interessate dai coni visivi della viabilità in quanto la prescrizione del PRGC che li stabiliva non risulta più vigente.

• Risulta di difficile gestione la presenza di attività agricole in una zona A per i certificati id destinazione urbanistica.

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Conclusione Si ricorda che ai sensi della LR 21/2015 è possibile modificare l’assetto zonizzativo e le norme del PRGC contestualmente alla formazione degli strumenti urbanistici attuativi, secondo alcuni criteri purchè non in conflitto con gli obiettivi e le strategie degli impianti strutturali. Ad una prima sommaria disamina le problematiche individuate sono compatibili con la procedura descritta. CIRM Le previsioni risultano inferiori ai residenti attuali che sono 219 nella frazione di Passariano. La popolazione residente è stata pressoché costante dal 2004 ad oggi.

31.12 maschi femmine totale 2004 119 102 221 2005 123 102 225 2006 119 98 217 2007 114 99 213 2008 111 97 208 2009 110 102 212 2010 111 103 214 2011 110 101 211 2012 110 102 212 2013 109 101 210 2014 114 105 219 2015 116 103 219

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perimetro di PAC

giardini retrostanti inclusi nel PAC di abitazioni esterne al PAC

campo sportivo

terreni agricoli, porzioni esterne al PAC

ambito variante al Prgc n.43

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Norme e Vincoli vigenti 24

dettaglio perimetro lato ovest dettaglio perimetro lato est

perimetro di PAC

giardini retrostanti inclusi nel PAC di abitazioni esterne al PAC

campo sportivo

terreni agricoli, porzioni esterne al PAC

ambito variante al Prgc n.43

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Vincoli su Villa Manin ai sensi degli artt. 1 e 21 della L.1089/39 e seguenti

Villa Manin è sottoposto a vincoli ai sensi dell’artt. 1 e 21 della L. 1089/39 (decreto del 22 gennaio 1962). Decreta nei confronti degli edifici esistenti il divieto di modifiche esterne e di sopraelevazione, In caso di demolizione e ricostruzione dovranno essere realizzati volumi simili, le coperture dovranno essere di tegole. Nei riguardi dei terreni le nuove costruzioni non potranno occupare più del venticinquesimo dell’intera area, i fabbricati non potranno superare gli otto metri, sono vietati i piani attici, le caratteristiche esterne degli edifici dovranno armonizzarsi con quelli circostanti, le coperture sempre in tegole. In successiva comunicazione viene allegata la planimetria e ribadita la necessità di verifica da parte dell’Ente per gli interventi.

Nel 1985 la Soprintendenza dà un parere favorevole al P.P. Ritiene tuttavia opportuno prevedere una realizzazione graduale dei parcheggi che non dovrebbero superare il numero di due rispetto alle direttrici di provenienza di Udine e Pordenone

Nel 1990 la Soprintendenza fornisce indicazioni di massima sulla installazione di insegne luminose e ribadisce la necessità di debita autorizzazione.

Nel 1995 la Soprintendenza specifica che la norma che interessa il vincolo indiretto (le nuove costruzioni non potranno occupare più del venticinquesimo dell’intera area) debba considerarsi relativa a tutta l’area vincolata inserita nel Piano Particolareggiato in quanto il PP deve considerarsi come atto progettuale unitario che definisce in modo puntuale ogni singolo intervento e risulta nel complesso più restrittiva in quanto tende a garantire le aree libere intorno alla Villa. Si specifica che dal computo delle aree libere vanno dedotte le aree relative alle volumetrie esistenti , l’interpretazione deve restare costante nel tempo.

Nel 2004 la Sovrintendenza, sulle prescrizioni di tutela indiretta ex art.45 del D.L.vo 42/2004 di cui al vincolo del 1962, specifica che il decreto non prevede l’obbligo da parte di chi detiene il bene di sottoporre il progetto alla Soprintendenza, preso atto dell’approvazione del Piano Particolareggiato del 1998, concorda quindi con l’opportunità di lasciare l’esame a livello comunale.

Problematiche rilevate In generale si verificano una serie di accordi relativi alla presenza di un PP che dovrà essere riverificato con il presente PAC. Inoltre:

• Alcuni edifici sono attraversati dalla linea di vincolo e quindi assogettati a due prescrizioni.

• Nel 2012 l’Ufficio Tecnico Comunale ha effettuato una puntuale disamina sulle possibilità di ampliamento relative alle zone a vincolo indiretto (1/25 delle superfici esclusi gli edifici esistenti con le seguenti risultanze :

Superficie vincolo diretto mq 226495

Superficie vincolo indiretto (zona di rispetto) mq 362742 Superfici ambiti mq 66175

Edifici esistenti (anno 2012) mq 13788 Edifici di nuova costruzione prevista nel 2003 mq 1769

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Se si considera la superficie massima prevista da questi calcoli, e relativa cioè ai soli ambiti (mq 66175-mq13788/25), essa risulta essere pari a mq 2095. Se si sottraggono le previsioni del PP di mq 1769, rimane la disponibilità di mq 326, estremamente esigua. E’ ovvio che il nuovo PAC può reindirizzare le possibilità edificatorie ma è un tema di indirizzo come possibile tema è la riverifica del processo con la Soprintendenza.

Estratto Documentazione Ufficio Tecnico Comunale • E’ necessario verificare se le indicazioni per le insegne luminose siano ancora valide.      

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delimitazione vincolo diretto

delimitazione zona di rispetto

criticità

vincoli su Villa Manin ai sensi degli artt. 1 e 21 della legge 01/06/1939 n. 1089

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Altri livelli di pianificazione che possono interessare il PAC Zonizzazione geologica • Il PRGC sulla base della relazione geologica allegata alla var.22 prevede due zone Z3 e Z4.

