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CONTABILIZZAZIONE E RIPARTIZIONE DEI CONSUMI TERMOREGOLAZIONE PER RADIATORI

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CONTABILIZZAZIONE E RIPARTIZIONE DEI CONSUMI

TERMOREGOLAZIONE PER RADIATORI

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INTRODUZIONE

Che cosa significa termoregolazione e ripartizione dei consumi?

In passato in ogni costruzione, avente un certo numero di unità abitative, la produzione del riscaldamento veniva effettuata da una centrale termica per tutte le utenze, vincolando però la possibilità di regolare a piacere orari di funzionamento e temperature in ogni alloggio. Così, per ovvi motivi di praticità e di comfort, si decise di passare ad un sistema più indipendente, installando una

caldaia per cadauna utenza. Con il passare degli anni e l’aumento delle costruzioni in tutti i territori, ci si è accorti che il livello di inquinamento ed il consumo di combustibile era alquanto esagerato. Infatti, un’unica centrale termica per più unità abitative, ha emissioni nell’atmosfera inferiori del 10%-20% rispetto alla somma delle emissioni di tutte le caldaie, oltre ad un notevole risparmio di combustibile. Proprio da qui nasce l’idea di tornare a produrre acqua calda per il riscaldamento (oppure fredda per il raffrescamento) direttamente in centrale termica, dotando

però ogni singola unità abitativa di un sistema tale da poter controllare autonomamente accensioni e spegnimenti dell’impianto. Inoltre, così facendo, ogni utenza può essere disposta di un sistema di contabilizzazione e di conseguenza pagare solamente ciò che ha effettivamente consumato. Tale sistema sta riscontrando buoni risultati, sia per il fattore inquinamento, che a livello economico per gli inquilini.

Quindi per Termoregolazione si intende l’atto di regolare orari e temperature all’interno dell’appartamento in base alle proprie esigenze. Mentre per Contabilizzazione o Ripartizione dei consumi si intende la suddivisione reale delle spese di combustibile, che un’utenza ha effettivamente consumato.

Come sono costruiti questi sistemi?

Vi sono varie soluzioni per affrontare tale problema. Essenzialmente questi sistemi si suddividono in 2 categorie. La prima riguarda i moduli o satelliti di contabilizzazione, cassette o plancie da incasso contenenti i vari componenti elettroidraulici per la gestione dell’impianto, utilizzati soprattutto negli edifici di nuova costruzione, mentre per quelli già esistenti (argomento trattato nel presente testo) si interviene direttamente sul termosifone, essendo impensabile ripetere opere murarie ed idrauliche per l’installazione di moduli sul vecchio impianto. Le fasi principali, come prima spiegato, sono 2. La termoregolazione e la ripartizione dei consumi.

Come mostrato in figura, abbiamo suddiviso in capitoli le soluzioni adottabili.

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capitolo 1 TERMOREGOLAZIONE

Soluzione 1 – KIT Valvola termostatica + Detentore + Testina Termostatica

L’impossibilità di regolare temperature diverse nelle varie stanze delle nostre abitazioni è una considerevole causa di spreco energetico. Per esempio non consente di sfruttare gli apporti di calore da fonti gratuite, come il calore del sole attraverso una finestra, producendo al contrario un effetto sgradevole di surriscaldamento. È quello che succede ad esempio in cucina quando si accendono i fornelli: il calore fornito da questi si somma a quello del termosifone provocando un surriscaldamento del locale. La soluzione più adottata è quella di aprire le finestre per far tornare nella stanza una temperatura gradevole, con conseguente spreco di energia. Ma non è questo l’unico inconveniente, si è anche costretti a tenere tutte le stanze alla stessa temperatura, indipendentemente dall’utilizzo che se ne fa: 20° gradi in bagno come nel vano scale ecc. Tali valvole

termostatiche consentono di rendere indipendenti i singoli termosifoni. Il principio di funzionamento è molto semplice: si imposta un valore su una scala graduata della testina termostatica, a cui ogni numero corrisponde un intervallo di temperature e quando la temperatura nell’ambiente raggiunge il valore desiderato, un bulbo interno alla valvola sensibile al calore si espande andando ad impedire il passaggio dell’acqua calda al termosifone.

