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Alto Adige Südtirol in tasca Le guglie delle Dolomiti e la dolcezza dei vigneti, gli hotel eco e le nuove spa, la tradizione e l’avanguardia. C’è tutto: venite a scoprirlo Special promotion in collaborazione con Alto Adige Informazioni

Condé Nast Traveller

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Alto Adige in tasca

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Alto Adige Südtirol in tasca

Le guglie delle Dolomiti e la dolcezza dei vigneti,

gli hotel eco e le nuove spa, la tradizione e l’avanguardia.

C’è tutto: venite a scoprirlo

Special promotion in collaborazione con Alto Adige Informazioni

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Alto Adige Südtirol

Relax in baita, all’Alpe di Siusi.

Alto Adige Südtirol

3 l’albergo diventa ecoNascono i ClimaHotel: i primi “bio certificati”

5 cucina a km zero Grandi chef e prodotti dell’orto

6 tradizioni Dal loden alle sculture in legno. Il meglio degli indirizzi shopping

7 viaggio slow In treno, in bici e anche a cavallo

9 benessere naturale Vino, fieno, pino mugo, mela: sono gli ingredienti dei trattamenti-spa. Ecco dove e come provarli

14 pane Di segale, con cumino, alla frutta...Degustazioni da forno

15 passeggiate Una mappa per sei gite: la natura fa spettacolo

17 parchi Otto aree naturali per emozioni sempre nuove: dalle Dolomiti allo Stelvio

19 cultura Nei musei, tradizione e avanguardia

23 gli eventi dell’estate Jazz, sport e folklore

25 info Tutti gli indirizzi e i siti che servono

Vette, valli e boschi. Otto parchi, 600 chilometri di piste ciclabili. E un’ospitalità che punta decisa all’impatto zero. È la magia dell’Alto Adige, provincia verde dove vacanza vuol dire armonia

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Alto Adige Südtirol

Relax in baita, all’Alpe di Siusi.

Alto Adige Südtirol

3 l’albergo diventa ecoNascono i ClimaHotel: i primi “bio certificati”

5 cucina a km zero Grandi chef e prodotti dell’orto

6 tradizioni Dal loden alle sculture in legno. Il meglio degli indirizzi shopping

7 viaggio slow In treno, in bici e anche a cavallo

9 benessere naturale Vino, fieno, pino mugo, mela: sono gli ingredienti dei trattamenti-spa. Ecco dove e come provarli

14 pane Di segale, con cumino, alla frutta...Degustazioni da forno

15 passeggiate Una mappa per sei gite: la natura fa spettacolo

17 parchi Otto aree naturali per emozioni sempre nuove: dalle Dolomiti allo Stelvio

19 cultura Nei musei, tradizione e avanguardia

23 gli eventi dell’estate Jazz, sport e folklore

25 info Tutti gli indirizzi e i siti che servono

Vette, valli e boschi. Otto parchi, 600 chilometri di piste ciclabili. E un’ospitalità che punta decisa all’impatto zero. È la magia dell’Alto Adige, provincia verde dove vacanza vuol dire armonia

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Con la eco coscien-za pulita si dorme meglio. Lo san-no bene in Alto

Adige, la prima (e unica) provincia d’Italia ad avere istituito una certificazione ambientale per case e alber-ghi. Non è solo questione di etica, ma una vera espe-rienza di benessere. Volete provarla in prima persona? Basta scegliere un ecohotel, costruito secondo i dettami della bioarchitettura. Solo materiali naturali, legno massiccio di pino cirmolo o di larice, vernici bandite, nessun chiodo ma pareti a incastro e muri di argilla per assorbire l’umidità. Non

e c o b e n e s s e r e

dolce dormire (nel bosco)Benvenuti nella terra dove gli alberghi sono eco. E con il marchio

ClimaHotel certificano il rispetto della natura al 100 per 100

basta? I letti hanno doghe in legno, i materassi sono di lattice, le lenzuola bio e lavate con biodetersivi. In camera, con buona pace dei wired-addicted, niente wi-fi e frigorifero, per el iminare l’elettrosmog. Insomma, quasi come dormire in un bosco, ma mol-to più comodo. È lo stile del Theiner’s Garten Bio Vitalhotel, aperto nel 2009 e primo ad aver ricevuto il marchio ClimaHotel. È que-sta la nuova frontiera della certificazione sostenibile dell’agenzia CasaClima, di-retta da Norbert Lantschner.

■ Theiner’s Garten Bio VitalhotelÈ il primo ClimaHotel: solo materiali naturali, riscaldamento ad acqua e spa con biocosmesi. E anche cucina e cantina sono bio (via Hofer 1, Gargazzone, tel. 0473 490880, theiners garten.it; da 190 €).

■ Vigilius Mountain Resort Pluripremiato per ecologia e design, l’ha progettato Matteo Thun ispirandosi all’architettura organica: tutto legno per un edificio che si inserisce perfettamente nel bosco che lo circonda.

in estate niente aria condizionata (via Eugen 3, Lana, tel. 0473 564090, esserhof.com; da 80 €).■ Tauber’s Bio Vital Hotel Idillio naturale: 23 camere costruite in bioarchitettura e cucina al 100 per 100 bio. Da non perdere, il rituale del pino mugo, 20 minuti di relax

tra aghi caldi, e poi un tuffo nelle acque freschissime del lago (via Pusteria 7, San Sigismondo Chienes, tel. 0474 569500, taubers-vitalhotel.com; da 140 €). ■ Pergola Residence Privacy ed eleganza eco-sostenibile a firma Matteo Thun: legno, pietra e vetrate per 14

ville (foto nel tondo, via San Cassiano 40, Lagundo/Merano, tel. 0473 201435, pergola-residence.it; da 220 €).■ LüsnerhofSuper bio: legni non trattati, niente chiodi, muri in fango e paglia. La spa? Un biochalet con amache davanti al caminetto (Luson, tel. 0472 413633, luesnerhof.it; da 130 €).

Ha iniziato il suo lavoro nel 2002 con il marchio Casa-Clima, che premia gli edifici a basso consumo, e nel 2009 ha creato ClimaHotel, dedi-

cato all’hôtellerie, che fa un passo oltre:

non valuta solo l’edilizia bio, ma anche la gestione ecocompatibile.

Insomma, un esa-me di sostenibilità a

360°. Ma è questa la strada indicata dalla provincia di Bolzano, che per il 2020 si è data un traguardo ambizio-so: la totale indipendenza dai combustibili fossili. In rispetto all’aria della monta-gna e al buon dormire.

Il Theiner’s Hotel.

Le pareti del Maso Esserhof? Sono di paglia.

quale hotel 41 camere e una mega spa (Monte San Vigilio, Lana, tel. 0473 556600, vigilius.it; da 320 €).■ Maso EsserhofLe mura sono di paglia, i pavimenti di argilla e gli interni di design. Una combinazione perfetta: in inverno non serve il riscaldamento, e

La piscina del Vigilius Mountain Resort, a Lana.

Alto Adige Südtirol

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Con la eco coscien-za pulita si dorme meglio. Lo san-no bene in Alto

Adige, la prima (e unica) provincia d’Italia ad avere istituito una certificazione ambientale per case e alber-ghi. Non è solo questione di etica, ma una vera espe-rienza di benessere. Volete provarla in prima persona? Basta scegliere un ecohotel, costruito secondo i dettami della bioarchitettura. Solo materiali naturali, legno massiccio di pino cirmolo o di larice, vernici bandite, nessun chiodo ma pareti a incastro e muri di argilla per assorbire l’umidità. Non

e c o b e n e s s e r e

dolce dormire (nel bosco)Benvenuti nella terra dove gli alberghi sono eco. E con il marchio

ClimaHotel certificano il rispetto della natura al 100 per 100

basta? I letti hanno doghe in legno, i materassi sono di lattice, le lenzuola bio e lavate con biodetersivi. In camera, con buona pace dei wired-addicted, niente wi-fi e frigorifero, per el iminare l’elettrosmog. Insomma, quasi come dormire in un bosco, ma mol-to più comodo. È lo stile del Theiner’s Garten Bio Vitalhotel, aperto nel 2009 e primo ad aver ricevuto il marchio ClimaHotel. È que-sta la nuova frontiera della certificazione sostenibile dell’agenzia CasaClima, di-retta da Norbert Lantschner.

■ Theiner’s Garten Bio VitalhotelÈ il primo ClimaHotel: solo materiali naturali, riscaldamento ad acqua e spa con biocosmesi. E anche cucina e cantina sono bio (via Hofer 1, Gargazzone, tel. 0473 490880, theiners garten.it; da 190 €).

■ Vigilius Mountain Resort Pluripremiato per ecologia e design, l’ha progettato Matteo Thun ispirandosi all’architettura organica: tutto legno per un edificio che si inserisce perfettamente nel bosco che lo circonda.

in estate niente aria condizionata (via Eugen 3, Lana, tel. 0473 564090, esserhof.com; da 80 €).■ Tauber’s Bio Vital Hotel Idillio naturale: 23 camere costruite in bioarchitettura e cucina al 100 per 100 bio. Da non perdere, il rituale del pino mugo, 20 minuti di relax

tra aghi caldi, e poi un tuffo nelle acque freschissime del lago (via Pusteria 7, San Sigismondo Chienes, tel. 0474 569500, taubers-vitalhotel.com; da 140 €). ■ Pergola Residence Privacy ed eleganza eco-sostenibile a firma Matteo Thun: legno, pietra e vetrate per 14

ville (foto nel tondo, via San Cassiano 40, Lagundo/Merano, tel. 0473 201435, pergola-residence.it; da 220 €).■ LüsnerhofSuper bio: legni non trattati, niente chiodi, muri in fango e paglia. La spa? Un biochalet con amache davanti al caminetto (Luson, tel. 0472 413633, luesnerhof.it; da 130 €).

Ha iniziato il suo lavoro nel 2002 con il marchio Casa-Clima, che premia gli edifici a basso consumo, e nel 2009 ha creato ClimaHotel, dedi-

cato all’hôtellerie, che fa un passo oltre:

non valuta solo l’edilizia bio, ma anche la gestione ecocompatibile.

Insomma, un esa-me di sostenibilità a

360°. Ma è questa la strada indicata dalla provincia di Bolzano, che per il 2020 si è data un traguardo ambizio-so: la totale indipendenza dai combustibili fossili. In rispetto all’aria della monta-gna e al buon dormire.

Il Theiner’s Hotel.

Le pareti del Maso Esserhof? Sono di paglia.

quale hotel 41 camere e una mega spa (Monte San Vigilio, Lana, tel. 0473 556600, vigilius.it; da 320 €).■ Maso EsserhofLe mura sono di paglia, i pavimenti di argilla e gli interni di design. Una combinazione perfetta: in inverno non serve il riscaldamento, e

La piscina del Vigilius Mountain Resort, a Lana.

Alto Adige Südtirol

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dov’è la cucina il piatto in più

Maso RunchLocalità Runch, Badia, tel. 0471 839796, masorunch.it; 25 €

Malga GostnerSentiero n. Tre, Alpe di Siusi, tel. 347 8368154; 30 €

Schöneckvia Castello Schöneck 11, località Molini, Falzes, tel. 0474 565550, schoeneck.it; 50 € In libreria: Costumi tradizionali dell’Alto Adige/Südtirol

di Uta Radakovich (edizioni Reverdito, 2009).

in più

shopping: dove

5

r i s t o r a n t i

cucina: qui è a km zeroLa verdura viene dall’orto, la carne dal fattore, le erbe dai campi

d’alta quota. Tutto local e molto creativo

Tappa da Bergila,

per gli oli essenziali

alle erbe (piazza Weiher 8, Issengo).

