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COMUNE DI PRIVERNO Provincia di Latina COPIA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 3 del 25 Febbraio 2015 OGGETTO: INDIRIZZI GENERALI DI GOVERNO - AGGIORNAMENTI L’anno DUEMILAQUINDICI il giorno VENTICINQUE del mese di FEBBRAIO alle ore 19:20 e seguenti in Priverno e nella residenza municipale, si é riunito il Consiglio Comunale in seduta STRAORDINARIA di PRIMA convocazione. I sottoelencati consiglieri risultano: C O N S I G L I E R I Pres. Ass. C O N S I G L I E R I Pres. Ass. 1) ANGELO DELOGU (Sindaco) X 10) SONIA QUATTROCIOCCHE X 2) ANNA MARIA BILANCIA X 11) ENRICA ONORATI X 3) ANTONIO INES X 12) PAOLO PICOZZA X 4) ELVIRA PICOZZA X 13) FABIO MARTELLUCCI X 5) MARTINA D’ATINO X 14) STEFANIA DE SANTIS X 6) PIERLUIGI VELLUCCI X 15) PIERANTONIO PALLUZZI X 7) MAURO PETROLE X 16) ROBERTO FEDERICO X 8) ROBERTO ANTONINI X 17) ANGELO GALLI X 9) ANTONIETTA BIANCHI X Totale 17 assegnati n. 16 + 1 (sindaco) presenti n. 16 + 1 (Sindaco) in carica n. 17 assenti n. // Assessori esterni Presente assente Riccardo D’Atino x Domenico Stirpe x

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Delibera di Consiglio del 25 febbraio bocciata

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COMUNE DI PRIVERNOProvincia di Latina

COPIA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

N. 3 del 25 Febbraio 2015

OGGETTO: INDIRIZZI GENERALI DI GOVERNO - AGGIORNAMENTI

L’anno DUEMILAQUINDICI il giorno VENTICINQUE del mese di FEBBRAIO alle ore 19:20 e seguenti in

Priverno e nella residenza municipale, si é riunito il Consiglio Comunale in seduta STRAORDINARIA di PRIMA convocazione.

I sottoelencati consiglieri risultano:

C O N S I G L I E R I Pres. Ass. C O N S I G L I E R I Pres. Ass.

1) ANGELO DELOGU (Sindaco) X 10) SONIA QUATTROCIOCCHE X

2) ANNA MARIA BILANCIA X 11) ENRICA ONORATI X

3) ANTONIO INES X 12) PAOLO PICOZZA X

4) ELVIRA PICOZZA X 13) FABIO MARTELLUCCI X

5) MARTINA D’ATINO X 14) STEFANIA DE SANTIS X

6) PIERLUIGI VELLUCCI X 15) PIERANTONIO PALLUZZI X

7) MAURO PETROLE X 16) ROBERTO FEDERICO X

8) ROBERTO ANTONINI X 17) ANGELO GALLI X

9) ANTONIETTA BIANCHI X Totale 17

assegnati n. 16 + 1 (sindaco) presenti n. 16 + 1 (Sindaco)in carica n. 17 assenti n. //

Assessori esterni Presente assenteRiccardo D’Atino xDomenico Stirpe x

Il Presidente Ing. Roberto ANTONINI, che presiede l’assemblea, dà inizio alla discussione

sull’argomento in oggetto regolarmente iscritto all'ordine del giorno.

Partecipa il Segretario Comunale Avv. Alessandro IZZI

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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

preso atto che all’inizio della trattazione del presente punto all’ordine del giorno, in prosieguo di seduta, sono presenti in aula n. 17 Consiglieri Comunali, compreso il Sindaco, numero valido per rendere legale la seduta, dispone per il prosieguo dei lavori consiliari

Sono presenti in aula gli Assessori esterni D’Atino Riccardo e Stirpe Domenico.

QuindiIL CONSIGLIO COMUNALE

VISTA la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 34 del 13.06.2013 con la quale sono state presentate al Consiglio le prime linee programmatiche a seguito della consultazione elettorale del 26 e 27 maggio 2013 per il rinnovo del Consiglio Comunale e per l’elezione del Sindaco;SENTITO il Sindaco il quale ritiene che dall’analisi dei programmi attuati, e da attuare dall’Amministrazione, emerge la necessità di procedere ad un aggiornamento delle linee programmatiche di governo e che, anche a tal fine, lo stesso ha proceduto alla nomina di una nuova Giunta Comunale onde conferire maggiore impulso ad una rinnovata azione di governo;SENTITA, altresì, la relazione del Sindaco, il quale dà lettura del nuovo documento relativo alle linee programmatiche, alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso residuo del mandato, così come riportate nel documento allegato sub “A” al presente atto;Sentiti gli interventi dei Consiglieri:SINDACO: «Spero che gli interessi della Città vengano prima di tutto. Tutto il resto viene dopo. Credo sia opportuno sintetizzare brevemente i passaggi che hanno portato alla nomina della nuova Giunta, fatto che ha fatto emergere delle diversità di posizioni per cui, a seguito di ciò, ho ritenuto che tutto andava ridiscusso per dare al Paese un governo più forte anche al fine di aprire una discussione molto seria che vedesse protagonisti i partiti e i singoli Consiglieri. Siamo stati eletti per governare la Città e abbiamo il dovere di governarla. La giunta è una prerogativa del Sindaco e dopo aver ascoltato tutti mi sono assunto la piena responsabilità di nominare i componenti. Ma se abbiamo interesse a proseguire il percorso politico vi è tempo e modo per rivedere il tutto. Abbiamo assunto il governo dopo 10 anni di amministrazione di centrodestra e molti cittadini si domandavano quanto sarebbe durata questa amministrazione tenuto conto delle difficoltà dell’Ente (possibile dissesto – disorganizzazione – ecc...). Mi auguro che questo Consiglio sappia discutere, e anche proporre, perché questa Città ha bisogno di tutto fuorché di un lungo periodo di commissariamento. Interrompere questa esperienza significa uccidere un bambino dentro la culla. Dobbiamo trovare una mediazione non al ribasso (il Sindaco, quindi, da lettura di alcune parti delle linee programmatiche, che si allegano integralmente). È

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vero che le cave rappresentano una realtà economica e importante, ma anche la tutela dell’ambiente e del territorio deve essere tenuta in grande considerazione. Abbiamo il dovere di pensare al futuro della città per i prossimi 30–40 anni. Se si garantisce la continuità dell’Amministrazione i 10 punti di cui alle nuove linee programmatiche possono essere raggiunti. Mi sono assunto tutte le responsabilità del caso e non mi sono mai tirato indietro per questo chiedo un voto favorevole al Consiglio>>.MARTELLUCCI: <<In politica i tempi della pioggia e del sole cambiano rapidamente come è cambiata rapidamente la stagione di questo Governo dopo solo 21 mesi. Credo che il compito di questo Consiglio sia di valutare se sussistono i presupposti per la continuazione del Governo. Se il Consiglio valuta la necessità della prosecuzione questa deve essere definitiva, come definitiva deve essere la scelta diversa ovvero la sfiducia. Non mi interessa sapere chi tra di voi può essere considerato un lealista o un traditore del vostro progetto politico a me interessa quale sia la scelta giusta per evitare che a perdere sia la Città. Essendo il sottoscritto il grande sconfitto della scorsa competizione elettorale, qualcuno potrebbe pensare che io sia contento della situazione, ma non è così. Oggi non è il giorno della vendetta ma della responsabilità. Vi è stato un silenzio assordante da parte nostra come opposizione perché per responsabilità non abbiamo gettato benzina sul fuoco senza girare il coltello nella piaga. Voi avevate acceso l’entusiasmo dei cittadini. Avere parlato a lungo di trasparenza anche se non tutto è stato fatto. Avevate promesso che i Quartieri avrebbero assunto importanza. Avevate detto di fare dei Consigli tematici la cosa che più mi ha colpito sono state le modalità con le quali avete gestito questi tre mesi di crisi interna che ha creato una frattura profonda nel tessuto sociale. Vi necessità di governo per la città e non solo di amministrarla, cioè di coinvolgere la popolazione. È evidente che dopo le elezioni tutto eravate ma non una coalizione unita. Voi avete avuto sempre tre teste: Sindaco – Assessore e vicesindaco Bilancia – Capogruppo Picozza e vi siete divisi in più passaggi: 1) quando vi siete espressi sulla incompatibilità del Consigliere Picozza Paolo; 2) quando si è discusso sulla sanità; 3) quando si è approvato il bilancio di previsione dove si è incolpato l’Assessore al Bilancio per l’aumento della tassazione. Anche se oggi decidete di proseguire l’esperienza amministrativa, se rimanete a tre teste, la coalizione reggerà? Vi chiesi di dare subito corso alla stesura di un programma amministrativo. Oggi il Sindaco ne ha prospettato uno e ci sono dei momenti interessanti. Da questo programma emerge una idea di città però, sulle cave, mi sembra un po’ debole la proposta. Bisogna chiedere la costituzione del Polo Regionale delle cave. Vi invito a ragionare sulla possibilità di aprire un confronto con la Regione sulle cave. Per quanto attiene all’urbanistica credo che sia giunto il momento di dire basta al consumo del suolo. Occorre però una maggioranza di governo e dobbiamo capire se c’è questa maggioranza. È una crisi politica e amministrativa. State litigando sugli assetti di

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governo. Il Sindaco si è assunto la responsabilità di nominare 2 assessori esterni ammettendo quindi che i precedenti assessori non avevano ben fatto. La politica non riesce più a fare sintesi. È una crisi al buio. Se la crisi fosse stata aperta entro settembre-ottobre si sarebbe data immediatamente la parola agli elettori. Oggi ci interroghiamo se esistono i presupposti per proseguire, ma ho la sensazione che la truppa è scesa dalla barca. Credo che abbiate perso il senso della prospettiva. Vi ricordo quanto affermava Seneca: non vi è vento a favore per i marinai che non sanno dove andare>>.GALLI: <<Il Sindaco ci ha invitato a pensare al bene del Paese. Si è autogestito e ha dimenticato di essere il Capo di una coalizione. La crisi è politica e amministrativa. Vi siete comportati istintivamente come animali? La responsabilità è verificare se all’interno della vostra coalizione vi sono gli elementi per continuare. Il popolo ha bisogno di risposte: non basta dire faremo. Dovete fare un verifica interna. All’inizio la terra era un unicum poi con i movimenti tellurici la terra si è divisa e in mezzo vi è l’oceano. Così per voi. Quindi prima di procedere ad ulteriori discussioni credo sia necessario verificare se la vostra frattura è insanabile o meno. Oggi tutti ci chiediamo chi rappresenta il PD ufficiale>>.PETROLE: <<Do il benvenuto ai due nuovi Assessori. Vorrei ripercorrere il percorso politico che ci ha portato ad oggi. Alle primarie il Sindaco ha vinto, dopo la vittoria delle primarie ci siamo cimentati per la composizione della lista e già da allora vi sono stati dei problemi in quanto SEL pose dei veti ma il PD accettò questa composizione della lista. Nel maggio 2013 vi fu una vittoria straordinaria su tutte e 13 le sezioni. Dopo vi fu la composizione della Giunta e il PD nominò tre Assessori e SEL due con le relative deleghe. Questo per far capire che la scelta degli assessori è competenza dei partiti e credo che abbiamo tutti lavorato per gli interessi del Paese. Un giorno, a ciel sereno, arriva però una comunicazione del Sindaco relativa ad una possibile entrata in maggioranza di un Consigliere di opposizione. SEL si è pronunciata a favore senza tenere conto del PD. Poi ci fu in voto contrario su una delibera di giunta. La riunione si è tenuta dopo una seduta di Consiglio. Io e Picozza Elvira abbiamo ritenuto che bisognava approfondire la questione ma ci è stato detto che stavano per scadere i 60 giorni per proporre ricorso. Vi do lettura delle motivazioni relative al voto contrario e come riportate in delibera. Ritenevamo di fare un quesito alla Regione Lazio visto che è anche politicamente amica. Poi il ricorso non è stato fatto al TAR ma al Consiglio di Stato e non può essere fatto. Vi è stato poi il tentativo di dividere il congresso del PD. Il PD ha ritenuto che non dovevano essere presi Assessori esterni. In realtà sono stati messi dei veti sui nomi di Picozza Elvira e Petrole che avevano votato contro nella delibera della cave. In questi giorni è stata fatta una vera e propria corruzione morale nei confronti dei Consiglieri. Noi abbiamo rifiutato la poltrona. La crisi è stata voluta solo dal Sindaco quindi credo che dobbiamo chiedere al Sindaco di mettere fine a questa esperienza>>.

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D’ATINO: <<Auguro alla nuova Giunta di fare un buon lavoro. Mi sento dispiaciuta di fare vivere alla città un momento incredibile. Il Cons. Martellucci parlava della perdita di fiducia da parte delle persone che ci hanno votato. In realtà abbiamo vinto per qualche ragione in più. Quando abbiamo fatto le liste abbiamo avuto problemi perché nessuno di SEL aveva di questa pretese.(Da lettura del proprio intervento):“Dopo anni di attivismo politico nel campo dell’opposizione della precedente

amministrazione, Sel e PD (e IDV) riunivano i loro circoli in seduta comune già nel 2012, cominciando ad affrontare temi e questioni che potevano vederci uniti in uno stesso programma elettorale, quello che più tardi diventerà il nostro progetto per la città Priverno Bene Comune.Non abbiamo rinunciato ad irrobustire la democraticità della fase embrionale di questo percorso, così abbiamo scelto di fare le primarie, ottenendo una larga partecipazione al voto, dove già si delineava il sentimento comune, percepibile anche a livello nazionale, di voler respirare “aria nuova”.Nasce così la coalizione Priverno Bene Comune guidata da Angelo Delogu che si propone di cambiare il volto alla città a partire dal Comune.Il trionfo elettorale arriva a fine maggio 2013 e quel progetto chiamato Bene Comune comincia subito a prendere piede, partendo dalla spending review e dalla razionalizzazione in molti settori della spesa pubblica. Non è certo un segreto la pesante eredità che abbiamo dovuto fronteggiare, ma Non ci siamo mai tirati indietro, arrivando ad approvare un bilancio che più volte abbiamo definito di “responsabilità”, mettendo così in sicurezza la stabilità dei conti dell'ente, cosa non certo scontata vista la precarietà degli equilibri economico finanziari.Al nostro arrivo una serie di opere pubbliche erano bloccate, alcune da anni, penso al parcheggio della stazione di Fossanova, al ponte della Fornace e alla Tensostruttura della scuola di Ceriara. Oggi, ed è sotto gli occhi di tutti, sono completate o in procinto di esserlo. Quante volte abbiamo visto inaugurare il museo archeologico senza mai vederne l'apertura definitiva?! Dopo pochi mesi dal nostro insediamento le sue porte sono definitivamente aperte!Abbiamo costituito il primo "Sportello Europa" dei Monti Lepini, composto da professionisti nel campo della progettazione, grazie al quale siamo in grado di rispondere a bandi regionali, ministeriali e soprattutto europei, condizione necessaria per reperire maggiori finanziamenti e per avere maggiori chances in un periodo in cui non è semplice ottenere fondi pubblici. Queste sono solo alcune azioni che abbiamo portato a termine e tanto altro è stato messo in cantiere, infatti, partecipando a tutti i bandi abbiamo ottenuto importanti finanziamenti sull’edilizia scolastica, sull’efficientamento energetico e sul PSR.