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capitolo 2 RIPARTIZIONE

Introduzione sul ripartitore di calore e Soluzione 1 – Sistema di ripartizione

Per poter contabilizzare l’energia spesa in un impianto di riscaldamento con termosifoni, si và a rilevare la temperatura emessa direttamente da ognuno di essi. I dispositivi oggi esistenti che permettono di fare questo tipo di contabilizzazione si chiamano “ripartitori”. Essi, come si vede nell’immagine, vengono agganciati direttamente al termosifone. Sono alimentati da una batteria a lunga durata, già installata al loro interno. I ripartitori trattati sono di tipo a 2 sonde. Sul retro è presente una sonda che rileverà la temperatura della superficie del calorifero ed un’altra sul fronte che rileverà la temperatura ambiente. Il dispositivo mostrerà sul proprio display l’energia emessa, espressa in scatti.

Come vengono calcolati questi scatti? Il valore mostrato sul display viene ricavato da una formula matematica impostata nella memoria del ripartitore, tenendo conto delle seguenti misure:

TS = Temperatura rilevata dalla sonda lato calorifero Temperatura rilevata sulla superficie del calorifero. Il ripartitore inizia a contare quando tale temperatura è maggiore o uguale ai 28°C.

Ta = Temperatura rilevata dalla sonda lato ambiente Temperatura rilevata nell’ambiente.

KQ = Fattore di correzione del coefficiente calorifero del termosifone Il ripartitore, tramite la sonda, riesce a rilevare la temperatura di un piccolo punto sul calorifero, ma non riesce a rilevare l’emissione su tutta la sua superficie. Questo valore, infatti, viene calcolato in funzione alle caratteristiche del termosifone, tenendo conto del volume e dall’emissione termica, la quale viene estrapolata dalla tabella UNI 10200 in funzione della tipologia del termosifone stesso. Elaborandolo poi con i restanti fattori, otterremo l’emissione di tutto il calorifero. Programmazione e Scala Programmata: I dispositivi si possono programmare, cioè inserire nella loro memoria interna il KQ del calorifero su cui vengono installati, per effettuare direttamente alla lettura il calcolo reale dell’energia consumata. In pratica il valore letto sul display può essere già trattato per l’elaborazione della bollettazione.

KCHF, KC ed EXP = Fattori di correzione dei componenti Sono valori utilizzati per la calibrazione e correzione delle sonde e dei componenti interni al ripartitore.

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Come vengono ripartite le spese? L’incaricato alle letture dovrà quindi trascrivere i valori di tutti i ripartitori recandosi di fronte ad ogni calorifero, per poi inserirli nel software di mappatura UniTec che si presenta come un file apribile tramite Microsoft Excel. Tale software, dopo essere stato compilato nei vari campi, eseguirà automaticamente la divisione delle spese. Il costo per ogni utenza viene suddiviso in modo proporzionale alla divisione degli scatti letti dai ripartitori.

Esempio: Numero scatti appartamento Sig. Rossi = 800 Numero scatti appartamento Sig. Bianchi = 200 Totale spese combustibile = 1500,00 €

Totale spese Importo individuale = --------------- x Numero scatti appartamento

Totale scatti

dunque

1500 1500 Importo Sig. Rossi = ------ x 800 = 1200,00 € Importo Sig. Bianchi = ------ x 200 = 300,00 €

1000 1000

ATTENZIONE Nella maggior parte dei casi, viene prevista una “Quota Fissa o Quota di Riparto”, cioè una percentuale delle spese del combustibile tolta dalla ripartizione in scatti e suddivisa invece tramite i millesimi di ogni unità abitativa. Quota che ogni inquilino deve pagare per coprire alcune spese fisse dell’impianto, anche se esso non ne ha usufruito. Questa percentuale è impostabile direttamente nel Software UniTec nel foglio “Spese” e calcolata automaticamente. Inoltre, tutte le spese riguardanti la manutenzione e gli interventi tecnici, vengono ripartiti in proporzione ai millesimi di ogni unità.

