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Realizzato con il supporto non condizionato di Merck Sharp & Dohme (Italia) S.p.A. per il paziente iperteso CONSIGLI ALIMENTARI CONSIGLI ALIMENTARI ED ESERCIZIO FISICO ED ESERCIZIO FISICO A cura del Dr. Lazzaro Lenza Distretto 64 - ASL Salerno

CONSIGLI ALIMENTARI ED ESERCIZIO FISICO - docvadis.it fileper cui anche modesti cali ponderali, come 5 kg, possono por-tare ad effetti positivi tangibili1. Controlla frequentemente

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per il paziente iperteso

CONSIGLI ALIMENTARI CONSIGLI ALIMENTARI ED ESERCIZIO FISICOED ESERCIZIO FISICO

A cura del Dr. Lazzaro LenzaDistretto 64 - ASL Salerno

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Il trattamento non farmacologico dell’ipertensione arteriosa, basato sulle modifi ca-zioni dello stile di vita, offre notevoli vantaggi, poiché consente di ridurre i valori pressori, il numero di farmaci da assumere, il rischio cardiovascolare globale e i costi associati a tale patologia, aumentando lo stato di benessere del paziente1,2.

L’esercizio fi sico nel paziente ipertesoRaccomandazioni e consigli per prevenire le complicanze dell’ipertensione

Mantieni il giusto peso corporeoÈ importante ridurre il peso gradualmente e nell’arco di alcuni mesi, prestando attenzione all’alimentazione e all’attività fi sica3. L’obesità, infatti, predispone ad un aumento della pressione ar-teriosa e allo sviluppo di ipertensione2.Il calo ponderale abbassa la pressione arteriosa nella maggio-ranza degli ipertesi in eccesso di peso, con effetti positivi su altri fattori di rischio come il profi lo lipidico e l’insulino-resistenza, per cui anche modesti cali ponderali, come 5 kg, possono por-tare ad effetti positivi tangibili1.

Controlla frequentemente la tua circonferenza vita e l’indice di massa corporeaLa circonferenza vita non deve superare i 102 cm nell’uomo e gli 88 cm nella donna e l’indice di massa corporea del peso normale deve essere compreso tra 19 e 24,9 Kg/m2. È noto da tempo che l’aumento della circonferenza addominale è stato correlato a diversi fattori di rischio cardiovascolare tra cui diabe-te e sindrome metabolica4.

Smetti di fumareI pazienti ipertesi che non smettono di fumare presentano un’incidenza di malattie cardiovascolari da 2 a 3 volte maggio-re rispetto a quelli che non fumano. Rinunciando alle sigarette si può contrastare effi cacemente il rischio cardiovascolare1,2.È importante ricordare, inoltre, che anche il fumo passivo è in grado di incrementare il rischio di malattie cardiovascolari e di altre patologie associate al fumo2.

Evita la sedentarietàÈ stato dimostrato che i soggetti sedentari tendono ad avere valori pressori più elevati rispetto a quelli impegnati in attività fi siche o sportive5. La sedentarietà, quindi, intesa come assen-za di allenamento fi sico, è un predittore piuttosto importante della mortalità cardiovascolare, indipendentemente dalla pres-sione arteriosa e dagli altri fattori di rischio2.

Fai esercizio regolarmente e nel modo giustoUn’attività fi sica regolare, aerobica, idonea a mantenere un livello moderato di fi tness, si è dimostrata un mezzo adeguato per pre-venire e controllare l’ipertensione; essa può permettere di perde-re peso, migliorare lo stato generale di salute e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari1. È consigliabile svolgere regolarmente un’attività fi sica aerobica di entità moderata per 30-60 minuti 3-5 volte la settimana. Inizialmente si dovrebbero programmare attività ad impegno aerobico (cammino, jogging, nuoto, ecc.), per poi associare esercizi di resistenza progressiva1,2.