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L'attività amministrativa è sempre andata avanti nonostante i problemi che si sono verificati in questi ultimi tre mesi.Cosa è successo? La frattura si è aperta a fine novembre nel momento in cui si è verificata una diversa opinione durante una giunta che deliberava in materia di cave, che non ha visto un voto unanime da parte del gruppo. Ciò ha determinato il tremolio di una linea fiduciaria che dovrebbe caratterizzare il rapporto tra Sindaco e Giunta, soprattutto per garantire coesione quando si affrontano delicati ed importanti temi.Per superare la frattura, il Sindaco ha prospettato al gruppo di maggioranza e ai partiti la sua volontà di rivedere la composizione della giunta ipotizzando anche l'apertura a tecnici esterni da delegare in settori strategici. Ma in quel momento il Partito democratico si trovava in una situazione di reggenza, di conseguenza si diceva impossibilitato a sedersi al tavolo per discutere di questa proposta. In maniera condivisa abbiamo deciso di attendere lo svolgimento del congresso del Pd in modo tale di dare loro modo di riorganizzarsi per poter avviare una trattativa seria. Questo a dimostrare quanto rispetto e quanta considerazione abbiamo sempre riconosciuto e vogliamo riconoscere al PD come attore principale della coalizione.Da allora è passato esattamente un mese durante il quale si sono svolti alcuni incontri che non hanno di fatto prodotto alcun risultato, anzi, sono giunti a conclusioni inaspettate, determinate dalla chiusura al dialogo che rischia di compromettere la continuazione di questa esperienza di governo.Questa chiusura ha fatto si che il Sindaco, assumendosi le proprie responsabilità e in piena legittimazione, ha nominato una nuova giunta che comunque rispetta gli equilibri politici tra i due partiti.Tuttavia il percorso del dialogo non si deve mai interrompere, siamo stati disposti ieri e lo siamo ancora oggi ad aprire ad aprire un tavolo di discussione per ridefinire gli assetti della maggioranza. Il mio gruppo, Sinistra Ecologia e Libertà, ha fin da subito messo a disposizione le proprie posizioni, rinunciando ad un assessorato, ruolo finora ricoperto egregiamente da Pierluigi Vellucci, ma senza rinunciare alla partecipazione al progetto Priverno Bene Comune, compiendo un atto di grande responsabilità.Ed è proprio sull'essenza di questa coalizione, rappresentata oggi da questo "Patto con la città", che vogliamo continuare a scommettere!Sentendoci comunque attori protagonisti nel raggiungimento degli obbiettivi rivolti all'interesse supremo, quello pubblico, siamo pronti a proseguire fieri questo percorso e vorremmo farlo con tutti gli uomini e le donne che di questa coalizione fanno parte. Art. 12 Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 "La garanzia dei diritti dell’uomo e del cittadino ha bisogno di una forza pubblica; questa forza è

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dunque istituita per il vantaggio di tutti e non per l’utilità particolare di coloro ai quali essa è affidata." La sera precedente alla votazione in Giunta era arrivato il parere del legale Avv. Flocco, consulente del Comune in materia di Cave ed era stato portato in casa di Picozza Elvira>>.PICOZZA Elvira: <<La presenza così numerosa dei cittadini dimostra come il problema è sentito dalla città. Tutto questo dimostra il rammarico per questa crisi politica. Tutto quello di cui parliamo oggi parte da un presupposto politico. Nessuno può tirarsi indietro e dire che la responsabilità è di altri. Uno dei limiti della leadership di questa Amministrazione è stato quello di non essere stata capace di ricucire gli strappi di questa coalizione. Oggi il PD è anche diviso. Per quanto riguarda la delibera di Giunta sulle cave è sbagliato il modo perché non si porta una delibera così importante alla fine di un Consiglio perché stavano scadendo i termini. In ogni caso a seguito di divergenze all’interno di una Giunta si trova una mediazione e non si obbligano gli Assessori a votare altrimenti vi è crisi. La crisi è partita ad ottobre quando fu annunciata in modo ingiustificato e improvviso la necessità di dare un nuovo assetto a questa maggioranza quanto non ve ne era motivo. Quali erano le motivazioni che hanno portato a dare un nuovo assetto alla Giunta? La parola spetta ai partiti e non al Sindaco. Esprimo ammirazione per il grande impegno per l’Assessore al Bilancio Vellucci. Ricordo che sono stati nominati due nuovi Dirigenti che sembrano finalmente mettersi con impegno a risolvere i problemi della Ragioneria e dell’Ufficio Tecnico. Il PD ha ritenuto che non vi era necessità di provvedere a competenze tecniche esterne in quanto tra i Consiglieri vi erano le competenze tecniche. Non esprimo giudizi sulle competenze degli Assessori esterni ma tali competenze vi erano anche all’interno del PD, così per Bianchi e Antonini. I cittadini dicono che votando hanno stipulato un patto con quelle persone elette e non con gli esterni. Bisogna prendere atto nei confronti dei cittadini che il Pd ha avuto una anomalia nel suo interno e quindi il male è iniziato da noi: divisione è uguale a debolezza e quindi abbiamo fatto tanti passi indietro. Oggi il PD si è rinnovato nei suoi Organi e parla ad una sola voce. Oggi il PD c’è. Le proposte del PD non sono state prese in considerazione. In realtà si è posta la questione nei seguenti termini: o la pensi come me o non va. Ma non si va avanti con i voti e gli ultimatum quindi le ragioni della crisi non sono solo da una parte ma occorre capire. Siamo disposti a ripartire ma occorre dialogo e verità. L’unico problema di questa maggioranza, e della Giunta, è quella di non voler dire sempre sì. In venti mesi si è distrutta l’unità della Sinistra in questo Paese e i danni saranno irreversibili per l’immagine della Sinistra. Auspichiamo alla nuova compagine di governo buon lavoro. Come si fa a non essere d’accordo con quel programma? Mi auguro che si faccia. Sindaco: ma la Pubblica Istruzione è stata cancellata?>>.

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Alle ore 21:40 su disposizione del Presidente, si sospende temporaneamente la seduta.Alle ore 21:54 riprendono i lavori: tutti presentiFEDERICO: <<È una crisi tutta interna alla maggioranza. La vostra lista era fatta per vincere ma non per governare (Dà lettura del suo intervento): “Spero vivamente che finalmente oggi si faccia una volta per tutte chiarezza a questa crisi che da più di tre mesi coinvolge non solo la vostra maggioranza e i partiti che la compongono, ma coinvolge l’intera città, ostaggio di questa tormentata vicenda.Spero che abbiate apprezzato, l’atteggiamento che abbiamo adottato come minoranza nel non cavalcare politicamente questa vicenda, noi abbiamo sempre pensato che è il consiglio comunale è l’organo sovrano e deputato a chiarire le posizioni politiche e fugare tutti i dubbi anche e soprattutto nel nome della tanto decantata trasparenza. Non credo che il metodo adottato attraverso attacchi reciproci sui social network sia il modo per risolvere una crisi anzi tutt’altro credo che le posizioni si siano irrigidite proprio per questo metodo che tu in primis sindaco hai adottato..A mio parere del tutto personale, se doveva essere aperta una crisi a seguito del voto contrario a quella delibera famosa su “Priverno cave” la si doveva dichiarare nell’immediatezza dell’accadimento e doveva essere chiusa nel giro di una settimana e non come hai fatto tu che hai annunciato la crisi e un mese dopo durante la conferenza di fine anno, hai rilanciato prospettando ipotesi di appoggi esterni provenienti dalla minoranza, successivamente a distanza di un mese hai aperto ufficialmente la crisi revocando le deleghe ed ad oggi dopo tre settimane ancora non hai trovato una soluzione.È evidente che la crisi è tutta all’interno al centro sinistra e alla lista “Priverno Bene Comune” ma gran parte delle colpe sono da addossare al sindaco per la lungaggine e il protrarsi di questa vicenda che ha l’asciato il paese per troppo tempo senza una guida.E’ doveroso ricordare che noi l’avevamo sempre detto in campagna elettorale che la vostra lista era fatta per vincere e non per governare, e da quello abbiamo assistito e stiamo assistendo ancora oggi, avevamo ragione.Devo dire che in una prima fase della vostra legislatura mi ero ricreduto perché pensavo veramente che il sindaco avesse avuto si questo colpo di fortuna nel vincere le primarie contro un PD diviso ma che allo stesso tempo aveva avuto la capacità di tenere in piedi e ben salde queste due anime. Ma con il passare del tempo, ed avanti con la legislatura, mi accorgevo sempre di più che mi sbagliavo.Il tuo presenzialismo e la tua onnipresenza in solitaria sia nelle manifestazioni come nei comunicati era quasi come a dire il Sindaco sono io e tutto quello che esce dal palazzo lo rivendico io, questo essere protagonista e sicuro di sé ti ha portato a fare delle valutazioni sbagliate ad essere indicizzato come un uomo solo al comando come tu stesso definivi il tuo predecessore.

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Senza fare una cronistoria degli accadimenti che tutti ben conosciamo e che è stata ben rimarcata negli interventi precedenti, cerco di rimanere sui comunicati e sui fatti degli ultimi giorni per evidenziare le contraddizione del sindaco e di questa crisi mal gestita.Il Sindaco azzera le deleghe e in vari comunicati annuncia l’ingresso esterno di due figure che devono dare slancio e rilancio all’azione amministrativa, e che andranno a ricoprire due deleghe cruciali, una al bilancio che era di SEL e una ai lavori pubblici che era una delega del sindaco, sempre di SEL. Questa operazione è quasi come ammettere che è il fallimento amministrativo di se stesso e dell’assessore del suo stesso partito. Complimenti, ottima partenza per aprire una crisiCerto poi nei vari comunicati hai detto di tutto e il contrario di tutto, hai annunciato la volontarietà espressa da un consigliere di minoranza di entrare in giunta ponendoti sicuramente in maniera negativa con i tuoi stessi alleati. Bella mossa altro punto a suo sfavore.Oggi vieni in consiglio ponendo all’approvazione un documento programmatico per la città e invitando la tua maggioranza e le opposizioni ad aggiornare e integrare tale documento al fine di incassare una fiducia più ampia che possa abbracciare tutta la città, nel nome della tanto usata espressione “senso di responsabilità”.Lo fai con una Giunta nominata che è nella norma, ma con addirittura gran parte delle deleghe assegnate.La contraddizione più forte che appare subito evidente, nel leggere i decreti di nomina è quella di non voler trovare una vera soluzione a questa crisi, anzi tutt’altro il tuo vero scopo è quello di acuire questa divisione, perché quanto dichiari, non si collega con l’assegnazione delle deleghe.Hai assegnato all’assessore Bilancia le deleghe che erano portate avanti dall’ex assessore Elvira Picozza per conoscendo le loro divisioni, questo modo di agire è quasi come ammettere di non voler trovare assolutamente una soluzione a questa crisi o forse l’hai fatto con l’intento e la speranza di trovare a tutti i costi una maggioranza alternativa.Per quanto riguarda l’apertura all’opposizione potrebbe essere frutto di una disperata ricerca della fiducia, e ci può anche stare, ma anche qui emerge una forte contraddizione perché nei tuoi i comunicati hai sempre criticato il disastro ereditato, dalla passata amministrazione e con la quale oggi, corteggiando alcuni membri dell’opposizione, stai cercando di trovare un accordo ed una sintesi pur di governare.Bene, questo modo di operare, è frutto di quella politica vecchio stampo che tu dicevi di non rappresentare perché eri sceso in campo come rappresentante del nuovo.Questo rappresenta un tradimento del corpo elettorale, sia per voi e chi vi ha votato, ma anche per noi per chi ci ha votato e sostenuto perché ci riteneva diversi sia nelle idee che nel portare avanti i programmi.

