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ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Sezione per la promozione degli scambi dell’Ambasciata d’Italia CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA 2013 aprile 2014

Congiuntura anno 2013 - infoMercatiEsteri · nuove contrazioni: in totale nel 2012 si è registrato un calo del 2%; nel primo trimestre del 2013 è diminuito dell’1,5% rispetto

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ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane

Sezione per la promozione degli scambi dell’Ambasciata d’Italia

CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA 2013

aprile 2014

Ufficio di Zagabria ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’inte rnazionalizzazione Masarykova 24, 10000 Zagreb delle imprese italiane T +385 1 4830711 F +385 1 4830740 Via Liszt 21, 00144 Roma, Italia [email protected] T +39 0659921 www.italtrade.com/countries/europe/croazia/index.htm www.ice.gov.it Cod. Fisc. e Part. Iva 12020391004

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CROATIA - DATI DI BASE

Superficie

56.542 kmq

Popolazione (censimento 2011)

4,27 milioni di abitanti ∗ 1,54 milioni di famiglie

Densità della popolazione

75,9 abitanti / kmq

Forma istituzionale

Repubblica parlamentare

Membro di: UE (dal 1° luglio 2013), UN/ONU, UNECE, UNDP/UNOPS, UNCTAD, UNIDO, WIPO, OECD/OCSE, WB/BM, EBRD/BERS, IMF/FMI, WTO/OMC, WHO, UNESCO, ILO, NATO

Lingua ufficiale

croato

Unità monetaria

Kuna croata (HRK): 1 € = 7,65 HRK

Capitale Principali città

Zagabria

Spalato, Fiume, Osijek, Zara, Slavonski Brod, Pola , Ragusa

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SITUAZIONE ECONOMICA E QUADRO CONGIUNTURALE

La crisi, iniziata nel 2008, prosegue anche nel 2012 e nel 2013 ed il PIL croato subisce nuove contrazioni: in totale nel 2012 si è registrato un calo del 2%; nel primo trimestre del 2013 è diminuito dell’1,5% rispetto al primo trimestre del 2012, nel secondo trimestre la diminuzione è stata dello 0,7%, nel terzo trimestre dello 0,6% e nel quarto dell’ 1,2%, cosicché il calo per tutto il 2013 è stimato all’1%. Per il 2014, invece, gli analisti prevedono una modesta ripresa (+0,5% ca.), Gli ultimi quindici anni sono stati caratterizzati da un forte processo di deindustrializzazione e la partecipazione del comparto industriale (attività manifatturiera, estrazione minerali, forniture di energie e d’acqua) al PIL è passata da ca. un terzo (30%) all’inizio degli anni novanta a ca. il 17,5% negli ultimi anni. Le sole attività manifatturiere partecipano per il 13,3%. A fine dicembre 2012 la produzione industriale è stata inferiore del 5,6% rispetto al dicembre 2011 (il calo più sensibile registrato dal 2009), a dicembre del 2013 il calo è stato del 2,8%; nel 2013 si è verificato un calo complessivo del 2% rispetto all’intero anno 2012. Nel dicembre 2013 il tasso d’inflazione è stato dello 0,3% mentre il tasso medio annuo d’inflazione è stato del 2,2%. Secondo le previsioni del Governo l’inflazione dovrebbe diminuire al 2% nel biennio 2015-2016. Il livello di disoccupazione è ancora elevato: a fine dicembre 2012 è stato pari al 21,1% mentre a fine dicembre 2013 è stato del 21,6% (363.411 disoccupati). Nel gennaio 2014 il tasso di disoccupazione è stato del 22,2%; gli analisti prevedono che esso rimarrà superiore al 20% per almeno altri 2 anni. Il deficit del bilancio statale a fine 2013 ha raggiunto il 5,4% del PIL (3,8% nel 2012), mentre il debito pubblico che - in base ai dati del Ministero delle Finanze e della BNC - a fine 2012 è stato pari al 53,7% del PIL a fine dicembre 2013 ha superato il 60%. Considerato il peggioramento della situazione economica alla fine del gennaio scorso la Commissione Europea ha avviato una “procedura per deficit eccessivo” nei confronti del Paese includendo la Croazia tra i 16 Paesi Membri per i quali è previsto un esame approfondito (“in-depth review”). Onde poter rientrare entro la soglia del 3% per la fine del 2016, la Croazia dovrebbe portare il rapporto deficit/PIL al 4,6% alla fine di quest'anno, al 3,5% alla fine del 2015 e al 2,7% al 2016. Nello stesso tempo e conformemente ai criteri di Maastricht la Croazia dovrebbe far diminuire il debito pubblico sotto il 60% del PIL. Per raggiungere tali obiettivi si chiede di consolidare lo stato del bilancio, procedere alle riforme della pubblica amministrazione e del mercato del lavoro, alla revisione della spesa e al miglioramento del sistema fiscale.

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Anche il debito estero mantiene dimensioni assai ragguardevoli. In base ai dati della Banca Nazionale della Croazia, a fine dicembre 2012 è stato pari a 44,86 miliardi di € (dati revisionati), e a fine novembre 2013 (ultimi dati disponibili) si è portato a 45,72 miliardi di €. Nel 2012 l’interscambio commerciale croato è stato di 25,77 miliardi di € (- 0,3% rispetto a quello realizzato nel 2011). Dai dati preliminari dell’ISTAT croato relativi a tutto l’anno 2013 risulta che l’interscambio commerciale è stato pari a 24,78 miliardi di € (- 4,1% inferiore rispetto a quello realizzato nel 2012. In diminuzione risultano sia le esportazioni (-6,7%) che le importazioni (- 2,5%). Premesso che i dati divulgati dalla Banca Nazionale Croata non riflettono in modo fedele la nazionalità degli investimenti diretti esteri in Croazia1, va rilevato che in base alle loro rilevazioni nel periodo compreso fra il 1993 ed il 3° semestre del 2013 (dati revisionati e disponibili) l’ammontare degli IDE effettuati in Croazia (stock) è stato di ca. 27,145 miliardi di € e di 530,5 milioni di € nel corso dei primi nove mesi del 2103. Considerata la mancanza della ripresa economica, peggiora anche il rating del Paese. A settembre 2013 l'Agenzia Fitch Ratings ha abbassato il credit rating del Paese denominato in valuta straniera da BBB- a BB+; tale valutazione è stata riconfermata anche in data 14 febbraio u.s. ma l'Outlook è stato cambiato da Stabile a Negativo. A dicembre 2012 l’Agenzia Standard & Poor’s ha abbassato il rating dal BBB- a BB+; nell’agosto 2013 ha cambiato l’Outlook da Stabile al Negativo, mentre in data 24 gennaio 2014 ha tagliato il rating a lungo termine del debito sovrano della Croazia: il rating è stato abbassato da BB+ a BB, cambiando, però, l’Outlook da Negativo in Stabile. In data 1° febbraio 2013 l’Agenzia Moody’s ha declassato la Croazia cambiando il rating dal Baa3 a Ba1 ma cambiando l’Outlook da negativo in stabile; ma tale valutazione è, però, stata modificata in data 21 marzo 2014 per cui anche la Moody’s valuta l’Outlook come negativo,

