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CONSIGLIO COMUNALE DEL 13 OTTOBRE 2015
SESSIONE STRAORDINARIA TEMATICA SEDUTA PUBBLICA APERTA
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Iniziamo con l'appello.
Dr. ALFREDO PALUMBO - Segretario Comunale
Facciamo l'appello per quanto riguarda la seduta pubblica aperta. Faremo un secondo
appello dopo.
[Il Segretario comunale procede all'appello per la verifica del numero legale - seduta
pubblica aperta]
Dr. ALFREDO PALUMBO - Segretario Comunale
I presenti al momento sono 13, gli assenti sono al momento Bassal, Bonagurio,
Bernardinello e Sinigaglia.
PUNTO N. 1
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 1 all'OdG: Presentazione alla cittadinanza della BEI (Baseline Emission
Inventory) relativa al PAES d'Area "Polesine Occidentale".
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Come scrutatori propongo Zampieri, Ghirardello, Borile.
Rinnovo i saluti al pubblico, ai nostri cortesi ospiti che hanno risposto all'invito, i saluti
allo studio Puam, che è il protagonista della serata perché è stato chiamato ad illustrare
il tema del Consiglio comunale aperto, che riguarda la Bei, la Baseline Emission
Inventory, che è il punto, per quanto riguarda il Paes, dove si è lavorato sia
nell'Amministrazione precedente che in quella attuale.
Salutiamo anche il Sindaco di Villanova.
Dicevo, saluto gli esponenti dello studio associato Puam, la dottoressa Paola Sartori,
Finotto Francesco e Meneghetti Alessandra, che saranno coloro che poi esporranno
l'ordine del giorno per quanto riguarda il Consiglio comunale aperto.
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E` solo una questione organizzativa, invito gli ospiti che sono stati invitati da noi a
partecipare, a mettersi nelle sedie all'interno del Consiglio comunale, ovviamente il
pubblico è nella sua posizione. Dopo di che vi chiedo cortesemente di presentarvi al
momento del vostro intervento, quando ci saranno delle domande da fare, qualche
osservazione che avete intenzione di porre ai nostri esponenti dell'ufficio Puam.
Non so se il Sindaco voglia fare un intervento di presentazione ulteriore o se vogliamo
passare direttamente la parola... se il Sindaco vuole fare il suo intervento, prego.
VIARO LUIGI - Sindaco
Credo che più che un intervento, farò solo alcune considerazioni, anche perché
veramente c'è un senso di gratitudine per i cittadini presenti, chi rappresenta le
associazioni, gli amministratori, perché non è facile con l'agenda che abbiamo trovare
spazio e tempo, però quando si lavora in squadra... non posso dimenticare che sono in
Consiglio comunale e qui uno è anche espressione di qualcosa. Quando si lavora in
squadra, e lo dico soprattutto magari a quei Consiglieri che vedo poco presenti alle
iniziative e poi è anche facile dire che il Sindaco si vede dappertutto, la Giunta si vede
dappertutto, ricordiamo che in questi due Consigli comunali ultimi, ma poi torneremo su
questo argomento nella parte che riguarda i lavori più avanti, perché non vorrei
esagerare... il problema è questo, la partecipazione quando diventa coinvolgimento… ed
è questo, dottoressa Sartori, che questa sera vogliamo, il coinvolgimento della nostra
comunità e delle comunità vicine. Abbiamo messo insieme il Comune di Lendinara con
altri Comuni, e poi magari nella presentazione li andremo anche ad elencare, in un
momento in cui il Paes sembrava quasi uno slogan pubblicitario di qualche marca di
prodotto, perché l'Assessore Santi ricorda benissimo che nel periodo finale del mandato
della precedente Amministrazione, quando lei era Assessore all'ambiente, quando si
parlava di Paes e si parlava di misure che riguardavano interventi sul risparmio
energetico, fonti alternative e sui vincoli e il rispetto delle norme, sembrava che il Paes,
questa parola, fosse una parola quasi magica. Invece grazie a quella scelta che abbiamo
fatto come Amministrazione comunale, partendo dall'Amministrazione precedente, con
questa Amministrazione che ha raccolto in eredità questo percorso, questa sera siamo
già a fare una prima constatazione delle analisi che sono state fatte, è una fotografia
della situazione non solo del comunità lendinarese, ma di un'area più vasta che riguarda
come Giacciano ed altri Comuni, (c'è anche il Sindaco di Giacciano oltre al Sindaco di
Villanova ed altri amici). Oltre a questo, devo dire anche che tra il pubblico questa sera,
che saluto, - e non dico i nomi e cognomi perché altrimenti sarebbe promozione - si è
recentemente concluso un corso per start-up, in questa sala consiliare, seguito dalla
branca operativa della Camera di Commercio nostra, delta lagunare ormai, perché
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Camera di Commercio di Venezia e di Rovigo, si è concluso la settimana scorsa una
serie di lezione sulle start-up e due amici che hanno frequentato questo corso questa sera
sono tra il pubblico perché vorrebbero impegnarsi sul fronte delle fonti rinnovabili,
energie alternative e quant'altro. Questo vuol dire che quando la comunità pulsa, quando
ognuno mette a disposizione della comunità le proprie potenzialità, sembra che dietro
l'angolo non ci sia niente, ma ci si mette in moto e poi per reazione succedono anche
queste cose.
Lascerei adesso la parola alla dottoressa Paola Sartori per l'illustrazione ed
eventualmente vediamo nel corso della serata, del dibattito e della presentazione...
perché Consiglio comunale aperto, tra l'altro? Consiglio comunale aperto per dare la
possibilità ai rappresentanti di associazioni di categoria, ai rappresentanti delle
istituzioni e quant'altro, alla stampa stessa, di potere intervenire. Questa sera non
dobbiamo votare nessuna delibera, la preoccupazione di dire che ci sono i numeri, c'è
una maggioranza, c'è un'opposizione, non è questo il tema della serata, il tema della
serata è di capirne di più, di farci coinvolgere, di capire che quando si parla di energia
non è una questione solo pubblica, è una questione pubblica ma è una questione privata,
quando si parla di inquinamento luminoso è una questione pubblica perché il Comune
deve seguire alcune regole e verificarne poi le conseguenze, ma anche il privato deve
stare molto attento, e capiremo poi dalla presentazione della serata. Per mettere in moto
questo sono state invitate le società sportive, il mondo della scuola, tutti gli stakeholder,
i portatori di interessi che possono insieme determinare quella curiosità e quella
necessità di approfondire e di capire e poi mettere in moto quella fase informativa che è
indispensabile. Senza comunicare è come non fare, la comunicazione diventa essenziale
e diventa essenziale anche quel gioco complementare di squadra attraverso il quale il
protagonista singolo diventa, insieme agli altri protagonisti, massa critica e comunità.
Questo è il nostro obiettivo, l'obiettivo non è di sfornare quintali di carta di progetti, e
poi Paola vi dirà i percorsi che stiamo facendo, come ci si colloca in questo tipo di
dinamica e di operatività nei confronti della Regione e nei confronti della Comunità
Europea, tutti ragionamenti che se si leggono ogni due mesi sulla stampa rimane traccia,
ma sembra sempre che sia una cosa terza che riguarda altri; invece questa sera vogliamo
fare percepire che è una questione che coinvolge noi stessi e coinvolge tutta la comunità,
la comunità col Paes e le comunità col Paes d'area. Avremo anche la possibilità, Paola,
di mettere a confronto, siccome il Paes è biennale come impostazione di lavoro, avremo
la possibilità di vedere da dove siamo partiti, vedere nel corso del biennio che tipo di
risultati sapremo raggiungere e non è che sia un concorso a premi, è una cosa che poi
definisce i famosi certificati bianchi, quindi anche vantaggi economici per le nostre
amministrazioni, oltre alla possibilità di accedere a forme di finanziamento che
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vedranno concretamente sul territorio interventi per quanto riguarda l'illuminazione
pubblica, risparmio energetico etc.. Questa sera col Paes completiamo di fatto un ciclo.
La volta precedente -e alcuni tra il pubblico erano presenti come cittadini - abbiamo
affrontato il tema del Picil, il piano di dell'illuminazione pubblica, che diventa
essenziale per questo percorso. Sono tutte tappe. Invito i Consiglieri ad avere questi
frammenti di notizia, questo percorso, a rispolverare queste informazioni, perché poi
entro il 15 di novembre dovremo essere pronti perché dovremo approvarlo. Quello che
questa sera viene presentato alla comunità e alle comunità poi entro il 15 diventerà una
delibera sulla quale ci confronteremo e sulla quale dovremo prendere provvedimenti.
Intanto buon ascolto e buona serata e ci ritroviamo dopo la presentazione.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Come anticipato, la parola alla dottoressa Paola Sartori per l'inizio dell'illustrazione.
Dr.ssa PAOLA SARTORI - Studio PUAM
Facciamo una piccola introduzione anche per aiutare chi partecipa forse per la prima
volta a questa tematica, a capire di che cosa stiamo parlando, molto brevemente. Che
cos'è il patto dei Sindaci? E` un impegno volontario, cambia il ruolo
dell'amministrazione pubblica, non è più statico, non è più un governatore che rimane
fermo a guardare, ma diventa assolutamente attivo e si prende un impegno, attraverso
una delibera del Consiglio comunale, per raggiungere alcuni obiettivi del famoso 20-20-
20, che sono stati imposti dalla Comunità Europea. Quello più famoso è la diminuzione
della CO2 entro il 2020 di una quota parte pari al 20% di un anno che viene preso a
riferimento. Non solo questo, è indispensabile fare un piano d'azione per l'energia
sostenibile, ossia avere una programmazione di quanto si andrà a fare negli anni, perché
il piano è solo il punto di partenza, come ci siamo detti tempo fa, un report biennale
costante, dobbiamo dire alla Comunità Europea ed ai nostri cittadini cosa stiamo
facendo, monitorando ogni due anni a che punto siamo arrivati e, cosa molto importante,
organizzare eventi come questo, dedicati, che servono a rendere sempre più partecipe la
comunità, a informare, a cercare di agire anche nella cultura delle persone.
Come funziona? Gli attori sono molti. Prima di tutto i Comuni aderenti, in questo caso
più Amministrazioni hanno aderito a questa iniziativa. Con quale scopo? Devono
aumentare il ricorso alle energie rinnovabili, migliorare l'efficienza energetica, cercare
di attuare programmi e pianificare il territorio per il risparmio dell'energia. Cosa molto
importante è la struttura di sostegno. Per quanto ci riguarda è la Regione Veneto, che ci
assiste, organizza eventi, ha messo a disposizione linee guida sulle quali rifarci per una
metodologia che sia per tutto il Veneto la stessa, e la Commissione Europea, che si è
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attivata per particolari strumenti di finanziamento, senza i quali difficilmente si
raggiungono alcuni risultati.
Regione Veneto: che cosa ha fatto nel 2014? Ha promosso una tipologia di Paes, che è il
Paes d'area, definito Joint Option 2 e il Comune di Lendinara, insieme ad altri Comuni,
ha scelto questa opzione. Perché? E` importantissimo. Il Comune di Lendinara, come
sappiamo, già nel 2012 aveva aderito al Patto dei Sindaci, elaborato un Paes singolo,
approvato tra l'altro a fine mandato, credo 2014. Succede questo: la Regione Veneto
mette a disposizione dei finanziamenti e promuove il Paes d'area, chiede al Comune di
Lendinara, che ha già fatto un percorso ben preciso, che ha scelto una metodologia, che
è stato premiato entrando in un progetto che si chiama Major in action, chiede al
Comune di Lendinara di essere da capofila, di guidare. Chi? I Comuni un po' più piccoli
che magari hanno difficoltà, non hanno un ufficio dedicato, non hanno il personale e
quant'altro. I Comuni vicini hanno accettato questa sfida e quindi Giacciano con
Baruchella, Ceneselli, Trecenta, Bagnolo di Po e Villanova del Ghebbo fanno parte del
Paes denominato Polesine Occidentale. Una cosa importantissima da dire è che hanno
collaborato, siamo riusciti a lavorare molto bene, in un anno siamo riusciti a fare il Paes
di tutta l'area, raccogliere dati, coinvolgere tecnici e politici, è una cosa importante, al di
là dei confini comunali. Questo li ha premiati perché in un anno siamo riusciti a
raggiungere risultati importanti.
Hanno sottoscritto il patto dei Sindaci e tutti quanti insieme hanno condiviso una
visione. Qual è? Di sviluppare un percorso di sostenibilità per il territorio coinvolto,
quindi di cambiare il modo di governare il proprio territorio. Come funziona questo
percorso? Sottoscrizione del patto dei Sindaci fatto nel 2014, ogni Consiglio comunale
ha fatto il proprio, dopo di che si è condiviso creando un'area comune. Si fa il Paes,
entro 12 mesi dall'adesione, invio del Paes alla Comunità Europea, che lo vaglierà, così
comincia l'attuazione delle azioni, anche se noi l'abbiamo già cominciata, una ricerca di
finanziamenti messi a disposizione in varie formule e maniere che poi andremo a
vedere, ed ogni due anni la reportistica, un'analisi per dire alla Comunità Europea dove
siamo arrivati e cosa stiamo facendo. Se non si rispettano gli impegni presi si viene
buttati fuori dal patto dei Sindaci. E` una cosa importantissima mettere azioni che siamo
certi di portare a termine.
Le fasi del Paes: prima parte, avvio del progetto. E` stato fatto l'anno scorso con gli
incontri tra i vari Sindaci, i vari tecnici e quant'altro, si è cercato di creare una struttura
che sia politica e tecnica all'interno di quest'area. Si è stabilita una strategia, una visione
comune, si è passati alla preparazione dell'inventario che questa sera vi facciamo vedere
con i risultati, per definire e pianificare le azioni per i prossimi 4 - 5 anni. Che cos'è
l'inventario delle emissioni? E` una fotografia dello stato attuale, ce lo siamo già detti
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nel caso di Lendinara, è una fotografia, capire il nostro territorio come consuma, quando
consuma, in che quantità, in che maniera, chi sono i nostri interlocutori. Si è scelto come
anno di riferimento il 2011, era l'anno in cui avevamo più dati disponibili certi, anche
perché - apro una parentesi - nel 2012 alcuni Comuni che appartengono all'area erano
terremotati, quindi non si potevano utilizzare quei dati, abbiamo scelto di analizzare
anche il 2013 per avere un trend del nostro percorso. Le principali fonti che abbiamo
analizzato sono tantissime, le vedete lì: il GSE, tutti i fornitori di energia dei vari
Comuni, il Ministero delle attività produttive, la Regione Veneto e quant'altro, tutti
analizzati per arrivare a costruire l'inventario delle emissioni il più vicino possibile alla
realtà. A livello comunale cosa abbiamo fatto? Dati reali dei consumi, bolletta per
bolletta, edificio per edificio, abbiamo contabilizzato nei minimi particolari per capire
dove andare ad agire domani. Abbiamo cercato di fare una fotografia del pubblico.
Quali sono gli aspetti che vanno valutati? Prima di tutto gli aspetti climatici,
l'andamento della popolazione, la pianificazione territoriale ed una mappatura
energetica, per creare un quadro conoscitivo. Dobbiamo capire dove siamo. Perché gli
aspetti climatici, ad esempio? Se promuoviamo le Fer, dobbiamo capire se, ad esempio,
il vento che c'è dalle nostre parti è in grado di spingere una pala eolica, questo non è il
caso, quindi non si proporre una pala eolica a Lendinara, si può proporre però un
fotovoltaico; quindi aspetti climatici per capire quali sono le nostre potenzialità; la
popolazione per capire gli immigrati ed emigrati, se stiamo aumentando, diminuendo e
quant'altro; pianificazione territoriale, perché ci sono più Comuni, ognuno dei quali ha il
proprio strumento di pianificazione e quindi vanno allineati e vanno concordati. Una
cosa molto importante è la mappatura energetica del territorio, dobbiamo capire se il
nostro territorio è energivoro oppure no.
Emissioni, quali sono i settori sui quali ci siamo concentrati? Trasporto, settore
produttivo e, molto importante, cosa che non c'era prima, l'agricoltura, che la Comunità
Europea ci ha permesso e ha messo come un'azione fondamentale soprattutto nel nostro
territorio polesano (prima non c'era) poi la residenza, i consumi energetici comunali e la
produzione locale di energia.
Qui abbiamo un riassunto dei primi risultati di area, quindi Comune di Lendinara,
Giacciano con Baruchella, Villanova del Ghebbo, Trecenta, Bagnolo di Po e Ceneselli.
Che cosa ci dice? Nella macchina comunale la scuola fa da padrone come consumi, è
sicuramente un asse prioritario di intervento, seguono gli impianti sportivi, gli uffici,
edifici pubblici etc.. Qui vi dicono le quantità, ma ancora non è specificato se queste
quantità sono usate bene o male. Illuminazione pubblica: vediamo tutti i Comuni,
Lendinara è quella che emette più CO2, ma per ovvi motivi, ha 2700 punti luce contro
gli 800 di Trecenta, è per questo motivo che è quella più energivora.
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Vi dicevo prima che abbiamo fatto un lavoro di datazione degli edifici. Che cosa è stato
fatto? Abbiamo sovrapposto cartografie dei vari anni, dal 1990 fino a date odierne, per
capire dal punto di vista energivoro come era la vostra residenza. Magari non vedete in
maniera precisa, però quello in rosso ha emissioni molto elevate, via via ci sono edifici
gialli ed edifici verdi che hanno un'emissione di CO2 più bassa. La residenza è
sicuramente uno dei punti fondamentali sui quali agire su tutto il territorio. Se non
ricordo male, è il 37% delle emissioni. Riteniamo assolutamente indispensabile, anche
in considerazione dell'analisi delle pratiche edilizie che abbiamo fatto degli ultimi 15
anni, promuovere azioni che vadano in questa direzione, quindi migliorare il quadro
conoscitivo del territorio e cercare di andare ad agire attraverso azioni che vi diremo più
avanti, quali il regolamento energetico edilizio e quant'altro, che vanno ad agire sulla
residenza. Dobbiamo trasformare quegli edifici rossi in edifici meno energivori.
Vedete invece qui gli edifici residenziali con i fattori più importanti di emissione, quindi
gas naturale, naturalmente il termico, il gas liquido, ma vedete una cosa che è
l'elettricità. L'elettricità nel vostro territorio è davvero molto elevata, è un consumo
elevato. Agire sull'elettricità diventa fondamentale. Con "legna" si intendono tutti i tipi
di materiale, pellet e quant'altro. Cosa si vede? Che il gas liquido è in percentuale
abbastanza forte, perché non tutto il territorio è metanizzato, abbiamo il territorio pieno
di case isolate, con un tessuto rurale forte e quindi la metanizzazione non arriva
dappertutto.
Edifici, attrezzature, impianti, terziario e agricoltura: l'agricoltura anche se in
percentuale emette meno degli altri settori, nel nostro territorio diventa di fondamentale
importanza. Quindi abbiamo scelto di agire con particolare attenzione in questo settore.
