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CONVENGO NAZIONALE
IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
Gianfranco Chessa
CONVEGNO NAZIONALE
“Il Talento: Scienza e Pratica”
Udine, 23/05/2015
CONVENGO NAZIONALE
IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
IL SIGNIFICATO DEL CONCETTO DI TALENTO
PERSONA
ASPETTI FISICISTRUTTURALICONDIZIONALI
ASPETTI MENTALIMOTIVAZIONALIRELAZIONALISTILI DI VITA
Talento o precoce?
Talento?
Crescita graduale
O
Tutto e subito?
GESTIONE
Tecnica?
Condizionale?
Manageriale?
Medica?
Il progetto Alessia Trost
Aspetti tecnici
Aspetti organizzativi
Aspetti medico/fisioterapici
Aspetti psicologici
Aspetti gestionali
CONVENGO NAZIONALE
IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
“L’allenamento sportivo è un processo pedagogico
educativo continuo e complesso che si concretizza
nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in
qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi
progressivamente crescenti che stimolino i processi
fisiologici di supercompensazione dell’organismo e
favoriscano l’aumento delle capacità fisiche, psichiche,
tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e
consolidarne il rendimento in gara” (Carlo Vittori)
I principi ispiratori
L’allenamento dei giovani deve essere qualitativamente
differente da quello degli adulti, infatti è molto diversa la
qualità di risposta dei giovani e degli adulti all’esercizio
fisico.
Ne deriva la necessità di programmare un piano di
allenamento, con metodi adeguati all’età che non siano la
“brutta copia” dei programmi di atleti evoluti.
I principi ispiratori
(A. La Torre)
“L’insieme delle tecniche che consentono ad un individuo la realizzazione massima del suo potenziale genetico attraverso l’apprendimento di una corretta gestualità e la razionale ripetizione di esercitazioni mirate a modificare l’equilibrio organico individuale per il ripristino di un livello di efficienza superiore”. (Verjoshansky).
I principi ispiratori
Il problema non è il risultato bensì il
PERCORSO che si attua per ottenerlo
(R. Pericoli)
I principi ispiratori
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
Considerazioni generali
come variava l’allenabilità delle diverse capacità motorie in relazione al processo di crescita;
Allenamento come processo organico e progressivo che, attraverso una attività motoria e sportiva equilibrata ed efficace,
provoca continui adattamenti nell’organismo
in quale tappa evolutiva si trovava l’atleta;
in che modo la sua struttura biologica in crescita rispondeva agli stimoli dell’allenamento;
come si modificavano e come si evolvevano le sue caratteristiche mentali, somatiche e funzionali;
Le regole per organizzare un carico
(gerarchia dei mezzi)
Principio della progressività
Principio della continuità
Principio della periodizzazione
Principio della variazione
Principio della successione razionale
Principio della efficacia
Carico di allenamento
FASI SENSIBILIPossibilità di intervento sulle capacità motorie nelle varie fasce di età
ETÀ
(anni)FORZA RAPIDITÀ
RESISTENZA
ORGANICA
CAPACITÀ
COORDINATIVE
MOBILITÀ
ARTICOLARE
6-8
Blando intervento
sul trofismo
muscolare
Intervento
progressivo
Instabilità
psicologica per
impegni ripetitivi e
prolungati
Età ottimale di
intervento
Blando
intervento
9-11
Intervento
progressivo sul
trofismo
muscolare
Età ottimale di
intervento
Intervento
progressivo
Età ottimale di
intervento
Età ottimale di
intervento
12-14
Intervento
progressivo sulla
forza relativa
(carico naturale)
Tende a stabilizzarsi
per poi decrescere
Progressivo e
graduale intervento
Tendono a
stabilizzarsi per poi
decrescere
Età ottimale di
intervento
15-16
Progressivo e
graduale
intervento (forza
generale e forza
rapida) con carico
naturale e pesi
liberi da bassi a
medi
Tende a decrescere
Età ottimale di
intervento (anche
resistenza
specifica)
Tendono a
decrescere
Tende a
stabilizzarsi per
poi decrescere
PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE
La periodizzazione consiste nell’organizzare in ordine cronologico e
sequenziale, il complesso processo di allenamento finalizzato al
miglioramento della prestazione
(Harre, 1978).