Rating della Croazia (24 marzo 2014)

debito estero croato a lungo termine denominato in valuta straniera denominato in valuta locale

Agenzia

Valutazione Trend Valutazione Trend

Fitch Ratings BB+ Negativo BBB- Negativo Moody's Ba1 Negativo Ba1 Negativo Standard & Poor's BB Stabile BB Stabile

Fonte: Banca Nazionale della Croazia

1 in quanto non prendono in considerazione le c.d. triangolazioni finanziarie

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CROAZIA - PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

PIL - prezzi correnti2 (miliardi Euro) 43,39 47,54 44,78 44,44 44,41 43,93 43,343 - variazioni reali (%)1 5,1% 2,1% -6,9% - 2,3% 0,0% -2,0 -1,0%3 - pro capite1 (€ correnti) 9.781 10.772 10.311 10.060 10.377 10.295 10.1563

PRODUZIONE INDUSTRIALE - variazioni (%)4

5,6%

1,6%

-9,2%

-1,6%

-1,2%

-5,5%

- 2,0%

INFLAZIONE (%) 5 2,9 % 6,1% 2,4% 1,1% 2,3% 3,4% 2,2%

COMMERCIO ESTERO (mil. Euro) - import 18.833 20.817 15.220 15.137 16.281 16.2166 15.8037 - export 9.004 9.585 7.529 8.905 9.582 9.6286 8.9807 - interscambio commerciale 27.817 30.402 22.749 24.042 25.863 25.8836 24. 7837

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI 8 (milioni di Euro)

3.600,3

4.055,6

2.564,8

389,1

1.087,1

1.066,0

530,59

OCCUPAZIONE (.000 persone) - popolazione attiva10 1.735 1.759 1.749 1.702 1.683 1.696 1.68411 - totale occupati 1.480 1.519 1.457 1.382 1.368 1.338 1.32111 - disoccupati 254 240 292 320 315 358 36311 TASSO DI DISOCCUPAZIONE (%)12 14,7% 13,7% 16,7% 18,8% 18,7% 21,1% 21,6%11

STIPENDIO MEDIO NETTO - variazioni in termini reali rispetto all’anno precedente

2,2%

0,8%

0,2%

-0,5%

-0,4%

-2,6%

-1,5%

DEBITO ESTERO miliardi di €13 34,09 40,96 45,27 46,53 45,90 44,86 45,7214

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati dell’Istituto di Statistica croato e della Banca Nazionale della Croazia

2 dati revisionati 3 stima 4 rispetto all'anno precedente 5 tasso medio 6 dati definitivi revisionati 7 dati preliminari 8 dati revisionati 9 gennaio-settembre 2013 10 forza di lavoro ovvero popolazione che ha un’occupazione ed in tale modo si assicura i mezzi per il sostentamento;

sono inclusi anche gli agricoltori individuali, nonché coloro che ricercano un lavoro o prestano servizio di leva 11 fine dicembre 2013 12 calcolato sul totale della popolazione attiva 13 alla fine di dicembre di ogni anno, dati revisionati 14 fine novembre 2013

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COMMERCIO CON L’ESTERO Principali partner commerciali Nel 2013 l’interscambio commerciale croato è stato pari a 25,88 miliardi di € (- 4,1% rispetto a quello realizzato nel 2012). In diminuzione risultano sia le esportazioni (-6,7%) che le importazioni (-2,5%).

BILANCIA COMMERCIALE (milioni di €)

2007 2008 2009 2010 2011 201215 201316

Importazioni (variazione %)

18.833 (+9,9%)

20.817 (+10,5%)

15.220 (-26,9%)

15.137 (-0,5%)

16.281 (+7,6%)

16.216 (-0,4%)

15.803 (-2,5%)

Esportazioni (variazione %)

9.004 (+8,4%)

9.585 (+6,5%)

7.529 (-21,5%)

8.905 (+18,3%)

9.582 (+7,6%)

9.628 (0,5%)

8.980 (-6,7%)

Interscambio (variazione %)

27.837 (+9,4%)

30.402 (+9,2%)

22.749 (-25,2%)

24.042 (+5,7%)

25.863 (+7,6%)

25.883 (0,08%)

24.783 (-4,1%)

Saldo -9.829 -11.232 -7.691 -6.232 -6.699 -6.588 -6.823

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati dell’Istituto di Statistica croato Anche nel corso del 2013 la Croazia continua a realizzare gli scambi commerciali principalmente con i Paesi Europei, specialmente con quelli dell’Unione Europea: l’interscambio Croazia – UE è stato pari a 16,8 miliardi di € (il 68% ca. dell’interscambio croato totale; calo del 3,2%)

N.B. Nell’esaminare gli scambi commerciali relativi al 2013 va tenuto conto che i dati sono stati calcolati in base alla nuova metodologia. A seguito dell’adesione della Croazia all’Unione Europea (1° luglio 2013), la fonte dei dati per le statistiche sugli scambi commerciali con gli Stati membri è il modulo Intrastat tramite il quale le unità di reporting riportano con periodicità mensile gli arrivi (acquisizioni) ovvero le spedizioni (forniture); i dati si riferiscono al mese in cui la merce fisicamente entra o esce dal territorio della Repubblica di Croazia. Le unità di reporting sono i contribuenti IVA, il cui valore degli scambi di merci con gli Stati membri dell'UE supera la soglia minima stabilita per l’anno di riferimento: per l’anno 2013 tale soglia minima per entrambi i flussi (arrivi e spedizioni) è stata fissata in 1,7 milioni di kune (ca. 227 mila €): ciò significa che tutte le transazioni in entrambe le direzioni fino a 1,7 mil ioni di kune non vengono registrate.

