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Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” Orchestra Franco Ferrara Donato Renzetti, direttore Concerto Sinfonico Musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij, Alexander Borodin e Antonín Dvo řák Sabato 2 maggio 2015 ore 20:30 Auditorium Conciliazione – Roma Regione Lazio Cultura, Spettacolo e Sport MIUR Ministero Istruzione, Università e Ricerca Comune di Roma Dipartimento Cultura

Concerto Sinfonico - SIAMS · Note di sala Čajkovskij: Romeo e Giulietta L’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta nacque dalla frequentazione dell’autore con il compositore Milij

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Page 1: Concerto Sinfonico - SIAMS · Note di sala Čajkovskij: Romeo e Giulietta L’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta nacque dalla frequentazione dell’autore con il compositore Milij

Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”

Orchestra Franco Ferrara

Donato Renzetti, direttore

Concerto Sinfonico

Musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij,

Alexander Borodin e Antonín Dvo řák

Sabato 2 maggio 2015 ore 20:30

Auditorium Conciliazione – Roma

Regione Lazio

Cultura, Spettacolo e Sport

MIUR

Ministero Istruzione, Università

e Ricerca

Comune di Roma

Dipartimento Cultura

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programma

Pëtr Il'ič Čajkovskij Ouverture-fantasia in si minore

(1840-1893) “Romeo e Giulietta”

Andante non tanto quasi Moderato -

Allegro giusto - Moderato assai

Alexander Borodin Danze Polovesiane

(1833-1887) (orchestrazione N. Rimsky-Korsakov)

Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95

(1841-1904) "Dal nuovo mondo"

Adagio - Molto allegro

Largo

Scherzo. Molto vivace

Allegro con fuoco

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Note di sala

Čajkovskij: Romeo e Giulietta

L’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta nacque dalla frequentazione

dell’autore con il compositore Milij Balakirev, al quale sono dovute

l’idea di una composizione ispirata alla tragedia di Shakespeare come

pure le direttive secondo le quali il progetto fu realizzato.

“La mia Ouverture - scrisse Cajkovskij all’amico - procede abbastanza

rapidamente, la maggior parte è già stata composta e una parte

considerevole di ciò che Voi mi avete consigliato di fare è stata

realizzata secondo le Vostre istruzioni. In primo luogo, l’impianto è

Vostro: l’introduzione che descrive il frate, la rissa - Allegro, l’amore -

il secondo tema - e, secondariamente, le modulazioni”.

Romeo e Giulietta piacque all’esigentissimo Balakirev e fu eseguita per

la prima volta il 4 marzo 1870 a Mosca, in un concerto della Società

Musicale Russa diretto da N. Rubinstein. Cajkovskij giudicava questa

musica la migliore tra tutte quelle che aveva scritto fino a quel

momento; tuttavia ciò non gli impedì di rivedere varie volte la partitura

nel corso del tempo, fino all’edizione definitiva del 1880.

Borodin: Danze Polovesiane

"Borodin è un professore cinquantenne di chimica all'Accademia di

Medicina. Ancora un talento, perfino grande, ma perduto per colpa

della mancanza di nozioni e di un destino cieco che l'ha condotto alla

cattedra di chimica invece che a una vivace attività musicale". Così

scriveva Cajkovskij nei primi anni Ottanta alla sua mecenate, la

signora von Meck, che gli aveva chiesto di fornirle un ritratto dei

compositori del cosiddetto "Gruppo dei Cinque", di cui Borodin

faceva parte insieme ai compositori Balakirev, Cui, Moussorgski e

Rimski-Korsakov, costituito con l’intento di trovare un linguaggio

musicale russo che partendo dall’anima popolare si contrapponesse

all’imperante moda della musica occidentale europea.

In effetti, Borodin coltivò la musica da "dilettante" nei ritagli di tempo

consentitigli da quell'attività di chimico che, oltre ad assicurargli il

sostentamento materiale, gli dette anche vasta notorietà negli ambienti

scientifici. La sua parabola compositiva è ben rappresentata dall'unica,

grande opera che l'occupò a intermittenza per oltre quindici anni e che

nonostante ciò rimase, seppur di poco, incompiuta alla sua morte, Il

Principe Igor. Completata e orchestrata da Rimskij-Korsakov insieme

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col suo giovane allievo ed amico Glazunov, fu messa in scena per la

prima volta postuma al Teatro Marijnskij di Pietroburgo il 23 ottobre

1890. La pagina più nota sono le Danze polovesiane, anch'esse

orchestrate da Rimskij-Korsakov, che nell'Opera si collocano alla fine

del secondo atto, nella scena in cui il signore dei Tartari intrattiene

con danze e canti il principe Igor suo prigioniero.

Dvořák: Sinfonia n. 9 op. 95 "Dal nuovo mondo"

Musicista straordinariamente fecondo, Dvořák fu molto famoso in

patria e all'estero. Tra le sue composizioni si annoverano opere teatrali,

nove sinfonie, poemi sinfonici e danze slave, una copiosa produzione

cameristica, opere corali e vocali, composizioni per strumento solista

e orchestra e musica sacra.