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Mi piacerebbe ricordarti tutte le cose che dicevi in campagna elettorale ed evidenziare le tue contraddizioni e i tuoi fallimenti, ma mi limito ad ricordare la più attuale ed eclatante alla luce dell’approvazione della delibera precedente sui gemellaggi.MI ricordo che sul palco di Porta Romana dicevi:“Si sono gemellati con mezzo mondo ma non si sono gemellati con la città”.Oggi io ti dico che non solo, Sindaco, non ti sei gemellato con la città, ma non ti sei gemellato nemmeno con la tua maggioranza.”BILANCIA: <<Mi dispiace per quanto ho sentito nei confronti del Sindaco. Vi lascio una domanda: è una cosa facile per un Sindaco riunire le due anime del PD? Io sono stata la prima Segretario del PD rinnovata due volte e mai sono riuscita a comporre queste due anime. Tanto è vero che alla fine, alle elezioni, si sono avute due candidature PD. Molte volte abbiamo votato di corsa delle delibere ma quando vi è fiducia in una coalizione, appunto, ci si fida. Ogni volta che si è parlato di “Priverno Cave” è successo qualcosa. Così quando abbiamo portato in Giunta l’iscrizione a ruolo delle sanzioni a Priverno Cave, altrimenti il giudice contabile ce ne avrebbe chiesto ragione. Anche lì ci sono stati problemi. Era presente l’Assessore Elvira Picozza e assente l’Assessore Petrole. Ma il giorno dopo si è scatenato il putiferio con lettere pesanti a me e all’assessore Vellucci. La sottoscritta ha più volte presentato in giunta una proposta di delibera per una convenzione con Legambiente al fine di tutelare l’Ente. Ma anche lì non sono riuscita e il sindaco per ben due volte ha detto: -“Va bene rinviamo il punto”-. Per quanto riguarda l’Istituto Comprensivo bisogna pensare che ci sono dei principi pedagogici, per un cavillo giuridico venti alunni sono stati trasferiti a Prossedi. Quindi significa meno finanziamenti e progetti. Anche qui il Consigliere Elvira Picozza non ha dato spazio al confronto dicendo: “o così o niente”. Altro ancora: la sottoscritta si era trovata, per esempio, una stanza in Comune per lavorare, ed è stata cacciata da quella stanza. Tutto solo per dimostrare quali sono state le problematiche. Quindi è vero che vi sono divisioni e incompatibilità ma ritengo che vi sia spazio per riprendere un discorso comune. Poi non è vero che quella sera sulla votazione della delibera sulle cave bisognava per forza votare: io stessa ho chiesto a loro di uscire pur di non votare contro. La sera prima la delibera è stata discussa in una riunione di maggioranza e vi era urgenza per i termini di legge e vi era il parere del legale del Comune Avv. Flocco. Per quanto riguarda la giunta il PD ha chiesto quattro assessori del PD su cinque. Ai cittadini va detto che votano i Consiglieri e non gli Assessori quindi il Sindaco, per legge, ha il diritto di nominare gli Assessori. Non è vero che ci sono stati i veti sui nomi>>.ONORATI: <<La crisi non si è aperta in maggioranza. La nuova giunta è ad interim in quanto siamo pronti a nuove proposte. Il partito PD si è incontrato più volte ma non sono arrivate proposte. La via del PD è stata poco propositiva. Davvero coraggioso il Sindaco, anche troppo. Vi è stata una serie di cose che ha causato la revoca della Giunta. Se si vuole la sintesi la si trova>>.

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INES: <<Voglio partire da questa sera e dal confronto che abbiamo avuto in Consiglio, a volte drammatico, e ho avvertito la sofferenza che ognuno di noi sta vivendo. Chiaramente non possiamo far finta di niente, ma dobbiamo ripartire dalla constatazione che non si sbaglia mai da una parte sola e, se si riparte, ci deve essere un chiarimento. Faccio appello alla responsabilità di ognuno di noi, diamoci del tempo per essere più riflessivi. Le crisi ci sono, vanno affrontate e vanno risolte. Si può fare un passo indietro per trovare un punto di condivisione>>.QUATTRIOCIOCCHE: <<Mi sento in imbarazzo. Ringrazio prima di tutto i miei elettori. Ringrazio la minoranza per la condotta tenuta in Consiglio. Ringrazio anche i due assessori nuovi entrati. Chiedo scusa ai cittadini per quello che non siamo riusciti a fare e quello che abbiamo fatto, invece, è sotto gli occhi di tutti. Stiamo uscendo tutti perdenti dal punto di vista politico e amministrativo, soprattutto la sinistra che non ha mai dimostrato di saper andare oltre la critica e proporre un programma. Invito tutti a valutare le linee programmatiche e su quelle ad esprimere un voto>>.PALLUZZI: <<Non vi nego che mi ero preparato l’intervento sulle linee programmatiche. Però, dopo aver sentito tutti i consiglieri, non nego di aver un certo imbarazzo in quanto vi è chiaramente una crisi politica. Gli assessori esterni sono persone competenti e speriamo che possano lavorare. Da parte della maggioranza non vi è stata quell’analisi che mi aspettavo – non si è detto perché siete arrivati a questa crisi. Questo è un momento storico e da parte vostra non trovo emozione, come invece io ebbi tre anni fa quando sono entrato in Consiglio. Le persone presenti vogliono sapere perché le strade sono sporche, perché ci sono le buche, ecc.. I dieci punti delle linee programmatiche sono gli stessi di venti mesi fa. Tu, Sindaco, hai fatto solo demagogia perché non vedo fatti concreti. Quello che ci hai presentato è un programma che verrà. E fino ad oggi? Hai detto che se viene il Commissario è un disastro. Il Belgio ha avuto per due anni un commissario e sono stati gli anni migliori>>.VELLUCCI: <<Il Sindaco ha parlato di senso del dovere che ogni Consigliere dovrebbe dimostrare sempre. Accettando l’assessorato al bilancio ero consapevole che a ventotto anni ero una generazione in perenne instabilità e precarietà. Con questo senso del dovere io circa tre mesi fa ho dato la disponibilità al Sindaco per fare marcia indietro. Si è detto che il Sindaco avrebbe obbligato a votare in Giunta. Il Sindaco ha forse puntato agli Assessori una pistola alla tempia obbligandoli a votare?. La delibera era stata ampiamente discussa, prima della seduta di giunta, nella riunione di maggioranza. Non è vero che il Sindaco ha voluto rompere a tutti i costi: in tre mesi ha cercato in tutti i modi di trovare una sintesi politica ma non è stato possibile>>.DE SANTIS: <<È molto imbarazzante la posizione in cui avete messo questo paese. È tutto vecchio. Qualcuno rileva che la crisi deriva dalla famosa delibera sulle Cave, altri ritengono che quella sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Adesso, una

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volta che avrete preso la vostra decisione, bisogna avere il coraggio di andare avanti fino alla fine. Cambiare sempre Giunta significa mettere in crisi l’Amministrazione>>.PICOZZA Elvira: <<Per fatto personale. È stata ricordata la vicenda sulla delibera di erogazione di sanzioni alle Cave e abbiamo ritenuto che si trattasse di un atto gestionale e non di indirizzo politico e anche in altre situazioni sono stati portati dal Sindaco in giunta atti gestionali. Ricordo poi che nella Conferenza dei Servizi sulla SIBELCO il Comune era assente. Sul dimensionamento scolastico occorre dire che in realtà è il frutto di tantissimi incontri che hanno portato ad una soluzione precisa. Quanto ai quattro assessori del PD, il partito è oggi un partito diverso che ha superato la propria criticità. Stiamo facendo un salto nel buio e cerchiamo di evitarlo>>.SINDACO: <<Mi auguravo che questo Consiglio potesse affrontare questioni diverse. Quando si mette in discussione la verità io non ci sto. Se la politica mistifica la verità sminuisce il proprio ruolo. Voglio dire quello che è accaduto in questo anno e mezzo. Abbiamo fatto tantissime cose. Se poi qualcuno pensa che i problemi di Priverno di venti anni si possano risolvere in un anno è puro populismo. Quello scritto nelle linee programmatiche non è un libro dei sogni in quianto si tratta già di provvedimenti in corso. Quanto promesso in campagna elettorale abbiamo detto di farlo in cinque anni. Ne abbiamo creato i presupposti anche scontando i nostri sbagli. Abbiamo fatto riunioni di maggioranza interminabili. Abbiamo affrontato tante scadenze assumendoci la responsabilità di non far scadere i termini. A volte vi è un legame di fiducia. Però se ad un certo punto si crea una frattura in questo rapporto fiduciario bisogna rimediare. Io sono Sindaco perché l’hanno voluto 4.700 cittadini, e loro decideranno se io dovrò continuare ad esserlo. Non ho voluto compromessi perché ci sono alcune questioni sulle quali bisogna essere intransigenti. Secondo me poi non è stato rispettoso di questo Consiglio buttare tutto fuori. La verità non è da una sola parte. Posso riassumere su di me tutti i possibili sbagli ma nessuno può dire che io non sia disponibile a trovare una soluzione purché siano salvaguardati alcuni principi irrinunciabili. Vorrei che i dibattiti si concentrassero sulle cose e sui programmi e non su chi deve fare cosa. Io non sono il Sindaco di SEL ma sono il Sindaco della città. Ho colto l’occasione per rinforzare la squadra di governo e i due assessori esterni di certo non possono essere ritenuti di SEL. Io non ho mai posto veti. Se si vuole continuare l’esperienza politica e amministrativa un punto di mediazione si può trovare, altrimenti ridaremo la parola ai cittadini. Se debbo essere il Sindaco debbo esercitare pienamente la mia funzione, compresa quella di nominare la Giunta>>.DICHIARAZIONI DI VOTOGALLI: <<Dalla discussione si prende atto che la crisi è personale: si parla di beghe interne, di poltrone: è un quadro desolante. Siete stati indifendibili. Questa sera non mi sentirei sereno se appoggiassi le linee programmatiche. Sindaco, ti invito a rassegnare le dimissioni. Sospendiamo le dichiarazioni di voto e vedi se entro venti giorni trovi una soluzione>>.

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SINDACO: <<Sulla base del voto deciderò quali decisioni assumere. Si è detto che avevo un patto di ferro con parte della minoranza. Avete visto che non è vero. Vi è stata da parte mia una segnalazione ma doveva passare dalla discussione politica>>.D’ATINO: <<Ritengo che amministrare vada oltre la distinzione tra indirizzo e gestione. Ad esempio ho pianto quando alcuni bambini sono stati portati in casa-famiglia o qualcuno ha trovato lavoro. Quello che mi auguro è che resti l’intenzione che questa sia una coalizione che realizzi le linee programmatiche. Per questo il nostro sarà un voto favorevole>>.MARTELLUCCI: <<Dicevo, nell’intervento iniziale, che qualcuno poteva pensare che sentimenti di rivalsa mi accompagnavano. In realtà provo imbarazzo, amarezza, tristezza. Frequento da diciotto anni questa stanza e ho sempre pensato che il Consiglio fosse un luogo importante. Questa responsabilità non l’ho riscontrata in tutti questa sera. Ho voluto parlare per primo per non farmi condizionare dagli altri interventi. Ho sentito divisioni in maggioranza sin dalle elezioni. Ho Sentito dire che, in alcune delibere, qualcuno ha puntato una pistola per fare votare gli Assessori: spero di aver capito male perché altrimenti bisognerebbe fare delle valutazioni. Su queste quattro ore di dibattiti è mancata la prospettiva e la voglia di essere artefici del vostro destino perciò il problema non è il programma. Quindi credo che non si ravvisino i presupposti per accordare una fiducia e voteremo contrario.PICOZZA Elvira: <<Ribadisco che l’esperienza politica iniziale era fortissima. Riteniamo che, pur nella diversità dei punti di vista, auspicavamo un superamento delle divisioni. Purtroppo non abbiamo trovato i rimedi giusti per sanare le divisioni. Nella leadership di questa maggioranza abbiamo trovato un forte limite. Ancora oggi non riusciamo a capire i veri motivi della crisi. Bisogna prendere atto dei propri limiti. Questa crisi è inutile, dannosa e pericolosa che ci porterà ad assumere una decisione grave di cui tu, Sindaco, ti assumerai tutte le responsabilità. È meglio continuare un’esperienza con una maggioranza non in grado di sanare le divisioni o è meglio ridare la parola ai cittadini? Il PD oggi è uno e con quello devi rapportarti. Quindi faccio una dichiarazione del gruppo PD: dal Direttivo è uscito un documento indirizzato ai componenti eletti nel PD (l’11 febbraio 2015): I consiglieri del PD, qualora nominati dal Sindaco come Assessori, sono tenuti a rassegnare le dimissioni. Altrimenti si pongono fuori dal partito. Visto l’andamento della trattativa noi votiamo contrario al programma perché contrario alle condizioni che possono permettere la prosecuzione>>.BILANCIA: <<Mi sembra molto bislacco che dobbiamo ubbidire a certe imposizioni e quindi Onorati, Antonini e io ci dissociamo da questa dichiarazione di voto e voteremo favorevole>>.Acquisito il parere di regolarità tecnica espresso ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 – TUEL, sul presente provvedimento, in ordine alla sola procedura trattandosi di atto a valenza politico-amministrativa;Visto l’esito della votazione:

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- Presenti: n.17- Assenti: n.//- Voti favorevoli: n.8 (Delogu – Bilancia – Ines – D’Atino – Vellucci – Antonini –

Quattrociocche – Onorati)- Voti contrari: n.9 (Galli – Federico – Martellucci – Palluzzi – De Santis

– Petrole – Bianchi – Picozza Elvira – Picozza Paolo)

- Astenuti: n.//

DELIBERA

1. Di non approvare l’aggiornamento delle linee programmatiche e degli indirizzi generali di governo come da documento allegato sub “A”.

* * *

(La seduta è tolta alle ore 00:20 del 26.02.2015).

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Allegato “A”

LINEE PROGRAMMATICHE. AGGIORNAMENTI

1. INTRODUZIONE

Priverno ha bisogno di riprendere fiato. Dopo anni di crisi economica e lavorativa, di riduzione del reddito, di difficoltà delle famiglie e di aumento della povertà e dell’area del disagio, di continui tagli, vincoli e ristrettezze per gli Enti Locali, questa città è stremata. Appena un anno e mezzo fa il paese fu ridestato da una grande speranza e spetta a noi essere all’altezza di quel risultato. La coalizione Priverno Bene Comune è stata chiamata al governo con un risultato al di fuori e al di sopra di ogni aspettativa e per questo deve avere la forza di rappresentare non solo una parte, ma l’intera città e l’intera comunità privernate. Con grande senso di responsabilità abbiamo avviato un percorso complicato ed irto di difficoltà. Abbiamo evitato facili populismi, allarmismi e ci siamo fatti carico di portare a termine tutti i processi in corso. In una economia bloccata, in una città bloccata, in recessione economica e in calo demografico, ci sembrava opportuno non bloccare nulla, ma al contrario provare a sbloccare le cose ferme. Abbiamo ottenuto tanti successi, e commesso anche alcuni errori. Per questo dopo un anno e mezzo, forti di una più puntuale conoscenza della macchina e dei processi amministrativi, delle disponibilità economiche, delle opportunità e delle difficoltà, possiamo procedere ad un aggiornamento delle linee programmatiche. È l’ora di fare un bilancio serio e di dettare per tappe e per obbiettivi concreti il nostro prossimo percorso. Abbiamo ottenuto, anche grazie al costante spirito

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collaborativo che abbiamo attivato con l’opposizione consiliare, alcuni importanti risultati strategici (dimensionamento scolastico; approvazione variante normativa al PRG; opportunità di riportare servizi sanitari sul territorio, etc.), abbiamo portato o stiamo portando a termine tutte le opere in corso, ottenendo anche nuovi e importanti finanziamenti (Scuole sicure; PSR; Call for Proposal, etc.). Tutto questo, però, non basta. Priverno merita di più. Per questo abbiamo bisogno di una nuova spinta programmatica e propositiva, che partendo dalle cose da fare, dalla logica della realtà concreta sappia costruire un’esperienza di buon governo.