Altra sostanziale novità è che dal 1° luglio 2013 la rilevazione dei flussi commerciali in entrata viene effettuata per paese fornitore (che può differire da quello produttore) mentre prima del 1° luglio 2013 era per paese produttore. 15 dati definitivi ricalcolati in base alla nuova metodologia 16 dati preliminari; nuova metodologia

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COMMERCIO ESTERO DELLA CROAZIA - PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI (.000 Euro)

ESPORTAZIONI CROATE IMPORTAZIONI CROATE INTERSCAMBIO

201217 201318 Var.% 201217 201318 Var.% 201217 201318 Var.%

TOTALE 9.628.468 8.980.431 -6,7% 16.215.896 15.802.506 -2,5% 25.883.364 24.782.937 -4,1%

di cui:

Paesi dell’UE 5.601.253 5.317.489 -5,1% 11.769.540 11.490.403 -2,4% 17.370.793 16.807.892 -3,2%

di cui:

ITALIA 1.472.474 1.254.032 -14,8% 2.272.627 1.985.930 -12,6% 3.745.101 3.239.962 -13,5%

Germania 981.238 974.703 -0,7% 2.163.026 2.179.454 +2,0% 3.144.264 3.154.157 +0,3%

Slovenia 828.174 911.244 +10,0% 1.544.947 1.785.862 +15,6% 2.373.121 2.697.106 +13,6%

Austria 628.177 553.385 -11,9% 1.588.630 1.420.468 -10,6% 2.216.807 1.973.853 -10,9%

Ungheria 242.950 202.472 -16,7% 966.272 985.762 +2,0% 1.209.222 1.188.234 -1,7%

Altri Paesi:

Bosnia & Erzegovina

1.229.576 1.172.903 -6,6% 590.016 582.906 -1,2% 1.819.592 1.755.809 -3,5%

Russia 331.159 282.178 -14,8% 1.130.387 800.429 -29,2 1.461.546 1.082.607 -25,9%

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati dell’Istituto di Statistica croato

QUOTE DETENUTE DAI PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI

NELL’EXPORT CROATO NELL’IMPORT CROATO NELL’INTERSCAMBIO

2010 2011 201217 210318 2010 2011 201217 201318 2010 2011 201217 201318

Italia 18,7 15,8 15,3 14,0 15,3 16,4 14,0 12,6 16,5 16,2 14,5 13,1

Germania 10,4 10,1 10,2 10,9 12,5 12,6 13,3 13,8 11,7 11,7 12,1 12,7

Slovenia 7,8 8,3 8,6 10,1 5,9 6,2 9,5 11,3 6,6 7.0 9,2 10,9

Austria 5,3 5,7 6,5 6,2 4,8 4,5 9,8 9,0 5,0 4,9 8,6 8,0

Bosnia & Erzegovina

11,6 12,2 12,8 13,1 3,1 3,3 3,6 3,7 6,2 6,6 7,0 7,1

Ungheria 2,2 2,5 2,5 2,5 2,9 3,0 6,0 6,2 2,6 2,8 4,7 4,8

Russia 2,0 2,4 3,4 3,1 9,0 7,3 7,0 5,1 6,4 5,5 5,6 4,4

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati dell’Istituto di Statistica croato

17 dati definitivi ricalcolati in base alla nuova metodologia 18 dati preliminari; nuova metodologia

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Principali prodotti importati In termini di valore la Croazia importa prevalentemente macchinari ed attrezzature industriali (specialmente macchine/attrezzature/impianti elettrici e macchine utensili), nonché mezzi di trasporto. Premesso che il valore complessivo delle importazioni realizzate nel corso del 2013 è stato del 2,5% inferiore rispetto all’import realizzato nel 2012 , preme precisare che l’aumento (unico significativo) si è verificato nelle importazioni di prodotti appartenenti alla sezione alimenti ed animali vivi (+3,9%) in particolare nell’import di carne fresca e lavorata (+15,9%) e di frutta e ortaggi (+9%), come pure nelle importazioni di alcuni gruppi di prodotti appartenenti alla sezione macchine e mezzi di trasporto per il quale si è, comunque, verificato un calo globale dell’1,3%. L’aumento del valore dell’import in questa sezione riguarda le macchine/apparecchi e dispositivi elettrici (+16,5%), i veicoli stradali (+9,1%), macchine ad uso ufficio ed elaborazione dati (+8,8%) e macchine utensili lavorazione metalli (+16,6%, ma in questo caso si tratta, comunque, di valori assoluti relativamente contenuti). Il calo più significativo (in termini di valore) si è verificato nelle importazioni di alcuni prodotti finiti di largo consumo (-7,5%) in particolare abbigliamento (-9,3%) e mobili e loro parti (-8,5%), nonché nelle importazioni di combustibili (- 6,4%), in particolare petrolio e derivati (-9,3%) Principali prodotti esportati Nel 2013 si registra un calo delle esportazioni del 6,7%. Il calo più rilevante si è verificato nelle esportazioni di prodotti appartenenti alla sezione macchinari e mezzi di trasporto (-18%),specialmente nelle esportazioni di mezzi di trasporto (-54,4%), di macchine/attrezzature ed accessori elettrici (-10,7%) e di macchine speciali per determinati comparti industriali (- 3,5%). Il maggior contributo all’export è stato dato dalle esportazioni di combustibili di origine minerale, energia elettrica(+103,3%) e gas (+13,2%).Nel comparto macchine e mezzi di trasporto è aumentato il valore dell’export di macchine motrici (+12,1%) e di macchinari industriali ad uso generale (+7,3%).

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SCAMBI COMMERCIALI CROAZIA – MONDO NEL 2013

STRUTTURA PER SETTORI IN BASE ALLA CLASSIFICAZIONE SITC

( Standard International Trade Classification Rev. 4)

Export croato Import croato

(.000 di €)

Var.%19 (.000 di €) Var.%19

Alimenti ed animali vivi 869.154 (9,7%)

-9,4% 1.681.571 (10,6%)

3,9%

Bevande e tabacco 164.750 (1,8%)

-9,7% 167.102 (1,1%)

6,6%

Materie prime grezze (eccetto combustibili) 702.837 (7,8%)

-7,1% 238.808 (1,5%)

2,0%

Combustibili minerali e lubrificanti 1.306.186 (14,5%)

-1,0% 3.524.316 (22,3%)

-6.4%

Grassi ed oli animali/vegetali 12.184 (0,01%)

-40,1% 108.829 (0,7%)

-10,4%

Prodotti chimici 1.034.172 (11,5%)

-1,5% 2.137.059 (13,5%)

-2,7%

Manufatti classificati secondo la materia di origine 1.415.572 (15,8%)

3,1% 2.700.985 (17,1%)

0,1%

Macchine e mezzi di trasporto 2.116.228 (23,6%)

-18,0% 3.556.611 (22,5%)

-1,3%

Prodotti finiti vari 1.226.424 (13,7%)

1,8% 1.683.958 (10,7%)

-7,5%

Monete e oro non monetario 78.747 (0,9%)

-56,2% 947 (0,0%)

38,5%

Prodotti non classificati 54.177 2.318

TOTALE

8.980.431 -6,7% 15.802.506 -2,5%

STRUTTURA PER AMPIE CATEGORIE ECONOMICHE

(BEC - Broad Economic Categories Classification del le Nazioni Unite )

