Connessioni Digital Giugno 2011

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Connessioni n 30 - giugno 2011N 30 giugno 2011 - 7,00Riessioni sullintegrazione tecnologicaDa KNX, al system integrator, alla losoaIn caso di mancato recapito inviare al CPO di Pesaro per la restituzione al mittente.Connettendo via wireless al tuo M7CL un iPad con l'applicazione gratuita "Yamaha StageMix" potrai gestire meglio e pi velocemente il mix dei monitor da palco direttamente dalla posizione dell'artista. Disponibile da Novembre 2010. Scopri tutti i dettagli sul nostro sito web.. 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La gamma Installed Sound fornisce la soluzione perfetta per questo tipo specico di impianti offrendo una gamma di prodotti tecnologicamente avanzati.LaserieRCFPstataprogettataperessereresistenteallacquaeailivellidipressionesonoraallaperto.Pensataperspazidi grande dimensione. La serie P in grado di soddisfare tutte le esigenze acustiche e di offrire una perfetta intelligibilit e grazie alla sua modularita pu adattarsi a qualsiasi tipo di installazione.cop30.indd 2 27/05/11 11.09dallidea iniziale di proporvi, in questo numero estivo, un approfondimento sul protocollo Konnex, per fare il punto su tecnologia, modalit e caratteristiche tuttavia, lavorandoci e studiando largomento, lidea di base ha avuto unevoluzione considerevole, che ci ha portato sulla strada di una pi ampia riessione che, sempre partendo da questo tema, approdata al concetto stesso di integrazione di sistemi e a un ragionamento sul ruolo cardine del system integrator. Un percorso intrapreso anche grazie al prezioso contributo di Alberto Pilot, professionista del settore che da anni si confronta con questi temi, e del quale potete leggere le opinioni nel testo a pagina 6. Tutte per controbattute dal suo collega Marco Fornasier, nel suo testo a pagina 14, perch vi possiate confrontare anche con chi la pensa diversamente Ringraziamo inoltre lAssociazione KNX Italia e il suo Presidente Massimo Valerii, insieme al quale abbiamo esaminato alcuni temi del protocollo e della losoa che ne sta alla base; trovate il resoconto di questo scambio nellintervista a pagina 20. Chiude il cerchio un articolo introduttivo sulle caratteristiche e la storia del protocollo KNX.Certo, forse potreste anche non condividere temi e impostazione di questo breve percorso di approfondimento su KNX e dintorni, in questo caso contattateci, perch sar un piacere aprire un dialogo con chi si trova su posizioni diverse: dal confronto nascono le riessioni pi feconde.Lassociazionismo e laggregazione sono uno strumento di crescita importantissimo per il mercato: signicano cultura di settore, condivisione delle energie per un obiettivo comune, messa in comune di idee, prospettive di sviluppo. Negli ultimi mesi Connessioni sta rafforzando i legami con il mondo associativo: ha cos anche inaugurato una rubrica, che trovate gi in questo numero ma che avr ulteriore sviluppo, e che auspichiamo le associazioni useranno sempre pi per comunicare direttamente ai lettori i propri valori, attivit, prospettive, al ne di creare un sempre migliore legame con gli operatori, per una crescita di tutto il settore.In ultimo, vi aggiorniamo in merito ad una nuova attivit di Connessioni, della quale avete gi trovato ampie tracce su www.connessioni.biz: il video, in forma di interviste dalle ere e dai maggiori eventi. Un canale di comunicazione veloce e di facile fruizione, per dare a tutti la possibilit di rimanere connessi con le pi importanti manifestazioni e di fare conoscenza con prodotti nuovi e con i manager e responsabili delle aziende. Unattivit che stiamo sviluppando in collaborazione con Rolando Alberti, affermato professionista dellarea video da poco entrato nella squadra di Connessioni, con il quale stiamo anche studiando nuovi sviluppi di questo stimolante mezzo, per offrire alle aziende uno strumento ulteriore per presentare al mercato le proprie soluzioni e realizzazioni. E non pi solo dalle manifestazioni... ne vedrete presto gli sviluppi.Alla prossima. Tutto partito Chiara BenedettiniDirettore editorialesommario_30.indd 1 29/05/11 15.42Anno 6Numero 30giugno 2011>6ScenariIntegrazione tecnologicaLa disciplina oscura>14ScenariIntegrazione tecnologicaUn approccio trasversale>20ScenariKNX senza veliIntervista a Massimo Valerii>1Editoriale>Dal Mondo> 72 Osram Hub, show roommilanese> 73 Aethra.Net e Synergie> 74Crestron e Scamper al Fuorisalone> 75Christie e il Festival del Cinema di Cannes>Mondo associativo> 76 AssoDS, fare sistema nel DS> 77 CEDIA allAll digital Expo>78Appuntamenti>80inserzionisti/az. citatesommario_30.indd 2 29/05/11 15.42sommario>26Vox TechnologicaIntroduzione al protocollo KNXIl network e la sua struttura>32SoluzioniSanremo 2011Solo il meglio...>42SoluzioniPaul & Shark a MilanoMassima essibilit del DS>70Dal MondoThe AuditionBose RooMatch e PowerMatch, senza compromessi >48Incontrid&b audiotechnikAudio con losoa>52Dal mondoProlight+Sound 2011Il mercato degli eventi e intrattenimento a Francoforte Conn_30.indb 3 27/05/11 10.064 giugno 11 n. 30Tutto partito da una riessione sullo standard Konnex, che ci ha portato rapidamente a una serie di ulteriori domande e considerazioniStandard, o sistema proprietario? Sistemi chiusi o sistemi aperti? Cosa signica realmente integrazione di sistemi? E la gura del system integrator?Le distinzioni non sono cos ben chiare e denite quando si tratta di mettere mano alla realizzazione di un impianto: i contesti e le possibili applicazioni rendono una schematizzazione ancora pi complessa. Lobiettivo dei contributi che vi proponiamo nelle prossime pagine di offrire ai lettori e ai professionisti una serie di spunti di riessione sui possibili approcci, tecnologici e strategici, in funzione del cliente, Ri essioni sullintegrazione tecnologicaDa KNX, al system integrator, alla loso ascenari_30.indd 4 29/05/11 15.555dellapplicazione, del contesto, del budget. Abbiamo pensato di partire da due punti di vista molto diversi, entrambi proposti da professionisti apprezzati presenti da anni sul mercato, passare per unintervista al Presidente dellAssociazione KNX Italia e nire con una introduzione al funzionamento di Konnex. Anche se non vi troverete daccordo con tutto quello che leggerete, potrete sicuramente trarne qualche indicazione che crediamo potrete trovare interessante e utile per fare crescere meglio e con decisione il nostro mercato. Connessioni anzi vi esorta a proporre visioni diverse, o che aggiungono un tassello al nostro puzzle.Conn_30.indb 5 27/05/11 10.076 giugno 11 n. 30scenariIntegrazione tecnologica La disciplina oscuraPrende sempre pi piede anche nel Bel Paese la gura del System Integrator, come succede oramai da anni nei mercati esteri e dOltreoceano, ma la confusione regna ancora sovrana fra gli operatori del settore e soprattutto fra i professionisti che dovrebbero trasmettere questa losoa tecnica dagli impianti verso il mercato e i suoi utilizzatoriAlberto PilotConn_30.indb 6 27/05/11 10.077scenariQuello che segue il mio personale pensiero come system integrator professionista e tecnico video certicato, che quindi si scontra con le problematiche di questo settore quasi ogni giorno e che oramai ha fatto della propria vocazione un lavoro consolidato; mi saranno perdonate quindi certe affermazioni forse un po auto-referenziali o enfatiche, poich si sa che semplice essere convinti positivamente del proprio lavoro e della propria metodologia, se questa porta risultati. Ringrazio altres la Redazione che mi permette di dare libero sfogo al mio pensiero e di porre laccento su quale sia, soggettivamente, il quadro del nostro mercato anche rispetto a quello estero.Prima di tutto ritengo sia doveroso fare il punto riguardo ai termini da utilizzare, o che per lo meno credo giusto utilizzare quando spiego ai clienti la losoa che sovrintende tutto il mio credo in questo ambito.La domotica a mio avviso un termine fuorviante, soprattutto nei confronti di chi non direttamente coinvolto in questo mercato, perch dice molto o molto poco, e di solito la seconda lopzione che viene percorsa. I signori del marketing hanno inventato anni fa questo neologismo latino/francese o greco/francese (ci sono diverse interpretazioni al riguardo) e, cavalcando londa, ci sono oggi decine di aziende che propongono fra i loro servizi la domotica con annessi e connessi, e questi slogan si leggono dal furgoncino dellelettricista passando alla vetrofania del negozio di hi-, per nire su qualche brochure di aziende che fanno automazioni industriali. Consideriamo ad esempio un cronotermostato: si impostano i set di temperatura, le soglie e gli orari di intervento, poi ci pensa lui a gestire il comfort climatico in casa. In pratica automatico, programmabile, quindi domotico? Secondo laccezione comune, certo! Adesso spostiamoci verso un videocitofono: ci permette di vedere chi suona al cancello, di aprire quello e, al limite, anche il portoncino di casa e, nei casi estremi, anche di accendere le luci sul vialetto in giardino. Mi permette di compiere delle azioni da remoto, invece di costringermi ad andare alla nestra o allo spioncino sulla porta, quindi domotico? Anche qui, diremmo di si! E gli esempi si sprecano con sensori crepuscolari per le luci esterne, stazioni meteo collegate a tendaggi e scuri, e chi pi ne ha pi ne metta. Da system integrator del settore (anche domestico) propongo ovviamente ai miei clienti soluzioni che prevedono anche il controllo delle temperature o degli accessi, ma non vendo cronotermostati o videocitofoni.Lintegrazione tecnologica, di contro, comprende tutta lelettronica che ha un bus di comunicazione (cos detta intelligente) e la raggruppa sotto un unico supervisore/controllore. Questo permette alla persona che deve vivere in quellambiente, o che deve gestire gli impianti, di avere una o pi interfacce (dalla foggia anche diversa) con le quali mettere in correlazione tutti gli impianti e terze parti collegati (tutti!) e gestirli con la massima semplicit di utilizzo e protto, sfruttandoli cio oltre a quello che possono dare se presi singolarmente. Direi inoltre che lintegrazione comprende anche la varia domotica installata eventualmente in ambiente, per gestirla come anello della catena, ruolo che a mio parere le pi adatto rispetto alla posizione di supervisione.Quindi una prima macro differenza che la domotica fornisce prestazioni limitate al suo ambito, al quale il cliente si deve adattare come ogni volta che compra un prodotto fatto e nito; lintegrazione tecnologica invece un abito sartoriale che permette al cliente di veder soddisfatti i propri desiderata, con la sicurezza che oggi come domani saranno i vari organi che la compongono (impianti) a plasmarsi secondo le sue esigenze, e non viceversa.Conn_30.indb 7 27/05/11 10.078 giugno 11 n. 30scenariIl contesto nel quale operiamoIl concetto fuorviante di domotica del quale ho parlato nasce quindi sostanzialmente per motivi di mercato, vorrei dire per dare allelettricista qualche strumento in pi da raccontare alla sempre citata sig.ra Maria per esprimere la propria imprenditorialit e professionalit, oltre alla solita lista della spesa fatta di tot/euro a punto luce, punto interrotto o presa di potenza, o pi di recente la possibilit di installare un pannello fotovoltaico (con tutti i se e i ma del caso). Purtroppo per manca ancora la cultura degli operatori capace di dare sostanza a concetti che rimangono parole vuote, spesso a discapito non solo del mercato, ma anche della soluzione deontologicamente migliore per il cliente. Ammesso e non concesso che gli impianti elettrici tradizionali non esistono pi per denizione, in quanto oggi giorno c almeno una rete cablata in ogni stanza della casa/ufcio, senza parlare di segnali satellitari, telefonia VoIP, sistemi di allarme, e cos via, la mia visione attuale del mercato dellintegrazione (spero condivisa) semplicisticamente divisa in tre macro aree posizionate secondo un canone crescente di complessit, dal meno evoluto al pi evoluto:- Impianti elettrici evoluti lambito dei costruttori storici del settore elettrico che, insieme ai consorziati del mercato KNX, propongono impianti elettrici con funzioni evolute, ma che non sono aperti allinserimento di altre tipologie di prodotto/impianto esterno nella loro supervisione; oggi, inoltre, forniscono un bilancio prezzo/prestazioni/evoluzione nel tempo non adatto a rispondere a necessit pi ampie che dovessero manifestarsi in momenti successivi alla realizzazione.