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Ambrosini Stefano Comune di Gardone Riviera Piazza Scarpetta, 1 25079 Gardone Riviera (BS)
Telefono: +39 320 3520092 Fax: +39 0365 22122 Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
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. . . . . . . . .
RE(3) GARDA PROJECT Progetto sperimentale di coordinamento ambientale del Parco Alto
Garda Bresciano
COS’È RE(3) GARDA E CHE OBIETTIVI SI PROPONE
Re(3) Garda è un progetto di cooperazione ambientale dei 9 comuni del Parco Alto Garda
Bresciano:
Salò
Gardone Riviera
Toscolano Maderno
Gargnano
Magasa
Valvestino
Tignale
Tremosine
Limone
CAPITOLO 1
2
Il progetto consiste nella creazione di un gruppo di lavoro tra tutti gli Assessori all’Ambiente e/o
Ecologia oltreché per conoscenza ai Sindaci dei suddetti comuni.
L’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di riuscire a rendere partecipi i singoli comuni di un
progetto partecipativo sui temi ambientali.
Attualmente il gruppo di lavoro si incontra con una frequenza mensile nella sala consiliare della
comunità montana Parco Alto Garda a Gargnano.
Il progetto RE(3)Garda si propone di attuare il concetto di ―Waste hierarchy‖ prevista dalla
direttiva 2008/98/EC del Parlamento Europeo.
3
Il concetto legato alle 3RE ossia Reduce, Reuse, Recycle è nell’ottica della European Waste
hierarchy come un punto cardine della strategia che le amministrazioni locali devono compiere
per realizzare una riduzione netta del rifuto secco indifferenziato da mandare nelle fase di
Recovery (ossia l’incenerimento per ricavare energia) e la fase Disposal (ossia la discarica
controllata).
La novità del progetto RE(3)Garda sta nel fatto che non è un gestore a proporre le iniziative
ambientali per il miglioramento del ciclo integrato, ma le singole amministrazioni comunali, che,
in maniera coordinata, cercano di attuare soluzioni innovative per la risoluzione del problema
nell’ottica della direttiva comunitaria.
L’obiettivo dichiarato di una riduzione netta del rifiuto secco di minimo il 30% sarebbe un
risultato storico per una zona altamente turistica come il Garda Bresciano.
L’utilizzo inoltre di un’area così differente come periodicità (ossia il picco turistico estivo con
circa 2 milioni di presenze turistiche stagionali su 30.000 abitanti) potrebbe essere un bacino di
studio sperimentale esportabile in altri comuni e città italiane.
The 3Rs are categories at the top of our disposal options. They
include a variety of initiatives for disposing of discards. Generally,
options lowest on the list are least desirable.
Reduce - to buy less and use less. Incorporates common sense
ideas like turning off the lights, rain barrels, and taking shorter
showers, but also plays a part in Composting/Grasscycling
(transportation energy is reduced), low-flow toilets, and
programmable thermostats. Includes the terms Re-think, Precycle,
Carpool, Efficient, and Environmental Footprint.
Reuse - elements of the discarded item are used again. Initiatives
include Hand-Me-Downs, Garage Sales, Quilting, Travel Mugs, and
Composting (nutrients). Includes the terms Laundry, Repair,
Regift, and Upcycle.
Recycle - discards are separated into materials that may be
incorporated into new products. This is different from Reuse in
that energy is used to change the physical properties of the
material. Initiatives include Composting, Beverage Container
Deposits and buying products with a high content of post-
consumer material.
Generate - capturing useful material for waste to energy
programs. Includes Methane Collection, Gasification and Digestion,
and the term Recover.
Incinerate - high temperature destruction of material. Differs from
Gasification in that oxygen is used; differs from burning in that
high temperatures consume material efficiently and emissions are
controlled.
Devastate - to discard into the natural environment, or to "trash"
the planet. Includes Litter, Burn Barrels, Unnecessary Vehicle
Idling, and Dumping discards onto land or into water.
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GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO RE(3)GARDA
I Progetti operativi che il gruppo di lavoro ha proposto nell’annualità 2010 sono i seguenti.
Compostaggio Locale
Analisi Proposta realizzazione progetto con Bigbelly Solar
Educazione Ambientale Comune Eco-Scools
Analisi bacino PAG per verificare fattibilità Raccolta Differenziata Spinta
Tutti i quattro progetti sono stati condivisi a livello comunitario e sarebbero, soprattutto i primi
due, delle sperimentazioni uniche a livello nazionale.