Export croato Import croato

(.000 di €) Var.% 19 (.000 di €) Var.% 19

Alimenti e bevande 967.087 -9,3% 1.657.612 3,7%

Materiale industriale non menzionato altrove 3.871.607 -5,8% 6.888.347 -5,5%

Combustibili e lubrificanti 395.788 34,3% 1.098.274 -6,0%

Beni d’investimento (eccetto mezzi di trasporto) e parti 1.565.850 -3,8% 2.464.813 3,3% Mezzi di trasporto e loro parti 549.279 -41,7% 1.106.112 -12,1% Prodotti di largo consumo non menzionati altrove 1.463.588 -3,3% 2.550.687 -2,6%

Prodotti non classificati altrove 167.222 133,5% 36.660 -29,3%

TOTALE 8.980.431 -6,7% 15.802.506 -2,5%

19 rispetto al 2012; dati ricalcolati in base alla nuova metodologia

Ufficio di Zagabria ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’inte rnazionalizzazione Masarykova 24, 10000 Zagreb delle imprese italiane T +385 1 4830711 F +385 1 4830740 Via Liszt 21, 00144 Roma, Italia [email protected] T +39 0659921 www.italtrade.com/countries/europe/croazia/index.htm www.ice.gov.it Cod. Fisc. e Part. Iva 12020391004

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10

Scambi commerciali con l’Italia A partire dall’anno 2000 l’Italia è il principale partner commerciale della Croazia. Nonostante il forte calo degli scambi commerciali bilaterali anche nel 2013 l’Italia si riconferma il primo partner commerciale; il valore dell’interscambio bilaterale è stato pari a 3,24 miliardi di euro (13,1% del totale dell’interscambio commerciale croato). L’Italia si riconferma tuttora anche quale primo mercato di destinazione della merce croata (nonostante le esportazioni croate verso l'Italia – pari a 1,254 miliardi di euro - siano diminuite del 14,8%) ma diventa secondo Paese fornitore dopo la Germania (il valore delle forniture italiane verso la Croazia è stato pari a 1,99 miliardi di euro, in diminuzione del 12,5%).

BILANCIA COMMERCIALE CROAZIA – ITALIA (milioni di E uro)

2008 2009 2010 2011 201220 201321

IMPORT DALL’ITALIA 3.555 2.343 2.308 2.676 2.273 1.986 Var. %22 +17,3% -34,1% -1,5% +15,9% -15,1% -12,6%

EXPORT VERSO L’ITALIA 1.840 1.432 1.660 1.511 1.472 1.254 Var. %21 +6,7% -22,2% +15,9% -9,0% -2,6% -14,8%

INTERSCAMBIO 5.395 3.775 3.969 4.187 3.745 3.240 -Var. %21 13,5% -30,0 % +5,1% +5,5% -10,6% -13,5% SALDO PER L'ITALIA +1.715 +911 +648 +1.165 +801 +732

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati dell’Istituto di Statistica croato

QUOTA DELL’ITALIA (%)

2008 2009 2010 2011 2012 2013

NELL'IMPORT CROATO 17,1% 15,4% 15,3% 16,4% 14,0% 12,6% NELL'EXPORT CROATO 19,1% 19,0% 18,7% 15,8% 15,3% 14,0% NELL'INTERSCAMBIO 17,7% 16,6% 16,5% 16,2% 14,5% 13,1%

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati dell’Istituto di Statistica croato Le principali voci dell’export croato verso l’Italia sono costituite da: materie prime quali legno grezzo o semilavorati in legno, prodotti chimici (in particolare materie plastiche) e prodotti di largo consumo (abbigliamento e pellami a seguito di lavorazioni per conto terzi).

20 dati definitivi ricalcolati in base alla nuova metodologia 21 nuova metodologia; dati preliminari 22 rispetto all'anno precedente

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La composizione delle forniture italiane verso la Croazia è molto variegata, con diversi settori rappresentati in maniera abbastanza uniforme. Anche se nell’immaginario del consumatore locale il made in Italy è prevalentemente collegato a beni di largo consumo (abbigliamento, calzature, prodotti alimentari,mobili e prodotti per allestimento/arredamento interni, ceramica, ecc.), sono in realtà i beni strumentali ad assumere un pe so di rilievo . Premesso che molti comparti dell’economia croata hanno risentito fortemente della crisi e stanno attraversando una fase di ristagno, il rallentamento della domanda ha fatto sentire i suoi effetti: sono in atto ridimensionamenti dei programmi produttivi ed un sensibile calo degli ordini in particolare da parte degli acquirenti stranieri. L’andamento negativo verificatosi nel settore industriale croato ha influito sull’entità degli investimenti in beni strumentali: sono, infatti, diminuite le importazioni di macchinari in generale e, di conseguenza, anche dall’Italia. Ciò premesso, nel 2013 risulta di provenienza italiana: - il 28% ca. delle importazioni di filati, tessuti ed altri prodotti tessili (eccetto

l'abbigliamento), di prodotti di minerali non metalliferi e di ferro ed acciaio; - il 24% delle importazioni di abbigliamento ; - il 22% delle importazioni di calzature; - il 27% ca. delle importazioni di combustibili, che contano per circa il 37% del valore

totale delle importazioni dall’Italia; - il 16% delle importazioni di mobili e loro parti ; - il 10% ca. dell’import croato nel comparto macchine e mezzi di trasporto. La maggior

presenza di macchinari italiani si è registrata nel segmento macchine ed attrezzature speciali per determinati comparti industriali (la quota italiana nell’import è stata del 21% ca.) ed in particolare: macchine lavorazione legno, macchine agricole, alcuni tipi di macchine per l’industria alimentare (ad es. forni per la panificazione; macchine per la produzione di paste alimentari, apparecchi per la vinificazione e la produzione di succhi di frutta, macchine per la lavorazione delle carni), alcuni tipi di macchine per edilizia, come pure nel segmento macchine ed attrezzature d’impiego generale (17,6%) che comprende vari tipi di pompe, attrezzature per filtraggio e/o per depurazione, ecc.

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SCAMBI COMMERCIALI CROAZIA - MONDO E CROAZIA - ITA LIA NEL 2012 E 2013 DISTINTI PER SETTORI23

SETTORI24 ESPORTAZIONI CROATE IMPORTAZIONI CROATE Valore (.000 Euro) Var.

% Valore (.000 Euro) Var.

