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GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 10 28 maggio 2015 91.mo anno Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Donne USS solidali con le donne di tutto il mondo. Pagina 5 Marcia mondiale Chiudono le agenzie viaggi nelle stazioni delle FFS. Il SEV si rammarica e chiede di potenziare gli sportelli. Pagina 2 Agenzie viaggi La commissione paritetica vodese dà ragione al SEV. Pagina 16 Focus.sev Il SEV è di gran lunga il più importante sindacato del trasporto pubblico, per cui è normale che presenti il maggior numero di candidati per le commissioni del personale. Il fatto che possa però continuare a contare anche il maggior numero di membri di queste commissioni dipende dall’esito delle diverse elezioni, per cui il SEV lancia un appello ai suoi membri a sostenere i nostri candidati. alle pagine 8, 9 e 10 I volti della Cope A causa del rafforzamento del franco svizzero, BLS ha chiesto misure provvi- sorie che interessano anche il persona- le. Le parti hanno quindi deciso di pren- dersi un anno supplementare per rinnovare il CCL. Le trattative in merito avevano del resto già evidenziato alcu- ne difficoltà. Nel corso di un’assemblea svoltasi lunedì scorso a Bellinzona, il personale attivo in Ticino ha espresso la propria preoccupazione. La vicepresi- dente Barbara Spalinger e il responsa- bile della BLS Tony Feuz, hanno illustra- to come il SEV intende procedere con i vertici della BLS per uscire dalle secche in cui si sono arenati i negoziati. I sentimenti dominanti dell’assemblea bellinzonese sono stati perplessità e scetticismo. Non convince la giustifica- zione del nuovo calo dell’euro: «Una delle maggiori voci di costo di un treno è l’acquisto della traccia d’orario, il cui prezzo viene stabilito in franchi e deve essere pagato anche dai concorrenti provenienti dalla zona euro». L’assem- blea ha chiesto che si faccia chiarezza su una situazione che non convince pie- namente. a pagina 4 Assemblea a Bellinzona: personale preoccupato Rinviate le trattative per il CCL BLS «E’ importante che i/le delegati/e rispettino il tempo concesso per gli interventi», sottolineano il presidente e il vicepresidente del congresso, Andre- as Menet e Danilo Tonina. A dare man forte ai due timonieri, la segretaria dell’organizzazione Christina Jäggi. Punti centrali del congresso saranno gli interventi del presidente del SEV Giorgio Tuti, del direttore dell’UFT Peter Füglistaler e del presidente dell’USS Paul Rechsteiner. Altri punti centrali: i sei testi di orientamento, risoluzioni e pro- poste congressuali. alle pagine 6 e 7 Appello alla disciplina Oggi si svolge il 78esimo con- gresso ordinario del SEV. Per giungere in porto in 8 ore e mezza, il programma verrà fat- to rispettare alla lettera. Perciò occorre una buona disciplina, specialmente per quanto con- cerne gli interventi. Il congresso di una giornata è come una corsa contro il tempo Fi Andreas Menet, Christina Jäggi e Danilo Tonina timonieri pronti a condurre in porto il congresso.

Contatto sev 2015 10

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Page 1: Contatto sev 2015 10

GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 10

28 maggio201591.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

Donne USS solidali conle donne di tutto ilmondo.

Pagina 5

Marcia mondialeChiudono le agenzie viaggi nelle stazioni delleFFS. Il SEV si rammarica e chiede di potenziaregli sportelli.

Pagina 2

Agenzie viaggiLa commissioneparitetica vodese dàragione al SEV.

Pagina 16

Focus.sev

Il SEV è di gran lunga il più importantesindacato del trasporto pubblico, per cuiè normale che presenti il maggiornumero di candidati per le commissionidel personale. Il fatto che possa peròcontinuare a contare anche il maggiornumero di membri di queste commissionidipende dall’esito delle diverse elezioni,per cui il SEV lancia un appello ai suoimembri a sostenere i nostri candidati.

alle pagine 8, 9 e 10

I volti della Cope

■ A causa del rafforzamento del francosvizzero, BLS ha chiesto misure provvi-sorie che interessano anche il persona-le. Le parti hanno quindi deciso di pren-dersi un anno supplementare perrinnovare il CCL. Le trattative in meritoavevano del resto già evidenziato alcu-ne difficoltà. Nel corso di un’assembleasvoltasi lunedì scorso a Bellinzona, ilpersonale attivo in Ticino ha espresso

la propria preoccupazione. La vicepresi-dente Barbara Spalinger e il responsa-bile della BLS Tony Feuz, hanno illustra-to come il SEV intende procedere con ivertici della BLS per uscire dalle secchein cui si sono arenati i negoziati.I sentimenti dominanti dell’assembleabellinzonese sono stati perplessità escetticismo. Non convince la giustifica-zione del nuovo calo dell’euro: «Una

delle maggiori voci di costo di un trenoè l’acquisto della traccia d’orario, il cuiprezzo viene stabilito in franchi e deveessere pagato anche dai concorrentiprovenienti dalla zona euro». L’assem-blea ha chiesto che si faccia chiarezzasu una situazione che non convince pie-namente.

a pagina 4

Assemblea a Bellinzona: personale preoccupato

Rinviate le trattative per il CCL BLS

«E’ importante che i/le delegati/erispettino il tempo concesso per gliinterventi», sottolineano il presidente eil vicepresidente del congresso, Andre-as Menet e Danilo Tonina. A dare manforte ai due timonieri, la segretariadell’organizzazione Christina Jäggi.Punti centrali del congresso saranno gliinterventi del presidente del SEVGiorgio Tuti, del direttore dell’UFT PeterFüglistaler e del presidente dell’USS PaulRechsteiner. Altri punti centrali: i seitesti di orientamento, risoluzioni e pro-poste congressuali.

alle pagine 6 e 7

Appello alla disciplinaOggi si svolge il 78esimo con-gresso ordinario del SEV. Pergiungere in porto in 8 ore emezza, il programma verrà fat-to rispettare alla lettera. Perciòoccorre una buona disciplina,specialmente per quanto con-cerne gli interventi.

Il congresso di una giornata è come una corsa contro il tempo

Fi

Andreas Menet, Christina Jäggi e Danilo Tonina timonieri pronti a condurre in porto il congresso.

Page 2: Contatto sev 2015 10

ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 10/1528.5.2015

La direttrice della divisioneViaggiatori Jeannine Pilloud haappena inaugurato in pompamagna un nuovo centro viaggia Winterthur ed ecco che le FFSdecidono di chiudere tutte lealtre agenzie. Ciò mostra ine-quivocabilmente a che punto ladecisione è discutibile. Certo,è ormai noto che la vendita diviaggi tramite agenzie soffredella concorrenza di internet,dove esplodono offerte di ogni

tipo. Ma le agenzie nelle sta-zioni sono specializzate e inquanto tali potrebbero avereun avvenire. La strategia delleFFS, che consiste ad allontana-re la clientela dagli sportelli, ètotalmente incomprensibile; ilcontatto personale tra la clien-tela e il personale di vendita èuna delle qualità della ferroviaed è parte integrante del servi-zio pubblico. Oggi come ieri ecome deve essere in futuro.

«Le stazioni devono restare unpunto di vendita di riferimentoper tutti i viaggi in treno», af-ferma il segretario sindacaledel SEV Jürg Hurni, che aggiun-ge: «Colui o colei che desideraviaggiare in treno deve poteracquistare il prodotto corri-spondente in stazione». Se leagenzie di viaggio vengonochiuse, questo prodotto e que-sto servizio devono essere of-ferti agli sportelli. Per il SEV sitratta di un’opportunità per mi-gliorare l’offerta agli sportelli,soprattutto per quanto riguar-da gli orari di apertura. Con laripresa del personale delleagenzie di viaggio all’internodei gruppi vendita esistenti,dovrebbe essere possibile ri-durre gli enormi tempi di atte-

sa e lo stress che pesa sullespalle del personale attivo aglisportelli.Il SEV considera tuttavia positi-vamente l’assenza di conse-guenze sul personale, a cui ègarantito il posto di lavoro.«Come sindacato esigiamo chetutte le persone finora attivenelle agenzie di viaggio al100 % o a tempo parziale, pos-sano svolgere il loro lavoro conun grado di occupazione equi-valente, sullo stesso sito»,conclude a chiare lettere Hurni.

SEV

Le FFS continuano a smantellare la loro offerta nel-le stazioni. La chiusura delle agenzie di viaggio èperlomeno discutibile. Il SEV auspica che l’attratti-va degli sportelli nelle stazioni venga migliorataper colmare la soppressione di prestazioni. Il SEVevidenzia comunque un aspetto positivo: il mante-nimento dei posti di lavoro.

Chiudono le agenzie viaggiGli sportelli devono restare punti vendita attrattivi

Granges-Marnand,indagine sulle FFS■ Il Ministero pubblico vodesedovrà chiarire eventualiresponsabilità delle FFS nelloscontro fra due treni avvenuto aGranges-Marnand (VD) nelluglio 2013, costato la vita auno dei macchinisti. La Cameradei ricorsi del Tribunalecantonale vodese ha accoltouna richiesta in questo sensodei famigliari della vittima. «LaCamera dei ricorsi mi invita asvolgere investigazioni in meritoa determinati elementi cheappaiono oscuri», indica oggi ilprocuratore Stephan Johner,confermando una notizia de «LeMatin Dimanche». Il magistratonon ha voluto fornire precisazio-ni al riguardo. Le FFS, dal cantoloro, stanno esaminando ladecisione della Camera. Infebbraio, il Ministero pubblicovodese aveva rifiutato di darseguito alla denuncia peromicidio colposo presentatacontro le FFS dai parenti delmacchinista di 24 anni decedutonella collisione. Aveva invecedeciso di sottoporre a giudizio ilsecondo macchinista, accusatodi omicidio colposo e lesionipersonali colpose. La decisionedella Camera dei ricorsi avràquale conseguenza di ritardarelo svolgimento del processo,che avrebbe potuto tenersiancora quest’anno, oppure nel2016.

Dialogo sulla paritàsalariale al SEV■ Il SEV non solo aveva invitatole aziende a partecipare alDialogo sulla parità salariale(progetto federale ora chiusoper mancanza di partecipazione,che era su base volontaria), masi è messo lui stesso in giocoesaminando al proprio interno isalari per verificare la paritàsalariale tra i dipendenti. Ilrisultato è ora noto: in seno alsindacato SEV, a livello salarialele donne non sono discriminate.Il risultato è persino migliore diquanto ottenuto dalle FFS; vacomunque ricordato che purepresso le FFS i risultati eranomolto buoni.

IN BREVE

In seguito al desiderio espres-so dalla CoPe SEV, il sindacatoha condotto un sondaggio sul-la soddisfazione personale. Irisultati sono molto buoni, maci sono alcune aree di migliora-mento. Una seconda indagineè stata condotta, questa volta

presso le sezioni, sulle presta-zioni dei servizi finanza e am-ministrazione. Buoni risultatianche qui.

Personale da soddisfattoa molto soddisfattoMiriam Brand, responsabiledel personale presso il SEV, hapresentato i risultati dell’inda-gine sulla soddisfazione delpersonale condotta tra il 9 e il20 febbraio. Il sindacato ha in-

caricato la società «know.ch»di San Gallo di sondare gliumori e il 95 % dei/delle di-pendenti ha risposto al son-daggio anonimo on-line. Sonostati invitati ad attribuire unvoto su una scala da 1 a 5 (da«per niente soddisfatto» a«molto soddisfatto») su diversiargomenti. La media comples-siva dei voti si attesta a 3,99,che equivale a un risultatomolto buono. Tra i punti moltoapprezzati, le prestazioni deldatore di lavoro tra ferie, pre-stazioni sociali, la possibilitàdi organizzare il proprio lavoroin modo autonomo e la facoltàdei/delle dipendenti di pren-dere posizione. Altri punti han-no ricevuto un voto inferiore,senza tuttavia tradursi in uncattivo risultato. Il coinvolgi-mento nelle decisioni, la piani-ficazione della direzione sinda-cale e il coinvolgimento deisegreteriati regionali sono con-siderati punti «deboli»; comepure avere una persona a cuirendere conto ma ricevere il la-voro da un’altra. Tre aree damigliorare, insomma.

Ma Giorgio Tuti ha sottolineatoche il SEV è stato promosso sututta la linea e non ci sonopunti di criticità realmente pro-blematici. Il seguito da dare aquesto sondaggio sarà discus-sa tra la direzione del SEV e laCoPe in giugno.

Qualità delle prestazioniamministrativeAroldo Cambi, direttore delsettore finanze e amministra-zione del SEV, ha presentato irisultati del secondo sondag-gio; anche in questo caso irisultati sono molto buoni sia alivello del servizio mutazioni(che storicamente aveva unareputazione non molto bella),sia a livello di centrale telefoni-ca, degli stampati, della spedi-zione e del servizio traduzioni.Giorgio Tuti ha spiegato chequesti risultati sono evidente-mente stati accolti con grandesoddisfazione da partedei/delle dipendenti. E ha con-cluso: «Sono davvero fiero diquesti risultati. Possiamo es-serne orgogliosi».

Henriette Schaffter

Il comitato ha presoconoscenza dei risultatidi due inchieste condot-te in seno al SEV.

«Sono davvero fiero di Quarta riunione del comitato SEV del 22 maggio a Berna

Marisa Filippi, una delle telefoniste attive all’accoglienza presso lacentrale sindacale a Berna. La qualità del centralino è stata moltoapprezzata dalle sezioni.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 10/1528.5.2015

L’ERA fornisce supporto tecni-co per migliorare l’interopera-bilità e la sicurezza del sistemaferroviario europeo. Diventeràl’autorità europea preposta alrilascio delle autorizzazioni peri veicoli ferroviari che circolanonel traffico internazionale e deicertificati di sicurezza («spor-tello unico»). Attualmente que-sta procedura di autorizzazio-

ne deve essere ripetuta in cia-scuno Stato membro dell’UE,provocando costi aggiuntivi.Una partecipazione all’ERAdovrebbe quindi contribuire aridurre i costi di omologazionedel materiale rotabile. I treniimpiegati unicamente nel traf-fico nazionale svizzero conti-nueranno ad essere omologatidall’Ufficio federale dei tra-

sporti. Per la Svizzera, che sitrova al centro della rete ferro-viaria europea, è importanteche a livello europeo venganoelaborate norme armonizzatein materia di interoperabilità edi sicurezza ferroviaria. In futu-ro tale compito sarà affidatoprincipalmente all’ERA. Parte-cipando a questo organismo,la Svizzera potrà rafforzare ilproprio ruolo nel processo diregolamentazione ferroviariadell’UE. Il Consiglio federalevede inoltre vantaggi ancheper i trasportatori e i costrutto-ri svizzeri. Questa partecipa-zione rientra nel quadro dell’-accordo sui trasporti terrestifirmato tra l’UE e la Svizzera,entrato in vigore nel 2002.

Comunicato stampa

Una partecipazione della Svizzera all’Agenzia fer-roviaria europea (ERA) permetterebbe al nostroPaese di far valere i propri interessi nel processodi regolamentazione ferroviaria dell’Unione euro-pea (UE). Inoltre, le imprese costruttrici di materia-le rotabile in Svizzera potrebbero fare omologare ipropri prodotti più facilmente e a costi inferiori.Per queste ragioni, il Consiglio federale ha appro-vato un mandato di negoziato con l’UE.

La Svizzera nell’EraL’ERA fornisce supporto tecnico per migliorare l’interoperabilità

Liberalizzazione, concorrenza, tagli di posti di la-voro, flessibilizzazione e peggioramenti dellecondizioni di lavoro sono i problemi con i qualisono confrontati oggi tutti i sindacati in Svizzeraed in Europa, che si ritrovano uniti nella lotta po-litica e sindacale contro questa pericolosa ondatadi deregolamentazione. È una lotta dura, che nonci vede sempre vincitori. Siamo però consapevolidi una cosa: chi non è disposto a lottare, ha già

perso e il prezzo di questa sconfitta è molto ele-vato in quanto ne va dei peggioramenti delle con-dizioni di impiego.