2. ORGANIZZAZIONE, RISORSE ECONOMICHE, BILANCIO, TRIBUTI

Il Comune di Priverno dopo aver provveduto a darsi un nuovo assetto organizzativo attraverso la revisione del Regolamento degli Uffici e Servizi, la rimodulazione dei Settori e dei Dipartimenti, l’acquisizione di nuovo personale, unitamente alla valorizzazione delle risorse interne, è pronto ad affrontare in maniera più attrezzata e organizzata nuove sfide. Chiaro che nel più breve tempo possibile occorrerà procedere ad ripristinare la pianta organica, perché il continuo taglio di personale, il mancato ricambio generazionale ha diminuito le capacità i risposte e di offrire servizi ai cittadini da parte del Comune. In questo senso può essere saluta positivamente la risoluzione del Problema LSU, tuttavia il Comune deve tornare ad assumere personale giovane e motivato. Contemporaneamente deve investire più fortemente nella formazione e nell’aggiornamento costante del personale, per migliorarne il livello culturale, la capacità risolutiva dei problemi, la conoscenza delle innovazioni normative e la flessibilità e le capacità di adattamento a nuove sfide.

Per quanto riguarda la gestione del bilancio dei servizi comunali ed in vista dell’imminente passaggio al Nuovo Sistema Contabile, si pone prioritaria un'analisi della spesa in grado di evidenziare eventuali aree di miglioramento o di razionalizzazione. Cruciale, in questa verifica, sarà la capacità da parte dell'Amministrazione di realizzare la semplificazione evidenziata in questo documento.Anche l’adozione della nuova contabilità, armonizzata con tutte le Pubbliche

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amministrazioni, contribuirà a fare chiarezza sull’uso delle risorse disponibili, attraverso tecniche e bilanci standardizzati. Deve proseguire, altresì, il processo avviato l'anno scorso e non del tutto concluso, di aggiornamento e ammodernamento dei regolamenti dell'area economico-finanziaria: regolamento di contabilità, regolamento di economato, regolamento dei tributi locali, etc.

La valorizzazione del patrimonio immobiliare e la ricerca di possibili fonti di finanziamento innovative per gli investimenti pubblici, saranno al centro di una iniziativa costante e determinata. In questo quadro andrà valutata la possibilità del ricorso a strumenti finanziari che non necessitano di esborsi monetari da parte del Comune, che, come noto, rientrano nei limiti del patto di stabilità interno, ed in particolare sarà interesse dell’Amministrazione favorire e supportare il ricorso a fondi immobiliari, agli eventuali contributi di scopo, ai finanziamenti privati concessi a titolo di sponsorizzazione ed al project financing.

La lotta all’evasione avrà una attenzione prioritaria, sviluppando intese con i servizi ispettivi e di controllo, ma soprattutto rafforzando gli strumenti promozionali e di agevolazione per i cittadini (si pensi ad esempio al Regolamento sulla rateizzazione dei tributi che abbiamo già adottato). Da valutare la definizione di nuove linee di azione - aggiuntive rispetto a quelle già sperimentate - che, sempre supportate da incroci di banche dati, consentano di individuare le aree di evasione. Fondamentale, su questo, sarà la collaborazione con chi si occuperà della riscossione dei tributi per conto del Comune di Priverno. Il tutto al fine di rispettare il principio: pagare meno, ma pagare tutti.

L’Amministrazione dovrà ancor meglio elaborare progetti in linea con gli obiettivi dei Fondi Europei al fine di partecipare ai finanziamenti che l’Unione mette a disposizione degli Enti locali nei diversi Settori diversi settori di competenza.

Nonostante la crisi generalizzata in cui versano gli Enti Locali, è intenzione dell’amministrazione limitare il ricorso all’anticipazione di tesoreria (in quanto ne derivano oneri finanziari per il pagamento degli interessi passivi, che potrebbero essere utilizzati in maniera più proficua per garantire il perseguimento di obbiettivi prioritari per il territorio).

Infine, obiettivo dell'Amministrazione, è quello di elaborare un sistema premiante di tassazione, con la prospettiva di ridurre la pressione fiscale nell'immediato futuro.

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Inoltre, bisogna puntare ad una riduzione, o ad una rimodulazione basata sul principio di progressività, delle tariffe dei servizi a domanda individuale.

Occorre introdurre una nuova tassazione che premi i comportamenti virtuosi, come già avvenuto quest’anno con le riduzioni sulla tassa rifiuti legate all’utilizzo di compostiere, allo smaltimento dell’amianto e alla rinuncia all’utilizzazione di slot machine. In particolare occorrerà, in un quadro generalizzato di graduale riduzione della pressione fiscale, prevedere agevolazioni per le famiglie in difficoltà, per il contrasto al disagio sociale, per le giovani coppie e per le nuove attività produttive.

3. SOCIETÀ PARTECIPATE

L'Amministrazione ha avviato una ricognizione per la verifica dei presupposti del mantenimento della Multiservizi Lepini s.r.l., anche alla luce della nuova normativa in materia. La Multiservizi è una società partecipata dal Comune di Priverno al 51%, mentre il 49% del capitale sociale è nelle mani di Italia Lavoro S.p.a. Tale Società gestisce, come noto, servizi cruciali come l’asilo nido comunale, il centro diurno per disabili e l’assistenza domiciliare. La Multiservizi è attualmente in liquidazione e oggetto di un serrato confronto sindacale. In questo anno e mezzo si è vista costretta a gestire, in regime di ordinaria amministrazione, attività così delicate ed essenziali. Nonostante questo l’Amministrazione e il Liquidatore hanno garantito la continuità dei servizi e nel limite del possibile il pagamento delle spettanze del personale dipendente e degli oneri contributivi e previdenziali. L’obbiettivo è quello di salvare i livelli occupazionali e di garantire il pagamento di tutti i crediti arretrati dei lavoratori. Per questo si è dato mandato ad un Ente universitario accreditato per fare in strettissimi termini un’attenta valutazione della situazione debitoria e finanziaria e valutare alla luce di tutto ciò le prospettive di un eventuale rilancio, attraverso la redazione di un attento e puntuale business plan. Chiaramente l’obbiettivo prioritario dell’Amministrazione è quello di evitare il ricorso eccessivo all’esternalizzazione dei servizi, per sfruttare, attraverso una gestione in house, possibili economicità, risparmi di spesa e la garanzia di servizi migliori e più efficienti. Tuttavia, questo obbiettivo politico rischia di scontrarsi con una normativa in materia che pone vincoli sempre più stringenti e complessi.

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4. CULTURA E TURISMO: UNA NUOVA FORMA DI ECONOMIA

L’investimento nella formazione, nella ricerca e, più in generale, nella cultura, può canalizzarsi in un processo di rigenerazione effettiva, sia culturale che sociale ed economica.

In realtà l’investimento in cultura deve essere uno dei centri della proposta politica: il rapporto tra mondo produttivo e dimensione culturale è reciprocamente vantaggioso e oggi più che mai strategico. In un’epoca segnata da una competizione che ha costretto a ridefinire la capacità e le dinamiche economiche del nostro territorio, e che lo sottopone a nuove sfide, la leva strategica capace di apportare valore aggiunto può fondarsi soltanto su un brand territoriale fortemente caratterizzato da cultura, creatività, innovazione. In una parola, da un’idea di “bellezza”.

La valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico e la promozione delle tipicità enogastronomiche locali possono realizzarsi pienamente soltanto in una dimensione comprensoriale, capace di scambiare e amplificare risorse ed opportunità a beneficio delle comunità locali. La città di Priverno, al centro dei Lepini del sud, resta il riferimento più importante dell’intero comprensorio grazie alle sue risorse culturali, alle sue elevate potenzialità turistiche e a una posizione geografica favorevole che la pone al centro di un ampio territorio che dalle colline digrada verso il mare, dotato di servizi, vie e mezzi di collegamento efficaci.

I Lepini, con le loro peculiarità storiche e ambientali, sono un sistema che si caratterizza intorno ad un’unica identità culturale, pur se costruita su tradizioni e costumi multiformi, che conferisce loro funzione di volano per la promozione turistica ed economica all’interno di sistemi più ampi che li collegano alla costa, all’entroterra ciociaro, all’intera Provincia, a Roma capitale. Il nostro obiettivo è quello di accrescere la capacità di valorizzazione del nostro patrimonio nel rispetto della sua tutela. Il turismo contemporaneo, infatti, offre opportunità di sviluppo notevoli ma esse debbono coesistere con l’esigenza di preservare le risorse da uno sfruttamento indiscriminato. Oggi il turismo si presenta come un fenomeno estremamente complesso, sia perché ha investito l’intero pianeta, sia perché le domande turistiche (e le offerte)

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sono andate progressivamente diversificandosi. Gli interventi che saranno posti in essere in futuro richiederanno quindi una profonda conoscenza delle problematiche in questione ed una progettualità efficace. Ciò richiederà l’adeguata comprensione di questa complessità e dunque un approccio analitico multidisciplinare. Dovranno dunque essere utilizzati i contributi offerti da ogni singola disciplina, rigettando un approccio prettamente economicistico, per costruire una comune mentalità (in imprenditori, amministratori locali, popolazioni interessate, addetti del settore, studiosi, ecc…), volta a far sì che, quando si parli di sviluppo, si aggiunga sempre, nella pratica, prima ancora che nelle parole, l’aggettivo sostenibile.

Per questo, si intende realizzare un Gruppo di lavoro, che abbia la forma di una vera Consulta, a supporto della progettazione e della realizzazione delle attività turistiche della città e del comprensorio esplicitate attraverso una serie di misure da compiere in sinergia con altri assessorati del Comune di Priverno e dei comuni limitrofi, con Enti, Imprese e Associazioni al fine di attivare un sistema turistico integrato e aperto.

Una delle risorse più importanti su cui costruire l’offerta culturale e turistica della nostra città è il sistema museale che dovrà continuare a svolgere un fondamentale ruolo di presidio e formazione nel quadro culturale privernate, ma dovrà anche assicurare nuove forme di fruizione e di interazione. Un'idea che già altri Comuni d'Italia hanno concretizzato e che vogliamo perseguire è quella di “museo all'aperto” che trasformerà Priverno, grazie alle bellezze del centro storico, all'Abbazia di Fossanova, al Castello di S. Martino, all'Area Archeologica, in un borgo a cielo aperto da visitare e in cui immergersi totalmente. Questo impone evidentemente un maggiore impiego di risorse per la riapertura dell'Area Archeologica, per la cura del decoro urbano, per il miglioramento dei servizi di collegamento, ricettività e accoglienza.

Anche il Museo della Matematica, in procinto di essere riaperto e affidato alla direzione del prof. Mario Barra dell’Università della Sapienza di Roma, è stato ripensato in una chiave didattico- culturale basata su una fruizione interattiva a beneficio di alunni, studenti e cittadini.

Il Comune di Priverno ha inoltre ampliato i propri orizzonti di programmazione culturale realizzando forme di collaborazione e di partenariato con diversi Centri di Studio e di Ricerca come L’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR.

È innegabile che Priverno e il suo Borgo Medioevale hanno in sé

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straordinarie potenzialità turistiche ma queste sono ancora quasi del tutto inespresse. Per questo c’è bisogno di chiamare a raccolta tutti i soggetti interessati, Pro Loco, Enti pubblici, Touring Club Italia, Associazioni di categoria per realizzare un Progetto culturale che abbia nel turismo la sua migliore esplicazione di sviluppo sociale ed economico.

Tra le risorse da promuovere e valorizzare, la Via Francigena del sud, è sicuramente quella dalla quale ci aspettiamo grandi risultati in termini di attrattività turistica. Il suo tracciato che collega Fossanova e Priverno a Roma, attraverso un percorso di circa cento chilometri che attraversa paesi, paesaggi e tanta storia, è stato inaugurato qualche anno fa e da allora gruppi di pellegrini hanno iniziato a percorrerla. Il tema dei cammini, oggi riflette una concezione nuova, pur se basata sulla tradizione di un lontano passato, di turismo sostenibile che attira fasce di popolazione sempre più in espansione. Per questo, il nostro obiettivo è di attrarre anche questi flussi turistici per i quali va adeguata e potenziata la nostra capacità di accoglienza e ricettività.

Grazie alla Via Francigena, siamo riusciti a costruire una rete con i comuni del comprensorio e ad ottenere un finanziamento che nei prossimi mesi servirà ad implementare le attività di promozione del Cammino.

La promozione del territorio e di un nuovo sistema, improntato sull'economia del turismo si fonda anche sull'organizzazione di manifestazioni culturali, che l’Amministrazione comunale intende sostenere e valorizzare:• Il Palio del Tributo con la sua fatidica corsa all’anello svolta nella nostra elegante Piazza Giovanni XXIII congiuntamente al lavoro preparativo alla gara svolto da ogni “porta” che questo anno in collaborazione con il Comune sarà arricchito di nuove iniziative per la promozione dei prodotti della filiera agroalimentare locale; • La Festa Nova – Festa Medievale, ormai divenuto un famoso appuntamento estivo che richiama migliaia di visitatori da tutta la regione, appena rivisitata e destinataria di ulteriori interventi per essere ancora migliorata; • la Notte Bianca che in sole tre edizioni è divenuta un forte richiamo dell’estate per giovani e meno giovani provenienti da tutti i centri della provincia;• Le sagre dei prodotti agroalimentari realizzate da importanti associazioni della città, in particolare quella che si svolge a febbraio con “falia e broccoletti” e quella di maggio con la mozzarella di bufala e l’olio extravergine d’oliva;

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• Il Presepe vivente ha visto la sua prima edizione a Natale 2014: dalle scuole al centro anziani, da associazioni a istituzioni, la partecipazione è stata incredibilmente notevole, regalando una prima volta indimenticabile;• La sfilata di Carnevale tornata a vedere il coinvolgimento di associazioni e scuole; • Priverno Creativa”, un “contenitore” volto alla promozione del patrimonio pubblico e allo stimolo della partecipazione collettiva ad azioni culturali, artistiche.