% 2012 2013 2012 2013 TOTALE 9.628.468 8.980.431 -6,7% 16.215.896 15.802.506 -2,5%

- di cui Italia 1.472.474 1.254.032 -14,8% 2.272.627 1.985.930 -12,6%

Alimenti ed animali vivi

958.951 869.154 -9,4% 1.618.553 1.681.571 3,9%

- di cui Italia 117.382 112.295 -4,3% 203.237 202.265 -0,5%

Bevande e tabacco 182.439 164.750 -9,7% 156.744 167.102 6,6% - di cui Italia 432 979 166,2% 4.253 4.818 13,3%

Materie prime grezze (esclusi combustibili)

756.939 702.837 -7,1% 232.197 238.808 2,0%

- di cui Italia 222.992 221.745 -0,6% 30.557 26.526 -13,2%

Combustibili minerali, lubrificanti

1.319.922 1.306.186 -1,0% 3.766.705 3.524.316 -6,4%

- di cui Italia 183.857 198.835 8,1% 479.419 378.339 -21,1%

Grassi e oli animali/vegetali

20.342 12.184 -40,1% 121.477 108.829 -10,4%

- di cui Italia 381 21 … 13.304 8.910 -33,0%

Prodotti chimici 1.050.070 1.034.172 -1,5% 2.195.956 2.137.059 -2,7% - di cui Italia 80.941 61.722 199.827 191.063 -4,4%

Manufatti classificati secondo la materia di origine

1.372.872 1.415.572 3,1% 2.697.450 2.700.985 0,1%

- di cui Italia 237.540 208.348 -12,2% 583.586 526.339 -9,8%

Macchine e mezzi di trasporto

2.582.099 2.116.228 -18,0% 3.604.061 3.556.611 -1,3%

- di cui Italia 190.316 97.115 .48,9% 434.519 365.391 -15,9%

Prodotti finiti vari 1.205.116 1.226.424 1,8% 1.820.157 1.683.958 -7,5% - di cui Italia 337.161 281.912 -16,4% 323.924 282.277 -12,9%

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati dell’Istituto di Statistica croato

23 2012 dati definitivi ricalcolati in base alla nuova metodologia; 2013 nuova metodologia, dati preliminari 24 SITC – Standard International Trade Classification Rev. 4

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IMPORTAZIONI CROATE DALL’ITALIA NEL 2012 E NEL 20 13 (.000 Euro) 25

SETTORI/PRODOTTI 26 2012 2013 Var.%27

TOTALE IMPORT DALL’ITALIA, di cui 2.272.627 1.985.930 -12,6% Alimenti ed animali vivi 203.237 202.265 -0,5%

Bevande e tabacco 4.253 4.818 13,3% Materie prime grezze (eccetto combustibili) 30.557 26.526 -13,2%

Combustibili di origine minerale, lubrificanti 479.419 378.339 -21,1%

Grassi/oli animali e vegetali 13.304 8.910 -33,0% Prodotti chimici 199.827 191.063 -4,4%

- Prodotti chimici organici 19.373 20.289 4,7% - Prodotti per la tintura, per la concia, ecc. 25.367 23.850 -6,0% - Medicinali e farmaci 6.303 6.795 7,8% - Oli eteri, profumi, prodotti cosmetici e da toilette 29.445 26.760 -9,1% - Materie plastiche in forme primarie 34.021 38.831 14,1% - Materie plastiche in altre forme 35.764 30.931 -13,5% Manufatti classificati secondo la materia di origine 583.589 526.339 -9,8%

- Pellame/prodotti di pelle/pellicce 11.461 11.541 0,7% - Prodotti della gomma 13.693 12.549 -8,4% - Prodotti di sughero/legno 10.748 7.484 -30,3% - Carta, cartone, prodotti di cellulosa 70.133 61.782 -11,9% - Filati, tessuti, prodotti tessili 100.233 94.596 -5,6% - Prodotti di minerali non metalliferi 73.560 61.141 -16,9% - Ferro e acciai 156.945 147.323 -6,1% - Metalli non ferrosi 54.014 43.016 -20,4% - Altri prodotti in metallo 93.799 86.806 -7,5% Macchinari e mezzi di trasporto 434.519 365.391 -15,9%

- Motori e macchine motrici 22.479 25.543 13,6% - Macchine/attrezzature speciali per determinati comparti ind. 73.618 59.146 -19,7% - Macchine/attrezzature/utensili lavorazione metalli 10.928 13.673 25,1% - Macchine /attrezzature industriali d’impiego generale 124.189 105.380 -15,1% - Macchine ufficio ed elaborazione dati 5.571 5.602 0,6% - App. per telecomunic.,per registrazione e riproduzione suoni 3.706 4.536 22,4% - Macchine/apparecchi /dispositivi elettrici 98.560 90.507 -8,2% - Veicoli stradali 46.654 40.025 -14,2% - Altro per trasporto 48.814 19.979 -59,1% Prodotti finiti vari 323.924 282.277 -12,9%

- Mobili e loro parti 45.010 31.947 -29,0% - Abbigliamento 124.421 107.313 -13,8% - Calzature 43.953 40.545 -7,8%

25 2012 dati definitivi ricalcolati in base alla nuova metodologia; 2013 nuova metodologia, dati preliminari 26 SITC – Standard International Trade Classification Rev. 4 27 rispetto all’anno 2012

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2011 2012 2013 PRODOTTI Quota28 Struttura29 Quota28 Struttura29 Quota28 Struttura29 TOTALE, di cui: 16,44% 100,00% 14,01% 100,00% 12,56% 100,00%

Alimenti ed animali vivi 11,42% 6,60% 12,56% 8,94% 12,03% 10,18% Bevande e tabacco 3,26% 0,18% 2,71% 0,19% 2,88% 0,24% Materie prime grezze (eccetto combustibili)

11,39% 1,15% 13.05% 1.34% 11,11% 1,34%

Combustibili di origine minerale, lub. 22,66% 29,68% 12,73% 21.10% 10,74% 19,05% Grassi/oli animali e vegetali 6,12% 0,19% 10,95% 0,59% 8,19% 0,45% Prodotti chimici 12,94% 10,92% 9,10% 8,79% 8,94% 9,62% - Prodotti chimici organici 21,04% (2,28%) 9,17% (0,85%) 9,88% (1,02%) - Prodotti per la tintura, per la concia 18,34% (0,93%) 20,29% (1,12%) 19,30% (1,19%) - Medicinali e farmaci 7,32% (1,71%) 0,98% (0,28%) 1,08% (0,34%) - Oli eteri, profumi, prodotti cosmetici

e da toilette 15,11% (1,68%) 9,98% (1,30%) 8,79% (1,35%)

- Materie plastiche in forme primarie 12,16% (1,11%) 13,64% (1,50%) 15,48% (1,96%) - Materie plastiche in altre forme 17,16% (1,51%) 15,35% (1.57%) 14,22% (1,56%) Manufatti classificati secondo la materia di origine