A dieci chilometri c’è Castel de Tor: del XIII

secolo, ospita il Museo Ladino

(vedi pag. 19).

Seguite i corsi di cucina: basta un pomeriggio per imparare il segreto dei ravioli con ricotta e pino mugo (da 30 €).

Achillea, sambuco, tiglio, cirmolo, iperico e pino mugo: le piante officinali entrano in cucina.

La zuppetta alle nove erbe, uno dei più salutari che possiate ordinare.

Seguite la passeggiata fino alle cascate di Riva, tra gole rocciose, salti d’acqua e ponti sospesi.

ArcanaAcereto 44, Campo Tures, tel. 0474 678046, restaurant-arcana.it; 30-40 €

Passate alle cantine di San Michele Appiano per provare il celebre Sauvignon St. Valentin (via Circonvallazione 17/19, stmichael.it).

Kuppelrain via Stazione 16, Castelbello, tel. 0473 624103, kuppelrain.com; 60-100 €

In una villa liberty, piatti iper creativi che abbinano il pesce alla carne. Una stella Michelin.

Il capretto con tonno,

olive taggiasche e verdura. Per un contrasto dei sensi.

A 7 km c’è Castel Juval, la casa-museo di Messner, con ristorante e super cantina (tel. 348 4433871).

Il cervo in crosta di noci con salsa di ribes nero. E le oltre 30 varietà di formaggi.

Ambiente iper tradizionale e ricette ladine. Tutto local, compresi ricotta e speck, fatti in casa.

Stinco e costicine di maiale arrostite sulla fiamma.

Puro gusto: sapori montani e stile impeccabile, da una stella Michelin.

È in mezzo ai prati, la sera si va in macchina, ma a pranzo solo a piedi (30 minuti). Piatti a base di erbe e fiori.

La pasta all’uovo al sapore di fieno dell’alpe, servita con pesto di crescione selvatico e pomodorini.

Tradizione in chiave light: delizie da una stella Michelin.

In Alto Adige il con-cetto di tradizione è altamente sfaccettato. Si passa dai costumi

tipici delle feste (ogni valle ha il suo) ai capi in loden, il tessuto contadino diven-tato un classico chic. Dalle bande musicali – ce ne sono 211 per un totale di 10.000 suonatori – agli artigiani del legno della Val Gardena. Un mondo che si conserva e si rinnova: gli scultori di oggi

sono personaggi come Aron Demetz, che ha esposto le sue opere all’ultima Bien-nale di Venezia, e Gehard Demetz, che usa il legno per bassorilievi iper contempo-ranei. Lo stilista Luis Tren-ker ha portato in passerella il walker, la classica giacca in lana cotta – ma rivisitata in stile fashion. Perché alla fine, a cosa serve la tradizione se non per attingere al meglio e costruire il nuovo?

t r a d i z i o n e

di che valle sei?Ognuna vanta un suo costume e una

sua banda. Ma anche moda, artigianato, arte. Con un occhio al futuro

Per sapere come un capo nato povero sia diventato un

classico dell’eleganza, passate a Vandoies, al museo LodenWelt (via Pusteria 1, tel. 0472 868540). Lo ha aperto Oberraucht Zitt (Vandoies, Merano, Bolzano, oberrauch-zitt.com): dall’800 confeziona eleganti abiti tradizionali, ma nei suoi negozi trovate anche le collezioni moda di Luis Trenker (luistrenker.com). Altro indirizzo, il Lanificio Moessmer (Brunico, Bolzano, Cortina, moessmer.it): mantelle in loden super fashion e le tipiche giacche walker, magari da abbinare ai cappelli in feltro di Rizzolli (via dei Portici 60, Bolzano). Bellissime coperte in lana sono da Naturwoll (Funes, naturwoll-shop.com), mentre l’artigianato in legno si trova in molte botteghe della Val Gardena. Gli indirizzi? Tutti su unika.org, ma navigate anche sui siti arondemetz.it e geharddemetz.com.

Il capriolo con purea di mela al rosmarino e funghi porcini.

Zur Rosevia Josef Innerhofer 2, San Michele - Appiano, tel. 0471 662249, zur-rose.com; 60-75 €

Alto Adige Südtirol

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Un’opera di Gehard Demetz.

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dov’è la cucina il piatto in più

Maso RunchLocalità Runch, Badia, tel. 0471 839796, masorunch.it; 25 €

Malga GostnerSentiero n. Tre, Alpe di Siusi, tel. 347 8368154; 30 €

Schöneckvia Castello Schöneck 11, località Molini, Falzes, tel. 0474 565550, schoeneck.it; 50 € In libreria: Costumi tradizionali dell’Alto Adige/Südtirol

di Uta Radakovich (edizioni Reverdito, 2009).

in più

shopping: dove

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r i s t o r a n t i

cucina: qui è a km zeroLa verdura viene dall’orto, la carne dal fattore, le erbe dai campi

d’alta quota. Tutto local e molto creativo

Tappa da Bergila,

per gli oli essenziali

alle erbe (piazza Weiher 8, Issengo).

A dieci chilometri c’è Castel de Tor: del XIII

secolo, ospita il Museo Ladino

(vedi pag. 19).

Seguite i corsi di cucina: basta un pomeriggio per imparare il segreto dei ravioli con ricotta e pino mugo (da 30 €).

Achillea, sambuco, tiglio, cirmolo, iperico e pino mugo: le piante officinali entrano in cucina.

La zuppetta alle nove erbe, uno dei più salutari che possiate ordinare.

Seguite la passeggiata fino alle cascate di Riva, tra gole rocciose, salti d’acqua e ponti sospesi.

ArcanaAcereto 44, Campo Tures, tel. 0474 678046, restaurant-arcana.it; 30-40 €

Passate alle cantine di San Michele Appiano per provare il celebre Sauvignon St. Valentin (via Circonvallazione 17/19, stmichael.it).

Kuppelrain via Stazione 16, Castelbello, tel. 0473 624103, kuppelrain.com; 60-100 €

In una villa liberty, piatti iper creativi che abbinano il pesce alla carne. Una stella Michelin.

Il capretto con tonno,

olive taggiasche e verdura. Per un contrasto dei sensi.

A 7 km c’è Castel Juval, la casa-museo di Messner, con ristorante e super cantina (tel. 348 4433871).

Il cervo in crosta di noci con salsa di ribes nero. E le oltre 30 varietà di formaggi.

Ambiente iper tradizionale e ricette ladine. Tutto local, compresi ricotta e speck, fatti in casa.

Stinco e costicine di maiale arrostite sulla fiamma.

Puro gusto: sapori montani e stile impeccabile, da una stella Michelin.

È in mezzo ai prati, la sera si va in macchina, ma a pranzo solo a piedi (30 minuti). Piatti a base di erbe e fiori.

La pasta all’uovo al sapore di fieno dell’alpe, servita con pesto di crescione selvatico e pomodorini.

Tradizione in chiave light: delizie da una stella Michelin.

In Alto Adige il con-cetto di tradizione è altamente sfaccettato. Si passa dai costumi

tipici delle feste (ogni valle ha il suo) ai capi in loden, il tessuto contadino diven-tato un classico chic. Dalle bande musicali – ce ne sono 211 per un totale di 10.000 suonatori – agli artigiani del legno della Val Gardena. Un mondo che si conserva e si rinnova: gli scultori di oggi

sono personaggi come Aron Demetz, che ha esposto le sue opere all’ultima Bien-nale di Venezia, e Gehard Demetz, che usa il legno per bassorilievi iper contempo-ranei. Lo stilista Luis Tren-ker ha portato in passerella il walker, la classica giacca in lana cotta – ma rivisitata in stile fashion. Perché alla fine, a cosa serve la tradizione se non per attingere al meglio e costruire il nuovo?

t r a d i z i o n e

di che valle sei?Ognuna vanta un suo costume e una

sua banda. Ma anche moda, artigianato, arte. Con un occhio al futuro

Per sapere come un capo nato povero sia diventato un

classico dell’eleganza, passate a Vandoies, al museo LodenWelt (via Pusteria 1, tel. 0472 868540). Lo ha aperto Oberraucht Zitt (Vandoies, Merano, Bolzano, oberrauch-zitt.com): dall’800 confeziona eleganti abiti tradizionali, ma nei suoi negozi trovate anche le collezioni moda di Luis Trenker (luistrenker.com). Altro indirizzo, il Lanificio Moessmer (Brunico, Bolzano, Cortina, moessmer.it): mantelle in loden super fashion e le tipiche giacche walker, magari da abbinare ai cappelli in feltro di Rizzolli (via dei Portici 60, Bolzano). Bellissime coperte in lana sono da Naturwoll (Funes, naturwoll-shop.com), mentre l’artigianato in legno si trova in molte botteghe della Val Gardena. Gli indirizzi? Tutti su unika.org, ma navigate anche sui siti arondemetz.it e geharddemetz.com.

Il capriolo con purea di mela al rosmarino e funghi porcini.

Zur Rosevia Josef Innerhofer 2, San Michele - Appiano, tel. 0471 662249, zur-rose.com; 60-75 €

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Un’opera di Gehard Demetz.

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V entinove per-sone su cento a Bolzano escono di casa la matti-

na... e inforcano la bici. La percentuale è altissima (e il trend in crescita). Complice la Frisbee, bicicletta elettrica super ecologica che la sera si

ricarica a corrente. L’hanno inventata proprio qui, dove se ne vendono 1.000 all’an-no, ma gli ordini fioccano da tutto il mondo. Non po-teva essere diversamente in una regione che conta 600 chilometri di piste ciclabili (fate mente locale: come da

Milano a Roma). Da Bol-zano in due ore a pedali si arriva a Merano. Oppure si può risalire la Val Venosta, o, ancora, i pendii più dolci della Val Pusteria. E per i più sportivi ci sono i tornan-ti che portano al Brennero (99 km appena completati).

m u o v e r s i

niente fretta, è vacanzaIn bicicletta, in treno, anche a cavallo: lo stile slow è l’ultima

tentazione per scoprire la montagna

bici e trenoPedali e rotaie? Sono la combinazione migliore per una pura gita slow. Succede in Val Venosta: si affitta la bici in stazione e quando si è stanchi si prosegue in treno. L’itinerario? Un viaggio attraverso boschi e meleti lungo l’antica Via Claudia Augusta, passando da castelli, chiese (prima tra tutte l’abbazia di Marienberg a Malles) e ristoranti gourmand.iNfO tel. 0473 201500, ferroviavalvenosta.it; noleggio bici 19 € al giorno. Si viaggia con bici e treno anche in Val Pusteria (sportrent.it).

a cavalloFu un incontro fortunato, quello del 1874 tra uno stallone arabo e una cavalla galiziana: nacque così il primo avelignese (in tedesco haflinger). Piccolo, forte e dalla splendida criniera, è il

cavallo perfetto per una gita in montagna. Per esempio in Val Sarentino: si parte alla mattina alle 9 e in circa 4 ore si raggiungono le malghe a 2.000 metri, tra le pinete e con vista su tutte le Dolomiti. Pranzo a base di canederli, per poi scendere col tramonto. Capacità richiesta? Basta il trotto.iNfO tel. 0471 622777, haflingerhof-sarntal.com; da 43 €. Volete visitare un allevamento? Passate da Oberwirt, a Merlengo (tel. 0473 222020, oberwirt.com).

