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DORSODURO 1 PERIODO: ottobre – maggio CLASSI: L'itinerario, che prende in esame il Sestiere di Dorsoduro, svela una Venezia appartata, generalmente esclusa dai tradizionali percorsi turistici ma estremamente affascinante e interessante soprattutto per gli esempi di edilizia minore; si tratta per lo pìù di piccole e raccolte chiese (con la sola eccezione del grande complesso dei Carmini). Tre sono le isole che si visiteranno nel corso dell'itinerario: i Mendicoli, i Carmini, S.ta Margherita, tutte antichissime da un punto di vista urbanistico (età Bizantina). La visita ad alcuni interni di grande interesse artistico ed architettonico (Chiesa dei Mendicoli, Chiesa e Scuola dei Carmini, Ca' Zenobio ora collegio Armeno), completerà l'esplorazione di questa parte di Sestiere. ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA: Attività per la classe: n 1 conferenza in classe n.1 visita guidata da esperti Materiale necessario per la lezione in classe -PC -VIDEOPROIETTORE Materiale: fascicolo e schede didattiche Trasporto: Autogestito

Comune di Venezia - DORSODURO 1 · 2019-11-08 · Repubblica Segreta. ... Tra i luoghi indagati saranno anche Piazzetta ( tra Marco e Todaro) e Bacino (la Fusta dei Galeotti) Il mito

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DORSODURO 1

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario, che prende in esame il Sestiere di Dorsoduro, svela una Venezia appartata, generalmenteesclusa dai tradizionali percorsi turistici ma estremamente affascinante e interessante soprattutto pergli esempi di edilizia minore; si tratta per lo pìù di piccole e raccolte chiese (con la sola eccezione delgrande complesso dei Carmini).Tre sono le isole che si visiteranno nel corso dell'itinerario: i Mendicoli, i Carmini, S.ta Margherita,tutte antichissime da un punto di vista urbanistico (età Bizantina). La visita ad alcuni interni di grandeinteresse artistico ed architettonico (Chiesa dei Mendicoli, Chiesa e Scuola dei Carmini, Ca' Zenobioora collegio Armeno), completerà l'esplorazione di questa parte di Sestiere.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n 1 conferenza in classe n.1 visita guidata da esperti

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DORSODURO 2

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario si svolge nel sestiere di Dorsoduro nel quale si insediarono comunità antichissime epopolari, ognuna sorta intorno alla propria chiesa. Affiancate e collegate alla chiesa sono presentidimore signorili che si susseguono lungo il Canal Grande (Ca' Rezzonico, Ca' Dario) o lungoimportanti vie marittime minori quali il rio di San Trovaso, su cui sorge l’antichissimo e omonimosquero, e il rio di S.Vio. Durante il percorso si esamineranno gli imponenti complessi religiosi di SantaMaria della Carità, S. Gregorio e Santa Maria della Salute. Tra il Seicento e il Settecento la città sitrasforma anche per opera di grandi protagonisti come il Longhena.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per le classi:n. 1 conferenza in classe n. 1 visita guidata da esperti

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S. MARCO 1 E S. MARCO 2

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Il sestiere di San Marco è stato diviso in due parti; dal contesto complessivo si sono deliberatamenteesclusi la piazza San Marco e gli edifici adiacenti, oggetto di apposita trattazione. Il sestiere quindi èstato suddiviso in due aree: l'area sud e l'area nord, separate dai rii di S. Moisé e di San Luca. Unacura particolare è stata dedicata all’edilizia minore, trattata in modo analitico al fine di descrivere unarealtà meno nota ma di fondamentale importanza per la conoscenza della città:a) chiese, scuole, botteghe e gli edifici più rappresentati dalle antiche arti e mestierib) mercanti e fondaci e luoghi di insediamento della presenza straniera in stretto collegamento con levicende legate alla trasformazione urbanistica.Gli Itinerari esplorano gli antichi insediamenti dell'area realtina, spingendosi per le mercerie aifondaci, alle numerosissime scuole di arti e mestieri, testimoni del fitto tessuto artigianale-commercialegià fiorente nel Medioevo.Vengono visitate la scala Contarini del Bovolo, la Chiesa di S. Salvador e di Santo Stefano.

La Scala Contarini del Bovolo, nascosta all’interno di una piccola corte, vicinissima a Campo Manin,risale al 1499. Dal belvedere a cupola si può ammirare uno splendido ed inconsueto panorama diVenezia: i tetti, i campanili, le cupole di San Marco. Si tratta senza dubbio di un punto d’osservazioneprivilegiato sulla città.

Attività per la classe:n. 1 conferenza in classe n. 1 visita guidata da esperti

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AREA MARCIANA

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario propone il completamento dell'indagine sul sestiere di S.Marco e si concentra sullo spaziodella Piazza e l'assieme delle architetture, sui significati stilistico-rappresentativi assunti dai diversimonumenti e dall'area stessa, via via nei secoli disegnata ed interpretata, percorrendone gli sviluppidalle fasi medioevali all'epoca della "renovatio urbis" rinascimentale sansoviniana, ai successiviinterventi e trasformazioni fino al "riuso" attuale ed alle questioni che può porre (centro del "museodiffuso", sede di servizi, ecc…).Tre gli itinerari di visita proposti per l'approfondimento:

Piazza S. Marco: un sistema..I luoghi del potere politico-amministrativo della Repubblica di Venezia visitati attraverso un itinerarioche si snoda nel cuore stesso del centro cittadino, esaminando tra le varie "tappe" le Procuratorie (e lefigure dei Procuratori dai vari ruoli), "brolo" ed uffici governativi; la Basilia di S. Marco (conl'importanza rivestita da Tesoro e Pala D'Oro); il Palazzo Ducale come sede delle complesse funzionidi governo. Sarà possibile completare l'excursus storico-artistico con una visita alla LibreriaSansoviniana, antico centro di cultura per l'aristocrazia.

Repubblica Segreta.L'itinerario procede all'esame del sistema giudiziario-penale della Repubblica veneziana percorrendogli "Itinerari Segreti" di Palazzo Ducale e le Carceri; in particolare analizzando ruoli e funzioni dellediverse magistrature, le modalità di intervento nei tribunali e nell'amministrazione della giustizia e glieffetti della pena. Si porrà l'attenzione su alcune celebri "cause", su processi che sono oggetto della piùrecente ricerca storica.Tra i luoghi indagati saranno anche Piazzetta ( tra Marco e Todaro) e Bacino (la Fusta dei Galeotti)

Il mito di Venezia.Palazzo Ducale è l'oggetto di questo itinerario, svolto per esterni (l'insieme dei capitelli e dei gruppiscultorei) ed interni (esame del "sistema"pittorico-decorativo). Si tratta di un percorso particolare chededica l'attenzione ai rapporti tra Arte e Potere, per introdurre i ragazzi a comprendere come lo Statosi autocelebrasse, quali fossero i rapporti tra dogi mecenati ed artisti, e quali le forme dirappresentazione.

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CASTELLO 1

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Da campo S. Bortolomeo, l’itinerario si snoda nell'area urbana di Rialto che rappresenta la partecentrale del sestiere di Castello; proprio per questa centralità la zona è caratterizzata da una ediliziaove prevalgono le residenze aristocratiche rispetto a quelle popolari.L'itinerario percorre una parte della salizzada San Lio, prosegue per campo S. Maria Formosa ecampo SS. Giovanni e Paolo con Barbaria de le Tole e l’antica corte Bottera. Entrambi questi campicostituiscono, per la loro configurazione urbana, due importanti assi pedonali d'incontro fra centropolitico (San Marco), commerciale (Rialto) e industriale (l'Arsenale).E’ prevista la visita alla Pinacoteca Querini Stampalia con particolare attenzione allarappresentazione della città nei quadri di Gabriel Bella.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

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CASTELLO 2

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Questo itinerario si svolge tutto nel sestiere di Castello. Prende in considerazione antichissimiinsediamenti prediali quali S. Pietro di Castello, la Bragora e S. Zaccaria.Di particolare interesse storico è la visita all'Arsenale che rappresentò per Venezia una delle basi piùsolide della sua potenza militare ed economica e costituì l'espressione più evidente degli interessimarittimi della Serenissima e della gestione politica che ne caratterizzò lo sviluppo. All’internodell’itinerario l’attenzione potrà vertere su due centri di grande interesse: il complesso di S. Giorgiodei Greci e la Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni, esaminando in particolare la storia di queste due“comunità” essenziali per l’economia della Repubblica.

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S. CROCE

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario presenta edifici ed aree di particolare interesse dal punto di vista storico ed architettonicoescludendo deliberatamente temi relativi ad opere di pittura, fatti di costume, singoli artisti.Il percorso si snoda all'interno dell'ininterrotto flusso sia turistico che di lavoro, posto tra Rialto da unlato e la stazione ferroviaria dall’altro. Un esame attento agli stanziamenti e le bonifiche dei terreni piùrecenti nella storia urbanistica della città, vedi i “Terreni Nuovi” di S. M. Maggiore e gli insediamentiprevidenziali tra il Cinquecento e il Seicento. Uno sguardo all’insula antichissima: l’area “Luprio”,S.Giacomo dell’Orio e S.Zan Degolà come primi nuclei abitati.

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S. POLO

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario consiste nella presentazione di edifici ed aree che rivestono un particolare interesse dalpunto di vista storico ed architettonico, individuati in base a precise tipologie di architettura civile,religiosa e di edilizia minore, distribuiti in maniera omogenea nei diversi secoli a seconda dei differentistili. Un’indagine sullo sviluppo del cuore commerciale della città. Mercanti, affari, agenzie: l’emporiorealtino e il sistema dei mercati. Una visita al grande insediamento dei Frari e la storia del suo ordineconventuale, e alla scuola di S.Rocco per un esame complessivo dell’opera del Tintoretto ivi raccolta.

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CANNAREGIO 1 - CANNAREGIO 2 - CANNAREGIO 3

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

I tre itinerari di Cannaregio presentano edifici ed insiemi urbani di particolare interesse. Data lavastità del territorio è stata operata una suddivisione in tre settori, in base a criteri esclusivamentegeografici.

CANNAREGIO 1: si inizia dalla stazione ferroviaria, vincolo permanente tra Venezia e laterraferma. Di particolare rilevanza in questo itinerario sono:l'isola del Ghetto circondata e chiusa da canali;l'edilizia popolare nel quartiere di S.Giobbe con un gruppo di sette case;il macello, oggetto di archeologia industriale, oggi sede della facoltà di Economia dell’Universitàdi Venezia

CANNAREGIO 2: l’itinerario si snoda tra S.Alvise, Campo dei Mori e Palazzo Mastelli “delcammello”, chiesa della Madonna dell’Orto, splendido esempio di architettura gotica, che sorge inuno degli angoli più silenziosi e suggestivi di Venezia e il complesso abbaziale e Scuola dellaMisericordia.

CANNAREGIO 3: è delimitato dalle "Fondamenta Nove" (lungo il bordo lagunare nord della città)costruite per dare forma regolare ai terreni ivi presenti in quanto la popolazione nel lontano 1938continuava a crescere. Nel corso dell’itinerario si visiteranno le chiese dei Gesuiti con opere delTintoretto, Tiziano e Palma il Giovane, dei S.S. Apostoli con la pregevole e delicata opera di G.Battista Tiepolo “La comunione di S. Lucia” 1748, posta nell’altare, e la chiesa dei Miracoliconsiderata il capolavoro dell’architetto-scultore Pietro Lombardo.

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VENEZIA CITTA' MEDIOEVALE

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario propone una lettura tematica e cronologica della città; tempo e spazio sono percorsi inchiave storico-urbanistica e storico-artistica.La visita alla città medioevale prevede un percorso attraverso gli spazi e i monumenti chepresentano le tracce più antiche della storia di Venezia, evidenziando come la forma della cittàmedioevale costituisca la base della Venezia di oggi.I punti di partenza possono essere diversi.Partendo da Campo S. Margherita, si passa a Campo S. Tomà dove si trova la scuola deiCalegheri; accanto sorge il Palazzo Bosso e il Palazzo Centani, esempi di architettura trecentescae quattrocentesca. Si conclude la visita con la gotica Chiesa dei Frari, al cui interno si conservanonotevoli opere di pittura e scultura veneta.Da Rialto, si passa all'isola di S. Giovanni Crisostomo, dove un articolato sistema di cortitestimonia l'antica fondazione di questa parte della città.Il percorso prosegue con la visita al secondo grande monumento gotico della città: la Chiesa deiSS. Giovanni e Paolo. Si conclude tornando a Rialto attraverso il Campo S. Maria Formosa.