- Impianti industriali modicatiScoperchiando il vaso di Pandora in questo settore, troviamo aziende di piccolissime/piccole dimensioni che propongono dai PLC industriali a soluzioni con black box le cui funzioni non sono sempre chiare. Non che questi impianti non funzionino (e le virgolette non sono un caso), ma semplicemente sono modicazioni di un qualcosa nato per fare altro e relegato a un settore che non il suo. Oltre a tutto, va detto che la programmazione di questi impianti demandata alle singole capacit di un unico individuo che se per n motivi non pi disponibile, costringe chi eventualmente lo succede a riscrivere gran parte del codice o comunque a essere vincolato al modus operandi del primo soggetto. CrestronConn_30.indb 8 27/05/11 10.079scenari- Impianti dintegrazione tecnologicaQuesta la categoria dove opero da sempre, e cio quella in cui lavorano poche e selezionate multinazionali che forniscono hardware pensato specicatamente per il compito che deve eseguire, che non ha un suo standard ma aperto al mercato e ai suoi attori, e che d la garanzia, oggi come domani, di poter supervisionare e gestire ogni tipo di prodotto/impianto che sia dotato di una porta di comunicazione. La programmazione di questi sistemi si basa su software specico, e bisogna partecipare a corsi e superare esami per essere certicati alla progettazione e alla vendita, cosa che garantisce al cliente una rintracciabilit fra professionisti, senza il pericolo di ritrovarsi senza programmatori o privi di assistenza. Avendo inoltre questi controllori tutta una serie di porte siche e di gateway misti hardware/software, danno lassoluta garanzia di potersi interfacciare in pratica con qualunque prodotto sul mercato nato per questo settore specico.Ovviamente, per utilizzare questa terza tipologia di prodotto, e quindi fornire una professionalit a 360 verso il cliente, necessario avere la conoscenza del mercato, delle sue dinamiche e degli altri attori in gioco. Cosa che richiede un costante impegno e formazione, che fa dei system integrator delle gure ancora poco capite dal mercato e dagli altri operatori; in Italia inoltre, generalmente manca una cultura, ma anche una situazione di mercato, che spinga i professionisti a spendere tempo e risorse per rimanere al passo coi tempi. Vediamo nel dettaglio perch.Il system integrator, questo sconosciutoQualcuno sorrider di fronte a questa mia cautela, ma mi sembra che in Italia il mercato non abbia ancora preso la direzione di una vera maturit professionale degli operatori, e questa incertezza ovviamente non fa decollare il mercato, anzi aumenta solo lo scetticismo degli operatori e soprattutto dei clienti nali.Il concetto di system integrator (o integratore di sistemi) ha origini informatiche, per passare nel tempo anche ad altri settori e altre gure professionali. Oggi si riferisce a quella persona che fornisce un impianto tecnologico evoluto che implichi diverse tipologie di utilizzo. Gli ambiti sono i pi svariati e vanno dalla sicurezza passando per il risparmio energetico, dal controllo accessi allaudio/video. Io mi occupo per estrazione e vocazione proprio di questo ultimo, senza tralasciare ovviamente tutti gli altri ambiti che, nei mercati professionali (hotel, sale universitarie, sale del consiglio, auditorium, cinema, teatri, etc), residenziali, navali e del lusso in generale, vi sono collegati. A voler essere pignoli, nel mercato residenziale lintegratore di sistemi diventa un custom installer, ossia chi ha competenze con tutti i segnali A/V (satellite, digitale terrestre, blu ray, DVD, Video On Demand, ecc.) e relative colonne sonore, compresi standard, protezioni e quantaltro che popolano sempre di pi le abitazioni moderne e che richiedono delle loro ben precise specicit, anche a livello di progettazione e consulenza. In pratica un custom installer anche un system integrator, ma non detto che questultimo sia anche un custom installer. La differenza potr sembrare sottile, ma non cos in effetti, e i custom installer professionisti in Italia si contano sulle dita di una mano sola.Lintegratore di sistemi ha conoscenze speciche che mette a disposizione degli operatori del settore, come progettisti elettrici e civili, architetti, interior designer e chiunque abbia poi un contatto diretto col mercato e il cliente nale. Il system integrator non si vuole sostituire Control4Conn_30.indb 9 27/05/11 10.0710 giugno 11 n. 30scenarial progettista, ma solo afancarlo e fare in modo che gli impianti siano realizzati secondo i moderni dettami della tecnologia e delle possibilit operative, cos che il mercato impari a metabolizzare questo cambiamento e sia pronto anche con pi serenit e predisposizione al nuovo e a quello che pu far guadagnare danaro, tempo e comfort. Non un benefattore dellumanit, ma un operatore professionale che guarda al mercato con una visione a lungo termine.Purtroppo la nostra legislazione non riconosce la gura professionale dellintegratore dei sistemi e, non esistendo neppure un albo di categoria, oppure delle forme di tutela di chi ha effettivamente delle capacit comprovate e dimostrabili, tutto si muove sempre su di un binario pericolosamente equivoco che mette in campo troppi fattori, e non detto che quelli tecnici e morali siano i primi a venir considerati Penso che a chiunque si muova in questo ambito sia capitato di imbattersi in personaggi con professionalit non comprovate che, con approcci a breve termine, niscono per ipotecare il mercato del domani.Il secondo problema invece limmagine che si creata della domotica e dello standard KNX come panacea di tutti i mali. Mi rendo conto di rendermi impopolare con quello che sto per scrivere, ma ripeto: un punto di vista soggettivo e, soprattutto, il mercato non la sede per intraprendere guerre sante contro qualcuno o qualcosa. Proprio per questo penso che una maggiore informazione non guasterebbe.Konnex (KNX) e tutto il resto del mondoPrima di tutto mettiamo i puntini sulle i (ho lascendente in vergine e temo si percepisca). KNX non uno standard, ma un protocollo di comunicazione sostenuto da un consorzio di aziende che hanno aderito a un progetto comune. Un errore concettuale che non giova a nessuno: sarebbe come dire che la Conndustria una fabbrica.Allinizio la promotrice di questo protocollo di trasmissione (EIB) stata Siemens, e poi sul carro di questo colosso sono saliti altri attori, no proprio a costituire il consorzio (prima europeo e internazionale, e poi anche la sua costola italiana) che racchiude un nutrito gruppo di aziende, alcune delle quali nulla hanno a che fare con questa tipologia di protocollo ma vi aderiscono comunque per vantaggi dimmagine, politici ecc. Vedi per esempio AMX, che costruisce sistemi di supervisione e controllo il cui livello universalmente riconosciuto, e che a catalogo ha un solo gateway sico per tradurre il proprio protocollo in KNX e viceversa; o BTicino, che ha un suo standard proprietario e chiuso (My Home) che si interfaccia a sua volta con il mondo KNX mediante uninterfaccia. Conn_30.indb 10 27/05/11 10.0711scenariI meglio informati obbietteranno che invece KNX stato riconosciuto come standard de facto da prima a livello europeo (EN 50090 - EN 13321-1) e in seguito a livello mondiale (ISO/IEC 14543); ma anche vero che nella dicitura ufciale del sito internazionale (knx.org) si parla di standard mondiale per il controllo di case ed edici, cosa che ben diversa dallaffermare (come fanno i pi) che si tratta di uno standard universale per tutte le tipologie dimpianto.Sempre per la famosa chiarezza sui termini, infatti, sidentica nella building automation quella struttura tecnologica che controlla luci, accessi, sensoristica e climatizzazione e che ha come scopo principale quello di perseguire il risparmio energetico e lottimizzazione delle risorse. Volendo, anche un impianto residenziale costituito in questo modo nella sua ossatura essenziale, prima di collegarci limpianto dallarme, di videosorveglianza, laudio/video e il controllo da remoto, ma appunto non costituito solo da questo. In pi, nella building automation spinta di ufci o complessi molto ampi, nei quali i punti (ossia i vari organi da supervisionare e controllare, siano essi rel piuttosto che sensori di presenza, ecc) diventano svariate migliaia, non si utilizza solo il KNX ma si attinge anche al mercato dei prodotti basati su standard LonWorks che, con la sua logica distribuita, si adatta principalmente a questa tipologia di situazioni.In generale si pu dire che il sistema comunemente utilizzato per un building dipende da quello che bisogna controllare e da come bisogna controllarlo: su questo direi che siamo tutti daccordo. Dato poi che esistono diverse tipologie dimpianti, e che ognuno di questi controllato in modo specico, ci sono anche diversi sistemi (protocolli, bus, ecc) mediamente dedicati a ognuno di loro, e quindi i punti dati complessivi sono spalmati su questi diversi sistemi, con diversi bus e quindi di conseguenza diversi driver; tutti questi punti possono essere sommati fra i vari rami senza riscontrare un problema di performance (velocit e reattivit del sistema). Ovviamente ogni sistema ha poi un limite intrinseco, nel caso di KNX e di Lon arriviamo mediamente no a circa 5.000 punti senza problemi e, se non si controlla la parte termica, si pu arrivare anche a circa 10.000 punti.A conferma del fatto che KNX non sia uno standard ma un sistema ad alta compatibilit, c che dalla lunghissima lista di appartenenti al consorzio internazionale, si