Per dormire? Tappa ai bike hotel, che vi fanno trovare il bagaglio in camera (bikeho-tel-suedtirol.com). E se vole-te una guida, basta chiama-re gli uffici del turismo. Uno stile slow, per onorare un principio “inviolabile” in va-canza: non avere fretta.

Alto Adige Südtirol

Escursione in Val Venosta.

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V entinove per-sone su cento a Bolzano escono di casa la matti-

na... e inforcano la bici. La percentuale è altissima (e il trend in crescita). Complice la Frisbee, bicicletta elettrica super ecologica che la sera si

ricarica a corrente. L’hanno inventata proprio qui, dove se ne vendono 1.000 all’an-no, ma gli ordini fioccano da tutto il mondo. Non po-teva essere diversamente in una regione che conta 600 chilometri di piste ciclabili (fate mente locale: come da

Milano a Roma). Da Bol-zano in due ore a pedali si arriva a Merano. Oppure si può risalire la Val Venosta, o, ancora, i pendii più dolci della Val Pusteria. E per i più sportivi ci sono i tornan-ti che portano al Brennero (99 km appena completati).

m u o v e r s i

niente fretta, è vacanzaIn bicicletta, in treno, anche a cavallo: lo stile slow è l’ultima

tentazione per scoprire la montagna

bici e trenoPedali e rotaie? Sono la combinazione migliore per una pura gita slow. Succede in Val Venosta: si affitta la bici in stazione e quando si è stanchi si prosegue in treno. L’itinerario? Un viaggio attraverso boschi e meleti lungo l’antica Via Claudia Augusta, passando da castelli, chiese (prima tra tutte l’abbazia di Marienberg a Malles) e ristoranti gourmand.iNfO tel. 0473 201500, ferroviavalvenosta.it; noleggio bici 19 € al giorno. Si viaggia con bici e treno anche in Val Pusteria (sportrent.it).

a cavalloFu un incontro fortunato, quello del 1874 tra uno stallone arabo e una cavalla galiziana: nacque così il primo avelignese (in tedesco haflinger). Piccolo, forte e dalla splendida criniera, è il

cavallo perfetto per una gita in montagna. Per esempio in Val Sarentino: si parte alla mattina alle 9 e in circa 4 ore si raggiungono le malghe a 2.000 metri, tra le pinete e con vista su tutte le Dolomiti. Pranzo a base di canederli, per poi scendere col tramonto. Capacità richiesta? Basta il trotto.iNfO tel. 0471 622777, haflingerhof-sarntal.com; da 43 €. Volete visitare un allevamento? Passate da Oberwirt, a Merlengo (tel. 0473 222020, oberwirt.com).

Per dormire? Tappa ai bike hotel, che vi fanno trovare il bagaglio in camera (bikeho-tel-suedtirol.com). E se vole-te una guida, basta chiama-re gli uffici del turismo. Uno stile slow, per onorare un principio “inviolabile” in va-canza: non avere fretta.

Alto Adige Südtirol

Escursione in Val Venosta.

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Tutto quello che avreste voluto sapere sul vino, ma non potete imparare (solo) bevendo. È al museo di Caldaro (museo-del-vino.it).

in più

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L i chiamano Lo-has, acronimo di Lifestyle of Health and Su-

stainability: scelgono pro-dotti naturali e organic, si preoccupano della soste-nibilità del proprio stile di vita. Sono loro i nuovi consumatori del benessere, sempre più consapevoli di quello che vogliono: co-smesi biologica e prefe-ribilmente a chilometro zero. Ed è questo lo stile

■ Romantik Hotel Turm La sua spa è il tempio della vinoterapia, per regalarsi un peeling total body a base di vino, argilla e gesso, e continuare con un massaggio su pietra calda all’olio di vinacciolo. Se il vino lo amate anche

al calice, passate alla fornitissima cantina, altro fiore all’occhiello dell’hotel, insieme alle camere: romanticissime, con caminetto (piazza Chiesa 9, Fiè allo Sciliar, tel. 0471 725014, hotelturm.it; da 282 €).■ Rosa Alpina Un tempio dell’eccellenza:

che hanno sposato i mar-chi altoatesini del wellness: Vitalis (vdrj.com), la linea di prodotti e trattamenti del dottor Joseph Franz a base di fitoestratti, Trehs (trehs.com), che usa l’essenza di pino mugo per creme e oli, e ancora MMM (kraeuter-gold.it), la nuova cosmesi total-bio di Reinhold Mes-sner. Seguiteci in un itinera-rio che unisce natura, gusto e benessere. Insomma, per-fettamente Lohas.

w e l l n e s s a l p i n o

vino: on the road, tra 50 cantine

la natura che fa beneDalla cosmesi alla spa, la nuova parola d’ordine

è organic. La salute è di moda

dal bosco alla beauty farm: gli indirizzi top

in una regione famosa per le alte vette, la prima volta che si imbocca la

Strada del Vino (stradadel-vino.info), che da Bolzano si snoda lungo l’Oltreadige fino a Salorno, sembra di entrare in un altro mondo:

incontri con enologi (tel. 0471 860659, suedtiroler-weinstrasse.it). Quindi tappa-beauty, perché la vinoterapia è un trend che continua a crescere. Merito di polifenoli, bioflavonoidi e vitamine di uve e vinac-cioli: sulla pelle sono un vero portento.

Werner Tscholl (strada del Vino 144, tel. 0471 096633, cantinatramin.it). Per non perdere il meglio, prenotate il VinoSafari, tour di una giornata tra degustazioni, passeggiate tra i vigneti e

per l’eleganza delle 52 camere e suite, per la cucina a due stelle Michelin, e per la spa, famosa per i trattamenti di Daniela Steiner. Per iniziare, impacchi all’arnica e massaggi al pino mugo (strada Micurá de Rü 20, San Cassiano in Badia, tel. 0471 849500, rosalpina.it; da 340 €).

Lungo la strada dei profumi: quelli di Gewürztraminer, Lagrein e Schiava...

Legni locali e lampadari di Murano, al Rosa Alpina.

colline e terrazzamenti col-tivati solo a vigne dominate da castelli, piccoli paesi e un’atmosfera di paradiso agreste. Basta un’ora per percorrerla tutta, ma ci si potrebbe stare settima-ne, fermandosi nelle oltre cinquanta cantine sparse tra i vigneti. L’obiettivo? Ovvio, provare i grandi vini altoatesini da vitigno autoctono: il Gewürztrami-ner, il Lagrein, la Schiava (Vernatsch). Quest’anno 26 etichette della provincia hanno ricevuto i Tre Bic-chieri del Gambero Rosso, e secondo le più importanti guide enologiche, la miglior bottiglia di tutta Italia è il Gewürztraminer Terminum del 2007. Che si fa qui, alla cantina Tramin, appena rinnovata in stile contem-poraneo dall’architetto

Castelli, cantine e vigneti sulla

Strada del Vino di Bolzano.

Alto Adige Südtirol

Page 11: Condé Nast Traveller

Cre

dito

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Tutto quello che avreste voluto sapere sul vino, ma non potete imparare (solo) bevendo. È al museo di Caldaro (museo-del-vino.it).

in più

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L i chiamano Lo-has, acronimo di Lifestyle of Health and Su-

stainability: scelgono pro-dotti naturali e organic, si preoccupano della soste-nibilità del proprio stile di vita. Sono loro i nuovi consumatori del benessere, sempre più consapevoli di quello che vogliono: co-smesi biologica e prefe-ribilmente a chilometro zero. Ed è questo lo stile

■ Romantik Hotel Turm La sua spa è il tempio della vinoterapia, per regalarsi un peeling total body a base di vino, argilla e gesso, e continuare con un massaggio su pietra calda all’olio di vinacciolo. Se il vino lo amate anche

al calice, passate alla fornitissima cantina, altro fiore all’occhiello dell’hotel, insieme alle camere: romanticissime, con caminetto (piazza Chiesa 9, Fiè allo Sciliar, tel. 0471 725014, hotelturm.it; da 282 €).■ Rosa Alpina Un tempio dell’eccellenza:

che hanno sposato i mar-chi altoatesini del wellness: Vitalis (vdrj.com), la linea di prodotti e trattamenti del dottor Joseph Franz a base di fitoestratti, Trehs (trehs.com), che usa l’essenza di pino mugo per creme e oli, e ancora MMM (kraeuter-gold.it), la nuova cosmesi total-bio di Reinhold Mes-sner. Seguiteci in un itinera-rio che unisce natura, gusto e benessere. Insomma, per-fettamente Lohas.

w e l l n e s s a l p i n o

vino: on the road, tra 50 cantine

la natura che fa beneDalla cosmesi alla spa, la nuova parola d’ordine

è organic. La salute è di moda

dal bosco alla beauty farm: gli indirizzi top

in una regione famosa per le alte vette, la prima volta che si imbocca la

Strada del Vino (stradadel-vino.info), che da Bolzano si snoda lungo l’Oltreadige fino a Salorno, sembra di entrare in un altro mondo:

incontri con enologi (tel. 0471 860659, suedtiroler-weinstrasse.it). Quindi tappa-beauty, perché la vinoterapia è un trend che continua a crescere. Merito di polifenoli, bioflavonoidi e vitamine di uve e vinac-cioli: sulla pelle sono un vero portento.

Werner Tscholl (strada del Vino 144, tel. 0471 096633, cantinatramin.it). Per non perdere il meglio, prenotate il VinoSafari, tour di una giornata tra degustazioni, passeggiate tra i vigneti e

per l’eleganza delle 52 camere e suite, per la cucina a due stelle Michelin, e per la spa, famosa per i trattamenti di Daniela Steiner. Per iniziare, impacchi all’arnica e massaggi al pino mugo (strada Micurá de Rü 20, San Cassiano in Badia, tel. 0471 849500, rosalpina.it; da 340 €).

Lungo la strada dei profumi: quelli di Gewürztraminer, Lagrein e Schiava...

Legni locali e lampadari di Murano, al Rosa Alpina.

colline e terrazzamenti col-tivati solo a vigne dominate da castelli, piccoli paesi e un’atmosfera di paradiso agreste. Basta un’ora per percorrerla tutta, ma ci si potrebbe stare settima-ne, fermandosi nelle oltre cinquanta cantine sparse tra i vigneti. L’obiettivo? Ovvio, provare i grandi vini altoatesini da vitigno autoctono: il Gewürztrami-ner, il Lagrein, la Schiava (Vernatsch). Quest’anno 26 etichette della provincia hanno ricevuto i Tre Bic-chieri del Gambero Rosso, e secondo le più importanti guide enologiche, la miglior bottiglia di tutta Italia è il Gewürztraminer Terminum del 2007. Che si fa qui, alla cantina Tramin, appena rinnovata in stile contem-poraneo dall’architetto

Castelli, cantine e vigneti sulla

Strada del Vino di Bolzano.

Alto Adige Südtirol

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La biopiscina dell’hotel Arosea: senza cloro e con ossigeno attivo.