Un progetto particolarmente interessante è stato appena posto all’attenzione del Direttore dell’Agenzia del turismo della Regione Lazio, che si è mostrato molto interessato, per l’ottenimento di risorse finanziarie. Il progetto denominato “Voci a Fossanova” e gemellato con l’”Umbria Folk Festival”, è stato proposto dal Maestro Ambrogio Sparagna nell’ambito di una collaborazione che vede insieme al Comune di Priverno, l’Agenzia Regionale del Turismo, il MiBAcT, la Provincia di Latina, la Fondazione Musica per Roma, la Camera di Commercio e il Touring Club e mira a costruire un ampio sistema turistico basato sulla cultura popolare e sull’enogastronomia locale, pensato per attrarre migliaia di turisti e visitatori nel nostro comprensorio, durante tutto l’anno.

La nostra politica di sviluppo culturale e turistico sarà prioritariamente realizzata attraverso la programmazione di azioni di promozione e valorizzazione del patrimonio realizzate a partire dal miglioramento dello stato dei beni culturali e paesaggistici, dalla loro offerta in pacchetti turistici modulari che propongano visite alla città e ai suoi diversi siti (Fossanova, San Martino, chiese, piazze, musei, fiume, colline, via Francigena…), adeguate forme di accoglienza, migliorata ricettività e ospitalità, degustazione di prodotti tipici e di eccellenza.

A sostegno di tutto ciò, saranno attivate reti istituzionali e interistituzionali su base comprensoriale ed oltre per la cooperazione e lo scambio sui temi culturali e turistici e mezzi di comunicazione efficaci per la diffusione delle informazioni, quali un portale apposito, guide digitali e cartacee, video e spot.

5. ATTIVITÀ PRODUTTIVE E POLITICHE DEL LAVORO

La capacità di creare le condizioni per favorire investimenti produttivi sul

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territorio è la vera sfida a cui sono chiamate tutte le amministrazioni locali che intendono accrescere le opportunità di lavoro per i propri cittadini.

Per cercare di realizzare questo obiettivo l’Amministrazione si adopererà per incentivare l’insediamento di attività produttive anche prevedendo degli sgravi e delle agevolazioni fiscali per le nuove imprese che vengono attivate sul territorio.

L’Amministrazione assicurerà anche la presenza e il collegamento costante con le varie realtà economiche e le associazioni sindacali e di categoria che operano sul territorio comunale e provinciale e valuterà la possibilità di ampliare le occasioni di confronto e di concertazione sui temi del lavoro, mediante l’attivazione di tavoli tematici, che sappiano affrontare la crisi economica e occupazionale del territorio.

È necessario favorire e incentivare l’accesso al credito a condizioni agevolate e a finanziamenti europei o regionali. In questo percorso, oltre agli Enti regionali di promozione dello sviluppo, un contributo fondamentale può arrivare dalle Banche di Credito Cooperativo, che hanno come fine istituzionale appunto la promozione dello sviluppo economico del territorio.

Per riattivare i processi di sviluppo economico locale l’Amministrazione comunale favorirà l’affidamento di lavori ad imprese del territorio secondo criteri di trasparenza e rotazione, ad esempio utilizzando lo strumento dell’Albo dei fornitori, di recente istituzione.

Occorre valorizzare e rilanciare dal punto di vista economico il centro storico, soggetto ad un progressivo spopolamento, favorendo un ritorno ad investimenti in attività commerciali, artigianali, attraverso la diffusione di botteghe d’arte, e di piccoli esercizi commerciali che puntino alla promozione delle eccellenze agroalimentari. In sostanza, occorre concretizzare finalmente quell’idea di Centro commerciale naturale all’aperto che non è mai realmente partita.

Per valorizzare i prodotti agroalimentari del territorio, inoltre, bisogna sviluppare i mercati contadini da realizzare in luoghi caratteristici della città. L’eccellente produzione olivicola del territorio trova conferma nell’adesione del Comune di Priverno al nuovo progetto della DOP dell’oliva di Gaeta. Particolare pregio ricoprono già le imprese agricole esistenti nel campo della produzione e trasformazione dell’Itrana, cui bisogna affiancarne di nuove, per l’incremento del prodotto e la valorizzazione e tutela dei paesaggi dell’extravergine.

Per la zootecnia occorre, in un ambito comprensoriale cui insiste una

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Denominazione di Origine Protetta della mozzarella di bufala, puntare alla chiusura della filiera de latte, unitamente a progetti di marketing territoriale, che puntino a creare un vero e proprio settore produttivo attorno ai derivati del latte bufalino e a tutti gli altri prodotti della “bufala”.

Si cercherà inoltre di potenziare e pubblicizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in ambito territoriale (concorsi pubblici, e ricerca di personale), operando in contatto con le varie realtà presenti sul territorio. Si pensi allo Sportello Garanzia Giovani Priverno, di recente istituzione, un servizio che vuole accompagnare i giovani nell'accesso al lavoro restando al fianco degli operatori economici.

6. ATTIVITÀ ESTRATTIVE

Il nostro territorio vede un forte e storico insediamento delle attività estrattive, sia di cava calcarea, che di natura mineraria, per l’estrazione della sabbia silicea. Questo settore, pur rappresentando un ambito economico importante, che offre opportunità di lavoro in un tempo di crisi occupazionale come quello attuale, ha però un forte impatto sull’ambiente e sull’assetto del territorio, fino a trasformarlo e spesso a deturparlo irreversibilmente. Per questo è necessario trovare un punto di equilibrio diverso tra libertà economica e tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Andrà garantito un rispetto più attento e puntuale delle regole e delle normative in materia e di tutti i presidi i sicurezza. Andranno garantiti i ripristini e le riambientazioni in maniera più puntuale, completa e corretta. Occorrerà porre un freno al continuo consumo del territorio. Gli operatori economici che prendono tante risorse dal territorio dovranno restituire di più, per cui, oltre al contributo ambientale obbligatorio per legge, dovranno dare un contributo maggiore alla città e al territorio. Abbiamo già cominciato con un diverso sistema di tassazione, ma ora dobbiamo richiedere, anche attraverso convenzioni di sponsorizzazione, la presa in carico di alcune aree della città e la realizzazione di alcune opere di utilità sociale (come sta avvenendo ad esempio con la Barbetti Srl che assumerà per convenzione la cura, la manutenzione e la riqualificazione dell’area verde di Parco Europa, etc.). Per mettere in campo una politica seria e una pianificazione attenta in questo settore occorre fare uno studio sul fenomeno delle attività nel territorio attraverso la

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collaborazione di soggetti accreditati, qualificati ed esperti, e che sappiano anche mettere in campo un punto di vista legato alla tutela dell’ambiente. Per meglio normare e disciplinare il fenomeno, infine, il Comune dovrà dotarsi di un proprio regolamento in materia.

7. URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI

L’impegno di questa amministrazione è quello di rendere operativa la variante normativa al PRG recentemente approvata e di adottare i piani particolareggiati di Boschetto (meglio conosciuto come Pretara), Spirito Santo, Macchione-Casa Tonda, San Lorenzo e Pruneto. Si punta anche alla predisposizione e approvazione di un Piano del centro storico che terrà in massima considerazione le potenzialità – finora non utilizzate – del tessuto urbano entro le mura.

I nuovi strumenti urbanistici, infatti, ruoteranno sostanzialmente intorno all’obiettivo di rigenerare il tessuto urbanistico, con interventi mirati di riqualificazione e valorizzazione delle “emergenze architettoniche” e del centro storico.

Si procederà, dopo attenta valutazione, anche all’ampliamento del perimetro del centro urbano in base alle zonizzazioni del PRG con inclusione di zone rurali con alta densità abitativa (e quindi di fatto già urbane).

La redazione e l'approvazione dei nuovi strumenti urbanistici particolareggiati, saranno l'occasione per ripensare la capacità insediativa residenziale della città, che terrà conto di una realistica crescita della popolazione, delle espansioni già concesse, della capacità residua del vigente Piano Regolatore Generale e del patrimonio degradato da recuperare del centro storico.

Questo processo sarà l'occasione per scrivere i presupposti che consentano di attuare uno sviluppo sostenibile – ambientale e sociale – della città, come del resto richiesto dalla legislazione nazionale e dall’Unione Europea, minimizzando il consumo di suolo e recuperando l'esistente. Fondamentale sarà l’apporto attivo della comunità cittadina e l’Amministrazione terrà in debito conto le indicazioni e le proposte che emergeranno dal confronto con i cittadini.

L’Amministrazione si sta anche dotando di un nuovo Regolamento

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edilizio, oltre che di un regolamento attuativo del Piano di Zonizzazione Acustica. Andrà attentamente valutata e studiata anche una eventuale variante al PRG, a cubatura zero o con recupero di cubatura inespressa, che consenta di insediare una nuova zona residenziale – nella logica del green building.

Andranno rilocalizzate aree da destinarsi all’edilizia sociale così da soddisfare le giacenti domande pregresse di case popolari, verificando sia con l’ATER che con cooperative ed imprese la possibilità di dar corso ad interventi di edilizia convenzionata e pubblica che permettano la realizzazione di alloggi da destinare prioritariamente ad anziani, giovani coppie e fasce deboli.

L’amministrazione sta facendo predisporre, in relazione al PRG ZONA C1, un Piano Attuativo P.E.E.P. in località Boschetto, in modo da rilanciare una politica di social housing, per il quale sarebbe opportuno attingere anche ad eventuali finanziamenti europei o regionali.

Nel frattempo occorre terminare i lavori di via Volpe, trovando degli opportuni finanziamenti, sia pubblici, che privati, con il coinvolgimento attivo dell’ATER, per realizzare degli appartamenti con le tecniche della bioedilizia e del risparmio energetico, sempre da destinare ad edilizia economica e popolare.

In tutti i quartieri saranno completate le opere urbanizzazioni e andrà curato più attentamente l’arredo urbano per renderli più accoglienti, sia per i residenti , che per i turisti.

In particolare è necessario portare a completamento la rete fognaria del quartiere di San Martino-Ferro di Cavallo, nonché della zona di Fosso di Colandrea, oltre ad oltre zone sprovviste dei servizi igienici essenziali, impegnando in uno sforzo unitario sia il Comune, che il gestore del Servizio Idrico Integrato, Acqualatina S.p.a.

In accordo con Italgas, inoltre, si sta provando ad estendere la rete del gas, per giungere ad una metanizzazione sempre più estesa delle aree periferiche densamente abitate (a cominciare da Colle Menardo, via Mole Comuni e Ceriara, etc.).

In tutto il territorio occorrerà fare un attento studio (anche attraverso l’istituzione di una Commissione di tecnici e di personaggi della cultura locale) per il rifacimento e il completamento della toponomastica, che dia anche il giusto rilievo e il meritato riconoscimento ai personaggi illustri del territorio, troppo spesso dimenticati.

Per quel che attiene, in particolare, al Borgo di Fossanova occorrerà

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favorire il recupero del patrimonio immobiliare riprendendo l’idea di un centro formativo dedicato alla tecnica del restauro e agli antichi mestieri, il quale anche avvalendosi di cantieri-scuola, da attivare in collaborazione con la Scuola edile, possa creare occasioni di formazione lavorativa sulle antiche tecniche di costruzione e di restauro.

Particolare attenzione sarà dedicata all'individuazione di nuove aree parcheggio in zone ad alta richiesta di sosta che oggi ne sono sprovviste, contestualmente diffondendo, però, con appositi strumenti di intervento, di promozione e informazione una “cultura della viabilità e della mobilità” più sostenibile, puntando a decongestionare il più possibile la città dal traffico automobilistico.

Gli interventi nel campo dei lavori pubblici dovranno portare alla riorganizzazione, messa in sicurezza, potenziamento e valorizzazione del patrimonio pubblico che negli anni si è degradato per la carenza di interventi di manutenzione sia ordinaria, che straordinaria. Oltre ai piani di manutenzione si dovranno inoltre mettere a punto e realizzare piani di investimento per realizzare opere realistiche e fattibili, compatibili con il quadro sempre più ridotto delle risorse disponibili. La crisi generale degli Enti pubblici, infatti, impone di lasciarsi alle spalle la stagione dei “grandi investimenti” – che ha portato molti Comuni a vivere al di sopra delle proprie possibilità – e ad assumere un atteggiamento più attento ed oculato, che sappia individuare le vere priorità strategiche, evitando inutili sperperi e dispersioni di denaro pubblico. Per questo motivo, è intenzione dell’Amministrazione impiegare i fondi a disposizione per la manutenzione del patrimonio immobiliare comunale, per il rifacimento delle strade e la messa a norma degli edifici pubblici.

In questo senso si ci è mossi sfruttando le potenzialità offerte dalle misure del PSR sia in relazione al Castello di San martino, che in relazione alla ex Scuola di Fossanova oggi sede del PIT, oppure con il Call For Proposal per l’efficientamento energetico della Scuola di Piazzale Metabo, infine con l’ottenimento in concessione da parte della Regione Lazio di una vecchia casa cantoniera da destinare alla realizzazione del progetto denominato Casa della Sicurezza, che possa ospitare e far interagire tra loro i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e il servizio Autoambulanza.

Occorre proseguire in questa direzione, partendo dal patrimonio edilizio scolastico affinché le scuole siano più sicure e più a portata dei ragazzi. Abbiamo già cominciato con due finanziamenti per la messa in sicurezza della

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scuola di Ceriara e con un finanziamento relativo alla scuola di Madonna del Calle. Abbiamo predisposto una serie di progetti che riguardano la sede entrale dell’Istituto comprensivo S. Tommaso (ex Cervi), in particolare la sistemazione della palestra, le Palazzine di via Giacomo Matteotti, la scuola e la palestra di San Lorenzo e la scuola media di via Montanino.

I principali obbiettivi si possono così sintetizzare:1. L’abbattimento delle barriere architettoniche con la sistemazione dei

marciapiedi all’interno e all’esterno del centro della città, in particolare di via Giacomo Matteotti e delle strade di accesso alla città e approntare, altresì, piani di manutenzione dei manti stradali, soprattutto delle periferie, con una più oculata gestione dei proventi dell’Autovelox.