Per l’edificazione nella Z3 non sussistono limitazioni particolari; prima dell’ubicazione delle singole opere sono suggeriti indagine geologica e indagine geotecnica. L’utilizzo dei terreni in Z4, la fattibilità e il dimensionamento delle soluzioni di fondazione sono condizionati al riconoscimento geognostico ed alla caratterizzazione geotecnica del terreno d’appoggio.

• Per le due zone esondabili adiacenti al Torrente Corno (Pericolosità naturali) sono stabilite delle regole costruttive per il piano di calpestio e per l’esclusione di vani interrati. Sono ammessi interventi idraulici per la messa in sicurezza delle zone a rischio, interventi fino al risanamento conservativo ed interventi di ampliamento di infrastrutture pubbliche purché non aumenti il carico insediativo. (La prescrizione non vale per gli annessi.)

Estratto zonizzazione geologica PRGC var.22

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• Piano stralcio per la difesa idraulica del torrente Corno(RAFVG –Autorità di bacino

regionale -2011): la zona del PAC non è interessata da esondazioni.

• Progetto di piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini di interesse regionale – PAIR (RAFVG -2014). Le indicazioni sono vincolanti per i comuni che devono procedere ad adeguamento del PRGC. In ogni caso la zona che interessa il PAC è definita zona a pericolosità moderata (P1). Deve prevedere un inalzamento del piano di calpestio a 50 cm.

PAIR Estratto tav 27

• Nel 1984 viene redatta un’indagine geologica sulla zona del PP. Su questa il Servizio

geologico regionale stabilisce che nelle zone Z4-5 non possono essere realizzate nuove costruzioni salvo che indagini specifiche accertino situazioni locali nelle quali si possano

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escludere fenomeni di liquefazione: Nelle zone interessate da possibili fenomeni esondativi ad opera del torrente Corno l’eventuale utilizzazione ai fini edificatori è subordinata ad opere di difesa e di bonifica.

Problematiche rilevate Per le due zone sondabili adiacenti al Torrente Corno (Pericolosità naturali) il PAIR definisce le zone a bassa pericolosità e stabilisce regole per le costruzioni ma non esclude la nuova edificazione Diversa l’indicazione del PRGC. L’Ufficio Tecnico Comunale segue le norme sovraordinate del PAIR. La cogenza dell’indagine geologica del 1984 rispetto alle successive normative più generali. Piano comunale di classificazione acustica (L.447/95 e L.R.16/07) del 2010 Definisce due classi: Nella zona non edificata CLASSE II Aree prevalentemente residenziali Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali. Nella zona edificata CLASSE III Aree di tipo misto Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. Per le aree adibite a pubblico spettacolo di villa Manin deve essere richiesta un’autorizzazione in deroga ai limiti previsti dalla classificazione.

Estratto Piano di classificazione acustica definitivo

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Regolamento comunale di telefonia mobile (L.R.3/2011) del 2011 Nella zona non ci sono antenne. Sono controindicate per la localizzazione la Villa Manin e l’ambito del PAC, il viale storico di Villa Manin, le aree sottoposte a vincolo paesaggistico ( stagno del parco della villa e roggia della cartiera). Le installazioni non sono ammesse salvo casi di comprovata ed inderogabile necessità, nel qual caso il rilascio dell’autorizzazione è subordinato al rispetto delle procedure previste e autorizzate dalla Soprintendenza. (art.13 del Regolamento). Tra le aree preferenziali delle proprietà pubbliche sono comunque indicati i parcheggi intorno alla villa.

Estratto tav.1 sud aree controindicate e preferenziali

Zone soggette a limitazione (L.58/1963) La presenza dell’aeroporto militare di Rivolto non comporta vincoli particolari che interessano il PAC.

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Norme e Vincoli vigenti 32

Note sul PRPC vigente Il PRPC del centro storico di Passariano è stato approvato nel 1998, sono seguite sei varianti. E’ a tutt’oggi vigente con riapprovazione. E’ un documento importante perché ogni processo di pianificazione che si sovrappone ad altro è un’opera secondo il principio del palinsesto dove i segni precedenti diventano fondamenta per i successivi.

In altro capitolo si è verificato quanto del previsto è stato attuato per dare una precisa chiarezza sul processo futuro. Gli effetti possono essere potenziati o corretti.

Per quanto riguarda l’ambito di conservazione e restauro della Villa, inevitabilmente i criteri fanno riferimento a norme di tutela sovraordinate per quanto riguarda la parte edile, di paesaggio e d’uso.

Diverso è quanto è stato risolto per l’ambito pubblico, degli accessi e dei servizi di parcheggio, progettati e realizzati.

L’intervento privato respira con una regia che proviene dai singoli proprietari, con una componente abitativa in parte ancora legata al tradizionale uso del territorio agricolo, in parte con abbandoni, in parte con trasformazioni. In altro capitolo si sono indicati gli interventi attuati, in che ambiti, quali problematiche sono emerse dal sistema delle norme vigenti.

Si evince dalle varianti effettuate al PRPC che l’Amministrazione ha inteso permettere un maggior ventaglio di proposte rispetto a quelle previste dal PRPC originale, con la supervisione della Commissione edilizia ma, evidentemente, con un maggior aggravio per la stessa.

Il piano vigente, pur con un’evidente qualità formale e di indirizzo, deve essere aggiornato alle condizioni della disciplina ed in generale alle possibilità di guida dell’Ente Pubblico in relazione ai diversi attori.