È quanto accade anche in Svizzera e nel nostrosettore dei trasporti pubblici, dove dobbiamoconfrontarci con continui attacchi e con le loroconseguenze negative per le condizioni quadro ditutto il settore dei trasporti pubblici. Dobbiamoinoltre opporci ai tentativi della aziende di tra-sporto di peggiorare le condizioni di impiego delpersonale. Basti pensare, per esempio, ai peg-gioramenti della legge sul trasporto merci, alledifficoltà incontrate dalle trattative per il rinnovodel CCL BLS o ai casi di dumping salariale, comequello della Crossrail, che vuole far circolare ipropri macchinisti a 3600 franchi al mese. Oppu-re possiamo pensare alla visione ideologica eultraliberale dell’UFT per i trasporti pubblici del-l’anno 2030, che sostiene concetti come appuntoliberalizzazione, deregolamentazione e concor-renza senza mai spendere nemmeno una parolasul personale. Per noi è chiaro che dobbiamobatterci contro questa ondata di liberalizzazionicon forza, determinazione e tenacia ancora mag-giori.

Una lotta che deve essere condotta su di un fron-te ampio e ben coordinato. Il nostro congressocade quindi in un momento quanto mai opportu-no e con i nostri 250 delegati sezionali, delle sot-tofederazioni e delle commissioni discuteremoproprio di questa lotta contro la deregolamenta-zione dei trasporti pubblici, sulle posizioni daelaborare e sulla rotta da seguire nei prossimidue anni. Saranno i nostri membri a dirci dovequesto viaggio ci dovrà portare, dando nel con-tempo la miglior prova del fatto che il congressoSEV non è solo un esercizio di retorica, ma unesempio di democrazia vissuta. Un esempio dicui vado fiero.

EDITORIALE

«Il congresso SEV non è solo un esercizio diretorica, ma un esempio di democrazia vissuta.»

Giorgio Tuti, presidente SEV

questi risultati»■ I romandi del comitatolanciano un invito a parteciparealla manifestazione del 30maggio a Losanna, contro ilprogetto Previdenza vecchiaia2020 del Consiglio federale.

■ Elezioni federali: Giorgio Tutiha spiegato che i/le candidati/eal Consiglio nazionale e alConsiglio degli Stati che deside-rano essere sostenuti dal SEV,devono rivolgersi al sindacatoentro metà agosto.

■ Congresso dei pensionati aRapperswil Jona: è statafissata una data: si tratta del 27agosto. Il programma è pronto. Inquell’occasione si esprimerannoanche Helmut Hubacher, PaulRechsteiner e Giorgio Tuti.

■ Campagna per la votazionesu AVSPlus: Movendo e l’USSsono alla ricerca di futuriambasciatori/trici per questacampagna. E’ prevista unariunione giovedì 25 giugno. Ilpresidente Giorgio Tuti ha chiesto

ai presidenti centrali di partecipa-re e di parlarne nei loro ambienti.

■ Incontro europeo trasindacati e CEO delle aziendedi trasporto ferroviario: sonostati affrontati tre temi, ossia ildumping salariale, il dumpingsociale e il dumping sullasicurezza.

■ Elezione di un membrosupplente nella commissione digestione del SEV: si rinuncia adeleggere una persona e si lascia ilposto vacante fino alle prossimeelezioni del 2017.

■ Pianificazione SEV2016/2017: è stata accettata, adeccezione della data dell’assem-blea dei delegati 2016, poichécoincide con una festivitàcattolica; è stato dunque scelto ilgiorno seguente 25 maggio 2016.

■ Il comitato ha deciso, suproposta del presidente centraleAS, Peter Käppler, di organizzareuna giornata SEV per i membridelle commissioni del perso-

nale FFS, allo scopo di chiarire leaspettative in merito allacollaborazione tra CoPe e SEV; sitratterà anche di stabilire unaccordo sulla collaborazionereciproca e, ovviamente, di fareconoscenza e tessere relazioni.Ciò potrebbe permettere, secondoAndreas Menet, di «rompere ilghiaccio e migliorare la collabora-zione». Anche Manuel Avalloneha caldeggiato la proposta.

■ Il comitato ha pure dato leraccomandazioni di voto perle votazioni del 14 giugno. Siattiene sostanzialmente a quelledell’USS: sì all’iniziativa sulleborse di studio, sì all’iniziativasulle imposte di successione (perfinanziare l’AVS) e sì allamodifica sulla Legge radiotelevi-sione. Nessuna indicazione divoto sulla diagnosi preimpianto.

Hes

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 10/1528.5.2015

La direttrice della divisioneViaggiatori Jeannine Pilloud haappena inaugurato in pompamagna un nuovo centro viaggia Winterthur ed ecco che le FFSdecidono di chiudere tutte lealtre agenzie. Ciò mostra ine-quivocabilmente a che punto ladecisione è discutibile. Certo,è ormai noto che la vendita diviaggi tramite agenzie soffredella concorrenza di internet,dove esplodono offerte di ogni

tipo. Ma le agenzie nelle sta-zioni sono specializzate e inquanto tali potrebbero avereun avvenire. La strategia delleFFS, che consiste ad allontana-re la clientela dagli sportelli, ètotalmente incomprensibile; ilcontatto personale tra la clien-tela e il personale di vendita èuna delle qualità della ferroviaed è parte integrante del servi-zio pubblico. Oggi come ieri ecome deve essere in futuro.

«Le stazioni devono restare unpunto di vendita di riferimentoper tutti i viaggi in treno», af-ferma il segretario sindacaledel SEV Jürg Hurni, che aggiun-ge: «Colui o colei che desideraviaggiare in treno deve poteracquistare il prodotto corri-spondente in stazione». Se leagenzie di viaggio vengonochiuse, questo prodotto e que-sto servizio devono essere of-ferti agli sportelli. Per il SEV sitratta di un’opportunità per mi-gliorare l’offerta agli sportelli,soprattutto per quanto riguar-da gli orari di apertura. Con laripresa del personale delleagenzie di viaggio all’internodei gruppi vendita esistenti,dovrebbe essere possibile ri-durre gli enormi tempi di atte-

sa e lo stress che pesa sullespalle del personale attivo aglisportelli.Il SEV considera tuttavia positi-vamente l’assenza di conse-guenze sul personale, a cui ègarantito il posto di lavoro.«Come sindacato esigiamo chetutte le persone finora attivenelle agenzie di viaggio al100 % o a tempo parziale, pos-sano svolgere il loro lavoro conun grado di occupazione equi-valente, sullo stesso sito»,conclude a chiare lettere Hurni.

SEV

Le FFS continuano a smantellare la loro offerta nel-le stazioni. La chiusura delle agenzie di viaggio èperlomeno discutibile. Il SEV auspica che l’attratti-va degli sportelli nelle stazioni venga migliorataper colmare la soppressione di prestazioni. Il SEVevidenzia comunque un aspetto positivo: il mante-nimento dei posti di lavoro.

Chiudono le agenzie viaggiGli sportelli devono restare punti vendita attrattivi

Granges-Marnand,indagine sulle FFS■ Il Ministero pubblico vodesedovrà chiarire eventualiresponsabilità delle FFS nelloscontro fra due treni avvenuto aGranges-Marnand (VD) nelluglio 2013, costato la vita auno dei macchinisti. La Cameradei ricorsi del Tribunalecantonale vodese ha accoltouna richiesta in questo sensodei famigliari della vittima. «LaCamera dei ricorsi mi invita asvolgere investigazioni in meritoa determinati elementi cheappaiono oscuri», indica oggi ilprocuratore Stephan Johner,confermando una notizia de «LeMatin Dimanche». Il magistratonon ha voluto fornire precisazio-ni al riguardo. Le FFS, dal cantoloro, stanno esaminando ladecisione della Camera. Infebbraio, il Ministero pubblicovodese aveva rifiutato di darseguito alla denuncia peromicidio colposo presentatacontro le FFS dai parenti delmacchinista di 24 anni decedutonella collisione. Aveva invecedeciso di sottoporre a giudizio ilsecondo macchinista, accusatodi omicidio colposo e lesionipersonali colpose. La decisionedella Camera dei ricorsi avràquale conseguenza di ritardarelo svolgimento del processo,che avrebbe potuto tenersiancora quest’anno, oppure nel2016.

Dialogo sulla paritàsalariale al SEV■ Il SEV non solo aveva invitatole aziende a partecipare alDialogo sulla parità salariale(progetto federale ora chiusoper mancanza di partecipazione,che era su base volontaria), masi è messo lui stesso in giocoesaminando al proprio interno isalari per verificare la paritàsalariale tra i dipendenti. Ilrisultato è ora noto: in seno alsindacato SEV, a livello salarialele donne non sono discriminate.Il risultato è persino migliore diquanto ottenuto dalle FFS; vacomunque ricordato che purepresso le FFS i risultati eranomolto buoni.

IN BREVE

In seguito al desiderio espres-so dalla CoPe SEV, il sindacatoha condotto un sondaggio sul-la soddisfazione personale. Irisultati sono molto buoni, maci sono alcune aree di migliora-mento. Una seconda indagineè stata condotta, questa volta

presso le sezioni, sulle presta-zioni dei servizi finanza e am-ministrazione. Buoni risultatianche qui.

Personale da soddisfattoa molto soddisfattoMiriam Brand, responsabiledel personale presso il SEV, hapresentato i risultati dell’inda-gine sulla soddisfazione delpersonale condotta tra il 9 e il20 febbraio. Il sindacato ha in-

caricato la società «know.ch»di San Gallo di sondare gliumori e il 95 % dei/delle di-pendenti ha risposto al son-daggio anonimo on-line. Sonostati invitati ad attribuire unvoto su una scala da 1 a 5 (da«per niente soddisfatto» a«molto soddisfatto») su diversiargomenti. La media comples-siva dei voti si attesta a 3,99,che equivale a un risultatomolto buono. Tra i punti moltoapprezzati, le prestazioni deldatore di lavoro tra ferie, pre-stazioni sociali, la possibilitàdi organizzare il proprio lavoroin modo autonomo e la facoltàdei/delle dipendenti di pren-dere posizione. Altri punti han-no ricevuto un voto inferiore,senza tuttavia tradursi in uncattivo risultato. Il coinvolgi-mento nelle decisioni, la piani-ficazione della direzione sinda-cale e il coinvolgimento deisegreteriati regionali sono con-siderati punti «deboli»; comepure avere una persona a cuirendere conto ma ricevere il la-voro da un’altra. Tre aree damigliorare, insomma.

Ma Giorgio Tuti ha sottolineatoche il SEV è stato promosso sututta la linea e non ci sonopunti di criticità realmente pro-blematici. Il seguito da dare aquesto sondaggio sarà discus-sa tra la direzione del SEV e laCoPe in giugno.

Qualità delle prestazioniamministrativeAroldo Cambi, direttore delsettore finanze e amministra-zione del SEV, ha presentato irisultati del secondo sondag-gio; anche in questo caso irisultati sono molto buoni sia alivello del servizio mutazioni(che storicamente aveva unareputazione non molto bella),sia a livello di centrale telefoni-ca, degli stampati, della spedi-zione e del servizio traduzioni.Giorgio Tuti ha spiegato chequesti risultati sono evidente-mente stati accolti con grandesoddisfazione da partedei/delle dipendenti. E ha con-cluso: «Sono davvero fiero diquesti risultati. Possiamo es-serne orgogliosi».

Henriette Schaffter

Il comitato ha presoconoscenza dei risultatidi due inchieste condot-te in seno al SEV.

«Sono davvero fiero di Quarta riunione del comitato SEV del 22 maggio a Berna

Marisa Filippi, una delle telefoniste attive all’accoglienza presso lacentrale sindacale a Berna. La qualità del centralino è stata moltoapprezzata dalle sezioni.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 10/1528.5.2015

L’ERA fornisce supporto tecni-co per migliorare l’interopera-bilità e la sicurezza del sistemaferroviario europeo. Diventeràl’autorità europea preposta alrilascio delle autorizzazioni peri veicoli ferroviari che circolanonel traffico internazionale e deicertificati di sicurezza («spor-tello unico»). Attualmente que-sta procedura di autorizzazio-

ne deve essere ripetuta in cia-scuno Stato membro dell’UE,provocando costi aggiuntivi.Una partecipazione all’ERAdovrebbe quindi contribuire aridurre i costi di omologazionedel materiale rotabile. I treniimpiegati unicamente nel traf-fico nazionale svizzero conti-nueranno ad essere omologatidall’Ufficio federale dei tra-

sporti. Per la Svizzera, che sitrova al centro della rete ferro-viaria europea, è importanteche a livello europeo venganoelaborate norme armonizzatein materia di interoperabilità edi sicurezza ferroviaria. In futu-ro tale compito sarà affidatoprincipalmente all’ERA. Parte-cipando a questo organismo,la Svizzera potrà rafforzare ilproprio ruolo nel processo diregolamentazione ferroviariadell’UE. Il Consiglio federalevede inoltre vantaggi ancheper i trasportatori e i costrutto-ri svizzeri. Questa partecipa-zione rientra nel quadro dell’-accordo sui trasporti terrestifirmato tra l’UE e la Svizzera,entrato in vigore nel 2002.

Comunicato stampa

Una partecipazione della Svizzera all’Agenzia fer-roviaria europea (ERA) permetterebbe al nostroPaese di far valere i propri interessi nel processodi regolamentazione ferroviaria dell’Unione euro-pea (UE). Inoltre, le imprese costruttrici di materia-le rotabile in Svizzera potrebbero fare omologare ipropri prodotti più facilmente e a costi inferiori.Per queste ragioni, il Consiglio federale ha appro-vato un mandato di negoziato con l’UE.

La Svizzera nell’EraL’ERA fornisce supporto tecnico per migliorare l’interoperabilità

Liberalizzazione, concorrenza, tagli di posti di la-voro, flessibilizzazione e peggioramenti dellecondizioni di lavoro sono i problemi con i qualisono confrontati oggi tutti i sindacati in Svizzeraed in Europa, che si ritrovano uniti nella lotta po-litica e sindacale contro questa pericolosa ondatadi deregolamentazione. È una lotta dura, che nonci vede sempre vincitori. Siamo però consapevolidi una cosa: chi non è disposto a lottare, ha già

perso e il prezzo di questa sconfitta è molto ele-vato in quanto ne va dei peggioramenti delle con-dizioni di impiego.

È quanto accade anche in Svizzera e nel nostrosettore dei trasporti pubblici, dove dobbiamoconfrontarci con continui attacchi e con le loroconseguenze negative per le condizioni quadro ditutto il settore dei trasporti pubblici. Dobbiamoinoltre opporci ai tentativi della aziende di tra-sporto di peggiorare le condizioni di impiego delpersonale. Basti pensare, per esempio, ai peg-gioramenti della legge sul trasporto merci, alledifficoltà incontrate dalle trattative per il rinnovodel CCL BLS o ai casi di dumping salariale, comequello della Crossrail, che vuole far circolare ipropri macchinisti a 3600 franchi al mese. Oppu-re possiamo pensare alla visione ideologica eultraliberale dell’UFT per i trasporti pubblici del-l’anno 2030, che sostiene concetti come appuntoliberalizzazione, deregolamentazione e concor-renza senza mai spendere nemmeno una parolasul personale. Per noi è chiaro che dobbiamobatterci contro questa ondata di liberalizzazionicon forza, determinazione e tenacia ancora mag-giori.

Una lotta che deve essere condotta su di un fron-te ampio e ben coordinato. Il nostro congressocade quindi in un momento quanto mai opportu-no e con i nostri 250 delegati sezionali, delle sot-tofederazioni e delle commissioni discuteremoproprio di questa lotta contro la deregolamenta-zione dei trasporti pubblici, sulle posizioni daelaborare e sulla rotta da seguire nei prossimidue anni. Saranno i nostri membri a dirci dovequesto viaggio ci dovrà portare, dando nel con-tempo la miglior prova del fatto che il congressoSEV non è solo un esercizio di retorica, ma unesempio di democrazia vissuta. Un esempio dicui vado fiero.

EDITORIALE

«Il congresso SEV non è solo un esercizio diretorica, ma un esempio di democrazia vissuta.»

Giorgio Tuti, presidente SEV

questi risultati»■ I romandi del comitatolanciano un invito a parteciparealla manifestazione del 30maggio a Losanna, contro ilprogetto Previdenza vecchiaia2020 del Consiglio federale.

■ Elezioni federali: Giorgio Tutiha spiegato che i/le candidati/eal Consiglio nazionale e alConsiglio degli Stati che deside-rano essere sostenuti dal SEV,devono rivolgersi al sindacatoentro metà agosto.