22,67%

24.96%

21,63%

25,68%

19,49%

26,50%

- Pellame/prodotti di pelle/pellicce 41,26% (0,91%) 21,78% (0,50%) 6,63% (0,58%) - Prodotti della gomma 7,76% (0,48%) 9,13% (0,60%) 8,59% (0,63%) - Prodotti di sughero/legno 11,04% (0,49%) 9,71% (0,47%) 7,78% (0,38%) - Carta, cartone, prodotti di cellulosa 16,30% (2,42%) 18,04% (3,09%) 16,05% (3,11%) - Filati, tessuti, prodotti tessili 35,53% (4,91%) 30,56% (4.41%) 28,47% (4,76%) - Prodotti di minerali non metalliferi 28,80% (3,05%) 29,55% (3,24%) 28,12% (3,08%) - Ferro e acciai 24,40% (5,96%) 27,25% (6,91%) 28,15% (7,42%) - Altri prodotti in metallo 22,47% (4,53%) 19,34% (4.13%) 18,45% (4,37%) Macchinari e mezzi di trasporto 11,79% 16,05% 12,06% 19,12% 10,27% 18.40% - Motori e macchine motrici 8,19% (0,77%) 9,00% (0,99%) 10,49% (1,29%) - Macchine/attrezzature speciali per

determinati comparti industriali 22,38% (2,88%) 23,35% (3,24%) 21,14% (2,98%)

- Macchine/attrezzature/utensili lavorazione metalli

15,46% (0,39%) 14,35% (0,48%) 15,01% (0,69%)

- Macchine /attrezzature industriali d’impiego generale

21,58% (5,13%) 20,34% (5,46%) 17,60% (5,31%)

- Macchine ufficio /elaborazione dati 0,59% (0,06%) 2,10% (0,25%) 1,93% (0,28%)

- Apparecchi per telecom. per registrazione e riproduzione suoni

0,74% (0,10%) 0.86% (0,16%) 1,03% (0,23%)

Macc./apparecc./dispositivi elettrici 13,69% (3,51%) 15,27% (4,34%) 12,01% (4,56%) - Veicoli stradali 5,22% (1,57%) 6,95% (2,05%) 5,46% (2,02%) - Altro per trasporto 24,11% (1,61%) 14,47% (2,15%) 15,53% (1.01%) Prodotti finiti vari 14,43% 10,24% 17,80% 14,25% 16,76% 14,21% - Mobili e loro parti 21,51% (1,98%) 19,30% (1,98%) 15,73% (1,61%) - Abbigliamento 16,15% (3,06%) 25,94% (5,47%) 24,05% (5,40%) - Calzature 19,48% (1,39%) 24,14% (1,93%) 21,77% (2,04%)

28 Quota dell'Italia nell'Import croato 29 Struttura dell’import dall’Italia

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INVESTIMENTI DIRETTI La vigente normativa in materia societaria equipara l’investitore straniero all’investitore locale. Considerato che non è necessario effettuare una registrazione particolare in quanto investitore straniero, i dati divulgati dalla Banca Nazionale Croata (BNC), classificati per Paese di provenienza dei flussi finanziari, non riflettono in modo preciso la provenienza dei capitali investiti. Inoltre numerose imprese che effettuano investimenti in Croazia si avvalgono di triangolazioni finanziarie. In base alle rilevazioni della Banca Nazionale Croata, nel periodo compreso fra il 1993 ed il terzo trimestre del 2013 (ultimi dati disponi bili) l’ammontare degli IDE effettuati in Croazia è stato pari a 27,145 miliardi di € (dati revisionati), di cui 530,5 milioni di € nel corso dei primi nove mesi del 2013. In questo periodo (1993 -3° semestre 2013) il principale investitore è risultato l'Austria (26,8%), seguita dalla Germania (12,2%), dai Paesi Bassi (11,8%), dall'Ungheria (8,9%), dal Lussemburgo (6.4%), dalla Francia (5,1%), dall'Italia (4,9%) e dalla Slovenia (4,4%);

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN CROAZIA NEL PERIODO DAL 1993 AL TERZO SEMESTRE 2013

DISTINTI PER PRINCIPALI PAESI INVESTITORI 30

1993 – 3° trim. 2013 (Stock)

1°+2°+3° trim. 2013 (flussi)

milioni di € % sul totale milioni di €

Totale, di cui

27.144,6 100,0% 530,5

Austria 7.275,6 26,8% 181,6 Germania 3.313,7 12,2% 66,4 Paesi Bassi 3.194,1 11,8% 18,6 Ungheria 2.404,2 8,9% -53,5 Lussemburgo 1.745,4 6,4% 45,1 Francia 1.374,2 5,1% 16,1 Italia 1.326,0 4,9% 40,9 Slovenia 1.200,9 4,4% 30,3 Belgio 606,2 2,2% 36,8

Fonte: elaborazioni Ufficio dell’Agenzia ICE di Zagabria su dati della Banca Nazionale Croata

30 dati revisionati; per il 2012 ed il Periodo gennaio-settembre 2013 dati preliminari

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Nel periodo gennaio-settembre 2013 l’Italia figura quale quarto investitore con 40,9 milioni di € investiti, preceduta dall’Austria (181,6 milioni di €), dalla Germania (66,4 milioni di €) e dal Lussemburgo 45,1 milioni di €) e seguita dal Belgio (36,8 milioni di €), dalla Repubblica Ceca (312,7 milioni di €), dalla Slovenia (30,3 milioni di €) e dalla Slovacchia (29,4 milioni di €). Per quanto riguarda la distribuzione settoriale , nell’intero arco temporale il flusso degli investimenti diretti esteri si è indirizzato verso il settore bancario e finanziario (32,5%), il settore commerciale (14,7%; di cui commercio all’ingrosso 9,8% e commercio al dettaglio 4,9%), le attività immobiliari (7,6%), nonché i settori altamente tecnologici, in particolare le telecomunicazioni (6,3%), la produzione di derivati di petrolio (6,2%) e la produzione di sostanze e prodotti chimici – in particolare farmaceutici (5%). Nel corso dei primi nove mesi del 2013 la maggior parte degli IDE riguarda le attività immobiliari (114,1 milioni di €), gli investimenti azionari in beni immobili (103,2 milioni di €), la produzione di alimenti e bevande (66 milioni di €), attività di servizi alle imprese (56,5 milioni di €) ed il commercio al dettaglio (51,9 milioni di €). In alcuni settori si sono, invece, verificati disinvestimenti: ciò si riferisce in particolare al commercio e alla manutenzione/riparazione di veicoli a motore e motocicli, alla produzione di alcuni tipi di macchine ed attrezzature, al settore delle telecomunicazioni ed alle attività di estrazione di petrolio greggio e gas naturale.

