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Il programma si propone come una messa in musica della vita della poetessa e scrittrice Christine de Pizan (1362 – 1431) ripercorrendo alcune delle città dove fu attiva (Bologna, Venezia e Parigi) Anonimo O bella rosa, o perla angelicata, (Bologna,Bib.Universitaria,Ms2216,XIVsecolo) Anonimo Ductia, (Londra, BritishLibrary, MsHarley978, XIVsecolo) Anonimo Mercé te chiamo, (Bologna, Bib.Universitaria, Ms.2216, XIVsecolo) Jacob de Senleches (?‐1395) La harpe de mélodie (Chicago, Newberry library, MS54.1, ca1395) Guillaume Dufay (1397‐1474) Ma plus mignonne de mon cueur Gilles Binchois (1400–1460) Adieu mes très belles amours Anonimo Adieu mes très belles amours, (Das Buxheimer Orgelbuch, Monaco, Bayerische Staatsbibliothek, Cim.352b/Mus.Ms.3752, ca1460) Gilles Binchois Dueil angoisseus (Testo di Christine de Pizan) Gilles Binchois Triste plausi (Testo di Alain Chartier) Anonimo Lamento e Rotta di Tristano (London, BritishLibrary, MSAdd.29987, ca.1400) Anonimo J’ay pris amours à ma devise, (Chansonnier de Jean de Monchenu, Paris, Bibliothèque Nationale, Rothschild2973, ca1470) Heinrich Isaac (1450–1517) J’ay pris amours à ma devise Anonimo Costantia (Codex Faenza) Anonimo Perla mya cara, (Chansonnier de Jean de Monchenu) Haynevan Ghizeghem (ca.1445–1476) De tous biens plaine John Dunstable (ca.1390–1453) O rosa bella (Chansonnier de Jean de Monchenu) Salone d’Onore Produzioni Armoniche Miho KAMIYA, soprano Laureata e diplomata in canto presso l’Università statale di Belle Arti e Musica di Tokyo si è ivi addottorata in canto barocco. Ha studiato musica medievale con Rebecca Stewart in Olanda e si è diplomata in canto barocco con Cristina Miatello al Conservatorio Dall’Abaco di Verona. Ha vinto il secondo premio al ”Concorso dell’Associazione della Musica Classica” di Tokyo e si è qualificata alla selezione speciale per il “Debut Concert for Young Artists” al Tokyo Bunka Kaikan. È stata finalista in vari concorsi. Ha vinto una borsa di studio della Fondazione Nomura Cultural Foundation di Tokyo per specializzarsi in musica rinascimentale e barocca in Italia. Dopo aver debuttato a Tokyo ne “L’Incoronazione di Poppea” di Monteverdi, ha preso parte a varie esecuzioni operistiche e cameristiche. Attualmente si è stabilita in Italia dove fa parte dei gruppi “Concerto Segreto”, “Armonia delle Sfere”, “Le Concordanze”. “Le Produzioni Armoniche” con i quali si esibisce con programmi prevalentemente di musica barocca e rinascimentale in diverse città italiane. Ha preso parte a prime esecuzioni assolute di compositori contemporanei e a riscoperte musicologiche di autori del passato. Ha di recente inciso un CD ‘Madrigali per Laura Peparara’ per la casa Tactus (TC.530001) con musiche di Luzzaschi, Virchi e Agostini per canto e clavicembalo. Nozomi SHIMIZU, flauti Nata a Tokyo (Giappone), laureata in Esecuzione Strumentale, con specializzazione in Musica Strumentale Antica presso la Facoltà di Musica dell’Università TOHO GAKUEN DAIGAKU di Tokyo. Dal 1989 vive in Italia, dove ha ampliato le sue conoscenze musicali studiando alla Scuola Civica di Milano con Pedro Memelsdorff, in particolare sulla musica medievale. Si è diplomata nel 1995. Ha frequentato i corsi di perfezionamento con Marion Verbruggen, Kees Boeke. Svolge attività concertistica con vari complessi musicali tra cui Cappella musicale di S. Giacomo Maggiore di Bologna, ISIS, Ensemble Ars Creandi, Fortuna Ensemble. Ha suonato in vari Festival musicali in Italia e in Europa, ha due incisioni Cd dalla casa discografica Tactus. Recentemente ha iniziato una collaborazione con gli artisti di campo “non musicale” occupandosi degli effetti sonori della rappresentazione scenica. Dal 2004, insegna nel Centro Artistico di Educazione alla Musica Le Nuove Ignote Note. Marianne GUBRI, arpa gotica Ha cominciato lo studio dell’arpa celtica diplomandosi nel 1997 al Conservatorio di Lannion (Francia). In seguito, ha studiato l’arpa medievale rinascimentale e barocca a Parigi (Centre de Musique Medievale), a Tours (Conservatoire National de Région) a Neuburg an Der Donau e a Verona (Conservatorio Dall’Abaco). Ottiene nel 2002 il Diploma in Arpa Barocca al Conservatorio di Tours e la Laurea in Musicologia presso il Centre d’Etudes Supérieures de la Renaissance (Università F. Rabelais di Tours) con un soggiorno di studio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Sta svolgendo un corso di Dottorato di Ricerca in Musicologia (Université de Tours – Università di Bologna) sulle rappresentazioni letterarie ed iconografiche delle cantanti italiane tra Cinque e Seicento. Dal 2004 al 2008 ha collaborato col Museo della Musica di Bologna. E’ stata insegnante diarpa rinascimentale al Conservatorio di Ferrara dal 2006 al 2008 ed insegna l’arpa alla Scuola “Arpeggi” di Bologna da lei stessa fondata nel 2008; è concertista, ricercatrice e traduttrice specializzata in iconografia musicale e autrice di una mostra iconografica sulle cantanti italiane. Dal 1997 si esibisce in numerosi concerti e tournées internazionali (Messico, Olanda, Portogallo, Spagna, Francia, Italia), da solista, in duo o con diversi ensembles specializzati (Doulce Mémoire, Accademia degli Astrusi, Accademia dei Virtuosi, Concento ecclesiastico, Produzioni Armoniche…). Chi è Christine de Pizan? “Femme Italienne” come si definisce Lei perché nata a VE nel 1365, vissuta a Pizzano vicina a BO, e poi in Francia alla corte di Carlo V. In Francia ha operato diventando la prima donna intellettuale di professione tra la fine del 1300 ed i primi del 1400. La sua storia è piena di primati. E’ senz’altro la prima donna ad aver fatto della scrittura una professione, prima in ognuno o quasi dei campi dove si è impegnata: quello storico e biografico, quello pedagogico fino all’ambito cavalleresco militare e politico. Prima imprenditrice, perché creò un’azienda per veicolare le proprie idee in modo che arrivassero in forma gradita in quegli ambienti elevati, la corte francese ad es., dove si aspettava sostegno. Era una sorta di editore per un atelier che copiava i manoscritti letterari che andavano di moda. Poi editore di se stessa, dei suoi testi, miniature comprese. Prima a curare perfino la sua immagine di intellettuale impegnata: scene ricorrenti nelle miniature dei suoi libri la ritraggono di blu vestita allo scrittoio, al lavoro, o mentre consegna le sue opere. Così è diventata quasi una “first lady” del medioevo, una dominatrice della scena culturale, con modalità allora inedite per una donna. Se non prima, tra le prime ad essere istruita, per volontà del padre, contraria la madre; perciò colta in un’epoca in cui poche donne sapevano leggere e scrivere, ma prima a convertire la sua istruzione in professione quando rimase vedova giovanissima. Tra le poche a seguire una regola particolare, di carattere non religioso, quella delle donne che volevano uscire dalla loro condizione predestinata e partecipare alla vita culturale del paese senza chiudersi in un monastero. Prima nell’essere oppositrice fiera e coraggiosa dei pregiudizi della sua epoca contro le donne, in nome del credo che cultura e virtù non avevano sesso, essendo lei con la sua professione dimostrazione vivente della insostenibilità della inferiorità naturale della donna. Unica, cosa incredibile, donna del primo ‘400, a difendere pubblicamente la dignità femminile senza finire sul rogo, anzi affermandosi come donna intellettuale degna di ascolto. Nel suo “Città delle Dame” auspica un luogo dove si riconosca la dignità della donna, operazione frutto di un miglioramento delle relazioni tra gli uomini e le donne ma anche del riconoscimento che lasciare le donne nell’ignoranza era un modo per teorizzare la loro naturale inferiorità. Ecco perciò il suo impegno pedagogico che si concentra sulla necessità di “Portare la Conoscenza alle Donne”. La rigenerazione individuale e collettiva doveva attuarsi attraverso l’educazione delle giovani generazioni a partire dalla formazione quotidiana affidata alle donne.