■ Congresso dei pensionati aRapperswil Jona: è statafissata una data: si tratta del 27agosto. Il programma è pronto. Inquell’occasione si esprimerannoanche Helmut Hubacher, PaulRechsteiner e Giorgio Tuti.

■ Campagna per la votazionesu AVSPlus: Movendo e l’USSsono alla ricerca di futuriambasciatori/trici per questacampagna. E’ prevista unariunione giovedì 25 giugno. Ilpresidente Giorgio Tuti ha chiesto

ai presidenti centrali di partecipa-re e di parlarne nei loro ambienti.

■ Incontro europeo trasindacati e CEO delle aziendedi trasporto ferroviario: sonostati affrontati tre temi, ossia ildumping salariale, il dumpingsociale e il dumping sullasicurezza.

■ Elezione di un membrosupplente nella commissione digestione del SEV: si rinuncia adeleggere una persona e si lascia ilposto vacante fino alle prossimeelezioni del 2017.

■ Pianificazione SEV2016/2017: è stata accettata, adeccezione della data dell’assem-blea dei delegati 2016, poichécoincide con una festivitàcattolica; è stato dunque scelto ilgiorno seguente 25 maggio 2016.

■ Il comitato ha deciso, suproposta del presidente centraleAS, Peter Käppler, di organizzareuna giornata SEV per i membridelle commissioni del perso-

nale FFS, allo scopo di chiarire leaspettative in merito allacollaborazione tra CoPe e SEV; sitratterà anche di stabilire unaccordo sulla collaborazionereciproca e, ovviamente, di fareconoscenza e tessere relazioni.Ciò potrebbe permettere, secondoAndreas Menet, di «rompere ilghiaccio e migliorare la collabora-zione». Anche Manuel Avalloneha caldeggiato la proposta.

■ Il comitato ha pure dato leraccomandazioni di voto perle votazioni del 14 giugno. Siattiene sostanzialmente a quelledell’USS: sì all’iniziativa sulleborse di studio, sì all’iniziativasulle imposte di successione (perfinanziare l’AVS) e sì allamodifica sulla Legge radiotelevi-sione. Nessuna indicazione divoto sulla diagnosi preimpianto.

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Altri temi sul tappeto

Page 4: Contatto sev 2015 10

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4 ATTUALITÀcontatto.sevN. 10/1528.5.2015

Lo scorso 11 maggio, la dire-zione ha comunicato al SEVche l’abbandono del corso mi-nimo dell’euro, reso noto il 15gennaio dalla Banca nazionale,sta mettendo in difficoltà, oltrea BLS Cargo attiva nella zonaEuro, anche l’azienda BLS nelsuo complesso.

BLS chiede di contenere leconseguenze del franco forteLe condizioni economiche at-tuali hanno quindi indotto leparti sociali – BLS e la comuni-tà di trattative composta daSEV, transfair, VSLF – a dare lapriorità a misure a breve termi-ne per assorbire le conseguen-ze dell’indebolimento dell’eu-ro. Le discussioni su questotema sono iniziate il 20 mag-gio, con le BLS che hanno illu-

strato i retroscena, le aspetta-tive e la loro concezione deiprovvedimenti da prendere.Il SEV ha quindi indetto due as-semblee del personale dellaBLS e di BLS Cargo assoggetta-to al CCL: una a Bellinzona il25 maggio (vedi riquadro quisotto) e una il 26 (dopo la chiu-sura di questo numero) a Ber-na, per analizzare e discuterele richieste dell’azienda, racco-gliere le rivendicazioni del per-sonale ed elaborare di conse-guenza un mandato per letrattative. La prossima trattati-va è prevista il 19 giugno.

Nuovo CCL solo per il 1.1.2017A questa situazione si è ag-giunta la constatazione che letrattative per il rinnovo del CCLsi sono rivelate più ostiche del

previsto, in particolare perquanto riguarda il nuovo siste-ma salariale che BLS avrebbevoluto introdurre per il 2016.L’obiettivo di giungere ad unaconclusione positiva entro giu-gno 2015 appariva sempremeno realistico e raggiungibi-le. «La BLS ha sovraccaricato ilcarro» ha commentato il segre-tario sindacale SEV MichaelBuletti, che cura i contatti conla BLS.

Nuove prioritàL’11 maggio, le parti contraen-ti hanno quindi deciso di darsiun ulteriore anno di tempo, perconcludere le trattative entrogiugno 2016 e poter applicareil nuovo CCL dal 1. gennaio2017. Queste trattative tratte-ranno naturalmente anche il

nuovo sistema salariale, cheverrà quindi applicato, se delcaso, solo un anno dopo, ossianell’aprile 2017.Le trattative per il nuovo con-tratto collettivo riprenderannoquindi solo nella seconda metà

del 2015 con un workshop vol-to a esprimere e chiarire anco-ra una volta le rispettive posi-zioni. Fi

A causa del rafforza-mento del franco svizze-ro, BLS ha chiesto misu-re provvisorie cheinteressano anche ilpersonale. Le parti han-no quindi deciso diprendersi un anno sup-plementare per rinnova-re il CCL. Le trattativein merito avevano delresto già evidenziatoalcune difficoltà.

Trattative per il CCL BLS rinviate La riduzione del corso dell’euro pone nuovi problemi

BLS

Carg

o

Un treno di traffico combinato di BLS Cargo nei pressi di Vespolate(I). Il rafforzamento del franco svizzero sta mettendo in difficoltà leaziende svizzere di trasporto merci.

Al di là della formulazione diquesti provvedimenti, il SEV ritie-ne indispensabile che essi rispet-tino alcune condizioni.La prima riguarda la verifica ascadenze regolari della situazio-ne, che non si deve limitare al-l’effettivo insorgere delle situa-zioni previste e temute, maanche all’efficacia delle misureconvenute.Secondariamente, queste misurenon devono intaccare gli stipen-di. Non possiamo infatti accetta-re che la definizione dei salari di-penda adesso dalle fluttuazionidei corsi delle valute estere.La terza condizione, seppur evi-dente, viene molto spesso tra-scurata: se il personale assog-gettato al CCL deve fare unsacrificio, i superiori devono dareil buon esempio. Non vi sarannoquindi provvedimenti che nonprevedano anche un’implicazionedei quadri, il cui contributo deve

risultare straordinario, nella me-desima misura di quello richiestoai dipendenti. In questo ambito,bisogna tener presente che lafissazione dei Bonus tiene contoper definizione delle condizionieconomiche. Una loro riduzionenon può quindi essere ritenutaun sacrificio straordinario, ma iquadri devono dare un loro con-tributo come i dipendenti assog-gettati al CCL, quantificabile edelimitato nel tempo.Infine, il SEV chiede che BLSCargo, che di per sé non è part-ner contrattuale, sottoscriva uni-tamente a BLS una convenzioneche ne definisca gli impegni nel-la medesima misura della casamadre.

Condizioni per provvedimenti voltia fronteggiare la forza del franco

La situazione è stata illustratadalla vicepresidente SEV Bar-bara Spalinger e dal nuovo se-gretario Toni Feuz, coadiuvatidai segretari regionali AngeloStroppini e Pietro Gianolli.

Quanto sentito non ha com-prensibilmente suscitato, perusare un eufemismo, grandientusiasmi: «sono considera-zioni che abbiamo già dovutosentire quando l’euro era sce-so da 1,50 a 1,20. E già allora,i dirigenti di BLS ci avevanodetto che avrebbero preso tuttii provvedimenti per evitare diritrovarci in queste condizio-ni», ha ricordato un collega. Néconvince la giustificazione delnuovo calo dell’euro: «Una del-le maggiori voci di costo di un

treno è l’acquisto della tracciad’orario, il cui prezzo viene sta-bilito in franchi e deve esserepagato anche dai concorrentiprovenienti dalla zona euro»gli ha fatto eco un altro. Da quila richiesta che si faccia chia-rezza su una situazione chenon convince pienamente.Nessuno ha però voluto esclu-dere categoricamente la possi-bilità di fare un ulteriore sforzoin favore dell’azienda. Un mac-chinista ha fatto notare che ciòsi ripercuoterà negativamente

sull’attrattiva della professio-ne, già intaccata, in un mo-mento in cui BLS è confrontataanche con una mancanza dipersonale (proprio in questepagine vi è un’inserzione per laricerca di macchinisti, ndr.).Questi sforzi non dovrannoperò coinvolgere unicamente ilpersonale al fronte che lavoraa turni. Di conseguenza, nonpossono entrare in linea diconto peggioramenti di inden-nità o supplementi di tempo.I partecipanti hanno anche

escluso riduzioni salariali, dal-le quali sarebbe difficile stac-carsi in futuro. Rimane quindisolo la possibilità, una voltachiarite le effettive necessità,di discutere della durata dellavoro, accompagnata daun’adeguata partecipazionedei quadri. In questo senso, ilmandato impartito alla delega-zione alle trattative SEV risultamolto chiaro.

Pietro Gianolli

Perplessità e scetticismoAssemblea del personale BLS in Ticino

Questi sono stati i sen-timenti dominanti nelpersonale BLS confron-tato con l’evoluzionedelle trattative per il rin-novo del CCL e le richie-ste dell’azienda.

Page 5: Contatto sev 2015 10

REGIONE ......

5contatto.sevN. 10/1528.5.2015

Prima tappa svizzera dellaMarcia mondiale a Chiasso, cit-tadina di frontiera che per ledonne vuole essere simbolo disuperamento di ogni chiusura.Ad accoglierle molte donne euomini, tra cui le promotricidell’iniziativa, ossia DAISI –Donne Amnesty Internationaldella Svizzera Italiana e Inter-Agire/COMUNDO, in collabora-zione con le Botteghe del Mon-do, COOPI Suisse, il TavolinoMagico e le ACLI. Presenti - allume di una torcia accesa perdare il benvenuto alle cam-minatrici - anche alcune rap-presentanti del Gruppo donneUSS Ticino e Moesa (vedi box).Quattro le tappe previste sulnostro territorio: Chiasso, Lu-

gano, Bellinzona e Faido. Dopoaver percorso il Ticino le mar-ciatrici si dirigeranno a norddelle Alpi, dove sono previstetappe a Zugo, Friburgo e altrecittà prima di raggiungere laFrancia.Per le organizzatrici della MMDnessuno è libero fino a quandotutte le donne non saranno li-bere. Ecco perché in tutto ilmondo è importante che sicontinui a camminare, un pas-so alla volta, alla conquista

della libertà: «Marceremo fin-ché tutte le donne non sarannolibere».In Svizzera il movimento chie-derà al Paese di impegnarsi apromuovere la sovranità ali-mentare; regole chiare e vinco-lanti per garantire il rispettodei diritti umani e degli stan-dard ambientali da parte delleimprese con sede nel nostropaese, ovunque esse sianopresenti; fine degli abusi fisici,sessuali e psicologici nei con-

fronti delle donne, il versamen-to di pensioni sociali corrette,l’applicazione della legge sull’uguaglianza in ambito lavorati-vo e l’equa divisione dei com-piti in ambito domestico.Le sostenitrici intendono pro-muovere il messaggio di unaSvizzera solidale, che apre leproprie frontiere alle vittime diguerre politiche, economicheed etniche.

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Una carovana di donnee uomini ha accompa-gnato la Marcia delledonne attraverso il Can-tone, unendosi a unadelegazione di donnepartita dalla Turchia il 7marzo e diretta in Porto-gallo, dove l’arrivo èprevisto il 17 ottobre.

Donne sempre in marciaNon smetteranno di camminare finché non saranno libere

frg

Le donne della Marcia mondiale approdano sul lungolago di Lugano

■ Accompagnate dal motto«Vogliamo il pane e le rose», nel1995 in Québec, 850 donnehanno percorso 200 chilometriin 10 giorni rivendicando ilmiglioramento delle lorocondizioni economiche. Al loroarrivo davanti al Parlamento, il4 giugno 1995, sono stateaccolte da 15 000 persone.

■ Due mesi più tardi unaimportante delegazione hapartecipato a Pechino al Forummondiale delle ONG sulledonne, in parallelo alla IVConferenza mondiale sulledonne dell’ONU.

■ Lo slogan «Vogliamo il panee le rose» costituisce anche labase di una piattaforma di lottaper l’uguaglianza e la pace cheprende forma nel 1998 inoccasione d’un primo incontrointernazionale della MMD aMontréal.

■ Il lancio ufficiale dellaMarcia Mondiale delle Donne siè poi svolto l’ 8 marzo 2000 aGinevra, con «2000 buoneragioni per marciare insiemecontro la femminilizzazionedella povertà e della violenzacontro le donne», per far frontealla mondializzazione dellaviolenza neoliberista.

LE TAPPE

..

«I sogni sono necessari allavita» diceva la scrittriceamericana Anaïs Nin. I sognisono necessari per nutrire lasperanza delle donne, per dareforma a progetti, per mettere inmoto energie. In un mondo incui quotidianamente le donnesoffrono, vengono umiliate,ferite, abbandonate, uccise,abbiamo tutte bisogno di ungrande sogno collettivo chediventi realtà: non ci basta chei diritti delle donne venganorispettati, anche se è un primopasso maledettamente vitale,assolutamente fondamentale.Vogliamo che le donne possanoscegliere liberamente comevivere, come crescere, comeevolvere.Vogliamo che le donne possanoavere spazio per respirare,lavorare, amare, credere, fare,progettare, sognare, sostare.

Essere, semplicemente.E muoversi in una terra senzafrontiere, unite da un comunesentire e da una comune volontàdi superare quelle frontiere cheancora ostacolano il cammino,sia esso interiore ed esteriore.A Chiasso il Gruppo Donne USSTicino e Moesa ha consegnatoalle donne in marcia la scatoladei sogni, in cui custodiredesideri, sogni, speranze emessaggi che verranno raccoltilungo il percorso e che potrannoessere letti in Portogallo.Messaggi scritti sul momento,affidati soprattutto al cuoredelle donne in marcia.E custoditi nella scatola deisogni nata nell’Atelier Ritagliodel Soccorso Operaio svizzeroTicino e confezionata da donnein cerca di un’altra possibilitànella vita; anche loro in marcia,in qualche modo, verso un

destinodiverso, unporto piùsicuro. Il primomessaggioinserito (cfr.foto in basso)è stato quellodel GruppoDonne USSTicino eMoesa: a testaalta, perché ilvalore delledonne non hafrontiere. Ledonne sonocittadine delmondo.

NELLA SCATOLA DEI SOGNI I MESSAGGI DELLE DONNE

La scatola dei sogni del Gruppo Donne Ticino e Moesa.

Page 6: Contatto sev 2015 10

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6contatto.sevN. 10/1528.5.2015

■ Entrambi avete già guidatoun congresso, ma non an-cora uno di un giorno. Pen-sate che sia più difficile dagestire rispetto a uno didue giorni?

Andreas Menet: Certamente,dal momento che lo stessonumero di questioni che nor-malmente si affrontano in duegiorni, devono essere affron-tate e concluse in un giornosolo. Un ordine del giorno co-sì nutrito in un solo giornorende veramente essenzialela disciplina dei/delle parteci-panti.

■ Quali sono i punti critici delprogramma?

Danilo Tonina: Senz’altro ladifficoltà più grande è la sti-ma del tempo necessario perogni punto in discussione, perle azioni, gli interventi e i testi

che illustrano le strategie delsindacato. Sarà soprattuttodelicata la gestione del dibat-tito sulle proposte e sulle re-lative indicazioni del Comita-to; c’è da scommettere che lerichieste di interventi sarannomolte e che spesso anche icontenuti rischiano di ripeter-si. Dobbiamo prestare moltaattenzione. Per proposta do-vrebbero bastare due inter-venti.

■ E se chi prende la parolanon dovesse ripetere ciòche è stato detto?

Danilo T.: Sarebbe utile, maper esperienza so che presta-no poca attenzione. Ci sonopersone che amano esprimer-si al microfono. Di per sé vabene, ma in un congresso diun solo giorno può causareproblemi di tempo. Ecco per-

ché abbiamo deciso, a livellodi Comitato, di limitare la pa-rola ad un massimo di 5 minu-ti. In 5 minuti si possono diremolte cose.Andreas M.: È importanteche i delegati rispettino iltempo di parola, a maggiorraggione quando ci sono gliospiti, per poter dare spazio adomande e risposte.