Qui li abbiamo divisi per categoria, riassumendo l'inventario delle emissioni, e potete
vedere che il 37%, che è quel verde molto intenso, sono edifici residenziali. Quello che
ha detto il Sindaco è fondamentale, da soli facciamo poco perché la macchina pubblica è
l'1% delle emissioni sul totale del territorio. Se tutti i Comuni e tutti gli amministratori
lavorano benissimo ed efficientano tutto quello che possono efficientare, raggiungiamo
l'1% del totale del 20% che dobbiamo raggiungere entro il 2020. Vanno assolutamente
coinvolti i cittadini e va coinvolto il mondo dell'agricoltura e degli imprenditori.
L'abbiamo diviso anche per fonte, quindi dove andiamo ad agire? Come vi dicevo
prima, elettricità (35%), seguita dal gas naturale (39%), diesel sono anche i trasporti,
quindi i consumi derivati sia dal trasporto privato che dalla macchina comunale. Al fine
di riuscire a farvi leggere meglio tutti questi numeri e tutti questi dati che cerchiamo di
riassumere, abbiamo scelto di farvi vedere alcuni indicatori energetici, condivisi con
l'Enea e col GSE, per dare una lettura critica dei dati e non solo dei numeri e delle
quantità, diamo una lettura critica, andiamo a vedere, visto che stiamo parlando di un
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Paes d'area, mettiamo a confronto le nostre scuole, mettiamo a confronto la nostra
illuminazione pubblica del territorio di Lendinara, di Villanova, piuttosto che di un'altra
area, sulla quale stiamo lavorando, che è quella di Adria, Gavello e quindi del basso
Polesine. Un esempio, indicatori dell'illuminazione pubblica: la media europea dei
kilowattora per abitante anno è pari a 50. Se qualcuno ha visto qualche immagine
dall'alto dell'Italia, può vedere che la nostra zona risulta molto, molto illuminata, al
contrario del resto dell'Europa. Che cosa ci dice questo indicatore? Che assolutamente è
indispensabile il piano per il contenimento dell'inquinamento luminoso, assolutamente
indispensabile agire sull'illuminazione pubblica dei nostri territori. Sono tutti superiori
alla media europea, ma tanto per darvi un'idea, in Italia la media è di circa 80, comunque
bisogna agire su questo settore.
Un altro indicatore per darvi una lettura, sono gli edifici scolastici: l'Enea ha messo a
disposizione uno studio fatto su 3000 scuole e di queste 3000 scuole ha valutato una
media di kilowattora di energia termica e di energia elettrica su alunno. Quel tratteggio
rosso che vedete è il valore calcolato dall'Enea e quindi attraverso questo indicatore
abbiamo potuto stilare una sorta di interventi prioritari da mettere nelle azioni di
pianificazione.
Emissioni pro capite: dove siamo noi? Il nostro territorio, tutti i nostri Comuni arrivano
a poco più di 4,5 ton. per abitante. La media nazionale è di 6,5 ton. per abitante. Tutto
sommato possiamo dire che non siamo molto inquinanti, però c'è molto da fare. Di
nuovo vi faccio notare la residenza, che ha un ruolo importantissimo e quindi che cosa
fare. Agire assolutamente per cambiare il comportamento delle persone. Lendinara ha
già fatto molte cose in questo anno e mezzo, l'impegno è stato grande, la nomina
dell'energy manager e quindi andare verso il risparmio energetico, la riduzione
dell'inquinamento, l'attuazione delle azioni del Paes, la riduzione degli sprechi, la
creazione di un ufficio energia, un bellissimo percorso che abbiamo condiviso con i
tecnici del Comune di Lendinara, ma anche con i tecnici degli altri Comuni, per cercare
di scambiarci informazioni e formazione, andare verso questa direzione tutti quanti. E`
un modo diverso di pianificare e di progettare. I tecnici e gli amministratori cercano di
capire questo mondo e di cambiare la governance del territorio. Poi c'è il Picil, fatto nel
Comune di Lendinara, ma anche in quasi tutti gli altri Comuni, credo solo Trecenta, se
non sbaglio, non l'abbia ancora fatto, indispensabile per creare una domanda, per andare
incontro a questa esigenza (senza sapere dove siamo non possiamo intervenire, è
fondamentale), lo sportello energia, che proponiamo su tutta l'area, che è stato attivato
con un progetto pilota a Lendinara. Vi posso dire che i nostri utenti sono
fondamentalmente cittadini che hanno problemi relativi alle bollette, ai contratti di
fornitura e quant'altro. Molto importante, - sembra banale ma non lo è - i cittadini fanno
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fatica a muoversi in questo mercato energetico e spesso vengono chiamati al telefono,
fanno contratti telefonici che li portano magari a spendere molto e a consumare molto;
gli utenti sono venuti allo sportello energia, abbiamo risolto alcune situazioni e di
conseguenza abbiamo proposto al Sindaco ed ai Sindaci degli altri territori di fare una
serata informativa relativamente a questo argomento, cioè leggere una bolletta elettrica e
del gas, capire questo mondo, anche perché probabilmente dal 2016 verrà tolto il
mercato di salvaguardia, quindi significa che saremo tutti a libero mercato, un po' come
la telefonia, tanto per fare un esempio, quindi chiunque vi proporrà i prodotti più
svariati, però leggere e sapersi muovere in questo mondo è difficile. Sarà una serata di
due ore, dove informiamo e spieghiamo ai cittadini come leggere una bolletta, come fare
i contratti, perché fare i contratti in questo modo, crediamo sia molto importante.
Altre cose che sono state fatte, anzi in via definizione: il regolamento energetico
edilizio, e vi ho fatto vedere prima che la residenza è il 37% e dobbiamo agire lì, dare
una regolamentazione, avere lo strumento per far sì che gli uffici possano andare a
regolamentare e a promuovere l'efficienza energetica verso il cittadino, senza aumentare
i costi, questo è fondamentale, per gli utenti, quindi un cambio comportamentale che
non va ad influire sul costo; un'informatizzazione delle utenze, che stiamo facendo in
tutti i Comuni dell'area, avere chiaro e immediato il consumo, le anomalie, che cosa
andiamo a pagare, dove stiamo consumando, perché stiamo consumando così tanto etc.;
il passaggio ad energia verde, che è stato fatto, nel caso di Lendinara è esclusivamente
da idroelettrico, l'abbiamo richiesto, la casa dell'acqua, che funziona molto bene,
abbiamo raggiunto i 500 litri al giorno; fate conto che abbiamo supposto che una
famiglia acquisti l'acqua al supermercato e quindi un risparmio di circa 120 euro a
famiglia in termini di denaro, ma c'è anche un risparmio di CO2 dovuto al mancato
utilizzo della plastica, i trasporti e quant'altro. Altra cosa molto importante è l'adesione
ad un progetto della Comunità Europea, che si chiama Major in action, Sindaci in
azione, che ci ha visti con Lendinara protagonisti e con Bagnolo di Po. Questo ci ha
permesso di coinvolgere tutti gli altri Comuni. Di che cosa si tratta? Siamo stati
premiati, come ci è stato detto, perché abbiamo lavorato bene, solo 15 Comuni veneti
sono stati ammessi al progetto; questi Comuni veneti possono partecipare ad una rete di
condivisione di buone pratiche, migliorarsi, che è fondamentale, e alcune azioni di
cambio comportamentale verranno finanziate da questo progetto. E` una crescita
continua, uno scambio di problemi e soluzioni, con una rete di 12 Comuni veneti, ma di
altri Comuni, quali Genova, il Comune di Barcellona etc..
Qui vi riassumiamo alcune delle azioni. Abbiamo messo tutte le azioni di area e le
azioni singole del Comune di Lendinara. Altre azioni - e ci sono qua i Sindaci degli altri
Comuni - sono ancora al vaglio e saranno integrate con le singole azioni dei Comuni,
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perché il Paes d'area prevede alcune azioni assolutamente di area, condivise, altre azioni
singole per Comune. Ve ne cito alcune tra queste, che abbiamo già fatto, alcune a
Lendinara, quali: interventi sulla scuola Baccari, la metanizzazione della scuola Baccari,
e queste sono relative agli edifici comunali, interventi di efficientamento della scuola
media, abbiamo iniziato un audit energetico della scuola per capire quali interventi
saranno fondamentali domani, prepararci nel caso dell'uscita di bandi e non trovarci
impreparati su queste cose, arrivando in ritardo o di corsa. Audit energetici vengono fatti
abitualmente su 12 edifici del Comune di Lendinara e su molti edifici anche di altri
Comuni. C'è poi l'acquisto di energia certificata che abbiamo promosso nel Comune di
Lendinara e stiamo promuovendo negli altri Comuni.
Per quanto riguarda invece il residenziale e il terziario vi vorrei fare un piccolo appunto
che riteniamo fondamentale, che è il passaggio ad energia verde per quanto riguarda il
privato. Abbiamo ipotizzato una percentuale bassissima in questo caso e come potete
vedere il risparmio è tantissimo, parliamo di 3700 ton.. Molti cittadini non sanno che
possono fare una scelta consapevole e sostenibile, che è quella di comperare energia
verde. Non costa di più, abbiamo fatto dei conteggi e mediamente al massimo in un
anno possono spendere le famiglie 4 o 5 euro di più, comperando energia verde, quindi
ha un valore insignificante, ma questo può cambiare davvero molto sul nostro territorio.
Stessa cosa per il mondo del terziario e dell'industria. Il regolamento energetico edilizio
è fondamentale, abbiamo proposto al Comune di Lendinara ed agli altri Comuni una
sorta di buone pratiche, consigliate ai nostri cittadini, per mettere in evidenza che con
alcuni accorgimenti si può assolutamente diminuire il dispendio di energia:
l'orientamento degli edifici, alcuni meccanismi per sfruttare la luce naturale e
quant'altro, per poi passare ad azioni che sicuramente hanno un costo, ma vengono
consigliate e spiegate e nessun cittadino è obbligato a fare. Verrà premiato se
intraprenderà un percorso importante di efficienza energetica, stiamo studiando quali
possono essere gli sgravi fiscali o prodotti che le banche mettono a disposizione e
quant'altro, ma non verrà obbligato.
Sportello energia intercomunale: visto quello che sta succedendo a Lendinara, tutte le
altre Amministrazioni sono favorevoli per riuscire ad agire sul cambio comportamentale
dei propri cittadini. La riqualificazione energetica del residenziale esistente: in tutta
l'area abbiamo contabilizzato circa 70 interventi di riqualificazione degli edifici,
possibili, e quindi puntiamo su questo.
Illuminazione pubblica: che cosa abbiamo già fatto? Acquisto energia, il Picil che
abbiamo appena adottato, che porterà ad un progetto di riqualificazione
dell'illuminazione pubblica del Comune di Lendinara, azione condivisa in tutti gli altri
Comuni, in ogni Comune c'è un intervento di riqualificazione e poi la sostituzione delle
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lampade votive nei cimiteri. Nel caso del Comune di Lendinara praticamente siamo
all'80% di sostituzione e così via anche in alcuni Comuni. Alcuni l'hanno fatto
completamente, alcuni lo stanno facendo.
Altre azioni fondamentali, a nostro avviso: gruppo di acquisto per i cittadini. E` una
cosa un po' complicata in alcuni casi da fare, ma molto importante: se ci mettiamo
insieme possiamo acquistare a prezzi più vantaggiosi e risparmiare energia. Legato a
questo c'è un altro progetto che si chiama Rete Efficiente o Gruppo di acquisto
finanziario, in quanto abbiamo presentato ad alcune banche la possibilità di finanziare i
cittadini che raggiungono una determinata efficienza energetica. Andiamo a cambiare il
prodotto che fino ad oggi le banche avevano proposto, ad esempio: premio chi fa il
fotovoltaico e do un finanziamento possibile di ics; no, noi abbiamo chiesto di
finanziare l'efficienza energetica, in qualunque modo venga attuata dai nostri cittadini.
Questo perché? Perché passiamo il ruolo di controllore, se così si può dire, all'ufficio
tecnico del Comune, il quale attraverso il regolamento energetico edilizio può far sì che
il cittadino abbia una sorta di punteggio di efficienza che può utilizzare per andare a
richiedere poi un finanziamento alle banche, che stanno studiando (siamo già andati più
di una volta) dei prodotti ad hoc da allegare ad alcune azioni del piano. Aspettiamo e
vediamo che cosa ci proporranno.
Un altro aspetto importante sono gli eventi sostenibili, come questo, come quello che
faremo, credo, a fine novembre, primi di dicembre, di informazione sulle bollette, il
Farmer market, che in questo caso proponiamo in maniera un po' differente dal solito,
diciamo che secondo noi l'acquisto al famoso chilometro zero è di difficile attuazione ad
oggi, visto il modo di vivere dei ognuno di noi. Una cosa che abbiamo visto che
funziona nel trevigiano e in molti Comuni, è creare all'interno dei siti delle varie
Amministrazioni comunali una sorta di mercato virtuale del chilometro zero, dove il
cittadino può acquistare i prodotti, farsi un cestino, chiamiamolo così, a chilo, 15 chili,
20 chili etc., di frutta, verdura, prodotti locali, acquista direttamente da una rete di
fornitori, i quali mettono a disposizione i loro prodotti che devono avere alcune
caratteristiche. Cerchiamo di portare direttamente a casa della gente le cose del nostro
territorio, perché difficilmente facendo il chilometro zero, quindi una giornata in un
Comune, riusciamo ad arrivare a tutti. Vanno bene tutte e due le cose. Questa secondo
noi può essere una nuova chiave di lettura.
Mondo dell'agricoltura. Qui veniamo aiutati dal PSR, dalle misure del PSR, che
finanziano quest'anno alcuni interventi importanti. Per quanto riguarda la pubblica
amministrazione vi cito la forestazione urbana, mentre per quanto riguarda il privato il
rimboschimento di territorio agricolo oppure le infrastrutture a verde. In che cosa
consiste? Sostanzialmente viene finanziato al 100% un rimboschimento con piante che
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vanno dai 12 anni in su, vengono finanziati al 100% questi progetti di rimboschimento,
tranne l'Iva, e viene finanziata anche la manutenzione per alcuni anni. Le
amministrazioni pubbliche che hanno dei territori di risulta, territori inutilizzati, area a
verde, piste ciclabili e quant'altro, potranno usufruire di questa misura del PSR per
piantare degli alberi. Stessa cosa i privati. Il protocollo di intesa con le associazioni
agricole diventa, Sindaco, fondamentale per riuscire ad attuare queste azioni,
assolutamente fondamentale. Dopo questa riunione ci saranno altre riunioni direttamente
con le associazioni di categoria e quindi con gli agricoltori per capirci, per parlarci, per
trovare il modo di andare avanti su questo percorso.
Educazione alla scuola, importantissima: abbiamo contattato tutti i dirigenti scolastici
dell'area e abbiamo proposto alcuni progetti. Ve ne cito alcuni: l'energy manager junior,
che è quello che attualmente sembra il più facile da attuare, finanziato dalle società che
ci forniscono l'energia, quindi non a carico del Comune, faremo una giornata di
formazione ai ragazzi di terza media, visto che è programma di terza media e
spiegheremo loro come risparmiare energia all'interno della loro scuola, li metteremo un
po' in gara per vedere chi riesce in percentuale a risparmiare di più. Questa cosa
l'abbiamo già fatta in una scuola di Rovigo, ha funzionato, i ragazzi portano a casa un
bagaglio e cominciano a risparmiare anche a casa, imparano a leggere le famose bollette,
imparano a gestire la propria scuola, dal chiudere le finestre, spegnere le luci, chiudere i
rubinetti etc.. Altra cosa, il chilometro verde, che abbiamo proposto, una sorta di
piedibus che vorremmo attivare, ossia andremo a premiare chi percorrerà più chilometri
a piedi tra le varie scuole dell'area ed anche in competizione con l'area del basso
Polesine. Una giornata andrà a convogliare tutte le iniziative, e ce ne sono altre, l'orto in
condotta, la festa dell'albero, poi ogni Amministrazione pubblica ha le sue; le metteremo
tutte insieme per una giornata conclusiva, per far sì che i ragazzi si incontrino, si
parlino, si scambino opinioni, esperienze e quant'altro e premieremo chi avrà raggiunto i
maggiori risultati di efficienza energetica.
Settore industriale: in questo caso per l'anno 2016/2017 prima di tutto vorremmo capire
chi abbiamo davanti e quindi un censimento delle industrie energivore e un
coinvolgimento. Ancora non è stato fatto, lo faremo, è una delle prime azioni,
promuovere anche per loro il passaggio ad energia verde.
Per quanto riguarda invece i trasporti comunali, come vi dicevo prima, il nostro
territorio è diffuso, abbiamo un'estensione molto elevata, con una densità bassissima e
quindi diventa difficile promuovere un trasporto pubblico, non c'è la domanda, non si
può proprio fare, non ci sono gli elementi per farlo, però possiamo proporre iniziative
come il piedibus o bicibus o realizzare dei percorsi ciclopedonali, ce ne sono già molti,
unire questi percorsi per spostare la domanda, cioè per far sì che la gente li utilizzi
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anche per recarsi al lavoro. Gli spostamenti nel vostro territorio ci sono, ce ne sono già
molti in bici e quindi è da accogliere questo invito ed aumentare questa potenzialità.
Altro aspetto, la produzione locale di energia, diffusione di fotovoltaici, abbiamo messo
un registro degli impianti fotovoltaici che oggi non esiste, per capire nel nostro territorio
chi c'è, che cosa sta facendo e come si sta muovendo e promuovere questo tipo di
iniziative.
Scusate, faccio una piccola parentesi. Che cos'è il PSR? Che cosa sono i POR e FESR?
Tutte le azioni che avete visto sono finanziabili, non abbiamo messo azioni che non
possano essere finanziate. Questi due tipi di fondi, uno rivolto al programma di sviluppo
rurale e quindi al mondo dell'agricoltura, e l'altro invece è un programma operativo
regionale con un fondo europeo di sviluppo, cosa fanno? Sostengono iniziative legate
alla qualità della vita, alla sostenibilità e quant'altro, in particolare l'asse 4, nel quale
sono stati convogliati molti milioni di euro, per fortuna nostra, da spendere. Quindi ben
venga questa cosa e noi siamo pronti ad andare a prenderci un po' di soldi in Comunità
Europea con le azioni che vi abbiamo elencato finora. Dove siamo arrivati? Riduzione
di almeno il 20% delle emissioni di CO2 rispetto all'anno base 2011; le emissioni del
2011 sono di 98.000 ton. circa. Nel 2013 si sono abbassate a 88.000, è innegabile che
non è dovuto ad interventi di efficienza energetica e basta, ma purtroppo anche alla crisi
economica e quindi alla chiusura di alcune attività. L'obiettivo al 2020 è arrivare a
78.000 ton. di CO2. La cosa fondamentale è che questo obiettivo è possibile
raggiungerlo solo con le azioni, con il lavoro, non abbiamo inserito in questa
contabilizzazione l'energia rinnovabile. Questa è solo una diminuzione di CO2. Vedete
questi numeri non ancora definitivi perché stiamo aspettando alcune azioni dei Comuni
che fanno parte dell'area e quindi Villanova del Ghebbo, Giacciano, Trecenta e
quant'altro. Questa è la peggiore delle ipotesi, se si può così definire, e raggiungiamo
assolutamente l'obiettivo al 2020. Già al 2015, come potete vedere, abbiamo fatto un
percorso interessante, arrivando a circa meno 10,5%. Ancora strada dobbiamo farne e
impegnarci, questo è solo l'inizio, dobbiamo ridurre un altro 9% nei prossimi anni e
quindi siamo qui.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Adesso, come avevamo anticipato, la parola andrà a chi vuole intervenire e fare qualche
domanda, perché magari è più esaudiente, anzi la presentazione è stata assolutamente
esaudiente, ma comunque qualche domanda da parte degli invitati e dei Consiglieri
comunali stessi penso possa esserci ed è giusto che ci sia. Lascerei spazio intanto a chi è
stato invitato stasera, quindi alle istituzioni dei Comuni d'area, le associazioni di
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categoria. Vi pregherei solo di presentarvi nel momento in cui volete fare la domanda
proprio per verbalizzare il vostro intervento.