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COMPOSTAGGIO COLLETTIVO
COMPOSTAGGIO LOCALE: COS’È?
Nella pattumiera degli europei e degli italiani la frazione umida organica (scarti di cucina e di
giardino) rappresenta tra il 40 e il 50 per cento del totale: una particolare attenzione va quindi
posta nei confronti di questa frazione merceologica.
In diversi Paesi Europei, soprattutto in quelli scandinavi, al compostaggio domestico tipicamente
individuale è andato però affiancandosi il compostaggio fatto da più famiglie o da grandi utenze:
si parla così di compostaggio locale collettivo (di comunità, di quartiere o decentralizzato).
I rifiuti domestici organici e gli scarti di giardino devono essere introdotti nella compostiera
JK5100 tramite un apposito sportello, per venire poi automaticamente triturati insieme a pellet.
Sono quindi trasferiti nella cosiddetta ―camera di sviluppo‖, dotata di un impianto di aerazione,
dove il rifiuto ―fresco‖ viene mescolato con il materiale già presente. Dopo circa due settimane
viene trasferito nella ―camera di maturazione‖, dove viene completato il processo di
compostaggio.
La presenza di due sezioni separate all’interno del macchinario, ciascuna controllata in modo
autonomo, permette di assicurare i migliori risultati possibili, in condizioni di assoluta igiene.
QUESTE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA COMPOSTIERA AUTOMATICA JK5100:
Possiede una potente trinciatrice-macinatrice integrata, che sminuzza il materiale organico;
E’ dotato di una funzione miscelatrice, che garantisce la produzione di compost ben bilanciato;
Può essere equipaggiato con un dosatore automatico, che permette di inserire ogni volta la giusta quantità di
pellet;
Permette agli utenti di utilizzare sacchetti di carta per raccogliere i propri rifiuti umidi domestici.
E' dotato di un impianto di sicurezza che lo rende utilizzabile da chiunque senza correre alcun rischio
Il macchinario è di facile manutenzione ed è stato studiato per essere accessibile a tutti, anche a persone in
carrozzella.
La struttura della JK5100 è realizzata in acciaio inossidabile. Tutte le parti mobili, invece, sono
sostituibili, per garantire un’operatività prolungata nel tempo. Le operazioni di triturazione,
mescolamento e aerazione sono regolabili da un apposito pannello di controllo, al fine di
permettere alla macchina di adattarsi con facilità a differenti flussi di rifiuti organici e garantire
un compostaggio ottimale.
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E’ CONVENIENTE ADOTTARE LE COMPOSTIERE JORAFORM? IN QUANTO
TEMPO SI RIPAGA L’INVESTIMENTO?
L’utilizzo dei macchinari Joraform per il compostaggio locale collettivo consente di ridurre il
costo di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti organici dal 30 al 70 per cento,
oltre ad abbattere l’inquinamento e le emissioni da traffico.
Comuni tra i cinquecento e i mille abitanti che hanno promosso il compostaggio domestico
individuale, raggiungendo percentuali di adesione a tale pratica del 50–70%, possono in questo
modo eliminare il circuito di raccolta della frazione umida con l’installazione di una sola
macchina compostatrice.
In proporzione, lo stesso risultato può essere ottenuto da Comuni tra i duemila e i cinquemila
abitanti, ma anche Comuni più grandi possono installare, o far installare, la macchina presso
condomini, mense aziendali, scuole, case di riposo, ristoranti e hotel, ovvero i ―grandi
produttori‖ di rifiuti umidi organici.
Considerando un’obsolescenza tecnica di 15 anni, una compostiera JK5100 si ripaga in un lasso
di tempo compreso tra i due e i quattro anni. Tali benefici economici aumentano ulteriormente
in situazioni geografiche particolari (come territori montani distanti dai centri abitati o isole),
dove una singola macchina consente risparmi fino a 4.000 euro/anno.
SONO PREVISTE FORME DI GARANZIA?
I prodotti Joraform beneficiano di una garanzia da parte della casa madre svedese di due anni
su tutti i componenti; la manodopera non è inclusa.