■ Uno dei punti culminanti èla presenza di Peter Füglis-taler, direttore dell’Ufficiofederale dei trasporti, cheha preso una posizionecontro il SEV nella vertenzache riguarda Crossrail e isalari dei macchinisti. Co-me pensate di gestire i pro-babili malumori dei delega-ti?

Andreas M.: Alla vigilia e inoccasione delle assemblee

dei delegati, cercheremo disensibilizzare le persone in-vitandole a trattare gli ospiticon rispetto e decoro. Non

possiamo tuttavia garantireche non si alzino voci di di-sappunto contro l’UFT, chesvolge anche un ruolo discuti-bile con la sua «Strategia deitrasporti pubblici 2030».Chiaramente Peter Füglistalernon ha nulla da temere daparte dei nostri delegati, an-che se è il responsabile del-l’UFT.

■ Quali delle 23 propostecongressuali hanno colto iltuo interesse?

Danilo T.: Tra le proposte cheil Comitato raccomanda di re-

spingere, ce ne sono un paioche sono impossibili da attua-re. O perché sono obsolete, operché una decisione giuridi-

camente vincolante è già su-perata.Andreas M.: Ci sono proposteche fanno capolino ad ognicongresso, anche se sono giàstate ampiamente discusse apiù riprese e respinte dallamaggioranza. Tutte le propo-ste, tuttavia, sono interessan-ti e vertono su questioni im-portanti per chi le propone.Occorre tenere presente chec’è sempre un aspetto sogget-tivo: quello che può essereimportante per uno, non lo èper l’altro. Questo dipendeanche dal settore professio-nale.

■ Quali sono per voi i puntisalienti del congresso?

Andreas M.: Certamente il di-battito sui testi di orienta-mento, sulle risoluzioni e sul-le proposte al congresso.Queste devono essere elabo-rate e implementate; se nonfosse possibile e se non fossecosì semplice, i proponentidevono comunque vedere chesi cerca di fare qualcosa.Danilo T.: Per ogni propostac’è una persona di riferimentopresso il segretariato centra-le, ma alla fine tornano sem-pre sul tavolo del Comitato; lesottofederazioni e le commis-

Che cosa si aspettano Andreas Menet e Danilo Tonina dal congresso del SEV2015 e quali saranno le sfide del sindacato nei prossimi anni?

«Un giorno interotutto d’un soffio»

Quattro chiacchiere con la presidenza del Congresso del SEV il 28 maggio a Berna

«Peter Füglistaler non ha nulla da temere da partedei nostri delegati.» Andreas Menet

ma

Danilo Tonina

Alex

ande

r Egg

er

Andreas Menet

■ 9.00: apertura, questioni organizzative, ricordo dei defunti■ Relazione del presidente SEV Giorgio Tuti■ Elezione del presidente del comitato e della commissione di verificadella gestione SEV (cinque membri senza sostituti)■ Rapporto sociale 2015 (retrospettiva degli ultimi due anni), propostedella CVG, revisione di statuti e regolamenti, stralcio delle proposteevase e trattamento di quelle non evase da congressi precedenti, lanciodella campagna (io sono anche...)■ Pranzo al Kursaal (non sono previste altre pause)■ Discussione dei sei documenti programmatici, iniziando con quellosulla politica dei trasporti e la relazione del direttore dell’UFT PeterFüglistaler, approvazione delle risoluzioni sui rispettivi temi, saluto delpresidente dell’USS Paul Rechsteiner■ Esame delle nuove proposte al congresso■ Altre risoluzioni, commiati, eventuali■ 17.30 circa chiusura del congresso

PROGRAMMA DEL GIORNOAndreas Menet (50) ha svoltoil suo apprendistato di condutto-re a San Gallo e dal 1996 è ca-potreno a Coira. Dal 2001 al2013 è stato vicepresidente del-la CoPe superficie del personaletreno e dall’agosto 2013 fa par-te della CoPe divisione P. Dal1988 è membro del comitatocentrale ZPV, di cui è diventatopresidente nel 2009. Nel 2011 èstato eletto presidente del comi-tato SEV. È sposato, ha tre figliadulti e abita a Sargans. Hobby:lettura, escursioni, viaggi.

Danilo Tonina (50) dopo l’ap-prendistato d’esercizio ha fattocarriera in manovra, per diven-tare specialista di manovra aSciaffusa, dove partecipa ad unprogramma di ricambio dei qua-dri. Sino a luglio è membro dellaCoPe Cargo Est. Era già vicepre-sidente del congresso nel 2009,anno in cui ha diretto il comitatofederativo. Dal 2013 è vicepresi-dente del comitato. Abita con lasua seconda moglie a Sciaffusae ha 4 figli adulti. Hobby: fami-glia e suonare la batteria.

BIO

INTERVISTA

...... 7

contatto.sevN. 10/1528.5.2015

sioni che hanno presentato laproposta desiderano ovvia-mente che sia accettata. E ciòa volte non è semplice.

■ Che cosa vi aspettate per-sonalmente, al di là di es-sere rieletti presidente e vi-cepresidente del Comitato?

Danilo T.: Di poter brindare alsuccesso del congresso conAndreas e Christina Jäggi lasera, quando tutto è finito. Edi condividere la soddisfazio-ne con tutti gli altri.Andreas M.: In seno alla pre-sidenza del Comitato lavoria-mo molto bene insieme, conspirito collegiale. Spero pro-prio di poter continuare così,a lavorare con tutti gli altrimembri e con la direzione delSEV per il bene del SEV.

■ Qual è il vostro bilancio in-termedio in Comitato?

Andreas M.: Il Comitato hatrovato una buona composi-zione, ci conosciamo perso-nalmente. Tutto ciò ci permet-te di procedere in modospedito.Danilo T.: Per noi è semprestato di aiuto il segretariodell’organizzazione, Rolf Ru-bin. E ora abbiamo il piaceredi lavorare con chi gli è succe-duto, ossia Christina Jäggi.

■ Quali sono le prossime sfi-de del SEV ?

Andreas M.: Prima di tuttodobbiamo stabilizzare il nu-mero dei membri. Negli anniscorsi il reclutamento ha datobuoni risultati, ma dobbiamofare meglio e di più. È moltoimportante prestare attenzio-ne al partenariato sociale intutte le aziende.

■ Funziona ancora?Andreas M.: Certo che funzio-na, anche se in modo diversorispetto a quanto abbiamo co-nosciuto negli ultimi vent’an-ni. Ciò riguarda soprattuttol’arrivo ai piani alti di una gio-vane generazione di manager,molto più ispida. Dobbiamopertanto adattarci. A livello disettori professionali funzionameglio. Va detto che spesso i

dirigenti non capiscono lepreoccupazioni e le esigenzedelle persone colpite, poichétroppo fissate con gli obiettividi redditività e produttività.Come presidente centrale del-la ZPV sono felice di potercontare su una sottofedera-zione forte.Danilo T.: Presso SBB Cargo,

negli ultimi anni il partenaria-to sociale è funzionato moltobene. Basti citare l’esempiodelle soluzioni trovate per glispecialisti RCP o delle nuovefigure professionali, grazieanche al contributo dellaCommissione del personale. Avolte però siamo confrontaticon datori di lavoro che hannoun problema con i sindacatidefinendoli superflui. Questoperò non è un partenariatosociale sano. In questi casi èimportante negoziare su unpiano di parità. Le due partidevono chiedere e concederefintanto che non si giunge aduna soluzione, suggellata dauna stretta di mano. Nel par-tenariato sociale è importantela buona fede, l’onestà, loscambio tempestivo di infor-mazioni e che la direzione af-

fermi le stesse cose tanto al-l’interno dell’azienda quantonei confronti dei sindacati. Unesempio negativo, riguardaattualmente il conflitto pressole ferrovie tedesche con il sin-dacato GDL.

■ Contro i sindacati ci sonoforti sentimenti ostili. Do-

vremo forse dire più spessoche il SEV svolge un buonlavoro?

Danilo T.: Certo: «fai del benee parlane»! Ciò che conta pernoi è l’opinione dei nostrimembri. Quando si sentonocose brutte sui sindacati, siperde automaticamente la fi-ducia. Dobbiamo mostrare aimembri che vogliamo un par-tenariato sociale e che è im-portante che funzioni bene.Soprattutto in un momentocome questo caratterizzatodalla pressione del franco for-te sul traffico merci.Andreas M.: Con un lavoroserio e rigoroso possiamo lu-strare l’immagine del sindaca-to meglio di tante declama-zioni. Ma dobbiamo anchericonoscere che il lavoro sin-dacale è impegnativo e spes-so difficile. Il lavoro è l’unicacosa che dobbiamo assicurareai nostri membri e con essoguadagnare la fiducia.

■ Che cosa bolle in pentolaper il personale treno?

Andreas M.: La sfida più gran-de riguarda la liberalizzazionenel settore del traffico ferro-viario, con tutte le conseguen-ze ad essa associate. È moltoimportante essere riusciti aconcludere dei CCL in «nuovisettori operativi». Solo in que-

sto modo possiamo esercitareun certo controllo. Dobbiamoperò renderci conto che politi-ci e imprenditori che sosten-gono la liberalizzazione, sonodifficili da frenare.

■ E per i manovratori?Danilo T.: L’apprezzamentodel nostro lavoro può e deveessere migliorato e va dettoche purtroppo le razionalizza-zioni continuano. Da noi ci siaspetta sempre di più in ter-mini di polivalenza. Per moltimanovratori di lungo corso, laformazione e gli esami rap-presentano un grosso osta-colo. Se non ci riescono, è im-portante che possanocontinuare a lavorare nellasquadra. È per questo checonsidero molto positivo ilmodello di pensionamentoanticipato «Valida». Mi ralle-gro per tutti coloro che po-tranno andare in pensione neiprossimi anni senza grandiperdite finanziarie. Il pensio-namento anticipato, del resto,è la realizzazione di una vec-chia rivendicazione formulataal nostro congresso. Restanonaturalmente aperte tante al-tre questioni per cui occorreuna soluzione.

Markus Fischer

Fi

Christina Jäggi, Danilo Tonina e Andreas Menet ascoltano le spiegazioni del predecessore di Christina, Rolf Rubin, passato alla pensione lo scorso anno.

«Dobbiamo mostrare ai membri chevogliamo un partenariato sociale e che èimportante che funzioni bene.» Danilo Tonina

Page 7: Contatto sev 2015 10

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6contatto.sevN. 10/1528.5.2015

■ Entrambi avete già guidatoun congresso, ma non an-cora uno di un giorno. Pen-sate che sia più difficile dagestire rispetto a uno didue giorni?

Andreas Menet: Certamente,dal momento che lo stessonumero di questioni che nor-malmente si affrontano in duegiorni, devono essere affron-tate e concluse in un giornosolo. Un ordine del giorno co-sì nutrito in un solo giornorende veramente essenzialela disciplina dei/delle parteci-panti.

■ Quali sono i punti critici delprogramma?

Danilo Tonina: Senz’altro ladifficoltà più grande è la sti-ma del tempo necessario perogni punto in discussione, perle azioni, gli interventi e i testi

che illustrano le strategie delsindacato. Sarà soprattuttodelicata la gestione del dibat-tito sulle proposte e sulle re-lative indicazioni del Comita-to; c’è da scommettere che lerichieste di interventi sarannomolte e che spesso anche icontenuti rischiano di ripeter-si. Dobbiamo prestare moltaattenzione. Per proposta do-vrebbero bastare due inter-venti.

■ E se chi prende la parolanon dovesse ripetere ciòche è stato detto?

Danilo T.: Sarebbe utile, maper esperienza so che presta-no poca attenzione. Ci sonopersone che amano esprimer-si al microfono. Di per sé vabene, ma in un congresso diun solo giorno può causareproblemi di tempo. Ecco per-

ché abbiamo deciso, a livellodi Comitato, di limitare la pa-rola ad un massimo di 5 minu-ti. In 5 minuti si possono diremolte cose.Andreas M.: È importanteche i delegati rispettino iltempo di parola, a maggiorraggione quando ci sono gliospiti, per poter dare spazio adomande e risposte.

■ Uno dei punti culminanti èla presenza di Peter Füglis-taler, direttore dell’Ufficiofederale dei trasporti, cheha preso una posizionecontro il SEV nella vertenzache riguarda Crossrail e isalari dei macchinisti. Co-me pensate di gestire i pro-babili malumori dei delega-ti?

Andreas M.: Alla vigilia e inoccasione delle assemblee

dei delegati, cercheremo disensibilizzare le persone in-vitandole a trattare gli ospiticon rispetto e decoro. Non

possiamo tuttavia garantireche non si alzino voci di di-sappunto contro l’UFT, chesvolge anche un ruolo discuti-bile con la sua «Strategia deitrasporti pubblici 2030».Chiaramente Peter Füglistalernon ha nulla da temere daparte dei nostri delegati, an-che se è il responsabile del-l’UFT.

■ Quali delle 23 propostecongressuali hanno colto iltuo interesse?

Danilo T.: Tra le proposte cheil Comitato raccomanda di re-

spingere, ce ne sono un paioche sono impossibili da attua-re. O perché sono obsolete, operché una decisione giuridi-

camente vincolante è già su-perata.Andreas M.: Ci sono proposteche fanno capolino ad ognicongresso, anche se sono giàstate ampiamente discusse apiù riprese e respinte dallamaggioranza. Tutte le propo-ste, tuttavia, sono interessan-ti e vertono su questioni im-portanti per chi le propone.Occorre tenere presente chec’è sempre un aspetto sogget-tivo: quello che può essereimportante per uno, non lo èper l’altro. Questo dipendeanche dal settore professio-nale.

■ Quali sono per voi i puntisalienti del congresso?

Andreas M.: Certamente il di-battito sui testi di orienta-mento, sulle risoluzioni e sul-le proposte al congresso.Queste devono essere elabo-rate e implementate; se nonfosse possibile e se non fossecosì semplice, i proponentidevono comunque vedere chesi cerca di fare qualcosa.Danilo T.: Per ogni propostac’è una persona di riferimentopresso il segretariato centra-le, ma alla fine tornano sem-pre sul tavolo del Comitato; lesottofederazioni e le commis-

Che cosa si aspettano Andreas Menet e Danilo Tonina dal congresso del SEV2015 e quali saranno le sfide del sindacato nei prossimi anni?

«Un giorno interotutto d’un soffio»

Quattro chiacchiere con la presidenza del Congresso del SEV il 28 maggio a Berna

«Peter Füglistaler non ha nulla da temere da partedei nostri delegati.» Andreas Menet

ma

Danilo Tonina

Alex

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Andreas Menet

■ 9.00: apertura, questioni organizzative, ricordo dei defunti■ Relazione del presidente SEV Giorgio Tuti■ Elezione del presidente del comitato e della commissione di verificadella gestione SEV (cinque membri senza sostituti)■ Rapporto sociale 2015 (retrospettiva degli ultimi due anni), propostedella CVG, revisione di statuti e regolamenti, stralcio delle proposteevase e trattamento di quelle non evase da congressi precedenti, lanciodella campagna (io sono anche...)■ Pranzo al Kursaal (non sono previste altre pause)■ Discussione dei sei documenti programmatici, iniziando con quellosulla politica dei trasporti e la relazione del direttore dell’UFT PeterFüglistaler, approvazione delle risoluzioni sui rispettivi temi, saluto delpresidente dell’USS Paul Rechsteiner■ Esame delle nuove proposte al congresso■ Altre risoluzioni, commiati, eventuali■ 17.30 circa chiusura del congresso

PROGRAMMA DEL GIORNOAndreas Menet (50) ha svoltoil suo apprendistato di condutto-re a San Gallo e dal 1996 è ca-potreno a Coira. Dal 2001 al2013 è stato vicepresidente del-la CoPe superficie del personaletreno e dall’agosto 2013 fa par-te della CoPe divisione P. Dal1988 è membro del comitatocentrale ZPV, di cui è diventatopresidente nel 2009. Nel 2011 èstato eletto presidente del comi-tato SEV. È sposato, ha tre figliadulti e abita a Sargans. Hobby:lettura, escursioni, viaggi.