Apro gli interventi, se ci sono domande da parte vostra.
GILBERTO DESIATI - Sindaco di Villanova del Ghebbo
Un aspetto sull'ultima slide, un pensiero da cui scaturisce anche una domanda: non può
essere un'azione andare contro una crescita dell'economia del territorio. Mi spiego. Nel
momento in cui ci siamo posti un obiettivo di CO2 e nel momento in cui ci dovesse
esserci - lo speriamo tutti - una ripresa delle attività economiche, c'è la possibilità
successivamente di andare a compensare questo sviluppo di attività economiche sul
territorio con gli obiettivi di CO2 che ci siamo posti?
Dr.ssa PAOLA SARTORI - Studio PUAM
Assolutamente sì, questa cosa viene considerata a livello di Comunità Europea, anzi uno
degli obiettivi del Paes è cercare di mettere in moto l'economia del territorio, quindi ben
venga se un più CO2 deriva da una possibile apertura di qualcosa o miglioramento etc..
Viene assolutamente tenuto conto, si contabilizza. Faccia conto che comunque la CO2 è
pro capite, è contabilizzata pro capite e viene contabilizzata in funzione di quello che
sarà il futuro, quindi ne terremo conto. Speriamo che ci sia questo problema e questo
conto nuovo da fare.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Qualche altro intervento da parte degli ospiti?
SPERANDIO MARIELLA - Sindaco di Giacciano con Baruchella
Visti così, gli obiettivi sembrano facilmente raggiungibili, però secondo me per arrivare
veramente a quegli obiettivi ci sarà molto da lavorare. Anche partendo da noi come
Amministrazione, vedevo che Giacciano con Baruchella sull'illuminazione pubblica ha
la torre quasi più alta, insieme a Bagnolo. Abbiamo lavorato tanto per avere una
illuminazione il più possibile sul territorio, perché ce lo chiedono i cittadini, è una
questione di sicurezza, soprattutto per le zone fuori dal centro abitato. Dire adesso di
fare un passo indietro, non è facile. Poi facevo altre considerazioni, lì c'è il piedibus, il
bicibus, ho visto tutte quelle cose, ma nei nostri territori, soprattutto di campagna, dove,
come diceva lei, la densità è molto bassa, tanti sono lontani dalla scuola o dai centri
abitati, è quasi impossibile. Comunque occorre fare uno sforzo. Alcune cose secondo
me si possono raggiungere, alcuni obiettivi. Penso alla casa dell'acqua, che avevo
proposto nel mio Comune ancora anni fa e ho dovuto stare zitta subito perché vado a
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scontrarmi con gli interessi di quelli che comunque ci lavorano vendendo l'acqua
minerale. Bisogna prima di tutto essere convinti noi amministratori e poi occorre uno
sforzo per fare capire ai cittadini che se si raggiungono certi obiettivi, questo sarà per il
bene di tutti.
Basta, non avrei altre cose da dire. L'impegno noi ce lo mettiamo.
Dr.ssa PAOLA SARTORI - Studio PUAM
Vorrei solo sottolineare questo, che prima di tutto per quanto riguarda l'energia elettrica,
come abbiamo detto prima, ogni Comune politicamente sceglie quale strada fare, ma il
passaggio ad energia verde riduce la CO2 al cento per cento, indipendentemente da
quanto abbiamo illuminato il territorio. Qui non parlo di inquinamento luminoso, parlo
proprio di riduzione di CO2.
Per quanto riguarda piedibus e bicibus, per il Comune di Lendinara sicuramente è una
cosa da attuare; per i Comuni più piccoli abbiamo pensato al chilometro verde. E` certo
che è più difficile fare un piedibus in un Comune come Giacciano con Baruchella,
perché ha una conformazione diversa, però si può pensare ad un chilometro verde, cioè
ad un cambio comportamentale dei ragazzi che devono semplicemente avere la voglia di
andare, se possibile, a piedi o in bicicletta a scuola. Diventa una gara ed agiamo in
questo modo. Non tutte le azioni sono per tutte le Amministrazioni, naturalmente sono
calate poi sulle potenzialità di ognuno di voi. Questo è quanto. Nel caso di Villanova,
visto che l'abbiamo qui, c'è una strada particolare che porta (lo so perché ho insegnato a
Villanova) i ragazzi a scuola, in quella strada ha senso agire con un percorso per invitare
i ragazzi a farlo a piedi o in bicicletta, che magari oggi non fanno perché la vedono un
po' più pericolosa. Per ognuno di voi viene pensato un progetto differente, anche se la
finalità è la stessa.
MOSE' GHEDINI - Vice Sindaco del Comune di Ceneselli
A parte le battute, buonasera a tutti e grazie dell'invito del Sindaco.
Non ho particolari domande, però voglio rafforzare l'impegno e quello che è stato detto
questa sera, perché prima dobbiamo essere convinti noi amministratori e penso che su
questo dobbiamo seguire - non lo dico perché sono a Lendinara - quello che ha fatto
Lendinara in questo percorso. Non sto qua a dire del piedibus o bicibus, questi
sicuramente non sono per l'abbattimento, ma sono per iniziare a far capire ai giovani ed
ai bambini l'educazione ambientale. Lasciare a casa la macchina o lasciare a casa i
mezzi sicuramente è un primo segnale. E` un segnale da percorrere nelle scuole. Perché
le scuole? Perché dove ci sono i giovani, dove ci sono i bambini, c'è il futuro. Noi
magari siamo già più... non so se i dati siano facilmente raggiungibili o meno, saranno
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facilmente raggiungibili se ci crediamo noi in primis e dobbiamo essere accattivanti ed
andare a stimolare la popolazione, le nostre comunità, perché lì dobbiamo intervenire,
perché come diceva prima Paola Sartori, se facciamo i bravissimi, se diventiamo dei
geni come amministratori o come Amministrazioni comunali, arriviamo all'1%.
Dobbiamo essere incisivi sulle nostre comunità. Sicuramente se lavoriamo in rete e
lavoriamo insieme, credo che come solitamente succede, quando si fa squadra, si lavora
e si ha unità di intenti, si arriva ai risultati e si arriva al successo. Credo che questa sia la
strada giusta da percorrere.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La ringrazio. L'intervento del vice Sindaco Ghedini avvalora quanto detto
nell'esposizione.
Vediamo se ci sono altri interventi. Se non ci sono interventi, apriamo alle domande dei
Consiglieri stessi per approfondire ulteriormente la presentazione della dottoressa
Sartori. Qualche Consigliere o qualche altro ospite vuole intervenire?
STEFANO BORILE - Consigliere
Buonasera a tutti e soprattutto agli ospiti che sono venuti a farci visita.
Ringrazio la dottoressa per la presentazione che è stata estremamente chiara. Vorrei fare
un paio di domande. L'inventario base delle emissioni è riferito al 2011. Questo
inventario base mi sembra di capire nel Paes che sia riferito ai confini comunali. Dico
bene?
Dr.ssa PAOLA SARTORI - Studio PUAM
Di tutta l'area.
STEFANO BORILE - Consigliere
Di tutta l'area, perfetto. Quindi vuol dire che mettendo insieme le CO2 all'interno di
quest'area, abbiamo 98.000 ton. nel 2011. La domanda che poi ci siamo anche posti in
Commissione, alla quale vorrei avere una risposta esauriente, è questa: nel 2011 sia in
Bagnolo che in Lendinara non erano presenti, come sappiamo, i famosi impianti a
biomassa. Questi impianti a biomassa - chiariamo un aspetto - sono impianti che
ricevono della biomassa; la biomassa che è relativa e persiste sul territorio non la
consideriamo perché che venga bruciata o che si decomponga sul campo, la CO2 è
sempre quella e credo che su questo siamo tutti d'accordo. Mi voglio riferire invece alla
biomassa che viene dall'esterno. Siccome sappiamo che possiamo spingerci fino a 70
km. dal punto di utilizzo, è ovvio che un bilancio di massa mi indica subito che la
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quantità di CO2 che nel 2011 avevo all'interno del mio territorio, nel 2013-2014 non è
più la stessa, perché ne ho importata. Dico bene? Credo di pensare di sì dal suo cenno.
Vorrei capire: questi impianti con questo criterio di importazione di biomassa li
consideriamo come CO2 aggiuntiva o in qualche modo - e non ho capito come - si può
compensare? Questa è la prima domanda.
La seconda domanda è questa, ed è sempre relativa agli impianti. Il fatto che si
compensi - adesso mi spiegherà - una CO2 che viene importata nel territorio, è, per così
dire, una compensazione legale, però dobbiamo considerare che il fatto che sono in
grado di compensare un'emissione dal punto di vista legale, questo non vuol dire che io
stia all'interno del mio territorio creando delle condizioni ottimali dal punto di vista
dell'inquinamento, perché facendo riferimento all'intervento del Sindaco di Villanova,
perfetto che mi cresca lo sviluppo economico e che mi arrivino più industrie possibili,
perfetto che dal punto di vista del Paes riesca a compensarlo con sistemi legislativi, ma
se mi trovo 25 impianti che mi producono CO2 e che producono inquinamento, sarò a
posto dal punto di vista del Paes, ma avrò delle problematiche sanitarie ed ambientali.
Vorrei un chiarimento anche su questo, se c'è un limite anche nella compensazione della
CO2.
Dr.ssa PAOLA SARTORI - Studio PUAM
Vorrei fare una precisazione, che è questa. Per quanto riguarda le biomasse, la Comunità
Europea ci dà - cerco di essere semplice - dei calcoli da fare anche per detrarre i
possibili valori di CO2 derivanti dal trasporto. Nel calcolo che lei ha visto qui, abbiamo
posto il trasporto al massimo mettendo la condizione peggiore possibile per tutti gli
impianti, detraendo il più della CO2 e il meno di quello che deriva dal possibile
inquinamento del trasporto, della filiera e quant'altro. Di questo ne abbiamo tenuto
conto.
Cosa fondamentale è che nei numeri che lei vede, cioè nel raggiungimento degli
obiettivi, abbiamo eliminato completamente, per volontà in questo caso di Lendinara, gli
impianti di biomassa. Ci è stato chiesto di aumentare l'asticella e di raggiungere gli
obiettivi usando azioni che non riguardano la biomassa. Quel 9,5% che lei vede lì, sono
azioni che non riguardano biomassa e non riguardano Fer, le abbiamo proprio tolte.
Questo perché? Perché attualmente sull'aumento della produzione di energia rinnovabile
nel territorio, come vede, c'è scritto più 100%. La Comunità Europea prevede un
aumento del 20% nel 2020. Voi siete già al 100%. Questo perché c'è, come diceva lei,
un impianto a Bagnolo di Po importante, molto grosso, che produce molti megawatt di
energia elettrica. E` stato tolto dalla contabilizzazione, anche se, ripeto, la Comunità
Europea prevede che venga inserito. Siamo andati incontro alle vostre esigenze. Non c'è
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un limite però, non esiste un limite, perché la biomassa è normata dalla Regione, dal
piano per l'energia della Regione Veneto. In realtà non c'è un limite, un Comune non ha
un limite, è una scelta e in questo caso il Comune di Lendinara ha scelto di non mettere
impianti a biomassa o di non puntare sugli impianti a biomassa nella maniera più
assoluta, ma di puntare sul territorio, sulla residenza e su altre azioni. E` una scelta
politica. Non so se ho risposto. Solo con la biomassa noi avremmo raggiunto l'obiettivo
del 20%, però il Paes non dice: dovete diminuire la CO2 del 20% e basta, dice dovete
diminuire la CO2 del 20% utilizzando e provocando un'azione in tutti i settori, quindi
residenza, trasporti etc.. Così abbiamo fatto, eliminando, le ripeto, nel conteggio la
miglioria - tra virgolette - della biomassa.
BRONZOLO MATTEO - Consigliere
La mia non è una domanda, è più che altro una sensibilizzazione, se vogliamo. Si parla
sempre di area vasta, siamo in un periodo in cui si parla sempre di fusioni e di
governance del territorio. Volevo cogliere l'occasione perché già attraverso il percorso
del Paes negli anni passati a Lendinara abbiamo raggiunto questo obiettivo Approvo in
maniera totale la scelta di abbandonare come soluzione per la riduzione della CO2 gli
impianti in particolar modo a biomasse, però sarebbe interessante ragionare a livello
intercomunale, con i nostri vicini, i nostri soci di percorso, nell'attuare questo
regolamento ambientale che abbiamo adottato a Lendinara, perché se è vero che non c'è
un limite e che quindi, tra virgolette, siamo soggetti ad una normativa regionale, è pur
vero che le scelte e i disagi che vengono a creare questo tipo di impianti nel territorio li
subiamo in primo luogo noi politici territoriali, Consiglieri comunali, Sindaci in
particolar modo delle aree. Se fosse possibile magari mettere in comune anche questo
tipo di regolamento, sarebbe una bella cosa.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Non era una domanda, quindi apriamo ad altre domande che possono venire
dall'assemblea. Ci sono altri interventi?
Se non ci sono altri interventi, lascio la parola al Sindaco.
VIARO LUIGI - Sindaco
Saluto anche il Presidente del Gal Adige che ci ha raggiunto, che era a Fratta e ne
approfitto, tra l'altro, per dire che martedì prossimo alle ore 18 in biblioteca ci sarà una
tappa ulteriore del Gal, quindi chi è stakeholder, portatore di interesse, è invitato, oltre al
fatto che l'incontro è aperto, non è che se viene un cittadino lo mandiamo via.
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E’ straordinaria la difficoltà con la quale ci avviciniamo a questi temi. Si avverte perché
ad un certo punto ho chiesto a Francesca di riaccendere le luci perché notavo che c'era
un rallentamento del nostro battito e quindi temevo per la continuazione dell’incontro!
Ci scherzo sopra, ma dagli interventi, l'ultimo quello di Matteo che parla di area vasta...
ieri sera c'erano diversi Sindaci nel nostro ufficio, una decina di Sindaci e di
Amministrazioni, (questi attorno, logicamente, Lendinara, Badia, Villanova, Lusia,
Fratta, San Bellino, Pincara), con i quali stiamo cercando di capire, c'è la necessità di
impostare un lavoro su un'area vasta. Questo cozza in maniera assordante col fatto che
in una comunità come Lendinara su questi temi dobbiamo alzare il tiro. So ad esempio
che questa sera il mondo della scuola è impegnato in Consiglio di istituto. Però è chiaro
che questa sera è una tappa. Avremo altri momenti successivi. Se la partecipazione - e
stasera state partecipando - non diventa coinvolgimento, ne possiamo fare di serate
come queste, ma non raggiungiamo l'obiettivo di essere parte attiva in un percorso dove
il tecnico si abbina a quella passione civica che è indispensabile per fare quell'azione sul
territorio inevitabile. Se il rispetto delle regole, e ne approfitto per dire che venerdì
mattina ci sarà un convegno al Ballarin... so che di mattina, di venerdì, la gente lavora,
ma chi è libero può venire. E` sul rispetto delle regole. Se penso che le regole siano fatte
per gli altri e non siano fatte anche per me, e questo lo pensa ognuno degli abitanti di
Lendinara, che rispetto delle regole vogliamo raggiungere? Paola, tu ti spolmonerai...
Quindi dobbiamo pensare che dal Consiglio comunale, - e ringrazio veramente i
colleghi che hanno partecipato degli altri Comuni ed anche le associazioni - da questa
progettualità che deve essere diffusa, dal concetto che il Paes non è cosa altrui, si deve
arrivare - Marco, ho tanta fiducia nel fatto che i giovani si avvicinano alla cosa pubblica
- a quell'idea di formare per trasformare. Questa serata è una serata tipica per scuotere
un po' le coscienze, tirarci un po' la giacca, pensare che se continuo a scaricare
sull'Adigetto e non ho il collegamento con la fognatura, - lo cito come esempio, per non
offendere nessuno - posso immaginare che gli altri abbiano il dovere di rispettare le
regole? Se non facciamo questo salto di qualità, che ci porta a sentirci tutti legati gli uni
agli altri e se uno cade cadiamo tutti, se uno resta in piedi rimaniamo in piedi tutti, non
ci sarà mai quel raggiungimento dell'asticella ad un livello superiore. Pertanto potremmo
continuare a progettare, ma sarà una progettualità vana, inutile. Attraverso queste azioni
invece (Paola vi ha anticipato che il mese prossimo faremo un incontro pubblico), il
tentativo, la volontà è quella di darci un colpetto col gomito reciprocamente tutti e fare
quella catena umana che una comunità deve fare. Poi su scala intercomunale è chiaro
che noi amministratori ci muoveremo nel riportarlo anche reciprocamente su queste
questioni.
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Concludo perché è chiaro che stasera rimane una serata che non ha un consuntivo, è una
serata che è propedeutica ad altri momenti, avremo delle tappe, certamente la
comunicazione sarà una cosa importante, le prossime settimane se sapremo comunicare
bene sapremo anche trovarci presenti agli incontri e fare qualcosa di concreto. Il
Consigliere Borile ha ricordato il tema e ha fatto una domanda che è molto pertinente, il
tema sugli impianti a biomassa. Vi ricordate quando abbiamo trattato nelle varie
Commissioni il regolamento degli impianti e abbiamo detto che il regolamento, per
quanto imperfetto sia, andava inserito nei piani urbanistici, ma i piani urbanistici di un
Comune non sono sufficienti e quindi andava fatta quella rete con i Comuni vicini? E`
tutto qua il percorso. Però le cose belle, colleghi Consiglieri, costano fatica. Venire in
Consiglio comunale e - non è il caso di questa sera - precisare cosa si dovrebbe fare, non
è sufficiente. Bisogna arrivare in Consiglio comunale ed essere coerenti con un'azione
continua, fatta di progettualità e di gradualità, attraverso la quale si ottengono poi per
step dei risultati. Se andiamo a vedere... ecco perché una delle funzioni del Tavolo
ambientale, Presidente e Assessore, può essere quella di agire con i Comuni vicini e
attraverso la condivisione, il confronto prima, perché poi il Comune di Lendinara non è
che possa imporre ai Comuni vicini soluzioni, attraverso la condivisione di regole, di
cose ben definite, si può fare qualche passetto avanti. Questo lo dico ed ecco l'aspetto
urbanistico che si collega con l'aspetto delle valorizzazioni delle energie alternative, il
Paes e quant'altro. E` una visione comune, non possiamo pensare di trattare temi divisi e
pensare che una volta approvato un progetto siamo bravi, lo mettiamo nel cassetto e poi
lo riprendiamo in mano quando magari qualcosa non funziona. A me sta bene che un
Sindaco riceva quotidianamente sollecitazioni o che riceva documentazione e qualcosa
che in questa comunità non funziona, mi sta molto meglio però che ci sia quell'azione di
squadra che con incontri come questi va rinvigorita e va realizzata. E` l'appello il mio di
fare in modo che si passi da quel concetto del singolo, della sommatoria di singoli, ad
un concetto invece di una comunità unica. Continuare ad evidenziare il difetto su quello
che non si fa e marcare molto di più quello che non si fa, trascurando invece molte
occasioni di lavorare insieme...