Quando nel 1891 Jeannette Thurber, mecenate e fondatrice del

National Conservatory of Music di New York propose ad Dvoràk di

trasferirsi negli Stati Uniti per dirigere quel Conservatorio si rivolgeva

ad uno dei compositori più famosi di tutta Europa, che aveva ricevuto

anche due lauree honoris causa conferitegli dall'Università di Praga e

dall'Università di Cambridge. Ottenuta l'autorizzazione a sospendere

l'insegnamento di composizione al Conservatorio di Praga, iniziato nel

1890, Dvořák accettò, spinto probabilmente non solo dall'elevato

compenso, ma anche dalla prospettiva di avere nuovi spazi per

l'esecuzione delle proprie musiche. Nei due anni di incarico Dvořák si

dedicò a formare negli allievi una coscienza nazionale, stimolando la

conoscenza del patrimonio musicale locale. Egli stesso subì il fascino

della musica popolare americana, soprattutto degli spiritual, cioè dei

canti religiosi degli schiavi neri d'America.

Al periodo statunitense risale la composizione più celebre di Dvořák,

la nona e ultima delle sue sinfonie, che egli intitolò Dal Nuovo

Mondo (1893), cioè dall'America. Di forma sostanzialmente

ottocentesca per stile e struttura, essa impiega sia elementi folclorici

cechi sia formule ritmiche e melodiche derivate dalla tradizione

americana. Infatti nel primo movimento riecheggia il celebre

spiritual Swing low, sweet chariot, mentre il secondo, con lo

struggente tema del corno inglese, e il terzo sono ispirati a un poema

epico dei Pellirosse.

Sin dalla sua prima esecuzione, avvenuta alla Carnegie Hall di New

York il 16 dicembre 1893, la Sinfonia ebbe un successo enorme e

acquistò da allora una grandissima popolarità nel repertorio sinfonico.

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Donato Renzetti

Dopo aver studiato composizione e direzione d’orchestra al

Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, ha ottenuto

numerosi riconoscimenti in importanti concorsi internazionali:

“Diapason d’argento”, nel 1975 e nel 1976, al Concorso “Gino

Marinuzzi” di Sanremo; Premio “Ottorino Respighi” all’Accademia

Chigiana di Siena nel 1976; medaglia di bronzo al I Concorso “Ernest

Ansermet” di Ginevra nel 1978; vincitore assoluto, nel 1980, del X

Concorso “Guido Cantelli” del Teatro alla Scala di Milano. Da allora

la sua carriera ha alternato l’attività sinfonica con produzioni d’opera

lirica e registrazioni discografiche.

Ha collaborato con orchestre

prestigiose, quali: London

Philharmonic, English Chamber

Orchestra e Philharmonia di

Londra, BRT di Bruxelles,

RIAS di Berlino, Capitole de

Toulouse, Orchestra National

de Lyon, Filarmonica di Tokyo,

Filarmonica di Buenos Aires,

orchestre RAI di Milano, Roma,

Torino e Napoli, Accademia

Nazionale di Santa Cecilia e

Orchestra del Teatro alla Scala.

È stato invitato nei maggiori

teatri lirici del mondo: Opéra di

Parigi, Covent Garden di Londra, Grand Thèatre de Ginevra, Capitole

de Toulouse, Opéra di Lyon, Opéra di Montpellier, Opera di Bonn,

Opera di Monaco di Baviera, Teatro São Carlos di Lisbona, Megaron

di Atene, Colòn di Buenos Aires, Lyric Opera di Chicago, Opera di

San Francisco, Opera di Detroit, Dallas Opera, Metropolitan e

Carnegie Hall di New York e tutti i teatri italiani.

È stato ospite dei festival internazionali di Glyndebourne, Spoleto e

Pesaro. Ha debuttato giovanissimo all’Arena di Verona; nel 1987, con

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prossimo appuntamento

Concerto 13 maggio ore 20:30 Aula Magna dell'Università "La Sapienza"

Dario Lucantoni, direttore con la partecipazione di Simona Marchini, voce recitante

"La musica delle fiabe" Maurice Ravel: Ma mere l'oye

Manuel De Falla: El amor brujo Sergej Prokofiev: Pierino e il lupo

Biglietti da € 12,00 a € 18,00 biglietto under 14: € 6,00

ridotto giovani under 26 e anziani over 65: € 9,00 ridotto per possessori biglietto del concerto odierno: € 10,00

info e prevendita: IUC (Lungotevere Flaminio 50) - www.pointticket.it

i complessi artistici veronesi, ha tenuto una tournèe in Egitto dove, per

la prima volta, a Luxor è stata rappresentata Aida di Verdi.

È stato Direttore Principale dell’Orchestra Internazionale d’Italia,

dell’Orchestra della Toscana e dell’Orchestra stabile di Bergamo e,

per nove anni consecutivi, di MacerataOpera. Nel 1994 è stato

nominato Direttore Principale dell’Orchestra Stabile di Bergamo e

della Filarmonica Veneta, nonché consulente artistico del Teatro

Comunale di Treviso. Dal 2005 al maggio 2007 è stato Direttore

Principale dell’Orchestra Sinfonica Portoghese del Teatro São Carlos

di Lisbona. Dal 2007 è Direttore Principale ed Artistico della FORM

Orchestra Filarmonica Marchigiana.