Danilo Tonina (50) dopo l’ap-prendistato d’esercizio ha fattocarriera in manovra, per diven-tare specialista di manovra aSciaffusa, dove partecipa ad unprogramma di ricambio dei qua-dri. Sino a luglio è membro dellaCoPe Cargo Est. Era già vicepre-sidente del congresso nel 2009,anno in cui ha diretto il comitatofederativo. Dal 2013 è vicepresi-dente del comitato. Abita con lasua seconda moglie a Sciaffusae ha 4 figli adulti. Hobby: fami-glia e suonare la batteria.

BIO

INTERVISTA

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contatto.sevN. 10/1528.5.2015

sioni che hanno presentato laproposta desiderano ovvia-mente che sia accettata. E ciòa volte non è semplice.

■ Che cosa vi aspettate per-sonalmente, al di là di es-sere rieletti presidente e vi-cepresidente del Comitato?

Danilo T.: Di poter brindare alsuccesso del congresso conAndreas e Christina Jäggi lasera, quando tutto è finito. Edi condividere la soddisfazio-ne con tutti gli altri.Andreas M.: In seno alla pre-sidenza del Comitato lavoria-mo molto bene insieme, conspirito collegiale. Spero pro-prio di poter continuare così,a lavorare con tutti gli altrimembri e con la direzione delSEV per il bene del SEV.

■ Qual è il vostro bilancio in-termedio in Comitato?

Andreas M.: Il Comitato hatrovato una buona composi-zione, ci conosciamo perso-nalmente. Tutto ciò ci permet-te di procedere in modospedito.Danilo T.: Per noi è semprestato di aiuto il segretariodell’organizzazione, Rolf Ru-bin. E ora abbiamo il piaceredi lavorare con chi gli è succe-duto, ossia Christina Jäggi.

■ Quali sono le prossime sfi-de del SEV ?

Andreas M.: Prima di tuttodobbiamo stabilizzare il nu-mero dei membri. Negli anniscorsi il reclutamento ha datobuoni risultati, ma dobbiamofare meglio e di più. È moltoimportante prestare attenzio-ne al partenariato sociale intutte le aziende.

■ Funziona ancora?Andreas M.: Certo che funzio-na, anche se in modo diversorispetto a quanto abbiamo co-nosciuto negli ultimi vent’an-ni. Ciò riguarda soprattuttol’arrivo ai piani alti di una gio-vane generazione di manager,molto più ispida. Dobbiamopertanto adattarci. A livello disettori professionali funzionameglio. Va detto che spesso i

dirigenti non capiscono lepreoccupazioni e le esigenzedelle persone colpite, poichétroppo fissate con gli obiettividi redditività e produttività.Come presidente centrale del-la ZPV sono felice di potercontare su una sottofedera-zione forte.Danilo T.: Presso SBB Cargo,

negli ultimi anni il partenaria-to sociale è funzionato moltobene. Basti citare l’esempiodelle soluzioni trovate per glispecialisti RCP o delle nuovefigure professionali, grazieanche al contributo dellaCommissione del personale. Avolte però siamo confrontaticon datori di lavoro che hannoun problema con i sindacatidefinendoli superflui. Questoperò non è un partenariatosociale sano. In questi casi èimportante negoziare su unpiano di parità. Le due partidevono chiedere e concederefintanto che non si giunge aduna soluzione, suggellata dauna stretta di mano. Nel par-tenariato sociale è importantela buona fede, l’onestà, loscambio tempestivo di infor-mazioni e che la direzione af-

fermi le stesse cose tanto al-l’interno dell’azienda quantonei confronti dei sindacati. Unesempio negativo, riguardaattualmente il conflitto pressole ferrovie tedesche con il sin-dacato GDL.

■ Contro i sindacati ci sonoforti sentimenti ostili. Do-

vremo forse dire più spessoche il SEV svolge un buonlavoro?

Danilo T.: Certo: «fai del benee parlane»! Ciò che conta pernoi è l’opinione dei nostrimembri. Quando si sentonocose brutte sui sindacati, siperde automaticamente la fi-ducia. Dobbiamo mostrare aimembri che vogliamo un par-tenariato sociale e che è im-portante che funzioni bene.Soprattutto in un momentocome questo caratterizzatodalla pressione del franco for-te sul traffico merci.Andreas M.: Con un lavoroserio e rigoroso possiamo lu-strare l’immagine del sindaca-to meglio di tante declama-zioni. Ma dobbiamo anchericonoscere che il lavoro sin-dacale è impegnativo e spes-so difficile. Il lavoro è l’unicacosa che dobbiamo assicurareai nostri membri e con essoguadagnare la fiducia.

■ Che cosa bolle in pentolaper il personale treno?

Andreas M.: La sfida più gran-de riguarda la liberalizzazionenel settore del traffico ferro-viario, con tutte le conseguen-ze ad essa associate. È moltoimportante essere riusciti aconcludere dei CCL in «nuovisettori operativi». Solo in que-

sto modo possiamo esercitareun certo controllo. Dobbiamoperò renderci conto che politi-ci e imprenditori che sosten-gono la liberalizzazione, sonodifficili da frenare.

■ E per i manovratori?Danilo T.: L’apprezzamentodel nostro lavoro può e deveessere migliorato e va dettoche purtroppo le razionalizza-zioni continuano. Da noi ci siaspetta sempre di più in ter-mini di polivalenza. Per moltimanovratori di lungo corso, laformazione e gli esami rap-presentano un grosso osta-colo. Se non ci riescono, è im-portante che possanocontinuare a lavorare nellasquadra. È per questo checonsidero molto positivo ilmodello di pensionamentoanticipato «Valida». Mi ralle-gro per tutti coloro che po-tranno andare in pensione neiprossimi anni senza grandiperdite finanziarie. Il pensio-namento anticipato, del resto,è la realizzazione di una vec-chia rivendicazione formulataal nostro congresso. Restanonaturalmente aperte tante al-tre questioni per cui occorreuna soluzione.

Markus Fischer

Fi

Christina Jäggi, Danilo Tonina e Andreas Menet ascoltano le spiegazioni del predecessore di Christina, Rolf Rubin, passato alla pensione lo scorso anno.

«Dobbiamo mostrare ai membri chevogliamo un partenariato sociale e che èimportante che funzioni bene.» Danilo Tonina

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8contatto.sevN. 10/1528.5.2015

e commissioni del perso-nale FFS contano in tota-le circa 200 membri. La

maggior parte di essi sono rac-colti nelle commissioni dibase, dette di «superficie»,oltre alle quali troviamo quelledelle divisioni. La commissionedel gruppo FFS, infine, nonviene eletta, in quanto costitui-

L ta dai presidenti delle commis-sioni di divisione. È possibileche le attuali elezioni siano leultime a svolgersi secondoqueste modalità, in quanto FFSe sindacati hanno concordatodi voler negoziare modificheper le modalità della parteci-pazione aziendale in vista delprossimo CCL.

Le elezioni delle commissioni del personale FFS si concluderanno il 12 giugno

Molti membri del SEV si sonomessi a disposizioneIl SEV è di gran lunga il più importante sindacato del trasporto pubblico, per cui è normale che presenti ilmaggior numero di candidati per le commissioni del personale. Il fatto che possa però continuare a con-tare anche il maggior numero di membri di queste commissioni dipende dall’esito delle diverse elezioni,per cui il SEV lancia un appello ai suoi membri a sostenere i nostri candidati.

Ex-P

ress

Le CoPe FFS verso una nuova partenza.

Le commissioni del personale(CoPe) FFS vengono eletteall’entrata in vigore di uncontratto collettivo di lavoro perun periodo di quattro anni.Molte di esse sono state elettetacitamente, in quanto il numerodi candidati non era superiore aquello dei seggi disponibili. Sucontatto.sev 8/15 abbiamoelencato le CoPe elette. Le altrevengono elette tramite procedu-ra scritta che si concluderà il 12giugno.

Il SEV lancia un appello a tutti isuoi membri a partecipare alleelezioni e a sostenere i membriSEV candidati. Laddove lacontesa elettorale riguarda solomembri SEV, il sindacatorinuncia invece ad emettereraccomandazioni. Questodossier presenta tutti i candidatiche partecipano alle elezioni

scritte. Per ragioni di spazio,abbiamo rinunciato a pubblicarele foto dei candidati allecommissioni per le quali sonoannunciati solo membri SEV diuna o più sottofederazioni.

Sono per contro presentati confoto i candidati alle commissio-ni in cui i membri SEV si trovanoconfrontati con candidati di altrisindacati o a candidati autono-mi, per i quali il SEV auspicache i suoi membri sostenga-no le colleghe e i colleghidel nostro sindacato messisia disposizione per questeimportanti cariche.

pmo

INFO

Sono infatti state avanzatenove candidature, di cui sei daparte del SEV:

Beat Geisseler, 55 anni, mac-chinista a Basi-lea , nella CoPeda tre anni,specialista del-la LdL, propo-sto da LPV.

Roger Amsler,49 anni, specia-lista RCP a Oen-singen, nellaCoPe da 4 anni,si impegna per idiritti sul lavo-

ro. Proposto da RPV.

Sandro Kälin,53 anni, con-trollore tecnicoa Aarau, vuolecontribuire a ri-solvere i conflit-ti. Proposto daTS.

Adrian Arnold,46 macchinistaa Goldau, mem-bro uscente condiverse espe-rienze profes-sionali. Propo-sto da LPV.

Bruno Kirchho-fer, 64 anni, im-piegato d’eser-cizio a Basilea,

vorrebbe continuare nella suaattività a favore di colleghe ecolleghi. Proposto da RPV.

Bruno Ruff, 52anni, macchini-sta a Berna conformazione nel-le risorse uma-ne, membrodella CoPe dal2000, vuolecontribuire a plasmare il futu-ro. Proposto da LPV.

■ CoPe Cargo superficie

Presso Cargo si è resanecessaria solo l’elezio-ne dei cinque membridella regione centro.

Grosso interesse per la regione centro

DOSSIER

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contatto.sevN. 10/1528.5.2015

Cope divisione: distribuzionee servizi (VS)Vi sono cinque candidati, dicui quattro presentati dallaAS SEV, per quattro seggi:Diana Oertig, 49 anni, vendi-trice di viaggi aSan Gallo, atti-va nel settoreCare e delle co-municazionidelicate. Mem-bro della Copeda 10 anni.Remo Tschannen, 37 anni, re-sponsabile te-cnico a Berna,membro dellaCoPe da 6 anni,delegato allaconferenzaCCL.

Ruth Schwei-zer, 62 anni,venditrice diviaggi a Zurigoe da numerosianni membrodella CoPe, re-sponsabile del settore P dellasottofederazione AS.Clemens Cola,52 anni, vendi-tore di viaggi aUzwil, membrodella CoPe dal2003 e capodel gruppo dilavoro tutela della salute.

Condotta treni: per cinqueseggi si sono presentati novecandidati, di cui quattro daparte della LPV SEV.

Urs Frank, 50anni, macchini-sta a Olten,presidente del-la LPV Mittel-land e dell’as-semblea deidelegati LPV, delegato allaconferenza CCL.

Michel Roth,45 anni, mac-chinista a Gine-vra e rappre-sentanteromando bilin-gue nella CoPe.

ChristianMeyer, 54 anni,macchinista Pdal 2014. Dopouna formazionenell’esercizioha lavorato come macchinistadi manovra alla BLS e nel traf-fico viaggiatori.Mathias Ba-chofner, 48 an-ni, macchinistaa Zurigo nelgruppo specia-le ICE/DB.Membro CoPe di fresca nomi-na, vuole impegnarsi in favoredelle rivendicazioni del perso-nale senza remore.

Livello superficie, VS Roman-dia: per cinque seggi sei can-didati, di cui cinque SEV:

Johann Haas,20 anni, mem-bro della CoPedal marzo2014, animatodalla volontà disostenere col-leghe e colleghi. Proposto daAS

Yaneck Rigo, 48anni, attivonella vendita enell’accompa-gnamento tre-ni, dopo unaformazione come dirigented’esercizio. Nella Cope dal2013, presidente dal 2014.Proposto dalla ZPV.

Karine Posse,45 anni, da ol-tre 20 nellavendita e da 2nella CoPe.Vorrebbe met-tere a disposizione di colle-ghe e colleghi la sua espe-rienza. Proposta da AS.

Jean-Marc Des-cloux, 47 anni,vorrebbe con-tribuire a con-cretizzare ledisposizionidel nuovo CCL. Proposto daAS.

Michel Paquis,51 anni, vendi-tore di viaggi aLosanna, nonteme le sfide enon usa giri di parole. Propo-sto da AS.

Per i cinque seggi della CoPeVS Nordwestschweiz/Zentral-schweiz/Solothurn-Aargausono candidati sei membri delSEV: Daniel Rogenmoser (Ri-da), 49 anni capoteam a Oen-singen, da diversi anni mem-bro della CoPe, di cui èvicepresidente. Proposto daTS. Daniel Pfirter, 46 anni,caposervizio a Pratteln, da 30anni alle FFS e membro dellaCoPe da 8 anni. Proposto daAS. Barbara Ettlin, 43 anni,venditrice a Emmenbrücke eLucerna, con conoscenze deipiccoli e dei grandi servizi,vorrebbe mettere a disposi-zione il suo spirito di giusti-zia. Proposta da AS. SusanneHehlen, 38 anni, formazionedi dirigente d’esercizio allaBLS, dal 2002 venditrice a Ol-ten. Vorrebbe migliorare lasoddisfazione del personale.Proposta da AS. Michèle Blan-co, 41 anni, venditrice di viag-gi a Basilea, nella CoPe dadue anni, vorrebbe difenderele rivendicazioni del persona-le nella ristrutturazione a Ba-silea. Proposta da AS. DanielHafner, 50 anni, dirigente diagenzia viaggi FFS, appassio-nato di viaggi con spiccato in-teresse per il prossimo. Pro-posto da AS.

VS Säntis-Bodensee/Grigio-ni-Walensee: per tre seggi visono quattro candidati SEV:Alexander Niedermann, 58 an-ni, capoteam della vendita im-mediata a San Gallo, nella Co-

pe dal 2001, vorrebbe rappre-sentare il personale invece dilimitarsi ai compiti di condu-zione. Proposto da AS. Clau-dia Bai, 42 anni, venditrice diviaggi a Ziegelbrücke, in pre-cedenza ricezionista d’alber-go, assistente Kaizen, vorreb-be rappresentare la regioneGrigioni/Walensee. Propostada AS. Mirjam Kubisek, 52 an-ni attiva in diversi settori aSan Gallo, membro uscentedella CoPe vorrebbe contribui-re a risolvere i problemi. Pro-posta da AS. Alois Tschaudi,46 anni, capoteam a San Gal-lo, membro da anni della Co-Pe e di diverse commissionispeciali. Proposto da TS.

Condotta treni: per i 13 seggidi questa commissione nazio-nale, vi sono 19 candidati, dicui sette pro-posti dalla LPVSEV:

Yan Nick, 43anni, macchini-sta a Bellinzo-na, che vuole contribuire aduna maggior sicurezza e unmaggior rispet-to nonché allaricerca di solu-zioni innovati-ve.Christof Buche-li, 55 anni,macchinista a Basilea, nellaCoPe dal 2009,vorrebbe conti-nuare a dare ilsuo contributo.

Maja Fischer,40 anni, biblio-tecaria e macchinista, vorreb-be impegnarsi in favore di unacomunicazionetrasparente eduna maggiorconsiderazio-ne.Christof Schai,49 anni, mac-chinista a Coira, nella CoPedal 2007, ap-prezza la co-municazioneaperta.

Markus Kröpfli, 55 anni, mac-chinista a Bien-ne, nella CoPedal 2002, vuo-le offrire la suaesperienza ol-tre le barriere.Andreas Brüh-wiler, 35 anni, macchinista aZurigo, in precedenza dirigen-te d’esercizio.Vorrebbe mi-gliorare le con-dizioni di lavo-ro.HanspeterAregger, 62 an-ni, macchinista a Lucerna conesperienza nella CoPe dallasua fondazione, vorrebbedare un segnale forte.

Approntamento treni centro:per tre seggi, vi sono sei can-didati, di cui cinque propostidal SEV:

Markus Lanz(IH Bs), 57 an-ni, collaborato-re del teamcombinato TLPe coordinatore IH vorrebbemigliorare la soddisfazionedel personale. Proposto daTS.