Ringrazio sia dell'esposizione, ma soprattutto, Paola, dell'opportunità di avere buttato
questo grosso sasso nello stagno. Aspettiamo anche nei prossimi giorni, col mondo della
scuola, con le varie associazioni e quant'altro. Non aspettatevi miracoli, fatevi vivi. Se a
Paola o all'Assessore o al sottoscritto segnalate delle potenziali iniziative o anche dei
correttivi, e lo dico ai Consiglieri comunali soprattutto, abbiamo il tempo, non è che
dobbiamo arrivare a metà mese e semplicemente dire: questa è la minestra o questa o
niente, assolutamente no. Abbiamo ancora le condizioni e la possibilità di confrontarci.
E` chiaro che è un'azione dinamica, non è un progetto che rimane lì fisso, è un qualcosa
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di dinamico che non può prescindere dal coinvolgimento dei cittadini, perché altrimenti
la partita è persa fin dalle prime mosse.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Colgo l'invito fatto testé dal Sindaco per esternare ai Consiglieri questa necessità di
confrontarsi per arrivare al Consiglio comunale che sarà presumibilmente verso
novembre, quando sarà il momento di votare questa cosa, sarà necessario da parte di
tutti voi approfondire l'argomento, capire, fare da cassa di risonanza rispetto ai cittadini
per avere un ritorno.
Prego la dottoressa Sartori per una conclusione.
Dr.ssa PAOLA SARTORI - Studio PUAM
Faccio solo una precisazione, che non dobbiamo correre per dire la nostra entro il 15
novembre. Questo piano verrà approvato prima del 15 novembre, ma è la partenza,
abbiamo due anni di tempo davanti e poi altri due anni per collaborare con gli
stakeholder, per parlarci, per condividere, per creare nuovi progetti, per migliorarci e
quant'altro. Questo è solo il punto di partenza, questo deve essere chiaro, perché molto
spesso quando parliamo di piano qualcuno pensa che sia fatto, finito e messo nel
cassetto. No, no, siamo al punto A, dobbiamo arrivare fino alla fine. Tutto lì.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
A maggior ragione c'è bisogno di approfondire e capire la tematica per essere incisivi.
Voglio ringraziare tutti gli intervenuti, ringrazio i Sindaci intervenuti, tutti coloro che
hanno risposto, lo studio Puam nella persona della dottoressa Sartori, Finotto e
Meneghetti, ringrazio per l'esposizione e vi aspettiamo ancora in Consiglio comunale
quando sarà il momento di andare avanti con questo importante oggetto che ci riguarda.
Grazie a tutti.
Adesso ricordo che il Consiglio dal punto di vista del Consiglio comunale aperto si
chiude in questo momento e si aprirà il Consiglio comunale in sessione straordinaria.
Dobbiamo rifare l'appello. Salutiamo gli ospiti intervenuti.
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SESSIONE STRAORDINARIA SEDUTA PUBBLICA
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Passiamo all'apertura del Consiglio comunale in sessione straordinaria. Chiedo al
Segretario di fare l'appello.
Dr. ALFREDO PALUMBO - Segretario Comunale
Rinnoviamo l'appello per la seduta straordinaria.
[Il Consiglio comunale procede all'appello per la verifica del numero legale]
Dr. ALFREDO PALUMBO - Segretario Comunale
I presenti sono 15 e 2 gli assenti (Bonagurio e Sinigaglia).
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Confermiamo gli scrutatori che abbiamo detto prima, quindi Zampieri, Ghirardello,
Borile.
Apriamo con l'ordine del giorno, col punto 2 del Consiglio comunale in sessione
straordinaria.
PUNTO N. 2
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 2 all'OdG: Approvazione verbali sedute del Consiglio comunale del 21 maggio
e del 15 settembre 2015, ai sensi dell'art. 63 del Regolamento per il funzionamento del
Consiglio comunale.
Preso atto che i verbali integrali delle sedute consiliari dei giorni 21 maggio e 15
settembre 2015, così come redatti dalla ditta incaricata della stenotipia, sono stati
depositati rispettivamente il giorno 26 maggio e 18 settembre 2015 presso l'Ufficio di
Segreteria a disposizione dei Consiglieri comunali affinché questi potessero prenderne
visione e proporre eventuali osservazioni ai sensi del comma 1 dell'art. 63 del
Regolamento.
Accertato che non è pervenuta all'Ufficio di Presidenza alcuna osservazione scritta in
merito ai suddetti verbali circa eventuali proposte di rettifica o di precisazione.
Il sottoscritto Presidente del Consiglio dà per letti ed approvati i verbali di cui sopra, ai
sensi dell'art. 63 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.
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PUNTO N. 3
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 3 all'OdG: Elezione di un rappresentante del Comune in seno al Consiglio di
amministrazione "dell'Istituzione Dott. B. Boldrin".
Prima di passare alla nomina vera e propria, chiederei di venire presso il banco di
presidenza al Presidente uscente della Fondazione Boldrin per dare seguito ad una
relazione di fine mandato, prima di andare alla nomina del membro componente del
Consiglio comunale eletto nella Fondazione Boldrin.
Prego il Presidente Gino Zatta di avvicinarsi al banco di presidenza.
Ringrazio il Presidente per essere disponibile a questo intervento in Consiglio
comunale, giusto per fare un po' il resoconto dell'attività decennale, se non vado errato,
in modo tale che riferisca al Consiglio comunale stesso quali sono stati gli interventi e
qual è l'eredità che lascia al nuovo CdA della Fondazione.
GINO ZATTA - Presidente uscente Istituzione dott. B. Boldrin
Signor Presidente, signor Sindaco, signori Consiglieri, ospiti, buonasera.
Sono qua come Presidente dimissionario ancora da novembre dello scorso anno per
rendere merito al Consiglio di amministrazione dell'istituzione per quello che è stato
fatto in questi dieci anni.
Per la verità molte cose le avete viste, cercherò di essere abbastanza veloce, è difficile
raccontare dieci anni, diciamo così, di lavoro fatto per la collettività, perché tutto quello
che è stato fatto resta, è visibile, ma soprattutto è usufruibile dai concittadini. Non
parlerò della biblioteca, perché ne abbiamo parlato diffusamente, l'abbiamo vista, la
possiamo ammirare; sento con piacere che il Sindaco ha iniziato, anzi
l'Amministrazione comunale ha iniziato a riproporla per impegni importanti. Spero che
quanto prima ci sia l'impegno da parte del Consiglio comunale di potere ultimare quella
piccola parte di lavori che è rimasta da fare, 100.000 euro, credo, 150, rispetto ai 2
milioni e mezzo di euro di lavori che sono stati fatti. E` una briciola che però darebbe un
grande valore ad un palazzo storico che ricordo che ci è stato donato, è stato donato alla
città e che secondo me con questo lavoro completerebbe quel tassello importante, che è
la famosa sala civica di cui si parla di tanto, che dovrebbe trovare posto nel palazzo,
anche se vedo che si sta pensando a qualche soluzione alternativa, che comunque è
sempre gradita, ma soprattutto funzionale per questa mancanza che spero possa essere
colmata in breve tempo. Non è facile, capisco, non era facile neppure trovare 2 milioni e
mezzo di euro per fare la biblioteca, 1.200.000 euro per rifare il Villino Alice e tutti quei
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soldi che sono stati spesi per la cultura, per l'assistenza, che adesso vi andrò a
"sgranocchiare" con dei numeri, più il lavoro che il Consiglio di amministrazione (non
parlo di me, ma del Consiglio di amministrazione) in questi anni ha fatto. Chi
subentrerà, il nuovo CdA, avrà il compito di portare avanti il lavoro fatto, anche se i
tempi sono cambiati. C'è una profonda ristrutturazione delle Ipab, sapete benissimo che
la Regione Veneto entro fine anno farà delle modifiche e che molte istituzioni dovranno
diventare fondazioni, per diversificare un'attività di tipo Ipab Casa Albergo rispetto a
quello che è assistenza e beneficienza pura. Sono completamente due strutture diverse,
dove da una parte si comincia a parlare di azienda e dall'altra parte si parla di
volontariato, che però volontariato non è più, perché un Presidente di un'istituzione ha
una responsabilità civile, ma soprattutto penale, ne risponde di persona, un Presidente
come quello dell'istituzione Boldrin ci mette del proprio se succede qualcosa, magari gli
enti pubblici, e parlo a livello comunale, potrei dire anche le Ipab importanti, sono
tutelati, ci sono i direttori. Un Presidente di una associazione è un Presidente che va
magari a letto con un po' di problemi pensando che può cadere da un proprio palazzo
una tegola e può fare dei danni. Si punta tanto sul volontariato, però la responsabilità di
chi governa o chi conduce il volontariato è una responsabilità importante che, se
analizzata bene, lascia un po' di perplessità se uno lo deve proprio fare oppure no.
Nonostante questo, che comunque sarà un problema che non mi riguarda, per due
motivi: uno, perché la legge non me lo permette in quanto questo è il mio secondo
mandato e quindi devo lasciare; la seconda cosa che ho reputato più utile è stata quella,
siccome ero in rappresentanza del vecchio Consiglio comunale, a novembre dello scorso
anno dimettermi, in funzione del fatto che voi dovete decidere chi è il vostro
rappresentante, il rappresentante spero di tutti, perché andare a far parte di un'istituzione
come l'istituzione Boldrin, vi assicuro che è un impegno importante per quella persona
che lo assumerà. Dovremo dare del merito a volte a delle persone, invece magari di
sentirsi dire: è andato là perché era amico del Sindaco o di un Consigliere o due, non è
così, chi va là si deve fare veramente il mazzo! Credo che chiunque subentrerà dovrà
essere rispettato perché porterà avanti una cosa così importante soprattutto per la
comunità, la biblioteca è qualcosa di importante, il villino è un qualcosa di importante e
sono tutte cose che nostri concittadini cento anni fa hanno lasciato a noi perché
potessimo beneficiarne.
L'attività svolta dall'istituzione in questi ultimi dieci anni è stata, soprattutto nei primi
due anni, una continuazione dell'operosità del precedente Consiglio di amministrazione
che era presieduto dal rag. Armellin, e solo successivamente si sono seguiti quali erano
gli scopi secondo lo statuto dell'istituzione. E` da considerare che a metà del 2005 era
già stato attivato un importante adeguamento degli impianti relativamente alla biblioteca
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per un valore di circa 40.000 euro, in quanto la normativa sugli impianti elettrici
prevedeva di ammodernare e adeguare gli impianti di quel palazzo.
Un'altra importante opera di ristrutturazione è stata fatta alla scuola materna, circa
232.000 euro sono stati investiti per rifare il tetto, gli intonaci esterni, tutta la
pavimentazione ed anche la tinteggiatura di tutta la scuola. E` da allora che la scuola era
in pessime condizioni e adesso si presenta molto bene. Grazie a quell'intervento si sono
potute fare due cose: innanzitutto risanare un edificio che era abbastanza fatiscente e
soprattutto dare una continuità di funzionalità di una scuola materna che a Lendinara è
importante. L'istituzione aveva fatto dei propri interventi per quanto riguarda la
palazzina di palazzo Boldrin, con la realizzazione della pavimentazione del sottoportico
e nell'occasione erano stati spesi, in quei due anni, 32.500 euro di spese professionali,
che vuol dire progettazione, incarico, responsabile della sicurezza, direzione lavori e
tutto quello che compete ai lavori pubblici. Successivamente, quindi parliamo del 2006,
con l'Amministrazione comunale precedente si è fortemente voluto investire sia su
Villino Irma che sulla biblioteca, tant'è che nel 2006 c'erano parecchie lamentele da
parte dei Consiglieri, e forse l'Assessore Bassal ne sa qualcosa, e in più di un'occasione
è stato preso per le orecchie il Sindaco dicendo: là sta cadendo tutto, c'è erba
dappertutto, se qualcuno va là si fa male e così via. Tanto più che in un Consiglio
comunale, mi pare, l'ha anche evidenziato in maniera, fra l'altro, corretta, perché vedere
un bene che un concittadino lascia alla cittadinanza e chi doveva gestire e
l'Amministrazione comunale gli permettono di avere uno scempio del genere,
sicuramente non era una bella cosa. Siamo dovuti intervenire d'urgenza per metterlo in
sicurezza, quindi investire dei soldi per poi, un po' alla volta, cominciare a programmare
cosa fare. E` naturale che in tutti gli interventi, sia quello del villino che quello della
biblioteca, come vi ripeto, c'erano delle volontà testamentarie che dicevano cosa si
doveva fare, cosa si aspettavano questi beneamati benefattori e cosa invece non ancora è
stato fatto. Con l'Amministrazione comunale e già in precedenza Armellin, il Presidente
di allora, e il nuovo CdA, volevano dare impulso a questo tipo di aspettativa e così
abbiamo cominciato ad elaborare quello che poi nel tempo, in dieci anni, è in pratica
stato realizzato. Ritengo che la collaborazione che c'è stata con l'Amministrazione
comunale sia stata veramente fruttuosa, perché l'ente è riuscito, con l'accordo di
programma che si è ottenuto, a investire circa 108.000 euro per la redazione di progetti,
cioè non è che sia un caso che il Cipe abbia dato a Lendinara un milione e mezzo di
euro, che la fondazione Cariparo ne abbia dati altri 250, che la Regione abbia
contribuito con un finanziamento di 110.000 euro per la ristrutturazione degli archivi.
Tutti questi soldi sono venuti perché si è progettato, si è investito, abbiamo rischiato,
108.000 euro di fondi comunali e dell'istituzione per portare a casa quei soldi che ci
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hanno permesso di potere realizzare queste opere. Questo non è stato fatto con
semplicità, perché dietro eravamo e siamo a tutti gli effetti un ente pubblico, ci sono
stati dei bandi, sono state fatte delle gare, sono state fatte delle aggiudicazioni, sono
state fatte delle delibere, è stato messo in moto un ufficio amministrativo competente
per potere aggiudicare e poi fare i lavori, quindi incarico al direttore lavori, incarico al
responsabile della sicurezza, contratti con le imprese ed una serie di attività che sono
quelle tipiche di un'Amministrazione comunale. Questo è quello che l'istituzione è
riuscita a fare. Abbiamo speso 108.000 euro per quanto riguarda progetti e 52.000 euro
di spese tecniche, 158.000 euro. Quindi un impegno come CdA e come lavoro
importantissimo. I risultati li vediamo.
Non vado avanti con tanti numeri per quanto riguarda l'aspetto tecnico di tutto quello
che si è fatto. Perché si è fatto questo? Al di là di entrare nel merito dei testamenti delle
persone che ci hanno lasciato le cose, abbiamo voluto fare questo tipo di ristrutturazione
(abbiamo speso 70.000 euro solo per mettere a posto il tetto dell'ufficio anagrafe) perché
l'unico finanziamento che l'ente ha sono gli affitti. Se questo tipo di edifici li lasciavamo
decadere, a questo punto l'istituzione sarebbe chiusa da un pezzo. Dispiace il fatto che
da circa un anno a questa parte la legge ci abbia tagliato un po' le gambe, perché
avevamo un importante contratto di locazione con l'Amministrazione comunale che
però, per colpa di un decreto, in pratica si è ridotto del 15%, mettendo in seria difficoltà
l'istituzione. Siamo ancora qua, spero che nella prossima contrattazione e soprattutto per
il nuovo CdA l'Amministrazione comunale, visto che c'è sempre stato questo tipo di
collaborazione e sono convinto che i due enti debbano lavorare insieme per il beneficio
di entrambi, si possano rivedere questi contratti di locazione, che già in partenza erano
molto bassi e con l'entrata in vigore del decreto legge sono diventati ridicoli. Dico
questo perché l'alternativa vuol dire chiudere. Allora dobbiamo capire se
l'Amministrazione comunale ha intenzione di avvalersi ancora dell'aiuto dell'istituzione
oppure proporre al nuovo CdA lo scioglimento totale. Questo è sicuramente un qualcosa
che il Presidente dovrà da subito fare per capire e pianificare l'attività del 2016.
Concludo nel dire che l'istituzione, anche se con problemi economici che vi ho appena
detto, con un'attività di ristrutturazione importante, non è stata immobile e in dieci anni
ha devoluto circa 10.000 per la cultura, circa 5000 euro per concerti, per l'assistenza
circa 16.000 euro, mentre ultimamente abbiamo realizzato, da quattro anni, 21.000 euro
di fondi di solidarietà, cioè abbiamo fatto lavorare delle persone che avevano bisogno.
Per concludere, abbiamo dato anche delle borse di studio per 7300 euro. Nella nostra
modestia e nelle nostre difficoltà, tutto quello che lo Statuto prevede l'abbiamo toccato.
Se avessimo avuto più disponibilità economica... però non siamo un ente facoltoso, anzi
siamo un ente che, come vi ho detto, con le entrate solamente degli affitti fa fatica. Tutto
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quello che ci siamo inventati nel recuperare soldi per strada l'abbiamo fatto, li abbiamo
investiti, sono a disposizione di tutti noi, perché la biblioteca e il villino sono a
disposizione di tutti. Non per ultimo, abbiamo ammodernato da un punto di vista
meccanografico per quanto riguarda la sede, dove è presente tutto quello che serve per
essere un ente pubblico, con un sito web disponibile, con l'albo online attivo, dove in
pratica nel nostro piccolo facciamo quello che è indispensabile, come la pubblicazione
delle delibere, degli atti, dei bandi e di tutto quello che è funzionale perché un ente,
seppur piccolo, possa contribuire alla cultura e all'assistenza della nostra comunità.
Con questo ho concluso, lascio la parola al Presidente. Se sono stato abbastanza
esaustivo e veloce...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Posso solo ringraziare a nome del Consiglio comunale per le parole, per l'opera svolta,
per le difficoltà anche espresse per andare avanti con questo ente. Possiamo dire che il
lavoro è sotto gli occhi di tutti. Quindi ringraziamo l'operato del Presidente. Grazie.
