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CONSUMO RESPONSABILE GAS Davide Stevanin – 13/11/ 2011

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CONSUMO RESPONSABILE

GAS

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I comportamenti di consumo responsabile

comportamenti di consumo in cui sono fondamentali le valutazioni di ordine etico

comportamenti di consumo che prestano grande attenzione alla qualità sociale del prodotto o del servizio

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Il consumo responsabileComprende:

Consumo critico;Commercio equo e solidale;Sobrietà nel consumo;Bilanci di giustizia;Gruppi di acquisto solidale;Turismo responsabile;Finanza etica.

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GRUPPO D’ ACQUISTO SOLIDALE (GAS)

Si tratta di persone che si organizzano per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari e di uso comune, da ridistribuire tra loro, con finalità di risparmio e solidarietà, scegliendo di comune accordo le modalità ed i prodotti stessi.

 

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PERCHE’ SOLIDALE?

Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà rispetto ai piccoli produttori, all’ambiente, ai popoli del sud del mondo, a coloro che subiscono le conseguenze inique dell'attuale modello di sviluppo.

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PERCHE’ NASCE UN GAS?Crediamo che ognuno di noi possa dare una mano a cambiare il mondo… partendo dal carrello della spesa! Dietro a questo gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria: inquinamento, spreco di risorse non rinnovabili, sfruttamento dei minori e dei lavoratori. Spesso alla base di un GAS vi e’ una critica verso il modello di consumo e di economia globale imperante, insieme alla ricerca di un' alternativa praticabile da subito.

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PERCHE' PRODOTTI LOCALI?

Con i prodotti locali si può ridurre l’inquinamento e lo spreco energetico dovuti al trasporto della merce; viaggiando di meno i prodotti sono più freschi e non richiedono conservanti. Con facilità è possibile conoscere direttamente i produttori e l’etica del loro lavoro

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PERCHE' PICCOLI PRODUTTORI?

E' più facile conoscerli e lavorano con più intensità di manodopera rispetto al capitale: in tal modo i soldi che si spendono sostengono l’occupazione anziché il circuito finanziario.

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PERCHE' BIOLOGICO?

La coltivazione biologica ha modalità più rispettose degli equilibri naturali e della terra e ci offre vegetali il più possibile privi di sostanze di sintesi.

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PERCHE' SUD DEL MONDO?

E' possibile sostenere l’economia dei paesi poveri attraverso l’acquisto di prodotti tipici locali con modalità più diretta; ciò permette di non sottostare all'intermediazione dei grandi circuiti commerciali, che cercano di operare in regime di monopolio, spesso sfruttando le risorse di tali paesi.

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DOCUMENTO D’ IDENTITA’ DEL GAS DEL CONSELVANO

 Conselve, 5 febbraio 2011  

Con questo documento nasce ufficialmente il Gruppo di Acquisto Solidale (“GAS”) del Conselvano

  Si costituisce come Gruppo Informale, cioè privo di

statuto, organismo direttivo e personalità giuridica, per mantenere leggerezza di struttura ed apertura a chiunque, a titolo personale o come nucleo familiare, ne condivida le finalità e i metodi e si impegni a rispettarne il carattere solidaristico. Con tale documento si desidera dare una definizione ed un’identità al gruppo in modo da determinare un concetto di appartenenza. La scelta di tale struttura non preclude comunque una futura evoluzione a discrezione degli appartenenti.

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Il gruppo è apartitico e senza fini di lucro, ma non apolitico, in quanto i suoi obiettivi tendono ad incidere sulla realtà sociale e sull’ambiente, in riferimento ai principi fondanti iscritti sul “Documento base dei Gas”, realizzato nel 1999 dalla Rete dei Gas, che condividiamo ed adottiamo. Il GAS riconosce come valore fondante, da tutelare e promuovere, quello del rispetto delle differenze d'idee degli appartenenti, in ordine a religione, politica, filosofia, cultura, ecc.

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Il gruppo agisce su base volontaria, attraverso una suddivisione di mansioni a titolo gratuito, che permetta uno svolgimento dei compiti collettivamente definiti, il più possibile condiviso.

Le prestazioni degli appartenenti al GAS, per i fini del gruppo stesso, sono da ritenersi di volontariato e quindi gratuite. Tali prestazioni vanno intese NON come servizio reso ad altre persone/famiglie, bensì come condivisione di responsabilità. Riteniamo infatti che sia attraverso la presa in carico esplicita e fattiva di responsabilità personale, che si esplichi il senso stesso dell’appartenenza al GAS.

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Per questo uno degli scopi sarà quello di diffondere tale consapevolezza, attraverso la vita stessa del gruppo ed azioni ed attività informative verso l’esterno.

Si esclude ogni tipo di responsabilità sui prodotti, la conservazione, etc.. da parte di chi si occupa dell’acquisto collettivo del singolo prodotto.