ALCUNI ESEMPI DI ATTIVITÀ FISICA MODERATA3

Attività comuni Attività sportive

Lavare e lucidare l’auto (45-60 minuti) Pallavolo (45-60 minuti)

Lavare le fi nestre o i pavimenti (45-60 minuti) Calcio (45 minuti)

Fare giardinaggio (30-45 minuti) Ciclismo (8 km - 30 minuti)

Raccogliere le foglie (30 minuti) Pallacanestro (15 minuti)

Spalare la neve (15 minuti) Danza (30 minuti)

Salire le scale (15 minuti) Acqua gym (30 minuti)

Nuoto (20 minuti)

Salto con la corda (15 minuti)

Corsa sostenuta (2-3 km in 10-15 minuti)

Modifi cando le proprie abitudini, è possibile mantenersi attivi anche nella vita quotidiana, ad esempio utilizzando le scale al posto dell’ascensore, scendere dall’autobus una o due ferma-te prima, parcheggiare la macchina ad una distanza dal posto di lavoro ogni giorno maggiore o limitarne l’utilizzo se possi-bile3. Ricorda comunque di consultare il tuo medico prima di iniziare qualsiasi tipo di attività fi sica moderata, soprattutto se hai più di 50 anni, se hai avuto problemi cardiaci o un infarto e se in famiglia ci sono stati precedenti di malattie cardiache in giovane età3.

Il presente materiale non intende in alcuna maniera, né direttamente, né indirettamente, delineare

o sostituirsi a percorsi terapeutici che rimangono esclusiva responsabilità del medico curante.

Le indicazioni contenute in questa pubblicazione non devono essere valutate in sostituzione di cura

professionale medica. È necessario, pertanto, consultare il medico prima di intraprendere

qualsiasi cambiamento dello stile di vita.

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Bibliografi a1. Pilotto L. Percorso terapeutico dei pazienti ipertesi. Tratta-

mento non farmacologico. Ital Heart J 2000; 1(Suppl 5):63-65.

2. European Society of Hypertension (ESH), European Society of Cardiology (ESC). 2007 Guidelines for the management of arterial hypertension. Eur Heart J 2007; 28:1462-1536.

3. National Heart, Lung and Blood Institute (NHLBI). Your Guide to lowering blood pressure. NIH Publication No. 03-5232, May 2003. Pp. 5-7. www.nhlbi.nih.gov/health/public/heart/hbp/hbp_low/.

4. Kissebah AH et al. Health risks of obesity. Med Clin North Am1989;73:111-38.

5. Crepaldi G, Baritussio A. Trattato di Medicina Interna. Vol-ume 3. Piccin, 2002.

Il trattamento non farmacologico dell’ipertensione arteriosa, basato sulle modifi ca-zioni dello stile di vita, offre notevoli vantaggi, poiché consente di ridurre i valori pressori, il numero di farmaci da assumere, il rischio cardiovascolare globale e i costi associati a tale patologia, aumentando lo stato di benessere del paziente 1,2.

L’alimentazione nel paziente ipertesoRaccomandazioni e consigli per prevenire le complicanze dell’ipertensione

Segui un regime dietetico equilibratoUna dieta ricca di frutta e verdura e a basso contenuto di gras-si saturi e colesterolo aiuta a ridurre notevolmente i valori della pressione arteriosa2,3. Occorre, ad esempio, evitare cibi come formaggi stagionati, latte intero, panna, burro, carni grasse ed insaccati, preferendo latte scremato, formaggi magri e freschi, yogurt e carni bianche4.

Aumenta il consumo di frutta, verdura e pesceI pazienti ipertesi dovrebbero mangiare più frutta e verdura (almeno 4-5 porzioni o 300 grammi di verdura al giorno)2 e legumi e cereali, nonché aumentare il consumo di pesce (alla griglia o al vapore). In particolare il pesce azzurro (sgombro, merluzzo, pesce spada, tonno, trota, sardina) contiene elevati livelli di acidi grassi omega-3, in grado di ridurre i valori pres-sori se assunti regolarmente2,4. I cereali e derivati, i legumi, gli ortaggi e la frutta rappresen-tano, inoltre, buone fonti di fi bra alimentare, che agisce pre-valentemente sul funzionamento del tratto gastrointestinale, ritardando lo svuotamento gastrico e facilitando nell’intestino il transito del bolo alimentare e l’evacuazione delle feci. Le fi bre regolano anche l’assorbimento di zuccheri e grassi, riducen-dolo e rallentandolo, contribuendo così al controllo del livello di glucosio e di colesterolo nel sangue4.

Consuma alcolici con moderazione Una riduzione dell’introito di alcool protratta per sole 1-4 settimane porta ad un calo signifi cativo dei valori pressori1. L’alcool, inoltre, attenua gli effetti dei farmaci antipertensi-vi2. I pazienti ipertesi devono pertanto consumare moderate quantità di alcool, limitandone il consumo ad una quantità non superiore a 20-30 g di etanolo al giorno per gli uomini e a 10-20 g per le donne (non più di 1-2 bicchieri a pasto), dando la preferenza alle bevande a basso contenuto alcolico1,2,4.