2. Avviare la sistemazione dell'edificio dell'ex museo di S. Chiara, anche per valutare l’opportunità di riportarvi alcuni uffici ora sparsi per la città, e risparmiare sugli affitti.

3. Provvedere con una ristrutturazione generalizzata degli edifici scolastici diffusi sul territorio.

4. Realizzare un’area parcheggio a servizio del Centro storico in area San Benedetto o San Giorgio, appena fuori le mura, in modo da colmare la carenza di adeguati spazi di sosta che consentano una vivibilità maggiore del centro urbano.

5. Il rifacimento delle alcune scale di collegamento tra zone densamente abitate della città (ad esempio, via Casa Tonda, via Gobetti, etc.).

6. Mettere a norma infrastrutture sportive rendendole sicure e dignitosamente fruibili, con la collaborazione dei privati e utilizzando tutte le fonti di finanziamento disponibili per realizzare opere fondamentali per il settore come, ad esempio, il Credito Sportivo.

7. Aprire definitivamente Palazzo S. Giorgio e renderlo finalmente fruibile per la città, portare a termine le opere e i lavori di Palazzo Zaccaleoni; valorizzare il Castello di S. Martino.

8. Sistemare, rendere fruibile e accessibile l’Area archeologica con i fondi già a disposizione ed eventualmente attingendo altri finanziamenti ad hoc, destinandola una volta recuperata a continui progetti di ricerca da realizzare in collaborazione con l’Università.

9. Ultimare lavori dei Ponti della Fornace.10. Sistemare e riaprire i servizi igienici presso via Giacomo Matteotti

e in Piazza del Comune.11. Realizzazione di una pista ciclabile lungo il percorso della vecchia

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Ferrovia, acquisendo le risorse o attraverso un finanziamento regionale o dall’UE presentando un progetto sul programma “LIFE”.

12. Procedere ad una manutenzione straordinaria e ad una riqualificazione generale del Cimitero comunale, che necessita anche di nuove opere di urbanizzazione affinché ne sia garantita appieno la fruibilità.

13. Procedere allo spostamento del Terminal in zona Madonna delle Grazie e procedere ad una riqualificazione straordinaria della sede attuale, o attraverso finanziamenti pubblici o attraverso lo strumento del project financing, dedicando l’area anche alla sosta delle autovetture, che possa a sua volta condurre ad una progressiva pedonalizzazione del Corso.

8. TRASPORTI E MOBILITÀ

Il trasporto pubblico, anche in un paese di medie dimensioni come il nostro, assume un ruolo fondamentale e se ben gestito e implementato può condurre ad un modo diverso di concepire la città e la mobilità, con una minore utilizzazione dell’auto, un minor carico di traffico e minori immissioni inquinanti. Per questo il potenziamento del servizio di trasporto, sia locale, che scolastico è una delle priorità dell’amministrazione. Dopo la chiusura positiva del contenzioso e della vicenda legata alla gara d’appalto dei servizi di trasporto si potrà puntare ad una stabilità e ad un progressivo miglioramento del servizio, che è già gestito con criteri di economicità ed efficienza. Il taglio dei trasferimenti regionali sul TPL già per l’anno 2014 pari a circa il 25% del precedente importo ha imposto a tutti i Comuni del Lazio un drastico ridimensionamento del servizio. Per uscire fuori da questa situazione il Comune di Priverno, oltre a garantire comunque il servizio e ad avviare una protesta e un confronto rispetto alla decisione regionale, ha anche deciso di attivare un bacino con altri Comuni del comprensorio (Sonnino, Roccasecca, Prossedi, Amaseno, Villa Santo Stefano, Giuliano di Roma, etc.) ai fini di efficientare il servizio, renderlo più economico e ottenere dei benefici da parte della Regione, anche attraverso la compensazione con il kilometraggio attualmente in capo al COTRAL. In questo senso dovremo muoverci, cercando

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anche di utilizzare mezzi meno inquinanti e migliorando i collegamenti col centro, nella logica della mobilità sostenibile.

Per ciò che attiene alla mobilità occorre considerare la nuova conformazione del centro urbano e delle periferie della città. In particolare, è di tutta evidenza che il baricentro della vita del paese tende a spostarsi sempre di più verso l’area di San Antonio. Occorre, prioritariamente, per evitare interventi spot, che l’intero riassetto della mobilità cittadina sia preceduto da un’attenta pianificazione che tenga conto dei flussi del traffico, delle arterie viarie e delle aree di sosta a ridosso del centro storico. Il tutto va ridisegnato in funzione di una migliore vivibilità della città che tenga conto non solo del deflusso del traffico veicolare, ma anche della possibilità per i pedoni e per le persone con difficoltà deambulatorie di spostarsi liberamente e di poter vivere appieno il loro essere cittadini. Tutto ciò dovrà avvenire attraverso un’attenta rimodulazione delle aree di sosta, dei sensi unici, del zone a traffico limitato, dei marciapiedi e degli stalli riservati ai disabili. La città va resa più moderna a più misura d’uomo, di donna (ad esempio con l’istituzione dei cosiddetti parcheggi rosa, a sostegno della maternità) e di bambino (ad esempio con la sistemazione e la sistemazione di quelli esistenti e la creazione di nuovi parchi giochi.

9. SICUREZZA URBANA, VIGILANZA E SICUREZZA DEL TERRITORIO

Il nostro territorio diventa sempre più vasto a causa dello sviluppo delle zone periferiche che si vanno sempre più popolando. Questi agglomerati, pur presentando caratteristiche peculiari, hanno in comune, con le zone del centro urbano, la necessità di sentirti tutelati e protetti contro l’eventuale pericolo di atti vandalici e criminali. Proprio a tale fine, in via preventiva e precauzionale, l’amministrazione prosegue ed intensifica le azioni e gli interventi per garantire la sicurezza dei cittadini rafforzando la sinergia tra la Prefettura, la Questura e tutte le Forze dell'ordine, ma anche attraverso il coinvolgimento di mediatori culturali, esperti del settore, associazioni e gruppi che operano nel campo del sociale e che hanno una conoscenza approfondita dei fenomeni di devianza.

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Il coordinamento tra le diverse forze preposte alla tutela dell’ordine pubblico è necessario ed utile per evitare che si ripetano fenomeni come quelli già accaduti sul nostro territorio quali i furti, gli incendi nelle aziende agricole che si verificano prevalentemente di notte sia all’interno del centro urbano che dell’esterno.

In materia di tutela della pubblica incolumità e della sicurezza urbana riveste un ruolo importante la Polizia Locale che proprio per il ruolo che svolge, di polizia di prossimità, è più vicina alle esigenze dei cittadini.

La sicurezza urbana deve diventare attività ordinaria del Corpo. Tutto ciò senza abbandonare l’esecuzione di servizi straordinari periodici per i fenomeni di maggiori dimensione.

Poiché si ritiene di dover impiegare in queste attività una parte del personale presente, dovrà essere effettuata una ricognizione delle possibilità di semplificazione burocratica e amministrativa per recuperare il personale necessario all’esecuzione dei nuovi servizi (ad esempio attraverso l’assunzione di operatori stagionali che riescano a coprire il servizio nel periodo estivo, in cui più sensibili sono le esigenze di controllo del territorio). In questo contesto si affiderà progressivamente il controllo della sosta al solo personale ausiliario, lasciandolo alla P.L. solo in via residuale. Con lo stesso scopo di liberare risorse umane della P.L., per compiti meno impegnativi potranno essere impiegati appartenenti alle Associazioni di volontari, quali ad esempio l’Associazione Nazionale dei Carabinieri o la Protezione civile. Si punta, nel momento in cui si avrà il personale a disposizione, ad implementare anche un turno serale, quantomeno nel fine settimana, perché proprio in quelle ore si sente più forte l’esigenza di controllo del centro urbano e del territorio.

La sicurezza di una città si raggiunge anche combattendo i fenomeni di degrado attraverso ordinanze, azioni congiunte con le forze dell’ordine, una migliore videosorveglianza con una serie di telecamere installate che debbono portare ad ampliare il totale degli apparecchi presenti in città. Nei prossimi anni l'obiettivo è rendere la città ancora più forte e più sicura, continuando a fare investimenti sia nel controllo, che nella vivibilità del territorio.

Per ottenere poi risultati adeguati e duraturi, si ritiene necessario svolgere una parallela serie d’interventi sull’ambiente urbano e sul contesto sociale delle aree a rischio quali la messa in sicurezza del sistema viario attraverso il rinnovo e l’ampliamento della segnaletica sia orizzontale che verticale; l’aumento dell’illuminazione pubblica e/o il rinnovamento della stessa anche ai principali incroci; la promozione delle manifestazioni pubbliche che

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favoriscono la riappropriazione del territorio a rischio da parte della collettività.

Inoltre, verrà sollecitata la collaborazione degli uffici comunali competenti e di tutti i soggetti che si occupano di assistenza alle persone che vivono in uno stato di disagio sociale, per evitare che esso sfoci in eventi che rendano necessari ben più importanti interventi della P.L. o delle Forze di Polizia.

Il tema della sicurezza comprende anche la tutela del territorio. Questa connessione ci impone di considerare globalmente tutte le trasformazioni del territorio e l'impatto che le stesse hanno sull'equilibrio generale del sistema.

Perciò, si presterà grandissima attenzione a temi relativamente nuovi – e già recepiti dal Comune– come quello dell'invarianza idraulica e dell'esondabilità di alcune zone, che in precedenza erano al riparo da questo tipo di rischio.

Si cercherà inoltre di garantire il massimo coordinamento con Enti ed Istituzioni competenti per legge in materia di tutela dei corsi d'acqua (come ad es. il canale “Iavone”, il fosso “della carciofola”, il fosso “di Maenza”, Colle Menardo), non solo al fine di prevenire possibili rischi per la popolazione, ma anche per riuscire a valorizzare – pur nella esiguità delle risorse disponibili – ambiti naturalistici di grande pregio, e funzionalizzandoli verso una loro fruibilità anche come assi dedicati alla mobilità sostenibile, oltre che recuperandoli alla loro naturale vocazione di corridoi ecologici.

Un altro problema che mina la sicurezza del nostro territorio è quello legato alla variazione climatica in atto nella nostra zona temperata. Essa produce sempre più spesso precipitazioni intense e veloci che rendono inadeguato il sistema di smaltimento delle acque meteoriche pensato e realizzato nei secoli scorsi. Ciò rappresenta una criticità per la quale servirebbero investimenti ingenti. L’Amministrazione non intende sottrarsi, per quanto le sarà consentito, alle responsabilità di riprogettare il sistema idraulico urbano e a continuare il processo di ristemazione e ripulitura dei fossi e dei canali già avviato quest’anno.

Compatibilmente con le possibilità economiche dell'amministrazione, si darà quindi avvio alle opere di competenza del Comune per la risoluzione di alcune criticità della rete meteorica cittadina, e verrà mantenuto un costante rapporto con gli altri Enti incaricati di progettare e realizzare opere di salvaguardia idraulica sia all'interno sia all'esterno del territorio cittadino.

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10. PROTEZIONE CIVILE

I piani di Protezione Civile dovranno regolare tutte le principali emergenze a cominciare da quella idraulica, per la quale molto è già stato fatto.

I recenti accadimenti dovuti alle abbondanti precipitazioni che hanno causato, tra le altre cose, l’esondazione del “fosso di Colandrea”, del “fosso Pecoro” e di tutto il fosso che costeggia Via della Valle pur avendo comportato danni a privati e non, hanno sostanzialmente dimostrato che le opere e le attività predisposte dall’Amministrazione Comunale hanno raggiunto livelli di buona efficienza.

La suddetta alluvione avvenuta nell’anno 2013 è stata gestita con efficienza e lo stato di crisi è stato superato a tempo di record grazie alla collaborazione della Protezione civile e di tanti privernesi che si sono dati da fare per cancellare i danni ad abitazioni, esercizi commerciali, aziende, spazi e beni pubblici; ora nuovi protocolli e nuovi strumenti di previsione e allerta rendono la nostra città più preparata ad affrontare le emergenze.

Tali associazioni svolgono un ruolo importante anche nel controllo e nella prevenzione degli incendi boschivi dove la tempestività è fondamentale per evitare danni irreparabili alla natura sia animale che vegetale.

Per ridurre al minimo l’impatto che gli eventi atmosferici hanno sul nostro territorio ed evitare il ripetersi di calamità naturali legate al dissesto idrogeologico, l’amministrazione provvederà ad incaricare l’ufficio tecnico affinché ponga in essere un’attività di monitoraggio delle zone più deboli anche mediante l’ausilio dei LSU.

In virtù dell’importante ruolo svolto dalle associazioni di volontariato, soprattutto nei momenti di necessità e di urgenza, l’amministrazione s’impegna a coinvolgere e coordinare le associazioni di volontariato impegnate nell’attività di salvaguardia del territorio. In particolare, esse verranno poste in condizione di acquisire ancora maggiore capacità di intervento attraverso una importante attività di informazione presso la popolazione per aumentare gli organici, con il rinnovo ed il potenziamento delle dotazioni di materiali e con la effettuazione di esercitazioni di settore per garantire la massima capacità di coordinamento e di operatività.

Accanto al registro delle associazioni si propone la predisposizione di un albo di volontari che prestino la propria collaborazione all’interno di progetti

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individualizzati di aiuto e all’interno di reti di scambi senza denaro quali le banche del tempo.

11. VERDE PUBBLICO E DECORO URBANO

Bisogna investire più fortemente sul verde pubblico e sul decoro urbano. Ciò va fatto non soltanto per migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche per rilanciare e promuovere la città. Se Priverno vuole essere una città a vocazione turistica, che punta a creare un tessuto economico intorno al proprio patrimonio artistico, deve essere anzitutto vivibile e presentarsi come un posto curato e pulito. In questo senso, oltre agli interventi di ordinaria manutenzione e pulizia, bisogna fare un piano del decoro urbano e del verde pubblico. Occorre piantare nuovi alberi, puntando a rispettare la norma che impone di effettuare una piantumazione ogni nuovo nato.