Frederico Mafli,31 anni, ETCSFirst Level Sup-port, APFZ FirstLevel Support,TiloDesk, Maestro Artigiano aBellinzona. Bilingue, cerca lamiglior soluzione per tutti.Proposto da TS.

Gerardo Sibilia,58 anni, mano-vrista a Basi-lea, membrodella commis-sione di piani-ficazione del lavoro, vorrebbeimpegnarsi per i diritti dei col-leghi. Proposto da RPV.

Continua a pag. 10

Nella divisione viaggia-tori sono ben 10 lecommissioni del perso-nale per le quali si ter-ranno elezioni.

Divisione P: commissioni molto ambite dai macchinisti

Le elezioni nella divisione viaggiatori

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8contatto.sevN. 10/1528.5.2015

e commissioni del perso-nale FFS contano in tota-le circa 200 membri. La

maggior parte di essi sono rac-colti nelle commissioni dibase, dette di «superficie»,oltre alle quali troviamo quelledelle divisioni. La commissionedel gruppo FFS, infine, nonviene eletta, in quanto costitui-

L ta dai presidenti delle commis-sioni di divisione. È possibileche le attuali elezioni siano leultime a svolgersi secondoqueste modalità, in quanto FFSe sindacati hanno concordatodi voler negoziare modificheper le modalità della parteci-pazione aziendale in vista delprossimo CCL.

Le elezioni delle commissioni del personale FFS si concluderanno il 12 giugno

Molti membri del SEV si sonomessi a disposizioneIl SEV è di gran lunga il più importante sindacato del trasporto pubblico, per cui è normale che presenti ilmaggior numero di candidati per le commissioni del personale. Il fatto che possa però continuare a con-tare anche il maggior numero di membri di queste commissioni dipende dall’esito delle diverse elezioni,per cui il SEV lancia un appello ai suoi membri a sostenere i nostri candidati.

Ex-P

ress

Le CoPe FFS verso una nuova partenza.

Le commissioni del personale(CoPe) FFS vengono eletteall’entrata in vigore di uncontratto collettivo di lavoro perun periodo di quattro anni.Molte di esse sono state elettetacitamente, in quanto il numerodi candidati non era superiore aquello dei seggi disponibili. Sucontatto.sev 8/15 abbiamoelencato le CoPe elette. Le altrevengono elette tramite procedu-ra scritta che si concluderà il 12giugno.

Il SEV lancia un appello a tutti isuoi membri a partecipare alleelezioni e a sostenere i membriSEV candidati. Laddove lacontesa elettorale riguarda solomembri SEV, il sindacatorinuncia invece ad emettereraccomandazioni. Questodossier presenta tutti i candidatiche partecipano alle elezioni

scritte. Per ragioni di spazio,abbiamo rinunciato a pubblicarele foto dei candidati allecommissioni per le quali sonoannunciati solo membri SEV diuna o più sottofederazioni.

Sono per contro presentati confoto i candidati alle commissio-ni in cui i membri SEV si trovanoconfrontati con candidati di altrisindacati o a candidati autono-mi, per i quali il SEV auspicache i suoi membri sostenga-no le colleghe e i colleghidel nostro sindacato messisia disposizione per questeimportanti cariche.

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INFO

Sono infatti state avanzatenove candidature, di cui sei daparte del SEV:

Beat Geisseler, 55 anni, mac-chinista a Basi-lea , nella CoPeda tre anni,specialista del-la LdL, propo-sto da LPV.

Roger Amsler,49 anni, specia-lista RCP a Oen-singen, nellaCoPe da 4 anni,si impegna per idiritti sul lavo-

ro. Proposto da RPV.

Sandro Kälin,53 anni, con-trollore tecnicoa Aarau, vuolecontribuire a ri-solvere i conflit-ti. Proposto daTS.

Adrian Arnold,46 macchinistaa Goldau, mem-bro uscente condiverse espe-rienze profes-sionali. Propo-sto da LPV.

Bruno Kirchho-fer, 64 anni, im-piegato d’eser-cizio a Basilea,

vorrebbe continuare nella suaattività a favore di colleghe ecolleghi. Proposto da RPV.

Bruno Ruff, 52anni, macchini-sta a Berna conformazione nel-le risorse uma-ne, membrodella CoPe dal2000, vuolecontribuire a plasmare il futu-ro. Proposto da LPV.

■ CoPe Cargo superficie

Presso Cargo si è resanecessaria solo l’elezio-ne dei cinque membridella regione centro.

Grosso interesse per la regione centro

DOSSIER

...... 9

contatto.sevN. 10/1528.5.2015

Cope divisione: distribuzionee servizi (VS)Vi sono cinque candidati, dicui quattro presentati dallaAS SEV, per quattro seggi:Diana Oertig, 49 anni, vendi-trice di viaggi aSan Gallo, atti-va nel settoreCare e delle co-municazionidelicate. Mem-bro della Copeda 10 anni.Remo Tschannen, 37 anni, re-sponsabile te-cnico a Berna,membro dellaCoPe da 6 anni,delegato allaconferenzaCCL.

Ruth Schwei-zer, 62 anni,venditrice diviaggi a Zurigoe da numerosianni membrodella CoPe, re-sponsabile del settore P dellasottofederazione AS.Clemens Cola,52 anni, vendi-tore di viaggi aUzwil, membrodella CoPe dal2003 e capodel gruppo dilavoro tutela della salute.

Condotta treni: per cinqueseggi si sono presentati novecandidati, di cui quattro daparte della LPV SEV.

Urs Frank, 50anni, macchini-sta a Olten,presidente del-la LPV Mittel-land e dell’as-semblea deidelegati LPV, delegato allaconferenza CCL.

Michel Roth,45 anni, mac-chinista a Gine-vra e rappre-sentanteromando bilin-gue nella CoPe.

ChristianMeyer, 54 anni,macchinista Pdal 2014. Dopouna formazionenell’esercizioha lavorato come macchinistadi manovra alla BLS e nel traf-fico viaggiatori.Mathias Ba-chofner, 48 an-ni, macchinistaa Zurigo nelgruppo specia-le ICE/DB.Membro CoPe di fresca nomi-na, vuole impegnarsi in favoredelle rivendicazioni del perso-nale senza remore.

Livello superficie, VS Roman-dia: per cinque seggi sei can-didati, di cui cinque SEV:

Johann Haas,20 anni, mem-bro della CoPedal marzo2014, animatodalla volontà disostenere col-leghe e colleghi. Proposto daAS

Yaneck Rigo, 48anni, attivonella vendita enell’accompa-gnamento tre-ni, dopo unaformazione come dirigented’esercizio. Nella Cope dal2013, presidente dal 2014.Proposto dalla ZPV.

Karine Posse,45 anni, da ol-tre 20 nellavendita e da 2nella CoPe.Vorrebbe met-tere a disposizione di colle-ghe e colleghi la sua espe-rienza. Proposta da AS.

Jean-Marc Des-cloux, 47 anni,vorrebbe con-tribuire a con-cretizzare ledisposizionidel nuovo CCL. Proposto daAS.

Michel Paquis,51 anni, vendi-tore di viaggi aLosanna, nonteme le sfide enon usa giri di parole. Propo-sto da AS.

Per i cinque seggi della CoPeVS Nordwestschweiz/Zentral-schweiz/Solothurn-Aargausono candidati sei membri delSEV: Daniel Rogenmoser (Ri-da), 49 anni capoteam a Oen-singen, da diversi anni mem-bro della CoPe, di cui èvicepresidente. Proposto daTS. Daniel Pfirter, 46 anni,caposervizio a Pratteln, da 30anni alle FFS e membro dellaCoPe da 8 anni. Proposto daAS. Barbara Ettlin, 43 anni,venditrice a Emmenbrücke eLucerna, con conoscenze deipiccoli e dei grandi servizi,vorrebbe mettere a disposi-zione il suo spirito di giusti-zia. Proposta da AS. SusanneHehlen, 38 anni, formazionedi dirigente d’esercizio allaBLS, dal 2002 venditrice a Ol-ten. Vorrebbe migliorare lasoddisfazione del personale.Proposta da AS. Michèle Blan-co, 41 anni, venditrice di viag-gi a Basilea, nella CoPe dadue anni, vorrebbe difenderele rivendicazioni del persona-le nella ristrutturazione a Ba-silea. Proposta da AS. DanielHafner, 50 anni, dirigente diagenzia viaggi FFS, appassio-nato di viaggi con spiccato in-teresse per il prossimo. Pro-posto da AS.

VS Säntis-Bodensee/Grigio-ni-Walensee: per tre seggi visono quattro candidati SEV:Alexander Niedermann, 58 an-ni, capoteam della vendita im-mediata a San Gallo, nella Co-

pe dal 2001, vorrebbe rappre-sentare il personale invece dilimitarsi ai compiti di condu-zione. Proposto da AS. Clau-dia Bai, 42 anni, venditrice diviaggi a Ziegelbrücke, in pre-cedenza ricezionista d’alber-go, assistente Kaizen, vorreb-be rappresentare la regioneGrigioni/Walensee. Propostada AS. Mirjam Kubisek, 52 an-ni attiva in diversi settori aSan Gallo, membro uscentedella CoPe vorrebbe contribui-re a risolvere i problemi. Pro-posta da AS. Alois Tschaudi,46 anni, capoteam a San Gal-lo, membro da anni della Co-Pe e di diverse commissionispeciali. Proposto da TS.

Condotta treni: per i 13 seggidi questa commissione nazio-nale, vi sono 19 candidati, dicui sette pro-posti dalla LPVSEV:

Yan Nick, 43anni, macchini-sta a Bellinzo-na, che vuole contribuire aduna maggior sicurezza e unmaggior rispet-to nonché allaricerca di solu-zioni innovati-ve.Christof Buche-li, 55 anni,macchinista a Basilea, nellaCoPe dal 2009,vorrebbe conti-nuare a dare ilsuo contributo.

Maja Fischer,40 anni, biblio-tecaria e macchinista, vorreb-be impegnarsi in favore di unacomunicazionetrasparente eduna maggiorconsiderazio-ne.Christof Schai,49 anni, mac-chinista a Coira, nella CoPedal 2007, ap-prezza la co-municazioneaperta.

Markus Kröpfli, 55 anni, mac-chinista a Bien-ne, nella CoPedal 2002, vuo-le offrire la suaesperienza ol-tre le barriere.Andreas Brüh-wiler, 35 anni, macchinista aZurigo, in precedenza dirigen-te d’esercizio.Vorrebbe mi-gliorare le con-dizioni di lavo-ro.HanspeterAregger, 62 an-ni, macchinista a Lucerna conesperienza nella CoPe dallasua fondazione, vorrebbedare un segnale forte.

Approntamento treni centro:per tre seggi, vi sono sei can-didati, di cui cinque propostidal SEV:

Markus Lanz(IH Bs), 57 an-ni, collaborato-re del teamcombinato TLPe coordinatore IH vorrebbemigliorare la soddisfazionedel personale. Proposto daTS.

Frederico Mafli,31 anni, ETCSFirst Level Sup-port, APFZ FirstLevel Support,TiloDesk, Maestro Artigiano aBellinzona. Bilingue, cerca lamiglior soluzione per tutti.Proposto da TS.

Gerardo Sibilia,58 anni, mano-vrista a Basi-lea, membrodella commis-sione di piani-ficazione del lavoro, vorrebbeimpegnarsi per i diritti dei col-leghi. Proposto da RPV.

Continua a pag. 10

Nella divisione viaggia-tori sono ben 10 lecommissioni del perso-nale per le quali si ter-ranno elezioni.

Divisione P: commissioni molto ambite dai macchinisti

Le elezioni nella divisione viaggiatori..

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10 DOSSIERcontatto.sevN. 10/1528.5.2015

Nella divisione Infrastruttura, laCoPe di divisione sarà elettatacitamente. Sono invece neces-sarie elezioni scritte per numerosecommissioni di superficie.

Orario e design della rete (FN):per tre seggi vi sono quattrocandidati, di cui due proposti daSEV AS:Ruedi Sutter, 63anni, lavora comesupportodella dirigenzaNRM a Olten. Èpresidenteuscente dellaCoPe dal giugno2014.Urs Bischoff, 54 anni, pianifica-tore del traffico aZurigo, ha iniziatocome agente delmovimento, perpoi passare allapianificazioneorari nel 2002.

Manutenzione Svizzeraromanda:cinque candidati per quattroseggi, tutti designati dallasottofederazione lavori del SEV:Jean-Luc Hehlen, 54 anni,capoteam della linea a Bienne,

membro uscente.Claude Frund, 46 anni, responsa-bile dei mandati a Bienne, alle FFSdal 1984.Valentin Schmutz, 41 anni,capoteam a Neuchâtel, capo degliesperti per la certificazione degliIS, membro della CoPe da quattroanni.Emmanuel Pierroz, 47 anni,capoteam a Sion, membro dellaCoPe da otto anni.Olivier Fortis, 50 anni, CVM aBienne, che vorrebbe migliorare ecanalizzare i flussi di informazio-ne.

Manutenzione Svizzeraorientale:sei candidati per quattro seggi,tutti presentati dalla sottofedera-zione lavori:Urs Casanova, 55 anni, CVM aSargans, membro uscente.Norbert Stutz, 52 anni, condu-cente veicoli ferroviari a Winter-thur.Roman Graf, 51 anni, scortamacchine da cantiere a Zurigo,membro uscente della CoPe.Peter Müller, 51 anni, maestroartigiano a Bülach, vuole attivarsialla ricerca di soluzioni e garantireil collegamento tra CoPe III e II.Yves Weitzel, 42 anni, regolatore

nel team della linea di Zurigo,vorrebbe rappresentare il proprioservizio e apportare la suaesperienza nella LDL.Martin Roth, 56 anni, capomon-tatore a Zurigo, vorrebbe continu-are a collaborare nel reciprocorispetto.

Esercizio ovest: cinque candidatiper tre seggi, tutti proposti da SEVAS:Jean-Maurice Chesaux, 42anni, regolatore al centro d’eserci-zio di Losanna, presidente uscentedella CoPe superficie.Jean-Marc Mollard, 60 anni,capo della circolazione treni aLosanna, membro CoPe da 10anni.René Büchel, 56 anni, capo dellacircolazione treni a Briga, membrodella CoPe dal 2003, delegatoCCL.Pierre Delalay, 60 anni, capodella circolazione treni a Sion,vorrebbe farsi carico dellequestioni inerenti la migrazionenella superficie.Christophe Liechti, 42 anni,capo della circolazione treni aLosanna, bilingue, molto impegna-to in favore dei lavoratori e nellequestioni sociali.

Acquisti / Supply Chain (ESP):sei candidati del SEV per quattroseggi:Markus Schnüriger, 28 anni,addetto alla logistica all’officinadi Rapperswil; vuole cercarenuove soluzioni, accettando dibuon grado i cambiamenti.Proposto da TS.Marco Zumstein, 58 anni,maestro artigiano a Hägendorf,membro della CoPe da sei anni,vorrebbe continuare a rappresen-tare il suo luogo di lavoro.Proposto dalla sottofederazioneLavori.Peter Frei, 48 anni, capomontato-re a Spreitenbach, vorrebbe agiree smuovere le questioni, propostodalla sottofederazione lavori.Vincenzo Cammarata, 46 anni,addetto agli acquisti a Losanna,molto interessato a diversiaspetti, vuole migliorare lecondizioni di lavoro. Propostodalla sottofederazione AS.Hanspeter Roos, 44 anni,assistente tecnico alla tipografiainterna a Berna, vorrebbe miglio-rare i contatti con i membri.Proposto dalla sottofederazioneAS.Josef Roos, 54 anni, addetto allalogistica a Dulliken, vuolegarantire il suo appoggio ai

colleghi e aiutarli. Proposto dallasottofederazione AS.

Energia / Telecom (ET):per quattro seggi, vi sono cinquecandidati, di cui tre proposti dallasottofederazione lavori del SEV:

Harald Hüther, 55 anni, montato-re specialista aSan Gallo,membro CoPe dal2006 e delcomitato dellasezione lavoriEst.

Urs Wettstein, 59 anni, speciali-sta a Zurigo,conosce moltobene la LDL esegue il persona-le nella registra-zione del tempodi lavoro e delleprestazioni.

Patrick Conver-tini, 32 anni,elettricista aWinterthur, vuoleimpegnarsi per lagiustizia socialee il rispetto deidiritti del personale.