evince che la maggior parte produttore di hardware. La teoria vorrebbe che utilizzando un mix di prodotti pescati in questa lista sia garantita una totale compatibilit e funzionalit, cosa che per mia diretta esperienza si rivela non esatta, costringendo i progettisti KNX a fare delle prove sul campo oppure pi prudenzialmente a utilizzare solo prodotti provenienti da uno stesso fornitore. Per fare un parallelo, potremmo dire che KNX di derivazione Siemens sta al mercato home e buinding come Windows della Microsoft a quello dei personal computer: sistemi ad alta compatibilit, che comunque non garantiscono a prescindere prestazioni e funzionalit senza unattenta prova sul campo, e che ad ogni modo presentano ancora delle lacune per quel che riguarda il controllo e il funzionamento di tutti gli impianti che si desideri supervisionare. Ricadiamo quindi nel discorso domotica e impianti elettrici speciali: magari non corrispondono alle reali esigenze del cliente, ma questi non potr mai scoprirlo se chi dovrebbe guidarlo (progettisti e gure Conn_30.indb 11 27/05/11 10.0712 giugno 11 n. 30scenariprofessionali a lui vicine, in primis), non glie ne parlano.A dimostrazione che non si vuole demonizzare comunque il KNX, va detto che in un certo tipo di edilizia o per esigenze legate strettamente a quello che offre, esistono soluzioni in commercio particolarmente convenienti dal punto di vista economico e che costano solo qualche punto percentuale in pi dellimpianto tradizionale poich lo inglobano al loro interno.Chiaro che un system integrator a volte deve confrontarsi con pi standard e pi bus di comunicazione tutti nello stesso progetto, e suggerire la soluzione che maggiormente riesce a garantire stabilit del sistema non cos semplice. Un supervisore KNX potrebbe non essere sufciente allo scopo, anzi quasi sicuramente non lo . Se ci troviamo a dover far dialogare assieme un sistema Dali per le luci, un Lon per la climatizzazione, un modbus per lallarme e poi integrarci anche lo streaming A/V multi-room ad esempio, chiaro che si potr anche avere un KNX per gli indicatori di consumo istantaneo o per le saracinesche/tende motorizzate, ma lideale sarebbe invece impiegare sistemi nati specicamente per questo tipo di utilizzo perch offrono totale sicurezza. Non detto che sia la soluzione pi economica, ma verso il cliente la garanzia di funzionamento, la tele gestione delle allarmistiche, il controllo remoto e la garanzia di espandibilit futura sono comunque argomentazioni importanti a favore. Con buona pace dello standard mondiale.Tirando le sommeVolendo riassumere possiamo dire quindi che:- Non esiste limpianto tecnologico perfetto, ma tendenzialmente ciascun impianto dovrebbe essere sfruttato per quello per cui stato pensato, senza avventurarsi in esperimenti di cui sempre il cliente nale (e il mercato di conseguenza) a pagare lo scotto. Da qui la necessit di una consulenza qualicata e imparziale da parte del professionista, come base di partenza per ogni tipo di successivo discorso.- I sistemi dintegrazione vera hanno dei costi solo apparentemente pi alti ma, se si analizzano tutti i pro Note sullautoreAlberto Pilot un system integrator che opera nel settore dellintegrazione dei sistemi dal 2006 con la propria azienda, della quale ha ceduto il ramo operativo a 3P Technologies Srl di Bolzano e Padova nel 2010, con lapertura della divisione residenziale/navale/lusso 3P Ambience Technologies. Tecnico video certicato e qualicato, ha seguito corsi di formazione sui prodotti AMX, Crestron, Lutron, Vantage, Control4, Vidikron, Sim2 e projectiondesign. Opera come consulente per alcune aziende per le sale 3D dotate di stereoscopia immersiva e di realt virtuale (anche aumentata). Pubblicista dal 2005 per diverse testate cartacee e informatiche, sempre del settore A/V consumer e professionale, stato relatore di alcuni seminari nellambito dellintegrazione tecnologica durante la Settimana della Domotica e Bioedilizia di Modena (2009), la distribuzione dei segnali A/V in ambito residenziale e professionale durante il TopAudio&Video 2009 e sul binomio Domotica Vs Integrazione tecnologica a Expobit nel [email protected]_30.indb 12 27/05/11 10.0713scenariwww.amx.comwww.crestron.comwww.siemens.itwamx comwww.ambience.itwww.trepi.itwww.knx.orgwww.konnex.ite i contro (e soprattutto se si sanno scegliere e congurare), questo non sempre vero. Anzi. Si potrebbe scoprire di avere molto di pi anche a parit di costo.- Si sente la mancanza in Italia di cultura e certicazioni (serie), le uniche due cose che possono dare un reale stimolo al mercato e farlo conoscere davvero non solo ai professionisti del settore, ma anche agli utilizzatori nali.- Le guerre di religione, il fossilizzarsi su scelte e prodotti piuttosto che su soluzioni e vantaggi per il cliente, non portano a un atteggiamento propositivo che fa migliorare la percezione della qualit e dellindiscusso shift tecnologico di questi impianti, rispetto ai tradizionali, agli occhi del mercato.Da integratore audio/video gi percepisco la volont dei vari costruttori di allargare lofferta e il mercato dei prodotti di brand che non siano quelli che utilizzo comunemente, e questo sicuramente un fatto positivo perch maggiore la concorrenza, minori sono i costi di esercizio e pi ampi i vantaggi, soprattutto per lutilizzatore nale. Al momento la serenit del cliente, e il fatto che si sia afdato a me per entrare in casa sua o nel suo ufcio o imbarcazione, il primo degli stimoli a soddisfarlo nelle sue esigenze, permettendomi di plasmare un impianto che davvero sia confacente con quello che si aspetta e a quello che gli ho promesso in fase di progettazione. Per questo non posso che continuare a rimanere informato, seguire le ere del settore e la stampa specializzata (anche on line). Lo scambio di opinioni con chi legger questarticolo ben accetto, anzi, lo sfrutterei come una sorta di lettera aperta per creare un vademecum delle necessit che ognuno di noi, professionalmente, scopre di avere ogni giorno. Rimango quindi con la Redazione a vostra disposizione.Conn_30.indb 13 27/05/11 10.0714 giugno 11 n. 30scenariIntegrazione tecnologica Approccio trasversaleNel settore della Home e Building Automation la tendenza pi evidente la richiesta di integrare il funzionamento dei vari sistemi installati allinterno dellimpianto elettrico in modo da semplicarne e ottimizzarne la gestione. Questo va a scontrarsi con unancora diffusa reticenza ad attingere alle possibilit offerte dalla tecnologia da parte di quegli operatori del mercato che, invece, dovrebbero cogliere e trarne vantaggio, sia a livello tecnologico e dutilizzo, che dimmagine nei confronti del clienteMarco Fornasier Control4scenari_30.indd 14 29/05/11 15.4315scenariLa considerazione non vale solo per gli impianti di grandi dimensioni, tipici degli edici sanitari, ricettivi ed avanzati in genere ma sempre di pi anche per i direzionali, i commerciali e ovviamente anche per tutto il settore residenziale; teatro, questultimo, dei confronti pi vivaci tra operatori portatori di esperienze e approcci anche molto diversi.Tutto questo fa parte della mia esperienza, maturata in anni di lavoro e pi recentemente in seno alla Ergo Design & Technology con sede ad Andriano (BZ), costituita da un team giovane che vanta unesperienza ormai decennale nel mondo dellintegrazione con protocollo KNX e degli impianti tecnologici avanzati in generale. Lattivit principale di Ergo Design & Technology si divide tra limportazione e la distribuzione in tutta Italia di una decina di aziende europee produttrici di materiale KNX e la produzione di dispositivi studiati specicatamente per soddisfare le esigenze del mercato italiano. Operiamo nelle varie regioni dItalia tramite agenzie commerciali che si avvalgono del supporto tecnico di system integrator locali; con questi ultimi stato costruito un rapporto di consulenza consolidato negli anni, che ci permette di essere vicini alle loro esigenze e, di conseguenza, alle richieste dirette del mercato.Lelemento che contraddistingue Ergo Design & Technology rispetto a un normale distributore specializzato la capacit e la volont di analizzare ogni singolo impianto e proporre di volta in volta il giusto mix di prodotti per arrivare a soddisfare le attese funzionali, estetiche ed economiche dei propri clienti; cosa che potr sembrare quasi scontata ma che, in un panorama come quello nazionale, non lo per niente. La situazione pi diffusa, infatti, vuole che generalmente lo stimolo verso lintegrazione totale avvenga da parte del cliente nale che, dopo aver approfondito autonomamente le tecnologie offerte dal mercato, si crea unaspettativa di alto livello che sfocia di frequente in una vera e propria passione.Questo da un lato positivo per il mercato, poich un segno della maturit e della consapevolezza di chi disposto a vagliare nuove opportunit e desidera possedere in casa una tecnologia moderna ma consolidata, che gli permetta di usufruire degli impianti in modo semplice, completo e da remoto; dallaltro, invece, rappresenta un campanello dallarme perch, chi ha il rapporto con gli utenti nali, e quindi con la maggior parte del mercato potenziale (parlo in questo caso di progettisti, impiantisti, architetti e interior designer), non sempre ha ben chiara la vera utilit di un impianto di automazione per gli edici e, di conseguenza, non si spinge a proporre soluzioni tecnologicamente avanzate; tutto questo pu accadere spesso anche per la mancanza del necessario supporto da parte delle aziende fornitrici. Approccio trasversaleCome Ergo Design & Technology ci muoviamo trasversalmente da piccoli a grandi impianti e viviamo quotidianamente le richieste provenienti da privati, installatori, progettisti e architetti con le limitazioni appena espresse. La scelta strategica di avere la sede legale in Alto Adige nasce proprio dal fatto che, per cultura, gli impianti cos detti normali contemplano gi tutti i dettami dellintegrazione tecnologica, essendo in Germania oramai abitudine consolidata di utilizzare bus e protocolli aperti dalle abitazioni pi semplici ai complessi pi articolati, no al settore del terziario avanzato, dellalberghiero, dellospedaliero e degli edici storici. Operando per la maggiore come gura di distributore di prodotti KNX, ci poniamo come interlocutore in posizione centrale fra il mercato e i suoi normali operatori, cercando di dare tutto il supporto necessario ai nostri clienti integratori e installatori in tutta Italia, se necessario accompagnandoli dal cliente nale con lobiettivo principale di capire le Conn_30.indb 15 27/05/11 10.0716 giugno 11 n. 30scenarisue esigenze per poi studiare di volta in volta la soluzione pi adeguata.In merito alle richieste pi frequenti provenienti dal mercato, posso affermare che laspetto pi ricercato dai clienti senza dubbio la possibilit di gestire tutti i sistemi presenti nelledicio in modo semplice con ununica interfaccia graca personalizzata, raggiungibile e gestibile anche da remoto. Altri aspetti