La sua discografia comprende opere di Mozart, Čajkovskij, opere rare

di Schubert, Cherubini e Simone Mayr; inoltre i dvd di La figlia del

reggimento al Teatro alla Scala, di La Cenerentola al Festival di

Glyndebourne. Ha registrato numerose opere liriche per la Philips,

Frequence, Fonit Cetra, Ricordi, Nuova Era e Dynamic.

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Organico orchestrale

Violini primi: Stefano Minore, Leonardo Alessandrini, Paolo Marchi,

Luca Bagagli, Andrea Bologna, Matteo Cossu, Elisa I, Soichi Ichikawa,

Luljeta Marjeka, Ayu Sakurai, Angelica Pierri, Alessandra Xanto

Violini secondi: Giuliano Cavaliere, Juan Pablo Seniur, Fabiola Gaudio,

Andrea Lecca, Yorgos Siopoudis, Radoslaw Srodon, Valentina Moriggi,

Giulia Dettori, Angela Turchetta, Ehsan Golkarfard

Viole: Lorenzo Rundo, Matteo Rocchi, Alfonso Bossone, Franco

Gonzales, Carolina Leon Paez, Ambra Chiara Michelangeli, Aurelia

Capaccio, Susanna Cavallero Zanella

Violoncelli: Marco Simonacci, Angelo Maria Santisi, Rina You, Murat

Kanca, Laura Pascali, Gabriele Cecchetti, Francesco Marini

Contrabbassi: Daniele Pisanelli, Yen Chi Liang, Nicola Bassan,

Federico Rossi, Daniele De Angelis

Flauti e ottavino: Giuseppe Megna, Margarita Fomicheva, Bruno

Lombardi

Oboi e corno inglese: Paolo Verrecchia, Adriana Vacaru, Manuel

Pagliarini

Clarinetti: Luca Cipriano, Alice Cortegiani

Fagotti: Eliseo Smordoni, Alessandro Verrecchia

Corni: Luigi Ginesti, Stefano Berluti, Giacomo Bianchi, Francesco

Lucantoni

Trombe: Domenico Agostini, Elena Bianchi

Tromboni: Gianmarco Lombardozzi, Giovanni Sargeni

Trombone basso: Giacomo Gamberoni

Tuba: Roberto Teori

Arpa: Chiara Marchetti

Timpani: Tommaso Capuano

Percussioni: Silvia Innocenzi, Francesco Conforti

Responsabile dell’Orchestra: Alessandro Verrecchia

Ispettore: Giuliano Cavaliere

Archivista: Daniele Moroni

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Orchestra Franco Ferrara del Conservatorio

Nata per le esigenze relative alla classe di Direzione d’orchestra del

Conservatorio di Musica “S. Cecilia”, l’Orchestra “Franco Ferrara” del

Conservatorio “Santa Cecilia” è composta da alcuni dei migliori diplomati

degli ultimi anni del Conservatorio e raccoglie alcuni orchestrali provenienti

dall’Orchestra Regionale del Lazio, che da diversi anni ha cessato la propria

attività. La compagine è altresì composta da diversi allievi del Conservatorio

iscritti agli ultimi anni di corso, coinvolti con l’obbiettivo di offrire loro la

possibilità di svolgere un’attività professionale in grado di contribuire ad

un’alta specializzazione dei diplomati del Conservatorio.

Tale gruppo orchestrale, nel corso delle lezioni di Direzione d'orchestra

tenute dal M° Dario Lucantoni, ha acquisito repertorio, facilità di lettura,

identità di suono e di arco, disciplina orchestrale e alto profilo professionale.

Tutto questo grazie anche alla programmazione di repertorio di difficoltà

sempre crescente scelto sia per offrire agli studenti di direzione d'orchestra

un'occasione unica di formazione, sia per tracciare un percorso che portasse

gradualmente all'eccellenza.

I concerti realizzati di recente hanno sempre riscosso notevole successo da

parte del pubblico e della critica romana. Oltre che nella storica Sala

Accademica del Conservatorio, l’Orchestra si è esibita in altre sale della

capitale: sono da menzionare i recenti concerti tenuti presso il Teatro

Argentina e nell’Aula Magna dell’Università “La Sapienza”.

Puoi destinare il 5 per mille al CONSERVATORIO DI MUSICA “SANTA CECILIA” DI ROMA. Apponi la firma in uno dei quattro spazi che figurano sui modelli di dichiarazione dei redditi

indicando il Codice Fiscale 80203690583, nell’apposito riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e della Università”.

La tua firma per il Conservatorio, il 5X1000 per la cultura!

La tua firma

8 0 2 0 3 6 9 0 5 8 3

Conservatorio di Musica Santa Cecilia Via dei Greci 18 – 00187 Roma

Tel +39 06 3609671 www.conservatoriosantacecilia.it