Processo che deve essere altamente flessibile per utilizzare i diversi
aspetti relativi al volume, all’intensità ed alla frequenza delle attività
attraverso programmi di allenamento, gare e recupero a lungo o breve
termine, per far si che il culmine dello stato di forma si realizzai al
momento previsto
(Sanderson L, 1989).
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
PIANIFICARE E PROGRAMMARE
La pianificazione della carriera di un atleta dovrebbe
prevedere 5 tappe:
Preparazione iniziale
Preparazione preliminare di base
Preparazione specifica di base
Massima realizzazione delle potenzialità
Mantenimento dei risultati
(Platonov)
TAPPE PROGRESSIVE DELLA PREPARAZIONE
Iniziale Generale di base
Specializzazione
di base
Realizzazione del
massimo
potenziale
Mantenimento
delle
prestazione
50% 35% 20% 15% 10%
45%50%
40% 25%25%
5%
15%40%
60% 65%
100-150
350-500
600-800
900-1100
1200-1400
P.G
P.A
P.S
P.G.= PREPARAZIONE
GENERALE
P.A.= PREPARZIONE
AUSILIARIA
P.S.= PREPARAZIONE
SPECIFICA
Allenamento pianificato e organizzato in funzione
della crescita, della maturazione e dello sviluppo
Sviluppo: riferito all’acquisizione di competenze comportamentali, sociali,
emozionali, morali, motorie ecc... L’acquisizione delle abilità motorie è una parte
importante dello sviluppo, costituisce lo sviluppo motorio, direttamente correlato
all’attività fisica e allo sport praticato.
Crescita: riferita all’aumento delle dimensioni del corpo nel suo insieme e nei suoi
organi specifici (ad es. volume e massa del cuore seguono un modello di crescita
simile a quello del peso, mentre i polmoni e loro funzioni seguono quello dell’altezza.
Maturazione: riferita al progresso verso lo stato biologicamente maturo
focalizzando di solito l’attenzione sulla maturazione sessuale e scheletrica; i suoi
tempi variano considerevolmente tra individuo e individuo.
(Robert M. Malina 2006)
Concetti di crescita, sviluppo e maturazione
I tre processi crescita, maturazione e sviluppo, interagiscono e
si verificano simultaneamente. Le differenze individuali nella
crescita e maturazione influenzano la prestazione motoria, il
concetto di se, l’immagine corporea e la competenza percepita.
Il modo in cui un giovane risponde ai cambiamenti associati alla
maturazione sessuale e/o alla forte spinta di crescita
adolescenziale, ad esempio, può influenzare i suoi
comportamenti, inclusi quelli legati all’ambito sportivo e alla
prestazione.
(Robert M. Malina 2006)
CONVENGO NAZIONALE
IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
Il progetto Alessia Trost
Contenuti, mezzi e metodi adeguati agli obiettivi ed all’età
Aspetti tecnici
Progetto a lunga scadenza (almeno 10 anni)
Obiettivi a breve, medio e lungo termine
Tappe diversificate in relazione all’età
scelta dei contenuti fra quelli più adatti a ciascuna fascia d’età.
Nella costruzione dei vari piani di allenamento ho
applicato i seguenti criteri:
alternanza tra contenuti di diverso tipo: forza (intesa nella sua
accezione più ampia), resistenza di varia natura, velocità, rapidità,
mobilità articolare, destrezza e coordinazione, acrobatica, tecnica;
alternanza tra lavoro e recupero;
progressività nelle quantità;
consapevolezza, intesa come capacità di essere al corrente delle
finalità dell’allenamento.