sempre richiesti sono sicuramente lottimizzazione dei consumi energetici che realizziamo attraverso lunione di varie tecnologie, tra le quali il rilevamento della presenza, della luminosit ambientale, le condizioni termoclimatiche interne ed esterne e la gestione di frangisole e oscuranti in genere. Per la nostra esperienza fondamentale, inoltre, offrire allutente nale la possibilit di creare e modicare autonomamente in modo semplice le programmazioni orarie, gli scenari, le impostazioni di temperatura, gli allarmi e gli eventi in genere. Sempre di pi, oggi giorno, le richieste sconnano anche nellintegrazione di sistemi di trasmissione video HDMI e distribuzione audio multiroom, comandabili anche tramite KNX, oltre che da dispositivi universali di nuova generazione, iPad in primis. In questottica generale, la problematica pi frequente il raggiungimento della soddisfazione del cliente che, come detto, si creato una propria aspettativa che difcilmente riesce a trasmettere ai suoi normali interlocutori. Infatti, troppo spesso accade che n il progettista n il system integrator, per motivi diversi, accompagnino il cliente nel percorso che parte dalle esigenze primarie e termina con lindividuazione delle reali speciche tecniche, delle esigenze funzionali e dellinvestimento economico. Ecco perch con Ergo Design & Technology cerchiamo di colmare questa mancanza offrendo tutto il nostro know-how maturato nel corso dellultimo decennio.Oggi giorno, dal punto di vista tecnico, si possono raggiungere livelli dintegrazione molto avanzati; in ogni impianto interagiscono apparecchiature che utilizzano protocolli di comunicazione diversi tra loro, quali KNX, Modbus, Bacnet e LonWorks. Molte altre utilizzano invece la rete Ethernet come supporto per la trasmissione e la ricezione dei dati; altre ancora sono controllabili tramite porta seriale oppure trasmissioni a infrarossi.Vorrei citare due esempi molto frequenti per descrivere meglio questo concetto: la termoregolazione no a tempi recenti stata una parte dellimpianto di competenza n dellelettricista n del termoidraulico, ma di poche aziende, in genere multinazionali, che comportano vincoli tecnici, economici e operativi, ma soprattutto che non ne consentono lintegrazione con gli altri sistemi presenti nelledicio. Oggi invece si possono proporre sistemi di termoregolazione completamente aperti e standardizzati, integrabili nei supervisori KNX e Conn_30.indb 16 27/05/11 10.0717scenariprogrammabili direttamente dal system integrator, a tutto vantaggio dellottimizzazione di cui limpianto necessita nel corso della sua vita. In secondo luogo, la contabilizzazione dellenergia prodotta da impianti fotovoltaici o consumata, per esempio, dai reparti di unazienda, costituisce un aspetto al quale il cliente nale sempre pi sensibile per gli sviluppi economici che questo comporta. Fino ad oggi esistevano vari sistemi dedicati alla contabilizzazione, al monitoraggio e alla gestione in genere dei consumi energetici, ma tali sistemi, seppur gestibili via Web, non potevano essere integrati con gli altri impianti. Anche in questo caso, oggi possibile installare contabilizzatori KNX di energia elettrica, acqua, gas e calorie, prelevare i dati di funzionamento dagli inverter fotovoltaici su una rete Modbus e gestire tramite i supervisori KNX i valori istantanei di queste variabili creando graci su misura e tabelle di report con cadenza desiderata.Per entrambi i casi descritti, con lo stesso supervisore KNX personalizzato anche tramite planimetrie grache tridimensionali si possono ovviamente controllare e comandare i circuiti luce dimmerabili, le motorizzazioni e tutte le altre funzionalit normalmente presenti nellimpianto KNX.KNX, ma non soloIn Ergo Design & Technology, nonostante operiamo in modo specico da ormai dieci anni nel mondo KNX, crediamo che proprio con lunione delle tecnologie e modalit descritte si riesca a ottenere il miglior risultato per ogni singola esigenza. In questo modo si ha la certezza di costruire un impianto scegliendone gli elementi tra decine di cataloghi di aziende solide e dotate di un consolidato know-how, sia italiane sia estere; in questo modo gli elementi installati nei quadri elettrici saranno scelti in funzione del rapporto tra funzionalit, espandibilit, prestazione e prezzo, mentre i componenti di design, secondo il gusto personale del cliente o dellarchitetto che lo consiglia. I dispositivi speciali come i touch screen, i supervisori, ecc. saranno invece proposti in base alle speciche esigenze, caso per caso. Questa possibilit, offerta soprattutto dal mondo KNX, deve essere sfruttata a tutto vantaggio della clientela nale, grazie anche unintera gamma di prodotti e soluzioni, non limitate al catalogo di un unico produttore.Crediamo fermamente che il modo giusto di approcciare un impianto tecnologicamente avanzato sia quello di eseguire uno studio e una preparazione iniziale, partendo dalle richieste del cliente e supportando il progettista e linstallatore nelle successive fasi operative.Siamo inoltre convinti che si debbano ricercare esclusivamente soluzioni aperte basate su supporti di comunicazione di tipo standard (i protocolli citati e la rete IP in primis). Per gli stessi motivi, riteniamo che lessere costretti a utilizzare gateway di comunicazione e a personalizzare righe di codice uscendo dalle congurazioni standard dei dispositivi, penalizzi il cliente nale che, alla prima richiesta di modica, si trover di fronte a ovvie difcolt. Questa la differenza principale fra un sistema realmente aperto e un sistema proprietario. CrestronConn_30.indb 17 27/05/11 10.0718 giugno 11 n. 30scenariNote sullautoreMarco Fornasier un Ingegnere Elettrotecnico che ha lavorato per anni come progettista di impianti tecnologici integrati. Recentemente divenuto Direttore Tecnico di Ergo Design & Technology e, in occasione di commesse di particolare importanza, supporta tuttora tecnicamente i professionisti e gli installatori durante la fase di realizzazione del progetto no al collaudo nale, per far s che limpianto Konnex, con le relative integrazioni, soddis pienamente le esigenze di ogni cliente. Dal 2002 ha lavorato in Italia e allestero, maturando una notevole competenza tecnica e gestionale, raccogliendo in prima persona le esigenze e le problematiche del mercato e dei suoi operatori.Aspetti negativi?Chi ha gi operato con sistemi di tipo aperto consapevole di essere sempre in perenne concorrenza: la sua soluzione sempre paragonabile ad altre, costruite con altri prodotti che comunicano con lo stesso standard; a differenza di quanto accade con i sistemi proprietari, dove pi facile garantirsi una fornitura pregiudicando per le possibilit e le potenzialit future. Per questo motivo, risulta a vantaggio di tutte le gure in gioco che il valore aggiunto che determina la scelta del fornitore diventi nel pi breve tempo possibile la reale e comprovata competenza di questultimo, e non la bellezza di un catalogo, le abilit commerciali o il prezzo dei singoli articoli. Teniamo a precisare che per competenza sintende anche la capacit di saper individuare la soluzione economicamente meno onerosa per soddisfare le reali esigenze del cliente nale. Oggi, come Direttore Tecnico di Ergo Design & Technology, ho la possibilit di approfondire tutto quanto riguarda il mondo KNX, testando i nuovi prodotti che immetteremo sul mercato italiano. Tramite una continua e avvincente ricerca di nuove soluzioni e nuovi prodotti, posso supportare tecnicamente i system integrator che collaborano da anni con il team di Ergo Design & Technolgoy; confrontandomi anche con la loro esperienza, cerco di cogliere quali sono le tendenze del mercato.Prima di ricoprire questa carica, allincirca dal 2002 mi sono occupato invece di progettare e coordinare la realizzazione di opere impiantistiche ad alto contenuto tecnologico; nel corso di questi anni ho utilizzato diversi sistemi di building automation basati su protocolli anche diversi: KNX, LonWorks, Modbus ma anche sistemi proprietari diffusi per lo pi in Italia. In questo periodo trascorso ho potuto testare le soluzioni pi avanzate anche nellambito di realizzazioni di grandi opere allestero, soprattutto nei paesi europei e asiatici. A fronte di tutto ci, dopo numerosi start up e integrazioni, mi sono convinto che lo standard KNX il sistema secondo me pi stabile e performante applicabile allautomazione degli edici, anche se mi rendo conto che non lunico. Come detto, la bravura di un progettista e di un system integrator di trovare lelemento pi giusto e corretto per una data funzione; per la building automation la scelta di utilizzare KNX rappresenta sicuramente un valore aggiunto per il cliente nale. www.ergosolution.itwww.knx.orgwww.konnex.itConn_30.indb 18 27/05/11 10.0719scenariSoft Edge BIending QuadraVisionModeMatrixModeMixerModeAnaIogWayhasviluppatounanuova seriecompostada6prodottidedicati alle tue integrazioni : Smart MatriX - Ref. SMX200 Smart MatriX LE - Ref. SMX100 Smart Vu - Ref. SVU300 Smart Vu LE - Ref. SVU200 Smart Quad - Ref. SQD200 Smart Edge - Ref. STE100 uropo, Med|o Or|enIe & Afr|co. Ano|og Woy IIo|y - Ie|. +3 02 34343Ano|og Woy Fronce - Ie|. +33 1 4 47 1 03Ano|og Woy UK - Ie|. + 44 (0) 207 7133Ano|og Woy Germony - Ie|.+4 711 50758Integrazioni ''Smart'' richiedono una serie ''Smart'' Integrazioni ''Smart'' richiedono una serie ''Smart''6PDUW Series6PDUW SeriesConn_30.indb 19 27/05/11 10.0720 giugno 11 n. 30scenariKNX senza veliIntervista a Massimo ValeriiCon il Presidente di KNX Italia Massimo Valerii parliamo dellAssociazione nazionale e internazionale, delle aziende che la compongono e di alcune critiche emerse dal mondo della system integration. Ecco il frutto della chiacchierata, che speriamo offra a tutti i professionisti qualche spunto di riessione, a prescindere dal fatto che utilizzino o meno KNX nel proprio lavoroParafrasando dal sito della KNX Association, questa nata nel 1990 per iniziativa dei consorzi europei EIBA (Europea Installation Bus Association), EHSA (European Home Systems Association) e BCI (BatiBUS Club International) ed proprietaria dello standard KNX. Scopo dellAssociazione svilupparlo e promuoverlo perch sia riconosciuto come standard mondiale di controllo home & building. Oggi KNX lo standard mondiale aperto conforme alle norme EN 50090 e ISO/IEC 14543.C - Facciamo il punto sullassociazione KNX: di cosa si occupa, e quale parte del mercato rappresenta oggi? Massimo Valerii - Lassociazione italiana nasce come espressione della KNX Association con sede a Bruxelles, la quale gestisce lo standard KNX e si attiva con azioni di tipo marketing, commerciale e partecipazione allinterno delle commissioni tecniche normative europee, per laffermazione dello standard. Lassociazione internazionale ha circa 200 associati, per la maggior parte costruttori di dispositivi ma anche system integrators, distributori. Su stimolo di KNX Association sono nate le associazioni nazionali, che ormai coprono lintera Barbara TrigariConn_30.indb 20 