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CONOSCI IL TUO MUSEO………?

CONOSCI IL TUO MUSEO………? PIANO SUPERIORE Sala xxv: con la sua ceramica policroma e la sua coroplastica, Lipari si rivela nel 4

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Le sette sorelle: Filicudi, Alicudi, Panarea, Salina, Lipari, Vulcano e Stromboli, dai colori accesi e diversissimi, accumunate da una bellezza travolgente, appartengono ad un unico complesso vulcanico.

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Cenni storici Sin dalla preistoria le I sole Eolie furono abitate dai Siculi come dimostrano i manufatti di epoca neolitica rinvenuti a Panarea, Lipari, Filucudi, Salina e Stromboli. Secondo la leggenda l’arcipelago sarebbe stato colonizzato, durante la guerra di Troia, da Eolo che scelse come sede Lipari.

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L’arcipelago Eoliano è centro di attrazioni per il turista, non solo per le bellezze naturali ma anche per le acque termali.

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Caratteristica è la vegetazione mediterranea. Piante tipiche sono il cappero e lo spatto. Tra i prodotti che si esportano meritano di esseri ricordati i capperi e la malvasia.

La fauna è molto varia e ricca.

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Lipari è l’isola maggiore dell’ arcipelago. Nota come emporio dell’ossidiana, l’isola è segnata da profonde grotte, alte coste, ampie baie, selvagge rupi, amene spiagge. Si consiglia l’accesso al Castello dal Piano della Civita, perché da lì si può godere di uno scenario veramente suggestivo.

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La zona archeologica si estende a ovest della strada principale che porta alla cattedrale. I l cardo che invece porta verso est, aveva sul suo asse un canale di fognatura che raccoglieva insieme con le acque piovane anche gli spurghi delle case fronteggianti alla strada.Quest’ultima era in struttura cementizia. Sotto il livello delle case ellenistiche e romane si estendono gli strati dell’età dell’ Ausonia. L’Ausonio I I è rappresentato solo da un tratto superstite del muro di una capanna di cui è stato trovato anche all’interno il focolare.Delle costruzioni di quest’età resta poco a causa delle loro scarse profondità. Cospicui resti si hanno invece del villaggio della media età del bronzo. Si tratta di “Tucul” con muro perimetrale costruito con pietrame a secco e che si suppone siano stati coperti con tetti di frasche e di stoppie, forse rivestiti con un impasto di argilla e paglia o di alghe marine. Le capanne si sovrappongono in due ordini. I l deposito archeologico scende per altri 4 o 5 metri al di sotto del suolo delle capanne della prima età del bronzo. La strada di accesso alla chiesa dell’Immacolata e dell’Addolorata interrompe la zona archeologica, i più cospicui resti dell’Ausonio I I sono rappresentati subito oltre la strada di accesso all’Immacolata, da una grandiosa capanna rettangolare ricoperta a est del decumano ellenistico e sotto il suolo l’approfondimento degli scavi ha messo in luce resti di altre capanne. I nteressante è la struttura di questa capanna la cui ossatura portante era il legname e della quale restano incavi dei pali nella muratura della parete che aveva una funzione solo di tamponamento. L’altra dietro ad essa è di forma più ovale, più allungata con focolare al centro, e porta verso nord. I l suo estremo sud- ovest è troncato da una costruzione che in realtà è un deposito votivo probabilmente di un santuario di Eolo. I l frutto di queste numerose campagne di scavi eseguite sull’acropoli nelle stazioni preistoriche scoperte nelle isole minori(Panarea, Salina, Filucudi e Stromboli) nelle necropoli greche e romane di Lipari costituisce il

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Sezione 1: Antico palazzo dei vescovi, adiacente alla cattedrale, costruzione del 18 secolo. Materiali degli scavi dell’acropoli di Lipari. Vi sono esposti i materiali delle due più antichi f asi del neolitico Eoliano. Sala 1: Vi sono esposti i materiali delle due più antiche fasi del Neolitico Eoliano. Sala 2: Materiali della terza e della quarta fase del Neolitico Eoliano Sala 3: Materiali della quarta fase del Neolitico Eoliano. Sala 4: Eneolitico Eoliano Sala 5: Tardo neolitico facies di Piano Quartara. Sala 6: Prima età del bronzo: cultura di Capo Graziano media età del bronzo Cultura del milazzese. Ceramiche locali,importazioni egee.