QUALI SONO I CONSUMI ENERGETICI DI UNA COMPOSTIERA AUTOMATICA JK5100?
I macchinari Joraform sono stati studiati e progettati per ridurre al minimo le proprie necessità
energetiche. Questo un riassunto generale dei consumi medi in un anno.
Considerando un costo medio italiano di 0,21 €/kW, il costo complessivo per il funzionamento di
una compostiera automatica JK5100 è inferiore ai 250 euro annuali.
Si ottiene compost di qualità?
Il prodotto finale, che dipende ovviamente dalla qualità del materiale organico immesso, risulta
essere mediamente di ottima qualità.
Questi alcuni risultati di uno studio realizzato nel 2006 sul compost prodotto
dal Familjebostäder di Goteborg (Svezia), area in cui sono state installate sette compostiere
automatiche JK5100
7
PROPOSTA DI PROGETTO
La proposta è quella di inserire un sistema sperimentale che inserisca nelle isole ecologiche:
1 Joraform JK5100 per i comuni sotto i 2500 abitanti
2 Joraform JK5100 per i comuni tra i 2500 e i 5000 abitanti
3 Joraform JK5100 per i comuni oltre i 5000 abitanti
L’inserimento di ogni Joraform JK5100 ha potenzialmente un risultato operativo di 20 ton/anno.
La riduzione quindi di FORSU genererebbe un risparmio potenziale di 3000€/macchina per anno.
Stimando una spesa della macchina sui 15.000€ e una vita della suddetta pari a 15-20 anni
possiamo affermare che:
Senza alcun contributo (UE-Statale-Regionale) la macchina ha una resa netta di 10-15 anni con
un risparmio effettivo sulla spesa di RSU pari a 30.000-45.000€
Riuscendo a sfruttare invece un contributo in merito al progetto (dato che sarebbe il primo
progetto sperimentale in italia) la resa del sistema sarebbe molto più elevata, riducendo di netto
il costo delle macchine.
L’ultimo passaggio del progetto sarebbe legato ad incentivi economici per l’acquisto da parte di
grandi utenze alberghiere di Joraform JK5100.
Esempio: Grand Hotel Gardone
L’hotel paga una TARSU oltre i 50.000€/anno e ovviamente la gran parte di rifiuto prodotto sarà
FORSU (ossia Frazione Umida). Proponendo all’utenza alberghiera l’acquisto della compostiera
comunitaria si avrebbe innanzitutto l’eliminazione del ritiro dell’umido presso l’utenza, oltreché
l’abbassamento della RSU complessiva.
Come controparte il comune potrebbe proporre un incentivo economico all’acquisto con una
riduzione in tarsu pari al massimo della FORSU gestibile dalla JK5100. Ossia: 20ton/anno =
3000€.
Avviando un progetto sperimentale simile potremmo quindi verificare la fattibilità di un
ampliamento al modello nordico, ossia una compostiera per ogni frazione (quindi permettendo il
conferimento di ―prossimità‖ da parte dell’utenza finale).
Il costo iniziale del progetto (15 Macchine – 225.000€)
sarebbe da affrontare cercando finanziamenti nel settore.
FASE2
Utilizzando il profilo medio di 3246 abitanti e una R.I. pari a 2318,755 ton/anno possiamo
affermare che:
Applicando un modello con 10 macchine posizionate nel territorio avremmo una riduzione potenziale di 200 ton/anno;
Il costo di un modello simile sarebbe di circa 150.000€
Il ROI avrebbe una tempistica media (come già affrontato nei calcoli precedenti) a 4-5 anni.
Dopo il 4°-5° anno tutto il mancato conferimento della FORSU nella RSU genererebbe un guadagno netto di circa 30.000€
annui.
Sulla base del ciclo di vita della macchina (20 anni), possiamo quindi affermare che il guadagno netto potenziale di un
progetto simile è pari a 450.000€.
8
PROPOSTA DEL GRUPPO
Applicazione di un modello sperimentale presso comune capofila
Analisi semestrale/annuale con progetto successivo a livello di comunità montana PAG
Presentazione progetto presso Ministero Ambiente come sistema sperimentale nazionale
9
BIGBELLY SOLAR:
SPERIMENTAZIONE CESTINI
COS’È BIGBELLY SOLAR?
E’ alimentato con energia solare.