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Definiamo quindi come “appartenente” al GAS chi partecipa attivamente al mantenimento delle attività del gruppo e ne condivide la responsabilità di sostentamento, oltre che gli scopi, cioè :

- organizzazione delle spese collettive - incontri mensili e loro organizzazione - attività di informazione e contatti - attività di sviluppo e crescita culturale del

gruppo

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I servizi a carico degli appartenenti a tutt’oggi sono:

- gestione ordini e ritiro prodotti - ricerca altre potenziali merci - preparare programma-proposte di attività- tenere contatti con altri GAS e altre realtà associative- prendere informazioni sui vari produttori- contattare fornitori per conoscere\visitare…- offrire spazi per gli acquisti e/o le “scorte”- occasionali servizi (suddivisione prodotti, visite a

produttori...)- attività di segreteria per le riunioni (verbale, ordine

del giorno …)

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Per approfondire:www.retegas.orgwww.economia-solidale.orgwww.equistiamo.org

Costruire economie solidali,di Andrea Saroldi EMI, Bologna – 2003 GAS, gruppi di acquisto solidali,di Lorenzo Valera Terre di Mezzo, Milano

– 2005 Gruppi d'acquisto, di Marino Perotta Edizioni Lavoro, Roma – 2005 Gruppi di Acquisto Solidali, di Andrea Saroldi EMI, Bologna – 2001 Guida al consumo critico, di Centro Nuovo Modello di Sviluppo EMI,

Bologna – 2003 Invito alla sobrietà felice, di Gianfranco Bologna, Francesco Gesualdi,

Andrea Saroldi EMI, Bologna – 2000 La rivoluzione delle reti, di Euclides André Mance EMI, Bologna – 2003 Le imprese alternative, di Luis Razeto EMI, Bologna - 2004

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GAS del Conselvano 5/2/2011

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3 categorie, distinte ma interagenti:

Limiti di natura organizzativa; Limiti di tipo relazionale; Limiti di ordine culturale.

GAS: Limiti all’agire

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I limiti organizzativiQuello che cerchi non lo trovi sotto casa, e quindi lo devi andare a cercare … devi programmare le tue spese, devi essere disposto a spostarti e investire tempo per andare a procurarti i prodotti in questo modo. […]Quindi la distribuzione è un problema. (Gabriella)

Il problema è che un gruppo d’acquisto (solidale, n. d. a.) funziona bene in tanto in quanto c’è una regolarità e c’è una semplificazione delle procedure d’acquisto; allora, per esempio, avere tanti fornitori è controproducente fino a quando non hai raggiunto un certo numero di persone che lavorano, che consumano e, soprattutto, un certo numero di persone che consumano regolarmente […]. E’ molto importante che l’organizzazione sia la più automatica possibile. Quindi la scelta dei fornitori è anche un po’ legata a questo, alla capacità dei fornitori di essere puntuali. (Chiara)

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Limiti relazionaliNel mio caso è estremamente difficile. La famiglia e la mia ragazza hanno tantissime difficoltà ad adottare questi comportamenti, quindi, nel momento in cui ci si ritrova a non essere indipendenti economicamente, è chiaro che uno cerca di adattarsi all’ambiente in cui vive, anche a livello personale, di adattare il proprio stile di vita a quello di altre persone, per una questione anche semplicemente di rispetto. (Ermete)

Se ceno a casa con la mia ragazza e lei vuole una Coca-Cola, la prendo, non è che le dico: “no, prendiamoci la Guizza Cola”, capito? E poi, quando facciamo le cene con gli amici, dici: “che prendo?” La “Coca-Cola!” E’ difficile da combattere. Personalmente la combatto, ma la Coca-Cola è talmente radicata che è legata a un’uscita insieme agli amici … una festa …[…] Se fai una pizza per la partita, la Coca-Cola ci deve stare … Quindi da tutto questo direi che su alcuni prodotti la difficoltà maggiore è il rapporto con gli altri. (Ezio)

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Limiti culturaliL’associazionismo dei consumatori in quanto tale in Italia è ad un livello da preistoria rispetto agli altri paesi. […] In Italia il consumatore non esiste. Non solo combatti contro il fatto che scegli delle forme di consumo, appunto, responsabile, per cui, magari, boicotti certe aziende, ecc.; ma anche devi discutere del fatto che il consumatore ha dei diritti e che questi diritti possono essere, se indirizzati, incanalati, condivisi, possono influire sulla realtà. In Italia c’è molto poco l’idea che il consumatore consuma e deve stare zitto, questa idea c’è proprio da parte del consumatore stesso. (Chiara)

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Limiti culturaliIl marketing è diventato marketing estremo, c’è una lotta su tutto. […] Poi, nei centri commerciali adesso hanno fatto il carrello piccolo per il bambino... capito?, in miniatura! Così ti ritrovi che il bambino si compra i suoi prodotti. (Ezio)

Secondo me, questo mangiare fuori casa, soprattutto nei confronti dei bambini, lo vedo sempre molto abbinato al gioco; allora anche questo poi rende difficile competere in casa, perchè ti poni in una dimensione in cui o gli dai qualcos’altro … Poi sembra che il cibo di per sé non sia sufficiente … mentre il cibo buono è sufficiente, è più che sufficiente, anzi, è un piacere in sé! Ma insegnare che questo è un piacere in sé non è una cosa facile. (Chiara)

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