Concetti chiave e criteri di lavoro
Allenamento come percorso educativo metodologico
Allenamento pianificato e organizzato in funzione della crescita,
della maturazione e dello sviluppo
Salvaguardia dell’integrità strutturale
Acquisizione di abilità specifiche
Modulazione delle esercitazioni speciali
Salvaguardia dell’integrità strutturale
Insegnare gesti semplici
Fare incuriosire e divertire senza pensare alla prestazione
utilizzando la gara come mezzo allenante
Allenamento adeguato all’età biologica (non cronologica) e alle particolarità psico-fisiche
L’allenamento ha lasciato spazi per coltivare interessi diversi da quelli sportivi
L’allenamento non ha pregiudicato il profitto scolastico
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
Allenamento come percorso educativo metodologico
Educare con metodo
Ex ducere = condurre fuori, estrarre
Contrario di inducere
Stimolare
Far riflettere
Rendere consapevoli
L’allenamento intrapreso per scelta e progressivamente più impegnativo
ELEMENTI FONDAMENTALI NELLA PREPARAZIONE PLURIENNALE DEL
SALTATORE
COSTRUZIONE GENERALE e MOBILITA’ ARTICOLARE
esercitazioni varie di Core Stability ed esercizi di potenziamento localizzato
ACROBATICA e COORDINAZIONE GENERALE
esercitazioni per il controllo posturale anche in volo
CORSA IN PIANO E CON HS
intesa in senso globale (dal processo aerobico a quelli anaerobici compreso l’aspetto tecnico)
FORZA
nelle varie espressioni (dal Circuit Training allo sviluppo della F Max e da forma addestrativa ad
elemento costante)
CAPACITA’ di SALTO
intesa come abilità nel passaggio dalla corsa al salto (addestramento al balzo su varie superfici, balzi
successivi e alternati con e senza rincorsa)
TECNICA
in tutti gli aspetti e le forme (dal gioco di tutti i salti alle andature come elemento indispensabile in
forma analitica e globale con vari stili)
Nello stabilire l’entità e la frequenza dei “carichi” da
somministrare ho mirato non tanto allo sviluppo immediato
delle prestazioni (su queste ha inciso lo sviluppo naturale
dell’organismo) quanto ad una graduale crescita sportiva.
Quantità, intensità e specificità si sono alternati in un
criterio di prevalenza dell’una o dell’altra con la priorità
(fino a questo punto) per la quantità.
Il modo di agire
L’azione formativa e di sviluppo è stata completata
attraverso la valorizzazione della competizione che nelle
fasce giovanili è mezzo e parte integrante dello stimolo
allenante.
Essa è sempre stata valutata, e lo è tuttora, non tanto sul
raffronto con gli altri, quanto sulla base dei miglioramenti
espressi nel tempo.
Il modo di agire
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
1. Sviluppo e consolidamento strutturale
2. Sviluppo della capacità di corsa
3. Sviluppo della capacità di salto
4. Sviluppo della tecnica di salto
LE FASI
2005
all. 2
2006
all. 2
2007
all. 3
2008
all. 3
2009
all. 4
2010
all. 4
2011
all. 5
2012
all. 5
2013
all. 7/8
2014
all. 7/8
2015
all.8/9
Salto in
alto1.62 (7) 1.66 (5)
1.67 i(4)
1.71 (7)
1.75 i(4)
1.81 (9)
1.87 i(3)
1.89 (12)
1.84 i(2)
1.90 (10)
1.89 i(4)
1.87 (8)
1.91 i(4)
1.92 (8)
2.00 i(7)
1.98 (5)
1.96 i(2)
1.91 (8) inf
1.97 i(5)
Salto in
lungo4.67 (3) 4.97 (5) 5.24 (4) 5.33 (4) 5.56 (5) 5.96 (5) 5.53 (3) 5.59 (1) 5.90 (1) 6.01 (1)
m. 60 9.09 8.58
m.80 10.97 10.54
hs 12.85 12.40 15.50
lanci 34.95 v 37.25 v10.25 p
27.64 d
Prove multiple 2270 t 2440 t 3928 p 4327 p 3248 pi 4035 pi
Le crescite annuali 2008
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
2010 2013
2015 Il progetto Alessia Trost
Possibilità di collaborazioni esterne (mental training,
acrobatica, studi biomeccanici, nuoto)
Aspetti organizzativi
Disponibilità dell’atleta
Disponibilità del tecnico
Disponibilità delle strutture
Disponibilità di tecnologie
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
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Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
Il progetto Alessia Trost
Aspetti medico/fisioterapici
Disponibilità pressochè immediata di medico (di medicina
generale e specialista) e fisioterapista
Disponibilità di strutture in grado di eseguire eventuali
terapie
Comunicazione veloce ed efficace tra medico, fisioterapista e
tecnico
Il progetto Alessia Trost
Aspetti psicologici
Dare il giusto recupero nervoso dopo una competizione
importante
Affrontare le competizioni (anche importanti) come mezzi per
raggiungere l’obiettivo finale
L’approccio alla gara
Le gare
Concetto di pressione
Pressione interna ed esterna
Condizione e stabilità tecnica, capacità di concentrazione, alimentazione corretta e
conseguente controllo del peso, rispetto del riposo, adattamento al fuso orario,
serenità e tranquillità, libertà rispetto ad impegni d’immagine ed istituzionali,
capacità di affrontare gli spostamenti limitando lo stress.
I successi nelle categorie giovanili
Il progetto Alessia Trost
Aspetti gestionali
Scelta oculata del manager sportivo
Scelta finalizzata delle competizioni
Rapporti con stampa e media
Rapporti con sponsor e organizzatori
Cura della propria immagine
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
a componente di un team
L’allenatore
Da maestro (in senso lato)
a consigliere
L’allenatore
Fiducia
Rispetto
Linguaggio comune (quando un atleta è più giovane
e ha meno esperienza non possiede le conoscenze per formulare
un’opinione personale. E’ tutto parte di un percorso di crescita)
Stimolare l’atleta a porre domande, ascoltarle e rispondere
Costruire un risultato oggi significa fare impresa su sé
stessi, credere nel progetto e assumersene le responsabilità,
nella consapevolezza di essere parte di un sistema
all’interno del quale operano molte persone. Curiosità e
dialogo, scelte e determinazione, fiducia, stabilità,
tranquillità, tempo e pazienza, sensibilità. Quando a fare la
differenza sono centimetri e millesimi, l’impegno deve
diventare professionistico ed essere uno stato mentale, un
esempio di ordine e di organizzazione delle risorse umane
ed economiche, deve fondarsi sulla concretezza del lavoro
quotidiano e prendere le distanze da dilettantismo e
approssimazione.
(Alessia Trost)
La gestione del contesto giovanile –Lo sviluppo del talento nella
pallavolo femminile
Marco Mencarelli
Udine, 23 maggio 2015
CONVENGO NAZIONALE
IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
Passaggi determinanti dell’attività giovanile
• Identificazione del talento – processi didattici personalizzati– La didattica nella pallavolo giovanile costituisce un processo
imprescindibile
• Dinamica di apprendimento – promozione e sviluppo del talento – L’individualizzazione dei percorsi di sviluppo– Volume di allenamento correlato con l’efficacia formativa del contesto
• Processi di sviluppo tecnico tattico differenziati – picchi di prestazione– Non esiste correlazione tra sistema di gioco e risultati sportivi
conseguiti– Non esiste correlazione tra capacità di gioco in età giovanile e livello di
qualificazione conseguibile in età di massima prestazione– È possibile differenziare sostanzialmente i modelli di prestazione nelle
varie fasce di qualificazione
Il processo di identificazione, selezione e promozione del talento nella
pallavolo femminile• Selezione degli indicatori tecnico – motori
identificati nelle tecniche di base e correlati alle carriere prestigiose
– Attitudini tecnico – motorie
• Verifica delle caratteristiche neuro –muscolari e ipotesi sul talento coordinativo –motorio
– Reattività del piede e capacità di salto con contro movimento
• Sviluppo delle tecniche specialistiche e monitoraggio del processo di apprendimento tecnico attraverso gli indicatori prestativi
– Il gioco come mezzo formativo
Il gioco inteso, sul piano metodologico, come mezzo
formativo• Presupposti
– Indicatori prestativi stabili = dinamiche di gioco utili nella formazione del giocatore
• Sviluppo della positività e dell’efficienza
– Indicatori prestativi instabili = il gioco destabilizza ulteriormente la motricità tecnica
• Incremento dell’incidenza dell’errore
• La pianificazione della formazione del giocatore deve prevedere opportunità di gioco, la loro predisposizione e il livello adeguato
Apprendimento e talento motorio
• Il talento espresso sul piano tecnico –coordinativo è correlato con:
– La velocità di apprendimento
• I picchi di prestazione positiva
– L’allenabilità (in particolare con la capacità di carico identificata con il volume di lavoro)
• La ripetizione del gesto
– La presenza di reattività dei piedi e di velocità di contro movimento (capacità di salto con caricamento)
• Non sono indicatori selettivi ma indicatori di conferma delle ipotesi fatte su aspetti tecnico - coordinativi
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
L’esempio del monitoraggio degli indicatori prestativi
Monitoraggio degli indicatori di prestazione nel tempo Monitoraggio degli indicatori di forza relativa correlati
0,0000
0,5000
1,0000
1,5000
2,0000
2,5000
3,0000
3,5000
4,0000
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Effetti del lavoro tecnico analitico su differenti tipi di giocatore
• Giocatore dotato di sensibilità nel tocco in ricezione (qualità che identifica il talento)
• Giocatore impostato tecnicamente ma che non ha le qualità che identificano il talento
ricezione
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
0 5 10 15 20 25
ren
dim
ento
ricezione
-30,0
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
0 5 10 15 20 25
ren
dim
ento
Esperienze legate a strategie di programmazione pluriennale
• Il concetto di stabilizzazione dei processi di apprendimento
– La valutazione dell’apprendimento tecnico
• La video analisi
• La match analysis
• La relazione tra indicatori di prestazione tecnica e risposte in termini di disponibilità all’apprendimento
– La determinazione della positività e la risposta alla positività
– La determinazione dell’efficienza e la risposta all’efficienza
– La risposta alla percezione dell’errore
Relazione tra dinamica di apprendimento e aspetti
comportamentali positività
# - palla perf. + - palla pos
ininfluente
0 - palla neutra
negatività
/ - palla reg. = - errore
Giocatore tendenzialmente insicuro
Giocatore che affronta il problema con la mentalità richiesta per lo sviluppo della palla #
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
Apprendimento e struttura antropometrica
• Inizialmente ci si è posti il problema delle dinamiche di apprendimento dei giocatori alti e dei giocatori bassi
• Successivamente la differenziazione ha implicato la struttura antropometrica
– Longitipi
– Normotipi
• Aspetti metodologici
– La didattica differenziata favorisce l’apprendimento
– La preparazione fisica e tecnica sono integrate
Significato metodologico del volume complessivo di lavoro
• Il volume è correlato all’efficacia formativa nel sistema di allenamento per gli sport di squadra
– In Italia i volumi di allenamento sono diminuiti con l’avvento del RPS anche nel giovanile
• Il volume è correlato con il fattore allenabilità
– I presupposti dell’allenabilità: la qualità esecutiva del movimento, la sua funzionalità e la capacità di carico
Grazie per la cortese attenzione
Marco Mencarelli
Docente FIPAV e Docente della Scuola Centrale dello Sport
CONVEGNO NAZIONALE
"Il Talento: Scienza e Pratica"
Udine, 23 maggio 2015
Max Di Mito
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
RICONOSCIMENTO DEL
TALENTO SPORTIVO
• Come
• Quando
Tasso di ereditarietà di qualità decisive per il talento sportivo(Come influenza la formazione di un atleta?)
COMPOSIZIONE IN FIBRE DEL MUSCOLO
TEMPO DI RIFLESSO
MASSIMA CAPACITA’ DI RESISTENZA AEROBICA
SALTO IN ELEVAZIONE
CORSA DI RESISTENZA
MASSIMA ASSUNZIONE DI OSSIGENO
CAPACITA’ DI RESISTENZA AEROBICA
CIRCONFERENZA DELL’AVAMBRACCIO CONTRATTO
MOBILITA’ DELL’ARTICOLAZIONE SCAPOLO - OMERALE
STATURA
MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO
PESO DEL CORPO
ALTEZZA SEDUTA
TEMPO DI REAZIONE
CORSA SUI 60 METRI
MOBILITA’ DELLA COLONNA VERTEBRALE
MASSIMA CAPACITA’ ANAEROBICA
LARGHEZZA SPALLE
RAPIDITA’ DELL’APPRENDIMENTO MOTORIO
FORZA MUSCOLARE MASSIMA
CAPACITA’ DI RESISTENZA
ANAEROBICA
CORSA SUI 30
METRI
La carriera di un atleta è quindi
"GENETICAMENTE PREDETERMINATA?"
Nulla di più FALSO!
GENOTIPO: predisposizione ereditata.
FENOTIPO: interazione del genotipo con l’ambiente,
del quale l’allenamento rappresenta una componente importante.
ESPRESSIONI DELLA
GENETICA
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
QUALE
PERCORSO?
• Nuota e Nuota
• Costruzione tecnica "MIRATA"
QUALITÀ VS QUANTITÀ
FASI SENSIBILI
FORZA MUSCOLARE ASSOLUTA
RESISTENZA SPECIALE
VELOCITA’
COORDINAZIONE
AUTOMATISMI SECONDARI
AUTOMATISMI PRIMARI
EMB FETO INFANTE FANCIULLO ADOLESCENTE
ME
1. Capacità di eseguire azioni
motorie in un tempo minimo.
2. Capacità di reazione motoria
3. Capacità di esprimere gesti
ad alta frequenza
• Il periodo di maggior incremento della FORZA MASSIMA è
quello a cavallo della pubertà (12/14 anni per le donne,
15/17 per i maschi), cioè l'età nella quale fanno la loro
comparsa gli ormoni sessuali responsabili dei presupposti
biologici della forza.
• Bosco 1997: verso i 16 anni le increzioni di Somatomedine,
dell' hGH e del Testosterone raggiungono il massimo delle
loro espressioni biologiche.
POSTULATO! DIFFERENZE
Pellegrini - MizzauFEDERICA
• Rispetto della
fasi sensibili
• Possibilità di
costruire un
gesto tecnico
efficiente
• Capacità di
tollerare
maggiori
quantità di
lavoro qualitativo
ALICE
• Lavoro di
preparazione a secco
pressoché
inesistente fino a 17
anni
• Tecnicamente
acerba, con molti
errori alcuni dei quali
a tutt'oggi esistenti
• Grandi volumi di
lavoro
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IL TALENTO. SCIENZA E PRATICA
Udine, 23 maggio 2015
A cura di
Scuola Regionale dello Sport, CONI FVG
• Incorrere in un abbaglio FALSI TALENTI
(l'atleta nuota piu velocemente ed ottiene risultati
perche semplicemente si trova in un momento di
sviluppo biologico piu avanzato rispetto ai coetanei).
• Sprecare un talento con un approccio metodologico
errato.
CONCLUSIONI
QUALI SONO I PERICOLI IN CUI PUÒ INCORRERE
UN GIOVANE ALLENATORE, O UN ALLENATORE
FRETTOLOSO DI OTTENERE RISULTATI?
Grazie per l'attenzione
Max