Delizie gourmand a tema? L’Hoamatkas, formaggio stagionato nel fieno. Si trova da Degust (via Isarco 1, Varna, degust.com).

in più

1211

n on c’è niente di più rilassante che dormi-re tra il fieno appena

tagliato. Lo sanno da sempre i contadini, che, dopo aver falciato i campi di alta quota, si riposavano sul covone. E si alzavano pieni di energia. Nel 1903 il medico Josef Clara pensò di offrire lo stesso relax anche ai turisti. Insieme ad Anton Kompatscher, contadino di Fiè allo Sciliar, trasformò un maso nel primo stabilimento per i bagni di fieno: letti al posto delle mangiatoie per regalare 20 minuti tra i bol-

lori della fermentazione, che miglioravano la circolazione, purificavano la pelle, leniva-no l’artrite. Fu un successo,

e continua da allora: il Maso Heubad

oggi è un picco-lo spa-hotel, e i programmi dei bagni di fieno hanno clienti

così affezionati che tornano da

vent’anni. Un guru del settore è il dottor Joseph Franz, della clinica Vitalis (vedi box), che ci spiega: «Le erbe che crescono in alta montagna sono alta-mente specializzate e salu-tari, dall’achillea all’arnica, alla genziana. È questo fieno

lo conoscete? Non è un pino qualunque, per-ché è l’unico che vive in

alta montagna, tra i 1.800 e i 2.400 metri. Piccolo e dal profumo inconfondibile, l’estratto di pino mugo ve-

■ Hotel HeubadÈ stato il primo, nel 1903, a offrire i bagni di fieno: ora è uno spa-hotel con 34 camere, un parco di rose e una bella piscina. Alla spa, oltre al fieno, trattamenti di fitocosmesi e massaggi, dallo shiatzu all’ayurvedico al linfodrenante (Fiè di Sopra, tel. 0471

725020, hotelheubad.com; da 140 €).■ Bad Schörgau Design minimal montano per questo boutique hotel tra i prati. Tutto al pino mugo: al ristorante (dove fanno un pesto saporitissimo) e alla spa, con i trattamenti Trehs. Da provare: scrub con aghi e pigne, bagni

con olio essenziale e miele e massaggi (Val Sarentino, tel. 0471 623048, bad-schoergau.com; da 166 €).■ Hotel TannBenessere alpino a 360 gradi: impacchi al sale e alle piante medicamentose, dalla genziana all’iperico, bagno alla calendula e ai fiori di fieno, una

sauna al pino mugo e la paneterapia, che sfrutta il caldo del forno e gli enzimi della cottura del pane per riattivare il metabolismo e curare i reumatismi. In una full immersion nel silenzio di un bosco a 1.500 metri (Collalbo sul Renon, tel. 0471 356264, tann.it; da 140 €).

■ Arosea Life Balance Hotel Design tutto in legno di cembro e ardesia in un bosco della Val d’Ultimo, davanti a un lago. Qui la piscina non ha cloro ma ossigeno attivo, e nella mega spa si può provare il bagno in lana di pecora con erbe aromatiche: detox e anti stress

(Pracupola al lago 355, Santa Valburga, tel. 0473 785051, arosea.it; da 114 €).■ Adler Le stelle alpine sono un fiore protetto, ma il suo estratto è a disposizione di tutti con la linea di biocosmesi Dolomites. Si prova all’Alpin Spa dell’Adler, in Val Gardena, insieme ai

Le essenze delle erbe, i profumi dei fiori, la frutta. Sono

questi gli ingredienti del benessere proposti dal dottor Joseph Franz. Una settimana a Vitalis, la sua clinica di Brunico, inizia con un colloquio, che aiuta a stabilire un programma personalizzato e a scegliere tra bagni di fieno e alla mela, impacchi, massaggi e aromaterapia. «La natura ci ha regalato tutto quello di cui abbiamo bisogno», spiega il dottore. «Io non faccio altro che renderla disponibile». Il risultato? Totale relax e una carica di energia (via Cristoforo 5, tel. 0474 554726, vdrj.com; trattamenti da 60 €).

f i e n o : i l b a g n o i n m o n ta g n a s i fa c o s ìRelax tra le erbe d’alta quota: il fienile si trasforma in una romantica beauty farm, anti stress e super detox

che usiamo per i bagni: le cu-marine e i tannini che si svi-luppano aiutano il corpo a smaltire le tossine. Contro lo stress non c’è di meglio».

pino mugo: tutta l’energia dei boschiTappa in Val Sarentino, per i trattamenti benessere che nascono dalle conifere: balsamici e tonificanti

niva chiamato olio benedetto e usato come balsamico e to-nificante. Soprattutto quello della Val Sarentino. «Il clima

rigido di qui ne sviluppa le proprietà, i terreni acidi lo rendono particolarmente tollerabile», spiega Albert Brugger, il creatore dei trattamenti al pino mugo Trehs. «Il mugo rivitalizza la circolazione e il ricambio cellulare della pelle. È perfet-to per scrub e bagni, e come base per creme per il corpo». Dove provarli? In Val Sa-rentino, naturalmente: alla spa dell’hotel Bad Schörgau (vedi a pag. 11, in basso), e al Garni Reischnhitt, un pic-colo b&b con centro benes-sere dove regalarsi bagni e massaggi con l’olio di mugo che la famiglia Eschgfeller produce artigianlmente nella propria distilleria. C’è anche la bottega: caramelle e essen-ze, tutto sullo tema (Bosco-riva 17, tel. 0471 625138, benesserealpino.net).

La hall del Bad Schörgau, in Val Sarentino: stile alpino contemporaneo.

L’acqua del ghiacciaio e i minerali della roccia: sono gli ingredienti della linea Glacisse. Bellezza corpo e viso (glacisse.it).

in più

una settimana tutta per sé

Alto Adige Südtirol

Page 13: Condé Nast Traveller

La biopiscina dell’hotel Arosea: senza cloro e con ossigeno attivo.

Delizie gourmand a tema? L’Hoamatkas, formaggio stagionato nel fieno. Si trova da Degust (via Isarco 1, Varna, degust.com).

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1211

n on c’è niente di più rilassante che dormi-re tra il fieno appena

tagliato. Lo sanno da sempre i contadini, che, dopo aver falciato i campi di alta quota, si riposavano sul covone. E si alzavano pieni di energia. Nel 1903 il medico Josef Clara pensò di offrire lo stesso relax anche ai turisti. Insieme ad Anton Kompatscher, contadino di Fiè allo Sciliar, trasformò un maso nel primo stabilimento per i bagni di fieno: letti al posto delle mangiatoie per regalare 20 minuti tra i bol-

lori della fermentazione, che miglioravano la circolazione, purificavano la pelle, leniva-no l’artrite. Fu un successo,

e continua da allora: il Maso Heubad

oggi è un picco-lo spa-hotel, e i programmi dei bagni di fieno hanno clienti

così affezionati che tornano da

vent’anni. Un guru del settore è il dottor Joseph Franz, della clinica Vitalis (vedi box), che ci spiega: «Le erbe che crescono in alta montagna sono alta-mente specializzate e salu-tari, dall’achillea all’arnica, alla genziana. È questo fieno

lo conoscete? Non è un pino qualunque, per-ché è l’unico che vive in

alta montagna, tra i 1.800 e i 2.400 metri. Piccolo e dal profumo inconfondibile, l’estratto di pino mugo ve-

■ Hotel HeubadÈ stato il primo, nel 1903, a offrire i bagni di fieno: ora è uno spa-hotel con 34 camere, un parco di rose e una bella piscina. Alla spa, oltre al fieno, trattamenti di fitocosmesi e massaggi, dallo shiatzu all’ayurvedico al linfodrenante (Fiè di Sopra, tel. 0471

725020, hotelheubad.com; da 140 €).■ Bad Schörgau Design minimal montano per questo boutique hotel tra i prati. Tutto al pino mugo: al ristorante (dove fanno un pesto saporitissimo) e alla spa, con i trattamenti Trehs. Da provare: scrub con aghi e pigne, bagni

con olio essenziale e miele e massaggi (Val Sarentino, tel. 0471 623048, bad-schoergau.com; da 166 €).■ Hotel TannBenessere alpino a 360 gradi: impacchi al sale e alle piante medicamentose, dalla genziana all’iperico, bagno alla calendula e ai fiori di fieno, una

sauna al pino mugo e la paneterapia, che sfrutta il caldo del forno e gli enzimi della cottura del pane per riattivare il metabolismo e curare i reumatismi. In una full immersion nel silenzio di un bosco a 1.500 metri (Collalbo sul Renon, tel. 0471 356264, tann.it; da 140 €).

■ Arosea Life Balance Hotel Design tutto in legno di cembro e ardesia in un bosco della Val d’Ultimo, davanti a un lago. Qui la piscina non ha cloro ma ossigeno attivo, e nella mega spa si può provare il bagno in lana di pecora con erbe aromatiche: detox e anti stress

(Pracupola al lago 355, Santa Valburga, tel. 0473 785051, arosea.it; da 114 €).■ Adler Le stelle alpine sono un fiore protetto, ma il suo estratto è a disposizione di tutti con la linea di biocosmesi Dolomites. Si prova all’Alpin Spa dell’Adler, in Val Gardena, insieme ai

Le essenze delle erbe, i profumi dei fiori, la frutta. Sono

questi gli ingredienti del benessere proposti dal dottor Joseph Franz. Una settimana a Vitalis, la sua clinica di Brunico, inizia con un colloquio, che aiuta a stabilire un programma personalizzato e a scegliere tra bagni di fieno e alla mela, impacchi, massaggi e aromaterapia. «La natura ci ha regalato tutto quello di cui abbiamo bisogno», spiega il dottore. «Io non faccio altro che renderla disponibile». Il risultato? Totale relax e una carica di energia (via Cristoforo 5, tel. 0474 554726, vdrj.com; trattamenti da 60 €).

f i e n o : i l b a g n o i n m o n ta g n a s i fa c o s ìRelax tra le erbe d’alta quota: il fienile si trasforma in una romantica beauty farm, anti stress e super detox

che usiamo per i bagni: le cu-marine e i tannini che si svi-luppano aiutano il corpo a smaltire le tossine. Contro lo stress non c’è di meglio».

pino mugo: tutta l’energia dei boschiTappa in Val Sarentino, per i trattamenti benessere che nascono dalle conifere: balsamici e tonificanti

niva chiamato olio benedetto e usato come balsamico e to-nificante. Soprattutto quello della Val Sarentino. «Il clima

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La hall del Bad Schörgau, in Val Sarentino: stile alpino contemporaneo.

L’acqua del ghiacciaio e i minerali della roccia: sono gli ingredienti della linea Glacisse. Bellezza corpo e viso (glacisse.it).