Se il Sindaco vuole fare un passaggio, prego.
VIARO LUIGI - Sindaco
Ringrazio il Presidente uscente della fondazione Boldrin, Gino Zatta, e unitamente a lui
ringraziamo anche i componenti il Consiglio di amministrazione. E` chiaro che spesso
chi è volontariato opera nell'anonimato, opera dietro le quinte e poi magari se c'è
qualcosa che non va viene messo in evidenza in maniera macroscopica; se qualcosa
invece funziona passa in sordina, perché è doveroso farlo. Dicevo che dalla relazione,
che ho ascoltato attentamente, l'eredità e il testamento che lui lascia è un testamento
impegnativo anche per il Consiglio comunale, quindi prendiamo spunto da questo, è
inutile che ci dilunghiamo su voli pindarici e su grandi questioni. In sintesi sono due le
questioni che mi va di sottolineare, utilizzando queste poche parole per un saluto e per
un ringraziamento per l'opera svolta: il primo dato è quello che ancora una volta
evidenziamo che la catena amministrativa è fatta di tanti anelli. Il Presidente Zatta ha
ereditato una situazione, l'ha gestita, ha avuto dei talenti in mano, li ha gestiti, li
riconsegna alla città e quindi quello che ha fatto un tempo chi è stato mecenate, che ha
offerto alla città questa potenzialità e questo patrimonio, oggi lo vede ampliato e reso
moderno. Per contro, ci evidenzia anche delle difficoltà, cioè dice: se non ci fossero,
anche se ridotti, gli affitti, quelle poche entrate e gettito che abbiamo, la fondazione,
anzi l'istituzione - ed è un lapsus che chiarirò tra un secondo - Boldrin non esisterebbe
più, non starebbe più in piedi. Credo che il tema del passaggio tra istituzioni e
fondazioni sia un tema che riguarda l'istituzione Boldrin, è un tema che riguarda la Casa
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Albergo, è un tema che riguarda il Comune, perché ad esempio abbiamo il teatro
Ballarin da gestire, ma penso che continuando così l'ente Comune, bloccato in una
misera fattura, quando noi abbiamo problemi di fatturazione e cose di questo tipo… è
stato argomento trattato in Consiglio comunale, questa ormai purtroppo rifugium
peccatorum che è la Pro Loco, che è diventato il braccio operativo, obtorto collo, non
perché lo vogliano loro, ma perché l'Amministrazione altrimenti avrebbe grosse
difficoltà gestionali... la burocrazia ci sta mettendo in ginocchio, la burocrazia di cui noi
stessi, Stato, perché comunque siamo tutti operativi, siamo istituzioni, ci dotiamo. E`
chiaro che il tema, l'eredità che ci lascia il Presidente Zatta questa sera è un tema su cui
dovremo confrontarci i prossimi mesi. L'istituzione Boldrin la teniamo in piedi così?
Facciamo un ragionamento sulle varie questioni o facciamo un ragionamento unico? E`
un tema che non tocca questa sera il Consiglio comunale, ma ho preso la parola oltre
che per un saluto e per ringraziare il Presidente dell'azione svolta col suo comitato,
anche per sottolineare a noi Consiglieri comunali che inevitabilmente nei prossimi sei
mesi dobbiamo fare questi ragionamenti. Non possiamo pensare che sia il tempo a
decidere, perché non sarà un fabbricato che potrà presentare i segni del tempo a mettere
in discussione queste cose, dovremo prevenire piuttosto che curare. Mi chiedo se non ci
fosse la biblioteca in questa città, se non ci fosse il teatro in questa città, se non ci fosse
il Villino Irma... abbiamo parlato di centro sollievo Alzheimer, la sede ufficiale sarà qui
all'angolo ex Iat, chiamiamolo così, però dal punto di vista operativo i nostri cittadini
che hanno questo tipo di problematica troveranno accoglienza per qualche mattina anche
presso il Villino Irma.
Mi fermo qui. Vi dico semplicemente, nell'assumere... il Presidente è stato anche
dettagliato nell'esposizione e quindi a verbale di questo Consiglio comunale c'è
un'ampia sintesi di quello che è stato il percorso fin qui raggiunto. Noi dobbiamo
assumere questo impegno di non aspettare che siano gli eventi che si presentano e
magari negativi, o che possono preoccupare, ma siamo noi ad anticipare e
probabilmente - anticipo un po' quello che è il mio pensiero, ma ve lo metto sul tavolo
per un confronto - è tempo di semplificare un attimo, di unire sì le difficoltà, ma anche
le potenzialità, piuttosto che tenere in piedi diversi fronti aperti che inevitabilmente nei
prossimi anni non saremo più in grado di garantire. L'auspicio credo che sia quello di
coltivare il terreno del confronto per decidere su queste questioni e penso che questo sia
il modo migliore per ringraziare chi ha operato in queste istituzioni.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Ringraziamo ancora il Presidente.
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Adesso dal punto di vista amministrativo siamo tenuti all'elezione di un rappresentante
del Comune in seno al Consiglio di amministrazione dell'istituzione dottor Brunetto
Boldrin. Sarà una votazione unica che vedrà unite le schede sia della maggioranza che
della minoranza. Quindi dovremo confrontarci ed eleggere un unico rappresentante in
seno alla Fondazione.
VIARO LUIGI - Sindaco
Possiamo avere un riepilogo, una sintesi dei nominativi che sono stati presentati? Così
tutto il Consiglio è informato.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Abbiamo avuto cinque domande con relativi curriculum presentati nei termini giusti. Si
sono presentati: Tintore Carlo, Nervanti Maria Elisa, Ghinato Valentino, Tonello
Francesca e Tonello Simonetta. Questi sono i curriculum e le candidature arrivate. Sarà
fra uno di essi che dovremo trovare condivisione e riuscire ad eleggere un nostro
membro in rappresentanza del Consiglio comunale.
Passiamo pure alla distribuzione delle schede.
Prego, una volta messa la scheda nell'urna, gli scrutatori di presentarsi al banco della
presidenza per effettuare lo scrutinio.
Dr. ALFREDO PALUMBO - Segretario Comunale
Ci sono due candidati con lo stesso cognome. Se i Consiglieri votano uno di quei due
candidati devono specificare anche il nome, sennò poi non si capisce. Quindi mi
raccomando, prima di...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
E` per evitare malintesi. Può essere annullato se non c'è anche l'espressione del nome.
Quindi esprimete nome e cognome per quanto riguarda le omonimie dei cognomi. E`
solo per le omonimie di cognomi.
[Si procede alla votazione a scrutinio segreto]
Hanno ottenuto voti: n. 3 Nervanti Maria Elisa, n. 12 Tonello Simonetta.
Possiamo dire che il rappresentante del Comune in seno al Consiglio di amministrazione
dell'istituzione dottor Brunetto Boldrin sarà Simonetta Tonello.
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PUNTO N. 4
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 4 all'OdG: Modifica al programma per il conferimento degli incarichi di
collaborazione autonoma per l'anno 2015.
FERRARI SANDRA - Assessore
La modifica che viene presentata questa sera è un inserimento dell'unico incarico
dell'Amministrazione ad una persona esterna e riguarda la collaborazione per la
conduzione del bando del distretto di commercio. Questo affidamento di incarico è un
atto dovuto di conseguenza all'accettazione del bando del distretto che è stato seguito
dall'Amministrazione nel dicembre del 2014 e che ci ha visto portare la possibilità di
avere 241.500 euro da parte della Regione a fronte di un impegno di circa 500.000 euro
per attività che questo bando prevede e che dovranno essere portate avanti, condotte e
rendicontate entro il 30 giugno del 2016. Per la conduzione di queste attività la Regione
prevede l'esistenza di una figura che serve da consulenza e di coordinamento e che sarà
remunerata a carico della Regione, che ha già previsto, come avrete verificato dalla
tabella che è stata consegnata insieme all'ordine del giorno del Consiglio comunale, una
cifra che va utilizzata per questo incarico. L'incarico è stato assegnato ad un candidato
dopo un bando che ha visto l'iscrizione di tre persone che si sono presentate e delle quali
due non avevano rispettato o i termini del bando o i termini temporali del bando o dei
documenti da presentare, per cui ne è rimasto uno e quello sarà conferito.
Il bando su cui stiamo lavorando da diverso tempo, da gennaio di quest'anno, è una
occupazione costante per tutta l'Amministrazione. Per riuscire a rendicontare gli
interventi che prevede, il lavoro coinvolge sia gli amministratori che gli uffici tecnici. In
questo bando si è all'inizio fatto un elenco, ed è quello che avrete potuto leggere, di
impegni sicuramente che l'Amministrazione era in grado di affrontare e per fare questi
interventi il lavoro è costante tutti i giorni, perché la valorizzazione del distretto dipende
non solo dalle attività dei lavori pubblici, ma anche da lavori privati, poi attività di
decoro, quindi tutti gli Assessori hanno delle competenze in questo incarico. La delega
delle attività produttive che è stata coinvolta nella stesura di questo bando, è in realtà un
coordinamento, perché l'esigenza del distretto impone questa collaborazione, in quanto è
proprio l'anima del bando quella di creare una sintesi di attività fra i partner che erano
indispensabili per la partecipazione a questo bando, partner che erano sia di enti, ma
soprattutto di associazioni che operano nel nostro territorio, che hanno dato la loro
adesione di intenti. Questo ha fatto sì che Lendinara abbia dimostrato di avere un'anima
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predisposta a questo progetto. Con questo bando si inizierà un percorso, che è quello che
la nostra Amministrazione definisce città ospitale. La città ospitale non è una cosa che si
raggiunge con un'opera sola, ma è un divenire continuo di interventi e di iniziative che
vanno dall'attività di accoglienza, dalle attività turistiche, attività di sfalcio, attività
culturali e chi più ne ha più ne metta, e naturalmente anche attività di riqualificazione
commerciale delle botteghe e degli esercenti del centro, definito non come centro
storico, ma come centro urbano. L'impegno che questa attività ci mette davanti è un
impegno che ha bisogno di un coordinamento. Ecco la valenza di questa figura che è
stata imposta dalla Regione perché è stato constatato in passato che tanti bandi non
venivano portati a buon fine, la rendicontazione non giungeva nei termini perché la
necessità di coordinamento è fondamentale.
Se c'è qualche chiarimento di cui avete bisogno, sono pronta a spiegare.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
L'argomento è stato trattato in 1^ Commissione. La parola alla Presidente della 1^
Commissione, Zampieri.
ZAMPIERI MADDALENA - Consigliere
Do lettura del verbale
In data 8 ottobre 2015, alle ore 18, nella sede municipale si è riunita la 1^ Commissione
consiliare politiche amministrative per discutere i seguenti punti all'ordine del giorno:
modifica al programma per il conferimento degli incarichi di collaborazione autonoma
per l'anno 2015.
Risultano presenti: Zampieri Maddalena Presidente, Broccanello Elvidio vice
Presidente, Bonagurio Anna, Borile Stefano. Risultano assenti: Masiero Lorenza,
giustificata, e Ferrarese Guglielmo. Partecipa alla seduta il responsabile del servizio
affari generali e legali, dottor Buson Dante, che funge anche da segretario, e il
Presidente del Consiglio e Consigliere comunale Dainese Renzo.
Il Presidente, constatato il numero legale, dà inizio ai lavori della Commissione,
passando la parola per l'illustrazione dell'argomento all'ordine del giorno al responsabile
del servizio affari generali e legali dell'ente, che ha espresso il parere tecnico sulla
proposta di deliberazione in oggetto. Il suddetto responsabile ricorda che con
deliberazione di Giunta comunale n. 216 del 24 novembre 2014 il Comune ha approvato
la domanda di partecipazione al bando per il finanziamento di progetti pilota finalizzati
all'individuazione dei distretti del commercio ai sensi dell'Art. 8 della L.R. 28 dicembre
2012 n. 50, approvato con deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 1912 del
14 ottobre 2014. Detta domanda è stata poi approvata dalla Regione Veneto nel gennaio
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2015, con concessione di un contributo provvisorio di euro 241.500. Il responsabile
precisa altresì che nell'ambito del finanziamento regionale la somma di euro 45.000
risulta destinata a retribuire l'incarico professionale di manager di distretto, previsto dal
paragrafo 5, allegato a), della delibera della Giunta del Veneto n. 1912 del 14 ottobre
2014. Per espressa previsione regionale, il manager di distretto del commercio è figura
esterna alla pubblica amministrazione, con funzione di regia unitaria e coordinata del
distretto e di referente per i rapporti con la pubblica amministrazione, ruolo che non può
essere ricoperto da dipendenti in servizio presso i Comuni aderenti al bando. Detto
incarico di collaborazione professionale, seppure non rientrante tra gli incarichi di
studio, ricerca e consulenza, deve comunque essere previsto dal programma annuale
approvato dal Consiglio comunale ai sensi dell'Art. 3 comma 55 della legge 244/2007
nel testo sostituito dall'Art. 46 comma 2 legge n. 133 del 2008. Poiché il programma
approvato dal Consiglio comunale in occasione del bilancio di previsione esercizio
finanziario 2015 non prevede l'incarico professionale di manager di distretto, la proposta
di deliberazione in oggetto provvede ad aggiornare predetto documento. Seguono
domande dei componenti e relative risposte del responsabile in ordine al contenuto
dell'incarico, all'eventuale controllo sul regolare svolgimento del medesimo e sulle
modalità di conferimento. Si passa poi alla votazione del punto con il seguente risultato:
favorevoli 3 (Zampieri Maddalena, Broccanello Elvidio, Bonagurio Anna), contrari
nessuno, astenuti uno (Borile Stefano).
La riunione termina alle ore 18.50.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Apriamo il dibattito.
STEFANO BORILE - Consigliere
Visto che dovrò andare via, intervengo per primo.
Il verbale non è corretto, nel senso che durante la riunione ho fatto alcune osservazioni
che noto che non sono state verbalizzate, però le riporto adesso. Sono andato a verificare
i verbali del Consiglio comunale del 28 luglio, (quello del bilancio, per capirci), al quale
non ho potuto partecipare. Effettivamente l'Assessore al commercio aveva spiegato e
illustrato a grandi linee il progetto a cui poi si riferisce la variazione di questa sera. Direi
che l'argomento effettivamente era noto.
Qual è l'osservazione che ho fatto in Commissione? E` che trattandosi di un esborso
comunque importante da parte del Comune, circa 250.000 euro, perché se il valore è di
480.000 euro, la Regione, se non erro, ne dà circa 240, diciamo che comunque 240-
250.000 euro sono uscite comunali, una cifra importante. Probabilmente mi sarei atteso
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una divulgazione un po' più puntuale, un po' più solerte prima che si arrivasse in
Commissione per quanto riguarda la variazione e per poi l'adozione di un manager.
Magari mi sarei aspettato in qualche Commissione precedente la spiegazione di questo
progetto per poi arrivare alla Commissione. Ho trovato difficoltà a reperire il materiale
(oggi ho parlato con Lorena, in segreteria) in quanto le delibere legate a questo non sono
sotto il settore "Assessore al Commercio", ma sono sotto "Affari Generali". Quindi è
anche difficile reperire la documentazione. Diciamo che su questa pratica si sono
concentrate alcune situazioni che hanno reso un po' difficile la comprensione. Una volta
ottenuto tutto il materiale, e tra l'altro ho notato che nel sito sono arrivate nel
pomeriggio alcune tabelle riassuntive, che ho letto adesso... sono tempi un po' anomali
per potere avere una comprensione globale dell'argomento. Non ho percepito dalla
lettura effettivamente su cosa andiamo come Comune, come Assessorato, ad intervenire,
perché nel momento in cui trovo termini tipo riqualificazione commerciale, dice tanto e
dice tutto. Certamente l'Assessore competente nella sua testa ha le idee estremamente
chiare, mi piacerebbe avere un'idea puntuale di cosa andiamo a fare, quindi fra un anno,
fra due anni, avere in Consiglio comunale la possibilità di avere una capacità di
controllo e di verifica, cosa che certamente - non voglio pensare male - avrà.
Questo è ciò che avevo espresso durante la Commissione, o mi è sfuggito o non è stato
verbalizzato.
Tra circa un quarto d'ora purtroppo dovrò lasciare il Consiglio comunale, per quello ho
fatto un intervento all'istante. Magari a questo mi avrebbe già dato risposta.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Mi sono confrontato un attimo, mi dice la segreteria che il materiale è stato messo
all'indomani della Commissione. Non è stato messo oggi, era già all'indomani della
Commissione. Una cosa le chiedo, Consigliere, vuole rettificare il verbale, vuole che
venga rettificato il verbale o va bene la verbalizzazione che facciamo in Consiglio?
STEFANO BORILE - Consigliere
[Fuori microfono - non comprensibile]
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Va bene, okay.
Visto che il Consigliere dopo deve andare via, se vogliamo dare già una risposta da
parte dell'Assessore, prego.
FERRARI SANDRA - Assessore
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Sembrano tanti i soldi che si vengono a spendere, però in realtà fanno parte
dell'ordinaria amministrazione, salvo alcune spese che magari sono previste dal bando.
Voglio citare ad esempio per quanto riguarda il decoro che si parla di sfalcio dell'erba, il
decoro nel centro urbano, non lo sfalcio dei fossi, lo sfalcio nella periferia, ma quello
che riguarda i parchi, la manutenzione delle piante, sono cose che la nostra
Amministrazione comunque fa. Nella rendicontazione di questo bando andranno a fare
addendo per raggiungere la quota di quasi 500.000 euro che vanno spesi totalmente da
parte dell'Amministrazione e poi se faremo la rendicontazione in tempo la Regione ci
renderà indietro il 50%. Ci sono, ad esempio, delle spese che riguardano la
riqualificazione di certi tratti delle strade, dei marciapiedi, che sarebbero stati fatti
comunque. In questo contesto si possono inserire tutte le attività promozionali che
comunque nella nostra città sarebbero state fatte ugualmente. Le attività delle due fiere
si possono rendicontare. Poi se prendete lo schema riassuntivo, ci sono delle cifre che
hanno un ritorno del 50%, altre invece magari del 40, non tutte vengono restituite al 50,
però nel totale delle spese che vengono fatte, la rendicontazione ti porta ad avere un
ritorno del 50% di quello che si è speso. Non sono attività che avevano bisogno di una
approvazione per essere realizzate, perché comunque fanno parte del lavoro di Giunta di
tutto l'anno. Ad esempio, la spesa dei 45.000 euro che fa parte del malloppo dei 500 è
una spesa che verrà a scalare dai 241.000 euro, perché è imposta dalla Regione. Queste
scelte sono scelte sì nell'ambito delle possibilità di spesa. Nelle descrizioni degli
interventi, se leggete, ci sono delle descrizioni che corrispondono a zero perché nel
nostro Comune non rispondevano a nessun impegno certo di spesa e non le abbiamo
considerate. Ne abbiamo indicate invece altre che sicuramente sarebbero andate a buon
fine. Ci sono degli interventi - non so se mi spiego chiaramente - che il Comune... ad
esempio l'affiancamento dell'Amministrazione per la manifestazione del Mercante in
Fiera, quello è sempre stato fatto ogni anno e si può rendicontare questo. Fanno parte
della spesa del Comune, solo che viene vista sotto l'ottica di riqualificazione del
territorio perché tutto mira a migliorare l'accoglienza, secondo il progetto
dell'Amministrazione di rendere la città ospitale. Se invece di 5 sfalci, ne sono stati fatti
7, se sono state fatte delle migliorie come i fiori sui ponti, quelle sono spese che si
possono rendicontare e sono nell'ottica di una accoglienza da parte della città. Se si
accolgono iniziative culturali nel nostro territorio, se il Cedi ci dà appoggio per creare
eventi culturali di accoglienza, di mostre, questo va sempre in quest'ottica. Ci sono sì
delle spese, ma sono le solite incanalate sotto l'ottica del bando e verranno rendicontate -
lo vedremo - al 30 giugno del 2016 per l'ammontare della cifra richiesta e visto il tempo
che rimane, il lavoro deve essere di grande impegno per riuscire a rispettare le date.