Divisione Infrastruttura: candidati del e attorno al SEV

segue da pagina 9

Kuno Saner, 46anni, speciali-sta di pulizia aOlten, dopoaver lavorato aHägendorf,Brugg e Her-dern, vorrebbe partecipare al-la definizione della strutturadelle FFS. Proposto da RPV.

Giuditta Purt-schert, 60 an-ni, membrodella commis-sione donneSEV e USS,vuole rappre-sentare l’AFZ nella CoPe, pro-posta da RPV.

Approntamento treni Ovest:per due seggi, vi sono quattrocandidati, tutti membri delSEV:

Pierre Burkhalter, specialistadi manovra e formatore login,membro delle CoPe dalla suafondazione, vorrebbe continu-are difendere come sinora gliinteressi dei colleghi. Propo-sto da RPV.Laurent Martin, addetto al ma-teriale, ha accumulato diverseesperienze che vorrebbe met-tere a disposizione della Co-PE. Proposto da TS.Gilles Favre, macchinista dimanovra a Ginevra, membroda due anni della CoPe, inte-ressato a continuare questaesperienza. Proposto da RPV.Giovanni Musaro, addetto allamanutenzione al CEG di Gine-vra, ha accumulato anche un’ampia esperienza nella CoPeche vorrebbe continuare amettere a frutto. Proposto daTS.

SI Bienne: per tre seggi vi so-no quattro candidati, di cui treproposti da TS SEV:

Peter Wymann,56 anni, fale-gname, vetraioe imbianchino,vuole migliora-re le condizioni del personale.

Roland Maeder, 41 anni, conresponsabilitàdi conduzionee specialisti-che, presidenteuscente dellaCoPe.

Raphael Boscacci, 37 anni,addetto alla re-visione dei mo-tori, fiduciarioVMV, delegatoconferenzaCCL, vuole farerispettare ledisposizioni del CCL.

Officine Bellinzona: per seiseggi vi sono sette candati.SEV e Unia sostengono i tre

candidati uscenti: Mauro Be-retta, Ivan Cozzaglio e GianniFrizzo, nonché Manuele Dell’E-ra, Giancarlo Penone e FioreRaso.

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POLITICA SOCIALE E DEI TRASPORTI ......

11contatto.sevN. 10/1528.5.2015

Quando, alla fine del 2016, sa-rà aperto il nuovo tunnel di ba-se lo scenario dei collegamentisu rotaia tra il Sud ed il Norddella Svizzera è destinato acambiare radicalmente. Il traf-fico passeggeri a lunga percor-renza e quello delle merci uti-lizzerà il nuovo tracciato e ciòsenza attendere l’apertura del-

la futura galleria del Monte Ce-neri (2019). Di fronte al rischiodi abbandono della vecchia li-nea la quale, attualmente,comporta spese di manuten-zione di circa 48 milioni annuie un ammontare degli investi-menti di rinnovamento pari a50 milioni, le FFS, dopo averottenuto il rinnovo del diritto diesercizio fino al 2017, intendo-no garantire un collegamentoorario tra Erstfeld e Biasca nel-le due direzioni (con eventualeprolungamento fino a Lugano)con treni Regio Express (RE).Il progetto delle FFS fa seguitoal rifiuto, da parte dell’Ufficiofederale dei trasporti, di pren-dere in esame la candidaturadella Südostbahn. Per quantoriguarda il Ticino fermate rego-lari sono garantite (come at-tualmente per i treni Interregio- IR) ad Airolo, Faido e Biasca,con l’eventuale aggiunta di al-tre soste supplementari. Per

questa soluzione, secondo ilrapporto del 14 ottobre 2014elaborato dal Consiglio federa-le in seguito agli interventi inparlamento di Remigio Ratti(1999) e di Isidor Baumann(2012), sono da prevedere per-dite di esercizio tra i 16 ed i 18milioni.Si aggiunga che alla fine del2017 dovrà essere rinnovata laconcessione per l’utilizzo delvecchio tracciato il quale, acausa delle perdite di eserciziocitate (nonostante il previstocalo dei costi di manutenzioneed investimento attuali) po-trebbe essere declassato da li-nea di lunga percorrenza a per-corso per il traffico regionale eciò chiamerebbe alla cassa, inmisura importante, i Cantoni diTicino e Uri. È una ipotesi pernulla fantasiosa. Se questaipotesi dovesse tradursi in re-altà, sarà in grado il Ticino difar fronte agli impegni che gli

potrebbero venire richiesti?Quali contatti sono stati stabi-liti con il Canton Uri a questoproposito? Sono domande le-gittime perché in gioco vi è ildiritto ad un collegamento re-golare e sicuro per la popola-zione delle aree periferiche (laLeventina nel caso specifico) eun supporto essenziale per lasua economia turistica. Si trat-terebbe anche di apparecchia-re proposte per uno sfrutta-

mento alternativo della lineaad esempio per il trasportodelle auto sulla scia di quantoavviene al Loetschberg, allaVereina e al Furka. Ma è solouna delle possibilità da studia-re. Alla luce di quanto scritto edelle nubi che si staglianoall’orizzonte l’Astuti è del pare-re che in Ticino ci si stia occu-pando troppo poco del futurodella vecchia linea.

Comunicato stampa

L’Astuti (Associazionedegli utenti del traspor-to pubblico –Sezione ti-cinese di Pro Bahn)esprime la propria fortepreoccupazione per idestini della linea ferro-viaria storica del SanGottardo tra Biasca edErstfeld e, questo, dopol’apertura della gallerialegata alla Nuova tra-sversale ferroviaria al-pina (Ntfa).

Nubi sulla vecchia linea del GottardoFerrovia storica del Gottardo, l’Astuti è preoccupata per la scarsa attenzione prestata dal Ticino

La Commissione propone allapropria Camera, senza voticontrari, di approvare la nuovalegge sul trasporto di merci(14.036), allineandosi sostan-zialmente alla posizione delConsiglio federale. Diversa-mente dal Consiglio nazionaleintende tuttavia prendere unadecisione di principio su FFSCargo soltanto quando le di-verse opzioni saranno state va-gliate in modo approfondito.La Commissione ha pertantorespinto una mozione del Con-

siglio nazionale e depositatoun proprio postulato.La Commissione ha concluso ladeliberazione di dettaglio sullarevisione totale della legge sultrasporto di merci (14.036).Nel corso della sua ultima se-duta è entrata in materia sulprogetto con una netta mag-gioranza, appoggiando a dueriprese in linea di massima leproposte del Consiglio federa-le. Il Consiglio federale nel suomessaggio ha proposto di al-lentare l’obbligo delle FFS di

fornire prestazioni nel trafficomerci (art. 3 LFFS). Con 8 voticontro 5, la Commissione hadeciso di mantenere il dirittovigente. Nella sessione prima-verile, il Consiglio nazionale siè spinto oltre la posizione delConsiglio federale chiedendo-gli, mediante una mozione14.3998 Mo. CTT-N - sviluppo

di FFS Cargo, di presentare di-rettamente un progetto volto ascorporare il settore Cargo dalgruppo FFS. Con 7 voti contro 2e 1 astensione, la Commissio-ne ha proposto alla propria Ca-mera di respingere tale mozio-ne. Con 8 voti contro 0 hainvece depositato un postulato(15.3496 Valutazione delle

possibilità di sviluppo per FFSCargo) che incarica il Consigliofederale di esaminare in detta-glio diverse varianti.Nella votazione sul complesso,la Commissione ha approvatola revisione totale della leggesul trasporto di merci con 9 vo-ti contro 0 e 3 astensioni. Con6 voti contro 4, ha fissato il li-mite di spesa a 210 milioni difranchi per motivi di politica fi-nanziaria, seguendo così l’in-dicazione del Consiglio fede-rale. Con 8 voti contro 4, laCommissione ha inoltre depo-sitato un postulato (15.3497)che incarica il Consiglio federa-le di valutare ulteriori provve-dimenti intesi a ridurre i rischinel trasporto di merci pericolo-se, in particolare il cloro.

Servizi del Parlamento

Traffico merci su rotaiaCommissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati

La Commissione propone alla propria Camera,senza voti contrari, di approvare la nuova legge sultrasporto di merci (14.036), allineandosi sostan-zialmente alla posizione del Consiglio federale. Di-versamente dal Consiglio nazionale intende tutta-via prendere una decisione di principio su FFSCargo soltanto quando le diverse opzioni sarannostate vagliate in modo approfondito. La Commis-sione ha pertanto respinto una mozione del Consi-glio nazionale e depositato un proprio postulato.

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SERVIZIO ......

13contatto.sevN. 10/1528.5.2015

§Quando un contratto diventa tale?Colpi di diritto

Oggi invece, tutto è piùcomplesso e a volte bastaun click per ritrovarsi con-frontati con accordi che inrealtà non si volevano pren-dere.Per definizione, un contrattoè un atto legale tra due par-ti, frutto di intenzioni con-giunte, che viene conclusouna volta raggiunto un ac-cordo sull’aspetto fonda-mentale.Se una volta, presso gli anti-chi romani, alle cui usanzenoi ci rifacciamo tuttora,l’oggetto di un contratto era

La moderna tecnologia offre nuove possibilità, ma presenta anche nuove insidie

Una volta era tutto piùsemplice. Si esaminaval’oggetto che si volevaacquistare, si trattavapiù o meno intensa-mente sul prezzo, unastretta di mano e via, sirientrava con l’affareconcluso.

il passaggio di oggetti, oggiinvece i contratti possonoregolare tutto, o quasi. Sipone così innanzitutto ilproblema dell’espressionedelle rispettive volontà.Queste devono essere chia-re e riconoscibili da entram-be le parti, che devono evi-dentemente essere d’accor-do sulle stesse. Pensare diaver ricevuto una donazionee sottoscrivere in realtà uncontratto di prestito non ècerto la stessa cosa. In casodi espressione errata dellapropria volontà, a certe con-dizioni, è comunque possi-bile far valere un errore.Secondariamente, deve es-sere chiaro qual è l’effettodel contratto. Definire unoggetto in genere basta achiarire ogni dubbio. Ogget-to di un contratto può esse-re una prestazione lavorati-va, oggetti di uso quotidia-no, una casa, un’auto, maanche denaro, l’astenersi da

un’azione, la creazione diun’opera, l’acquisto regola-re di giornali. In altre parole,tutto ciò di cui possiamoaver bisogno o desideriamo,a condizione che sia possi-bile e legale. È però impor-tante che le parti concordi-no con precisione l’oggetto,l’azione o l’azione dallastessa, poiché la rimessain discussione dell’oggettosbagliato comporta il man-cato adempimento del con-tratto.Se abbiamo sottoscritto uncontratto d’affitto per un ap-partamento in via Tizio, di120 m2, non siamo d’accor-do che i m2 siano solo 80. Inquesto caso il contratto nonrisulta adempiuto, per cui siapre la via per una causa.La questione si complica poiquando si tratta di un lavoroda svolgere, per il quale sideve essere d’accordo sulsuo genere, sul luogo in cuisvolgerlo e sullo stipendio

da percepire. In sé, descri-zioni dettagliate del postodi lavoro non sono indispen-sabili, ma possono rivelarsiutili, anche se va tenuto pre-sente che esse rientranonelle competenze del datoredi lavoro, che può modificar-le senza che il contratto dilavoro decada per questo.Se datore di lavoro e lavora-tore si sono messi d’accor-do, il contratto può essereconcluso e se il CCL o il re-golamento aziendale non loesigono non è neppure ri-chiesta la forma scritta.La maggior parte dei con-tratti sono regolati dal pun-to di vista giuridico in modoche le parti sono a cono-scenza di dove ci si deve ri-volgere per sollevare oppo-sizioni o inoltrare cause. Laquestione è invece più com-plessa per contratti conclusiin internet, quando con unclick di troppo abbiamo sot-toscritto un abbonamento ariviste di dubbio tenore, op-pure ci impegniamo a rice-

vere prodotti indesiderati.Anche in questo campo, pe-rò, la conclusione di contrat-ti sottostà alle medesimepremesse: in primo luogo,deve essere evidente chepremendo il tasto OK si con-ferma la conclusione delcontratto, pena l’invalida-mento dello stesso. Spessola controparte risulta però didifficile identificazione e ciòcomplica notevolmente larescissione del contratto.«Pactum sunt servanda» di-cevano i Romani, ossia «ipatti (contratti) vanno ri-spettati». Se abbiamo la fa-coltà di sottoscrivere e didisdire contratti, abbiamoperò anche l’obbligo di ri-spettarli. Vi sono anche di-verse possibilità di impu-gnarli o di far ricorso, chesono tuttavia sempre piùimpegnative. Per cui valsenz’altro la pena di riflette-re, prima di agire.

Assistenza giuridica SEV

Non sono sposata, ho 45 annie ho due figli. Il mio com-pagno lavora come capotrenoe io sono impiegata a tempoparziale nel settore dei tra-sporti pubblici. Come devopormi nei confronti della miaprevidenza? S. M. di Z.

Cara signora M.,ci permetta di dire che fa mol-to bene a preoccuparsi di que-sto problema; di fatto troppospesso le donne fanno contosul loro partner, come anchedimostrato da un sondaggiodi Axa Asset Managers; il son-daggio mette in luce che laquestione previdenziale è tra-scurata dalle donne: tre don-ne su dieci non sanno quantopercepiranno di pensione. Incaso di decesso del partner odi una separazione, oltre al

dolore e al carico emotivo,possono anche sorgere pro-blemi di ordine finanziario do-vuti ad una mancata cono-scenza.

AVS: importi minimie svantaggi del concubinatoLe principali questioni posso-no essere chiarite con i tre pi-lastri della sicurezza sociale.Per quanto riguarda il primopilastro (AVS e AI) occorre sa-pere che nel caso in cui ilpartner dovesse morire o ri-manere invalido, l’altro nonbeneficerà della rendita. Incaso di separazione dalpartner convivente non vi è al-cun diritto alla compensazio-ne dell’avere presso la cassapensioni e l’AVS. Nel caso incui una donna fosse soprat-tutto casalinga e non eserci-

tasse alcuna attività profes-sionale, può versare il cosid-detto contributo minimo AVS.In caso contrario vi sarannodelle lacune contributive cheincideranno sulle prestazioni.

Persone non sposate:occhio al secondo pilastroPer quanto riguarda la previ-denza professionale del se-condo pilastro, la situazione èleggermente migliore. Tutta-via le prestazioni sono subor-dinate a determinate presta-zioni. Il concubinato deveessere durato almeno 5 anniaffinché le prestazioni posso-no essere trasferite al/allapartner sopravvissuto/a. Altricriteri riguardano i figli avutiin comune e l’aiuto che ilpartner ha garantito al partnerassicurato. In caso di separa-

zione delle coppie non sposa-te, non vi è alcun diritto dipartecipare alla divisione delpatrimonio dei fondi pensio-ne. In determinate circostanzeanche le prestazioni di en-trambi i primi pilastri, nel ca-so di concubinato possonoessere fortemente imitati. Laperdita di reddito è collegataad una sensibile perdita deltenore di vita. In caso di mor-te bisogna inoltre prestare at-tenzione al diritto di succes-sione dei figli.

Colmare possibili lacunecon un terzo pilastroLei e il suo partner fareste be-ne a chiedere una competenteconsulenza per vedere comefare fronte ad eventuali pro-blemi di reddito e soddisfarele modalità di successione.

Un buco può essere chiuso at-traverso un terzo pilastro, conun’assicurazione contro ilrischio di morte e di invalidi-tà. Con appropriate agevola-zioni potrà contare su unamaggiore sicurezza finanzia-ria e contribuire a colmare al-meno in parte le lacune con-tributive del primo pilastro dientrambi. I fondi di previden-za vecchiaia e di copertura delrischio possono essere com-binati con soluzioni assicura-tive nel quadro del terzo pila-stro 3a. Dal momento cheentrambi i partner sono assi-curati da un fondo pensione,ognuno può versare al massi-mo 6768 franchi all’anno ebeneficiare di agevolazionifiscali che valgono anche perle coppie sposate.