27/05/11 10.0721scenariEuropa, area balcanica compresa, e quasi tutti i continenti, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Russia al Sud Africa, dal Canada al Brasile. KNX nato come standard europeo ma si sta diffondendo in tutto il mondo.C - La costola italiana di KNX?MV - Esiste dal 2002 e ha come obiettivo primario la diffusione nazionale dello standard KNXattraverso leliminazione delle barriere linguistiche e la divulgazione attraverso convegni, workshop, eventi gratuiti, e naturalmente attivit formativa. Proponiamo un corso base introduttivo della durata di due giorni che d uninfarinatura dello standard a chi ha bisogno di conoscerlo ma non di avere competenze operative approfondite, come per esempio gli architetti; poi abbiamo il corso di cinque giorni certicato da Bruxelles e con un programma unicato a livello mondiale, rivolto proprio agli operatori (installatori e progettisti) e che si conclude con un esame; questo porta al conseguimento del titolo di KNX Partner, valido a livello internazionale e utile aiprofessionisti per essere riconosciuti sul mercato. In Italia abbiamo circa 800 realt certicate KNX partner tra aziende, installatori, system integrator, progettisti di impianti. Gli associati KNX Italia invece sono 26 di differente estrazione. I costruttori sono stati storicamente i fondatori dellassociazione, a questi si sono afancati gli integratori di sistema, le case editrici, e poi le universit e gli enti che fanno ricerca (Trento, Pavia, lUniversit Politecnica delle Marche, Catania, Bari). Il loro un ruolo di divulgazione a livello scientico perch inseriscono il KNX allinterno dei percorsi formativi sullautomazione, impostano progetti sulle applicazioni dellautomazione in vari contesti, come per esempio quello del risparmio energetico. Le categorie associative quindi sono cinque: costruttori, integratori di sistemi, terze parti, universit ed enti (questi ultimi non pagano una quota di iscrizione e non hanno diritto di voto) e consorzi.C - Qual la struttura associativa?MV - Siamo unassociazione senza scopo di lucro, amministrata da unassemblea e un consiglio direttivo eletto ogni due anni allinterno del quale vengono scelti un presidente e un vicepresidente. La sede a Milano in via Lancetti presso la federazione ANIE. Ci sostentiamo con le quote associative e i corsi di formazione, e tutto quello che incassiamo viene speso per le attivit dellassociazione. Poi ci sono i gruppi tecnici di lavoro composti in maniera volontaria da associati o loro delegati e diretti da coordinatori i quali sono focalizzati per ora su tre ambiti: gruppo marketing (per le iniziative, i workshop, le ere), il gruppo tecnico (fa da interfaccia con Bruxelles e partecipa ai lavori del comitato tecnico per lautomazione del CEI, il CT 205) e il gruppo formazione.C - Quali sono i vantaggi per chi si associa?MV - La visibilit a tutti gli eventi che organizziamo, per esempio alle ere lo stand diventa una vetrina dei prodotti KNX, poi la possibilit di essere in contatto con Bruxelles per seguire da vicino le evoluzioni dello standard, insomma rimanere aggiornati.C - Solo 26 associati sul potenziale mercato, non sono pochi?MV - In realt, questi 26 coprono quasi totalmente il mercato dellautomazione, un buon 90%; sono associati tutti i principali costruttori operanti sul mercato italiano e molti integratori che spesso condividono con questa attivit quella di veri e propri sviluppatori di dispositivi. Lintegratore che installa sistemi di automazione, quindi linstallatore, difcilmente si associa a KNX.C - Non avete pensato di allargarvi a questa importante fetta del mercato?MV - S, sulla scorta di quello che avviene gi in Germania, per esempio, stiamo valutando Massimo Valerii, Presidente KNX Italiascenari_30.indd 21 29/05/11 15.4322 giugno 11 n. 30scenarilopportunit di creare un User Club per tutti coloro che hanno bisogno di supporto operativo sullo standard, come appunto gli installatori. Riunioni operative, aggiornamento sui prodotti nuovi, sulle problematiche di installazione... potrebbero essere le attivit da delegare alluser club. Non una cosa semplice da realizzare, soprattutto se si pensa che tutto quanto facciamo viene realizzato in maniera volontaria, oltre al lavoro che svolgiamo quotidianamente nelle nostre aziende.C - Parlando di KNX, le critiche che vengono fatte dal mondo dei system integrator sono quelle di una sorta di chiusura dello standard, ovvero limitazioni e incertezze nella compatibilit tra determinati apparecchi, in conseguenza della quale si costretti a scegliere prodotti di un unico produttore affermato, per non avere sorprese. KNX insomma non risolverebbe tutti i problemi.MV Ritengo che la scelta di una soluzione a pacchetto sia chiusa e limitativa. Oggi lautomazione spazia su applicazioni completamente diverse, dallaudio-video alla contabilizzazione dellenergia al controllo luci, ed inverosimile trovare ununica azienda che sia competente su tutto. Mentre sicuramente ci sono aziende specializzate in alcuni settori. Uninfrastruttura di comunicazione potente e standard quella che riesce a far dialogare insieme sistemi che sono ciascuno al top nel proprio settore. KNX, con la sua attivit di certicazione dei dispositivi, opera proprio con lo scopo di garantire linteroperabilit dei prodotti. Per loperatore meno esperto pi facile prendere un oggetto che fa tutto, ma non pu avere esigenze molto spinte; meglio saper mettere insieme oggetti specializzati che parlano lo stesso protocollo oppure protocolli diversi integrabili mediante limpiego di specici gateway da integratori di sistemi altamente competenti.C - Un passo oltre: se ci sono marchi che realizzano prodotti specializzati la cui integrazione pu non passare da KNX, perch passare invece da KNX?MV I prodotti specializzati difcilmente possono vivere isolati allinterno di una installazione ma hanno bisogno di comunicare con il resto dellimpiantistica. Faccio un esempio: un sistema audio-video non certo in grado di gestire le luci; dovr quindi usare qualcosaltro per creare degli scenari che siano in grado di controllare unambientazione luminosa ed un sottofondo audio. Come farlo? Mentre facile che sistemi proprietari siano attrezzati per comunicare con uno standard, difcilmente lo saranno, per ovvi motivi di mercato, per dialogare con altri sistemi proprietari. Lo stesso discorso vale per il mondo della termoregolazione; molti costruttori di sistemi proprietari hanno realizzato gateway KNX. Se devo investire, meglio farlo su qualcosa che molto probabilmente trover sul mercato.C - Quindi lobiettivo di uno standard tra costruttori quello di aprire una scenari_30.indd 22 29/05/11 15.4323scenariC - Quindi lobiettivo di uno standard tra costruttori quello di aprire una porta tra sistemi.MV - Esattamente: offro un mezzo di comunicazione standard per tutti, e ciascuno sviluppa le proprie specialit e lo usa per integrarsi. Tanti costruttori addirittura hanno scelto di non sviluppare un sistema proprietario ma di aderire direttamente allo standard in maniera nativa. Questo per possibile limitatamente alle funzioni pi diffuse sul mercato, mentre ci vuole di solito pi tempo perch avvenga anche con i settori pi di nicchia. Lo standard KNX infatti non prevede ancora soluzioni native per laudio-video, ad esempio, settore nel quale operano aziende specializzate. una questione di mercato, per cui chi specializzato in alcuni ambiti continua a usare sistemi proprietari, che danno vantaggi economici e soprattutto di mercato come il distacco dai competitor, ma si apre con un dispositivo di interfaccia per far comunicare il sistema con uno standard. In sostanza, la facilit di integrazione con sistemi standard come KNX offre la possibilit ai produttori di far crescere il proprio mercato.C - Quindi lassociazione dovrebbe porsi come obiettivo landare incontro ai settori di nicchia che ancora non hanno sviluppato la compatibilit piena con KNX, per questioni legate al mercato?MV - Certo. Ma non ci sono solo problemi di mercato: KNX non gestisce alcuni aspetti tecnici legati a speciche nicchie. Per esempio, no a pochi anni fa KNX prevedeva per la comunicazione il doppino, la radiofrequenza e le onde convogliate, il che escludeva la possibilit di comunicare dati molto complessi come quelli audio-video, a causa delle limitazioni nella banda. Era una grossa limitazione tecnologica perch impediva lo sviluppo di dispositivi nativi KNX che inviassero audio-video sulla rete. Tre anni fa per uscita la standardizzazione del KNX su rete IP. Insomma c anche unevoluzione dal punto di vista tecnico dello standard, che va incontro allevoluzione tecnologica delle applicazioni.C - A proposito di limitazioni tecniche, unaltra delle osservazioni che si raccolgono tra gli integratori il fatto che le interfacce KNX abbiano delle limitazioni, come quella della unidirezionalit...MV - Parliamo di interfacce di comunicazione tra un sistema proprietario e KNX: poich il sistema di interfacciamento lo realizza in genere il costruttore che adotta un sistema proprietario, lui a decidere quanto aprirsi, o mantenersi chiuso. Alcuni scelgono di limitare molto le funzioni integrabili con lo standard. una questione tutta commerciale, non tecnica, governata anche dal fatto che KNX comincia a essere richiesto dai capitolati e le aziende vogliono potervi accedere.C - una situazione in via di evoluzione, oppure pensa che queste chiusure da parte di alcune aziende permarranno?MV - Levoluzione c, assolutamente, lo dimostra il fatto che ormai tutti i leader del mercato italiano hanno fatto una scelta netta sullo standard KNX in particolare sul settore residenziale. Penso che in capo a 3-4 anni tutti i costruttori saranno allineati con unofferta domotica sul residenziale, e limpianto tradizionale sparir. In alcuni paesi europei, come la Germania, lautomazione residenziale gi uno standard per gli edici anche perch i costi si sono abbattuti molto. Tutto questo per richiede competenza elevata, e gli installatori italiani non ce lhanno ancoraalmeno non tutti.C - La formazione sicuramente la chiave, ma anche il mercato deve crescere, altrimenti rischia di deludere lintegratore evoluto che si rivolge allo standard, con prodotti che non sono allaltezza delle sue aspettative.Conn_30.indb 23 27/05/11 10.0724 giugno 11 n. 30scenariMV - vero, ma le aziende si muovono con il mercato, e pi sono grosse, peggio : se non ci sono i numeri, non si spostano. Prima di arrivare allaudio-video sono da fare le serie civili, i termostati, i sensori di presenza. Qui entra in gioco la competenza perch lintegratore evoluto che utilizza prodotti specializzati di costruttori diversi, e riesce a farli dialogare, avr la possibilit di offrire al cliente soluzioni tecnicamente ottime con margini pi alti per la sua attivit.C - Bisogna per certicare questa capacit, altrimenti loperatore non riesce a farsela riconoscere dal mercato.MV - Sar lutente a farlo, quando vericher se limpianto funziona o meno. Infatti in Italia abbiamo il problema che