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Comunicazione, linguaggio e racconto nelle prime fasi della
riorganizzazione del Sé
Marina Farinelli
Servizio di Psicologia Clinica – Ospedale Riabilitativo Accreditato «Villa Bellombra», Bologna
Dipartimento di Psicologia – Università degli Studi di [email protected]
Simposio nazionale Torino, 29-30 Novembre 2013Riabilitare la comunicazione. Tecniche e tecnologie applicate
Sabato 30 Novembre
L’approccio relazionale nella riabilitazione dell’afasia
Caso Clinico : Anna
Il disturbo del linguaggio, si associa a una disorganizzazione del Sè con deficit cognitivi. L’esordio acuto fa seguito a una lesione cerebrale sinistra su pregressa atrofia. Attraverso il metodo clinico psicodinamico si mette in luce il ruolo dei fattori comunicativo-relazionali nel processo riabilitativo. Si evidenzia in particolare come quelli impliciti possono ostacolare i progressi delle terapie o portare un positivo contributo
Il processo riabilitativo e le prospettive teoriche
La Medicina Psicosomatica : rappresenta un approccio olistico comprensivo e integrato alla persona e alla pratica clinica; evidenzia la relazione tra le varie determinanti biologiche, psicologiche e sociali nella salute e nella malattia; [1, 5]
La Neuropsiconalisi : vuole superare il dualismo mente- cervelllo; sposta il focus sulla soggettività: il cervello viene studiato dalla prospettiva del Sé; la matrice relazionale è ritenuta fondamentale nella neuroplasticità del Sé e si assume che il cervello si sviluppi in essa [ 6, 10, 15]
• Self-relatedness: relazione tra stimoli e significati per il Sé: importanza di aree corticali e sottocorticali delle strutture della linea mediana del cervello [12]
• Implicazioni per la riabilitazione
Sé e self-relatedness
Modulazione top-dow
n
Mod
ulaz
ione
bott
om –
up
…. del “lungo cammino insieme”…
• Il Sé: unità psicosomatica [1], senso del Sé [10] e della continuità dell’esistenza (implicita ed esplicita)
• “Proto-Sé” o “Sé corporeo”• Il “ Sé minimo” : un basilare senso di Sè che è
sempre parte della nostra esperienza del mondo
Approccio comprensivo al Sé
• il Sé autobiografico e narrativo: elaborazione cognitiva e linguaggio verbale
• Il “Sé sociale”: le relazioni e la matrice culturale
Il Sé preverbale- presimbolico
•L’inconscio non rimosso: è un nucleo primitivo inconscio del Sé che non può andare incontro a rimozione; precede la rimozione contenitore di esperienze somato-sensoriali precoci e pre-verbali regolate da meccanismi di difesa primitivi
•La memoria implicita: archivio di esperienze relazionali precoci somato-sensoriali della storia e affettiva dell’infanzia preverbale o persino prenatale; aree posteriori della corteccia associativa, del cervelletto e dei nuclei della base[8]
I meccanismi di difesa • Inconsci, limitano il dolore mentale; hanno finalità adattiva
ma possono diventare disfunzionali; hanno correlati neuronali
• internalizzanti (p.es. introiezione) e esternalizzanti (p.es. proiezione o l’acting out), primitivi (p.es., la scissione, l’identificazione proiettiva e il diniego) ed evoluti (p.es., identificazione, la sublimazione e l’intellettualizzazione)
• Implicazioni per la riabilitazione: - Stile difensivo e alleanza terapeutica - la “ sindrome dell’emisfero destro” - la inibizione/disinibizione
• le difese vanno prima di tutto rispettate ma possono essere modulate dall’intervento psicologico e dallo stile relazionale e comunicativo (attenzione ai canali impliciti)
[2 A, 11, 7]
I meccanismi di difesa lesioni e regioni cerebrali
S
D
“Osservazioni psicoanalitiche su un caso di Afasia di Broca: lutto normale”
“Osservazione psicoanalitica su cinque casi di danno perisilviano destro: fallimento del processo del lutto “
• Le emozioni positive: eplorazione /ricerca; cura; gioco
• Le emozioni negative: paura;rabbia;tristezza
• Sistemi neuronali e circuiti neurotrasmettitoriali sottocorticali
Le emozioni e sistemi motivazionali di base
• Le complesse reti neurali di regolazione e integrazione dei sistemi
[13, 4]
L’ Attaccamento
Sistema relazionale e comportamentale complesso legato al bisogno di protezione dal pericolo; ricerca di vicinanza fisica e successivamente affettiva con una figura sentita in grado di garantire protezione; caratterizzato da ricerca di vicinanza –protesta per la sparazione-effetto base sicura; sicuro, insicuro evitante/ ansioso
Attaccamento , maturazione del
cervello e neuroplasticità
[2, 1, 3, 14]
Gli stili di attaccamento
1. Sicuro: è caratterizzato dalla capacità di vivere esperienze intime, di porsi con la figura di attaccamento in una posizione di reciprocità e di offrire e ricevere aiuto se necessario
2. Insicuro evitante: è caratterizzato dalla tendenza a minimizzare e distanziare i sentimenti negativi del Sé (rabbia, paura, vulnerabilità), a non coinvolgersi nella vita di coppia e a non chiedere aiuto agli altri
3. Insicuro ansioso/ambivalente: è caratteristico delle persone continuamente preoccupate rispetto all’affidabilità e alla disponibilità della propria figura di attaccamento
Caso Clinico : Anna
Si tratta di un caso di grave disorganizzazione del Sè. Il disturbo del linguaggio si associa a grave deficit cognitivo insorto a seguito di una lesione cerebrale sinistra su pregressa atrofia. Attraverso il metodo clinico psicodinamico si evidenzia il ruolo dei fattori comunicativo-relazionali e nel processo riabilitativo. In particolare attraverso canali impliciti possono ostacolare o porre le basi dei progressi della terapia .