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Sala 7: Tarda età del bronzo. Prima fase della cultura ausonia Sala 8: Età del bronzo finale-seconda fase della cultura ausonia.

Sala 9: Fine del secondo periodo della civiltà Ausonia. I l villaggio dell’Ausonio secondo subì una distruzione violenta. Le capanne incendiate(evidenti nello scavo le tracce del f uoco) crollarono seppellendo tutte le masserizie che contenevano. Si pensa che dopo questa distruzione il villaggio non sia stato più ricostruito. Sala 10: Testimonianze della civiltà greca e romana nell’area urbana di Lipari. Coperchio litico del bothros votivo di Eolo con il leone sdraiato. Dalla sala 10, una parete della quale è costituita dai resti dell’antico palazzo normanno costruito con blocchi greci riadoperati, si scende nel sottostante giardino ove sono altri resti dello stesso palazzo.

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Piano terra Sala 11: Padiglione epigrafico (vi sono raccolti i cippi e steli iscritti dalle tombe della necropoli). Materiale archeologici delle isole di Panarea, Filicudi, Alicudi, Salina e Stromboli. Si passa poi ad altro edificio a nord della cattedrale e troviamo la sezione terza con la necropoli protostorica e classica di Lipari. La sezione quarta con la preistoria e la protostoria di Milazzo, la sezione quinta con l’archeologia marina.

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I n basso a sinistra Sale 16 e 17: Materiali archeologici di Mil azzo. Sala 16: Necropoli della media età del bronzo rinvenuta in contrada “Sotto castello”. La necropoli è stata ricostruita così come è stata trovata negli scavi archeologici del maggio 1952. Sala 17: necropoli protogreca e protovillanoviana scoperte intorno alla piazza Roma.

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PIANO SUPERIORESala xxv: con la sua ceramica policroma e la sua coroplastica, Lipari si rivela nel 4 sec. A.c.uno dei centri d’arte più vivaci e individuali della Grecia e d’Occidente.Ritornando al piano terreno si visita la sala xxvi, sala dell’archeologia marina. Vi sono esposti i materiali provenienti dalle ricerche subacquee. Il pezzo più antico è un frammento di anfora a staffa di età micenea, del Capo Graziano di Filicudi. Si possono osservare anfore da relitti del IV sec. A.c. del Capo Graziano di Filicudi e dalle Formiche di Panarea, dal grande complesso di anfore e di ceramiche a vernice nera che costituivano il carico di una nave oneraria naufragata presso la secca di Lipari. Un altro grande complesso viene dal carico di una nave oneraria naufragata presso il Capo Graziano di Filicudi. Notevoli sono i cannoni bronzei di un vascello della fine del XII inizi del XIII sec.il cui relitto si è sovrapposto a quello delle navi greche rinvenute nel mare di Filicudi. Nel parco circostante al museo sono stati ricostruiti i diversi tipi di sepolcri dal V e VI sec.A.c. trovati nella necropoli della contrada Diana.

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Questo prodotto è stato realizzato dalle alunne dell’I.T.C. e T. “S.PUGLIATTI”

della classe 4C Gullotta Maria CatenaGullotta Valeria

Con la partecipazione della:Prof.ssa Anna Mondati e Dario Sgroi 

Colonne sonore tratte dal film“il Postino” di Massimo Troisi

Informazioni tratti dai siti internet e

dal libro “Isole Eolie”anno 2000 edizione Trimboli