molti utenti si disamorano delle tecnologie perch delusi dagli errori di operatori incompetenti: i sistemi funzionano male perch vengono programmati e congurati male, non per problemi legati alla tecnologia. Per noi la cosa peggiore, per questo cerchiamo di lavorare tanto sulla formazione, perch linstallatore competente un dono per lassociazione e per tutto il mercato, aziende comprese.C - Quali iniziative avete in programma nel breve periodo?MV - Abbiamo un programma di seminari in giro per lItalia, le date sono sul sito dellassociazione, inoltre cominciano a richiederci parecchi interventi durante convegni. Lo standard KNX comincia a essere riconosciuto sul mercato come strumento per lefcienza energetica anche grazie alla pubblicazione di norme tecniche come la EN 15232. Se pensiamo che quando siamo partiti la domotica veniva vista come un lusso, mentre poi passata a essere un comfort, e nel terziario uno strumento nalizzato alla migliore gestione delledicio Dallanno scorso diventata lo strumento per lefcienza energetica: lo standard va visto come una sorta di cassetta degli attrezzi, essibile che si adatta ad ogni tipo di esigenza.C - merMVil iwww.knx.orgwww.konnex.itI 26 associati di KNX ITaliascenari_30.indd 24 29/05/11 15.4325scenariSegreteria Organizzativa:Strada Statale del Sempione, 28I - 20017 Rho, MilanoT: +39 02 4997.6218/6241E: [email protected] Internazionale dellEnergia, dellImpiantistica elettrica e dellIlluminazioneFiera Milano (Rho), 16-19 novembre 2011Promossa daFEDERAZIONENAZIONALEGROSSISTIDISTRIBUTORIDIMATERIALEELETTRICOOrganizzata da Con il co-finanziamento delE.TECH EXPERIENCE.LA FIERA CORRE VERSO IL FUTURO.E.TECH Experience la mostra della filiera energetica al passo coi tempi, fatta di prodotti ma soprattutto di soluzioni, con un focus sulle energie rinnovabili.Suddivisa in tre aree, ma unica nella visione dinsieme.Specializzata, ma attenta allintegrazione dei diversi settori. Nasce a Fiera Milano la mostra intelligente della tecnologia.www.etechexperience.comIn collaborazione con a Milano un grande evento per la filiera dell'energia:4 padiglioni 68.000metri quadrati 100workshop e seminari 1.000 espositori 50.000visitatoriattesiConn_30.indb 25 27/05/11 10.0726 giugno 11 n. 30vox technologicaIntroduzione al protocollo KNXIl network e la sua strutturaEcco una rapida introduzione ai meccanismi che regolano un network KNX: come strutturato, quali sono gli elementi che lo compongono, quali le possibilit di congurazione e di customizzazione offerti dal protocollo. Un primo assaggioIl protocollo KNX si basa su un approccio al controllo degli edici di tipo distribuito (si parla infatti di network) derivato dalla convergenza dei tre sistemi principali per la home and building automation, ovvero EIB, EHS e BatiBus.Gli apparecchi in network sono suddivisi secondo due proli, S-Mode (System Mode) ed E-Mode (Easy Mode). Nel primo caso, collegamenti e impostazioni sono liberi e vengono fatti in maniera centralizzata, solitamente attraverso lapplicazione ETS (Engineering Tools Software) a base Windows. la modalit preferita da chi deve realizzare architetture pi complesse e ha quindi bisogno di denire altrettanto complesse funzioni. Con il prolo E-Mode invece il principio di collegamento strutturato e si opera manualmente (via controller o la A cura della RedazioneConn_30.indb 26 27/05/11 10.0727vox technologicapressione diretta di bottoni); di conseguenza pi rapido ma meno profondo. Ovviamente possibile servirsi di combinazioni di entrambe le modalit, in base alle necessit. Inne una ulteriore modalit A-mode (Automatic Mode) si rivolge allutente nale.Le modalit di comunicazione consentite invece sono tre: su twisted pair (TP), modulazione su rete elettrica (PL, power line a 110 kHz e 132 kHz) e a radio frequenza (RF, 868 MHz). Il sistema KNX non prevede limitazioni rispetto alla piattaforma o architettura dei microprocessori impiegati dai costruttori di hardware.Larchitettura KNXIn base a quanto detto, larchitettura KNX prevede lintegrazione di sistemi per la gestione delle diverse operazioni che necessario automatizzare in un edicio, con diversi schemi di congurazione e gestione; poi regola un sistema di comunicazione comprensivo di media sici e protocollo di comunicazione per le gestione dei pacchetti di informazione, oltre al supporto di tutto quanto necessario appunto alla congurazione e gestione di una installazione e alle applicazioni distribuite: tutto questo denito nel KNX Common Kernel. Il sistema KNX viene denito come data driven, infatti nelle strutture create con questo protocollo i dati in ingresso o in uscita, i parametri, i dati diagnostici ecc. costituiscono le variabili di elaborazione e controllo. I dati (Datapoint) a loro volta sono raccolti allinterno di Group Object e Interface Object Property, i quali si strutturano in tipologie standardizzate e vengono raggruppati in Blocchi-funzione, collegati al campo di applicazione oppure di uso diffuso, e quindi comuni a pi applicazioni (come per esempio quelli di data e ora). Laccesso ai dati avviene in modalit unicast o multicast; linteroperabilit (binding) tra dati relativi ad applicazioni differenti avviene con tre schemi diversi: in maniera libera (free), in maniera strutturata (structured) oppure tagged (vedi pi avanti).In pratica uninstallazione KNX composta da una serie di apparecchiature collegate al bus o al network, le quali risolvono le dinamiche di comunicazione brevemente descritte sopra e sono organizzate in architetture articolate per nodi logici. Alcuni dispositivi KNX sono standardizzati perch di uso generalizzato, come le unit Bus Coupling (BCU) o i moduli Bus Interface (BIM), che operano in combinazione con ETS e applicativi supplementari. Gli altri sono lasciati agli ufci R&D delle varie aziende che li sviluppano in relazione alla funzione che svolgeranno nellinstallazione e nel network, e sono accomunati dalla condivisione del protocollo KNX.Allinterno dellarchitettura che viene creata per una singola installazione, gli apparecchi vengono identicati in base allindirizzo allinterno della rete oppure in base al numero di serie, a seconda della modalit di congurazione prescelta. In questa maniera ciascun prodotto viene chiaramente identicato sia dal punto di vista delle informazioni relative al produttore, che di quelle relative alla specica funzione ricoperta nel sistema, per una pi agevole manutenzione, o per una futura espansione del sistema. KNX quindi un network distribuito che pu individuare no a 65.536 apparecchi con una singola stringa indirizzo da 16 bit. La topologia prevede no a 256 apparecchi su una linea; le linee a loro volta si possono raggruppare allinterno di unarea tramite una linea principale (Main). Un dominio quindi costituito da 15 aree unite da una linea dorsale. Allinterno del network, poi, gli indirizzi dei singoli apparecchi riettono la posizione che questi hanno allinterno della rete. Questo signica che, escludendo gli indirizzi che dovrebbero essere assegnati agli accoppiatori, (255x16, ovvero i dispositivi che legano le linee o i segmenti con funzioni di ripetitori, ponti, router, ltri del trafco, rewall ecc), gli apparecchi virtualmente collegabili sono 61.455, senza considerare le limitazioni oggettive determinate dalla modalit di comunicazione e dallaffollamento elettromagnetico.La gestione del network: broadcast, unicast, multicastCon il protocollo KNX la congurazione avviene attraverso una combinazione di comunicazione broadcast e Conn_30.indb 27 27/05/11 10.0728 giugno 11 n. 30vox technologicapoint-to-point, nella quale a ciascun apparecchio installato viene attribuito un indirizzo individuale via broadcast.Il perno attorno al quale ruota la comunicazione tra i dispositivi il multicast, supportato in maniera completa da KNX. Questo signica che ciascun apparecchio pu dare luogo a dati di tipo diverso, i quali si possono raggruppare in pi gruppi diversi indipendenti, creando un network di variabili intercorrelate allinterno del quale anche i cosiddetti oggetti interfaccia (Interface Objects) possono costituire a loro volta delle variabili condivise. Le variabili condivise poi sono completamente fruibili bidirezionalmente, quindi ciascun dispositivo in grado di inviare frame multicast. Grazie al sistema delle stringhe indirizzo da 16 bit, ogni installazione ha a disposizione no a 64mila variabili condivise (o indirizzi di gruppo), ciascuna con un numero virtualmente innito di istanze locali. Questo tipo di architettura, se ben sfruttato, permette di ridurre il consumo di banda e i livelli gerarchici ridondanti di una installazione.Concretamente un network KNX costituito da una serie di dispositivi che gestiscono i diversi elementi di un impianto di home o building automation, dalle luci, alla sicurezza, al condizionamento ecc, i quali producono una serie di dati (Datapoint), a loro volta raggruppati logicamente in base alle necessit, e che viaggiano tra gli stessi dispositivi dando luogo agli eventi programmati dallinstallatore. Per esempio, quando un sensore registra una variazione di temperatura, crea un dato (Datapoint) che viene inviato (write) a un determinato punto di ricezione (Datapoint), che a sua volta ne d notizia allapplicazione locale che vi sovrintende. Questa a sua volta pu decidere di provvedere a un aggiornamento, che pu signicare una variazione del dato solo a livello locale, o la comunicazione della variazione a un successivo punto di ricezione (per esempio, un controller), oppure ancora la modica dello status di un dispositivo come un attuatore, oppure inne una combinazione di queste possibilit. appunto la modalit di funzionamento di unapplicazione distribuita.BindingLe interconnessioni tra i dati, come anticipato, possono essere di tre tipi: libere (free), strutturate (structured) o tagged. Prendiamo in esame per ora solo le prime due modalit, lasciando da parte lultima. Qualsiasi binding si vada a costruire, prima di tutto necessario scegliere un indirizzo (quindi un valore numerico) e assegnarlo ai Datapoint che vogliamo collegare. In modalit libera o strutturata la scelta dellindirizzo priva di semantica, quindi anchessa libera, a parte lindicazione che lindirizzo del Datapoint di partenza e di quello di arrivo, ovvero di due Datapoint collegati direttamente, deve essere lo stesso.Il modalit free il network non porta una determinazione a priori su quali Datapoint sono linkati a quali altri Datapoint, a parte qualche regola di coerenza molto generale; di conseguenza questa modalit si presta alla customizzazione pi spinta, perch oltre a consentire il multicast tra blocchi-funzione e tra dispositivi, lo rende Conn_30.indb 28 27/05/11 10.0729vox technologicapossibile anche verso singoli Datapoint (un dispositivo pu dare luogo a pi Datapoint). il tipo di collegamento alla base dellS-Mode di KNX.In modalit structured invece lo schema di collegamento tra Datapoint predeterminato: spesso corrisponde ai blocchi funzione o canali (vedi paragrafo Controller Mode). la logica