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una settimana tutta per sé

Alto Adige Südtirol

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Ric

hard

Dru

ry/G

etty

Imag

es

pa n e

bread & breakfastColazione con degustazione, perché qui la farina si impasta con

cumino, finocchio e frutta. E diventa presidio Slow food

trattamenti con i prodotti locali: uva di Teroldego, mele Golden e lamponi. In più, piscine, saune, grotte e laghi, in un parco di 9.000 metri quadrati (Ortisei, tel. 0471 775001, adler-dolomiti.com; da 268 €).■ PlantitscherhofSulle prime colline di Merano, accoglienza

tradizionale in una casa del XII secolo. Tappa alla spa per un bagno alle mele, un impacco di castagne e un peeling all’aloe vera. Più 14 tipi di massaggi (via Dante 56, tel. 0473 230577, plantitscher hof.com; da 184 €).■ Terme di Merano Celebre non solo per l’architettura di

Matteo Thun (come l’hotel a fianco), ma perché qui si sperimenta la varietà del benessere alpino a chilometro zero, con i trattamenti migliori di ogni valle: l’effetto anti-age delle mele, quello rilassante-lenitivo della lana di pecora della Val d’Ultimo e quello purificante

delle erbe medicinali. Nel parco di 5 ettari, bagni di vapore in grotte sotterranee, cascate, geyser e 25 piscine, compresa quella di acqua salata, per un tuffo come al mare fra palme e roseti. Ai piedi delle Dolomiti (piazza Terme 9, termemerano.it; ingresso: da 11,50 €).

m e l e : u n ’ i d e a p e r o g n i s ta g i o n eFeste dello strudel, maratone tra gli alberi in fiore, menu a tema. E un bagno ricchissimo di vitamine

oltre il 50 per cento delle mele italiane viene da qui, dalle coltivazioni

della Val Venosta, della Valle dell’Adige e della Val d’Isar-co. Il segreto? Clima mite e 300 giorni di sole all’anno, per un raccolto che si aggi-ra sulle 950.000 tonnellate.

Sedici varietà, dalla Golden Delicious alla Elstar, una delle migliori – dicono – per preparare lo strudel. Verifi-catelo sul campo: ad agosto all’Alpe di Siusi va in scena la Festa dello Strudel (stru delfest.com). Ma in onore della mela ci sono anche il

È subito chiaro fin dal-la colazione: il pane dell’Alto Adige si

meriterebbe un menu de-gustazione. C’è quello alla segale, al grano duro, con frutta, cumino, finocchio, trigonella. Solo i migliori ce-reali e lievitazione naturale: conservanti e additivi sono banditi. E c’è una novità: le spa con la paneterapia, che sfrutta gli enzimi e il caldo della cottura per riattivare il metabolismo.

schüttelbrot Significa “pane scosso” perché a metà della lievitazione viene mosso per appiattirlo. Risultato? Una focaccia iper croccante, insaporita da segale, cumino, coriandolo e finocchio. Da assaggiare con: speck.

vibnschger paarl Una pagnotta a presidio Slow food, che si impasta secondo un’antica ricetta trovata all’abbazia di Marienberg

in Val Venosta. Farina di frumento e segale, è ideale per la zuppa con carne della valle. Da assaggiare con: il formaggio Stelvio, dop locale.

zelten Pane alla frutta, con pere secche, prugne, noci, uva sultanina, fichi o anche spicchi di mela. Da assaggiare con: da solo! Perfetto nello zaino quando si va in montagna.

pane alla segale Morbido, mono ingrediente, è il più diffuso. Da assaggiare con: il salame, cotto e affumicato.

pusterer breatl È il pane della Val Pusteria. Con farina di segale e frumento, semi di cumino, coriandolo e trigonella. Da assaggiare con: il “formaggio grigio” della Valle Aurina, magrissimo, dal sapore deciso. Presidio Slow food.Zelten

Pane alla segale

Schüttelbrot

Museo della frutticoltura (Lana, obstbaumuseum.it), la Festa della Mela con passeggiate e menu a tema di Silandro (16-17 luglio, silandro-lasa.it) e ad aprile, in Val Senales, la Maratona tra gli alberi in fiore (oetzi-alpin-marathon.com). E sì, qui si pensa davvero alla sa-lute: non c’è niente come il bagno alla mela per fare il pieno di vitamine.

Alto Adige Südtirol

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bread & breakfastColazione con degustazione, perché qui la farina si impasta con

cumino, finocchio e frutta. E diventa presidio Slow food

trattamenti con i prodotti locali: uva di Teroldego, mele Golden e lamponi. In più, piscine, saune, grotte e laghi, in un parco di 9.000 metri quadrati (Ortisei, tel. 0471 775001, adler-dolomiti.com; da 268 €).■ PlantitscherhofSulle prime colline di Merano, accoglienza

tradizionale in una casa del XII secolo. Tappa alla spa per un bagno alle mele, un impacco di castagne e un peeling all’aloe vera. Più 14 tipi di massaggi (via Dante 56, tel. 0473 230577, plantitscher hof.com; da 184 €).■ Terme di Merano Celebre non solo per l’architettura di

Matteo Thun (come l’hotel a fianco), ma perché qui si sperimenta la varietà del benessere alpino a chilometro zero, con i trattamenti migliori di ogni valle: l’effetto anti-age delle mele, quello rilassante-lenitivo della lana di pecora della Val d’Ultimo e quello purificante

delle erbe medicinali. Nel parco di 5 ettari, bagni di vapore in grotte sotterranee, cascate, geyser e 25 piscine, compresa quella di acqua salata, per un tuffo come al mare fra palme e roseti. Ai piedi delle Dolomiti (piazza Terme 9, termemerano.it; ingresso: da 11,50 €).

m e l e : u n ’ i d e a p e r o g n i s ta g i o n eFeste dello strudel, maratone tra gli alberi in fiore, menu a tema. E un bagno ricchissimo di vitamine

oltre il 50 per cento delle mele italiane viene da qui, dalle coltivazioni

della Val Venosta, della Valle dell’Adige e della Val d’Isar-co. Il segreto? Clima mite e 300 giorni di sole all’anno, per un raccolto che si aggi-ra sulle 950.000 tonnellate.

Sedici varietà, dalla Golden Delicious alla Elstar, una delle migliori – dicono – per preparare lo strudel. Verifi-catelo sul campo: ad agosto all’Alpe di Siusi va in scena la Festa dello Strudel (stru delfest.com). Ma in onore della mela ci sono anche il

È subito chiaro fin dal-la colazione: il pane dell’Alto Adige si

meriterebbe un menu de-gustazione. C’è quello alla segale, al grano duro, con frutta, cumino, finocchio, trigonella. Solo i migliori ce-reali e lievitazione naturale: conservanti e additivi sono banditi. E c’è una novità: le spa con la paneterapia, che sfrutta gli enzimi e il caldo della cottura per riattivare il metabolismo.

schüttelbrot Significa “pane scosso” perché a metà della lievitazione viene mosso per appiattirlo. Risultato? Una focaccia iper croccante, insaporita da segale, cumino, coriandolo e finocchio. Da assaggiare con: speck.

vibnschger paarl Una pagnotta a presidio Slow food, che si impasta secondo un’antica ricetta trovata all’abbazia di Marienberg

in Val Venosta. Farina di frumento e segale, è ideale per la zuppa con carne della valle. Da assaggiare con: il formaggio Stelvio, dop locale.

zelten Pane alla frutta, con pere secche, prugne, noci, uva sultanina, fichi o anche spicchi di mela. Da assaggiare con: da solo! Perfetto nello zaino quando si va in montagna.

pane alla segale Morbido, mono ingrediente, è il più diffuso. Da assaggiare con: il salame, cotto e affumicato.

pusterer breatl È il pane della Val Pusteria. Con farina di segale e frumento, semi di cumino, coriandolo e trigonella. Da assaggiare con: il “formaggio grigio” della Valle Aurina, magrissimo, dal sapore deciso. Presidio Slow food.Zelten

Pane alla segale

Schüttelbrot

Museo della frutticoltura (Lana, obstbaumuseum.it), la Festa della Mela con passeggiate e menu a tema di Silandro (16-17 luglio, silandro-lasa.it) e ad aprile, in Val Senales, la Maratona tra gli alberi in fiore (oetzi-alpin-marathon.com). E sì, qui si pensa davvero alla sa-lute: non c’è niente come il bagno alla mela per fare il pieno di vitamine.

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Per scoprire tutte le passeggiate sulle Dolomiti, e non solo, navigate sul sito trekking.suedtirol.info Per camminare con le guide alpine dell’Alto Adige, trovate ogni informazione su guidealpine.altoadige.info

AUSTRIA

Val Gardena

Va l d i

di Fiemme

Val Badia

Isarco

Adige

Friuli-Venezia Giulia

MallesVenosta

Glorenza

Bolzano

Ortisei

Luson

Falzes

Fiè alloSciliar

BressanoneDobbiaco

San Candido

CampoTures

Merano

Valfurva

Ora

Ponte di LegnoMadonnadi Campiglio

Moena

Canazei

Saretino Chiusa

Brunico

Brennero

Vipiteno

Lana

NaturnoSilandro

Lasa

Cortina

S. Martino di Castrozza

Badia

ALTO ADIGESÜDTIROL

Trentino

Valle Isarco

Marmolada 3342

Cristallo 3221

Ortles3.905

Palla Bianca 3.736

Monte Cevedale 3.764

Val di Fosse

Massicciodello Sciliar

ParcoNazionaledello Stelvio

Tre Cime

Vallarga

2.912Vetta d’Italia

Val Venosta

di Lavaredo 2.998

Lagodi Resia

Parco Naturaledello SciliarCatinaccio

Parco NaturaleMonte Corno

Parco NaturalePuez-Odle

Parco NaturaleFanes-Sennes-Braies

Parco NaturaleVedrette di Ries-Aurina

Parco NaturaleGruppo di Tessa

ParcoNaturaleDolomiti di Sesto

t r e k k i n g

sei idee per sei super passeggiate. a tema

Dal lago di Resia alla Vetta d’Italia, per viste panoramiche, soste alle malghe e incontri con gli animali

panoramicaMeta, il Rifugio Bolzano a 2.457 metri sul massiccio dello Sciliar, la terrazza più panoramica sulle Alpi: la vista spazia dal Catinaccio alla Marmolada. Per raggiungerlo si cammina tre ore dall’Alpe di Siusi, ma il sentiero è comodo e sale tra i prati fino agli alti pascoli. In cima, uova e speck ripagano dalla fatica (tel. 0471 612024, schlernhaus.it; pranzo: 15 €, doppia: da 30 €).

nella tradizione Un giro ad anello in Vallarga, ancora sconosciuta al turismo: una passeggiata facile di circa sei ore di cammino, da una malga all’altra, con una guida che vi racconterà tutto sulla vita di montagna. Pausa con degustazioni tipiche (per prenotare: tel. 0472 886048, malghe.it).

classicaÈ la passeggiata più nota delle Dolomiti: facile e altamente spettacolare. Panorama: le Tre Cime di Lavaredo, che sfiorano i 3.000 metri. Si parte da Landro per tre ore e mezzo di cammino. Già dopo la prima salita, la vista si apre sulla Parete Nord delle Tre Cime, ma conviene continuare fino al Rifugio Locatelli: è proprio ai piedi dei grandi colossi dolomitici (tel. 0474 972002; pranzo: 19 €, doppia: da 64 €).

sportivaSi parte a piedi verso la cima più settentrionale del nostro paese, la Vetta d’italia, a 2.912 metri. Da Casere, in Valle Aurina, si segue il fondovalle fino al Rifugio Tridentina, proprio sotto la cima: 3 ore fino a qui, ma se volete conquistare la vetta calcolate altre 2 ore (tel. 0474 654101, schutzhuetten.net; pranzo: 15 €, doppia: 28 €).

romanticaLo vedete il campanile che sorge dalle acque? È il simbolo di Curon, villaggio sommerso nel 1949 dalla creazione del lago di Resia. Un sentiero tra i boschi ne segue il perimetro: se lo percorrete a piedi ci vogliono quattro ore, in bici ne basta una. E se siete stanchi, basta salire sul battello per una minicrociera sul lago: parte da Curon ogni ora, da metà luglio a settembre (tel. 0473 634603).

tra cervi e marmotteDa Casera di Fuori in Val Senales inizia un’escursione nella selvaggia Val di fosse nel cuore del Parco Naturale del Gruppo di Tessa. L’itinerario? Si segue il sentiero n°24 fino al Maso Gelato a 2.070 metri (tel. 0473 229947, eishof.com; pranzo: 12 €; camerate: 25 €). Un’ora e mezzo tra boschi e pascoli. Per compagnia, marmotte, stambecchi e cervi.