Facciamo però un veloce preambolo.
Sapete quanto consumano i camion della spazzatura per prelevare e rimuovere la spazzatura
dai cestini pubblici delle città americane?
Secondo alcune stime si parla di 2,5 Miles per Gallon (2 miglia e mezzo per gallone, che
trasformato in valori a noi comprensibili, si parla di 2,17 Km al litro). Se non ci credete, fatevi
voi i conti.
Trovate tutti i tools sulla barra di ICTblog.
Dunque sono sorte due domande.
Come possibile risparmiare e rendere ecologica la raccolta della spazzatura?
E mai possibile che per tenere le strade pulite si debba spendere cosi' tanto e sia cosi'
antiecologico?
La soluzione potrebbe essere trovata proprio in BigBelly Solar. Il suo costo di acquisto iniziale
è elevato, ma verrebbe ammortizzato in poco più di un anno.
Vediamo come funziona.
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L'idea sviluppata con BigBelly Solar è quello di ridurre la frequenza di prelievo dei rifiuti
depositati nei contenitori pubblici di raccolta.
Ma l'unico modo di farlo è quello di aumentare lo spazio disponibile. Ma non aumentando il
volume del raccoglitore, bensì riducendo quello della spazzatura.
Realizzato come un normale contenitore di tipo chiuso che si trova nelle strade americane (che
ha anche il vantaggio di non far entrare gli animali o di consentire alle persone di infilarci la
mano), BigBelly Solar funziona come un compattatore riducendo il volume complessivo dei
rifiuti. La sua capacità di ridurre il volume è pari a 5 volte.
E' come se il contenitore fosse 5 volte più grande.
Il motore interno è alimentato dal pannello solare situato al di sopra e protetto da un vetro
lenticolare che gli consente di catturare il più a lungo possibile l'energia del sole, producendo
fino a 50 watt di energia più che sufficienti per alimentare il motore interno.
Il primo modello presentato consente la raccolta non differenziata dei rifiuti, ma ora sono anche
usciti i modelli per la raccolta del vetro (fratuma e sbriciola) e della carta (sminuzza e
compatta).
Risultato? La spazzatura è stata ridotta di volume, le volte necessarie per il ritiro diminuiscono,
si risparmiano soldi e si inquina di meno.
Il costo? si parla di 4-5000€ per contenitore.
I materiali utilizzati per realizzare O pappòne americano sono: plastica riciclata e vernici
atossiche ed ecologiche.
Forse non è la soluzione definitiva, ma sono le piccole cose che trasformano gli obiettivi
ambiziosi in realtà.
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CASE STUDY
The City of Boston ―The solar trash receptacles have to go citywide. It will give us a more
productive work force because you don’t have to pick them up everyday.‖ – Mayor Thomas
Menino
The Town of Banff, AB, Canada ―It is not only an operational savings, but it’s also an
environmental savings from less fuel.‖ – Chad Townsend, Banff environmental services
coordinator
The City of Philadelphia ―This technology will save taxpayers money, introduce sidewalk
recycling and keep our streets clean. This is one more important step towards achieving our
sustainability goals.‖ – Mayor Michael Nutter, City of Philadelphia
Georgetown University ―The results have been nothing short of incredible, with waste collection
being reduced from seven times per week to two.‖ – Bill del Vecchio, Recycling Director,
Georgetown University
Arizona State University ―The machines are working great for the university. We only have to
empty them intermittently, and there’s no maintenance… I’m a believer now.‖ – Ted Woods,
Arizona State University
Oregon Zoo ―I’ve been doing waste services at the Oregon Zoo for 12 years, and the BigBelly
machines have changed my life for the better,‖ says Mark Newberg, Zoo Custodian. ―I have to
make less frequent trips, it’s easier on my back, and it even makes me take more pride in
keeping the area clean. They’ve been great.‖
Bergen County Zoo― Keeping up with the trash is a real challenge for time—we had to empty six
cans daily in the food court, and twice a day on nice weekends,‖ said Timothy Gunther, Zoo
Director. ―We replaced the six cans with two BigBellys and now only have to empty them every
other day. It’s been a tremendous time savings.‖
Patriot Place ―In addition to promoting recycling and reducing our waste volume and energy
consumption, we have realized significant operational efficiencies and cost savings for waste
removal.‖ – Brian Earley, General Manager, Patriot Place
The Boston Red Sox ―We have become big fans of BigBelly and are supportive of the continued
