CONFRONTO TRA MIP - TECNICA D’INDAGINE TRADIZIONALE SU … · 2019-03-06 · Partnership Strategica Mares-Fugro sull’Innovazione Tecnologica. Membrane Interface Probe: vantaggi,

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CONFRONTO TRA MIP - TECNICA D’INDAGINE TRADIZIONALE SU

SITI CONTAMINATI DA IDROCARBURI PETROLIFERI DA

AUTOTRAZIONE (BENZINA E GASOLIO): CASI APPLICATIVI

Isadora Mariani, Mares S.r.l.

Partnership Strategica Mares-Fugro sull’Innovazione Tecnologica.

Membrane Interface Probe: vantaggi, casi applicativi e prospettive future

CONFRONTO TRA MIP - TECNICA D’INDAGINE TRADIZIONALE SU SITI

CONTAMINATI DA IDROCARBURI PETROLIFERI DA AUTOTRAZIONE

(BENZINA E GASOLIO): CASI APPLICATIVI


CASE STUDIES

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Risultati dell’indagine:

Terreni a permeabilità medio-alta e tavola d’acqua a 2-3 m da

p.c.

• Terreni risultano conformi alle CSC di legge ma mostrano

tuttavia delle concentrazioni rilevabili

• Acque sotteranee contaminate da idrocarburi leggeri, con

concentrazioni molto elevate, MTBE ed ETBE e BTEX

Consistenza dell’indagine:

• 8 sondaggi con 45 campioni di terreno

• 7 piezometri

Area del sito 1.700 mq.

INDAGINE TRADIZIONALE



(BENZINA E GASOLIO): CASI APPLICATIVI – SITO 1

ACQUE SOTTERRANEE

TERRENI - HC LEGGERI


Risultati dell’indagine con ubicazione punti a maglia

regolare

•Evidenza della presenza di contaminazione significativa

•Definizione della posizione del focolaio di contaminazione

nell’area indagata

CARTA DELLE

ISOCONE 3D


• Maglia circa 10 x7 m

• 19 punti MIP

• profondità 5 m




INDAGINE MIP


Risultati dell’indagine con ubicazione punti come

indagine tradizionale

•Perdita di informazioni rispetto all’indagine MIP realizzata

con ubicazione dei punti a maglia regolare


• Ubicazione punti come da indagine tradizionale

• 8 punti MIP

• profondità 5 m

Ubicazione sistematica

Ubicazione ragionata


?

?




INDAGINE MIP



MIP

DAL CONFRONTO EMERGE CHE, PRESSO IL SITO 1 CARATTERIZZATO DA

CONTAMINAZIONE DA BENZINA E GASOLIO IN UN TERRENO DI MEDIA

PERMEABILITA’:

L’INDAGINE MIP A MAGLIA REGOLARE HA EVIDENZIATO LA PRESENZA DI

CONTAMINAZIONE LADDOVE LA CARATTERIZZAZIONE TRADIZIONALE HA

DATO DEI RISULTATI CONFORMI AI LIMITI DI LEGGE PER I TERRENI E

SUPERAMENTI PER LE ACQUE SOTTERRANEE;

I RISULTATI DELL’INDAGINE MIP CONSIDERANDO SOLO I PUNTI ADIACENTI A

QUELLI UBICATI COME DA CARATTERIZZAZIONE TRADIZIONALE SONO

CONFRONTABILI CON LA CARATTERIZZAZIONE STESSA PERDITA DI

INFORMAZIONI SULL’ESTENSIONE DEL PLUME.



Maglia ragionata terreni

VS





Risultati dell’indagine:

Terreni a bassa permeabilità e tavola d’acqua a 5-6 m da

p.c.

• Terreni contaminati da idrocarburi pesanti e leggeri, e

da IPA

• Acque sotteranee contaminate su tutto il sito da

idrocarburi, MTBE ed ETBE in alte concentrazioni



• 4 piezometri

Area del sito 500 mq.

TERRENI - HC PESANTI

TERRENI - HC LEGGERI INDAGINE TRADIZIONALE





Risultati dell’indagine

•Evidenza della presenza di contaminazione significativa

su tutto il sito

•Definizione della posizione del focolaio di contaminazione

nell’area indagata


• Maglia circa 5x5 m

• 10 punti MIP

• profondità 10 m

INDAGINE MIP





Risultati dell’indagine con ubicazione punti come

indagine tradizionale

•Perdita del dettaglio delle informazioni rispetto

all’indagine MIP realizzata con ubicazione dei punti a

maglia regolare


• Ubicazione punti come da indagine tradizionale

• 6 punti MIP

• profondità 10 m




?

?




TERRENI - HC PESANTI

TERRENI - HC LEGGERI



MIP

DAL CONFRONTO EMERGE

CHE, PRESSO IL SITO 6

CARATTERIZZATO DA

CONTAMINAZIONE DA

BENZINA E DIESEL IN UN

TERRENO DI BASSA

PERMEABILITA’:

L’INDAGINE MIP HA

EVIDENZIATO LA

PRESENZA DI

CONTAMINAZIONE ANCHE

LADDOVE LA

CARATTERIZZAZIONE HA

DATO DEI RISULTATI

CONFORMI AI LIMITI DI

LEGGE PER I TERRENI;

IN AGGIUNTA, IL MIP HA

CONSENTITO DI

INDIVIDUARE MEGLIO IL

FOCOLAIO DI

CONTAMINAZIONE,

PRESENTE SIA SOPRA

CHE SOTTO LA TAVOLA

D’ACQUA.



VS





Risultati dell’indagine 2010:

Terreni a bassa permeabilità e tavola

d’acqua a 1,5 m da p.c.

• Terreni con contaminazione da

idrocarburi HC leggeri e pesanti

• Acque sotteranee contaminate sia

da Benzina che da Gasolio, con

concentrazioni molto elevate in

quasi tutti i piezometri installati

TERRENI – HC LEGGERI

Consistenza dell’indagine 2010:


• 7 piezometri

Area del sito 350 mq edificio circa 122 mq

Risultati del monitoraggio acque post-

bonifica:

• Acque sotteranee contaminate sia

Benzina che da Gasolio in un’area

ristretta del sito

ESECUZIONE DI

INTERVENTI DI

BONIFICA

DIMENSIONATI

SULL’INDAGINE

TRADIZIONALE

ACQUE SOTTERRANEE

ACQUE SOTTERRANEE






Risultati dell’indagine

•Evidenza di contaminazione residua significativa post bonifica

•definizione della posizione del focolaio di contaminazione nell’area indagata

con grande dettaglio


• Maglia circa 5x4 m

• 11 punti MIP di cui 2 inclinati al di sotto del fabbricato (MIP10 e MIP11)

• profondità 5 m




INDAGINE MIP



MIP

DAL CONFRONTO EMERGE

CHE, PRESSO IL SITO 3,

CARATTERIZZATO DA

ELEVATA CONTAMINAZIONE

DA BENZINA E GASOLIO IN

UN TERRENO DI BASSA

PERMEABILITA’:

L’INDAGINE MIP HA FORNITO

DATI RELATIVI ALLA

DISTRIBUZIONE DELLA

CONTAMINAZIONE RESIDUA

POST BONIFICA, RILEVATA

NELLE ACQUE

SOTTERRANEE;

IN AGGIUNTA, IL MIP HA

CONSENTITO DI

INDIVIDUARE MEGLIO IL

FOCOLAIO DI

CONTAMINAZIONE,

PRESENTE SIA SOPRA CHE

SOTTO LA TAVOLA D’ACQUA.

Acque pre-bonifica Terreni pre-bonifica0

Acque post-bonifica


VS





CONCLUSIONI





• Non è solo importante utilzzare il MIP; ma è molto importante come lo si usa, perchè:

• Una densità inadeguata di punti di indagine può non dare un valore aggiunto,

• Dalla nostra esperienza, è preferibile utilizzare l’ubicazione sistematica dei punti.

• Ricostruire la distribuzione della massa di idrocarburi presenti nel sottosuolo (posizione, estensione laterale e

verticale) può essere difficoltoso utilizzando solo le tecnologie delle indagini tradizionali, a causa della bassa qualità

del dato che si ricava e per l’entità dell’errore insito nei valori ottenuti.

Potenzialità della tecnologia MIP

• I risultati ottenuti in tempo reale possono permettere di fare delle scelte in corso d’opera, utilissime al fine di definire

con ulteriore dettaglio l’estensione del plume, in particolare al limite di competenza del sito.

• Il MIP può essere utilizzato nell’ambito di un procedimento amministrativo ex Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06,

quale “indagine indiretta” in associazione ad una indagine tradizionale (ad es. per l’individuazione dei punti d’indagine

diretta, o per definire meglio la posizione e/o l’estensione del focolaio di contaminazione, o per monitorare il trend di

una bonifica, etc.) o nelle due diligence




Parametri di confronto Indagine

tradizionale

MIP

Grado di definizione del risultato

Tempi di restituzione del risultato

Rappresentatività del risultato

Ripetibilità del risultato

Invasività

Costi unitari

Conformità normativa

Gestione rifiuti

Applicabilità in f(terreni)


QUINDI . . .





Dott.ssa ISADORA MARIANI

MARES S.R.L.

Telephone 345 445 4430

E-mail [email protected]

GRAZIE PER L’ATTENZIONE




mailto:[email protected]

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