Alto Adige Südtirol

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Map

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Per scoprire tutte le passeggiate sulle Dolomiti, e non solo, navigate sul sito trekking.suedtirol.info Per camminare con le guide alpine dell’Alto Adige, trovate ogni informazione su guidealpine.altoadige.info

AUSTRIA

Val Gardena

Va l d i

di Fiemme

Val Badia

Isarco

Adige

Friuli-Venezia Giulia

MallesVenosta

Glorenza

Bolzano

Ortisei

Luson

Falzes

Fiè alloSciliar

BressanoneDobbiaco

San Candido

CampoTures

Merano

Valfurva

Ora

Ponte di LegnoMadonnadi Campiglio

Moena

Canazei

Saretino Chiusa

Brunico

Brennero

Vipiteno

Lana

NaturnoSilandro

Lasa

Cortina

S. Martino di Castrozza

Badia

ALTO ADIGESÜDTIROL

Trentino

Valle Isarco

Marmolada 3342

Cristallo 3221

Ortles3.905

Palla Bianca 3.736

Monte Cevedale 3.764

Val di Fosse

Massicciodello Sciliar

ParcoNazionaledello Stelvio

Tre Cime

Vallarga

2.912Vetta d’Italia

Val Venosta

di Lavaredo 2.998

Lagodi Resia

Parco Naturaledello SciliarCatinaccio

Parco NaturaleMonte Corno

Parco NaturalePuez-Odle

Parco NaturaleFanes-Sennes-Braies

Parco NaturaleVedrette di Ries-Aurina

Parco NaturaleGruppo di Tessa

ParcoNaturaleDolomiti di Sesto

t r e k k i n g

sei idee per sei super passeggiate. a tema

Dal lago di Resia alla Vetta d’Italia, per viste panoramiche, soste alle malghe e incontri con gli animali

panoramicaMeta, il Rifugio Bolzano a 2.457 metri sul massiccio dello Sciliar, la terrazza più panoramica sulle Alpi: la vista spazia dal Catinaccio alla Marmolada. Per raggiungerlo si cammina tre ore dall’Alpe di Siusi, ma il sentiero è comodo e sale tra i prati fino agli alti pascoli. In cima, uova e speck ripagano dalla fatica (tel. 0471 612024, schlernhaus.it; pranzo: 15 €, doppia: da 30 €).

nella tradizione Un giro ad anello in Vallarga, ancora sconosciuta al turismo: una passeggiata facile di circa sei ore di cammino, da una malga all’altra, con una guida che vi racconterà tutto sulla vita di montagna. Pausa con degustazioni tipiche (per prenotare: tel. 0472 886048, malghe.it).

classicaÈ la passeggiata più nota delle Dolomiti: facile e altamente spettacolare. Panorama: le Tre Cime di Lavaredo, che sfiorano i 3.000 metri. Si parte da Landro per tre ore e mezzo di cammino. Già dopo la prima salita, la vista si apre sulla Parete Nord delle Tre Cime, ma conviene continuare fino al Rifugio Locatelli: è proprio ai piedi dei grandi colossi dolomitici (tel. 0474 972002; pranzo: 19 €, doppia: da 64 €).

sportivaSi parte a piedi verso la cima più settentrionale del nostro paese, la Vetta d’italia, a 2.912 metri. Da Casere, in Valle Aurina, si segue il fondovalle fino al Rifugio Tridentina, proprio sotto la cima: 3 ore fino a qui, ma se volete conquistare la vetta calcolate altre 2 ore (tel. 0474 654101, schutzhuetten.net; pranzo: 15 €, doppia: 28 €).

romanticaLo vedete il campanile che sorge dalle acque? È il simbolo di Curon, villaggio sommerso nel 1949 dalla creazione del lago di Resia. Un sentiero tra i boschi ne segue il perimetro: se lo percorrete a piedi ci vogliono quattro ore, in bici ne basta una. E se siete stanchi, basta salire sul battello per una minicrociera sul lago: parte da Curon ogni ora, da metà luglio a settembre (tel. 0473 634603).

tra cervi e marmotteDa Casera di Fuori in Val Senales inizia un’escursione nella selvaggia Val di fosse nel cuore del Parco Naturale del Gruppo di Tessa. L’itinerario? Si segue il sentiero n°24 fino al Maso Gelato a 2.070 metri (tel. 0473 229947, eishof.com; pranzo: 12 €; camerate: 25 €). Un’ora e mezzo tra boschi e pascoli. Per compagnia, marmotte, stambecchi e cervi.

Alto Adige Südtirol

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in più

Chi l’avrebbe detto che le conchiglie, i coralli e le al-ghe di un mare di 250mila anni fa sarebbero diventati le vette più scenografiche del mondo? Nemmeno Déodat de Dolomieu, lo scienziato che diede il nome a questa roccia, era certo che l’origi-ne dei Monti Pallidi fosse da ricercare negli abissi. Ma che questo oceano di guglie fosse un patrimonio era già chiaro allora. L’ha confer-

c o r a l l o i n a lta q u o taLe Dolomiti (nate dal mare 250mila anni fa), i ghiacciai dell’Ortles, i prati di Monte Corno: otto parchi per ogni stile

mato nel 2009 l’Unesco, che ha iscritto i 141.903 ettari delle Dolomiti nella lista dei Patrimoni dell’Umani-tà. Otto parchi proteggono queste e altre meraviglie del-la natura. Eccole.

le dolomiti in quattro parchiSciliar-Catinaccio, Puez-Odle, Fanes-Senes-Braies e Dolomiti di Sesto. Qui roc-ce e guglie sono le incontra-state protagoniste.

natura inviolata: il parco vedrette di ries - aurinaDirezione nord-est, al con-fine con l’Austria. Inconta-minato e poco turistico, è il regno dei ghiacciai.

monte corno: il cuore verdeNon ci sono alte vette, ma boschi e prati fioriti: crochi, gigli, e, a sorpresa, anche piante carnivore. L’idillio montano a portata di tutti.

acqua: il gruppo di tessaIl più selvaggio. È il parco di laghi e cascate: quella di Parcines è super scenografi-ca, con un salto di 97 metri.

il regno degli animali: stelvioStambecchi, camosci, ca-prioli, aquile e marmotte. È uno dei primi parchi nazio-nali d’Italia, per un incontro vis-à-vis con gli animali.

Per informazioni sui parchi dell’Alto Adige: tel. 0471 417770, provincia.bz.it/parchi-naturali

Alto Adige Südtirol

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Chi l’avrebbe detto che le conchiglie, i coralli e le al-ghe di un mare di 250mila anni fa sarebbero diventati le vette più scenografiche del mondo? Nemmeno Déodat de Dolomieu, lo scienziato che diede il nome a questa roccia, era certo che l’origi-ne dei Monti Pallidi fosse da ricercare negli abissi. Ma che questo oceano di guglie fosse un patrimonio era già chiaro allora. L’ha confer-

c o r a l l o i n a lta q u o taLe Dolomiti (nate dal mare 250mila anni fa), i ghiacciai dell’Ortles, i prati di Monte Corno: otto parchi per ogni stile

mato nel 2009 l’Unesco, che ha iscritto i 141.903 ettari delle Dolomiti nella lista dei Patrimoni dell’Umani-tà. Otto parchi proteggono queste e altre meraviglie del-la natura. Eccole.

le dolomiti in quattro parchiSciliar-Catinaccio, Puez-Odle, Fanes-Senes-Braies e Dolomiti di Sesto. Qui roc-ce e guglie sono le incontra-state protagoniste.

natura inviolata: il parco vedrette di ries - aurinaDirezione nord-est, al con-fine con l’Austria. Inconta-minato e poco turistico, è il regno dei ghiacciai.

monte corno: il cuore verdeNon ci sono alte vette, ma boschi e prati fioriti: crochi, gigli, e, a sorpresa, anche piante carnivore. L’idillio montano a portata di tutti.

acqua: il gruppo di tessaIl più selvaggio. È il parco di laghi e cascate: quella di Parcines è super scenografi-ca, con un salto di 97 metri.

il regno degli animali: stelvioStambecchi, camosci, ca-prioli, aquile e marmotte. È uno dei primi parchi nazio-nali d’Italia, per un incontro vis-à-vis con gli animali.

Per informazioni sui parchi dell’Alto Adige: tel. 0471 417770, provincia.bz.it/parchi-naturali

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Cre

dito

Nom

e C

ogno

me

A lto Adige terra di natura? Ov-viamente sì, ma anche di cultura,

e di alta qualità. Un itinerario ideale non può che iniziare con un omaggio alla mon-tagna, ai Messner Mountain Museum (tel. 0471 631264, messner-mountain-museum.it), ovvero la rete di cinque musei voluti da Reinhold Messner, disseminati in al-trettante località. Prima tap-pa è Castel Firmiano, fuori Bolzano, con un percorso che si snoda tra torri e cammina-menti del X secolo, restaurati con l’intervento contempora-neo di Werner Tscholl, men-tre nelle sale sono esposti i dipinti, tutti a tema monta-gna. Una torre è abitata dalle fanes, figure mitologiche delle Dolomiti, nell’altra stanno sedute statue di Buddha por-tate dall’Himalaya insieme a maestosi tanka tibetani. Del resto, tutto qui è un viaggio: tra le vette e attraverso la storia della loro conquista. Seconda tappa al museo Ortles in Valsolda, dedicato ai ghiacci, tra pascoli in cui

c u lt u r a

le alpi in una stanzaUn museo per scalare le montagne, uno interattivo, un altro

per scoprire l’arte contemporanea: inizia lo spettacolo

brucano gli yak. Dolomites, invece, è il museo della roc-cia, arroccato sui 2.181 metri del Monte Rite, mentre vi-cino a Merano c’è Yuval, la casa-castello di Messner che raccoglie i dipinti che hanno come soggetto le montagne sacre del mondo. E una novi-tà è in arrivo per il prossimo autunno: al castello di Bru-nico inaugurerà Ripa. Tema? Le popolazioni montane, da-gli Sherpa agli Hunza.

A proposito di gente di montagna, un’altra sorpre-

sa è il Museum Ladin (via Tor 65, San Martino in Badia, tel. 0474 524020, museumladin.it) con uno strepitoso allesti-mento curato da Rainer Ver-bizh, che già aveva lavorato al Pompidou. Tutto punta sull’interazione: in un’antica stube senti le voci di chi ci abitava, in un’altra sala, di-pinti digitali si animano per raccontare persone e luoghi. Anche il Touriseum (via San Valentino 51a, Merano, tel. 0473 270172, touriseum.it) conduce attraverso la storia del turismo con un allestimento divertente. Ma il meglio della contempora-neità è al Museion di Bolza-no: inaugurato nel 2008, ha ospitato artisti come Martin Kippenberger (l’autore della controversa “rana crocifis-sa”), Mike Kelly e i musicisti Sonic Youth, in un incontro di discipline che ne fa un nuo-vo centro di sperimentazione (via Dante 6, Bolzano, tel. 0471 223411, museion.it).