deployment of BigBelly compactors into the neighborhoods surrounding Fenway Park.‖ –
Jonathan Gilula, Senior Vice President of Business Affairs for the Red Sox
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TESTIMONIALS
Larry Prospect, White Plains Road BID, Bronx, NY:―The BigBellys are tremendous asset for
our Shopping streets. They require less attention from our sanitation people so they can place
more attention to other areas. There is no visible garbage and people do not bring their
household refuse to drop in the BigBellys.‖
Margaret McAustin, Councilwoman, City of Pasadena:―There’s a savings to be had because
they require less frequent pick-ups. They were very successful and they were very well
received, and because they can accommodate more trash they result in less garbage around the
trash cans.‖
Scott McGrath, Recycling Coordinator, City of Philadelphia Streets Dep’t:―The wireless
monitoring system has made it very easy to manage our inventory all across Center City. The
ability to sort through historical data by collection route and discover collection patterns gives us
valuable and actionable information.‖
Eric Baker, Special Projects Director for the Kitsap County Commissioners―With all 80
installed, we should save about $48,000 a year in truck expenses, such as fuel and maintenance
costs. On top of that, by not having to pick up the garbage as often, we will save $61,000 in
labor that can be diverted to the maintenance and operation of the parks.‖
Chad Townsend, Town of Banff Environmental Services Coordinator―It is not only an
operational savings, but it’s also an environmental savings from less fuel.‖
Amie Zander, Exec. Dir. of West Ridge Chamber of Commerce, Chicago, IL―We are
thrilled with our BigBelly units. We have been able to go from 2 trash pick-ups per day to once
every 3 days indicating that they hold 6 times as much as our regular trash receptacles. We are
ordering more BigBelly units for next year with a goal of replacing all our trash receptacles with
the BigBelly in the next few years.‖
Michael Lambert, Aide to Mayor Curtatone, City of Somerville, MA―Somerville is a densely
populated city with a tight budget – so we are always seeking ways to do more with less. We
had a number of constantly-overflowing trash cans in our squares that City staff were visiting
four times a day or more for collection. We did a several-month test trial with five BigBellys, and
they made a big difference. We’ve now dropped to one collection per day at our busiest spots,
saving valuable staff time. The BigBellys eliminated unsightly and unhealthy trashcan overflow
at each site they were placed, even at our Dunkin’ Donuts/Bus Stop location, and our residents
have noticed with approval. We decided without reservation to purchase the trial units, and we
plan to budget for more in the spring.‖
David Cohen, Mayor of Newton, MA―Utilizing these compactors, we have saved money by
reducing collections while at the same time eliminated unsightly overflowing trash cans, and
reducing pests and odor…The BigBelly trash compactors exemplify our willingness to find
innovative, environmentally friendly projects to enhance our community.‖
Mark Stodola, Mayor of Little Rock, AR―The BigBelly is an innovative, sustainable, cost-
effective product that appears perfectly suited for our River Market District and other downtown
areas. During hard economic times when the City is considering a budget with dwindling
revenues, it is encouraging to learn about a product that has already produced significant
tangible results in reducing costs in other cities.‖
Tim McCarthy, Principal Assistant to Commissioner of Public Works, City of Boston―It
has a ton of benefits – it will save the city time and money, keep litter from overflowing, and
discourage illegal dumping of trash. This will save us a lot of time for guys to fill potholes, fix
sidewalks, and do other things.‖
Marie Torniali, Exec. Dir., Steinway Street Improvement, NYC―The BigBelly has been
terrific for our beautification efforts: you can see all the trash with the other cans, which is quite
unsightly; but the BigBelly creates a much nicer look.‖
Thomas Menino, Mayor of Boston, MA―The solar trash receptacles have to go citywide. It will
give us a more productive work force because you don’t have to pick them up every day.‖
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Michael Nutter, Mayor of Philadelphia, PA―This technology will save taxpayers money,
introduce sidewalk recycling and keep our streets clean. This is one more important step
