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teodoro-marchese
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Comunicazione
L’equazione errata
+ info = + conoscenza = + benessere
È errata perché?
Comunicazione: cosa non è?
• Non è il semplice invio di info tra emittente e ricevente con un codice convenzionale e in un contesto più o meno coerente
• Non basta conoscere info poiché essa è materia inerte se non coinvolge il soggetto
• Non è abbondanza di info poiché occorre far attenzione all’inquinamento semiotico
• L’informazione implica un up and down cioè un erogatore superiore e un soggetto debole e passivo
Comunicazione: cos’è?• Etimologia dal latino communis, ossia
condivisione, impegno reciproco e negoziazione • Dunque è un progetto condiviso tra 2 o più
soggetti con parità di ruolo e partecipazioneparità di ruolo e partecipazione• Per attivare la memorizzazione è necessaria la
concentrazione, la selezione, l’interpretazione, l’associazione
• Per comunicare è necessario un medium un mezzo, un rito, un ambiente di condivisione
I segreti di un’efficace comunicazione
• Selezionare le info (per quantità e qualità)
• Adeguare il registro linguistico (al destinatario, al contesto e allo scopo)
• Tenere conto della relazione/interazione
• Considerare il feedback e riformulare il messaggio
Comunicazione orale• Garantisce uno scambio di energia più coerente e
vero, coinvolge tutti i sensi e i tipi di intelligenza, rapporto uno-uno o uno-molti o molti-molti ma sequenziale
• Si colora di tratti para, extralinguistici e prossemici (tono voce, postura, espressione del volto, vicinanza fisica), attraverso cui si veicola la maggior parte del messaggio
• Vi è un certo grado di riflessività, è irripetibile• Il controllo del ritmo è negoziabile• È limitata dallo spazio e dal tempo
Comunicazione scritta• Rispetto a quella orale è più libera (il lettore
decide quando, cosa e come leggere) e condizionata (lo scrittore guida il lettore attraverso la sua “creatura”)
• Implica maggior riflessività e partecipazione, è ripetibile
• Coinvolge la vista, usa una memoria più stabile, lascia tempo all’elaborazione
• Il controllo del ritmo è in mano al lettore
• Non è limitata da spazio e tempo
Comunicazione televisiva• Il controllo del ritmo è quasi del tutto in mano
all’emittente, rapporto uno-molti
• È limitata dal tempo (se non hai un dispositivo di registrazione)
• Sfrutta la vista e la costringe ad un super lavoro di rapida cattura di fotogrammi e info, spesso non lascia tempo per l’elaborazione
• Utile strumento di plagio (uso eccessivo di imperativi) e di diffusione di messaggi subliminali
La tecnologia: i media
• La tecnologia di supporto e potenziamento dell’attività di significazione e comunicazione è un medium in senso stretto
• I media sono diversi dalla altre agenzie educative o comunicative come la scuola poiché
a) sono più autonomi ideologicamente e politicamente
b) sono più veloci nel raggiungere il soggetto
I media
• MASS MEDIA: stampa radio tv cinema• SELF MEDIA: registratore
videoregistratore• INTERPERSONALI: telefono fax• PERSONALI: computer• TELE MEDIA: trasmissione telematica e
telecomunicazioni• MEDIA DIGITALI: ICT (Information and
Comunication Technologies), detti nuovi media
La famiglia dei media
LIBROGIORNALE
TV RADIO CINEMA
POSTAFAX
FACCIA A FACCIATELEFONO
VIDEOTELEFVIDEO CONFERENZA
dinamico
statico
Web Chat
CD rom MUDpersonaleimpersonale
Contatto tra soggetti
• Rapporto uno-molti: tv cinema radio (centrico)
• Rapporto uno-uno: telefono posta (alternato o bipolare)
• Rapporto molti-molti: cyberspazio (acentrico)
Cultura di massa
• Gli oppositori vedono molti rischi nella produzione della cultura di massa poiché si irradia da un solo punto
a) Standardizzazione
b) Manipolazione politica
c) Diminuzione progressiva dell’autonomia
La conoscenza e gli ipertesti
• Gli ipertesti sono più democratici e creativi
• La rete mette in comunicazione sinergica i saperi, ne aumenta il potenziale visto che mette in relazione più attori
• La conoscenza esiste solo in parte nella nostra mente, perché la maggior parte si trova su dispositivi esterni al soggetto (un libro, pc, risorse umane etc.)
Gli ipertesti: vantaggi
• È l’insieme di immagini statiche, animazioni e suoni (info più completa)
• Non è sequenziale (l’utente è un navigatore libero dentro uno spazio chiuso) appare più comodo della carta stampata
• Offre nuove prospettive, consente di spaziare, fa diventare più consapevoli circa i criteri di lettura e significazione della realtà
• Favorisce la memoria associativa• È utile a chi ha un pensiero complesso e
strutturato
Gli ipertesti: svantaggi
• È più confusionario e dispersivo: le info sono in ordine sparso (anche se con i link sono chiari certi nessi logici che si dovrebbero creare autonomamente)
• Tendono a creare una mente frammentaria in chi non ne possiede ancora una strutturata
• Tendono a creare disturbi di attenzione
Internet: siti accurati e siti inaffidabili• Occorre insegnare
– che non tutto ciò che sta sul web è vero (anche se accattivante e/o apparentemente scientifico)
– a fare una ricerca critica di selezione delle fonti di informazione
– a mettere in relazione le varie fonti
– come distinguere siti “sicuri” (legati a enti o istituzioni) e siti sospetti
– ad usare un libro come una bussola
ICT: i media digitali
• Con il passaggio da analogico a digitale e con una sempre maggior efficienza dell’interfaccia, sono possibili manipolazioni che migliorano il prodotto, ma lo alterano inventando mondi (suono, immagine e movimento) surreali che diventano fisicamente percettibili e controllabili dai sensi
• L’irreale diventa reale
• SIMULAZIONE
• MULTIMEDIALITA’
• REALTA’ VIRTUALE
Creano mondi parallelicreatività: max in chi crea, meno in chi fruisce
(l’utente però si diverte o potrebbe a sua volta creare)
Simulazione
• Rappresentazione simbolica, reale o fittizia, ove il segno è svincolato da ogni necessità di invio al reale
• Applicabile laddove fare un’esperienza reale può essere dannoso, scomodo, privo di una certa riflessione in itinere
Multimedialità
• Uso di sistemi simbolici in cui l’utente è
a) passivo (tv cinema) b) attivo (videogioco)
In ambito educativo se si riesce a coinvolgerlo emotivamente ed intellettualmente l’apprendimento diventa più efficace e rapido
Realtà virtuale
• Interfaccia più naturale che immerge l’utente nell’illusione (più è forte più il programma è efficace)
• In ambito educativo favorisce la creatività, propone situazioni in cui è difficile che l’allievo si trovi
Rischi
• contaminazione costante tra realtà e finzione
• perdita del contatto con il reale
• difficoltà di decodifica del reale
• standardizzazione delle risposte emotive
• confusione percettiva, emotiva e cognitiva
Rete e cyberspazio• Il termine cyberspazio ha origine nel romanzo di
Gibson dal titolo “Neuromancer” del 1984• La rete per antonomasia è Internet• Si creano “ambienti” virtuali di comunicazione e
relazione• È sinonimo di indipendenza, apertura, libertà (è
il contrario di one up/one down, di omogeneità, struttura organizzata e gerarchica)
• Crea comunità e relazioni più o meno stabili eludendo la lontananza fisica (è qui la sua virtus)
• Risponde al bisogno esistenziale di comunicare sempre più direttamente (velocemente e liberamente), di entrare in contatto laddove viviamo isolati e soli
• Fa convivere gli opposti: elimina la riservatezza e permette di nascondersi; è un’attività individuale ma aperta alla condivisione; si accetta o si rifiuta l’altro senza filtri
• Permette alle “maschere” di assumere una vita autonoma e potente (creazione di io multipli pro tempore o stabili?)
Comunicazione Mediata dal Computer
• La relazione è condizionata dall’interfaccia tecnologica, si avvale (limitatamente) di componenti acustico-visive
• La CMC può essere tra uno-molti, uno-uno, molti-molti
• Attenua discriminazioni ed è più democratica
• Occorre un’ecologia comunicativa per eliminare il sovraccarico (overload)
CMC• Usa max il messaggio di testo, ma può
avvalersi di quelli multimediali
• Rispetto all’orale è limitata nei tratti extralinguistici e prossemici, ergo il codice si carica di elementi enfatici, lascia un certo tempo di elaborazione e riflessione
• Nasce un nuovo linguaggio (non sempre corretto!) a metà strada tra scritto e orale e che oscilla tra immediatezza e ridondanza