Non so se chiedevi qualcos'altro, se ho lasciato indietro qualche richiesta.
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STEFANO BORILE - Consigliere
Magari sarà più esauriente il Capogruppo.
Sinceramente avevo capito, anche in Commissione, una cosa un po' diversa, stiamo
parlando di una rendicontazione e quindi ci sarà chi partecipa ad un recupero delle
spese. Personalmente io l'ho intesa come un progetto mirato ad uno sviluppo economico
e del commercio di Lendinara. Adesso mi spiego anche perché non ho trovato le
delibere sotto la voce commercio, ma sotto affari generali. E` chiaro quello che ha detto,
Assessore, non fa una grinza.
VIARO LUIGI - Sindaco
Non è chiaro perché vediamo la statua da punti di vista diversi, quindi è doveroso, e
chiedo al Consigliere di fermarsi solo un minuto, è doveroso che noi mettiamo insieme
le varie tessere di questo mosaico. L'Assessore al commercio svolge un compito, che è il
compito degli Assessori al commercio e lei ha dato spiegazione del proprio compito. La
documentazione relativa al distretto del commercio, perché questo è il tema di cui
stiamo parlando, stiamo parlando dell'assegnazione di un contributo regionale di 240-
250.000 euro, unico Comune della provincia di Rovigo (avete sentito già dire diverse
volte questa cosa), siamo stati finanziati il 100 %, significa che abbiamo 240 di somme
che recuperiamo di contributo e 240 che invece dobbiamo o noi o i privati mettere. Di
dico “o i privati” perché su questo progetto siamo coinvolti noi come Comune con
diverse iniziative ed anche i privati che hanno aperto o che stanno prospettando attività
nuove. Perché ho chiesto di intervenire? Perché questa graduale azione che si svolgerà
nell'arco di due anni, l'avevamo anticipata e se andate a prendervi il bilancio di
previsione, c'è una paginetta dove alcuni capitoli nella fase sia dell'entrata, che è il
contributo, spalmato con varie voci... tra le varie voci c'è anche questa del manager del
distretto del commercio. Era un adempimento che si doveva regolarizzare quando?
Quando abbiamo approvato il bilancio, abbiamo preparato il bando per la scelta del
manager del distretto del commercio, i tempi sono maturati, abbiamo fatto il bando e
siamo questa sera non tanto ad incaricare la persona, il soggetto, quanto ad inserire
questo incarico nell'elenco degli incarichi, perché avevamo precedentemente approvato
un elenco incarichi, alcuni incarichi diversi, non avevamo messo dentro questo incarico
specifico perché non erano mature le modalità per assegnare e per dare questo incarico.
Stasera, quindi, è un'azione semplicemente di aggiornamento di una delibera di elenco
di incarichi, però approfittiamo per dire... dove sta secondo me quell'azione incompleta
che Consiglio e Giunta devono colmare? Sta nel fatto che il bilancio di previsione è un
bilancio vivo, non è semplicemente l'approvazione di una carta, di un documento da
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mettere in un cassetto e lasciarlo là. Quando andiamo ad indicare nel bilancio di
previsione alcune scelte e queste sono scelte ben specifiche, poi c'è la dinamica
dell'azione quotidiana, abbiamo 5 mesi, dipende da quando abbiamo approvato il
bilancio, il 28 luglio nella fattispecie, abbiamo agosto, settembre, ottobre, novembre e
dicembre, cinque dodicesimi di anno per fare alcuni passi. Avremo questi 5 mesi ed
ecco perché stiamo rendicontando delle spese. Cosa vuol dire rendicontare? Vuol dire
spendere cifre anche a disposizione del Comune nel bilancio, che saranno gli interventi
che faremo nella Pescheria, Assessore Bassal, che saranno gli incarichi che daremo nelle
prossime settimane per il rifacimento delle ponticelle in ferro, altra iniziativa, che
saranno le attività che possiamo svolgere col Teatro Ballarin, tutti quegli elementi che
determinano insieme il volume di azione della città ospitale, quindi sia che siano
interventi in termini di manutenzione delle strade e dei marciapiedi, sia che siano
interventi di manutenzione di immobili che sono in difficoltà, fatiscenti, sia che siano
attività di stampa, di promozione, la partecipazione alla Borsa del Turismo religioso di
domenica scorsa al Palazzo della Ragione di Padova. Consiglieri, si tratta di tutta una
serie di misure, di attività e forse qualcosa di queste avremmo fatto comunque, ma che
senza questo intervento e senza rientrare nel progetto più ampio del distretto del
commercio, non avremmo fatto. Pensare di mettere mano nella primavera prossima, e
l'Assessore Bassal ci sta lavorando, al liston, che va sicuramente smontato e rimontato e
finalmente dobbiamo recuperare quei pezzi che mancano di trachite che abbiamo presso
i nostri magazzini, quella sarebbe una spesa che probabilmente, col patto di stabilità,
con tutte queste problematiche, non potremmo neanche pensare di fare se non avessimo
avuto questo contributo. Non è una mera rendicontazione, è un'azione graduale che
stiamo svolgendo secondo i crismi delle indicazioni dettate dalla Regione Veneto. Cosa
ci ha detto la Regione Veneto? Hai presentato un progetto? Sì. Cosa ci ha chiesto con
questo progetto? Ha chiesto alcune misure di intervento, le abbiamo messe in evidenza
nel bilancio di previsione; adesso stiamo gradualmente dando seguito a queste
indicazioni del bilancio di previsione. Una di queste misure è quella di trovare un
manager del distretto del commercio che ci segue in tutte quelle azioni, compreso il
fatto di partecipare a nuovi bandi, perché è chiaro che è un volano che abbiamo messo in
moto. L'Assessore al commercio porta avanti le attività legate all'attività del centro
storico, quindi corsi, il discorso delle vetrine, vetrofanie che sono state fatte, c'è un
elenco di interventi, ma si può anche fare un incontro e dettagliare maggiormente.
L'Assessore alle attività promozionali porta avanti iniziative, l'Assessore ai Lavori
Pubblici pensa ad alcuni interventi sui lavori pubblici, l'Assessore al Decoro urbano cura
il decoro urbano. Federico potrebbe tirarmi la giacca e dirmi: io che sono Assessore alle
politiche sociali non faccio niente? La città ospitale è anche la città ospitale che cura il
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benessere e dà soddisfazione alle necessità dei cittadini. Pensate a tutti gli 80.000 euro
di voucher che sono stati spesi nel bilancio di quest'anno, 80.000 euro di voucher di cui
il Comune mette 20.000 euro. Anche qui troveremo le formule e il modo per vedere di
agganciarci e di metterli dentro. Il Sindaco non fa niente? No, perché lavorano gli
Assessori, il Sindaco non fa niente! Nell'insieme è tutta la Giunta, tutte le deleghe, tutto
il Consiglio comunale, quindi, coinvolto con questo progetto. Ecco perché era
importante intervenire e iniziare a spiegare che non è un atto dovuto, è una scelta, della
quale avevamo già preso coscienza nel momento in cui avevamo approvato il bilancio di
previsione. Non è un incarico che avrà solo rilevanza futura, è un incarico che si
concretizza, ma di cui abbiamo già avviato il percorso attraverso delle altre azioni che
sono già state compiute. Adesso il manager di distretto entrerà in carica, entra in
funzione e quindi oltre alle iniziative che abbiamo messo in moto, c'è questa figura che
ci dovrà curare i rapporti con le istituzioni, i rapporti con le associazioni, darci delle
idee, prepararci i bandi e partecipare ad ulteriori di questi. Perché? Perché se non
creiamo questo effetto moltiplicatore non ha senso, cioè avere ottenuto un contributo e
fermarci qua significa mancare di seguire quella progettualità che è Lendinara città
ospitale.
Quindi pertinenti le domande, è doveroso che ci capiamo, perché se ci capiamo
svolgeremo un'azione di squadra, ognuno con i propri compiti e i propri ruoli, la Giunta
propone, il Consiglio non solo dispone, ma anche controlla, c'è questo effetto esecutivo
e controllo. Se non c'è questo chiarimento, uno dice: perché devo valutare se alzare la
mano o meno? Quindi benissimo questo tipo di richieste e che ci siano anche altre
domande da parte dei Consiglieri perché dobbiamo capire questa dinamica. Vi anticipo
che il distretto del commercio e la città ospitale probabilmente saranno il perno attorno
al quale ruoterà tutta l'azione amministrativa dal punto di vista dell'ospitalità, della
formazione della città all'ospitalità. Al Gal martedì parliamo di questo, martedì
prossimo in biblioteca alle 18 si parla di questo, si parla del Piano di sviluppo locale
(PSL), le misure per i prossimi anni per ottenere contributi per integrare questa
iniziativa. Sono le uniche linee di sviluppo dei prossimi anni, contributi comunitari che
attraverso i Gal arrivano nella nostra comunità.
Teniamo aperto il confronto perché è doveroso che ci capiamo bene.
BRONZOLO MATTEO - Consigliere
Il Sindaco nell'intervento è stato molto chiaro ed esaustivo dal punto di vista del
progetto o comunque l'idea che probabilmente questa Amministrazione ha in testa. E`
logico che però devo sottolineare l'aspetto che è un progetto che non ci è stato mai
presentato o comunque non è mai stato "cullato" nelle Commissioni, non possiamo
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essere aggiornati sulle varie dinamiche ed interazioni che possono avere le varie deleghe
per arrivare all'idea e all'esposizione che ci ha espresso il Sindaco questa sera. Dalle
parole dell'Assessore però non posso negare che la domanda mi viene spontanea.
Capisco che sia una rendicontazione che può avere una finalità nell'ottenere dei
contributi e quindi accedere al bando. Tra queste voci c'è anche il conferimento del
manager. Allora mi chiedo: se tutte queste voci in realtà sono già state gestite all'interno
della Giunta, il lavoro che fa questo manager qual è? Lei ha detto una frase, e adesso
non ricordo nel particolare la terminologia, però il senso era questo: l'incarico viene dato
ad una cifra che è nell'ordine delle idee di un progetto di questo tipo. E' una cifra
importante, non è sicuramente esagerata se un manager fa il suo lavoro. Con questi due
aspetti, mi chiedo: che lavoro fa questo manager? Fa un lavoro per sviluppare alcune
tematiche di questi punti del progetto che, mi dispiace, non conosco? E` un fatto legato
alla qualità della spesa, cioè ci sono degli obiettivi, c'è un modo per controllare gli
obiettivi che vengono fissati eventualmente a questo manager oppure è un conferimento
una tantum, si va avanti col progetto, però magari è la bravura degli Assessori e meno
quella del manager? Abbiamo una facoltà, una possibilità di controllare l'operatività e il
raggiungimento degli obiettivi da parte di chi ha questo tipo di conferimento?
FERRARI SANDRA - Assessore
Il manager di distretto ha un compito delicato, ad esempio quello di promuovere delle
iniziative nel territorio che possano smuovere le coscienze, per così dire, tra virgolette,
tipo il tavolo degli orari, che è un mettere insieme delle potenzialità di imprenditori,
associazioni e di fornitori di servizi che possono proporre delle soluzioni per delle
problematiche che vanno risolte tramite una concertazione di idee e svilupparle tramite i
consigli che il manager stesso ci dà, per fare un esempio, oppure la segnalazione di
bandi interessanti per le varie situazioni che, studiando il nostro territorio, vede che sono
indicate per le risorse umane e finanziarie che il nostro Comune ha. Faccio un esempio:
un bando può essere appetibile, però se la quota dell'Amministrazione non siamo in
grado di metterla, è inutile che ce la proponga, lui deve essere cosciente del modo di
lavorare e del bilancio che ha questo Comune per darci la dritta giusta. Un altro compito
che ha il manager è anche quello di ricercare le azioni che fanno punteggio, che sono
qualificanti, perché nella rendicontazione non ci sono solo fatture da esibire, ma anche
delle attività. Le attività che vengono a qualificare il punteggio richiesto dalla Regione
che ha emesso il bando, sono delle attività, come aveva detto il Sindaco, che si
esprimono anche nella collaborazione, nella partnership del privato che esibisce le
fatture della riqualificazione del proprio esercizio oppure l'attività di qualche
associazione che lavora nel territorio o col patrocinio dell'amministrazione e che
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promuove delle iniziative. Le spese che queste iniziative producono, danno anche il
valore della partecipazione della cittadinanza per produrre questa accoglienza, per
rendere la città ospitale. Altri Comuni hanno presentato spese nel bando di concorso,
delle spese di lavori pubblici molto più imponenti delle nostre, però non sono riusciti a
portare a casa risorse tangibili proprio perché mancava la collaborazione dei cittadini. E`
inutile che uno mi proponga diecimila lavori pubblici se poi restano un lavoro che viene
fatto solo dall'Amministrazione. Certe azioni che vengono relazionate nella
rendicontazione devono denotare questo interesse diffuso da parte della cittadinanza nel
creare uno spirito condiviso, non solo da parte dell'Amministrazione, ma anche
dall'interesse dei nostri cittadini. Quando abbiamo fatto il bando ho raccolto la
disponibilità a collaborare di quasi tutte le associazioni del territorio che si sono rese
disponibili, dalla Pro Loco in avanti., non stiamo a fare tutti i nomi, sappiamo anche noi
quali sono le associazioni che lavorano nel volontariato, sia culturali che sportive, di
tutti i generi, che hanno dato un punteggio, il punteggio che ha determinato la possibilità
di utilizzare queste risorse. Senza questo valore aggiunto i numeri dell'Amministrazione
non sarebbero stati sufficienti. Per ricercare queste azioni abbiamo bisogno anche di
suggerimenti, il manager ci darà anche questa opportunità, perché non serve solo dire
che io farò questo e questo, ma anche il modo con cui si fanno le cose. Ad esempio la
partecipazione alla Borsa degli itinerari religiosi non era prevista quando abbiamo fatto
il bando, però sarà una delle spese che si possono rendicontare perché? Perché fanno
parte, in collaborazione col Cedi che ci ha accompagnato in questa Borsa, fanno parte di
un'azione di promozione del territorio, per cui si vede la vitalità degli intenti.
BRONZOLO MATTEO - Consigliere
Avevo chiesto se ci sono dei termini in base alla spesa, cioè avevo detto che non è tanto
la quantità di quello che uno va a spendere, ma la qualità. Allora abbiamo detto: se ho
una cifra importante e se questo ha dei compiti particolari, al di fuori delle solite
competenze delle deleghe della Giunta, nel quadro di questo progetto, ci sono dei
termini di controllo o di assestamento in base a degli obiettivi che gli vengono posti
oppure no? E` una tantum e c'è la difficoltà di verificare se sono obiettivi raggiunti
magari già dagli Assessori che stanno svolgendo il loro compito all'interno di quelle
voci oppure è lui che è determinante e quindi si merita quel costo?
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Risponde il Sindaco a questo secondo quesito.
VIARO LUIGI - Sindaco
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Non si tratta di rispondere, si tratta di condividere un pensiero. Questa sera non stiamo
assegnando l'incarico, perché l'iter procedurale è diverso. Abbiamo incontrato i tecnici
del Paes, abbiamo incontrato il tecnico che ha preparato il progetto sul rumore, abbiamo
incontrato quello che ha fatto il Picil, Presidente, facciamo un incontro con il manager di
distretto, perché è tutto un sacco da riempire. Non è che noi andiamo a consuntivo
questa sera a dire: scegliamo una cosa che è già definita, ma noi scegliamo il veicolo,
sappiamo anche gli ingredienti, ma non abbiamo il prodotto finito. Noi vogliamo
raggiungere un obiettivo, che è quello di animare questa città, di metterla sotto ossigeno,
di rivitalizzarla, di arrivare ad avere questo progetto, che è quello della città ospitale, dal
pestare qualche cacca in meno ad avere il ciuffo d'erba in meno, che sia più gradevole,
ma anche che ci sia del movimento, delle attività, delle iniziative. Quindi è tutto un
progetto da definire e da fare. Sappiamo una cosa però, sappiamo che la Regione Veneto
ha accettato la nostra richiesta di contributo, avevamo presentato un progetto
preliminare a grandi linee, ci ha detto: sì, ci sto, sono socia al 50% con te Comune di
Lendinara. Adesso, questa sera, non approviamo nessun progetto, questa sera stiamo
semplicemente - e chiedo conferma al Segretario e al Presidente - inserendo questo
incarico nel mazzo degli incarichi che il Comune dà. Non lo possiamo fermare, nel
senso che... non stiamo votando il progetto o meno questa sera, stiamo semplicemente
dicendo: guardate che tra i dieci incarichi che nell'anno 2015 il Comune dà (il tetto del
palazzetto dello sport per partecipare al bando, la chiesa di San Rocco per fare i lavori, il
rifacimento e la sistemazione dell'ex pescheria etc.), diamo l'incarico di manager del
distretto del commercio; ma da questa sera alle prossime azioni…. tra l'altro le linee
guida sono nel bilancio di previsione, perché già abbiamo dei segmenti di intervento.
Quando abbiamo presentato il progetto per avere il contributo regionale, abbiamo detto
dove vogliamo spendere questi soldi, ma non li abbiamo ancora spesi. Parzialmente
stiamo racimolando le pezze giustificative, tutto quello che è compatibile... la nostra
preoccupazione è quella di dire: avremo i contributi, ma avremo i contributi se avremo
speso, non è il contrario, non è che ci diano i soldi e poi dobbiamo giustificare questi
soldi in qualche modo, all'italiana, assolutamente no. Roma capitale è una cosa diversa.
In periferia purtroppo ci stanno facendo i buchi sul naso, quindi dobbiamo essere precisi
nelle cose.