PRINCIPALI ALIMENTI RICCHI IN FIBRA

Legumi: fagioli, fave, ceci, lenticchie, piselli

Cereali e derivati: pasta, biscotti, pane e cereali da colazione (soprattutto se integrali), prodotti da forno, orzo perlato

Verdura e ortaggi: carciofi , cavoli, cicoria, carote, melanzane, barbabietole, funghi, agretti, fi nocchi

Frutta fresca: pere, mele, fi chi, banane, kiwi, lamponi, fi chi d’India, ribes

Frutta secca in guscio: noci, nocciole, mandorle

Frutta essiccata: albicocche secche, fi chi secchi, mele essiccate, uva passa, prugne secche, castagne secche

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Bibliografi a1. Pilotto L. Percorso terapeutico dei pazienti ipertesi. Tratta-

mento non farmacologico. Ital Heart J 2000; 1(Suppl 5):63-65.

2. European Society of Hypertension (ESH), European Society of Cardiology (ESC). 2007 Guidelines for the management of arterial hypertension. Eur Heart J 2007; 28:1462-1536.

3. NHLBI. The Seventh Report of the Joint National Commit-tee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure (JNC7). NIH Publication No. 04-5230, August 2004.

4. INRAN. Linee Guida per una sana alimentazione italiana. Revisione 2003.

Riduci l’apporto di sale nella dietaMolti studi hanno dimostrato che un eccessivo apporto alimentare di sodio è in grado di indurre un incremento della pressione arteriosa e della prevalenza di ipertensio-ne2. La riduzione dell’introito sodico, inoltre, se associata ad altri interventi dietetici, può avere effetti antipertensivi più spiccati e quindi consentire una riduzione della poso-logia dei farmaci antipertensivi utilizzati2.Può essere utile pertanto adottare alcuni piccoli accor-gimenti come utilizzare poco sale nella cottura dei cibi, insaporire usando erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di fi nocchio) e spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, zaffera-no, curry), non consumare condimenti contenenti sodio (ketchup, salsa di soia, senape), evitare la saliera a tavo-la, non utilizzare cibi precotti, inscatolati o conservati con il sale e preferire cibi freschi o surgelati1,4. Il succo di limone e l’aceto, ad esempio, permettono di dimezzare l’aggiunta di sale e di ottenere cibi ugualmente saporiti, agendo come esaltatori di sapidità7. Consuma solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale (snacks salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, ecc.)4.

Bevi ogni giorno acqua in abbondanzaAsseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anti-ciparlo, bevendo a suffi cienza, mediamente 1.5-2 litri di acqua al giorno. Le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell’arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete. Durante e dopo l’attività fi sica bevi per reinte-grare prontamente e tempestivamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all’acqua4.

Il presente materiale non intende in alcuna maniera, né direttamente, né indirettamente, delineare

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qualsiasi cambiamento dello stile di vita.

ALIMENTI CONSERVATI E TRASFORMATI RICCHI DI SALE

Alimenti Peso dell’unità di misura (g)

Contenuto per unità di misura

Sodio (g)

Sale (g)

Olive da tavola conservate 35 (5 olive)

0,46* 1,1

Verdura sott’aceto

60 (3 cucchiai da tavola)

0,48* 1,2

Prosciutto crudo (dolce) 50 (3-4 fette medie)

1,29 3,2

Prosciutto cotto 50 (8-10 fette

medie)

0,36 0,9

Salame Milano 50 (8-10 fette

medie)

0,75 1,9

Mozzarella di mucca 100 (porzione)

0,20 0,5

Provolone 50 (porzione)

0,34 0,9

Formaggino 22 (1 unità)

0,22* 0,6

Parmigiano grattugiato 10 (1 cucchiaio da tavola)

0,06 0,2

Tonno sott’olio (sgocciolato)Tonno sott’olio a bassa percentuale di sale (sgocciolato)

52 (1 scatoletta)

52 (1 scatoletta)

0,16

0,05*

0,4

0.1

Patatine in sacchettoPatatine in sacchetto a tenore ridotto di sale

25(1 confezione individuale)

25(1 confezione individuale)

0,27

0,9*

0,7

0,2

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