della modalit Easy.La modalit denita tagged si differenzia da quelle precedentemente descritte perch gli indirizzi non sono liberi ma identicano gi nella propria semantica il/i Datapoint target del legame di comunicazione. Nel caso di tagged E-Mode (quindi modalit Easy con binding di tipo tagged, in breve LT-E) la semantica di collegamento legata a quella della zona, quindi il partner o i partner tra loro in relazione sono identicati a livello di dispositivo. Lo schema del network pi semplice da costruire, ma predeterminato dallApplication Model: i Datapoint assegnati a una medesima zona formano un gruppo (principio multicast).Nel protocollo KNX ci sono tre possibili vie per taggare i Datapoint:- attraverso il Group Addressing, che nel caso specico composto da una parte di codice relativa alla zona e una relativa al codice di connessione (tag);- indipendentemente dal Group Addressing. In questa modalit ciascun Datapoint viene letto come una propriet di un Interface Object ampliando di molto le possibilit di congurazione e andando oltre il concetto di zona;- propriet con indirizzamento esteso: come in modalit LTE, quindi il codice di connessioni costituito da Object Type + Property ID.Modelli di interoperabilitLinteroperabilit ovviamente laspetto pi interessante del protocollo KNX, nella denizione del quale stata fatta molta attenzione per conservare la continuit con i sistemi che a KNX sono storicamente legati.La struttura del frame KNX LPDUkonnex tecnologia_30.indd 29 29/05/11 15.4430 giugno 11 n. 30vox technologicaAndando in ordine gerarchico, quindi, il network distribuito costituito da una serie di applicazioni locali o Blocchi-funzione, allinterno dei quali sono stati raggruppati i Datapoint, ciascuno con un proprio codice identicativo e unulteriore specica che denisce, per ciascun Datapoint, il formato dei dati (Type) che invier/ricever dal bus. Le principali tipologie di dati ammesse in KNX sono:- Valori binari (boleani)- Controlli relativi (%)- Valori analoghi (virgola long e otante)- Contatori (integrali signed e unsigned)- Data e ora- Status (campo bit)- ...Sono queste appunto le tipologie principali, nel senso che sono quelle che garantiscono loperativit nella maggior parte delle applicazioni, ma non le uniche possibili. Una tipologia pi specica per esempio quella dei Parametri, che sono in sostanza dei Datapoint specializzati utili a gestire controlli pi sottili e sosticati di una applicazione. Non a caso i Parametri si gestiscono, in S-Mode, attraverso ETX project design (con laiuto delle informazioni fornite dal costruttore dello specico apparecchio) o attraverso una Building Control Station appropriatamente congurata.Strumenti ETS per KNX S-ModeLa congurazione di un network in S-Mode avviene di solito attraverso una serie di tool software della famiglia ETX a base PC, forniti dalla stessa Associazione KNX. Queste applicazioni in sostanza contengono un database delle apparecchiature che implementano il protocollo KNX, che serve a identicarle quando linstallatore decide di inserirle nel proprio network, identicandone le modalit per linteroperabilit e le funzionalit indipendentemente dal costruttore. Diventa cos possibile costruire network multi-vendor. Questi dati relativi ai dispositivi vengono forniti e tenuti aggiornati dai costruttori degli stessi dispositivi, e lintegratore pu importarli nel proprio tool di congurazione in base alle necessit dellinstallazione che dovr realizzare.Un po di storiaIl protocollo di comunicazione KNX deriva dallarchitettura bus EIB denita nel lontano novembre 1992 in Germania, primo di una lunga serie di paper realizzati da numerosi comitati nazionali e internazionali (europei) impiegati nella denizione degli standard per il Building Management. Questa prima articolazione conteneva i concetti cardine dello standard europeo dinstallazione bus EIB, larchitettura del sistema e della comunicazione tra i sistemi connessi, le speciche tecniche per il mezzo (allora un singolo cavo twisted pair, il doppino) e le apparecchiature hardware. A livello europeo il comitato coinvolto era il Cenelec/TC 105 HBES, il quale basava la propria opera sullattivit dei comitati nazionali, sul sistema bus EIB, sul BatiBus francese e sui progetti Esprit nanziati dalla CE.La fonte delle informazioni sono le pubblicazioni ufciali dellassociazione, oggi KNX. Nella prima di queste pubblicazioni che porta il nome di KNX e non di EIB (scaricabile dal sito dellAssociazione) leggiamo della necessit della gura del system integrator inteso come quel professionista che, in un contesto multidisciplinare nel quale intervengono pi mercati diversi, funge da unico referente per tutti gli interventi che portano alla concreta realizzazione di un edicio intelligente: era il 1997. Nel dicembre 2003 la tecnologia KNX viene approvata come standard europeo nella struttura composta dai media twisted pair e linea elettrica, kernell (Link Layer, Transport Layer, Network Layer e Application Layer) e procedure di network management; a maggio 2006 KNX RF approvato da Cenelec per linclusione nella EN 50090 5-3; inne a ottobre 2006 i layer non legati ai medium vengono approvati come standard mondiale nella ISO/IEC 14543Conn_30.indb 30 27/05/11 10.0731vox technologicaCon ETX per KNX possibile congurare:- le connessioni (binding): impostare i Group Address che consentono ai Group Object di comunicare tra diversi Blocchi-funzione. Per esempio i Group Object che contengono Datapoin della medesima tipologia si possono mettere in relazione;-parametrizzazione: impostare i parametri dei dispositivi, a seconda della documentazione fornita dal costruttore. Alcuni parametri sono standard in funzione del Blocco-funzione, altri sono deniti dal costruttore;- download di applicazioni (per apparecchi multi-funzione che lo consentono); per esempio negli apparecchi costituiti da due parti hardware (come una BCU ush mounted + un modulo intercambiabile) possono avere funzioni diverse a seconda dellapplicativo selezionato.Appare chiaro quindi che le possibilit di congurazione S-Mode sono molteplici, e dipendono dai prodotti offerti dallindustria e dalle capacit dellintegratore.Controller ModeIn questa modalit possibile installare un numero limitato di apparecchiature su un unico segmento logico, sotto la supervisione appunto di un controller al quale afdata la congurazione del segmento stesso per lesecuzione di una o pi mansioni (per es. il controllo dellilluminazione), e che rimane installato anche una volta conclusa la fase di installazione, durante il funzionamento del sistema.Le possibilit di congurazione sono limitate rispetto alla modalit libera (relativamente allaspetto della parametrizzazione). Il dispositivo controller in sostanza incaricato di stabilire la connessione tra i canali (channels), ovvero tra gli insiemi di Group Objects necessari alla funzione utile, i quali sono specicati dal protocollo KNX indipendentemente da quale sia il produttore di ciascun dispositivo compatibile. Questo fatto assicura che qualsiasi controller KNX possa supportare qualsiasi dispositivo KNX. Non solo, poich il protocollo lo stesso, non necessario fornire al controller informazioni sulle funzioni del dispositivo, perch il controller le conosce gi grazie a una specica stringa di dati contenuta negli stessi dispositivi (che si chiama Device Descriptor #2). Il controller quindi assegna a ciascun dispositivo un indirizzo, seguendo le indicazioni fornite dallinstallatore/integratore, calcola le connessioni a livello di Datapoint e imposta i parametri.Push-button modeAnaloga alla modalit controller per quanto riguarda il limitato numero di dispositivi e di parametri, la modalit Push-button (e il nome dice tutto) non necessita di un dispositivo che si occupi della congurazione perch questa avviene a livello di singolo dispositivo inserito nellinstallazione (purch implementi appunto la modalit Push-button). La comunicazione tra i dispositivi (esempio classico, tra sensori e attuatori) quindi non viene impostata via software, o denita dallinstallatore, ma avviene in maniera automatica: il Datapoint che invia le informazioni acquisisce un proprio indirizzo (Group Address), che viene ricevuto dal Datapoint ricevente attraverso una procedura Push-button. La congurazione quindi segue semplicemente le regole del canale e del Blocco-funzione fornite nella specica KNX.awww.knx.orgkonnex tecnologia_30.indd 31 29/05/11 15.4432 giugno 11 n. 30Sanremo 2011Solo il meglio...Come tutti gli anni, anche questa volta levento Sanremo si trasformato in unoccasione per mostrare il meglio della tecnologia e della professionalit allopera. Lo spettacolo in sala al Teatro Ariston, limportantissima diretta televisiva con il suo contorno di trasmissioni collaterali, commenti e anteprime ai telegiornali, le passerelle fuori e dentro il teatro, vip e pettegolezzi... non ci siamo fatti mancare nienteBarbara Trigari Conn_30.indb 32 27/05/11 10.0733soluzioniIl pubblico intende il Festival della Canzone di Sanremo come uno spettacolo, un appuntamento irrinunciabile che ogni anno si ripete e che ogni anno si rinnova, ma per i professionisti un impegno importante, con molte afnit con il mondo delle installazioni.I protagonisti tecnici di questa edizione sono stati il regista Duccio Forzano, il direttore artistico Gianmarco Mazzi, larchitetto Gaetano Castelli che insieme alla glia ha creato la scenograa, il direttore della fotograa Ivan Pierri e la Rai con la propria squadra di tecnici, dei quali in particolare abbiamo ascoltato Stefano Montesi, che si occupato del coordinamento luci e audio, e Mauro Severoni responsabile del coordinamento audio.La macchina oliata del FestivalA occuparsi del coordinamento luci e audio per Sanremo stato Stefano Montesi della Rai di Roma, che in pratica allestisce un vero e proprio centro di produzione presso il Teatro Ariston dal quale coordina ogni attivit collegata alla manifestazione: e non sono poche. Studio televisivo per il telegiornale, ponti radio, graca, post produzione, riversamento, insomma totale autonomia per quanto riguarda ogni aspetto della produzione, comprese le pratiche amministrative che, grazie alla LAN, si svolgono come se ci si trovasse nella sede di Roma. Oltre al pullman di ripresa, lavorano anche due regie mobili per i telegiornali, le rubriche, la passerella, cui si aggiungono le produzioni che questanno erano dislocate al Casin di Sanremo: La Vita in diretta e una puntata di Porta a Porta. Insomma, spiega Montesi, levento canoro da solo richiede un centinaio di persone, ma i programmi collaterali fanno lievitare questo numero no a 230-250 persone, a seconda del tipo di ripresa. Di conseguenza non possiamo permetterci di prelevarle tutte dal centro di produzione di Roma, come da qualsiasi altro centro Rai, che rimarrebbero completamente sguarniti. Quindi, scegliamo il personale da tutte le sedi Rai della Penisola, e capita che loperatore di Cagliari si trovi a lavorare con quello di Bolzano... con alcuni problemi di modus