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VENEZIA CITTÀ RINASCIMENTALE

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

IL PRIMO RINASCIMENTO

La città del primo Rinascimento si innesta nella struttura medioevale, confondendosi con essa; mail suo nuovo aspetto evidenzia soprattutto il confronto tra Venezia e le altre città italianeaccentuando la specificità e la identità della città lagunare.I punti di partenza possono essere diversi.Partendo da campo SS. Giovanni e Paolo si visita la chiesa omonima, soprattutto per opere internedella seconda metà del quattrocento (dal trittico di G. Bellini ai monumenti dei dogi, opere diPietro e Tullio Lombardo).In campo, oltre al monumento equestre al Colleoni del Verrocchio, sitrova la Scuola Grande di S. Marco con l'imponente facciata di Lombardo e M. Codussi. La visitaprosegue con la chiesa di S.Maria dei Miracoli e di S.G. CrisostomoSi parte dalla chiesa di S. Zaccaria, completata dal primo architetto rinascimentale a VeneziaM.Codussi, al cui interno è conservato uno dei capolavori del primo cinquecento: ”La SacraConversazione” di G. Bellini. Si completa il percorso con la visita della Scuola di S. Giorgio degliSchiavoni, dove è conservato il ciclo pittorico di Vittore Carpaccio, oppure in alternativa nellaChiesa di S. Giovanni in Bragora e nella Chiesa di Santa Maria Formosa.

IL RINASCIMENTO MATURO

Gli interventi urbanistici per il rinnovamento della città culminano con la sistemazione dellaPiazza S.Marco dove il linguaggio architettonico usato nella Roma dei Papi viene sperimentato edeclinato secondo la tradizione architettonica veneziana.L'area marciana è il luogo di visita di questo itinerario dove si confrontano la tradizionemedioevale della Basilica di S. Marco e del Palazzo Ducale con la "nuova "architettura di JacopoSansovino e dei suoi prosecutori.Nell'isola di S. Giorgio Maggiore, di fronte a Piazza S. Marco, si trova il monastero benedettinocon la chiesa del Palladio, costruita secondo i nuovi dettami canonici della controriformaL'itinerario prosegue nella vicina isola della Giudecca, dove si trova la chiesa del Redentoreprogettata anch'essa dal Palladio, oppure si conclude con la salita al campanile di S. GiorgioMaggiore, dal quale osservare l'inserimento dell'architettura palladiana nel paesaggio urbanisticocircostante.

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VENEZIA IN ETÀ BAROCCA

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

In questo Itinerario, viene esaminato il profilo della città nel corso del seicento, epoca diriassestamento e riconversione economica-politica.Il seicento è anche una grande stagione architettonica, emerge un grande protagonista,Baldassarre Longhena, che verrà analizzato in modo particolare.Tra Ca' Rezzonico e la Chiesa della Salute, si snoda il vero e proprio Itinerario Longheniano,attraversando un traghetto gondola, si visiteranno quindi la Chiesa di Santa Maria del Giglio perconcludere con la Chiesa di S. Moisè.

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VENEZIA NEL SETTECENTO

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Il settecento è il secolo della caduta della Serenissima, ma è anche un secolo di grande civiltàpittorica e musicale, dove gli artisti e gli intellettuali veneziani raggiungeranno fama e onori dilivello europeo.

Con la visita al museo del Settecento veneziano, ospitato a Ca' Rezzonico, si esplora un secoloattraverso gli aspetti della quotidianità (la casa, gli arredi, le rare e preziose suppellettili) e quellicelebrativi narrati negli affreschi del museo.

Dopo la scomparsa dei vecchi teatri, in città sono rimasti i luoghi della musica: la chiesa dellaPietà (con opere del Tiepolo e Piazzetta) dove nel vecchio "Ospizio" insegnò musica AntonioVivaldi e la sala della Musica con gli affreschi de Jacopo Guarana presso la chiesadell'Ospedaletto.

Visita alle collezioni di Palazzo Mocenigo a S.Stae, Museo del costume veneziano.

Visita a Ca’ Zenobio ( ora Collegio Armeno)

Visita alla Scuola dei Carmini ( ciclo pittorico di G.B.Tiepolo)

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LE SCUOLE VENEZIANESTORIA, RUOLO, COMPITI E FUNZIONI DELLE ANTICHE CONFRATERNITE VENEZIANE.

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L’Itinerario propone:una visita presso la Scuola di S. Giovanni Evangelista (interno) e la Scuola di S. Rocco (interno)con disamina dell'area circostante (Scuola dei Calegheri e tracce lapidee delle insegne delle scuolesui fabbricati di appartenenza).Con la visita alla Scuola della Carità ( Galleria dell'Accademia) si esaminerà l'aspetto di ScuolaGrande. Soffermandosi nel Salone del Capitolo si osserveranno il soffitto quattrocentesco deiCozzi, con resti di affreschi a parete; nella sala dell'albergo si analizzeranno i capolavori diTiziano e di Vivarini, oltre alla celebre reliquia dono del Cardinale Bessarione.Si completa la visita con la sosta nelle sale dedicate al ciclo di S.Orsola di Vittor Carpaccio e alciclo dei "Miracoli della Croce di San Giovanni Evangelista" di G.Bellini, di V.Carpaccio eBottega.Completa il programma l'eventuale visita alla Scuola Grande di S. Girolamo o di S. Fantin o dellaBuona Morte ( Ateneo Veneto ); su richiesta. Un'attenzione particolare sarà rivolta all'opera diPalma il Giovane che impreziosisce l'interno della Scuola.Su richiesta, è interessante uno sguardo presso l’Oratorio dei Crociferi con il ciclo di JacopoPalma il Giovane presso la Chiesa dell’Ospedaletto.

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LE COMUNITA’ STRANIERE A VENEZIA

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'Itinerario propone una visita presso:

Comunità Greca (Chiesa di San Giorgio dei Greci, Scuola di San Nicolò -Museo delle IconeBizantine, il più importante in Europa) e la Scuola degli Schiavoni, coi Teleri del Carpaccio.

Comunità Ebraica con visita al Ghetto Vecchio, Nuovo e Nuovissimo (interni di Sinagoghe eMuseo su richiesta)

Comunità Armena con visita all'Isola di San Lazzaro degli Armeni e al Museo dei manoscrittiminiati.

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COSTI

Comunità Greca - Museo Icone Bizantine: costo del biglietto €. 2,00 per studenti,ingresso gratuitoper gli insegnanti.Comunità Ebraica: costo biglietto per studenti €. 4.50Comunità Armena: costo biglietto per studenti €. 3.00, ingresso gratuito per gli insegnantiN.B. salvo aggiornamenti

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LA GIUDECCA

PERIODO: ottobre - maggio CLASSI:

L'antica isola di Spinalionga, tra le prime ad essere insediate in tempi remoti, viene esaminatanella sua evoluzione storica:, dallo stabilirsi di sedi monastico-conventuali e dall'uso realizzatonecome luogo di villeggiatura, alla riconversione artigianale-commerciale operata dal XIX secolo inpoi. Un itinerario importante anche per capire le profonde trasformazioni di politica economico-industriale operate a Venezia nel corso dell'Ottocento e a cavallo del Novecento, quando numerosefabbriche ed opifici vi furono impiantati. In particolare, potranno essere esaminate alcunetipologie di archeologia industriale interessanti per l'attenzione che la grande architetturainternazionale oggi riserva loro.L'itinerario si dipana dalla punta est, sede degli antichi magazzini della Repubblica, attraverso lazona delle Zitelle e del Redentore, con visita su richiesta ai celebri orti(piante officinali) e vigneti,ed ai nascosti giardini, veri brani di campagna, di Villa Herion, Eden, delle "Palazzine Francesi",procedendo all'interno lungo la Corte dei Cordami, il Rio della Palada e l'area della chiesa deiSanti Cosma e Damiano, fino a S.Eufemia e al Mulino Stucky, con sosta ai complessi delleFabbriche di Birra ottocentesche e dei Cantieri Navali, area dai recenti interessanti interventi disistemazione urbanistica.

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ANTONIO CANOVA E L’800

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L’Itinerario si concentra sullo sviluppo artistico dei temi e dello stile canoviani esaminatiattraverso le opere che il grande scultore di Possagno ha lasciato a Venezia, e in particolare traquante sono tutt’ora visibili al Museo Correr. Si percorreranno le tappe iniziali della suaformazione, l’evoluzione estetica, le influenze e i contatti con gli ambienti culturali e politicidell’epoca, i motivi e gli ideali dominanti della sua ricerca. Allo stesso tempo si evidenzierà ilcontesto storico nel quale l’artista si trova ad operare, la scena veneziana ed europea chevedranno l’affermarsi di quel gusto Neoclassico destinato a divenire dominante dalla metà delXVIII secolo. Verranno presi in esame alcuni esempi architettonici del periodo, sorti in AreaMarciana o in zone limitrofe, quali la Coffee Hause, il Teatro La Fenice, l’ex Teatro del Ridottoora Hotel Monaco, l’insieme urbanistico Campo Rusolo - Bacino Orseolo, oltre ovviamente all’AlaNapoleonica e alle altre sistemazioni che hanno interessato la Piazza tra ’700 e ’800.

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VENEZIA TRA ‘800 E ‘900

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Caduta la Repubblica, Venezia vive in un lungo periodo di profonde trasformazioni, passandoattraverso le dominazioni francese ed austriaca, la breve stagione di Municipalità Democratica, lelotte e gli sconvolgimenti del 1848-‘49, e approdando dall’annessione al Regno d’Italia nel 1866alle moderne riforme novecentesche, alla ricerca di possibili sviluppi industriali su scalainternazionale.I cambiamenti che la città subisce sul piano urbanistico-architettonico sono altrettanto rilevanti diquelli politico-economici: ne è oggetto la Piazza, luogo rappresentativo e celebrativo pereccellenza, l’area di San Marco, la zona del terminal ferroviario, i luoghi di neonato insediamentoe sviluppo industriale, dislocati un po’ ovunque e interessantissimi da investigare per riuscire aricomporre il quadro “ dell’Archeologia Industriale”veneziana.Tra le proposte di visita successiva alla lezione in classe:Itinerario che si snoda tra la Stazione Ferroviaria - San Geremia - Area Ex Saffa (progettoGregotti su area della seconda metà dell’’800) Ex Macello Comunale (Neoclassico, ora sedeuniversitaria) e la zona di recentissimo restauro e riuso circostante.Itinerario tra Strada Nuova e Teatro MalibranItinerario tra Via Garibaldi, Giardini Napoleonici e Biennale (con possibile visita)Itinerario visita a Palazzo Pesaro degli Orfei-Fortuny, casa-Museo di Mariano Fortuny, celebreartista, inventore, scenografo fin de siècle.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n. 1 conferenza in classe n. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Materiale:fascicolo e schede didattiche

Trasporto:Autogestito

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IL LIDO DI VENEZIA

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Oggi famosissimo centro balneare, il Lido fu nei tempi antichi luogo di un importante insediamentoconventuale benedettino (S.Nicolò), di addestramento bellico per le truppe della Serenissima conMalamocco, precedente capitale della Repubblica.Tra l’altro, viene esaminata la storia più recente del Lido: dall’utilizzo sanitario – ospedaliero aigrandi investimenti che tra ‘800 e ‘900 ne hanno fatto luogo di richiamo internazionale per ilsoggiorno estivo, con la costruzione di giganteschi complessi alberghieri come il Des Bains.L’itinerario di visita alla lunga isola del litorale comprende chiesa e monastero di S.Nicolò, col belchiostro cinquecentesco, alcune tra le più belle ville Liberty (situate tra Lungomare e via Lepanto) egiardini sull’acqua e, su richiesta, la sosta all’antico borgo di Metamauco - Malamocco, con la suaparrocchia del ‘400.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n. 1 conferenza in classen. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Trasporto:

Autogestito

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IL MUSEO D’ARTE ORIENTALE DI VENEZIA

PERIODO:Ottobre-Maggio CLASSI

Ospitato nella sede di Cà Pesaro del 1928,il Museo Statale D’Arte Orientale di Venezia èconsiderato il più importante in Europa per quantità e uno dei più prestigiosi al mondo perpreziosità di opere raccolte ,come nel caso dell’arte giapponese di Periodo Edo (XVII-XIXsecolo),unica esistente nel suo genere.Nato dalle collezioni ottocentesche del principe Enrico di Borbone,conte di Bardi,come risultatodei lunghi viaggi effettuati con la moglie in Indonesia,Giappone e Cina,il Museo ospita attualmentesolo parte degli originari trentamila pezzi da lui acquistati,molto si disperse in seguito alla mortedel principe.Ricchissime le collezioni di giade cinesi,di fini porcellane,di stoffe e paraventi dipinti,di armi; moltidi questi oggetti sono unici.Una sfilata di armature da guerra e da parata,di spade,lance e tipi di pugnale rituale,documentanoin modo completo la storia delle armi e delle arti militari nipponiche dal medioevo ad epocaottocentesca.Una parte del Museo è costituita dalla sala in cui è sistemata la collezione di figure del Teatrodelle Ombre Indonesiano.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n:1 conferenza in classe n:1 visita guidata

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

TrasportoAutogestito

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MURANO BURANO E TORCELLO NELLA STORIA DELL'ARTE

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Le celebri isole vengono esaminate attraverso un itinerario che ripercorre la storia delle loro origini elo sviluppo nel contesto lagunare, del ruolo ricoperto all'interno della Repubblica di Venezia, purgodendo di riconosciuta autonomia ed importanti privilegi, del declino vissuto in area torcellana e, piùin generae, del difficile passaggio all'età contemporanea.Un tema di particolare approfondimento è costituito dalla specializzazione artigianale delle due isolemaggiori che ha dato origine alle notissime arti del vetro e del merletto, determinandone a lungo lasupremazia. Per Torcello, il percorso si propone come una ricerca "alle origini di Venezia", datal'eccezionalità del complesso monumentale superstite.Non essendo possibile effettuare la visita alle tre isole nel corso di un'unica uscita, viene proposta lascelta tra:

ISOLA DI MURANOL'Itinerario si snoda attraverso l'isola, prendendo in considerazione le antiche case -fornaci (palazzettoCorner, Casa degli Obizzi e dei Sodeci), Palazzo da Mula, la chiesa di San Pietro Martire col celebredipinto del Bellini (la Madonna del doge Barbarigo), la Basilica di Santa Maria e San Donato dellaquale verranno esaminati esterni (l'elaborata "finta facciata"absidale)ed interni (dal grande mosaicoabsidale al tappeto musivo pavimentale fitto di simboli, ).Un'attenzione particolare viene dedicataall'arte trasparente: scoperte, invenzioni e tecniche di lavorazione del vetro, con la visita al Museo delVetro e ad una fornace vetraria non commerciale (su accordi da stabilirsi)

ISOLE DI BURANO E MAZZORBOUn Itinerario alla scoperta delle caratteristiche tutte particolari dell'isola di Burano: l'architetturadelle case ad uno o al massimo due piani, il colore trionfante, gli elementi di servizio "anfibi" e,soprattutto, la celebre "arte del punto in aria "che ha avuto il suo sviluppo nell'isola. La visita agliinterni della chiesa di San Martino (con la "Crocifissione" del Tiepolo), al Museo e Scuola del Merlettocon la possibilità di prendere visione diretta dei metodi di lavorazione della trina completerannol'esperienza. Sarà possibile spingersi fino alla vicina Mazzorbo (l'antica Majurbium) per visitare ilcomplesso di Santa Caterina.

ISOLA DI TORCELLOIl percorso di visita al complesso monumentale di Santa Maria Assunta e di Santa Fosca puòcompletarsi con il Museo dell'Estuario, comprendente un'importante collezione di antichissimi reperti,testimonianze dei primi insediamenti insulari, e di opere d'arte. All'interno del Duomo viene letto conattenzione il complesso musivo, tra cui si spalanca la formidabile "pagina" a parete del "GiudizioUniversale", tradizionalmente attribuito al XII secolo.Durata di ciascuna uscita: 5 ore

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n.1 conferenza in classe n. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Materiale: schede didattiche

Trasporto: AutogestitoCOSTI:-Museo del Vetro a Murano: ingresso gratuito-Museo e scuola del Merletto a Burano: ingresso gratuito-Complesso monumentale di S.ta Maria Assunta a Torcello: costo del biglietto €. 4,00-Chiesa di Santa Fosca a Torcello: ingresso gratuito-Museo dell’estuario di Torcello: ingresso gratuito

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ISOLA DI SAN SERVOLO

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Attuale sede di enti e centri culturali di notevole interesse, l’isola di San Servolo vanta un’anticastoria come originario monastero, in seguito riutilizzato come ospedale che si venne via via“specializzando” come luogo di internamento e cura psichiatrica, fino alla chiusura definitiva,avvenuta nel 1978. La visita permette quindi di conoscere da vicino non solo il prezioso ambientecostituito dall’insieme dell’isola, coi suoi edifici e il recentissimo restauro, ma anche di avvicinaregli studenti ad un patrimonio unico al mondo per la storia della nascita della medicinapsichiatrica, unendo così ad un itinerario storico-artistico ed ambientale, un percorso di“memoria” particolare: quello delle raccolte e della “voce”di un’istituzione manicomaniale edospedaliera risalente al 1700.L’Itinerario vero e proprio prende le mosse dall’atrio e dall’edificiod’entrata, ove è installata un’opera di Fabrizio Plessi, per proseguire con la visita alla farmacia,alla Biblioteca, ai locali dell’ex Direzione Sanitaria, ai diversi spazi utilizzati nel tempo per lemolteplici funzioni via via acquisite, fino ai laboratori oggi in uso al Centro Europeo di Veneziaper i mestieri della Conservazione del Patrimonio Architettonico, alla Venice InternationalUniversity e alle altre Istituzioni presenti in isolaIl percorso prende in esame in particolare quanto è materialmente sopravvissuto: la realtàdocumentale ed archivistica, gli arredi, le fonti preziose con cui in particolare lo sforzo dellaFondazione di San Servolo e della Provincia di Venezia ci permette di ricostruire la storiadell’isola e della sua memoria umana e sanitaria.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n.1 conferenza in classe con proiezione di un cd.

n. 1 visita guidata da esperti

Materiale:Schede didattiche

Trasporto:Autogestito

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LA FOLLIA RECLUSAIL MUSEO DEL MANICOMIO DI SAN SERVOLO

PERIODO: ottobre - maggio CLASSI

Un percorso via acqua permette di approdare all’isola di San Servolo,ove si trova l’ex OspedalePsichiatrico della città.

La storia dell’insediamento è antichissima e conventuale:risale ai primi tempi della storia diVenezia,quando vi si insediarono dei Benedettini per più di cinquecento anni,poi,vi si stabilironodelle monache,mentre dal 1716,l’isola ospitò strutture ospedaliere.Dapprima soldati feriti o malati che venivano curati dai Padri Ospedalieri di San Giovanni di Dio,oggi Fatebenefratelli, poi vennero ospitati in isola i malati mentali,con un decisivo incrementonumerico soprattutto alla caduta della Serenissima. Il primo caso documentato risale all’anno1725 quando entra il primo “maniaco/i”.Sotto le dominazioni francese e austriaca,San Servolo arriva ad accogliere anche più di 500pazienti,e nel 1804 viene dichiarato Manicomio di tutte le Province venete,Dalmazia e Tirolo.Si determina così la specializzazione manicomiale dell’isola per 100 anni; fino al 1904,sarà questol’unico manicomio del VenetoAll’interno del Museo del Manicomio di San Servolo ,sono esposte raccolte di strumenti, foto,oggetti che riassumono la storia di due secoli di sofferenza, ma anche quella della terapiapsichiatrica dal XVIII secolo ad oggi.Restaurato e gestito dalla Provincia di Venezia,il complesso di San Servolo ospita l’UniversitàInternazionale,il Centro Europeo per l’Artigianato e diversi uffici.La visita al Museo completa l’Itinerario dell’isola che,con le antiche farmacia, chiesa, bibliotecae,con lo splendido parco, rappresenta una insospettata scoperta tra i percorsi di approfondimentoculturale possibili a Venezia.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classen.1 conferenza in classe con proiezione di un cd.n. 1 visita guidata

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

MaterialeSchede didattiche

TrasportoAutogestito

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LA MORTE NERA – VENEZIA E LA PESTE

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L’Itinerario si presenta come un lavoro monografico nel quale coinvolgere studenti ed insegnantisulle tracce di uno dei più investigati filoni della moderna ricerca nel campo di Storia Veneta: ilrapporto tra Venezia e il più temuto flagello dei tempi passati. La sapienza organizzativo-sanitariadella Serenissima(si pensi solo alle istituzioni dei lazzaretti), la capacità di fronteggiare econtenere la malattia nel corso delle ultime devastanti epidemie, le misure adottate per farfunzionare la macchina operativa dei tempi, sono ancora oggi oggetto di studio e di attentaconsiderazione, per la modernità dei criteri assunti, le precauzioni promosse, la tempestività dialcune decisioni amministrative e sanitarie prese. Alle tre grandi pandemie vissute dalla città traXIV e XVII secolo, si accompagna una straordinaria storia artistica che prende le forme delladevozione ai Santi Sebastiano, Rocco, al Redentore, alla Vergine (della Salute), ammirabile nellepale d’altare, in interi cicli pittorici, nei monumenti stessi innalzati dalla pietà popolare.

L’Itinerario didattico, prende in considerazione uno dei seguenti luoghi:

Chiesa e Scuola Grande di San Rocco, dove viene in particolare esaminata l’opera di J. TintorettoIngresso Scuola Grande di San Rocco €.3,00

Chiesa di San Sebastiano, con le opere ed i cicli pittorici di P. Veronese.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n.1 conferenza in classe n.1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Materiale: Schede didattiche

Trasporto:Autogestito

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LA CARITÀ, LA SALUTE, L’ASSISTENZA A VENEZIAPERCORSI DI STORIA DELLA SANITÀ

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L’itinerario tratta l’importante tema della politica assistenziale e sanitaria e dei suoi sviluppistorici dai tempi della Repubblica, che la esercitava attraverso le istituzioni preposte dal governo eattraverso il lavoro delle organizzatissime Scuole e Confraternite, ai tempi nostri dato il rilevantepatrimonio artistico, bibliotecario, archivistico e materiale tuttora conservato all’internodell’Ospedale Civile. E dall’Ospedale prende le mosse il percorso, che esamina uno dei maggioricomplessi monumentali dell’assistenza veneziana, formato dalla Scuola Grande di S.Marco, dalConvento dei Domenicani dei SS.Giovanni e Paolo e da S.Lazzaro dei Mendicanti. Si prenderannoin considerazione, oltre agli aspetti storici ed artistico-architettonici dell’insediamento, il suoparticolare valore di testimonianza nell’evoluzione della politica sociale della città e delle funzioniche si vanno diversificando nei secoli (assistenziali, curative-sanitarie, educative).

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n. 1 conferenza in classen. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Trasporto:

Autogestito

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ANDREA PALLADIO E VENEZIA

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

Andrea Palladio, la sua formazione, i suoi committenti. In particolare, l’itinerario propostoesamina il difficile rapporto tra il grande architetto cinquecentesco e la Repubblica veneziana,studiando i progetti e la realizzazione delle opere palladiane in città e nel territorio (le celebriville, il teatro Olimpico di Vicenza). Nel corso dell’introduzione in aula, individuando le tappe chesaranno oggetto della successiva visita sul campo, si potranno toccare, tra gli altri, i temi del“classico” in arte, della diffusione tipografica degli antichi trattati, della “Renovatio Urbis”. Al lavoro con l’autore dei Quattro Libri di Architettura, ne ricorderemo l’interpretazionedell’antiquitas, gli studi vitruviani, le tipologie e le soluzioni escogitate nonché l’impostazioneclassicista determinanti per il futuro sviluppo dell’architettura europea e americana.

Percorso di visita:PROSPETTIVE PALLADIANE

opzione 1 – Chiesa del Redentore. Chiesa di San Giorgio Maggiore in Isola.La visita si concentra sui due massimi tempi palladiani in Venezia, esempio di architetturatopografica progettata per essere osservata dall’acqua. Nel caso si volesse rendere completal’esperienza, va richiesta per tempo la possibilità di accesso a chiostri e convento, nonché orti egiardini (per il Redentore) e al campanile per la più bella veduta dall’alto della città e degli stessiedifici palladiani (per San Giorgio).

opzione 2 – Chiesa di San Francesco della Vigna. Chiesa di San Pietro di Castello. Il percorso non unisce solo due edifici ma due zone tra le meno visitate della città. Nel caso di SanPietro di Castello si tratta di un progetto solo originariamente palladiano, trasformato in fase esecu-tiva da epigoni dell’architetto, mentre per San Francesco della Vigna si parte al contrario da unaprogettazione Sansoviniana completata da Andrea Palladio, con facciata terminata su suo disegnocirca nel 1570.

opzione 3 – Chiostro Convento della Carità e Scala elicoidale. La celebre ala porticata, residuo del progetto palladiano per il convento della Carità e restaurata direcente, è oggetto dell’importante piano di sviluppo delle Grandi Gallerie dell’Accademia cheinteressa tutte le strutture del complesso di Chiesa, Convento e Scuola di Santa Maria della Carità.Visibile normalmente dall’interno delle attuali Gallerie, tornerà in un prossimo futuro ammirabileanche da vicino. Su richiesta (giorno di visita generalmente il venerdì, ore 11 e ore 12, suprenotazione), il percorso prevede il Museo della Quadreria-Depositi delle Gallerie dell’Accademia,e si compie percorrendo la scala a elica, dagli ampi gradini in pietra e dall’elegante disegno ritmico

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:Attività per la classe:n. 1 visita guidata da esperti

n. 1 conferenza in classe

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Trasporto: Autogestito

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LE VILLE DELLA RIVIERA DEL BRENTA

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario propone luoghi noti e a noi vicini, rivisitati con lo scopo di conoscere un patrimoniofrutto del lavoro dei migliori architetti ed artisti del tempo.La Riviera del Brenta è quasi un proseguimento del Canal Grande, testimonianza concreta dellosplendore della nobiltà veneziana.Il percorso inizia con la visita a Villa Foscari di Andrea Palladio a Malcontenta, esempio di villa ablocco unico con "barchesse" separate. In essa sono già evidenti i segni di un'architettura che usala sintassi classica per nobilitare la residenza - fattoria di una nobile famiglia veneziana. Lo spaziointerno con i suoi affreschi, il pronao aggettante della facciata, le finestre termali contribuiscono arendere questa villa una delle più prestigiose della Riviera.Si conclude con Villa Pisani a Stra costruita nel XVIII secolo dalla potente famiglia aristocraticaveneziana residente a Campo S.Stefano: progettata da Gerolamo Frigimelica e terminata daFilippo Maria Preti, si ispira alla residenza reale di Versailles. All'interno G. Tiepolo assieme alfiglio eseguono l'ultimo grande affresco prima della partenza per la Spagna: la "Gloria dellafamiglia Pisani".Di notevole interesse il giardino con vedute prospettiche e il labirinto.Antonio Vivaldi e la sala della Musica dell'Ospedaletto.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n. 1 conferenza in classe n. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTOREMateriale:fascicolo e schede informative

Trasporto:AutogestitoCosti:

• Villa Foscari: costo del biglietto € 6.00; nei giorni di mercoledì e venerdì previa prenotazione. €.8,00 costo d’ingresso per tutti gli altri giorni ( salvo aggiornamenti)

• Villa Pisani: Ingresso libero per gli studenti previa presentazione elenco nominale degli stessi su carta intestata della scuola di appartenenza, indicando i nomi degli accompagnatori.

N.B.: il percorso richiede un'intera mattinata

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LE CITTA' MURATE

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario si propone di far conoscere un patrimonio storico ed architettonico di grande valore,testimonianza delle vicende storiche medioevali del territorio veneto.Castelli e città murate sono la dimostrazione dei sistemi di assedio/difesa dell'epoca, costruitisecondo una concezione unitaria del territorio, seguendo i dettami dell'architettura bastionata.CASTELFRANCO - città murata nella pianura trevigiana che conserva intatte le mura: al lorointerno si trovano il Duomo, con la pala del Giorgione e la casa natale del pittore.CITTADELLA, in provincia di Padova, cittadina fortificata dominata in epoca medievale da unanota e potente dinastia veneta: i Da Carrara di Padova

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n. 1 conferenza in classe

n. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Materiale:fascicolo e schede informative

Trasporti:Autogestito

N.B.: il percorso richiede un'intera mattinata

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EMILIO VEDOVA E L'ARTE CONTEMPORANEA

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

L'itinerario propone di approfondire la conoscenza con una celebre figura dell'artecontemporanea, il maestro veneziano Emilio Vedova. In collaborazione con la Fondazione Emilio eAnnabianca Vedova, potranno essere visitati lo Studio Vedova e lo spazio espositivo ai Magazzinidel Sale, i celebri Saloni delle Zattere che fu proprio l'impegno dell'artista a salvare da distruzione.Il Museo Vedova è nato dall'originale progetto di Renzo Piano per ospitare opere dell'artistapresentate al pubblico "a movimentazione", rappresentando il primo museo dinamico al mondo,come afferma il curatore Germano Celant. Nello spazio i dipinti giocano quel ruolo di pittura inmovimento tanto caro all'azione del Maestro. Il meccanismo tecnologico ideato dall'architettotraduce in forza strutturale la vorticosa energia di Vedova. Emilio Vedova era un costruttore, unpoeta dello spazio. Era l'architetto dei segni in movimento, dei segni che frantumavano unasuperficie. Ma poi anche quella superficie prendeva forma: diventava multiplo, o si fingeva ruota,pronta a partire per irrompere nello spazio. Gli dava forza il gusto della linea, il piacere dellapennellata con cui, seguendo un suo pensiero o una sua ossessione, distruggeva ogni spazio fermo.Movimento, luce, suono: sulle componenti basilari dell'arte di Vedova è impegnato tutto ildispositivo della scena espositiva. E va ricordato come tutte le sue opere Vedova le abbia realizzateper combattere le cose sbagliate del mondo: la sua vita di artista è una continua protesta controogni tipo di ingiustizia. I grandi dipinti dichiarano la sua partecipazione integrale alla denunciacontro i mali politici e sociali. Il dovere della rivolta morale, e la coerenza dell'impegno assunto.Celebre era il suo lavorare per ore ed ore, un gigante che masticava segni, tracce, ferite di cuiriempiva i quadri, incrociandone, aggrovigliandone e sormontandone i percorsi.In particolare, nella conversazione introduttiva alla visita, verranno analizzate le correntiartistiche del dopoguerra e degli anni dai '50 ai '70, fino ai nosti giorni, ripercorrendo il lavoro diVedova a confronto con la storia degli artisti a lui contemporanei, soprattutto i protagonistidell'Espressionismo Astratto americano.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe:n. 1 conferenza in classe n. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC-VIDEOPROIETTORE

Trasporto: Autogestito

Costi: Il costo del biglietto per studente con riduzione è di €.4,00, gratuito l’ingresso per gli insegnanti.

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IL RISORGIMENTO VENEZIANO

PERIODO: ottobre – maggio CLASSI:

In occasione delle celebrazioni per l’anniversario dell'annessione del Veneto al Regnod'Italia, viene proposto un itinerario che esamina in particolare la storia del periodo

risorgimentale veneziano, in relazione alle vicende del Risorgimento nazionale.

Si tratta di allargare lo sguardo sulla storia della città, dalla caduta del governo della Repubblica,al momento dell’annessione di Venezia al Regno d’Italia (1866), percorrendo parte degli sviluppisuccessivi, e permettendo di considerare specificamente il tema dell’Ottocento con i suoiprotagonisti, sia da un punto di vista storico-artistico, oltre che urbanistico ( si pensi ai profondiinterventi operati nel tessuto viario della città lagunare ).

Tra gli argomenti presi in considerazione, ci saranno la diffusione della massoneria e lapenetrazione delle nuove idee democratiche, dell’ultima fase dell’Età Dogale all’avvento dellaMunicipalità Democratica, gli aspetti delle dominazioni francesi ed austriache che si susseguono,il significato dell’adesione a Carboneria e società segrete per i veneziani “illuminati”, la celebrerivoluzione patriottica del 1848-49 e la resistenza all’austriaco , il Regno Lombardo-Veneto.

Per quanto riguarda l’Itinerario di visita in città, viene qui proposto un percorso attraverso leprincipali tappe, i luoghi, i più importanti avvenimenti politico-militari connessi con il periodo esa-minato , con la possibilità di soffermarsi su aspetti noti e meno noti, quali spazi pubblici, privati,produttivi, alla ricerca di segnalazioni stradali, monumenti ma anche targhe e lapidi commemora-tive e celebrative.

Itinerario sui luoghi e gli episodi del Risorgimento veneziano.Tra le possibile proposte, sono:

1. LE GRANDI TRASFORMAZIONI . Da Piazzale Roma, attraverso la Fabbrica Tabacchi e il Campo di Marte (gasometro ), i giardini di Palazzo Papadopoli e l’area della Stazione Ferroviaria, per Strada Nuova, si giunge a Rialto, a San Salvador e a Cà Farsetti (possibile visita al Municipio).

2. IL PERCORSO DELLA RIVOLTA. Area di Piazza San Marco, Giardini e zone contermini, Campo Bandiera e Moro, Casa d’Industria a San Lorenzo, le Prigioni del Tribunale Criminale, Arsenale (possibile visita).3. DANIELE MANIN. PROTAGONISTI ED ISTITUZIONI.Area dei Frari e dell’Archivio Storico (possibile visita), Campo San Agostin e San Polo , Tipografia Tasso. Traghetto e passaggio in area di Campo Santo Stefano, Palazzo Loredan , Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti (possibile visita) , Edificio in Campiello La Fenice, Campo Manin.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:

Attività per la classe n. 1 conferenza in classe n. 1 visita guidata da esperti

Materiale necessario per la lezione in classe-PC E VIDEOPROIETTORE Trasporti: Autogestito

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LAGUNA UNA ESPERIENZA DIDATTICA AL MUSEO DI STORIA NATURALE

Osservatorio della Laguna e del Territorio - Cooperativa Limosa

PERIODO: ottobre/gennaio UTENZA: classi 1^, 2^ 3^ CLASSI: 5

Obiettivo: Questo percorso educativo dedicato alla conoscenza del complesso ecosistema lagunarenasce dalla collaborazione tra soggetti che con ruoli e modi diversi si occupano da anni dididattica e divulgazione in riferimento al territorio veneziano.Il tema della Laguna viene affrontato attraverso l’utilizzo del numeroso materiale frutto dellericerche effettuate dal Museo di Storia Naturale e valorizzato come preziosa risorsa didatticadall’uso esperto degli operatori Limosa.Materiali raccolti sul campo a testimonianza della diversificazione di ambienti lagunari, preparatie modelli di animali rappresentativi della biodiversità lagunare garantiscono osservazioni dirette einteressanti esperienze pratiche che coinvolgono gli studenti nella scoperta di questo importante efragile ecosistema.Tra gli strumenti utilizzati durante lo svolgimento del laboratorio, particolare attenzione vienerivolta all’ “Atlante della laguna” realizzato dall’Osservatorio della Laguna e del Territorio delComune di Venezia, le cui carte tematiche approfondiscono gli argomenti del laboratorioproponendo un modo diverso e coinvolgente per capire l’interazione tra alcuni fattori antropici ela trasformazione dell’ambiente naturale.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per la classe

• n.1 laboratorio presso il Museo di Storia Naturale di Venezia della durata di 3 ore a cura dellaCooperativa Limosa con la supervisione scientifica del Museo di Storia Naturale.L’attività si svolge nelle aule didattiche del Museo di Storia Naturale utilizzando la strumentazionedel laboratorio per esaminare il numeroso materiale in parte facente parte delle collezioni delMuseo, in parte appositaménte raccolto in ambiente per lo svolgimento delle esperienze pratiche.L’operatore guiderà la classe combinando esperienze pratiche, osservazione di reperti e analisi ditavole tematiche. L’ambiente fisico sarà analizzato con esperienze quali ad esempio l’osservazione al microscopiodelle frazioni granulometriche che costituiscono i sedimenti, l’analisi della salinità, la misura dialcuni nutrienti delle acque lagunari.I popolamenti animali e vegetali saranno analizzati con esperienze quali ad esempio l’osservazionedi specie bioindicatrici, l’analisi di uccelli acquatici tipici di ambienti lagunari diversi, il confrontotra specie autoctone e specie alloctone.

Materiali

- schede di approfondimento per insegnanti; - schede didattiche per gli alunni.

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ISOLA DEL LAZZARETTO NUOVOUn’area archeologica e naturalistica nella laguna di Venezia

In collaborazione con Archeoclub d’Italia – Sezione di Venezia Onlus

PERIODO: aprile/ maggio UTENZA: CLASSI : 7

Obiettivo: La visita all’isola permette di affrontare le seguenti tematiche:l’organizzazione sanitaria perseguita dalla Serenissima e la sua politica di prevenzione:luoghi e testimonianze della lotta contro la peste: nel Lazzaretto nuovo si costituiva e si estendeva ilcontinuo controllo e la quarantena per le navi e gli equipaggi provenienti da porti sospetti; praticandol’esposizione al sole, all’aria, a fumi odorosi i carichi di lana, di lino, di seta;metodi e tecniche della ricerca archeologica:l’argomento prevede soprattutto un’esperienza didattica sul campo, con l’illustrazione delle tecniche,metodologie e principali strumenti usati in un cantiere archeologico;fortificazioni lagunari:l’isola del Lazzaretto nuovo infatti da Napoleone in poi è entrata a far parte del sistema difensivo delporto del Lido. Nella sua sistemazione attuale è in pratica una fortificazione che risale agli anni1830/40, quando era deposito di polveri. Nell’isola rimangono una serie di testimonianze dell’usomilitare durato quasi due secoli, tra cui la cinta muraria interna ei bastioni esterni in pietra d’Istria;aspetti naturalistici e ambientali della laguna e delle zone umide:visita lungo la passeggiata esterna che consente di scendere lungo le “barene” per l’osservazione dellaflora e della fauna caratteristiche dell’ambiente lagunare.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per le classe:Visita guidata all’isola del Lazzaretto Nuovo

Materiali Volume Isola del Lazzaretto Nuovo a cura di Gerolamo Fazzini

TrasportiLe escursioni potranno essere effettuate con i mezzi pubblici della Linea 13 ACTV da - Venezia F.te.Nuove in direzione S.Erasmo, con fermata a richiesta - direttamente al Lazzaretto Nuovo.

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MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ALTINO

Periodo: Ottobre – Giugno

Il Museo e le aree archeologiche

Il Museo Archeologico Nazionale di Altino sorge all'interno della vasta area archeologica in cui sisviluppò dapprima l'abitato preromano e poi quello romano di Altino. Della città romana solo unapiccola parte è stata scavata, mentre la necropoli, situata alla periferia della città, è stataampiamente indagata; i reperti che essa ha restituito costituiscono la quasi totalità dei materiali inparte esposti negli spazi del museo, come pure di quelli custoditi nei magazzini.

Il nuovo percorso espositivo del Museo Archeologico, realizzato nell’ex-Risiera all’interno di uncomplesso rurale di recente ristrutturazione si snoda dal piano terreno al primo piano, seguendo unitinerario cronotematico con l’esposizione di materiale proveniente esclusivamente dal centroaltinate: preistoria del territorio e protostoria dell’abitato indigeno al piano terra, la città romananelle sue diverse espressioni al primo piano. Il percorso espositivo sarà completato con il previstoallestimento del secondo piano dedicato alle necropoli, ai corredi e monumenti funerari altinati diepoca romana e tardo-antica.

La vecchia sede espositiva rimarrà parte integrante del nuovo e più ampio percorso espositivo conla sezione dedicata al mosaico, visitabile su richiesta.

Alla visita del Museo si coniuga un percorso archeologico all’aperto attraverso i resti dei quartierinord-orientali della città romana, accessibile su richiesta.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per le classi: -LABORATORI DIDATTICI DELLA DURATA DI N. 2 ORE

I laboratori partono dall’osservazione dei reperti esposti per comprendere non solo la storia maanche l’evoluzione delle tecniche e gli intenti espositivi. La seconda parte dell’attività, a caratterepratico, ha luogo in una stanza adibita ad aula didattica presso il Museo o tra gli ambienti del Museoe le aree archeologiche.

Storie di vetro, storie del vetro, Dallo scavo alla vetrina, Tutto città.

Percorsi Didattici Interattivi della durata di 1 ora e mezza- Un bastimento carico di…arrivi e partenze dal porto di Altinum (con “Vietato non toccare”); - Le pietre raccontano…vita e morte degli abitanti dell’antica Altino (con “Vietato non toccare”); - Vetri di laguna.

I percorsi interattivi si svolgono nelle sale del museo e prevedono l’approfondimento di alcuniaspetti della storia dell’antica Altinum tramite l’osservazione e il commento dei reperti esposti nellevetrine con il supporto di schede didattiche e la rara possibilità di fare un’esperienza tattile digrande suggestione toccando e analizzando alcuni reperti originali provenienti dagli scavi altinati,nell’ambito dell’attività “Vietato non toccare”.

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Per informazioni e prenotazioni: Studio D, [email protected], 348 2858309.

Nei mesi estivi e durante le vacanze natalizie sono attivi previa prenotazione percorsi interattivi elaboratori ludico-didattici.

Visite guidate

Le visite guidate al Museo e alle aree archeologiche eventualmente associate ad escursioni lagunaritramite imbarcazioni private, che ripropone agli studenti il percorso storico che portò gli antichialtinati ad insediarsi dapprima nell’isola di Torcello e in seguito nelle isole in cui sarebbe sortaVenezia.

Per informazioni e prenotazioni: Studio D, [email protected], 348 2858309.

La visita al Museo può inoltre essere integrata con:

- escursioni alla scoperta delle isole della Laguna tra valli e barene con un’imbarcazione tipica(Bragozzo) info: 041/5040733 - 335 7760536 e-mail: [email protected]

- itinerari naturalistici con guida

Info: Travelsport Tel. 0422 7888846 e-mail [email protected] infoguide 340 4823384

Trasporto autogestito. Possibilità di usufruire del trasporto pubblico: pullman ATVO Linea 25ASan Dona’ di Piave – Aeroporto Marco Polo – Mestre – Venezia (fermata “Museo”)

Disponibilità di spazi all’aperto, servizi di ristorazione e locali con supporti multimediali (in corsodi allestimento).

N.B. Per tutte le attività è obbligatoria la prenotazione

Museo Archeologico Nazionale Via S. Eliodoro 56, 30020 Altino, Quarto d’Altino, Venezia

Tel/fax 0422 829008, e-mail [email protected] www.archeopd.beniculturali.it

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MUSEO DI TORCELLO

Periodo: Ottobre – Giugno

Presentazione/descrizione

Il Museo di Torcello si trova nelle Laguna Nord di Venezia, in uno splendido sito che sposa leparticolarità dell’ambiente naturale alla bellezza dell’opera dell’uomo e che raccoglie nella piccolapiazza – quasi uno scrigno prezioso – l’impareggiabile Basilica di Santa Maria Assunta, la chiesa diSanta Fosca e i due palazzi sede del museo: il Palazzo dell’Archivio con la sezione Archeologica eil Palazzo del Consiglio con la sezione Medievale e Moderna.

La collezione archeologica è formata da reperti in parte ritrovati a Torcello, nella laguna e nellavicina terraferma prossima ad Altino e da oggetti provenienti da altri contesti, frutto di acquisti sulmercato antiquario e di donazioni. Offre una ampia panoramica di oggetti ed opere che abbracciano la cultura greca, etrusca, centro-italica, paleoveneta e romana, inserendo l’area lagunare nella storia degli intensi scambicommerciali del bacino mediterraneo, attestati già in epoca micenea.

La Sezione Medievale e Moderna espone opere d’arte e testimonianze, datate dai primi secolidell'era cristiana all'Ottocento, che consentono di percorrere la storia di Torcello nel periodo del suosviluppo e massimo splendore come sito urbano quando, prima di Rialto e di Venezia, era un centroflorido e dedito al commercio e di seguirne le trasformazioni attraversando il medioevo e i tempigloriosi della Serenissima per giungere sino al XIX secolo.

Attività per le classiIl Museo è dotato di nuovi dispositivi e laboratori didattici virtuali in italiano, inglese e sloveno:libroteca interattiva a gesture contenente volumi virtuali che illustrano le collezioni museali; vetrina con illustrazione olografica tridimensionale di quattro preziose gemme incise di età romanaconservate in museo;touchscreen interattivo per la visualizzazione di testi ed immagini per conoscere la storia dell’isola eil museo; tavolo multitouch per la visualizzazione anche a più utenti simultaneamente di tre percorsi didatticivirtuali: “Le tecniche artistiche”; “Il culto religioso”; “Guardare il museo”. La fruizione dei dispositivi è libera.

Per informazioni e prenotazioniIl museo è aperto al pubblico dal martedì alla domenica con orario: 10.30–17.30, per il periodoestivo (da marzo ad ottobre) e 10.00-17.00 per il periodo invernale (novembre-febbraio). 15 agosto apertura festiva gratuita.Chiusure: tutti i lunedì, il 21 novembre e nelle festività nazionali. Ingresso museo € 3,00 intero, euro € 1,50 ridotto (per i gruppi superiori alle 10 persone, bambinidai 6 ai 12 anni)Gratuito per le classi accompagnate dai docenti, per i bambini fino ai 5 anni, per i cittadini UEoltre i 65 anni; il giovedì accesso gratuito ai residenti nella provincia di Venezia. Info: Tel. 041/730761- 041/2501780-4 (uffici) Fax 041/5328508 Email [email protected]

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MESTRE NOVECENTO:Un secolo di trasformazioni del territorio e di formazione di una grande città

PERIODO: novembre- marzo UTENZA: 1^ 2^ CLASSI: 3

Obiettivo: l’itinerario si propone di far esplorare agli studenti alcuni aspetti urbanistici e socialidella città lungo il corso del Novecento, attraverso materiali fotografici, cartografici e documentaliconservati presso il Laboratorio Mestre Novecento(*), le cui ricerche ed elaborazioni sono stateimpostate e coordinate dal curatore scientifico Giorgio Sarto. Come si scopre e racconta la storia di una città? Quali sono gli strumenti necessari? - Partendo da queste domande, si cercherà di far comprendere agli studenti l’importanza direperire le fonti, la cui ricerca deve svolgersi spesso in archivi non noti e non disponibiliall’accesso, come si è fatto con l’esperienza di Mestre Novecento, che ha reperito documenti inediti(da uffici tecnici, industrie dismesse, singoli cittadini....) per ricostruire la complessità deglielementi che hanno prodotto la città.- Subito dopo si mostreranno i grandi cambiamenti che hanno investito Mestre nel secolo appenatrascorso, trasformandola nella grande città contemporanea in cui viviamo. Una città con tantiproblemi, dovuti specialmente all’industrializzazione, all’urbanizzazione vertiginosa ed allaspeculazione edilizia degli anni ’50 e ’60, ma che presenta anche vari aspetti positivi, in seguito adinterventi e innovazioni che hanno cominciato a renderla, negli ultimi anni, più “vivibile” epiacevole, se non bella. - Alla luce di tutto questo, si cercherà di far capire l’importanza che riveste la “pianificazione”guidata da saggi obbiettivi nella formazione di una città.- Si cercherà altresì di insegnare agli studenti a leggere una carta topografica, con i suoi simboli,legende, particolarità, mettendo a confronto carte provenienti da diverse fonti e raffiguranti ilterritorio mestrino. Si mostrerà come la crescita urbana e i cambiamenti avvenuti siano stati resi immediatamenteleggibili mediante le impegnative elaborazioni informatizzate a colori operate dal Laboratorio e siesamineranno almeno cinque diversi periodi della sua storia, tra la fine dell‘Ottocento e i giorninostri. - Tutto questo focalizzando l’attenzione su alcune importanti aree di Mestre-Marghera, delle quali,attraverso cartografie, fotografie e documenti originali, verrà delineato lo sviluppo:

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnantiun incontro di presentazione

Attività per la classe:- 1 incontro di circa 2 ore in classe dove verranno visionate cartografie, materiali fotografici,riproduzioni ad alta definizione di documenti anche attraverso l’uso di PowerPoint. - 1 uscita didattica per Mestre, alla scoperta delle aree visionate in power point.Confronto della situazione urbana precedente le grandi trasformazioni con quella attualerelativamente alle aree considerate dal percorso.

MaterialiPer i docenti sarà disponibile un estratto del catalogo Mestre Novecento Il secolo breve della cittàdi terraferma. Storie e trasformazioni urbane che traccia un profilo della crescita urbana di Mestre

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nel corso del Novecento.

(*) IL LABORATORIO MESTRE NOVECENTO

E’ nato per la ricerca sulla storia di Mestre nella prospettiva del museo della città e per larealizzazione della mostra Mestre Novecento. Il secolo breve della città di terraferma. Storie etrasformazioni urbane. Il curatore scientifico è Giorgio Sarto e molte sono state le fontidocumentali indagate, le collaborazioni attivate rispetto a varie competenze disciplinari, icoordinamenti con altri soggetti e organismi che operano in città.La mostra è stata allestita dal Comune di Venezia al Centro Culturale Candiani dal 26 ottobre 2007al 6 gennaio 2008 ed è stata accompagnata dal volume Mestre Novecento Il secolo breve della cittàdi terraferma, a cura di E. Barbiani e G. Sarto, Comune di Venezia Marsilio editore Venezia 2007.Il laboratorio ricerca, riproduce ed elabora la documentazione sul territorio e la città del Novecento,raccolta da molteplici fonti ed archivi e conferita anche dalla cittadinanza, conserva e comunica coniniziative in rete e con mostre i materiali prodotti, in prospettiva del futuro museo della città.

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RITORNO A CEFALONIA E CORFU’LA SCELTA DELLA DIVISIONE ACQUI'

Quando, dopo 39 mesi di guerra, a fianco del Terzo Reich, il governo italiano presieduto dalMaresciallo Pietro Badoglio, che aveva sostituto il 25 luglio 1943 Benito Mussolini, sottoscrissel'armistizio con gli Alleati (Stati Uniti d'America, Gran Bretagna e Federazione del Commonwealth,U.R.S.S. ...), reso noto solo l'8 settembre 1943, le divisioni italiane, impreparate e senza ordini precisi,si sbandarono e vennero disarmate dai tedeschi.Fra tutte fece eccezione la Divisione ‘Acqui' comandata dal Generale Antonio Gandin, che occupavaalcune isole jonie, Cefalonia e Corfù.

A Cefalonia vi erano circa 1l.000 soldati e sottufficiali italiani e 525 ufficiali. Il Generale Gandin avviòtrattative con il comandante tedesco che il giorno 11 chiese di cedere le armi. Fatto unico nella storia, il Generale prima di prendere una decisione estese la 'consultazione', un“referendum”, ai soldati, che, nella quasi totalità, decisero di non cedere all'ultimatum, pur nellaconsapevolezza che i tedeschi dalla Grecia sarebbero intervenuti rapidamente in appoggio al lorodistaccamento presente sull'isola di Cefalonia. Così avvenne nei giorni successivi: nuovi repartisbarcarono nell’isola e intervenne massicciamente l’aviazione tedesca. Il 22 settembre la Divisione‘Acqui' fu costretta ad arrendersi.

Nei combattimenti caddero 1200 soldati italiani e 65 ufficiali.155 ufficiali e 4700 tra sottufficiali e soldati furono 'trattati secondo gli ordini del Fuhrer': man manoche si arresero, contrariamente a tutte le convenzioni internazionali che definiscono i comportamentidegli eserciti belligeranti, furono immediatamente fucilati.Dopo la resa della Divisione, la vendetta tedesca continuò contro ufficiali e soldati. I loro corpi, gettatidapprima in una 'fossa' furono poi zavorrati e gettati in mare all'entrata della baia. Altri corpi bruciatiilluminarono la notte dell'isola. Nessuna sepoltura. Anche a Corfù il comandante Colonnello Luigi Lusignani, ai cui ordini erano circa 4000 uomini, decisedi respingere l'ultimatum tedesco e di combattere. Anche due cacciatorpediniere furono colpite daibombardieri.Il comando inglese, con grave ritardo, si orientò ad inviare aiuti all'isola ridotta ad un cumulo dimacerie dai bombardamenti incessanti. Non arrivarono aiuti da parte italiana. Nei combattimenti o in seguito alle fucilazioni eseguite dai tedeschi dopo la resa, caddero 640 trasoldati, sottufficiali e ufficiali. 1200 i feriti. Terribile fu la sorte dei sopravissuti: molti, prigionieri nell’isola o deportati in vari campi o durante lafuga, morirono di fame e di stenti; migliaia perirono nell’affondamento delle navi nel trasferimentosulla terra ferma.Da sottolineare è che molti italiani riusciti a fuggire parteciparono alla resistenza greca econtribuirono alla liberazione delle isole.

PERIODO: gennaio - aprile

Obiettivo: promuovere attività di informazione e sensibilizzazione sul progetto “ Cefalonia un’isola della Pace”

Attività per la classe n. 1 incontro di presentazione dell’Isola di Cefalonia a cura del prof. Bolpin

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ALTRE INFORMAZIONI:DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE FIN D’ORA .PRESSO ASSOCIAZIONE ESODOV.le Garibaldi 117 Venezia Mestre 30174 tel-fax 0415351908 e-mail [email protected] www.provincia.venezia.it/esodo

SITI WEB (CON DOCUMENTI, TESTIMONIANZE, MATERIALI DIDATTICI)ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIVISIONE “ACQUI”www.associazione-cefalonia.org ASSOCIAZIONE ITALO –GRECA “MEDITERRANEO”www.mediterraneoass.com ASSOCIAZIONE STORIA E MEMORIAwww.storiaememoria.itASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIAwww.anpi.it

LIBRI E MATERIALI - TESTIMONIANZE DEI SUPERSTITIDON LUIGI GHILARDINI, SULL’ARMI SI CADE MA NON SI CEDE, GENOVA 1968DON ROMUALDO FORMATO, L’ECCIDIO DI CEFALONIA, MURSIA 1968MARIANO BARLETTA, TRA MOROSI E NEBBIE, MEMORIE DI UN SOPRAVVISSUTO NELL’ECCIDODI CEFALONIA, VERSIONE ONLINE ANPI 2001GUGLIELMO ENDRIZZI, EN BRAGHE DE TELA TALIANE. L’ODISSEA DI UN TRENTINOSOPRAVVISSUTO ALL’ECCIDIO DI CEFALONIA, BIBLIOTECA INTERREGIONALE ALTOPIANOPAGANELLA BRENTA, [email protected] ERMENEGILDO OLENICH, NON E’ GIORNO PER MORIRE, ISTITUTO GIULIANO DI STORIA,CULTURA E DOCUMENTAZIONE,1998

RICERCHE STORICHEGIORGIO ROCHAT E MARCELLO VENTURI ( A CURA DI), LA DIVISIONE ACQUI A CEFALONIA: SETTEMBRE 1943, MURSIA 1993TRA RICERCA, RACCOLTA DI TESTIMONIANZE, RACCONTOALFIO CARUSO, ITALIANI DOVETE MORIRE, LONGANESI 2000GIANCARLO FUSCO, GUERRA D’ALBANIA, SELLERIO 2001GIUSEPPE MOSCARDELLI, TIPOGRAFIA REGIONALE, ROMA 1045BREVE SINTESI DEI FATTISANTI CORVAJA, GLI EROI DI CEFALONIA, HRIZON ATENE 1985, STORIA ILLUSTRATA 322 MONDADORI 1984IL FIGLIO DI UN CADUTOMASSIMO FILIPPINI, LA VERA STORIA DELL’ECCIDIO DI CEFALONIA, GRAFICA MA.RO 1998ROMANZIMARCELLO VENTURI, BANDIERA BIANCA A CEFALONIA, PREFAZIONE DI SANDRO PERTINI, OSCAR MONDADORI (I ED. FELTRINELLI 1963)LOUIS DE BERNIERES, UNA VITA IN DEBITO (TITOLO ORIGINALE :IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI) LONGANESI 1996VIDEOFILMATI, INTERVISTE E DOCUMENTARI RAI SULLA DIVISIONE ACQUI A CEFALONIAFILMIL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLII GIORNI DELL’AMORE E DELL’ODIO

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I LUOGHI DELLA LIBERTA’Percorsi educativi sui luoghi della memoria e della storia a Venezia e Mestre

In collaborazione con L’ISTITUTO VENEZIANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA

E DELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA

PERIODO: novembre/maggio

Obiettivo: le visite ai ”luoghi della memoria” rappresentano, in un percorso di apprendimentodella storia, esperienze formative importanti che consentono, attraverso il contatto diretto, diimparare a leggere lo spazio rintracciandone le tracce di memorie e interpretandone i segnipresenti o le cancellazioni. Si tratta di un’operazione di memoria e di storia. Il” viaggio nel tempodei luoghi” a partire dal presente, infatti, motiva alla ricerca, sollecita domande e nello stessotempo attiva una serie di operazioni cognitive che toccano i piani delle conoscenze storiche, dellememorie individuali e della memoria collettiva. Un’attività didattica di questo tipo rappresentaquindi una valida strategia per facilitare gli alunni nell’approfondimento della storiacontemporanea, sia nella sua dimensione disciplinare che in quella trasversale di educazioone allacittadinanza.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnantiIncontro di presentazione attivitàIntervengono gli storici dell’Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea : Marco Borghi, Giulio Bobbo, Sandra Savogin, Maria Teresa Sega,Giovanni Sbordone,Luciana Granzotto.

Attività per la classe Percorsi guidati:

VENEZIA1.Da Piazzale Roma al teatro Goldoni 2.Dalla stazione di S. Lucia ai Gesuiti3.Dall’ospedale civile ai giardini di Castello4.I luoghi del Risorgimento da Piazza S. Marco ai giardini di Castello5.Movimento Operaio e Camera del Lavoro da Piazzale Roma – S. Marta a Campo S. Margherita

MESTRE1.Da Piazza Ferretto a Carpenedo2.Da Favaro Veneto a Campalto (parte dell’itinerario in autobus di linea)

I percorsi si svolgono a piedi, salvo utilizzo di mezzi per il raggiungimento del luogo, hanno ladurata di due/tre ore.Il giorno e la durata del percorso vengono concordati con gli insegnantiA richiesta possono essere effettuati in classe incontri con testimoni e storici

MaterialiCartellina con materiali, documenti e testimonianzeDVD “La resistenza a Venezia ieri e oggi”

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Bibliografia: I luoghi della libertà. Itinerari delle guerra e della Resistenza in Provincia diVenezia, a cura di M. Borghi, Nuova Dimensione, Portogruaro 2009; Memoria resistente. La lottapartigiana a Venezia e provincia nel ricordo dei protagonisti, a cura di G. Albanese e M. Borghi,Nuova Dimensione, Portogruaro 2005; Partigiana veneta. Arte e memoria della resistenza, a curadi M. T. Sega, Nuova Dimensione, Portogruaro 2004; R. Bonometto, Giardini di memorie (giardinidi Castello-Venezia), Filippi editore, Venezia 2008; Giovanni Sbordone, La Repubblica di S.Margherita, Nuova Dimensione, Portogruaro, 2003; N.M. Filippini, M.T. Sega, ManifatturaTabacchi e Cotonificio Veneziano, Il Poligrafo, Padova 2009; Bernardello-Brunello-Ginsborg,Venezia 1848-49. La rivoluzione e la difesa, allegato, Guida alla Venezia del 1848, Comune diVenezia 1079.Filmografia: La Resistenza a Venezia ieri e oggi (regia di Umberto Zane), realizzato dall'UfficioStampa e dal Servizio videodocumentazione del Comune di Venezia, in occasione del 25 aprile2009.

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VENEZIA NELLA GRANDE GUERRA

Percorso educativo sui luoghi della storia e della memoria di Venezia nella Grande Guerra

In collaborazione con L’ISTITUTO VENEZIANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETA’

CONTEMPORANEA

Periodo: novembre/maggio

Obiettivo: In occasione del centenario del primo conflitto mondiale, l’Iveser propone a studenti einsegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado un itinerario guidato su alcuni luoghisignificativi della città lagunare, per ricordare protagonisti ed eventi che prepararono e segnaronoi lunghi e tormentati anni di guerra, nella convinzione che questa proposta didattica, attraverso ilcontatto diretto, possa favorire un processo attivo di apprendimento, stimolando domande,stabilendo relazioni e abituando gli alunni a cercare nello spazio i segni e le tracce che ogniperiodo storico lascia dietro di sé.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnantiIncontro di presentazione dell’itinerario. Intervento di Maria Luciana Granzotto, insegnantecomandata presso l’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea,curatrice dell’itinerario.

Attività per la classeItinerario guidatoVenezia:

1. Stazione ferroviaria di Venezia2. Chiesa degli Scalzi3. Scuola nuova di Santa Maria della Misericordia4. Ca’ Faccanon5. Atrio esterno di Ca’ Loredan6. Piazza San Marco

Il percorso si svolge a piedi e ha una durata di tre ore

MaterialiAbstract dell’itinerario

Bibliografia:L. Bregantin, L. Fantina, M. Mondini, Venezia Treviso e Padova nella Grande Guerra, Istresco, Treviso 2008.B. Bianchi, Venezia nella Grande Guerra in a cura di M. Isnenghi, S.Woolf, Storia di Venezia, Il Novecento, Treccani, Roma 2002U. Bognolo, Venezia eroica, Cappelli, Rocca di S. Casciano 1918E. M. Grey, Venezia in armi, Milano, Flli Treves 1917G. Scarabello, Il martirio di Venezia durante la Grande Guerra e l’opera di difesa della Marina Italiana, Venezia, Tipografia del Gazzettino Illustrato 1933G. Fiocco, Il problema dei bombardamenti delle città d’arte italiane, in Forze armate e beniculturali, a cura di N. Labanca, L. Tommasini, Milano, Unicopli 2007C. Chinello, Foscari Piero, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 49, Treccani.itG. Arfé, Barristi Giuseppe Cesare, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 7, Treccani.it

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R. Camurri, La classe politica nazionalfascista, in a cura di M. Isnenghi, S.Woolf, Storia diVenezia, Il Novecento, Treccani, Roma 2002L. Pomoni, Il Dovere Nazionale. I nazionalisti veneziani alla conquista della piazza (1908-1915), IlPoligrafo, Padova 1998G. Sbordone, Il Gazzettino, nel sito www.unsecolodicartavenezia.it, Repertorio analitico dellastampa periodica veneziana, Iveser, cura e coordinamento M. Borghi

Interventi di approfondimento (facoltativo), da svolgersi in classe, come propedeutico all’itinerario “Venezia nella Grande Guerra”, a cura di Maria Luciana Granzotto:

Grande Guerra e tutela delle opere d’arte a Venezia e nel Veneto

AbstractL’Italia partecipò al primo conflitto mondiale nel maggio del 1915, nei mesi della sua neutralità leautorità incaricate della tutela e salvaguardia del patrimonio storico, artistico e archeologico delgiovane stato nazionale osservarono con preoccupazione ciò che era accaduto ai monumenti inBelgio e in Francia. Già nel febbraio-marzo del 1915 Corrado Ricci, Direttore Generale di Antichitàe Belle Arti, convocò una riunione a Venezia a cui parteciparono le Soprintendenze e i direttori dialcuni musei civici del Veneto e fu deciso un articolato piano di intervento per mettere in sicurezza ibeni artistici e storici delle città del Veneto dalle conseguenze dei bombardamenti. Con la prima guerra mondiale lo sviluppo tecnologico aveva reso possibile la costruzione el’impiego di nuove “macchine da guerra”, come i carri armati, i sommergibili e gli aerei.In particolare la prassi del bombardamento aereo aveva scardinato i tradizionali teatri di guerra eaveva minacciato, per tutta la durata del conflitto, sia le installazioni militari sia le città e i centriindustriali, cancellando la distinzione tra civili e combattenti e facendo precipitare, nellaprogressione degli eventi, le potenze europee nella “totalità della guerra”.Il Veneto tra le regioni settentrionali si trovava nella situazione peggiore, era totalmente circondatodal territorio nemico e non aveva alte montagne che potessero rendere difficoltose le operazione divolo. Venezia, che era facilmente raggiungibili dalle basi aeree di Trieste e Pola, tra le città veneteaveva in assoluto il maggior numero di capolavori. Negli anni di guerra subì 42 incursioni aeree cheprovocarono la morte di 52 morti e 84 feritiNonostante le disposizioni contraddittorie che giunsero da Roma, per il timore di inimicarsi ilfavore della popolazione e delle autorità ecclesiastiche in prossimità della dichiarazione di guerra, isoprintendenti lavorarono con passione e determinazione, raggiungendo importanti risultati nellatutela dei monumenti e delle opere d’arte della città lagunare.

Bibliografia:A. Moschetti, I danni ai monumenti e alle opere d’Arte delle Venezie nella Guerra Mondiale 1915-1918, Venezia 1932G. Fogolari, Relazione sull’opera della Sovrintendenza alle Gallerie e agli oggetti d’Arte delVeneto, in Bollettino d’Arte del Ministero della Pubblica Istruzione, anno XII (1918)La memoria della Prima Guerra Mondiale: il patrimonio storico tra tutela e valorizzazione, a curadi A. M. Spiazzi, C. Rigoni, M. Pregnolato, Soprintendenza per i beni storici artistici edetnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, Terra Ferma, Vicenza2008Venezia fra arte e guerra, 1866-1918. Opere di difesa, patrimonio culturale, artisti, fotografi, acura di G. Rossini, Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano 2003E. Franchi, I viaggi dell’Assunta. La protezione del patrimonio artistico veneziano durante iconflitti mondiali, Edizioni Plus - Pisa University Press, Pisa 2010

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Venezia nella Grande Guerra: Nazario Sauro, il piccolo Garibaldi dell’Istria.

AbstractAllo scoppio del primo conflitto mondiale Venezia divenne luogo di rifugio per i profughi adriatici, quegli italiani cioè che vivevano nei territori soggetti all’impero Asburgico, alcuni raggiunsero la città per sfuggire alla guerra, parecchi per non dover combattere nelle file dell’esercito austro-ungarico.

Nazario Sauro, marittimo originario di Capodistria, fu uno dei primi a raggiungere la città lagunare;nei mesi della neutralità italiana si impegnò attivamente a favore del fronte interventista,partecipando alle manifestazioni di piazza, progettando sconfinamenti armati in pieno stilegaribaldino e svolgendo attività di informazione per le autorità militari italiane.Arruolatosi come volontario nel maggio del 1915, fu destinato alla piazza di Venezia. La suaconoscenza dei porti e dei fondali della costa dalmata furono preziose per la Marina italiana cheaveva nozioni approssimative dell’altra costa adriatica, vigilata dagli austriaci anche in tempo dipace. Sauro partecipò a numerose operazioni militari, che gli valsero il generale apprezzamento e laconsegna di una medaglia d’argento nell’anniversario dell’entrata in guerra, fino alla sua ultimamissione a bordo del sommergibile “Pullino”, partito dall’Arsenale il 30 luglio del 1916, che avevail compito di silurare i piroscafi impegnati nel trasporto di truppe e di rifornimenti dal porto diFiume a quello di Cattaro.La missione finì tragicamente, il sommergibile si incagliò nei pressi dell’isola di Unije, sulQuarnaro, e tutto l’equipaggio fu catturato. Sauro, nonostante avesse dato false generalità, ebbe un contegno che insospettì il comandante dellecarceri militari di Pola. Il prigioniero fu mostrato a marittimi e piloti in servizio nel litorale istrianoe dalmata, e dopo un drammatico confronto con la madre e la sorella, che finsero inutilmente di nonconoscerlo, fu identificato quale suddito austriaco, anche grazie alla testimonianza dei fratelli dellamoglie che fornirono una prova inoppugnabile, e condannato a morte dal Tribunale Militare per altotradimento. Nel primo dopoguerra le autorità italiane gli tributarono tutti gli onori, la salma fu esumata il 10gennaio del 1919 e trasportata nel cimitero della Marina a Pola. La tomba monumentale fu ricopertadal grande masso in pietra d’Istria, che nel 1954, anno in cui la zona B del Territorio Libero diTrieste fu data definitivamente alla Jugoslavia di Tito, si trova nell’atrio esterno di Ca’ Loredan aVenezia.Il suo corpo riposa dal marzo del 1947 nel Tempio Votivo del Lido.

Intervento di approfondimento (facoltativo), da svolgersi in classe, come propedeutico all’itinerario “Venezia nella Grande Guerra”, a cura di Pietro Lando:

Venezia importante base militare nella Grande Guerra

AbstractVenezia, e il suo hinterland in terraferma, allo scoppio della Grande Guerra era la base militarestrategicamente più importante dell’alto Adriatico, fu dichiarata piazzaforte della Regia Marina evenne praticamente militarizzata. Molte erano le postazioni di grande importanza per le operazioni belliche: l’Arsenale innanzitutto,con le sue officine, i suoi magazzini, i bacini di carenaggio e le sue infrastrutture, e i vicini cantiericivili dove furono costruiti i famosi MAS (la SVAN che si trovava dove oggi, in Riva Sette Martiri,

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c’è un piccolo parco).Sulle isole e sul litorale furono piazzate varie postazioni militari; le batterie costiere eranodistribuite dal Cavallino, al Lido (ancora visibile la Bragadin a San Nicolò), a Pellestrina fino aChioggia e nelle isole della laguna più vicine alla città: Poveglia, Santo Spirito e Vignole. Sono ancora facilmente riconoscibili, sia pur ormai confusi fra tante altre costruzioni, alcuni deitelemetri usati dalle batterie per dirigere il fuoco sulle navi nemiche; alcuni, in realtà, erano dei falsitelemetri destinati a ingannare il nemico. Anche le isole più piccole furono destinate a ospitare cannoni e mitragliatrici in funzione antiaerea:Murano, Campalto e Tresse.Per difendere la città dagli attacchi aerei, sulle altane di vari palazzi, a Venezia, a Murano e al Lido,furono piazzati mitragliatrici e gruppi di soldati che, grazie a un supporto di legno, potevanopuntare verso il cielo il loro fucili. La difesa antiaerea non fu solo passiva ma, fin dall’inizio delle ostilità, presso l’idroscalo diSant’Andrea fu ospitata una squadriglia di idrovolanti francesi che, assieme a quelli italiani giàpresenti, dovevano cercare di intercettare gli aerei nemici per impedire l’attacco alla città. Con il prosieguo delle operazioni fu necessario rinforzare la difesa e fu costruita una base aerea,destinata ancora a ospitare aerei francesi, presso il Forte di San Nicolò (dove ora c’è l’aeroporto G.Nicelli, caso molto raro di un aeroporto della Grande Guerra ancora esistente).Dopo la ritirata di Caporetto al Lido nacque la Prima Squadriglia di Siluranti aeree al comando diGabriele d’Annunzio, che già era stato assegnato come osservatore aereo, agli idrovolanti diSant’Andrea.Esiste una documentazione inedita ed estremamente interessante delle opere di difesa che il Geniodella Marina costruì dopo il novembre del 1917 per rendere la laguna impenetrabile a eventualiattacchi a sorpresa di truppe d’assalto (il fronte era a Cava zuccherina, oggi Jesolo Paese).

Bibliografia:

Callegari (R.), Il fronte del cielo, ISTRIT, Treviso, 2009De Martino (B.), L’aviazione italiana nella Grande Guerra, Mursia, Milano, 2011Fuga (G.), L. Vianello, G. Alegy, Le ali del leone,Lizard edizioni, Milano, 2005Gentilli (R.), Iozzi (A.) , Varriale (P.), Gli assi del’aviazione italiana nella Grande Guerra, UfficioStorico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, Roma, 2002Lando (P.), Le ali di Venezia, Il Poligrafo, Padova, 2013.Mondini (M.), in Venezia, Treviso e Padova nella Grande Guerra, ISTRESCO, Treviso, 2008Scarabello (G.), Il martirio di Venezia, Venezia, 1933Scroccaro (M.), Pietrobon (C.), Mestre in grigioverde, Biblion Edizioni, Milano, 2012Scroccaro (M.), I forti in guerra, Biblion edizioni, Milano, 2011Solli (G.), Giuseppe Miraglia e gli amici della squadriglia idrovolanti dell’isola di Sant’Andrea-Venezia, Walberti edizioni, Lugo di Romagna, 2009.

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MESTRE IN GRIGIOVERDEMestre-Venezia e la Grande Guerra

PERIODO: autunno/primavera

“Mi ero tolto le stellette ma era soltanto per comodità. Non era un punto d’onore. Non erocontro di esse. Ne avevo abbastanza. Auguravo loro ogni bene. C’erano dei buoni e deicoraggiosi e dei calmi e degli intelligenti e loro le meritavano. Ma non era più affar mio edesideravo che questo maledetto treno arrivasse a Mestre per poter mangiare e smettere dipensare.”

“L’indomani mattina partimmo per Milano e arrivammo quarantotto ore dopo. Fu un brutto

viaggio. Restammo un pezzo su un binario morto prima di Mestre e i bambini venivano acuriosare. Mandai un ragazzino a cercare una bottiglia di cognac ma ritornò a dirmi che c’erasoltanto grappa. Gli dissi di prenderla e quando arrivò gli regalai gli spiccioli e il mio vicino eio ci ubriacammo e dormimmo fin dopo Vicenza.”

“Sono venuto in treno. Ero in uniforme allora. –Non c’era pericolo?- Non molto. Avevo unvecchio foglio di viaggio. Ci ho messo sopra le date a Mestre.”

Ernest Hemingway ci racconta così della Mestre che ha visto e vissuto durante la sua esperienzadi volontario al fronte della prima guerra mondiale nelle file dell’ ARC (American Red Cross),facendoci intuire il ruolo della città quale importante centro di retrovia e di un altrettantoimportante snodo ferroviario tra il fronte e il resto del paese.