- Precedente atrofia cerebrale
TAC: lesione parieto-temporo insulare sinistra
Anna è una donna anziana. Due ricoveri consecutivi in ospedale per riabilitazione intensiva : Trauma cranico e rottura del femore entrambe da caduta accidentale in casa
Lesione temporale sin lesione parietale sinLesione temporale sin
- Disturbo del linguaggio: afasia fluente complicata da
- Compromissione grave delle funzioni cognitive , confabulazione ,disturbo della memoria e dell’attenzione
- Emiplegia destra di non grave entità - Grave disturbo del comportamento: agitazione,
disturbo del ritmo sonno-veglia , rifiuto del cibo- Rabbia e Paura sono le emozioni prevalenti e sono
espresse attraverso gli agiti comportamentali- Prevale uno stile difensivo esternalizzante di tipo
immaturo.
Quadro clinico da valutazione multidiscipliare
L’intervento psicoterapeutico : I luoghi i fatti e gli affetti
in palestra…
in stanza…
dai colloqui con il marito…
e dai campi da sci del passato…
Conclusioni
L’intervento psicoterapeutico mirato , sin dalle prime fasi del processo riabilitativo, facilita la neuro-plasticità del Sé, consente un migliore adattamento, consente di mantenere l’intima relazione tra comunicazione linguaggio e narrazione atta al ritrovamento di una continuità esistenziale
Grazie! ad Anna e all’Ospedale Riabilitativo «Villa
Bellombra» di Bologna
e a tutti voi per l’attenzione!
Immagine di S. Cimarosti, A. Cimenti
-[1] Baldoni F. (2010). La prospettiva psicosomatica. Il Mulino Editore.
-[2] Bowlby, J. (1989). Una base sicura. Raffaello Cortina Editore.
-[2A] Cramer P. (2006). Protecting the Self, Guilford Press.
-[3] Coan, J. A. (2010). Adult attachment and the brain. J. Soc. Pers. Rel. Vol. 27(2): 210–217.
-[4] Farinelli, M., Panksepp, J., Gestieri, L., Leo, M. R., Agati, R., Maffei, M., Leonardi M. & Northoff, G. (2013). SEEKING and depression in stroke patients: An exploratory study. Journal of clinical and experimental neuropsychology, 35(4), 348-358.
- [5] Grandi S., Rafanelli C., Fava G. (Ed) (2011). Manuale di Psicosomatica. Il Pensiero Scientifico Editore.
-[6]Kaplan-Solms K, Solms M.(2002). Neuropsicoanalisi: un'introduzione clinica alla neuropsicologia del profondo. Raffaello Cortina Editore.
BIBLIOGRAFIA
- [7] Lingiardi, V. Madeddu. I meccanismi di difesa, nuova ed. Raffaello Cortina Editore.
- [8] Mancia M. (2004) Sentire le parole: archivi sonori della memoria implicita e musicalità del transfert. Bollati Boringhieri.
-[9] Narvez, D., Panksepp, J., Schore, A.N. & Gleason, T.R. (Eds.) (2012). Evolution, Early Experience and Human Development: From Research to Practice and Policy. Oxford University Press.
- [10] Northoff, G. (2011). Neuropsychoanalysis in practice: Brain, self and objects. Oxford University Press.
- [11]Northoff G., Bermpohl F., Schoeneich F., Boeker H. (2007). How Does Our Brain Constitute Defense Mechanisms? First-Person Neuroscience and Psychoanalysis. Psychother Psychosom 2007; 76: pp. 141–153.
- [12] Northoff G., Heinzel A, De Greck M., Bermpohl F., Dobrowolny H., Panksepp J. (2006). Self-referential processing in our brain--a meta-analysis of imaging studies on the self. Neuroimage, 2006 May 15;31(1): pp. 440-57.
- [13] Panksepp J. (1998). Affective neuroscience: The foundations of human and animal emotions. Oxford University Press.
- [14] Shaver, P. R., & Mikulincer, M. (2007). Adult attachment strategies and the regulation of emotion. In J. J. Gross (Ed.), Handbook of emotion regulation (pp. 446-465). Guilford Press.
- [15] Solms, M., & Turnbull, O. (2004). Il cervello e il mondo interno: introduzione alle neuroscienze dell'esperienza soggettiva. Raffaello Cortina Editore.