Montaggio ripartitore e messaggi

Per il fissaggio dei ripartitori vengono messe a disposizione varie tipologie di staffe, in base al tipo di calorifero installato. Ogni ripartitore è dotato di un sistema antimanomissione e mostrerà un messaggio di errore sul display nel caso venisse sganciato. Sono presenti anche altri tipi di allarmi riferiti ad errori di funzionamento o semplici segnali di avviso come, per esempio, batteria quasi scarica. Per conoscere i relativi codici fare riferimento al manuale di istruzioni. Vi è la possibilità di munire il ripartitore di un “sensore remoto” (vedi immagine a sinistra). Il ripartitore, dunque, verrà agganciato al termosifone, ma al muro. Sul calorifero viene installata solo la sonda remota (avente la stessa funzione della sonda sul retro), permettendo così di allontanare il ripartitore dal calorifero.

Considerazioni Il sistema Stand Alone presenta un unico problema principalmente. Costringe l’incaricato a dover entrare in ogni singolo alloggio. Molte volte capita di non poter accedere nelle abitazioni, per motivi di incomprensioni o per non disponibilità dell’inquilino. Oltre il fatto di dover disturbare la privacy dei residenti stessi. Per risolvere questo problema, esistono ripartitori in versione radio. Vedi Soluzione 2 Radio AMR e Soluzione 3 Radio Walk By.

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Soluzione 2 – Sistema di ripartizione Radio AMR "E4220R"

Il ripartitore del sistema Radio AMR segue la stessa logica di funzionamento di quello riportato nel paragrafo precedente, con la differenza che questo dispositivo ha al suo interno un trasmettitore radio con il quale invierà i propri dati a delle antenne chiamate “centraline radio” sparse all’interno dell’edificio. Tali antenne fanno parte di un network e sono sempre in costante comunicazione tra di loro. Si deve pensare questo impianto, ad esempio, come una rete di computer collegati tramite segnale wi-fi. Le letture raccolte dalla rete possono essere scaricate in 2 diversi sistemi:

- Tramite Centralina RS232, chiamata “centralina radio versione lettura diretta” - Tramite centralina con modem integrato, chiamata “centralina radio per lettura via mail”

Nel primo caso questa centralina eseguirà la funzione di punto di lettura dell’impianto, cioè al suo interno presenterà un’interfaccia RS232 per poter connettersi con un PC. L’incaricato alle letture dovrà dunque recarsi presso questa centralina e scaricare i dati utilizzando il relativo software, per poi ripartire le spese con il software, come accade per la versione del precedente paragrafo. Questo sistema eliminerà il problema di dover entrare in ogni unità abitativa .

Nel secondo caso viene installata una centralina abbinata ad un dispositivo con modem GPRS integrato. E’ molto utile per chi effettua un servizio bollettazione o per quei amministratori che gestiscono un numeroelevato di strutture. Esso infatti esegue automaticamente la lettura dei dispositivi ed invia i dati raccolti tramite e-mail sfruttando la rete GPRS. Ha inoltre delle funzionalità universali aggiuntive di teleallarmistica istantanea in caso di errore o manomissione, telecontrollo tramite 8 ingressi configurabili e telecomando di altri dispositivi tramite uscite a relè. Il sistema è configurabile tramite PC munito di cavo USB, oppure con un semplice cellulare inviando i dati tramite messaggi SMS. L’utente dunque dovrà reperire una scheda telefonica SIM dell’operatore telefonico TIM (gestore raccomandato), predisposta per la connessione dati.

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Ogni impianto può gestire fino un numero massimo di 12 centraline radio e 500 dispositivi di lettura. Nel caso vi fossero un numero maggiore di centraline o dispositivi, è necessario creare 2 network.

Tutti i dispositivi vengono alimentati da una batteria e non richiedono alimentazione supplementare, ad esclusione del modulo modem GPRS, che richiede alimentazione 230 Vac.

