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COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE DELLA SALUTEDELLA SALUTE
Maria Cristina Caratozzolo
Dipartimento di Scienze della Comunicazione
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
Il 25% dei decessi per cancro
è dovuto al fumo…
Il fumo provoca
350.000 attacchi cardiaci l’anno…
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
…ALLORA PERCHE’
NON SMETTIAMO DI FUMARE?
Perché l’uso del preservativo non è così diffuso, o i test di screening precoce non sono effettuati con regolarità??
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
MESSAGGI SULLA SALUTEMESSAGGI SULLA SALUTE
Su quali elementi e informazioni puntare per essere efficaci?
Evidenziare i benefici di un comportamento? O i costi del non attuarlo? Dati, cifre, numeri sono ben compresi dagli
utenti?
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
MESSAGGI SULLA SALUTEMESSAGGI SULLA SALUTE
Messaggi con lo stesso contenuto ma presentati in modo diverso producono effetti diversi:
Effetto “Framing”Ruolo delle emozioni
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING
(Tversky & Kahneman, 1981)
“Problema della malattia asiatica”
Ci si deve preparare a una malattia asiatica che potrebbe provocare la morte di 600 persone.
Ci sono due programmi da adottare…
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING
(Tversky & Kahneman, 1981)
“Problema della malattia asiatica”
Il programma A salverà 200 persone Il programma B ha 1/3 di probabilità di
salvare tutti e 2/3 di non salvare nessuno
Preferenza per A nel 72% dei casi
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING(Tversky & Kahneman, 1981)
“Problema della malattia asiatica”
Con il programma C moriranno 400 persone Con il programma D c’è 1/3 di probabilità che
nessuno muoia e 2/3 che muoiano tutti
Preferenza per D nel 78% dei casi!!!
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING
Fattori che determinano la scelta: Certezza dell’esito
(200 persone si salvano, 400 persone muoiono)
– in relazione al frame
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING
Teoria del Prospetto le persone considerano le perdite più
salienti dei corrispondenti guadagni le persone sono più propense a fare
scelte rischiose nel dominio delle perdite
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING
Teoria del Prospetto
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING
Teoria del Prospetto
Efficace se applicata al tema della salute:
frame di perdita autoesame del seno mammografia amniocentesi test HIV
Comportamenti di individuazione (rischio)
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
EFFETTO FRAMINGEFFETTO FRAMING
Teoria del Prospetto
Efficace se applicata al tema della salute:
frame di guadagnoUso del preservativoUso di creme solari
Comportamenti di prevenzione (non comporta rischio)
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
Dimensione affettiva (“affect”) – particolarmente influente in casi di alternative complesse e poco familiari
Es. scelta fra diversi trattamenti medici
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
L’affect funge da informazione aggiuntiva nel processo di comprensione del messaggio:
Se lo stimolo induce un’emozione negativa
l’individuo tenderà ad adottare comportamenti per diminuire o eliminare quell’emozione.
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
Se lo stimolo induce un’emozione positiva
l’individuo tenderà ad adottare comportamenti per mantenerla o potenziarla.
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
Spesso l’informazione medica è strasmessa con serie di numeri e dati…
… non sempre i soggetti riescono ad attribuire un reale significato ai semplici numeri
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
Semplici indicatori di quantità non aiutano i pazienti a comprendere effettivamente la qualità del trattamento.
Es. scelta fra trattamenti A e B
con e senza etichette categoriali
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
CANALECANALE
Più che il gergo tecnico, in medicina è efficace l’uso di:
indicazioni qualitative immagini e rappresentazioni grafiche che
accompagnino il testo
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
I dati qualitativi nel messaggio
rappresentano dei marcatori affettivi
e fungono anche da innesco dei comportamenti da adottare.
in funzione del coinvolgimento
emotivo individuale!
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
L’effetto del frame negativo per i comportamenti di individuazione di una malattia è mediato dal coinvolgimento individuale…
…persone molto coinvolte per una determinata patologia saranno più influenzate dal frame negativo
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
Esperimento sul test per il colesterolo
Condizione A: “anche le persone sotto i 25 anni sono a rischio di patologie cardiache”
Condizione B: “principalmente le persone anziane sono a rischio di patologie cardiache”
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DELLE EMOZIONIRUOLO DELLE EMOZIONI
Tendenza ad aumentare la stima del rischio in caso di coinvolgimento elevato:
l’esperienza vissuta (affect) aumenta l’informazione effettiva del messaggio, alterando le probabilità oggettive
Es. stress da cancro
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Una buona strategia è fornire indicazioni sui rischi centrate sulla persona, anziché percentuali generalizzate.
La modalità personalizzata aumenta la salienza dell’informazione e la percezione del coinvolgimento personale
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Es. screening per il cancro al colon retto Gruppo A: solo dati generali Gruppo B: dati generali + rischio assoluto Gruppo C: dati generali + rischio comparativo
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Es. screening per il cancro al colon rettorisultati: l’intenzione di effettuare lo screening è
maggiore in B che in A maggiore in C che in B
Confrontare il proprio rischio con quello di altre persone impegna i soggetti ad una analisi più profonda delle informazioni