Se molto si può dire sull’ambito pubblico, certamente meno su quello privato non tralasciando comunque i buoni criteri di restauro e di costruzione. Il piano vigente sembra avere attuato un processo di progettazione quasi inverso rispetto alle possibilità di incidere nei modi e nei tempi prestabiliti. D’altro canto la Relazione lo ammette dichiarando il “vuoto di potere” in relazione al costruito ed allo spazio coltivato. L’attenzione è stata massimamente volta a prefigurare in modo accurato ogni minuto intervento, prendendo in considerazione il tessuto edilizio ma anche molto puntualmente le case sparse. Alcune indicazioni sono state fornite per la valorizzazione dei coni ottici delle viabilità storiche principali ed alcune specificazioni per il territorio agricolo. Non si analizzano le norme vigenti in quanto modificabili con il presente PAC. Si precisa quanto dopo indicato. Problematiche rilevate Il piano vigente, pur con un’evidente qualità formale e di indirizzo, deve essere aggiornato alle condizioni della disciplina ed in generale alle possibilità di guida dell’ente pubblico in relazione ai diversi attori. Il piano vigente sembra avere attuato un processo di progettazione quasi inverso rispetto alle possibilità di incidere nei modi e nei tempi prestabiliti.

Per facilitare la futura stesura delle norme, di fatto abrogate con il riferimento alle decisioni della Commissione Urbanistica, si è preso in considerazione quanto, in particolare, il Questionario Urbanistico predisposto dall’Ufficio Tecnico Comunale prevede per il permesso di costruire nelle zone del PAC.

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Norme e Vincoli vigenti 33

In caso di interventi sull’esistente e zone A: - Documentazione fotografica In caso di modifiche ad edifici dl interesse storico, artistico, architettonico nelle zone A e in caso di immobili soggetti a conservazione tipologica all’ interno di piani attuativi: - Elaborato che illustri Ie fasi storico/formative dell’edificio - Dimostrazione che Ie modifiche previste dal progetto non interessano caratteri significativi e meritevoli di tutela.

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Legislazione regionale per Villa Manin 34

Legislazione regionale per Villa Manin L.R.9 dicembre 2002, n. 32 – Istituzione dell’Azienda Speciale Villa Manin Con questa legge la RAFVG ha inteso promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale del compendio di Villa Manin di Passariano e del suo parco per le cui finalità è istituita l’Azienda Speciale di Villa Manin.

All'Azienda sono attribuiti i seguenti compiti: a) l'amministrazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale della Villa Manin di Passariano, e del compendio architettonico e naturalistico pertinente affidato in gestione all'Azienda; b) la promozione o la partecipazione diretta, anche sulla base di apposite convenzioni con altri soggetti pubblici e privati, alla organizzazione di iniziative speciali di sviluppo dell'offerta culturale e turistica che si svolgono nella Villa e concorrono all'obiettivo della conoscenza e della fruizione del suo patrimonio architettonico e ambientale; b bis) la collaborazione diretta con l'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia……. , al fine di promuovere, attraverso una utilizzazione coordinata e integrata delle rispettive risorse umane e tecniche, il migliore svolgimento delle funzioni istituzionali proprie di ciascuno dei due organismi; c) la partecipazione a società e associazioni, consorzi e fondazioni che perseguono le finalità previste dalla presente legge, anche con l'assunzione di amministrazione di lasciti e fondazioni che abbiano come scopo prevalente la valorizzazione e la promozione della Villa e del suo parco.

E’ previsto un Sovrintendente e un Consiglio di amministrazione che nomina il Direttore e un Comitato di indirizzo Scientifico

L'uso permanente di spazi del compendio riservati all'attività dell'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia e all'attività del Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell'Unione nazionale delle Pro-loco d'Italia è disciplinato da apposite convenzioni.

L.R. 25 febbraio 2016, n. 2 - Istituzione dell’Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – ERPAC e disposizioni urgenti in materia di cultura La legge definisce le modalità di gestione e di valorizzazione del compendio di Villa Manin di Passariano (Udine). L’ERPAC si sostituisce all’Azienda Speciale. L'Ente ha sede legale in Gorizia e sede operativa presso Villa Manin. L'Ente provvede in particolare:

• alla gestione, all'incremento e alla valorizzazione dell'Archivio multimediale della memoria dell'emigrazione regionale (AMMER) con sede a Villa Manin;

• alla gestione e valorizzazione del compendio di Villa Manin e del suo parco e degli altri beni culturali, alla promozione delle relazioni col territorio circostante Villa Manin quale principale punto di riferimento storico culturale;

• gestisce la Scuola regionale per il restauro per l'organizzazione di corsi specialistici; In sede di prima applicazione, nelle more dell'approvazione del programma triennale, l'Ente svolge la propria attività tenendo conto della programmazione dell'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia … e dell'Azienda speciale Villa Manin … (Istituzione dell'Azienda speciale Villa Manin).

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Legislazione regionale per Villa Manin 35

E’ stabilito l’incarico di un Commissario, è sciolto il Comitato di indirizzo Scientifico il cui ruolo viene affidato al nuovo Consiglio di Amministrazione. Vengono abrogate le norme incompatibili con la LR 32/2002. Il 27 maggio 2016 la Giunta Regionale ha proceduto ai sensi della LR2/2016 all’individuazione degli istituti e i luoghi della cultura e i beni culturali da attribuire alla disponibilità dell'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - ERPAC. Ha deliberato:

…… a far data dal 1° giugno 2016 sono attributi alla disponibilità dell’Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia -ERPAC i beni del compendio di Villa Manin di Passariano di Codroipo e del suo parco, iscritto quale patrimonio indisponibile regionale nella scheda inventariale n. 223….

Segue l’allegato con l’individuazione della proprietà regionale.