Di seguito vengono riportate le distanze e le precauzioni da osservare per garantire una sufficiente copertura del segnale radio. Tenere una distanza massima fra la centralina ed i dispositivi di lettura di 25 mt in orizzontale e di 15 mt in verticale. Mentre la distanza massima da rispettare fra una centralina e l’altra è di 25 mt in orizzontale. In verticale si consiglia solitamente di posizionarne una a coprire 3 piani (vedi esempio in figura). Ad ogni modo verificare sempre sul posto la copertura del segnale. Vi sono edifici di vecchia costruzione con mura interne più spesse dello standard moderno, le quali potrebbero intralciare il passaggio delle onde radio. Nel caso fosse stata richiesta la modalità lettura locale, una delle centraline avrà all’interno un’interfaccia RS232. Dunque essa dovrà essere posizionata in un luogo facilmente accessibile, per permettere all’utente di collegarsi con il proprio PC portatile alla schedina interna. Se, invece, fosse stata richiesta la modalità di lettura via e-mail, il modulo modem GPRS dovrà essere posizionata in un luogo che non sia troppo lontano dal network radio e dove ci sia un segnale GPRS abbastanza forte.

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Soluzione 3 – Sistema di ripartizione Radio Walk By "E43205W"

Questa tipologia di ripartitori ha il vantaggio di non avere bisogno delle centraline radio. Le letture effettuate verranno raccolte dall’incaricato utilizzando l’apposito KIT di lettura portatile Walk By ed un PC o palmare. Per captare tutti i dispositivi dovrà dunque recarsi nell’edificio e percorrere tutta la scala attraversando ogni piano (senza comunque entrare negli alloggi). Proprio da questa caratteristica deriva il termine Walk By. Per ovvi motivi di risparmio della batteria, i ripartitori dovranno essere programmati in modo tale da inviare questi dati solamente in determinati giorni e ore decisi al momento dell’installazione, scegliendo tra le 2 seguenti soluzioni:

- Per 4 giorni (programmabili) di ogni mese -

- Per 48 giorni (programmabili) a fine anno

Tali tempi di attivazione, logicamente, dovranno corrispondere il più possibile alla scadenza del periodo di bollettazione del fornitore di combustibile, in modo tale da far combaciare le letture con il periodo della bolletta. E’ possibile inoltre richiede di saltare i giorni del weekend, impostare dei giorni di ritardo dell’inizio delle letture e fasce orarie.

Considerata la “limitazione” nelle letture, cioè il fatto di dover recarsi nell’impianto in giorni prestabiliti per scaricare i dati, questo sistema viene raccomandato in particolar modo agli enti che vogliono iniziare, o che già

effettuano, un servizio di lettura organizzato a tale scopo ed hanno in gestione vari impianti di ripartizione. Diventa però meno vantaggioso, se non più costoso, per chi vuole effettuare le letture da sé o per chi esegue letture di pochi impianti.

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Informazioni da fornire in fase d’ordine

Nell’elaborazione dell’ordine è obbligatorio fornire i seguenti dettagli, per permettere di parametrizzare in dispositivi in funzione delle esigenze di mappatura, lettura e bollettazione del cliente:

Per impianti di ripartizione Stand Alone- I ripartitori di calore possono essere programmati per azzerare il conteggio una volta all'anno, corrispondente all'ultimo giorno del periodo di bollettazione. Indicare la data richiesta nell'ordine.

Per impianti di ripartizione Radio AMR- I ripartitori di calore possono essere programmati per azzerare il conteggio una volta all'anno, corrispondente all'ultimo giorno del periodo di bollettazione. Indicare la data richiesta nell'ordine. - Se nell'impianto è previsto il Modulo di lettura ripartitori (cod. 240.11.17), prego comunicare gli intervalli di schedulazione delle letture, gli intervalli schedulazione degli allarmi, gli indirizzi e-mail a cui recapitare le letture ed i recapiti telefonici cellulari per invio SMS allarmi.

Per impianti di ripartizione Radio Walk By - I ripartitori di calore possono essere programmati per azzerare il conteggio una volta all'anno, corrispondente al periodo di fine bollettazione. Indicare la data richiesta nell'ordine. - Indicare gli intervalli di lettura dei ripartitori (max 4 giorni consecutivi al mese con la possibilità di escludere Sabato e Domenica, per maggiori informazioni in merito consultare il materiale informativo o contattare il responsabile di zona).

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