Per la cura e la pulizia della città oltre all’intervento pubblico, occorre stimolare l’intervento dei cittadini, in forma singola e associata, che anche attraverso i costituendi comitati di quartiere, possono adottare una zona di un quartiere, un parco, un’aiuola, una zona alberata o uno spazio verde. In questo senso possono agevolare alcuni strumenti messi in campo dal Governo, sia la possibilità di prevedere una riduzione di tassazione per chi effettua opere di manutenzione e pulizia, sia la possibilità, nell’ambito della misura #diamociunamano decreto-legge 90 del 2014, art.12, di effettuare progetti realizzati congiuntamente da Comuni e organizzazioni di terzo settore per il coinvolgimento attivo dei beneficiari di misure di sostegno al reddito in attività di volontariato di utilità sociale in favore della propria comunità di appartenenza. Un esempio positivo può essere Street art, ossia l’adesione al festival “Memorie urbane” per la valorizzazione e il recupero delle zone degradate, attraverso l'arte.Altra importante possibilità da sfruttare adeguatamente può essere quella dell’affidamento della manutenzione, della cura di parchi e piccoli giardini, attraverso lo strumento della sponsorizzazione, a a vari operatori economici del territorio.

12. AMBIENTE. IGIENE. SANITÀ.

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Nel prossimo triennio l'Amministrazione Comunale è attesa da molteplici sfide, prima fra tutte l'ottimizzazione e la razionalizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti. L'attuale bando, in scadenza nella prima metà del 2016, ha di fatto impedito l'organizzazione di un servizio più efficiente, che permettesse di raggiungere le percentuali imposte per legge. Dal 2016 tutto è destinato a cambiare: il nuovo bando e il nuovo capitolato di gara saranno basati sulla raccolta porta a porta, ritenuto l'unico metodo possibile per far crescere in maniera veloce le percentuali di rifiuti differenziati. Le isole ecologiche, al termine del percorso di valutazione e analisi tecnica, saranno eventualmente ripristinate ed inserite in un “circuito virtuoso” che dovrebbe permettere, da un lato, di incrementare ulteriormente le percentuali di differenziata e, dall'altro, di efficientare il sistema di raccolta. L'obiettivo è quello di adottare una tariffazione puntuale che renda più equa la bolletta dei rifiuti: più si ricicla, meno si paga.

A breve partirà il servizio di raccolta degli oli esausti ed una campagna di sensibilizzazione per il corretto smaltimento dell'amianto (incentivato, tra le altre cose, con uno sgravio sulla componente TARI), mentre si stanno predisponendo gli atti per installare in alcune zone della città dei mini-compattatori. La raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti sarà potenziata con l'acquisto di un nuovo mezzo, mentre il Centro di raccolta a Fontana Vecchia, completati i lavori di ristrutturazione e adeguamento della struttura, diventerà il fiore all'occhiello dell'intero sistema di raccolta dei rifiuti.

Il rapporto di collaborazione nato nell'ultimo anno con la dirigenza di Acqualatina ha permesso di mettere in calendario la realizzazione di alcuni tratti fognanti all'interno del territorio comunale (Fontana Vecchia e Via prof. Caradonna) e prevedere interventi manutentivi sulla rete idrica comunale. In queste settimane, inoltre, si stanno vagliando le possibilità di realizzare altri tratti delle rete fognaria in alcune zone della periferia urbana privernate, provando dunque a dare risposta a esigenze ultradecennali. Nell'ottica di migliorare l'immagine generale della città, infine, si sta predisponendo un bando per la spazzatura delle strade con cadenza quotidiana. Si sta procedento all’attivazione di un patto di cogestione con il Comune di Roccasecca dei Volsci e con associazioni sportive per la gestione del tratto del fiume Amaseno ricadente sui nostri territori.

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Il risultato ottenuto con l'Atto Aziendale e il Piano Strategico della ASL di Latina è solamente il punto da cui partire per una battaglia politica che restituisca dignità e servizi a una comunità e a un territorio troppo spesso trattati come semplice “terra di conquista” da parte delle varie direzioni sanitarie che si sono succedute. L'attivazione del cosiddetto “Progetto diabete”, che vede il coinvolgimento di tutti i medici di base di Priverno, è solo il primo passo del percorso che porterà all'apertura della “Casa della salute” presso i locali di Madonna delle Grazie. La “Casa della salute”, con i suoi servizi di diagnostica e la creazione della rete dei medici di base, rappresenta solamente un passaggio intermedio verso un'offerta sanitaria che sia in linea con le attese e i bisogni di un territorio variegato e non omogeneo, abitato da cittadini con un'età media in rapida crescita.

13. POLITICHE SOCIALI. INCLUSIONE. PARI OPPORTUNITÀ

In linea con il programma presentato, la nostra Amministrazione privilegia la realizzazione di una città più solidale verso le famiglie in difficoltà e più impegnata a ritagliare risorse da dedicare alle politiche sociali. La centralità alla famiglia e la solidarietà sono infatti i nostri punti di riferimento.

La crisi economica e finanziaria degli ultimi anni ha fatto crescere la centralità del ruolo svolto dagli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Priverno. Da anni fulcro delle politiche sociali del comprensorio in qualità di Comune capofila dell'ambito territoriale “Monti Lepini”, nei mesi passati l'ufficio ha dovuto fronteggiare una vera e propria emergenza sociale, facendo fronte a richieste di ogni tipo.

Sul versante della lotta alla povertà sono state adottate politiche a sostegno delle famiglie in difficoltà, trasformando ed implementando i contributi sociali in contributi finalizzati al pagamento delle bollette per le utenze domestiche, alla copertura di spese mediche altrimenti insostenibili, etc. Fondamentale, in tale contesto, il coordinamento delle attività delle associazioni territoriali per sostenere le famiglie più bisognose con buoni spesa e con la consegna di generi di prima necessità. Da ultimo, l'istituzione di un fondo di 30mila euro che permetterà di erogare un contributo economico straordinario “anti-crisi” a diverse centinaia di famiglie. Si sosterranno inoltre agevolazioni sulle tariffe dei servizi municipali (asili nido e mense) per le famiglie in cui sono presenti

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minori, disabili, persone anziane conviventi e persone non autosufficienti. La realizzazione di abitazioni di edilizia popolare e convenzionata e la collaborazione con l’Ater per operare in modo incisivo sulle assegnazioni che ad essa competono.

Molta attenzione è stata posta nei confronti del Centro Sociale per anziani e delle attività ricreative che si svolgono al suo interno. Di fatto il Centro ha finalmente intrapreso, e deve continuare sempre più, sulla strada dell'apertura verso l'esterno, condizione necessaria per crescere e migliorarsi in una fase della vita spesso caratterizzata da chiusura e passività: sono state e debbono continuare ad essere promosse sempre più le iniziative riguardanti l'invecchiamento attivo (come ad esempio corsi di ballo, corsi di alfabetizzazione informatica, laboratori teatrali che hanno già riscosso molto successo, etc.). Affinché sia possibile integrare e incrementare l'offerta di servizi e iniziative rivolte agli iscritti, l'Amministrazione comunale aumenterà il contributo annuale, così da rendere possibile, ad esempio, la creazione di una biblioteca interna al Centro e l'acquisto di un proiettore e di un telo per la proiezione. Anche le strutture riceveranno l'attenzione che meritano: mentre a Piazzale Metabo partiranno a breve i lavori per l'efficientamento energetico, si sta lavorando per reperire le risorse necessarie all'ampliamento della struttura di Borgo Sant'Antonio.

La riattivazione delle colonie estive per bambini è stato il primo atto concreto messo in campo a favore dei più piccoli. Nei prossimi mesi si concretizzerà il progetto per i minori in difficoltà, finanziato dalla Regione Lazio e sviluppato con la collaborazione dell'Istituto Comprensivo “Don Andrea Santoro”. Il servizio ludoteca (che traslocherà in quel di Piazzale Metabo) verrà profondamente rinnovato e ammodernato grazie al nuovo bando di affidamento, che permetterà di definire con maggior chiarezza le attività che vi si svolgeranno (non solo ludiche, ma anche di laboratorio e didattiche). Allo stesso modo, si prevede di traslocare l'asilo nido comunale presso i locali di Madonna del Calle, recentemente ristrutturati e dotati di attrezzature nuove e maggiormente funzionali.

Obiettivo dell’Amministrazione sarà la riapertura del centro di educazione ambientale presso i locali del Parco di San Martino per le attività di educazione e promozione del patrimonio verde.

Sul fronte della disabilità molto è stato fatto, ma molto altro resta da fare. Al di là della reintroduzione delle colonie estive, si sta lavorando per rendere possibile il trasferimento del Centro Diurno a Fossanova, andando a occupare

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parte della struttura oggi impiegata dal PIT. A breve ci sarà l'adesione ad un progetto regionale per la creazione di un laboratorio teatrale, televisivo e musicale con la partecipazione dei ragazzi ospiti del centro.

Sin dal suo insediamento, l'Amministrazione ha posto grande attenzione alle politiche dell'accoglienza e dell'inclusione. L'adesione al progetto SPRAR, il sistema di accoglienza richiedenti asilo e rifugiati politici finanziato dall'Unione Europea, ha permesso al Comune di Priverno di svolgere un ruolo attivo e di primo piano nella crisi umanitaria che sta sconvolgendo i Paesi sub-sahariani e mediorientali che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. L'accoglienza dei richiedenti asilo ha messo in moto un processo virtuoso che ha portato alla promozione di politiche dell'inclusione a 360°. In questa ottica si inserisce il conferimento della cittadinanza onoraria ai minori nati in Italia da una coppia di genitori stranieri e l'approvazione della Delibera di Consiglio per promuovere l'adozione di una legge che riconosca la cittadinanza italiana in base al Paese dove si nasce (Ius soli) e non in base al Paese di provenienza dei genitori (Ius sanguinis). Nessuna politica di inclusione può dirsi pienamente attuata, però, senza il coinvolgimento delle scuole e dei più piccoli: per questo motivo si è deciso di dar vita a un progetto sull'inclusione e la multiculturalità che vede la partecipazione dei due Istituti comprensivi e di alcune associazioni del territorio attive nella promozione di attività culturali a favore dei più piccoli. Questo progetto, oltre ad essere inserito nel novero delle iniziative per la “Settimana d'azione contro il razzismo” promossa dall'UNAR, farà da apripista all'istituzione del “Laboratorio permanente sui temi della cittadinanza attiva”, dove gli alunni e gli studenti delle scuole privernati potranno portare avanti progetti legati alla multiculturalità, all'inclusione e alla promozione delle pari opportunità.

L'adesione alle campagne promosse dal Telefono Rosa, le iniziative promosse in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), la collaborazione attivata con la LILT per la promozione della campagna “Nastro Rosa” e l'istituzione della Consulta comunale femminile per le pari opportunità. Queste alcune delle attività portate avanti nei passati 20 mesi nell'ambito della promozione delle politiche di genere e rese possibili grazie alla stretta collaborazione attivata con alcune associazioni femminili presenti nel territorio comunale. Nell'ambito delle pari opportunità, inoltre, rientrano la prossima approvazione del regolamento sul riconoscimento delle Unioni Civili e l'istituzione di un registro per il cosiddetto “Testamento biologico”.

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14. SCUOLA E ISTRUZIONE

L’obiettivo primario di questa amministrazione è la messa in sicurezza degli edifici scolastici utilizzando finanziamenti statali e regionali con conseguente miglioramento delle strutture per un maggiore comfort ed una maggiore funzionalità degli spazi. Attivazione della collaborazione con i comitati genitori per la manutenzione ordinaria. Utilizzo dei crediti energetici.

Altri obiettivi importanti che servono ad accrescere oltre che il livello culturale dei nostri ragazzi anche le loro capacità di relazione consistono nel creare ed agevolare intorno alle scuole, processi di integrazione culturale con altre realtà come ad esempio i gemellaggi con scuole di altri Paesi per un migliore apprendimento della lingua, delle usanze e dei costumi. Creare opportunità formative per i soggetti fragili ed a rischio per la realizzazione piena del diritto allo studio. Riordinare la rete scolastica all’interno dei processi dimensionamento per l’ottimizzazione della funzionalità degli istituti.

Redigere un piano organico di sicurezza nelle strutture educative e dei giardini per migliorare la qualità della vita scolastica.

Porre in essere una campagna di sensibilizzazione per un’azione diffusa di volontariato finalizzata all’esecuzione di piccoli interventi manutentivi nelle scuole e negli spazi esterni (tinteggiatura, piccole riparazioni, strisce antisdrucciolo, cura dei giardini, ecc.) finalizzati a garantire la sicurezza, per prevenire gli infortuni scolastici, promuovere la socialità di quartiere, la cura del bene comune, l’aspetto estetico, il senso di appartenenza ed il valore identitario per i piccoli e i grandi.

Una scuola più curata è di per sé stimolo educativo che insegna ai ragazzi a prendersi cura degli spazi pubblici che vivono ogni giorno.

15. POLITICHE GIOVANILI. ASSOCIAZIONISMO

Le politiche giovani del Comune di Priverno si trovano nel mezzo di quello

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che lo storico scienziato Thomas Kuhn avrebbe definito “cambio di paradigma”. La crisi economica e la precarietà occupazionale che ci troviamo a vivere ha fatto sì che la maggior parte degli sforzi si concentrassero su azioni di politica sociale e attiva del lavoro, non abbandonando però la vocazione di cultura e spettacolo delle politiche giovanili.

In questa ottica, quella della ricerca di un “tempo e di uno spazio” adeguati per le nuove generazioni, saranno promossi diversi corsi di formazione dove spiccano gli elementi della qualità, della innovatività, per creare nuove competenze e nuove professionalità per un mercato del lavoro in continua evoluzione, ad esempio la materia del foundraising culturale e dell’europrogettazione, della finanza d’impresa e del management dei beni culturali. È stato istituito a maggio 2014 il primo “Sportello Europa” dei Monti Lepini, parliamo di un servizio realizzato in convenzione con “YES Europe”, specializzata nella promozione della cittadinanza europea e composta da un pool di specialisti nella progettazione in genere e quella comunitaria. Siamo stati il primo Comune ad istituire lo Sportello Garanzia Giovani, in attuazione del programma europeo rivolto ai giovani inoccupati e agli operatori economici favorendo l’entrata nel mondo del lavoro grazie al sostegno di un fondo europeo. Sempre a vocazione sociale, l'adesione come partner al bando regionale “Torno subito”, mettendo a disposizione il nostro ente per una particolare esperienza lavorativa dei giovani.