Castel Trauttmansdorff, vicino a Merano, è la sede del Touriseum, museo interattivo dedicato al turismo.

Il Castello di Firmiano, uno dei cinque musei montani di Reinhold Messner.

Il Museion di Bolzano, inaugurato nel 2008 su progetto dello studio berlinese KSV, ha un calendario di esposizioni d’arte contemporanea sempre all’avanguardia.

Il Museum Ladin di Ciastel de Tor. Non

è un semplice museo delle tradizioni: ogni

sala è interattiva.

Reinhold Messner a Castel Firmiano. La maschera di Bhairab è rivolta all’Himalaya.

In Alto Adige ci sono 450 castelli: uno dei più antichi è quello di Firmiano, costruito nel 954. Per visitarli: suedtirol.info/castelli

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A lto Adige terra di natura? Ov-viamente sì, ma anche di cultura,

e di alta qualità. Un itinerario ideale non può che iniziare con un omaggio alla mon-tagna, ai Messner Mountain Museum (tel. 0471 631264, messner-mountain-museum.it), ovvero la rete di cinque musei voluti da Reinhold Messner, disseminati in al-trettante località. Prima tap-pa è Castel Firmiano, fuori Bolzano, con un percorso che si snoda tra torri e cammina-menti del X secolo, restaurati con l’intervento contempora-neo di Werner Tscholl, men-tre nelle sale sono esposti i dipinti, tutti a tema monta-gna. Una torre è abitata dalle fanes, figure mitologiche delle Dolomiti, nell’altra stanno sedute statue di Buddha por-tate dall’Himalaya insieme a maestosi tanka tibetani. Del resto, tutto qui è un viaggio: tra le vette e attraverso la storia della loro conquista. Seconda tappa al museo Ortles in Valsolda, dedicato ai ghiacci, tra pascoli in cui

c u lt u r a

le alpi in una stanzaUn museo per scalare le montagne, uno interattivo, un altro

per scoprire l’arte contemporanea: inizia lo spettacolo

brucano gli yak. Dolomites, invece, è il museo della roc-cia, arroccato sui 2.181 metri del Monte Rite, mentre vi-cino a Merano c’è Yuval, la casa-castello di Messner che raccoglie i dipinti che hanno come soggetto le montagne sacre del mondo. E una novi-tà è in arrivo per il prossimo autunno: al castello di Bru-nico inaugurerà Ripa. Tema? Le popolazioni montane, da-gli Sherpa agli Hunza.

A proposito di gente di montagna, un’altra sorpre-

sa è il Museum Ladin (via Tor 65, San Martino in Badia, tel. 0474 524020, museumladin.it) con uno strepitoso allesti-mento curato da Rainer Ver-bizh, che già aveva lavorato al Pompidou. Tutto punta sull’interazione: in un’antica stube senti le voci di chi ci abitava, in un’altra sala, di-pinti digitali si animano per raccontare persone e luoghi. Anche il Touriseum (via San Valentino 51a, Merano, tel. 0473 270172, touriseum.it) conduce attraverso la storia del turismo con un allestimento divertente. Ma il meglio della contempora-neità è al Museion di Bolza-no: inaugurato nel 2008, ha ospitato artisti come Martin Kippenberger (l’autore della controversa “rana crocifis-sa”), Mike Kelly e i musicisti Sonic Youth, in un incontro di discipline che ne fa un nuo-vo centro di sperimentazione (via Dante 6, Bolzano, tel. 0471 223411, museion.it).

Castel Trauttmansdorff, vicino a Merano, è la sede del Touriseum, museo interattivo dedicato al turismo.

Il Castello di Firmiano, uno dei cinque musei montani di Reinhold Messner.

Il Museion di Bolzano, inaugurato nel 2008 su progetto dello studio berlinese KSV, ha un calendario di esposizioni d’arte contemporanea sempre all’avanguardia.

Il Museum Ladin di Ciastel de Tor. Non

è un semplice museo delle tradizioni: ogni

sala è interattiva.

Reinhold Messner a Castel Firmiano. La maschera di Bhairab è rivolta all’Himalaya.

In Alto Adige ci sono 450 castelli: uno dei più antichi è quello di Firmiano, costruito nel 954. Per visitarli: suedtirol.info/castelli

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dov’è che cos’è da non perdere

m u s e i d a s c o p r i r e

piccolo è belloLa macchina da scrivere crittografica e i guanti di Sissi: cinque

indirizzi curiosi e uno super famoso, dove vive l’uomo di 5.300 anni fa

Lo stupefacente corredo di Ötzi: l’ascia, l’arco e le frecce, i calzari, la mantella di fili d’erba, il recipiente di betulla per tenere le braci.

Intitolato a Peter Mitterhofer, inventore di una delle prime macchine da scrivere (in legno, del 1864), raccoglie 1.500 modelli, da quello per le composizioni musicali a quello in alfabeto Braille.

La macchina crittografica della Seconda guerra: tu digiti le lettere, lei le trasforma in codice. Non per niente, si chiama “Enigma”.

Museo della macchina da scrivere piazza della Chiesa 10, Parcines, tel. 0473 967581, typewritermuseum.com

Museo della Farmacia via Ponte Aquila 4, Bressanone, tel. 0472 209112, museofarmacia.it

Dolomythos via Rainer 11, San Candido, tel. 0474 913462, dolomythos.com

Per sapere cosa è successo in queste terre dalla preistoria ai carolingi. Qui c’è Ötzi, la mummia ritrovata nei ghiacci: testimonianza in diretta dall’età del rame.

Museo Archeologico dell’Alto Adigevia Museo 43, Bolzano, tel. 0471 320100, iceman.it

La Wunderkammer, con curiosità che creavano l’atmosfera magica delle antiche farmacie: un coccodrillo impagliato, un frammento di mummia egizia, uno zoccolo di alce...

Alambicchi, medicinali, vasi, strumenti, vecchi erbari (il più antico è del 1685). Ecco la storia della farmacia della famiglia Peer, fondata nel XVII secolo.

Una residenza del ’600 dove tutto è rimasto come allora, comprese le case coloniche nel parco. Uno spaccato della vita in montagna, dai nobili ai contadini.

L’archivio di 30.000 fotografie d’epoca: persone, città e masi degli anni ’40, ’50 e ’60.

Museo provinciale degli usi e costumi Teodone, Brunico, tel. 0474 552087, museo-etnografico.it

Museo Bad Egartvia Stazione 17, Parcines, tel. 0473 967342

Era un’antica casa per le cure termali, e oggi raccoglie ogni cimelio su Francesco Giuseppe e sua moglie Sissi: quadri, fotografie, mobili liberty, oggetti d’epoca...

Il ristorante del museo, l’Onkel Taa, con specialità locali, come le lumache

allevate in giardino.

Nella sua villa, il ricercatore Michael Wachtler racconta la storia naturale delle Dolomiti in un itinerario affascinante tra fossili, minerali e filmati.

Il fossile della Megachirella wachtleri, l’antenato di tutte le lucertole, scoperto da Michael Wachtler sulle

Dolomiti.

Alto Adige Südtirol

21

Informazioni & prenotazione:

Associazione Turistica Appiano39057 Appiano sulla strada del vino/Alto AdigeTel. 0471 662 [email protected]

www.appiano.com

Appiano Strada del vino

Visita cappella romanica Castel Hocheppan, Mu-seo medioevale, visita guidata MMM (MessnerMountain Museum), seminario sul vino e degu-stazione. Il gusto fa da filo conduttore ad Appia-no: vini pregiati di 25 cantine, 180 castelli, 9 paesivinicoli, vigneti e frutteti, un’infinita di luoghi diinteresse storico culturali, profonde cantine o ri-storanti “stellati”. Il punto giusto per il buon gusto.

07/06–09/07/2010: 5 gg albergo 3*da € 370 a.p., agriturismo da € 395 a.p.

Museo Archeologico dell’Alto AdigeVia Museo 4339100 BolzanoTel. 0471 320 [email protected]

www.iceman.it

In visita da Ötzi

Un uomo ferito muore sul ghiacciaio. 5.300anni dopo, il suo casuale ritrovamento, conl’abbigliamento e l’equipaggiamento. Arriva dall’etàdel rame, quando l’uomo scopre un nuovo materi-ale destinato a rivoluzionare il mondo: il metallo.Orario d’apertura: mar.–dom. ore 10–18. Lunedìchiuso (aperto se festivo). In luglio, agosto e dicem-bre il museo è aperto anche il lunedì.

“L’Uomo venuto dal ghiaccio” nel MuseoArcheologico dell’Alto Adige a Bolzano

Traveller, Vanity Fair_komplett 1 23.03.10 10:46

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dov’è che cos’è da non perdere

m u s e i d a s c o p r i r e

piccolo è belloLa macchina da scrivere crittografica e i guanti di Sissi: cinque

indirizzi curiosi e uno super famoso, dove vive l’uomo di 5.300 anni fa

Lo stupefacente corredo di Ötzi: l’ascia, l’arco e le frecce, i calzari, la mantella di fili d’erba, il recipiente di betulla per tenere le braci.

Intitolato a Peter Mitterhofer, inventore di una delle prime macchine da scrivere (in legno, del 1864), raccoglie 1.500 modelli, da quello per le composizioni musicali a quello in alfabeto Braille.

La macchina crittografica della Seconda guerra: tu digiti le lettere, lei le trasforma in codice. Non per niente, si chiama “Enigma”.

Museo della macchina da scrivere piazza della Chiesa 10, Parcines, tel. 0473 967581, typewritermuseum.com

Museo della Farmacia via Ponte Aquila 4, Bressanone, tel. 0472 209112, museofarmacia.it

Dolomythos via Rainer 11, San Candido, tel. 0474 913462, dolomythos.com

Per sapere cosa è successo in queste terre dalla preistoria ai carolingi. Qui c’è Ötzi, la mummia ritrovata nei ghiacci: testimonianza in diretta dall’età del rame.

Museo Archeologico dell’Alto Adigevia Museo 43, Bolzano, tel. 0471 320100, iceman.it

La Wunderkammer, con curiosità che creavano l’atmosfera magica delle antiche farmacie: un coccodrillo impagliato, un frammento di mummia egizia, uno zoccolo di alce...

Alambicchi, medicinali, vasi, strumenti, vecchi erbari (il più antico è del 1685). Ecco la storia della farmacia della famiglia Peer, fondata nel XVII secolo.

Una residenza del ’600 dove tutto è rimasto come allora, comprese le case coloniche nel parco. Uno spaccato della vita in montagna, dai nobili ai contadini.

L’archivio di 30.000 fotografie d’epoca: persone, città e masi degli anni ’40, ’50 e ’60.

Museo provinciale degli usi e costumi Teodone, Brunico, tel. 0474 552087, museo-etnografico.it

Museo Bad Egartvia Stazione 17, Parcines, tel. 0473 967342

Era un’antica casa per le cure termali, e oggi raccoglie ogni cimelio su Francesco Giuseppe e sua moglie Sissi: quadri, fotografie, mobili liberty, oggetti d’epoca...

Il ristorante del museo, l’Onkel Taa, con specialità locali, come le lumache

allevate in giardino.

Nella sua villa, il ricercatore Michael Wachtler racconta la storia naturale delle Dolomiti in un itinerario affascinante tra fossili, minerali e filmati.

Il fossile della Megachirella wachtleri, l’antenato di tutte le lucertole, scoperto da Michael Wachtler sulle

Dolomiti.