Concerto 8 maggio a Belriguardo

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Presentazione del concerto

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Palazzo ludovico il moro P194 Casa Romei 342

Santa francesca Blu reflexAriostea 725

Marfisa Purple

Il programma si propone come una messa in musica della vita della poetessa e scrittrice Christine de Pizan (1362 – 1431) ripercorrendo alcune delle città dove fu attiva (Bologna, Venezia e Parigi)Anonimo

O bella rosa, o perla angelicata, (Bologna,Bib.Universitaria,Ms2216,XIVsecolo)

Anonimo Ductia, (Londra, BritishLibrary, MsHarley978, XIVsecolo)

Anonimo Mercé te chiamo, (Bologna, Bib.Universitaria, Ms.2216, XIVsecolo)

Jacob de Senleches (?‐1395)La harpe de mélodie (Chicago, Newberry library, MS54.1, ca1395)

Guillaume Dufay (1397‐1474)Ma plus mignonne de mon cueur

Gilles Binchois (1400–1460)Adieu mes très belles amours

Anonimo Adieu mes très belles amours, (Das Buxheimer Orgelbuch, Monaco, Bayerische Staatsbibliothek, Cim.352b/Mus.Ms.3752, ca1460)

Gilles Binchois Dueil angoisseus (Testo di Christine de Pizan)

Gilles Binchois Triste plausi (Testo di Alain Chartier)

Anonimo Lamento e Rotta di Tristano (London, BritishLibrary, MSAdd.29987, ca.1400)

Anonimo J’ay pris amours à ma devise, (Chansonnier de Jean de Monchenu, Paris, Bibliothèque Nationale, Rothschild2973, ca1470)

Heinrich Isaac (1450–1517) J’ay pris amours à ma devise

Anonimo Costantia (Codex Faenza)

Anonimo Perla mya cara, (Chansonnier de Jean de Monchenu)

Haynevan Ghizeghem (ca.1445–1476) De tous biens plaine

John Dunstable (ca.1390–1453) O rosa bella (Chansonnier de Jean de Monchenu)

Salone d’OnoreProduzioni ArmonicheMiho KAMIYA, soprano Laureata e diplomata in canto presso l’Università statale di Belle Arti e Musica di Tokyo si è ivi addottorata in canto barocco. Ha studiato musica medievale con Rebecca Stewart in Olanda e si è diplomata in canto barocco con Cristina Miatello al Conservatorio Dall’Abaco di Verona. Ha vinto il secondo

premio al ”Concorso dell’Associazione della Musica Classica” di Tokyo e si è qualificata alla selezione speciale per il “Debut Concert for Young Artists” al Tokyo Bunka Kaikan. È stata finalista in vari concorsi. Ha vinto una borsa di studio della Fondazione Nomura Cultural Foundation di Tokyo per specializzarsi in musica rinascimentale e barocca in Italia. Dopo aver debuttato a Tokyo ne “L’Incoronazione di Poppea” di Monteverdi, ha preso parte a varie esecuzioni operistiche e cameristiche. Attualmente si è stabilita in Italia dove fa parte dei gruppi “Concerto Segreto”, “Armonia delle Sfere”, “Le Concordanze”. “Le Produzioni Armoniche” con i quali si esibisce con programmi prevalentemente di musica barocca e rinascimentale in diverse città italiane. Ha preso parte a prime esecuzioni assolute di compositori contemporanei e a riscoperte musicologiche di autori del passato. Ha di recente inciso un CD ‘Madrigali per Laura Peparara’ per la casa Tactus (TC.530001) con musiche di Luzzaschi, Virchi e Agostini per canto e clavicembalo.

Nozomi SHIMIZU, flautiNata a Tokyo (Giappone), laureata in Esecuzione Strumentale, con specializzazione in Musica Strumentale Antica presso la Facoltà di Musica dell’Università TOHO GAKUEN DAIGAKU di Tokyo. Dal 1989 vive in Italia, dove ha ampliato le sue conoscenze musicali studiando alla Scuola Civica di Milano con Pedro Memelsdorff, in particolare sulla musica medievale. Si è diplomata nel 1995. Ha frequentato i corsi di perfezionamento con Marion Verbruggen, Kees Boeke. Svolge attività concertistica con vari complessi musicali tra cui Cappella musicale di S. Giacomo Maggiore di Bologna, ISIS, Ensemble Ars Creandi, Fortuna Ensemble. Ha suonato in vari Festival musicali in Italia e in Europa, ha due incisioni Cd dalla casa discografica Tactus. Recentemente ha iniziato una collaborazione con gli artisti di campo “non musicale” occupandosi degli effetti sonori della rappresentazione scenica. Dal 2004, insegna nel Centro Artistico di Educazione alla Musica Le Nuove Ignote Note.