Direi, se siete d'accordo, come Consiglio comunale, invece di invitare il tecnico in
Giunta o in Commissione, invitiamo nel prossimo Consiglio comunale, che è ai primi di
novembre, il manager del distretto, viene qui e facciamo un ragionamento, che è una
relazione, sulle linee guida ed attorno a queste linee guida il Consiglio comunale ha il
diritto, ma anche il dovere di dare delle indicazioni sulle quali muoverci. Qua non si
tratta di palleggiarci o di spiegare una cosa perché è poco chiara, probabilmente è poco
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chiara anche perché è da scrivere la maggior parte di questa cosa, non stiamo
presentando un progetto già chiuso e definito. L'Assessore prima ha ricordato il tavolo
degli orari, ad esempio: è un'azione aperta col pubblico, con le associazioni di categoria,
con i cittadini, per curare quel concetto di people first, la persona al centro, e fare in
modo che le persone, i cittadini possano accedere alle attività del Comune in orari più
consoni per la persona. E` una cosa marginale, se volete, per le dinamiche delle attività
commerciali, ma una cosa marginale più un altro tassello, più il recupero di alcuni
immobili del Comune, più la recettività, l'ospitalità, la formazione, sono tutti segmenti
sui quali dobbiamo mettere insieme e creare il grande mosaico che è questo progetto. E`
una cosa che apriremo ed andremo avanti negli anni. Ecco perché vale la pena di
scriverla a 17 per 2, 34 mani, che è tutto il Consiglio comunale.
Quindi accapigliarci su delle questioni... capisco la necessità di chiarimento, ma a
questo punto apriamo il confronto con chi? Con il manager di distretto presente in aula e
con lui che recepirà dal Consiglio comunale le indicazioni portate, poi verrà in Giunta e
lì andremo a smussare le cose, a definirle meglio e fare quelle linee di azione. Come per
il Paes abbiamo parlato prima per l'ambiente, il distretto del commercio diventerà la
linea guida per lo sviluppo della città, della Lendinara che vogliamo insieme contribuire
a costruire.
Non è che volevo fare il Solone o il saccente di questa cosa, me la sento dentro perché il
concetto di città ospitale è il punto cardine, e qua esce anche il coordinatore della città, il
Primo Cittadino, è il punto cardine del nostro progetto, un progetto che non è personale,
è il progetto dell'assemblea consiliare, poi con visioni diverse, chiaramente, chi è
maggioranza dirà le cose in un certo modo, chi è opposizione ben venga, farà
suggerimenti, emendamenti, correzioni e quant'altro, integrazioni. Questa è la dinamica
di cui ha bisogno anche il manager del distretto, perché non può vivere questo ruolo
senza la partecipazione della città, assolutamente. Su questo si innescherà l'azione dei
giovani, Forum dei giovani, il Consiglio comunale dei ragazzi, le Commissioni varie
che ci sono, la città che vuole vivere la città, perché altrimenti se stiamo qua, e
permettetemi questo piccolo sfogo, veniamo in Consiglio comunale (non è
assolutamente relativo agli interventi dei due Consiglieri che sono intervenuti del
gruppo Insieme in Comune), se viviamo il Consiglio comunale in maniera sporadica,
occasionale, una volta ogni mese e mezzo, due mesi, e poi alcuni Consiglieri - e
permettetemi, questa non è vena polemica - si permettono sulla stampa di richiamare
l'Amministrazione su alcune cose, senza vivere la città e vivere l'Amministrazione, non
è neanche degno di risposta perché torniamo indietro ed andiamo solo in polemica. La
nostra non è una volontà di andare in polemica, la nostra è una necessità di confrontarci
sui progetti. Questo è il progetto cardine. E` importante il settore dei lavori pubblici, è
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importante il settore delle opere, speriamo che questo impegno che ha assunto il Premier
Renzi di sbloccarci il patto di stabilità - ricordo a tutti e so che sto andando un po' fuori
tema, ma vale la pena che ci aggiorniamo - si realizzi, perché se sblocca il patto di
stabilità noi abbiamo 1.200.000 euro di opere pubbliche da fare. Se non sblocca il patto
di stabilità, non siamo in grado in questo momento di trovare 20.000 euro per fare
l'asfalto sulla Viazza. Dico bene, Assessore? Quindi abbiamo i soldi, siamo i padroni del
vapore noi cittadini e non abbiamo la possibilità di utilizzarli. E` giusto che la gente
sappia. In questi giorni verrà distribuito il bilancio sociale, quindi il cittadino a casa avrà
un pieghevole molto semplice, non abbiamo speso cose pazzesche di tipografia, verrà
messo poi in maniera dettagliata anche in rete, completo di tutti gli allegati, un
pieghevole - ed anche questo fa parte del progetto della città ospitale - dove uno apre e
dice: pago 100 euro di tasse, dove vanno le mie tasse? Poi ha ragione il cittadino a
venire in Comune a dirmi: Sindaco, continuo a pagare e non vedo risposte ai miei
problemi. Abbiamo 1.200.000 euro di avanzo di amministrazione libero, sono 2 milioni
e mezzo di avanzo di amministrazione, ma tolti i fondi, 1.200.000 euro pensatelo in
termini di asfalti e di opere pubbliche cosa significa una cifra del genere, anche per le
imprese della zona. Questo per enne Comuni, perché Lendinara è messa così, ma anche
gli altri Comuni sono messi così. Speriamo che l'impegno assunto, che dovrebbe trovare
forma nella finanziaria di questi giorni, si concretizzi, che i Comuni virtuosi possano
finalmente spendere quello che hanno prelevato dalle tasche dei cittadini.
Scusate la divagazione, ma era doveroso fare chiosa di questo, perché uno potrebbe
dirmi: hai un progetto di 250.000 euro, dove trovi col patto di stabilità questi soldi? In
bilancio queste cifre sono già state indicate; quindi gli interventi, che saranno le pezze
giustificative, una volta realizzati, di questi 250.000 euro, in bilancio ci sono già. Invito
i Consiglieri a rivedere il bilancio di previsione e prepararsi su questo fronte e invito il
Presidente e l'Assessore ad attivarsi per avere in aula il manager di distretto, con lui
abbozzare le linee guida ed aprire il confronto.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Colgo al volo questo invito, perché mi sembra il percorso più trasparente ed anche più
giusto per arrivare alla sintesi delle sensibilità sia del Consiglio comunale, ma allegherei
anche l'invito, ad esempio, alle consulte, perché anche loro sono parte integrante della
nostra città, in modo tale che la cassa di risonanza sia molto più puntigliosa, che arrivi a
tutti i cittadini possibili e immaginabili. Prendiamo l'impegno con l'Assessore di
organizzare questa iniziativa per il prossimo Consiglio comunale, se fattibile, vediamo
di organizzarci, anche perché ci dovrà essere un Consiglio comunale a breve, se è
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possibile farlo già nel prossimo Consiglio, sennò lo metteremo in scaletta nel
successivo.
Continuiamo con gli interventi.
FEDERICO SAMBINELLO - Consigliere
Volevo rispondere al Sindaco e chiedo una cosa al Presidente del Consiglio, perché
capisco che il Sindaco debba illustrare certe cose, però certe frecciatine ogni tanto in
mezzo, alle quali non può ribattere chi di dovere… preferirei avere un confronto diretto
o nel momento...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
A che cosa si riferisce? Chiedo scusa.
FEDERICO SAMBINELLO - Consigliere
Prendo l'ultima cosa riguardo agli articoli di giornale, è lampante che li ho fatti io gli
ultimi articoli di giornale. Che venga appuntato che noi viviamo l'Amministrazione solo
una volta al mese, in Consiglio, comunque voi avete un ruolo di amministratori ed è
logico che l'abbiate, noi abbiamo un ruolo di controllori e di proposte. I ruoli sono
differenti, forse il signor Sindaco si è abituato da anni, fortunatamente, ad essere sempre
in maggioranza e ha perso un po' quello che è effettivamente un ruolo di Consigliere di
opposizione che non può entrare nelle delibere di Giunta, ma può fare delle proposte.
L'ultimo articolo: più volte mi sono confrontato anche con gli Assessori, l'Assessore
Amal, l'Assessore al commercio, li avevo sollecitati a vedere di venire incontro a quello
che ci eravamo auspicati e avevamo votato in Consiglio il 23 e anche lei - sono andato a
rileggermi il verbale - aveva auspicato di fare qualcosa velocemente. Volevo solo fare
una parentesi, perché sembra che sennò i Consiglieri di opposizione o anche di
maggioranza non facciano niente, si trovano solo qui. Quindi volevo spezzare una
lancia, ma chiudo, non volevo essere polemico.
Volevo chiedere una cosa, ma forse non l'ho capita bene in merito al manager, perché mi
sembra una sovrapposizione tra il ruolo dell'Assessore e di questo manager, perché tutto
quello che è stato elencato sarebbero cose che in teoria dovrebbe fare un Assessore, la
maggior parte. Ben venga se poi l'Assessore è oberato e non ce la fa, se ha bisogno di
aiuto è un'altra cosa, perché ai bandi, a queste cose, dovrebbe interessarsi anche un
Assessore, o mi sbaglio? Non vorrei sbagliarmi, è una domanda la mia. Varie cose che
ha elencato prima, e l'ho ascoltata, mi sembrano di sua competenza. Mi chiedo: ci
teniamo l'Assessore - è` una provocazione - o magari rinuncia al suo compenso? E` una
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provocazione, spero che l'accetti col sorriso. Oppure ho capito male io? E` una
domanda.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Posso intervenire in questo ambito, visto che ero presente in Commissione ed è stata
esplicitata questa sua riflessione nell'intercalare dell'esposizione del funzionario. Questa
figura del manager di distretto è prevista dal bando, non è una decisione politica del
Consiglio comunale di Lendinara o della Giunta di Lendinara, è prevista ed anche
regolamentata dal bando stesso; anche l'emolumento è quantificato dalla Regione. Non è
che sia una scelta politica. Per accedere a questo bando c'era questo criterio di dotarsi
del manager di distretto. Se l'Assessore o il Sindaco vogliono...
VIARO LUIGI - Sindaco
Con educazione, ma per fatto personale, perché il ruolo di Consigliere comunale, che è
anche il mio, non ci deve permettere di andare oltre il limite del rispetto personale. Le
ultime due righe del giornale di ieri, Consigliere Sambinello, se sono attribuibili a lei, le
chiedo cortesemente di rileggerle e di reintervenire sulla stampa, perché ci sta che lei
solleciti il Comune, il Sindaco, e lei ha ragione, perché io sono stato indicato come
Sindaco, lei è stato indicato come Consigliere comunale di opposizione, e ci sta. Ho
fatto anche il Consigliere di opposizione in Provincia, quindi so cosa si prova ad essere
all'opposizione, magari ti agiti tanto, ma la maggioranza comunque vota le cose. Non è
questa la dinamica che deve muovere noi in questo Consiglio comunale, perché qui non
c'è, quando si parla di sviluppo della città, quando si parla di scelte, non la vedo con i
numeri della maggioranza e i numeri dell'opposizione, mi piace confrontarmi e
dialogare. Quello che emotivamente mi coinvolge, e credo di usare un termine e delle
modalità di risposta e di intervento che sono educate e rispettose, perché non è giusto
che io trascenda... una persona che ha scelto ed è stata indicata dai cittadini per fare il
Sindaco, che si attiva con la Giunta, col Consiglio comunale e quant'altro, e che non
vede - Consigliere, lei deve perdonarmi se io insisto su questa cosa - delle presenze
costanti, che poi si veda etichettato sul giornale come un presenzialista… è mio dovere
esserci da Sindaco. Non arrivo dappertutto, non sto facendo in maniera completa il
Sindaco, perché dovrei dare anche di più, ma dalle 7 e mezza di mattina alle 10 di sera,
11, faccio quello che posso e chiedo scusa se non arrivo dappertutto. Non è che sia
presenzialista, dobbiamo uscire dalla logica che uno che è presente lo faccia per farsi
vedere. Sto gestendo la nostra squadra, la mia squadra, i miei Assessori, educandoli,
reciprocamente ci educhiamo, a non esagerare nelle presenze, ma parlare a nome di tutti.
Vedere sul giornale che lei, se è lei (il Movimento 5 Stelle è lei, qua dentro non vedo
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altri del Movimento 5 Stelle per ora), fa tutto un riferimento, che ci sta, ne ho parlato
anche col vice Sindaco, ne ho parlato con il Presidente del Consiglio, abbiamo un tema
che è lì e che non è stato risolto ancora… però se non ci arriviamo noi come Consiglio
comunale, proponetemi un ordine del giorno, perché it's easy to be gay with the user as,
è comodo fare un certo esercizio. Lo spiego, perché se lei mi dice che devo scagliarmi
contro le attività commerciali della città che hanno queste macchinette, decidiamolo
insieme, parliamone in Consiglio comunale, alziamo la mano tutti insieme, perché è
imprenditore anche lei, portatemi questo argomento. Questo è un tema preciso. Lei può
intervenire dicendo che il Sindaco sbaglia, il Sindaco in Consiglio comunale...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Vi chiedo cortesemente di ritornare all'ordine del giorno.
VIARO LUIGI - Sindaco
Per fatto personale le chiedo cortesemente di rileggersi l'articolo di ieri, perché nel
prossimo Consiglio comunale, sempre per fatto personale, in apertura dei lavori,
chiederò di confrontarmi con lei su quanto ha dichiarato ieri. Chiedo scusa, tolgo il
disturbo, ma non è pensabile che in maniera così gratuita si possa dire che chi è Sindaco
partecipa alle riunioni per farsi vedere e chi è oppositore invece no, chi è oppositore può
permettersi di dire queste cose. Questo è un atto di ingiustizia nei confronti di chi lavora
24 ore al giorno.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Per fatto personale ha citato il Sindaco. Se vuole rispondere anche lei per fatto
personale, che è previsto dal regolamento, tra l'altro, prego.
FEDERICO SAMBINELLO - Consigliere
A questo punto non voglio dilungarmi, torniamo sull'argomento la prossima volta. Mi
spiace che si scaldi, ma in un certo senso quando lei esce, magari non se ne rende conto
e lo fa secondo me anche in buona fede... lei ha fatto la stessa cosa quando ha parlato
prima o altre volte, anche sul bilancio, quando lei ha il diritto di parola perché deve
illustrare, poi in mezzo ci mette sempre le insinuazioni o a Consiglieri o... magari la
prossima volta me le annoto. Non se la deve prendere, fa parte del gioco politico. Nel
caso possiamo andarci a rileggere. Ci torniamo la prossima volta, non voglio fare
perdere tempo ai colleghi.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
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Consigliere Bassal, sull'argomento, mi raccomando, dell'ordine del giorno. Non
vogliamo adesso aprire altri scenari.
BASSAL NABEEL - Assessore
Certo, non voglio fare polemica, solo un piccolo passaggio, visto che sono stato tirato
per la giacca dal Capogruppo dei 5 Stelle. Il ruolo dell'Assessore: su questo progetto in
particolare c'è più di un Assessorato che deve fare, non solo il pubblico, un 40% va al
privato e il 60% al Comune, ai vari Assessorati per fare questo progetto. Perciò la
presenza del manager serve per coordinare questi soldi dati dalla Regione grazie anche
al lavoro che fa. Non è che l'Assessore faccia il progetto, l'Assessore propone agli uffici,
sono gli uffici che fanno i progetti. L'Assessore propone agli uffici, i nostri sono
abbastanza competenti e riescono a capire dove ci sono i bandi. Più di una volta lei ha
segnalato alcuni bandi, io l'ho ringraziata, l'ho riferito agli uffici, però il capo servizio fa
questo, non è che l'assessore faccia i bandi, l'Assessore propone, segue i lavori, con i
suggerimenti dei colleghi Consiglieri.
Come oppositore mi permetto di dire una cosa, ho 19 anni di opposizione e penso che
tutta Lendinara sappia che l'ho fatto bene, in modo duro ma costruttivo. Una cosa, se mi
permette una critica, e poi mi tirerai le orecchie se vuoi fuori: uscivo sulla stampa
spesso, ma mai senza andare nell'ufficio a vedere le carte. In alcuni passaggi, e non parlo
delle macchinette, sto parlando in generale, andavo con le carte in mano, anche
dell'ufficio, e caso mai uscivo sulla stampa. E` giusto fare sentire ai cittadini anche la
sua posizione, ma è giusto sapere cosa ha fatto l'Assessore o cosa ha fatto il Sindaco o
cosa addirittura ha fatto l'ufficio ambiente. Chiudo la parentesi, non voglio aprire un
altro argomento.
Sull'argomento attuale questo voglio dire, noi stiamo facendo i lavori, i soldi sono
venuti tramite un bando pubblico - privato, c'è più di un Assessorato, deve essere
coordinato. Non è la prima volta che citiamo questo. Questo è un progetto, e penso che
il Sindaco l'abbia spiegato ampiamente, che è una scelta per avere l'aiuto di un dirigente,
di un manager che ci dia una mano per farlo, perché non è che l'Assessore possa fare
tutto, io devo fare i lavori pubblici, l'Assessore Amal deve fare altre cose, però ci sono
alcuni progetti, alcuni bandi pubblici, che vengono dalla Regione o dall'Europa, che
obbligatoriamente devono essere gestiti in modo diverso. Questo per dire l'importanza
di una figura. Il Sindaco ha spiegato benissimo, non occorre che ripeta. Condivido
pienamente, a parte la polemica che è un fatto personale vostro, condivido pienamente
la sua proposta di discutere con tutti, se siete favorevoli, il Presidente l'ha fatta sua e lo
ringrazio e discutiamo. Non è che dobbiamo dare un incarico perché nessuno sa fare
niente. Ci sono cose che bisogna fare ed altre cose no. Lei che è un imprenditore e per
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fortuna sua, per la sua bravura ha la fortuna che la crisi magari non l'ha toccata, vedo
che lavora, sa queste cose, sa che a volte occorre un manager esperto per dare qualche
consiglio o qualcosa.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Altri interventi?
DAVIDE BERNARDINELLO - Consigliere
Ho capito questa sera che senza... il bando ha delle garanzie dietro, non è che ci diano il
finanziamento senza controllare come vengono spesi i soldi. Se nel bando è una misura
prescritta che c'è la necessità di avere una guida, è una cosa che bisogna accettare, non ci
si può neanche chiedere cosa fa o cosa non fa. Giustamente, si vedrà. E` un po' come è
successo col Paes, il Paes chi lo potrebbe gestire? Un Assessore? Dovrebbe essere un
Assessore del mestiere. Non è il lavoro dell'Assessore che deve fare il manager, il
manager sarà una figura vocata che farà questo lavoro nella sua vita ed è un lavoro che
sinceramente non conosco, ma sono quelle figure nuove che stanno nascendo per
coordinare questi bandi che, bene o male, sono certo che non sono più i bandi di una
volta, sono controllati. Se non seguiamo quei traguardi, quegli obiettivi che sono stati
dati, sicuramente ci saranno delle penalizzazioni, non è che possiamo spendere i soldi
come ci gira, tanto ormai li abbiamo, o dire andiamo a cena con il manager che tanto
abbiamo 45.000 euro da spendere. Non sarà sicuramente così, certamente non sarà così.
Quindi ben venga questo nuovo progetto che porta, secondo me, a degli introiti anche
per le attività commerciali che ci sono a Lendinara, e questo è positivo.