La promozione di politiche giovanili più ampie e comprensive, però, non può prescindere dalla piena funzionalità del Centro ZAG. Per questo, a breve, sarà presentato e pubblicato il nuovo bando per la gestione del centro, che dovrà diventare il fulcro e il perno dell'attivismo giovanile della nostra città. Ovviamente, non ci si potrà fermare qui: vedremo la creazione di un centro di coworking, cioè spazi adibiti a studio per giovani professionisti (risparmio notevole per avviare la professione) in cambio di prestazioni lavorative a costi più bassi per la collettività. Nei 20 mesi passati dal nostro insediamento ad oggi si è tentato di dare una nuova forma e sostanza ai rapporti con le molte associazioni presenti sul nostro territorio (come dimostra, ad esempio, il laboratorio teatrale attivato all'interno del Centro Sociale Anziani). Da tempo, le associazioni hanno dimostrato di essere le protagoniste assolute nel panorama socio-culturale nonostante la mancanza di una visione d'insieme che potesse mettere a sistema le varie competenze e ottimizzarne risorse ed azioni. Questa consistente partecipazione del terzo settore comporta la necessaria creazione di strumenti a loro disposizione come la “Consulta delle

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Associazioni” e “l’Albo delle associazioni”, strumenti che istituzionalizzeranno il loro prezioso operato. La redazione di un regolamento sui patrocini e sui contributi, infine, permetterà di definire in maniera esatta quale sia il “peso” e il significato del patrocinio comunale e le modalità per ottenere un contributo.

16. TRASPARENZA. PARTECIPAZIONE.

Al nostro insediamento, il concetto di “Trasparenza” dell'Ente era piuttosto vago e discutibile. Il portale istituzionale dell'Ente non rispettava le norme di legge vigenti e i cittadini incontravano non poche difficoltà anche con una semplice richiesta di accesso agli atti. Nei passati 20 mesi, dunque, si sono gettate le basi per riportare il tutto nell'alveo della “normalità” legislativa: il nuovo portale istituzionale in via di completamento, ad esempio, permette ai cittadini di accedere ai verbali delle Commissioni consiliari, agli atti approvati dalla Giunta Comunale, dal Consiglio Comunale e dai vari dipartimenti in cui è divisa l'attività amministrativa dell'Ente. Detto questo, il lavoro non è affatto concluso: nelle prossime settimane il portale sarà finalmente completato e, quando possibile, saranno messi in moto processi che renderanno più semplice e immediata la comunicazione tra cittadini e amministratori. In questo processo sarà fondamentale l'utilizzo delle nuove tecnologie: al portale sono stati affiancati dei servizi web che facilitano la comunicazione tra Ente e cittadini e rendono più semplice la pubblicità degli atti amministrativi.

La partecipazione dei cittadini ai processi decisionali e gestionali della cosa pubblica è stata incentivata grazie ad assemblee pubbliche tenute nei vari quartieri per discutere dei problemi di maggior rilevanza e raccogliere proposte per una soluzione che fosse condivisa, se possibile, da tutti. Un'esperienza che ha portato a risultati apprezzabili in molte occasioni, ma che va rafforzata. Nei prossimi mesi porteremo all'approvazione di questo Consiglio i regolamenti istitutivi delle Consultazioni Popolari e dei cosiddetti Comitati di Quartiere.

Il primo darà attuazione allo Statuto Comunale che, negli articoli 12,13, 14 e 15, prevede gli istituti delle Istanze, delle Proposte e dei Referendum Consultivi comunali. Questi strumenti, adeguatamente regolamentati, permetteranno alla cittadinanza di partecipare in maniera attiva al processo amministrativo locale.

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L'istituzione dei Comitati di Quartiere, invece, permetterà di instaurare un rapporto di collaborazione diretta con i cittadini delle zone periferiche e del centro della città, ma non solo. I Comitati, da un lato, garantiranno una partecipazione più ampia della cittadinanza attiva; dall'altro permetteranno all'Amministrazione di conoscere, in tempo reale o quasi, quali siano i bisogni e le necessità del territorio.

17. SEMPLIFICAZIONE E INNOVAZIONE

Il principale e ambizioso obiettivo è quello di arrivare alla semplificazione e automatizzazione delle pratiche burocratiche a fine di migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, fornendo tempi certi, riferimenti unitari, e monitorare lo stato di avanzamento dei vari procedimenti amministrativi.Il punto di arrivo è lo sportello unico, al quale cittadini e imprese si rivolgono, per l'espletamento di qualsiasi pratica comunale, in linea con quanto stabilito dal Decreto Legge 24 Giugno 2014 n. 90, convertito in legge con modifiche dalla Legge 11 Agosto 2014 n. 114, che al comma 3bis dell'articolo 24 ha introdotto l'obbligo di adozione di un piano di completa informatizzazione delle istanze, dichiarazioni e richieste che possono essere inoltrate alle amministrazioni da parte di cittadini e imprese.

Innovazione tecnologica

Uno degli obiettivi strategici dell’Amministrazione Comunale di Priverno è quello di rendere maggiormente efficienti i propri servizi facendo funzionare più rapidamente la macchina organizzativa, rendendola contemporaneamente più trasparente. L'utilizzo degli strumenti ICT nella revisione del sistema informativo dell'Ente consente di:

1. Semplificare i processi amministrativi;

2. Eliminare progressivamente l'uso della carta gestendo in modalità completamente digitale e valida legalmente la documentazione amministrativa prodotta (es. delibere, determinazioni dirigenziali, ordinanze etc..);

3. Potenziare le comunicazioni elettroniche nella prassi amministrativa dell'Ente;

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4. Migliorare le comunicazioni tra gli uffici;

5. Rendere maggiormente disponibili e condivise le informazioni gestionali;

6. Rendere maggiormente disponibili e condivise le informazioni utili a prendere decisioni nel governo dell'Ente;

7. Attivare gli indirizzi previsti dalle norme per la trasparenza e dal Codice dell'Amministrazione Digitale.

8. Cambiare il paradigma di gestione dell'infrastruttura informatica seguendo le linee di indirizzo dell'Agenda Digitale Italiana, indirizzandosi verso soluzioni in CLOUD.

Il processo di innovazione e riforma della Pubblica Amministrazione in atto prevede una forte semplificazione amministrativa e strutturale, con particolare attenzione alle possibilità di fornitura di nuovi servizi, grazie, soprattutto, alle grandi opportunità di comunicazione tra amministrazioni e cittadini garantite dalle tecnologie informatiche e dalle reti internet.

Passaggio strategico importante, all'interno del progetto, è quello di portare l'infrastruttura di rete ad un livello di affidabilità molto alto, per il cui adeguamento l'Amministrazione Comunale di Priverno si attiverà per aderire al Sistema Pubblico di Connettività (SPC).

La necessità di avviare servizi online per cittadini ed imprese, rende prioritario l'adeguamento dell'infrastruttura di rete cittadina, anche attraverso la predisposizione di collegamenti a internet ad alta velocità mediante Hot-Spot WiFi pubblici. Efficace, in tale direzione, potrebbe rivelarsi l'adesione dell'Amministrazione Comunale di Priverno al “Progetto Strategico Banda Ultralarga” autorizzato dalla Commissione europea: un decisivo segnale per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale europea, concernenti l’accesso a internet per tutti i cittadini "ad una velocità di connessione superiore a 30 Mb/s" e, per almeno il 50% della popolazione “al di sopra di 100 Mb/s”.

La parola “sperimentazione” per un Comune che cerca di avere una propria vocazione tecnologica – pur scontando le arretratezza dei Comuni medio-piccoli – è fondamentale. Citiamo, ad esempio:

Attraverso Instagram gli Enti possono promuovere il proprio territorio, con strategia e attitudine social, per ottenere il massimo dalla community. È allo studio una iniziativa che faccia di Priverno uno dei

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primi Comuni “sperimentatori” in tal senso.

Il Comune di Priverno, per via della sua attività istituzionale, sostiene, per le spese postali, dei costi (tariffa postale, lavoro, materiali di consumo) che l'utilizzo della Raccomandata Elettronica – servizio già acquistato dal Comune di Priverno, primo Comune in Italia ad avviare questa “sperimentazione” – è in grado di abbattere considerevolmente. Lo strumento fornirà un servizio gratuito per i cittadini del Comune di Priverno che intenderanno usarlo nelle comunicazioni verso l'Ente con vantaggi, per il cittadino, in termini di: tempo impiegato allo sportello (nullo); emissioni di CO2; semplicità (il mittente scrive la comunicazione, inserisce allegati, aggiunge destinatari e spedisce) – oltre che di costo. La soluzione, adottata in via sperimentale, è normativamente equivalente alla posta raccomandata, può influenzare in maniera positiva la vita dei cittadini, rappresentando il primum monvens per una sorta di rivoluzione culturale e sociale. La raccomanda elettronica potrebbe favorire l'impiego di nuove tecnologie da parte di una larga fetta della cittadinanza, riducendo il digital divide e garantendo tutti i vantaggi descritti in precedenza.

Digital Champion. Si tratta di una carica istituita dall’Unione Europea; ogni Stato membro può nominare un Digital Champion al fine di promuovere sul proprio territorio i benefici derivanti da una società digitale inclusiva. Digital Champion per l’Italia è il giornalista Riccardo Luna, il quale, in linea con la raccomandazione dell’Unione Europea di declinare la carica andando sul territorio (“going local”), ha deciso di nominare a sua volta un Digital Champion in ogni comune italiano: poco più di 8000. Così abbiamo deciso di dare pubblicità all’iniziativa: vorrei che anche il Comune di Priverno avesse un Digital Champion. Nessuno può avere la presunzione di poter fare tutto da solo, e anche Priverno ha bisogno di un “Digital Champion”. Il ruolo di un Digital Champion deve essere quello di “ambasciatore dell’innovazione”, deve aiutare i cittadini, le comunità e le imprese a sfruttare il potenziale di crescita dell’economia digitale. Deve inserirsi in una rete composta da altri digital champions, acquisendo competenze, da riportare sottoforma di buone prassi e attività “virtuose” nella propria città. Deve segnalare buone pratiche e problemi da risolvere, per aiutare l'Amministrazione a costruire, insieme, una Priverno dell’innovazione. Deve aiutarci a

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promuovere eventi di alfabetizzazione per azzerare il Digital Divide (cioè il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione come personal computer e internet, e chi ne è escluso) sul territorio perché nel 2015 non è più tempo di lasciare un pezzo di paese tagliato fuori dal futuro. Ed è con questo spirito che l'Amministrazione ha scelto di dare ampia pubblicità alla selezione, con un avviso pubblico.

18. CONCLUSIONI

In estrema sintesi, i dieci impegni programmatici prioritari su cui, in brevissimo tempo, l’Amministrazione dovrà concentrarsi e dare risposte fattive ai cittadini sono i seguenti:

1) Progressiva introduzione di un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, da accompagnare alla logica del riuso e della riduzione dei rifiuti all’origine (smaltimento oli esausti, compostaggio, abiti usati, micro-compattatori, etc.).

2) Risoluzione problema Multiservizi e miglioramento dell’offerta dei servizi socioassistenziali anche nell’ambito delle politiche dei Piani Sociali di Zona.

3) Miglioramento del servizio di spazzatura e pulizia delle strade, del decoro urbano, del sistema della viabilità e della manutenzione delle strade.

4) Riapertura dell’Area archeologica, di palazzo S. Giorgio, del Museo per la Matematica e valorizzazione del complesso di S. Martino. Spostamento degli uffici con apertura della nuova sede della Biblioteca Comunale presso il “Palazzo Vescovile” di S. Chiara.

5) Investimento straordinario su Fossanova, sia sul Borgo che sulle iniziative culturali in modo da renderla “attrattore culturale” e snodo cruciale dello sviluppo turistico del territorio.

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6) Approvazione dei Piani Particolareggiati e degli strumenti di pianificazione urbanistica.

7) Attivazione della Casa della Salute a Madonna delle Grazie e implementazione dell’offerta sanitaria sul territorio.

8) Riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico a cominciare da quello scolastico e dagli impianti sportivi, unitamente ad una manutenzione straordinaria del cimitero comunale.

9) Riqualificazione dell’area terminal, spostamento delle autolinee in zona Madonna delle Grazie, e realizzazione di aree di sosta in zona S. Benedetto e San Giorgio.

10) Messa in sicurezza del territorio soprattutto dal punto di vista idrogeologico.

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONECONSIGLIO COMUNALE n. 3 del 25 febbraio 2015

PARERI AI SENSI DELL'ART.49 DEL T.U. ORDINAMENTO EE.LL. D. Lgs. N. 267 DEL 18/8/2000 SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE AVENTE PER OGGETTO:

INDIRIZZI GENERALI DI GOVERNO - AGGIORNAMENTI

DIPARTIMENTO 1 – AA.GGPARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' TECNICA: FAVOREVOLE

Il Responsabile del Servizio data timbro f.to Avv. Alessandro IZZI

18 febbraio 2015

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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE IL SEGRETARIO GENERALE f.to Ing. Roberto ANTONINI f.to Avv. Alessandro IZZI

___________________________________________________________________________

REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art.124 D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267)

N. 392 Reg. Pubbl.

Certifico io sottoscritto Segretario comunale su conforme dichiarazione del Messo, che copia del presente verbale è stato pubblicato il giorno 19 MAR. 2015 all’Albo Pretorio ove rimarrà esposto per 15 giorni consecutivi.

IL MESSO NOTIFICATORE IL SEGRETARIO GENERALE f.to Avv. Alessandro IZZI19 MAR. 2015____________________________________________________________________________E’ copia conforme all’originale da servire per uso amministrativo.

IL SEGRETARIO GENERALE

Dalla Residenza Comunale lì, 19 MAR. 2015 Avv. Alessandro IZZI

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CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’ (art.134 D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267) Si certifica che la suestesa deliberazione è stata pubblicata nelle forme di legge

all’Albo Pretorio del Comune senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denuncie di vizi di legittimità, per cui la stessa è divenuta esecutiva ai sensi del 3° comma dell’art.134 D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 in data _________________.

IL SEGRETARIO GENERALE

lì, f.to Avv. Alessandro IZZI ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La suestesa deliberazione è divenuta esecutiva in data _________________ ai sensi

del 4° comma dell’art.134 D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.

IL SEGRETARIO GENERALE lì, f.to Avv. Alessandro IZZI

COMUNE DI PRIVERNO Provincia di Latina