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Legislazione regionale per Villa Manin 36

Legislazione regionale per la tutela del Borgo di Passariano Nel 1996 Passariano è stato individuato come centro storico primario ai sensi Legge regionale 10 gennaio 1983 , n. 2 “Interventi regionali per i centri storici”. Nel 1996 è stato stabilito un contributo ventennale per totali € 5.164.569. Nel 2005 sono stati previsti ulteriori ventennali € 610.000 ed € 2.730.000. Il Regolamento Comunale, che disciplina l’attuazione, è stato approvato nel 2002. Gli interventi attuano le previsioni del P.R.P.C. n. 28 di Passariano e sono finalizzati:

• alla rivitalizzazione del centro storico attraverso l'incentivazione della molteplicità di funzioni in esso possibili;

• alla costruzione, al risanamento, al rifacimento, al completamento e al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche (viarie, illuminazione pubblica, opere a rete, arredo urbano, ecc.);

• al recupero di immobili fatiscenti, a qualsiasi uso destinati, ed al recupero di aree in degrado, alla piena utilizzazione delle volumetrie esistenti, al soddisfacimento dei bisogni abitativi, sia quantitativi che qualitativi;

• al pieno rispetto dei caratteri architettonici decorativi ed ambientali del Centro Storico di Passariano;

• al superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche sia in edifici pubblici che in edifici privati.

Più precisamente si applica per interventi tesi, tra l’altro : • ad interventi di recupero di edifici a schiera, con particolare riguardo alle facciate

prospicienti le vie e le piazze pubbliche, • all'esecuzione di opere di arredo urbano, • agli interventi volti ad assicurare la viabilità ciclabile tra il Centro Storico

di Passariano e le limitrofe zone di particolare pregio ambientale, quali i parchi; • il recupero od acquisizione da parte del Comune, di ambiti edilizi posti ai margini del

P.P.P., aventi particolare pregio ambientale ed inseriti in ambiti di tutela o in zone di reperimento di cui alla L.R. 42/1996, che in qualsiasi forma siano collegati con il territorio interessato dal P.R.P.C. n. 28;

• all'acquisizione di immobili compresi nel P.R.P.C. n. 28 di Passariano ivi compresi quelli per cui il Piano Attuativo ne prevede la demolizione, per i quali si farà carico il Comune con le sovvenzioni previste dalla L.R. n. 2/1983;

• alla concessione di anticipazioni, di contributi una tantum e contributi a fronte di mutui contratti con istituti di credito ai privati per acquisto e/o recupero di immobili;

E’ previsto il programma degli interventi che può essere modificato ed integrato in relazione alle sopravvenute necessità anche prima della scadenza triennale. La gran parte dei finanziamenti sono stati utilizzati per:

• la sistemazione e ripristino della piazza tonda ( in questo momento è stato completato il primo stralcio del progetto per il recupero delle facciate e l’illuminazione delle esedre),

• la realizzazione e sistemazione di piste ciclabili , • la sistemazione di strade, • l’acquisto ed adeguamento dell’ex asilo per destinarlo alla promozione turistica, • la redazione di progetti, • le anticipazioni ai privati e i contributi finalizzati all’intervento edilizio di privati.

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Legislazione regionale per Villa Manin 37

Nel 2014 è stato approvato il sesto aggiornamento del piano poliennale con: • la previsione della variante generale al Piano Regolatore Particolareggiato Comunale

del centro storico di Passariano (in fase di attuazione), • la previsione della viabilità a sud di Passariano al fine di creare un collegamento

adeguato tra i due parcheggi pubblici esistenti (non attuato), • la previsione della pista ciclabile sulla strada Lonca - San Martino, nel tratto compreso

tra la prosecuzione dello stradone Manin (via Cartiera) e la strada denominata dei Paludi e relativo collegamento con Passariano (non attuato),

• la previsione del completamento della pista ciclabile sulla strada Lonca – San Martino, nel tratto compreso tra la strada denominata dei Paludi fino a Lonca (non attuato),

• la previsione della concessione di ulteriori contributi finalizzati all’intervento edilizio di privati (attuato),

• la previsione di completamento area verde e sistemazione illuminazione vialetto adiacente INFOPOINT di Passariano (non attuato).

Il Bando riguardante il Centro Storico Primario di Passariano, per la concessione a privati di contributi per acquisto e/o recupero di alloggi e fabbricati del 2014 prevede un massimale di € 25.000 a contributo Gli interventi edilizi ammessi sono quelli considerati dalle norme urbanistico - edilizie di attuazione del Piano Particolareggiato di Passariano, dalla manutenzione straordinaria alla demolizione e ricostruzione. Il bando è in fase di rifinanziamento. Problematiche rilevate Nel complesso sembra che gli interventi siano stati rivolti alla realizzazione di opere pubbliche e destinati in misura minore alle proprietà private, intendendo l’intervento pubblico come possibile volano e facilitatore di interventi residenziali e terziari. I lavori di riqualificazione della Piazza Tonda di Villa Manin Sono in fase di esecuzione. Il progetto interessa le pavimentazioni, gli intonaci e gli impianti delle Esedre, la manutenzione ed il rinnovo del prato e degli spazi pavimentati, le reti tecnologiche, l’impianto di illuminazione generale e altri interventi di pulizia ed arredo. Dalle analisi storiche:

La piazza, così come viene rappresentata in un disegno della fine del secolo XVIII ( disegno di Constans Bourgeois) , appare come un' unica superficie in terra priva di verde ed arredi. Una planimetria territoriale datata 1753 (Tommaso Scalfurotto) evidenzia una superficie non pavimentata con zone a prato e la presenza di innumerevoli corsie lasciate dalle carrozze, dai carri o dai percorsi pedonali. L'attuale situazione della piazza è il risultato delle modifiche apportate tra la fine del XIX secolo e i primi anni del XX secolo; la piazza tonda e la piazza quadrata vengono probabilmente interessate da un apporto di terreno vegetale per la formazione di un prato che verrà contornato da una siepe e utilizzato successivamente anche a fini produttivi.