towards achieving our sustainability goals.‖
Rob Gogan, Recycling & Waste Manager, Harvard University:―We like the BigBelly
[compactors] because they can hold four times more litter than a non-compacting barrel. That
means no unsightly, pest-friendly litter spilling out of the barrels. It also means that Harvard
produces 1/4th the greenhouse gas from vehicle trips to service the barrels, less vehicle noise
and air pollution, and fewer times that a truck has to disrupt pedestrian traffic. Most
gratifyingly, the new set-up will give Yard visitors the chance to recycle their cans, cups, bottles
and papers all across the Yard.‖
Michael Lyons, Senior Buyer, Boston University―During the 2009 fall semester the
University installed 33 BigBelly solar trash compactors and recycling receptacles. Beyond
reducing the frequency of trash pick-ups and expanding our recycling program, they provided a
meaningful step toward increasing visibility for the University’s new sustainability program.‖
Ted Woods, Refuse Coordinator, Arizona State University, Tempe, AZ―I was skeptical at
first, but to my amazement, the machines are working great for the university. They’re very
attractive and people really use them. We only have to empty them intermittently, and there’s
no maintenance – we don’t have to worry about them at all. I’m a believer now.‖
Bill del Vecchio, Recycling Director, Georgetown University―The results have been nothing
short of incredible, with waste collection being reduced from seven times per week to two.‖
14
PROPOSTA COMUNITARIA
Sperimentazione sui lungolaghi con rimozione dei cestini tradizionali e sostituzione con i bigbelly.
Creazione di un progetto FINANZIATO con una partecipazione al max del 50% dell’investimento
Contrattazione con il gestore per un risparmio sui ritiri dei cestini
Calcolo del ROI in un periodo max di 4 anni.
Investimento iniziale pari a 40 pezzi (5 per i comuni a lago e 2-3 per i comuni montani).
Investimento di circa 160.000€ su 9 comuni (con una quotazione di 4000€ a pezzo – da trattare con l’importatore)
Se si riesce a trovare un finanziamento 80% il costo per comune medio di 3555€ per comune.
Bisogna valutare che si ridurrebbe di 5 volte il numero di ritiri
15
EDUCAZIONE AMBIENTALE COMUNE Formazione ambientale coordinata nei plessi scolastici del PAG
Eco-Schools è un programma internazionale dedicato alle scuole per la gestione e certificazione
ambientale e per l'educazione allo sviluppo sostenibile.
L'approccio olistico del programma e la combinazione di teoria e azione rendono Eco-Schools
uno strumento ideale per la diminuzione dell'impatto ambientale della comunità scolastica e per
la diffusione delle buone pratiche ambientali tra i giovani, le famiglie, le autorità locali e i diversi
rappresentanti della società civile.
Il più grande programma al mondo di Gestione, Certificazione ed Educazione Ambientale per le scuole
Circa 30.000 scuole che partecipano ogni anno in 54 Paesi, più di 7 milioni di studenti coinvolti
7 Passi che vengono sviluppati dagli studenti e dagli insegnanti in maniera partecipativa
La scuola virtuosa ottiene il riconoscimento internazionale della BANDIERA VERDE
La scuola risparmia e migliora i suoi rapporti con il territorio acquisendo maggiori risorse
Accresce la consapevolezza ambientale degli studenti
Le famiglie vengono coinvolte nelle buone pratiche
Si aderisce ad una rete internazionale di scuole fonte di idee per creare nuove opportunità di crescita
Eco-Schools attivato in una rete locale di scuole permette di:
Massimizzare i risultati in termini di educazione alla sostenibilità ad un costo minimo (540 euro per edificio
scolastico);
Creare un percorso ambientale virtuoso che coinvolge tutta la comunità;
Ottenere il massimo della diffusione delle iniziative istituzionali in campo ambientale
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PROPOSTA COMUNITARIA
Adesione al Progetto Eco-Schools mediante una struttura comunitaria o consortile.
Ogni plesso scolastico ha un costo di 540€ Annui.
E’ possibile sviluppare anche un progetto che copra l’intera area Gardauno con un Budget di 15.000€/annui.
E’ possibile sviluppare un progetto su base PAG con un contributo provinciale da 4000 a 8000€ /annui. (contributi
straordinari finalizzati al finanziamento di iniziative di carattere promozionale, didattico e divulgativo delle
tematiche ambientali)
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OBIETTIVI PER IL FUTURO Per il raggiungimento di una completa politica rifiuti Zero
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OBIETTIVO 1: