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Tuttocontratto Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola 2006-2009 Parte normativa e bienni economici Sequenze contrattuali Accordi applicativi TERZA EDIZIONE AGGIORNATA ALLA NORMATIVA LEGISLATIVA E NEGOZIALE DAL 2008 AL 2012 Edizioni Conoscenza

ContrattoCollettivo NazionalediLavoro delComparto Scuola3.flcgil.stgy.it/files/pdf/20120530/ccnl-scuola-2006-2009-sequenze... · 54 C APO VII-T UTELD S NELL’AMBIENTE DI LAVORO Art.72–Finalità

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Tuttocontratto

Contratto CollettivoNazionale di Lavorodel CompartoScuola

2006-2009Parte normativae bienni economici

Sequenze contrattualiAccordi applicativi

TERZA EDIZIONE AGGIORNATA ALLA NORMATIVA

LEGISLATIVA E NEGOZIALE DAL 2008 AL 2012

Edizioni Conoscenza

2009 © by Valore Scuola coop. a r.l.via Leopoldo Serra, 37 - Roma2a ristampa 20113a ristampa, con aggiornamenti maggio 2012

Progetto grafico: Luciano VagagginiImpaginazione: Edizioni Conoscenza

ISBN: 978-88-95920-45-0

9 PRESENTAZIONE

Un percorso per il rinnovo contrattualedi Domenico Pantaleo

11 INTRODUZIONE

Ripartiamo dal lavorodi Gianna Fracassi

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALEDI LAVORO PER IL PERSONALEDIPENDENTE DAL COMPARTOSCUOLA

17 PREMESSA

17 CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 – Campo di applicazione, durata,decorrenza del presente contrattoArt. 2 – Interpretazione autentica delcontratto

18 CAPO II - RELAZIONI SINDACALI

Art. 3 – Obiettivi e strumentiArt. 4 – Contrattazione collettivaintegrativaArt. 5 – PartecipazioneArt. 6 – Relazioni a livello di istituzionescolasticaArt. 7 – Composizione delle delegazioniArt. 8 – Assemblee

23 CAPO III - NORME COMUNI

Art. 9 – Misure incentivanti per progettirelativi alle aree a rischio, a forte processoimmigratorio e contro l’emarginazionescolastica

Art. 10 – Mobilità territoriale,professionale e intercompartimentaleArt. 11 – Pari opportunitàArt. 12 – Congedi parentaliArt. 13 – FerieArt. 14 – FestivitàArt. 15 – Permessi retribuitiArt. 16 – Permessi breviArt. 17 – Assenze per malattiaArt. 18 – Aspettativa per motivi difamiglia, di lavoro, personali e di studioArt. 19 – Ferie, permessi ed assenze delpersonale assunto a tempo determinatoArt. 20 – Infortunio sul lavoro e malattiedovute a causa di servizioArt. 21 – Individuazione del personaleavente diritto di mensa gratuitaArt. 22 – Personale impegnato in attivitàdi educazione degli adulti e in altre tipo-logie di attività didatticaArt. 23 – Termini di preavviso

33 CAPO IV - DOCENTI

Art. 24 – Intenti comuniArt. 25 – Area docenti e contratto indi-viduale di lavoro

INDICE GENERALE

Art. 26 – Funzione docenteArt. 27 – Profilo professionale docenteArt. 28 – Attività di insegnamentoArt. 29 – Attività funzionaliall’insegnamentoArt. 30 - Attività aggiuntive e ore ecce-dentiArt. 31 – Ricerca e innovazioneArt. 32 – Ampliamento dell’offertaformativa e prestazioni professionaliArt. 33 – Funzioni strumentali al pianodell’offerta formativaArt. 34 – Attività di collaborazione conil dirigente scolasticoArt. 35 – Collaborazioni plurimeArt. 36 – Contratto a tempo determinatoper il personale in servizioArt. 37 – Rientro in servizio dei docentidopo il 30 aprileArt. 38 – Permessi ed assenze delpersonale docente chiamato a ricoprirecariche elettiveArt. 39 – Rapporti di lavoro a tempoparzialeArt. 40 – Rapporto di lavoro a tempodeterminatoArt. 41 – Docenti che operanonell’ambito dei corsi di laurea in scienzedella formazione primaria e di scuole dispecializzazione per l’insegnamento nellescuole secondarieArt. 42 – Servizio prestato dai docentiper progetti concordati con le universitàArt. 43 – Modalità di svolgimento delleattività di tirocinio didattico presso le sediscolastiche e delle funzioni di supportodell’attività scolastica

41 CAPO V - PERSONALE ATA

Art. 44 – Contratto individuale di lavoroArt. 45 – Periodo di provaArt. 46 – Sistema di classificazioneprofessionale del personale ATAArt. 47 – Compiti del personale ATAArt. 48 – Mobilità professionale del per-sonale ATAArt. 49 – Valorizzazione della professio-nalità degli assistenti amministrativi e te-cnici e dei collaboratori scolastici

Art. 50 – Posizioni economiche per ilpersonale ATAArt. 51 – Orario di lavoro ATA

Art. 52 – Permessi ed assenze del perso-nale ATA chiamato a ricoprire carichepubbliche elettiveArt. 53 – Modalità di prestazione del-l’orario di lavoroArt. 54 – Ritardi, recuperi e riposi com-pensativiArt. 55 – Riduzione dell’orario di lavoroa 35 ore settimanaliArt. 56 – Indennità di direzione e sosti-tuzione del DSGAArt. 57 – Collaborazioni plurime per ilpersonale ATAArt. 58 – Rapporto di lavoro a tempoparzialeArt. 59 – Contratto a tempo determinatoper il personale in servizioArt. 60 – Rapporto di lavoro a tempodeterminatoArt. 61 – Restituzione alla qualifica diprovenienzaArt. 62 – Sequenza contrattuale

50 CAPO VI - LA FORMAZIONE

Art. 63 – Formazione in servizioArt. 64 – Fruizione del diritto alla forma-zioneArt. 65 – Livelli di attivitàArt. 66 – Il piano annuale delle istituzioniscolasticheArt. 67 – I soggetti che offronoformazioneArt. 68 – Formazione in ingressoArt. 69 – Formazione per il personaledelle scuole in aree a rischio o a forteprocesso immigratorio o frequentate danomadiArt. 70 – Formazione degli insegnanti cheoperano in ambienti di apprendimentoparticolariArt. 71 – Commissione bilaterale per laformazione

4scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

Indice•

54 CAPO VII - TUTELA DELLA SALUTENELL’AMBIENTE DI LAVORO

Art. 72 –FinalitàArt. 73 – Il rappresentante dei lavoratoriper la sicurezzaArt. 74 – Organismi paritetici territorialiArt. 75 – Osservatorio nazionaleparitetico della sicurezzaArt. 76 – Norme di rinvio

56 CAPO VIII - ASPETTI ECONOMICO-RETRIBUTIVIGENERALI

Art. 77 – Struttura della retribuzioneArt. 78 – Aumenti della retribuzione baseArt. 79 – Progressione professionaleArt. 80 – Tredicesima mensilitàArt. 81 – Effetti dei nuovi stipendiArt. 82 – Compenso individuale accesso-rio per il personale ATAArt. 83 – Retribuzione professionale do-centiArt. 84 – Fondo dell’istituzione scolasticaArt. 85 – Nuovi criteri di ripartizionedelle risorse per il finanziamento delfondo dell’istituzione scolasticaArt. 86 – Compensi accessori per il perso-nale in servizio presso ex IRRE e MPIArt. 87 – Attività complementari di edu-cazione fisicaArt. 88 – Indennità e compensi a caricodel fondo d’istitutoArt. 89 – Direttore dei servizi generali eamministrativiArt. 90 – Norme transitorie di parte eco-nomica

63 CAPO IX - NORME DISCIPLINARI

63 Sezione I – Personale docente

Art. 91 – Rinvio delle norme disciplinari

63 Sezione II – Personale amministrativo,tecnico e ausiliario

Art. 92 – Obblighi del dipendenteArt. 93 – Sanzioni e procedure disciplinari

Art. 94 – CompetenzeArt. 95 – Codice disciplinareArt. 96 – Rapporto tra procedimentodisciplinare e procedimento penaleArt. 97 – Sospensione cautelare in casodi procedimento penaleArt. 98 – Comitato paritetico sul mobbingArt. 99 – Codice di condotta relativo allemolestie sessuali nei luoghi di lavoro

69 CAPO X - PERSONALE DELLE SCUOLEITALIANE ALL’ESTERO

Art. 100 – Vertenze ed organismi diconciliazioneArt. 101 – Sistema delle relazioni sindacaliArt. 102– PartecipazioneArt. 103 – Impegni connessi con l’attua-zione dell’autonomia scolastica e con ilpiano dell’offerta formativaArt. 104 – Progetti finalizzati al migliora-mento dell’offerta formativa e al supera-mento del disagio scolasticoArt. 105 – FerieArt. 106 – Rapporto di lavoro a tempodeterminatoArt. 107 – Orari e ore eccedentiArt. 108 – Mobilità tra le istituzioni sco-lastiche all’esteroArt. 109 – Mobilità professionale verso leistituzioni scolastiche all’esteroArt. 110 – Iscrizione alle graduatoriepermanenti per la destinazione all’esteroArt. 111 – Modalità di svolgimento dellaprova di accertamento della conoscenzadella linguaArt. 112 – Valutazione della prova diaccertamento linguisticoArt. 113 – Riformulazione e aggiorna-mento delle graduatorie permanentiArt. 114 – Gestione delle graduatorie perla destinazione all’esteroArt. 115 – Esaurimento di graduatoria eprove straordinarieArt. 116 – Durata del servizio all’esteroArt. 117 – Interruzione del servizioall’esteroArt. 118 – Calcolo degli anni di servizioall’esteroArt. 119 – Restituzione ai ruoli metropo-

Indice5tuttocontratto scuola statale 2006-2009

litani in caso di assenze per malattiaArt. 120 – Restituzione ai ruoli metropolitani per incompatibilità/ motivi di servizioArt. 121 – Restituzione al ruoli metropo-litani a seguito di sanzioni disciplinariArt. 122 – Foro competenteArt. 123 – Norme applicativeArt 124 – Fruizione dei permessiArt. 125 – Fruizione del diritto alla forma-zioneArt. 126 – Sequenza contrattuale

77 CAPO XI - PERSONALE DELLE ISTITUZIONIEDUCATIVE

Art. 127 – Profilo professionale e fun-zione del personale educativoArt. 128 – Attività educativaArt. 129 – Azioni funzionali all’attivitàeducativaArt. 130 – Attività aggiuntiveArt. 131 – Attività di progettazione a li-vello di istituzioneArt. 132 – Attività di collaborazione conil dirigente scolasticoArt. 133 – Obblighi di lavoroArt. 134 – Norma finale

80 CAPO XII - CONCILIAZIONE E ARBITRATO

Art. 135 – Tentativo obbligatorio di con-ciliazioneArt. 136 – ArbitratoArt. 137 – Modalità di designazionedell’arbitroArt. 138 – Norma finale

82 CAPO XIII - TELELAVORO

Art. 139 – Disciplina del telelavoroArt. 140 – Orario di lavoroArt. 141 – FormazioneArt. 142 – Copertura assicurativaArt. 143 – Criteri operativiArt. 144 – Norma finale di rinvio

84 CAPO XIV - DISPOSIZIONI FINALI

Art. 145 – Personale in particolari posi-

zioni di statoArt. 146 – Normativa vigente e disappli-cazioniArt. 147 – Aumenti contrattuali ai capid’istitutoArt. 148 – Previdenza complementareArt. 149 – Verifica delle disponibilità fi-nanziarie complessiveArt. 150 – Norma di rinvio

87 TABELLE, ALLEGATI, DICHIARAZIONI

113 SEQUENZA CONTRATTUALE SU FONDODELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA E RETRI-BUZIONE DOCENTI(Art. 85, c. 3 e art. 90, c.1,2, 3 e 5 delCCNL)

116 SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PER-SONALE ATA(Art. 62 CCNL)

121 CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALEDI LAVORO DEL COMPARTO SCUOLABIENNIO ECONOMICO 2008-2009

129 PERSONALE ATA: ACCORDI APPLICATIVI

167 APPENDICE ILE MODIFICHE AL CCNL 2006-2009 PER LEGGEE PER ACCORDI “SEPARATI”

177 APPENDICE IIINTESA SUL LAVORO PUBBLICO DELL’11 MAGGIO2012

6scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

Indice•

NOTA

Per un’informazione più completa sulla disciplina contrattualee il rapporto di lavoro del personale della scuola, docente e Ata,

si può consultare sul sito www.flcgil.it:

CCNI sulla mobilità territoriale firmato il 29 febbraio 2012http://www.flcgil.it/@3890066

PRE-INTESA 2012-2013 su aree a rischio e a forte processo migratoriodel 4 aprile 2012http://www.flcgil.it/@3890988

Sulle sanzioni disciplinari, dopo la legge Brunetta, il Vademecumdella FLC Cgil:http://www.flcgil.it/@3879564

Presentazione

Un percorso per il rinnovo contrattualeDi Domenico Pantaleo

La riedizione del Contratto 2006-2009 avviene a pochi giornidalla sottoscrizione dell'Intesa sul lavoro pubblico dell'11 maggio2012. Essa rappresenta sicuramente un primo segnale di discon-tinuità rispetto alle politiche messe in campo dal precedente go-verno ed è per la FLC l'avvio di un percorso che dovrà condurreal rinnovo dei contratti nazionali, alla modifica radicale o allaabrogazione del Decreto Brunetta e a maggiori certezze per la sta-bilizzazione dei precari.

In questo senso l'accordo stabilisce che, prima della riaperturadelle trattative per i rinnovi contrattuali, occorre rimodulare ilquadro legislativo definito dal decreto 150/2009. Questo è ilprimo passaggio altrimenti i rinnovi si dovrebbero scontrare conuna normativa caratterizzata da una pesante rilegificazione e da unautoritarismo inaccettabile.

L'accordo contiene - per la nostra organizzazione - puntimolto importanti sul versante contrattuale. In primis si riaffermail principio del riconoscimento della contrattazione collettiva edel CCNL come la fonte deputata alla determinazione dell’assettoretributivo e di valorizzazione dei lavoratori pubblici, e delle pre-rogative contrattuali attinenti il rapporto di lavoro.

In secondo luogo si ribadisce il pieno riconoscimento del ruolonegoziale e delle prerogative delle RSU nei luoghi di lavoro nellematerie previste dal CCNL. Questo punto dell'accordo, fortementevoluto dalla nostra organizzazione, stabilisce che la contrattazioneintegrativa si sviluppa nelle materie previste dai contratti nazionalivigenti, annullando o depotenziando il vasto contenzioso chenegli ultimi due anni si è sviluppato particolarmente sul versantedell'organizzazione del lavoro.

Anche sul tema della valorizzazione professionale dei lavoratorie delle lavoratrici si elimina uno dei punti cardine della riforma

10scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

Presentazione•

Brunetta. Infatti si supera la ripartizione in fasce dei dipendentie si stabilisce la prevalenza della performance organizzativa ri-spetto a quella individuale.

Importanti anche gli interventi sulla precarietà e sulla flessibi-lità in uscita. Quest'ultimo punto, tra l'altro, è coerente conquanto affermato dalla FLC e dalla Cgil in termini di difesa deldiritto al reintegro nel caso di licenziamento illegittimo contenutonell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori.

È chiaro che questa Intesa deve essere collocata all'interno delpercorso e della piattaforma della FLC Cgil il cui primo obiettivoè la riconquista del contratto nazionale. È il contratto nazionaleinfatti, lo strumento per rispondere e fare fronte all’emergenza sa-lariale dei nostri settori.

Rinnovare il contratto nazionale è un obiettivo imprescindibileall'interno di relazioni sindacali improntate alla democrazia, al ri-spetto della rappresentanza per garantire la tutela dei diritti dellelavoratrici e dei lavoratori.

Introduzione

Ripartiamo dal lavoroDi Gianna Fracassi

La pubblicazione del CCNL 2006-2009 avviene dopo tre annidi interventi pesantissimi sul versante contrattuale, di cui abbiamoritenuto importante dare conto all'interno del testo del contratto.Le invasioni contrattuali sono state portate soprattutto dal decretolegislativo 150/2009, oltre che da una serie di leggi.

Il blocco dei contratti nazionali fino al 31 dicembre 2014, ilcongelamento dei salari e degli scatti di anzianità, la rilegificazionepotente e un sistema di controlli asfissiante e invasivo sono statigli interventi che hanno maggiormente segnato il triennio appenapassato.

Il governo ha portato, sul versante della contrattazione, un af-fondo che ha avuto le medesime caratteristiche sia nel pubblicoche nei settori privati e la stessa finalità: eliminare le organizza-zioni sindacali e cancellare il ruolo del contratto nazionale.

Di fronte a questa situazione la FLC ha, attraverso un lavorocertosino di analisi e di pratica contrattuale decentrata, messo incampo una prospettiva alternativa che ha risposto in modo fortedal punto di vista sia delle argomentazioni che della mobilitazionee anche della contrattazione integrativa. Abbiamo fatto la scelta didifendere rigorosamente il CCNL e la contrattazione decentrata e,con questi, un modello di sindacato che trova le sue radici nelloStatuto dei lavoratori e nell'art. 39 della Costituzione.

Questi tre anni hanno visto inoltre un protagonismo eccezio-nale delle RSU. La caparbia difesa delle materie delegate alla con-trattazione integrativa, messe in discussione da mereinterpretazioni della legge e del contratto e la campagna verten-ziale su questo tema hanno costituito un forte argine al tentativodi ridurre le prerogative contrattuali delle rappresentanze sinda-

12scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

cali. La vittoria della FLC Cgil nelle elezioni per il rinnovo delleRSU è stato un riconoscimento del lavoro e della coerenza dellanostra organizzazione ma anche delle nostre rappresentanze neiluoghi di lavoro. Ed è stata la sconfitta di chi ha tentato di can-cellare la rappresentanza nella scuola e nel pubblico impiego, ri-tenendo che questo principio di democrazia e di tutela dei dirittidei lavoratori potesse essere facilmente eliminato.

La FLC intende proseguire la sua battaglia. La nostra piatta-forma sulla contrattazione “Riconquistiamo il contratto” (visibilesu: http://www.flcgil.it/@3888426 ) ha la finalità di cambiare lepolitiche che in questi anni sono state messe in campo per il pub-blico impiego, e in generale per il lavoro. Significa rimettere in di-scussione quelle disposizioni di legge che ci consegnanoun'ingiustizia e una discriminazione fortissima per i lavoratoripubblici, vale a dire il blocco dei contratti nazionali. I punti dipartenza che riteniamo imprescindibili sono essenzialmente due:

- ripristinare l'architrave all'interno del quale si sviluppa la pra-tica contrattuale

- ridefinire il sistema di regole.In primo luogo riteniamo indispensabile che venga assunto il

principio del riconoscimento della contrattazione quale stru-mento necessario per tutelare i diritti dei lavoratori nello spiritodella nostra Costituzione.

Il dibattito di questi tre anni e gli interventi legislativi hannoteso a riaffermare una definizione del rapporto di lavoro pubblicoesclusivamente o quasi regolato da leggi o norme. Si è quindi spo-stato il peso sul versante della legge con due sottintesi: il primo,comprimere fortemente il peso del CCNL e dei sindacati. Il se-condo, affermare un'idea diversa di lavoro pubblico secondo laquale le norme e le leggi, e non i contratti, devono essere fonteprimaria di regolazione del rapporto di lavoro e ciò nonostante leenunciazioni di principio sulla equiparazione lavoro pubblico-privato (vedi legge 15/2009).

Noi crediamo che si debba ripartire da quel processo di mo-dernizzazione del pubblico impiego che trova nel principio dicontrattualizzazione e, ovviamente, nel contratto l'elemento fles-sibile ed efficace per tutelare i lavoratori e per rendere più effi-ciente la pubblica amministrazione in quanto rispondente agliobiettivi del servizio pubblico e garanzia del decentramento dellefunzioni.

È chiaro quindi che il punto di partenza per noi è l'abroga-zione, o comunque la modifica radicale, del decreto Brunetta,particolarmente per ciò che riguarda il riparto delle materie dicontrattazione, il sistema dei controlli e delle procedure, oltre che

Introduzione•

delle parti che rilegificano materie contrattuali.In questo senso il protocollo sul lavoro pubblico, sottoscritto

l'11 maggio 2012, rappresenta un primo segnale di inversione ditendenza rispetto alle politiche messe in campo in questi anni.

C'è bisogno di ricostruire partendo da queste macerie, ma par-tendo anche dall'orgoglio, dalla coerenza e dal lavoro della FLCdi questi anni, unico sindacato che si è opposto ai tentativi di ri-disegnare uno schema contrattuale con meno diritti, meno tutelee meno democrazia.

Introduzione13tuttocontratto scuola statale 2006-2009

Contratto Collettivo Nazionaledi Lavoro 2006-2009per il personale del comparto scuola

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALEDI LAVORO PER IL PERSONALE DIPENDENTE

DAL COMPARTO SCUOLA (2006-2009)

[La legge 111/2011 ha bloccato il rinnovo dei CCNL pubblici fino al 31/12/2014]

Quadriennio giuridico e biennio economico 2006-2007 firmati il 29 novembre 2007 tral’ARAN, e le Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS, GILDA.Sequenza contrattuale su Fondo di istituto e retribuzione docenti (art. 85, c. 3, e art. 90, c. 1,

2, 3, 5), firmata l’8 aprile 2008Sequenza contrattuale ATA (art. 62), firmata il 25 luglio 2008Intesa Nazionale ATA (art. 7), firmata il 20 ottobre 2008

Secondo biennio economico, firmato il 23 gennaio 2009. La FLC CGIL non ha firmatoSequenza contrattuale ATA (II posizione), firmata il 13 marzo 2009Accordo 4 agosto 2011 (sui gradoni). La FLC CGIL non ha firmato

PREMESSA

Le disposizioni contrattuali che seguono ri-portano tutte le norme di fonte negoziale vi-genti, sia che si tratti di nuove che di precedenti,queste ultime modificate o meno.

Le disposizioni legislative, anche se eventual-mente abrogate, sono da considerarsi tuttora invigore ai fini contrattuali qualora esplicitamenterichiamate nel testo che segue, come previstodell’art. 69 del DLGS n.165/2001.

La presente premessa fa parte integrante delCCNL qui sottoscritto dalle parti.

CAPO I – DISPOSIZIONI GENERALI

Articolo 1 – Campo di applicazione,durata, decorrenza, decorrenza delpresente contratto

1. Il presente contratto collettivo nazionale,per il quadriennio giuridico 2006/2009 e per il

biennio economico 2006/2007, si applica atutto il personale con rapporto di lavoro atempo indeterminato o a tempo determinatoappartenente al comparto di cui all’art. 2, letteraI, del contratto collettivo nazionale quadro sot-toscritto l’11 giugno 2007. Il personale delcomparto si articola nelle seguenti aree profes-sionali:

a) area della funzione docente;b) area dei servizi generali, tecnici e ammi-nistrativi.2. Il presente contratto concerne il periodo 1

gennaio 2006-31 dicembre 2009 per la partenormativa, ed è valido dal 1° gennaio 2006 finoal 31 dicembre 2007 per la parte economica.

3. Gli effetti giuridici decorrono dal giornodella sottoscrizione, salvo diversa prescrizionedel presente contratto. La stipulazione si in-tende avvenuta al momento della sottoscrizionedel contratto da parte dei soggetti negoziali a se-guito del perfezionamento delle procedure dicui all’art. 47 del decreto legislativo n.165/2001. Gli istituti a contenuto economico

e normativo con carattere vincolato ed automa-tico sono applicati entro trenta giorni dalla pre-detta data di stipulazione.

4. Il presente contratto, alla scadenza, si rin-nova tacitamente di anno in anno qualora nonne sia data disdetta da una delle parti con letteraraccomandata. In caso di disdetta, le disposi-zioni contrattuali rimangono in vigore fino aquando non siano sostituite dal successivo con-tratto collettivo, fermo restando quanto previstodall’art. 48, comma 3, del DLGS n.165/2001.

5. Dopo un periodo di vacanza contrattualepari a tre mesi dalla data di scadenza della parteeconomica del presente contratto, ai dipendentidel comparto sarà corrisposta la relativa inden-nità, secondo le scadenze previste dall’accordosul costo del lavoro del 23 luglio 1993. Per l’ero-gazione di detta indennità si applica la proce-dura contrattuale di cui agli artt. 47 e 48 delDLGS n. 165/2001.

6. In sede di rinnovo biennale per la parteeconomica ulteriore punto di riferimento delnegoziato sarà costituito dalla comparazione tral’inflazione programmAta e quella effettiva in-tervenuta nel biennio in questione, secondoquanto previsto dall’accordo tra Governo e partisociali del 23 luglio 1993.

7. Eventuali sequenze contrattuali previstenel corpo del presente CCNL si intendono dasvolgersi in sede ARAN e tra le Parti firmatariedel CCNL.

8. Per quanto concerne il personale scolasticodelle province autonome di Trento e Bolzano,si applica quanto previsto dai decreti legislativi24/07/96, nn. 433 e 434, quest’ultimo come in-tegrato dal DLGS n. 354/1997.

Articolo 2 – Interpretazione autenticadel contratto

1. Quando insorgano controversie sull’inter-pretazione del contratto collettivo nazionale ointegrativo, le parti che lo hanno sottoscritto siincontrano, entro 30 giorni dalla richiesta di cuial successivo comma 2, per definire consensual-mente il significato della clausola controversa.La procedura deve concludersi entro 30 giornidalla data del primo incontro.

2. Al fine di cui al comma 1 la parte interes-

sata invia all’altra apposita richiesta scritta conlettera raccomandata. La richiesta deve conte-nere una sintetica descrizione dei fatti e deglielementi di diritto sui quali si basa; essa deve co-munque far riferimento a problemi interpreta-tivi ed applicativi di rilevanza generale.

3. L’eventuale accordo sostituisce la clausolacontroversa sin dall’inizio della vigenza del con-tratto collettivo nazionale o integrativo.

CAPO II – RELAZIONI SINDACALI

Articolo 3 – Obiettivi e strumenti

1. Il sistema delle relazioni sindacali, nel ri-spetto delle distinzioni dei ruoli e delle rispettiveresponsabilità dell’amministrazione scolastica edei sindacati, persegue l’obiettivo di contempe-rare l’interesse dei dipendenti al miglioramentodelle condizioni di lavoro e alla crescita profes-sionale con l’esigenza di incrementare l’efficaciae l’efficienza dei servizi prestati alla collettività.Esso è improntato alla correttezza e trasparenzadei comportamenti.

2. Qualora il contesto delle relazioni sinda-cali, di cui al presente capo, faccia riferimento acriteri o linee di indirizzo che, ai sensi dei suc-cessivi articoli, siano anche oggetto di trattativaintegrativa decentrata, queste stesse linee di in-dirizzo, al fine di garantire e tutelare omogeneitàdi impostazione per l’intero sistema scolasticonazionale, possono essere oggetto di indica-zioni-quadro elaborate dal Ministro dell’Istru-zione, nell’ambito di quanto definito dalpresente contratto e dandone preventiva infor-mazione alle OO.SS. firmatarie del presenteCCNL.

3. Il sistema delle relazioni sindacali si arti-cola nei seguenti modelli relazionali:

a) contrattazione collettiva: si svolge in ambitoterritoriale nazionale, regionale e a livello diistituzione scolastica, con le modalità, itempi e le materie indicate agli articoli 4 e 6;b) partecipazione: si articola negli istituti del-l’informazione, della concertazione e delle in-tese. Essa può prevedere altresì l’istituzione dicommissioni paritetiche con finalità proposi-tive, secondo le modalità indicate nell’art. 5;

18scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIRelazioni sindacaliArticoli: 1/2/3

c) interpretazione autentica dei contratti col-lettivi di cui all’art. 2.

Articolo 4 – Contrattazione collettivaintegrativa

1. La contrattazione collettiva integrativa èfinalizzata ad incrementare la qualità del servizioscolastico, sostenendo i processi innovatori inatto anche mediante la valorizzazione delle pro-fessionalità coinvolte.

2. In sede di contrattazione collettiva inte-grativa nazionale è disciplinato:

A) MOBILITÀ:– con cadenza, di norma biennale, collegataalla durata di definizione dell’organico, lamobilità compartimentale, a domanda ed’ufficio. In tale ambito si dovrà garantire lastabilità pluriennale dell’organico al fine diassicurare la continuità didattica del perso-nale docente con particolare riferimento aidocenti di sostegno e a quelli impegnati nellearee a rischio, nelle scuole di montagna enelle classi funzionanti negli ospedali. Inol-tre, sempre in sede di contrattazione, ver-ranno ricercate le forme appropriate perfavorire l’incontro tra competenze ed aspira-zioni dei singoli insegnanti e le esigenze for-mative che processi innovativi e diagnosivalutative fanno maturare nelle singolescuole;– utilizzazione del personale in altre attivitàdi insegnamento;– utilizzazione del personale soprannumera-rio e inidoneo, nonché di quello collocatofuori ruolo;– procedure e criteri di utilizzazione del per-sonale, tenuto altresì conto di quanto previ-sto dalla legge n. 268/2002 e dalla legge n.289/2002;– mobilità intercompartimentale.

B) FORMAZIONE:– con cadenza annuale.Obiettivi, finalità e criteri di ripartizione

delle risorse finanziarie per la formazione delpersonale. Si perseguirà l’obiettivo di superarela frammentazione degli interventi, ridefinendo

le modalità di accreditamento degli enti e delleassociazioni professionali e disciplinari, nonchédelle iniziative idonee a costituire adeguato sup-porto alle attività didattiche, le procedure perstrutturare le singole iniziative formative, rial-locando le risorse a favore dell’attività delle sin-gole scuole e monitorando gli esiti dellaformazione.

C) Con cadenza di norma biennale. Criteriper l’esercizio dei diritti e dei permessi sindacali.

D) Con cadenza annuale. Criteri e parametridi attribuzione delle risorse per le scuole collo-cate in aree a rischio educativo, con forte pro-cesso immigratorio e per la dispersionescolastica, per le funzioni strumentali e per gliincarichi aggiuntivi del personale ATA.

3. Presso ciascuna direzione scolastica regio-nale la contrattazione integrativa si svolge an-nualmente sulle seguenti materie:

a) linee di indirizzo e criteri per la tutela dellasalute nell’ambiente di lavoro;b) criteri di allocazione e utilizzo delle risorse,provenienti dall’Ente Regione e da Enti di-versi dal MPI, a livello d’istituto per la lottacontro l’emarginazione scolastica e per gli in-terventi sulle aree a rischio e a forte processoimmigratorio, inclusa l’assegnazione di unaquota dei fondi destinati alla formazione peril finanziamento di moduli formativi, daconcludersi entro il 31 ottobre;c) criteri, modalità e opportunità formativeper il personale docente, educativo ed ATA;d) criteri di utilizzazione del personale;e) criteri e modalità di verifica dei risultatidelle attività di formazione.4. Presso ciascuna direzione scolastica regio-

nale la contrattazione integrativa si svolge concadenza quadriennale sulle seguenti materie:

a) criteri per la fruizione dei permessi per ildiritto allo studio;b) criteri e modalità per lo svolgimento delleassemblee territoriali e l’esercizio dei diritti edei permessi sindacali;c) istituzione di procedure di raffreddamentodell’eventuale conflittualità contrattuale ge-neratasi a livello di singola istituzione scola-stica;d) modalità per la costituzione di una com-missione bilaterale incaricata dell’assistenza,supporto e monitoraggio delle relazioni sin-

19tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO II

Relazioni sindacaliArticolo: 4

dacali sul territorio regionale.5. Il direttore regionale, nelle materie di cui

al comma 3, deve formalizzare la propria pro-posta contrattuale entro termini congrui conl’inizio dell’anno scolastico, e, in ogni caso,entro i successivi dieci giorni lavorativi decor-renti dall’inizio delle trattative.

6. La contrattazione integrativa si svolge allecondizioni previste dagli artt. 40 e 40-bis del de-creto legislativo n. 165/2001. La verifica sullacompatibilità dei costi della contrattazione col-lettiva integrativa si attua ai sensi dell’art. 48 delDLGS n.165/2001.

Entro i primi 10 giorni di negoziato le partinon assumono iniziative unilaterali né proce-dono ad azioni dirette.

Decorsi ulteriori 20 giorni dall’inizio effet-tivo delle trattative, le parti riassumono le rispet-tive prerogative e libertà di iniziativa,nell’ambito della vigente disciplina contrattuale.

Articolo 5 – Partecipazione

1. Le forme di partecipazione sindacale sisvolgono al livello istituzionale competente permateria.

L’Amministrazione scolastica nazionale e re-gionale, con cadenza almeno annuale e nell’am-bito delle proprie autonome e distinteresponsabilità, fornisce informazioni preventivee la relativa documentazione cartacea e/o infor-matica necessaria sulle seguenti materie, ai sog-getti identificati all’articolo 7;

a) formazione in servizio, aggiornamento,autoaggiornamento e piani di riconversionedel personale in relazione alle situazioni diesubero;b) criteri per la definizione e la distribuzionedegli organici di tutto il personale;c) modalità organizzative per l’assunzione delpersonale a tempo determinato e indetermi-nato;d) documenti di previsione di bilancio rela-tivi alle spese per il personale;e) operatività di nuovi sistemi informativi odi modifica dei sistemi preesistenti concer-nenti i servizi amministrativi e di supportodell’attività scolastica;f ) dati generali sullo stato dell’occupazione

degli organici e di utilizzazione del personale;g) strumenti e metodologie per la valutazionedella produttività ed efficacia qualitativa delsistema scolastico, anche in rapporto alle spe-rimentazioni in atto;h) andamento generale della mobilità;i) esiti dei monitoraggi effettuati dall’Ammi-nistrazione;j) accesso all’intranet scolastico per le infor-mazioni di cui sono titolari le OO.SS. ai sensidel relativo CCNQ;k) informazione sulle risorse globali assegnatealle scuole per il loro funzionamento.2. Su ciascuna delle materie previste al

comma 1 e sulle linee essenziali di indirizzo inmateria di gestione della organizzazione scola-stica, le OO.SS. firmatarie del presente CCNL pos-sono richiedere, nel termine di due giornilavorativi dal ricevimento dell’informazione,che sia attivato un tavolo di concertazione. Que-sto sarà aperto dall’Amministrazione nel ter-mine di cinque giorni lavorativi successivi allaricezione della richiesta di concertazione, edovrà in ogni caso chiudersi nel termine peren-torio di sette giorni lavorativi dall’apertura.

Articolo 6 – Relazioni a livellodi istituzione scolastica

1. A livello di ogni istituzione scolastica ededucativa, in coerenza con l’autonomia dellastessa e nel rispetto delle competenze del diri-gente scolastico e degli organi collegiali, le rela-zioni sindacali si svolgono con le modalitàpreviste dal presente articolo.

2. Sono materie di informazione preventivaannuale le seguenti:

a) proposte di formazione delle classi e di de-terminazione degli organici della scuola;b) piano delle risorse complessive per il sala-rio accessorio, ivi comprese quelle di fontenon contrattuale;c) criteri di attuazione dei progetti nazionali,europei e territoriali;d) criteri per la fruizione dei permessi perl’aggiornamento;e) utilizzazione dei servizi sociali;f ) criteri di individuazione e modalità di uti-lizzazione del personale in progetti derivanti

20scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIRelazioni sindacaliArticoli: 5/6

da specifiche disposizioni legislative, nonchéda convenzioni, intese o accordi di pro-gramma stipulati dalla singola istituzionescolastica o dall’Amministrazione scolasticaperiferica con altri enti e istituzioni;g) tutte le materie oggetto di contrattazione;Sono materie di contrattazione integrativa leseguenti:h) modalità di utilizzazione del personale do-cente in rapporto al piano dell’offerta forma-tiva e al piano delle attività e modalità diutilizzazione del personale ATA in relazione alrelativo piano delle attività formulato dalDSGA, sentito il personale medesimo;i) criteri riguardanti le assegnazioni del per-sonale docente, educativo ed ATA alle sezionistaccate e ai plessi, ricadute sull’organizza-zione del lavoro e del servizio derivanti dal-l’intensificazione delle prestazioni legate alladefinizione dell’unità didattica. Ritorni po-meridiani;l) criteri e modalità di applicazione dei dirittisindacali, nonché determinazione dei contin-genti di personale previsti dall’accordo sul-l’attuazione della legge n. 146/1990, cosìcome modificata e integrata dalla legge n.83/2000;m) attuazione della normativa in materia disicurezza nei luoghi di lavoro;n) i criteri per la ripartizione delle risorse delfondo d’istituto e per l’attribuzione dei com-pensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma1, del DLGS n. 165/2001, al personale do-cente, educativo ed ATA, compresi i compensirelativi ai progetti nazionali e comunitari;o) criteri e modalità relativi alla organizzazionedel lavoro e all’articolazione dell’orario del per-sonale docente, educativo e ATA, nonché i cri-teri per l’individuazione del personale docente,educativo ed ATA da utilizzare nelle attività re-tribuite con il fondo di istituto;Il dirigente scolastico, nelle materie di cuisopra, deve formalizzare la propria propostacontrattuale entro termini congrui con l’iniziodell’anno scolastico, e, in ogni caso, entro isuccessivi dieci giorni lavorativi decorrenti dal-l’inizio delle trattative. Queste ultime devonocomunque iniziare non oltre il 15 settembre.La contrattazione di cui sopra si svolge concadenza annuale. Le parti possono prorogare,

anche tacitamente, l’accordo già sottoscritto.Se le Parti non giungono alla sottoscrizionedel contratto entro il successivo 30 novem-bre, le questioni controverse potranno dalleParti medesime essere sottoposte alla com-missione di cui all’art. 4, comma 4, letterad), che fornirà la propria assistenza.Sono materia di informazione successiva le se-guenti:a) nominativi del personale utilizzato nelleattività e progetti retribuiti con il fondo diistituto;b) verifica dell’attuazione della contratta-zione collettiva integrativa d’istituto sull’uti-lizzo delle risorse.3. Le informazioni previste dal presente arti-

colo sono fornite nel corso di appositi incontri,unitamente alla relativa documentazione.

4. Sulle materie che incidono sull’ordinato etempestivo avvio dell’anno scolastico tutte leprocedure previste dal presente articolo deb-bono concludersi nei termini stabiliti dal diret-tore generale regionale per le questioni cheincidono sull’assetto organizzativo e, per le altre,nei tempi congrui per assicurare il tempestivoed efficace inizio delle lezioni.

I compensi per le attività svolte e previste dalcontratto integrativo vigente sono erogate entroil 31 agosto.

5. Fermo restando il principio dell’autono-mia negoziale e nel quadro di un sistema di re-lazioni sindacali improntato ai criteri dicomportamento richiamati di correttezza, dicollaborazione e di trasparenza, e fatto salvoquanto previsto dal precedente comma, decorsiventi giorni dall’inizio effettivo delle trattative,le parti riassumono le rispettive prerogative e li-bertà di iniziativa.

6. I revisori effettuano il controllo sulla com-patibilità dei costi della contrattazione collettivaintegrativa con i vincoli di bilancio e la relativacertificazione degli oneri, secondo i principi dicui all’art. 48 del DLGS n.165/2001. A tal fine,l’ipotesi di contratto collettivo integrativo defi-nita dalla delegazione trattante è inviata dal di-rigente scolastico per il controllo, entro 5 giorni,corredata dall’apposita relazione illustrativa tec-nico finanziaria. Trascorsi 30 giorni senza rilievi,il contratto collettivo integrativo viene definiti-vamente stipulato e produce i conseguenti ef-

21tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO II

Relazioni sindacaliArticolo: 6

fetti. Eventuali rilievi ostativi sono tem- pestiva-mente portati a conoscenza delle organizzazionisindacali di cui al successivo art. 7, ai fini dellariapertura della contrattazione.

Articolo 7 – Composizione delle delegazioni

1. Le delegazioni trattanti sono costituitecome segue:

I – A LIVELLO DI AMMINISTRAZIONE:a) Per la parte pubblica:– dal titolare del potere di rappresentanza oda un suo delegato;– da una rappresentanza dei dirigenti titolaridegli uffici direttamente interessati alla trat-tativa.b) Per le organizzazioni sindacali:– dai rappresentanti delle organizzazioni sin-dacali nazionali di categoria firmatarie delpresente CCNL.

II – A LIVELLO DI UFFICIO SCOLASTICO RE-GIONALE:a) Per la parte pubblica:– dal dirigente titolare del potere di rappre-sentanza dell’amministrazione nell’ambitodell’ufficio o da un suo delegato. L’ammini-strazione può avvalersi del supporto di perso-nale di propria scelta.b) Per le organizzazioni sindacali:– dai rappresentanti territoriali delle organiz-zazioni sindacali di categoria firmatarie delpresente CCNL.

III – A LIVELLO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA:a) Per la parte pubblica:– dal dirigente scolastico.b) Per le organizzazioni sindacali:– dalla RSU e dai rappresentanti territorialidelle organizzazioni sindacali di categoria fir-matarie del presente CCNL, come previstodall’Accordo quadro 7/8/1998 sulla costitu-zione della RSU.2. Il MPI può avvalersi, nella contrattazione

collettiva integrativa nazionale, dell’assistenzadell’Agenzia per la rappresentanza negozialedelle pubbliche amministrazioni (ARAN).

Articolo 8 – Assemblee

1. I dipendenti hanno diritto a partecipare,durante l’orario di lavoro, ad assemblee sinda-cali, in idonei locali sul luogo di lavoro concor-dati con la parte datoriale pubblica, per n. 10ore pro capite in ciascun anno scolastico, senzadecurtazione della retribuzione.

2. In ciascuna scuola e per ciascuna categoriadi personale (ATA e docenti) non possono esseretenute più di due assemblee il mese.

3. Le assemblee che riguardano la generalitàdei dipendenti o gruppi di essi sono indette conspecifico ordine del giorno:

a) singolarmente o congiuntamente da unao più organizzazioni sindacali rappresentativenel comparto ai sensi dell’art. 1, comma 5,del CCNQ del 9 agosto 2000 sulle prerogativesindacali;b) dalla RSU nel suo complesso e non dai sin-goli componenti, con le modalità dell’art. 8,comma 1, dell’accordo quadro sulla elezionedelle RSU del 7 agosto 1998;c) dalla RSU congiuntamente con una o piùorganizzazioni sindacali rappresentative delcomparto ai sensi dell’art. 1, comma 5, delCCNQ del 9 agosto 2000 sulle prerogativesindacali.4. Le assemblee coincidenti con l’orario di

lezione si svolgono all’inizio o al termine delleattività didattiche giornaliere di ogni scuola in-teressata all’assemblea. Le assemblee del perso-nale ATA possono svolgersi in orario noncoincidente con quello delle assemblee del per-sonale docente, comprese le ore intermedie delservizio scolastico.

5. Negli istituti di educazione, le assembleepossono svolgersi in orario diverso da quelloprevisto dal comma precedente, secondo le mo-dalità stabilite con le procedure di cui all’art. 6e con il vincolo di osservanza del minor disagiopossibile per gli alunni.

6. Ciascuna assemblea può avere una duratamassima di 2 ore se si svolge a livello di singolaistituzione scolastica o educativa nell’ambitodello stesso comune. La durata massima delleassemblee territoriali è definita in sede di con-trattazione integrativa regionale, in modo datener conto dei tempi necessari per il raggiungi-mento della sede di assemblea e per il ritorno

22scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIRelazioni sindacaliArticoli: 7/8

alla sede di servizio, sempre nei limiti di cui alcomma 1 del presente articolo.

7. La convocazione dell’assemblea, la durata,la sede e l’eventuale partecipazione di dirigentisindacali esterni sono rese note dai soggetti sin-dacali promotori almeno 6 giorni prima, concomunicazione scritta, fonogramma, fax o e-mail, ai dirigenti scolastici delle scuole o istitu-zioni educative interessate all’assemblea.

La comunicazione deve essere affissa, nellostesso giorno in cui è pervenuta, all’albo dell’isti-tuzione scolastica o educativa interessata, com-prese le eventuali sezioni staccate o succursali.Alla comunicazione va unito l’ordine del giorno.Nel termine delle successive quarantotto ore, altriorganismi sindacali, purché ne abbiano diritto,possono presentare richiesta di assemblea per lastessa data e la stessa ora concordando un’unicaassemblea congiunta o – nei limiti consentitidalla disponibilità di locali – assemblee separate.La comunicazione definitiva relativa all’assem-blea – o alle assemblee – di cui al presente commava affissa all’albo dell’istituzione prescelta entroil suddetto termine di quarantotto ore, dandonecomunicazione alle altre sedi.

8. Contestualmente all’affissione all’albo, ildirigente scolastico ne farà oggetto di avviso,mediante circolare interna, al personale interes-sato all’assemblea al fine di raccogliere la dichia-razione individuale di partecipazione espressa informa scritta del personale in servizio nell’orariodell’assemblea. Tale dichiarazione fa fede ai finidel computo del monte ore individuale ed è ir-revocabile.

9. Il dirigente scolastico:a) per le assemblee in cui è coinvolto ancheil personale docente sospende le attività di-dattiche delle sole classi, o sezioni di scuoladell’infanzia, i cui docenti hanno dichiaratodi partecipare all’assemblea, avvertendo le fa-miglie interessate e disponendo gli eventualiadattamenti di orario, per le sole ore coinci-denti con quelle dell’assemblea, del personaleche presta regolare servizio;b) per le assemblee in cui è coinvolto ancheil personale ATA, se la partecipazione è totale,stabilirà, con la contrattazione d’istituto, laquota e i nominativi del personale tenuto adassicurare i servizi essenziali relativi alla vigi-lanza agli ingressi alla scuola, al centralino e

ad altre attività indifferibili coincidenti conl’assemblea sindacale.10. Non possono essere svolte assemblee sin-

dacali in ore concomitanti con lo svolgimentodegli esami e degli scrutini finali.

11. Per il personale docente, quanto previstodai commi 1, 3, e 8 si applica anche nel caso diassemblee indette in orario di servizio per atti-vità funzionali all’insegnamento.

12. Per le riunioni di scuola e territoriali in-dette al di fuori dell’orario di servizio del perso-nale si applica il comma 3 del presente articolo,fermo restando l’obbligo da parte dei soggettisindacali di concordare con i dirigenti scolasticil’uso dei locali e la tempestiva affissione all’alboda parte del dirigente scolastico della comunica-zione riguardante l’assemblea.

13. Per quanto non previsto e modificato dalpresente articolo restano ferme la disciplina deldiritto di assemblea prevista dall’art. 2 del CCNQ7 agosto 1998 e le modalità di utilizzo dei di-stacchi, aspettative e permessi, nonché dellealtre prerogative sindacali.

CAPO III – NORME COMUNI

Articolo 9 – Misure incentivanti perprogetti relativi alle aree a rischio, a forteprocesso immigratorio e control’emarginazione scolastica

1. Le Parti affermano il comune impegno adincentivare la scolarizzazione ed il raggiungi-mento di buoni esiti formativi nelle aree a ri-schio e a forte processo immigratorio.

2. A tale scopo ogni direttore regionale stipu-lerà, entro i termini di cui all’art. 4, comma 3, let-tera b), apposito contratto integrativo regionalecon le OO.SS. firmatarie del presente CCNL per in-dicare i criteri di utilizzo da parte delle scuole delfondo accreditato dal Ministero per le aree a ri-schio, a forte processo immigratorio e per la di-spersione scolastica, la durata dei progetti, gliobiettivi di lotta all’emarginazione scolastica daconseguire e i sistemi di rilevazione dei risultati dacomunicare al MPI e alle OO.SS, favorendo la plu-ralità e la diffusione delle esperienze sul territorio.

3. Le scuole, con riferimento allo specifico

23tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO III

Norme comuniArticoli: 8/9

contesto territoriale di rischio, accedono ai fondiin questione anche consorziandosi in rete, e co-munque privilegiando la dimensione territorialedell’area. A tal fine saranno elaborati progetti fi-nalizzati al recupero dell’insuccesso scolasticoanche con l’ampliamento dell’offerta formativa.

4. I compensi per il personale coinvolto nelleattività di cui al presente articolo saranno defi-niti in sede di contrattazione d’istituto, sullabase dei criteri generali assunti in sede di con-trattazione regionale.

Articolo 10 – Mobilità territoriale,professionale e intercompartimentale (*)

1. I criteri e le modalità per attuare la mobi-lità territoriale, professionale e intercomparti-mentale, nonché i processi di riconversioneanche attraverso la previsione di specifici mo-menti formativi, del personale di cui al presentecontratto vengono definiti in sede di contratta-zione integrativa nazionale, al fine di renderepiù agevole la fruizione di questi istituti da partedei lavoratori, che ne conservano comunque ildiritto individuale. La mobilità professionale delpersonale della scuola ha come fine non solo su-perare o prevenire il soprannumero, ma anchevalorizzare le esperienze acquisite dal personale,sostenere lo scambio di esperienze nel sistemascolastico e del lavoro pubblico.

2. In tale sede saranno definiti modalità e cri-teri per le verifiche periodiche sugli effetti degliistituti relativi alla mobilità territoriale, al fine diapportare, con contrattazione nazionale integra-tiva, i conseguenti adattamenti degli stessi istituti.

3. Analogamente si procederà per la contrat-tazione relativa alla utilizzazione del personale.

4. A sostegno dei processi di innovazione, cheesigono un equilibrio dinamico tra le esigenzedel sistema scolastico e le aspettative del perso-nale, la mobilità professionale è finalizzata a:

a) promuovere il reimpiego e la valorizza-zione delle professionalità esistenti;b) promuovere la stessa mobilità professio-nale ai fini del riassorbimento delle ecce-denze di personale.Ciò si può realizzare anche attraverso:– specifici percorsi formativi di riqualifica-zione e riconversione professionale mirati

all’assegnazione di posti di lavoro vacanti;– rimborso spese, da erogare anche in misuraforfetaria, per l’effettiva frequenza dei relativicorsi;– indennità forfetaria di prima sistemazione;– incentivazione al conseguimento di titolidi studio ed alla integrazione dei percorsiuniversitari, utili ai fini del reimpiego.5. La mobilità professionale a domanda nel-

l’ambito del comparto si attua sulla base dellaprevisione del fabbisogno di risorse professionali,mediante la programmazione delle iniziative diformazione, riqualificazione e riconversione inambito provinciale o regionale, rivolta, con prio-rità, al personale appartenente a classi di con-corso, aree disciplinari, ruoli, aree e profiliprofessionali in situazione di esubero. È assicu-rata la necessaria informazione al personale per ilpieno esercizio del diritto alla formazione.

6. Il personale che ha frequentato i corsi dicui al precedente comma conseguendo il titolorichiesto è tenuto ad accettare la sede assegnata,a domanda o d’ufficio, nella procedura di mo-bilità relativa al tipo di posto o cattedra per ilquale ha frequentato il corso.

7. La formazione, la riqualificazione e la ri-conversione professionale di cui sopra è altresìorientata verso le esigenze emergenti dall’attua-zione dell’autonomia scolastica, con l’individua-zione di specifiche competenze e profiliprofessionali innovativi connessi allo sviluppodell’educazione permanente e degli adulti, alpotenziamento della ricerca, sperimentazione,documentazione e aggiornamento educativo,alla prevenzione e recupero della dispersionescolastica e degli insuccessi formativi, all’espan-sione dell’istruzione e formazione integratapost-secondaria, nonché al rafforzamento del-l’efficienza organizzativa e amministrativa delleistituzioni scolastiche ed educative.

8. Sulla base di accordi promossi dal MPI conaltre Amministrazioni ed Enti pubblici si pro-cede alla mobilità intercompartimentale a do-manda, previa definizione, nella contrattazioneintegrativa nazionale, di criteri e modalità perl’individuazione del personale da trasferire; lacontrattazione integrativa prevederà anche lemodalità di informazione sulle posizioni di la-voro disponibili e sui connessi aspetti retribu-tivi, sulle indennità di prima sistemazione e sul

24scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIINorme comuniArticolo: 10

rimborso delle spese di trasferimento sostenute.9. Nei confronti del personale che abbia

fruito di percorsi di mobilità professionaleanche a seguito di procedure concorsuali è ap-plicabile l’istituto della restituzione al ruolo diprovenienza, su posto disponibile in tale ruolo,a domanda o, nel caso di verificato esito nega-tivo della prestazione lavorativa, d’ufficio. Sono,comunque, fatte salve le norme sul periodo diprova, ove previsto, nonché la competenza degliorgani individuali o collegiali cui è demandatala formulazione di pareri obbligatori e l’ado-zione dei conseguenti provvedimenti.

10. Ai sensi dell’art. 52 del decreto legislativon. 165/2001, il personale docente utilizzato, adomanda o d’ufficio, ivi compresa l’assegna-zione provvisoria, in altro tipo di cattedra oposto, ha diritto all’eventuale trattamento eco-nomico superiore, rispetto a quello di titolarità,previsto per detto tipo di cattedra o posto. Lamaggiore retribuzione è corrisposta per il pe-riodo di utilizzazione, in misura corrispondentea quella cui l’interessato avrebbe avuto titolo seavesse ottenuto il passaggio alla cattedra o postodi utilizzazione.

In caso di utilizzazione parziale, la correspon-sione avrà luogo in rapporto proporzionale conl’orario settimanale d’obbligo.

11. Il servizio non di ruolo di cui agli articoli485 e 569 del DLGS n. 297/94 e successive mo-difiche è riconoscibile per intero ai fini dellamobilità a domanda, sia compartimentale cheintercompartimentale.

(*) La legge 106/2011 blocca per un quinquen-nio la mobilità dei docenti neoimmessi in ruolo, in-tervendo su una materia di competenza negoziale.

Articolo 11 – Pari opportunità (*)

1. Al fine di consentire una reale parità uo-mini-donne, è istituito, presso il MPI, il Comi-tato pari opportunità con il compito diproporre misure adatte a creare effettive condi-zioni di pari opportunità, secondo i principi de-finiti dalla legge 10 aprile 1991, n. 125, conparticolare riferimento all’art. 1. Il Comitato ècostituito da una persona designata da ciascunadelle organizzazioni sindacali di comparto fir-

matarie del presente CCNL e da un pari numerodi rappresentanti dell’amministrazione. Il pre-sidente del Comitato è nominato dal Ministrodell’Istruzione e designa un vicepresidente. Perogni componente effettivo è previsto un com-ponente supplente.

2. Il Comitato svolge i seguenti compiti:a) raccolta dei dati relativi alle materie di pro-pria competenza, che l’amministrazione è te-nuta a fornire;b) formulazione di proposte in ordine ai me-desimi temi anche ai fini della contrattazioneintegrativa;c) promozione di iniziative volte ad attuare ledirettive comunitarie per l’affermazione sullavoro della pari dignità delle persone non-ché a realizzare azioni positive, ai sensi dellalegge n. 125/1991.3. Nell’ambito dei vari livelli di relazioni sin-

dacali devono essere sentite le proposte formu-late dal Comitato pari opportunità, per ciascunadelle materie sottoindicate, al fine di prevederemisure che favoriscano effettive pari opportu-nità nelle condizioni di lavoro e di sviluppo pro-fessionale delle lavoratrici:

– percorsi di formazione mirata del personalesulla cultura delle pari opportunità in campoformativo, con particolare riferimento ai pro-getti per l’orientamento scolastico, alla rifor-mulazione dei contenuti d’insegnamento, alsuperamento degli stereotipi nei libri di testo,alle politiche di riforma;– azioni positive, con particolare riferimentoalle condizioni di accesso ai corsi di forma-zione e aggiornamento e all’attribuzioned’incarichi o funzioni più qualificate;– iniziative volte a prevenire o reprimere mo-lestie sessuali nonché pratiche discriminato-rie in generale;– flessibilità degli orari di lavoro;– fruizione del part-time;– processi di mobilità.4. L’amministrazione assicura l’operatività

del Comitato e garantisce tutti gli strumentiidonei e le risorse necessarie al suo funziona-mento in applicazione dell’art. 17 del decretolegislativo 29 ottobre 1998, n°387. In partico-lare, valorizza e pubblicizza con ogni mezzo,nell’ambito lavorativo, i risultati del lavorosvolto dallo stesso. Il Comitato è tenuto a svol-

25tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO III

Norme comuniArticolo: 11

gere una relazione annuale sulle condizioni dellelavoratrici della scuola, di cui deve essere data lamassima pubblicizzazione.

5. Il Comitato per le pari opportunità ri-mane in carica per la durata di un quadriennioe comunque fino alla costituzione del nuovo. Icomponenti del Comitato possono essere rin-novati nell’incarico per un solo mandato.

6. A livello di Amministrazione scolastica re-gionale, su richiesta delle organizzazioni sinda-cali abilitate alla contrattazione integrativa,possono essere costituiti appositi comitati entro60 giorni dall’entrata in vigore del presente con-tratto, con composizione e compiti analoghi aquello nazionale dei quali deve essere assicuratoil funzionamento da parte delle Direzioni regio-nali. Il Presidente è nominato dal Direttore re-gionale.

(*) La legge 183/2010 (Collegato al lavoro) so-stituisce i Comitati per le pari opportunità con or-ganismi che operano su direttive della am-ministrazione.

Articolo 12 – Congedi parentali

1. Al personale dipendente si applicano le vi-genti disposizioni in materia di tutela della ma-ternità contenute nel DLGS n. 151/2001.

2. Nel periodo di astensione obbligatoria, aisensi degli articoli 16 e 17 del DLGS n. 151/2001alla lavoratrice o al lavoratore, anche nell’ipotesidi cui all’art. 28 dello stesso decreto, spetta l’in-tera retribuzione fissa mensile nonché le quotedi salario accessorio fisse e ricorrenti che compe-tono nei casi di malattia superiore a 15 giorniconsecutivi o in caso di ricovero ospedaliero eper il successivo periodo di convalescenza post-ricovero, secondo la disciplina di cui all’art. 17,comma 8. Durante il medesimo periodo diastensione, tale periodo è da considerarsi servi-zio effettivamente prestato anche per quantoconcerne l’eventuale proroga dell’incarico disupplenza.

3. In caso di parto prematuro, alle lavoratricispettano comunque i mesi di astensione obbli-gatoria. Qualora il figlio nato prematuro abbianecessità di un periodo di degenza presso unastruttura ospedaliera pubblica o privata, la

madre ha la facoltà di richiedere che il restanteperiodo di congedo obbligatorio post-parto edil restante periodo ante-parto non fruito, pos-sano decorrere in tutto o in parte dalla data dieffettivo rientro a casa del figlio; la richiesta èaccolta qualora sia avallata da idonea certifica-zione medica dalla quale risulti che le condizionidi salute della lavoratrice consentono il rientroal lavoro. Alla lavoratrice rientrata al lavoro spet-tano in ogni caso i periodi di riposo di cui al-l’art. 39 del DLGS n. 151/2001.

4. Nell’ambito del periodo di astensione dallavoro previsto dall’art. 32 , comma 1, lett. a)del DLGS n. 151/2001, per le lavoratrici madri oin alternativa per i lavoratori padri, i primitrenta giorni, computati complessivamente perentrambi i genitori e fruibili anche in modo fra-zionato, non riducono le ferie, sono valutati aifini dell’anzianità di servizio e sono retribuitiper intero, con esclusione dei compensi per la-voro straordinario e le indennità per prestazionidisagiate, pericolose o dannose per la salute.

5. Successivamente al periodo di astensionedi cui al comma 2 e sino al compimento delterzo anno di vita del bambino, nei casi previstidall’art. 47, comma 1, del DLGS n. 151/2001,alle lavoratrici madri ed ai lavoratori padri sonoriconosciuti trenta giorni per ciascun anno dietà del bambino, computati complessivamenteper entrambi i genitori, di assenza retribuita se-condo le modalità indicate nello stesso comma2. Ciascun genitore, alternativamente, ha altresìdiritto di astenersi dal lavoro, nel limite di cin-que giorni lavorativi l’anno, per le malattie diogni figlio di età compresa fra i tre e gli ottoanni.

6. I periodi di assenza di cui ai precedenticommi 4 e 5, nel caso di fruizione continuativa,comprendono anche gli eventuali giorni festiviche ricadano all’interno degli stessi. Tale moda-lità di computo trova applicazione anche nelcaso di fruizione frazionata, ove i diversi periodidi assenza non siano intervallati dal ritorno allavoro del lavoratore o della lavoratrice.

7. Ai fini della fruizione, anche frazionata,dei periodi di astensione dal lavoro, di cui al-l’art. 32, comma 1, del DLGS n.151/2001, la la-voratrice madre o il lavoratore padre presentanola relativa domanda, con l’indicazione della du-rata, all’ufficio di appartenenza di norma quin-

26scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIINorme comuniArticolo: 12

dici giorni prima della data di decorrenza delperiodo di astensione. La domanda può essereinviata anche per mezzo di raccomandata conavviso di ricevimento purché sia assicurato co-munque il rispetto del termine minimo di quin-dici giorni. Tale disciplina trova applicazioneanche nel caso di proroga dell’originario periododi astensione.

8. In presenza di particolari e comprovate si-tuazioni personali che rendano impossibile il ri-spetto della disciplina di cui al precedentecomma 7, la domanda può essere presentataentro le quarantotto ore precedenti l’inizio delperiodo di astensione dal lavoro.

Articolo 13 – Ferie

1. Il dipendente con contratto di lavoro atempo indeterminato ha diritto, per ogni anno diservizio, ad un periodo di ferie retribuito. Durantetale periodo al dipendente spetta la normale re-tribuzione, escluse le indennità previste per presta-zioni di lavoro aggiuntivo o straordinario e quelleche non siano corrisposte per dodici mensilità.

2. La durata delle ferie è di 32 giorni lavora-tivi comprensivi delle due giornate previstedall’art. 1, comma 1, lett. a), della legge 23 di-cembre 1977, n. 937.

3. I dipendenti neo-assunti nella scuolahanno diritto a 30 giorni lavorativi di ferie com-prensivi delle due giornate previste dal comma 2.

4. Dopo 3 anni di servizio, a qualsiasi titoloprestato, ai dipendenti di cui al comma 3 spet-tano i giorni di ferie previsti dal comma 2.

5. Nell’ipotesi che il POF d’istituto preveda lasettimana articolata su cinque giorni di attività,per il personale ATA il sesto è comunque consi-derato lavorativo ai fini del computo delle feriee i giorni di ferie goduti per frazioni inferiorialla settimana vengono calcolati in ragione di1,2 per ciascun giorno.

6. Nell’anno di assunzione o di cessazione dalservizio la durata delle ferie è determinata in pro-porzione dei dodicesimi di servizio prestato. Lafrazione di mese superiore a quindici giorni èconsiderata a tutti gli effetti come mese intero.

7. Il dipendente che ha usufruito dei per-messi retribuiti di cui all’art. 15 conserva il di-ritto alle ferie.

8. Le ferie sono un diritto irrinunciabile enon sono monetizzabili, salvo quanto previstonel comma 15. Esse devono essere richieste dalpersonale docente e ATA al dirigente scolastico.

9. Le ferie devono essere fruite dal personaledocente durante i periodi di sospensione delleattività didattiche; durante la rimanente partedell’anno, la fruizione delle ferie è consentita alpersonale docente per un periodo non superiorea sei giornate lavorative. Per il personale docentela fruibilità dei predetti sei giorni è subordinataalla possibilità di sostituire il personale che sene avvale con altro personale in servizio nellastessa sede e, comunque, alla condizione chenon vengano a determinarsi oneri aggiuntivianche per l’eventuale corresponsione di com-pensi per ore eccedenti, salvo quanto previstodall’art. 15, comma 2.

10. In caso di particolari esigenze di servizioovvero in caso di motivate esigenze di caratterepersonale e di malattia, che abbiano impedito ilgodimento in tutto o in parte delle ferie nel corsodell’anno scolastico di riferimento, le ferie stessesaranno fruite dal personale docente, a tempo in-determinato, entro l’anno scolastico successivonei periodi di sospensione dell’attività didattica.

In analoga situazione, il personale ATA fruiràdelle ferie non godute di norma non oltre ilmese di aprile dell’anno successivo, sentito il pa-rere del DSGA.

11. Compatibilmente con le esigenze di ser-vizio, il personale ATA può frazionare le ferie inpiù periodi. La fruizione delle ferie dovrà co-munque essere effettuata nel rispetto dei turniprestabiliti, assicurando al dipendente il godi-mento di almeno 15 giorni lavorativi continua-tivi di riposo nel periodo 1 luglio-31 agosto.

12. Qualora le ferie già in godimento sianointerrotte o sospese per motivi di servizio, il di-pendente ha diritto al rimborso delle spese do-cumentate per il viaggio di rientro in sede e perquello di ritorno al luogo di svolgimento delleferie medesime. Il dipendente ha, inoltre, dirittoal rimborso delle spese sostenute per il periododi ferie non goduto.

13. Le ferie sono sospese da malattie adegua-tamente e debitamente documentate che ab-biano dato luogo a ricovero ospedaliero o sisiano protratte per più di 3 giorni. L’Ammini-strazione deve essere posta in grado, attraverso

27tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO III

Norme comuniArticolo: 13

una tempestiva comunicazione, di compiere gliaccertamenti dovuti.

14. Il periodo di ferie non è riducibile per as-senze per malattia o per assenze parzialmente re-tribuite, anche se tali assenze si siano protratteper l’intero anno scolastico.

15. All’atto della cessazione dal rapporto dilavoro, qualora le ferie spettanti a tale data nonsiano state fruite, si procede al pagamento so-stitutivo delle stesse, sia per il personale a tempodeterminato che indeterminato.

Articolo 14 – Festività

1. A tutti i dipendenti sono altresì attribuite4 giornate di riposo ai sensi ed alle condizionipreviste dalla legge 23 dicembre 1977, n. 937.È altresì considerata giorno festivo la ricorrenzadel Santo Patrono della località in cui il dipen-dente presta servizio, purché ricadente in giornolavorativo. (*)

2. Le quattro giornate di riposo, di cui alcomma 1, sono fruite nel corso dell’anno scola-stico cui si riferiscono e, in ogni caso, dal perso-nale docente esclusivamente durante il periodotra il termine delle lezioni e degli esami e l’iniziodelle lezioni dell’anno scolastico successivo, ov-vero durante i periodi di sospensione delle le-zioni.

(*) La legge 148/2011 (manovra bis) rimandaa un decereto, da emanare entro il 30/11 di ognianno, stabilire annualmente le date di alcune fe-stività, tra cui il Santo Patrono, affinché coinci-dano con la domenica. Per il 2012, in assenza deldecreto la situazione rimane immutata.

Articolo 15 – Permessi retribuiti

1. Il dipendente della scuola con contratto dilavoro a tempo indeterminato, ha diritto, sullabase di idonea documentazione anche autocerti-ficata, a permessi retribuiti per i seguenti casi:

– partecipazione a concorsi od esami: gg. 8complessivi per anno scolastico, ivi compresiquelli eventualmente richiesti per il viaggio;– lutti per perdita del coniuge, di parentientro il secondo grado, di soggetto compo-

nente la famiglia anagrafica o convivente sta-bile e di affini di primo grado: gg. 3 perevento, anche non continuativi.I permessi sono erogati a domanda, da pre-

sentarsi al dirigente scolastico da parte del per-sonale docente ed ATA.

2. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a do-manda, nell’anno scolastico, a tre giorni di per-messo retribuito per motivi personali o familiaridocumentati anche mediante autocertifica-zione. Per gli stessi motivi e con le stesse moda-lità, sono fruiti i sei giorni di ferie durante iperiodi di attività didattica di cui all’art. 13,comma 9, prescindendo dalle condizioni previ-ste in tale norma.

3. Il dipendente ha, altresì, diritto ad un per-messo retribuito di quindici giorni consecutiviin occasione del matrimonio, con decorrenzaindicata dal dipendente medesimo ma comun-que fruibili da una settimana prima a due mesisuccessivi al matrimonio stesso.

4. I permessi dei commi 1, 2 e 3 possono es-sere fruiti cumulativamente nel corso di ciascunanno scolastico, non riducono le ferie e sono va-lutati agli effetti dell’anzianità di servizio.

5. Durante i predetti periodi al dipendentespetta l’intera retribuzione, esclusi i compensiper attività aggiuntive e le indennità di dire-zione, di lavoro notturno/festivo, di bilinguismoe di trilinguismo.

6. I permessi di cui all’art. 33, comma 3,della legge 5 febbraio 1992, n. 104 sono retri-buiti come previsto dall’art. 2, comma 3-ter, deldecreto legge 27 agosto 1993, n. 324, conver-tito dalla legge 27 ottobre 1993 n. 423, e nonsono computati ai fini del raggiungimento dellimite fissato dai precedenti commi né riduconole ferie; essi devono essere possibilmente fruitidai docenti in giornate non ricorrenti. (*)

7. Il dipendente ha diritto, inoltre, ove ne ri-corrano le condizioni, ad altri permessi retri-buiti previsti da specifiche disposizioni di legge.

(*) La legge 133/2010 (art. 24) ha modificatol’art. 33 della L. 104/92, in particolare riguardoai beneficiari dei permessi, e ha delegato il governoa intervenire su tutta la materia dei permessi. Ladelega è stata esercitata con il DLGS 119/2011(artt. 4 e 7).

28scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIINorme comuniArticoli: 14/15

Articolo 16 – Permessi brevi

1. Compatibilmente con le esigenze di servi-zio, al dipendente con contratto a tempo indeter-minato e al personale con contratto a tempodeterminato, sono attribuiti, per esigenze perso-nali e a domanda, brevi permessi di durata nonsuperiore alla metà dell’orario giornaliero indivi-duale di servizio e, comunque, per il personale do-cente fino ad un massimo di due ore. Per ilpersonale docente i permessi brevi si riferisconoad unità minime che siano orarie di lezione.

2. I permessi complessivamente fruiti nonpossono eccedere 36 ore nel corso dell’anno sco-lastico per il personale ATA; per il personale do-cente il limite corrisponde al rispettivo orariosettimanale di insegnamento.

3. Entro i due mesi lavorativi successivi aquello della fruizione del permesso, il dipendenteè tenuto a recuperare le ore non lavorate in una opiù soluzioni in relazione alle esigenze di servizio.

Il recupero da parte del personale docenteavverrà prioritariamente con riferimento allesupplenze o allo svolgimento di interventi di-dattici integrativi, con precedenza nella classedove avrebbe dovuto prestare servizio il docentein permesso.

4. Nei casi in cui non sia possibile il recuperoper fatto imputabile al dipendente, l’Ammini-strazione provvede a trattenere una somma parialla retribuzione spettante al dipendente stessoper il numero di ore non recuperate.

5. Per il personale docente l’attribuzione deipermessi è subordinata alla possibilità della so-stituzione con personale in servizio.

Articolo 17 – Assenze per malattia (*)

1. Il dipendente assente per malattia ha di-ritto alla conservazione del posto per un periododi diciotto mesi. Ai fini della maturazione delpredetto periodo, si sommano, alle assenze do-vute all’ultimo episodio morboso, le assenze permalattia verificatesi nel triennio precedente.

2. Superato il periodo previsto dal comma 1,al lavoratore che ne faccia richiesta è concessodi assentarsi per un ulteriore periodo di 18 mesiin casi particolarmente gravi, senza diritto adalcun trattamento retributivo.

3. Prima di concedere su richiesta del dipen-dente l’ulteriore periodo di assenza di cui alcomma 2 l’amministrazione procede all’accerta-mento delle sue condizioni di salute, per il tramitedel competente organo sanitario ai sensi delle vi-genti disposizioni, al fine di stabilire la sussistenzadi eventuali cause di assoluta e permanente ini-doneità fisica a svolgere qualsiasi proficuo lavoro.

4. Superati i periodi di conservazione delposto previsti dai commi 1 e 2, oppure nel casoche, a seguito dell’accertamento disposto ai sensidel comma 3, il dipendente sia dichiarato per-manentemente inidoneo a svolgere qualsiasi pro-ficuo lavoro, l’amministrazione può procedere,salvo quanto previsto dal successivo comma 5,alla risoluzione del rapporto corrispondendo aldipendente l’indennità sostitutiva del preavviso.

5. Il personale docente dichiarato inidoneoalla sua funzione per motivi di salute può a do-manda essere collocato fuori ruolo e/o utilizzatoin altri compiti tenuto conto della sua prepara-zione culturale e professionale. Tale utilizzazioneè disposta dal Direttore regionale sulla base dicriteri definiti in sede di contrattazione integra-tiva nazionale. (**)

6. I periodi di assenza per malattia, salvoquelli previsti dal comma 2 del presente arti-colo, non interrompono la maturazione dell’an-zianità di servizio a tutti gli effetti.

7. Sono fatte salve le vigenti disposizioni dilegge a tutela degli affetti da TBC, nonchéquanto previsto dalla legge 26 giugno 1990, n.162 e dal DPR 9 ottobre 1990, n. 309.

8. Il trattamento economico spettante al di-pendente, nel caso di assenza per malattia neltriennio di cui al comma 1, è il seguente:

a) intera retribuzione fissa mensile, ivi com-presa la retribuzione professionale docenti edil compenso individuale accessorio, conesclusione di ogni altro compenso accessorio,comunque denominato, per i primi novemesi di assenza.Nell’ambito di tale periodo per le malattie

superiori a 15 gg. lavorativi o in caso di ricoveroospedaliero e per il successivo periodo di con-valescenza post-ricovero, al dipendente competeanche ogni trattamento economico accessorio acarattere fisso e continuativo;

b) 90% della retribuzione di cui alla lett. a)per i successivi 3 mesi di assenza;

29tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO III

Norme comuniArticoli: 16/17

c) 50% della retribuzione di cui alla lett. a)per gli ulteriori 6 mesi del periodo di conser-vazione del posto previsto nel comma 1.9. In caso di gravi patologie che richiedano

terapie temporaneamente e/o parzialmente in-validanti sono esclusi dal computo dei giorni diassenza per malattia, di cui ai commi 1 e 8 delpresente articolo, oltre ai giorni di ricoveroospedaliero o di day hospital anche quelli di as-senza dovuti alle conseguenze certificate delleterapie. Pertanto per i giorni anzidetti di assenzaspetta l’intera retribuzione.

10. L’assenza per malattia, salva l’ipotesi dicomprovato impedimento, deve essere comuni-cata all’istituto scolastico o educativo in cui ildipendente presta servizio, tempestivamente ecomunque non oltre l’inizio dell’orario di lavorodel giorno in cui essa si verifica, anche nel casodi eventuale prosecuzione di tale assenza.

11. Il dipendente, salvo comprovato impe-dimento, è tenuto a recapitare o spedire a mezzoraccomandata con avviso di ricevimento il cer-tificato medico di giustificazione dell’assenzacon indicazione della sola prognosi entro i cin-que giorni successivi all’inizio della malattia oalla eventuale prosecuzione della stessa, comu-nicando per le vie brevi la presumibile duratadella prognosi. Qualora tale termine scada ingiorno festivo esso è prorogato al primo giornolavorativo successivo.

12. L’istituzione scolastica o educativa, op-pure l’amministrazione di appartenenza o diservizio può disporre, sin dal primo giorno, ilcontrollo della malattia, ai sensi delle vigenti di-sposizioni di legge, attraverso il competente or-gano sanitario. Il controllo non è disposto se ildipendente è ricoverato in strutture ospedaliere,pubbliche o private.

13. Il dipendente, che durante l’assenza, perparticolari motivi, dimori in luogo diverso daquello di residenza o del domicilio dichiaratoall’amministrazione deve darne immediata co-municazione, precisando l’indirizzo dove puòessere reperito.

14. Il dipendente assente per malattia, pur inpresenza di espressa autorizzazione del medicocurante ad uscire, è tenuto a farsi trovare nel do-micilio comunicato all’amministrazione, in cia-scun giorno, anche se domenicale o festivo, dalleore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19.

15. La permanenza del dipendente nel pro-prio domicilio durante le fasce orarie comesopra definite può essere verificata nell’ambito enei limiti delle vigenti disposizioni di legge.

16. Qualora il dipendente debba allonta-narsi, durante le fasce di reperibilità, dall’indi-rizzo comunicato per visite mediche, prestazionio accertamenti specialistici o per altri giustificatimotivi, che devono essere, a richiesta, documen-tati, è tenuto a darne preventiva comunicazioneall’amministrazione con l’indicazione della di-versa fascia oraria di reperibilità da osservare.

17. Nel caso in cui l’infermità sia causata dacolpa di un terzo, il risarcimento del danno damancato guadagno effettivamente liquidato daparte del terzo responsabile – qualora compren-sivo anche della normale retribuzione – è ver-sato dal dipendente all’amministrazione fino aconcorrenza di quanto dalla stessa erogato du-rante il periodo di assenza ai sensi del comma8, lettere a), b) e c), compresi gli oneri riflessiinerenti. La presente disposizione non pregiu-dica l’esercizio, da parte dell’amministrazione,di eventuali azioni dirette nei confronti del terzoresponsabile.

18. Le disposizioni di cui al presente articolosono comunque adottate nel rispetto dell’art.35 della legge 27/12/2002, n. 289 e successivemodifiche.

(*) La legge 133/2008 dispone la decurtazionedel salario accessorio fin dal primo giorno di ma-lattia e la legge 111/2011 (primo di una serie diinterventi legislativi) stabilisce l’obbligatorietàdella visita fiscale per le scuole fin dal primo giornoquando l’assenza è nelle giornata precedente o suc-cessiva a una festiva.

(**) La collocazione fuori ruolo dei non idoneiè stata abolita dalla L. 111/2011 (art. 19, co. 12e 13) che prevede il passaggio, a domanda, neiruoli Ata (ass. amministrativo o tecnico), oppure lamobilità intercompartimentale.

Articolo 18 – Aspettativa per motivi difamiglia, di lavoro, personali e di studio (*)

1. L’aspettativa per motivi di famiglia o per-sonali continua ad essere regolata dagli artt. 69

30scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIINorme comuniArticoli: 17/18

e 70 del TU approvato con DPR n. 3 del 10 gen-naio 1957 e dalle leggi speciali che a tale istitutosi richiamano. L’aspettativa è erogata dal diri-gente scolastico al personale docente ed ATA.

L’aspettativa è erogata anche ai docenti di re-ligione cattolica di cui all’art. 3, comma 6 e 7del DPR n. 399/1988, ed al personale di cui alcomma 3 dell’art. 19 del presente CCNL, limita-tamente alla durata dell’incarico.

2. Ai sensi della predetta norma il dipen-dente può essere collocato in aspettativa ancheper motivi di studio, ricerca o dottorato di ri-cerca. Per gli incarichi e le borse di studio restain vigore l’art. 453 del DPR n. 297 del 1994.

3. Il dipendente è inoltre collocato in aspet-tativa, a domanda, per un anno scolastico senzaassegni per realizzare l’esperienza di una diversaattività lavorativa o per superare un periodo diprova.

(*) La legge 183/2010 nei casi del comma 3 hacancellato il dovere di esclusività nei confrontidell’amministrazione.

Articolo 19 – Ferie, permessi e assenze delpersonale assunto a tempo determinato (*)

1. Al personale assunto a tempo determi-nato, al personale di cui all’art. 3, comma 6, delDPR n. 399 del 1988 e al personale non licenzia-bile di cui agli artt. 43 e 44 della legge 20 mag-gio 1982 n. 270, si applicano, nei limiti delladurata del rapporto di lavoro, le disposizioni inmateria di ferie, permessi ed assenze stabilite dalpresente contratto per il personale assunto atempo indeterminato, con le precisazioni di cuiai seguenti commi.

2. Le ferie del personale assunto a tempo de-terminato sono proporzionali al servizio pre-stato. Qualora la durata del rapporto di lavoroa tempo determinato sia tale da non consentirela fruizione delle ferie maturate, le stesse sa-ranno liquidate al termine dell’anno scolastico ecomunque dell’ultimo contratto stipulato nelcorso dell’anno scolastico. La fruizione delleferie nei periodi di sospensione delle lezioni nelcorso dell’anno scolastico non è obbligatoria.Pertanto, per il personale docente a tempo de-terminato che, durante il rapporto di impiego,

non abbia chiesto di fruire delle ferie durante iperiodi di sospensione delle lezioni, si dà luogoal pagamento sostitutivo delle stesse al mo-mento della cessazione del rapporto.

3. Il personale docente ed ATA assunto concontratto a tempo determinato per l’intero annoscolastico o fino al termine delle attività didat-tiche, nonché quello ad esso equiparato ai sensidelle vigenti disposizioni di legge, assente permalattia, ha diritto alla conservazione del postoper un periodo non superiore a 9 mesi in untriennio scolastico.

4. Fermo restando tale limite, in ciascunanno scolastico la retribuzione spettante al per-sonale di cui al comma precedente è corrispostaper intero nel primo mese di assenza, nella mi-sura del 50% nel secondo e terzo mese. Per ilrestante periodo il personale anzidetto ha dirittoalla conservazione del posto senza assegni.

5. Il personale docente assunto con contrattodi incarico annuale per l’insegnamento della re-ligione cattolica, secondo la disciplina di cuiall’art. 309 del DLGS n. 297 del 1994, e che nonsi trovi nelle condizioni previste dall’art. 3,comma 6, del DPR n. 399 del 1988, assente permalattia, ha diritto alla conservazione del postoper un periodo non superiore a nove mesi in untriennio scolastico, con la retribuzione calcolatacon le modalità di cui al comma 4.

6. Le assenze per malattia parzialmente retri-buite non interrompono la maturazione dell’an-zianità di servizio a tutti gli effetti.

7. Al personale docente, educativo ed ATA as-sunto a tempo determinato, ivi compreso quellodi cui al precedente comma 5, sono concessipermessi non retribuiti, per la partecipazione aconcorsi od esami, nel limite di otto giornicomplessivi per anno scolastico, ivi compresiquelli eventualmente richiesti per il viaggio.Sono, inoltre, attribuiti permessi non retribuiti,fino ad un massimo di sei giorni, per i motiviprevisti dall’art. 15, comma 2.

8. I periodi di assenza senza assegni inter-rompono la maturazione dell’anzianità di servi-zio a tutti gli effetti.

9. Il dipendente di cui al presente articolo hadiritto a 3 giorni di permesso retribuito per luttiper perdita del coniuge, di parenti entro il secondogrado, del convivente o di soggetto componentela famiglia anagrafica e di affini di primo grado.

31tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO III

Norme comuniArticolo: 19

10. Nei casi di assenza dal servizio per malat-tia del personale docente ed ATA, assunto concontratto a tempo determinato stipulato dal di-rigente scolastico, si applica l’art. 5 del DL 12settembre 1983, n. 463, convertito con modifi-cazioni dalla legge 11 novembre 1983, n. 638.Tale personale ha comunque diritto, nei limitidi durata del contratto medesimo, alla conserva-zione del posto per un periodo non superiore a30 giorni annuali, retribuiti al 50%.

11. I periodi di assenza parzialmente retri-buiti di cui al precedente comma 10 non inter-rompono la maturazione dell’anzianità diservizio a tutti gli effetti.

12. Il personale docente ed ATA assunto atempo determinato ha diritto entro i limiti didurata del rapporto, ad un permesso retribuitodi 15 giorni consecutivi in occasione del matri-monio.

13. I permessi di cui ai commi 9 e 12 sonocomputati nell’anzianità di servizio a tutti gli ef-fetti.

14. Al personale di cui al presente articolo siapplicano le norme relative ai congedi parentalicome disciplinati dall’art.12.

15. Al personale di cui al presente articolo siapplicano le disposizioni relative alle gravi pato-logie, di cui all’art. 17, comma 9.

(*) Per ciò che concerne il trattamento in casodi malattia, vedi la prima nota al precedente art.17.

Articolo 20 – Infortunio sul lavoro emalattie dovute a causa di servizio (*)

1. In caso di assenza dovuta ad infortunio sullavoro, non si computa ai fini del limite mas-simo del diritto alla conservazione del posto ilperiodo di malattia necessario affinché il dipen-dente giunga a completa guarigione clinica. Intale periodo al dipendente spetta l’intera retri-buzione di cui all’art. 17, comma 8, let. a).

2. Fuori dei casi previsti nel comma 1, se l’as-senza è dovuta a malattia riconosciuta dipen-dente da causa di servizio, al lavoratore spettal’intera retribuzione per tutto il periodo di con-servazione del posto di cui all’art. 17, commi 1,2 e 3.

3. Le disposizioni di cui al presente articolosono dirette alla generalità del personale dellascuola e pertanto si applicano anche ai dipen-denti con contratto a tempo determinato, neilimiti di durata della nomina, e anche a valere sueventuale ulteriore nomina conferita in costanzadelle patologie di cui sopra.

(*) La L. 214/2011 (il cosiddetto decreto”salvaItalia”) abolisce di fatto il riconoscimento della“causa di servizio, rendendo nullo questo articolodel contratto.

Articolo 21 – Individuazione delpersonale avente diritto di mensa gratuita

1. Il diritto alla fruizione del servizio dimensa gratuita riguarda il personale docente inservizio in ciascuna classe o sezione durante larefezione.

2. Laddove, per effetto dell’orario di funzio-namento adottato dalle singole scuole, nella se-zione risultino presenti contemporaneamentedue insegnanti, entrambi hanno diritto al ser-vizio di mensa.

3. Nella scuola elementare ne hanno dirittogli insegnanti assegnati a classi funzionanti atempo pieno e a classi che svolgano un orariosettimanale delle attività didattiche che prevederientri pomeridiani, i quali siano tenuti ad ef-fettuare l’assistenza educativa alla mensa nel-l’ambito dell’orario di insegnamento.

4. Nella scuola media ne hanno diritto i do-centi in servizio nelle classi a tempo prolungatoche prevedono l’organizzazione della mensa, as-segnati sulla base dell’orario scolastico alle atti-vità di interscuola e i docenti incaricati deicompiti di assistenza e vigilanza sugli alunni perciascuna classe che attui la sperimentazione aisensi dell’art. 278 del decreto legislativo n.297/94.

5. Il personale ATA di servizio alla mensa usu-fruisce anch’esso della mensa gratuita.

6. Ulteriori, eventuali modalità attuativepossono essere definite in sede di contratta-zione integrativa regionale, ferme restando lecompetenze del MPI per quanto concerne lemodalità di erogazione dei contributi ai Co-muni.

32scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IIINorme comuniArticoli: 20/21

Articolo 22 – Personale impegnato inattività di educazione degli adulti e inaltre tipologie di attività didattica

1. Sono destinatari del presente articolo i do-centi che operano nei centri territoriali perma-nenti, nei corsi serali della scuola secondariasuperiore, nelle scuole presso gli ospedali e gliistituti penitenziari.

Considerata la specificità professionale checontraddistingue il settore dell’educazione degliadulti, si stabilisce che:

a) deve essere assicurata la precedenza nelleoperazioni di mobilità a domanda o d’ufficioper analoga tipologia per chi abbia maturatoesperienza nel settore o abbia frequentatospecifici percorsi di formazione in ingresso;b) in sede di piano nazionale di aggiorna-mento saranno annualmente definiti risorsee interventi formativi mirati agli obiettividell’educazione degli adulti;c) secondo cadenze determinate in sede lo-cale, può essere prevista la convocazione diconferenze di servizio che devono vedere ilcoinvolgimento dei docenti del settore qualesede di proposta per la definizione del pianodi formazione in servizio, nonché di specifi-che iniziative per i docenti assegnati per laprima volta a questo settore;d) l’articolazione dell’orario di rapporto conl’utenza dei docenti in servizio presso i centriterritoriali permanenti è definita in base allaprogrammazione annuale dell’attività e all’ar-ticolazione flessibile su base annuale. Nellefunzioni di competenza dei docenti all’internodell’orario di rapporto con l’utenza si debbonoconsiderare le attività di accoglienza e ascolto,nonché quelle di analisi dei bisogni dei singoliutenti. Per le attività funzionali alla presta-zione dell’insegnamento si fa riferimento aquanto stabilito dal successivo art. 29;e) la contrattazione integrativa regionalesull’utilizzazione del personale disciplina lepossibili utilizzazioni sia in corsi ospedalierisia in classi ordinarie, anche al fine di indivi-duare scuole polo che assicurino l’attivitàeducativa in un certo numero di ospedali. Alpersonale è garantita la tutela sanitaria a li-vello di informazione, di prevenzione e con-trollo sulla base di intese con l’autorità

sanitaria promosse dall’autorità scolastica;f ) nelle scuole carcerarie è garantita la tutelasanitaria a livello di informazione, di preven-zione e controllo, ivi compresa la possibilitàper docenti di accedere ai presidi medici,sulla base di intese con le autorità competentipromosse dall’autorità scolastica;g) la contrattazione integrativa regionale ri-guarderà anche il personale di cui al presentearticolo, con particolare riguardo alla specifi-cità delle tematiche relative al settore, anchein riferimento ai processi di innovazione incorso e in considerazione dell’espansionequantitativa e qualitativa del settore. In sededi contrattazione integrativa regionale saràprevista una specifica ed autonoma destina-zione di risorse per il personale impegnatonel settore.2. Le Parti concordano di rimandare ad ap-

posita sequenza contrattuale la disciplina dellamateria in attesa che sia attuato l’art. 1, comma632, della legge finanziaria 27/12/2006, n. 296.

Articolo 23 – Termini di preavviso

1. In tutti i casi in cui il presente contrattoprevede la risoluzione del rapporto con preav-viso o con corresponsione dell’indennità sostitu-tiva dello stesso, i relativi termini sono fissaticome segue:

– 2 mesi per dipendenti con anzianità di ser-vizio fino a 5 anni;– 3 mesi per dipendenti con anzianità di ser-vizio fino a 10 anni;– 4 mesi per dipendenti con anzianità di ser-vizio oltre 10 anni.

CAPO IV – DOCENTI

Articolo 24 – Intenti comuni

1. Le Parti confermano gli esiti, sottoscrittiil 24 maggio 2004, della Commissione che haoperato ai sensi dell’art. 22 del CCNL 24.07.03.

Le Parti stesse si impegnano a ricercare, insede contrattuale, in coerenza con lo sviluppodei processi di valutazione complessiva del si-stema nazionale d’istruzione e con risorse speci-

33tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO IVDocenti

Articoli: 22/23/24

ficamente destinate, forme, modalità, proceduree strumenti d’incentivazione e valorizzazioneprofessionale e di carriera degli insegnanti.

Articolo 25 – Area docenti e contrattoindividuale di lavoro

1. Il personale docente ed educativo degliistituti e scuole di ogni ordine e grado, delle isti-tuzioni educative e degli istituti e scuole specialistatali, è collocato nella distinta area professio-nale del personale docente.

2. Rientrano in tale area i docenti dellascuola dell’infanzia; i docenti della scuola pri-maria; i docenti della scuola secondaria di 1°grado; i docenti diplomati e laureati della scuolasecondaria di 2° grado; il personale educativodei convitti e degli educandati femminili.

3. I rapporti individuali di lavoro a tempoindeterminato o determinato del personale do-cente ed educativo degli istituti e scuole statalidi ogni ordine e grado, sono costituiti e regolatida contratti individuali, nel rispetto delle dispo-sizioni di legge, della normativa comunitaria edel contratto collettivo nazionale vigente.

4. Nel contratto di lavoro individuale, per ilquale è richiesta la forma scritta, sono, comun-que, indicati:

a) tipologia del rapporto di lavoro;b) data di inizio del rapporto di lavoro;c) data di cessazione del rapporto di lavoroper il personale a tempo determinato;d) qualifica di inquadramento professionalee livello retributivo iniziale;e) compiti e mansioni corrispondenti allaqualifica di assunzione;f ) durata del periodo di prova, per il perso-nale a tempo indeterminato;g) sede di prima destinazione, ancorché prov-visoria, dell’attività lavorativa.5. Il contratto individuale specifica le cause

che ne costituiscono condizioni risolutive e spe-cifica, altresì, che il rapporto di lavoro è regolatodalla disciplina del presente CCNL. È comunquecausa di risoluzione del contratto l’annulla-mento della procedura di reclutamento che necostituisce il presupposto.

6. L’assunzione a tempo determinato e atempo indeterminato può avvenire con rap-

porto di lavoro a tempo pieno o a tempo par-ziale. In quest’ultimo caso, il contratto indivi-duale di cui al comma 4 indica anchel’articolazione dell’orario di lavoro.

Articolo 26 – Funzione docente

1. La funzione docente realizza il processo diinsegnamento/apprendimento volto a promuo-vere lo sviluppo umano, culturale, civile e pro-fessionale degli alunni, sulla base delle finalità edegli obiettivi previsti dagli ordinamenti scola-stici definiti per i vari ordini e gradi dell’istru-zione.

2. La funzione docente si fonda sull’autono-mia culturale e professionale dei docenti; essa siesplica nelle attività individuali e collegiali enella partecipazione alle attività di aggiorna-mento e formazione in servizio.

3. In attuazione dell’autonomia scolastica idocenti, nelle attività collegiali, attraverso pro-cessi di confronto ritenuti più utili e idonei, ela-borano, attuano e verificano, per gli aspettipedagogico-didattici, il piano dell’offerta forma-tiva, adattandone l’articolazione alle differen-ziate esigenze degli alunni e tenendo conto delcontesto socio – economico di riferimento,anche al fine del raggiungimento di condivisiobiettivi qualitativi di apprendimento in cia-scuna classe e nelle diverse discipline. Dei rela-tivi risultati saranno informate le famiglie conle modalità decise dal collegio dei docenti.

Articolo 27 – Profilo professionale docente

1. Il profilo professionale dei docenti è costituitoda competenze disciplinari, psicopedagogiche, me-todologico-didattiche, organizzativo-relazionalie di ricerca, documentazione e valutazione traloro correlate ed interagenti, che si sviluppanocol maturare dell’esperienza didattica, l’attivitàdi studio e di sistematizzazione della pratica di-dattica. I contenuti della prestazione professio-nale del personale docente si definiscono nelquadro degli obiettivi generali perseguiti dal si-stema nazionale di istruzione e nel rispetto degliindirizzi delineati nel piano dell’offerta forma-tiva della scuola.

34scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IVDocentiArticoli: 25/26/27

Articolo 28 – Attività di insegnamento

1. Le istituzioni scolastiche adottano ognimodalità organizzativa che sia espressione di au-tonomia progettuale e sia coerente con gli obi-ettivi generali e specifici di ciascun tipo eindirizzo di studio, curando la promozione e ilsostegno dei processi innovativi e il migliora-mento dell’offerta formativa.

2. Nel rispetto della libertà d’insegnamento,i competenti organi delle istituzioni scolasticheregolano lo svolgimento delle attività didattichenel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmidi apprendimento degli alunni. A tal fine pos-sono adottare le forme di flessibilità previste dalRegolamento sull’autonomia didattica ed orga-nizzativa delle istituzioni scolastiche di cui al-l’articolo 21 della legge n. 59 del 15 marzo 1997– e, in particolare, dell’articolo 4 dello stesso Re-golamento –, tenendo conto della disciplinacontrattuale.

3. Gli obblighi di lavoro del personale do-cente sono correlati e funzionali alle esigenzecome indicato al comma 2.

4. Gli obblighi di lavoro del personale do-cente sono articolati in attività di insegnamentoed in attività funzionali alla prestazione di inse-gnamento.

Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigentescolastico predispone, sulla base delle eventualiproposte degli organi collegiali, il piano annualedelle attività e i conseguenti impegni del perso-nale docente, che sono conferiti in forma scrittae che possono prevedere attività aggiuntive. Ilpiano, comprensivo degli impegni di lavoro, èdeliberato dal collegio dei docenti nel quadrodella programmazione dell’azione didattico-educativa e con la stessa procedura è modificato,nel corso dell’anno scolastico, per far fronte anuove esigenze. Di tale piano è data informa-zione alle OO.SS. di cui all’art. 7.

5. Nell’ambito del calendario scolastico dellelezioni definito a livello regionale, l’attività diinsegnamento si svolge in 25 ore settimanalinella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanalinella scuola elementare e in 18 ore settimanalinelle scuole e istituti d’istruzione secondaria edartistica, distribuite in non meno di cinquegiornate settimanali. Alle 22 ore settimanali diinsegnamento stabilite per gli insegnanti ele-

mentari, vanno aggiunte 2 ore da dedicare,anche in modo flessibile e su base plurisettima-nale, alla programmazione didattica da attuarsiin incontri collegiali dei docenti interessati, intempi non coincidenti con l’orario delle le-zioni. Nell’ambito delle 22 ore d’insegna-mento, la quota oraria eventualmenteeccedente l’attività frontale e di assistenza allamensa è destinata, previa programmazione, adattività di arricchimento dell’offerta formativae di recupero individualizzato o per gruppi ri-stretti di alunni con ritardo nei processi di ap-prendimento, anche con riferimento ad alunnistranieri, in particolare provenienti da Paesi ex-tracomunitari. Nel caso in cui il collegio deidocenti non abbia effettuato tale programma-zione o non abbia impegnato totalmente laquota oraria eccedente l’attività frontale e di as-sistenza alla mensa, tali ore saranno destinateper supplenze in sostituzione di docenti assentifino ad un massimo di cinque giorni nell’am-bito del plesso di servizio.

6. Negli istituti e scuole di istruzione secon-daria, ivi compresi i licei artistici e gli istitutid’arte, i docenti, il cui orario di cattedra sia in-feriore alle 18 ore settimanali, sono tenuti alcompletamento dell’orario di insegnamento darealizzarsi mediante la copertura di ore di inse-gnamento disponibili in classi collaterali nonutilizzate per la costituzione di cattedre orario,in interventi didattici ed educativi integrativi,con particolare riguardo, per la scuola dell’ob-bligo, alle finalità indicate al comma 2, nonchémediante l’utilizzazione in eventuali supplenzee, in mancanza, rimanendo a disposizione ancheper attività parascolastiche ed interscolastiche.

7. Al di fuori dei casi previsti dal comma suc-cessivo, qualunque riduzione della durata del-l’unità oraria di lezione ne comporta il recuperonell’ambito delle attività didattiche program-mate dall’istituzione scolastica. La relativa deli-bera è assunta dal collegio dei docenti.

8. Per quanto attiene la riduzione dell’ora dilezione per cause di forza maggiore determinateda motivi estranei alla didattica, la materia restaregolata dalle circolari ministeriali n. 243 del22/9/1979 e n. 192 del 3/7/1980 nonché dalleulteriori circolari in materia che le hanno con-fermate. La relativa delibera è assunta dal con-siglio di circolo o d’istituto.

35tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO IVDocenti

Articolo: 28

9. L’orario di insegnamento, anche con rife-rimento al completamento dell’orario d’ob-bligo, può essere articolato, sulla base dellapianificazione annuale delle attività e nelleforme previste dai vigenti ordinamenti, in ma-niera flessibile e su base plurisettimanale, in mi-sura, di norma, non eccedente le quattro ore.

10. Per il personale insegnante che opera perla vigilanza e l’assistenza degli alunni durante ilservizio di mensa o durante il periodo della ri-creazione il tempo impiegato nelle predette at-tività rientra a tutti gli effetti nell’orario diattività didattica.

Articolo 29 – Attività funzionaliall’insegnamento

1. L’attività funzionale all’insegnamento ècostituita da ogni impegno inerente alla fun-zione docente previsto dai diversi ordinamentiscolastici. Essa comprende tutte le attività,anche a carattere collegiale, di programmazione,progettazione, ricerca, valutazione, documenta-zione, aggiornamento e formazione, compresala preparazione dei lavori degli organi collegiali,la partecipazione alle riunioni e l’attuazionedelle delibere adottate dai predetti organi.

2. Tra gli adempimenti individuali dovutirientrano le attività relative:

a) alla preparazione delle lezioni e delle eser-citazioni;b) alla correzione degli elaborati;c) ai rapporti individuali con le famiglie.3. Le attività di carattere collegiale riguar-

danti tutti i docenti sono costituite da:a) partecipazione alle riunioni del Collegiodei docenti, ivi compresa l’attività di pro-grammazione e verifica di inizio e fine annoe l’informazione alle famiglie sui risultatidegli scrutini trimestrali, quadrimestrali e fi-nali e sull’andamento delle attività educativenelle scuole materne e nelle istituzioni educa-tive, fino a 40 ore annue;b) la partecipazione alle attività collegiali deiconsigli di classe, di interclasse, di interse-zione. Gli obblighi relativi a queste attivitàsono programmati secondo criteri stabilitidal collegio dei docenti; nella predetta pro-grammazione occorrerà tener conto degli

oneri di servizio degli insegnanti con un nu-mero di classi superiore a sei in modo da pre-vedere un impegno fino a 40 ore annue;c) lo svolgimento degli scrutini e degli esami,compresa la compilazione degli atti relativialla valutazione.4. Per assicurare un rapporto efficace con le

famiglie e gli studenti, in relazione alle diversemodalità organizzative del servizio, il consigliod’istituto sulla base delle proposte del collegiodei docenti definisce le modalità e i criteri per losvolgimento dei rapporti con le famiglie e glistudenti, assicurando la concreta accessibilità alservizio, pur compatibilmente con le esigenzedi funzionamento dell’istituto e prevedendoidonei strumenti di comunicazione tra istitutoe famiglie.

5. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanzadegli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsiin classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezionie ad assistere all’uscita degli alunni medesimi.

Articolo 30 – Attività aggiuntivee ore eccedenti

1. Le attività aggiuntive e le ore eccedentid’insegnamento restano disciplinate dalla legi-slazione e dalle norme contrattuali, nazionali eintegrative, attualmente vigenti all’atto delle sti-pula del presente CCNL.

Articolo 31 – Ricerca e innovazione

1. In sede di contrattazione integrativa na-zionale saranno definite modalità e criteri di uti-lizzazione di eventuali finanziamenti aggiuntividestinati al sostegno della ricerca educativo-di-dattica e valutativa funzionali allo sviluppo deiprocessi d’innovazione e finalizzati alla valoriz-zazione del lavoro d’aula e al miglioramento deilivelli di apprendimento.

2. In sede di contrattazione integrativa nazio-nale saranno altresì definite modalità e criteri diutilizzazione di eventuali risorse aggiuntive per lescuole che, sulla base di valutazioni oggettive ope-rate dal sistema nazionale di valutazione, tenganoconto delle condizioni iniziali di contesto finaliz-zate all’elevazione degli esiti formativi.

36scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IVDocentiArticoli: 29/30/31

Articolo 32 – Ampliamento dell’offertaformativa e prestazioni professionali

1. I docenti, in coerenza con gli obiettivi diampliamento dell’offerta formativa delle singoleistituzioni scolastiche, possono svolgere attivitàdidattiche rivolte al pubblico anche di adulti,nella propria o in altra istituzione scolastica, inrelazione alle esigenze formative provenienti dalterritorio, con esclusione degli alunni delle pro-prie classi, per quanto riguarda le materie di in-segnamento comprese nel curriculum scolasticoe per attività di recupero. Le relative delibera-zioni dei competenti organi collegiali dovrannopuntualmente regolamentare lo svolgimento ditali attività, precisando anche il regime delle re-sponsabilità.

Articolo 33 – Funzioni strumentalial piano dell’offerta formativa

1. Per la realizzazione delle finalità istituzio-nali della scuola in regime di autonomia, la ri-sorsa fondamentale è costituita dal patrimonioprofessionale dei docenti, da valorizzare per larealizzazione e la gestione del piano dell’offertaformativa dell’istituto e per la realizzazione diprogetti formativi d’intesa con enti ed istitu-zioni esterni alla scuola. Le risorse utilizzabili,per le funzioni strumentali, a livello di ciascunaistituzione scolastica, sono quelle complessiva-mente spettanti sulla base dell’applicazionedell’art. 37 del CCNI del 31.08.99 e sono an-nualmente assegnate dal MPI.

2. Tali funzioni strumentali sono identificatecon delibera del collegio dei docenti in coerenzacon il piano dell’offerta formativa che, conte-stualmente, ne definisce criteri di attribuzione,numero e destinatari. Le stesse non possonocomportare esoneri totali dall’insegnamento e irelativi compensi sono definiti dalla contratta-zione d’istituto.

3. Le scuole invieranno tempestivamente alDirettore generale regionale competente schedeinformative aggiornate in ordine alla quantità ealla tipologia degli incarichi conferiti, e ciò alloscopo di effettuarne il monitoraggio.

4. Le istituzioni scolastiche possono, nel casoin cui non attivino le funzioni strumentali nel-

l’anno di assegnazione delle relative risorse, uti-lizzare le stesse nell’anno scolastico successivo.

Articolo 34 – Attività di collaborazionecon il dirigente scolastico

1. Ai sensi dell’art. 25, comma 5, del DLGSn.165/2001, in attesa che i connessi aspetti re-tributivi siano opportunamente regolamentatiattraverso gli idonei strumenti normativi, il di-rigente scolastico può avvalersi, nello svolgi-mento delle proprie funzioni organizzative edamministrative, di docenti da lui individuati aiquali possono essere delegati specifici compiti.Tali collaborazioni sono riferibili a due unità dipersonale docente retribuibili, in sede di con-trattazione d’istituto, con i finanziamenti a ca-rico del fondo per le attività aggiuntive previsteper le collaborazioni col dirigente scolastico dicui all’art. 88, comma 2, lettera e).

Articolo 35 – Collaborazioni plurime

1. I docenti possono prestare la propria colla-borazione ad altre scuole statali che, per la realiz-zazione di specifici progetti deliberati daicompetenti organi, abbiano necessità di disporredi particolari competenze professionali non pre-senti o non disponibili nel corpo docente dellaistituzione scolastica. Tale collaborazione noncomporta esoneri anche parziali dall’insegna-mento nelle scuole di titolarità o di servizio ed èautorizzata dal dirigente scolastico della scuoladi appartenenza, a condizione che non interferi-sca con gli obblighi ordinari di servizio.

Articolo 36 – Contratti a tempodeterminato per il personale in servizio

1. Ad integrazione di quanto previsto dal-l’art. 28, il personale docente può accettare,nell’ambito del comparto scuola, rapporti di la-voro a tempo determinato in un diverso ordineo grado d’istruzione, o per altra classe di con-corso, purché di durata non inferiore ad unanno, mantenendo senza assegni, complessiva-mente per tre anni, la titolarità della sede.

37tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO IVDocenti

Articoli: 32/33/34/35/36

2. L’accettazione dell’incarico comporta l’ap-plicazione della relativa disciplina prevista dalpresente CCNL per il personale assunto a tempodeterminato, fatti salvi i diritti sindacali.

Articolo 37 – Rientro in servizio deidocenti dopo il 30 aprile

1. Al fine di garantire la continuità didattica,il personale docente che sia stato assente, condiritto alla conservazione del posto, per un pe-riodo non inferiore a centocinquanta giornicontinuativi nell’anno scolastico, ivi compresi iperiodi di sospensione dell’attività didattica, erientri in servizio dopo il 30 aprile, è impiegatonella scuola sede di servizio in supplenze o nellosvolgimento di interventi didattici ed educativiintegrativi e di altri compiti connessi con il fun-zionamento della scuola medesima. Per le me-desime ragioni di continuità didattica ilsupplente del titolare che rientra dopo il 30aprile è mantenuto in servizio per gli scrutini ele valutazioni finali. Il predetto periodo di cen-tocinquanta giorni è ridotto a novanta nel casodi docenti delle classi terminali.

Articolo 38 – Permessi e assenze delpersonale docente chiamato a ricoprirecariche pubbliche elettive

1. Nei confronti del personale docente chia-mato a ricoprire cariche elettive, si applicano lenorme di cui al DLGS 18/08/2000, n. 267 e di cuiall’art. 68 del DLGS 30 marzo 2001, n. 165. Ilpersonale che si avvalga del regime delle assenzee dei permessi di cui alle leggi predette, è tenutoa presentare, ogni trimestre, a partire dall’iniziodell’anno scolastico, alla scuola in cui presta ser-vizio, apposita dichiarazione circa gli impegniconnessi alla carica ricoperta, da assolvere nel tri-mestre successivo, nonché a comunicare mensil-mente alla stessa scuola la conferma o le eventualivariazioni degli impegni già dichiarati.

2. Nel caso in cui il docente presti servizio inpiù scuole, la predetta dichiarazione va presen-tata a tutte le scuole interessate.

3. Qualora le assenze dal servizio derivantidall’assolvimento degli impegni dichiarati non

consentano al docente di assicurare la necessariacontinuità didattica nella classe o nelle classi cuisia assegnato può farsi luogo alla nomina di unsupplente per il periodo strettamente indispen-sabile e, comunque, sino al massimo di unmese, durata prorogabile soltanto ove se neponga l’esigenza in relazione a quanto dichia-rato nella comunicazione mensile di cui alcomma 1, sempreché non sia possibile provve-dere con altro personale docente in soprannu-mero o a disposizione.

4. Per tutta la durata della nomina del sup-plente il docente, nei periodi in cui non sia im-pegnato nell’assolvimento dei compiti connessialla carica ricoperta, è utilizzato nell’ambitodella scuola e per le esigenze di essa, nei limitidell’orario obbligatorio di servizio, prioritaria-mente per le supplenze e per i corsi di recupero.

5. La programmazione delle assenze di cui aiprecedenti commi 1 e 2 non ha alcun valore so-stitutivo della documentazione espressamenterichiesta dal DLGS n. 267/2000, che dovrà es-sere prodotta tempestivamente dall’interessato.

Articolo 39 – Rapporti di lavoro a tempoparziale (*)

1. L’Amministrazione scolastica costituiscerapporti di lavoro a tempo parziale sia all’atto del-l’assunzione sia mediante trasformazione di rap-porti a tempo pieno su richiesta dei dipendentiinteressati, nei limiti massimi del 25% della do-tazione organica complessiva di personale atempo pieno di ciascuna classe di concorso a cat-tedre o posti o di ciascun ruolo e, comunque,entro i limiti di spesa massima annua previsti perla dotazione organica medesima.

2. Per il reclutamento del personale a tempoparziale si applica la normativa vigente in mate-ria per il personale a tempo pieno.

3. Ai fini della costituzione di rapporti di la-voro a tempo parziale si deve, inoltre, tenerconto delle particolari esigenze di ciascun gradodi istruzione, anche in relazione alle singoleclassi di concorso a cattedre o posti, ed assicu-rare l’unicità del docente, per ciascun insegna-mento e in ciascuna classe o sezioni di scuoladell’infanzia, nei casi previsti dagli ordinamentididattici, prevedendo a tal fine le ore di insegna-

38scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IVDocentiArticoli: 37/38/39

mento che costituiscono la cattedra a tempoparziale.

4. Con ordinanza del MPI, previa intesa coni Ministri dell’Economia e della Funzione Pub-blica, sono determinati, i criteri e le modalitàper la costituzione dei rapporti di lavoro di cuial comma 1, nonché la durata minima delle pre-stazioni lavorative, che deve essere di norma parial 50% di quella a tempo pieno; in particolare,con la stessa ordinanza sono definite le quotepercentuali delle dotazioni organiche provin-ciali, per ciascun ruolo, profilo professionale eclasse di concorso a cattedre, da riservare a rap-porti a tempo parziale, in relazione alle even-tuali situazioni di soprannumero accertate.

5. I criteri e le modalità di cui al comma 4,nonché la durata minima delle prestazioni lavo-rative sono preventivamente comunicate dal MPIalle Organizzazioni sindacali di cui all’art. 7,comma 1, punto 1/b e verificate in un appositoincontro.

6. Il rapporto di lavoro a tempo parziale deverisultare da contratto scritto e deve contenerel’indicazione della durata della prestazione la-vorativa.

7. Il tempo parziale può essere realizzato:a) con articolazione della prestazione di ser-vizio ridotta in tutti i giorni lavorativi(tempo parziale orizzontale);b) con articolazione della prestazione su al-cuni giorni della settimana del mese, o di de-terminati periodi dell’anno (tempo parzialeverticale);c) con articolazione della prestazione risul-tante dalla combinazione delle due modalitàindicate alle lettere a e b (tempo parzialemisto), come previsto dal DLGS 25/02/2000,n. 61.8. Il personale con rapporto di lavoro a

tempo parziale è escluso dalle attività aggiuntivedi insegnamento aventi carattere continuativo;né può fruire di benefici che comunque com-portino riduzioni dell’orario di lavoro, salvoquelle previste dalla legge.

Nell’applicazione degli altri istituti normativiprevisti dal presente contratto, tenendo contodella ridotta durata della prestazione e della pecu-liarità del suo svolgimento, si applicano, inquanto compatibili, le disposizioni di legge e con-trattuali dettate per il rapporto a tempo pieno.

9. Al personale interessato è consentito, pre-via motivata autorizzazione del dirigente scola-stico, l’esercizio di altre prestazioni di lavoro chenon arrechino pregiudizio alle esigenze di ser-vizio e non siano incompatibili con le attivitàd’istituto.

10. Il trattamento economico del personalecon rapporto di lavoro a tempo parziale è pro-porzionale alla prestazione lavorativa.

11. I dipendenti a tempo parziale orizzontalehanno diritto ad un numero di giorni di ferie edi festività soppresse pari a quello dei lavoratoria tempo pieno. I lavoratori a tempo parziale ver-ticale hanno diritto ad un numero di giorni pro-porzionato alle giornate di lavoro prestatenell’anno.

12. Il trattamento previdenziale e di fine rap-porto è disciplinato dalle disposizioni contenutenell’art. 9 del DLGS n. 61/2000.

13. Per la trasformazione del rapporto di la-voro a tempo pieno in rapporto a tempo par-ziale e viceversa si applicano, nei limiti previstidal presente articolo, le disposizioni contenutenell’OM n. 446/97, emanata in applicazionedelle norme del CCNL 4 agosto 1995 e delleleggi n. 662/96 e n. 140/97, con le integrazionidi cui all’OM n. 55/98.

(*) La legge 183/2010 rende possibile la revocaunilaterale del contratto part-time. La legge133/2008 aveva già stabilito la piena discrezio-nalità nella concessione del part-time.

Articolo 40 – Rapporto di lavoro a tempodeterminato

1. Al personale di cui al presente articolo, siapplicano le disposizioni di cui ai commi 2, 3,e 4 dell’art. 25.

2. Nei casi di assunzione in sostituzione dipersonale assente, nel contratto individuale èspecificato per iscritto il nominativo del dipen-dente sostituito.

3. In tali casi, qualora il docente titolare siassenti in un’unica soluzione a decorrere da unadata anteriore di almeno sette giorni all’iniziodi un periodo predeterminato di sospensionedelle lezioni e fino a una data non inferiore asette giorni successivi a quello di ripresa delle le-

39tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO IVDocenti

Articoli: 39/40

zioni, il rapporto di lavoro a tempo determinatoè costituito per l’intera durata dell’assenza. Ri-leva esclusivamente l’oggettiva e continuativaassenza del titolare, indipendentemente dallesottostanti procedure giustificative dell’assenzadel titolare medesimo.

Le domeniche, le festività infrasettimanali eil giorno libero dell’attività di insegnamento, ri-cadenti nel periodo di durata del rapporto me-desimo, sono retribuite e da computarsinell’anzianità di servizio. Nell’ipotesi che il do-cente completi tutto l’orario settimanale ordi-nario, ha ugualmente diritto al pagamento delladomenica ai sensi dell’art. 2109, comma 1, delcodice civile.

4. Il rapporto di lavoro a tempo determinatopuò trasformarsi in rapporto di lavoro a tempoindeterminato per effetto di specifiche disposi-zioni normative.

5. Gli insegnanti di religione cattolica sonoassunti secondo la disciplina di cui all’art. 309del DLGS n. 297 del 1994, mediante contrattodi incarico annuale che si intende confermatoqualora permangano le condizioni ed i requisitiprescritti dalle vigenti disposizioni di legge.

6. Il rapporto di lavoro del personale di cuial precedente comma è costituito, secondoquanto previsto nei punti 2.3, 2.4, 2.5 del DPR16 dicembre 1985, n. 751, possibilmente inmodo da pervenire gradualmente a configurare,limitatamente alle ore che si rendano disponi-bili, posti costituiti da un numero di ore corri-spondente all’orario d’obbligo previsto, inciascun tipo di scuola, per i docenti assunti conrapporto di lavoro a tempo indeterminato.

7. Il personale di cui al presente articolo, conorario settimanale inferiore alla cattedra oraria,ha diritto, in presenza della disponibilità dellerelative ore, al completamento o, comunque, al-l’elevazione del medesimo orario settimanale.

Articolo 41 – Docenti che operanonell’ambito dei corsi di laurea in scienzedella formazione primaria e di scuole dispecializzazione per l’insegnamento nellescuole secondarie

1. In sede di redazione dell’orario di servizioscolastico si terrà conto dell’esigenza di consen-

tire la presenza nella sede universitaria dei do-centi con compiti di supervisione del tirocinioe di coordinamento del medesimo con altre at-tività didattiche nell’ambito dei corsi di laureain scienze della formazione primaria e di scuoledi specializzazione per l’insegnamento nellescuole secondarie.

Articolo 42 – Servizio prestato dai docentiper progetti concordati con le università

1. Ove si stipulino convenzioni tra Univer-sità, Direzioni generali regionali e scuole perprogetti relativi all’orientamento universitarioed al recupero dei fuori corso universitari, aidocenti coinvolti in detti progetti dovrà essererilasciata idonea certificazione dell’attivitàsvolta.

2. Su tali convenzioni il Direttore generaleregionale fornisce alle OO.SS. informazione pre-ventiva.

3. Le Università potranno avvalersi, a loro ca-rico, di personale docente per il raggiungimentodi specifiche finalità.

4. Nelle ipotesi del presente articolo i docentiinteressati potranno porsi o in aspettativa nonretribuita o in part-time annuale, o svolgerequeste attività in aggiunta agli obblighi ordinaridi servizio, previa autorizzazione del dirigentescolastico.

Articolo 43 – Modalità di svolgimentodelle attività di tirocinio didattico pressole sedi scolastiche e delle funzioni disupporto dell’attività scolastica

1. Lo studente universitario in tirocinio siconfigura come una risorsa per la scuola che loaccoglie.

2. Esso può essere utilizzato in attività istitu-zionali in compresenza di un docente dellascuola.

3. Lo studente universitario in tirocinio par-tecipa alle attività collegiali e al/ai consigli dellaclasse cui si appoggia e alle eventuali attività ex-tracurricolari, quando previsto dal relativo pro-gramma di tirocinio, che vanno computateall’interno delle ore di tirocinio.

40scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IVDocentiArticoli: 41/42/43

4. Al docente tutor, sono riconosciute le oredi lavoro aggiuntivo anche con modalità forfe-taria ivi comprese le attività di raccordo con idocenti universitari o con i supervisori per iprogetti di tirocinio; dei predetti impegni siterrà conto in sede di redazione dell’orario diservizio.

CAPO V – PERSONALE ATA

Articolo 44 – Contratto individualedi lavoro

1. Il personale amministrativo, tecnico e au-siliario statale degli istituti e scuole di istruzioneprimaria e secondaria, degli istituti d’arte, deilicei artistici, delle istituzioni educative e degliistituti e scuole speciali statali, assolve alle fun-zioni amministrative, contabili, gestionali, stru-mentali, operative, di accoglienza e disorveglianza connesse all’attività delle istituzioniscolastiche, in rapporto di collaborazione con ildirigente scolastico e con il personale docente.

2. Tali funzioni sono assolte sulla base deiprincipi dell’autonomia scolastica di cui all’arti-colo 21 della legge n. 59/1997 dei regolamentiattuativi e delle conseguenti nuove competenzegestionali riorganizzate, in ogni istituzione sco-lastica, sulla base del principio generale del-l’unità dei servizi amministrativi e generali edelle esigenze di gestione e organizzazione deiservizi tecnici, con il coordinamento del diret-tore dei servizi generali e amministrativi.

3. Il personale di cui al comma 1 è collocatonella distinta area professionale del personaleATA

4. I rapporti individuali di lavoro a tempoindeterminato o determinato del personale ATAdegli istituti e scuole statali di ogni ordine egrado, sono costituiti e regolati da contratti in-dividuali, nel rispetto delle disposizioni di legge,della normativa comunitaria e del contratto col-lettivo nazionale vigente.

5. Nei casi di assunzione in sostituzione dipersonale assente, nel contratto individuale èspecificato per iscritto il nominativo del dipen-dente sostituito.

6. Nel contratto di lavoro individuale, per ilquale è richiesta la forma scritta, sono, comun-

que, indicati:a) tipologia del rapporto di lavoro;b) data di inizio del rapporto di lavoro;c) data di cessazione del rapporto di lavoroper il personale a tempo determinato;d) qualifica di inquadramento professionalee livello retributivo iniziale;e) compiti e mansioni corrispondenti allaqualifica di assunzione;f ) durata del periodo di prova, per il perso-nale a tempo indeterminato;g) sede di prima destinazione, ancorché prov-visoria, dell’attività lavorativa.7. Il contratto individuale specifica le cause

che ne costituiscono condizioni risolutive e spe-cifica, altresì, che il rapporto di lavoro è regolatodalla disciplina del presente CCNL. È comunquecausa di risoluzione del contratto l’annulla-mento della procedura di reclutamento che necostituisce il presupposto.

8. L’assunzione a tempo determinato o inde-terminato può avvenire con rapporto di lavoroa tempo pieno o a tempo parziale. In quest’ul-timo caso, il contratto individuale di cui alcomma 6 indica anche l’articolazione dell’orariodi lavoro.

Articolo 45 – Periodo di prova

1. Il dipendente assunto in servizio a tempoindeterminato è soggetto ad un periodo diprova la cui durata è stabilita come segue:

– 2 mesi per i profili delle aree A e A super;– 4 mesi per i restanti profili.In base a criteri predeterminati dall’Ammi-

nistrazione, possono essere esonerati dal periododi prova i dipendenti che lo abbiano già supe-rato in un equivalente profilo professionalepresso altra amministrazione pubblica.

Sono esonerati dal periodo di prova i dipen-denti appartenenti ai ruoli della medesima Am-ministrazione che siano stati inquadrati in areesuperiori o in profili diversi della stessa area aseguito di processi di riqualificazione che ne ab-biano verificato l’idoneità.

2. Ai fini del compimento del suddetto pe-riodo di prova si tiene conto del servizio effetti-vamente prestato.

3. Il periodo di prova è sospeso in caso di as-

41tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO V

Personale AtaArticoli: 44/45

senza per malattia e negli altri casi espressa-mente previsti da leggi o regolamenti non di-sapplicati dalla previgente normativacontrattuale.

In caso di malattia il dipendente ha dirittoalla conservazione del posto per un periodomassimo di sei mesi, decorso il quale il rapportopuò essere risolto. In caso di infortunio sul la-voro o malattia derivante da causa di servizio siapplica l’art. 20 del presente CCNL.

4. Le assenze riconosciute come causa di so-spensione ai sensi del comma 3, sono soggetteallo stesso trattamento economico previsto peri dipendenti non in prova.

5. Decorsa la metà del periodo di prova cia-scuna delle parti può recedere dal rapporto inqualsiasi momento senza obbligo di preavvisoné di indennità sostitutiva del preavviso, fattisalvi i casi di sospensione previsti dal comma 3.Il recesso opera dal momento della comunica-zione alla controparte. Il recesso dell’ammini-strazione deve essere motivato.

6. Decorso il periodo di prova senza che ilrapporto di lavoro sia stato risolto, il dipendentesi intende confermato in servizio con il ricono-scimento dell’anzianità dal giorno dell’assun-zione a tutti gli effetti.

7. In caso di recesso, la retribuzione è corri-sposta fino all’ultimo giorno di effettivo serviziocompresi i ratei della tredicesima mensilità ovematurati; spetta altresì al dipendente la retribu-zione corrispondente alle giornate di ferie matu-rate e non godute.

8. Il periodo di prova può essere rinnovato oprorogato alla scadenza.

9. Il dipendente proveniente dalla stessa o daaltra Amministrazione del comparto, durante ilperiodo di prova, ha diritto alla conservazionedel posto senza retribuzione, e in caso di man-cato superamento della prova, o per recessodello stesso dipendente rientra, a domanda,nella qualifica e profilo di provenienza.

10. Al dipendente già in servizio a tempo in-determinato presso un’Amministrazione delcomparto, vincitore di concorso presso Ammi-nistrazione o ente di altro comparto, è concessoun periodo di aspettativa senza retribuzione edecorrenza dell’anzianità, per la durata del pe-riodo di prova.

11. Durante il periodo di prova, l’interessato

è utilizzato nelle attività relative al suo profiloprofessionale.

12. La conferma del contratto a tempo in-determinato per superamento del periodo diprova è di competenza del dirigente scolastico,come previsto dall’art. 14 del DPR 08/03/99,n. 275.

Articolo 46 – Sistema di classificazioneprofessionale del personale ATA

1. I profili professionali del personale ATAsono individuati dall’allegata tabella A. Le mo-dalità di accesso restano disciplinate dalle dispo-sizioni di legge in vigore, tranne per i requisiticulturali, che sono individuati dall’allegata ta-bella B.

2. Il sistema di classificazione del personale,improntato a criteri di flessibilità correlati alleinnovazioni organizzative, è articolato in cinquearee comprendenti ciascuno uno o più profiliprofessionali; la corrispondenza tra aree e profiliè individuata nella successiva tabella C.

Articolo 47 – Compiti del personale ATA

(Testo così modificato dalla sequenza contrat-tuale del 25/7/08)

1. I compiti del personale ATA sono costi-tuiti:

a) dalle attività e mansioni espressamentepreviste dall’area di appartenenza;b) da incarichi specifici che, nei limiti delledisponibilità e nell’ambito dei profili profes-sionali, comportano l’assunzione di respon-sabilità ulteriori, e dallo svolgimento dicompiti di particolare responsabilità, rischioo disagio, necessari per la realizzazione delpiano dell’offerta formativa, come descrittodal piano delle attività.2. Le risorse utilizzate per le predette attività

ammontano complessivamente ad €95.514.526 al lordo degli oneri riflessi e sonodestinate a livello di ciascuna istituzione scola-stica fino all’a.s. 2007/08 sulla base dell’applica-zione dell’art. 50 del CCNI 31/8/99 nonchédella nota ministeriale prot. n. 624 del 25 set-tembre 2002. A decorrere dall’anno scolastico

42scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VPersonale AtaArticoli: 46/47

2008/09 tali risorse saranno pari a €53.237.118 al lordo degli oneri riflessi, per ef-fetto della destinazione di € 42.277.408 al lordodegli oneri riflessi finalizzata alla rivalutazioneed istituzione delle posizioni economiche di cuiall’art. 2 della presente sequenza contrattuale.

3. L’attribuzione degli incarichi di cui al pre-cedente comma 1, lett. b) è effettuata dal diri-gente scolastico, secondo le modalità, i criteried i compensi definiti dalla contrattazione diistituto nell’ambito del piano delle attività.

Esse saranno particolarmente finalizzate perl’area A per l’assolvimento dei compiti legatiall’assistenza alla persona, all’assistenza di baseagli alunni diversamente abili e al primo soc-corso.

Articolo 48 – Mobilità professionale delpersonale ATA (*)(Testo così modificato dalla sequenza contrat-tuale del 25/7/08)

1. I passaggi interni al sistema di classifica-zione di cui all’art. 46 possono avvenire:

A) TRA LE AREE con le seguenti procedure:a) I passaggi del personale ATA da un’area in-feriore all’area immediatamente superiore av-vengono mediante procedure selettive, previafrequenza di apposito corso organizzatodall’amministrazione, secondo modalità de-finite con la contrattazione integrativa nazio-nale, comunque nel rispetto di quantosancito dalla Corte Costituzionale con sen-tenze n. 1/99 e n. 194/2002, a completa-mento dell’ipotesi a riguardo sottoscritta il10/5/2006.b) Alle predette procedure selettive, collegatealla formazione, è consentita la partecipa-zione anche del personale privo dei titoli distudio previsti per il profilo professionale didestinazione - fatti salvi i titoli abilitativi pre-visti da norme di legge - purché in possessodel titolo di studio stabilito dall’allegata ta-bella B per l’accesso al profilo di apparte-nenza e un’anzianità di almeno cinque annidi servizio effettivo nel profilo di apparte-nenza.B) ALL’INTERNO DELL’AREA con le seguentiprocedure:

Il passaggio dei dipendenti da un profilo al-l’altro all’interno della stessa area avviene me-diante percorsi di qualificazione edaggiornamento professionale, ovvero con ilpossesso dei requisiti culturali e/o professio-nali richiesti per l’accesso al profilo profes-sionale cui si chiede il passaggio.2. I passaggi di cui alle lettere A e B sono pos-

sibili nei limiti della dotazione organica e dellaaliquota di posti prevista a tal fine.

(*) Si vedano anche il CCNI sulla mobilità del3.12.2009 e il DM applicativo n. 17 del 9.2.2012

Articolo 49 – Valorizzazione dellaprofessionalità degli assistentiamministrativi e tecnici e dei collaboratoriscolastici(Testo così modificato dalla sequenza contrat-tuale del 25/7/08)

1. Per dare attuazione alle disposizioni di cuial precedente articolo, il MPI attiverà procedureselettive, previa frequenza di apposito corso or-ganizzato dall’Amministrazione e rivolto a tuttigli assistenti amministrativi e tecnici in servizio,per ricoprire posti di coordinatore amministra-tivo e tecnico, e rivolto a tutti i collaboratoriscolastici in servizio per ricoprire i posti di col-laboratore scolastico dei servizi.

Articolo 50 – Posizioni economiche delpersonale ATA

(Testo così modificato dalla sequenza contrat-tuale del 25/7/08)

1. Fatta salva comunque la definizione delleprocedure descritte ai precedenti articoli 48 e49, il personale a tempo indeterminato apparte-nente alle aree A e B della Tabella C allegata alpresente CCNL può usufruire di una delle posi-zioni economiche finalizzate alla valorizzazioneprofessionale.

2. La prima posizione economica è determi-nata in € 600 annui da corrispondere in tredicimensilità al personale dell'Area A, e in € 1.200annui da corrispondere in tredici mensilità alpersonale dell'Area B.

43tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO V

Personale AtaArticoli: 48/49/50

L'attribuzione di questa posizione econo-mica avviene progressivamente dopo l'esito fa-vorevole della frequenza di apposito corso diformazione diretto al personale utilmente col-locato in una graduatoria di richiedenti, che saràformata in base alla valutazione del servizio pre-stato, dei titoli di studio posseduti, dei creditiprofessionali maturati, con le procedure di cui alprecedente articolo 48 e dell’Accordo integra-tivo OO-SS/MPI del 10 maggio 2006. Il titolaredella predetta posizione economica dell’Area Bpuò sostituire il DSGA.

3. La seconda posizione economica è deter-minata in € 1.800 annui da corrispondere intredici mensilità al personale dell'Area B. L'attri-buzione di questa posizione economica avvieneprogressivamente dopo l'esito favorevole dellafrequenza di apposito corso di formazione, conle procedure di cui all’articolo 48 e dell’Accordointegrativo nazionale, diretto al personale util-mente collocato in una graduatoria di richie-denti che sarà formata previo superamento diprova selettiva anche mediante somministra-zione di test.

4. La posizione economica prevista dalcomma 3, non potrà essere cumulata con quellaprevista dal comma 2. Il titolare della posizioneè tenuto alla sostituzione del DSGA per l’areaamministrativa ed alla collaborazione con l’uffi-cio tecnico per l’area tecnica.

5. Al finanziamento della rivalutazione delleesistenti posizioni economiche ed al riconosci-mento delle nuove, sono destinate le risorse in-dicate all’art. 62 del CCNL 29/11/2007, cheammontano complessivamente per la lett. a) eb) a 62,45 milioni di euro al lordo degli oneri ri-flessi a decorrere dal 31/12/2007 ed a valeresull’anno 2008 e per la lett. c) a 42,27 milionidi euro al lordo degli oneri riflessi a decorreredal 1/9/2008 (a.s. 2008/09). Tali risorse sonocosì ripartite: 13,40 milioni di euro al lordodegli oneri riflessi destinati per la rivalutazionedelle posizioni economiche esistenti nell’area Ae B; 39,86 milioni di euro al lordo degli oneri ri-flessi destinati per l’istituzione di nuove posi-zioni economiche nell’area A; 21,58 milioni dieuro al lordo degli oneri riflessi destinati perl’istituzione di nuove posizioni economichenell’area B; 29,89 milioni di euro al lordo deglioneri riflessi destinati per l’istituzione della se-

conda posizione economica nell’area B.6. L’ammissione alla frequenza dei corsi di

cui sopra è determinata, ogni volta che sia atti-vata la relativa procedura, nella misura del105% delle posizioni economiche disponibili.

7. La ripartizione tra i profili delle nuove po-sizioni economiche dell’Area B sarà oggetto diconcertazione e la destinazione di eventuali eco-nomie sarà oggetto di contrattazione integrativanazionale.

8. È confermata la vigenza dell’art. 83,comma 4, del CCNL 27.07.2003.

(Il testo del comme 4 dell’art. 83 è il seguente:4. Le risorse del fondo delle singole istituzioni sco-

lastiche, che risultino non utilizzate alla fine del-l’esercizio finanziario,sono riutilizzate nell’eserciziosuccessivo. – Ndr)

Articolo 51 – Orario di lavoro ATA

1. L’orario ordinario di lavoro è di 36 ore,suddivise in sei ore continuative, di norma an-timeridiane, o anche pomeridiane per le istitu-zioni educative e per i convitti annessi agliistituti tecnici e professionali.

2. In sede di contrattazione integrativa d’isti-tuto saranno disciplinate le modalità di artico-lazione dei diversi istituti di flessibilitàdell’orario di lavoro, ivi inclusa la disciplina deiritardi, recuperi e riposi compensativi sulla basedei seguenti criteri:

– l’orario di lavoro è funzionale all’orario diservizio e di apertura all’utenza;– ottimizzazione dell’impiego delle risorseumane;– miglioramento della qualità delle presta-zioni;– ampliamento della fruibilità dei servizi daparte dell’utenza;– miglioramento dei rapporti funzionali conaltri uffici ed altre amministrazioni;– programmazione su base plurisettimanaledell’orario.3. L’orario di lavoro massimo giornaliero è di

nove ore. Se la prestazione di lavoro giornalieraeccede le sei ore continuative il personale usu-fruisce a richiesta di una pausa di almeno 30 mi-nuti al fine del recupero delle energiepsicofisiche e dell’eventuale consumazione del

44scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VPersonale AtaArticoli: 50/51

pasto. Tale pausa deve essere comunque previstase l’orario continuativo di lavoro giornaliero èsuperiore alle 7 ore e 12 minuti.

4. In quanto autorizzate, compatibilmentecon gli stanziamenti d’istituto, le prestazioni ec-cedenti l’orario di servizio sono retribuite conle modalità definite in sede di contrattazione in-tegrativa d’istituto.

Articolo 52 – Permessi e assenze delpersonale ATA chiamato a ricoprire carichepubbliche elettive

1. Nei confronti del personale ATA chiamatoa ricoprire cariche elettive si applicano le normedi cui al DLGS 18.08.2000, n.267 e di cui all’art.68 del DLGS 30.03 2001, n.165.

Il personale che si avvalga del regime delle as-senze e dei permessi di cui alle leggi predette, è te-nuto a presentare, ogni trimestre, a partiredall’inizio dell’anno scolastico, alla scuola in cuipresta servizio, apposita dichiarazione circa gli im-pegni connessi alla carica ricoperta, da assolverenel trimestre successivo, nonché a comunicaremensilmente alla stessa scuola la conferma o leeventuali variazioni degli impegni già dichiarati.

2. Nel caso in cui il dipendente presti servizioin più scuole, la predetta dichiarazione va pre-sentata a tutte le scuole interessate.

3. La programmazione delle assenze di cuiai precedenti commi 1 e 2 non ha alcun valoresostitutivo della documentazione espressa-mente richiesta dal DLGS n. 267/2000, chedovrà essere prodotta tempestivamente dall’in-teressato.

Articolo 53 – Modalità di prestazionedell’orario di lavoro

1. All’inizio dell’anno scolastico il DSGA for-mula una proposta di piano dell’attività inerentela materia del presente articolo, sentito il perso-nale ATA.

Il dirigente scolastico, verificatane la con-gruenza rispetto al POF ed espletate le proceduredi cui all’art. 6, adotta il piano delle attività. Lapuntuale attuazione dello stesso è affidata al di-rettore dei servizi generali e amministrativi.

2. In coerenza con le presenti disposizioni,possono essere adottate le sottoindicate tipolo-gie di orario di lavoro eventualmente coesistentitra di loro in funzione delle finalità e degli obiet-tivi definiti da ogni singolo istituto.

A) ORARIO DI LAVORO FLESSIBILE:– l’orario di lavoro è funzionale all’orario diservizio e di apertura all’utenza. Una voltastabilito l’orario di servizio dell’istituzionescolastica o educativa è possibile adottarel’orario flessibile di lavoro giornaliero checonsiste nell’anticipare o posticipare l’entratae l’uscita del personale distribuendolo anchein cinque giornate lavorative, secondo le ne-cessità connesse alle finalità e agli obiettivi diciascuna istituzione scolastica o educativa(piano dell’offerta formativa, fruibilità deiservizi da parte dell’utenza, ottimizzazionedell’impiego delle risorse umane ecc.).I dipendenti che si trovino in particolari si-tuazioni previste dalle leggi n. 1204/71, n.903/77, n. 104/92 e DLGS 26.03.2001, n.151, e che ne facciano richiesta, vanno favo-riti nell’utilizzo dell’orario flessibile compati-bilmente con le esigenze di servizio anche neicasi in cui lo stesso orario non sia adottatodall’istituzione scolastica o educativa.Successivamente potranno anche essere presein considerazione le eventuali necessità delpersonale – connesse a situazioni di tossico-dipendenze, inserimento di figli in asili nido,figli in età scolare, impegno in attività di vo-lontariato di cui alla legge n. 266/91 – chene faccia richiesta, compatibilmente con l’in-sieme delle esigenze del servizio, e tenendoanche conto delle esigenze prospettate dal re-stante personale.

B) ORARIO PLURISETTIMANALE:– la programmazione plurisettimanale del-l’orario di lavoro ordinario, è effettuata in re-lazione a prevedibili periodi nei quali si rilevaun’esigenza di maggior intensità delle attivitào particolari necessità di servizio in determi-nati settori dell’istituzione scolastica, conspecifico riferimento alle istituzioni con an-nesse aziende agrarie, tenendo conto delle di-sponibilità dichiarate dal personalecoinvolto.

45tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO V

Personale AtaArticoli: 52/53

Ai fini dell’adozione dell’orario di lavoro plu-risettimanale devono essere osservati i seguenticriteri:

a) il limite massimo dell’orario di lavoro ordi-nario settimanale di 36 ore può eccedere finoa un massimo di 6 ore per un totale di 42 oreper non più di 3 settimane continuative;b) al fine di garantire il rispetto delle 36 oremedie settimanali, i periodi di maggiore e diminore concentrazione dell’orario devono es-sere individuati contestualmente di anno inanno e, di norma, rispettivamente, non pos-sono superare le 13 settimane nell’anno sco-lastico.Le forme di recupero nei periodi di minor ca-rico di lavoro possono essere attuate medianteriduzione giornaliera dell’orario di lavoro or-dinario, oppure attraverso la riduzione delnumero delle giornate lavorative.

C) TURNAZIONI:– la turnazione è finalizzata a garantire la co-pertura massima dell’orario di servizio gior-naliero e dell’orario di servizio settimanale sucinque o sei giorni per specifiche e definitetipologie di funzioni e di attività. Si fa ricorsoalle turnazioni qualora le altre tipologie diorario ordinario non siano sufficienti a co-prire le esigenze di servizio.I criteri che devono essere osservati per l’ado-

zione dell’orario di lavoro su turni sono i se-guenti:

– si considera in turno il personale che si av-vicenda in modo da coprire a rotazione l’in-tera durata del servizio;– la ripartizione del personale nei vari turnidovrà avvenire sulla base delle professionalitànecessarie in ciascun turno;– l’adozione dei turni può prevedere la so-vrapposizione tra il personale subentrante equello del turno precedente;– un turno serale che vada oltre le ore 20potrà essere attivato solo in presenza di casied esigenze specifiche connesse alle attivitàdidattiche e al funzionamento dell’istituzionescolastica;– nelle istituzioni educative il numero deiturni notturni effettuabili nell’arco del meseda ciascun dipendente non può, di norma,essere superiore ad otto. Il numero dei turni

festivi effettuabili nell’anno da ciascun di-pendente non può essere, di norma, supe-riore ad un terzo dei giorni festivi dell’anno.Nei periodi nei quali i convittori non sianopresenti nell’istituzione, il turno notturno èsospeso salvo comprovate esigenze dell’isti-tuzione educativa e previa acquisizione delladisponibilità del personale;– l’orario notturno va dalle ore 22 alle ore 6del giorno successivo. Per turno notturno-fe-stivo si intende quello che cade nel periodocompreso tra le ore 22 del giorno prefestivo ele ore 6 del giorno festivo e dalle ore 22 delgiorno festivo alle ore 6 del giorno successivo.I dipendenti che si trovino in particolari si-tuazioni previste dalle leggi n. 1204/71, n.903/77, n. 104/92 e dal DLGS n. 151/2001possono, a richiesta, essere esclusi dalla effet-tuazione di turni notturni. Hanno diritto anon essere utilizzate le lavoratrici dall’iniziodello stato di gravidanza e nel periodo di al-lattamento fino a un anno.3. L’orario di lavoro degli assistenti tecnici è

articolato nel seguente modo:a) assistenza tecnica alle esercitazioni didatti-che per almeno 24 ore in compresenza deldocente;b) le restanti 12 ore per la manutenzione eriparazione delle attrezzature tecnico-scien-tifiche del laboratorio o dei laboratori cuisono addetti, nonché per la preparazione delmateriale di esercitazione.Nei periodi di sospensione dell’attività didat-

tica gli assistenti tecnici saranno utilizzati in at-tività di manutenzione del materialetecnico-scientifico-informatico dei laboratori,officine, reparti di lavorazione o uffici di lorocompetenza.

Articolo 54 – Ritardi, recuperi e riposicompensativi

1. Il ritardo sull’orario di ingresso al lavorocomporta l’obbligo del recupero entro l’ultimogiorno del mese successivo a quello in cui si èverificato il ritardo.

2. In caso di mancato recupero, attribuibilead inadempienza del dipendente, si opera laproporzionale decurtazione della retribuzione

46scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VPersonale AtaArticoli: 53/54

cumulando le frazioni di ritardo fino a un’oradi lavoro o frazione non inferiori alla mezza ora.

3. In quanto autorizzate, le prestazioni ecce-denti l’orario di servizio sono retribuite.

4. Se il dipendente, per esigenze di servizio eprevie disposizioni impartite, presta attività oltrel’orario ordinario giornaliero, può richiedere, inluogo della retribuzione, il recupero di tali oreanche in forma di corrispondenti ore e/o giornidi riposo compensativo, compatibilmente conle esigenze organizzative dell’istituzione scola-stica o educativa. Le giornate di riposo a tale ti-tolo maturate potranno essere cumulate eusufruite nei periodi estivi o di sospensione delleattività didattiche, sempre con prioritario ri-guardo alla funzionalità e alla operatività del-l’istituzione scolastica.

5. Le predette giornate di riposo non pos-sono essere cumulate oltre l’anno scolastico diriferimento, e devono essere usufruite entro enon oltre i tre mesi successivi all’anno scolasticonel quale si sono maturate, sempre compatibil-mente con le esigenze di funzionalità dell’istitu-zione scolastica. In mancanza di recupero dellepredette ore, per motivate esigenze di servizio ocomprovati impedimenti del dipendente, lestesse devono comunque essere retribuite.

6. L’istituzione scolastica fornirà mensil-mente a ciascun dipendente un quadro riepilo-gativo del proprio profilo orario, contenente glieventuali ritardi da recuperare o gli eventualicrediti orari acquisiti.

Articolo 55 – Riduzione dell’orario dilavoro a 35 ore settimanali

1. Il personale destinatario della riduzioned’orario a 35 ore settimanali è quello adibito a re-gimi di orario articolati su più turni o coinvoltoin sistemi d’orario comportanti significative oscil-lazioni degli orari individuali, rispetto all’orarioordinario, finalizzati all’ampliamento dei serviziall’utenza e/o comprendenti particolari gravositànelle seguenti istituzioni scolastiche:

– Istituzioni scolastiche educative;– Istituti con annesse aziende agrarie;– Scuole strutturate con orario di serviziogiornaliero superiore alle dieci ore per al-meno 3 giorni a settimana.

2. Sarà definito a livello di singola istituzionescolastica il numero, la tipologia e quant’altronecessario a individuare il personale che potràusufruire della predetta riduzione in base ai cri-teri di cui al comma 1.

Articolo 56 – Indennità di direzione esostituzione del DSGA

1. Ai DSGA delle scuole di ogni ordine e gradoe delle istituzioni educative è corrisposta un’in-dennità di direzione come nella misura previstadalla Tabella 9*. La stessa indennità è corrispo-sta, a carico del fondo di cui all’art. 88, comma2, lettera i), al personale che, in base alla nor-mativa vigente, sostituisce la predetta figura pro-fessionale o ne svolge le funzioni.

2. Ai sensi dell’art. 4, comma 2 del CCNQ del29 luglio 1999, a decorrere dal 1/1/2006 l’in-dennità di direzione, di cui al comma 1, nellamisura base indicata alla Tabella 9*, è inclusanel calcolo della quota utile ai fini del tratta-mento di fine rapporto (TFR), in aggiunta allevoci retributive già previste dal comma 1 del-l’art. 4 del CCNQ del 29 luglio 1999.

3. A decorrere dal 31/12/2007, al fine di ga-rantire la copertura dei futuri oneri derivantidall’incremento dei destinatari della disciplinadel trattamento di fine rapporto, è posto an-nualmente a carico delle disponibilità comples-sive del fondo dell’istituzione scolastica di cuiall’art. 84, comma 1, un importo pari al 6,91%del valore dell’indennità di direzione nella mi-sura base effettivamente corrisposta in ciascunanno. Conseguentemente, il fondo è annual-mente decurtato dell’ammontare occorrente perla copertura dei maggiori oneri per il personaleche progressivamente sarà soggetto alla predettadisciplina.

4. Il direttore dei servizi generali ed ammi-nistrativi è sostituito, nei casi di assenza, dal co-ordinatore amministrativo che, a sua volta, èsostituito secondo le vigenti disposizioni in ma-teria di supplenze. Fino alla concreta e completaattivazione del profilo del coordinatore ammini-strativo, il DSGA è sostituito dall’assistente am-ministrativo con incarico conferito ai sensidell’art. 47.

5. In caso di assenza del DGSA dall’inizio

47tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO V

Personale AtaArticoli: 55/56

dell’anno scolastico, su posto vacante e dispo-nibile, il relativo incarico a tempo determinatoverrà conferito sulla base delle graduatorie per-manenti.

*La tabella 9 è stata modificata dalla sequenzacontrattuale Ata del 25/7/08.

Articolo 57 – Collaborazioni plurime peril personale ATA

1. Il personale ATA può prestare la propria col-laborazione ad altra scuola per realizzare specificheattività che richiedano particolari competenzeprofessionali non presenti in quella scuola.

Tale collaborazione non comporta esoneri,anche parziali, nella scuola di servizio ed è auto-rizzata dal dirigente scolastico sentito il direttoredei servizi generali ed amministrativi.

Articolo 58 – Rapporto di lavoro a tempoparziale (*)

1. Per il personale di cui al precedente art.44, nelle scuole di ogni ordine e grado e delleistituzioni educative possono essere costituitirapporti di lavoro a tempo parziale mediante as-sunzione o trasformazione di rapporti a tempopieno su richiesta dei dipendenti, nei limiti mas-simi del 25% della dotazione organica provin-ciale delle aree di personale a tempo pieno, conesclusione della qualifica di DSGA e, comunque,entro i limiti di spesa massima annua previstiper la dotazione organica medesima.

2. Per il reclutamento del personale a tempoparziale si applica la normativa vigente in mate-ria per il personale a tempo pieno.

3. Con ordinanza del MPI, previa intesa coni Ministri dell’Economia e della Funzione Pub-blica, sono determinati, i criteri e le modalitàper la costituzione dei rapporti di lavoro di cuial comma 1; in particolare, con la stessa ordi-nanza sono definite le quote percentuali delledotazioni organiche provinciali, per ciascunprofilo professionale, da riservare a rapporti atempo parziale, fermo restando il limite mas-simo del 25%, in relazione alle eventuali situa-zioni di soprannumero accertate.

4. I criteri e le modalità di cui al comma 3,

nonché la durata minima delle prestazioni lavo-rative, sono preventivamente comunicate dalMPI alle organizzazioni sindacali di cui all’art. 7, comma 1, punto 1/b, e verificate in un appo-sito incontro.

5. Il dipendente a tempo parziale copre unafrazione di posto di organico corrispondente alladurata della prestazione lavorativa che non puòessere inferiore al 50% di quella a tempo pieno.In ogni caso, la somma delle frazioni di posto atempo parziale non può superare il numerocomplessivo dei posti di organico a tempo pienotrasformati in tempo parziale.

6. Il rapporto di lavoro a tempo parziale deverisultare da contratto scritto e deve contenerel’indicazione della durata della prestazione lavo-rativa di cui al successivo comma 7. La do-manda va presentata al dirigente scolastico entroi termini specificati dalla relativa OM.

7. Il tempo parziale può essere realizzato:a) con articolazione della prestazione di ser-vizio ridotta in tutti i giorni lavorativi(tempo parziale orizzontale);b) con articolazione della prestazione su al-cuni giorni della settimana, del mese, o di de-terminati periodi dell’anno (tempo parzialeverticale), in misura tale da rispettare lamedia della durata del lavoro settimanaleprevista per il tempo parziale nell’arco tem-porale preso in considerazione (settimana,mese o anno);c) con articolazione della prestazione risultantedalla combinazione delle due modalità indi-cate alle lettere a e b (tempo parziale misto),come previsto dal DLGS 25/02/2000, n. 61.8. Il personale con rapporto di lavoro a tempo

parziale è escluso dalle attività aggiuntive aventicarattere continuativo, né può fruire di beneficiche comunque comportino riduzioni dell’orariodi lavoro, salvo quelle previste dalla legge.

Nell’applicazione degli altri istituti normativiprevisti dal presente contratto, tenendo contodella ridotta durata della prestazione e della pecu-liarità del suo svolgimento, si applicano, inquanto compatibili, le disposizioni di legge e con-trattuali dettate per il rapporto a tempo pieno.

9. Al personale interessato è consentito, pre-via autorizzazione del dirigente scolastico, l’eser-cizio di altre prestazioni di lavoro che nonarrechino pregiudizio alle esigenze di servizio e

48scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VPersonale AtaArticoli: 57/58

non siano incompatibili con le attività d’istitutodella stessa Amministrazione. L’assunzione dialtro lavoro, o la variazione della seconda attivitàda parte del dipendente con rapporto di lavoroa tempo parziale, deve essere comunicata al di-rigente scolastico entro 15 giorni.

10. Il trattamento economico, anche accesso-rio, del personale con rapporto di lavoro atempo parziale è proporzionale alla prestazionelavorativa, con riferimento a tutte le compe-tenze fisse e periodiche, ivi compresa l’indennitàintegrativa speciale e l’eventuale retribuzione in-dividuale di anzianità, spettanti al personale conrapporto a tempo pieno appartenente alla stessaqualifica e profilo professionale.

11. I dipendenti a tempo parziale orizzontalehanno diritto a un numero di giorni di ferie e difestività soppresse pari a quello dei lavoratori atempo pieno. I lavoratori a tempo parziale verti-cale hanno diritto a un numero di giorni propor-zionato alle giornate di lavoro prestate nell’anno.Il relativo trattamento economico è commisuratoalla durata della prestazione lavorativa.

12. Il trattamento previdenziale e di fine rap-porto è disciplinato dalle disposizioni contenutenell’art. 9 del DLGS n. 61/2000.

13. Per la trasformazione del rapporto di la-voro a tempo pieno in rapporto a tempo par-ziale e viceversa si applicano, nei limiti previstidal presente articolo, le disposizioni di cui al-l’art. 39, comma 13.

(*) La legge 183/2010 rende possibile la revocaunilaterale del contratto part-time. La legge133/2008 aveva già stabilito la piena discrezio-nalità nella concessione del part-time.

Articolo 59 – Contratto a tempo determinatoper il personale in servizio

1. Il personale ATA può accettare, nell’ambitodel comparto scuola, contratti a tempo deter-minato di durata non inferiore ad un anno,mantenendo senza assegni, complessivamenteper tre anni, la titolarità della sede.

2. L’accettazione dell’incarico comporta l’ap-plicazione della relativa disciplina prevista dalpresente CCNL per il personale assunto a tempodeterminato, fatti salvi i diritti sindacali.

Articolo 60 – Rapporto di lavoro a tempodeterminato

1. Al personale di cui al presente articolo, siapplicano le disposizioni di cui ai commi 2, 3e 4 dell’art. 40. Anche il personale ATA, ove nericorrano le condizioni, ha diritto al completa-mento dell’orario.

2. Le domeniche e le festività infrasettima-nali ricadenti nel periodo di durata del rapportomedesimo, sono retribuite e da computarsinell’anzianità di servizio. Nell’ipotesi che il di-pendente completi tutto l’orario settimanale or-dinario, ha ugualmente diritto al pagamentodella domenica ai sensi dell’art. 2109, comma1, del codice civile.

3. Il rapporto di lavoro a tempo determinatopuò trasformarsi in rapporto di lavoro a tempoindeterminato per effetto di specifiche disposi-zioni normative.

Articolo 61 – Restituzione alla qualifica diprovenienza

1. Il personale appartenente ad una qualificaATA può, a domanda, essere restituito alla quali-fica ATA di provenienza con effetto dall’annoscolastico successivo alla data del provvedi-mento di restituzione. Il provvedimento è di-sposto dal Direttore regionale scolastico dellasede di titolarità.

2. Il personale restituito alla qualifica di pro-venienza assume in essa il trattamento giuridicoed economico che gli sarebbe spettato in caso dipermanenza nella qualifica stessa.

Articolo 62 – Sequenza contrattuale

1. Le Parti convengono che la materia di cuial presente Capo possa essere rivista in una suc-cessiva sequenza contrattuale da attivarsi entro30 giorni dalla firma definitiva del presenteCCNL.

2. Per le finalità di cui al comma 3, sono de-stinate alla sequenza contrattuale le seguenti ri-sorse finanziarie:

a) a decorrere dal 31/12/2007, le risorse de-rivanti dal contenimento della spesa del per-

49tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO V

Personale AtaArticoli: 59/60/61/62

sonale ATA, pari a 34 milioni di euro al lordodegli oneri riflessi;b) a decorrere dal 31/12/2007, le risorse cor-rispondenti allo 0,39% della massa salarialeal 31/12/2005 che saranno stanziate dallaLegge finanziaria 2008 in base al ProtocolloGoverno-OO.SS. del 29 maggio 2007;c) quota parte delle risorse di cui all’art. 47,comma 1 lett. b), attualmente finalizzate alfinanziamento dei incarichi specifici del per-sonale ATA.3. La sequenza contrattuale di cui al comma

1, avrà ad oggetto le seguenti finalità:a) la rivalutazione del valore unitario delle po-sizione economiche per la valorizzazione delpersonale ATA di cui agli artt. 49 e 50, nonchél’estensione della platea dei beneficiari;b) assegnazione di nuove posizioni economi-che nell’Area B finalizzate all’individuazionedi attività lavorative complesse, caratterizzatada autonomia operativa, attraverso le proce-dure selettive di cui all’art. 48;c) il riesame delle modalità di applicazionedell’art. 55.4. Nella medesima sequenza contrattuale, sa-

ranno affrontate le modifiche della declaratoriadei profili professionali, nonché le eventualimodifiche degli artt. 56 e 89 del presente CCNL.In quella sede verrà definito il raccordo tra i ti-toli di studio attualmente richiesti e quelli sta-biliti dalla tabella B del presente CCNL.

CAPO VI – LA FORMAZIONE

Articolo 63 – Formazione in servizio

1. La formazione costituisce una leva strate-gica fondamentale per lo sviluppo professionaledel personale, per il necessario sostegno agliobiettivi di cambiamento, per un’efficace poli-tica di sviluppo delle risorse umane. L’Ammini-strazione è tenuta a fornire strumenti, risorse eopportunità che garantiscano la formazione inservizio. La formazione si realizza anche attra-verso strumenti che consentono l’accesso a per-corsi universitari, per favorire l’arricchimento ela mobilità professionale mediante percorsibrevi finalizzati ad integrare il piano di studi condiscipline coerenti con le nuove classi di con-

corso e con profili considerati necessari secondole norme vigenti.

Conformemente all’Intesa sottoscritta il 27giugno 2007 tra il Ministro per le riforme e leinnovazioni nella pubblica amministrazione e leConfederazioni sindacali, verrà promossa, conparticolare riferimento ai processi d’innova-zione, mediante contrattazione, una formazionedei docenti in servizio organica e collegata adun impegno di prestazione professionale checontribuisca all’accrescimento delle competenzerichieste dal ruolo.

2. Per garantire le attività formative di cui alpresente articolo l’Amministrazione utilizzatutte le risorse disponibili, nonché le risorse alloscopo previste da specifiche norme di legge o danorme comunitarie. Le somme destinate allaformazione e non spese nell’esercizio finanziariodi riferimento sono vincolate al riutilizzo nel-l’esercizio successivo con la stessa destinazione.In via prioritaria si dovranno assicurare alle isti-tuzioni scolastiche opportuni finanziamenti perla partecipazione del personale in servizio ad ini-ziative di formazione deliberate dal collegio deidocenti o programmate dal DSGA, sentito il per-sonale ATA, necessarie per una qualificata rispo-sta alle esigenze derivanti dal piano dell’offertaformativa.

Articolo 64 – Fruizione del diritto allaformazione

1. La partecipazione ad attività di formazionee di aggiornamento costituisce un diritto per ilpersonale in quanto funzionale alla piena realizza-zione e allo sviluppo delle proprie professionalità.

2. Le iniziative formative, ordinariamente, sisvolgono fuori dell’orario di insegnamento.

3. Il personale che partecipa ai corsi di for-mazione organizzati dall’amministrazione a li-vello centrale o periferico o dalle istituzioniscolastiche è considerato in servizio a tutti glieffetti. Qualora i corsi si svolgano fuori sede, lapartecipazione ad essi comporta il rimborsodelle spese di viaggio.

4. Il personale amministrativo, tecnico e au-siliario, può partecipare, previa autorizzazionedel capo d’istituto, in relazione alle esigenze difunzionamento del servizio, ad iniziative o di

50scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VILa formazioneArticoli: 63/64

aggiornamento organizzate dall’amministra-zione o svolte dall’Università o da enti accredi-tati. La partecipazione alle iniziative diaggiornamento avviene nel limite delle ore ne-cessarie alla realizzazione del processo formativo,da utilizzare prioritariamente in relazione all’at-tuazione dei profili professionali. In quest’ul-timo caso il numero di ore può essereaumentato secondo le esigenze, tenendo contoanche del tempo necessario per raggiungere lasede dell’attività di formazione.

5. Gli insegnanti hanno diritto alla fruizionedi cinque giorni nel corso dell’anno scolasticoper la partecipazione a iniziative di formazionecon l’esonero dal servizio e con sostituzione aisensi della normativa sulle supplenze brevi vi-gente nei diversi gradi scolastici. Con le mede-sime modalità, e nel medesimo limite di 5giorni, hanno diritto a partecipare ad attivitàmusicali ed artistiche, a titolo di formazione, gliinsegnanti di strumento musicale e di materieartistiche.

6. Il dirigente scolastico assicura, nelle formee in misura compatibile con la qualità del servi-zio, un’articolazione flessibile dell’orario di la-voro per consentire la partecipazione a iniziativedi formazione anche in aggiunta a quanto stabi-lito dal precedente comma 5.

7. Le stesse opportunità, fruizione dei cin-que giorni e/o adattamento dell’orario di la-voro, devono essere offerte al personale docenteche partecipa in qualità di formatore, esperto eanimatore ad iniziative di formazione. Le pre-dette opportunità di fruizione di cinque giorniper la partecipazione ad iniziative di forma-zione come docente o come discente non sonocumulabili. Il completamento della laurea el’iscrizione a corsi di laurea per gli insegnantidiplomati in servizio hanno un carattere dipriorità.

8. La formazione dei docenti si realizza anchemediante l’accesso a percorsi universitari brevi fi-nalizzati all’integrazione dei piani di studio incoerenza con esigenze derivanti dalle modifichedelle classi di concorso e degli ambiti disciplinari.

9. Il Ministero ricercherà tutte le utili con-vergenze con gli interlocutori istituzionali e leUniversità Italiane per favorire l’accesso al per-sonale interessato, ivi compreso il riconosci-mento dei crediti formativi.

10. I criteri per la fruizione dei permessi peril diritto allo studio, sono definiti nell’ambitodella contrattazione decentrata presso gli ufficiscolastici regionali.

11. All’interno delle singole scuole, per ilpersonale in servizio, iscritto ai corsi di laurea, acorsi di perfezionamento o a scuole di specializ-zazione, con particolare riferimento ai corsi utilialla mobilità professionale, alla riconversione eal reimpiego, il dirigente scolastico, nei limiti dicompatibilità con la qualità del servizio, garan-tisce che siano previste modalità specifiche diarticolazione dell’orario di lavoro.

12. Per garantire efficacia nei processi di cre-scita professionale e personalizzare i percorsi for-mativi saranno favorite le iniziative che fannoricorso alla formazione a distanza, all’apprendi-mento in rete e all’autoaggiornamento, con laprevisione anche di particolari forme di attesta-zione e di verifica delle competenze.

13. A livello di singola scuola il dirigente sco-lastico fornisce un’informazione preventivasull’attuazione dei criteri di fruizione dei per-messi per l’aggiornamento.

Articolo 65 – Livelli di attività

1. Alle istituzioni scolastiche singole, in reteo consorziate, compete la programmazione delleiniziative di formazione, riferite anche ai conte-nuti disciplinari dell’insegnamento, funzionalial POF, individuate sia direttamente sia all’in-terno dell’offerta disponibile sul territorio,ferma restando la possibilità dell’autoaggiorna-mento.

2. L’amministrazione scolastica regionale ga-rantisce, su richiesta delle istituzioni scolastiche,servizi professionali di supporto alla progettualitàdelle scuole, azioni perequative e interventi legatia specificità territoriali e tipologie professionali.

3. All’amministrazione centrale competonogli interventi di interesse generale, soprattuttoquelli che si rendono necessari per le innova-zioni, sia di ordinamento sia curriculari, perl’anno di formazione, per i processi di mobilitàe di riqualificazione e riconversione professio-nale, per la formazione finalizzata all’attuazionedi specifici istituti contrattuali, nonché il coor-dinamento complessivo degli interventi.

51tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO VI

La formazioneArticoli: 64/65

Articolo 66 – Il piano annuale delleistituzioni scolastiche

1. In ogni istituzione scolastica ed educativail Piano annuale delle attività di aggiornamentoe formazione destinate ai docenti è deliberatodal Collegio dei docenti coerentemente con gliobiettivi e i tempi del POF, considerando ancheesigenze ed opzioni individuali. Analogamenteil DSGA predispone il piano di formazione per ilpersonale ATA.

Il Piano complessivo si può avvalere delle of-ferte di formazione promosse dall’amministra-zione centrale e periferica e/o da soggettipubblici e privati qualificati o accreditati. IlPiano si articola in iniziative:

– promosse prioritariamente dall’Ammini-strazione;– progettate dalla scuola autonomamente oconsorziata in rete, anche in collaborazionecon l’Università (anche in regime di conven-zione), con le associazioni professionali qua-lificate, con gli Istituti di Ricerca e con gliEnti accreditati.

Articolo 67 – I soggetti che offronoformazione

1. Le parti confermano il principio dell’accre-ditamento degli enti e delle agenzie per la forma-zione del personale della scuola e delle istituzionieducative e del riconoscimento da parte dell’am-ministrazione delle iniziative di formazione.

2. Sono considerati soggetti qualificati per laformazione del personale della scuola le mede-sime istituzioni scolastiche, le università, i con-sorzi universitari, interuniversitari e gli istitutipubblici di ricerca, ivi compresa l’Agenzia di cuiall’art. 1, co 610, della L. n. 296/2006. Il MPI puòriconoscere come soggetti qualificati associazioniprofessionali sulla base della vigente normativa.

3. Il Ministero, sulla base dei criteri sottoin-dicati e sentite le OO.SS., definisce le procedureda seguire per l’accreditamento di soggetti – isoggetti qualificati di cui al precedente commasono di per sé accreditati – per la realizzazionedi progetti di interesse generale. I criteri di rife-rimento sono:

– la missione dell’ente o dell’agenzia tenendo

conto delle finalità contenute nello statuto;– l’attività svolta per lo sviluppo professio-nale del personale della scuola;– l’esperienza accumulata nel campo dellaformazione;– le capacità logistiche e la stabilità econo-mica e finanziaria;– l’attività di ricerca condotta e le iniziativedi innovazione metodologica condotte nelsettore specifico;– il livello di professionalizzazione raggiunto,anche con riferimento a specifiche certifica-zioni e accreditamenti già avuti e alla diffe-renza funzionale di compiti e di competenze;– la padronanza di approcci innovativi, anchein relazione al monitoraggio e alla valutazionedi impatto delle azioni di formazione;– il ricorso alle tecnologie dell’informazionee della comunicazione;– la documentata conoscenza della natura edelle caratteristiche dei processi di sviluppoprofessionale del personale della scuola;– la specifica competenza di campo in rela-zione alle aree progettuali di lavoro;– la disponibilità a consentire il monitorag-gio, l’ispezione e la valutazione delle singoleazioni di formazione.4. I soggetti qualificati di cui al comma 2 e i

soggetti accreditati di cui al comma 3 possonoaccedere alle risorse destinate a progetti di inte-resse generale promossi dall’amministrazione.

5. Possono proporsi anche le istituzioni sco-lastiche, singole o in rete e/o in consorzio, sullabase di specifiche competenze e di adeguate in-frastrutture.

6. La contrattazione decentrata regionale in-dividua i criteri con cui i soggetti che offronoformazione partecipano ai progetti definiti a li-vello territoriale.

7. I soggetti qualificati, accreditati o propo-nenti corsi riconosciuti sono tenuti a fornire alsistema informativo, l’informazione, secondomoduli standard che saranno definiti, relativaalle iniziative proposte al personale della scuola.

Articolo 68 – Formazione in ingresso

1. Per i docenti a tempo indeterminato dinuova assunzione l’anno di formazione trova

52scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VILa formazioneArticoli: 66/67/68

realizzazione attraverso specifici progetti conte-stualizzati, anche con la collaborazione di retie/o consorzi di scuole.

2. L’impostazione delle attività tiene contodell’esigenza di personalizzare i percorsi, di ar-monizzare la formazione sul lavoro – con il so-stegno di tutor appositamente formati – el’approfondimento teorico assicurando adeguatecondizioni di accoglienza.

3. Nel corso dell’anno di formazione sonocreate particolari opportunità opzionali per ilmiglioramento delle competenze tecnologichee della conoscenza di lingue straniere, anchenella prospettiva dell’acquisizione di certifica-zioni internazionalmente riconosciute.

Articolo 69 – Formazione per il personaledelle scuole in aree a rischio o a forteprocesso immigratorio o frequentate danomadi

1. Per le scuole collocate nelle aree a rischiol’amministrazione promuove e sostiene inizia-tive di formazione in relazione agli obiettivi diprevenire la dispersione scolastica, di svilupparela cultura della legalità, nonché di aumentare si-gnificativamente i livelli di successo scolastico,utilizzando metodi e tecniche di elevata effica-cia, di formazione e di sostegno professionalefacendo ricorso anche alle tecnologie dell’infor-mazione e della comunicazione.

2. Partecipano alle attività di formazione, inrelazione ai progetti delle scuole coinvolte, gliinsegnanti e il personale ATA. I corsi sono orga-nizzati dalle scuole, singole o in rete, e si avval-gono della collaborazione di soggetti qualificatio accreditati, nonché della cooperazione di isti-tuzioni ed enti presenti sul territorio.

3. Per gli insegnanti delle scuole collocatenelle aree a forte processo immigratorio, te-nendo conto delle esperienze già realizzate l’am-ministrazione promuove l’organizzazione diseguenti attività formative:

– pronto intervento linguistico,– corsi specifici sull’insegnamento della lin-gua italiana ad alunni ed adulti, di lingua na-tiva diversa dall’italiano,– approfondimento delle tematiche dell’edu-cazione interculturale,

– produzione e diffusione di materiali didattici.4. A seguito di specifiche intese i corsi per

l’insegnamento della lingua italiana ad allievi edadulti, di lingua nativa diversa dall’italiano, pos-sono anche essere offerti dalle Università comecorsi di perfezionamento. Per la predisposizionedi materiali per il pronto intervento linguisticoe per la messa a disposizione di risorse didattichesi fa ricorso alle tecnologie della comunicazionee dell’informazione.

5. Per l’impostazione e l’organizzazionedelle attività le scuole e l’amministrazione siavvalgono della collaborazione di soggetti qua-lificati e/o accreditati, cooperano con le inizia-tive già realizzate o in corso da parte degli entilocali, delle associazioni espressione delle co-munità di immigrati, delle organizzazioni nongovernative e delle associazioni di volontariatoriconosciute.

Articolo 70 – Formazione degli insegnantiche operano in ambienti di apprendimentoparticolari

1. Gli obiettivi delle iniziative di formazionefinalizzata sono l’acquisizione e lo sviluppo dispecifiche competenze per insegnanti che ope-rano nei centri territoriali permanenti, nei corsiserali delle scuola secondaria superiore, nelle se-zioni presso gli ospedali e gli istituti penitenziarie l’attivazione delle condizioni per il pieno svi-luppo delle politiche di formazione perma-nente. L’Amministrazione garantisce chespecifiche iniziative siano rivolte ai docenti cheoperano o che intendano operare in tali settori.

2. I corsi mirano a diffondere la conoscenzadei diversi contesti e processi di apprendimento,ad accrescere la familiarità con le metodologieattive di insegnamento, a sviluppare la padro-nanza delle strategie formative (modularità, ri-conoscimento dei crediti formativi eprofessionali, percorsi individuali di apprendi-mento, certificazione delle competenze).

3. In questa prospettiva il campo di azionepotrà ampliarsi in relazione anche all’evoluzionedei processi di rinnovamento nel settore della for-mazione integrata e dei modelli di cooperazionetra l’istruzione e la formazione professionale.

4. Per il settore delle scuole negli ospedali e

53tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO VI

La formazioneArticoli: 69/70

negli istituti di prevenzione e pena il MPI rea-lizza le necessarie intese, con i Ministeri dellaSalute e di Giustizia, per la programmazione,l’organizzazione e la finalizzazione delle attività.

Articolo 71 – Commissione bilaterale perla formazione

1. Le Parti convengono che, entro 60 gg.dalla sottoscrizione definitiva del presente CCNL,sia istituita una Commissione, tra il MPI e leOO.SS. firmatarie, che persegua l’obiettivo diprogrammare e realizzare qualificate e certificateiniziative di formazione nazionale per il perso-nale del comparto.

2. La costituzione della predetta Commis-sione non potrà comportare alcun onere ag-giuntivo e la partecipazione alla stessa sarà atitolo gratuito per tutti i componenti.

CAPO VII – TUTELA DELLA SALUTENELL’AMBIENTE DI LAVORO (*)

Articolo 72 – Finalità

1. Al fine di assicurare compiuta attuazionea forme di partecipazione e di collaborazione deisoggetti interessati al sistema di prevenzione edi sicurezza dell’ambiente di lavoro, previste dalDLGS 626/94 come modificato dal DLGS242/96, le parti convengono sulla necessità direalizzare l’intero sistema di prevenzione all’in-terno delle istituzioni scolastiche sulla base deicriteri e delle modalità previste dai successivi ar-ticoli del presente capo, in coerenza con lenorme legislative di riferimento e con quantostabilito dal contratto collettivo nazionale qua-dro del 10 luglio 1996 in materia di rappresen-tanti dei lavoratori per la sicurezza nel compartopubblico.

Articolo 73 – Il rappresentante deilavoratori per la sicurezza

1. Il rappresentante dei lavoratori per la si-curezza, in tutte le unità scolastiche previste dal

DM n. 382/98, è eletto nei modi previsti dal suc-citato Accordo quadro 10/7/1996 e dall’art. 58del CCNI 31/08/99. Qualora non possa essereindividuato, la RSU designa altro soggetto dispo-nibile tra i lavoratori della scuola. Ove successiviAccordi quadro modificassero in tutto o in partela normativa contrattuale anzidetta, questadovrà ritenersi recepita previo confronto con leOS.SS del comparto scuola.

2. Con riferimento alle attribuzioni del rap-presentante dei lavoratori per la sicurezza, la cuidisciplina è contenuta negli artt. 18 e 19 delDLGS 626/94, le parti a solo titolo esemplifica-tivo concordano sulle seguenti indicazioni:

a) il rappresentante dei lavoratori per la sicu-rezza ha diritto di accesso ai luoghi di lavoronel rispetto dei limiti previsti dalla legge; eglisegnala preventivamente al dirigente scola-stico le visite che intende effettuare negli am-bienti di lavoro; tali visite possono svolgersicongiuntamente con il responsabile del servi-zio di prevenzione o un addetto da questi in-caricato;b) laddove il DLGS 626/94 prevede l’obbligoda parte del dirigente scolastico di consultareil rappresentante dei lavoratori per la sicu-rezza, la consultazione si deve svolgere inmodo da garantire la sua effettività e tempe-stività; pertanto il dirigente scolastico con-sulta il rappresentante dei lavoratori per lasicurezza su tutti quegli eventi per i quali ladisciplina legislativa prevede un interventoconsultivo del rappresentante dei lavoratoriper la sicurezza; in occasione della consulta-zione il rappresentante dei lavoratori per lasicurezza ha facoltà di formulare proposte eopinioni sulle tematiche oggetto di consul-tazione; la consultazione deve essere verba-lizzata e nel verbale, depositato agli atti,devono essere riportate le osservazioni e leproposte del rappresentante dei lavoratoriper la sicurezza. Inoltre il rappresentante deilavoratori per la sicurezza è consultato sulladesignazione del responsabile e degli addettidel servizio di prevenzione, sul piano di valu-tazione dei rischi, programmazione, realizza-zione e verifica della prevenzionenell’istituzione scolastica; è altresì consultatoin merito all’organizzazione della formazionedi cui all’art. 22, comma 5 del DLGS 626/94.

54scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VIITutela della salute nell’ambiente di lavoroArticoli: 71/72/73

Gli esiti delle attività di consultazione di cuisopra sono riportati in apposito verbale sot-toscritto dal rappresentante dei lavoratori perla sicurezza;c) il rappresentante dei lavoratori per la sicu-rezza ha diritto di ricevere le informazioni ela documentazione relativa alla valutazionedei rischi e alle misure di prevenzione, non-ché quelle inerenti le sostanze e i preparatipericolosi, le macchine, gli impianti, l’orga-nizzazione del lavoro e gli ambienti di lavoro,la certificazione relativa all’idoneità degli edi-fici, agli infortuni e alle malattie professio-nali; riceve inoltre informazioni provenientidai servizi di vigilanza;d) il dirigente scolastico su istanza del rap-presentante dei lavoratori per la sicurezza ètenuto a fornire tutte le informazioni e la do-cumentazione richiesta; il rappresentante deilavoratori per la sicurezza è tenuto a fare delleinformazioni e documentazione ricevute unuso strettamente connesso alla sua funzione;e) il rappresentante dei lavoratori per la sicu-rezza ha diritto alla formazione specifica pre-vista all’art. 19, comma 1, lett. G) del DLGSn. 626 citato e del relativo Accordo quadro.La formazione del rappresentante dei lavora-tori per la sicurezza deve prevedere un pro-gramma base di minimo 32 ore; i contenutidella formazione sono quelli previsti dalDLGS 626/94, e dal Decreto Ministro del La-voro del 16/1/1997; in sede di organismo pa-ritetico possono essere proposti percorsiformativi aggiuntivi in considerazione di par-ticolari esigenze;f ) il rappresentante dei lavoratori per la sicu-rezza non può subire pregiudizio alcuno acausa dello svolgimento della propria attività enei suoi confronti si applicano le tutele previstedalla legge per le rappresentanze sindacali;g) per l’espletamento dei compiti di cui al-l’art. 19 del DLGS 626/94, i rappresentantiper la sicurezza oltre ai permessi già previstiper le rappresentanze sindacali, utilizzano ap-positi permessi retribuiti orari pari a 40 oreannue per ogni rappresentante; per l’espleta-mento e gli adempimenti previsti dai puntib), c), d), g), i), ed l) dell’art. 19 del DLGS626/94, il predetto monte-ore e l’attivitàsono considerati tempo di lavoro.

Articolo 74 – Organismi paritetici territoriali

1. Alle delegazioni trattanti a livello scola-stico regionale, sono affidati i compiti e i ruolidell’organismo paritetico di cui all’art. 20 delDLGS 626/94.

2. Tale organismo ha compiti di orienta-mento e promozione delle iniziative formative einformative nei confronti dei prestatori d’operasubordinati, degli altri soggetti ad essi equiparatie dei loro rappresentanti, di orientamento deglistandard di qualità di tutto il processo forma-tivo, di raccordo con i soggetti istituzionali dilivello territoriale operanti in materia di salute esicurezza per favorire la realizzazione di dette fi-nalità. Inoltre, tali organismi assumono la fun-zione di prima istanza di riferimento in meritoa controversie sorte sull’applicazione dei dirittidi rappresentanza, informazione e formazione,previsti dalle norme vigenti legislative e contrat-tuali non escludendo la via giurisdizionale.

Articolo 75 – Osservatorio nazionaleparitetico della sicurezza

1. Al fine di stabilizzare i rapporti partecipa-tivi in materia di igiene e sicurezza l’Osservato-rio Nazionale Paritetico ha il compito dimonitorare lo stato di applicazione della nor-mativa, di coordinare l’azione dei comitati pari-tetici territoriali, di avanzare proposte agliorgani competenti in merito alla normativa ealle sue applicazioni, di fare da raccordo con isoggetti istituzionali a livello nazionale operantiin materia di salute e sicurezza.

Articolo 76 – Norme di rinvio

1. Per quanto non previsto dal presente caposi fa esplicito riferimento al DLGS 626/94, alDLGS 242/96, al DM 292/96, al DM 382/98, alCCNQ del 7 maggio 1996 e alla legislazione inmateria di igiene e sicurezza.

(*) Va ricordato che la normativa di riferimen-tnto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è stata ag-giornata e raccolta in un testo unico: il DLGS81/2008.

55tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO VII

Tutela della salute nell’ambiente di lavoroArticoli: 74/75/76

CAPO VIII – ASPETTIECONOMICO-RETRIBUTIVI GENERALI

Articolo 77 – Struttura della retribuzione

1. La struttura della retribuzione del perso-nale docente, educativo ed ATA appartenente alcomparto della Scuola si compone delle se-guenti voci:– trattamento fondamentale:

a) stipendio tabellare per posizioni stipen-diali;b) posizioni economiche orizzontali;c) eventuali assegni “ad personam”.

– trattamento accessorio:a) retribuzione professionale docenti;b) compenso per le funzioni strumentali delpersonale docente;c) compenso per le ore eccedenti e le attivitàaggiuntive;d) indennità di direzione dei DSGA;e) compenso individuale accessorio per ilpersonale ATA;f ) compenso per incarichi ed attività al per-sonale ATA;g) indennità e compensi retribuiti con ilfondo d’istituto;h) altre indennità previste dal presente con-tratto e/o da specifiche disposizioni di legge.2. Al personale, ove spettante, è corrisposto

l’assegno per il nucleo familiare ai sensi dellaLegge 13 maggio 1988, n. 153 e successive mo-dificazioni.

3. Le competenze di cui ai commi precedentiaventi carattere fisso e continuativo sono corrispo-ste congiuntamente in unica soluzione mensile.

Articolo 78 – Aumenti della retribuzione base

1. Gli stipendi tabellari previsti dall’art. 2,comma 2, del CCNL 7/12/2005 sono incremen-tati delle misure mensili lorde, per tredici men-silità, indicate nell’allegata Tabella 1, allescadenze ivi previste.

2. Per effetto degli incrementi indicati alcomma 1, i valori degli stipendi annui sono ri-determinati nelle misure ed alle decorrenze sta-bilite nella Tabella 2*.

3. Al personale educativo spetta il tratta-mento economico previsto per i docenti discuola dell’infanzia e primaria.

* La tabella 2 è stata modificata dalla se-quenza contrattuale del 8/4/08.

Articolo 79 – Progressione professionale (*)

1. Al personale scolastico è attribuito un trat-tamento economico differenziato per posizionistipendiali. Il passaggio tra una posizione stipen-diale e l’altra potrà essere acquisito al terminedei periodi previsti dall’allegata Tabella 2, sullabase dell’accertato utile assolvimento di tutti gliobblighi inerenti alla funzione. Il servizio si in-tende reso utilmente qualora il dipendente, nelperiodo di maturazione della posizione stipen-diale, non sia incorso in sanzioni disciplinari de-finitive implicanti la sospensione dal servizio; incaso contrario il passaggio alla posizione stipen-diale superiore potrà essere ritardato, per man-cata maturazione dei requisiti richiesti, nellefattispecie e per i periodi seguenti:

a) due anni di ritardo in caso di sospensionedal servizio per una durata superiore ad unmese per il personale docente e in caso di so-spensione del lavoro di durata superiore acinque giorni per il personale ATA;b) un anno di ritardo in caso di sanzione di-sciplinare di sospensione dal servizio e dallaretribuzione fino a un mese per il personaledocente e fino a cinque giorni per il perso-nale ATA.

(*) La legge 122/2010 ha bloccato le progres-sioni economiche fino al 2013. L’accordo del4/8/2011 ha allungato la permanenza nelle posi-zioni stipendiali (gradoni) riducendole.

Articolo 80 – Tredicesima mensilità

1. Al personale con rapporto di lavoro atempo indeterminato o a tempo determinatospetta una tredicesima mensilità corrisposta nelmese di dicembre di ogni anno.

2. L’importo della tredicesima mensilità èpari al trattamento fondamentale spettante alpersonale nel mese di dicembre, fatto salvo

56scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VIIIAspetti economico-retributivi generaliArticoli: 77/78/79/80

quanto previsto nei commi successivi.3. La tredicesima mensilità è corrisposta per

intero al personale in servizio continuativo dalprimo gennaio dello stesso anno.

4. Nel caso di servizio prestato per un pe-riodo inferiore all’anno o in caso di cessazionedel rapporto nel corso dell’anno, la tredicesimaè dovuta in ragione di un dodicesimo per ognimese di servizio prestato o frazione di mese su-periore a 15 giorni.

5. I ratei della tredicesima non spettano peri periodi trascorsi in aspettativa per motivi per-sonali o di famiglia o in altra condizione checomporti la sospensione o la privazione del trat-tamento economico e non sono dovuti al perso-nale cessato dal servizio per motivi disciplinari.

6. Per i periodi temporali che comportino lariduzione del trattamento economico, il rateodella tredicesima mensilità, relativo ai medesimiperiodi, è ridotto nella stessa proporzione dellariduzione del trattamento economico.

Articolo 81 – Effetti dei nuovi stipendi (*)

1. Gli incrementi stipendiali di cui all’art. 78hanno effetto integralmente sulla 13a mensilità,sui compensi per le attività aggiuntive, sulle oreeccedenti, sul trattamento ordinario di quie-scenza, normale e privilegiato, sull’indennità dibuonuscita, sull’equo indennizzo e sull’assegnoalimentare.

2. I benefici economici risultanti dall’applica-zione dell’art. 78 sono corrisposti integralmentealle scadenze e negli importi ivi previsti al perso-nale comunque cessato dal servizio, con diritto apensione nel periodo di vigenza contrattuale.Agli effetti dell’indennità di buonuscita e di li-cenziamento si considerano solo gli incrementimaturati alla data di cessazione dal servizio.

(*) La legge 122/2010 stabilisce il passaggio ditutti i dipendenti dal regime di buonuscita a TFRdecorrere dal 1.1.2011.

Articolo 82 – Compenso individualeaccessorio per il personale ATA

1. Al personale ATA delle scuole di ogni or-

dine e grado e delle istituzioni educative, è cor-risposto, con le decorrenze a fianco indicate, uncompenso individuale accessorio, nelle misuree con le modalità di seguito indicate, salvo re-stando l’eventuale residua sussistenza di com-pensi corrisposti ad personam.

2. Il compenso di cui al comma 1 è incre-mentato nelle misure ed alle scadenze indicatenell’allegata Tabella 3.

3. Ai sensi dell’art. 4, comma 2 del CCNQ del29 luglio 1999, a decorrere dal 1/1/2006 il Com-penso Incentivante Accessorio, di cui al comma1, è incluso nella base di calcolo utile ai fini deltrattamento di fine rapporto (TFR), in aggiuntaalle voci retributive già previste dal comma 1dell’art. 4 del CCNQ del 29 luglio 1999.

4. A decorrere dal 31/12/2007, al fine di ga-rantire la copertura dei futuri oneri derivantidall’incremento dei destinatari della disciplinadel trattamento di fine rapporto, è posto an-nualmente a carico delle disponibilità comples-sive del fondo dell’istituzione scolastica di cuiall’art. 84, comma 1, un importo pari al 6,91%del valore del Compenso Incentivante Accesso-rio effettivamente corrisposto in ciascun anno.Conseguentemente, il fondo è annualmente de-curtato dell’ammontare occorrente per la coper-tura dei maggiori oneri per il personale cheprogressivamente sarà soggetto alla predetta di-sciplina.

5. Il compenso di cui al comma 1, per il per-sonale a tempo determinato, è corrisposto se-condo le seguenti specificazioni:

a) dalla data di assunzione del servizio, perciascun anno scolastico, al personale ATA conrapporto di impiego a tempo determinato suposto vacante e disponibile per l’intera du-rata dell’anno scolastico;b) dalla data di assunzione del servizio, e perun massimo di dieci mesi per ciascun annoscolastico, al personale ATA con rapporto diimpiego a tempo determinato fino al terminedelle attività didattiche.6. Nei confronti del direttore dei servizi ge-

nerali ed amministrativi detto compenso vienecorrisposto nell’ambito delle indennità di dire-zione di cui all’art. 56.

7. Il compenso individuale accessorio in que-stione spetta in ragione di tante mensilità perquanti sono i mesi di servizio effettivamente pre-

57tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO VIII

Aspetti economico-retributivi generaliArticoli: 81/82

stato o situazioni di stato assimilate al servizio;8. Per i periodi di servizio o situazioni di

stato assimilate al servizio inferiori al mese dettocompenso è liquidato al personale in ragione di1/30 per ciascun giorno di servizio prestato o si-tuazioni di stato assimilate al servizio.

9. Nei casi di assenza per malattia si applical’art. 17, comma 8, lettera a).

10. Per i periodi di servizio prestati in posi-zioni di stato che comportino la riduzione dellostipendio il compenso medesimo è ridotto nellastessa misura.

11. Nei confronti del personale ATA con con-tratto part-time, il compenso in questione è li-quidato in rapporto all’orario risultante dalcontratto.

12. Il compenso di cui trattasi è assoggettatoalle ritenute previste per i compensi accessori.Alla sua liquidazione mensile provvedono le di-rezioni provinciali del tesoro (DPT).

13. A tutto il personale ATA a tempo determi-nato e indeterminato, a valere sulle risorse deri-vanti dalle economie realizzate nell’applicazioneprogressioni economiche di cui all’art. 7 del CCNL7/12/2005 (22 milioni di euro al lordo deglioneri riflessi per l’anno 2006) e dal contenimentodella spesa del personale ATA (96,3 milioni di euroal lordo degli oneri riflessi per l’anno 2007), ècorrisposta un compenso una-tantum pari a Euro344,65 in ragione del servizio prestato nel bien-nio contrattuale 2006/07.

Articolo 83 – Retribuzione professionaledocenti

1. La retribuzione professionale docenti dicui all’art. 81 del CCNL 24.07.2003 è incremen-tata nelle misure mensili lorde ed alle scadenzeindicate nella allegata Tabella 4.

2. Ai sensi dell’art. 4, comma 2 del CCNQ del29 luglio 1999, a decorrere dal 1/1/2006 la retri-buzione professionale docenti, di cui al comma 1,è inclusa nella base di calcolo utile ai fini del trat-tamento di fine rapporto (TFR), in aggiunta allevoci retributive già previste dal comma 1 dell’art.4 del CCNQ del 29 luglio 1999.

3. A decorrere dal 31/12/2007, al fine di ga-rantire la copertura dei futuri oneri derivantidall’incremento dei destinatari della disciplina del

trattamento di fine rapporto, è posto annual-mente a carico delle disponibilità complessive delfondo dell’istituzione scolastica di cui all’art. 84,comma 1, un importo pari al 6,91% del valoredella retribuzione professionale docenti effettiva-mente corrisposta in ciascun anno. Conseguente-mente, il fondo è annualmente decurtatodell’ammontare occorrente per la copertura deimaggiori oneri per il personale che progressiva-mente sarà soggetto alla predetta disciplina.

4. Al personale docente ed educativo, a valeresulla quota aggiuntiva per il solo anno 2005 dirisorse derivanti dalle mancata applicazionedelle funzioni tutoriali dei docenti (63,8 milionidi euro al lordo degli oneri riflessi), è corrispostauna una-tantum pari a Euro 51,46 complessivain ragione del servizio prestato da ciascun do-cente durante l’anno 2006.

Articolo 84 – Fondo dell’istituzionescolastica*

1. Le risorse destinate al finanziamento delfondo di istituto, già definite ai sensi dell’art. 5del CCNL 7.12.2005, sono incrementate, a de-correre dal 31/12/2007 ed a valere sull’anno2008, di un importo pari a Euro 2,36 mensilipro-capite per tredici mensilità per ogni unitàdi personale in servizio al 31.12.2005, corri-spondente allo 0,11% della massa salariale allapredetta data.

2. Gli incrementi previsti all’art. 5, comma 1,I e II alinea, del CCNL 7/12/05 ricevono nel pre-sente accordo una diversa finalizzazione, poichédestinate a coprire gli oneri derivanti dall’appli-cazione degli articoli 82 e 83 del presente CCNL,conseguentemente sono stornati in via defini-tiva dalle risorse complessive del fondo a decor-rere dall’anno 2006.

* SEQUENZA CONTRATTUALE DEL 8/4/08

Dichiarazione congiunta n. 2Le parti prendono atto della lettera del Mini-

stero della Pubblica Istruzione – Direzione ge-nerale per la politica finanziaria e per il bilancio,prot. n. 100 del 30/1/2008, con la quale sonocomunicate le risorse destinate alle competenzeaccessorie del personale, come risultanti dai datiseguenti (comprensivi degli oneri riflessi a carico

58scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VIIIAspetti economico-retributivi generaliArticoli: 83/84

dell’amministrazione):complessivi 1.333.547.044 di Euro, destinatialle competenze accessorie del personale delcomparto ed assegnate direttamente alle isti-tuzioni scolastiche;- di cui: 90.000.000 di Euro destinati aicompensi per le ore eccedenti per le attivitàdi avviamento alla pratica sportiva e alle oreeccedenti per la sostituzione dei docenti as-senti, per la parte residuale;- di cui: 120.850.914 di Euro destinati allefunzioni strumentali;- di cui: 95.514.526 di Euro destinati allafunzioni aggiuntive;- di cui: 53.195.060 di Euro destinati allearee a rischio;- di cui: 2.497.587 di Euro destinati al per-sonale comandato ex IRRE, MPI.Le predette risorse non ricomprendono gli

incrementi del fondo dell’istituzione scolasticadi cui all’art. 84, comma 1 del CCNL del29/11/2007 e all’art. 4 del presente CCNL (vedipag. 110 - Ndr).

Articolo 85 – Nuovi criteri di ripartizionedelle risorse per il finanziamento delfondo dell’istituzione scolastica(Testo così modificato dalla sequenza contrat-tuale del 8/4/08)*

1. A decorrere dal 31.12.2007, l’importocomplessivo delle risorse del fondo dell’isti-tuzione scolastica di cui all’art. 84 del pre-sente CCNL, sono ripartite, annualmente, trale singole istituzioni scolastiche ed educative,in relazione ai seguenti criteri:- 15 % in funzione del numero delle sedi dierogazione del servizio;- 68 % in funzione del numero degli addettiindividuati dai decreti interministeriali qualeorganico di diritto di tutto il personale do-cente ed educativo e del personale ammini-strativo, tecnico ed ausiliario;- 17 % in funzione del numero degli addettiindividuati dal decreto interministerialequale organico di diritto del personale do-cente degli istituti secondari di II grado.2. In coerenza con i criteri definiti dal

comma precedente, il riparto delle risorse com-

plessive di cui all’art. 84 del presente CCNL, di-sponibili dal 31 dicembre 2007, è effettuatosulla base dei valori unitari annui, al lordo deglioneri riflessi a carico dell’amministrazione, e deiparametri per anno scolastico di riferimento, diseguito indicati:

- € 4.157,00 Euro per ciascun punto di ero-gazione del servizio;- € 802,00 per ciascun addetto individuato daidecreti interministeriali quale organico di di-ritto del personale docente ed educativo e delpersonale amministrativo, tecnico e ausiliario;- € 857,00 ulteriori rispetto alla quota delprecedente alinea per ciascun addetto indi-viduato dal decreto interministeriale, qualeorganico di diritto del personale docentedegli istituti secondari di secondo grado.3. I valori unitari indicati al comma 2 sa-

ranno oggetto di aggiornamento nel successivobiennio contrattuale, al fine di renderli compa-tibili con le future risorse contrattuali, nonchécon le variazioni delle sedi di erogazioni del ser-vizio e dell’organico di diritto. Nella stessa sedesarà quantificata, ai sensi degli artt. 56 c. 3, 82c. 4 e 83 c. 3 del presente CCNL, la decurtazioneannuale complessiva a carico del fondo dell’isti-tuzione scolastica, occorrente per la coperturadei maggiori oneri derivanti dall’inclusione,nella base di calcolo del TFR, degli elementi re-tributivi di cui ai predetti articoli.

* SEQUENZA CONTRATTUALE DEL 8/4/08

Dichiarazione congiunta n. 1Le parti sono concordi nel ritenere che

l’espressione “punto di erogazione del servizio”di cui all’art. 85, comma 1 del CCNL29/11/2007, come sostituito dall’art. 1 del pre-sente CCNL va riferita alle tabelle di cui al docu-mento relativo alla situazione di organico didiritto per l’anno scolastico 2007-2008, comepubblicata dalla Direzione generale per i sistemiinformativi del Ministero della Pubblica istru-zione (aggiornata al mese di ottobre 2007).

Articolo 86 – Compensi accessori per ilpersonale in servizio presso ex IRRE e MPI

1. Per l’erogazione di compensi per il tratta-

59tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO VIII

Aspetti economico-retributivi generaliArticoli: 85/86

mento accessorio da corrispondere al personaledocente, educativo ed ATA in servizio presso gliex IRRE e comandato nell’Amministrazione cen-trale e periferica del MPI, in base alle vigenti di-sposizioni, nonché al personale con incarico disupervisione nelle attività di tirocinio sono cor-risposti compensi accessori nelle misure e se-condo le modalità definite nel CCNI del18.2.2003.

2. Al finanziamento dei compensi di cui alcomma 1 sono destinate il 50% delle risorse dicui all’art. 18, ultimo periodo, del CCNL del 15marzo 2001. La restante quota del 50% ali-menta le risorse complessive per il finanzia-mento del fondo dell’istituzione scolastica di cuiall’art. 84 del presente CCNL.

3. Le risorse non utilizzate alla fine dell’eser-cizio finanziario alimentano le risorse comples-sive per il finanziamento del fondodell’istituzione scolastica di cui all’art. 84 delpresente CCNL. (*)

(*) La legge finanziaria 122/2010 (art. 9) im-pedisce il recupero in contrattazione integrativadelle economie sui fondi contrattuali realizzate inseguito ai tagli di personale.

Articolo 87 – Attività complementari dieducazione fisica

1. Le ore eccedenti le 18 settimanali effettua-bili, fino ad un massimo di 6 settimanali, delpersonale insegnante di educazione fisica nel-l’avviamento alla pratica sportiva, vanno indi-viduate ed erogate nell’ambito di uno specificoprogetto contenuto nel POF, progetto che puòriguardare anche la prevenzione di paramorfi-smi fisici degli studenti.

2. Ferma restando la spesa complessiva soste-nuta nel decorso anno scolastico, il compensoin parola può essere corrisposto, nella misuraoraria, maggiorata del 10%, prevista dall’art. 70del CCNL del 4.8.1995, ovvero in modo forfeta-rio e riguardare solo docenti di educazione fisicaimpegnati nel progetto in servizio nell’istitu-zione scolastica.

3. Ai docenti coordinatori provinciali perl’educazione fisica è erogato, nel limite orariosettimanale del precedente comma 1, il com-

penso per le ore eccedenti con la maggiorazioneprevista dal presente articolo.

Articolo 88 – Indennità e compensia carico del fondo di istituto*

1. Le attività da retribuire, compatibilmentecon le risorse finanziarie disponibili, sono quellerelative alle diverse esigenze didattiche, organiz-zative, di ricerca e di valutazione e alle aree dipersonale interno alla scuola, eventualmenteprevedendo compensi anche in misura forfeta-ria, da definire in sede di contrattazione, in cor-relazione con il POF, su delibera del consiglio dicircolo o d’istituto, il quale, a tal fine, acquisiscela delibera del collegio dei docenti. La riparti-zione delle risorse del fondo, dovrà tenere conto,anche con riferimento alle consistenze organi-che delle aree, docenti e ATA, dei vari ordini egradi di scuola eventualmente presenti nel-l’unità scolastica e delle diverse tipologie di at-tività (EDA, scuola ospedaliera, carceraria, corsiserali, convitti). Per gli insegnanti la finalizza-zione delle risorse del presente articolo va prio-ritariamente orientata agli impegni didattici intermini di flessibilità, ore aggiuntive di insegna-mento, di recupero e di potenziamento. La pro-gettazione va ricondotta ad unitarietànell’ambito del POF, evitando la burocratizza-zione e le frammentazione dei progetti.

Nella determinazione delle misure unitariedei compensi dovrà essere posta particolare at-tenzione a costituire un ragionevole equilibriotra le diverse componenti della retribuzione.

2. Con il fondo sono, altresì, retribuite:a) Il particolare impegno professionale “inaula” connesso alle innovazioni e alla ricercadidattica, la flessibilità organizzativa e didat-tica che consiste nelle prestazioni connessealla turnazione ed a particolari forme di fles-sibilità dell’orario, alla sua intensificazionemediante una diversa scansione dell’ora di le-zione ed all’ampliamento del funzionamentodell’attività scolastica, previste nel regola-mento sull’autonomia. Per il personale do-cente ed educativo in servizio nelle istituzioniscolastiche che abbiano attivato la flessibilitàorganizzativa e didattica spetta un compensodefinito in misura forfetaria in contratta-

60scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VIIIAspetti economico-retributivi generaliArticoli: 87/88

zione integrativa d’istituto;b) le attività aggiuntive di insegnamento.Esse consistono nello svolgimento, oltrel’orario obbligatorio di insegnamento e finoad un massimo di 6 ore settimanali, di inter-venti didattici volti all’arricchimento e allapersonalizzazione dell’offerta formativa, conesclusione delle attività aggiuntive di inse-gnamento previste dall’art. 70 del CCNL del 4agosto 1995 e di quelle previste dal prece-dente art. 86. Per tali attività spetta un com-penso nelle misure stabilite nella Tabella 5;c) le ore aggiuntive prestate per l’attuazionedei corsi di recupero per gli alunni con de-bito formativo. Tali attività sono parte inte-grante dell’offerta formativa dell’istituto,sono programmate dal collegio dei docentiin coerenza con il POF e con i processi di va-lutazione attivati;d) le attività aggiuntive funzionali all’insegna-mento. Esse consistono nello svolgimento dicompiti relativi alla progettazione e alla pro-duzione di materiali utili per la didattica, conparticolare riferimento a prodotti informaticie in quelle previste dall’art. 29, comma 3 –lettera a) del presente CCNL eccedenti le 40ore annue. Per tali attività spetta un com-penso nelle misure stabilite nella Tabella 5;e) le prestazioni aggiuntive del personale ATA,che consistono in prestazioni di lavoro oltrel’orario d’obbligo, ovvero nell’intensificazionedi prestazioni lavorative dovute anche a par-ticolari forme di organizzazione dell’orario dilavoro connesse all’attuazione dell’autono-mia. Per tali attività spetta un compenso nellemisure stabilite nella Tabella 6;f ) i compensi da corrispondere al personaledocente ed educativo, non più di due unità,della cui collaborazione il dirigente scolasticointende avvalersi nello svolgimento delle pro-prie funzioni organizzative e gestionali. Talicompensi non sono cumulabili con il com-penso per le funzioni strumentali al pianodell’offerta formativa di cui all’art. 33 delpresente CCNL;g) le indennità di turno notturno, festivo,notturno-festivo con le modalità stabilite nelCCNI del 31/8/1999 e nelle misure definitecon la Tabella 7;h) l’indennità di bilinguismo e di trilingui-

smo, nei casi in cui non sia già prevista a ca-rico di soggetti diversi dal MPI in base alla nor-mativa vigente – nel qual caso potrà esserecontrattata la relativa rivalutazione –, con lemodalità stabilite nel CCNI del 31/8/1999 enelle misure definite con la Tabella 8;i) il compenso spettante al personale che inbase alla normativa vigente sostituisce il DSGAo ne svolge le funzioni ai sensi dell’art. 56,comma 1, del presente CCNL, detratto l’im-porto del CIA già in godimento;j) la quota variabile dell’indennità di dire-zione di cui all’art. 56 del presente CCNLspettante al DSGA con le modalità stabilite nelCCNI del 31.8.1999 e nelle misure definitecon la Tabella 9;k) compensi per il personale docente, educa-tivo e ATA per ogni altra attività deliberata dalconsiglio di circolo o d’istituto nell’ambitodel POF;l) particolari impegni connessi alla valuta-zione degli alunni.

*SEQUENZA CONTRATTUALE DEL 8/4/08

Articolo 4 - Integrazione alla disciplina delfondo dell’istituzione scolastica

1. Al fine di sostenere la funzione docente inconnessione con i processi di innovazione di-dattica ricompresi negli utilizzi di cui all’art. 88del CCNL 29/11/2007, le risorse destinate al fi-nanziamento del fondo dell’istituzione scola-stica, già definite ai sensi dell’art. 84 del CCNLsottoscritto il 29/11/2007, sono incrementate, adecorrere dal 31/12/2007, di un importo pariallo 0,39% della massa salariale al 31/12/2005,riferita al personale docente, di cui si è tenutoconto ai fini della individuazione dei valori uni-tari medi di cui all’art. 85, comma 2 del CCNLScuola sottoscritto il 29.11. 2007, come sosti-tuito dall’art. 1 del presente CCNL.

Articolo 89 – Direttore dei servizi generalie amministrativi(Testo così sostituito dalla sequenza contrat-tuale del 25/7/08)

1. Al personale DSGA possono essere corri-

61tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO VIII

Aspetti economico-retributivi generaliArticoii: 88/89

sposti, fatto salvo quanto disposto dall’art. 88,comma 2, lett. j), esclusivamente compensi perattività e prestazioni aggiuntive connesse a pro-getti finanziati dalla UE, da Enti o istituzionipubblici e privati da non porre a carico delle ri-sorse contrattuali destinate al fondo di istituto.

Articolo 90 – Norme transitorie di parteeconomica(Questo articolo è stato integrato e completato

dagli articoli 2 e 3 della sequenza contrattualedel 8/4/08)*

1. In attuazione degli impegni assunti nelProtocollo tra Governo e sindacati del 29 mag-gio 2007, le parti si rincontreranno per la sotto-scrizione dell’accordo relativo al riconoscimentodei benefici economici in ordine alla integra-zione delle risorse contrattuali per il biennio2006-2007, non appena verrà approvata la leggefinanziaria per l’anno 2008, contenente gli ap-positi stanziamenti aggiuntivi.

2. Le risorse di cui al comma 1 saranno de-stinate ad attribuire decorrenza febbraio 2007all’aumento stipendiale a regime indicato nellaTabella 2, nonché ad aumentare le quantitàcomplessive delle risorse indicate nell’art. 84,comma 1, finalizzate al fondo dell’istituzionescolastica per la contrattazione integrativa, inmodo da garantirne un ammontare pari allo0,5% del monte salari al 31/12/2005 del perso-nale docente.

3. Nell’ambito della sequenza contrattuale sa-ranno altresì disponibili per la valorizzazione delpersonale docente le risorse derivanti dal pro-cesso triennale di razionalizzazione del personaledocente conclusosi nell’anno scolastico 2004/05,pari a 210 milioni di euro al lordo degli oneri ri-flessi dal 31/12/2007. Nella sequenza contrat-tuale sarà valutata l’opportunità dell’istituzionedella tredicesima mensilità su CIA, RPD e inden-nità di direzione o, in alternativa, l’eventuale in-cremento della retribuzione base.

4. Eventuali ulteriori risorse destinate alla ri-cerca didattica in classe, all’innovazione e agli in-terventi didattici integrativi saranno ripartite conparticolare attenzione rivolta alle scuole dove il si-stema di valutazione maggiormente rilevi disagioambientale e funzionale, nonché alle istituzioni

che avranno evidenziato un particolare successoformativo a seguito delle oggettive verifiche previ-ste dal medesimo sistema di valutazione.

5. Al fine di operare un completa ricogni-zione di tutte le risorse utilizzabili in sede dicontrattazione integrativa le Parti si impegnanoa redigere un elenco esaustivo delle singole postefinanziarie e delle loro corrispondenti finalità.

6. Si procederà altresì al riesame e all’omo-genizzazione delle materie di cui agli articoli 9,29, 30, 47 e 86, ricercando altresì una progres-siva equiparazione tra insegnanti a tempo inde-terminato e a tempo determinato.

7. Si procederà inoltre a definire i compensiper i presidenti e i commissari incaricati del-l’esame di Stato, ai sensi dell’art. 4, comma 10,della legge n. 1/2007.

*SEQUENZA CONTRATTUALE DEL 8/4/08

Articolo 2 - Retrodatazione incrementistipendiali

1. In applicazione di quanto previsto dall’art.90, commi 1 e 2, del CCNL sottoscritto il29.11.2007 e in applicazione di quanto previstodall’art. 15 del DL 1/10/2007, n. 159, conver-tito con modificazioni dalla legge n. 222/2007,è confermata la retrodatazione al 1° febbraio2007 degli incrementi di stipendio tabellare peri quali l’art. 78, tabella 2 del CCNL 29/11/2007,ha previsto decorrenza 31 dicembre 2007.

Articolo 3 - Valorizzazione del personaledocente

1. Al fine di valorizzare il personale docente,le risorse di cui all’art. 90 c. 3 del CCNL sotto-scritto il 29/11/2007, derivanti dal processotriennale di razionalizzazione dello stesso perso-nale, sono utilizzate per la rimodulazione deidifferenziali retributivi tra le posizioni stipen-diali di cui dall’art. 78, comma 2, del citatoCCNL.

2. I valori retributivi previsti dal medesimoart. 78, comma 2 sono conseguentemente ride-terminati a decorrere dal 31/12/2007, ancheagli effetti di cui all’art. 81 del CCNL sottoscrittoil 29/11/2007, secondo le misure indicate nel-l’allegata Tabella 1.

62scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO VIIIAspetti economico-retributivi generaliArticolo: 90

CAPO IX – NORME DISCIPLINARI (*)

SEZIONE I – Personale docente

Articolo 91 – Rinvio delle norme disciplinari

1. Per il personale docente ed educativo dellescuole di ogni ordine e grado, continuano adapplicarsi le norme di cui al Titolo I, Capo IVdella Parte III del DLGS n. 297 del 1994 .

2. Nel rispetto delle competenze degli organicollegiali ed in attesa del loro riordino, al finedi garantire al personale docente ed educativoprocedure disciplinari certe, trasparenti e tem-pestive, entro 30 giorni dalla stipula del presentecontratto, le Parti regoleranno con apposita se-quenza contrattuale l’intera materia.

SEZIONE II – Personale Amministrativo,tecnico e ausiliario

Articolo 92 – Obblighi del dipendente

1. Il dipendente adegua il proprio comporta-mento all’obbligo costituzionale di servire esclu-sivamente la Repubblica con impegno eresponsabilità e di rispettare i princìpi di buonandamento e imparzialità dell’attività ammini-strativa, anteponendo il rispetto della legge el’interesse pubblico agli interessi privati propried altrui.

2. Il dipendente si comporta in modo tale dafavorire l’instaurazione di rapporti di fiducia ecollaborazione tra l’Amministrazione e i citta-dini.

3. In tale contesto, tenuto conto dell’esigenzadi garantire la migliore qualità del servizio, il di-pendente deve in particolare:

a) esercitare con diligenza, equilibrio e pro-fessionalità i compiti costituenti esplicazionedel profilo professionale di titolarità;b) cooperare al buon andamento dell’isti-tuto, osservando le norme del presente con-tratto, le disposizioni per l’esecuzione e ladisciplina del lavoro impartite dall’Ammini-strazione scolastica, le norme in materia disicurezza e di ambiente di lavoro;c) rispettare il segreto d’ufficio nei casi e neimodi previsti dalle norme vigenti;

d) non utilizzare ai fini privati le informa-zioni di cui disponga per ragioni d’ufficio;e) nei rapporti con il cittadino, fornire tuttele informazioni cui abbia titolo, nel rispettodelle disposizioni in materia di trasparenza edi accesso alle attività amministrative previstedalla legge 7 agosto 1990 n. 241, dai regola-menti attuativi della stessa vigenti nell’Am-ministrazione, nonché agevolare le procedureai sensi del DLGS n. 443/2000 e del DPR n.445/2000 in tema di autocertificazione;f ) favorire ogni forma di informazione e dicollaborazione con le famiglie e con glialunni;g) rispettare l’orario di lavoro, adempiere alleformalità previste per la rilevazione delle pre-senze e non assentarsi dal luogo di lavorosenza l’autorizzazione del dirigente scolastico;h) durante l’orario di lavoro, mantenere neirapporti interpersonali e con gli utenti con-dotta uniformata non solo a princìpi generalidi correttezza ma, altresì, all’esigenza di coe-renza con le specifiche finalità educative del-l’intera comunità scolastica, astenendosi dacomportamenti lesivi della dignità degli altridipendenti, degli utenti e degli alunni;i) non attendere ad occupazioni estranee alservizio e ad attività lavorative, ancorché nonremunerate, in periodo di malattia o infor-tunio;l) eseguire gli ordini inerenti all’esplicazionedelle proprie funzioni o mansioni che glisiano impartiti dai superiori. Se ritiene chel’ordine sia palesemente illegittimo, il dipen-dente deve farne rimostranza a chi l’ha im-partito dichiarandone le ragioni; se l’ordine èrinnovato per iscritto ha il dovere di darviesecuzione. Il dipendente, non deve, comun-que, eseguire l’ordine quando l’atto sia vie-tato dalla legge penale o costituisca illecitoamministrativo;m) tenere i registri e le altre forme di docu-mentazione previste da specifiche disposi-zioni vigenti per ciascun profiloprofessionale;n) assicurare l’integrità degli alunni secondole attribuzioni di ciascun profilo professionale;o) avere cura dei locali, mobili, oggetti, mac-chinari, attrezzi, strumenti ed automezzi a luiaffidati;

63tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO IX - NORME DISCIPLINARI

Sezione I - Docenti | Sezione II - Personale AtaArticoli: 91/92

p) non valersi di quanto è di proprietà del-l’Amministrazione per ragioni che non sianodi servizio;q) non chiedere né accettare, a qualsiasi ti-tolo, compensi, regali o altre utilità in con-nessione con la prestazione lavorativa;r) osservare scrupolosamente le disposizioniche regolano l’accesso ai locali dell’Ammini-strazione da parte del personale e non intro-durre, salvo che non siano debitamenteautorizzate, persone estranee all’Amministra-zione stessa in locali non aperti al pubblico;s) comunicare all’Amministrazione la propriaresidenza e dimora, ove non coincidenti, edogni successivo mutamento delle stesse;t) in caso di malattia, dare tempestivo avvisoall’ufficio di appartenenza, salvo comprovatoimpedimento;u) astenersi dal partecipare all’adozione didecisioni o ad attività che possano coinvol-gere direttamente o indirettamente propri in-teressi finanziari o non finanziari.

Articolo 93 – Sanzioni e procedure disci-plinari

1. Le violazioni degli obblighi disciplinatidall’art. 92 del presente contratto danno luogo,secondo la gravità dell’infrazione, previo proce-dimento disciplinare, all’applicazione delle se-guenti sanzioni disciplinari:

a) rimprovero verbale;b) rimprovero scritto;c) multa di importo variabile fino ad un mas-simo di quattro ore di retribuzione;d) sospensione dal servizio con privazionedella retribuzione fino a dieci giorni;e) licenziamento con preavviso;f ) licenziamento senza preavviso.2. L’Amministrazione, salvo il caso del rim-

provero verbale, non può adottare alcun provve-dimento disciplinare nei confronti deldipendente senza previa contestazione scrittadell’addebito – da effettuarsi entro 20 giorni daquando il soggetto competente per la contesta-zione, di cui al successivo art. 94, è venuto a co-noscenza del fatto – e senza averlo sentito a suadifesa con l’eventuale assistenza di un procura-tore ovvero di un rappresentante dell’associa-

zione sindacale cui aderisce o conferisce man-dato.

3. Il dipendente al quale sono stati contestatii fatti è convocato con lettera per la difesa nonprima che siano trascorsi cinque giorni lavora-tivi dall’accadimento del fatto che vi ha datocausa. Trascorsi inutilmente 15 giorni dalla con-vocazione per la difesa del dipendente, la san-zione è applicata nei successivi 15 giorni.

4. Nel caso in cui la sanzione da comminarenon sia di sua competenza, ai sensi del succes-sivo art. 94, il dirigente scolastico, ai fini delcomma 2, segnala entro 10 giorni, all’ufficiocompetente i fatti da contestare al dipendenteper l’istruzione del procedimento, dandonecontestuale comunicazione all’interessato.

5. Al dipendente o, su espressa delega al suodifensore, è consentito l’accesso a tutti gli attiistruttori riguardanti il procedimento a suo ca-rico.

6. Il procedimento disciplinare deve conclu-dersi entro 120 giorni dalla data di contesta-zione di addebito. Qualora non sia stato portatoa termine entro tale data, il procedimento siestingue.

7. L’ufficio competente per i procedimentidisciplinari sulla base degli accertamenti effet-tuati e delle giustificazioni addotte dal dipen-dente, irroga la sanzione applicabile tra quelleindicate al comma 1. Quando il medesimo uf-ficio ritenga che non vi sia luogo a procedere di-sciplinarmente dispone la chiusura delprocedimento, dandone comunicazione all’in-teressato.

8. I provvedimenti di cui al comma 1 nonsollevano il lavoratore dalle eventuali responsa-bilità di altro genere nelle quali egli sia incorso.

9. I termini di cui al presente articolo devonointendersi come perentori.

10. Per quanto non previsto dalla presentedisposizione si rinvia all’art. 55 del DLGS165/2001 .

11. Per quanto riguarda conciliazione ed ar-bitrato, si rinvia al capo XII del presente CCNL.

Articolo 94 – Competenze

1. Il rimprovero verbale, il rimprovero scrittoe la multa sono inflitti dal dirigente scolastico.

64scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IX - NORME DISCIPLINARISezione II - Personale AtaArticoli:93/94

2. La sospensione dal lavoro e dalla retribu-zione fino ad un massimo di 10 giorni, il licen-ziamento con preavviso e il licenziamento senzapreavviso sono inflitti dal Direttore generale re-gionale.

Articolo 95 – Codice disciplinare

1. Nel rispetto del principio di gradualità eproporzionalità delle sanzioni, in relazione allagravità della mancanza ed in conformità diquanto previsto dall’art. 55 del DLGS n.165/2001, il tipo e l’entità di ciascuna delle san-zioni sono determinati in relazione ai seguenticriteri generali:

a) intenzionalità del comportamento, gradodi negligenza, imprudenza, e imperizia di-mostrate, tenuto conto anche della prevedi-bilità dell’evento;b) rilevanza degli obblighi violati;c) responsabilità connesse alla posizione dilavoro occupata dal dipendente;d) grado di danno o di pericolo causato al-l’Amministrazione, agli utenti o a terzi ov-vero al disservizio determinatosi;e) sussistenza di circostanze aggravanti o at-tenuanti, con particolare riguardo al com-portamento del lavoratore, ai precedentidisciplinari nell’ambito del biennio previstodalla legge, al comportamento verso gliutenti;f ) al concorso nel fatto di più lavoratori inaccordo tra loro.2. La recidiva in mancanze già sanzionate nel

biennio di riferimento comporta una sanzionedi maggiore gravità tra quelle previste nell’am-bito della medesima fattispecie.

3. Al dipendente responsabile di più man-canze compiute con unica azione od omissioneo con più azioni od omissioni tra loro collegateed accertate con un unico procedimento, è ap-plicabile la sanzione prevista per la mancanzapiù grave se le suddette infrazioni sono punitecon sanzioni di diversa gravità.

4. La sanzione disciplinare dal minimo delrimprovero verbale o scritto al massimo dellamulta di importo pari a quattro ore di retribu-zione si applica, graduando l’entità delle san-zioni in relazione ai criteri di cui al comma 1,

per:a) inosservanza delle disposizioni di servizio,anche in tema di assenze per malattia, non-ché dell’orario di lavoro;b) condotta non conforme a princìpi di cor-rettezza verso i superiori o altri dipendenti onei confronti dei genitori, degli alunni o delpubblico;c) negligenza nell’esecuzione dei compiti as-segnati ovvero nella cura dei locali e dei benimobili o strumenti affidati al dipendente osui quali, in relazione alle sue responsabilità,debba espletare azione di vigilanza;d) inosservanza degli obblighi in materia diprevenzione degli infortuni e di sicurezza sullavoro ove non ne sia derivato danno o dis-servizio;e) rifiuto di assoggettarsi a visite personali di-sposte a tutela del patrimonio dell’Ammini-strazione, nel rispetto di quanto previstodall’art. 6 della legge n. 300 del 1970;f ) insufficiente rendimento, rispetto a carichidi lavoro e, comunque, nell’assolvimento deicompiti assegnati;g) violazione di doveri di comportamentonon ricompresi specificatamente nelle lettereprecedenti, da cui sia derivato disservizio ov-vero danno o pericolo all’Amministrazione,agli utenti o ai terzi.5. L’importo delle ritenute per multa sarà in-

troitato dal bilancio della scuola e destinato adattività sociali a favore degli alunni.

6. La sanzione disciplinare della sospensionedal servizio con privazione della retribuzionefino a un massimo di 10 giorni si applica, gra-duando l’entità della sanzione in relazione ai cri-teri di cui al comma 1, per:

a) recidiva nelle mancanze previste dalcomma 4 che abbiano comportato l’applica-zione del massimo della multa;b) particolare gravità delle mancanze previstenel comma 4;c) assenza ingiustificata dal servizio fino a 10giorni o arbitrario abbandono dello stesso; intali ipotesi, l’entità della sanzione è determi-nata in relazione alla durata dell’assenza odell’abbandono del servizio, al disservizio de-terminatosi, alla gravità della violazione deidoveri del dipendente, agli eventuali dannicausati all’Amministrazione, agli utenti o ai

65tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO IX - NORME DISCIPLINARI

Sezione II - Personale AtaArticolo: 95

terzi;d) ingiustificato ritardo, fino a 10 giorni, atrasferirsi nella sede assegnata dai superiori;e) testimonianza falsa o reticente in procedi-menti disciplinari o rifiuto della stessa;f ) comportamenti minacciosi, gravementeingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei con-fronti dei superiori, di altri dipendenti, deigenitori, degli alunni o dei terzi;g) alterchi con ricorso a vie di fatto negli am-bienti di lavoro, anche con genitori, alunni oterzi;h) manifestazioni ingiuriose nei confrontidell’Amministrazione, esulanti dal rispettodella libertà di pensiero, ai sensi dell’art. 1della legge 300 del 1970;i) atti, comportamenti o molestie, anche dicarattere sessuale, che siano lesivi della di-gnità della persona;l) violazione di doveri di comportamentonon ricompresi specificatamente nelle lettereprecedenti da cui sia, comunque, derivatograve danno all’Amministrazione, ai genitori,agli alunni o a terzi.7. La sanzione disciplinare del licenziamento

con preavviso di applica per:a) recidiva plurima, almeno tre volte nel-l’anno, nelle mancanze previste nel comma6, anche se di diversa natura, o recidiva, nelbiennio, in una mancanza tra quelle previstenel medesimo comma, che abbia comportatol’applicazione della sanzione di dieci giornidi sospensione dal servizio e dalla retribu-zione;b) occultamento, da parte del responsabiledella custodia, del controllo o della vigilanza,di fatti e circostanze relativi ad illecito uso,manomissione, distrazione o sottrazione disomme o beni di pertinenza dell’Am-ministrazione o ad essa affidati;c) rifiuto espresso del trasferimento dispostoper motivate esigenze di servizio;d) assenza ingiustificata ed arbitraria dal ser-vizio per un periodo superiore a dieci giorniconsecutivi lavorativi;e) persistente insufficiente rendimento o fattiche dimostrino grave incapacità ad adem-piere adeguatamente agli obblighi di servizio;f ) condanna passata in giudicato per un de-litto che, commesso fuori del servizio e non

attinente in via diretta al rapporto di lavoro,non ne consenta la prosecuzione per la suaspecifica gravità;g) violazione dei doveri di comportamentonon ricompresi specificatamente nelle lettereprecedenti di gravità tale, secondo i criteri dicui al comma 1, da non consentire la prose-cuzione del rapporto di lavoro.8. La sanzione disciplinare del licenziamento

senza preavviso si applica per:a) terza recidiva nel biennio di: minacce, in-giurie gravi, calunnie o diffamazioni verso ilpubblico o altri dipendenti; alterchi con viedi fatto negli ambienti di lavoro, anche conutenti;b) accertamento che l’impiego fu conseguitomediante la produzione di documenti falsi e,comunque, con mezzi fraudolenti;c) condanne passate in giudicato:

1. di cui all’art. 58 del DLGS 18 agosto2000, n. 267, nonché per i reati di cui agliart. 316 e 316-bis del codice penale;

2. quando alla condanna consegua comun-que l’interdizione perpetua dai pubblici uffici;

3. per i delitti indicati dall’art. 3, comma 1,della legge n. 97 del 2001.d) condanna passata in giudicato per un de-litto commesso in servizio o fuori servizioche, pur non attenendo in via diretta al rap-porto di lavoro, non ne consenta neancheprovvisoriamente la prosecuzione per la suaspecifica gravità;e) commissione in genere di fatti o atti do-losi, anche non consistenti in illeciti di rile-vanza penale per i quali vi sia obbligo didenuncia, anche nei confronti di terzi, di gra-vità tale da non consentire la prosecuzioneneppure provvisoria del rapporto di lavoro.9. Al codice disciplinare di cui al presente ar-

ticolo deve essere data la massima pubblicitàmediante affissione in luogo accessibile a tutti idipendenti. Tale forma di pubblicità è tassativae non può essere sostituita con altre.

Articolo 96 – Rapporto tra procedimentodisciplinare e procedimento penale

1. Nel caso di commissione in servizio digravi fatti illeciti, commessi in servizio, di rile-

66scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IX - NORME DISCIPLINARISezione II - Personale AtaArticoli: 95/96

vanza penale l’amministrazione inizia il procedi-mento disciplinare ed inoltra la denuncia pe-nale. Il procedimento disciplinare rimanetuttavia sospeso fino alla sentenza definitiva.Analoga sospensione è disposta anche nel casoin cui l’obbligo della denuncia penale emerganel corso del procedimento disciplinare già av-viato.

2. Al di fuori dei casi previsti nel comma pre-cedente, quando l’amministrazione venga a co-noscenza dell’esistenza di un procedimentopenale a carico del dipendente per i medesimifatti oggetto di procedimento disciplinare, que-sto è sospeso fino alla sentenza definitiva.

3. Fatte salve le ipotesi di cui all’art. 5,commi 2 e 4, della legge 97 del 2001, negli altricasi il procedimento disciplinare sospeso ai sensidel presente articolo è riattivato entro 180giorni da quando l’amministrazione ha avutonotizia della sentenza definitiva e si concludeentro 120 giorni dalla sua riattivazione.

4. Per i casi previsti all’art. 5, comma 4, dellalegge 97 del 2001, il procedimento disciplinareprecedentemente sospeso è riattivato entro 90giorni da quando l’amministrazione ha avutonotizia della sentenza definitiva e deve conclu-dersi entro i successivi 120 giorni dalla sua riat-tivazione.

5. L’applicazione della sanzione previstadall’art. 95, come conseguenza delle condannepenali citate nei commi 8, lett. f ) e 9, lett. c) ed), non ha carattere automatico, essendo corre-lata all’esperimento del procedimento discipli-nare, salvo quanto previsto dall’art. 5, comma2 della legge n. 97 del 2001.

6. In caso di assoluzione si applica quantoprevisto dall’art. 653 c.p.p. Ove nel procedi-mento disciplinare sospeso al dipendente, oltreai fatti oggetto del giudizio penale per i quali visia stata assoluzione, siano state contestate altreviolazioni, il procedimento medesimo riprendeper dette infrazioni.

7. In caso di proscioglimento si procede ana-logamente al comma 6.

8. In caso di sentenza irrevocabile di con-danna trova applicazione l’art. 1 della legge 97del 2001.

9. Il dipendente licenziato ai sensi dell’art.95, comma 8, lettera f ) e comma 9, lettere c) ed), e successivamente assolto a seguito di revi-

sione del processo, ha diritto, dalla data dellasentenza di assoluzione, alla riammissione inservizio nella medesima sede o in altra su sua ri-chiesta, anche in soprannumero, nella mede-sima qualifica e con decorrenza dell’anzianitàposseduta all’atto del licenziamento.

10. Il dipendente riammesso ai sensi delcomma 9, è reinquadrato nell’area e nella posi-zione economica in cui è confluita la qualificaposseduta al momento del licenziamento qua-lora sia intervenuta una nuova classificazionedel personale. In caso di premorienza, il coniugeo il convivente superstite e i figli hanno dirittoa tutti gli assegni che sarebbero stati attribuitial dipendente nel periodo di sospensione o dilicenziamento, escluse le indennità comunquelegate alla presenza in servizio ovvero alla presta-zione di lavoro straordinario.

Articolo 97 – Sospensione cautelare incaso di procedimento penale

1. Il dipendente che sia colpito da misura re-strittiva della libertà personale è sospeso d’uffi-cio dal servizio con privazione della retribuzioneper la durata dello stato di detenzione o comun-que dello stato restrittivo della libertà.

2. L’amministrazione, ai sensi del presente ar-ticolo, cessato lo stato di restrizione della libertàpersonale, può prolungare il periodo di sospen-sione del dipendente, fino alla sentenza defini-tiva alle medesime condizioni del comma 3.

3. Il dipendente, può essere sospeso dal ser-vizio con privazione della retribuzione anche nelcaso in cui sia sottoposto a procedimento penaleche non comporti la restrizione della libertà per-sonale quando sia stato rinviato a giudizio perfatti direttamente attinenti al rapporto di lavoroo comunque per fatti tali da comportare, se ac-certati, l’applicazione della sanzione disciplinaredel licenziamento ai sensi dell’art. 95, commi 8e 9.

4. Resta fermo l’obbligo di sospensione cau-telare dal servizio per i reati indicati dall’art. 58del DLGS n.267/2000.

5. Nel caso dei reati previsti all’art. 3, comma1, della legge n. 97 del 2001, in alternativa allasospensione di cui al presente articolo, possonoessere applicate le misure previste dallo stesso

67tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO IX - NORME DISCIPLINARI

Sezione II - Personale AtaArticoli: 96/97

art. 3. Per i medesimi reati, qualora intervengacondanna anche non definitiva, ancorché siaconcessa la sospensione condizionale della pena,si applica l’art. 4, comma 1, della citata legge 97del 2001.

6. Nei casi indicati ai commi precedenti siapplica quanto previsto dall’art. 96 in tema dirapporti tra procedimento disciplinare e proce-dimento penale.

7. Al dipendente sospeso ai sensi dei commida 1 a 5 sono corrisposti un’indennità pari al50% della retribuzione fondamentale di cui al-l’art. 77 del presente CCNL, comma 1, nonchégli assegni del nucleo familiare, ove spettanti.

8. Nel caso di sentenza definitiva di assolu-zione o proscioglimento, ai sensi dell’art. 92,commi 6 e 7, quanto corrisposto nel periodo disospensione cautelare a titolo di indennità saràconguagliato con quanto dovuto al lavoratorese fosse rimasto in servizio, escluse le indennitào compensi per servizi speciali o per prestazionidi carattere straordinario. Ove il giudizio disci-plinare riprenda, per altre infrazioni, ai sensi delmedesimo art. 92, comma 6, secondo periodo,il conguaglio dovrà tener conto delle sanzionieventualmente applicate.

9. In tutti gli altri casi di riattivazione delprocedimento disciplinare a seguito di con-danna penale, ove questo si concluda con unasanzione diversa dal licenziamento, al dipen-dente precedentemente sospeso sarà congua-gliato quanto dovuto se fosse stato in servizio,escluse le indennità o compensi per servizi efunzioni speciali o per prestazioni di caratterestraordinario, nonché i periodi di sospensionedel comma 1 e quelli eventualmente inflitti a se-guito del giudizio disciplinare riattivato.

10. Quando vi sia stata sospensione cautelaredel servizio a causa di procedimento penale, lastessa conserva efficacia, se non revocata, per unperiodo di tempo comunque non superiore acinque anni. Decorso tale termine la sospen-sione cautelare è revocata di diritto e il dipen-dente riammesso in servizio. Il procedimentodisciplinare rimane, comunque, sospeso sinoall’esito del procedimento penale.

11. I procedimenti disciplinari in corso alladata di stipulazione del presente contrattovanno portati a termine secondo le procedurevigenti alla data del loro inizio.

(*) L’intero impianto delle norme disciplinari èstato modificato dal DLGS 150/2009 e le successivecircolari attuative.

Articolo 98 – Comitato paritetico sulmobbing (*)

1. Per mobbing si intende una forma di vio-lenza morale o psichica nell’ambito del contestolavorativo, attuato dal datore di lavoro o da di-pendenti nei confronti di altro personale. Essoè caratterizzato da una serie di atti, atteggia-menti o comportamenti diversi e ripetuti neltempo in modo sistematico ed abituale, aventiconnotazioni aggressive, denigratorie o vessato-rie tali da comportare un’afflizione lavorativaidonea a compromettere la salute e/o la profes-sionalità e la dignità del dipendente sul luogodi lavoro, fino all’ipotesi di escluderlo dallostesso contesto di lavoro.

2. In relazione al comma 1, le parti, anchecon riferimento alla risoluzione del ParlamentoEuropeo del 20 settembre 2001, riconoscono lanecessità di avviare adeguate ed opportune ini-ziative al fine di contrastare l’evenienza di talicomportamenti; viene pertanto istituito, entrosessanta giorni dall’entrata in vigore del presentecontratto, uno specifico comitato pariteticopresso ciascun Ufficio scolastico regionale con iseguenti compiti:

a) raccolta dei dati relativi all’aspetto quanti-tativo e qualitativo del fenomeno;b) individuazione delle possibili cause, conparticolare riferimento alla verifica dell’esi-stenza di condizioni di lavoro o fattori orga-nizzativi e gestionali che possanodeterminare l’insorgere di situazioni persecu-torie o di violenza morale;c) proposte di azioni positive in ordine allaprevenzione delle situazioni che possano fa-vorire l’insorgere del mobbing;d) formulazione di proposte per la defini-zione dei codici di condotta.3. Le proposte formulate dai comitati sono

presentate al Direttore regionale per i connessiprovvedimenti, tra i quali rientrano, in partico-lare, la costituzione e il funzionamento di spor-telli di ascolto nell’ambito delle struttureesistenti, l’istituzione della figura del consi-

68scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO IX - NORME DISCIPLINARISezione II - Personale AtaArticoli: 97/98

gliere/consigliera di fiducia, nonché la defini-zione dei codici di condotta, sentite le organiz-zazioni sindacali firmatarie del presente CCNL.

4. In relazione all’attività di prevenzione delfenomeno, i comitati valutano l’opportunità diattuare, nell’ambito dei piani generali per la for-mazione, idonei interventi formativi e di aggior-namento del personale, che possono esserefinalizzati, tra l’altro, ai seguenti obiettivi:

a) affermare una cultura organizzativa checomporti una maggiore consapevolezza dellagravità del fenomeno e delle sue conseguenzeindividuali e sociali;b) favorire la coesione e la solidarietà dei di-pendenti attraverso una più specifica cono-scenza dei ruoli e delle dinamicheinterpersonali, anche al fine di incentivare ilrecupero della motivazione e dell’affezioneall’ambiente lavorativo da parte del personale.5. I comitati di cui al comma 3 sono costi-

tuiti da un componente designato da ciascunadelle organizzazioni sindacali firmatarie del pre-sente CCNL e da un pari numero di rappresen-tanti dell’Amministrazione. Il presidente delcomitato viene alternativamente designato tra irappresentanti dell’Amministrazione ed il vice-presidente dai componenti di parte sindacale.Per ogni componente effettivo è previsto uncomponente supplente. Ferma rimanendo lacomposizione paritetica dei comitati, di essi faparte anche un rappresentante del comitato perle pari opportunità, appositamente designato daquest’ultimo, allo scopo di garantire il raccordotra le attività dei due organismi.

6. Gli Uffici scolastici regionali favorisconol’operatività dei comitati e garantiscono tutti glistrumenti idonei al loro funzionamento. In par-ticolare valorizzano e pubblicizzano con ognimezzo, nell’ambito lavorativo, i risultati del la-voro svolto dagli stessi. I comitati sono tenuti aredigere una relazione annuale sull’attività svolta.

7. I comitati di cui al presente articolo ri-mangono in carica per la durata di un quadrien-nio e comunque fino alla costituzione dei nuovi.I componenti dei comitati possono essere rin-novati nell’incarico per un sola volta.

(*) La legge 183/2010 (Collegato al lavoro) so-stituisce i Comitati sul mobbing con organismi cheoperano su direttive dell’amministrazione.

Articolo 99 – Codice di condotta relativoalle molestie sessuali nei luoghi di lavoro

1. I Direttori generali regionali danno ap-plicazione, con proprio atto, al codice di con-dotta relativo ai provvedimenti da assumerenella lotta contro le molestie sessuali nei luo-ghi di lavoro, come previsto dalla raccoman-dazione della Commissione europea del27/11/1991, n. 92/131/CEE, allegata a titoloesemplificativo al n. 1 del presente contrattoper fornire linee guida uniformi in materia.Dell’atto così adottato i Direttori generali re-gionali danno informazione preventiva alleOO.SS. firmatarie del presente CCNL.

CAPO X – PERSONALE DELLE SCUOLE ITA-LIANE ALL’ESTERO

Articolo 100 – Vertenze e organismidi conciliazione

1. La proclamazione e la revoca degli scioperirelativi a vertenze che interessino le istituzioniscolastiche italiane di uno o più paesi esteri sonocomunicate al Ministero degli affari esteri – Di-rezione generale per la promozione e la coopera-zione culturale – il quale ne informa la Presidenzadel consiglio dei ministri – Dipartimento per lafunzione pubblica – ed il MPI – Gabinetto delMinistro; per le vertenze a livello di circoscrizioneconsolare, la comunicazione è indirizzata al con-sole territorialmente competente.

2. Sono costituiti, d’intesa tra le parti, entrosessanta giorni dalla data di entrata in vigore delpresente accordo, organismi di conciliazionepresso il Ministero degli affari esteri, per i conflittiche interessino il personale in servizio in uno opiù paesi esteri, e presso gli uffici consolari, per iconflitti a livello di circoscrizione consolare.

Articolo 101 – Sistema delle relazionisindacali

1. Il sistema delle relazioni sindacali vigentein Italia di cui al capo II si applica al personale

69tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO X

Personale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 99/100/101

della scuola in servizio all’estero, ivi compresala costituzione delle RSU.

Le relazioni sindacali si articolano a livello dicontrattazione integrativa nazionale presso ilMinistero Affari Esteri e a livello decentratopresso le Ambasciate, per le questioni che inve-stano l’intero Paese ospite, i Consolati, per ilpersonale dei corsi di lingua italiana e per il per-sonale statale delle scuole private, e presso le isti-tuzioni scolastiche italiane statali all’estero.

2. La delegazione di parte pubblica per lacontrattazione integrativa e decentrata a livellodi Ministero è costituita da un delegato del Mi-nistro degli Esteri, che la presiede, da un dele-gato del MPI e da una rappresentanza dei titolaridegli Uffici interessati dell’Amministrazionedegli Affari Esteri e di quella del MIUR.

3. Con la contrattazione integrativa di cui alcomma precedente, sarà anche determinato iltrattamento dei permessi retribuiti, fruiti al-l’estero, con riguardo all’assegno di sede, fermorestando che questo spetta comunque per i seigiorni di ferie di cui all’art. 13, comma 9, edall’art. 15, comma 2, alle condizioni di cui al-l’art. 658 del testo unico 16 aprile 1994, n. 297.

4. Per la contrattazione integrativa a livellodi Ambasciata, la delegazione di parte pubblicaè costituita dall’Ambasciatore o da un suo dele-gato, che la presiede, e da una rappresentanzadei titolari degli Uffici consolari interessati.Presso gli Uffici consolari detta delegazione ècostituita tenendo conto della struttura organiz-zativa degli Uffici stessi.

Presso le istituzioni scolastiche italiane stataliall’estero, la delegazione di parte pubblica è co-stituita dal dirigente scolastico.

Le delegazioni sindacali ai vari livelli, sonocostituite ai sensi dell’art. 7.

5. Con la contrattazione integrativa nazio-nale di cui al presente articolo vengono indivi-duate per ogni funzione le specificità e lecompetenze in raccordo con le particolari situa-zioni esistenti all’estero.

Nell’ambito di una politica di diffusionedella lingua italiana quale riscontro ad una cre-scente e sempre più articolata domanda, si puòprevedere la possibilità di collaborazioni plu-rime effettuate presso altre scuole italiane o stra-niere che abbiano necessità di particolariesigenze professionali.

In considerazione della specifica articola-zione della funzione svolta da docenti dellascuola secondaria in qualità di lettori presso leUniversità straniere, sono definite con la con-trattazione integrativa le funzioni del lettore edel lettore con incarichi extra-accademici.

Articolo 102 – Partecipazione

1. L’Amministrazione degli Affari Esteri, a li-vello centrale e periferico, fornisce informazionepreventiva e la relativa documentazione cartaceae/o informatica necessaria sulle materie previstedagli artt. 4 e 5, nonché in materia di assegni disede, di cui al DLGS n. 62/98.

Essa fornisce altresì un’informazione preven-tiva relativamente ai posti di cui agli artt. 108 e109, e sulle professionalità richieste dai compitiattribuiti al personale da destinare al Ministerodegli Affari Esteri ai sensi dell’art. 626 del DLGSn. 297/94.

2. Possono essere inoltre consensualmentecostituite commissioni paritetiche di studio perun esame approfondito delle materie di cui al-l’articolo 5.

Articolo 103 – Impegni connessi conl’attuazione dell’autonomia scolastica econ il piano dell’offerta formativa

1. L’estensione all’estero dell’autonomia sco-lastica consente di introdurre elementi di flessi-bilità e di adeguamento dell’offerta formativarispetto agli specifici contesti scolastici.

2. Il MAE, di concerto con il MPI, nel predi-sporre, sulla base delle vigenti disposizioni e coni relativi necessari adattamenti, i provvedimentirelativi all’estensione dell’autonomia alle istitu-zioni scolastiche, ne dà informazione preventivaalle OO.SS. firmatarie del presente contratto.

3. Nell’ambito dell’attuazione dell’autono-mia le istituzioni scolastiche definiscono, nel ri-spetto delle competenze dei vari organi e dellefunzioni e professionalità esistenti, il pianodell’offerta formativa ed adottano le modalitàorganizzative per l’esercizio della funzione do-cente di cui all’art. 26.

4. Le scuole statali italiane all’estero, come

70scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO XPersonale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 101/102/103

previsto dall’art. 32, in coerenza con gli obiettividi ampliamento dell’offerta formativa, potrannoprevedere la possibilità che i docenti svolganoattività didattiche rivolte al pubblico anche diadulti, in relazione alle esigenze formative pro-venienti dal territorio, con esclusione dei proprialunni per quanto riguarda le materie di inse-gnamento comprese nel curriculum scolastico.

Articolo 104 – Progetti finalizzati almiglioramento dell’offerta formativa e alsuperamento del disagio scolastico

1. Le istituzioni scolastiche italiane all’esteropromuovono progetti di miglioramento dell’of-ferta formativa, ivi compresi gli interventi a fa-vore di problematiche di disagio e svantaggio,con criteri da definire nella contrattazione inte-grativa presso il MAE, fermo restando il quadrocontrattuale metropolitano di riferimento.

2. I progetti devono definire, oltre che gliobiettivi e gli elementi di valutazione circa i ri-sultati attesi, in particolare la programmazionedelle attività aggiuntive del personale in serviziononché l’eventuale raccordo con le iniziative diformazione ed aggiornamento funzionali ai pro-getti stessi.

3. Gli oneri derivanti dal presente articolosono determinati nella misura annua necessariaa compensare le attività svolte dal personale do-cente e ATA in relazione ai progetti delle scuolee, comunque, nel limite di Euro 1.446.079,31(L. 2.800.000.000). Le somme eventualmentenon utilizzate, in ogni esercizio finanziario, con-fluiscono nel fondo d’istituto delle scuole me-tropolitane di cui all’art. 84.

Articolo 105 – Ferie

1. Per il personale docente, amministrativo,tecnico ed ausiliario presso le istituzioni scolasti-che italiane all’estero, la durata delle ferie è de-terminata in 48 giorni lavorativi, cui siaggiungono 4 giorni lavorativi per festività sop-presse; ai fini del relativo computo il sabato èconsiderato giorno lavorativo.

2. I periodi di sospensione delle attività di-dattiche, durante i quali, ai sensi dell’art. 13,

comma 9, vanno fruite le ferie del personale do-cente, sono riferiti ai calendari scolastici in usonel paese estero sede dell’istituzione scolasticaitaliana.

3. Il godimento di almeno quindici giorni la-vorativi continuativi di riposo che il comma 11del citato art. 13 assicura al personale ammini-strativo, tecnico ed ausiliario nel periodo 1 lu-glio-31 agosto, va riferito ad altro periodoidoneo al calendario scolastico locale.

4. È assicurata all’interessato la fruizionedell’intero periodo di ferie a cui ha titolo nei casidi trasferimento tra paesi con differenti calen-dari scolastici locali, anche in deroga alle dispo-sizioni di cui ai precedenti commi 2 e 3.

Articolo 106 – Rapporto di lavoro atempo determinato

1. Per la copertura dei posti di insegnamentodel contingente, temporaneamente vacanti,degli spezzoni di orario e per la sostituzione delpersonale con rapporto di lavoro a tempo inde-terminato temporaneamente assente, si stipu-lano contratti di lavoro a tempo determinato,con le modalità previste dall’art. 19 e dall’art.40, commi 1, 2 e 3.

2. A decorrere dal primo marzo 2000, la re-tribuzione del personale docente con incarico atempo determinato viene parametrata alla retri-buzione dell’analogo personale in servizio nellescuole metropolitane, ovvero – solo per i resi-denti – a quella locale, qualora più favorevole.Per il personale non residente la retribuzionecomplessiva è costituita da una retribuzione dibase, pari alla retribuzione dell’analogo personalein servizio nelle scuole metropolitane e da un as-segno di sede aggiuntivo, rapportato alla duratadel contratto stipulato, individuato in una quotapercentuale variabile dell’indennità di sede pre-vista per il personale a tempo indeterminato inservizio nelle scuole italiane all’estero, in modoche la retribuzione complessiva rimanga inva-riata rispetto a quella allo stato percepita.

3. Le nuove modalità per la costituzione dellegraduatorie e per il conferimento delle sup-plenze dovranno essere raccordate con le dispo-sizioni generali in materia di conferimento dellesupplenze, di competenza del MPI.

71tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO X

Personale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 104/105/106

Articolo 107 – Orari e ore eccedenti

1. Si conferma per il personale docente, inservizio nelle istituzioni scolastiche italiane al-l’estero, l’orario di servizio previsto per i docentiin territorio metropolitano.

2. In sede di contrattazione integrativa sa-ranno definiti i criteri e le modalità per il moni-toraggio e l’analisi delle attività di insegnamentosvolte nelle istituzioni scolastiche ed universita-rie straniere al fine di verificarne il raccordo conl’orario di insegnamento previsto per il territo-rio metropolitano ai sensi del CCNL.

3. Le ore eccedenti l’orario di insegnamentonon costituenti cattedra saranno attribuite conle procedure di cui all’art. 30 e, in caso di indi-sponibilità del personale docente a tempo inde-terminato, a personale docente con contratto atempo determinato.

4. Nel caso di oggettiva impossibilità di repe-rimento di personale a tempo determinato, ov-vero in casi di particolare strutturazione dicattedre superiori alle 18 ore, le ore eccedentisaranno distribuite tra il personale a tempo in-determinato, con priorità ai docenti che mani-festino la loro disponibilità, nei limiti massimiprevisti anche per i docenti in servizio nellescuole del territorio metropolitano.

Articolo 108 – Mobilità tra le istituzioniscolastiche all’estero

1. 1 trasferimenti di ufficio per soppressionedi posto o per incompatibilità di permanenzanella sede possono essere disposti, per il perso-nale docente ed ATA, anche su posti di istituzioniscolastiche di tipologia diversa da quella delleistituzioni in cui il personale ha prestato servi-zio, ovvero, da corsi a scuole e viceversa, purchéil personale vi abbia titolo sulla base della fun-zione di destinazione. Essi possono aver luogonell’ambito della medesima circoscrizione con-solare o, in subordine, di una circoscrizione con-solare limitrofa, anche di aree linguistichediverse, per le quali sia stato accertato il requi-sito di idoneità nelle prove di selezione e, co-munque, dopo avere effettuato le procedure dimobilità di ufficio nell’ambito della circoscri-zione o dell’area linguistica. Alle stesse condi-

zioni i trasferimenti possono essere disposti suposti di paesi di altro emisfero. Le operazioni re-lative ai trasferimenti di ufficio precedonoquelle per trasferimenti a domanda.

2. Anche i trasferimenti a domanda possonoessere disposti su posti di istituzioni scolastichedi tipologia diversa da quella delle istituzioni incui il personale ha prestato servizio o per circo-scrizioni consolari ed aree linguistiche diverse,alle medesime condizioni di cui al comma 1.

3. Ulteriori modalità e criteri sono determi-nati nell’ambito della contrattazione integrativanazionale di cui all’art. 101.

4. Per il personale assegnato alla scuole euro-pee il trasferimento può essere disposto, a do-manda, solo al termine di fine quinquennio, suiposti disponibili in altre scuole europee. In casodi soppressione di posto nelle scuole medesime,il personale, conseguentemente trasferito d’uffi-cio, ha titolo alla precedenza assoluta su posti inaltre scuole europee, ove disponibili. Le moda-lità ed i tempi di applicazione del presentecomma sono definiti con la contrattazione de-centrata nazionale.

Articolo 109 – Mobilità professionaleverso le istituzioni scolastiche all’estero

1. La destinazione all’estero del personale do-cente ed ATA ai posti di contingente di cui all’art.639 del TU 16/4/1994, n. 297, costituisce mobi-lità professionale ed è regolata, ai sensi del DLGSn. 165/2001, dalla contrattazione collettiva.

2. Le norme che seguono mirano alla con-creta attuazione dei criteri di selettività profes-sionale e del principio dell’alternanza,prevedendo un congruo periodo di servizio interritorio metropolitano tra un incarico e l’altro.

Articolo 110 – Iscrizione alle graduatoriepermanenti per la destinazione all’estero

1. La destinazione all’estero del personale do-cente e ATA avviene sulla base di graduatorie per-manenti in cui hanno titolo ad essere inseriticoloro che abbiano superato una prova unica diaccertamento della conoscenza di una o più lin-gue straniere tra quelle relative alle quattro aree

72scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO XPersonale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 107/108/109/110

linguistiche (francese, inglese, tedesco e spa-gnolo).

2. Alla prova di accertamento linguistico, in-detta con provvedimento del MAE d’intesa con ilMPI, può partecipare, a domanda, il personaledocente e ATA con contratto di lavoro a tempoindeterminato che, dopo l’anno di prova, abbiaprestato almeno un anno di effettivo servizio diruolo in territorio metropolitano ed appartengaai ruoli per i quali sono definiti i codici funzione.

3. Coloro che supereranno la prova di accer-tamento linguistico, dovranno produrre, entro itermini previsti dall’apposita ordinanza del MAE,i titoli da valutare ai fini dell’inserimento nellagraduatoria permanente.

Articolo 111 – Modalità di svolgimentodella prova di accertamento dellaconoscenza della lingua

1. L’accertamento di cui al precedente art.110 è effettuato sulla base di prove strutturate.

A tal fine sono predisposti distinti questio-nari per ciascuna delle seguenti categorie di can-didati:

a) docenti che aspirano alle istituzioni scola-stiche diverse dalle scuole europee (la provadovrà verificare l’adeguata conoscenza dellalingua o delle lingue straniere);b) docenti che aspirano alle scuole europee(per i quali la prova dovrà verificare se ilgrado di conoscenza della lingua o delle lin-gue straniere consente la piena integrazionein uno specifico contesto educativo e pluri-lingue);c) docenti che aspirano ai lettorati di italianopresso le università straniere (per i quali laprova dovrà verificare se il grado conoscenzadella lingua o delle lingue straniere consentela piena integrazione in un contesto univer-sitario e pluriculturale);d) personale ATA.Per ciascuna delle tre tipologie di istituzionidi cui alle precedenti lettere a), b) e c), non-ché per il personale ATA, saranno predispostidistinti questionari nelle lingue francese, in-glese, tedesca e spagnola.2. Salvo quanto previsto dal successivo

comma 3, ciascun docente può chiedere di soste-

nere la prova per più tipologie di istituzioni e perpiù aree linguistiche. Analogamente il personaleATA può partecipare per più aree linguistiche.

3. Considerato che ai lettorati di italiano al-l’estero può essere destinato soltanto il personaledello Stato in possesso di specifici requisiti, perquanto concerne il personale della scuola hannotitolo a sostenere la prova di accertamento lin-guistico per i lettorati di italiano presso le Uni-versità straniere i candidati appartenenti alleseguenti categorie:

a) docenti di italiano delle scuole secondariedi primo o secondo grado;b) docenti di lingue straniere delle scuole se-condarie di primo o secondo grado, che ab-biano superato, nell’ambito di corsiuniversitari, almeno due esami di lingua e/oletteratura italiana, secondo la tabella diomogeneità del MPI allegata ai bandi di con-corsi per titoli ed esami emanati con DDG31/3/1999 e 1/4/1999.4. Per la predisposizione dei questionari di cui

al precedente comma 1 e la relativa assistenzatecnica, il MAE può avvalersi di apposita Agenziaspecializzata, purché qualificata o certificata inmateria di prove strutturate linguistiche.

Articolo 112 – Valutazione della provadi accertamento linguistico

1. La valutazione della prova di accertamentodella conoscenza della lingua straniera è effet-tuata in ottantesimi. Supera tale prova il perso-nale che abbia riportato almeno 56/80.

2. Al termine di ogni giornata di effettua-zione delle prove strutturate l’apposita com-missione, nominata dal Direttore Generale perla Promozione e Cooperazione Culturale delMAE di concerto col MPI, redige appositi elen-chi dei candidati che le hanno superate, conl’indicazione del punteggio conseguito. A con-clusione di tutte le prove i nominativi di talicandidati saranno inseriti in appositi elenchigenerali, redatti in stretto ordine alfabetico, edistinti per ciascun codice funzione, per cia-scuna area linguistica, per le scuole europee eper lettorati.

3. Il personale incluso negli elenchi di cuisopra acquisisce il titolo professionale di accer-

73tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO X

Personale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 111/112

tamento della conoscenza della lingua stranierache conserva la validità per i successivi noveanni scolastici.

Articolo 113 – Riformulazione eaggiornamento delle graduatoriepermanenti

1. Le graduatorie permanenti, distinte percodici funzione, per ogni area linguistica, per lescuole europee e per i lettorati, sono aggiornateogni tre anni.

2. Nelle graduatorie sono indicati, per cia-scun concorrente, il punteggio attribuito nelleprove di accertamento della conoscenza dellalingua straniera, i punti corrispondenti ai titoliprodotti o rivalutati e il punteggio complessivo.La valutazione dei titoli ha luogo sulla base dellatabella di valutazione allegata , che prevede unmassimo di 80 punti, di cui 35 per i titoli cul-turali, 25 per i titoli professionali e 20 per i titolidi servizio. A parità di punteggio complessivo,l’ordine in graduatoria sarà determinato sullabase dei titoli di preferenza previsti dall’art. 5del DPR 9/5/1994, n. 487 e successive modifica-zioni ed integrazioni.

3. Il MAE procede all’aggiornamento dellegraduatorie di cui al comma 1 secondo i se-guenti criteri:

a) mantenimento nelle stesse del personale ilcui titolo di accertamento linguistico con-serva la validità, come indicato all’art. 112,comma 3. Tale personale ha, pertanto, titoloa richiedere l’aggiornamento del propriopunteggio con la valutazione dei titoli conse-guiti successivamente alla costituzione dellegraduatorie in cui risulti già inserito e consi-derati valutabili dalla tabella D allegata alpresente contratto;b) depennamento dalle graduatorie stesse delpersonale il cui titolo di accertamento lingui-stico, che ha dato luogo all’inclusione nellagraduatoria, non conserva validità nei ter-mini sopra indicati;c) depennamento dalle graduatorie del per-sonale che ha subito un provvedimento di-sciplinare superiore alla censura e non abbiaottenuto il provvedimento di riabilitazione;d) depennamento dalle graduatorie del per-

sonale che sia stato restituito ai ruoli metro-politani per incompatibilità, ovvero ai sensidell’art. 120, che sia restituito ai ruoli metro-politani per ragioni di servizio;e) depennamento dalle graduatorie del perso-nale che abbia già prestato all’estero nelle isti-tuzioni diverse dalle scuole europee unperiodo di servizio di durata complessiva-mente superiore ai dieci anni;f ) depennamento dalle graduatorie dellescuole europee del personale che abbia giàprestato servizio nelle stesse.4. Le graduatorie permanenti, sono aggior-

nate entro il mese di febbraio, per consentireun regolare avvio dell’anno scolastico, con lemodalità e i criteri indicati nei commi prece-denti. Esse sono inoltre affisse all’albo del Mi-nistero degli Affari Esteri – Direzione Generaleper la Promozione e la Cooperazione Cultu-rale, Uff.IV – e rimangono esposte per i suc-cessivi 15 giorni. Chiunque vi abbia interesseha facoltà di prenderne visione entro il termineanzidetto e può, entro tale termine, presentarereclamo scritto, per errori od omissioni, allaDirezione Generale per la Promozione e laCooperazione Culturale, Uff. IV, che, esami-nanti i reclami, può rettificare anche d’ufficio,le graduatorie.

Delle decisioni assunte, e delle sintetiche mo-tivazioni che le hanno supportate, è data comu-nicazione agli interessati ed ai controinteressatimediante affissione all’albo dell’Ufficio anzidetto.

5. Dopo l’accertamento del possesso, daparte dei concorrenti, dei requisiti per l’inclu-sione nelle graduatorie permanenti, il DirettoreGenerale per la Promozione e la CooperazioneCulturale approva le graduatorie, che sono pub-blicate all’albo del MAE, DGPCC, Uff. IV, me-diante affissione. Avverso i risultati di taleprocedimento è ammesso reclamo scritto dapresentarsi entro 15 giorni dalla data di affis-sione. La decisione dell’Ufficio va assunta entro10 giorni dal ricevimento del reclamo.

Articolo 114 – Gestione delle graduatorieper la destinazione all’estero

1. Ogni anno, dopo le operazioni relative aitrasferimenti riservati al personale già in servizio

74scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO XPersonale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 113/114

all’estero, i posti di contingente eventualmenterimasti vacanti sono disponibili per le opera-zioni di destinazione all’estero da effettuarsisulla base delle graduatorie permanenti. Il MAErende note entro il 31 agosto di ciascun anno lesedi disponibili.

2. Ai fini di cui al comma 1 la DGPCC delMAE, previa attivazione delle relazioni sindacali,individua la tipologia ed il numero dei posti dicontingente ancora disponibili dopo le opera-zioni di trasferimento. L’elenco dei posti indivi-duati è affisso all’albo del MAE e degli Ufficicentrali e periferici del MPI.

3. Dopo l’avvenuta pubblicazione degli elen-chi dì cui sopra il MAE attiva le procedure di de-stinazione del personale utilmente collocatonelle graduatorie permanenti.

4. A tal fine il MAE trasmette al personale cosìindividuato il telegramma di preavviso della desti-nazione unitamente all’elenco delle sedi disponi-bili, invitandolo a indicare le proprie preferenze.

5. II personale, una volta accettata la destina-zione all’estero, è depennato dalla graduatoriaper la quale è stato nominato. Detto personale,al compimento del proprio mandato, potràchiedere di essere reinserito nelle graduatorie inoccasione del loro aggiornamento.

6. Il personale che non accetta la destina-zione o che, dopo l’accettazione, non assumeservizio, è depennato da tutte le graduatorie epotrà esservi, a domanda, reinserito soltanto almomento dell’aggiornamento triennale dellemedesime.

Articolo 115 – Esaurimento graduatoria eprove straordinarie

1. Nei casi di sopravvenuta, urgente necessitàdi assegnare personale ai posti per i quali nonsia possibile provvedere mediante ricorso allegraduatorie permanenti, per esaurimento dellestesse, o per mancanza di graduatorie apparte-nenti a classi di concorso aggregate al medesimoambito disciplinare e per le quali è prevista, aseguito del DM del MPI 10/8/1998, n. 354, inte-grato dal DM del medesimo dicastero10.11.1998, n. 448, una corrispondenza auto-matica, l’Amministrazione, nel rispetto dellenorme contenute nel presente capo, ha facoltà

di attingere alle graduatorie di altre aree lingui-stiche, con il consenso dell’interessato, ad ecce-zione dei posti di lettorato.

2. Qualora non fosse possibile attuare le pro-cedure di cui al precedente comma, potrannoessere indette prove straordinarie di accerta-mento linguistico prima della scadenza deltriennio, limitatamente ai codici funzione ri-chiesti. L’indizione di prove straordinarie noncomporta, in relazione a tali codici funzione, loslittamento di quelle ordinarie triennali.

3. In caso di esaurimento di graduatoria,sono considerati nominabili per i posti all’esteroanche coloro che, a seguito di precedente rinun-cia, erano stati esclusi dalle nomine per i succes-sivi tre anni.

Articolo 116 – Durata del servizio all’estero(*)

1. Il personale destinatario del presente con-tratto può prestare servizio all’estero nelle istitu-zioni diverse dalle Scuole Europee per non più ditre periodi, ciascuno della durata di cinque anniscolastici o accademici. Tali periodi devono essereintervallati da un periodo di servizio effettivo interritorio metropolitano di almeno tre anni.

2. Presso le Scuole Europee può essere pre-stato un solo periodo di servizio, della durata dinove anni scolastici, con eventuale proroga diun anno a seguito di delibera del Consiglio Su-periore della suddetta scuola.

3. In via del tutto eccezionale, il personale inservizio presso le Scuole Europee, in caso di no-mina a direttore aggiunto di una scuola europeaconferita dal Consiglio superiore della predettascuola, può svolgere, nella nuova funzione, unmandato pieno di nove anni, con eventuale pro-roga di un anno.

4. Il personale che abbia prestato all’esteroun solo periodo di servizio presso le istituzioniscolastiche diverse dalle scuole europee e pressoi lettorati di italiano, può essere destinato allescuole europee, previo superamento delle speci-fiche prove di selezione ed a condizione che, alrientro dall’estero, abbia prestato tre anni di ser-vizio effettivo in territorio metropolitano. Co-loro che abbiano compiuto i suddetti dueperiodi di servizio perdono definitivamente ti-

75tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO X

Personale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 115/116

tolo a partecipare alle selezioni per la destina-zione all’estero.

5. Il personale che abbia prestato un periododi servizio presso le scuole europee può cumu-lare a tale servizio solamente un periodo di cin-que anni presso le istituzioni scolastiche diversedalle scuole europee, e presso i lettorati di ita-liano, purché utilmente collocato nella specificagraduatoria ed a condizione che, al rientro dal-l’estero, abbia prestato tre anni di servizio effet-tivo in territorio metropolitano. Coloro cheabbiano compiuto i suddetti due periodi di ser-vizio perdono definitivamente titolo a parteci-pare alle selezioni per la destinazione all’estero.

(*) La durata del servizio nella stessa sede esteraè stata portata a 9 anni dal DI n. 3/2011.

Articolo 117 – Interruzione del servizioall’estero

1. Il servizio all’estero può essere interrottosulla base delle esigenze del sistema scolasticonazionale, o per accertata incompatibilità o perinidoneità del personale interessato.

Articolo 118 – Calcolo degli anni diservizio all’estero

1. Anche per le scuole italiane all’estero e lescuole europee, gli anni di servizio si calcolanoa anno scolastico, che inizia il 1° settembre diogni anno e termina il 31 agosto dell’anno suc-cessivo.

Articolo 119 – Restituzione ai ruolimetropolitani in caso di assenze permalattia

1. Nel caso di assenze per malattia di duratasuperiore ai 60 giorni, il personale in servizioall’estero è restituito ai ruoli metropolitani. Ilpredetto personale conserva l’intero assegno disede per i primi 45 giorni; l’assegno stesso nonè corrisposto per i restanti 15 giorni. Restanoferme le disposizioni sulla malattia di cui al pre-sente contratto.

Articolo 120 – Restituzione ai ruoli me-tropolitani per incompatibilità e per mo-tivi di servizio

1. La destinazione all’estero cessa, con de-creto del MAE, quando si determinino situazionidi incompatibilità di permanenza all’estero, ov-vero per motivi di servizio. In caso di contestatasituazione di incompatibilità, l’interessato puòpresentare controdeduzioni. Qualora i motivi diservizio attengano agli aspetti tecnici dell’attivitàdi istituto, al provvedimento di restituzione airuoli metropolitani non si può dar luogo se nonprevio parere del MPI.

Articolo 121 – Restituzione ai ruolimetropolitani a seguito di sanzionidisciplinari

1. L’erogazione di una sanzione disciplinaresuperiore alla censura, per quanto riguarda ilpersonale docente ed ATA, comporta l’imme-diata restituzione ai ruoli metropolitani.

Articolo 122 – Foro competente

1. Per tutte le vertenze di lavoro del personaledel presente capo, foro competente è quello diRoma, ivi compreso tutto quanto attiene all’ar-bitrato (Direzione provinciale del Lavoro diRoma ) e alla conciliazione.

Articolo 123 – Norme applicative

1. In attesa che sia completamente attivataanche all’estero l’autonomia scolastica, al con-siglio di circolo o di istituito si sostituisce il di-rigente scolastico in tutti i compiti che ilcontratto collettivo nazionale di lavoro riferiscealla competenza del predetto organo collegiale e,in particolare, per la definizione delle modalitàe dei criteri per lo svolgimento dei rapporti conle famiglie e con gli studenti, ai quali si provvedesulla base delle proposte del collegio dei docenti.

2. I riferimenti che il contratto collettivo na-zionale di lavoro fa al livello regionale debbonointendersi, quando non vi sia diversa determina-

76scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO XPersonale delle scuole italiane all’esteroArticoli: 117/118/119/120/121/122/123

zione nel presente capo, come riferimenti al li-vello di Ambasciata e/o di Ufficio consolare.

3. Per quanto non diversamente previsto dalpresente capo, al personale docente, ammini-strativo, tecnico ed ausiliario in servizio presso leistituzioni scolastiche italiane all’estero, si ap-plica la disciplina recata dal presente CCNL.

4. Le ordinanze e gli altri atti a contenutonormativo la cui emanazione il CCNL attribuiscealla competenza del MPI, sono adottati, per leistituzioni scolastiche italiane all’estero, dal MAE,d’intesa con il MPI.

5. I riferimenti che il CCNL fa agli organici siintendono ricondotti ai contingenti di cui al-l’art. 639 del testo unico n. 297 del 1994.

Articolo 124 – Fruizione di permessi

1. Non rientrano tra le assenze di cui alla let-tera b) comma 1 dell’art. 35 del DLGS n. 62/98,i permessi retribuiti di cui all’art. 15, per i qualicompete l’indennità personale nelle misure sot-toindicate:

– lutti per perdita del coniuge, di parentientro il secondo grado, di soggetto compo-nente la famiglia anagrafica e di affini diprimo grado (3 giorni consecutivi perevento): l’indennità personale è corrispostaper intero;– permessi per motivi personali e familiari,documentati anche mediante autocertifica-zione, fruibili a domanda (3 giorni com-plessivi per anno scolastico): l’indennitàpersonale è corrisposta nella misura del50%.

Articolo 125 – Fruizione del diritto allaformazione

1. Il personale docente fruisce del diritto allaformazione di cui all’art. 62.

2. Il MAE si impegna a individuare, d’intesacon il MPI, contenuti e modalità per la forma-zione iniziale del personale finalizzati alle speci-fiche aree e istituzioni di destinazione all’estero.Le iniziative di formazione potranno prevedereinterventi a livello centrale e/o nella sede di de-stinazione, inclusa la formazione a distanza.

Articolo 126 – Sequenza contrattuale

1. Le Parti firmatarie del presente CCNL con-cordano di rinviare, come previsto dall’Attod’indirizzo, ad una specifica sequenza contrat-tuale il confronto sulle modifiche da apportareagli istituti di cui al presente Capo. La sequenzadeve iniziare fin dall’entrata in vigore del pre-sente CCNL e concludersi entro e non oltre i tremesi successivi.

2. La sequenza conterrà i seguenti obiettivi:a) il tema delle relazioni sindacali e della con-trattazione integrativa;b) attuazione operativa dell’autonomia didat-tica, organizzativa ed economica delle scuoleitaliane all’estero;c) piena applicazione dei diritti al personaledocente e ATA sia a tempo indeterminato chea tempo determinato (assenze, congedi pa-rentali, ferie, permessi e diritto allo studio ealla formazione…);d) ridefinizione di modalità e criteri connessial trattamento economico spettante al perso-nale docente assunto con contratto a tempodeterminato;e) norme contrattuali sulla destinazione checostituisce mobilità professionale.Fino alla sottoscrizione della predetta se-

quenza restano in vigore le norme previste dalpresente Capo.

CAPO XI – PERSONALE DELLE ISTITUZIONIEDUCATIVE

Articolo 127 – Profilo professionale efunzioni del personale educativo

1. Il profilo professionale dei personale edu-cativo è costituito da competenze di tipo psico-pedagogico, metodologico e organizzativo-relazionale, tra loro correlate ed integrate, chesi sviluppano attraverso la maturazione del-l’esperienza educativa e l’attività di studio e diricerca.

2. Nell’ambito dell’area della funzione do-cente, la funzione educativa partecipa al pro-cesso di formazione e di educazione degli allievi,convittori e semiconvittori, in un quadro coor-

77tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO XI

Personale delle istituzioni educativeArticoli: 124/125/126/127

dinato di rapporti e di intese con i docenti dellescuole da essi frequentate e di rispetto dell’auto-nomia culturale e professionale del personaleeducativo.

3. La funzione educativa si esplica in unaserie articolata di attività che comprendono l’at-tività educativa vera e propria, le attività ad essafunzionali e le attività aggiuntive.

Articolo 128 – Attività di ricerca educativa

1. L’attività educativa è volta alla promozionedei processi di crescita umana, civile e culturale,nonché di socializzazione degli allievi, convittorie semiconvittori, i quali sono così assistiti e gui-dati nella loro partecipazione ai vari momentidella vita comune nel convitto od istituzioneeducativa. La medesima attività è finalizzataanche all’organizzazione degli studi e del tempolibero, delle iniziative culturali, sportive e ricrea-tive, nonché alla definizione delle rispettive me-todologie, anche per gli aspetti psicopedagogicie di orientamento.

Articolo 129 – Azioni funzionaliall’attività educativa

1. L’azione funzionale all’attività educativacomprende tutte le attività, anche a caratterecollegiale, di programmazione, progettazione,ricerca, documentazione, ivi compresa la pro-duzione di materiali didattici utili alla forma-zione degli allievi, l’elaborazione di relazioni suirisultati educativi conseguiti e su altri argomentida discutere collegialmente, la partecipazionealle riunioni collegiali.

2. Tra gli adempimenti individuali rientranole attività relative:

a) alla preparazione necessaria per lo svolgi-mento dei compiti di assistenza alle attivitàdi studio, culturali, sportive e ricreative;b) ai rapporti individuali con le famiglie ed idocenti;c) all’accoglienza ed alla vigilanza degli allieviconvittori nel momento della loro entrata eduscita dal convitto od istituzione educativa edegli allievi semiconvittori al momentodell’uscita, nonché agli eventuali compiti di

accompagnamento dal convitto od istitu-zione educativa alle scuole frequentate o vi-ceversa.3. Le attività di carattere collegiale sono co-

stituite dalla partecipazione alle riunioni colle-giali per la programmazione, la progettazione,la discussione ed approvazione delle relazioni suirisultati educativi conseguiti e la definizionedegli elementi di valutazione da fornire ai com-petenti consigli di classe, ai quali partecipa, a ti-tolo consultivo, il personale educativointeressato; la determinazione delle modalità edei criteri da seguire nei rapporti con gli allievie le loro famiglie, nonché con i docenti dellescuole frequentate dagli allievi medesimi.

4. Rientra altresì nell’attività funzionale al-l’attività educativa la partecipazione ad iniziativedi formazione e di aggiornamento programmatea livello nazionale, regionale o di istituzioneeducativa.

Articolo 130 – Attività aggiuntive

1. Le attività aggiuntive consistono in attivitàaggiuntive educative e in attività aggiuntive fun-zionali allo svolgimento dell’attività educativa.

2. Le attività aggiuntive educative, sono voltea realizzare interventi integrativi finalizzati al-l’arricchimento dell’offerta formativa. In parti-colare, esse possono consistere:

a) nelle attività relative alla realizzazione diprogetti intesi a definire un maggiore rac-cordo tra convitto od istituzione educativa,scuola e mondo del lavoro;b) nella partecipazione a sperimentazioni;c) nelle attività relative alla realizzazione diprogetti che interessino altri soggetti istitu-zionali e, in particolare, gli enti locali, ancheper iniziative aperte al territorio, sulla base diapposite convenzioni;d) nella partecipazione a progetti promossidall’Unione europea.3. Le risorse utilizzabili, per le attività ag-

giuntive di cui al presente articolo e finanziatedall’art. 33, a livello di ciascuna istituzione edu-cativa, sono determinate nella stessa misura econ le medesime modalità di cui all’art. 29 delpresente CCNL.

4. Le attività aggiuntive funzionali all’attività

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•CAPO XIPersonale delle istituzioni educativeArticoli: 128/129/130

educativa possono consistere:a) nei compiti di coordinamento, da svolgeresecondo i criteri definiti nel progetto educa-tivo di istituto e nel relativo piano attuativo,come supporto organizzativo al dirigentescolastico dei convitti annessi agli istituti tec-nici e professionali;b) nei compiti di coordinamento di gruppidi lavoro costituiti per la definizione diaspetti specifici del progetto educativo, o perla progettazione di particolari iniziative, se-condo quanto previsto dall’art. 131, comma4.5. Le attività aggiuntive sono realizzate nei

limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Articolo 131 – Attività di progettazione alivello di istituzione

1. Il personale educativo, riunito collegial-mente, definisce i principi ed i contenuti for-mativi del progetto educativo, che è adottato dalrettore, direttore o direttrice o, per i convitti an-nessi, dal dirigente scolastico. Il progetto edu-cativo comprende anche il piano delle attivitàaggiuntive di cui al precedente articolo. Gliaspetti organizzativi e finanziari sono definiti dalconsiglio di amministrazione del convitto odell’istituzione educativa, o, per i convitti an-nessi agli istituti tecnici e professionali, dal con-siglio di istituto, nell’ambito del progetto diistituto.

2. Il progetto educativo deve essere coordi-nato con le indicazioni che, per gli aspetti di-dattici, sono contenute nei POF delle scuolefrequentate dagli allievi. A tal fine il collegio deidocenti della scuola interessata definisce, con lapartecipazione dei rappresentanti designati dalpersonale educativo, i necessari raccordi traaspetti didattici ed aspetti educativi della pro-gettazione complessiva.

3. In coerenza con i POF, i dirigenti delle isti-tuzioni educative, o, per i convitti annessi, il di-rigente scolastico, avvalendosi degli apporti deicoordinatori di cui al comma 4, predispone ilpiano attuativo del progetto, quale documentoche esplicita la pianificazione annuale dell’in-sieme delle attività e le modalità per la loro rea-lizzazione. Il personale educativo, riunito

collegialmente, delibera in merito al piano at-tuativo tenendo conto delle iniziative da assu-mere per rendere coerente la propria attività conle attività scolastiche, anche ai fini dell’organiz-zazione di interventi congiunti atti a rispondereflessibilmente ai differenziati bisogni formatividegli allievi.

4. Le riunioni collegiali del personale educa-tivo possono essere articolate in gruppi di lavoroper la definizione di aspetti specifici del progettoeducativo o delle iniziative da adottare. In taleoccasione sono designati i coordinatori deigruppi di lavoro e gli educatori incaricati di par-tecipare alla riunione del collegio dei docenti dicui al comma 2.

Articolo 132 – Attività di collaborazionecon il dirigente scolastico

1. Ai sensi dell’art. 25, comma 5, del DLGS n.165/2001, in attesa che i connessi aspetti retri-butivi siano opportunamente regolamentati at-traverso gli idonei strumenti normativi, ildirigente scolastico può avvalersi, nello svolgi-mento delle proprie funzioni organizzative edamministrative, di educatori da lui individuatiai quali possono essere delegati specifici com-piti. Tali collaborazioni sono riferibili a dueunità di personale educativo retribuibili, in sededi contrattazione d’istituto, con i finanziamentia carico del fondo per le attività aggiuntive pre-viste per le collaborazioni col dirigente scola-stico di cui all’art. 88, comma 2, lettera e).

Articolo 133 – Obblighi di lavoro

1. Gli obblighi di lavoro del personale edu-cativo sono funzionali all’orario di servizio sta-bilito dal piano di attività e sono finalizzati allosvolgimento dell’attività educativa e di tutte lealtre attività di programmazione, progetta-zione, ricerca, valutazione e documentazionenecessarie all’efficace realizzazione dei processiformativi.

2. Per l’attività educativa, ivi compresa l’assi-stenza notturna, è determinato un orario setti-manale di 24 ore, programmabile su baseplurisettimanale, da svolgere in non meno di

79tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO XI

Personale delle istituzioni educativeArticoli: 131/132/133

cinque giorni alla settimana.3. In aggiunta all’orario settimanale, di cui al

comma 2, è determinato un obbligo di ulteriori6 ore settimanali. Esse sono utilizzate, sulla basedi una programmazione plurisettimanale, per leattività di carattere collegiale funzionali all’atti-vità educativa, di cui all’art. 129, comma 4, e,fino a 5 ore settimanali, per il completamentedel servizio di assistenza notturna, secondoquanto previsto dal progetto educativo di isti-tuto e dal relativo piano attuativo.

4. Il personale educativo è tenuto, inoltre,ad assolvere a tutti gli impegni individuali at-tinenti alle attività funzionali di cui all’articolo129, comma 2.

5. Il compenso per le attività aggiuntive èdeterminato secondo quanto previsto dall’ar-ticolo 30.

Articolo 134 – Norma finale

1. Per quanto non disciplinato specifica-mente dal presente capo, si applicano le dispo-sizioni recate da questo CCNL.

CAPO XII – CONCILIAZIONE E ARBITRATO

Articolo 135 – Tentativo obbligatorio diconciliazione (*)

1. Il tentativo obbligatorio di conciliazionenelle controversie individuali di lavoro previstodall’articolo 65, comma 1, del decreto legisla-tivo 30 marzo 2001, n. 165 può svolgersi, oltreche secondo le forme previste dall’articolo 66del medesimo decreto legislativo e dal contrattocollettivo nazionale quadro in materia di conci-liazione e arbitrato del 23 gennaio 2001, comeintegrato dall’ipotesi di accordo quadro siglatain data 19/03/2003 , sulla base di quanto pre-visto dai successivi commi del presente articolo.

2. Fermo restando quanto previsto dal pre-sente articolo, la parte ricorrente può, in materiadi contenzioso afferente alla mobilità interregio-nale, adire anche la procedura di cui all’art. 484del TU n. 297/94.

3. Presso le articolazioni territoriali del MPI èistituito un ufficio con compiti di segreteria perle parti che devono svolgere il tentativo di con-ciliazione con annesso un apposito albo per lapubblicazione degli atti della procedura.

4. La richiesta del tentativo di conciliazione,sottoscritta dalla parte, deve essere depositatapresso l’ufficio del contenzioso dell’amministra-zione competente e presso l’ufficio territorialedi cui al comma 2, ovvero spedita a mezzo dilettera raccomandata con avviso di ricevimento.Limitatamente alle controversie riguardanti lemateria della mobilità e delle assunzioni, sia atempo determinato che a tempo indeterminato,gli interessati possono presentare la richiesta ditentativo di conciliazione ai sensi del presentearticolo entro il termine perentorio di quindicigiorni dalla pubblicazione o notifica dell’attoche si ritiene lesivo dei propri diritti, ferma re-stando la facoltà di utilizzare, decorso tale ter-mine, le altre forme previste dal comma 1.

5. La richiesta deve indicare:– Le generalità del richiedente, la natura delrapporto di lavoro, la sede ove il lavoratore èaddetto;– il luogo dove devono essere inviate le co-municazioni riguardati la procedura di con-ciliazione;– l’esposizione sommaria dei fatti e delle ra-gioni poste a fondamento della richiesta;– qualora il lavoratore non intenda presentarsipersonalmente, l’eventuale delega ad altrosoggetto, anche sindacale e conferibile anchein un secondo momento, al quale la parteconferisce mandato di rappresentanza per losvolgimento del tentativo di conciliazione.6. Entro quindici giorni dal ricevimento

della richiesta l’amministrazione compie unprimo esame sommario che può concludersicon l’accoglimento delle pretese del lavoratore.In caso contrario, deposita nel medesimo ter-mine le proprie osservazioni presso l’ufficio disegreteria e la controparte potrà prenderne vi-sione. Contestualmente al deposito l’Ammini-strazione individuerà il proprio rappresentantecon potere di conciliare. La comparizione dellaparti per l’esperimento del tentativo di concilia-zione è fissata, da parte dell’ufficio di segreteriadi cui al comma 2, in una data compresa neiquindici giorni successivi al deposito delle os-

80scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO XIIConciliazione e arbitratoArticoli: 134/135

servazioni dell’amministrazione. L’ufficio di se-greteria provvederà, all’atto della comparizione,all’identificazione dei soggetti che svolgono iltentativo di conciliazione, che sarà registrata nelverbale di cui ai commi 8 e 9.

7. Qualora la soluzione della controversiaprospettata riguardi le materie della mobilità edelle assunzioni, l’amministrazione deve pub-blicare all’albo dell’ufficio di segreteria di cui alcomma 2, contestualmente al ricevimento, la ri-chiesta di conciliazione, in modo da consentireagli eventuali terzi interessati di venire a cono-scenza del contenzioso in atto e di far pervenireall’amministrazione loro eventuali osservazionientro dieci giorni dalla pubblicazione della no-tizia. In questo caso il termine per il depositodelle osservazione da parte dell’amministrazioneè fissato in dodici giorni dal ricevimento dellarichiesta.

8. Il tentativo di conciliazione deve esaurirsinel termine di cinque giorni dalla data di con-vocazione delle parti. Se il tentativo riesce, leparti sottoscrivono un processo verbale, predi-sposto dall’ufficio di segreteria, che costituiscetitolo esecutivo, previo decreto del giudice dellavoro competente ai sensi dell’articolo 411 delcodice di procedura civile. Il processo verbalerelativo al tentativo obbligatorio di concilia-zione è depositato a cura di una delle parti o diun’associazione sindacale, presso Direzione pro-vinciale del lavoro competente, che provvede asua volta a depositarlo presso la cancelleria deltribunale ai sensi dell’articolo 411 del codice diprocedura civile per la dichiarazione di esecuti-vità. Il verbale che dichiara non riuscita la con-ciliazione è acquisito nel successivo giudizio aisensi e per quanto previsto dall’articolo 66,comma 7, del decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165. Nelle more dell’acquisizione delladichiarazione di esecutività, il verbale di conci-liazione produrrà comunque immediata effica-cia tra le parti per la soluzione dellacontroversia.

9. In caso di mancato accordo tra le parti,l’ufficio di cui al comma 2 stilerà un verbale dimancata conciliazione che, sottoscritto dalleparti, sarà depositato, a cura di una di esse o diun’associazione sindacale, presso la competenteDirezione provinciale del lavoro.

10. Qualora l’amministrazione non depositi

nei termini le proprie osservazioni, l’ufficio dicui al comma 2 convocherà comunque le partiper lo svolgimento del tentativo di concilia-zione. Qualora l’amministrazione non si pre-senti all’udienza di trattazione, sarà comunquestilato un processo verbale che prenderà atto deltentativo non riuscito di conciliazione, che saràdepositato presso la competente Direzione pro-vinciale del lavoro con le procedure di cui al pre-cedente comma 8.

11. Nei confronti del rappresentante dellapubblica amministrazione nello svolgimento deltentativo obbligatorio di conciliazione trova ap-plicazione, in materia di responsabilità ammi-nistrativa, quanto previsto dal comma 8 delcitato articolo 66 del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165 .

(*) La legge 183/2010 (Collegato al lavoro) hamodificato l’art. 410 del CPC e il tentativo di con-ciliazione non è più obbligatorio.

Articolo 136 – Arbitrato

1. Le parti, possono concordare di deferirela decisione di una controversia di lavoro ad unarbitro unico, scelto di comune accordo, appar-tenente ad una delle categorie di cui all’articolo5, comma 4, del CCNQ sottoscritto il 23 gen-naio 2001.

Articolo 137 – Modalità di designazionedell’arbritro

1. La richiesta di compromettere in arbitri lacontroversia deve essere comunicata all’altraparte secondo le modalità previste dall’art. 3 delCCNQ del 23/1/2001. Entro il termine di 10giorni la controparte deve a sua volta comuni-care, con le stesse modalità previste dall’art. 3del medesimo CCNQ, se intende o no accettarela proposta. Se la proposta è accettata, entro isuccessivi 10 giorni le parti procederanno allascelta, in accordo tra loro, di un arbitro appar-tenente alle categorie previste dall’art. 5, comma4, del CCNQ predetto.

In caso di mancato accordo, entro lo stessotermine, si procederà, alla presenza delle parti e

81tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO XII

Conciliazione e arbitratoArticoli: 136/137

presso la camera arbitrale competente, all’estra-zione a sorte dell’arbitro, scelto nell’ambito dellalista arbitrale regionale prevista dall’art. 5,comma 2, del CCNQ 23/1/2001.

Ciascuna delle parti può decidere di revocareil consenso prima dell’estrazione a sorte degli ar-bitri, fatto salvo quanto previsto, in tema di san-zioni disciplinari, dall’art. 6, comma 2, delCCNQ 23/1/2001.

2. Ciascuna delle parti può rifiutare l’arbitrosorteggiato qualora il medesimo abbia rapportidi parentela o affinità entro il quarto grado conl’altra parte, o motivi non sindacabili di incom-patibilità personale.

Un secondo rifiuto della stessa parte com-porta la rinuncia all’arbitrato, ferma restando lapossibilità di adire l’autorità giudiziaria.

3. L’atto di accettazione dell’incarico daparte dell’arbitro deve essere depositato, a curadelle parti, presso la camera arbitrale stabile, co-stituita ai sensi dell’art. 5, commi 1 e 2, delCCNQ del 23/1/2001 entro cinque giorni dalladesignazione comunque effettuata, sotto penadi nullità del procedimento.

4. Le parti possono concordare che il proce-dimento si svolga presso la camera arbitrale re-gionale oppure, dandone immediatacomunicazione alla medesima, presso l’istitu-zione cui appartiene l’interessato.

5. Si applicano per l’arbitrato le procedurepreviste dagli articoli 4 e 6 del CCNQ del23/1/2001.

Articolo 138 – Norma finale

1. Per tutto quanto non previsto dai presentiarticoli si rinvia al CCNL quadro sottoscritto indata 23/1/2001 ed alle disposizioni del DLGS165/2001.

CAPO XIII – TELELAVORO

Articolo 139 – Disciplina del telelavoro

1. Il presente capo si applica, a domanda, alpersonale amministrativo non con funzioni api-

cali, in servizio nelle istituzioni scolastiche ededucative, nell’ambito e con le modalità stabi-lite dal CCNQ sottoscritto il 23 marzo 2000, alfine di razionalizzare l’organizzazione del lavoroe di realizzare economie di gestione attraversol’impiego flessibile delle risorse umane. In par-ticolare trova applicazione per quanto concernel’assegnazione ai progetti di telelavoro l’art. 4 e6 del CCNQ 23/3/2000.

2. Le relazioni sindacali relative al presentecapo sono quelle previste dall’art. 4 e 6.

3. Il telelavoro determina una modificazionedel luogo di adempimento della prestazione la-vorativa, realizzabile con l’ausilio di specificistrumenti telematici, nelle forme seguenti:

a) telelavoro domiciliare, che comporta laprestazione dell’attività lavorativa dal domi-cilio del dipendente;b) altre forme del lavoro a distanza, come illavoro decentrato da centri satellite, i servizidi rete e altre forme flessibili anche miste, ivicomprese quelle in alternanza, che compor-tano l’effettuazione della prestazione in luogoidoneo e diverso dalla sede dell’ufficio alquale il dipendente è assegnato.4. La postazione di lavoro deve essere messa

a disposizione, installata e collaudata a cura e aspese delle Istituzioni scolastiche ed educative,sulle quali gravano i costi di manutenzione e digestione dei sistemi di supporto peri lavoratori.Nel caso di telelavoro a domicilio, può essere in-stallata una linea telefonica dedicata presso l’abi-tazione con oneri di impianto e di esercizio acarico degli enti, espressamente preventivati nelprogetto di telelavoro. Lo stesso progetto pre-vede l’entità dei rimborsi, anche in forma forfe-taria, delle spese sostenute dal lavoratore perconsumi energetici e telefonici.

5. Le istituzioni scolastiche ed educative pre-senteranno alle rispettive Direzioni generali regio-nali specifici progetti di telelavoro, che potrannoessere approvati purché i relativi oneri trovino co-pertura nelle risorse finanziarie iscritte nel bilanciodelle medesime istituzioni scolastiche.

Articolo 140 – Orario di lavoro

1. L’orario di lavoro, a tempo pieno o nellediverse forme del tempo parziale, è distribuito

82scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO XIIITelelavoroArticoli: 138/139/140

nell’arco della giornata a discrezione del dipen-dente in relazione all’attività da svolgere, fermorestando che in ogni giornata di lavoro il dipen-dente deve essere a disposizione per comunica-zioni di servizio in due periodi di un’oraciascuno, concordati con le istituzioni scolasti-che ed educative nell’ambito dell’orario di ser-vizio. Per il personale con rapporto di lavoro atempo parziale orizzontale, il periodo è unicocon durata di un’ora. Per effetto della auto-noma distribuzione del tempo di lavoro, nonsono configurabili prestazioni supplementari,straordinarie notturne o festive, né permessibrevi ed altri istituti che comportano riduzionidi orario.

2. Ai fini della richiesta di temporaneo rien-tro del lavoratore presso la sede di lavoro, di cuiall’art. 6, comma 1, ultimo periodo, dell’ac-cordo quadro del 23/3/2000, per “fermo pro-lungato per cause strutturali” si intendeun’interruzione del circuito telematico che nonsia prevedibilmente ripristinabile entro la stessagiornata lavorativa.

Articolo 141 – Formazione

1. L’Amministrazione centrale definisce, insede di contrattazione integrativa regionale, leiniziative di formazione che assumono caratteredi specificità e di attualità nell’ambito di quelleespressamente indicate dall’art. 5, commi 5 e 6,dell’accordo quadro del 23/3/2000. Utilizza, atal fine, le risorse destinate al progetto di telela-voro.

2. Nel caso di rientro definitivo nella sede or-dinaria di lavoro e qualora siano intervenutimutamenti organizzativi, le istituzioni attivanoopportune iniziative di aggiornamento profes-sionale dei lavoratori interessati per facilitarneil reinserimento.

Articolo 142 – Copertura assicurativa

1. Le istituzioni scolastiche ed educative, nel-l’ambito delle risorse destinate al finanziamentodella sperimentazione del telelavoro, stipulanopolizze assicurative per la copertura dei seguentirischi:

– danni alle attrezzature telematiche in do-tazione del lavoratore, con esclusione diquelli derivanti da dolo o colpa grave;– danni a cose o persone, compresi i familiaridel lavoratore, derivanti dall’uso delle stesseattrezzature.2. La verifica delle condizioni di lavoro e

dell’idoneità dell’ambiente di lavoro avviene al-l’inizio dell’attività e periodicamente ogni seimesi, concordando preventivamente con l’inte-ressato i tempi e le modalità di accesso presso ildomicilio. Copia del documento di valutazionedel rischio, ai sensi dell’art. 4, comma 2, DLGS626/1994, è inviata ad ogni dipendente per laparte che lo riguarda, nonché al rappresentanteper la sicurezza.

Articolo 143 – Criteri operativi

1. La disciplina prevista dal presente capomira ad introdurre elementi di flessibilità neirapporti di lavoro, con benefici di carattere so-ciale e individuale, ed un possibile incrementodella produttività e miglioramento dei servizi.

Si dovrà verificare pertanto che, a fronte deicosti a regime, l’introduzione del telelavorocomporti incrementi di produttività e risparmidi spesa anche legati al ridimensionamento dellasede di lavoro, oltre che di benefici sociali e dipositivi riflessi esterni, nonché di miglioramentodi qualità della vita, specie nei grandi centri ur-bani.

Si dovrà prevedere, di conseguenza, un’atten-dibile, seppure tendenziale, quantificazione, daun lato di tutte le spese e, dall’altro, dei risparmidi spesa e dei benefici in termini di maggioreproduttività e di positive ricadute nel sistemasociale, con una ponderata valutazione e coe-renza della compatibilità economico–finanzia-ria complessiva.

Articolo 144 – Norma finale di rinvio

1. Per quanto non esplicitamente previstonel presente capo si rinvia alla disciplina di cuiall’Accordo quadro sul telelavoro del23/03/2000.

83tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•CAPO XIII

TelelavoroArticoli: 141/142/143/144

CAPO XIV – DISPOSIZIONI FINALI

Articolo 145 – Personale in particolariposizioni di stato

1. Il periodo trascorso dal personale dellascuola e delle istituzioni educative in posizionedi comando, distacco, esonero, aspettativa sin-dacale, utilizzazione e collocamento fuori ruolo,con retribuzione a carico del MPI, è valido a tuttigli effetti come servizio di istituto nella scuola,anche ai fini dell’accesso al trattamento econo-mico previsto dal capo VIII.

2. Il periodo di distacco o di aspettativa sin-dacale è considerato servizio effettivo ed è utileanche ai fini delle progressioni di cui agli articoli77, 80 e 81 del CCNL 24.07.2003.

3. Restano ferme le disposizioni in vigore cheprevedono la validità del periodo trascorso dalpersonale scolastico in altre situazioni di statoche comportano assenza dalla scuola.

Articolo 146 – Normativa vigente edisapplicazioni

1. In applicazione dell’art. 69, comma 1, delDLGS n. 165/2001, tutte le norme generali especiali del pubblico impiego vigenti alla datadel 13 gennaio 1994 e non abrogate divengononon applicabili con la firma definitiva del pre-sente CCNL, con l’eccezione delle seguentinorme e di quelle richiamate nel testo del pre-sente CCNL che, invece, continuano a trovareapplicazione nel comparto scuola:

a) artt. 1 e 2 della legge 24 maggio 1970, n.336 e successive modificazioni e integrazioni;b) tutta la normativa, contrattuale e noncontrattuale, sin qui applicata, in materia dimutilati ed invalidi per servizio e norme infavore dei congiunti dei caduti per servizio,benefici spettanti ai mutilati ed invalidi diguerra ed ai congiunti dei caduti in guerra;c) tutta la materia relativa al collocamento ariposo resta regolata dalle norme vigenti;d) tutta la normativa, contrattuale e noncontrattuale, sin qui applicata, in materia dimissioni; (*)e) la normativa richiamata nel presente

CCNL;f ) la normativa sul riposo festivo settimanalecome previsto dall’art. 2109, comma 1, delCodice Civile;g) la seguente normativa:1. art. 3 del DPR n. 395/88 (in tema di dirittoallo studio);2. art. 17 del DPR n. 3/57 (limiti al dovereverso il superiore);3. art. 21 del DPR n. 399/88, commi 1 e 2(su mobilità per incompatibilità);4. art. 7 DPR 395/88 (su IIS nella 13° mensi-lità);5. Art. 53 L. 312/80 e art. 3, commi 6 e 7 delDPR n. 399/88;6. Legge 11 febbraio 1980, n. 26 (artt.1-4) elegge 25 giugno 1985 n. 333 (aspettativa perricongiungimento con il coniuge che prestaservizio all’estero);7. ai soli fini della determinazione dell’im-porto dell’indennità di funzioni superiori,dell’indennità di direzione e di reggenza,l’art. 69 del CCNL 4/08/95, l’art. 21, comma1, del CCNL 26-5-1999 e l’art 33 CCNI31/8/1999 (fondi non a carico del CCNL24/7/2003 della scuola); (**)8. Art. 66, commi 6 e 7, del CCNL 4/08/95;9. Artt. 38, 40 e 67 del TU n. 3/57, art. 20legge 24.12.86, n. 958 e art. 7 legge30.12.91, n. 412 (servizio militare);10. Art. 132 TU n. 3/1957 (riammissione inservizio);11. Art. 2 L. 476/1984, L. 398/1989, art. 4L. 498/1992, art. 453 TU 297/1994, art. 5 1L. 449/1997 e art.5 2, comma 57, L.448/2001.2. È espressamente disapplicata la seguente

normativa:– l’art. 475 del DLGS n. 297/94 (assegnazioniprovvisorie di sede);– l’art. 568 del DLGS n. 297/94 (assegna-zione provvisoria);– l’art. 478 del DLGS n. 297/94 (sostituzionedei docenti assenti);– l’art. 455 del DLGS n. 297/94 (utilizzazionedel personale docente e DOA);– l’art. 480 del DLGS n. 297/94 (inquadra-menti in profili professionali amm.vi);– l’art. 7, comma 4 – secondo periodo,comma 5, comma 6 e comma 7 del DLGS

84scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•CAPO XIVDisposizioni finaliArticoli: 145/ 146

85tuttocontratto scuola statale 2006-2009

59/2004;– l’art. 8, comma 3 del DLGS 59/2004;– l’art. 10, comma 4 – secondo periodo,comma 5 del DLGS 59/2004;– l’art. 11, comma 7, del DLGS 59/2004;3. Le Parti si riservano la possibilità di riesa-

minare il testo del presente articolo con appositasequenza contrattuale ove emerga la necessità diprecisazioni o correttivi.

(*) L’indennità di missioni all’estero è stataabolita dalla L. 122/2010.

(**) La legge 111/2011 (modificata dalla legge183/11, art. 4, co. 70) all’art. 19 comma 5-bisobbliga i DSGA ad assumere le reggenze di altrescuole (con 400/600 alunni) e per questo rimandaa una specifica sessione negoziale per determinarel’indennità.

Articolo 147 – Aumenti contrattuali aicapi di istituto

1. Ai capi di istituto, in servizio nel quadrien-nio contrattuale 2006-09 e che non hanno ac-quisito la qualifica di dirigenti scolastici, sonoattribuiti i medesimi incrementi stipendiali, pertredici mensilità, spettanti al docente laureatodegli Istituti secondari di II grado.

Articolo 148 – Previdenza complementare

1. Le Parti si danno atto di aver attivato ilFondo nazionale pensione complementare peri lavoratori del comparto, sulla base dell’Ac-

cordo 14/03/2001, come previsto dal decretolegislativo n. 124/1993 e dalla legge n.335/1995 e successive modificazioni e integra-zioni.

2. Destinatari del Fondo pensioni sono i la-voratori che liberamente aderiscono e aderi-ranno al Fondo stesso secondo quanto prescrittodalla legge, dallo statuto e dai regolamenti.

Articolo 149 – Verifica delle disponibilitàfinanziarie complessive

1. In caso di accertamento da parte del Mi-nistero dell’Economia e delle Finanze di mag-giori oneri del contratto rispetto a quelliprevisti, le parti firmatarie possono richiedere ilcontrollo e la certificazione di tali oneri ai sensidell’art. 48, comma 4, del DLGS n. 165/2001,al nucleo di valutazione della spesa relativa alpubblico impiego, istituito presso il Consiglionazionale dell’economia e del lavoro dall’art. 10della legge 30 dicembre 1991, n. 412.

2. Qualora siano certificati maggiori onericontrattuali rispetto a quelli previsti, le parti siincontrano allo scopo di concordare la prorogadell’efficacia temporale del contratto, ovvero lasospensione dell’esecuzione, totale o parziale,dello stesso.

Articolo 150 – Norma di rinvio

1. La disciplina di cui al presente CCNL è su-scettibile delle modifiche che in via pattizia sirendessero necessarie in relazione all’entrata invigore di eventuali innovazioni ordinamentali.

CAPO XIVDisposizioni finalii

Articoli: 147/148/149/150

TABELLE, ALLEGATI, DICHIARAZIONI

88scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

Aumenti posizioni stipendiali dal 1.1.2006 (da corrispondere per 13 mensilità)

Collab. scol.

Collab.1scol. dei servizi

Assist.2amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3

infanzia e elem.

Docente dipl. ist. sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. ist. sec. di II grado

Da 0 a 2 5,22 5,36 5,85 6,69 7,74 6,79 6,79 7,37 7,37

Da 3 a 8 5,32 5,46 5,98 6,87 7,96 6,97 6,97 7,57 7,78

Da 9

a 145,69 5,82 6,45 7,43 8,66 7,53 7,53 8,23 8,45

Da 15

a 206,04 6,16 6,90 8,08 9,47 8,19 8,19 9,00 9,27

Da 21

a 276,37 6,51 7,34 8,71 10,35 8,83 9,15 9,74 10,32

Da 28

a 346,63 6,76 7,66 9,33 11,24 9,47 9,77 10,47 11,01

Da 35 6,81 6,94 7,91 9,80 12,11 9,94 10,25 11,01 11,56

Aumenti rideterminati posizioni stipendiali dal 1.1.2007 (da corrispondere per 13 mensilità)*

Collab. scol.

Collab.1scol. dei servizi

Assist.2amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3

infanzia e elem.

Docente dipl. ist. sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. ist. sec. di II grado

Da 0 a 2 26,79 27,47 30,01 34,31 39,67 34,80 34,80 37,77 37,77

Da 3 a 8 27,31 27,98 30,68 35,24 40,83 35,74 35,74 38,82 39,91

Da 9

a 1429,19 29,85 33,09 38,09 44,41 38,64 38,64 42,22 43,34

Da 15

a 2030,95 31,61 35,37 41,43 48,58 42,02 42,02 46,15 47,56

Da 21

a 2732,69 33,40 37,67 44,67 53,05 45,30 46,92 49,96 52,94

Da 28

a 3433,99 34,67 39,30 47,87 57,64 48,54 50,13 53,70 56,47

Da 35 34,91 35,61 40,55 50,24 62,11 50,95 52,57 56,47 59,28

•TabelleTabella 1

Aumenti stipendiali scuola statale 2006-2009 tuttocontratto88

TABELLA 1

* Il valore a decorrere dal 1.1.2007 comprende e assorbe l’incremento corrisposto dal 1.1.2006

la tabella 1 segue nella pagina accanto

89tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•Tabelle

Tabella 1Aumenti stipendiali

Aumenti rideterminati posizioni stipendiali dal 31.12.2007 (da corrispondere per 13 mensilità)*

segue TABELLA 1

Collab. scol.

Collab.1scol. dei servizi

Assist.2amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3

infanzia e elem.

Docente dipl. ist. sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. ist. sec. di II grado

Da 0 a 2 58,26 59,76 65,27 74,62 86,29 75,70 75,70 82,16 82,16

Da 3 a 8 59,39 60,86 66,74 76,64 88,80 77,74 77,74 84,42 86,81

Da 9

a 1463,50 64,93 71,97 82,86 96,59 84,04 84,04 91,84 94,26

Da 15

a 2067,32 68,76 76,93 90,11 105,67 91,40 91,40 100,37 103,44

Da 21

a 2771,09 72,65 81,92 97,16 115,39 98,54 102,04 108,66 115,15

Da 28

a 3473,94 75,40 85,48 104,11 125,38 105,58 109,03 116,79 122,81

Da 35 75,93 77,45 88,20 109,28 135,09 110,83 114,33 122,81 128,92

Note

1 Anche per il profilo professionale Addetto alle aziende agrarie2 Anche per i profili professionali: Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere, Guardarobiere3 Anche per il Personale educativo

* Il valore a decorrere dal 31.12.2007 comprende e assorbe l’incremento corrisposto dal 1.1.2007

NOTA BENE

Va ricordato che la legge 122 di luglio 2010 (una delle tante manovre finanziarie del go-verno Berlusconi)la bloccato gli scatti stipendiali fino al 2013. L’accordo del 4/8/2011,che la FLC Cgil non ha firmato, ha allungato la permanenza nelle posizioni stipendiali(gradoni) riducendole.

90scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•TabelleTabelle 2 - 3 - 4Posizioni stipendiali e compensi

TABELLA 2Posizioni stipendiali dal 31.12.2007 (da corrispondere per 12 mensilità)

QQuueessttaa ttaabbeellllaa èè ssttaattaa aaggggiioorrnnaattaa nneellllaa ppaarrttee rreellaattiivvaa aallllee ppoossiizziioonnii ssttiippeennddiiaallii ddeeii ddoocceennttii ccoonn llee mmooddiiffiicchheeaappppoorrttaattee ddaallllaa sseeqquueennzzaa ccoonnttrraattttuuaallee ssuull ffoonnddoo ddii iissttiittuuttoo

TABELLA 3Aumento compenso individuale accessorio

TABELLA 4Aumento retribuzione professionale docenti

Tabella 2

Collab. scol.

Collab.1

scol. dei servizi

Assist.2 amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3 infanzia e elem.

Docente dipl. ist. sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. ist. sec. di II grado

Da 0 a 2

14.359,02 14.727,13 16.085,62 18.391,40 21.266,10 18.609,31 18.609,31 20.197,18 20.197,18

Da 3

a 8 14.637,86 14.99860 16.447,16 18.888,61 21.885,19 19.112,02 19.112,02 20.754,77 21.341,39

Da 9

a 14 15.648,91 16.002,43 17.738,02 20.420,20 23.803,81 20.660,26 20.660,26 22.577,27 23.172,23

Da 15

a 20 16.592,28 16.945,79 18.960,63 22.208,69 26.042,85 22.468,68 22.468,68 24.675,29 25.430,65

Da 21

a 27 17.521,17 17.903,75 20.190,60 23.944,85 28.438,18 24.223,94 25.085,79 26.712,51 28.307,39

Da 28

a 34 18.221,87 18.582,08 21.066,52 25.657,56 30.899,34 25.995,69 26.803,02 28.710,89 30.192,03

Da 35 18.712,93 19.088,70 21.737,75 26.932,99 33.293,35 27.245,23 28.107,61 30.192,03 31.694,41

1 Anche per il profilo professionale Addetto alle aziende agrarie2 Anche per i profili professionali: Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere, Guardarobiere3 Anche per il personale educativo

91tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•Tabelle

Tabelle 5 - 6 - 7Prestazioni aggiuntive e indennità

TABELLA 5Misure del compenso orario lordo tabellare dal 31.12.2007 al personale docente per prestazioni aggiuntiveall’orario d’obbligo, da liquidare a carico del fondo per l’istituzione scolastica

TABELLA 6Misure del compenso orario lordo tabellare dal 31.12.2007 al personale Ata per prestazioni aggiuntiveall’orario d’obbligo, da liquidare a carico del fondo per l’istituzione scolastica

TABELLA 7Misure lorde tabellari dell’indennità di lavoro notturno e/o festivo dal 31.12.2007 al personale educativo eAta delle istituzioni educative e delle scuole speciali per prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo, daliquidare a carico del fondo per l’istituzione scolastica

92scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

TABELLA 8Misura annua lorda tabellare dell’indennità di bilinguismo e trilinguismo da liquidare dal 31.12.2007 acarico del fondo per l’istituzione scolastica(nell’ipotesi in cui per gli stessi fini non sia già erogata altra indennità in base alle vigenti disposizioni)

TABELLA 9Misure economiche dei parametri per il calcolo dell’indennità di direzione

Questa tabella è stata aggiornata con le modifiche apportate dalla sequenza contrattuale sul personale Ata

L’indennità di cui alla presente tabella assorbe il compenso per le prestazioni eccedenti di cui all’art. 51,comma 4, del CCNL 29.11.2007.

Tabella 9

Tipologia di parametro Misura tabellare lorda annua Criterio di utilizzo

Parametro base in misura fissa a decorrere dal 1.1.2006 € 1.750,00

Particolari tipologie di istituzioni scolastiche (parte variabile a carico del fondo di istituto) Valori annui lordi rideterminati a decorrere dal 1.9.2008

a) Aziende agrarie € 1.220,00 da moltiplicare per il numero delle aziende funzionanti presso l’istituto

b) Convitti ed educandati annessi € 820,00 da moltiplicare per il numero dei convitti e degli educandati funzionanti presso l’istituto

c) Istituti verticalizzati e istituti con almeno 2 punti di erogazione del servizio scolastico, istituti di 2° grado aggregati e istituti tecnici, professionali e d’arte con laboratori e/o reparti di lavorazione

€ 750,00 spettante in misura unica, indipendemente dall’esistenza di più situazioni di cui alla lettera c)

d) Scuole medie, scuole elementari e licei non rientranti nelle tipologie di cui alla lettera c)

€ 650,00

e) Complessità organizzativa € 30,00

valore unitario da moltiplicare per il numero del personale docente e Ata in organico di diritto

TABELLE Tabelle 8 e 9Indennità

93tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•TABELLE

Nuove posizioni stipendialiAccordo 4/8/2011

GLI STIPENDI DOPO L’ACCORDO CONTRATTUALE DEL 4 AGOSTO 2011(Vedi il testo a pag. 175)

Nonostante il blocco dei contratti, deciso per legge nel 2010, il 4/8/2011 è stato stipulatoun accordo contrattuale, non sottoscritto dalla FLC Cgil, che ha ridotto le fasce stipendialida 7 a 6, cancellando la fascia di anzianità da 3 a 8 anni.Le tabelle che seguono danno conto delle nuove posizioni stipendiali derivanti da quell’ac-cordo che decorrono dal 4 agosto 2011. Gli importi qui sotto sono comprensivi dell’inden-nità di vacanza contrattuale (IVC) che decorre dal 1/7/2010.

PERSONALE ATA

STIPENDIO LORDO MENSILE

Collaboratore scolastico

Collab. scol. dei servizi1

1 Anche per Addetto alle aziende agrarie.2 Anche per Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere, Guardarobiere.

da 0 a 8da 9 a 14da 15 a 20da 21 a 27da 28 a 34da 35

1.251,321.362,891.444,481.524,831.585,431.627,91

1.283,381.393,70 1.475,291.558,15 1.616,82 1.660,65

Assistente amministrativo2

Coordinatore amm.vo/tecnico

1.602,711.778,191.932,88 2.083,052.231,202.341,52

1.853,23 2.072,73 2.266,40 2.473,58 2.686,47 2.893,54

DSGA

1.401,78 1.544,70 1.650,45 1.756,84 1.832,60 1.890,66

INDENNITÀ ACCESSORIE

Compensi per posizioni economiche

Area A/ASArea B/C

Prima posizione

Seconda posizione

46,1592,3

--138,46

Compenso individuale accessorio(CIA)

Area A/ASArea B/C

58,5064,50

Indennità di amministrazione DsgA(quota fissa)

145,83

Anzianità

94scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•TABELLE Nuove posizioni stipendialiAccordo del 4/8/2011

PERSONALE DOCENTE

STIPENDIO LORDO MENSILE

Scuola primaria e infanzia3

Diplomato istituti di II grado

da 0 a 8da 9 a 14da 15 a 20da 21 a 27da 28 a 34da 35

1.622,441.799,921.956,422.108,302.258,152.396,75

1.622,441.799,92 1.956,422.182,88 2.331,49 2.444,37

1.760,88 2.018,32 2.213,75 2.462,69 2.625,68 2.755,79

1.760,88 1.966,84 2.148,38 2.324,68 2.497,61 2.625,78

Scuola secondaria di I grado

Laureato istituti di II grado

3 Anche per il personale educativo.

Retribuzione professionale docente (RPD)

0-14 anni15-27 annioltre 28 anni

164202257

Anzianità

95tuttocontratto scuola statale 2006-2009

TABELLA A – PROFILI DI AREA DEL PERSONALE ATA

(Tabella A del CCNL 24/07/03)

1. L’unità dei servizi amministrativi è costi-tuita dalle professionalità articolate nei profilidi AREA del personale ATA individuati dalla pre-sente tabella.

Le modalità di accesso restano disciplinatedalle disposizioni di legge in vigore, tranne cheper i requisiti culturali che sono individuatidalla tabella B.

AREA DSvolge attività lavorativa di rilevante com-

plessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende,con autonomia operativa, ai servizi generali am-ministrativo-contabili e ne cura l’organizzazionesvolgendo funzioni di coordinamento, promo-zione delle attività e verifica dei risultati conse-guiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agliindirizzi impartiti, al personale ATA, posto allesue dirette dipendenze.

Organizza autonomamente l’attività del per-sonale ATA nell’ambito delle direttive del diri-gente scolastico. Attribuisce al personale ATA,nell’ambito del piano delle attività, incarichi dinatura organizzativa e le prestazioni eccedentil’orario d’obbligo, quando necessario.

Svolge con autonomia operativa e responsa-bilità diretta attività di istruzione, predisposi-zione e formalizzazione degli atti amministrativie contabili; è funzionario delegato, ufficiale ro-gante e consegnatario dei beni mobili.

Può svolgere attività di studio e di elabora-zione di piani e programmi richiedenti specificaspecializzazione professionale, con autonomadeterminazione dei processi formativi ed attua-tivi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale,di aggiornamento e formazione nei confrontidel personale. Possono essergli affidati incarichiispettivi nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

La legge 111/2011 all’art. 19, co. 5-bis inter-viene sul profilo rendendo le reggenze obbligatoriee rinvia a un’apposita sessione negoziale la deter-minazione della relativa indennità.

AREA CNei diversi profili svolge le seguenti attività

specifiche.Amministrativo:– attività lavorativa complessa con autono-

mia operativa e responsabilità diretta nella defi-nizione e nell’esecuzione degli atti a carattereamministrativo contabile di ragioneria e di eco-nomato, pure mediante l’utilizzazione di proce-dure informatiche. Sostituisce il DSGA. Puòsvolgere attività di formazione e aggiornamentoed attività tutorie nei confronti di personale neoassunto. Partecipa allo svolgimento di tutti icompiti del profilo dell’area B. Coordina piùaddetti dell’area B.

Tecnico:– attività lavorativa complessa con autono-

mia operativa e responsabilità diretta, anche me-diante l’utilizzazione di procedure informatichenello svolgimento dei servizi tecnici nell’area diriferimento assegnata. In rapporto alle attivitàdi laboratorio connesse alla didattica, è subcon-segnatario con l’affidamento della custodia e ge-stione del materiale didattico, tecnico escientifico dei laboratori e delle officine, nonchédei reparti di lavorazione. Conduzione tecnicadei laboratori, officine e reparti di lavorazione,garantendone l’efficienza e la funzionalità. Par-tecipa allo svolgimento di tutti i compiti delprofilo dell’area B. Coordina più addetti del-l’area B.

AREA BNei diversi profili svolge le seguenti attività

specifiche con autonomia operativa e responsa-bilità diretta.

Amministrativo:– nelle istituzioni scolastiche ed educative

dotate di magazzino può essere addetto, con re-sponsabilità diretta, alla custodia, alla verifica,alla registrazione delle entrate e delle uscite delmateriale e delle derrate in giacenza. Esegue at-tività lavorativa richiedente specifica prepara-zione professionale e capacità di esecuzione delleprocedure anche con l’utilizzazione di strumentidi tipo informatico, pure per finalità di catalo-gazione. Ha competenza diretta della tenutadell’archivio e del protocollo.

Tecnico:– conduzione tecnica dei laboratori, officine

e reparti di lavorazione, garantendone l’effi-cienza e la funzionalità. Supporto tecnico allo

TABELLETABELLA A

Profili di area del personale Ata

96scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

svolgimento delle attività didattiche. Guidadegli autoveicoli e loro manutenzione ordinaria.Assolve i servizi esterni connessi con il propriolavoro.

Cucina:– preparazione e confezionamento dei pasti,

conservazione delle vivande, anche attraversostrumentazioni particolari, di cui cura l’ordina-ria manutenzione.

Infermeria:– organizzazione e funzionamento dell’infer-

meria dell’istituzione scolastica e cura delle rela-tive dotazioni mediche, farmacologiche estrumentali. Pratiche delle terapie e delle misuredi prevenzione prescritte.

Guardaroba:– conservazione, custodia e cura del corredo

degli alunni. Organizzazione e tenuta del guar-daroba.

AREA ASNei diversi profili svolge le seguenti attività

specifiche.Servizi scolastici:– coordinamento dell’attività del personale

appartenente al profilo A, di cui comunque, invia ordinaria, svolge tutti i compiti. Svolge atti-vità qualificata di assistenza all’handicap e dimonitoraggio delle esigenze igienico-sanitariedella scuola, in particolare dell’infanzia.

Servizi agrari:– attività di supporto alle professionalità spe-

cifiche delle aziende agrarie, compiendo nel set-tore agrario, forestale e zootecnico operazionisemplici caratterizzate da procedure ben defi-nite.

AREA AEsegue, nell’ambito di specifiche istruzioni e

con responsabilità connessa alla corretta esecu-zione del proprio lavoro, attività caratterizzatada procedure ben definite che richiedono prepa-razione non specialistica. È addetto ai servizi ge-nerali della scuola con compiti di accoglienza edi sorveglianza nei confronti degli alunni, neiperiodi immediatamente antecedenti e succes-sivi all’orario delle attività didattiche e durantela ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei lo-cali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigi-lanza sugli alunni, compresa l’ordinaria

vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pastonelle mense scolastiche, di custodia e sorve-glianza generica sui locali scolastici, di collabo-razione con i docenti. Presta ausilio materialeagli alunni portatori di handicap nell’accessodalle aree esterne alle strutture scolastiche, al-l’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’usodei servizi igienici e nella cura dell’igiene perso-nale anche con riferimento alle attività previstedall’art. 47.

TABELLE TABELLA AProfili di area del personale Ata

97tuttocontratto scuola statale 2006-2009

TABELLA B – REQUISITI CULTURALI PERL’ACCESSO AI PROFILI PROFESSIONALI DELPERSONALE ATA

Questa tabella è stata aggiornata con le modi-fiche apportate dall’art. 4 della sequenza contrat-tuale del 25/7/08

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINI-STRATIVI:

- laurea specialistica in giurisprudenza; inscienze politiche sociali e amministrative; ineconomia e commercio o titoli equipollenti.

COORDINATORE AMMINISTRATIVO:- laurea triennale in giurisprudenza; in

scienze politiche sociali e amministrative; ineconomia e commercio o titoli equipollenti.

COORDINATORE TECNICO:- laurea triennale specifica.

ASSISTENTE AMMINISTRATIVO:- diploma di maturità.

ASSISTENTE TECNICO: - diploma di maturità corrispondente alla

specifica area professionale.

CUOCO: - diploma di qualifica professionale di Ope-

ratore dei servizi di ristorazione, settore cucina.

INFERMIERE: - laurea in scienze infermieristiche o altro ti-

tolo ritenuto valido dalla vigente normativa perl’esercizio della professione di infermiere.

GUARDAROBIERE: - diploma di qualifica professionale di Ope-

ratore della moda.

ADDETTO ALLE AZIENDE AGRARIE:- diploma di qualifica professionale di: 1. Operatore agrituristico; 2. Operatore agro-industriale; 3. Operatore agro-ambientale.

COLLABORATORE SCOLASTICO DEI SERVIZI:- diploma di qualifica professionale per ope-

ratore dei servizi sociali.

COLLABORATORE SCOLASTICO: - diploma di qualifica triennale rilasciato da

un istituto professionale, diploma di maestrod’arte, diploma di scuola magistrale per l’infan-zia, qualsiasi diploma di maturità, attestati e/odiplomi di qualifica professionale, entrambi didurata triennale, rilasciati o riconosciuti dalleregioni.

È fatta salva la validità dei titoli di studio inpossesso per coloro che, al momento dell’entratain vigore della presente sequenza contrattuale,siano già inseriti in graduatoria o che abbianoprestato almeno 30 giorni di servizio, anche noncontinuativo, nel profilo richiesto e/o area ri-chiesta nella scuola statale.

Per i diplomi di qualifica dei corsi dell’istru-zione professionale si fa riferimento al DM n.250 del 14 aprile 1997.

TABELLETABELLA B

Requisiti culturali per l’accesso ai profili Ata

98scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

TABELLA C – CORRISPONDENZA TRA AREE E PROFILI PROFESSIONALI DEL PERSONALE ATA (Tabella C del CCNL 24/07/03)

TABELLE Tabella CAta: corrispondenza tra aree e profili professionali

Nuove aree Profili professionali previsti dal CCNL 4/8/1995

D

CC

BBBBB

AsAs

A

Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga)

Coordinatore amministrativoCoordinatore tecnico

Assistente amministrativoAssistente tecnicoCuocoInfermiereGuardarobiere

Collaboratore scolastico dei serviziAddetto alle aziende agrarie

Collaboratore scolastico

99tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•TABELLE

Tabella C1Ata: corrispondenza vecchio-nuovo ordinamento

TABELLA C1 – EQUIVALENZA VECCHIO-NUOVO ORDINAMENTO PERSONALE ATA

Vecchiaarea

Vecchia qualifica Nuova qualifica

D

C

B

BB

AAA

Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga)

Coordinatore amministra-tivo o tecnico

Assistente amministrativoo tecnicoCuocoInfermiere

GuardarobiereAddetto alle aziende agrarieCollaboratore scolastico

Nuovaarea

D

C

B

BBB

As

As

A

Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga)

Coordinatore amministra-tivo o tecnico

Assistente amministrativoo tecnicoCuocoInfermiereGuardarobiere

Collaboratore scolastico deiserviziAddetto alle aziende agrarie

Collaboratore scolastico

100scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•TABELLE Tabella DTitoli per la destinazione all’estero

A) Titoli culturali (fino ad un massimo di punti 35)Non è valutabile il titolo d’accesso alla cattedra o posto attualmente ricoperto, né

quello di grado inferiore.

1. Per ogni diploma universitario di durata almeno quadriennale conseguito inItalia o all’estero:

punti 5. 2. Per ogni diploma di Accademia di belle arti, Conservatorio di musica, ISEF e

vigilanza scolastica: punti 4.3. Per ogni diploma universitario di durata biennale o triennale conseguito in

Italia o all’estero: punti 2.4. Per ogni diploma di istruzione secondaria di secondo grado conseguito in Italia

o all’estero: punti 5.5. Per ogni diploma finale di lingua straniera, diversa da quella delle aree lingui-

stiche francese, inglese, tedesca e spagnola, rilasciato da istituti di istruzione univer-sitaria italiani o stranieri, a seguito di corsi di durata almeno biennale:

punti 2.6. Per ogni libera docenza: punti 5.7. Per ogni dottorato di ricerca: punti 5.8. Per ogni attestato finale di corso di perfezionamento post-lauream conseguito

presso università italiane o straniere: se di durata semestrale punti 1, se di durataannuale

punti 2.9. Per ogni titolo finale di corsi di specializzazione post-lauream rilasciato da

un’università italiana o straniera di durata pluriennale: punti 5.

B) Titoli professionali (fino ad un massimo di 25 punti)

1. Per ogni abilitazione o idoneità o inclusione in graduatorie dei vincitori o dimerito relative a concorsi, per esami per classi diverse da quella della disciplina d’in-segnamento: punti 3.

2. Per ogni inclusione in graduatoria di merito di pubblico concorso per la fun-zione direttiva, diverso dal ruolo di appartenenza: punti 3.

TABELLA D(Tabella D del CCNL 24/07/03)

TTaabbeellllaa ddii vvaalluuttaazziioonnee ddeeii ttiittoollii ccuullttuurraallii,, pprrooffeessssiioonnaallii ee ddii sseerrvviizziioo ppeerr lleepprroocceedduurree ddii ddeessttiinnaazziioonnee aallll’’eesstteerroo

101tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•TABELLE

Tabella DTitoli per la destinazione all’estero

3. Per ogni inclusione in graduatoria di merito del personale Amministrativo,Tec-nico e Ausiliario dello stesso livello o di livello superiore al ruolo di appartenenza:

punti 3.4. Per ogni titolo di specializzazione per alunni portatori di handicap di durata

biennale conseguiti ai sensi dell’art. 325 del DLGS 16/4/1994, n. 297: punti 2. 5. Per la realizzazione di progetti finalizzati al superamento della dispersione sco-

lastica, all’educazione alla multiculturalità deliberati dai competenti organi collegialio autorizzati con DM del MAE, per ogni progetto:

punti 1 fino ad un massimo di punti 2.6. Per l’attività di direzione o di coordinamento nei corsi di aggiornamento/for-

mazione, tenutisi in Italia o all’estero, previsti dal piano nazionale di aggiornamentoo dal piano annuale del MAE e/o deliberati dai collegi docenti:

per ogni corso punti 2 fino ad un massimo di punti 4.7. Per l’attività di docenza nei corsi di aggiornamento/formazione, tenutisi in Ita-

lia o all’Estero previsti dal piano nazionale di aggiornamento o dal piano annuale delMAE e|o deliberati dai collegi docenti, per ogni corso attinente all’area disciplinare oalla funzione di appartenenza:

punti 2, per ogni corso non attinente all’area disciplinare o alla funzione di ap-partenenza punti 1 fino ad un massimo di punti 4.

8. Per il personale ATA per la partecipazione a corsi di aggiornamento e/o per larealizzazione di progetti di automazione o ammodernamento dei servizi, promossidalla amministrazione o approvati dagli organi competenti:

per ogni corso punti 1 fino ad un massimo di punti 2.9. Per l’inclusione in altra graduatoria di precedenti procedure di selezione al-

l’estero indetta ai sensi dell’art. 1 della legge n. 604/1982 (si valuta una sola altra in-clusione):

punti 1.10. Per la scuola elementare, per la frequenza del corso di aggiornamento-forma-

zione linguistica e glottodidattica compreso nel piano attuato dal Ministero, con lacollaborazione dei Provveditori agli Studi, delle istituzioni scolastiche, degli istitutidi ricerca:

punti 1.

C. Titoli di servizio (fino ad un massimo di 20 punti)

1. Per ogni anno di servizio prestato nella qualifica, nella classe di concorso o nelposto di insegnamento (per la scuola dell’infanzia ed elementare) di attuale appar-tenenza con contratto a tempo indeterminato:

punti 2

ALLEGATO N. 1

SCHEMA DI CODICE DI CONDOTTA DA ADOTTARE NELLA LOTTA CONTRO LE MOLESTIE SESSUALI

Art. 1 – Definizione

1. Per molestia sessuale si intende ogni atto ocomportamento indesiderato, anche verbale, aconnotazione sessuale arrecante offesa alla di-gnità e alla libertà della persona che lo subisce,ovvero che sia suscettibile di creare ritorsioni oun clima di intimidazione nei suoi confronti;

Art. 2 – Principi

1. Il codice è ispirato ai seguenti principi:a) è inammissibile ogni atto o comporta-mento che si configuri come molestia ses-suale nella definizione sopra riportata;b) è sancito il diritto delle lavoratrici e dei la-voratori ad essere trattati con dignità e ad es-sere tutelati nella propria libertà personale;c) è sancito il diritto delle lavoratrici/dei la-voratori a denunciare le eventuali intimida-zioni o ritorsioni subite sul luogo di lavoroderivanti da atti o comportamenti molesti;d) è istituita la figura della Consigliera/delConsigliere di fiducia, così come previstodalla risoluzione del Parlamento EuropeoA3-0043/94, e denominata/o d’ora in poiConsigliera/Consigliere, e è garantito l’im-pegno delle aziende a sostenere ogni compo-nente del personale che si avvalgadell’intervento della Consigliera/del Consi-gliere o che sporga denuncia di molestie ses-suali, fornendo chiare ed esaurimentiindicazioni circa la procedura da seguire,mantenendo la riservatezza e prevenendoogni eventuale ritorsione. Analoghe garanziesono estese agli eventuali testimoni;e) è garantito l’impegno dell’Amministra-zione a definire preliminarmente, d’intesacon i soggetti firmatari del Protocollo d’In-tesa per l’adozione del presente Codice, ilruolo, l’ambito d’intervento, i compiti e i re-quisiti culturali e professionali della persona

da designare quale Consigliera/Consigliere.Per il ruolo di Consigliera/Consigliere gliEnti in possesso dei requisiti necessari, op-pure individuare al proprio interno personeidonee a ricoprire l’incarico alle quali rivol-gere un apposito percorso formativo;f ) è assicurata, nel corso degli accertamenti,l’assoluta riservatezza dei soggetti coinvolti;g) nei confronti delle lavoratrici e dei lavora-tori autori di molestie sessuali si applicano lemisure disciplinari ai sensi di quanto previstodagli articoli 55 e 56 del Decreto legislativon. 165 del 2001 sia inserita, precisandone inmodo oggettivo i profili ed i presupposti,un’apposita tipologia di infrazione relativa-mente all’ipotesi di persecuzione o vendettanei confronti di un dipendente che ha sportodenuncia di molestia sessuale. I suddetticomportamenti sono comunque valutabili aifini disciplinari ai sensi delle disposizioninormative e contrattuali attualmente vigenti;h) l’amministrazione si impegna a dare ampiainformazione, a fornire copia ai propri dipen-denti e dirigenti, del presente Codice di com-portamento e, in particolare, alle procedure daadottarsi in caso di molestie sessuali, allo scopodi diffondere una cultura improntata al pienorispetto della dignità della persona.

Art. 3 – Procedure da adottare in caso dimolestie sessuali

1. Qualora si verifichi un atto o un compor-tamento indesiderato a sfondo sessuale sul postodi lavoro la dipendente/il dipendente potrà ri-volgersi alla Consigliera/al Consigliere desi-gnata/o per avviare una procedura informale neltentativo di dare soluzione al caso.

2. L’intervento della Consigliera/del Consi-gliere dovrà concludersi in tempi ragionevol-mente brevi in rapporto alla delicatezzadell’argomento affrontato.

3. La Consigliera/il Consigliere, che devepossedere adeguati requisiti e specifiche compe-tenze e che sarà adeguatamente formato dagliEnti, è incaricata/o di fornire consulenza e assi-stenza alla dipendente/al dipendente oggetto dimolestie sessuali e di contribuire alla soluzionedel caso.

102scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ALLEGATI Allegato 1Codice contro le molestie sessuali

Art. 4 – Procedura informale intervento dellaconsigliera/del consigliere

1. La Consigliera/il Consigliere, ove la dipen-dente/il dipendente oggetto di molestie sessualilo ritenga opportuno, interviene al fine di favo-rire il superamento della situazione di disagioper ripristinare un sereno ambiente di lavoro,facendo presente alla persona che il suo com-portamento scorretto deve cessare perché of-fende, crea disagio e interferisce con losvolgimento del lavoro.

2. L’intervento della Consigliera/del Consi-gliere deve avvenire mantenendo la riservatezzache il caso richiede.

Art. 5 – Denuncia formale

1. Ove la dipendente/il dipendente oggettodelle molestie sessuali non ritenga di far ricorsoall’intervento della Consigliera/del Consigliere,ovvero, qualora dopo tale intervento, il compor-tamento indesiderato permanga, potrà sporgereformale denuncia, con l’assistenza della Consi-gliera/del Consigliere, alla dirigente/al dirigenteo responsabile dell’ufficio di appartenenza chesarà tenuta/o a trasmettere gli atti all’Ufficiocompetenze dei procedimenti disciplinari, fattasalva, in ogni caso, ogni altra forma di tutelagiurisdizionale della quale potrà avvalersi.

2. Qualora la presunta/il presunto autore dimolestie sessuali sia la dirigente/il dirigentedell’ufficio di appartenenza, la denuncia potràessere inoltrata direttamente alla direzione ge-nerale.

3. Nel corso degli accertamenti è assicuratal’assoluta riservatezza dei soggetti coinvolti.

4. Nel rispetto dei principi che informano lalegge n. 125/1991, qualora l’Amministrazione,nel corso del procedimento disciplinare, ritengafondati i dati, adotterà, ove lo ritenga oppor-tuno, d’intesa con le OO.SS. e sentita la Consi-gliera/il Consigliere, le misure organizzativeritenute di volta in volta utili alla cessazione im-mediata dei comportamenti di molestie sessualied a ripristinare un ambiente di lavoro in cuiuomini e donne rispettino reciprocamente l’in-violabilità della persona.

5. Sempre nel rispetto dei principi che infor-

mano la legge n. 125/91 e nel caso in cui l’Am-ministrazione nel corso del procedimento disci-plinare ritenga fondati i fatti, la denunciante/ildenunciante ha la possibilità di chiedere di ri-manere al suo posto di lavoro o di essere trasfe-rito altrove in una sede che non gli comportidisagio.

6. Nel rispetto dei principi che informano lalegge n. 125/91, qualora l’Amministrazione nelcorso del procedimento disciplinare non ritengafondati i fatti, potrà adottare, su richiesta di unoo entrambi gli interessati, provvedimenti di tra-sferimento in via temporanea, in attesa dellaconclusione del procedimento disciplinare, alfine di ristabilire nel frattempo un clima sereno;in tali casi è data la possibilità ad entrambi gliinteressati di esporre le proprie ragioni, even-tualmente con l’assistenza delle OrganizzazioniSindacali, ed è comunque garantito ad en-trambe le persone che il trasferimento non av-venga in sedi che creino disagio.

Art. 6 – Attività di sensibilizzazione

1. Nei programmi di formazione del perso-nale e dei dirigenti le aziende dovranno inclu-dere informazioni circa gli orientamenti adottatiin merito alla prevenzione delle molestie sessualied alle procedure da seguire qualora la molestiaabbia luogo.

2. L’amministrazione dovrà, peraltro, predi-sporre specifici interventi formativi in materiadi tutela della libertà e della dignità della per-sona al fine di prevenire il verificarsi di compor-tamenti configurabili come molestie sessuali.Particolare attenzione dovrà essere posta alla for-mazione delle dirigenti e dei dirigenti che do-vranno promuovere e diffondere la cultura delrispetto della persona volta alla prevenzionedelle molestie sessuali sul posto di lavoro.

3. Sarà cura dell’Amministrazione promuo-vere, d’intesa con le Organizzazioni Sindacali,la diffusione del Codice di condotta contro lemolestie sessuali anche attraverso assemblee in-terne.

4. Sarà inoltre predisposto del materiale in-formativo destinato alle dipendenti/ai dipen-denti sul comportamento da adottare in caso dimolestie sessuali.

103tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ALLEGATI

Allegato 1Codice contro le molestie sessuali

5. Sarà cura dell’Amministrazione promuo-vere un’azione di monitoraggio al fine di valu-tare l’efficacia del Codice di condotta nellaprevenzione e nella lotta contro le molestie ses-suali. A tale scopo la Consigliera/il Consigliere,d’intesa con il CPO, provvederà a trasmettere an-nualmente ai firmatari del Protocollo ed allaPresidente del Comitato Nazionale di Paritàun’apposita relazione sullo stato di attuazionedel presente Codice.

6. L’Amministrazione e i soggetti firmataridel Protocollo d’Intesa per l’adozione del pre-sente Codice si impegnano ad incontrarsi al ter-mine del primo anno per verificare gli esistiottenuti con l’adozione del Codice di condottacontro le molestie sessuali ed a procedere alleeventuali integrazioni e modificazioni ritenutenecessarie.

ALLEGATO 2

CODICE DI COMPORTAMENTO DEIDIPENDENTI DELLE PUBBLICHEAMMINISTRAZIONI

Art. 1 – Disposizioni di carattere generale

1. I princìpi e i contenuti del presente codicecostituiscono specificazioni esemplificative degliobblighi di diligenza, lealtà e imparzialità, chequalificano il corretto adempimento della pre-stazione lavorativa. I dipendenti pubblici –escluso il personale militare, quello della poliziadi Stato ed il Corpo di polizia penitenziaria,nonché i componenti delle magistrature e del-l’Avvocatura dello Stato – si impegnano ad os-servarli all’atto dell’assunzione in servizio.

2. I contratti collettivi provvedono, a normadell’art. 54, comma 3, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, al coordinamento con leprevisioni in materia di responsabilità discipli-nare. Restano ferme le disposizioni riguardantile altre forme di responsabilità dei pubblici di-pendenti.

3. Le disposizioni che seguono trovano ap-plicazione in tutti i casi in cui non siano appli-cabili norme di legge o di regolamento ocomunque per i profili non diversamente disci-plinati da leggi o regolamenti. Nel rispetto deiprincìpi enunciati dall’art. 2, le previsioni degliarticoli 3 e seguenti possono essere integrate especificate dai codici adottati dalle singole am-ministrazioni ai sensi dell’art. 54, comma 5, deldecreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Art. 2 – Principi

1. Il dipendente conforma la sua condotta aldovere costituzionale di servire esclusivamentela Nazione con disciplina ed onore e di rispet-tare i princìpi di buon andamento e imparzialitàdell’amministrazione. Nell’espletamento deipropri compiti, il dipendente assicura il rispettodella legge e persegue esclusivamente l’interessepubblico; ispira le proprie decisioni ed i propricomportamenti alla cura dell’interesse pubblicoche gli è affidato.

2. Il dipendente mantiene una posizione di

104scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ALLEGATI Allegato 2Codice di comportamento dipendenti pubblici

indipendenza, al fine di evitare di prendere de-cisioni o svolgere attività inerenti alle sue man-sioni in situazioni, anche solo apparenti, diconflitto di interessi. Egli non svolge alcuna at-tività che contrasti con il corretto adempimentodei compiti d’ufficio e si impegna ad evitare si-tuazioni e comportamenti che possano nuocereagli interessi o all’immagine della pubblica am-ministrazione.

3. Nel rispetto dell’orario di lavoro, il dipen-dente dedica la giusta quantità di tempo e di ener-gie allo svolgimento delle proprie competenze, siimpegna ad adempierle nel modo più semplice edefficiente nell’interesse dei cittadini e assume le re-sponsabilità connesse ai propri compiti.

4. Il dipendente usa e custodisce con cura ibeni di cui dispone per ragioni di ufficio e nonutilizza a fini privati le informazioni di cui di-spone per ragioni di ufficio.

5. Il comportamento del dipendente deve es-sere tale da stabilire un rapporto di fiducia e col-laborazione tra i cittadini e l’amministrazione.Nei rapporti con i cittadini, egli dimostra lamassima disponibilità e non ne ostacola l’eserci-zio dei diritti. Favorisce l’accesso degli stessi alleinformazioni a cui abbiano titolo e, nei limiti incui ciò non sia vietato, fornisce tutte le notiziee informazioni necessarie per valutare le deci-sioni dell’amministrazione e i comportamentidei dipendenti.

6. Il dipendente limita gli adempimenti a ca-rico dei cittadini e delle imprese a quelli indispen-sabili e applica ogni possibile misura disemplificazione dell’attività amministrativa, age-volando, comunque, lo svolgimento, da parte deicittadini, delle attività loro consentite, o comun-que non contrarie alle norme giuridiche in vigore.

7. Nello svolgimento dei propri compiti, ildipendente rispetta la distribuzione delle fun-zioni tra Stato ed enti territoriali. Nei limitidelle proprie competenze, favorisce l’eserciziodelle funzioni e dei compiti da parte dell’auto-rità territorialmente competente e funzional-mente più vicina ai cittadini interessati.

Art. 3 – Regali e altre utilità

1. Il dipendente non chiede, per sé o peraltri, né accetta, neanche in occasione di festi-

vità, regali o altre utilità salvo quelli d’uso dimodico valore, da soggetti che abbiano tratto ocomunque possano trarre benefìci da decisionio attività inerenti all’ufficio.

2. Il dipendente non chiede, per sé o peraltri, né accetta, regali o altre utilità da un su-bordinato o da suoi parenti entro il quartogrado. Il dipendente non offre regali o altre uti-lità ad un sovraordinato o a suoi parenti entro ilquarto grado, o conviventi, salvo quelli d’uso dimodico valore.

Art. 4 – Partecipazione ad associazioni ealtre organizzazioni

1. Nel rispetto della disciplina vigente del di-ritto di associazione, il dipendente comunica aldirigente dell’ufficio la propria adesione ad asso-ciazioni ed organizzazioni, anche a carattere nonriservato, i cui interessi siano coinvolti dallosvolgimento dell’attività dell’ufficio, salvo che sitratti di partiti politici o sindacati.

2. Il dipendente non costringe altri dipen-denti ad aderire ad associazioni ed organizza-zioni, né li induce a farlo promettendo vantaggidi carriera.

Art. 5 – Trasparenza negli interessifinanziari

1. Il dipendente informa per iscritto il diri-gente dell’ufficio di tutti i rapporti di collabora-zione in qualunque modo retribuiti che egliabbia avuto nell’ultimo quinquennio, preci-sando:

a) se egli, o suoi parenti entro il quarto gradoo conviventi, abbiano ancora rapporti finan-ziari con il soggetto con cui ha avuto i pre-detti rapporti di collaborazione; b) se tali rapporti siano intercorsi o intercor-rano con soggetti che abbiano interessi in at-tività o decisioni inerenti all’ufficio,limitatamente alle pratiche a lui affidate. 2. Il dirigente, prima di assumere le sue fun-

zioni, comunica all’amministrazione le parteci-pazioni azionarie e gli altri interessi finanziariche possano porlo in conflitto di interessi conla funzione pubblica che svolge e dichiara se ha

105tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ALLEGATI

Allegato 2Codice di comportamento dipendenti pubblici

parenti entro il quarto grado o affini entro il se-condo, o conviventi che esercitano attività poli-tiche, professionali o economiche che lipongano in contatti frequenti con l’ufficio cheegli dovrà dirigere o che siano coinvolte nelledecisioni o nelle attività inerenti all’ufficio. Sumotivata richiesta del dirigente competente inmateria di affari generali e personale, egli forni-sce ulteriori informazioni sulla propria situa-zione patrimoniale e tributaria.

Art. 6 – Obbligo di astensione

1. Il dipendente si astiene dal partecipareall’adozione di decisioni o ad attività che pos-sano coinvolgere interessi propri ovvero: di suoiparenti entro il quarto grado o conviventi; di in-dividui od organizzazioni con cui egli stesso oil coniuge abbia causa pendente o grave inimi-cizia o rapporti di credito o debito; di individuiod organizzazioni di cui egli sia tutore, curatore,procuratore o agente; di enti, associazioni anchenon riconosciute, comitati, società o stabili-menti di cui egli sia amministratore o gerente odirigente. Il dipendente si astiene in ogni altrocaso in cui esistano gravi ragioni di convenienza.Sull’astensione decide il dirigente dell’ufficio.

Art. 7 – Attività collaterali

1. Il dipendente non accetta da soggetti di-versi dall’amministrazione retribuzioni o altreutilità per prestazioni alle quali è tenuto per losvolgimento dei propri compiti d’ufficio.

2. Il dipendente non accetta incarichi di col-laborazione con individui od organizzazioni cheabbiano, o abbiano avuto nel biennio prece-dente, un interesse economico in decisioni o at-tività inerenti all’ufficio.

3. Il dipendente non sollecita ai propri supe-riori il conferimento di incarichi remunerati.

Art. 8 – Imparzialità

1. Il dipendente, nell’adempimento dellaprestazione lavorativa, assicura la parità di trat-tamento tra i cittadini che vengono in contatto

con l’amministrazione da cui dipende. A talfine, egli non rifiuta né accorda ad alcuno pre-stazioni che siano normalmente accordate o ri-fiutate ad altri.

2. Il dipendente si attiene a corrette modalitàdi svolgimento dell’attività amministrativa disua competenza, respingendo in particolare ogniillegittima pressione, ancorché esercitata daisuoi superiori.

Art. 9 – Comportamento nella vita sociale

1. Il dipendente non sfrutta la posizione chericopre nell’amministrazione per ottenere utilitàche non gli spettino. Nei rapporti privati, inparticolare con pubblici ufficiali nell’eserciziodelle loro funzioni, non menziona né fa altri-menti intendere, di propria iniziativa, tale posi-zione, qualora ciò possa nuocere all’immaginedell’amministrazione.

Art. 10 – Comportamento in servizio

1. Il dipendente, salvo giustificato motivo,non ritarda né affida ad altri dipendenti il com-pimento di attività o l’adozione di decisioni dipropria spettanza.

2. Nel rispetto delle previsioni contrattuali, ildipendente limita le assenze dal luogo di lavoroa quelle strettamente necessarie.

3. Il dipendente non utilizza a fini privatimateriale o attrezzature di cui dispone per ra-gioni di ufficio. Salvo casi d’urgenza, egli nonutilizza le linee telefoniche dell’ufficio per esi-genze personali. Il dipendente che dispone dimezzi di trasporto dell’amministrazione se neserve per lo svolgimento dei suoi compiti d’uf-ficio e non vi trasporta abitualmente personeestranee all’amministrazione.

4. Il dipendente non accetta per uso perso-nale, né detiene o gode a titolo personale, utilitàspettanti all’acquirente, in relazione all’acquistodi beni o servizi per ragioni di ufficio.

Art. 11 – Rapporti con il pubblico

1. Il dipendente in diretto rapporto con il

106scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ALLEGATI Allegato 2Codice di comportamento dipendenti pubblici

107tuttocontratto scuola statale 2006-2009

pubblico presta adeguata attenzione alle do-mande di ciascuno e fornisce le spiegazioni chegli siano richieste in ordine al comportamentoproprio e di altri dipendenti dell’ufficio. Nellatrattazione delle pratiche egli rispetta l’ordinecronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia te-nuto motivando genericamente con la quantitàdi lavoro da svolgere o la mancanza di tempo adisposizione. Egli rispetta gli appuntamenti coni cittadini e risponde sollecitamente ai loro re-clami.

2. Salvo il diritto di esprimere valutazioni ediffondere informazioni a tutela dei diritti sin-dacali e dei cittadini, il dipendente si astiene dadichiarazioni pubbliche che vadano a detri-mento dell’immagine dell’amministrazione. Ildipendente tiene informato il dirigente dell’uf-ficio dei propri rapporti con gli organi distampa.

3. Il dipendente non prende impegni né fapromesse in ordine a decisioni o azioni proprieo altrui inerenti all’ufficio, se ciò possa generareo confermare sfiducia nell’amministrazione onella sua indipendenza ed imparzialità.

4. Nella redazione dei testi scritti e in tutte lealtre comunicazioni il dipendente adotta un lin-guaggio chiaro e comprensibile.

5. Il dipendente che svolge la sua attività la-vorativa in un’amministrazione che fornisce ser-vizi al pubblico si preoccupa del rispetto deglistandard di qualità e di quantità fissati dall’am-ministrazione nelle apposite carte dei servizi.Egli si preoccupa di assicurare la continuità delservizio, di consentire agli utenti la scelta tra idiversi erogatori e di fornire loro informazionisulle modalità di prestazione del servizio e suilivelli di qualità.

Art. 12 – Contratti

1. Nella stipulazione di contratti per contodell’amministrazione, il dipendente non ricorrea mediazione o ad altra opera di terzi, né corri-sponde o promette ad alcuno utilità a titolo diintermediazione, né per facilitare o aver facili-tato la conclusione o l’esecuzione del contratto.

2. Il dipendente non conclude, per contodell’amministrazione, contratti di appalto, for-nitura, servizio, finanziamento o assicurazionecon imprese con le quali abbia stipulato con-

tratti a titolo privato nel biennio precedente.Nel caso in cui l’amministrazione concluda con-tratti di appalto, fornitura, servizio, finanzia-mento o assicurazione, con imprese con le qualiegli abbia concluso contratti a titolo privato nelbiennio precedente, si astiene dal partecipareall’adozione delle decisioni ed alle attività rela-tive all’esecuzione del contratto.

3. Il dipendente che stipula contratti a titoloprivato con imprese con cui abbia concluso, nelbiennio precedente, contratti di appalto, forni-tura, servizio, finanziamento ed assicurazione,per conto dell’amministrazione, ne informa periscritto il dirigente dell’ufficio.

4. Se nelle situazioni di cui ai commi 2 e 3 sitrova il dirigente, questi informa per iscritto ildirigente competente in materia di affari gene-rali e personale.

ALLEGATI Allegato 2

Codice di comportamento dipendenti pubblici

108scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Le Parti si danno atto che la previsione contrattuale dell’istituto arbitrale nelle controversie dilavoro del comparto scuola non ha conseguito gli effetti previsti, dovendosi rilevarne uno scarsoutilizzo. Esso va invece va rilanciato, anche attraverso l’introduzione di modifiche, finalizzandoloall’obbligatorietà delle relative procedure.

Le Parti concordano che l’istituto arbitrale si inserisce in una comune volontà di snellimentoed economicità delle procedure di contenzioso in sede diversa da quella giurisdizionale, attual-mente oberata anche da numerosi contenziosi scolastici.

Le Parti si propongono, inoltre, di coinvolgere il Ministero della Funzione Pubblica e il Mini-stero della Giustizia per reperire risorse specifiche da destinare all’istituto dell’arbitrato, anche at-traverso corsi di formazione e di aggiornamento che contribuiscano alla creazione di una culturapositiva dell’arbitrato sia per le pubbliche amministrazioni che per le OO.SS.

SULLE SEDI PER LA CONCILIAZIONEOBBLIGATORIA

La FLC CGIL ha chiesto durante la trattativacontrattuale che per lo svolgimento delle proce-dure di raffreddamento e conciliazione in casodi controversia che porti alla proclamazione diuno sciopero nazionale venisse individuato ilMinistero del Lavoro, così come previsto dallenorme di legge e dall’Accordo sottoscritto insede ARAN in occasione del rinnovo contrattuale2002-2005, anziché al Ministero della PubblicaIstruzione.

È noto, infatti, che la legge 146/‘90 è statamodificata dalla legge 83 dell’11 aprile 2000 che,all’articolo 1, comma IV, sostituisce l’art. 2 dellalegge 146 affidando alle parti, negli accordi ocontratti collettivi, la scelta di richiedere il tenta-tivo preventivo di conciliazione presso la com-petente struttura del Ministero del Lavoro.

Le OO.SS. e l’ ARAN nel 2004 hanno sotto-scritto un Protocollo in cui tale opzione è chia-ramente espressa all’articolo 5 e a cui va dataattuazione anche rimuovendo gli ostacoli chene hanno fino ad ora impedito l’attuazione.

Risulta per altro incomprensibile il fatto chesi debba continuare a ricercare una concilia-zione con la stessa Amministrazione con laquale è sorto il conflitto anziché utilizzare,come nel caso di ricorso al Ministero del La-voro, un soggetto terzo.

SULL’ASSOCIAZIONISMOPROFESSIONALE

Durante la trattativa contrattuale la FLCCGIL ha ripetutamente chiesto che, nella parterelativa alla formazione, venissero inserite spe-cificazioni mirate a valorizzare le competenzeed il ruolo che l’associazionismo professionalepuò mettere in campo al servizio della scuola edegli insegnanti in modo particolare.

Ciò anche sulla base di quanto contenuto inun documento delle Associazioni professionaliAIMC, CIDI, Legambiente, MCE, FNISM, UCIIM,condiviso da FLC CGIL.Il mancato accoglimento delle tante propostepresentate da FLC CGIL non aiuta a dare rispo-ste qualificate al grande bisogno di qualità nellaformazione in servizio che, in particolare inquesti anni, arriva dalla scuola italiana e conti-nua a lasciare l’attività delle associazioni profes-sionali in mezzo a tanti problemi che sisarebbero potuti evitare per il bene della scuola.

SUL MANCATO RICONOSCIMENTO DELL’ANZIANITÀ AI DSGA ASSUNTI PRIMADEL 1° SETTEMBRE 2003

La FLC CGIL, all’atto della sottoscrizionedefi¬nitiva del CCNL 2006 - 2009 del compartoscuola, ribadisce che considera grave il rifiuto

DICHIARAZIONI A VERBALE DELLA FLC CGIL

Dichiarazioni

109tuttocontratto scuola statale 2006-2009

opposto dall’ARAN alla richiesta di estendere atutti i DSGA la possibilità di scegliete l’opzionepiù favorevole tra ricostruzione’di carriera etemporizzazione.

Questa possibilità è stata addirittura esplici-tata da una Nota del Ministero della PubblicaIstruzione (Nota n. 549.100 DGPER del 19marzo 2007) che pure ha limitato tale alterna-tiva irragionevolmente solo al personale assuntodopo il l° settembre 2003, arrogandosi così unafunzione di autorità salariale per altro in pienocontrasto con il D.LGS 165/01 che impediscedi retribuire diversamente lavoratori che hannopari condizioni di servizio.

L’esclusione di tutti gli altri interessati, sceltaarbitraria fatta dal Ministero, ha determinatoun’evidente disparità di trattamento econo-mico, inaccettabile sia sul piano contrattuale siasu quello giuridico-economico, tanto che moltilavoratori hanno intrapreso azioni legali per ot-

tenere una corretta valutazione della propria an-zianità di servizio.

Un contenzioso che avrebbe potuto esserebloccato o da una interpretazione autentica oda una norma contrattuale, come da noi richie-sto, fermo restando che i costi, a fronte dell’attounilaterale del Ministero del marzo scorso, nonpotevano che competere - come per gli assuntidopo ilIo settembre 2003 - al bilancio generaledello Stato e non agli stanziamenti contrattualiriferiti alla tutela delle retribuzioni.

Si sarebbe evitato così di alimentare ulterior-mente un’inaccettabile disparità di trattamentocon una soluzione peraltro già prevista dallalegge (DPR 399/88).

La presente dichiarazione viene resa anche alfine di non pregiudicare l’esito di miglior favoreche potrebbe risultare dalle azioni legali già intra-prese o da intraprendere da parte degli interessati.

DICHIARAZIONI UNITARIE

SULLA RIDUZIONE SETTIMANALE A 35 OREPER IL PERSONALE ATA

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-CONFSAL, all’atto della sottoscrizione definitivadel CCNL 2006-2009 del comparto scuola, con-siderano immotivato il rifiuto dell’ARAN di ri-formulare nell’articolato del contratto lariduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settima-nali e di rinviarlo, invece, a sequenza contrat-tuale.

Questa richiesta era stata avanzata unitaria-mente dai sindacati scuola in sede di trattativaa fronte di un diffuso contenzioso sviluppatosinelle scuole anche per il ruolo intrusivo nellacontrattazione di istituto di soggetti esterni: re-visori dei conti, USP, USR, ecc.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS-CONFSAL auspicano una sollecita ridefinizionedella materia con l’obiettivo di dare certezza ailavoratori e facilitare il ruolo della contratta-zione di istituto. In questa logica, chiedonol’immediata apertura e una sollecita conclu-sione della prevista sequenza contrattuale.

SULL’INDENNITÀ DI DIREZIONE AL DSGA INCASO DI PERMESSI RETRIBUITI INFERIORI A15 GIORNI

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS-CONFSAL, all’atto della sottoscrizione definitivadel CCNL 2006-2009 del comparto scuola, con-siderano incomprensibile la posizione dell’ARANdi voler confermare la norma di cui all’art. 15comma 5. Tale norma penalizza il personale ap-partenente al profilo di DSGA. Il CCNL, infatti,non prevede penalizzazioni economiche per as-senze inferiori a 15 giorni né sulla RPD del per-sonale docente né sul CIA del personale ATA.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS-CONFSAL dichiarano di voler eliminare lanorma in questione in sede di sequenza con-trattuale di cui all’art. 62 del CCNL.

Quanto sopra per ripristinare un uguale trat-tamento economico e giuridico nei confrontidi tutto personale del comparto scuola nel casodi assenze inferiori a 15 giorni.

Le Dichiarazioni continuano a pag. 110

Dichiarazioni

110scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

Continuano Dichiarazioni

SULL’INDENNITÀ DI BILINGUISMO ETRILINGUISMO AI DOCENTI DELLE SCUOLEDELL’INFANZIA ED AI DSGA

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS-CONFSAL, all’atto della sottoscrizione definitivadel CCNL 2006-2009 del comparto scuola, se-gnalano all’ARAN la necessità di porre rimedioall’errore materiale relativo alla mancata previ-sione di applicazione della tabella 8 al personaledocente delle scuole dell’infanzia e al personaleappartenente al profilo professionale di DSGA.

Dichiarazioni

Sequenze contrattuali

[...]Preso atto che la Presidenza del Consiglio dei

Ministri, con delibera del 19 marzo 2008, haapprovato l’ipotesi di Accordo relativa alla se-quenza contrattuale di cui all’art. 85, comma 3,e all’art. 90, commi 1, 2, 3 e 5 del CCNL Scuola2006-2009 sottoscritta il 13.02.2008 e che lamedesima è stata positivamente certificata dallaCorte dei Conti con comunicazione del04.04.2008, le Parti di cui sopra procedono allasottoscrizione definitiva dell’Accordo mede-simo.

Articolo 1 - Nuovi criteri di ripartizionedelle risorse per il finanziamento delFondo dell’istituzione scolastica

1. L’art. 85 del CCNL Scuola sottoscritto il29.11.2007 è sostituito dal seguente:

“1. A decorrere dal 31.12.2007, l’importocomplessivo delle risorse del fondo dell’isti-tuzione scolastica di cui all’art. 84 del pre-sente CCNL, sono ripartite, annualmente, trale singole istituzioni scolastiche ed educative,in relazione ai seguenti criteri: - 15 % in funzione del numero delle sedi di

erogazione del servizio; - 68 % in funzione del numero degli addettiindividuati dai decreti interministeriali qualeorganico di diritto di tutto il personale do-cente ed educativo e del personale ammini-strativo, tecnico ed ausiliario; - 17 % in funzione del numero degli addettiindividuati dal decreto interministerialequale organico di diritto del personale do-cente degli istituti secondari di secondogrado. 2. In coerenza con i criteri definiti dal

comma precedente, il riparto delle risorse com-plessive di cui all’art. 84 del presente CCNL, di-sponibili dal 31 dicembre 2007, è effettuatosulla base dei valori unitari annui, al lordo deglioneri riflessi a carico dell’amministrazione, e deiparametri per anno scolastico di riferimento, diseguito indicati:

- € 4.157,00 Euro per ciascun punto di ero-gazione del servizio; - € 802,00 per ciascun addetto individuatodai decreti interministeriali quale organico didiritto del personale docente ed educativo edel personale amministrativo, tecnico ed au-siliario; - € 857,00 ulteriori rispetto alla quota del

SEQUENZA CONTRATTUALE SU FONDO DELL’ISTITUZIONESCOLASTICA E RETRIBUZIONE DOCENTI

Ai sensi dell’aticolo 85, comma 3, e dell’articolo 90, commi 1, 2, 3, 5, del CCNL Scuola2006-2009

firmata l’8 aprile 2008 tra l’ARAN, e le Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola,UIL Scuola, SNALS, GILDA

precedente alinea per ciascun addetto indi-viduato dal decreto interministeriale, qualeorganico di diritto del personale docentedegli istituti secondari di secondo grado. 3. I valori unitari indicati al comma 2 sa-

ranno oggetto di aggiornamento nel successivobiennio contrattuale, al fine di renderli compa-tibili con le future risorse contrattuali, nonchécon le variazioni delle sedi di erogazioni del ser-vizio e dell’organico di diritto. Nella stessa sedesarà quantificata, ai sensi degli artt. 56 c. 3, 82c. 4 e 83 c. 3 del presente CCNL, la decurtazioneannuale complessiva a carico del fondo dell’isti-tuzione scolastica, occorrente per la coperturadei maggiori oneri derivanti dall’inclusione,nella base di calcolo del TFR, degli elementi re-tributivi di cui ai predetti articoli”.

Articolo 2 - Retrodatazione incrementi stipendiali

1. In applicazione di quanto previsto dall’art.90, commi 1 e 2, del CCNL sottoscritto il29.11.2007 e in applicazione di quanto previstodall’art. 15 del DL 1/10/2007, n. 159, conver-tito con modificazioni dalla legge n. 222/2007,è confermata la retrodatazione al 1° febbraio2007 degli incrementi di stipendio tabellare peri quali l’art. 78, tabella 2 del CCNL 29/11/2007,ha previsto decorrenza 31 dicembre 2007.

Articolo 3 - Valorizzazione del personale docente

1. Al fine di valorizzare il personale docente,le risorse di cui all’art. 90 c. 3 del CCNL sotto-scritto il 29/11/2007, derivanti dal processotriennale di razionalizzazione dello stesso perso-nale, sono utilizzate per la rimodulazione deidifferenziali retributivi tra le posizioni stipen-diali di cui dall’art. 78, comma 2, del citatoCCNL.

2. I valori retributivi previsti dal medesimoart. 78, comma 2 sono conseguentemente ride-terminati a decorrere dal 31/12/2007, ancheagli effetti di cui all’art. 81 del CCNL sottoscrittoil 29/11/2007, secondo le misure indicate nel-l’allegata Tabella 1.

Articolo 4 - Integrazione alla disciplina delfondo dell’istituzione scolastica

1. Al fine di sostenere la funzione docente inconnessione con i processi di innovazione di-dattica ricompresi negli utilizzi di cui all’art. 88del CCNL 29/11/2007, le risorse destinate al fi-nanziamento del fondo dell’istituzione scola-stica, già definite ai sensi dell’art. 84 del CCNLsottoscritto il 29/11/2007, sono incrementate, adecorrere dal 31/12/2007, di un importo pariallo 0,39% della massa salariale al 31/12/2005,riferita al personale docente, di cui si è tenutoconto ai fini della individuazione dei valori uni-tari medi di cui all’art. 85, comma 2 del CCNLScuola sottoscritto il 29.11. 2007, come sosti-tuito dall’art. 1 del presente CCNL.

DICHIARAZIONE CONGIUNTA N. 1

Le parti sono concordi nel ritenere chel’espressione “punto di erogazione del servizio”di cui all’art. 85, comma 1 del CCNL29/11/2007, come sostituito dall’art. 1 del pre-sente CCNL va riferita alle tabelle di cui al docu-mento relativo alla situazione di organico didiritto per l’anno scolastico 2007-2008, comepubblicata dalla Direzione generale per i sistemiinformativi del Ministero della Pubblica istru-zione (aggiornata al mese di ottobre 2007).

DICHIARAZIONE CONGIUNTA N. 2

Le parti prendono atto della lettera del Mini-stero della Pubblica Istruzione – Direzione ge-nerale per la politica finanziaria e per il bilancio,prot. n. 100 del 30/1/2008, con la quale sonocomunicate le risorse destinate alle competenzeaccessorie del personale, come risultanti dai datiseguenti (comprensivi degli oneri riflessi a caricodell’amministrazione):

complessivi 1.333.547.044 di Euro, destinatialle competenze accessorie del personale delcomparto ed assegnate direttamente alle isti-tuzioni scolastiche;

- di cui: 90.000.000 di Euro destinati ai

114scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•SEQUENZA CONTRATTUALE Fondo di istituto e retribuzione docentiArticoli: 2/3/4

115tuttocontratto scuola statale 2006-2009

compensi per le ore eccedenti per le attivitàdi avviamento alla pratica sportiva e alle oreeccedenti per la sostituzione dei docenti as-senti, per la parte residuale; - di cui: 120.850.914 di Euro destinati allefunzioni strumentali; - di cui: 95.514.526 di Euro destinati allafunzioni aggiuntive;

- di cui: 53.195.060 di Euro destinati allearee a rischio; - di cui: 2.497.587 di Euro destinati al per-sonale comandato ex IRRE, MPI

Le predette risorse non ricomprendono gliincrementi del fondo dell’istituzione scolasticadi cui all’art. 84, comma 1 del CCNL del29/11/2007 ed all’art. 4 del presente CCNL.

SEQUENZA CONTRATTUALE Fondo di istituto e retribuzione docenti

Dichiarazioni e tabella

Tabella 2 sequenza fondo

Docente scuola1

infanzia / elementare

Docente diplomato ist. sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laureato ist. sec. di II grado

Da 0 a 2 18.609,31 18.609,31 20.197,18 20.197,18

Da 3 a 8 19.112,02 19.112,02 20.754,77 21.341,39

Da 9 a 14 20.660,26 20.660,26 22.577,27 23.172,23

Da 15 a

20 22.468,68 22.468,68 24.675,29 25.430,65

Da 21 a

27 24.223,94 25.085,79 26.712,51 28.307,39

Da 28 a

34 25.995,69 26.803,02 28.710,89 30.192,03

Da 35 27.245,23 28.107,61 30.192,03 31.694,41

TABELLA Posizioni stipendiali dal 31.12.2007 (da corrispondere per 12 mensilità)

1 Anche per il personale educativo

Articolo 1 - Compiti del personale ATA, mobilità professionale, valorizzazione della professionalità

1. L’art. 47 del CCNL sottoscritto il29/11/2007 è sostituito dal seguente:

“1. I compiti del personale ATA sono costi-tuiti: a) dalle attività e mansioni espressamentepreviste dall’area di appartenenza; b) da incarichi specifici che, nei limiti delledisponibilità e nell’ambito dei profili profes-sionali, comportano l’assunzione di respon-sabilità ulteriori, e dallo svolgimento dicompiti di particolare responsabilità, rischioo disagio, necessari per la realizzazione delpiano dell’offerta formativa, come descrittodal piano delle attività. 2. Le risorse utilizzate per le predette attività

ammontano complessivamente ad €95.514.526 al lordo degli oneri riflessi e sonodestinate a livello di ciascuna istituzione scola-stica fino all’a.s. 2007/08 sulla base dell’applica-zione dell’art. 50 del CCNI 31/8/99 nonchédella nota ministeriale prot. n. 624 del 25 set-tembre 2002. A decorrere dall’anno scolastico2008/09 tali risorse saranno pari a €

53.237.118 al lordo degli oneri riflessi, per ef-fetto della destinazione di € 42.277.408 al lordodegli oneri riflessi finalizzata alla rivalutazioneed istituzione delle posizioni economiche di cuiall’art. 2 della presente sequenza contrattuale.

3. L’attribuzione degli incarichi di cui al pre-cedente comma 1, lett. b) è effettuata dal diri-gente scolastico, secondo le modalità, i criteried i compensi definiti dalla contrattazione diistituto nell’ambito del piano delle attività.

Esse saranno particolarmente finalizzate perl’area A per l’assolvimento dei compiti legatiall’assistenza alla persona, all’assistenza di baseagli alunni diversamente abili e al primo soc-corso.”

2. L’art. 48 del CCNL sottoscritto il29/11/2007 è sostituito dal seguente:

“1. I passaggi interni al sistema di classifica-zione di cui all’art. 46 possono avvenire:

A) TRA LE AREE con le seguenti procedure: a) I passaggi del personale ATA da un’area in-feriore all’area immediatamente superiore av-vengono mediante procedure selettive, previafrequenza di apposito corso organizzatodall’amministrazione, secondo modalità de-finite con la contrattazione integrativa nazio-nale, comunque nel rispetto di quanto

SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA

prevista dall’aticolo 62 del CCNL Scuola 2006-2009, firmata il 25.7.2008 dall’ARAN, e dalle Organizzazioni sindacali

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS, GILDA

sancito dalla Corte Costituzionale con sen-tenze n. 1/99 e n. 194/2002, a completa-mento dell’ipotesi a riguardo sottoscritta il10/5/2006. b) Alle predette procedure selettive, collegatealla formazione, è consentita la partecipazioneanche del personale privo dei titoli di studioprevisti per il profilo professionale di destina-zione - fatti salvi i titoli abilitativi previsti danorme di legge - purché in possesso del titolodi studio stabilito dall’allegata tabella B perl’accesso al profilo di appartenenza e un’anzia-nità di almeno cinque anni di servizio effettivonel profilo di appartenenza.B) ALL’INTERNO DELL’AREA con le seguentiprocedure: Il passaggio dei dipendenti da un profilo al-l’altro all’interno della stessa area avviene me-diante percorsi di qualificazione edaggiornamento professionale, ovvero con ilpossesso dei requisiti culturali e/o professio-nali richiesti per l’accesso al profilo profes-sionale cui si chiede il passaggio. 2. I passaggi di cui alle lettere A e B sono pos-

sibili nei limiti della dotazione organica e dellaaliquota di posti prevista a tal fine.”

3. L’art. 49 del CCNL sottoscritto il29/11/2007 è sostituito dal seguente:

“1. Per dare attuazione alle disposizioni di cuial precedente articolo, il MPI attiverà proce-dure selettive, previa frequenza di appositocorso organizzato dall’Amministrazione e ri-volto a tutti gli assistenti amministrativi etecnici in servizio, per ricoprire posti di coor-dinatore amministrativo e tecnico, e rivolto atutti i collaboratori scolastici in servizio perricoprire i posti di collaboratore scolastico deiservizi.”

Articolo 2- Rivalutazione del valore econo-mico delle posizioni economiche e asse-gnazioni di nuove posizioni economichenell’area B

1. L’art. 50 del CCNL sottoscritto il29/11/2007 è sostituito dal seguente:

“1. Fatta salva comunque la definizione delleprocedure descritte ai precedenti articoli 48e 49, il personale a tempo indeterminato ap-

partenente alle aree A e B della Tabella C al-legata al presente CCNL può usufruire di unadelle posizioni economiche finalizzate alla va-lorizzazione professionale. 2. La prima posizione economica è determi-

nata in € 600 annui da corrispondere in tredicimensilità al personale dell'Area A, e in € 1.200annui da corrispondere in tredici mensilità alpersonale dell'Area B.

L'attribuzione di questa posizione econo-mica avviene progressivamente dopo l'esito fa-vorevole della frequenza di apposito corso diformazione diretto al personale utilmente col-locato in una graduatoria di richiedenti, che saràformata in base alla valutazione del servizio pre-stato, dei titoli di studio posseduti, dei creditiprofessionali maturati, con le procedure di cui alprecedente articolo 48 e dell’Accordo integra-tivo OO.SS/MPI del 10 maggio 2006. Il titolaredella predetta posizione economica dell’Area Bpuò sostituire il DSGA.

3. La seconda posizione economica è deter-minata in € 1.800 annui da corrispondere intredici mensilità al personale dell'Area B. L'attri-buzione di questa posizione economica avvieneprogressivamente dopo l'esito favorevole dellafrequenza di apposito corso di formazione, conle procedure di cui all’articolo 48 e dell’Accordointegrativo nazionale, diretto al personale util-mente collocato in una graduatoria di richie-denti che sarà formata previo superamento diprova selettiva anche mediante somministra-zione di test.

4. La posizione economica prevista dalcomma 3, non potrà essere cumulata con quellaprevista dal comma 2. Il titolare della posizioneè tenuto alla sostituzione del DSGA per l’areaamministrativa ed alla collaborazione con l’uffi-cio tecnico per l’area tecnica.

5. Al finanziamento della rivalutazione delleesistenti posizioni economiche ed al riconosci-mento delle nuove, sono destinate le risorse in-dicate all’art. 62 del CCNL 29/11/2007, cheammontano complessivamente per la lett. a) eb) a 62,45 milioni di euro al lordo degli oneri ri-flessi a decorrere dal 31/12/2007 ed a valeresull’anno 2008 e per la lett. c) a 42,27 milionidi euro al lordo degli oneri riflessi a decorreredal 1/9/2008 (a.s. 2008/09). Tali risorse sonocosì ripartite: 13,40 milioni di euro al lordo

117tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•SEQUENZA CONTRATTUALE

Personale AtaArticoli: 1/2

118scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

degli oneri riflessi destinati per la rivalutazionedelle posizioni economiche esistenti nell’area Ae B; 39,86 milioni di euro al lordo degli oneri ri-flessi destinati per l’istituzione di nuove posi-zioni economiche nell’area A; 21,58 milioni dieuro al lordo degli oneri riflessi destinati perl’istituzione di nuove posizioni economichenell’area B; 29,89 milioni di euro al lordo deglioneri riflessi destinati per l’istituzione della se-conda posizione economica nell’area B.

6. L’ammissione alla frequenza dei corsi dicui sopra è determinata, ogni volta che sia atti-vata la relativa procedura, nella misura del105% delle posizioni economiche disponibili.

7. La ripartizione tra i profili delle nuove po-sizioni economiche dell’Area B sarà oggetto diconcertazione e la destinazione di eventuali eco-nomie sarà oggetto di contrattazione integrativanazionale.

8. È confermata la vigenza dell’art. 83,comma 4, del CCNL 27.07.2003.

(Il testo del comma 4 dell’art. 83 è il seguente:

4. Le risorse del fondo delle singole istituzioniscolastiche, che risultino non utilizzate alla finedell’esercizio finanziario,sono riutilizzate nel-l’esercizio successivo. – Ndr)

Articolo 3 – Accesso al fondo di istituto del DSGA

1. L’art. 89 del CCNL sottoscritto il29/11/2007 è sostituito dal seguente:

“1. Al personale DSGA possono essere corri-sposti, fatto salvo quanto disposto dall’art. 88,comma 2, lett. j), esclusivamente compensi perattività e prestazioni aggiuntive connesse a pro-getti finanziati dalla UE, da Enti o istituzionipubblici e privati da non porre a carico dellerisorse contrattuali destinate al fondo di isti-tuto.

2. La Tabella 9 – Misure economiche deiparametri per il calcolo dell’indennità di dire-zione – è determinata come segue:”

SEQUENZA CONTRATTUALE Personale AtaArticoli: 2/3 e tabella

TABELLA 9Misure economiche dei parametri per il calcolo dell’indennità di direzione

L’indennità di cui alla presente tabella assorbe il compenso per le prestazioni eccedenti di cui all’art. 51,comma 4, del CCNL 29.11.2007.

Tabella 9

Tipologia di parametro Misura tabellare lorda annua Criterio di utilizzo

Parametro base in misura fissa a decorrere dal 1.1.2006 € 1.750,00

Particolari tipologie di istituzioni scolastiche (parte variabile a carico del fondo di istituto) Valori annui lordi rideterminati a decorrere dal 1.9.2008

a) Aziende agrarie € 1.220,00 da moltiplicare per il numero delle aziende funzionanti presso l’istituto

b) Convitti ed educandati annessi € 820,00 da moltiplicare per il numero dei convitti e degli educandati funzionanti presso l’istituto

c) Istituti verticalizzati e istituti con almeno 2 punti di erogazione del servizio scolastico, istituti di 2° grado aggregati e istituti tecnici, professionali e d’arte con laboratori e/o reparti di lavorazione

€ 750,00 spettante in misura unica, indipendemente dall’esistenza di più situazioni di cui alla lettera c)

d) Scuole medie, scuole elementari e licei non rientranti nelle tipologie di cui alla lettera c)

€ 650,00

e) Complessità organizzativa € 30,00

valore unitario da moltiplicare per il numero del personale docente e Ata in organico di diritto

119tuttocontratto scuola statale 2006-2009

Articolo 4 – Modifica della Tabella B alle-gata al CCNL 29.11.2007

1. La Tabella B (requisiti culturali per l’ac-cesso ai profili professionali del personale ATA)annessa al CCNL 29/11/2007 è modificatacome segue:

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMI-NISTRATIVI:

- laurea specialistica in giurisprudenza; inscienze politiche sociali e amministrative; ineconomia e commercio o titoli equipollenti.

COORDINATORE AMMINISTRATIVO:- laurea triennale in giurisprudenza; in

scienze politiche sociali e amministrative; ineconomia e commercio o titoli equipollenti.

COORDINATORE TECNICO: - laurea triennale specifica.

ASSISTENTE AMMINISTRATIVO: - diploma di maturità.

ASSISTENTE TECNICO: - diploma di maturità corrispondente alla

specifica area professionale.

CUOCO: - diploma di qualifica professionale di Ope-

ratore dei servizi di ristorazione, settore cucina.

INFERMIERE:- laurea in scienze infermieristiche o altro ti-

tolo ritenuto valido dalla vigente normativa perl’esercizio della professione di infermiere.

GUARDAROBIERE:- diploma di qualifica professionale di Ope-

ratore della moda.

ADDETTO ALLE AZIENDE AGRARIE: - diploma di qualifica professionale di: 1. Operatore agrituristico; 2. Operatore agro industriale; 3. Operatore agro ambientale.

COLLABORATORE SCOLASTICO DEI SERVIZI: - diploma di qualifica professionale per ope-

ratore dei servizi sociali.

COLLABORATORE SCOLASTICO: - diploma di qualifica triennale rilasciato da

un istituto professionale, diploma di maestrod’arte, diploma di scuola magistrale per l’infan-zia, qualsiasi diploma di maturità, attestati e/odiplomi di qualifica professionale, entrambi didurata triennale, rilasciati oriconosciuti dalle re-gioni.

È fatta salva la validità dei titoli di studio inpossesso per coloro che, al momento dell’entratain vigore della presente sequenza contrattuale,siano già inseriti in graduatoria o che abbianoprestato almeno 30 giorni di servizio, anche noncontinuativo, nel profilo richiesto e/o area ri-chiesta nella scuola statale.

Per i diplomi di qualifica dei corsi dell’istru-zione professionale si fa riferimento al DM n.250 del 14 aprile 1997.

DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Le Parti si impegnano ad aprire le trattativeper le ulteriori sequenze contrattuali previste dalvigente CCNL (art. 22, art. 90, co. 6, art. 91, art.126) in tempi tali da consentirne l’operativitàper il prossimo anno scolastico.

SEQUENZA CONTRATTUALEPersonale Ata

Articolo: 4 e dichiarazione

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola

Secondo biennio economico 2008-2009

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEL COMPARTO SCUOLA

BIENNIO ECONOMICO 2008-2009

firmato il 23.1.2009 dall’ARANe dalle Organizzazioni sindacali CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS, GILDA

La FLC CGIL non ha firmato

Articolo 1 - Durata e decorrenza del con-tratto biennale

1. Il presente contratto biennale, relativo alcomparto del personale della scuola,

concerne la parte economica e si riferisce alperiodo 1° gennaio 2008 - 31 dicembre 2009.

Articolo 2 - Aumenti della retribuzionebase

1. Gli stipendi tabellari previsti dall'art. 78comma 2, del CCNL 29 novembre 2007 (Ta-bella 2), come rideterminati dall'art. 3 cornma2 della sequenza contrattuale dell'8 aprile 2008(Tabella l), sono incrementati delle misuremensili lorde, per tredici mensilità indicatenell'allegata Tabella A, alle scadenze ivi previ-ste.

2. Per effetto degli incrementi indicati alcomma 1, i valori degli stipendi annui sono ri-determinati nelle misure e alle decorrenze sta-bilite nella Tabella B.

3. Al personale educativo spetta il tratta-mento economico previsto per i docenti di

scuola dell'infanzia e primaria.4. Gli incrementi di cui al comma 1 com-

prendono ed assorbono l'indennità di vacanzacontrattuale prevista dall'art. 33, comma 1, delDecreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008.

Articolo 3 - Effetti dei nuovi stipendi

1. Gli incrementi stipendiali di cui alla Ta-bella A hanno effetto integralmente sulla 13a

mensilità sui compensi per le attività aggiun-tive, sulle ore eccedenti, sul trattamento ordi-nario di quiescenza, normale e privilegiato,sull'indennità di buonuscita, trattamento difine rapporto, sull'equo indennizzo e sull'asse-gno alimentare.2. I benefici economici risultanti dall'applica-zione della Tabella A sono corrisposti integral-mente alle scadenze e negli importi ivi previstial personale comunque cessato dal servizio condiritto a pensione nel periodo di vigenza con-trattuale. Agli effetti dell'indennità di buonu-scita e di licenziamento si considerano solo gliscaglionamenti maturati alla data di cessazionedal servizio.

124scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

Articolo 4 - Fondo dell'Istituzione scolasticae nuovi parametri unitari di distribuzione

1. Le risorse di cui all'art. 84 del CCNL 29novembre 2007, per effetto della riduzione pre-vista dall'art. 85, comrna 3, destinata alla coper-tura dei maggiori oneri derivanti dall'inclusionenella base di calcolo del trattamento di fine rap-porto degli elementi retributivi di cui agli artt.56 co. 3, 82 co 4 e 83 co. 3 del CCNL 29 no-vembre 2007, sono quantificate, a decorreredall' 1.1.2009, in 1.16 1,92 milioni di euro.

2. In relazione a quanto previsto dall'art. 85,comma 3, del ccnl 29 novembre 2007, alloscopo di rendere compatibili le risorse di cui alcomma 1 con la variazione dei punti di eroga-zione del servizio scolastico e dell'organico didiritto del personale del comparto, a decorreredall'1.1.2009, i valori unitari annui al lordodegli oneri riflessi a carico dell'amministrazione,sono di seguito rideterminati:

- 4.056,00 euro per ciascuni punto di eroga-zione del servizio;- 802,00 euro per ciascun addetto indivi-duato dai decreti interministeriali quale orga-nico di diritto del personale docente ededucativo e del personale amministrativo,tecnico ed ausiliario;- 857,00 euro ulteriori rispetto alla quota delprecedente alinea per ciascun addetto indi-viduato dal decreto interministeriale, qualeorganico di diritto del personale docentedegli istituti secondari di secondo grado.3. I valori di cui al comma 2 si applicano, nei

limiti delle risorse complessive del fondo, ai pa-rametri individuati annualmente dal Ministerodella Istruzione, dell'università e della Ricercanella pubblicazione della Direzione generale pergli studi e la programmazione e per i Sistemi in-formativi "Sedi, Alunni, Classi, Dotazioni or-ganiche del Personale della Scuola statale -Situazione dell'organico di diritto".

4. In sede dei successivi rinnovi contrattuali

sarà verificata l'esatta consistenza della varia-zione dei punti di erogazione del servizio e del-l'organico di personale al fine di recuperare,mediante l'innalzamento dei valori unitari dicui al comma 2, le eventuali economie derivantidalla contrazione dei parametri di cui al comma3.2. I benefici economici risultanti dall'applica-zione della Tabella A sono corrisposti integral-mente alle scadenze e negli importi ivi previsti alpersonale comunque cessato dal servizio con di-ritto a pensione nel periodo di vigenza contrat-tuale. Agli effetti dell'indennità di buonuscita edi licenziamento si considerano solo gli scaglio-namenti maturati alla data di cessazione dal ser-vizio.

Articolo 5 - Risorse posizioni economichepersonale ATA

1. Fermo restando il disposto del comma 7dell'art.50 del CCNL 27.1 1.2007, le risorse dicui al comma 5 del medesimo art.50 non com-pletamente utilizzate per effetto dello slitta-mento delle procedure per l'attribuzione delleposizioni economiche per il personale ATA, sa-ranno utilizzate integralmente nel prossimocontratto collettivo nazionale di lavoro per il ri-conoscimento di benefici economici una tan-tum destinati al personale ATA.

Articolo 6 - Norma finale

1. Per quanto non previsto dal presente con-tratto, restano in vigore le norme del CCNL 29novembre 2007, compatibilmente con le vigentidisposizioni non derogabili.

2. Tutti gli articoli del CCNL 29 novembre2007 richiamati nel presente contratto si in-tendono come modificati dalle successive se-quenze contrattuali dell' 8 aprile 2008 e 25luglio 2008.

BIENNIO ECONOMICO 2008-2009Articoli: 4/5/6

125tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•BIENNIO ECONOMICO

2008-2009Dichiarazioni

DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Le parti firmatarie del presente CCNL convengono sulla necessità di rivedere, nel prossimo rin-novo contrattuale, l'attuale struttura della retribuzione allo scopo di semplificarne il contenutoanche in relazione ai diversi ambiti di intervento della contrattazione nazionale finalizzata alladefinizione delle componenti fisse della retribuzione e della contrattazione integrativa volta a de-finire il salario accessorio per la valorizzazione della qualità della prestazione lavorativa.

DICHIARAZIONE A VERBALE DELLA FLC CGIL

La FLC Cgil valuta negativamente i contenuti del presente accordo in quanto non adeguagli stipendi all'inflazione reale, riduce il Fondo di istituto per le scuole, non rispetta nessunodegli impegni assunti con il CCNL precedente (personale precario, personale ATA transitatodagli Enti locali e inquadramento dei DSGA) e lascia aperte tutte le sequenze contrattuali(personale estero, educazione degli adulti, compensi ore eccedenti l'insegnamento e aree arischio).

Si confermano quindi le ragioni che hanno portato alla mancata sottoscrizione dell'ipotesidi intesa per il biennio economico 2008-2009.

La FLC Cgil dichiara inoltre di aver avviato la consultazione dei lavoratori sui contenutidell'intesa, rinviando quindi al termine del referendum la propria decisione finale.

La FLC Cgil invita pertanto le OO.SS firmatarie dell'ipotesi di contratto 200812009 adattendere la conclusione della consultazione prima della sottoscrizione definitiva.

126scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•BIENNIO ECONOMICO 2008-2009Tabelle

Tabella A1 biennio

Aumenti rideterminati posizioni stipendiali dal 1.7.2008*

Collab. Scol.

Collab.1

scol. dei servizi

Assist.2 amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3 infanzia e elem.

Docente dipl. ist. Sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. Ist. Sec. di II grado

10,17 10,43 11,39 13,03 15,06 13,18 13,18 14,31 14,31

Tabella A

Aumenti posizioni stipendiali dal 1.4.2008

Collab. Scol.

Collab.1

scol. dei servizi

Assist.2 amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3 infanzia e elem.

Docente dipl. ist. Sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. Ist. Sec. di II grado

6,10 6,26 6,84 7,82 9,04 7,91 7,91 8,58 8,58

Tabella A2

Aumenti rideterminati posizioni stipendiali dal 1.1.2009 (da corrispondere per 13 mensilità)*

Collab. scol.

Collab.1

scol. dei servizi

Assist.2 amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3 infanzia e elem.

Docente dipl. ist. sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. ist. sec. di II grado

Da 0 a 2 45,41 46,57 50,87 58,16 67,25 59,58 59,58 64,67 64,67

Da 3 a 8 46,29 47,43 52,01 59,73 69,21 61,19 61,19 66,45 66,45

Da 9

a 14 49,49 50,61 56,09 64,58 75,28 66,15 66,15 72,29 74,19

Da 15

a 20 52,47 53,59 59,96 70,23 82,36 71,94 71,94 79,00 81,43

Da 21

a 27 55,41 56,62. 63,85 75,72 89,93 77,56 80,32 85,53 90,63

Da 28

a 34 57,62 58.76 66,62 81,14 97,72 83,10 85,82 91,93 96,67

Da 35 59,18 60,37 68,74 85,17 105,29 87,23 89,99 96,67 101,48

TABELLA A

Aumenti posizioni stipendiali dal 1.4.2008

Aumenti rideterminati posizioni stipendiali dal 1.7.2008*

Aumenti rideterminati posizioni stipendiali dal 1.1.2009 (da corrispondere per 13 menslità)**

* Il valore a decorrere dal 1.7.2008 comprende e assorbe l’incremento corrisposto dal 1.4.2008.** Il valore a decorrere dal 1.1.2009 comprende e assorbe l’incremento corrisposto dal 1.7.2008.

1 Anche per il profilo professionale Addetto alle aziende agrarie.2 Anche per i profili professionali: Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere, Guardarobiere.3 Anche per il personale educativo.

127tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•BIENNIO ECONOMICO

2008-2009Tabelle

TABELLA B

Aumenti posizioni stipendiali dal 1.1.2009 (valori per 12 mensilità)

Tabella B

Aumenti rideterminati posizioni stipendiali dal 1.1.2009 (da corrispondere per 13 mensilità)*

Collab. scol.

Collab.1

scol. dei servizi

Assist.2 amm.vo

Coord, amm.vo e tecnico

Dsga

Docente scuola3 infanzia e elem.

Docente dipl. ist. sec. di II grado

Docente scuola media

Docente laur. ist. sec. di II grado

Da 0 a 2

14.903,94 15.285,97 16.696,06 19.089,32 22.073,10 19.324,27 19.324,27 20.973,22 20.973,22

Da 3

a 8 15.193,34 15.567,76 17.071,28 19.605,37 22.715,71 19.846,30 19.846,30 21.552,17 22.161,35

Da 9

a 14 16.242,79 16.609,75 18.411,10 21.195,16 24.707,17 21.454,06 21.454,06 23.444,75 24.062,51

Da 15

a 20 17.221,92 17.588,87 19.680,15 23.051,45 27.031,17 23.332,06 23.332,06 25.623,29 26.407,69

Da 21

a 27 18.186,09 18.583,19 20.956,80 24.853,49 29.517,34 25.154,66 26.049,63 27.738,87 29.394,95

Da 28

a 34 18.913,31 19.287,20 21.865,96 26.631,24 32.071,98 26.952,89 27,832,86 29.814,05 31.352,07

Da 35 19.423,09 19.813,14 22.562,63 27.955,03 34.556,83 28.291,99 29.187,49 31.352,07 32.912,17

1 Anche per il profilo professionale Addetto alle aziende agrarie.2 Anche per i profili professionali: Assistente tecnico, Cuoco, Infermiere, Guardarobiere.3 Anche per il personale educativo.

NOTA BENE

Va ricordato che la legge 122 di luglio 2010 (una delle tante manovre finanziarie del go-verno Berlusconi)la bloccato gli scatti stipendiali fino al 2013. L’accordo del 4/8/2011,che la FLC non ha firmato, ha allungato la permanenza nelle posizioni stipendiali (gra-doni) riducendole.

Personale AtaAccordi applicativi

ACCORDO NAZIONALE Attuazione dell’art. 2 della sequenza contrattuale (ex art. 62 Ccnl 2007)

sottoscritta il 25 luglio 2008

firmato il 20 ottobre 2008 tra il Ministero dell’istruzione, della ricerca e dell’università e le Organizzazioni sindacali

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-Unams

Articolo 1 - Campo di applicazione - desti-natari 1.1. Il presente Accordo, in attuazione di

quanto stabilito dall’articolo 2 della sequenzacontrattuale sottoscritta il 25 luglio 2008, regolai criteri, le procedure e le modalità di attribu-zione della posizione economica orizzontale alpersonale amministrativo, tecnico e ausiliario(ATA) con contratto a tempo indeterminato, perlo svolgimento di ulteriori e più complesse man-sioni.

1.2. La posizione economica di cui al comma1 è conferita al personale con contratto a tempoindeterminato appartenente ai profili professio-nali delle aree “A” e “B” della Tabella “C” alle-gata al Contratto collettivo nazionale di lavorodel comparto Scuola, sottoscritto il 29 novem-bre 2007, compreso quello in servizio nelle isti-tuzioni scolastiche italiane all’estero, e quellocollocato fuori ruolo a qualsiasi titolo, ovvero inposizione di status equiparata, a tutti gli effetti,al servizio prestato nel ruolo di appartenenza.

Articolo 2 - Uffici competentiGli Uffici scolastici regionali, attraverso gli

Uffici scolastici provinciali e con la collabora-zione delle istituzioni scolastiche, provvedono,per le province di rispettiva competenza, all’at-tuazione del presente Accordo nelle relative mo-dalità operative.

Articolo 3 - Ripartizione delle posizioni eco-nomiche 3.1. Per effetto di quanto previsto dall’arti-

colo 2, comma 5, della richiamata sequenzacontrattuale, le risorse destinate al riconosci-mento delle nuove posizioni economiche sonocosì definite:

- 39,86 milioni di euro al lordo degli oneri ri-flessi per l’istituzione di nuove posizioni eco-nomiche nell’Area A; - 21,58 milioni di euro al lordo degli oneri ri-flessi destinati per l’istituzione di nuove po-sizioni economiche nell’area B. 3.2. Il numero delle posizioni economiche,

finalizzate alla valorizzazione professionale di cuial presente Accordo, è determinato in manieraproporzionale alla consistenza dell’organico didiritto provinciale di ciascun profilo professio-nale relativo all’anno scolastico 2007/2008.

L’importo di ciascuna di tali posizioni è pari ad€ 600,00 annui da corrispondere in tredicimensilità al personale dell’area “A” e a €1200,00 annui da corrispondere in tredici men-silità al personale dell’area “B”.

3.3. Nell’allegato 1 (qui omesso), costituenteparte integrante del presente Accordo, sono in-dicate, articolate per profilo professionale e perprovince, le ripartizioni delle posizioni econo-miche disponibili nonché delle unità di perso-nale destinatarie del corso di formazione di cuial successivo articolo 7. Tali unità sono pari alnumero delle posizioni economiche attribuibili,aumentato del 5%.

3.4. In assenza di titolari ovvero di domandedi inclusione nella graduatoria di cui all’articolo5, le eventuali disponibilità sono assegnate, acura del Direttore generale dell’Ufficio scola-stico regionale e sempre nell’ambito della me-desima provincia, ad altro profilo professionaledella stessa area contrattuale, secondo criteri dadefinire d’intesa con le organizzazioni sindacali.Tali variazioni sono tempestivamente comuni-cate al MIUR.

Articolo 4 - Ricadute sulla organizzazionedel lavoro 4.1. Le competenze da attribuire al personale

beneficiario della posizione economica di cui alpresente Accordo sono determinate con la con-trattazione di scuola, nell’ambito della defini-zione generale dell’organizzazione del lavororelativa a tutto il personale, da effettuare ai sensidell’articolo 6, comma 2, lettera i), del CCNL 29novembre 2007. Alla medesima contrattazioneè, altresì, demandata la definizione dell’organiz-zazione del lavoro per lo svolgimento dei com-piti e delle mansioni necessarie, compresa lasostituzione del DSGA, mediante l’utilizzo indi-stinto sia del personale beneficiario della posi-zione economica sia di quello destinatario degliincarichi specifici di cui all’articolo 47 del CCNLcitato.

4.2. Il personale titolare della posizione eco-nomica è tenuto comunque a svolgere le man-sioni, definite con le modalità di cui al comma1. Al personale beneficiario della posizione eco-nomica non possono essere attribuiti incarichispecifici che comportino ulteriore incremento

della retribuzione. 4.3. Gli effetti giuridici ed economici delle

posizioni economiche attribuite in prima appli-cazione del presente Accordo, per l’anno scola-stico 2008/2009, decorrono dal 1° settembre2008. La corresponsione del beneficio econo-mico avviene previo superamento del corso diformazione di cui al successivo articolo 7.

4.4. Qualora in talune istituzioni scolastiche,nell’ambito dell’organizzazione del lavoro, siaprevisto l’affidamento di incarichi specifici o dicompiti di pari complessità - rispetto alle ulte-riori mansioni disciplinate dal presente Accordo- ma comportanti, sulla base di quanto stabilitodalla contrattazione di scuola, un compenso su-periore a quello riconosciuto ai titolari delle po-sizioni economiche, resta demandata alla stessasede di contrattazione la possibilità di discipli-nare l’eventuale compensazione economica ne-cessaria per assicurare la parità di trattamentotra le due retribuzioni. Ai fini suddetti, si attingealle risorse assegnate alla scuola ai sensi dell’ar-ticolo 47/ CCNL 2007, ferma restando la naturaaccessoria dell’eventuale integrazione compen-sativa adottata.

Articolo 5 - Formulazione delle graduatoriee individuazione dei beneficiari 5.1. La graduatoria provinciale per l’attribu-

zione del beneficio economico è formulata perciascun profilo professionale in ogni provincianella quale sono istituiti i relativi posti in orga-nico.

5.2. La graduatoria di cui al comma 1 è for-mulata in due distinte fasce. Nella prima fasciasono inseriti, d’ufficio, gli aspiranti già collocatinella graduatoria provinciale di cui all’articolo6 dell’Accordo nazionale sottoscritto il 10 mag-gio 2006, ai quali non sia stata attribuita la po-sizione economica di cui all’articolo 7 delCCNL/2005, con eccezione di coloro i quali, purrisultando in posizione utile di graduatoria, ab-biano rinunciato al beneficio economico.

5.3. Nella seconda fascia della graduatoria dicui al comma 1 è incluso tutto il restante perso-nale, ivi compreso quello che abbia rinunciatoall’attribuzione della posizione economica di cuiall’articolo 7 del CCNL/2005. Al fine dell’inse-rimento nella graduatoria, tutto il personale di

131tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI APPLICATIVI

Personale AtaAttuazione art. 2 sequenza contrattuale del 25/7/08

cui al presente comma, deve presentare appositaistanza, secondo termini e modalità di cui alpresente Accordo.

5.4. Nella graduatoria di cui al comma 2 gliaspiranti sono collocati secondo l’ordine decre-scente ottenuto sommando il punteggio dellavalutazione dei titoli dichiarati nella domanda.In caso di parità di punteggio, precede il candi-dato più anziano di età. Il conferimento dellaposizione economica a favore del personale col-locato nella seconda fascia avviene previo esau-rimento dell’elenco degli aspiranti collocati nellaprima fascia della medesima graduatoria.

5.5. Il personale collocato nella graduatoriadefinitiva di cui al successivo comma 6 non ètenuto a partecipare al corso di formazione pre-visto dall’articolo 7 qualora abbia già svolto l’at-tività di aggiornamento di cui all’Accordonazionale 10 maggio 2006.

5.6. Entro trenta giorni dalla scadenza per lapresentazione delle domande, gli Uffici scola-stici provinciali, sulla base dei dati acquisiti at-traverso procedura informatizzata dalle singoleistituzioni scolastiche, pubblicano le graduatorieprovinciali provvisorie nel proprio albo. Dettegraduatorie sono pubblicate anche all’albo degliUffici scolastici regionali e sono consultabili viainternet e intranet nel sito del MIUR. Entro cin-que giorni gli interessati possono inoltrare re-clamo, agli Uffici scolastici provincialicompetenti, avverso la posizione in graduatoriaesclusivamente per errore materiale. Con suc-cessivo decreto del Direttore generale dell’Uffi-cio scolastico regionale, o del dirigentedell’Ufficio scolastico provinciale, a tal fine de-legato, sono approvate le graduatorie definitive.

5.7. Il personale utilmente collocato nellagraduatoria definitiva di cui al comma 6 è am-messo a frequentare il corso di formazione dicui al successivo articolo 7, in numero pari al105 per cento delle posizioni economiche di-sponibili.

5.8. A conclusione del corso di formazione,il Direttore generale dell’Ufficio scolastico re-gionale, previo accertamento dell’esito favore-vole della frequenza del corso medesimo e inragione del contingente assegnato a ciascunaprovincia e per ciascun profilo, secondo le di-sponibilità di cui alla tabella allegata al presenteAccordo (All. 1), definisce, con apposito prov-

vedimento, l’elenco del personale cui è attri-buita la posizione economica .

5.9. Avverso il provvedimento conclusivodella procedura di cui al comma precedente, ov-vero avverso il decreto di approvazione della gra-duatoria definitiva di cui al comma 6 delpresente articolo, è ammesso ricorso al Giudicedel lavoro, previo tentativo obbligatorio di con-ciliazione.

5.10. Nel caso in cui, a qualsiasi titolo, si ve-rifichino cessazioni dal servizio di personale cuisia stata già attribuita la posizione economica,le medesime posizioni economiche vengono as-segnate, in pari numero, a coloro che, utilmentecollocati in graduatoria, abbiano frequentatocon esito favorevole il corso di formazione se-condo quanto previsto dal comma 7.

5.11. Qualora si verifichino ulteriori cessa-zioni dopo l’assegnazione delle posizioni econo-miche di cui al precedente comma, questeultime sono assegnate, nei limiti del medesimocontingente, ai candidati secondo l’ordine dellagraduatoria definitiva di cui al comma 6 del pre-sente articolo, previo esito favorevole della fre-quenza delle attività di formazione daorganizzare annualmente, come stabilito dalsuccessivo articolo 7.

5.12. Le posizioni economiche eventual-mente disponibili a seguito di incremento dellerisorse finanziarie, sono assegnate secondo i cri-teri disciplinati con il presente Accordo.

5.13. Nel contesto della durata contrattuale,le graduatorie di cui al presente articolo sonoutilizzate per l’attribuzione delle posizioni eco-nomiche di cui all’articolo 3 del presente Ac-cordo, ivi comprese quelle per la surroga delleposizioni economiche da attribuire per cessa-zione dal servizio, a qualsiasi titolo, ovvero diquelle eventualmente disponibili per incre-mento delle risorse finanziarie. Le stesse gradua-torie sono altresì utilizzate per la medesimasurroga relativa alle disponibilità delle posizionieconomiche di cui all’articolo 7 del CCNL/2005.Limitatamente all’anno scolastico 2008/2009,le nomine sulle posizioni economiche del perso-nale cessato dal servizio a decorrere dal 1° set-tembre 2008 sono effettuate a favore degliaspiranti collocati nelle graduatorie di cui all’ar-ticolo 7 dell’Accordo nazionale 10 maggio2006. Esauriti tali effetti, le predette graduatorie

132scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI APPLICATIVI Personale AtaAttuazione art. 2 sequenza contrattuale del 25/7/08

devono intendersi abrogate. 5.14. All’inizio dell’anno scolastico

2008/2009 il personale utilmente collocatonella graduatoria definitiva di cui all’articolo 6dell’Accordo 10 maggio 2006, che per effetto diquanto disposto al comma 2 del presente arti-colo ha titolo ad essere inserito nella prima fa-scia della graduatoria definitiva di cui al comma7, è immediatamente individuato - in relazioneal numero delle posizioni economiche attribui-bili e, comunque, sotto condizione sospensivadel regolare inserimento nella graduatoria defi-nitiva, nel piano delle attività del personale ATApredisposto dal DSGA. La designazione, da ef-fettuare nel contesto di quanto previsto dall’ar-ticolo 53 del CCNL /2007, è finalizzata aconcretizzare efficacemente la corrispondenzatra decorrenza giuridica ed economica del be-neficio economico di cui al comma 3 dell’arti-colo 4, rispetto all’attività lavorativa daespletare, in conseguenza dell’attribuzione delbeneficio economico.

Articolo 6 - Presentazione delle domande evalutazione dei titoli 6.1. L’accesso alla procedura per l’attribu-

zione delle posizioni economiche di cui al pre-sente Accordo avviene a domandadell’interessato, da presentare presso la scuoladella provincia di titolarità in cui il richiedentepresta servizio.

6.2. Il personale in servizio in provincia di-versa da quella di titolarità, deve presentare ladomanda alla scuola di titolarità per il tramitedella scuola in cui presta servizio.

6.3. Il personale che ha perduto la titolaritàdeve presentare la domanda presso l’Ufficio sco-lastico provinciale di ultima titolarità.

6.4. Le domande di partecipazione alla pro-cedura per l’individuazione dei beneficiari de-vono essere presentate entro il termine di 20giorni dalla data di pubblicazione del presenteAccordo nei siti Internet e Intranet del MIUR.La pubblicazione, preceduta da una tempestivacomunicazione agli Uffici scolastici regionali,avviene in tutti i citati uffici sotto la stessa datadefinita dal MIUR.

6.5. I titoli valutabili e i relativi punteggi, aifini dell’inserimento nella graduatoria prevista

dall’articolo 2 della sequenza contrattuale sot-toscritta il 25 luglio 2008, sono indicati nellatabella di cui all’allegato 2, che è parte inte-grante del presente Accordo. Sono valutabili ititoli posseduti fino alla data del 31 agosto2008.

6.6. La valutazione dei titoli per la forma-zione della graduatoria è effettuata sulla basedelle dichiarazioni sostitutive rese dal candidatonell’apposita scheda/domanda, ai sensi dell’arti-colo 46 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 esuccessive integrazioni e modificazioni. Il diri-gente dell’istituzione scolastica competente ve-rifica che i titoli dichiarati dall’interessato sianoquelli previsti nella tabella di cui all’allegato 2 edispone l’acquisizione della domanda al sistemainformativo del MIUR.

6.7. Nei casi previsti dal comma 2 del pre-sente articolo, il dirigente della scuola in cui ilcandidato presta servizio provvede, per la partedi propria competenza, alla verifica di cui alcomma 6, ed invia subito dopo la domanda, perle ulteriori verifiche, all’istituzione scolastica dititolarità. Una volta esperite tali verifiche, il di-rigente di quest’ultima istituzione dispone l’ac-quisizione della domanda stessa al sistemainformativo del MIUR.

6.8. Ai fini di cui ai precedenti commi, la do-manda di partecipazione, corredata dall’appo-sita scheda valutativa, deve essere compilata inogni sua parte e sottoscritta dal candidato utiliz-zando l’apposito modello (Allegato n. 3).

6.9. L’Amministrazione scolastica perifericaeffettua idonei controlli, anche a campione,sulla veridicità delle dichiarazioni di cui all’arti-colo 6, comma 6, secondo quanto previsto dagliarticoli 71 e 72 del citato DPR n. 445/2000 esuccessive modificazioni e integrazioni.

Articolo 7 - Corsi di formazione per laprima posizione economica 7.1. Secondo quanto previsto dall’articolo 50

CCNL 29 novembre 2007 come modificatodalla sequenza contrattuale 25 luglio 2008, laprima posizione economica è attribuita dopol’esito favorevole della frequenza di appositocorso di formazione diretto al personale util-mente collocato in graduatoria.

7.2. La formazione prevista dal presente Ac-

133tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI APPLICATIVI

Personale AtaAttuazione art. 2 sequenza contrattuale del 25/7/08

cordo e da quello sottoscritto il 10 maggio 2006è considerata servizio a tutti gli effetti, in quantonecessario supporto professionale allo svolgi-mento dei compiti connessi all’attribuzione delbeneficio economico.

7.3. Il corso di formazione di cui al comma1 è organizzato secondo il modello generaleconcordato nell’Intesa stipulata il 20 luglio2004, con la collaborazione dell’Agenzia nazio-nale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica

7.4. I contenuti e le modalità di svolgimentodel corso di formazione, comprensivo delle at-tività in presenza, sono finalizzati all’attuazione,da parte del personale interessato, delle ulteriorimansioni concernenti, per l’Area A, l’assistenzaagli alunni diversamente abili e l’organizzazionedegli interventi di primo soccorso e, per l’AreaB, dei compiti di collaborazione amministrativae tecnica caratterizzati da autonomia e respon-sabilità operativa.

7.5. I corsi sono organizzati secondo il mo-dello generale concordato nell’Intesa stipulata il20 luglio 2004 e le modifiche e le integrazionidefinite nell’Allegato Tecnico che fa parte inte-grante del presente Accordo; la formazione, aisensi della citata Intesa, si basa sul modello del-l’e-learning integrato e si attua nella prospettivadell’educazione permanente degli adulti, dovele esperienze di vita e di lavoro hanno un ruolocentrale nei processi d’apprendimento.

7.6. I contenuti e le modalità di svolgimentodei corsi di formazione, con particolare riferi-mento alla specifica configurazione dei mo-menti in presenza, possono essere ulteriormentedeterminati rispetto a quanto previsto nell’Al-legato Tecnico, dalla Commissione paritetica dicui all’articolo 7 della citata Intesa 20 luglio2004, rinnovata con DDG del 10 luglio 2008.

7.7. I momenti in presenza sono organizzatidagli Uffici scolastici regionali per favorire ilconfronto professionale tra pari, attraverso la ri-flessione sulle esperienze professionali e di servi-zio maturate e per sviluppare sicuraconsapevolezza in ordine alle conoscenze e com-petenze già acquisite.

7.8. In caso di svolgimento del servizio inprovincia o regione diversa da quella di titola-rità, la frequenza del corso avviene nella provin-cia in cui il candidato presta servizio.

7.9. L’attestazione dell’avvenuta positiva par-

tecipazione ai corsi di qualificazione di cui al-l’articolo 3 dell’Intesa 20 luglio 2004 costituiscecredito formativo ai fini del corso di formazioneprevisto dal presente Accordo. L’avvenuta posi-tiva partecipazione ai corsi relativi all’attuazionedell’articolo 7 del CCNL per il secondo biennioeconomico 2004-2005, costituisce parimenticredito formativo e concretizza il possesso dellaformazione prevista per la prima posizione eco-nomica.

7.10. Coloro che non avessero frequentato icorsi di cui al comma 9 possono frequentarli,così come regolati dall’Allegato Tecnico.

7.11. Gli Uffici scolastici regionali provve-dono al finanziamento delle iniziative di forma-zione necessarie per la componente in presenzae per quella on-line. Il corso di cui al presenteAccordo è prioritariamente finanziato:

- con gli stanziamenti a favore degli UfficiScolastici Regionali per la mobilità e la valo-rizzazione professionale del personale ATA; - con gli stanziamenti previsti in bilancio infavore degli Uffici Scolastici Regionali per laformazione e l’aggiornamento del personaledella scuola. 7.12. In sede di contrattazione regionale può

essere concordato che la formazione del perso-nale interessato alla posizione economica sia fi-nanziata, pro quota, dalle istituzioni scolastiche,tenuto anche conto di quanto previsto dall’arti-colo 63, comma 2, del CCNL sottoscritto il 29novembre 2007.

Articolo 8 - Contrattazione integrativa re-gionale 8.1. I direttori generali degli Uffici scolastici

regionali procedono, ai sensi dell’articolo 4,comma 3, del CCNL vigente, all’immediata atti-vazione della contrattazione integrativa a livellodi USR, per consentire il tempestivo completa-mento delle attività formative di cui al presenteAccordo.

8.2. Al fine di garantire la massima efficaciadell’intervento formativo, nell’ambito della con-trattazione di cui al comma 1, sono altresì spe-cificate:

a) le modalità di finanziamento delle specifi-che iniziative di formazione; b) lo svolgimento temporale delle attività in

134scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI APPLICATIVI Personale AtaAttuazione art. 2 sequenza contrattuale del 25/7/08

135tuttocontratto scuola statale 2006-2009

presenza; c) i criteri per l’individuazione degli e-tutor inriferimento a quanto previsto nell’Intesa 20luglio 2004; d) i criteri per l’individuazione degli esperti,i quali debbono possedere le professionalitànecessarie allo svolgimento delle iniziative diformazione in presenza finalizzate all’acqui-sizione, da parte del personale aspirante albeneficio economico, delle mansioni finaliz-zate alla valorizzazione professionale.

Articolo 9 - Norme finali9.1. Il personale delle aree contrattuali “A” e

“B”, titolare della posizione economica, può ac-cettare incarichi ai sensi dell’articolo 59 delCCNL/2007. Durante la prestazione di servizioa tempo determinato, il trattamento giuridicoed economico è disciplinato secondo le moda-lità previste al comma 2 dello stesso articolo.

9.2. Il personale di cui al comma 1 ha titoloa partecipare al corso di formazione di cui al-l’articolo 7. La partecipazione è consentitaanche in provincia diversa da quella di titolarità.A tal fine, il personale interessato inoltra appo-sita domanda all’Ufficio scolastico provincialepresso il quale è stato instaurato il rapporto dilavoro ai sensi dell’articolo 59 e, per necessariaconoscenza, anche a quello di titolarità.

9.3. Al personale che effettua prestazione diservizio con orario a tempo parziale, l’importodella posizione economica è corrisposto in mi-sura proporzionale all’orario di servizio prestato.Per la disciplina generale del rapporto di lavoropart-time a favore del personale destinatariodella posizione economica, si fa rinvio a quantoregolamentato dall’articolo 58 del CCNL 29 no-vembre 2007.

9.4. Per il personale dichiarato parzialmenteinidoneo per motivi di salute, la cui condizionecertificata ed indicata nel relativo contratto in-dividuale di lavoro consente la titolarità dellaposizione economica, l’affidamento delle man-sioni deve avvenire nel rispetto dei criteri e conle modalità definiti dalla contrattazione integra-tiva a livello di singola istituzione scolastica pre-vista dall’articolo 6, comma 2, lettera i), delCCNL 29 novembre 2007 e, nello specifico,dall’articolo 4 del presente Accordo.

9.5. L’assegnazione del personale ai plessi e

alle sezioni staccate, ivi compresi i titolari dellaposizione economica, avviene secondo i criteri ele modalità stabilite dalla contrattazione inte-grativa d’istituto ai sensi dell’articolo 6, c. 2, lett.E) del CCNL vigente.

9.6. Fermo restando il numero di posizionieconomiche di cui all’allegato 1 del presente Ac-cordo, gli aspiranti utilmente inseriti nelle gra-duatorie definitive di cui all’articolo 5 che aseguito delle operazioni di mobilità siano trasfe-riti in altra provincia, non avendo potuto effet-tuare l’attività di formazione di cui al precedentearticolo 7, mantengono, in prima applicazione,il diritto all’attribuzione della posizione econo-mica, fermo restando il superamento del corsodi formazione, da frequentare nella provincia dinuova titolarità. La corresponsione del beneficioeconomico a favore del personale trasferitoviene disposta dal Dipartimento provinciale peri servizi vari del tesoro della nuova provincia dititolarità. Al fine del rispetto del limite comples-sivo del contingente delle posizioni economichedi cui all’allegato 1 del presente Accordo, le po-sizioni economiche attribuite al personale tra-sferito in altra provincia non possono esserereintegrate nelle rispettive province di prove-nienza. Di conseguenza, sulle posizioni econo-miche del personale trasferito in altra provincianon è ammesso alcun scorrimento di graduato-ria.

9.7. L’assistente amministrativo titolare dellaposizione economica di cui all’articolo 1, cheeventualmente sostituisca il DSGA assente è so-stituito, a sua volta, con personale supplente, aisensi delle vigenti disposizioni in materia e cos“come contemplato nelle ulteriori ipotesi di so-stituzione del DSGA.

9.8. Limitatamente all’effettivo espletamentodell’incarico di sostituzione del DSGA, a favoredell’assistente amministrativo titolare della po-sizione economica, è corrisposta, a integrazionedell’emolumento aggiuntivo di cui all’articolo3, comma 2, l’ulteriore indennità per l’espleta-mento delle funzioni superiori di cui all’articolo146 lett.g, n. 7 del CCNL /2007.

9.9. Eventuali problematiche che dovesserosorgere nell’applicazione del presente Accordo,sono affrontate e risolte dalle parti contraenti inun apposito tavolo di confronto istituito in sedenazionale.

ACCORDI APPLICATIVI Personale Ata

Attuazione art. 2 sequenza contrattuale del 25/7/08

Articolo 1 - Destinatari1.1. Il presente Accordo, in attuazione di

quanto stabilito dall’art. 2, co. 3, della Sequenzacontrattuale sottoscritta il 25/7/2008, regola i cri-teri, le procedure e le modalità di attribuzionedella seconda posizione economica orizzontale alpersonale dell’area B appartenente ai profili pro-fessionali di assistente amministrativo e di assi-stente tecnico della Tabella “C” allegata al CCNLdel comparto Scuola, sottoscritto il 29 novembre2007, compreso quello in servizio nelle istituzioniscolastiche italiane all’estero e quello collocatofuori ruolo a qualsiasi titolo ovvero in posizione distatus equiparata, a tutti gli effetti, al servizio pre-stato nel ruolo di appartenenza. La posizione eco-nomica è attribuita a seguito della frequenza diuno specifico corso di formazione a cui accede ilpersonale utilmente collocato in apposita gradua-toria formulata sulla base del punteggio ottenutoper il superamento della prova selettiva sommatoa quello dei titoli di studio, di servizio e dei creditiprofessionali posseduti dall’interessato.

Articolo 2 - Uffici competenti2.1. Gli Uffici scolastici regionali, attraverso

gli Uffici scolastici provinciali e con la collabo-razione delle istituzioni scolastiche, provvedono,per le province di rispettiva competenza, all’at-tuazione del presente Accordo nelle relative mo-dalità operative.

2.2. Le procedure selettive di cui all’articolo1 sono organizzate dagli Uffici scolastici regio-nali e dagli Uffici scolastici provinciali, secondoquanto stabilito dal presente accordo.

2.3. Le attività di formazione di cui all’arti-colo 8 sono organizzate secondo il modello ge-nerale previsto dall’intesa stipulata il 20/7/2004e le modifiche e le integrazioni definite nell’al-legato tecnico che fa parte integrante del pre-sente Accordo.

2.4. Le attività in presenza dei percorsi for-mativi sono gestite, su base territoriale, dagli Uf-fici scolastici regionali mentre l’ambiente diapprendimento telematico, per la componenteformativa a distanza, è organizzato dall’Ammi-nistrazione centrale.

Articolo 3 - Ripartizione delle posizioni eco-nomiche3.1. Per effetto di quanto previsto all’articolo

ACCORDO NAZIONALE Attuazione dell’art. 2, comma 3, della sequenza contrattuale (ex art. 62 Ccnl

2007) sottoscritta il 25 luglio 2008

firmato il 12 marzo 2009 tra il Ministero dell’istruzione, della ricerca e dell’università e le Organizzazioni sindacali

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-Unams

2, comma 5, della richiamata sequenza contrat-tuale, le risorse destinate al riconoscimento dellaposizione economica di cui al precedente arti-colo 1, comma 1, ammontano a 29,89 milionidi euro al lordo degli oneri riflessi.

3.2. Il numero delle posizioni economiche,finalizzate alla valorizzazione professionale di cuial presente Accordo è determinato proporzional-mente alla consistenza dell’organico di dirittoprovinciale dei profili professionali di assistenteamministrativo e di assistente tecnico relativoall’anno scolastico 2007/2008. L’importo dellaposizione economica è pari ad € 1.800 annui, dacorrispondere in tredici mensilità.

3.3. Nell’allegato 1 (qui omesso. Gli allegatia questo accordo sono reperibili sul sito:http://www.flcgil.it/@3859835), costituenteparte integrante del presente Accordo, sono in-dicate, articolate per profili professionali e perprovince, le ripartizioni delle posizioni econo-miche attribuibili.

L’ammissione alla frequenza dei corsi di for-mazione è determinata nella misura del 105%delle posizioni economiche disponibili.

Articolo 4 - Organizzazione del lavoro4.1. Nell’ambito delle modalità definite se-

condo quanto indicato al comma 2, il personaletitolare della seconda posizione economica è te-nuto alla sostituzione del DSGA per l’area am-ministrativa ed alla collaborazione con l’ufficiotecnico per l’area tecnica.

4.2. I compiti del personale beneficiario dellaposizione economica di cui al presente Accordosono determinati nell’ambito del piano delle at-tività di cui all’articolo 53 comma 1 del CCNL29 novembre 2007. L’attribuzione dei mede-simi, è effettuata dal Dirigente scolastico con lemodalità ed i criteri individuati mediante lacontrattazione integrativa di istituto ai sensi del-l’articolo 6 del CCNL 29 novembre 2007. Ana-logamente, sono altresì disciplinate le modalitàdi effettuazione delle prestazioni lavorative nel-l’ipotesi di compresenza di più soggetti benefi-ciari nella medesima istituzione scolastica, conparticolare riferimento alle competenze indicateal comma 1.

4.3. Al personale beneficiario della posizioneeconomica non possono essere assegnati incari-

chi specifici di cui all’articolo 47, comma 1 let-tera b) del CCNL/2007, che comportino ulte-riore incremento di retribuzione.

4.4. Il beneficio economico della seconda po-sizione non è cumulabile con quello eventual-mente in godimento per effetto della primaposizione prevista dall’articolo 7 del CCNL/2005ovvero dall’articolo 2 della sequenza contrat-tuale 25 luglio 2008.

4.5. In prima applicazione, gli effetti giuri-dici ed economici delle posizioni economichepreviste dal presente Accordo decorrono dal 1°settembre 2009. La corresponsione del benefi-cio economico avviene non prima del supera-mento del corso di formazione di cui alsuccessivo articolo 9.

4.6. All’inizio dell’anno scolastico 2009/2010,il personale utilmente collocato nella graduatoriadi cui al successivo art. 6, comma 4, è immedia-tamente individuato, in relazione al numero delleposizioni economiche attribuibili e, comunque,sotto condizione sospensiva del regolare inseri-mento nella graduatoria definitiva, nel pianodelle attività del personale ATA predisposto dalDSGA. La designazione, da effettuare, nel conte-sto di quanto previsto dall’art. 53 delCCNL/2007, è finalizzata a concretizzare effica-cemente la corrispondenza tra decorrenza giuri-dica ed economica del beneficio contrattuale dicui al precedente comma 5, rispetto all’attività la-vorativa da espletare in conseguenza dell’attribu-zione del beneficio economico.

Articolo 5 - Presentazione delle domande5.1. L’accesso alla procedura per l’attribu-

zione della posizione economica avviene a do-manda dell’interessato, da presentare presso lascuola in cui il richiedente presta servizio, se-condo tempi e modalità da definire a cura delMinistero, anche con riferimento a quanto di-sciplinato al comma 4 del presente articolo.

5.2. Il personale in servizio in provincia di-versa da quella di titolarità, deve presentare ladomanda alla scuola di titolarità per il tramitedella scuola in cui presta servizio.

5.3. Il personale che ha perduto la titolarità,deve presentare la domanda direttamente pressol’Ufficio scolastico provinciale della provincia diultima titolarità.

137tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI APPLICATIVI

Personale AtaAttuazione art. 2, co. 3, sequenza contrattuale del 25/7/08tuttocontratto scuola statale 2006-2009

5.4. Il termine di presentazione delle do-mande è fissato in 30 giorni dalla data di pub-blicazione del provvedimento di indizione dellaprocedura nel sito internet del MIUR. La pubbli-cazione avviene a cura dell’Amministrazioneentro il termine di 10 giorni dalla sottoscrizionedefinitiva del presente Accordo.

5.5. I titoli valutabili e i relativi punteggi, aifini dell’inserimento nella graduatoria previstadall’articolo 2 della sequenza contrattuale sotto-scritta il 25 luglio 2008, sono indicati nella ta-bella di cui all’allegato 2, che è parte integrantedel presente Accordo. Sono valutabili i titoli pos-seduti fino alla data del 31 agosto 2008.

5.6. La valutazione dei titoli validi ai finidell’inserimento negli elenchi provinciali per lapartecipazione alle attività di formazione di cuial successivo articolo 9 è effettuata sulla basedelle dichiarazioni sostitutive rese dal parteci-pante in apposita scheda/domanda ai sensi del-l’articolo 46 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445e successive integrazioni e modificazioni. Il di-rigente dell’istituzione scolastica competente di-spone per l’acquisizione della domanda alsistema informativo del MIUR.

5.7. Nei casi previsti dal comma 2 del pre-sente articolo, il dirigente della scuola in cui ilcandidato presta servizio invia sollecitamente ladomanda all’istituzione scolastica di titolarità.

Il dirigente di quest’ultima istituzione di-spone l’acquisizione della domanda stessa al si-stema informativo del MIUR.

5.8. Ai fini di cui ai precedenti commi, la do-manda di partecipazione, corredata dall’appo-sita scheda valutativa, deve essere compilata inogni sua parte e sottoscritta dal candidato utiliz-zando l’apposito modello (Allegato n. 3).

5.9. L’Amministrazione scolastica perifericaeffettua idonei controlli, anche a campione,sulla veridicità delle dichiarazioni rese, secondoquanto previsto dagli articoli 71 e 72 del citatoDPR n. 445/2000 e successive modificazioni eintegrazioni.

Articolo 6 - Accesso ai percorsi formativi egraduatorie6.1. L’accesso ai percorsi formativi avviene

previo superamento di prova selettiva e per ef-fetto della successiva valutazione dei titoli di cui

al comma 2. La prova selettiva attribuisce unmassimo di 40 punti e si intende superata conil punteggio minimo di 31 punti.

6.2. Il punteggio ottenuto nella prova selet-tiva, integrato con quello derivante dalla valuta-zione dei titoli di studio, di servizio e dei creditiprofessionali di cui all’allegata tabella, che co-stituisce parte integrante del presente Accordo,dà luogo al punteggio complessivo con cui ognipartecipante viene inserito nella graduatoria se-condo l’ordine decrescente di punteggio. In casodi parità di punteggio, precede il candidato piùanziano di età.

6.3. Entro trenta giorni dall’effettuazionedell’ultima prova selettiva gli Uffici scolasticiprovinciali, sulla base dei dati acquisiti attra-verso procedura informatizzata dalle singole isti-tuzioni scolastiche, pubblicano le graduatorieprovinciali provvisorie nel proprio albo. Dettegraduatorie sono pubblicate anche all’albo degliUffici scolastici regionali e sono consultabili viainternet e intranet nel sito del MIUR. Entro cin-que giorni gli interessati possono inoltrare re-clamo, agli Uffici scolastici provincialicompetenti, avverso la posizione in graduatoriaesclusivamente per errore materiale. Con suc-cessivo decreto del Direttore generale dell’Uffi-cio scolastico regionale, o del dirigentedell’Ufficio scolastico provinciale, a tal fine de-legato, sono approvate le graduatorie definitive.

6.4. Il personale utilmente collocato nellagraduatoria definitiva di cui al comma 3 è am-messo a frequentare il corso di formazione dicui al successivo articolo 8 in numero pari al105 per cento delle posizioni economiche di-sponibili.

6.5. A conclusione del corso di formazione,il Direttore generale dell’Ufficio scolastico re-gionale, previo accertamento dell’esito favore-vole della frequenza del corso medesimo ed inragione del contingente assegnato a ciascunaprovincia e per ciascun profilo, secondo le di-sponibilità di cui alla tabella allegata al presenteAccordo (Allegato 1), definisce, con appositoprovvedimento, l’elenco del personale cui è at-tribuita la posizione economica.

6.6. Avverso il provvedimento conclusivodella procedura di cui al comma precedente, ov-vero avverso il decreto di approvazione della gra-duatoria definitiva di cui al comma 3 del presente

138scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

ACCORDI APPLICATIVI Personale AtaAttuazione art. 2, co. 3, sequenza contrattuale del 25/7/08

articolo, è ammesso ricorso al Giudice del lavoro,previo tentativo obbligatorio di conciliazione.

Articolo 7 - Prove selettive7.1. La prova selettiva viene effettuata me-

diante somministrazione di test, secondo le mo-dalità definite nell’allegato tecnico costituenteparte integrante del presente Accordo.

7.2. Le prove selettive sono realizzate con lacollaborazione dell’Agenzia nazionale per lo svi-luppo dell’autonomia scolastica (ANSAS) e som-ministrate on line prioritariamente presso illaboratori scolastici utilizzati per il consegui-mento della patente europea del computer. Lemedesime sono erogate con modalità che ne ga-rantiscano l’affidabilità ed il sicuro riferimentoal rispettivo aspirante.

7.3. La prova è realizzata attraverso la som-ministrazione di un questionario le cui do-mande sono scelte casualmente, per ognipartecipante, tra quelle disponibili in una appo-sita banca dati che contiene l’intera raccoltadelle domande possibili, con le relative risposte.

7.4. Tutte le procedure di somministrazionedelle prove selettive sono realizzate nel rispettodi sperimentate regole sulla sicurezza informaticae sulla protezione di dati riservati, garantendo inparticolare la certezza della somministrazione edella esecuzione della prova da parte dell’aspi-rante opportunamente identificato.

7.5. La prova selettiva ha carattere formativo.La collezione delle possibili domande e delle ri-sposte è pubblicata e resa scaricabile dal sito delMinistero, onde consentire a tutti di conseguireuna congrua preparazione tramite l’apprendi-mento autogestito.

7.6. Le prove selettive di cui al presente arti-colo sono finanziate secondo le modalità indi-cate all’articolo 8, comma 9.

Articolo 8 - Corsi di formazione8.1. I corsi sono organizzati, con la collabo-

razione dell’Agenzia nazionale per lo sviluppodell’autonomia scolastica, secondo il modellogenerale concordato nell’Intesa stipulata il 20luglio 2004 e le modifiche e le integrazioni de-finite nell’Allegato Tecnico per la seconda posi-zione economica, che fa parte integrante del

presente Accordo; la formazione, ai sensi dellacitata intesa, si basa sul modello dell’e-learningintegrato e si attua nella prospettiva dell’educa-zione permanente degli adulti, dove le espe-rienze di vita e di lavoro hanno un ruolocentrale nei processi d’apprendimento.

8.2. I corsi di formazione, comprensivi delleattività in presenza, sono finalizzati all’attua-zione, da parte del personale interessato, delleulteriori mansioni concernenti i compiti di col-laborazione amministrativa e tecnica caratteriz-zati da autonomia e responsabilità operativa.

8.3. I contenuti e le modalità di svolgimentodei corsi di formazione, con particolare riferi-mento alla specifica configurazione dei mo-menti in presenza, possono essere ulteriormentedeterminati rispetto a quanto previsto nell’Al-legato Tecnico, dalla Commissione paritetica dicui all’articolo 7 della citata Intesa 20 luglio2004, rinnovata con DDG del 10 luglio 2008.

8.4. I momenti in presenza sono organizzatidagli Uffici Scolastici Regionali per favorire ilconfronto professionale tra pari, attraverso la ri-flessione sulle esperienze professionali e di servi-zio maturate e per sviluppare sicuraconsapevolezza in ordine alle conoscenze e com-petenze già acquisite.

8.5. In caso di svolgimento del servizio inprovincia o regione diversa da quella di titola-rità, la frequenza del corso avviene nella provin-cia in cui il candidato presta servizio.

8.6. Le attestazioni dell’avvenuta positivapartecipazione ai corsi di qualificazione di cuiall’articolo 3 dell’Intesa 20 luglio 2004 nonchéai corsi relativi all’attribuzione della posizioneeconomica di cui all’articolo 7 del CCNL relativoal secondo biennio economico 2004-2005 edall’attribuzione della prima posizione econo-mica di cui all’articolo 50, comma 2, del CCNL29 novembre 2007, come modificato dalla se-quenza contrattuale 25 luglio 2008, costitui-scono credito formativo ai fini dei corsi diformazione previsti dal presente Accordo.

8.7. Gli aspiranti che non abbiano frequen-tato i corsi possono frequentarli, secondo le mo-dalità disciplinate nell’Allegato Tecnicodell’Accordo Nazionale del 20 ottobre 2008.

8.8. La formazione prevista dal presente Ac-cordo è considerata servizio a tutti gli effetti, inquanto necessario supporto professionale allo

139tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI APPLICATIVI

Personale AtaAttuazione art. 2, co. 3, sequenza contrattuale del 25/7/08tuttocontratto scuola statale 2006-2009

svolgimento dei compiti connessi all’attribu-zione del beneficio economico.

8.9. Gli Uffici scolastici regionali provve-dono al finanziamento delle prove selettive edelle iniziative di formazione necessarie per lacomponente in presenza e per quella on-line.Prove selettive e corsi di cui al presente Accordosono prioritariamente finanziati:

- con gli stanziamenti a favore degli UfficiScolastici Regionali per la mobilità e la valo-rizzazione professionale del personale ATA;- con gli stanziamenti previsti in bilancio infavore degli Uffici scolastici regionali per laformazione e l’aggiornamento del personaledella scuola.8.10. In sede di contrattazione regionale può

essere concordato che le procedure di forma-zione del personale interessato alle posizionieconomiche, ivi comprese le prove selettive,siano finanziate, pro-quota, dalle istituzioni sco-lastiche, tenuto anche conto di quanto previstodall’articolo 63, comma 2, del CCNL sottoscrittoil 29 novembre 2007.

Articolo 9 - Beneficiari per surroga9.1. Nel contesto della durata contrattuale,

le graduatorie definitive di cui all’articolo 6 sonoutilizzate per l’attribuzione delle posizioni eco-nomiche di cui all’articolo 1 del presente Ac-cordo, ivi comprese quelle per la surroga delleposizioni economiche da attribuire per cessa-zione dal servizio, a qualsiasi titolo, ovvero diquelle eventualmente disponibili per incre-mento delle risorse finanziarie.

9.2. Le posizioni economiche di cui alcomma 1 sono assegnate, in pari numero, agliaspiranti utilmente collocati nella graduatoriadefinitiva di cui all’articolo 6, comma 3, nonchénel contingente aggiuntivo del 5%.

9.3. Qualora si verifichino ulteriori disponi-bilità dopo l’assegnazione delle posizioni econo-miche di cui al precedente comma, le medesimesono assegnate, nei limiti del medesimo contin-gente, ai candidati collocati secondo l’ordine dipunteggio, previo esito favorevole della fre-quenza delle attività di formazione da organiz-zare annualmente.

Articolo 10 - Contrattazione integrativa re-gionale10.1. I direttori generali degli Uffici scolastici

regionali procedono, ai sensi dell’articolo 4,comma 3, del CCNL vigente, all’immediata atti-vazione della contrattazione integrativa a livelloregionale, per consentire il tempestivo espleta-mento delle attività selettive e formative di cuial presente Accordo.

10.2. Al fine di garantire la massima efficaciadell’intervento formativo, nell’ambito della con-trattazione di cui al comma 1, sono altresì spe-cificate:

a) le modalità di finanziamento delle specifi-che iniziative;b) lo svolgimento temporale delle attività inpresenza;c) i criteri per l’individuazione degli e-tutorin riferimento a quanto previsto nell’Intesa20 luglio 2004;d) i criteri per l’individuazione degli esperti,i quali debbono possedere le professionalitànecessarie allo svolgimento delle iniziative diformazione in presenza finalizzate all’acqui-sizione, da parte del personale aspirante albeneficio economico, delle mansioni finaliz-zate alla valorizzazione professionale.

Articolo 11 - Norme finali11.1. Il personale titolare della seconda posi-

zione economica, può accettare incarichi ai sensidell’articolo 59 del CCNL/2007. Durante la pre-stazione di servizio a tempo determinato, il trat-tamento giuridico ed economico è disciplinatosecondo le modalità previste al comma 2 dellostesso articolo.

11.2. Il personale di cui al comma 1 ha titoloa partecipare al corso di formazione di cui al-l’articolo 8. La partecipazione è consentitaanche in provincia diversa da quella di titolarità.A tal fine, il personale interessato inoltra appo-sita domanda all’Ufficio scolastico provincialepresso il quale è stato instaurato il rapporto dilavoro ai sensi dell’articolo 59 e, per necessariaconoscenza, anche a quello di titolarità.

11.3. Per la disciplina generale del rapportodi lavoro a tempo parziale a favore del personaledestinatario della posizione economica, si fa rin-vio a quanto regolamentato dall’articolo 58 del

140scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI APPLICATIVI Personale AtaAttuazione art. 2, co. 3, sequenza contrattuale del 25/7/08

141tuttocontratto scuola statale 2006-2009

CCNL 29 novembre 2007. Nei periodi di sosti-tuzione del Dsga, l’assistente amministrativoche usufruisca del rapporto di lavoro a tempoparziale è tenuto a prestare attività di serviziosecondo tempi e modalità previsti per l’attivitàlavorativa a tempo intero. Con i criteri indicatiall’articolo 4 si procede alla individuazione dellemodalità della sostituzione nonché dell’even-tuale compensazione di orario tra le configura-zioni di servizio prestato, anche facendo ricorsoalle differenti tipologie di prestazioni lavorativea tempo ridotto, previste dalla normativa vi-gente (part-time orizzontale, part-time verticale,part-time ciclico). Al personale che effettua pre-stazione di servizio con orario a tempo parziale,l’importo della posizione economica è corrispo-sto in misura proporzionale all’orario di servizioprestato.

11.4. L’assegnazione del personale titolaredella seconda posizione economica ai plessi ealle sezioni staccate avviene secondo i criteri ele modalità stabilite dalla contrattazione inte-grativa d’istituto ai sensi dell’articolo 6, c. 2, lett.E) del CCNL vigente.

11.5. Fermo restando il numero di posizionieconomiche di cui all’allegato 1 del presente Ac-cordo, gli aspiranti utilmente inseriti nelle elen-chi di cui agli articoli 6 e 8 che a seguito delleoperazioni di mobilità siano trasferiti in altraprovincia, non avendo potuto effettuare l’attività

di formazione di cui al precedente articolo 9,mantengono, in prima applicazione, il dirittoall’attribuzione della posizione economica,fermo restando il superamento del corso di for-mazione, da frequentare nella provincia di nuovatitolarità. La corresponsione del beneficio eco-nomico a favore del personale trasferito viene di-sposta dal Dipartimento provinciale per i servizivari del tesoro della nuova provincia di titolarità.Al fine del rispetto del limite complessivo delcontingente delle posizioni economiche di cuiall’allegato 1 del presente Accordo, le posizionieconomiche attribuite al personale trasferito inaltra provincia non possono essere reintegratenelle rispettive province di provenienza. Di con-seguenza, sulle posizioni economiche del perso-nale trasferito in altra provincia non è ammessoalcun scorrimento di graduatoria.

11.6. L’assistente amministrativo titolaredella posizione economica di cui all’articolo 1,che sostituisce il DSGA assente è sostituito, a suavolta, con personale supplente, ai sensi delle vi-genti disposizioni in materia e così come con-templato nelle ulteriori ipotesi di sostituzionedel DSGA.

11.7. Eventuali problematiche che dovesserosorgere nell’applicazione del presente Accordo,sono affrontate e risolte dalle parti contraenti inun apposito tavolo di confronto istituito in sedenazionale.

ACCORDI APPLICATIVI Personale Ata

Attuazione art. 2, co. 3, sequenza contrattuale del 25/7/08

Articolo 1 - Destinatari1.1. Il presente Contratto, in attuazione di

quanto prescritto dall’articolo 1, comma 2, dellasequenza contrattuale, ex articolo 62CCNL/2007, sottoscritta il 25 luglio 2008, re-gola i criteri, le procedure e le modalità per lamobilità professionale, da un’area inferiore al-l’area immediatamente superiore, del personaleappartenente alle aree contrattuali “A”, “B” e“C” di cui alla Tabella “C” allegata al citatoCCNL//2007. Alle procedure concernenti talemobilità è ammesso a partecipare anche il per-sonale in servizio nelle istituzioni scolastiche ita-liane all’estero nonché quello collocato fuoriruolo, a qualsiasi titolo ovvero in posizione distatus equiparata, a tutti gli effetti, al servizioprestato nel ruolo di appartenenza.

Articolo 2 - Criteri generali2.1. La mobilità professionale avviene previo

superamento di un esame finale, da sostenere aseguito della frequenza di uno specifico corso di

formazione a cui accede il personale utilmentecollocato in apposita graduatoria formulata sullabase del punteggio ottenuto per il superamentodi una prova selettiva sommato a quello dei ti-toli di studio, di servizio e dei crediti professio-nali posseduti dall’interessato.

2.2. La mobilità viene attivata, con cadenzabiennale a partire dall’a.s. 2009/2010 per unaquota che, in prima dell’applicazione, fatto salvoquanto previsto al successivo art. 11, è fissata inmisura corrispondente a quanto previsto dallalegge 3 maggio 1999, n. 124 rispetto ai posti in-dividuati come disponibili in ciascuna provinciaed in ciascuna area professionale. Detta percen-tuale può essere successivamente rideterminatain sede di contrattazione nazionale, prima del-l’avvio di ciascuna procedura biennale, nel ri-spetto dei vincoli previsti dall’articolo 1, comma2, della sequenza contrattuale sottoscritta il25/7/2008 in relazione:

- al numero dei contratti individuali di la-voro a tempo determinato, riferiti alle areeinteressate alle operazioni di mobilità di cui

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO sulla MOBILITÀ PROFESSIONALE

Procedure selettive per i passaggi del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (ATA) dall’area inferiore all’area immediatamente superiore,

ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della sequenza contrattuale 25 luglio 2008

firmato il 12 marzo 2009 tra il Ministero dell’istruzione, della ricerca e dell’università e le Organizzazioni sindacali

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-Unams

al presente contratto; - ai posti disponibili e vacanti;- alla serie storica dei pensionamenti. 2.3. I posti da prendere in considerazione per

le operazioni di cui al precedente comma 2 sonoquelli disponibili con riferimento all’organicodi diritto dell’anno scolastico in corso al mo-mento dell’attivazione della mobilità professio-nale nonché quelli presuntivamente relativiall’anno scolastico immediatamente successivo.

Articolo 3 - Uffici competenti 3.1. Gli Uffici scolastici regionali, attraverso

gli Uffici scolastici provinciali e con la collabo-razione delle istituzioni scolastiche, provvedono,per le province di rispettiva competenza, all’at-tuazione del presente Contratto nelle relativemodalità operative.

3.2. Le procedure selettive di cui all’articolo6 sono organizzate dagli Uffici scolastici regio-nali e dagli Uffici scolastici provinciali, secondoquanto stabilito dal presente Contratto.

3.3. Le attività di formazione di cui all’art. 7sono organizzate secondo il modello generaleprevisto dall’intesa stipulata il 20/7/2004 e lemodifiche e le integrazioni definite nell’allegatotecnico che è parte integrante del presente Con-tratto.

3.4. Le attività in presenza dei percorsi for-mativi sono gestite, su base territoriale, dagli Uf-fici scolastici regionali mentre l’ambiente diapprendimento telematico, per la componenteformativa a distanza, è organizzato dall’Ammi-nistrazione centrale.

Articolo 4 - Campo di applicazione. Presen-tazione delle domande4.1. Alle procedure selettive di cui all’articolo

2.1. può partecipare: - il personale in possesso dei titoli di studioprevisti per il profilo professionale di desti-nazione; - il personale in possesso del titolo di studioindividuato dalla tabella di cui all’articolo 4della sequenza contrattuale 25 luglio 2008,per l’accesso al medesimo profilo di apparte-nenza e dell’anzianità di almeno cinque annidi effettivo servizio nel profilo di apparte-

nenza. In alternativa al servizio nel profilo diappartenenza è ritenuto valido, al fine dellapartecipazione alla mobilità professionale,esclusivamente il servizio prestato nella qua-lifica professionale per la quale si chiede lamobilità. L’aspirante che chieda l’accesso al posto di as-

sistente tecnico per i laboratori “conduzione emanutenzione impianti termici” e “termotec-nica e macchine a fluido” deve essere in pos-sesso, ad integrazione del titolo di studioprevisto per l’accesso alla specifica area, del pa-tentino per la conduzione di caldaie a vapore.Parimenti, per accedere al laboratorio di “con-duzione e manutenzione di autoveicoli” gli aspi-ranti devono essere in possesso, oltre che deltitolo di studio previsto, della patente di guida“tipo D” con relativo certificato di abilitazione.

4.2. L’accesso alla procedura di selezione av-viene a domanda dell’interessato, da presentarenella scuola di servizio secondo modalità da de-finire a cura del Ministero, anche con riferi-mento a quanto disciplinato al comma 5 delpresente articolo. La domanda può essere pro-dotta per una sola provincia, anche per più pro-fili professionali. Nel caso di scelta di provinciadiversa da quella di servizio, la domanda deveessere inoltrata direttamente a cura dell’interes-sato, all’Ufficio scolastico provinciale della pro-vincia prescelta.

4.3. Il termine di presentazione delle do-mande è fissato in 20 giorni dalla data di pub-blicazione del provvedimento di indizione dellaprocedura nel sito internet del MIUR. La pubbli-cazione avviene a cura dell’Amministrazioneentro il termine di 10 giorni dalla sottoscrizionedefinitiva del presente contratto.

4.4. I titoli valutabili e i relativi punteggi, aifini dell’inserimento nella graduatoria previstadall’articolo 2 sono indicati nelle Tabelle A1,A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8, A9, che costitui-scono parte integrante del presente Contratto.

4.5. La valutazione dei titoli validi ai finidell’inserimento negli elenchi provinciali per lapartecipazione alle attività di formazione di cuial successivo articolo 7 è effettuata sulla basedelle dichiarazioni sostitutive rese dal parteci-pante in apposita scheda/domanda ai sensi del-l’articolo 46 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445e successive integrazioni e modificazioni.

143tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI APPLICATIVI

Personale AtaProcedure per la mobilità professionale

Il dirigente dell’istituzione scolastica compe-tente dispone per l’acquisizione della domandaal sistema informativo del MIUR.

4.6. Ai fini di cui ai precedenti commi, la do-manda di partecipazione, corredata dall’appo-sita scheda valutativa, deve essere compilata inogni sua parte e sottoscritta dal candidato utiliz-zando l’apposito modello (Allegato n. 1).

4.7. L’Amministrazione scolastica perifericaeffettua idonei controlli, anche a campione,sulla veridicità delle dichiarazioni rese, secondoquanto previsto dagli articoli 71 e 72 del citatoDPR n. 445/2000 e successive modificazioni eintegrazioni.

Articolo 5 - Elenchi provinciali per la parte-cipazione alle attività di formazione5.1. L’accesso ai percorsi formativi avviene

previo superamento di una prova selettiva e pereffetto della successiva valutazione dei titoli dicui al comma 2.

5.2. Il punteggio ottenuto nella prova selet-tiva, integrato con quello derivante dalla valuta-zione dei titoli di studio, di servizio e dei creditiprofessionali, costituisce il punteggio comples-sivo con cui ogni aspirante viene inserito nel-l’elenco provinciale del personale ammesso aipercorsi formativi di cui all’articolo 7. L’elencoprovinciale è formulato, per ciascun profilo pro-fessionale, secondo l’ordine decrescente delpunteggio suindicato. In caso di parità di pun-teggio, si applicano le precedenze di legge.

5.3. Entro trenta giorni dall’effettuazionedell’ultima prova selettiva gli Uffici scolasticiprovinciali, sulla base dei dati acquisiti attra-verso procedura informatizzata dalle singole isti-tuzioni scolastiche, pubblicano, al proprio Albo,gli elenchi provinciali provvisori. Entro cinquegiorni, gli interessati possono inoltrare reclamo,agli Uffici scolastici provinciali competenti,esclusivamente avverso eventuali errori materialiinerenti la posizione in graduatoria. Con suc-cessivo decreto del Direttore generale dell’Uffi-cio scolastico regionale, o del dirigentedell’Ufficio scolastico provinciale, a tal fine de-legato, sono approvati gli elenchi provinciali de-finitivi di cui al comma 2.

5.4. Il personale utilmente collocato neglielenchi definitivi di cui al comma 3 è ammesso

a frequentare il corso di formazione di cui alsuccessivo articolo 8, in misura doppia rispettoal contingente dei posti annualmente riservatialla mobilità professionale. Tenuto conto dellacadenza biennale delle procedure di mobilità, dicui all’articolo 2.2., il numero complessivo dipersonale da avviare ai corsi di formazione è,pertanto, pari a quattro volte il contingente deisuccitati posti calcolati per il primo anno delbiennio di riferimento.

Articolo 6 - Prove selettive6.1. La prova selettiva attribuisce un mas-

simo di 30 punti e si intende superata con ilpunteggio minimo di 24 punti. Tale prova vieneeffettuata mediante somministrazione di test,secondo le modalità definite nell’allegato tec-nico costituente parte integrante del presenteContratto.

6.2. Le prove selettive, realizzate con la col-laborazione dell’Agenzia nazionale per lo svi-luppo dell’autonomia scolastica (ANSAS) esomministrate on line, vengono effettuate prefe-ribilmente presso i laboratori scolastici utilizzatiper il conseguimento della patente europea delcomputer. Le medesime sono erogate nel ri-spetto di sperimentate regole sulla sicurezza in-formatica e sulla protezione di dati riservati, conmodalità che ne garantiscano l’affidabilità ed ilsicuro riferimento al rispettivo aspirante.

6.3. La prova è realizzata attraverso la som-ministrazione di un questionario le cui do-mande sono scelte casualmente, per ognipartecipante, tra quelle disponibili in una appo-sita banca dati che contiene l’intera raccoltadelle domande possibili, con le relative risposte.

6.4. La prova selettiva ha carattere formativo.La collezione delle possibili domande e delle ri-sposte è pubblicata e resa disponibile dal sito in-tranet del Ministero, onde consentire a tutti diconseguire una congrua preparazione tramitel’apprendimento autogestito.

6.5. Le prove selettive di cui al presente arti-colo sono finanziate secondo le modalità indi-cate all’articolo 7, comma 6.

Articolo 7 - Corsi di formazione 7.1. I percorsi formativi per i passaggi dal-

144scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI APPLICATIVI Personale AtaProcedure per la mobilità professionale

l’area di appartenenza a quella superiore sonoorganizzati secondo il modello generale concor-dato nell’Intesa stipulata il 20 luglio 2004 e de-finito nell’Allegato Tecnico che fa parteintegrante del presente Accordo.

7.2. I corsi sono strutturati secondo le se-guenti articolazioni.

- Passaggio all’area B ed all’area C: 60 ore, dicui almeno 30 in presenza e le restanti a di-stanza con l’ausilio di procedure telematiche. - Passaggio all’area D: 100 ore, di cui almeno50 in presenza e le restanti a distanza conl’ausilio di procedure telematiche 7.3. La formazione prevista dal presente con-

tratto per i passaggi dall’area di appartenenza aquella superiore è considerata servizio a tutti glieffetti. Parimenti i candidati che partecipanoalle prove d’esame ed il personale addetto allosvolgimento delle prove sono in servizio a tuttigli effetti.

7.4. I contenuti e le modalità di svolgi-mento dei corsi di formazione, con particolareriferimento alla specifica configurazione deimomenti in presenza, possono essere ulterior-mente determinati rispetto a quanto previstonell’Allegato Tecnico, dalla Commissione pari-tetica di cui all’articolo 7 della citata Intesa 20luglio 2004, rinnovata con DDG del 10 luglio2008.

7.5. I momenti in presenza dei corsi forma-tivi, le prove selettive e gli esami finali sono or-ganizzati dagli Uffici Scolastici Regionali che lifinanziano prioritariamente:

- con gli stanziamenti a favore degli Ufficiscolastici regionali per la mobilità e la valoriz-zazione professionale del personale ATA; - con gli stanziamenti previsti in bilancio infavore degli Uffici scolastici regionali per laformazione e l’aggiornamento del personaledella scuola. 7.6. In sede di contrattazione regionale può

essere concordato che le procedure di forma-zione del personale interessato ai passaggi dal-l’area di appartenenza a quella superiore, ivicomprese le prove selettive e gli esami finali,siano finanziate, pro quota, dalle istituzioni sco-lastiche, tenuto anche conto di quanto previstodall’articolo 63, comma 2, del CCNL sottoscrittoil 29 novembre 2007.

Articolo 8 - Esami finali8.1. Concluso positivamente il corso di for-

mazione, gli aspiranti sono ammessi a sostenerel’esame finale di cui all’articolo 2.1. Tale esameverte sugli argomenti che hanno costituito og-getto del percorso formativo e sull’attività dasvolgere nel profilo superiore.

8.2. Fatto salvo quanto previsto al successivocomma 3, per tutti i profili professionali l’esameconsiste in un colloquio riguardante i contenutidi un elaborato predisposto dal corsista su unargomento scelto tra quelli svolti nel corso diformazione ed in una prova pratica avente le fi-nalità di verificare il livello di preparazione inpossesso del corsista.

8.3. Per il profilo di assistente tecnico leprove pratiche devono essere formulate tenendoconto delle aree di laboratorio corrispondenti aititoli di studio prodotti dai candidati. Qualorail candidato abbia presentato titoli di studio chediano accesso a più aree di laboratorio deve es-sere ammesso a sostenere una prova pratica conriferimento ad una unica area di propria scelta.

8.4. L’esame finale si intende superato con ilpunteggio minimo di 24/30.

Articolo 9 - Graduatorie provinciali del per-sonale idoneo alla mobilità9.1. Il punteggio ottenuto nella prova finale,

integrato con quello derivante dalla prova selet-tiva e dalla valutazione dei titoli di studio, diservizio e dei crediti professionali già valutati perl’ammissione al corso di formazione, secondo iparametri di cui alle Tabelle A1, A2, A3, A4,A5, A6, A7, A8, A9, costituisce il punteggiocomplessivo con cui il candidato viene inseritonella graduatoria provinciale provvisoria, validaper la mobilità professionale.

In caso di parità di punteggio si applicano leprecedenze di legge. L’inserimento nella gradua-toria viene effettuato in ordine decrescente.

9.2. Entro cinque giorni dalla data di pub-blicazione all’Albo della graduatoria provvisoria,gli interessati possono inoltrare reclamo agli Uf-fici scolastici provinciali competenti, esclusiva-mente avverso eventuali errori materiali inerentila posizione in graduatoria.

9.3. Con decreto del Direttore generaledell’Ufficio scolastico regionale, o del dirigente

145tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI APPLICATIVI

Personale AtaProcedure per la mobilità professionale

146scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

dell’Ufficio scolastico provinciale, a tal fine de-legato, sono approvate e rese pubbliche, all’Albodegli Uffici scolastici regionali e a quelli provin-ciali, le graduatorie provinciali definitive. Dettegraduatorie sono rese consultabili anche via in-ternet e al sito intranet del MIUR. Nella gradua-toria relativa al profilo di assistente tecnico afianco di ciascun nominativo deve essere indi-cato anche il titolo di studio codificato secondol’allegato al DM 75/01 prodotto per l’accesso ailaboratori.

9.4. Il personale utilmente collocato nellagraduatoria di cui al comma 3 consegue la mo-bilità professionale in ragione dei posti annual-mente autorizzati per la stipula dei contratti dilavoro a tempo indeterminato in ciascuna pro-vincia e per ciascun profilo professionale. Perquanto riguarda gli assistenti tecnici sono no-minati in base alla graduatoria e nel limite deiposti messi a mobilità professionale, coloro cheabbiano prodotto il titolo di accesso corrispon-dente ad una area disponibile, a scelta dell’inte-ressato.

9.5. Avverso il provvedimento conclusivodella procedura di cui al comma precedente, ov-vero avverso il decreto di approvazione della gra-duatoria definitiva di cui al comma 4, èammesso ricorso al Giudice del lavoro, previoesperimento del tentativo obbligatorio di conci-liazione.

9.6. Le graduatorie relative alla mobilità pro-fessionale sono periodicamente aggiornate edintegrate con la cadenza indicata all’articolo 2.

Articolo 10 - Copertura dei posti disponi-bili per la mobilità professionaleAlla copertura dei posti disponibili nelle sin-

gole dotazioni si provvede utilizzando le gradua-torie di cui all’articolo 7, dopo avereprioritariamente scorso, ove vigenti, le gradua-torie di cui all’art. 6, comma 9, punto 1 ecomma 10 della legge n. 124/99. A queste ul-time graduatorie sono riservate le aliquote del40% per il passaggio dall’area A all’area B e del30% per il passaggio alle altre aree.

Articolo 11 - Mobilità professionale perl’area CLa procedura della mobilità di cui al presente

articolo è disposta, con i tempi e le modalitàpreviste dall’articolo 4, a seguito della determi-nazione degli organici dei profili professionalidell’area “C”.

Articolo 12 - Norma di prima applicazioneper l’area D 12.1. In attesa della determinazione dell’or-

ganico dei profili professionali dell’area “C” dicui all’articolo 11, in prima applicazione, alleprocedure di mobilità per l’area D è ammesso apartecipare:

a) Il personale appartenente all’area B in pos-sesso del titolo di studio specifico per l’accesso previsto nella Tabella di cui all’arti-colo 4 della sequenza contrattuale 25 luglio 2008; b) Il personale appartenente all’area B in pos-sesso del titolo di studio per l’accesso alle areeimmediatamente superiori con un’anzianitàdi servizio effettivo non inferiore ai 5 anninel profilo di appartenenza che abbia svolto,per non meno di 2 anni, incarichi per la so-stituzione del DSGA; c) Il personale appartenente all’area B in pos-sesso di un diploma di maturità e con un’an-zianità di servizio effettivo non inferiore a 5anni nel profilo di appartenenza che abbiasvolto, per non meno di 3 anni, incarichi perla sostituzione del DSGA. d) Il personale individuato nell’articolo 1,comma 3, della sequenza contrattuale 8marzo 2002. Ai fini della valutazione del servizio utile per

il computo dell’anzianità, per l’accesso alle pro-cedure, del personale di cui alle lettere b) e c), siintende valido a tutti gli effetti il servizio pre-stato in altro profilo professionale ai sensi degliarticoli 47 e 58 del CCNL//2003, degli articoli47 e 59 del CCNL//2007 nonché dell’articolo11bis del CCNI/2005 e ss. sulla mobilità aventeeffetto limitato all’anno scolastico.

12.2. Nelle realtà territoriali in cui le gradua-torie di cui all’articolo 6 della legge 3 maggio1999, n. 124 sono esaurite, la percentuale pre-vista nel comma 2, del precedente articolo 2, èelevata fino al cinquanta per cento.

ACCORDI APPLICATIVI Personale AtaProcedure per la mobilità professionale

147tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI APPLICATIVI

Personale AtaProcedure per la mobilità professionale

DICHIARAZIONE A VERBALE DELLA FLC CGIL

La FLC Cgil, all'atto della sottoscrizione del CCNI per i passaggi verticali del personaleAta, considera incomprensibile la posizione del MIUR di non voler prevedere una fasetransitoria a beneficio del personale con incarico a tempo determinato con almeno cin-que anni di servizio. Quanto sopra per dare consistenza al principio di parità di trattamento in materia di rap-porto di lavoro previsto dal DLGS 368/01 seguito dalla direttiva Europea 1999/70/CE,in particolare laddove questa prevede (clausola 4) che “per quanto riguarda le condizionidi impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo menofavorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere uncontratto o rapporto di lavoro a tempo determinato a meno che non sussistano ragionioggettive”. Questa richiesta era stata ripetutamente avanzata dalla FLC CGIL durante la trattativa,in considerazione dell'acclarata professionalità del personale con anni e anni di incaricoa tempo determinato su posti di amministrativo, tecnico e DSGA.

148scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/1

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA A ALL’AREA B

Profilo professionale ASSISTENTE AMMINISTRATIVO

A) TITOLI DI CULTURA1 - 2 - 3 (max 20 punti)

1 - Titolo di studio previsto dalla Tabella B annessa al CCNL 9.11.2007, modificatadall’art. 4 della sequenza contrattuale 25.07.2008, per l’accesso al profilo professionaledi Assistente Amministrativo: a – Diploma di maturitàSi valuta un solo titolo posseduto fino ad un massimo di punti 12 Nel predetto limite di 12 punti vengono attribuiti, in relazione al voto conseguito,se espresso in sessantesimi: - da 36 a 47 incluso, punti - da 48 a 60 incluso, punti Qualsiasi altra tipologia di voto conseguito deve essere rapportata a 60 . Ove siano stati prodotti più titoli tra quelli richiesti per l’accesso al profilo di assistenteamministrativo, si valuta il più favorevole. 2 - Diploma di laurea di I livello 3 - Diploma di laurea quadriennale o quinquennale o specialistica Si valuta un solo titolo posseduto ed i punteggi di cui ai punti , 2 e 3 non si sommano;si valuta il più favorevole.

B) TITOLI DI SERVIZIO4 - 5 - 6- 7 - 8 (max 10 puntI)

4 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Assistente amministrativonelle istituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personaletransitato dagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato ser-vizio a tutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi: 5 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi:

C) CREDITI9 - 10 (max 10 puntI)

6 -Certificato di specializzazione tecnica superiore nel settore servizi assicurativi e fi-nanziari (IFTS) Si valuta un solo titolo.7 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previste

PUNTI

1012

48

2

0,10

2

149tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

dall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di assi-stente amministrativo. 8 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attribu-zione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7 delCCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il 25.07.2008. 9 - Attestato di qualifica professionale di cui all’art.14 della legge 845/78, attinentealla trattazione di testi e/o alla gestione dell’amministrazione mediante strumenti di videoscrittura o informatici. Si valuta un solo attestato. 10 - Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli degli assistentiamministrativi o corrispondenti della scuola, indetti con OM 6.04.1995 , n. 117 eprecedenti. Si valuta una sola idoneità.

2

0,50

1

1,50

Note

1 Il punteggio di cui al punto 1, lett. a) è assegnato ai diplomi di maturità conseguiti al termine di un corso distudi di durata quadriennale o quinquennale. 2 Nel caso in cui il titolo di studio di cui al punto 1 lett. a) non sia espresso in voti, si considera come conseguitocon la sufficienza . 3 Si valutano: lauree quadriennali, lauree di 1°livello (triennali), lauree di 2° livello (specialistiche). Sono, altresì,valutabili i diplomi di 1° e 2° livello conseguiti presso i Conservatori di musica e le Accademie di belle arti,purché congiunti a diploma quinquennale di istruzione secondaria di secondo grado. Analogamente è valutabileil diploma ISEF in quanto equiparato alla laurea di 1° livello in Scienze delle attività motorie e sportive. 4 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 5 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 6 Il servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato in qualità di personale ATA, fino all’anno accademico2002/2003, nelle Accademie, nei Conservatori di musica e negli Istituti superiori delle industrie artistiche delloStato è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigenti profili professionali del perso-nale ATA. 7 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 8 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 9 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 8 va ricompreso l’attestato ECDL certificato da AICA o rilasciato dalle istituzioni scolastiche e le certificazioni informatiche Microsof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS. 10 Il punteggio di cui al punto 10 è attribuito anche al personale ATA , transitato dagli EE.LL., che abbia conse-guito l’idoneità in concorsi riservati indetti dagli EE.LL. a posti corrispondenti al profilo professionale di assistenteamministrativo della scuola, di cui alla Tabella A allegata all’Accordo 20/07/2000, recepito nel DI 5/4/2001.

150scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/2

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA A ALL’AREA B

Profilo professionale ASSISTENTE TECNICO

A) TITOLI DI CULTURA1 (max 20 punti)

1 - Titolo di studio previsto dalla Tabella B annessa al CCNL 9.11.2007, modificatadall’art. 4 della sequenza contrattuale 25.07.2008, per l’accesso al profilo professionaledi Assistente Tecnico: a – Diploma di maturità, corrispondente alla specifica area professionaleSi valuta un solo titolo posseduto fino ad un massimo di punti 12 Nel predetto limite di 12 punti vengono attribuiti, in relazione al voto conseguito,se espresso in sessantesimi: - da 36 a 47 incluso, punti - da 48 a 60 incluso, punti Qualsiasi altra tipologia di voto conseguito deve essere rapportata a 60 . Ove siano stati prodotti più titoli tra quelli richiesti per l’accesso al profilo di assistentetecnico, si valuta il più favorevole. 3 - Diploma di laurea di I livello 4 - Diploma di laurea quadriennale o quinquennale o specialistica Si valuta un solo titolo posseduto e i punteggi di cui ai punti 3 e 4 non si sommano;si considera il più alto.

B) TITOLI DI SERVIZIO2 - 3- 4 - 5 (max 10 puntI)

5 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Assistente tecnico nelle isti-tuzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi: 6 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi:

C) CREDITI6 - 7 (max 10 puntI)

7 -Certificato di specializzazione tecnica superiore nel settore industria e artigianato(IFTS) Si valuta un solo titolo.8 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previste

PUNTI

1012

48

2

0,10

2

151tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

dall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di assi-stente tecnico. 9 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attri-buzione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7del CCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il25.07.2008. 10 - Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli degli assistentitecnici o corrispondenti della scuola, indetti con OM 6.04.1995 , n. 117 e precedenti. Si valuta una sola idoneità.

2

0,50

1,50

Note

1 La specificità di cui al punto 1 lett. a) è quella definita dalla tabella di corrispondenza titoli di studio-laboratoriallegata alla OM 30/12/2004, n. 91 (All. C). a - I diplomi di maturità, la cui denominazione letterale non trovi esatto riscontro nell’elenco alfabetico “titolidi studio per l’accesso a posti di assistente tecnico” di cui all’Allegato C della citata OM/91 devono essere lettisecondo le corrispondenze, determinate dalle tabelle allegate alle annuali disposizioni emanate per l’esame di stato ed in particolare ai Decreti ministeriali di individuazione delle materie oggetto della seconda prova scritta deicorsi ordinari e sperimentali di istruzione secondaria superiore. A titolo esemplificativo, ai sensi del DM

25/1/2002, n. 9, il diploma di maturità “programmatore-progetto Mercurio”, codificato TD14, è corrispondentea quello di “ragioniere, perito commerciale e programmatore”, codificato quest’ultimo TD05 e, pertanto, dà ac-cesso esclusivamente all’area AR21, prevista per il citato diploma codificato TD05. Una volta accertata la corri-spondenza, il titolo sarà valutato secondo i valori espressi in tabella. I diplomi di “maturità classica”, di “maturità magistrale” e di “ragioniere e perito commerciale”, in quanto titolidi studio non contemplati nella tabella di corrispondenza titoli-laboratori, non consentono l’accesso ad alcunlaboratorio e, conseguentemente, per gli stessi non va attribuito alcun punteggio. 2 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 3 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 4 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 5 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 6 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 9 va ricompreso l’attestato ECDL certificato da AICA o rilasciato dalleistituzioni scolastiche e le certificazioni informatiche Microsof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS. 7 Il punteggio di cui al punto 10 è attribuito anche al personale ATA, transitato dagli EE.LL., che abbia conseguitol’idoneità in concorsi riservati indetti dagli EE.LL. a posti corrispondenti al profilo professionale di assistente tec-nico della scuola, di cui alla Tabella A allegata all’Accordo 20/07/2000, recepito nel DI 5/4/2001.

152scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/3

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA A ALL’AREA B

Profilo professionale CUOCO

A) TITOLI DI CULTURA (max 20 punti)

1 - Titolo di studio previsto dalla Tabella B annessa al CCNL 9.11.2007, modificatadall’art. 4 della sequenza contrattuale 25.07.2008, per l’accesso al profilo professionaledi Cuoco: a – Diploma di qualifica professionale di Operatore dei servizi di ristorazione, set-tore cucina Si valuta un solo titolo posseduto fino ad un massimo di punti 12 Nel predetto limite di 12 punti vengono attribuiti, in relazione al voto conseguito,se espresso in decimi (media dei voti rapportata a decimi, escluso il voto di religione, dieducazione fisica e di condotta): - media del 6 / media del 7, punti - media dell’8 / media del 9, punti Qualsiasi altra tipologia di voto conseguito deve essere rapportata a 10. Ove siano stati prodotti più titoli tra quelli richiesti per l’accesso al profilo di Cuoco,si valuta il più favorevole. 2 - Diploma di maturità di “Tecnico dei Servizi della Ristorazione” rilasciato daun Istituto professionale alberghiero Si valuta un solo titolo posseduto.

B) TITOLI DI SERVIZIO1 - 2 - 3 - 4 - 5 (max 10 puntI)

3 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Cuoco nelle istituzioni sco-lastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitato dagli Enti Lo-cali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio a tutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi: 4 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi:

C) CREDITI6 (max 10 puntI)

5 -Certificato di specializzazione tecnica superiore per la ristorazione e la valorizza-zione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche (IFTS) Si valuta un solo titolo.6 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previste

PUNTI

1012

8

2

0,10

2

153tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

Note

1 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 2 Il servizio prestato nel profilo professionale di “aiutante cuoco” è considerato come prestato nel profilo di“cuoco”. 3 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 4 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 5 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 6 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 7 va ricompreso l’attestato ECDL certificato da AICA o rilasciato dalleistituzioni scolastiche e le certificazioni informatiche Microsof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS.

dall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di Cuoco. 7 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attribu-zione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7 delCCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il 25.07.2008. 8 - Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli di cuoco o assistentecuoco o corrispondenti della scuola, indetti con OM 6.04.1995 , n. 117 e precedenti. Si valuta una sola idoneità.

2

0,50

1,50

154scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/4

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA A ALL’AREA B

PUNTI

1012

8

2

0,10

2

Profilo professionale GUARDAROBIERE

A) TITOLI DI CULTURA (max 20 punti)

1 - Titolo di studio previsto dalla Tabella B annessa al CCNL 9.11.2007, modificatadall’art. 4 della sequenza contrattuale 25.07.2008, per l’accesso al profilo professionaledi Gaurdarobiere: a – Diploma di qualifica professionale di Operatore della modaSi valuta un solo titolo posseduto fino ad un massimo di punti 12 Nel predetto limite di 12 punti vengono attribuiti, in relazione al voto conseguito,se espresso in decimi (media dei voti rapportata a decimi, escluso il voto di religione, dieducazione fisica e di condotta): - media del 6 / media del 7, punti - media dell’8 / media del 9, punti Qualsiasi altra tipologia di voto conseguito deve essere rapportata a 10 . Ove siano stati prodotti più titoli tra quelli richiesti per l’accesso al profilo di Guar-darobiere, si valuta il più favorevole. 2 - Diploma di maturità di “Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda” rilasciato daun Istituto professionale Si valuta un solo titolo posseduto.

B) TITOLI DI SERVIZIO1 - 2 - 3- 4 - 5 (max 10 puntI)

3 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Guardarobiere nelle istitu-zioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitato dagliEnti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio a tutti glieffetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi 4 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi

C) CREDITI5 (max 10 puntI)

5 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previste-dall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di Gua-radarobiere. 6 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,

155tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attribu-zione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7 delCCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il 25.07.2008. 7 - Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli di guardarobiere ocorrispondenti della scuola, indetti con OM 6.04.1995 , n. 117 e precedenti. Si valuta una sola idoneità.

0,50

1,50

Note

1 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 2 Il servizio prestato nel profilo professionale di “aiutante guardarobiere” è considerato come prestato nel profilodi “guardarobiere”. 3 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 4 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 5 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 6 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 6 va ricompreso l’attestato ECDL certificato da AICA o rilasciato dalleistituzioni scolastiche e le certificazioni informatiche Microsof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS.

156scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/5

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA A ALL’AREA B

PUNTI

20

2

0,10

2

0,50

1,50

Profilo professionale INFERMIERE

A) TITOLI DI CULTURA (max 20 punti)

1 - Titolo di studio previsto dalla Tabella B annessa al CCNL 9.11.2007, modificatadall’art. 4 della sequenza contrattuale 25.07.2008, per l’accesso al profilo professionaledi Infermiere: a – Laurea in scienze infermieristiche o altro titolo ritenuto valido dalla vigentenormativa per l’esercizio della professione di infermiere. Si valuta un solo titolo posseduto.

B) TITOLI DI SERVIZIO1 - 2 - 3 - 4 (max 10 puntI)

2 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Infermiere nelle istituzioniscolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitato dagli EntiLocali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio a tutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi: 3 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi

C) CREDITI5 (max 10 puntI)

4 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previste-dall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di Infer-miere. 5 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attribu-zione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7 delCCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il 25.07.2008. 6 - Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli di infermiere o cor-rispondenti della scuola, indetti con OM 6.04.1995 , n. 117 e precedenti. Si valuta una sola idoneità.

157tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

Note

1 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 2 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 3 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 4 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 5 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 5 va ricompreso l’attestato ECDL certificato da AICA o rilasciato dalleistituzioni scolastiche e le certificazioni informatiche Microsof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS.

158scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/6

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA B ALL’AREA C

PUNTI

20

20

2

0,10

2

0,50

2

Profilo professionale COORDINATORE AMMINISTRATIVO

A) TITOLI DI CULTURA (max 20 punti)

1 - Titolo di studio previsto dalla Tabella B annessa al CCNL 9.11.2007, modificatadall’art. 4 della sequenza contrattuale 25.07.2008, per l’accesso al profilo professionaledi Coordinatore Amministrativo: a – Laurea triennale in giurisprudenza; in scienze politiche sociali e amministrative; in economia e commercio o titoli equipollenti. b - Diploma di laurea o laurea specialistica in giurisprudenza; in scienze politiche sociali e amministrative; in economia e commercio o titoli equipollenti. Ove siano stati prodotti più titoli fra quelli richiesti per l’accesso al profilo di coor-dinatore amministrativo, si valuta un solo titolo. I punteggi di cui ai punti a e b non si sommano. Si valuta un solo titolo posseduto.

B) TITOLI DI SERVIZIO1 - 2 - 3 - 4 - 5 (max 10 puntI)

2 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Coordinatore amministrativoo responsabile amministrativo o DSGA o corrispondente nelle istituzioni scolastichestatali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitato dagli Enti Locali edal personale in posizione di stato che è considerato servizio a tutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi 3 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi

C) CREDITI6-7 (max 10 puntI)

4 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previstedall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di Coor-dinatore amministrativo. 5 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attribu-zione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7 delCCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il 25.07.2008. 6 - Effettiva partecipazione al corso specialistico per coordinatore di area o di progetto conclusosi con una valutazione positiva

159tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

7- Idoneità conseguita nel concorso ordinario per l'accesso ai ruoli dei Coordinatoriamministrativi della scuola indetto con DM 14.12.1992.Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli dei responsabili ammi-nistrativi o della precorsa qualifica dei segretari della scuola o corrispondenti indetti con OM 6.04.1995, n. 117 e precedenti.Si valuta una sola idoneità.8 - Certificato di specializzazione tecnica superiore nel settore servizi assicurativi e fi-nanziari (IFTS) Si valuta un solo titolo. 9 – Attività di docente o tutor nei corsi di formazione di cui ai punti 4, 5, e 6 10 - Attività di esperto nei corsi di formazione di cui al punto 5

2

2

11

Note

1 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 2 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 3 Il servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato in qualità di personale ATA, fino all’anno accademico2002/2003, nelle Accademie, nei Conservatori di musica e negli Istituti superiori delle industrie artistiche delloStato è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigenti profili professionali del perso-nale ATA.4 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 5 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 6 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 5 va ricompreso l’attestato ECDL e le certificazioni informatiche Mi-crosof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS.7 Il punteggio di cui al punto 7 è attribuito anche al personale ATA, transitato dagli EE.LL., che abbia conseguito l’idoneità in concorsi ordinari o riservati indetti dagli EE.LL a posti corrispondenti al profilo professionale di co-ordinatore amministrativo della scuola.

160scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/7

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA B ALL’AREA C

PUNTI

2020

2

0,10

2

0,50

2

2

Profilo professionale COORDINATORE TECNICO

A) TITOLI DI CULTURA1 (max 20 punti)

1 - Titolo di studio previsto dalla Tabella B annessa al CCNL 9.11.2007, modificatadall’art. 4 della sequenza contrattuale 25.07.2008, per l’accesso al profilo professionaledi Coordinatore tecnico: a – Laurea triennale specifica b - Diploma di laurea specifica o laurea specialistica specifica Ove siano stati prodotti più titoli fra quelli richiesti per l’accesso al profilo di coor-dinatore tecnico, si valuta un solo titolo. I punteggi di cui ai punti a e b non si sommano. Si valuta un solo titolo posseduto.

B) TITOLI DI SERVIZIO2 - 3 - 4 - 5 - 6 (max 10 puntI)

2 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Coordinatore tecnico nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi 3 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi

C) CREDITI7 (max 10 puntI)

4 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previstedall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di Coor-dinatore tecnico. 5 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attribu-zione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7 delCCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il 25.07.2008. 6 - Effettiva partecipazione al corso specialistico per coordinatore di area o di progetto conclusosi con una valutazione positiva7- Idoneità conseguita in concorsi ordinari o riservati per l'accesso ai ruoli dei Coor-dinatori tecnici o corrispondenti indetti dallo Stato o da Enti pubblici territoriali

161tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

Si valuta una sola idoneità.8 - Certificato di specializzazione tecnica superiore nel settore industria e artigianato(IFTS) Si valuta un solo titolo. 9 – Attività di docente o tutor nei corsi di formazione di cui ai punti 4, 5, e 6 10 - Attività di esperto nei corsi di formazione di cui al punto 5

2

11

Note

1 La specificità di cui al punto 1 lett, a) è quella definita dalla tabella di corrispondenza titoli di studio-laboratori allegata alla OM 30/12/2004, n. 91 (All. C).2 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 3 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 4 Il servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato in qualità di personale ATA, fino all’anno accademico2002/2003, nelle Accademie, nei Conservatori di musica e negli Istituti superiori delle industrie artistiche delloStato è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigenti profili professionali del perso-nale ATA.5 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 6 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 7 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 5 va ricompreso l’attestato ECDL e le certificazioni informatiche Mi-crosof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS.7 Il punteggio di cui al punto 7 è attribuito anche al personale ATA, transitato dagli EE.LL., che abbia conseguito l’idoneità in concorsi ordinari o riservati indetti dagli EE.LL a posti corrispondenti al profilo professionale di co-ordinatore amministrativo della scuola.

162scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/8

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA B ALL’AREA D

PUNTI

1820

2

0,10

2

2

0,50

Profilo professionale DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

A) TITOLI DI CULTURA (max 20 punti)

1 - Titolo di studio richiesto per l’accesso a DSGA:Diploma di laurea in giurisprudenza; in scienze politiche sociali e amministrative;in economia e commercio o titoli equipollenti. Nel predetto limite di 20 punti vengono attribuiti, in relazione al voto conseguito,se espresso in 110: - da 66 a 88 incluso, punti - da 89 a 110 incluso, punti Qualsiasi altra tipologia di voto conseguito deve essere rapportata a 110.Ove siano stati prodotti più titoli fra quelli richiesti per l’accesso al profilo di c DSGA,si valuta il più favorevole.

B) TITOLI DI SERVIZIO1 - 2 - 3 - 4 - 5 (max 10 puntI)

2 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Coordinatore amministrativoo responsabile amministrativo o DSGA nelle istituzioni scolastiche statali. Tale servizioè riconoscibile anche al personale transitato dagli Enti Locali ed al personale in po-sizione di stato che è considerato servizio a tutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi 3 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi

C) CREDITI6 - 7 (max 10 puntI)

4 - Certificato di specializzazione tecnica superiore nel settore servizi assicurativi e fi-nanziari (IFTS) Si valuta un solo titolo5 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previstedall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di DSGA. 6 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione ivi compresa l’effettiva partecipazione alla formazione finalizzata all’attribu-zione della posizione economica per il profilo di appartenenza, ai sensi dell'art. 7 delCCNL 7/12/2005 e dell'art. 2 della sequenza contrattuale sottoscritta il 25.07.2008.

163tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

7 - Effettiva partecipazione al corso specialistico per coordinatore di area o di progetto conclusosi con una valutazione positiva8 - Idoneità conseguita nel concorso ordinario per l'accesso ai ruoli dei Coordinatoriamministrativi della scuola indetto con DM 14.12.1992- Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli dei responsabili am-ministrativi o della precorsa qualifica dei segretari della scuola o corrispondenti indetti con OM 6.04.1995, n. 117 e precedenti Si valuta una sola idoneità.9 – Attività di docente o tutor nei corsi di formazione di cui ai punti 5, 6 e 7 10 - Attività di esperto nei corsi di formazione di cui al punto 6

2

2

11

Note

1 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 2 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 3 Il servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato in qualità di personale ATA, fino all’anno accademico2002/2003, nelle Accademie, nei Conservatori di musica e negli Istituti superiori delle industrie artistiche delloStato è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigenti profili professionali del perso-nale ATA.4 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 5 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 6 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 5 va ricompreso l’attestato ECDL e le certificazioni informatiche Mi-crosof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS.7 Il punteggio di cui al punto 8 è attribuito anche al personale ATA, transitato dagli EE.LL., che abbia conseguito l’idoneità in concorsi ordinari o riservati indetti dagli EE.LL a posti corrispondenti al profilo professionale di co-ordinatore amministrativo o responsabile amministrativo o DSGA della scuola.

164scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDI NAZIONALI AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ALLEGATO A/9

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER IL PASSAGGIO DALL’AREA C ALL’AREA D

PUNTI

1820

2

0,10

2

0,50

2

0,50

Profilo professionale DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

A) TITOLI DI CULTURA (max 20 punti)

1 - Titolo di studio richiesto per l’accesso a DSGA:Diploma di laurea in giurisprudenza; in scienze politiche sociali e amministrative;in economia e commercio o titoli equipollenti. Nel predetto limite di 20 punti vengono attribuiti, in relazione al voto conseguito,se espresso in 110: - da 66 a 88 incluso, punti - da 89 a 110 incluso, punti Qualsiasi altra tipologia di voto conseguito deve essere rapportata a 110.Ove siano stati prodotti più titoli fra quelli richiesti per l’accesso al profilo di c DSGA,si valuta il più favorevole.

B) TITOLI DI SERVIZIO1 - 2 - 3 - 4 - 5 (max 10 puntI)

2 - Servizio effettivo non di ruolo prestato nel profilo di Coordinatore amministrativoo tecnico o responsabile amministrativo o DSGA nelle istituzioni scolastiche statali.Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitato dagli Enti Locali ed al per-sonale in posizione di stato che è considerato servizio a tutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi 3 - Servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato nel profilo di appartenenza nelleistituzioni scolastiche statali. Tale servizio è riconoscibile anche al personale transitatodagli Enti Locali ed al personale in posizione di stato che è considerato servizio atutti gli effetti. Per ogni anno scolastico di servizio o frazione superiore a 6 mesi

C) CREDITI6 - 7 (max 10 puntI)

4 - Effettiva partecipazione alle attività di formazione per la qualificazione previstedall'art. 3 dell'Intesa 20 luglio 2004 e successive per il profilo professionale di DSGA. 5 - Frequenza certificata di attività di formazione promossa dall’Amministrazione,dalle scuole e/o da Enti accreditati o riconosciuti con provvedimento dell’Ammini-strazione. 6 - Effettiva partecipazione al corso specialistico per coordinatore di area o di progetto conclusosi con una valutazione positiva7 - Idoneità conseguita nel concorso ordinario per l'accesso ai ruoli dei Coordinatoriamministrativi della scuola indetto con DM 14.12.1992- Idoneità conseguita nei concorsi riservati per l'accesso ai ruoli dei responsabili am-

165tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•ACCORDI NAZIONALI

AllegatiTabelle di valutazione di titoli

ministrativi o della precorsa qualifica dei segretari della scuola o corrispondenti indetti con OM 6.04.1995, n. 117 e precedenti Si valuta una sola idoneità.8 – Attività di docente o tutor nei corsi di formazione di cui ai punti 4, 5, e 6

1

Note

1 Il servizio effettuato nelle precorse qualifiche del personale non docente di cui al DPR 420/74 e nei profili pro-fessionali di cui al DPR 588/85 è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigentiprofili professionali del personale ATA. 2 Il servizio svolto dal personale ATA ex Enti Locali alle dirette dipendenze di Amministrazioni provinciali e co-munali, anche prima del passaggio allo Stato, purché prestato in scuole statali su profili che hanno trovato la cor-rispondenza nella tabella A allegata all’Accordo del 20/7/2000, recepito nel DI 5/4/2001 è equiparato, ai finidel punteggio, a quello prestato con rapporto di impiego con lo Stato nel medesimo profilo professionale. 3 Il servizio effettivo di ruolo e non di ruolo prestato in qualità di personale ATA, fino all’anno accademico2002/2003, nelle Accademie, nei Conservatori di musica e negli Istituti superiori delle industrie artistiche delloStato è considerato a tutti i fini come servizio prestato nei corrispondenti vigenti profili professionali del perso-nale ATA.4 Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale è valutato per intero secondo i valori espressi nellatabella di valutazione dei titoli. 5 Il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero è equiparato, ai fini della valutazione,al corrispondente servizio prestato in Italia. 6 Nell’ambito dei titoli valutabili al punto 5 va ricompreso l’attestato ECDL e le certificazioni informatiche Mi-crosof Office Specialist, IC3, Eipass e MCAS.7 Il punteggio di cui al punto 7 è attribuito anche al personale ATA, transitato dagli EE.LL., che abbia conseguito l’idoneità in concorsi ordinari o riservati indetti dagli EE.LL a posti corrispondenti al profilo professionale di co-ordinatore amministrativo o responsabile amministrativo o DSGA della scuola.

Appendice I

Le modifiche al Ccnl 2006-2009per legge e per accordi “separati”

L’assalto al lavoro pubblico Tutti gli interventi che dal 2008 in poi

hanno modificato norme contrattuali

Dal 2008, anno di insediamento dell’ultimo governo Berlusconi, si sono succeduti unamiriade di provvedimenti, prevalentemente di natura legislativa, il cui scopo evidente eraespropriare e limitare le competenze della contrattazione con l'intento di demolire i servizipubblici.

In questa scheda abbiamo tentato di raccoglierli in ordine cronologico, segnalando laddoveessi modificano gli articoli del CCNL scuola 2006-2009 ancora vigente.

La raccolta parte dal DL 112/2008 (poi legge 133/2008), momento in cui comincia l’in-versione della riforma del pubblico impiego avviata negli anni 90. Questa aveva dato cen-tralità alla contrattazione, conferendo alla fonte contrattuale una superiorità rispetto a quellalegislativa. Da qui ha inizio la personale crociata dell’allora ministro Brunetta contro i pub-blici dipendenti.

Il governo cambia d’autorità i contratti già stipulati. Il DL 150/2009 porta alle estremeconseguenze questo processo di cambiamento, vincolando pesantemente la contrattazione,espropriandola di competenze e minando alla fondamenta il sistema democratico di relazionisindacali nei luoghi di lavoro. Il tutto si traduce in un affastellarsi di norme contraddittoriee illegittime che rende arduo il compito di chi deve metterle in pratica con il rischio di dan-neggiare ancora di più i lavoratori e la qualità de servizi pubblici.

Purtroppo inizia anche la stagione degli accordi contrattuali separati - troppo funzionali alnuovo quadro normativo - che tanto male hanno fatto ai lavoratori e al movimento sindacale.

DECRETO LEGGE N. 112/2008 CONVERTITO CON LEGGE 133/2008Avvia un processo triennale da completare entro l'anno scolastico 2011/2012, finalizzato a:

169tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•APPENDICE

L’assalto al lavoro pubblico

- incrementare di un punto il rapporto alunni/docente; - ridurre complessivamente del 17% la dotazione organica dell’a.s. 2007/2008 attraverso

la razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso, la ridefinizione dei curricolivigenti nei diversi ordini di scuola, la revisione dei criteri vigenti in materia di formazionedelle classi, la rimodulazione della organizzazione didattica della scuola primaria, la revisionedei criteri e dei parametri per la determinazione degli organici del personale docente edATA, la ridefinizione dell'assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti,il ridimensionamento della rete scolastica. Prevede il recupero delle economie (30%) realiz-zate per effetto dei tagli per la valorizzazione dei docenti e degli ATA. Consente di assolvereall’obbligo di istruzione anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale.

Ammalarsi è un lusso, il salario viene decurtato anche per un solo giorno di assenza. Ladecurtazione della retribuzione accessoria per i periodi di malattia (la norma sarà “perfezio-nata” il DLGS 150/2009) obbliga le amministrazioni all’invio della visita fiscale sin dal primogiorno. Si modifica così l’articolo 17 del CCNL.

LEGGE N.15 DEL 4 MARZO 2009Delega il Governo a emanare decreti legislativi per aumentare la produttività del lavoro

pubblico e l’efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni e avvia gli interventisul lavoro pubblico secondo un approccio punitivo e premiale che attribuisce ogni respon-sabilità sulla funzionalità dei servizi pubblici al solo comportamento dei dipendenti.

INTESA 30 APRILE 2009 - MODIFICA DEL MODELLO CONTRATTUALE NEL PUBBLICO IMPIEGO

L’intesa, conseguente all’accordo di gennaio 2009 sul modello contrattuale nel settoreprivato (entrambe non firmate dalla CGIL), mutua completamente dalla legge 15/09 le re-gole di reperimento delle risorse per la contrattazione decentrata, limitando fortemente que-sto livello negoziale. Questa intesa, letta in relazione al DLGS 150, rappresenta una modificaradicale della contrattazione nei nostri comparti così come è stata elaborata dalla dottrinagiuslavoristica degli ultimi vent’anni.

DECRETO LEGISLATIVO N. 150 DEL 27 OTTOBRE 2009 Attua le deleghe previste dalla legge 15/2009, opera modifiche sostanziali a norme prece-

denti ed in particolare al DLGS 165/2001 intervenendo sulla contrattazione nazionale ed in-tegrativa, sulla dirigenza pubblica, sulle sanzioni disciplinari e sulla responsabilità deilavoratori pubblici e dei dirigenti e introduce una sorta di sistema premiale. Inoltre, richia-mandosi all’art.1419 del codice civile e all’introduzione di “norme imperative” consente dimodificare unilateralmente i contratti sottoscritti.

Questo provvedimento modifica totalmente il Capo IX del CCNL sulle sanzioni discipli-nari, esponendo i lavoratori all’arbitrio del dirigente. (Si vedano anche le circolari applicativecitate nella pagina successiva).

DECRETO MINISTERIALE N. 206 DEL 18 DICEMBRE 2009 Ridetermina le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici in caso di assenza e sta-

170scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•APPENDICE L’assalto al lavoro pubblico

bilisce i casi di esclusione dall’obbligo di reperibilità; attua la delega contenuta nel DLGS

150/2009 laddove consente di modificare quanto stabilito nei contratti pubblici. Modifica le fasce orarie previste dall’articolo 17 del CCNL.

DECRETO MINISTERIALE N. 60 DEL 23 LUGLIO 2010Atto d’indirizzo sulla funzione tecnica che stabilisce che “I dirigenti tecnici, oltre a svolgere

gli accertamenti disposti dagli organi dell’Amministrazione attiva, attendono anche a veri-fiche relative all’assiduità della frequenza, alla continuità e qualità delle prestazioni del per-sonale dirigenziale scolastico, nonché di quello docente e non docente”.

LEGGE 4 NOVEMBRE 2010 N. 183 (COLLEGATO AL LAVORO) Affida al Governo la delega ad intervenire in materia di riorganizzazione di enti, di con-

gedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentiviall'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile.Interviene sul codice di procedura civile cancellando la conciliazione obbligatoria prima

di proporre ricorso al giudice del lavoro.Sostituisce i comitati paritetici per le pari opportunità e sul mobbing previsti dai contratti

pubblici con comitati previsti dalla legge che operano sulla base di linee guida emanate dal-l’amministrazione. Modifica su questo punto l’art. 11 e l’art. 98 del CCNL.

Cancella per i pubblici dipendenti il dovere di esclusività nei confronti della P.A. in casodi aspettativa non retribuita per favorire l’esercizio della libera professione e di attività im-prenditoriale. Modifica su questo punto l’art. 18 del CCNL.

Rende possibile revocare unilateralmente i contratti a part-time. Modifica su questo puntol’art. 39 (docenti) e 58 (Ata) del CCNL.

Introduce la possibilità di assolvere l’obbligo scolastico, anziché tra i banchi di scuola,nelle fabbriche andando a lavorare a soli 15 anni.

CIRCOLARI DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ATTUATIVE DEL DLGS

150/2009Assenze per malattia e controlli- Circolare n. 7 del 12.11.2009, controlli sulle assenze per malattia - Circolare n. 3 del 17.02.2010, identificazione del personale a contatto con il pubblico- Circolare n. 5 del 28.4.2010, responsabilità e sanzioni per i medici - Circolare n. 2 del 29.09.2010, trasmissione telematica certificati di malattia - Circolare n. 8 del 19.07.2010, assenze per malattia dei dipendenti pubblici - Circolare n. 13 del 6.12.2010, permessi per disabili - Circolare n. 1 del 23.02.2011, trasmissione telematica certificati di malattia - Circolare n. 4 del 18.03.2011, trasmissione telematica certificati di malattia, indicazioni

operative per i lavoratori dipendenti e datori di lavoro dei settori pubblico e privato - Circolare n. 10 del 1.08.2011, assenze per malattia, controlli, reperibilità, assenze per

visite, terapie, visite specialistiche ed esami diagnostici (in applicazione DL 98/2011 con-vertito con L. 111/2011).

171tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•APPENDICE

L’assalto al lavoro pubblico

�Sanzioni disciplinari - Circolare n. 9 del 27.11.2009, disciplina in tema di procedimento disciplinare - Circolare n. 14 del 23.12.2010, disciplina delle sanzioni disciplinari. Problemi appli-

cativi.

Contrattazione integrativa- Circolare n. 7 del 13.05.2010, contrattazione integrativa: indirizzi applicativi DLGS

150/2009 - Circolare n. 1 del 17.02.2011, applicazione del DLGS 150/2009, decorrenze intesa del

4 febbraio - Circolare n. 7 del 5.04.2011, chiarimenti applicativi DLGS 150/2009.

�NOTE E CIRCOLARI MIUR SU CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA E SANZIONI DISCIPLINARI

NEL COMPARTO SCUOLA

- Nota del 23/09/2010, regole per la fase transitoria- Nota del 8/02/2011, sui compiti dei revisori dei conti.- �Circolare n. 88 2010, sanzioni disciplinari. La FLC Cgil l’ha impugnata ricorrendo al

Tar. Si tratta di una circolare regressiva rispetto a quanto previsto dallo stesso “Decreto Bru-netta” e per molte parti infondata. È uno strumento di pressione nei confronti della libereespressioni della didattica e dell’autonomia professionale dei lavoratori della scuola.

DECRETO LEGGE N. 78/2010 CONVERTITO CON LEGGE N.122/2010 Blocca i contratti pubblici fino al 2013, le progressioni economiche, le retribuzioni indi-

viduali complessive e riduce i fondi destinati alla contrattazione integrativa del salario ac-cessorio riparametrato sulla base del personale in servizio, cancella le indennità di missioniall’estero, innalza l’età pensionabile delle donne.

Dal 1 gennaio 2011 entra in vigore il “cedolino unico”: scuole e istituti di alta formazionesubiscono lo scippo dei fondi contrattuali; quasi due miliardi di euro vengono spostati ma-terialmente nelle casse del Ministero dell’economia, per le scuole l’assegnazione dei fondi èquindi solo virtuale. Questa legge modifica l’art. 79 e l’art. 146 del CCNL.

DECRETO LEGGE N. 225/2010 CONVERTITO CON LEGGE 10/2011Decreto milleproroghe. Ripristina gli scatti di anzianità bloccati nella scuola dalla legge

122/2010, con decreto interministeriale utilizzando parte dei “risparmi” della legge133/2008 ma solo per l’anno 2010.

DECRETO INTERMINISTERIALE N. 3 DEL 14 GENNAIO 2011 Il decreto interviene solo sulle anzianità maturate nell'anno 2010, mentre resta il blocco

per il 2011 e 2012. Vanno in fumo parte dei risparmi che dovevano servire per valorizzareil lavoro di docenti e ATA (DL 112/2008).

Prorogata la permanenza del personale docente e ATA delle scuole italiane all’estero nellastessa sede fino al raggiungimento massimo di nove anni. Modifica art. 116 del CCNL.

172scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•APPENDICE L’assalto al lavoro pubblico

INTESA SEPARATA GOVERNO–ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEL 4 FEBBRAIO 2011La CGIL non sottoscrive l’Intesa per la regolazione del regime transitorio conseguente al

blocco del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel settore pubblico perché èun tentativo di dare applicazione al DLGS 150/2009 bloccato da Tremonti col decreto78/2010.

DPCM DEL 26.01.2011 IN APPLICAZIONE DELL’ART. 74 DEL DLGS N.150/2009 SULLA VA-LUTAZIONE DEI DOCENTI (SCUOLA E AFAM) E DEI RICERCATORI TECNOLOGI

Riguarda i limiti e le modalità di applicazione del sistema di misurazione, valutazione, tra-sparenza della performance, di cui alle disposizioni dei Titoli II e III del DLGS 150/2009, alpersonale docente ed educativo delle scuole, a quello delle istituzioni di alta formazione ar-tistica e musicale, ai tecnologi ed ai ricercatori degli enti di ricerca. Il testo conferma, tra l’al-tro, l'odiosa attribuzione dei premi al 75% dei docenti ed educatori, predeterminando ilfatto che un quarto circa del personale è sostanzialmente nullafacente. Una misura, oltre cheingiusta, assolutamente inefficace, infatti determinare a priori le quantità del personale dapremiare o da “punire”, a prescindere dal lavoro reale che viene svolto nelle singole sedi dilavoro, è un metodo astratto e autoritario e molto distante dalla realtà delle nostre scuole,vessate tra l'altro da tagli epocali e mancanza di risorse. Il decreto rimanda ad un successivoprotocollo di collaborazione da adottare d'intesa con la Commissione nazionale di valuta-zione che dovrà stabilire le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processodi misurazione e valutazione, nonché le modalità di monitoraggio e verifica dell’andamentodella performance.

CIRCOLARE N.12 DEL MEF DEL 14 APRILE 2011 SULL’APPLICAZIONE DELL’ART. 9 DL. 31MAGGIO 2010, N. 78

Vengono esplicitati i limiti imposti dalla legge in seguito al blocco dei contratti in materiadi:

- trattamento individuale accessorio dei pubblici dipendenti- progressioni professionali all’interno dell’area (solo ai fini giuridici)- decurtazioni degli stipendi del personale con qualifica dirigenziale- blocco scatti di anzianità.

DECRETO LEGGE N. 70 DEL 13 MAGGIO 2011 (DECRETO SVILUPPO) CONVERTITO CON

LEGGE 106/2011 Blocca la mobilità territoriale neoimmessi in ruolo. I docenti immessi in ruolo a partire dal 1. settembre 2011 non potranno spostarsi di pro-

vincia per i primi cinque anni. Non è consentita neanche l'assegnazione provvisoria o l'uti-lizzazione in provincia diversa. L’art. 10 del CCNL demanda questa materia allacontrattazione integrativa nazionale.

Secondo questa norma MEF e MIUR decideranno annualmente il piano di assunzioni nellascuola per il triennio 2011-1013 combinando i posti liberi in organico di diritto con il turnover. L’operazione non deve avere costi aggiuntivi. Viene prevista una sede negoziale con i

173tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•APPENDICE

L’assalto al lavoro pubblico

sindacati per verificare l’invarianza della spesa in base ai rispormi di gestione. Da qui discen-derà l’accordo “taglia gradoni” del 4 agosto 2011.

LEGGE N. 111 DEL 15 LUGLIO 2011 (MANOVRA FINANZIARIA) Una manovra pessima di un governo pessimo. I costi della crisi e del debito scaricati su

lavoratori, pensionati, giovani e famiglia. Stipendi dei pubblici dipendenti bloccati fino al2014. Un anno in più rispetto al blocco triennale stabilito con la manovra del 2010.

Nonostante i fondi destinati alla contrattazione non aumentino, si introduce la possibilitàdi diversificare la distribuzione del salario accessorio. Il 50% di eventuali, improbabili, ri-sparmi delle amministrazioni invece di andare a rimpinguare lo scarso stipendio del perso-nale dovranno essere utilizzati per applicare la legge 150/2009 (le norme Brunetta).

Gli organici sono bloccati alla consistenza del 2011-2012 nonostante l’aumento deglialunni; i docenti inidonei all’insegnamento per motivi di salute sono costretti a coprire postigià occupati dai precari che così verranno licenziati, riconferma del blocco degli scatti di an-zianità, riduzione di esoneri e semiesoneri dei vicari, cancellazione delle dirigenze nellescuole sotto i 500 alunni, riduzione del sostegno agli alunni diversamente abili, imposizionedella reggenza a carico dei DSGA. Modifica il profilo professionale descritto dal contratto.

DECRETO LEGISLATIVO N. 141 DEL 1. AGOSTO 2011 (CORRETTIVO DEL DLGS 150/09)Nonostante il blocco di contratti e salario accessorio, il Ministro Brunetta impone una ri-

lettura delle sue norme. Ancora una volta è costretto a rinviare la classificazione in fasce dimerito alla stipula del prossimo contratto nazionale. Aumenta, di fatto, il caos normativo ele interpretazioni surrettizie da parte dell’amministrazione per espropriare di competenze lacontrattazione integrativa.

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL 4 AGOSTO 2011 (ACCORDO TAGLIA GRADONI) Aran e sindacati scuola, ad eccezione della FLC, firmano l'accordo contrattuale che taglia

I gradoni del personale della scuola. Gli stabilizzandi (di cui al piano triennale previsto dal“Decreto Sviluppo”) subiscono un furto della busta paga: niente aumenti di stipendio finoall'undicesimo anno di servizio.

Un piano triennale di assunzioni, certo solo per il primo anno, in cambio di stipendi piùbassi, carriera ridotta, con conseguenze negative su Tfr e pensioni.

Si modifica la progressione di carriera del personale della scuola e le tabelle stipendialipreviste dal CCNL in vigore.

DECRETO LEGGE N. 138 DEL 13 AGOSTO 2011 CONVERTITO CON LEGGE 148/2011Finestra mobile per le pensioni di anzianità. I pensionandi della scuola, a requisiti matu-

rati, ritardano di un anno il collocamento a riposo. Questa misura disincentiva le pensionidi anzianità con conseguenze negative sulle future stabilizzazioni legate a doppio filo con ilturn over. Sono fatti salvi i dipendenti che maturano i requisiti della pensione di anzianitàentro il 31 dicembre 2011.

Festività infrasettimanali, non religiose, sulla base di un successivo DPCM, verranno anti-

174scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•APPENDICE L’assalto al lavoro pubblico

cipate al venerdì precedente o al lunedì seguente la prima domenica successiva o coincide-ranno con la domenica. In pratica si eliminano i “ponti lunghi”. Modifica l’art. 14 delCCNL.

Il TFR sulle pensioni di anzianità verrà liquidato dopo 24 mesi dalla data della cessazionedal servizio. Per il collocamento a riposo d'ufficio (compimento 65 anni o raggiungimentodei 40 utili a pensione) il differimento è di 6 mesi.

Il datore di lavoro, sulla base di esigenze organizzative, può imporre al lavoratore di svol-gere la propria prestazione su sedi diverse nella regione. Criteri e procedure si regolano incontrattazione, ma, in assenza di accordo, il datore di lavoro può decidere unilaterlamentesulla base di una semplice informativa al sindacato.

Il trattenimento in servizio oltre i limiti d'età sarà a discrezione dell’amministrazione. Fi-nora era il dipendente che in base ai requisiti specifici di comparto poteva esercitare tale di-ritto.

DECRETO MIUR N. 17 DEL 9 FEBBRAIO 2012È stato emanato in applicazione del CCNI sulla mobilità ATA. Si veda l’art. 48 del CCNL.

DECRETO LEGGE N. 201 DEL 6.12.2011 “SALVA ITALIA” CONVERTITO CON LEGGE

214/2011L’articolo 6 della prima legge finanziaria voluta dall’appena insediato governo Monti abo

lisce il riconoscimento della malattia per causa di servizio, rendendo nullo l’art. 20 delCCNL.

Premesso che: - l’art. 9, comma 17 del DL n. 70/2011, con-

vertito con modificazioni dalla legge 12-7-2011n. 106, prevede la definizione, con decreto delMinistro dell’Istruzione, dell’università e dellaricerca, di concerto con il Ministro dell’Econo-mia e delle finanze e con il Ministro per la pub-blica amministrazione e l’innovazione, di unpiano triennale per l’assunzione a tempo inde-terminato di personale docente, educativo edATA per gli anni 2011-2013;

- tale piano tiene conto dei posti vacanti e di-sponibili in ciascun anno, delle relative cessa-zioni del predetto personale e degli effetti delprocesso di riforma previsto dall’art. 64 del DL25 giugno 2008, n. 112, convertito con modi-ficazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;

- la definizione di detto piano avviene inesito ad una specifica sessione negoziale concer-nente interventi in materia contrattuale per ilpersonale della scuola;

- per garantire la sostenibilità economica e fi-nanziaria del piano e la conseguente immissionein ruolo del personale è necessario procedere aduna rimodulazione delle posizioni stipendialicontrattualmente previste;

le parti concordano

Art. 1 - Campo di applicazione, durata e decorrenza

1. Il presente contratto collettivo nazionale,sottoscritto ai sensi e per gli effetti di cui all’art.9, comma 17 del DL n. 70/2011, convertito conmodificazioni dalla legge 12-7-2011 n. 106, siapplica al personale appartenente al compartodi cui all'art. 2, lettera I, del contratto collettivonazionale quadro sottoscritto l’11 giugno 2007.

2. Le disposizioni del presente CCNL riman-gono in vigore fino a quando non siano sosti-tuite dal successivo CCNL.

3. Gli effetti giuridici decorrono dal giornodella sottoscrizione, salvo diversa prescrizionedel presente contratto.

Art. 2 - Rimodulazione posizioni stipendiali

1. Le posizioni stipendiali di cui alla tabellaB allegata al CCNL sottoscritto il 23/1/2009sono ridefinite secondo le indicazioni di cui al-l’allegata tabella A.

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVOROai sensi dell’art. 9, comma 17, del DL 13 maggio 2011 n. 70, convertito

con modificazioni nella legge n. 106 del 12 luglio 2011

firmato il 4 agosto 2011 dall’ARAN e dalle Organizzazioni sindacali CISL, UIL, CONFSAL, CGU, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-Unams.

La CGIL e la FLC CGIL non l’hanno sottoscritto

176scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•ACCORDO NAZIONALE 4 agosto 2011Rimodulazioni posizioni stipendiali

2. Il personale già in servizio a tempo inde-terminato alla data del 1/9/2010, inserito o cheabbia maturato il diritto all’inserimento nellapre-esistente fascia stipendiale “3-8 anni”, con-serva “ad personam” il maggior valore stipen-diale in godimento, fino al conseguimento dellafascia retributiva “9-14 anni”.

3. Il personale già n servizio a tempo inde-

terminato alla data del 1/9/2010, inserito nellapre-esistente fascia stipendiale “0-2 anni”, con-serva il diritto a percepire “ad personam”, alcompimento del periodo di permanenza nellapredetta fascia, il valore retributivo della pre-esi-stente fascia stipendiale “3-8 anni”, fino al con-seguimento della fascia retributiva “9-14 anni”.

TABELLA APosizioni stipendiali a decorrere dal 1.9.2010 (valori per 12 mensilità)

0-89-1415-2021-2728-34da 35

Collaboratorescolastico

14.903,9416.242,7917.221,9218.186.0918.913,3119.423,09

Assistentiamministrativi2

16.696,0618.411,1019.680,1520.956,8021.865,9622.562,63

Collaboratorescol. dei servizi1

15.285,9716.609,7517.588,8718.583,1919.287,2019.813,14

Coordinatoreamm.vo e tecnico

19,089,3221.195,1623.051,4524.853,4926.631,2427.955,03

Direttore deiservizi (DSGA)

22.073,1024.707,1727.031,1729.517,3432.071,9834.556,83

0-89-1415-2021-2728-34da 35

Docente scuola infanziae primaria3

19.324,2721.454,0623.332,0625.154,6626.952,8928.291,99

Docente scuola media

20.973,2223.444,7525.623,2927.738,8729.814,0531.352,07

Docente diplomato Ist. sec. II grado

19.324,2721.454,0623.332,0626.049,6327.832,8629.187,49

Docente laureato Ist. sec. II grado

20.973,2224.062,5126.407,6929,394,9531.352,0732.912,17

Appendice II

Intesa sul lavoro pubblicodel 11 maggio 2012

Il Ministro per la pubblica amministrazione el’innovazione, le Regioni, le Province e i Comuni,le Organizzazioni sindacali, concordano quantosegue.

La Pubblica Amministrazione è stata oggettonegli ultimi anni di una serie di interventi chehanno comportato una drastica riduzione dellaspesa (attraverso i tagli lineari) e una profondariorganizzazione.

La logica dei tagli lineari ha effettivamenteridotto la spesa pubblica, ma non ha favorito ildiffondersi della cultura dell’ottimale organiz-zazione delle risorse, secondo principi di effi-cienza, efficacia ed economicità.

Gli interventi preannunciati in tema di spen-ding review debbono rappresentare un’occasioneper superare l’approccio finanziario e ragionie-ristico della spesa pubblica e avviare un processodi modernizzazione dell’Amministrazione Pub-blica attraverso un’attività di profonda raziona-lizzazione.

La situazione di crisi impone però che sianocreate condizioni di misurabilità, verificabilità eincentivazione della qualità dei servizi e dellefunzioni pubbliche in modo da valorizzare leprofessionalità dei lavoratori pubblici e avere pa-

rametri significativi per le politiche premiali neiloro confronti.

Investire nella qualità della Pubblica Ammi-nistrazione è indispensabile per dare efficacia al-l'azione pubblica nel quadro di imparzialità,buon andamento e legalità e come elemento es-senziale per favorire e garantire la crescita socio-economica del Paese.

Alle risorse necessarie può e deve concorrerela riduzione degli sprechi e la responsabilizza-zione dei centri di spesa.

Il miglioramento delle funzioni pubbliche ri-chiede una serie di interventi, normativi e con-trattuali, che riguardano:

- un nuovo modello di relazioni sindacali; - la razionalizzazione e la semplificazione deisistemi di misurazione, valutazione e premia-lità, nonché del ciclo della perfomance;- nuove regole riguardanti il mercato del la-voro nel pubblico impiego;- i sistemi di formazione del personale; - la dirigenza pubblica, rafforzandone ruolo,funzioni e responsabilità al fine di garantirneuna maggiore autonomia rispetto all'autoritàpolitica.

Accordo sul lavoro pubblico sottoscritto l’11 maggio 2012 dalle organizzazioni sindacali dei set-

tori pubblici, dal governo, dalle regioni, dalle province e dai comuni

Un nuovo modello di relazioni sindacali

Nel quadro del vigente modello di relazionisindacali, va colta l’occasione per un importantepatto sociale, che riguardi anche i datori di la-voro delle Regioni ed Enti locali, al fine di fa-vorire la partecipazione consapevole deilavoratori ai processi di razionalizzazione, inno-vazione e riorganizzazione delle pubbliche am-ministrazioni. Questo percorso, prima dellariapertura delle trattative per i rinnovi contrat-tuali, va attuato rimodulando il quadro legisla-tivo per offrire alle parti, a entrambi i livelli dicontrattazione, strumenti e criteri per raggiun-gere questi obiettivi, coerenti con le autonomiecostituzionalmente riconosciute.

In particolare le Parti concordano sulla ne-cessità dell’emanazione di un provvedimento le-gislativo che riguardi:

- il riconoscimento della contrattazione col-lettiva e del CCNL come la fonte deputataalla determinazione dell’assetto retributivo edi valorizzazione dei lavoratori pubblici nelrispetto dei ruoli organizzativi e di rappre-sentanza delle parti, fermo restando quantoprevisto all’art. 2 comma 3 del decreto legi-slativo 165 del 2001, relativamente alle pre-rogative contrattuali attinenti il rapporto dilavoro;- collegare ai processi di mobilità percorsi diqualificazione e formazione professionale,coinvolgendo le organizzazioni sindacali, pergarantire la funzionalità e la qualità del la-voro nell’amministrazione di destinazione;- la predisposizione di vincoli e procedure pergarantire trasparenza totale sugli andamentigestionali e finanziari degli enti per valutarnele ricadute in termini occupazionali e retri-butivi;- un coinvolgimento delle organizzazioni sin-dacali nei processi di razionalizzazione dellepubbliche amministrazioni (ad esempio spen-ding review) secondo modalità coerenti conle autonomie previste dall’ordinamento (checomprenda anche una riflessione sulle societàpartecipate e controllate, Consorzi e Fonda-zioni) che accompagni anche i processi dimiglioramento e innovazione nonché il si-stema premiante e incentivante al livello in-tegrativo anche tenendo conto delle norme

già vigenti in materia di risparmi derivantida processi di riorganizzazione;- la definizione di criteri trasparenti e il coin-volgimento delle organizzazioni sindacali intutte le fasi dei processi di mobilità collettiva;- il pieno riconoscimento del ruolo negozialee delle prerogative delle RSU nei luoghi di la-voro nelle materie previste dal CCNL;- l’individuazione, nell’ambito delle materiedi informazione sindacale, anche di ipotesidi esame congiunto tra pubbliche ammini-strazioni e organizzazioni sindacali;Nell'ambito delle procedure di contratta-

zione collettiva il Governo si impegna a:- fermo restando la riduzione del numero deicomparti e delle aree di contrattazione previ-sta dalla legge 4 marzo 2009 n.15, e fattasalva la competenza della contrattazione col-lettiva per l'individuazione della relativacomposizione, individuare un numero dicomparti e delle aree che tenga conto dellecompetenze delle Regioni e degli enti locali- fermi restando per questi ultimi i distinticomparti ed aree ed i relativi comitati di set-tore – nonchè di specifici settori;- rafforzare i poteri di rappresentanza delle

Regioni ed Enti locali nelle procedure dicontrattazione collettiva, valorizzandone gliambiti di autonomia e di corresponsabilitànella definizione delle risorse destinate ai rin-novi contrattuali.

Razionalizzare e semplificare i sistemi di misurazione, valutazione e premialità

Le parti concordano sulla necessità di razio-nalizzare e semplificare i sistemi di misurazione,valutazione e premialità nonché del ciclo dellaperfomance previsti dal decreto legislativo 150del 2009 anche mediante il superamento del si-stema della ripartizione dei dipendenti nellefasce di merito di cui all’articolo 19 del mede-simo decreto, prevedendo di conseguenza mec-canismi atti ad assicurare la retribuzioneaccessoria differenziata in relazione ai risultaticonseguiti. Detti interventi saranno finalizzati agarantire, anche con le competenze affidate allacontrattazione, un miglior bilanciamento deifattori valutativi in cui alla performance organiz-

180scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

•APPENDICE II Accordo sul lavoro pubblico11 maggio 2012

zativa venga assegnato un ruolo più significativorispetto a quella individuale, tenuto conto deidiversi livelli di responsabilità ed inquadra-mento del personale. In particolare per i diri-genti, in considerazione del ruolo rivestitorispetto alla perfomance delle Amministrazioni,saranno comunque previsti rigorosi sistemi dicollegamento fra premialità e risultati indivi-duali.

Le Parti concordano altresì sulla necessità divalutarne l’applicazione in relazione alle pecu-liarità dei settori.

Nuove regole riguardanti il mercato del lavoro

Visti gli ultimi interventi nell’ambito delmercato del lavoro privato, le parti concordanodi intervenire al fine di riordinare e razionaliz-zare le tipologie di lavoro flessibile utilizzabilidalle Amministrazioni Pubbliche, anche me-diante modifiche al decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165, con riguardo ai profili di conver-genza con il mercato del lavoro privato, di costi-tuzione del rapporto di lavoro, dellaresponsabilità disciplinare, delle forme di mo-bilità, volontaria ed obbligatoria, del personale.

L’intervento normativo dovrà riguardare, conriferimento anche alla flessibilità in uscita, i se-guenti punti:

a) salvaguardare e rafforzare nel mercato dellavoro pubblico i principi previsti dall’arti-colo 97 della Costituzione;b) individuare misure volte a favorire il piùampio accesso ai pubblici uffici da parte deicittadini degli stati membri dell’Unione eu-ropea, senza limitazioni derivanti dal luogodi residenza dei candidati;c) confermare il principio dell’articolo 36 deldecreto legislativo 165 del 2001, che il lavorosubordinato a tempo indeterminato è laforma ordinaria per far fronte ai fabbisogniordinari delle Pubbliche Amministrazioni;d) individuare e disciplinare le tipologie dilavoro flessibile utilizzabili nel settore pub-blico per esigenze temporanee o eccezionali,in relazione alle diverse causali, con riferi-mento anche alle procedure di reclutamentoe ai limiti di durata;e) disciplinare, per specifici settori, percorsi

di accesso mediante un reclutamento ispiratoalla tenure-track, nel rispetto dell’articolo 97della Costituzione e dei limiti alle assunzioni,definendo presupposti e condizioni;f ) contrastare l’uso improprio e strumentaledelle tipologie contrattuali di lavoro flessibilecon disciplina della responsabilità dirigen-ziale e delle sanzioni da applicare per il casodi abuso;g) prevedere discipline specifiche per alcunisettori di attività quali quello della sanità eassistenza, della ricerca e dell'istruzione;h) valorizzare nei concorsi l'esperienza pro-fessionale acquisita con rapporto di lavoroflessibile, tenendo conto delle diverse fatti-specie e della durata dei rapporti;l) riordinare la disciplina dei licenziamentiper motivi disciplinari fermo restando lecompetenze attribuite alla contrattazione col-lettiva nazionale;m) rafforzare i doveri disciplinari dei dipen-denti prevedendo al contempo garanzie distabilità in caso di licenziamento illegittimo; n) fermo restando l’istituto della mobilità vo-lontaria come uno degli strumenti per farfronte ai fabbisogni di personale delle Pub-bliche Amministrazioni, garantire la possibi-lità, in particolari settori, di derogare allamobilità preventiva nel caso di indizione diconcorsi per figure professionali infungibilie nel caso di scorrimento delle graduatorieconcorsuali.Le Parti convengono sulla necessità di atti-

vare entro il 30 maggio appositi tavoli di con-fronto al fine di valutare appositi interventi peril personale precario in servizio presso le Pub-bliche Amministrazioni, fermo restando la pos-sibilità per le stesse di avvalersi, nel quadro dellanormativa vigente, di norme ed accordi per laproroga o rinnovo dei contratti esistenti nel-l’ambito delle risorse disponibili.

I sistemi di formazione del personale

Le Parti concordano sulla necessità che la for-mazione riacquisti una natura effettivamentefunzionale volta a incrementare la qualità e of-frire a tutto il personale l’opportunità di aggior-narsi e di corrispondere all’evoluzione del

181tuttocontratto scuola statale 2006-2009

•APPENDICE II

Accordo sul lavoro pubblicoi11 maggio 2012

182scuola statale 2006-2009 tuttocontratto

fabbisogno di capacità. La formazione rappre-senta infatti una leva decisiva per favorire i pro-cessi di cambiamento, innovazione e profondariforma della Pubblica Amministrazione, garan-tendo l’acquisizione di nuove competenze, lacostruzione di nuove professionalità e l’affer-marsi nelle strutture pubbliche della cultura delservizio alla collettività e della buona ammini-strazione.

In tale contesto si concorda sulla necessità diriordinare il sistema delle scuole pubbliche diformazione, sia centrali che locali, al fine di ga-rantire l’omogenea formazione del personalepubblico, di migliorare il livello formativo per-manente dei dipendenti pubblici e ottimizzarel’allocazione delle risorse.

La dirigenza pubblica: rafforzamento delruolo, delle funzioni e delle responsabilitàanche al fine di garantirne una effettiva au-tonomia rispetto all’organo di indirizzo po-litico politica

Anche sulla dirigenza è necessario un inter-vento normativo finalizzato a conseguire unamigliore organizzazione del lavoro e ad assicu-rare alla dirigenza un’effettiva autonomia, raf-forzando i meccanismi di selezione, formazionee valutazione e qualificando le modalità di con-ferimento dell’incarico. A tal fine si devono raf-

forzare il ruolo e le funzioni e le responsabilitàdei dirigenti, garantendone una effettiva auto-nomia rispetto all’organo di indirizzo politico.

Occorre, altresì, il pieno riconoscimento delruolo negoziale e delle prerogative delle specifi-che rappresentanze della dirigenza nelle ammi-nistrazioni e nei luoghi di lavoro.

È necessario, poi, favorire la mobilità profes-sionale e intercompartimentale dei dirigenti. Ilsistema di incentivazione dei dirigenti, infine,dovrà essere legato alla verifica della relazionefra le risorse disponibili utilizzate (strumentalie umane) e realizzazioni ed effetti in termini diservizi, rispetto a obiettivi prefissati, ferme re-stando eventuali peculiarità nei singoli settori.

Al fine di attuare gli obiettivi della presenteIntesa il Governo promuoverà appositi provve-dimenti normativi, anche attraverso l’emana-zione di una delega, concordati con Regioni,Province e Comuni, nonché apposite direttiveall’ARAN per le parti che dovranno essere defi-nite attraverso appositi accordi da attuarsi nel-l’ambito della nuova stagione contrattuale.

Le Parti concordano sulla necessità di mo-menti di verifica dello stato di attuazione del-l’intesa.

APPENDICE II Accordo sul lavoro pubblico11 maggio 2012

scuola statale 2006-2009 tuttocontratto •

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Blocco note

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Edizioni Conoscenza

I libri che fanno scuola

BIBLIOTECA RSU

- Il Manuale del delegato. Essere Rsu nella scuola, a cura di A. Campanari, G.Fracassi, A.M. Santoro, 2012- Massimo Mari, Sergio Salerno, La sicurezza nella scuola, 2012- Francesco D’Assisi Cormino, Dimmi pure, ti ascolto. Guida per una comunica-zione responsabile, 2012

I LIBRICCINI

- Americo Campanari, Permessi, assenze e aspettative nella scuola, 10a edi-zione, 2012- Corrado Colangelo, Anna Maria Santoro, Il mio primo giorno di ruolo, 2011- Corrado Colangelo, Mara Mellace, Guida per i supplenti della scuola statale,2011

I LIBRICCINI PRO

- Carlo Testi, Il collaboratore scolastico. La funzione educativa di una profes-sione “non docente” , 2009- Laura Tognocchi, Il lavoro dell’assistente amministrativo. Una professione incammino, 2a edizione, 2011- Angelo Iula, Il lavoro dell’assistente tecnico. Punto di incontro tra sapere efare, 2009- Marilena Sonnimini, Il direttore amministrativo nella scuola dell’autonomia,2009

SCUOLAIDEA

- Carlo Bernardini (a cura di), Il tempo, le cose, la natura, 2009- Gianfranco Staccioli, Il diario dell’accoglienza. L’organizzazione della classe edegli spazi, 2009

- Gianna Marrone, Giocattolando. Il bambino ludico: dal gioco dell’oca ai video-giochi, 2009- Daniela Bianchi, Matemagica. Il problema dei problemi, 2009- Angela Benintende, Francesco Melendez, Breve storia della scuola italiana,3a edizione, 2012

I LIBRI DI MINERVA

- Jack Zipes, Saggezza e follia del narrare. Teoria e pratica del contastorie,2008- Paolo Cardoni, Insegnanti di carta. Professori e scuola nella letteratura,2008- David Baldini, Utopie, realtà e figure del XX secolo. Considerazioni intorno aun secolo che non passa, 2009- Francesca Mandato, John Dewey e Jean Piaget. Il valore dell’esperienza: co-noscenza, metodi, azione educativa, 2008

ORIENTAMENTI

- Ettore Guadagnini, Paolo Rossi, Studiare fisica all’università, 2009- Roberto Voza, A lezione di diritto, 2009- Irene Biemmi, Educare alla parità. Proposte didattiche per orientare in otticadi genere, 2012

BIBLIOTECA DELL’INSEGNANTE

- Franco Frabboni, I bambini della domenica, 2006- Italo Cernera, Insegnare a leggere e a scrivere, 2005- Marco Pellitteri, Conoscere l’animazione.Forme, linguaggi e pedagogie nelcartone animato per ragazzi, 2004

Il catalogo completo di Edizioni Conoscenza e gli indici della rivista “Articolo 33” sono consultabili sul sito:

www.edizioniconoscenza.it

Finito di stampare a maggio 2012presso la Tipografia CSRVia di Pietralata, 157

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