Dalle indagini archeologiche: il livello di frequentazione sette/ottocentesco della piazza rivela dunque le caratteristiche di una superficie "di servizio", una sorta di spazio di manovra forse connesso ad attività agricole o di mercato, privo di significativi elementi riconducibili ad interventi di valorizzazione estetica.

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Dall’analisi critica: Piazza quadra, piazza tonda : il prato centrale si estende dal ponte di entrata a sud fino alla strada di attraversamento; tale situazione unifica lo spazio interno e riduce la percezione del disegno originario improntato ad un succedersi di configurazioni spaziali ed architettoniche che portano dalla piazza tonda finalizzata ad accogliere ed avvolgere chi entra da sud, alla spaziosità della piazza quadra racchiusa da quinte architettoniche atte a valorizzare e rendere ancora più imponente la presenza del palazzo nobiliare oltre il cortile onore. La strada di attraversamento costituisce una cesura fisica e funzionale, crea situazioni di pericolo, difficoltà di gestione dei transiti. La strada di attraversamento è presente fino dall'origine della Villa, ma si configurava come semplice collegamento tra centri abitati (Codroipo - Passariano; Passariano - Lonca) e per un traffico limitato agli usi locali e delle esigenze del complesso edilizio e delle funzioni della villa.

Il parcheggio organizzato nei settori est ed ovest della piazza quadra, contribuiscono a ridurre la percezione delle architetture scenografiche e a svilirne il significato originario. Architetture: va eliminato il degrado degli intonaci esterni; va migliorata l'illuminazione evitando coni e zone d'ombra.

Il progetto prevede il ripristino dell'impianto settecentesco della piazza quadra restituendone spazialità ed effetto scenografico, la valorizzazione della piazza tonda, la ripavimentazione della viabilità esistente, la dotazione delle reti infrastrutturali che si rendono necessarie per garantire il funzionamento dello spazio per le manifestazioni programmate dalle Pro Loco e dall'Azienda Speciale di Villa Manin. Tra l’altro sono previsti:

• conservazione della superficie a prato, già esistente, • pavimentazione di materiale stabilizzato che si rapporti ai campioni originari

ancora presenti in alcuni tratti sotto l'attuale pavimentazione, • ripavimentazione della viabilità (strada provinciale) con asfalto, • pavimentazione delle esedre da realizzare in acciottolato, • reti tecnologiche ed illuminazione, • sistemazione delle Peschiere a sud tramite riparazione e ripristini delle parti

lapidee in stato di degrado, • rinnovo della pavimentazione del ponte utilizzando ciottoli e pietre grigie per formare

le corsie centrali, • realizzazione di area attrezzata per la sosta dei caravan nel parcheggio est, • sistemazione della pavimentazione dell'area dell'ingresso sud, • lavatoio posto sul canale emissario delle Peschiere: interventi di restauro

conservativo e di pulizia del canale e delle parti a vista.

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Schema di progetto Piazza Tonda

Sono stabiliti quattro stralci esecutivi, il primo è completato con il restauro delle superfici intonacate e lapidee delle esedre. Il progetto, nell’ipotesi della pedonalizzazione, indica anche uno schema di collegamento viario tra i due parcheggi con la demolizione della ex scuola elementare.

Estratto planimetria generale

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Legislazione regionale per Villa Manin 40

Problematiche rilevate Sono di carattere gestionale, sulla base della complessa attribuzione delle proprietà e delle competenze amministrative dei sedimi. Per la realizzazione delle opere infatti è stato stabilito un accordo di programma nel 2006 che interessa:

• il Comune di Codroipo con riferimento alle strade bianche circostanti le esedre della villa;

• la Regione con riferimento alle aree esterne delle esedre della Villa Manin e allo spazio verde compreso tra le strade del comune

• La Provincia con riferimento alla SP 65 “Ungarica” e per lo stradone Manin con relative aree accessorie e pista ciclabile.

• l’Azienda con riferimento alla gestione e alla manutenzione delle complessive strutture ed immobili di villa Manin.

E’ da notare che, in premessa, gli enti sottoscrittori affermano che è loro interesse ricreare un insieme unitario del complesso monumentale e che il traffico viabilistico risulta porsi in contrasto con l’ideazione architettonica del complesso monumentale come scenografia. L’intervento intende decongestionare il traffico della “ piazza tonda” consentendo l’adeguata circuitazione della Villa e del Borgo di Passariano. Nel 2010, progetto esecutivo, è stata prevista l’eliminazione della lastricatura della strada provinciale di attraversamento ed il mantenimento della zona asfaltata attuale limitatamente allo sola carreggiata.

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Viabilità 41

Viabilità

Formazione degli assi viari principali La vasta cartografia disponibile, antecedente alla realizzazione della villa Manin e successiva prima delle cartografie catastali napoleonica ed austriaca, risulta essere imprecisa in merito alla complessiva formazione del territorio di nostro interesse. Si riporta la planimetria del 1590, l’unica che indica correttamente la Stradalta, che insiste sulla romana Via Postumia, e le località a sud, collegate mediante la “Strada dei paesi” nonché il sistema delle acque dello Stella/Corno. Preseriano è posta ad est del torrente Corno

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Viabilità 42

Le prime documentazioni, che definiscono alla fine del ‘700 le possidenze Manin, individuano con precisione la Stradalta a partire da Codroipo, attraverso Rivolto e la Strada dei paesi (Ungarica) che attraversa la villa. Rimandando al paragrafo sulla costruzione del borgo quanto di riferimento a quest’ultimo asse ed a quello Rivolto - San Martino, è opportuno riferirsi alle cartografie improntate ad una metodologia che ci permette di comprendere la formazione attuale del sistema viabilistico.

