Upload
others
View
1
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Comunicato stampa LA PROFESSIONALITA’ DEL FARMACISTA OSPEDALIERO
GARANZIA DI SPESA QUALIFICATA E SENZA PERDITE
Roma, 12 Febbraio 2010
Intermedia s.r.l. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata
Via Malta, 12/B
Fax 030 24 20 472
[email protected] www.medinews.it www.intermedianews.tv
25124 Brescia Tel. 030 22 61 05
Rassegna Stampa
pagina 1 pagina 2 pagina 3
News 12.02.201017:25 Farmacie: Mnlf, nuovo tentativo di 'assediare' parafarmacie
17:22 Farmaci: Sifo, farmacista ospedaliero garanzia controllo spesa
17:19 Alimenti: intesa Governo-Campania per Centro formazione dieta mediterranea
17:08 Sanita': malattie rare, storie di vita e coraggio in un libro
17:02 Haiti: Rocca (Cri), la situazione migliora ogni giorno
16:56 Sanita': Scotti (Fimmg) su aggressioni a medici, no a proclami si' a proposte
16:46 Salute: Milano, in 50 ristoranti menu' di lunga vita con calorie 'trasparenti'
16:44 Salute: Venezia, Gdf sequestra 10 mila costumi e giochi di Carnevale
16:13 Salute: il cioccolato previene l'ictus, lo studio
16:08 Psicologia: identikit del fidanzato perfetto, gentilezza requisito chiave (2)
16:08 Psicologia: identikit del fidanzato perfetto, gentilezza requisito chiave
15:51 Haiti: Buzek ringrazia Italia per iniziativa Cri su bambini malati
15:49 Sanita' Sicilia: muore per perforazione cardiaca, 3 medici a giudizio a Catania
15:46 Farmaceutica: la previsione, +50% utile netto industria indiana nel 2010
15:45 Farmaceutica: via libera Ue ad acquisto Solvay da parte di Abbott
Page 1 of 1AKS - Adnkronos Salute Tutte le Notizie - Il portale del Gruppo Adnkronos
12/02/2010http://www.adnkronos.com/Salute/TutteLeNotizie/
Sifo, siamo una garanzia per il controllo della spesa “Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse a disposizione, la spesa far-maceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende sanitarie, che coadiuva clinici e amministratori per l’appropriatezza e la razionalizza-zione dei costi”. A garantirlo è Pie-tro Finocchiaro, segretario naziona-le della Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceuici delle aziende sanitarie (Sifo). “Il tetto della spesa farmaceutica ospe-daliera - aggiunge Laura Fabrizio, presidente Sifo - non è stato rispettato semplicemente perché è stato abbassato senza tener conto che i medicinali realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Questi prodotti, utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive, in quanto innovativi devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, il loro impiego in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Non esistono le vaste aree di spreco di cui si è parlato recentemente – dice Giangiuseppe Console, segretario nazionale del del Sindacato nazionale farmacisti ospedalieri (Sinafo) - perché nelle Aziende sanitarie le farmacie ospe-daliere attuano un costante monitoraggio delle terapie, soprattutto se costose e innovative. Chi è a conoscenza di aree di spreco, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, dovrebbe fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”.
12-02-10 FARMACI: SIFO E SINAFO, NON ESISTONO ''VASTE AREE DI SPRECO''
(ASCA) - Roma, 12 feb - Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (Sinafo) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di ''vaste aree di spreco'' nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del tetto previsto. ''In realta' - afferma Laura Fabrizio, Presidente della Sifo - il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non e' stato rispettato semplicemente perche' e' stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu' alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci - continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, e' garanzia della sicurezza del paziente''. ''Con l'obiettivo di assicurare la massima qualita' possibile con le risorse realmente a disposizione - afferma Pietro Finocchiaro - Segretario Nazionale Sifo -, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e' sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi''. ''Non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del Sinafo - perche' nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc... Chi e' a conoscenza di aree di spreco - prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilita' a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche' le stesse siano rimosse''. res-map/mcc/ss
Page 1 of 1FARMACI SIFO E SINAFO NON ESISTONO VASTE AREE DI SPRECO - Agenzi...
12/02/2010http://www.asca.it/news-FARMACI__SIFO_E_SINAFO__NON_ESISTONO___VA...
Farmaci e terapie
FARMACI: SIFO, IMPROPRIE E EMPIRICHE CRITICHE AREE SPRECO
(AGI) - Roma, 12 feb. - Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di "vaste aree di spreco nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del tetto previsto". In una nota, Laura Fabrizio, Presidente della SIFO, spiega che "il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non e' stato rispettato semplicemente perche' e' stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu' alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piu' che nell'ambito territoriale, e' garanzia della sicurezza del paziente". Inoltre, aggiunge Pietro Finocchiaro Segretario Nazionale SIFO, "la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e' sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi". Insomma, "non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perche' nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc. Chi e' a conoscenza di aree di spreco specie se riveste incarichi di responsabilita' a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche' le stesse siano rimosse. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunita', grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all'apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si puo' ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilita' di crescita dei volumi di attivita' della farmacia convenzionata, nessuna attivita' commerciale o di lucro e' legata alla professionalita' dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettivita' e nell'interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. E nell'ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove e' normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre piu' la spesa farmaceutica sotto il
Page 1 of 1FARMACI: SIFO, IMPROPRIE E EMPIRICHE CRITICHE AREE SPRECO - AGI
12/02/2010http://salute.agi.it/farmaci-e-terapie/201002121608-far-rsa1033-farmaci_sifo_impropr...
profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettivita'". -
FARMACI: SIFO, IMPROPRIE E EMPIRICHE CRITICHE AREE SPRECO (AGI) - Roma, 12 feb. - Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di "vaste aree di spreco nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del tetto previsto". In una nota, Laura Fabrizio, Presidente della SIFO, spiega che "il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non e' stato rispettato semplicemente perche' e' stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu' alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piu' che nell'ambito territoriale, e' garanzia della sicurezza del paziente". Inoltre, aggiunge Pietro Finocchiaro Segretario Nazionale SIFO, "la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e' sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi". Insomma, "non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perche' nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc. Chi e' a conoscenza di aree di spreco specie se riveste incarichi di responsabilita' a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche' le stesse siano rimosse. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunita', grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all'apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si puo' ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilita' di crescita dei volumi di attivita' della farmacia convenzionata, nessuna attivita' commerciale o di lucro e' legata alla professionalita' dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettivita' e nell'interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. E nell'ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove e' normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre piu' la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettivita'". -
Page 1 of 1AGI Solution 2.5
12/02/2010http://scm.agi.it/dettaglio_art.phtml
FARMACI: SIFO E SINAFO, NON ESISTONO ''VASTE AREE DI SPRECO''
(ASCA) - Roma, 12 feb - Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei
Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri
(Sinafo) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di ''vaste aree di spreco'' nella spesa
farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del
tetto previsto. ''In realta' - afferma Laura Fabrizio, Presidente della Sifo - il tetto della spesa
farmaceutica ospedaliera non e' stato rispettato semplicemente perche' e' stato empiricamente
abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu' alto costo, sono quasi
totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci - continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto
per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono
essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto
ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, e' garanzia della sicurezza del paziente''. ''Con
l'obiettivo di assicurare la massima qualita' possibile con le risorse realmente a disposizione - afferma
Pietro Finocchiaro - Segretario Nazionale Sifo -, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e' sempre
attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva
attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi''.
''Non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale
del Sinafo - perche' nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio
delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste
motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment
(Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc... Chi e' a conoscenza di aree di
spreco - prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilita' a livello nazionale,
piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche' le
stesse siano rimosse''.
Page 1 of 1ASCA-Channel :: L'informazione in tempo reale
12/02/2010http://www.ascachannel.it/archivio_dettaglio_news.php?idn=3231068
(ASCA) - Roma, 12 feb - Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (Sinafo) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di ''vaste aree di spreco'' nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del tetto previsto. ''In realta' - afferma Laura Fabrizio, Presidente della Sifo - il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non e' stato rispettato semplicemente perche' e' stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu' alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci - continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, e' garanzia della sicurezza del paziente''. ''Con l'obiettivo di assicurare la massima qualita' possibile con le risorse realmente a disposizione - afferma Pietro Finocchiaro - Segretario Nazionale Sifo -, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e' sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi''. ''Non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del Sinafo - perche' nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc... Chi e' a conoscenza di aree di spreco - prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilita' a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche' le stesse siano rimosse''.
Farmaci: Sifo e Sinafo, Non Esistono ''Vaste Aree Di Spreco''Ven 12 Feb - 16.03
Page 1 of 1Farmaci: Sifo e Sinafo, Non Esistono ''Vaste Aree Di Spreco'' - Yahoo! Notizie
12/02/2010http://it.notizie.yahoo.com/19/20100212/tit-farmaci-sifo-e-sinafo-non-esistono-v-59fd...
Farmacista ospedaliero garanzia di spesa qualificata
Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di "vaste aree di spreco" nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. "In realtà - afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO - il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci - continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente". "Con l'obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione - afferma Pietro Finocchiaro - Segretario Nazionale SIFO -, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi". "Non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc... Chi è a conoscenza di aree di spreco - prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse". Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all'apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell'interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. "Inoltre - conclude Finocchiaro - nell'ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione". I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto - sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività.
15 febbraio 2010
Page 1 of 1PHARMASTAR :: Farmacista ospedaliero garanzia di spesa qualificata
16/02/2010http://www.pharmastar.it/index.html?cat=7&id=3137
La professionalità del farmacista ospedaliero garanzia di spesa qualificata e senza perdite
Roma, 12 febbraio 2010 – Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del
Page 1 of 2La professionalità del farmacista ospedaliero garanzia di spesa qualificata e senza perd...
12/02/2010http://www.aiom.it/News/La+professionalit%E0+del+farmacista+ospedaliero+garanz...
rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all’apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell’interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. “Inoltre – conclude Finocchiaro - nell’ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione”. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto - sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività.
Page 2 of 2La professionalità del farmacista ospedaliero garanzia di spesa qualificata e senza perd...
12/02/2010http://www.aiom.it/News/La+professionalit%E0+del+farmacista+ospedaliero+garanz...
12-020-2010; LA PROFESSIONALITA' DEL FARMACISTA OSPEDALIERO GARANZIA DI SPESA QUALIFICATA E SENZA PERDITE
Roma, 12 febbraio 2010 – Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l'obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all'apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell'interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. “Inoltre – conclude Finocchiaro - nell'ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione”. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto - sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività.
Page 1 of 1Fondazione AIOM, 12-020-2010; LA PROFESSIONALITA' DEL FARMACISTA O...
12/02/2010http://www.fondazioneaiom.it/default2.asp?active_page_id=1290
LA PROFESSIONALITA’ DEL FARMACISTA OSPEDALIERO GARANZIA DI SPESA QUALIFICATA E SENZA PERDITE
Roma, 12 febbraio 2010 – Per SIFO e SiNaFO non esistono “vaste aree di spreco” Roma, 12/02/2010 (informazione.it - comunicati stampa) Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all’apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell’interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. “Inoltre – conclude Finocchiaro - nell’ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione”. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto - sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività.
Page 1 of 1LA PROFESSIONALITA’ DEL FARMACISTA OSPEDALIERO GARANZIA DI S...
12/02/2010http://www.informazione.it/pressrelease.aspx?prid=386e0289-01d4-4fd4-ac32-6ea15...
12 febbraio 2010
LA PROFESSIONALITA’ DEL FARMACISTA OSPEDALIERO GARANZIA DI SPESA QUALIFICATA E SENZA PERDITE
Roma, 12 febbraio 2010 – Per SIFO e SiNaFO non esistono “vaste aree di spreco”
Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all’apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell’interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. “Inoltre – conclude Finocchiaro - nell’ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione”. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto - sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività.
Page 1 of 1LA PROFESSIONALITA’ DEL FARMACISTA OSPEDALIERO GARANZIA DI S...
12/02/2010http://www.medinews.it/news,9704
12-02-2010; LA PROFESSIONALITA' DEL FARMACISTA OSPEDALIERO GARANZIA DI SPESA QUALIFICATA E SENZA PERDITE
Roma, 12 febbraio 2010 – Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l'obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all'apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell'interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. “Inoltre – conclude Finocchiaro - nell'ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione”. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto - sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività.
Page 1 of 1Tumoredelrene.org - 12-02-2010; LA PROFESSIONALITA' DEL FARMACISTA O...
12/02/2010http://www.tumoredelrene.org/default2_news.asp?active_page_id=811
FARMACI: SIFO, IMPROPRIE E EMPIRICHE CRITICHE AREE SPRECO
(AGI) - Roma, 12 feb. - Improprie ed empiriche. La Societa’ Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano cosi’ le recenti affermazioni a proposito di “vaste aree di spreco nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita’ e lo sfondamento del tetto previsto”. In una nota, Laura Fabrizio, Presidente della SIFO, spiega che “il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non e’ stato rispettato semplicemente perche’ e’ stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu’ alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piu’ che nell’ambito territoriale, e’ garanzia della sicurezza del paziente”. Inoltre, aggiunge Pietro Finocchiaro Segretario Nazionale SIFO, “la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e’ sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. Insomma, “non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perche’ nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc. Chi e’ a conoscenza di aree di spreco specie se riveste incarichi di responsabilita’ a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche’ le stesse siano rimosse. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunita’, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all’apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si puo’ ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilita’ di crescita dei volumi di attivita’ della farmacia convenzionata, nessuna attivita’ commerciale o di lucro e’ legata alla professionalita’ dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettivita’ e nell’interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. E nell’ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove e’ normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre piu’ la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettivita’”. (AGI)
Red/Pat
Page 1 of 1Trasporti FARMACI: SIFO, IMPROPRIE E EMPIRICHE CRITICHE AREE SPRECO
12/02/2010http://www.trasporti-oggi.it/
SALUTE DOMANI ∞ IL PORTALE DEL BENESSERE
HOME PAGE:12/02/2010
SPESA FARMACEUTICA, SIFO E SINAFO: "NON ESISTONO VASTE AREE DI
SPRECO"
La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano come improprie ed empiriche le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”.
Pagina 1 di 1SPESA FARMACEUTICA, SIFO E SINAFO: "NON ESISTONO VASTE AREE ...
12/02/2010http://www.salutedomani.com/il_weblog_di_antonio/2010/02/spesa-farmaceutica-sifo...
A proposito di “vaste aree di spreco medicinali” « Fidest – Agenzia giornalistica/press agency
Fidest – Agenzia giornalistica/press agencyQuotidiano di informazione – Anno 22 n° 49
HomeChi siamoTesti FidestArchivioRichiedi una recensioneCollegamentiScrivi al direttoreContatti
A proposito di “vaste aree di spreco medicinali”
Pubblicato da fidest su sabato, 13 febbraio 2010
La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio – utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all’apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche, dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell’interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali.
Ads by Google
Acquisto Appartamenti Acquista un Immobile nella Tua Zona Scegli la Tua Casa e Contattaci ! Nuova-Costruzione.it
http://fidest.wordpress.com/2010/02/13/a-proposito-di-“vaste-aree-di-spreco-medicinali”/ (1 di 3) [20/08/2006 15.32.21]
Altro
FARMACI: SIFO E SINAFO, NON ESISTONO ''VASTE AREE DI SPRECO''(ASCA) - Roma, 12 feb - Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (Sinafo) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di ''vaste aree di spreco'' nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del tetto previsto. ''In realta' - afferma Laura Fabrizio, Presidente della Sifo - il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non e' stato rispettato semplicemente perche' e' stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu' alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci - continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, e' garanzia della sicurezza del paziente''. ''Con l'obiettivo di assicurare la massima qualita' possibile con le risorse realmente a disposizione - afferma Pietro Finocchiaro - Segretario Nazionale Sifo -, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e' sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi''. ''Non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del Sinafo - perche' nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc... Chi e' a conoscenza di aree di spreco - prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilita' a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche' le stesse siano rimosse''.