Poi un'altra cosa. La vitalità che vedo in Lendinara... non riesco ad andare a tutte le
manifestazioni come vorrei, mi piacerebbe, per seguire la vitalità che si sta avendo in
questa città. E` un peccato a volte che non ci sia abbastanza gente anche tra noi
Consiglieri presenti, perché questo avvalora il fatto che c'è un'Amministrazione attiva. Il
fatto di penalizzare che sia presente... ho sempre pensato il contrario. Quando vedevo
che c'era un evento e non c'era il Sindaco, criticavo. Adesso che vedo che il Sindaco c'è
sempre ed anzi ringrazio anche certi Assessori che vedo che danno ben oltre a quello
che dovrebbero dare, non tutti, ringrazio di questo impegno che tutti mettono nella loro
quotidianità.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Per andare oltre, volevo leggervi una parte del verbale della Commissione che esplicita
anche questa figura del manager di distretto. Infatti è stato letto che per espressa
previsione regionale il manager… è previsto dal paragrafo 5 allegato a) del decreto
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Regione Veneto 1912 del 14 ottobre 2014: per espressa previsione del paragrafo che
abbiamo detto, il manager del distretto è figura esterna alla pubblica amministrazione.
Questo significa che non può essere l'Assessore, ma deve essere una figura che non ha
niente a che fare con la politica. Ci tenevo a precisare questa cosa, che è stata letta prima
nel verbale, probabilmente è sfuggita ai più. Era scritta nel verbale, però magari è
sfuggito nella discussione. Credo che possa essere una precisazione che è utile al
Consiglio.
Altri interventi?
Se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto. Chi vuole intervenire
per dichiarazione di voto?
BRONZOLO MATTEO - Consigliere
Soltanto per sottolineare che sulla fiducia, signor Sindaco, di quanto espresso e
sull'incontro per conoscere questa nuova figura che andrà ad accompagnare il percorso,
Insieme in Comune vota favorevole.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Altri interventi per dichiarazione di voto?
Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione.
Pongo in votazione il punto 4 all'ordine del giorno, modifica al programma per il
conferimento degli incarichi di collaborazione autonoma per l'anno 2015. Chi è a
favore? Chi si astiene? Consigliere Sambinello. Chi è contrario? Nessun contrario.
Abbiamo bisogno anche dell'immediata eseguibilità. Chi è a favore dell'immediata
eseguibilità? Chi si astiene? Consigliere Sambinello. Chi è contrario? Nessun contrario.
Il Consiglio approva.
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PUNTO N. 5
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 5 all'OdG: Approvazione di atto di costituzione usufrutto a favore del Comune
da parte del blocco nuovo dell'ex ospedale civile ed approvazione comodato a favore
dell'ASL 18 di alcuni locali per il centro prelievi del Punto Sanità.
Illustra l'Assessore Bassal.
BASSAL NABEEL - Assessore
Vista l'ora e vedendo la fame sulla faccia quasi di tutti, compreso il sottoscritto, andrò
veloce.
Questa è una delibera già spiegata ampiamente dalla dottoressa Baccarin e dall'ing.
Fasiol presso questa sala due settimane fa. Questo è un progetto nato nel 2003 per il
recupero dell'immobile dell'ex ospedale di Lendinara. Leggo solo la premessa e poi vado
sulla delibera.
L'Art. 42 del decreto legge 267/2000 precisa la competenza del Consiglio comunale per
acquisti, alienazioni, permute e concessioni immobiliari. La legge regionale 23
dell'8/8/2014 ha disposto per i beni in proprietà dell'azienda Unità Locale Sociosanitaria
(ASL) la costituzione a titolo gratuito dell'usufrutto trentennale sui beni immobili
inutilizzati a favore del Comune per l'esercizio del servizio socioassistenziale, con
accollo delle spese di manutenzione straordinaria.
Vi risparmio tutte le date, le delibere, sia regionali, sia comunali, sia dell'U.S.L. e vado
sulla delibera che è la conclusione di tutto l'iter burocratico - amministrativo che è stato
fatto.
La delibera di oggi cita: 1) di approvare con riferimento alle disposizioni della L.R. 23
del 8/8/2014 la costituzione a titolo gratuito dell'usufrutto trentennale ed accollo delle
spese di manutenzione straordinaria a favore del Comune di Lendinara sui piani terzo e
quarto e parti comuni nel blocco nuovo dell'ex ospedale civile di Lendinara, immobile
in proprietà dell'ASL 18 di Rovigo, per la realizzazione di un centro comunale
antiviolenza, con casa rifugio, nel testo dell'atto allegato, come già approvato dal
direttore generale dell'ASL con decreto 297 del 28/5/2015. Oltre all'immobile, ci sono
anche gli spazi comuni fuori.
2) Di approvare la costituzione a titolo gratuito del comodato trentennale a favore
dell'azienda U.S.L. 18 di alcuni locali di proprietà comunale situati all'interno del
complesso edilizio ex ospedale civile in via Montegrappa, distinti nel catasto edilizio
urbano al censuario di Lendinara foglio 16 part. 469 sub 30, situata in continuità
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dell'ingresso del nuovo Punto Sanità di via Montegrappa, cioè la sala di attesa dell'ex
Cappella, al fine di destinarla al servizio di accettazione e centro prelevi del Punto
Sanità. Mi soffermo un attimo a spiegare da medico, oltre che da cittadino. Come
sapete, sono uscite sulla stampa tante polemiche perché qualche cittadino ha protestato
che c'è confusione e tante persone alla mattina. Trovare i pazienti dell'Utap, nonostante
ci siano le prenotazioni, trovare tanti medici e 100 persone per fare solo prelievi, oltre
quelli che devono prendere appuntamento o ritirare ricette… c'erano tante persone per
due o tre ore, era una cosa esagerata. Allora è stato studiato con la dottoressa Baccarin e
il Sindaco, allargando anche a Fasiol, al sottoscritto, al Capogruppo Ghirardello e ai
nostri tecnici, di concedere uno spazio di entrata da via Montegrappa e fare un'altra
porta interna, se c'è possibilità di passare dall'altra parte, in modo da alleggerire il peso
delle persone presenti nella stessa sala, specialmente al mattino.
3) Di delegare la Giunta comunale alla gestione successiva degli aspetti amministrativi,
tecnici ed economici funzionali al perseguimento degli obiettivi, con definizione e
riparto dei costi del servizio comunale (energia, calore, elevatori, gestione sicurezza, che
vengono fatti in comune con l'U.S.L.) e progettazione unitaria dell'adeguamento statico,
sismico, antincendio, degli impianti, con gestione comune per quanto viene gestito in
collaborazione.
4) Di dare atto del parere della 2^ Commissione consiliare espresso nella seduta del
6.10.2015 di cui nelle premesse. Se volete vi leggo, sennò lo legge il Presidente della 2^
Commissione.
L'unica cosa che nella delibera non è ben specificato perché non si può mettere, è il
parcheggio fuori dagli spazi in comune che sarà gestito tra il Comune e l'U.S.L., per
procurare oltre 120 posti macchina per i cittadini di Lendinara.
5) Di dare atto che il presente provvedimento non è sottoposto al controllo preventivo di
legittimità.
Penso che con poche parole sia spiegata l'importanza di questo scambio da parte
dell'U.S.L. a nostro favore e da noi a favore dell'U.S.L., per recuperare sia i 5 piani
dell'ospedale vecchio, sia la parte vecchia, che adesso è dismessa, per il punto prelievi
ed accettazioni, e gli spazi all'esterno.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
L'argomento è stato trattato in 2^ Commissione, quindi prego il Presidente
Bernardinello di dare lettura del verbale.
DAVIDE BERNARDINELLO - Consigliere
Leggo il verbale della 2^ Commissione del 6 ottobre 2015.
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Alle ore 19.30 il Presidente della Commissione, constatata la presenza del numero
legale dei presenti, dichiara aperta la seduta.
Approvazione di atto di costituzione usufrutto a favore del Comune da parte del blocco
nuovo dell'ex ospedale civile ed approvazione comodato a favore dell'ASL 18 di alcuni
locali per il centro prelievi del Punto Sanità.
Parere: il Presidente della Commissione provvede ad enunciare l'argomento all'ordine
del giorno mediante illustrazione di carattere generale sulla proposta. Viene in seguito
passata la parola al responsabile del 4° settore 2° servizio tecnico, geom. Angelo
Bragioto, il quale provvede ad illustrare l'atto di costituzione dell'usufrutto di alcuni
locali dell'immobile denominato parte nuova dell'ex ospedale, con accesso in via
Perolari, da parte dell'ASL 18 a favore del nostro Comune e il contratto di concessione
in comodato d'uso di alcuni locali del complesso edilizio ex ospedale civile di via
Montegrappa da parte del nostro Comune verso l'ASL 18.
Il dibattito prosegue con varie richieste di chiarimento da parte dei Commissari presenti.
Il Presidente della Commissione interviene nella discussione per evidenziare gli scopi e
gli obiettivi che l'Amministrazione si prefigge con tale proposta. Sentiti gli interventi dei
Commissari e le risposte di chiarimento del tecnico incaricato, dopo ampia ed
approfondita analisi dello schema di contratto di comodato d'uso dell'immobile (allegato
all'atto deliberativo), il Presidente propone di modificare il capitolo 8 secondo
capoverso dello stesso là dove recita: "il comandatario potrà a sua discrezione
assicurare...", con la seguente frase: "il comandatario dovrà assicurare". La predetta
modifica del testo dello schema di contratto di comodato dell'immobile viene posta in
votazione in forma palese per alzata di mano. La Commissione si esprime
favorevolmente all'unanimità dei presenti. Dopo il voto sulla modifica del testo, la
Commissione, esaminata la delibera consiliare, passa alla votazione della proposta in
forma palese per alzata di mano, riportando il seguente esito dei voti: favorevoli 4
(Bernardinello, Bonagurio, Broccanello e Bronzolo), astenuti 1 (Sambinello), contrari
nessuno.
La seduta viene dichiarata conclusa alle 20.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Il Sindaco vuole intervenire.
VIARO LUIGI - Sindaco
Solo un'integrazione perché diciamo che spesso corriamo il rischio come Consiglio
comunale di vedere a consuntivo le cose.
52
Due cose, Presidente, non è per fare l'agenda al Consiglio: sapete che da qualche
settimana è stato rinnovato il Consiglio di amministrazione della Casa Albergo. E`
legato a questo tema. Al nuovo Presidente chiedo che magari venga messo in agenda
anche un invito in Consiglio comunale. Perché dico questo? Perché l'avete sentito in
diretta 20 giorni fa, nell'ultimo Consiglio comunale, con la presenza della dottoressa
Baccarin e dell'ing. Fasiol, i cinque piani dell'ospedale tornano ad essere utilizzati. E`
un'inversione di tendenza, è una cosa positiva, ma deve essere completamente positiva.
Dobbiamo pensare all'uso di quei cinque piani non tanto per occupare quegli spazi, ma
che sia qualcosa di veramente qualificante per la città. Vanno bene i due piani del Ceod,
perché già i ragazzi del Ceod, i ragazzi diversamente abili hanno trovato collocazione
nei locali di un'ala di via Canozio, delle scuole medie, temporaneamente, sappiamo che
una parte, una minima parte tornerà su Canda per un discorso anche logistico di
comodità di spostamento tra le loro abitazioni e il centro, ma la maggior parte rimarrà
presso i due piani del nostro ospedale. Sugli altri tre piani, e quindi mi innesto in questo
ragionamento perché rimanga traccia in questo verbale e perché diventa anche un'azione
che dobbiamo portare avanti come Consiglio comunale, sugli altri tre piani si parla del
centro antiviolenza e rimarrebbe un piano libero. Servirà, Consiglieri di maggioranza e
Consiglieri di opposizione, servirà una forte azione del Consiglio comunale di
Lendinara perché troveremo sicuramente negli altri Sindaci della nostra comunità, nei
circa 25 Sindaci che sono dentro (sono circa il 50% del Polesine che fa capo all'U.S.L.
di Rovigo, all'azienda ospedaliera di Rovigo), la condivisione per inserire nel piano di
zona, che andremo a rielaborare - essendo io in esecutivo anticipo questo - nei prossimi
mesi, perché l'utilizzo di quei tre piani può essere anche modificato, pur rimanendo
l'attenzione per il centro antiviolenza che potrebbe da due piani spostarsi ad uno.
Dobbiamo vedere anche la storia di questi centri e le difficoltà, non possiamo investire
per avere poi nel nostro bilancio delle situazioni di disavanzo e di problematiche. Trovo
invece interessante ed opportuno che lavoriamo per avere almeno 10 - 15 posti di
ospedale di comunità, che mi sembra che in questo momento siano stati assegnati a
Trecenta e a Rovigo, invece credo che Lendinara sia una zona intermedia tra Trecenta e
Rovigo; tra l'altro Trecenta è dotata di ospedale, Rovigo è dotato di ospedale, noi non
siamo dotati di ospedale ed avendo i medici di base trovato collocazione in quell'area,
avendo 15 posti di ospedale di comunità, credo che sarebbe perfetta come soluzione per
una comunità di 12.000 abitanti che si pone anche come punto di riferimento di un'area
vasta sovracomunale. E` solo un'anticipazione, è una provocazione che faccio al
Consiglio. Presidente, Capigruppo, elaboriamo questa idea per essere presenti già dalle
prossime riunioni dell'esecutivo dei Sindaci con un'idea valida e integrativa rispetto
all'utilizzo che si vuole fare per quell'area.
53
Per quanto mi riguarda, credo che l'azienda ospedaliera sia ben disponibile, i vertici -
l'avete visto la volta scorsa - sono interessati a far sì che il Comune recuperi insieme a
loro l'ospedale. Perché vi ho parlato di Casa Albergo? Perché è giusto che pensiamo a
innestare, integrare i servizi che la Casa Albergo porta avanti per non perdere un posto
di lavoro. Ormai la lotta - e termino - per portare a casa un'impegnativa in più è
diventata una lotta quotidiana. Si è sbagliato in passato, - bisogna dire la verità - quando
si è programmata l'apertura di altre sedi operative, di altre realtà, come Rovigo, la casa
di cura di Rovigo, o come la realtà di Villadose. E’ chiaro che una torta quando la dividi
in più parti diventano le parti più piccole. Quindi non c'è abbastanza spazio per garantire
il futuro della nostra Casa Albergo. Allora è giusto che ci poniamo in questo momento
in termini di programmazione e che il Consiglio comunale faccia tutte quelle azioni
legali, ma incisive, per arrivare a modificare il progetto, la progettualità dell'azienda
ospedaliera. E` chiaro che stiamo parlando in un ambito molto più ampio, ma se saremo
coesi e compatti, avendo già questa attenzione e mettendo insieme le esigenze della
Casa Albergo, le esigenze dell'azienda ospedaliera che ha un immobile che va
riutilizzato e che verrebbe definitivamente completato, le esigenze di un Consiglio
comunale attivo ed interessato all'interesse dei propri cittadini, credo che riusciremo a
cogliere il nostro risultato.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Chiedo la disponibilità sua e del nuovo Presidente della Casa Albergo per essere
presente nella conferenza dei Capigruppo e insieme decidere cosa portare in Consiglio
comunale perché sia efficace ed efficiente. Ci sarà una conferenza di Capigruppo a
breve perché dovremo mettere in scaletta un prossimo Consiglio comunale entro
ottobre, quella sarà l'occasione - e chiedo di nuovo la disponibilità - per trattare nei
Capigruppo questo argomento.
Andiamo avanti con gli interventi. Apriamo il dibattito per chi è interessato ad
intervenire su questo argomento.
Se non ci sono interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto. Chi vuole intervenire per
dichiarazione di voto? Se non ci sono dichiarazioni di voto, poniamo in votazione
l'ordine del giorno.
Pongo in votazione il punto 5 all'ordine del giorno, "approvazione di atto di costituzione
usufrutto a favore del Comune da parte del blocco nuovo dell'ex ospedale civile ed
approvazione comodato a favore dell'ASL 18 di alcuni locali per il centro prelievi del
Punto Sanità".
Chi è a favore? Unanimità.
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Abbiamo bisogno anche qua dell'immediata eseguibilità. Chi è a favore? Unanimità. Il
Consiglio approva.
55
PUNTO N. 6
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 6 all'OdG: O.d.G. licenziato dalla Conferenza dei Capigruppo nella seduta del
06.10.2015 avente oggetto: "Analisi ed osservazioni in merito al progetto di "Impianto
per l'utilizzo della risorsa idrica ai fini della produzione di energia elettrica sul fiume
Adige al confine tra le province di Verona e Rovigo" della ditta Lagarina Hydro Srl di
Limena (PD)". (Protocollo generale n. 0020172 del 07.10.2015).
Mi dispiace che sia uscito...
VIARO LUIGI - Sindaco
Chiedo scusa, ma la politica si fa a testa alta e si fa con degli atteggiamenti coerenti.
Siccome il proponente di questo ordine del giorno era il Capogruppo del Movimento 5
Stelle e non è rimasto in sala perché aveva degli impegni, allora si è coerenti fino in
fondo. Chiedo il rinvio, il ritiro dell'argomento e metterlo al primo punto all'ordine del
giorno del prossimo Consiglio comunale. Spiego anche che non è che con questo atto
andiamo a pregiudicare quello che sta succedendo, tanto il no è totale verso questa
iniziativa. Tutti gli enti si sono manifestati in maniera contraria, i Consorzi, le varie
iniziative, i vari Comuni e quant'altro. Non è che un ritardo di 15 giorni sulla
manifestazione di volontà pubblica del no per la diga sull'Adige sia qualcosa che
compromette, ma lo ritengo pedagogico ed educativo. E’ vero che chi è senza peccato
scagli la prima pietra, sono disposto ad affrontare a viso aperto tutte le accuse del
mondo, ma l'incoerenza voglio denunciarla. Quindi si rimane in aula consiliare fino a
che l'ordine del giorno... siamo stati votati per stare qui a testimoniare le nostre
indicazioni. Lui aveva proposto l'ordine del giorno e pertanto propongo il ritiro anche
per stigmatizzare questi comportamenti.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Questa è una proposta fatta dal Sindaco, ma anche come Consigliere comunale, quindi è
ovvio che faccio votare dal Consiglio comunale stesso. E` un rinvio, non è un ritiro,
come giustamente dice il Segretario, così come proposto dal Sindaco, al primo punto per
il prossimo Consiglio comunale.
Pongo in votazione la proposta del Sindaco di rinviare al prossimo Consiglio comunale
il punto 6 all'ordine del giorno, che diventerà il primo del Consiglio comunale prossimo.
Chi è a favore? Unanimità. Il Consiglio approva il rinvio dell'ordine del giorno.
Grazie e buonasera a tutti.
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INDICE DEI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
PUNTO N. 1 ................................................................................................. 1
PUNTO N. 2 ............................................................................................... 22
PUNTO N. 3 ............................................................................................... 23
PUNTO N. 4 ............................................................................................... 30
PUNTO N. 5 ............................................................................................... 49
PUNTO N. 6 ............................................................................................... 55