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INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN CROAZIA NEL PERIODO DAL 1993 AL TERZO TRIMESTRE 2013

DISTINTI PER SETTORI31

Settori32 1993 – 3° sem. 2013 (Stock )

1°+2°+3° trim. 2013 (flussi)

milioni di € % su totale milioni di €

Totale, di cui: 27.144,6 100,0% 530,5 Intermediazione monetaria e finanziaria (escl. le assicurazioni e i fondi pensionistici)

8.814,5 32,5% 30,3

Commercio all'ingrosso ed intermediazione nel comm. 2.662,5 9,8% 16,1 Attività immobiliari 2.049,9 7,6% 114,1 Posta e telecomunicazioni 1.717,5 6,3% -28,4 Fabbricazione di prodotti petroliferi 1.680,6 6,2% 2,3 Attività di servizi alle imprese 1.405,9 5,2% 56,6 Fabbricazione di sostanze e prodotti chimici 1.364,6 5,0% -6,0 Commercio al dettaglio; riparazione di beni personali 1.344,1 4,9% 51,9 Investimenti azionari in beni immobili 817,8 3,0% 103,2 Fabbricazione prodotti di minerali non metalliferi 814,5 3,0% -8,3 Alberghi e ristoranti 706,2 2,6% 40,5 Industrie alimentari e delle bevande 402,3 1,5% 66,0 Assicurazioni e fondi pensione, escluse assicurazioni obbligatorie

402,3 1,5% 21,2

Attività ricreative, culturali e sportive 319,7 1,2% 0,2 Fabbricazione di macchine ed apparecchi nca 233,7 0,9% -34,7 Edilizia 194,2 0,7% 43,2 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti

187,9 0,7% 32,3

Raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua 169,7 0.6% 4,5 Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti 158,7 0,6% 30,0 Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici, nca 150,9 0,5% 23,2 Agricoltura, caccia e relativi servizi 137,9 0,5% 12,7 Fabbricazione articoli in gomma e materie plastiche 128,9 0,4% 5,5 Industrie tessili 123,3 0,4% -3,2 Editoria e stampa 118,7 0,4% -0,8 Concia, fabbricazione articoli in pelle 110,6 0,4% 11,7 Estrazione di petrolio greggio e gas naturale 92,8 0,3% -27,0 Informatica ed attività connesse 87.7 0,3% 4,6 Prod./distrib. di energia elettrica, di gas, di calore 83,4 0,3% 14,6 Commercio, manutenzione e riparazione autoveicoli 83,2 0,3% -124,8 Altre attività 580,8 2,1% 78,8

31 dati revisionati; per 2012 e primo semestre 2013 dati preliminari 32 Classificazione delle attività – Ateco 2002

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Investimenti diretti italiani Limitandoci ai dati ufficiali della Banca Nazionale Croata, che considerano i flussi finanziari provenienti direttamente dall’Italia, tra il 1993 ed il terzo trimestre 2013 si registra uno stock di investimenti diretti pari a 1,326 miliardi di euro, posizionando l’Italia al settimo posto con il 4,9% del totale degli IDE in Croazia. Tra i Paesi investitori, in base ai dati forniti dalla BNC, l’Italia si è collocata al secondo posto nel 2010, al nono posto nel 2011, al quinto posto nel 2012 e al quarto posto nei primi nove mesi del 2013.

IDE ITALIANI IN CROAZIA DAL 1993 AL TERZO TRIMESTR E 2013

SECONDO I DATI DELLA BANCA NAZIONALE CROATA (dati r evisionati; milioni di €)

1993 6,9 1994 3,0 1995 2,7 1996 4,4 1997 9,0 1998 -1,3 1999 34,2 2000 84,7 2001 51,8 2002 225,7 2003 81,7 2004 150,3 2005 177,8 2006 188,4 2077 -76,7 2008 54,7 2009 86,5 2010 140,3 2011 22,1 2012 38,9 I-IX 2013 40,9 Totale 1.326,0

Occorre considerare, tuttavia, che numerose grandi imprese italiane hanno effettuato investimenti in Croazia attraverso triangolazioni finanziarie. Gli investimenti sono pertanto transitati da Paesi terzi (nella maggior parte dei casi Lussemburgo, Austria e Paesi Bassi), ove vigono normative particolarmente favorevoli in materia fiscale per le holding finanziarie. A titolo di esempio, prendendo in considerazione il settore bancario ed assicurativo, sono transitati attraverso il Lussemburgo e l’Austria gli investimenti effettuati dal Gruppo Intesa San Paolo (che detiene il 76,3% di una delle due principali banche croate, la Privredna Banka Zagreb) e dalle Assicurazioni Generali. Altri investimenti italiani nei settori della grande distribuzione e del tessile sono transitati attraverso holding comunitarie.

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Il dato complessivo di 1,33 miliardi di euro in oltre vent’anni, appare dunque davvero parziale, specie laddove si consideri il valore di alcuni noti investimenti, singolarmente presi, in particolare nel settore bancario. Una stima realistica della consistenza complessiva degli investimenti italiani in Croazia non può dunque prescindere dalla considerazione di tali triangolazioni. I dati divulgati dalla Banca Centrale croata vanno così rielaborati alla luce delle suesposte considerazioni e il valore complessivo raggiungerebbe i due miliardi di euro, ovvero oltre il 10% dello stock totale degli IDE in Croazia. Nel periodo gennaio – settembre 2013 gli IDE italiani si sono indirizzati in particolare verso il commercio al dettaglio (17,1 milioni di €), le attività di ricerca e lo sviluppo (10,3 milioni di €), il settore alberghiero e di ristorazione (6,3 milioni di €), il settore edile (5 milioni di €), la produzione tessile (2,3 milioni di €), gli investimenti azionari in beni immobili (1,9 milioni di €) e la produzione di alcuni tipi di macchine ed attrezzature (1,6 milioni di €). Maggiori disinvestimenti nel commercio all’ingrosso (- 3,9 milioni di euro) e nelle attività di servizi alle imprese (-2,4 milioni di €). Nel 2012 la maggior parte degli investimenti italiani ha riguardato quelli azionari in beni immobili (13,9 milioni di euro), nel settore delle costruzioni (11 milioni di euro), dell'intermediazione finanziaria (8,8 milioni di euro), alberghiero e della ristorazione (6,4 milioni di euro). Si sono per contro registrati disinvestimenti nel settore della produzione di macchine ed apparecchi meccanici (-10,1 milioni di euro) ed elettrici (-3,5 milioni di euro). Per quanto riguarda gli anni precedenti, nel 2009 oltre la metà del totale degli IDE italiani si è diretta verso soli due settori: servizi alle imprese (consulenza, studi tecnici, ricerche) ed edilizia, nel 2010 ad attività immobiliari, mentre nel 2011 gli IDE italiani hanno riguardato soprattutto investimenti azionari in beni immobili (18,4 milioni di euro), attività alberghiere e di ristorazione (8,2 milioni di euro), attività immobiliari (4,3 milioni di euro), produzione di macchine ed apparecchi meccanici (4,9 milioni di euro) ed intermediazione finanziaria (3,2 milioni di euro). Si sono registrati disinvestimenti principalmente nel commercio al dettaglio (-16,5 milioni di euro) e nel settore dell'edilizia (-3,1 milioni di euro). Tra i principali investimenti italiani in Croazia si annoverano: SERVIZI