Consulenza Helvetia

La previdenza riguarda anche le donneHelvetia risponde alla domanda di un lettore

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14 AGENDAcontatto.sevN. 10/1528.5.2015

L’Europa degli egoismi è pronta alla guerra.Quell’Europa tronfia dispensatrice dei valori de-mocratici all’intero pianeta, si rivela poi incapacedi tradurli in pratica, la fratellanza la trova nel ri-corso alle armi. Per far fronte all’«invasione» deimigranti che solcano le acque del Mediterraneo,visti come la massima minaccia per la più forte po-tenza economica al mondo, per bloccare alcunedozzine di migliaia di poveracci che cercano aiutoa una comunità di oltre 500 milioni di persone, si èdeciso di ricorrere alle corazzate, ai caccia e alleunità di assalto (ONU permettendo, cosa che ci pa-re assai improbabile, come ben sanno a Bruxel-les…).Poco importa se la forza non risolve le crisi umani-tarie, che di questo si tratta, l’importante è far cre-dere ai propri elettori, che i governi sono pronti atutto pur di scongiurare l’invasione dei «negri» edei terroristi.Tutti d’accordo dunque sull’avventura militare, ma,con l’attenzione sempre rivolta all’opinione pub-blica interna, l’intesa europea è sfumata allorchési è trattato di suddividere in modo più equo la ri-partizione di alcune decine di migliaia di migrantiche hanno diritto all’asilo politico.L’obiettivo dichiarato è di fermare gli scafisti, visticome i negrieri di una volta, affondarne i barconi ebloccarli in tal modo sulle sponde del Nord-Africa,dove i migranti potranno morire senza disturbarepiù di quel tanto le nostre coscienze. Come si dice:lontano dagli occhi, lontano dal cuore.Nessuno, al momento, ha potuto spiegare come siintenda procedere. Non certo colpendo i barconi inmare, già colmi di persone. Distruggendo dunquele imbarcazioni ormeggiate, per forza di cose inmodo indiscriminato, con la certezza di colpire an-che innocenti (in gergo: danni collaterali), affon-dando pescherecci o imbarcazioni da diporto? Disicuro gli yacht di lusso verrebbero risparmiati.Arrecando inoltre gravissimi danni alle struttureportuarie di Paesi terzi.Che gli scafisti siano dei criminali è indubbio:sfruttano i profughi in modo indegno, spessocausandone la morte. Questa è la loro colpa, e nonquella di fare i traghettatori. Se a offrire i barconiper solcare il Mediterraneo fossero volontari diONG, di associazioni umanitarie, di opere religio-se, si penserebbe ugualmente a bombardarli?Infine non sarebbe forse il caso, oltre a prenderse-la con gli scafisti, di agire nei confronti dei governiresponsabili delle situazioni dalle quali i migrantifuggono? Un’ipotesi irreale considerata la correitàdi quanti oggi intendono armarsi.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

I volti dell’egoismoDopo tanti anni di sconfinamenti oltre fron-tiera abbiamo pensato che sarebbe statoideale fare un giro nella nostra bella Svizze-ra. Abbiamo scelto una meta non troppolontana ma molto ambita dai turisti e che si-curamente molti di voi ricordano con piace-re. Anche il mezzo di trasporto ci riporta ainostri ricordi di attivi e pertanto utilizzere-mo il treno, che per il momento sale ancoralungo le rampe sud e nord del Gottardo, mache molto presto sfreccerà nelle sue viscere.I possessori della tessera FVP utilizzano laCarta giornaliera (CG) e hanno così modo disfruttare il buono che le nostre FFS ci metto-no annualmente a disposizione. Eventualiinteressati che non hanno la tessera FVP de-vono procurarsi una Carta giornaliera pres-so uno dei Comuni che la offrono a prezzoridotto.Dopo un comodo viaggio fino a Lucerna, sa-liremo sul battello in partenza dal molo 1 al-

le ore 10.12 che sull’arco di due ore ci mo-strerà le bellezze della Svizzera centrale e cicondurrà fino a Brunnen. Qui ci verrà servi-to, all’Albergo City, l’aperitivo e poi a segui-re il pranzo: insalatina, arrosto di maialecon gratin di patate casalingo e verdure ecome dolce fragole fresche con gelato allavaniglia e panna. Il tutto bagnato da unbuon vino, acqua minerale ed il caffè.

Costo della gita CHF 50.– comprendentel’aperitivo, il pranzo e le bibite a Brunnen(escluse le CG).

L’iscrizione dovrà pervenire entro lunedì1o giugno a: Marco Hefti, via Salim 7, 6653Verscio, tel. 091 796 28 16, e-mail:heftimarco@g mail.com oppure a RenatoBomio, via R. Simen 77A, 6648 Minusio,tel. 091 743 80 66,e-mail: [email protected]

PV Ticino e Moesano

Gita lago dei Quattro Cantoni11 giugno 2015

Questa gita prevede un’interessan-te visita al museo di Feldis e il ben-venuto di Plasch Barandum, storicoe suo fondatore.

Dopo l’arrivo individuale alla stazio-ne di Rhäzüns, ritrovo alle 10.00presso la funivia Rhäzuns-Feldis(LRF) da dove partiamo per Feldis, a1500 m.l.m. In seguito ancora circa3 minuti a piedi fino al museo. Dopola visita seguirà alle ore 13.00 ilpranzo al ristorante Mira-Tödi diFeldis, con due menu a scelta:classico con la scaloppina di maialee tagliatelle, insalata o zuppa alprezzo di franchi 29.50 oppure il

menu «tödi» con spezzatino dipetto di pollo e salsa ai funghi,spätzli (pizokels), insalata o zuppaa franchi 27.50. Dessert e bibite à lacarte.

Iscrizioni entro il 9 giugno e infor-mazioni a: Felix Murk, Brämabühl-strasse 7c, Davos Platz, telefono078 606 60 25 o 081 413 74 65,mail: [email protected].

Ritorno previsto a Rhäzüns attornoalle 16.40. La gita avrà luogo conqualsiasi tempo.

DATA DELLA NOSTRA PROSSIMA GITA

AUTUNNALE: 17 SETTEMBRE

Pensionati Ferrovia Retica RhB

Gita nei Grigioni al museo di Feldis12 giugno 2015

Chiusure segretariatoInformiamo che il segretariato regionale di Bellinzona saràchiuso:■ giovedì 28 maggio: per il congresso SEV a Berna■ venerdì 5 e 26 giugno: per impegni fuori sede

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TEMPO LIBERO ......

15contatto.sevN. 10/1528.5.2015

Se i nostri genitori non si fossero uniti al momen-to giusto, noi non saremmo qui. E se i loro rispet-tivi genitori non l’avessero fatto con altrettantotempismo, noi non saremmo qui. Lo stesso valeper i genitori dei genitori dei loro genitori e cosìvia … Senza tutte le nascite precedenti, semplice-mente noi non saremmo mai venuti al mondo. Seviaggiassimo indietro nel tempo, questi nostridebiti ancestrali andrebbero accumulandosi inmaniera esponenziale. Tenendo come unità di mi-sura il tempo (stimato in circa un quarto di secolo)di una cosiddetta «generazione», basterebberoappena otto generazioni per risalire - grosso mo-do - al periodo storico in cui nascevano personag-gi come Charles Darwin, Abraham Lincoln oGiuseppe Garibaldi. Scopriremmo così che lanostra esistenza è stata resa possibile dall’accop-piamento di un paio di centinaia di persone. Pro-seguendo ancora a ritroso, fino all’epoca diShakespeare, di Keplero o di Giordano Bruno, tro-veremmo oltre sedicimila antenati che si sonodiligentemente scambiati il materiale geneticoche abbiamo ereditato nel nostro DNA. Venti ge-nerazioni fa, il numero di persone che hanno pro-creato nel nostro interesse supera già il milione.Trenta generazioni fa (ossia all’epoca di MarcoPolo), il numero totale dei nostri diretti progenito-ri è di oltre un miliardo. Se tornassimo indietro diuna sessantina di generazioni, ai tempi degli anti-chi romani, il numero di persone dai cui sforzicoordinati dipende la nostra odierna esistenza,raggiungerebbe all’incirca il milione di trilioni;ossia diverse migliaia di volte il numero totale dipersone mai vissute su questo pianeta. È chiaroche i conti non tornano. La risposta è che la nostradiscendenza non è una linea pura; ma ci sono dimezzo degli accoppiamenti incestuosi fra parenti.Magari non proprio tra fratelli e sorelle; masenz’altro fra cugini. Per cui, quando abbiamouna relazione con qualche nostro connazionale oanche semplicemente con qualcuno della nostrastessa razza, ci sono ottime probabilità che si trat-ti in qualche modo di un nostro lontano parente.Tutte le persone che abbiamo intorno, sebbenepossano sembrarci completamente diverse da noie perfettamente estranee, sono in qualche misuranostri consanguinei, nel senso letterale del termi-ne: perché portiamo nel nostro sangue parti co-muni di eredità genetica. Ragion per cui, quandoqualcuno si vanta di essere un pronipote diGuglielmo Tell, di Dante Alighieri o di Leonardo daVinci, dovremmo rispondere: «Anch’io!».

ROBERTO DE ROBERTIS

A SPROPOSITO DI …

... nascite«La cucina è un sapere aperto». Parola di PepeCarvalho, detective nato dalla penna dello scrittorecatalano Manuel Vázquez Montalbán. È con questospirito curioso, aperto e avventuroso che la nuovagestione della Casa del Popolo vi invita a sostarenei suoi locali. Perché ogni viaggio che si rispettiprevede una sosta, un momento dove fermarsi,guardarsi attorno, scoprire, sentire, assaporare,tessere nuove relazioni. Cominciamo i nostriincontri culinari a tema, rievocando un mito:l’Orient Express, treno famoso e teatro di milleavventure. Il nostro viaggio inizia dalla Turchia(in cucina Pelin Kandemir Bordoli, presidente SOS Ticino e suo marito Andrea Bordoli) e ci porta, lungo ibinari che si snodano attraverso paesaggi meravigliosi, in Svizzera.

Qui a prendere i comandi sarà il macchinista Massimo Piccioli (presidente dei macchinisti ticinesiaffiliati al sindacato SEV) che ci proporrà alcuni celebri piatti della ferrovia, riproposti a modo suo.Terminata la seconda sosta, spiccheremo il volo verso il Cile, terra di origine di Angelica Maury Vicari,attuale gerente della Casa del Popolo e chef di cucina, che ci incanterà con una cucina ricca e variata.

Viaggiate con noi! Sostate con noi!

Ecco le date delle cene. Riservate per tempo.

■ Sabato 30 maggio: cucinano per noi Pelin Kandemir Bordoli e Andrea Bordoli

■ Sabato 13 giugno: cucina per noi Massimo Piccioli

■ Sabato 27 giugno: cucina per noi Angelica Maury Vicari

Riservazioni

■ Potete riservare entro il 28 maggio per la prima cena a:[email protected].

La cucina è un sapere aperto: venite a scoprirloViaggi e incontri culinari alla Casa del Popolo

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contatto.sev è il giornale del sindacatodel personale dei trasporti SEV.Pubblicazione quindicinale.Editore: SEV, www.sev-online.ch.Redazione: Peter Moor (caporedattore),Peter Anliker, Vivian Bologna, BeatriceFankhauser, Markus Fischer, FrançoiseGehring, Pietro Gianolli, Anita Merz,Patrizia Pellandini Minotti, HenrietteSchaffter.Indirizzo della redazione: contatto.sev,CP, 6501 Bellinzona, e-mail:[email protected], telefono 091825 01 15, fax 091 826 19 45.Tiratura: edizione italiana: 3609 copie;totale: 43 612; certificata il 14.11.2014.

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Prestampa: AZ Medien, Aarau,www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland Zeitungsdruck AG,Neumattstrasse 1, 5001 Aarau,www.mittellandzeitungsdruck.ch(azienda del gruppo AZ Medien AG).ISSN 1662-8470

Prossima edizione:11 giugno 2015. Chiusu-

ra redazionale: giovedì5 giugno, ore 10.

IMPRESSUM

Page 16: Contatto sev 2015 10

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16 FOCUS.SEVcontatto.sevN. 10/1528.5.2015

Si tratta di una vittoria di tappamolto importante per la difesacollettiva dei/delle dipendentidelle aziende vodesi di tra-sporto pubblico. La Commis-sione professionale paritetica(CCP) - composta da rappre-sentanti dei lavoratori e darappresentanti dei datori di la-voro - ha accolto la denunciadel SEV inoltrata lo scorso16 aprile. Per la cronaca, il SEVriteneva che la procedura dilicenziamento di X, impiegatopresso i TPC, aveva violato l’ar-ticolo 40 del CCL quadro vode-se. Un articolo che specifica itermini di cessazione del rap-porto di lavoro del personale.«Prima di essere licenziato, aldipendente va inviata una noti-fica in debita forma. La letteradi avvertimento deve menzio-

nare le modalità di ricorso»,spiega il segretario sindacaleJean-Pierre Etique che in que-sta occasione ha presieduto laCPP. Nel presente caso, anchese le intenzioni dell’aziendaerano state esplicitate a X inuna prima lettera inviata nelmese di agosto del 2013, l’ar-ticolo 40 non è stato rispetta-to. La CPP, tuttavia, ha ritenutodi non essere competente perdecidere nel merito se il licen-ziamento fosse giustificato omeno. Ricordiamo che X avevalasciato il suo lavoro e chiusolo sportello prima del tempo,in più occasioni. Aveva ricono-sciuto i propri errori e il SEVaveva fatto proposte concreteper trovare una soluzione in vi-sta di evitare un licenziamentoche avrebbe messo X in condi-zioni di precarietà. La direzio-ne aveva respinto tutte le pro-poste del SEV. La CPP ha peròinvitato le parti a trovare un ac-cordo amichevole per non do-ver ricorrere al tribunale deiProbi Viri.Inoltre, la CPP - preoccupata disensibilizzare le aziende del-l’UVTP al rispetto dell’articolo40 - ha deciso di inviare unalettera firmata dal SEV, dallaCPP e dal direttore dell’ Unione

vodese dei trasporti pubblici(UVTP). Solo che quest’ultimoaltro non è che Claude Oreiller,ossia il direttore dei TPC, senzail quale tutta questa vertenzanon sarebbe mai stata avviata.Il dirigente ha così dovuto bereil calice amaro fino all’ultimagoccia. Un destino meritatoper un personaggio che ha vo-luto prendersela con la difesa

collettiva del personale vodesee che con ostinazione ha rifiu-tato di riconoscere i propri er-rori. Malgrado la chiarezza delverdetto, non possiamo abbas-sare la guardia nei confrontidel l’atteggiamento intransi-gente di quest’uomo. Vedremose giungerà a più miti consiglisedendosi al tavolo delle di-scussioni o se insisterà a lan-

ciarsi in altre battaglie e provo-cazioni.Indipendentemente dalle scel-te del signor Oreiller, il SEV sa-rà pronto a difendere interessie diritti dei lavoratori e delle la-voratrici.

Vivian Bologna

La commissione paritetica professionale vodese dà ragione al SEV

Il calice fino all’ultima gocciaIl SEV esce vittoriosodalla vertenza conTransports Publics duChablais. In meno diun’ora, la commissioneprofessionale pariteticaha constatato che il CCLquadro del canton Vaudnon è stato rispettatonel caso di un licenzia-mento.

Il signor Oreiller (= cuscino in francese) andò per suonare e rientrò ... suonato.

La domanda di questa edizione è:dov’è stata scattata questa foto?

Si può partecipare al concorsoentro mercoledì 3 giugno 2015,inviando una cartolina postalecon nome, cognome, indirizzo esoluzione a: SEV, Photomystère,casella postale, 3000 Berna 6;per e-mail: inviando le stesseindicazioni della cartolina [email protected]; per internet: sul nostro sitowww.sev-online.ch cliccare sulbox «Photomystere» a destra sottol’agenda e riempire il formulariocon le indicazioni richieste.

Il nome della vincitrice o delvincitore sarà pubblicato sulnumero successivo.

È in palio una confezione esclusi-va Caran d’Ache con penna asfera e matita dal design SEV, cheverrà sorteggiata tra coloro cheavranno dato la risposta esatta.

Non verrà tenuta alcuna corri-spondenza sul concorso. Le vielegali sono escluse.

La foto dell’ultima edizioneriportava un treno dei trasportipubblici friborghesi. Troverete unafoto esplicativa sul nostro sitowww.sev-online.ch.

Il fortunato vincitore è: Erwin Suter, di Suhr,membro della PV Aargau.

Photomystère: «dov’è stata scattata questa foto?»

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