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Informazioni & prenotazione:

Associazione Turistica Appiano39057 Appiano sulla strada del vino/Alto AdigeTel. 0471 662 [email protected]

www.appiano.com

Appiano Strada del vino

Visita cappella romanica Castel Hocheppan, Mu-seo medioevale, visita guidata MMM (MessnerMountain Museum), seminario sul vino e degu-stazione. Il gusto fa da filo conduttore ad Appia-no: vini pregiati di 25 cantine, 180 castelli, 9 paesivinicoli, vigneti e frutteti, un’infinita di luoghi diinteresse storico culturali, profonde cantine o ri-storanti “stellati”. Il punto giusto per il buon gusto.

07/06–09/07/2010: 5 gg albergo 3*da € 370 a.p., agriturismo da € 395 a.p.

Museo Archeologico dell’Alto AdigeVia Museo 4339100 BolzanoTel. 0471 320 [email protected]

www.iceman.it

In visita da Ötzi

Un uomo ferito muore sul ghiacciaio. 5.300anni dopo, il suo casuale ritrovamento, conl’abbigliamento e l’equipaggiamento. Arriva dall’etàdel rame, quando l’uomo scopre un nuovo materi-ale destinato a rivoluzionare il mondo: il metallo.Orario d’apertura: mar.–dom. ore 10–18. Lunedìchiuso (aperto se festivo). In luglio, agosto e dicem-bre il museo è aperto anche il lunedì.

“L’Uomo venuto dal ghiaccio” nel MuseoArcheologico dell’Alto Adige a Bolzano

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g l i e v e n t i d e l l’ e s tat e

sellaronda: la gara senza regole

bach vista dolomiti

world music e fior di loto

liberi di suonare

in bici. a ritmo di musica

Pronti per domenica 27 giugno? Certo, un po’ allenati bisogna esserlo per i 55 km e i 1.780 metri di dislivello del Sellaronda Bike Day, ma niente competizione: si parte quando si vuole e si pedala quanto si riesce, tra Selva, Corvara, Arabba e Canazei. E a fine giornata, un servizio di auto vi riporterà da dove siete partiti. Tappa anche ai ristoranti sulla strada, per il “piatto del ciclista”. Cos’è? Sorpresa! (sellarondabikeday.com)

Musica classica, con qualche variazione etnica o pop: un ricco calendario va in scena nei castelli, nelle chiese, sui pascoli della Val Gardena: da Badia all’Alpe di Siusi (valgardena musika.com, dal 16 luglio al 2 settembre).

Cosa c’è di più dolce che un concerto davanti a un laghetto di ninfee? Dall’10 giugno al 19 agosto, l’appuntamento è alle nove di sera: musica da tutto il mondo ai giardini Trauttmansdorff di Merano (via S. Valentino 51a, tel. 0473 235730, trauttmansdorff.it).

Vi piace il jazz? Dal 25 giugno al 4 luglio avete a disposizione oltre cento concerti: ogni giorno e in ogni luogo, nei teatri, sui prati, nei masi, tra i vigneti. Da Noa a Gianluca Petrella (suedtiroljazzfestival.com).

Pensate alla piazza di Bolzano e alle vie del centro e poi immaginatele con 5.000 ballerini, coristi e musicisti in costume tipico: è Europeade, per ballare un intero weekend (lungo) dal 21 al 25 luglio (europeade2010.it).

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folklore

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g l i e v e n t i d e l l’ e s tat e

sellaronda: la gara senza regole

bach vista dolomiti

world music e fior di loto

liberi di suonare

in bici. a ritmo di musica

Pronti per domenica 27 giugno? Certo, un po’ allenati bisogna esserlo per i 55 km e i 1.780 metri di dislivello del Sellaronda Bike Day, ma niente competizione: si parte quando si vuole e si pedala quanto si riesce, tra Selva, Corvara, Arabba e Canazei. E a fine giornata, un servizio di auto vi riporterà da dove siete partiti. Tappa anche ai ristoranti sulla strada, per il “piatto del ciclista”. Cos’è? Sorpresa! (sellarondabikeday.com)

Musica classica, con qualche variazione etnica o pop: un ricco calendario va in scena nei castelli, nelle chiese, sui pascoli della Val Gardena: da Badia all’Alpe di Siusi (valgardena musika.com, dal 16 luglio al 2 settembre).

Cosa c’è di più dolce che un concerto davanti a un laghetto di ninfee? Dall’10 giugno al 19 agosto, l’appuntamento è alle nove di sera: musica da tutto il mondo ai giardini Trauttmansdorff di Merano (via S. Valentino 51a, tel. 0473 235730, trauttmansdorff.it).

Vi piace il jazz? Dal 25 giugno al 4 luglio avete a disposizione oltre cento concerti: ogni giorno e in ogni luogo, nei teatri, sui prati, nei masi, tra i vigneti. Da Noa a Gianluca Petrella (suedtiroljazzfestival.com).

Pensate alla piazza di Bolzano e alle vie del centro e poi immaginatele con 5.000 ballerini, coristi e musicisti in costume tipico: è Europeade, per ballare un intero weekend (lungo) dal 21 al 25 luglio (europeade2010.it).

Alto Adige Südtirol

folklore

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A U S T R I A

Valle Isarco

Veneto

V a l V e n o s t a

Va l Sena les

V a l d ’ Ul t i

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o

Va l Gardena

Val d i So le

Val di Fiemme

Val Sugana

Isarco

Adige

Lago di Garda

Friuli-Venezia Giulia

Parco Naziona le prov inc ia le Adamel lo -Brenta

20km

Malles

Lago di Resia

LasaSilandro

Venosta

Glorenza

Bolzano

Ortisei

Luson

Funes

FalzesVandoies

San Vigilio San Candido

Fiè alloSciliar

BressanoneDobbiaco

Campo Tures

Merano

Belluno

Asiago

Vittorio Veneto

Rovereto

Valfurva

Bormio

Riva del Garda

OraTermeno

Appiano

Cles

Ponte di LegnoMadonnadi Campiglio

Moena

Canazei

Sarentino Chiusa

Brunico

Brennero

Vipiteno

Lana

Naturno

Cortina d’Ampezzo

S. Martino di Castrozza

Badia

D O L O M I T I

A LT O A D I G ES Ü D T I R O L

Trentino

Valli di Turese Aurina

Val PusteriaVal Badia

Adamello 3.554

Marmolada 3.342

Tre Cime di Lavaredo2.998

Ortles 3.905

Palla Bianca 3.736

Monte Cevedale 3.764

20 km

S V I Z Z E R A

Vetta d’Italia 2.912

Alto Adige Südtirol

Val Venosta: www.valvenosta-altoadige.infoMerano e dintorni:www.meranodintorni.comBolzano, Vigneti e Dolomiti: www.stradadelvino.info

Rosengarten Latemar: www.rosengarten-latemar.comAlpe di Siusi: www.alpedisiusi.infoVal Gardena: www.valgardena.itAlta Badia: www.altabadia.org

Plan de Corones: www.plandecorones.comAlta Pusteria: www.altapusteria.infoValle isarco: www.valleisarco.infoValli di Tures e Aurina: www.tures-aurina.com

Novità ed eventi, lo sport, la cucina, le spa, i musei. E ancora, gli hotel da prenotare, il meteo.

A ogni domanda risponde Alto Adige Informazioni, tel. 0471 999999, www.suedtirol.info

gli hotelSul sito www.suedtirol.info trovate un database di tutti gli hotel dell’Alto Adige, organizzati per località e prezzi e prenotabili on line. Per scegliere secondo lo stile di vacanza, consultate, invece, questi siti:• Agriturismi e masi: www.gallorosso.it• Belvita Alpine Wellness: www.belvita.it • Hotel per famiglie: www.familienhotels.com • Hotel per vacanze attive e sportive: www.vitalpina.info • Vacanze in sella a una mountain bike: www.bike-holidays.com

viaggiare informati

come si arrivaIn automobile: da Milano a Bolzano sono 307 km, tutti di autostrada; da Roma, si prende l’A1 fino a Bologna e poi l’A22 fino a Bolzano (662 km). Per chi vuole viaggiare green, il treno raggiunge Bolzano, Merano, Brunico. Se scegliete l’aereo, Air Alps ha voli giornalieri da Roma a Bolzano. Potete atterrare anche agli aeroporti di Verona, Venezia, Bergamo e Treviso, serviti da compagnie di linea e low cost che volano da tutta Italia (controllate i siti di Alitalia, Meridiana, Airone, Easyjet, Myair, Ryanair, Air Italy). Una volta atterrati, con 35 € andata e ritorno un pullman vi porterà nelle zone più belle dell’Alto Adige (più informazioni su www.suedtirol.info/trasferimenti).

di valle in valle

Ognuna ha il suo stile: per scoprirlo partite da qui. Sui siti trovate suggerimenti per gite, visite, hotel e ristoranti

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Val PusteriaVal Badia

Adamello 3.554

Marmolada 3.342

Tre Cime di Lavaredo2.998

Ortles 3.905

Palla Bianca 3.736

Monte Cevedale 3.764

20 km

S V I Z Z E R A

Vetta d’Italia 2.912

Alto Adige Südtirol

Val Venosta: www.valvenosta-altoadige.infoMerano e dintorni:www.meranodintorni.comBolzano, Vigneti e Dolomiti: www.stradadelvino.info

Rosengarten Latemar: www.rosengarten-latemar.comAlpe di Siusi: www.alpedisiusi.infoVal Gardena: www.valgardena.itAlta Badia: www.altabadia.org

Plan de Corones: www.plandecorones.comAlta Pusteria: www.altapusteria.infoValle isarco: www.valleisarco.infoValli di Tures e Aurina: www.tures-aurina.com

Novità ed eventi, lo sport, la cucina, le spa, i musei. E ancora, gli hotel da prenotare, il meteo.

A ogni domanda risponde Alto Adige Informazioni, tel. 0471 999999, www.suedtirol.info

gli hotelSul sito www.suedtirol.info trovate un database di tutti gli hotel dell’Alto Adige, organizzati per località e prezzi e prenotabili on line. Per scegliere secondo lo stile di vacanza, consultate, invece, questi siti:• Agriturismi e masi: www.gallorosso.it• Belvita Alpine Wellness: www.belvita.it • Hotel per famiglie: www.familienhotels.com • Hotel per vacanze attive e sportive: www.vitalpina.info • Vacanze in sella a una mountain bike: www.bike-holidays.com

viaggiare informati

come si arrivaIn automobile: da Milano a Bolzano sono 307 km, tutti di autostrada; da Roma, si prende l’A1 fino a Bologna e poi l’A22 fino a Bolzano (662 km). Per chi vuole viaggiare green, il treno raggiunge Bolzano, Merano, Brunico. Se scegliete l’aereo, Air Alps ha voli giornalieri da Roma a Bolzano. Potete atterrare anche agli aeroporti di Verona, Venezia, Bergamo e Treviso, serviti da compagnie di linea e low cost che volano da tutta Italia (controllate i siti di Alitalia, Meridiana, Airone, Easyjet, Myair, Ryanair, Air Italy). Una volta atterrati, con 35 € andata e ritorno un pullman vi porterà nelle zone più belle dell’Alto Adige (più informazioni su www.suedtirol.info/trasferimenti).

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Ognuna ha il suo stile: per scoprirlo partite da qui. Sui siti trovate suggerimenti per gite, visite, hotel e ristoranti

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