operandi ma anche linguistici!. La macchina in realt molto ben oliata, perch i professionisti sono ormai degli habitu selezionati negli anni, prima di tutto per le doti professionali, ma anche per quelle di convivenza: Sanremo chiede di rimanere fuori casa per 40 giorni a stretto contatto con i colleghi, in situazioni anche di tensione, soprattutto alla vigilia dellevento: Il nervosismo si fa sentire soprattutto nelle due settimane antecedenti linizio del festival, continua Montesi, bisogna gestire il personale, portare tutto alle giuste dimensioni... ma una macchina che ho collaudato molto bene, complicata da gestire ma che pu viaggiare quasi da sola. Alla ne, i cantanti ormai li conosciamo tutti, anche perch li incontriamo anche durante lanno nelle varie occasioni canore.... Aggiungiamo che lundicesimo festival per Montesi, anche se, come dice lui, ogni Sanremo diverso.OrganizzazioneA settembre-ottobre dellanno precedente si parte con le prime anticipazioni su chi sar coinvolto: chi potrebbe essere lo scenografo, chi il direttore della fotograa, il direttore di produzione, quale sar pullman per le riprese. Quindi si cominciano a riempire le liste con i nominativi dei tecnici Rai da convocare: quando dovranno partire, dove alloggeranno... In stretto contatto con direttore della fotograa, responsabile del coordinamento audio, regista, direttore di produzione si stabilisce cosa verr portato a Sanremo in termini di materiali, rispetto ai budget. Ci tengo a precisare - continua Montesi - che laudio per il festival a totale cura della Rai, e nessun appalto esterno viene coinvolto. Mauro Severoni realizza il progetto di massima, poi con la sua squadra selezionata cominciamo i 15 giorni di prove a Roma, con lorchestra. Finalmente, verso i primi di gennaio si parte per Sanremo, per rientrare poi quattro o cinque giorni dopo la ne dellevento.Conn_30.indb 33 27/05/11 10.0834 giugno 11 n. 30soluzioniPer quanto riguarda la scelta dei materiali e delle apparecchiature audio, luci e riprese (dieci telecamere, diversi gruppi di continuit, circa 2.600 kW di potenza da distribuire, km di cavi), Montesi spiega che la variabile pi rilevante quella della scenograa, per il resto si tendono a usare le stesse tecnologie testate nel corso degli anni, e che si sono dimostrate afdabili per una diretta cos importante, ma sempre cercando le ultime novit per quanto riguarda i modelli. Tutte comunque vengono sempre testate prima a Roma, per sicurezza: se i nuovi modelli ci danno risultati migliori di quelli precedenti, corriamo il rischio e li adottiamo. successo per esempio per i diffusori a colonna JBL CBT-70J nascosti nella scenograa e per i mixer. Invece per i cantanti impieghiamo le stesse apparecchiature da anni: casse acustiche a terra con la ribalta, per nasconderle se non vengono utilizzate, e in-ear monitor.... Questanno il materiale era praticamente tutto di propriet Rai, a parte i diffusori per lamplicazione in sala che sono stati noleggiati. Limpianto viene creato a Roma ascoltando eventuali suggerimenti di cantanti e discograci, ma sempre confrontando la qualit dellapparecchiatura suggerita dai tecnici Rai con quella proposta. Laudio avrebbe potuto essere ripreso in 5.1, ma non essendoci la possibilit di trasmetterlo televisivamente con la stessa qualit, non stato fatto. In realt, dice Montesi, noi siamo pronti ad andare in HD e anche a uscire con il 5.1, ma aspettiamo le decisioni dei vertici. Questanno per abbiamo prodotto in HD per il digitale terrestre e trasmesso in analogico per la TV via etere: probabilmente una delle ragioni che il canale HD non viene conteggiato e sommato allo share della trasmissione, quindi non rappresenta un valore nei confronti degli sponsor.... La sda della scenograaLe novit del festival nascono sempre dalla scenograa, e questanno Castelli ne ha disegnata una (realizzata sempre dagli scenogra Rai) complicata da una spirale di LEDwall che usciva no quasi al boccascena, e da sfere in movimento, che hanno dato lo da torcere ai tecnici e a Ivan Pierri per il proprio progetto luci: Lidea mi era stata sottoposta mesi prima da Gaetano Castelli e decisi di non contrastarla, pur rendendomi conto delle difcolt che una struttura di quel tipo avrebbe potuto portare alla realizzazione del mio impianto luci. Abbiamo unito i nostri sforzi e, quello che sembrava un problema insormontabile si trasformato in un utile supporto per lappendimento di numerosi testa mobile, accentuando limportanza del segno graco-scenograco che, a mio avviso, stato lelemento distintivo estetico di questa edizione di Sanremo. Il suo progetto luci si muove tra gli estremi dellestetica della TV tradizionale e di quella dei live musicali, tra vecchie e nuove generazioni, entrambe da affascinare e coinvolgere nel festival. Quindi luci calde che arrivano dallalto contrapposte ai colori pi freddi proposti con le strip LED dietro lorchestra, effetti classici da contesto live con il fumo, i controluce sui cantanti. La spirale che sormonta il palco e nasconde il softto stata ulteriormente valorizzata dal disegno luci: stata utilizzata per sistemarvi dei sagomatori testa mobile. Anche Conn_30.indb 34 27/05/11 10.0835soluzioniStuder Vista 9La console digitali Studer Vista 9 porta a una ulteriore evoluzione il progetto realizzato con le Vista 5, 6, 7 e 8, sempre rivolgendosi alle applicazioni live e broadcast con un sistema di controllo veloce basato sullinterfaccia Vistonics. Il concetto where you look is where you control, secondo il quale lattenzione delloperatore concentrata in un solo punto della console, quello dove sono sistemati i controlli e che coincide con lo schermo che d il feedback sulle azioni operate. In pratica accanto a una supercie di controllo tradizionale (Control Bay), cui si aggiungono da tre a sette Fader Bay che integrano i fader tradizionali (da 32 a 72), gli schermi TFT touch Vistonics e controlli addizionali assegnabili. Schermi TFT anche per i meter, collocati come di consueto nella parte pi alta del banco. La sezione meter costituisce una delle novit della console, perch di solito i meter sono quelli che aiutano a trovare eventuali problemi: quindi elevata risoluzione e molte informazioni a portata di sguardo (diverse congurazioni da mono a 7.1). Ciascuno schermo TFT mostra dieci canali, con gli encoder rotativi e gli switch; inoltre la possibilit di attribuire colori diversi ai fader aiuta a visualizzare immediatamente lo status di tutte le sorgenti collegate. Il pannello controlli congurabile in base alle speciche esigenze di produzione, e la console dispone di tutte le ridondanze necessarie per non interrompere loperativit: network, PSU, controlli. Lautomazione dei controlli attuabile a due livelli: uno pi semplice e immediato, per unautomazione di base, e un altro pi dettagliato, per le attivit pi complesse. Vista 9 si basa sul DSP Score Live con minimo una e massimo nove card I/O, per un sistema scalabile e ridondato nel quale un eventuale problema su una card viene risolto appoggiandosi a una card ancora non utilizzata. Compatibile con il sistema Relink per collegarla ad altre console della casa collocate in ambienti diversi.www.studer.chDistribuito in Italia da Leading Technologies, www.leadingtech.it, www.sltweb.itla porzione del teatro occupata dal pubblico stata armonizzata con la scena spettacolare, utilizzando la luce bianca per dare profondit. La sda del confronto con i LED stata affrontata lavorando sulle intensit e le temperature colore, e sulla sincronizzazione tra cambi luce, inserimento delle grache e momenti dello spettacolo. Una grande collaborazione tra Pierri e il service Di and Di Lighting.I LED cinesiEbbene s, sono cinesi i LEDwall utilizzati per la scenograa del festival, per il fondale, per il pavimento al centro del palco, per i marcapiano e per nascondere lascensore al centro. Claudio Renzetti di Di and Di Lighting ci racconta lallestimento: Ci siamo occupati di tutti i LED che facevano parte della scenograa: si tratta di mattonelle Glux con diverse risoluzioni, la cui caratteristica lestrema leggerezza; un elemento 50x50 cm pesa 7,5 kg, lo spessore molto ridotto e sono anche molto silenziosi. Infatti, per la dissipazione del calore e per sostenere i moduli stata utilizzata una lastra di alluminio, posta dietro al LEDwall e senza ventole aggiuntive o impianti di aspirazione del calore nel caso di posizionamento a pavimento. Il montaggio davvero semplicissimo: una volta sistemata la prima la pi in alto, le mattonelle si incastrano agli angoli e sono autoportanti non si pu sbagliare. Lo spessore ridotto permette anche di lasciare poco spazio tra un modulo e laltro, e creare facilmente aperture per esigenze scenograche. Il fondale era costituito da ununica parete di piastrelle LED 80x80p lunga 22 m e alta 10 m, appesa a ununica trave, che abbiamo montato in due giorni. Una volta conclusa la fase pi laboriosa in quota, perch non si poteva scendere sotto i 4 m di altezza per motivi Conn_30.indb 35 27/05/11 10.0836 giugno 11 n. 30soluzionidi scenograa, arrivati ad altezza uomo siamo andati velocissimi: i moduli sono anche autocentranti, e non si fatica ad allinearli. Per il pavimento al centro del palco, circa 10 mq, sono stati utilizzati moduli da 10 mm; i laterali (marcapiano 10 m di lunghezza per 1 di altezza) ai lati del palco dove erano posizionate le postazioni audio, ospitavano anche due schermi di rimando per il pubblico (4x2,50 m in 16:9), costituiti da moduli con passo 6 mm, per dare maggiore denizione. Inne ci siamo dedicati ai LED larghi 4 m e alti 6 m posti uno dietro laltro con un sistema di carrucole che facevano da sipari per lascensore. Entrati in teatro il 15 gennaio, il 28 lallestimento stato consegnato per le prove con due persone in assistenza per eventuali variazioni. Successivamente ci sono state alcune piccole modiche e aggiustamenti siologici.Di and Di Lighting si occupata anche della gestione della graca (preparata dalla Rai), dellimpianto luci e dei pannelli LED, fatta eccezione per la parte aerea che invece stata curata da Tribe di Modena. I pannelli Glux erano gestiti attraverso quattro media server Catalyst e ricevevano materiale a risoluzione 3.600x1.600p scomposto in tre porzioni a 1.280x1.024, poi ricomposto per creare unimmagine unica. Due server sono serviti per il fondale, perch era presente una macchina aggiuntiva per il backup, un altro Catalyst gestiva gli ascensori, un altro ancora il pavimento. Il consollista Di and Di Lighting era Fabio Pagano, consolle Wholehog 3. Il cablaggio dei LED del fondale, viste le distanze, ha richiesto cavi molto lunghi per la notevole altezza del graticcio e la necessit di portare le centraline nelle passerelle: stata impiegata la bra ottica con cavi di massimo 100 m. Unaltra particolarit di questanno stato poi limpiego dei Martin C series 2140 passo 40, semitrasparenti, 2x1m, per i fondali della galleria e in platea: servivano per dare pi colore e dinamicit ai fondali nelle inquadrature di controcampo per il pubblico (men