Marianne GUBRI, arpa goticaHa cominciato lo studio dell’arpa celtica diplomandosi nel 1997 al Conservatorio di Lannion (Francia). In seguito, ha studiato l’arpa medievale rinascimentale e barocca a Parigi (Centre de Musique Medievale), a Tours (Conservatoire National de Région) a Neuburg an Der Donau e a Verona (Conservatorio Dall’Abaco). Ottiene nel 2002 il Diploma in Arpa Barocca al Conservatorio di Tours e la Laurea in Musicologia presso il Centre d’Etudes Supérieures de la Renaissance (Università F. Rabelais di Tours) con un soggiorno di studio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Sta svolgendo un corso di Dottorato di Ricerca in Musicologia (Université de Tours – Università di Bologna) sulle rappresentazioni letterarie ed

 

iconografiche delle cantanti italiane tra Cinque e Seicento. Dal 2004 al 2008 ha collaborato col Museo della Musica di Bologna. E’ stata insegnante diarpa rinascimentale al Conservatorio di Ferrara dal 2006 al 2008 ed insegna l’arpa alla Scuola “Arpeggi” di Bologna da lei stessa fondata nel 2008; è concertista, ricercatrice e traduttrice specializzata in iconografia musicale e autrice di una mostra iconografica sulle cantanti italiane. Dal 1997 si esibisce in numerosi concerti e tournées internazionali (Messico, Olanda, Portogallo, Spagna, Francia, Italia), da solista, in duo o con diversi ensembles specializzati (Doulce Mémoire, Accademia degli Astrusi, Accademia dei Virtuosi, Concento ecclesiastico, Produzioni Armoniche…).

Chi è Christine de Pizan?“Femme Italienne” come si definisce Lei perché nata a VE nel 1365, vissuta a Pizzano vicina a BO, e poi in Francia alla corte di Carlo V. In Francia ha operato diventando la prima donna intellettuale di professione tra la fine del 1300 ed i primi del 1400. La sua storia è piena di primati. E’ senz’altro la prima donna ad aver fatto della scrittura una professione, prima in ognuno o quasi dei campi dove si è impegnata: quello storico e biografico, quello pedagogico fino all’ambito cavalleresco militare e politico. Prima imprenditrice, perché creò un’azienda per veicolare le proprie idee in modo che arrivassero in forma gradita in quegli ambienti elevati, la corte francese ad es., dove si aspettava sostegno. Era una sorta di editore per un atelier che copiava i manoscritti letterari che andavano di moda. Poi editore di se stessa, dei suoi testi, miniature comprese. Prima a curare perfino la sua immagine di intellettuale impegnata: scene ricorrenti nelle miniature dei suoi libri la ritraggono di blu vestita allo scrittoio, al lavoro, o mentre consegna le sue opere. Così è diventata quasi una “first lady” del medioevo, una dominatrice della scena culturale, con modalità allora inedite per una donna. Se non prima, tra le prime ad essere istruita, per volontà del padre, contraria la madre; perciò colta in un’epoca in cui poche donne sapevano leggere e scrivere, ma prima a convertire la sua istruzione in professione quando rimase vedova giovanissima. Tra le poche a seguire una regola particolare, di carattere non religioso, quella delle donne che volevano uscire dalla loro condizione predestinata e partecipare alla vita culturale del paese senza chiudersi in un monastero. Prima nell’essere oppositrice fiera e coraggiosa dei pregiudizi della sua epoca contro le donne, in nome del credo che cultura e virtù non avevano sesso, essendo lei con la sua professione dimostrazione vivente della insostenibilità della inferiorità naturale della donna.Unica, cosa incredibile, donna del primo ‘400, a difendere pubblicamente la dignità femminile senza finire sul rogo, anzi affermandosi come donna intellettuale degna di ascolto. Nel suo “Città delle Dame” auspica un luogo dove si riconosca la dignità della donna, operazione frutto di un miglioramento delle relazioni tra gli uomini e le donne ma anche del riconoscimento che lasciare le donne nell’ignoranza era un modo per teorizzare la loro naturale inferiorità. Ecco perciò il suo impegno pedagogico che si concentra sulla necessità di “Portare la Conoscenza alle Donne”. La rigenerazione individuale e collettiva doveva attuarsi attraverso l’educazione delle giovani generazioni a partire dalla formazione quotidiana affidata alle donne.