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Programmazione comunitaria 2014 – 2020 Consultazione Pubblica: 18 settembre – 3 ottobre 2013 Presentazione degli esiti dei risultati

Consultazione pubblica regione lombardia

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Interessante consultazione di Regione Lombardia sulla conoscenza Fondi Europei e come utilizzarli. Da leggere

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Programmazione comunitaria 2014 – 2020

Consultazione Pubblica: 18 settembre – 3 ottobre 2013

Presentazione degli esiti dei risultati

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Consultazione Pubblica

Regione Lombardia ha attivato dal 18 settembre al 3 ottobre 2013 una consultazione pubblica per identificare i bisogni territoriali ed effettuare una prima rilevazione delle priorità dei propri cittadini su cui concentrare le risorse rispetto agli obiettivi proposti dai Regolamenti comunitari.

Per i cittadini è stato quindi possibile esprimersi attraverso un questionario on-line, sia con domande (con scelta singola o multipla) sia attraverso uno spazio dedicato a proposte e commenti liberi.

Il questionario era articolato in 3 sezioni con 14 domande:

Sezione 1 – Dati Anagrafici; Sezione 2 – Conoscenza della politica regionale dell’Unione Europea; Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria.

La consultazione pubblica rappresenta uno dei momenti attraverso cui vengono raccolte le priorità per la Programmazione 2014 - 2020 rispondenti al nostro territorio.

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Analisi dei risultati

La partecipazione è stata ampia ed in sedici giorni sono stati compilati 1.963 questionari.

In sintesi chi ha risposto al questionario:

56% donne, 44%uomini

Laureati 46% e diplomati 37% (totale 83%)

La fascia di età più rispondente è tra i 35 e i 54 anni (57%)

Più risposte dalla provincia di Brescia (21%) seguita da Bergamo (15%)

43% impiegati

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Rispetto alle priorità della nuova programmazione le risposte più frequenti dei cittadini sono state:

Promuovere l’innovazione e lo sviluppo delle PMI Diffusione della banda larga e reti ad alta velocità Promuovere l’imprenditorialità e lo sviluppo di reti d’imprese Promuovere l’energia rinnovabile e la mobilità sostenibile Messa in sicurezza dei territori Riciclo dei rifiuti e sistemi produttivi meno inquinanti Sviluppo del patrimonio naturale e culturale locale Mobilità integrata delle merci e sistema di trasporto più integrato Favorire l’autoimprenditorialità e la conciliazione vita professionale e privata Sostenere i servizi all’infanzia e al terzo settore sociale Migliorare l’istruzione superiore in collegamento con le imprese ed investire nelle

strutture scolastiche e negli strumenti tecnologici

Analisi dei risultati 2/2

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Sezione 1 – Dati anagrafici 1/4

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Sezione 1 – Dati anagrafici 2/4

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Sezione 1 – Dati anagrafici 3/4

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Sezione 1 – Dati anagrafici 4/4

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Sezione 2 – Conoscenza della politica regionale dell’Unione Europea 1/3

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2/3 Sezione 2 – Conoscenza della politica regionale dell’Unione Europea

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Sezione 2 – Conoscenza della politica regionale dell’Unione Europea 3/3

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 1/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 2/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 3/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 4/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 5/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 6/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 7/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 8/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 9/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 10/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 11/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 12/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 13/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 14/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 15/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 16/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 17/18

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Sezione 3 – Priorità per la nuova programmazione comunitaria 18/18

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Nuvola delle parole più ricorrenti nelle osservazioni dei cittadini

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Cosa dicono i cittadini nelle loro osservazioni

«Non lasciamo morire le aziende, mettiamole in condizioni di poter lavorare tranquillamente, aiutiamo i giovani a fare impresa e a tenere aperte quelle già esistenti, anziché scoraggiarli con una burocrazia assurda e una tassazione insostenibile....bisogna ripartire dalle imprese, questo è il punto cruciale su cui intervenire seriamente, poi di conseguenza ripartirà tutto il resto.»

«Bisogna ridurre la burocrazia anche nell'ambito dell'erogazione dei finanziamenti alle imprese. Bisogna decidere gli obiettivi sociali e poi la buona prassi per raggiungerli. Sulla formazione scolastica, per esempio, sono decenni che si parla delle stesse cose e soprattutto di una: quanto la nostra formazione scolastica sia completamente slegata dalla realtà lavorativa, dalle aziende. Per i giovani questa è una criticità molto pesante.»

«L' innovazione deve diventare elemento prioritario di tutte le politiche regionali.»

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«Penso che si debba necessariamente sostenere la crescita della regione e di chi la abita imparando a usare bene quello che c'è, in senso moderno, cioè sfruttando tutte le possibilità tecnologiche e di conoscenza di cui siamo in possesso, e rispettando ambiente e persone.»

«Sarebbe auspicabile promuovere politiche sociali, nel campo della formazione, rivolte a garantire l'impiego delle risorse in attività di sostegno all'orientamento e alla formazione dei lavoratori e non in attività che sostituiscano le ordinarie politiche nazionali.»

«Devono essere programmati investimenti sul sociale, dai minori agli anziani.»

«Occorre recuperare, incentivare, sostenere la cultura in tutte i suoi settori e attività: istruzione, manifestazioni di alto livello culturale, arte, teatro, cinema, letteratura.»

2/3 Cosa dicono i cittadini nelle loro osservazioni

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«Credo sia fondamentale prevedere un concreto aiuto alle famiglie per la gestione di bambini e anziani a carico, prevedendo elasticità negli orari delle strutture di accoglienza dell' infanzia (asili nido, scuole) e nelle associazioni volontarie di accompagnamento all' anziano.»

«Ritengo che in questa fase di profonda crisi economica la priorità sia legata al lavoro quindi sarebbe auspicabile l'adozione di strategie che facilitino la prima occupazione per i giovani e anche la possibilità di trovare una nuova occupazione a chi diventa disoccupato in una "difficile" fascia d'età.»

«Le donne sono ottimi imprenditori - hanno titoli di studio e capacità gestionali - ma è impensabile che possano partecipare a sviluppare l'economia se sono sole nel gestire la famiglia.»

3/3 Cosa dicono i cittadini nelle loro osservazioni