Page 1 of 1FARMACI: SIFO E SINAFO, NON ESISTONO ''VASTE AREE DI SPRECO'' - Altr...
16/02/2010http://notizie.virgilio.it/notizie/altro/2010/2_febbraio/12/farmaci_sifo_e_sinafo_non_e...
Libera l'informazione
Farmaci ospedale-Territorio distribuiti anche in farmaciada SALUTE DOMANI ∞ IL PORTALE DEL BENESSERE — 16 febbraio 2010 alle 22:05
Prenderà il via il primo marzo la distribuzione "per conto" dei farmaci inseriti nel
prontuario ospedale-territorio (quelli cioè che garantiscono la continuità tra le cure ospedaliere e
l´assistenza territoriale conseguente) da parte delle farmacie, con l´obiettivo di offrire ai
pazienti una duplice via di accesso. La distribuzione "per conto" è basata sull´acquisto diretto
dei farmaci da parte delle Aziende sanitarie a maggiore sconto e sulla distribuzione tramite
le farmacie convenzionate aperte al pubblico con la remunerazione del solo servizio reso.
Farmaci ospedale-Territorio distribuiti anche in farmacia
http://taggatore.com/articolo/farmaci-ospedale-territorio-distribuiti-anche-in-farmacia (1 di 4) [20/08/2006 15.50.52]
data
filtra per: Politica (2) | Palermo (1) | news internazionali (3)
Spesa farmaceutica, sifo e sinafo: "non esistono vaste aree di spreco"
Sifo | in Liquida
http://www.liquida.it/search/sifo/ (1 di 6) [20/08/2006 15.54.51]
La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il
Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano come improprie ed empiriche le recenti
affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di...
● 12 febbraio 2010
● |
Martedì, 16 Febbraio 2010
Lunedì, 15 Febbraio 2010
Per SIFO e SiNaFO non esistono “vaste aree di spreco”.
Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco”
nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto.
“In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi
totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto
innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che
nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”.
“Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario
Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”.
“Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative,attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment
(Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”.
Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del
rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all’apporto qualificato per una realeappropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni.
Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro
è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell’interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali.
“Inoltre – conclude Finocchiaro - nell’ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a lorodisposizione”. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio,
ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto -sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività.
Info: Ufficio stampa Intermedia
La professionalità del farmacista ospedaliero garanzia di spesa qualificata e senza perdite
Page 1 of 1La professionalità del farmacista ospedaliero garanzia di spesa qualificata e senza perd...
16/02/2010http://www.hcmagazine.it/news/politica-sanitaria/la-professionalit%C3%A0-del-farm...
Salute
Per SIFO e SiNaFO non esistono
“vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedalieraLA PROFESSIONALITA’ DEL FARMACISTA OSPEDALIERO GARANZIA DI SPESA QUALIFICATA E SENZA PERDITE
sabato 13 febbraio 2010 di Redazione Politica
Improprie ed empiriche. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano così le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto.
“In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener
g
Page 1 of 2Per SIFO e SiNaFO non esistono “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospe...
16/02/2010http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article9295
conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative,
attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”.
Il dirigente farmacista delle Aziende Sanitarie, inoltre, svolge un importante e qualificato apporto anche negli interventi per il contenimento della spesa territoriale relativi alla dispensazione dei farmaci attraverso le Farmacie di comunità, grazie sia ad un accurato controllo del rispetto della convenzione tra queste Farmacie, che erogano i farmaci ai cittadini e il Ssn che paga, sia all’apporto qualificato per una reale appropriatezza delle prescrizioni, sia alla promozione della prescrizione dei farmaci equivalenti, e ad altre azioni. Il contenimento della spesa farmaceutica territoriale deriva, quindi, da questi interventi, non tanto dal canale di distribuzione. Mentre si può ipotizzare che gli interessi manifestati da parte di associazioni dei farmacisti convenzionati verso i farmaci innovativi e costosi, possano essere mossi, anche , dalla possibilità di crescita dei volumi di attività della farmacia convenzionata, nessuna attività commerciale o di lucro è legata alla professionalità dei farmacisti che operano nelle Aziende Sanitarie che da sempre offrono il loro apporto qualificato a vantaggio della collettività e nell’interesse della pubblica amministrazione e non certo per motivi commerciali. “Inoltre – conclude Finocchiaro - nell’ambito dei reparti, il farmacista ospedaliero collabora attivamente insieme ai clinici non solo per il contenimento della spesa ma anche per la sicurezza del paziente. Elementi che la SIFO e il SiNaFO perseguono con tutti i mezzi a loro disposizione”. I farmacisti dirigenti ospedalieri e territoriali, pertanto, si sentono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale e - come di consueto - sono pronti attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vanta
gg
io della collettività.
Ufficio stampa
Intermedia
Page 2 of 2Per SIFO e SiNaFO non esistono “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospe...
16/02/2010http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article9295
SPESA FARMACEUTICA, SIFO E SINAFO: "NON ESISTONO VASTE AREE DI SPRECO"
12-02-2010 18:32 - Fonte: www.salutedomani.com
La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano come improprie ed empiriche le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”. “Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di
Page 1 of 1SPESA FARMACEUTICA, SIFO E SINAFO: "NON ESISTONO VASTE AREE DI ...
16/02/2010http://www.limegator.it/481535/spesa-farmaceutica%252C-sifo-e-sinafo%253A-%25...
spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO - perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di ...
SPESA FARMACEUTICA, SIFO E SINAFO: ʺNON ESISTONO VASTE AREE DI SPRECOʺ
La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (SiNaFO) bollano come improprie ed empiriche le recenti affermazioni su alcuni organi di stampa a proposito di “vaste aree di spreco” nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilità e lo sfondamento del tetto previsto. “In realtà – afferma Laura Fabrizio, Presidente della SIFO – il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non è stato rispettato semplicemente perché è stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a più alto costo, sono quasi totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci – continua Laura Fabrizio – utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell’ambito territoriale, è garanzia della sicurezza del paziente”.
“Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità possibile con le risorse realmente a disposizione – afferma Pietro Finocchiaro – Segretario Nazionale SIFO –, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero è sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell’ambito dell’appropriatezza e della razionalizzazione dei costi”. “Non esistono le supposte vaste aree di spreco – ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del SiNaFO – perché nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc… Chi è a conoscenza di aree di spreco – prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilità a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perché le stesse siano rimosse”.
Page 1 of 1SPESA FARMACEUTICA, SIFO E SINAFO: "NON ESISTONO VASTE AREE DI ...
16/02/2010http://www.teamleonardo.com/?p=642
13/02/2010 11.07.11 - Rassegna Stampa
FARMACI: SIFO E SINAFO, NON ESISTONO ''VASTE AREE DI SPRECO''
Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (Sinafo) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di ''vaste aree di spreco'' nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del tetto previsto.
Improprie ed empiriche. La Societa' Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo) e il Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri (Sinafo) bollano cosi' le recenti affermazioni a proposito di ''vaste aree di spreco'' nella spesa farmaceutica ospedaliera e in particolare riguardanti la loro non tracciabilita' e lo sfondamento del tetto previsto. ''In realta' - afferma Laura Fabrizio, Presidente della Sifo - il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera non e' stato rispettato semplicemente perche' e' stato empiricamente abbassato senza tener conto che i farmaci realmente innovativi, e quindi a piu' alto costo, sono quasi
totalmente quelli di esclusivo uso ospedaliero. Farmaci - continua Laura Fabrizio - utilizzati soprattutto per gravi patologie come cancro, malattie autoimmuni e infettive e che, in quanto innovativi, devono essere sottoposti a monitoraggio intensivo. Per questo, inoltre, il loro utilizzo in un contesto ospedaliero, piuttosto che nell'ambito territoriale, e' garanzia della sicurezza del paziente''. ''Con l'obiettivo di assicurare la massima qualita' possibile con le risorse realmente a disposizione - afferma Pietro Finocchiaro - Segretario Nazionale Sifo -, la spesa farmaceutica in ambito ospedaliero e' sempre attentamente controllata e monitorata dal farmacista delle Aziende Sanitarie, che coadiuva attivamente clinici e amministratori nell'ambito dell'appropriatezza e della razionalizzazione dei costi''. ''Non esistono le supposte vaste aree di spreco - ribadisce Giangiuseppe Console, Segretario Nazionale del Sinafo - perche' nelle Aziende Sanitarie, le farmacie ospedaliere attuano un costante monitoraggio delle terapie farmacologiche, soprattutto se costose e innovative, attraverso piani terapeutici, richieste motivate, applicazione di Linee guida e protocolli terapeutici, analisi di Health technology assessment (Hta), allestimento centralizzato di chemioterapici antiblastici ecc... Chi e' a conoscenza di aree di spreco - prosegue Console -, soprattutto se riveste incarichi di responsabilita' a livello nazionale, piuttosto che rilasciare generiche affermazioni, avrebbe il dovere di fare specifiche denunce perche' le stesse siano rimosse''. (ASCA)
Page 1 of 1Farmaci Sifo Sinafo Spreco Farmaci Sifo Sinafo Spreco Farmaci Sifo Sinafo Spreco
16/02/2010http://www.informatori.info/Rassegna_Stampa/Notizie_Informatori/ArticleId/289/FA...
NUMERO 24 ANNO 4
Pharma kronos Q U O T I D I AN O D ’ I N F O R M AZ I O N E F AR M A C E U T I C A
Aifa, a Glaxo solo 10% importo previsto Anche tale parziale importo può essere soggetto a r estituzione
Alla GlaxoSmithKline è andato solo il 10% dell'importo previsto dagli accordi di programma rela-tivi al triennio 2007-2009. Una somma "erogata dal ministero delle Finanze", che non sarà segui-ta da "ulteriori finanziamenti pri-ma della conclusione della valuta-zione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sul raggiungimento degli obiettivi previsti". E che po-trebbe dover essere restituita dal-l'azienda, in caso di inadempienze
rispetto a quanto stabilito nell'ac-cordo di programma. Lo precisa in una nota la stessa Aifa, dopo che alcuni mezzi di informazione ave-vano affermato che la Glaxo - che ha annunciato l'intenzione di chiudere il sito di ricerca di Vero-na - ha "incassato 26 milioni di euro dall'Aifa per finanziare la ricerca in Italia".
Margherita LopesSegue a pag. 2
» ALL’INTERNO
I farmacisti ospedalieri ribadiscono la loro posizione
Sifo, siamo una garanzia per il controllo della spesa ---------------------- Presentati a un simposio specialistico i dati positivi di tre farmaci
I nuovi anti-Gaucher a Miami ----------------------- A partire dal 30 giugno non sarà più a capo della Farmindustria Usa
Tauzin lascia Phrma ----------------------- Durante la discussione del decreto milleproroghe al Senato
Liberi farmacisti denunciano un ‘nuovo attacco’
16 febbraio 2010
Gsk sugli incentivi per la ricerca
Dopo le polemiche sui finan-ziamenti pubblici incassati al-l'interno degli accordi di pro-gramma, Gsk ribadisce di aver "da sempre autofinanziato la quasi totalità delle proprie spe-se e investimenti". Gsk precisa inoltre di aver al momento in-cassato solo il 10% dell'importo dell'incentivo in questione. "A seguito di regolari bando e gra-duatoria, Aifa e Gsk hanno sti-pulato un accordo di program-ma per investimenti in R&Spreclinica sul territorio italiano negli anni 2007-9". L'accordo di programma si è concluso a di-cembre, "salvo una proroga di 9 mesi per alcune attività". Nel 2007-8-9 Gsk "ha effettuato i programmati investimenti. Se-condo i dati 2007-8 e una stima preliminare per il 2009, la spesa complessiva per il funziona-mento del centro di Verona nello stesso triennio è stata di 389.150.998 euro". La multina-zionale è risultata destinataria "di un incentivo di 23.697.226 euro per la ricerca preclinica e 3.845.896 per la produzione". L'erogazione dell'incentivo "è stata disposta, a oggi, per la somma di 2.369.722,60 euro per la ricerca preclinica e 384.589 per la produzione, pari al 10% dell’importo". L'incasso è avve-nuto il 9 dicembre e l'importo per la ricerca preclinica " al net-to delle imposte è risultato pari a 1.625.629,70 euro".
» PHARMAMARKET Sanofi punta a superare Novo Nordisk nel diabete Sanofi-aventis punta a privare Novo Nordisk della sua leadership mondiale nel settore dei farmaci antidiabete. Un'impresa non facile, dato che l'azienda danese ha visto crescere del 25% le vendite nel 2009 e ha ottenuto il via libera negli Stati Uniti per un nuovo importante medicinale, Victoza (liraglutide). L'obiettivo, ha assicura-to Hanspeter Spek, presidente Global Operations del gruppo parigino rimane comunque saldo nei programmi per il futuro di Sanofi, che ha identificato il diabete come priorità e ha creato una divisione globale apposita per sedimentare la propria posizione nel comparto. Lo stesso Ceo Viehbacher ha ricordato che il mercato è destinato a progredire grazie alla crescita del numero di persone che, nei Paesi emergenti, intraprendono stili di vita 'all'occidentale'. In sintesi, entro tre anni il gruppo francese mira a conquistare la guida del settore.
“Con l’obiettivo di assicurare la
massima qualità possibile con le
risorse a disposizione, la spesa far-
maceutica in ambito ospedaliero è
sempre attentamente controllata e
monitorata dal farmacista delle
Aziende sanitarie, che coadiuva
clinici e amministratori per
l’appropriatezza e la razionalizza-
zione dei costi”. A garantirlo è Pie-
tro Finocchiaro, segretario naziona-
le della Società italiana di farmacia
ospedaliera e dei servizi farmaceu-
tici delle aziende sanitarie (Sifo). “Il
tetto della spesa farmaceutica ospe-
daliera - aggiunge Laura Fabrizio,
presidente Sifo - non è stato rispet-
tato semplicemente perché è stato
abbassato senza tener conto che i
medicinali realmente innovativi, e
quindi a più alto costo, sono quasi
totalmente quelli di esclusivo uso
ospedaliero. Questi prodotti, utiliz-
zati soprattutto per gravi patologie
come cancro, malattie autoimmuni
e infettive, in quanto innovativi
devono essere sottoposti a monito-
raggio intensivo. Per questo, il loro
impiego in un contesto ospedaliero,
piuttosto che nell’ambito territoria-
le, è garanzia della sicurezza del
paziente”. “Non esistono le vaste
aree di spreco di cui si è parlato
recentemente – dice Giangiuseppe
Console, segretario nazionale del
del Sindacato nazionale farmacisti
ospedalieri (Sinafo) - perché nelle
Aziende sanitarie le farmacie ospe-
daliere attuano un costante monito-
raggio delle terapie, soprattutto se
costose e innovative. Chi è a cono-
scenza di aree di spreco, soprattutto
se riveste incarichi di responsabilità
a livello nazionale, piuttosto che
rilasciare generiche affermazioni,
dovrebbe fare specifiche denunce
perché le stesse siano rimosse”.
Barbara Di Chiara
Sifo, siamo garanzia
controllo spesa