Ma cosa ci resta di quella Mestre in grigioverde? Cosa ricordiamo di un’area che a ridosso dellalaguna e della città di Venezia, del suo porto e del suo arsenale aveva nel tempo assunto unruolo strategico militare via via sempre più importante?

Da qualche anno con la progressiva dismissione delle strutture operata dall’Esercito Italiano, lacittà si sta riappropriando dei forti che componevano il Campo Trincerato di Mestre che l’usomilitare prolungato sostanzialmente fino alla fine del secolo precedente aveva cancellato dallaconoscenza e anche in parte dalla memoria dei suoi abitanti. Ma si tratta di unariappropriazione che potremo quasi definire “proiettata verso l’esterno”, dal centro verso laperiferia, non interna alla città, una riappropriazione che ancora fatica a trovare un approcciod’insieme e la consapevolezza della necessità di una lettura territoriale, sociologica eurbanistica complessa e unitaria.

Ma passeggiando nel centro di Mestre ci si imbatte in altri importanti segni del suo rilevantepassato militare: le due caserme di viale Garibaldi e di via Miranese, la lavanderia meccanicamilitare di via Piave, il distretto di via Poerio, il presidio della stazione, molto più recentequest’ultimo dei precedenti edifici ma che ci prova anche fisicamente l’importanza nellalogistica militare del nodo ferroviario mestrino. Questo è altro tra quello che sopravviveassieme ai forti. Ma durante la prima guerra mondiale Mestre e tutto l’entroterra comprendentei molti comuni di cintura, fu letteralmente un soverchiante brulicare di soldati e di strutture lepiù svariate. Oltre alle caserme e ai forti, si organizzano ospedali, depositi, luoghi di quarantenae disinfestazione, postazioni antiaeree per l’artiglieria o per l’osservazione, campi di volo,nuovi hangar per dirigibili, panifici, parchi buoi, aziende agricole militari. Tra le sole truppedislocate al 15 ottobre del 1915 si contano 9.200 militari (8.702 di truppa, 498 ufficiali), con

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443 quadrupedi, senza contare tutti quelli in transito verso il fronte, i feriti ricoverati o quelli dipassaggio come Hemingway. Una presenza imponente, pari a circa poco meno di 1/3 dellapopolazione di Mestre che al censimento del 1911 risultava essere di 28.580 abitanti, e sullaquale si può ben immaginare tutto il portato di problemi sociali, o igienico sanitari: dallaprostituzione, alle requisizioni, alle malattie epidemiche; ma anche i possibili vantaggieconomici dovuti ai piccoli commerci, dai pochi spiccioli lasciati al ragazzino che procura lagrappa ai soldati feriti e immobilizzati sul treno ospedale in transito di cui leggiamo in “Addioalle armi”, fino alle speculazioni più o meno rilevanti come quella con disappunto riportata nelDiario Storico del Comando Difesa del Regio Esercito della Piazza marittima di Venezia alladata del 2 agosto del 1915:

“Si interessa il Comando del Presidio di Mestre perché voglia diffidare il proprietario delBuffet della stazione di Mestre ad usare tariffe più moderate specie per i militari e feriti chetransitano per quella Stazione perché in caso contrario è in animo di questo Comandoprovocare severi provvedimenti a suo riguardo.”

Obiettivo: Il progetto “Mestre in grigioverde-La terraferma veneziana durante la prima guerramondiale” si propone di far ri-conoscere questa parte della storia della nostra città ed inparticolar gli edifici che ne sono stati i protagonisti.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnanti

Si propone un incontro generale introduttivo con gli insegnanti atto a dar conto della realtàcomplessiva della presenza militare a Mestre tra il 1915 e il 1918 e degli episodi che vi si sonoverificati (il riferimento in questo caso va soprattutto ai bombardamenti aerei subiti, ma anche esoprattutto quelli fatti ad opera dei dirigibili della base di Campalto, operativi fin dal primogiorno di guerra o dagli aerei dei vari campi di volo che erano distribuiti intorno alla città).

Attività per la classe

Percorso di visita interno alla città alla scoperta degli edifici che ebbero un ruolo militare(ospedali, comandi, caserme, depositi) che possono in un qualche modo essere circoscrivibili a2 macroaree: Carpenedo e Mestre Centro, dove sono concentrati il maggior numero di edifici,con possibili allargamenti verso aree limitrofe.

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MESTRE IN GRIGIOVERDE

ALI SULLA STORIA

PERIODO: autunno/primavera

Percorso dedicato a quanto e come si operò nei celi della Grande Guerra partendo dalla grandeed unica presenza di strutture aviatorie presenti nel nostro territorio delle quali restanosignificative presenze: Campo volo di Marcon - Cantiere dirigibili di Campalto – Idroscalo diSant'Andrea.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnanti Si propone un incontro generale introduttivo con gli insegnanti atto a dar conto della realtà

complessiva della presenza militare a Mestre tra il 1915 e il 1918 in riferimento all'opera deidirigibili della base di Campalto, operativi fin dal primo giorno di guerra o dagli aerei dei varicampi di volo che erano distribuiti intorno alla città.

Attività per la classe Lezione frontale che prevede l'utilizzo di Kit didattici

La linea del tempo: scopo dell'attività è di portare gli studenti a pensare com'è e come potrebbecambiare l'ambiente che li circonda.

Partendo da delle immagini “a terra” si passerà all'osservazione delle foto aeree durante la Grande Guerra, per capire le immagini attuali e terminare con quello che “potrebbe essere”

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150° dell'unione del Veneto all'Italia

ITINERARIO VENEZIA RISORGIMENTALE

In collaborazione con L’ISTITUTO VENEZIANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA

E DELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA

PERIODO: febbraio/maggio

Nel 2016 si festeggia il 150° anniversario dell’unione del Veneto all’Italia che riporterà al centrodell’attenzione le memorie risorgimentali che a Venezia sono legate soprattutto al 1848-1849, 17mesi in cui Venezia si ribella alla dominazione austriaca, Daniele Manin proclama la repubblica ela città resiste ad un lungo assedio. Nonostante il periodo rivoluzionario si concluda con unasconfitta e il ritorno sotto la dominazione austriaca, questi 17 mesi rappresentano senza dubbio ilmomento più significativo del Risorgimento veneziano e veneto: per i toni innegabilmente epici cheassunsero, sotto una bandiera che univa il tricolore ed il leone di S. Marco; per la quantità e laprofondità delle memorie che lasciarono e per i caratteri democratici e l’inedita partecipazione deiceti popolari alla vita pubblica, che non ha termini di paragone per tutto l’Ottocento.

Percorrendo la città possiamo individuare luoghi che furono teatri degli avvenimenti e lapidi emonumenti eretti in epoca posteriore per ricordarli e celebrarli. La memoria delle originidell’Italia unita finisce così per dirci molte cose anche sul successivo secolo e mezzo di storia post-unitaria.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnantiIncontro di presentazione dell'attività a curato da dell’Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea

Attività per la classe Percorso guidato:

Campo Manin. A Manin è dedicata la prima tappa del percorso risorgimentale: nel campo, che dalui prende il nome, troviamo il monumento a lui dedicato e la casa in cui abitava, sede di diverseriunioni preparatorie dell’insurrezione.

Frezzeria. È qui visibile la lapide commemorativa dello studente Luigi Scolari, ucciso nel 1859, a16 anni, durante gli scontri con le truppe austriache.

Piazza S. Marco. San Marco fu, per molti aspetti, il centro degli eventi veneziani del 1848-49.Qui avvennero i più significativi scontri tra la folla e le truppe austriache. Qui, issato su un tavolinodel caffè Florian, Daniele Manin proclamò la repubblica il 22 marzo 1848. Qui, tra il Palazzo Realee le Procuratie Nuove, c’erano la sede del Governo austriaco e la residenza del governatore; nelvicino Palazzo Ducale invece si riuniva, dopo la cacciata degli austriaci, l’Assemblea deirappresentanti eletti dai veneziani col suffragio universale. Dopo l’unità S. Marco divenne ancheluogo di memorie monumentali: in Bocca di Piazza è visibile il cosiddetto “Famedio”, uncomplesso di lapidi commemorative dedicate nel corso degli anni a vari protagonisti delrisorgimento veneziano, mentre lungo il fianco settentrionale della basilica di S. Marco si trova ilsarcofago contenente le ceneri di Daniele Manin, morto in esilio a Parigi nel 1857.

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Riva degli Schiavoni. Qui sorgono le prigioni in cui gli austriaci rinchiusero Manin e Tommaseo: la loro liberazione da parte della folla segnò l’inizio della rivoluzione del 1848. Poco più avanti è il massiccio monumento equestre a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia.

Arsenale. La grande area fortificata, strategica per il controllo militare della città, fu un altro deiluoghi fondamentali per le giornate del marzo 1848. Quando, il 22 marzo, gli arsenalotti insorsero,uccidendo il loro comandante, Manin accorse e, messosi a capo degli insorti e della Guardia civica,riuscì ad espugnare la roccaforte senza che le truppe imperiali opponessero serie resistenze.

Giardini. L’itinerario si conclude nel cuore della Venezia popolare, ai giardini pubblici di Castello,che dal 1886 ospitano l’imponente monumento a Giuseppe Garibaldi (issato su una grande rupe, arappresentare l’isola di Caprera) e quelli ad alcuni protagonisti meno noti del risorgimentoveneziano, come l’attore Gustavo Modena.

Tempo di percorrenza: circa 2 ore

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L’INGRESSO DEL VENETO NEL REGNO D’ITALIA 1866 – 1916

Un percorso tra documenti e luoghi per conoscere il nostro passato

Questo autunno ricorre l’anniversario di questo importante avvenimento, che ha avuto importanticonseguenze anche per il nostro territorio.

Già l’anno scorso gli Itinerari Educativi hanno organizzato un corso di aggiornamento perinsegnanti su questo tema.

Ci si propone quindi di costruire per le classi della scuola secondaria di secondo grado un percorsodi conoscenza attraverso documenti e luoghi che dia gli strumenti per considerare il fenomeno sottoi più diversi aspetti.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnanti

1^ incontro di due ore nel quale si presenta l’iniziativa;

Attività per gli alunni

1^ incontro di due ore nel quale si forniscono i punti di riferimento essenziali per orientarsi nel tema, a livello nazionale e locale;

2^ incontro di tre ore: visita guidata e esercizi di osservazione sul territorio;

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LA GRANDE GUERRA DEI MESTRINI, 1915 - 1918

Un percorso tra documenti, libri e luoghi per conoscere il nostro passato

Obiettivo: Si propone un percorso di conoscenza che possa offrire degli strumenti per ri-costruire emettere insieme aspetti poco conosciuti avvenuti del nostro territorio tra il 1915 e il 1918, non soloquelli dei combattenti in trincea, ma anche quelli dei prigionieri, degli sfollati, dei profughi o dicoloro che si adoperarono, sul fronte interno, per sostenere lo sforzo bellico della nazione. Unpercorso che si articola tra l’esame delle fonti primarie e di quelle secondarie: documenti, libri eluoghi.

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnantiUn incontro di presentazione

Attività per gli alunni

tre incontri così articolati:- un’ora in archivio per esaminare e lavorare con i documenti;- un’ora in biblioteca per conoscere e vedere da vicino la bibliografia sull’argomento- un visita guidata di due ore tra storia e memoria nel centro cittadino

Materiale

Materiale di documentazione

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ALLA CACCIA DI MESTRE ANTICA

Un tesoro di documenti e luoghi per imparare la storia di Mestre divertendosi

E’ ormai un fatto assodato, e una lunga stagione di ricerca storica lo dimostra, che Mestre non è unacittà senza storia, si vuole quindi proporre alle classi un percorso di conoscenza che vada aricostruire il passato di questo territorio attraverso l'esame di alcuni documenti e l’osservazioneguidata nel contesto urbano alla ricerca di quanto esso ancora oggi ci propone in chiave storica.

Un percorso che vuole unire la serietà dello studio della disciplina con la leggerezza del momentoludico

ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA

Attività per gli insegnanti

Un incontro di presentazione del progettoUna visita guidata della durata di 2 ore nel centro di Mestre;

Attività per gli alunni

-Un incontro di due ore nel quale si forniscono i punti di riferimento essenziali per orientarsi nella storia antica di Mestre;-Una visita guidata di osservazione storica nel centro di Mestre, della durata di due ore;-Evento finale di carattere ludico didattico.

Materiale

Materiale di documentazione