Sorte Cristoforo, Il Friuli 1590 sta in AAVV ,Fondazione Benetton Studi Ricerche, Atlante di Passariano 1996, Indagine e proposte per la vita futura della villa e del suo paesaggio culturale, Massimo Rossi, L’evoluzione del paesaggio nella cartografia storica, p.21 Anton Von Zach, Topographisch Kriegskarte von dem Herzogthums Venedig,1798-1805, f. XVI (estratto) La mappa è stata redatta dopo il trattato di Campoformido del 1797 sotto il dominio austriaco. La località è denominata Persereano di Lonca. Sono riconoscibili:

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Viabilità 43

• La viabilità monumentale dello “Stradone Manin” in asse con la villa, a nord in direzione San Daniele dove attraversa il Corno; a sud si interrompe nel sistema Corno/Stella presso la cartiera;

• La viabilità di collegamento : la “Stradalta”, sulla linea delle risorgive che collega l’ ovest a Palmanova e attraversa Codroipo e Rivolto, la“Strada Ungarica” che attraversa la Villa est/ovest, (chiamata anche “Strada dei Paesi”), la “Strada nuova”da Codroipo verso Udine attraverso Zompicchia e, nell’altro senso, l’attraversamento sud Bertiolo/San Martino

• Le viabilità distributive interne dalla Villa Manin : verso Rivolto, ad ovest verso le acque al Belvedere e ai Mulini Buccenigo, del Bert, del nuovo, della Siega, verso Battiferro, a sud (e da Lonca) verso Casali Pascut e del MIcholo, a est da Lonca verso la cartiera.

Si riconosce in questa cartografia un assetto ormai consolidato che definisce le relazioni vicine e d’uso con quelle d’area vasta. Mappa della terza indagine militare 1869/1887 – Mappe storiche dell’Impero Asburgico – Osterreichisches Staatsarchiv (portale MAPIRE) In questa mappa la località è denominata Passariano, si vede la localizzazione della ferrovia verso Udine e una serie di rettifiche e circonvallazioni che sembrano rendere più velocemente percorribili le strade esistenti. Mappa stradale 2016 Si passa poi a considerare il sistema viabilistico attuale.

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Viabilità 46

La viabilità attuale La finalità di quest’analisi è legata:

• all’ottimizzazione dei percorsi ed alla sosta per i residenti ed i lavoratori di Passariano, • al miglioramento degli accessi ed alla sosta nel borgo di Passariano in occasione di

eventi, • alla possibilità di potenziare il sistema intermodale ferro-gomma.

Sono ben noti i limiti normativi del PAC. La sua vasta superficie ed i diversi attori che utilizzano il borgo richiedono alcune considerazioni che tendono inevitabilmente ad essere più ampie. Si suggerisce di leggere con attenzione anche le parti relative sul Piano Strategico del Medio Friuli e sul progetto per i lavori di riqualificazione della Piazza Tonda di Villa Manin qui riassunti.

Estratto Piano Strategico del Medio Friuli

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Viabilità 47

La viabilità ferroviaria Passariano è raggiungibile con la ferrovia da Codroipo, con l’utilizzo di un mezzo dedicato (autobus navetta). Lo stesso tragitto potrebbe essere assicurato con un servizio di affitto biciclette. Attualmente non esiste il collegamento. Passariano può essere raggiunto anche dalla stazione ferroviaria di Udine, sempre con un autobus navetta. Allo scopo è stato sottoscritto in aprile 2016 un accordo tra l’Azienda Speciale e FUC per il trasporto facilitato dalle zone dell’Austria. La viabilità carrabile Passariano è raggiungibile :

• da nord/est da Pordenone e dall’Autostrada A 28 mediante la SR 13, • da sud /ovest da Portogruaro e dall’Autostrada A4 mediante un percorso in parte

rettilineo lungo la SP 96 ma più tortuoso e complesso intorno a Portogruaro e , abbandonata la SP 96 verso Passariano,,anche se è stata realizzata la rotonda di Muscletto,

• da nord/est da Udine mediante la SR 13, la rotonda di Zompicchia, parte della SR 252, l’attraversamento di Rivolto e di via Passariano,

• da sud/ovest da Palmanova e dall’Autostrada A4 mediante la SR 252.

Il Piano Regionale delle infrastrutture di trasporti, delle merci e della logistica classifica come viabilità di primo livello la SP96, di primo livello da migliorare la SR13 e la SR 252.

Estratto Piano Regionale delle infrastrutture di trasporti, delle merci e della logistica- infrastrutture autostradali e di primo livello

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Viabilità 48

Il Piano Urbano del Traffico del 2005 definisce la SP 97 Stradalta e SP 62 Ungarica come strade extraurbane secondarie di scorrimento e secondarie di progetto. La relazione :

Ulteriori accessi a Codroipo lungo le direttrici est – ovest e viceversa, sono poi rappresentati dai collegamenti con le vicine frazioni di Rivolto e Passariano. Per quanto riguarda dunque il collegamento con Rivolto, ovvero la S.P. n. 97 “di Rivolto”, il dato disaggregato per tipo di veicoli complessivamente transitanti nelle due direzioni est -ovest ed ovest - est è costituito dalla seguente media: fra il 94% ed il 96% da auto, fra l’2% ed il 3% da furgoni e piccoli autocarri, fra l’1,10% e l’1,30% da autocarri e fra lo 0,30% e lo 0,60% da grandi autocarri e/o autobus. E’ evidente, in proposito, una media disaggregata del tipo di veicoli sostanzialmente simile a quella delle altre sezioni di traffico, mentre relativamente al computo delle entrate e delle uscite da tale asse viario,è possibile notare che a fronte dei 13.606 complessivi veicoli misurati su otto giorni di rilievo lungo la direzione ovest - est, se ne sono misurati 15.459 lungo l’opposta direzione est - ovest, registrando dunque un volume in entrata verso ovest di 1.853 veicoli (231 veic./giorno). Relativamente all’altro collegamento con Passariano, ovvero la S.P. n. 65 “Ungarica”, il dato disaggregato per tipo di veicoli complessivamente transitanti nelle due direzioni est - ovest ed ovest - est è costituito dalla seguente media: fra il 94% ed il 98% da auto, fra l’1% ed il 5% da furgoni e piccoli autocarri, fra lo 0,50% e lo 0,70% da autocarri e fra lo 0,00% e lo 0,35% da grandi autocarri e/o autobus. Anche in quest’ultimo caso è evidente una media disaggregata del tipo di veicoli sostanzialmente simile a quella delle altre sezioni di traffico, anche se con una ancora maggiore accentuazione del traffico di veicoli leggeri, mentre relativamente al computo delle entrate e delle uscite da tale asse viario, è possibile notare che a fronte dei 13.188 complessivi veicoli misurati su otto giorni di rilievo lungo la direzione ovest - est, se ne sono misurati 12.500 lungo l’opposta direzione est - ovest, registrando dunque un volume in uscita verso ovest di 688 veicoli (86 veic./giorno). Viale Duodo, via Ostermann sp 97 e via XXIV Maggio sp 65 Sono le arterie stradali che collegano il centro del capoluogo con tutte le località poste ad est (Zompicchia, Rivolto, Passariano e Lonca). Esse hanno rispettivamente una larghezza della carreggiata di 8,90 m, 8,50 m ed 8,10 m, con dimensione complessiva di 19,30 m, 12,90 m e 15,60 m. Tutte e tre le strade comprendono una pista ciclabile, che solo nel caso di via Ostermann inizia in prossimità del torrente Corno in direzione Rivolto. L’insieme delle strade gravitanti nell’intorno di Villa Manin, Passariano e Rivolto Occorre evidenziare, che la rete viaria dell’ambito di Villa Manin, si compone di due strade provinciali, la n. 65 “Ungarica” e la n. 97 “di Rivolto”, della comunale da Rivolto a Passariano, delle due comunali che collegano Rivolto alla S.S. n. 252, della nuova strada che, rimarcando un tracciato storico, dalla Villa Manin si dirige verso nord fino alla svincolo di Zompicchia. Delle due provinciali, la più importante è senz’altro la “Ungarica”, che unisce Codroipo a Palmanova. Tuttavia, il suo tracciato attraversa lo spazio antistante la Villa, provocando un’intrusione del traffico in un ambiente architettonicamente ed urbanisticamente non certamente ideato per tali scopi. L’altra provinciale, invece, della lunghezza di appena 3,9 km, si stacca dalla citata “Ungarica” ad est di Passariano e, aggirando il complesso della Villa, attraversa l’abitato di Rivolto e si immette in Codroipo prendendo il nome di via Ostermann. L’attraversamento di Rivolto, però, avviene con un andamento planimetrico caratterizzato da una intersezione con le tre comunali sopraccitate che ne determina una curva ad angolo acuto. Entrambe le provinciali sono interessate ad una ben precisa casistica di transiti: la “Ungarica” è percorsa da chi, provenendo dai paesi della linea delle Risorgive (Bertiolo, Flambro, Talmassons, Castions, eccetera) è diretto a Codroipo; la n. 97, assieme alla naturale prosecuzione rappresentata dalla comunale da Rivolto verso est, è invece

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utilizzata per raggiungere, sempre da Codroipo, la S.S. n. 252 e quindi il casello autostradale di Palmanova. I problemi sono quindi i seguenti:

• eliminare il traffico di attraversamento degli spazi antistanti Villa Manin attraverso l’individuazione di un percorso alternativo, congiuntamente con l’Amministrazione Provinciale di Udine, l’Azienda Speciale di Villa Manin e la Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia e mediante un accordo di programma al momento in fase di perfezionamento;

• evitare o rendere almeno maggiormente ordinato, il transito attraverso l’abitato di Rivolto; Il primo obiettivo pare peraltro quasi raggiunto: con il citato accordo di programma si tratta infatti di utilizzare, razionalizzandola, la viabilità di accesso ai due grandi parcheggi posti ad ovest ed a sud di Villa Manin. Anche parte del secondo obiettivo è parzialmente acquisita. E’ infatti stata recentemente realizzata con buoni risultati una rotonda stradale per lo smistamento del traffico di passaggio nel centro della frazione. Inoltre, è stata costruita una pista ciclabile che consente quasi per l’intera tratta, il collegamento fra Rivolto e Codroipo. Rimane tuttavia, da porre in sicurezza proprio l’ingresso e l’uscita da e per Rivolto lungo la direttrice di Codroipo. Ciò potrà essere senz’altro effettuato attraverso l’allargamento della sede stradale verso da entrambi i lati della carreggiata in modo tale da creare una maggiore superficie viabile (e dunque più sicura) ed il tratto di pista ciclabile attualmente mancante.

A commento di quest’accurata disanima si possono fare le seguenti osservazioni, utili per ragionare sui problemi di attraversamento della Villa Manin: • SP 97 e SP 65 possono essere pensate a sistema: le strada sono utilizzate per la quasi

totalità da auto e con volumi complessivi più che ammissibili ( media di 3633 veicoli/giorno per la prima, media di 3211 veicoli/giorno per la seconda), è quindi pensabile riorientare i mezzi pesanti senza un aggravio particolare di traffico.

• Si sottolinea anche in questo caso l’opportunità di eliminare il traffico che attraversa Villa Manin.

• Si manifesta l’opportunità di evitare l’attraversamento dell’abitato di Rivolto e di porre in sicurezza l’entrata e l’uscita da e per Rivolto lungo la direttrice per Rivolto. Si precisa che intervento per la realizzazione della pista ciclabile in questa tratta è ritenuta intervento prioritario ed è in finanziamento.

Stradone Manin, un accesso mancato A corredo di quanto sopra affermato in merito all’attraversamento di Rivolto si sottolinea che la nuova rotonda di Zompicchia, che ha spostato l’incrocio più a est mettendo in relazione la SR 13 e la SR 252, ha creato una situazione anomala rispetto agli accessi alla Villa Manin. Ora la villa è raggiungibile dal suo asse più rappresentativo solo provenendo dalla SR 13 ovest mentre da est risulta obbligatorio il percorso che utilizza la nuova rotonda e l’attraversamento di Rivolto.

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Nuovo svincolo

Il Piano Urbano del Traffico:

Lo svincolo di Zompicchia è sempre stato uno dei punti “neri” della sicurezza in tutto il Friuli – Venezia Giulia. Non si contano quasi più gli incidenti, molti dei quali con esito mortale, colà verificatisi. Dalla fine degli anni ’90 tuttavia, attraverso un accordo di collaborazione fra Amministrazione Provinciale di Udine, Regione Friuli – Venezia Giulia, A.N.A.S. e Comune di Codroipo, si è provveduto a progettare una doppia rotonda che consentisse di separare il traffico viabilistico della S.S. n. 13 da quello della S.S. n. 252, oltre che da quello proveniente da Zompicchia e dunque da Codroipo. I lavori di realizzazione delle nuove rotonde sono iniziati nell’anno 2003 ed attualmente sono in fase di completamento. Tali lavori non hanno comportato alcuna grave limitazione alla percorribilità delle diverse tratte viarie e soprattutto hanno fin da subito consentito di evitare il succedersi degli incidenti stradali prima così frequenti.

Valutazioni sulla possibilità di individuare delle porte all’area del PAC Premessa l’evidente importanza del raggiungere la Villa Manin mediante le viabilità carrabili e l’uso di automobili e autobus turistici, nella tavola “Accessi alla Villa” sono indicati dei possibili punti, che potrebbero essere enfatizzati con delle vere e proprie porte verdi e con degli elementi di arredo verticali , indicatori dell’area di pertinenza. Questi segni potrebbero essere replicati anche all’interno della villa. Tutto questo per assicurare una visione unitaria del sito.

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Attraversamento del torrente Corno verso via dei Mulini

Strada comunale Levada presso l’attraversamento del torrente Corno Manutenzione e controllo Dalle informazioni ricevute dagli addetti della Provincia, l’estensione delle aree di attribuzione proprietaria, che interessa lo stradone Manin e le piste ciclabili adiacenti, le viabilità che circondano le mura della villa ma anche i prati tra queste e il sedime stradale, ha comportato un sovraccarico di costi di manutenzione della strada ma soprattutto del verde.

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Trasporto pubblico locale su gomma Il trasporto è assicurato dalla SAF. Al momento non c’è un punto di salita/scalo presso la Stazione Ferroviaria. Il problema sarà risolto con la realizzazione del nuovo centro intermodale progettato. Ad oggi i tracciati, i tempi e le frequenze sono le seguenti. Non esiste un autobus navetta che assicuri il collegamento con la Villa Manin almeno in occasione degli eventi più importanti e dei fine settimana. L’Azienda Speciale ha ventilato l’ipotesi di possibili accordi con il vincitore dell’appalto del trasporto pubblico regionale, determinazione di imminente scadenza.

Da e per Udine, durata 8 minuti, 13 viaggi giornalieri, arriva a Passariano lungo la SP 97

Da e per Codroipo, durata 10 minuti, 9 viaggi giornalieri, arriva a Passariano da Rivolto

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Da e per Udine, durata 45 minuti, 7 viaggi giornalieri, arriva a Passariano lungo la SP 65 Estratti sito web SAF E’ importante notare che il trasporto pubblico non attraversa mai il tracciato antistante la villa, anche se proviene da Codroipo, raggiunge Passariano sempre da est, da Rivolto o da Lonca. E’ un’indicazione importante, anche perché il trasporto pubblico locale utilizza viabilità dalle geometrie corrette per mezzi pesanti.

Da Piazza dei Dogi

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Interruzione del traffico veicolare della SP 65 Ungarica sugli spazi antistanti alla Villa Manin e la viabilità alternativa Nel gennaio 2016, per la presenza del cantiere delle Esedre e il concomitante svolgimento di un evento, si è resa necessaria un’episodica interruzione del traffico veicolare come dallo schema seguente.

Il traffico è stato correttamente orientato a ovest mentre ad est si è mantenuta la percorribilità per tutti gli utenti della piazza dei Dogi, con i fenomeni negativi che si sono evidenziati durante il rilievo della domenica. Alla ricerca di un parcheggio, vicino all’ingresso della Villa e della biglietteria delle mostre molte auto hanno percorso la piazza per poi doversi riorientare verso il parcheggio ovest, con un ricircolo di traffico automobilistico inutile e dannoso anche per i pedoni che attraversavano la stessa piazza dei Dogi.

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In maggio 2006 per altra occasione, pur mantenendo il percorso viario, si sono individuati dei sensi unici per razionalizzare il traffico.