BANCHE: UNICREDIT GROUP e GRUPPO INTESA SAN PAOLO controllano le due principali banche croate, e precisamente: ZABA - ZAGREBAČKA BANKA (130 filiali in Croazia, serve circa 1 milione di clienti privati e oltre 70.000 clienti aziendali; la quota del mercato è del 25% ca, dal 2002 fa parte dell’Unicredit Group.) e PBZ – PRIVREDNA BANKA ZAGREB (ca. 230 filiali, dal 1999 fa parte del Gruppo Intesa e dal 2007 dell’Intesa San Paolo); BANCO POPOLARE VERONA E NOVARA nel 2006 ha acquisito la Banca Sonic e l’ha ridenominata BANCO POPOLARE CROATIA, nel

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gennaio 2014 il Banco Popolare ha venduto la controllata Banca Popolare Croatia al principale gruppo bancario ungherese OT; GRUPPO VENETO BANCA ha acquisito la Gospodarsko – kreditna banka, ora ridenominata VENETO BANKA (11 sportelli);.

ASSICURAZIONI: Assicurazioni Generali operativa sul mercato croato dal 2004 con la controllata GENERALI OSIGURANJE che detiene una quota di mercato (dati febbraio 2014) del 4,4% nel segmento di assicurazioni vita e del 3,9% nelle altre assicurazioni. GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA : alcuni centri commerciali italiani: TOWER CENTER a Rijeka (Gruppo Policentro); OVIESSE (10 punti vendita: 3 a Pola, 4 a Zagabria e dintorni, 2 a Spalato e 1 a Osijek)); COIN CASA (2 punti vendita all’interno di centri commerciali a Zagabria e Spalato); FERRERO Croazia gestisce l’attività aziendale in tutta la regione; fino a pochi anni fa era presente anche il sistema cooperativo italiano con Ipercoop (Coop. Nord-Est).

TURISMO ED INTRATTENIMENTO: varie società legate soprattutto al turismo in Istria e, meno numerose, in Dalmazia (Marazzi, Octavia, ecc.).

ENERGIA ENI (INAgip) e EDISON (ED-INA) per l’estrazione di gas in Adriatico, in collaborazione con la società petrolifera croata INA; SOL (SOL-INA) per la produzione di gas industriali; HELIOS TECNOLOGY per la produzione di pannelli solari; ITALCOGIM per la distribuzione di gas ed idrocarburi; ŠIŠARKA (più proprietari italiani) per la produzione di pallet di legno; GRUPPO SAIPEM ha costituito la società SAIPEM MEDITERAN USLUGE per la fornitura di servizi specialistici di ingegneria nel settore delle costruzioni off-shore per l'industria petrolifera; SOLARIS (proprietari italiani e croati) per la produzione e la commercializzazione di moduli fotovoltaici. INDUSTRIA SIDERURGIA: nel 2012 la società ABS - ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU SPA (gruppo DANIELI) acquisisce un impianto produttivo in Croazia nella località di Sisak, dando vita alla ABS Sisak doo, con l’obiettivo di consolidare la propria strategia di espansione. METALMECCANICA: nel luglio 2013 la società italocroata ITALIKACINK (di proprietà dei fratelli Bisol) ha aperto un nuovo stabilimento di zincatura nella città di Lički Osik. INDUSTRIA MECCANICA e ELETTROMECCANICA : WAM PRODUCT (macchine ed impianti per trattamento polveri); GRUPPO SOGA ENERGY (industria elettromeccanica), GRUPPO MEP (produzione di carpenteria metallica pesante)

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ELETTRONICA E INDUSTRIA AD ALTA TECNOLOGIA: DUCATI ENERGIA ha costituito una joint-venture con la ditta locale V&M ELECTRONIC, che ha preso il nome di DUCATI KOMPONENTI; FININD ISOCLIMA - vetri ad alta tecnologia (LIPIK GLASS) MACCHINE AGRICOLE : SAME DEUTZ FAHR ha acquistato lo stabilimento di ĐURO ĐAKOVIĆ (mietitrebbiatrici); EUROZAPPA ha acquistato la maggioranza delle azioni della società locale TANG (zappe, ricambi per frese, motocoltivatori, motozappe ecc.). TESSILE-ABBIGLIAMENTO : BENETTON ha delocalizzato parte della produzione in Croazia (Istria e Slavonia); CALZEDONIA ha effettuato il primo investimento green-field della Croazia costruendo una fabbrica di calze a Čakovec, oggi dispone di 4 stabilimenti in Croazia; BULGARI FILATI – l’azienda croata è partecipata da una joint venture italo-slovena appartenete al Gruppo AQUAFIL della famiglia Bonazzi, produce materie prime (filati) per l’industria tessile; varie PMI in conto terzi. INDUSTRIA DEL LEGNO-ARREDO: varie società fra cui CALLIGARIS (prima lavorazione del legname, produzione di sedie – dalla segheria alla verniciatura), SNAIDERO (produzione ante per cucina in legno massiccio) , CORMO (produzione di serramenti in legno massiccio), COSEPI INO HOLZ (la società italiana COSEPI ha acquistato la società croata INO. effettua la produzione di prodotti di segheria, semilavorati in legno e prodotti finiti in legno); FLORIAN LEGNO (attività congiunta di tre soggetti: LIPOVLJANI LIGNUM, ELVIO PROIZVODNJA ed ELDA DRVO , operanti nel settore della lavorazione legno). INDUSTRIA CHIMICA: ADRIATICA SpA ha costituito la società ADRIATICA DUNAV (fertilizzanti). PARAMEDICALI: le quote di maggioranza della società ORTHOMED sono state rilevate dalla società italiana ORTHOMEDICA (prodotti per ortopedia su misura ed articoli sanitari). ALTRO: FAISA (produzione e commercializzazione di astucci per occhiali); LUXOTTICA GROUP ha costituito la LUXOTTICA SOUTH EASTERN EUROPE (distribuzione diretta sul mercato croato e su quello sloveno di occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi).