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Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale in materia di lavoro N.46 2009 30 novembre Unione Provinciale di Verona Edizione di Verona Biblo, Tempio degli obelischi

convenzioni copertina 45 - ANCL verona · Lavoro 24 novembre 2004 per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi, scaduto il 31 dicembre 2008. Il nuovo accordo decorre dalla

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Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale in materia di lavoro

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Unione Provinciale di Verona

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La rivista si compone di 44 pagine

APPUNTI DI LAVORO

Le novità della settimana La redazione

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Il Lavoro in Gazzetta La redazione

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Le Rassegna Settimanale La redazione

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AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Contratti di solidarietà. Un’alternativa ai licenziamenti individuali plurimi Stefania Altieri

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Cig in deroga. Le domande vanno inoltrate alle Regioni Romina De Bellis

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F24 on line. Cambia la quietanza del telematico La Redazione

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AGGIORNAMENTO UFFICIO PAGHE

Gestione separata Inps. Il modello unificato per l’iscrizione La Redazione

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Riposi giornalieri al padre. Spettano anche quando la madre è casalinga La Redazione

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RINNOVI CONTRATTUALI

Dirigenti industria. Accordo di rinnovo del 25 novembre 2009 Laura Braggio

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SCADENZARIO NORMATIVO Agenda – le novità in scadenza di dicembre 2009 Catia Falezza

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INSERTO – I CONTRATTI COLLETTIVI Dirigenti industria - Accordo di rinnovo del 25 novembre 2009 Valentina Mezzani

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PARLAMENTO APPROVATO AL SENATO IL COLLEGATO LAVORO È stato approvato al Senato ed inviato alla Camera per una sua ulteriore lettura, il disegno di legge n. 1167 collegato alla Finanziaria 2009 in materia di: lavori usuranti, riorganizzazione di enti, congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, controversie di lavoro e ammortizzatori sociali.

MINISTERI DURC NUOVE ATTIVITA’: OBBLIGO ANCHE SENZA LEGGE REGIONALE Ministero dello Sviluppo Economico Circolare n. 100166 del 6 novembre 2009 La nuova disposizione ex legge 102/2009 (di conversione del D.L. n. 78/2009), che subordina il rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di commercio su aree pubbliche alla presentazione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), è operativa anche in assenza di un'esplicita previsione normativa regionale. UN VIAGGIO NELLA CONCILIAZIONE FRA DATORE E LAVORATORE Ministero del Lavoro Nota prot. n. 17056 del 10 novembre 2009 In una nota è ripercorso l'ambito di efficacia delle conciliazioni e transazioni sottoscritte tra il lavoratore e il datore di lavoro, con particolare attenzione alla transazione raggiunta a seguito di accertamento ispettivo. Anche in caso di conciliazione tra il lavoratore e il datore di lavoro, l'Amministrazione non perde il potere/dovere di portare a conclusione la procedura sanzionatoria. PROTOCOLLO DI INTESA PER GLI ACCESSI ISPETTIVI Ministero del Lavoro Nota del 23 novembre 2009 Pubblicata la bozza di protocollo di intesa con gli ordini professionali e le associazioni datoriali atta a semplificare e rendere trasparenti gli accessi ispettivi. Si prevede, tra l'altro, che gli ispettori si impegnino a inviare al consulente del lavoro il verbale di primo accesso tramite posta elettronica.

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LA REDAZIONE

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VERSAMENTO DELL'ACCONTO IRPEF PER L'ANNO 2009 Decreto Legge n. 168 del 23 novembre 2009 G.U. n. 274 del 24 novembre 2009 E' in Gazzetta Ufficiale n. 274/2009 il decreto che prevede disposizioni urgenti in materia di acconti di imposta, nonché di trasferimenti erariali ai Comuni. L’argomento è stato approfondito nella rivista n. 45/2009 nella sezione “Aggiornamento Professionale”. PROVINCIA DI FROSINONE: TARIFFE DI FACCHINAGGIO Ministero del Lavoro DM del 10 novembre 2009 G.U. n. 275 del 25 novembre 2009 Fissate le tariffe di facchinaggio nella Provincia di Frosinone dal 1° dicembre 2009, nei confronti di facchini singoli, liberi esercenti, e loro organismi associativi, anche di fatto. Le nuove tariffe risultano pari a euro 124,29 giornaliere e euro 15,54 orarie. MINISTERO DEL LAVORO: ON LINE LA SICUREZZA NEL LAVORO Ministero del Lavoro Sito web Si trova sul sito del Ministero una sezione dedicata alle iniziative, alla normativa di settore, alle buone prassi e a tutti gli approfondimenti inerenti il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. IL MINISTERO RILANCIA LA CONCILIAZIONE MONOCRATICA Ministero del Lavoro Circolare n. 36 del 26 novembre 2009 La conciliazione monocratica preventiva viene riproposta dal Ministero quale via privilegiata per la risoluzione dei conflitti di lavoro. Il Ministero specifica che condizione essenziale perché sia attivata è che la richiesta del lavoratore non sia palesemente pretestuosa, oggettivamente imprevedibile e priva di ogni fondamento. In caso di mancato accordo per indisponibilità del datore di lavoro si procede sempre all’accesso ispettivo, non anche nell’ipotesi in cui l’accordo non sia possibile per il comportamento del datore.

AGENZIA DELLE ENTRATE SCUDO FISCALE: LE RISPONDE AI QUESITI DEI PROFESSIONISTI Agenzia delle Entrate Circolare n. 49/E del 23 novembre 2009 In una circolare le risposte a trenta quesiti proposti dai professionisti in tema di Scudo fiscale. INPS L’AGENZIA PIEMONTE ANTICIPA LA CIG INPS Messaggio n. 26618 del 19 novembre 2009 E’ stato sottoscritto un protocollo d’intesa per l'anticipazione dei trattamenti di Cigs da parte della Regione Piemonte tramite l'Agenzia Piemonte Lavoro. L'Agenzia Piemonte Lavoro anticiperà il trattamento di Cigs ai lavoratori residenti sul territorio regionale provenienti da aziende ubicate nel territorio della Regione Piemonte, che si trovino nelle condizioni previste dal primo e secondo comma dell'art. 3 della Legge n. 223/91 o dal comma 10 ter dell'art. 7 del D.L. n. 148/93, convertito nella Legge n. 236/1993 o in Cassa integrazione straordinaria in proroga per effetto dell'applicazione dell'art. 1, comma 1190, della Legge n. 296/2006 e relative estensioni previste nelle leggi finanziarie successive.

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NUOVI MODULI PER I CREDITI DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE INPS Messaggio n. 26608 del 19 novembre 2009 Sono stati pubblicati i nuovi modelli di domanda relativi alle prestazioni a carico del Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare. I modelli rivisti sono: • SR93 (PPC/D Eredi) - Domanda di intervento del Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare di cui all’art. 5 del D. Lgs. n. 80/92, presentata dall’erede del lavoratore; • SR94 (PPC/FOND Eredi) - Dichiarazione del legale rappresentante del Fondo di previdenza complementare, da allegare alla domanda degli eredi; • SR95 (PPC/CUR) - Dichiarazione del responsabile della procedura concorsuale; • SR96 (PPC/CUR SOST) - Dichiarazione del lavoratore richiedente l’intervento del Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare in caso di datore di lavoro non assoggettabile a procedura concorsuali; • SR97 (PPC/D) - Domanda di intervento del Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare di cui all’art. 5 del D. Lgs. n. 80/92; • SR98 (PPC/FOND) - Dichiarazione del legale rappresentante del Fondo di previdenza complementare. SI APPLICANO ANCHE ALL’EDILIZIA LE NUOVE MODALITÀ DI CALCOLO DELLA CIGO INPS Circolare n. 116 del 20 novembre 2009 E’ applicabile anche alle integrazioni salariali per il settore edile e affini la nuova modalità di calcolo dei limiti temporali di cui all’art. 6 della legge 20 maggio 1975, n. 164, definita dalla circolare n. 58 del 20 aprile 2009. Il conteggio dei limiti temporali è fatto con riferimento alla circolare n. 58, limitatamente ai soli casi di riduzione di attività dovuta a momentanea mancanza di lavoro, a riduzione di commesse o di ordini da parte di Enti Appaltanti o Committenti con conseguente generalizzata “crisi aziendale” che comporta una contrazione del ciclo produttivo aziendale. VENETO: AUMENTATI I FONDI PER GLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA INPS Messaggio n. 26704 del 20 novembre 2009 Sono stati aumentati i fondi da destinare alla regione Veneto per la concessione o la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga, di cui all'art. 2, comma 36, Legge n. 203/2008. CIG E CONTRAZIONI INDOTTE DA CRISI ESTERNE INPS Circolare n. 117 del 24 novembre 2009 La valutazione dei criteri di ammissione alla Cig ordinaria sarà effettuata, fino al 31 dicembre 2010 secondo le nuove regole introdotte dal Ministero del Lavoro, tenendo in considerazione, ai fini della contrazione dell'attività, anche di fattori esterni all'impresa. Si dovrà comunque operare una distinzione, fra i casi di contrazione ricorrente dell'attività riconducibili ad una sosta stagionale e i casi indotti da crisi esterne, quindi integrabili. CONGEDO STRAORDINARIO HANDICAP E CIG INPS Messaggio n. 27168 del 25 novembre 2009 In caso di sospensione totale del rapporto di lavoro per ricorso alla Cig a zero ore, non può essere avanzata alcuna richiesta di congedo straordinario per handicap. All'opposto in caso di domanda di congedo prima del ricorso alla CIG a zero ore o con riduzione di orario, spetta il diritto al congedo. Ricordiamo che sul tema è intervenuto il Ministero del Lavoro con Interpello n. 70/2009. RILASCIATA LA PROCEDURA UNIEMENS INDIVIDUALE INPS Messaggio n. 27172 del 25 novembre 2009 Reperibile sul sito dell’Istituto la procedura UniEMens individuale la versione 1.0 del

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software di controllo, utile alla verifica ed alla certificazione dei flussi retributivi e contributivi individuali che, a far tempo dalle denunce di competenza ottobre 2009 potranno essere inviati in alternativa ai precedenti flussi EMENS e DM10. Ricordiamo che la nuova modalità entrerà a regime e sarà obbligatoria per la generalità delle aziende dalle denunce di competenza gennaio 2010 (denunce da presentare entro il 28 febbraio 2010). RIPOSI GIORNALIERI DEL PADRE CON MADRE CASALINGA INPS Circolare n. 118 del 25 novembre 2009 Il padre ha diritto a fruire dei riposi giornalieri per accudire il figlio con meno di un anno anche nel caso di madre casalinga, senza eccezioni ed indipendentemente dalla sussistenza di comprovate situazioni che determinano l'oggettiva impossibilità della madre stessa di accudire il bambino. DURC IRREGOLARE: RICHIESTA DI REGOLARIZZAZIONE OBBLIGATORIA INPS Messaggio n. 27302 del 27 novembre 2009 Prima di emettere un Durc non regolare, l'INPS dovrà chiedere all'azienda di regolarizzare la propria posizione assegnando un termine non superiore a 15 giorni. L'invito a regolarizzare le inadempienze dovrà essere effettuato esclusivamente all'azienda, anche se assistita da un professionista abilitato ai sensi della legge n. 12/1979, tramite l'utilizzo del fax. RETRIBUZIONI MEDIE IN AGRICOLTURA INPS Circolare n. 119 del 27 novembre 2009 Avviata l'operazione annuale di rilevazione delle retribuzioni contrattuali degli operai a tempo determinato e a tempo indeterminato del settore agricolo, in vigore alla data del 30 ottobre 2009, per la determinazione delle medie salariali, applicabili a piccoli coloni e compartecipanti familiari per il calcolo dei contributi dovuti.

ORGANIZZAZIONI SINDACALI

DIRIGENTI INDUSTRIA: RINNOVATO IL CONTRATTO Confindustria e Federmanager Accordo del 25 novembre 2009 E’ stata sottoscritta l'ipotesi d’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 24 novembre 2004 per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi, scaduto il 31 dicembre 2008. Il nuovo accordo decorre dalla data di sottoscrizione e scade il 31 dicembre 2013. Sono previsti aumenti del trattamento minimo complessivo di garanzia da corrispondere con decorrenza 1 gennaio 2010, 1 gennaio 2012 e1 gennaio 2013. Altre novità del rinnovo si trovano in questa rivista nella sezione “Rinnovi Contrattuali”.

LAVORO E TERRITORIO

UMBRIA: FINANZIATA LA MOBILITÀ DEI PORTATORI DI IDEE IMPRENDITORIALI Regione Umbria BUR Umbria 6 ottobre 2009, n. 41 Pubblicato un bando per promuovere l'imprenditorialità sul territorio umbro tramite l'accrescimento delle capacità e delle competenze di soggetti portatori di idee imprenditoriali attraverso l'attivazione di esperienze di mobilità internazionale che favoriscano l'apprendimento e lo sviluppo di relazioni e contatti economici e commerciali con realtà estere. E’ finanziata un'azione pilota finalizzata alla sperimentazione di prassi di mobilità rivolta a potenziali imprenditori e neoimprenditori al fine di supportare la creazione di imprese e la loro internazionalizzazione e migliorare lo spirito imprenditoriale nel contesto locale tramite il confronto e lo scambio con realtà internazionali. Sono finanziati stages internazionali, della durata massima di 6 mesi. Possono accedere a tale intervento soggetti: occupati; apprendisti; imprenditori e lavoratori autonomi purché alla data di scadenza del

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bando non siano decorsi più di tre anni dalla data di acquisizione del suddetto status; inoccupati o disoccupati. Le domande devono essere inviate, esclusivamente tramite raccomandata A/R all'indirizzo: AUR - Via M. Angeloni, 80/A - 06124 Perugia, entro il 5 febbraio 2010. PIEMONTE: RISORSE FINANZIARIE PER IL SISTEMA NEVE Regione Piemonte Giunta regionale Comunicato 24 novembre 2009 Via libera al Piano triennale per il sostegno economico del sistema neve, in ottemperanza della "Legge n. 2/2009 sulla sicurezza delle piste". Lo stanziamento sul bilancio 2009 è di 7 milioni di euro suddivisi su tre fondi istituiti presso Finpiemonte S.P.A. Beneficiari dei tre fondi possono essere soggetti pubblici e privati che siano proprietari o gestori degli impianti alla data di presentazione della domanda e della successiva realizzazione dell'intervento.

PUBBLICO IMPIEGO VALUTAZIONE AI FINI PENSIONISTICI DELL’INDENNITÀ DI IMBARCO Inpdap - DP Nota operativa n. 59 del 20 novembre 2009 Sono state impartire precise direttive in merito alla modalità di valutazione ai fini pensionistici dell’indennità di imbarco attribuita al personale appartenente alla Polizia di Stato e al Corpo di Polizia penitenziaria. ASSEGNI A FAVORE DEI GRANDI INVALIDI Inpdap - DC Nota operativa n. 60 del 23 novembre 2009 A seguito della pubblicazione nella G.U. 26 settembre 2009, n. 224 del decreto 17 luglio 2009 con il quale sono state illustrate le modalità di pagamento degli assegni per l’anno 2009 a favore dei grandi invalidi, di cui alla Legge n. 288/2002, l’Istituto rende noto che le domande di liquidazione dell’assegno in questione devono essere presentate entro il 31 dicembre 2009 e che, comunque, sono ammesse le istanze presentate oltre tale data, a condizione che si dimostri di aver avviato la procedura prescritta entro il 31 dicembre 2009.

GIURISPRUDENZA TARDIVA COMUNICAZIONE DI ASSUNZIONE SANZIONATA COME OMESSA Corte di Cassazione Sentenza n. 21119 del 2 ottobre 2009 La comunicazione prevista, in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro, dall'art. 9-bis, comma 2, D.L. n. 510/1996, (convertito con modificazioni dalla L. n. 608/1996) inviata in ritardo equivale a mancato invio, con conseguente applicabilità della relativa sanzione amministrativa. OPZIONE PER LA PROSECUZIONE DEL RAPPORTO IN ETÀ PENSIONABILE Corte di Cassazione Sentenza n. 21120 del 2 ottobre 2009 La Suprema Corte è tornata a pronunciarsi sul diritto d'opzione, con particolare riferimento alla sua decadenza, che concerne quel diritto spettante ai lavoratori che non hanno ancora raggiunto l'anzianità contributiva massima, di optare per la continuazione delle loro attività lavorative oltre il raggiungimento dell'età pensionabile, anche se non oltre il limite massimo del sessantacinquesimo anno di età. La normativa di riferimento, il D.L. n. 791 del 1981, art. 6, prevede che tale opzione deve essere esercitata dal lavoratore non oltre sei mesi prima del raggiungimento dell'età pensionabile. La Suprema Corte, confermando l'orientamento già vigente, stabilisce, con riguardo al mancato rispetto del termine di sei mesi previsto per la comunicazione che la decadenza può essere impedita, ai sensi dell'art. 2966 c.c., dal riconoscimento del diritto, risultante anche da un comportamento univoco del datore di lavoro.

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Nel caso di specie il rapporto di lavoro continuò per ben due anni dopo la data del raggiungimento dell'età pensionabile da parte del dipendente cosicché, nonostante il ritardo nella comunicazioni del suo diritto, si è configurato non solo il consenso del datore di lavoro alla prosecuzione dell'attività lavorativa svolta, ma altresì l'accettazione della prestazione fornita dal lavoratore. SCATTI DI ANZIANITÀ: IL PERIODO DI FORMAZIONE NON SI COMPUTA Corte di Cassazione Sentenza n. 21103 del 2 ottobre 2009 E’ legittimo il disposto del contratto collettivo che, nel disciplinare gli aumenti retributivi periodici, esclude l'utile computo del periodo di formazione e lavoro, posto che la disposizione non nega l'anzianità di servizio stabilita dalla legge, ma si limita a prevedere una decurtazione retributiva per i dipendenti che hanno dato un apporto ridotto alla produttività aziendale a causa della specificità del rapporto di formazione e lavoro. La disposizione non si pone quindi in contrasto con la norma imperativa di cui al D.L. 30 ottobre 1984, n. 726, art. 3, comma 5, convertito in Legge 19 dicembre 1984, n. 863 - secondo cui il periodo di formazione e lavoro è computato nell'anzianità di servizio in caso di trasformazione del rapporto in rapporto a tempo indeterminato. INDENNITÀ DI MANCATO PREAVVISO ESCLUSO DAL COMPUTO DEL TFR Corte di Cassazione Sentenza n. 21216 del 5 ottobre 2009 L'orientamento giurisprudenziale attualmente prevalente è nel senso della natura obbligatoria e non reale del preavviso. Ciò implica che, contrariamente a quanto deciso talvolta il rapporto di lavoro non prosegue sino alla scadenza del preavviso, con i connessi diritti e obblighi. Al contrario, nel caso in cui una delle parti eserciti la facoltà di recedere con effetto immediato, il rapporto si risolve immediatamente, con l'unico obbligo della parte recedente di corrispondere l'indennità e senza che da tale momento possano avere influenza eventuali avvenimenti sopravvenuti, a meno che la parte recedente acconsenta alla continuazione del rapporto sino al termine del periodo di preavviso. Sulla scorta di tale orientamento, la Corte ha ritenuto che dal computo delle mensilità aggiuntive, delle ferie e del TFR dovesse essere escludo il periodo di mancato preavviso in quanto, essendo mancato l'effettivo servizio, il lavoratore aveva diritto esclusivamente alla indennità sostitutiva del preavviso ma non anche al suo calcolo nelle mensilità supplementari, ferie e TFR. LICENZIAMENTO DI INVALIDO IN PROVA: LA MOTIVAZIONE NON È NECESSARIA Corte di Cassazione Sentenza n. 21784 del 14 ottobre 2009 Il recesso dell'imprenditore dal contatto stipulato con invalido assunto in base alla Legge 2 aprile 1968, n. 482, durante il periodo di prova è sottratto alla disciplina limitativa del licenziamento individuale contenuta nella legge 15 luglio 1966, n. 604. Pertanto non è richiesta la comunicazione del motivo di recesso.

www.iosrlcultura.com

Area informazione e documenti/Notizie

Testi normativi e documenti I testi normativi e di prassi sono disponibili sul sito. Direttamente dalla home page - area “informazione e documenti” - Notizie è possibile visionare, salvare e stampare i testi di riferimento.

Notizie 2009 Tutte le notizie 2009 sono reperibili direttamente dalla home page del sito – area “informazione e documenti” – Notizie.

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IL LAVORO IN GAZZETTA Settimana dal 23 al 29 novembre 2009

G. U. n. 274 del

24 novembre

Legge 24 novembre 2009, n. 167

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010.

G. U. n. 274 del

24 novembre

Decreto legge 23 novembre 2009, n. 168

Disposizioni urgenti in materia di acconti di imposta, nonché di trasferimenti erariali ai comuni.

G. U. n. 274 del

24 novembre

Legge 20 novembre 2009, n. 166

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.

G. U. n. 275 del

25 novembre

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Decreto 10 novembre 2009

Rideterminazione delle tariffe per lavori di facchinaggio nella provincia di Frosinone, a decorrere dal 1° dicembre 2009.

G. U. n. 277 del

27 novembre

Decreto legge 27 novembre 2009, n. 170

Disposizione correttiva del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, in materia di concorsi per dirigenti scolastici.

Fenici popolo del mare E’ con il termine phoinkes, corrispondente al miceneo po-ni-ki-ja, le cui radici affiorano nel greco phoinix (rosso porpora) che viene identificato il gruppo unitario e coerente per lingua, cultura e arte dei fenici; e proprio la Fenicia, costa orientale del mediterraneo fu teatro di eventi e processi politici all’alba dell’età del Ferro. Il XII secolo a. C. è impresso, infatti, nella memoria storica del vicino Oriente antico come il momento della comparsa dei “popoli del mare”. L’arte fenicia si riconosce per la capacità di questo popolo di raccogliere, decostruire e ricostruire l’arte degli altri popoli, mescolandola e andando oltre. Nel commercio, da intendere come “contatto” continuo, i fenici conobbero molte delle abilità tecniche dei popoli del Mediterraneo e seppero investire quell’esperienza in nuovi linguaggi artistici. In foto: Moneta

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Sabato 21 novembre

Anche in edilizia il conto della cassa si fa per giorni Con la circolare n. 116 di ieri, l’Inps ha precisato che le settimane di cassa integrazione ordinaria dovranno essere computate a giorni anche nel settore dell’edilizia e affini, così come avviene nel comparto industria. Il nuovo criterio dovrà essere applicato solo ai casi di riduzione di attività dovuta a momentanea mancanza i lavoro, a riduzione di commesse o di ordini da parte di enti appaltanti o committenti, con conseguente generalizzata crisi aziendale che comporta una contrazione del ciclo produttivo. Arturo Rossi, in Il sole 24 Ore Pag. 35 Per l’Abruzzo Durc alla data del terremoto Con la nota protocollata al numero 10160/09, l’Inail ha precisato che per le aziende attive nelle aree colpite dal sisma dell’aprile 2009, il Durc va rilasciato sulla base dei requisiti accertati al 6 aprile 2009. L’Istituto ricorda che la sospensione dei versamenti trova applicazione nei riguardi dei soli soggetti individuati dalle ordinanze o da norme di legge che operano alla data dell’evento, nei territori coinvolti e con riferimento esclusivo ai pagamenti da essi dovuti, la cui scadenza cade nel periodo di sospensione. Giuseppe Maccarone, in Il sole 24 Ore, Pag. 35 Cassa integrazione flessibile Con la circolare n. 116/2009, l’Inps ha chiarito che, il criterio flessibile per il calcolo della cassa integrazione guadagni, si applica anche al settore edile. In caso di intervento nel settore edile e affini, quindi, il termine di tre o dodici mesi, può essere computato non più avuto riguardo a un’intera settimana di calendario, ma con riferimento alle singole giornate di sospensione del lavoro. Si considera usufruita una settimana di cig una volta che siano stati raggiunti sei giorni di sospensione, ovvero cinque giorni in caso di settimana corta. Tutto questo limitatamente ai solo casi di riduzione di attività dovuta a momentanea mancanza di lavoro, a riduzione di commesse o di ordini da parte di enti appaltanti o committenti con conseguente generalizzata crisi aziendale. Gigi Leopardi, in Italia Oggi, Pag. 28

RRaasssseeggnnaa sseettttiimmaannaallee Sintesi dei principali articoli della stampa specializzata da Sabato 21 a Venerdì 27 novembre 2009

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LA REDAZIONE

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Lunedì 23 novembre

Invalido con posto garantito Se, in occasione dell’assunzione obbligatoria di lavoratori invalidi l’imprenditore non deve modificare o adeguare la sua organizzazione sostenendo costi aggiuntivi, alle condizioni di salute del lavoratore protetto né creare per lui un nuovo posto di lavoro successivamente egli è invece tenuto a reperire in azienda i posti compatibili e, se è necessario per salvare il posto dell’invalido, deve ridistribuire gli incarichi tra i lavoratori già in servizio e procedere al licenziamento solo quando questa concreta possibilità si rivela impossibile. Questi i principi indicati dalla Cassazione, nella sentenza n. 24091/2009 che ha così accolto il ricorso di un lavoratore con avviamento obbligatorio addetto all’attività di confezionamento di tessuti. Remo Bresciani, in Il Sole 24 Ore - Norme e tributi, Pag. 6 Pensioni, ora i conti tornano Arrivano i primi sì ai correttivi delle regole previdenziali. Le casse di previdenza privatizzate dei professionisti, vanno così verso la sostenibilità finanziaria trentennale. Scongiurando in tal modo un possibile commissariamento. Fino a qualche giorno fa sembrava gli enti di vecchia generazione, dagli avvocati ai ragionieri, dagli architetti ai giornalisti, avrebbe potuto garantire conti in equilibrio fino al 2036, anno indicato dalla finanziaria 2007 per valutare la sosteniblità di lungo periodo. Nelle ultime settimane però si è assistito chiaramente ad una svolta decisiva. I ministeri vigilanti, hanno approvato le riforme strutturali che gli istituti avevano presentato in certi casi anche un anno e mezzo fa. Ignazio Marino, in Italia Oggi, Pag. 5

Martedì 24 novembre

Corsia privilegiata tra ispettori e professionisti Sta prendendo forma il canale privilegiato tra ispettori e intermediari al fine di garantire attività di controllo uniforme e trasparente. Ad una comunicazione della direzione generale per l’attività ispettiva (prot. 25/Segr/0018069), pubblicata ieri, è infatti allegato uno schema di protocollo elaborato dal Ministero e che andrà sottoposto agli ordine professionali e delle associazioni di categoria. L’intesa mira a disciplinare alcuni profili di natura operativa, per consentire un iter della verifica ispettiva più snello e un’azione di contrasto dell’abusivismo professionale più efficace. Il Ministero, ad esempio, si impegna a dare indicazioni al personale ispettivo affinché provveda a trasmettere, per posta elettronica, il verbale di primo accesso al soggetto abilitato alla consulenza del lavoro. Il personale di vigilanza dovrà privilegiare l’esame della documentazione stessa presso lo studio o l’ufficio del soggetto abilitato alla consulenza del lavoro. Andrea Carli, in Il Sole 24 Ore, Pag. 35 All’Inps anche i soci commercianti Il Ministero del Lavoro nella circolare n. 78/2009, rispondendo ad un interpello, ha disposto che, la partecipazione al lavoro aziendale con il carattere dell’abitualità e della prevalenza, costituisce condizione necessaria ai fini della iscrizione alla gestione assicurativa commercianti. Daniele Cirioli, in Italia Oggi, Pag. 32

Mercoledì 25 novembre

Per l’Inps avanzo di 4miliardi Dal bilancio di previsione, approvato ieri dal consiglio di indirizzo e di vigilanza dell’Istituto, emergono importanti indicazioni: gestione finanziaria in avanzo; prestazioni pensionistiche in crescita rispetto all’assestato 2009; la gestione dei parasubordinati segna un risultato positivo di 8.341 milioni. Con il messaggio 26904 di ieri, l’Istituto ha poi informato della predisposizione di un nuovo modello di iscrizione alla gestione dei parasubordinati, unificato e semplificato, che sostituirà i vecchi e che è già disponibile sul sito dell’Inps nella sezione

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modulistica. Non sono più necessari i dati relativi al committente o associante, lo stato di pensionato e l’iscrizione a una gestione pensionistica. An. C. Ar. Ro., in Il sole 24 Ore, Pag. 37 Consulenti invitati al confronto sulle ispezioni Il Ministero del Lavoro, sulla scorta della direttiva Sacconi sui servizi ispettivi del 18 settembre 2008, propone ora ai rappresentanti nazionali degli ordini professionali e delle associazioni di categoria la stipula di un protocollo d’intesa in materia di vigilanza sul lavoro. Primi destinatari dell’iniziativa sono i consulenti del lavoro. Tra le novità, l’obbligo da parte del personale ispettivo di trasmettere il verbale di primo accesso al soggetto abilitato alla consulenza del lavoro incaricato di tenere la documentazione dell’ispezionato, tramite mail, entro 7 giorni dall’adozione dello stesso. Deve inoltre essere razionalizzata e ottimizzata la tempistica delle ispezioni, privilegiando l’esame diretto presso il soggetto abilitato alla consulenza del lavoro. Pierluigi Rausei, in Il sole 24 Ore, Pag. 37 Tariffe dei commercialisti bocciate Si tratta solo di un parere interlocutorio, ma quello espresso il 19 novembre dal Consiglio di Stato, rischia di costringere ad una riscrittura del nuovo tariffario dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Bocciato l’aumento del 50% degli onorari, l’incremento appare poco supportato da dati in grado di chiarire le ragioni dell’innalzamento e per le voci ex novo non ci sono parametri per valutare la congruità. Bocciata senza mezzi termini la logica utilizzata in sede di arrotondamento delle cifre decimali nella conversione degli importi dalla lira all’euro. Marco Mobili, in Il Sole 24 Ore, Pag. 39 La sanzione non si concilia Con la nota n. 17056/09, il Ministero del Lavoro ha fornito precisazioni in merito agli effetti degli accordi fra imprese e lavoratori. La transazione non cancella le sanzioni. L’amministrazione non perde il potere/dovere di portare a termine la procedura sanzionatorie poiché le sanzioni amministrative rientrano tra i diritti indisponibili e, come tali, non possono essere oggetto di accordi transattivi. Il Ministero ha così risposto ad un serie di quesiti circa la possibilità per la direzione provinciale del lavoro che l’ha emesso, di annullare in sede di autotutela il provvedimento ingiuntivo al pagamento di sanzioni, in ragione dell’intervenuta conciliazione giudiziale nella causa di lavoro promossa da parte di un lavoratore nei confronti del datore di lavoro destinatario delle sanzioni. Daniele Cirioli, in Italia Oggi, Pag. 28

Giovedì 26 novembre

Al marito della casalinga permessi per il bambino senza condizioni L’Inps, preso atto dell’interpretazione data dal Ministero del Lavoro con la circolare del 16 novembre 2009 e della decisione 4293 del 9 settembre 2008 del Consiglio di Stato e, con la circolare 118 di ieri, torna sui permessi ai papà lavoratori dipendenti. Ora, l’Inps riconosce il diritto del padre ai congedi cosiddetti per allattamento anche se la madre è lavoratrice casalinga, senza eccezioni e a prescindere dalla sussistenza di comprovate situazioni che determinano l’impossibilità della stessa di accudire il bambino. M.R.G., in Il Sole 24 Ore, Pag. 34 Assunzioni disabili fuori dal blocco Con la nota prot. 15270/09, il Ministero del Lavoro è intervenuto per stabilire che il divieto delle nuove assunzioni nella pubblica amministrazione non riguarda le categorie protette. Ricordiamo che con la manovra estiva è stato stabilito che dal 1° luglio 2009, e sino al conseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa, le amministrazioni e gli enti interessati non possono procedere ad assunzioni di personale a tempo determinato e indeterminato. Restano escluse dal blocco le assunzioni dei corpi di polizia, delle forze armate, del corpo nazionale dei vigili del fuoco, delle università, degli enti di ricerca, del personale di magistratura e del comparto scuola, nei limiti consentiti dalla normativa vigente.

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Dalla citata disciplina limitativa sono escluse, quindi, le assunzioni di persone appartenenti alle categorie protette, ai fini esclusivi del rispetto della quota di riserva (un lavoratore se occupano da 15 a 35 dipendenti; due lavoratori se occupano da 36 a 50 dipendenti; 7% degli occupati se occupano più di 50 dipendenti). Luigi Caiazza, in Il sole 24 Ore, Pag. 35 Maternità, riposi al padre L’Inps si adegua al parere espresso in una recente sentenza del Consiglio di Stato, e con la circolare 118/2009, precisa che se la madre è casalinga, i riposi giornalieri per maternità spettano al padre in ogni caso, e non solo quando la mamma è impossibilitata ad accudire il bambino. In sintesi, il padre dipendente coniuge della casalinga può fruire dei riposi giornalieri, nei limiti di due ore o di un’ora al giorno a seconda dell’orario giornaliero, entro il primo anno di vita del bambino o entro il primo anno dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato. Gigi Leopardi, in Italia Oggi, Pag. 32

Venerdì 27 novembre

Più vincoli per il giudice del lavoro Via libera del Senato al disegno di legge collegato alla Finanziaria 2009 in materia di lavori usuranti, controversie di lavoro e ammortizzatori sociali. L’attenzione si sposta ora su Montecitorio. Vediamo, alcune delle principali novità. Arbitrato. Nelle controversie di lavoro favorita la soluzione arbitrale mediante una maggiore autonomia delle parti e una conseguente riduzione dello spazio per i giudici. Certificazione del contratto. Le clausole generali di certificazione del contratto vincolano di più l’interpretazione del giudice alle valutazioni delle parti e ne limitano il vaglio sulle condizioni tecniche organizzative aziendali con cui vengono motivati i licenziamenti o i trasferimenti di personale. Lavori usuranti. Nell’ambito della funzione di accertamento del diritto al beneficio, qualora dovessero emergere scostamenti tra il numero di domande accolte e la copertura finanziaria a disposizione, nella delega al Governo viene inserito un meccanismo della priorità nella decorrenza dei trattamenti pensionistici. Malattie senza certificato. Possibile apertura di un procedimento disciplinare in caso di assenze per malattia senza certificazione. Part time revocabili nella Pa. Revoca il part time nella pubblica amministrazione qualora dovessero emergere esigenze nuove da parte dell’amministrazione di appartenenza del lavoratore. Davide Colombo, in Il sole 24 Ore, Pag. 31 Gli ispettori tentano la prima conciliazione Il Ministero del Lavoro ripropone la conciliazione monocratica per la definizione dei conflitti. Con la circolare 36 di ieri, il Ministero del Welfare richiama l’attenzione delle direzioni provinciali del Lavoro a privilegiare l’istituto introdotto dall’articolo 11 del decreto legislativo n. 124/2004. Si tratta della procedura conciliativa che precede il verbale ispettivo ma può precedere la stessa azione ispettiva. Alla presentazione della richiesta di intervento, il lavoratore sarà avvertito della possibilità di definire la controversia mediante conciliazione monocratica. L’eventuale dissenso non rappresenta elemento preclusivo al tentativo. La mancata ottemperanza all’obbligo del versamento in tutto o in parte delle somme concordate in sede conciliativa consente al lavoratore l’attivazione della procedura esecutiva sulla base dell’accordo. Luigi Caiazza, in Il sole 24 Ore, Pag. 31 Dal 2010 denunce solo via web Con il messaggio n. 27172/2009, l’Inps ha annunciato l’introduzione di alcune novità in materia di denunce contributive. Da gennaio 2010, infatti, scatterà il nuovo sistema telematico Inps denominato Uniemens, che unificherà i flussi EMens e DM10 in un unico flusso. L’ente di previdenza rende nota la disponibilità nell’apposita area del sito della versione 1.0 del software di controllo Uniemens Individuale, utile alla verifica ed alla certificazione dei flussi retributivi e contributivi individuali che, a far tempo dalla denunce di competenza ottobre 2009, potranno essere inviati in alternativa ai precedenti flussi Emens e Dm 10.

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A partire dalle denunce di competenza di gennaio 2010, la nuova modalità entrerà a regime e sarà obbligatoria per la generalità delle aziende. Gigi Leopardi, in Italia Oggi, Pag. 32

E-book L’orario di lavoro dei lavoratori mobili

Fenici – La porpora Un’attività leggendaria Una delle attività più importanti e leggendarie dei Fenici è quella legata alla lavorazione e al commercio della porpora. Un’attività così importante da identificare con il colore prodotto (phoinix) anche il nome dei Fenici stessi. Il porpora è un bel colore rosso che poteva andare dal rosso scarlatto al rosso cupo fino al violaceo, ed è da sempre associato a simboli di regalità e sacralità. In foto: Foglio purpureo di Xanten, VI secolo, Bruxelles, Bibliotheque Royale Albert Ier.

Titolo: L’orario di lavoro dei lavoratori mobili Autori: Donatella Fanini, Carlo Cavalleri, Gabriele Giardini Edizione: Io Srl - ottobre 2009 (seconda edizione) Contenuto: Nella prima parte del libro gli autori analizzano il dedalo di fonti, a livello europeo ed italiano, che regolamentano il settore; individuano le definizioni di “lavoratori mobili” e, quindi, la normativa applicabile alle diverse tipologie. Nella seconda parte si concentrano sull'organizzazione del lavoro dei lavoratori mobili definendo i concetti di orario di lavoro, di tempi di guida e di riposo, indicando i limiti invalicabili e quelli più “morbidi”, proponendo esempi concreti per aiutare i lettori a districarsi in una normativa complessa. Una novità di questa seconda edizione è l’approfondimento del contratto collettivo per il “trasporto merci”. Completano l’opera una panoramica sulle sanzioni applicabili, esempi di contratti aziendali e una raccolta normativa. Prezzo: €. 19,00 (più Iva) Spedizione: entro due giorni lavorativi dal ricevimento del coupon completo di bonifico bancario. Acquisto: l’ordine va effettuato utilizzando il coupon inviato per posta elettronica o richiedendolo a [email protected] .

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Argomento Per aumentare la disponibilità finanziaria del contribuenti il Governo ha varato una serie di agevolazioni fiscali.

Novità

Il Ministero del Lavoro è intervenuto su due distinti aspetti del contratto di solidarietà per imprese o datori di lavoro con meno di 15 dipendenti: - l’esclusione dei ratei del TFR dal computo del contributo; - l’utilizzo del contratto di solidarietà in alternativa ai licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo.

Riferimenti

▪▪▪ Decreto Legge n. 726/1984 ▪▪▪ Art. 1 della Legge n. 863/1984 ▪▪▪ Art. 5, comma 5 Legge n. 236/1993 ▪▪▪ Art. 7 ter, comma 9, lettera d) Legge n. 33 del 9 aprile 2009 ▪▪▪ Ministero del Lavoro, Nota prot. n. 11025 del 30 luglio 2009 ▪▪▪ Ministero del Lavoro, Nota prot. n. 16582 del 3 novembre 2009 ▪▪▪ Ministero del Lavoro, Nota prot. n. 22114 del 3 novembre 2009.

Il contesto normativo I “contratti di solidarietà difensivi” sono definiti dal Decreto Legge n. 726/1984 (convertito, con modificazioni dall’articolo 1 della Legge n. 863/1984) in:

“quei contratti collettivi aziendali, stipulati con i sindacati aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale, che stabiliscono una riduzione dell’orario di lavoro al fine di evitare, in tutto o in parte, la riduzione o la dichiarazione di esuberanza del personale anche attraverso un suo più razionale impiego”.

Questi contratti, il cui ricorso, come si evince dal testo, è da considerarsi come alternativa,ai licenziamenti collettivi, sono stati estesi alle imprese non rientranti nel campo di applicazione della CIGS dall’art. 5, comma 5 Legge n. 236/1993 allo scopo di evitare o ridurre le eccedenze di personale nel corso della procedura di mobilità di cui all’articolo 24 della Legge n. 223/1991, fatte salve specifiche disposizioni dettate anche per le imprese artigiane, alberghiere e termali.

ESCLUSIONE DEL TFR DALLA BASE DI CALCOLO Ricordiamo che il 30 luglio 2009 il Ministero del Lavoro era intervenuto con nota n. 11025 n merito all’istituto del TFR in costanza di contratti di solidarietà per le imprese non rientranti nel campo di applicazione della CIGS. La nota prevede:

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Un’alternativa ai licenziamenti individuali plurimi

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STEFANIA ALTIERI

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Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Nota 30.07.2009 - prot. n. 25/I/0011025

Oggetto: precisazioni in merito all'istituto del TFR in costanza di contratti di solidarietà ex art. 5 comma 5 della legge n. 236/1993. Sono pervenute da parte degli Uffici territoriali ulteriori richieste di chiarimento in ordine ad alcuni aspetti applicativi e procedurali concernenti la tipologia dei contratti di solidarietà difensivi, ex art. 5 comma 5 della legge n. 236/93, in particolare per quanto afferisce all'inclusione o meno del T.F.R. nella base retributiva utile ai fini del calcolo del contributo di solidarietà. Pertanto, ad integrazione della lettera circolare emanata da questo Ministero il 15 giugno 2009, prot. 25/SEGR/0008781, d'intesa con la Direzione Generale Ammortizzatori sociali e I.O., si forniscono le seguenti indicazioni. - Disciplina del trattamento di fine rapporto in costanza di solidarietà A seguito della stipulazione del contratto di solidarietà difensivo ex art. 5 comma 5 della L. 236/93, con relativa riduzione della retribuzione in conseguenza della riduzione di orario concordata, i lavoratori maturano una quota di trattamento di fine rapporto che risulta ridotta in proporzione all'orario di lavoro effettivamente svolto (ad esempio riduzione di orario del 50% con relativa riduzione della retribuzione, tfr maturato nella corrispondente misura del 50%). Si evidenzia, inoltre, che nei casi di stipulazione di questa tipologia di contratti non trova applicazione la disciplina di cui all'art. 1, c. 5, L. n. 863/84, afferente i contratti di solidarietà operanti per le imprese rientranti nel campo di applicazione dell'integrazione salariale, la quale dispone che: "Ai fini della determinazione delle quote di accantonamento relative al trattamento di fine rapporto trovano applicazione le disposizioni di cui al comma terzo dell'articolo 1 della legge 29 maggio 1982, n. 297. Le quote di accantonamento relative alla retribuzione persa a seguito della riduzione dell'orario di lavoro sono a carico della cassa integrazione guadagni". In altri termini, in regime di solidarietà, ex art. 5 comma 5 della legge n. 236/1993, non essendo prevista dalle norme di riferimento una copertura a carico dell'istituto previdenziale per la parte di trattamento persa a seguito della riduzione di orario concordata, per il lavoratore non viene accantonata una parte del rateo di tfr cui avrebbe diritto in regime di orario regolarmente effettuato. Ciò premesso va considerato che il trattamento di fine rapporto è configurabile come elemento costante, ancorché differito, della retribuzione. Infatti, ai sensi dell'art. 2120 c.c., "... il trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13, 5 ...". Pertanto si ritiene che, nell'ambito degli elementi costituenti la base retributiva, relativa ai dodici mesi precedenti il regime di solidarietà, utile per il calcolo del contributo integrativo debba essere ricompreso anche il rateo di TFR maturato nello stesso periodo, in quanto caratterizzato dalla stabilità del l'erogazione e non maturato a titolo occasionale, (v. lettera circolare del 15.6.2009). Quest'ultima precisazione appare anche conforme ad un'interpretazione costituzionalmente orientata delle norme vigenti in materia di contratti di solidarietà, ex art. 3 della Costituzione, con l'obiettivo di assicurare ai lavoratori sottoposti al regime di solidarietà ex art. 5 comma 5 della legge n. 263/1993 un trattamento non deteriore rispetto a quelli cui risulta applicabile fa disciplina ex art. 1 comma 1 della legge n. 863/1984, sebbene sia lo stesso dettato normativo a fissare presupposti diversi per la stipulazione dei contratti dei due suddetti tipi. A fortiori, considerando il TFR elemento costante della retribuzione e pertanto rientrante nella base retributiva utile per il computo del quantum del contributo di solidarietà, si garantisce il rispetto del principio del favor lavoratoris.

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Dalla lettura della nota si evince che:

nei contratti di solidarietà difensivi sottoscritti da imprese rientranti nell’ambito di applicazione della CIGS è prevista la copertura a carico dell'INPS della parte di trattamento di fine rapporto persa a seguito della riduzione di orario concordata;

nei contratti di solidarietà difensivi sottoscritti da imprese non rientranti nell’ambito di applicazione della CIGS il lavoratore “perde” una parte del rateo di TFR, cui avrebbe diritto in regime di orario regolarmente effettuato.

Precisava quindi il Ministero:

“Ciò premesso va considerato che il trattamento di fine rapporto è configurabile come elemento costante, ancorché differito, della retribuzione. Infatti, ai sensi dell'art. 2120 cod. civ., "... il trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5 ...". Pertanto si ritiene che, nell'ambito degli elementi costituenti la base retributiva, relativa ai dodici mesi precedenti il regime di solidarietà, utile per il calcolo del contributo integrativo debba essere ricompreso anche il rateo di TFR maturato nello stesso periodo, in quanto caratterizzato dalla stabilità dell'erogazione e non maturato a titolo occasionale (v. lettera circolare del 15 giugno 2009)”.

Ora, il Ministero del Lavoro interviene nuovamente e, con la Nota prot. n. 16582 del 3 novembre 2009, in commento, fornisce chiarimenti che sostituiscono quanto affermato nella nota riportata più sopra. Precisa che la retribuzione utile al calcolo per l’erogazione del contributo di solidarietà:

“comprende unicamente le voci connotate dal requisito dell’immediatezza della fruizione da parte del lavoratore in solidarietà e, pertanto, non può esservi incluso anche il rateo di TFR, in quanto, sebbene caratterizzato dalla stabilità dell'erogazione e non maturato a titolo occasionale, ne costituisce elemento differito”.

Il TFR, quale elemento differito non deve essere compreso nel calcolo del contributo erogato dall’INPS ai sensi dell’art. 5, comma 5 del Decreto Legge n. 148/1993, convertito nella Legge n. 236/1993. Il Ministero del Lavoro, nella Nota in esamee, richiamando il disposto dell’art. 5, comma 5 della legge n. 236/1993 ribadisce che il contributo di solidarietà erogato dall’INPS:

è calcolato sulla “retribuzione utile” costituita dal quantum che il lavoratore avrebbe effettivamente percepito nel periodo oggetto della riduzione d’orario, a seguito del contratto di solidarietà; rappresenta un “ristoro” diretto al lavoratore a seguito della perdita di parte del salario; non ha natura di retribuzione ai fini degli istituti contrattuali e di legge, ivi compresi gli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali.

Il Ministero puntualizza che solo ai fini pensionistici si terrà conto, per il periodo della riduzione, dell’intera retribuzione di riferimento.

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CONTRATTI DI SOLIDARIETA’ E LICENZIAMENTI La normativa in materia di contratti di solidarietà, per le imprese non rientranti nell’ambito di applicazione del trattamento di integrazione salariale, è stata recentemente modificata dall’art. 7 ter, comma 9, lettera d) della Legge 9 aprile 2009 n. 33, di conversione del DL n. 5/2009, con cui è stato integrato il dettato originale dell’arti. 5 della legge n. 236/1993. E’ dunque possibile stipulare contratti di solidarietà anche “ … al fine di evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo.” “Con tale disposizione si è inteso estendere la platea dei possibili fruitori di tale ammortizzatore sociale, garantendo la possibilità di stipulare i contratti di solidarietà anche ad imprese con meno di 15 dipendenti, prima escluse non potendo attivare la procedura di mobilità di cui all’art. 24 della legge n. 223/1991.” Tali aziende potranno quindi ricorrere ai contratti di solidarietà anche quando:

i licenziamenti inizialmente programmati siano inferiori a cinque, ma comunque più di uno; siano riconducibili a ragioni inerenti l’attività produttiva e l’organizzazione del lavoro, quali:

••• la cessazione dell’attività produttiva; ••• la soppressione del posto o reparto cui sono addetti i lavoratori per crisi di

mercato; ••• la riorganizzazione o ristrutturazione aziendale; ••• eccetera.

In chiusura della nota, il Dicastero ricorda che all’istanza di richiesta dell’ammissione al regime di solidarietà imprese e datori di lavoro con meno di 15 dipendenti dovranno allegare: →→→ l’accordo sindacale, stipulato con le associazioni maggiormente rappresentative, →→→ dove viene precisata la finalità di evitare licenziamenti plurimi individuali. Per le imprese che occupano più di 15 dipendenti permane l’obbligo di avviare la procedura di mobilità ai sensi dell’art. 24 della Legge n. 223/1991. Italiano parlato e scritto - L’uso delle preposizioni L’intrusa “a” e le altre preposizioni Non si può dire

“terreno a vendersi”, “piatti a farsi”, “difficile a sciogliere”, “somma a riportare”. La forma corretta è

“terreno da vendersi”, “piatti da farsi”, “difficile da sciogliere”, “somma da riportare”. La preposizione “da” però non può essere utilizzata con un infinito di valore attivo. Sono errate, anche se tanto diffuse, le espressioni:

“macchina da cucire”, “macchina da scrivere”, “matita da disegnare”, “ferro da stirare”. La preposizione da usare in questi casi è “per”: “macchina per cucire”, “macchina per scrivere”, “matita per disegnare”, “ferro per stirare”. Vanno bene invece:

“matita da disegno”, “ferro da stiro”.

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Argomento

L’articolo 7ter del DL n. 5/2009 prevede che, contestualmente all’autorizzazione CIGS, sia autorizzato anche il pagamento diretto da parte dell’INPS. A tale proposito l’Istituto, in via sperimentale per il periodo 2009-2010, eroga il trattamento prima dell’emanazione del decreto di concessione nei casi in cui l’azienda non anticipa il trattamento, ma richiede il pagamento diretto ai lavoratori.

Novità

L’INPS ha reso noto che le domande di anticipazione della CIG in deroga pagate e non, che non siano state contestualmente inoltrate alle Regioni per le relative autorizzazioni, devono essere immediatamente trasmesse alle Regioni stesse.

Riferimenti ▪▪▪ Articolo 7ter del DL n. 5/2009 ▪▪▪ INPS, Messaggio n. 26622 del 19 novembre 2009

Il contesto normativo L’articolo 7ter del DL n. 5/2009 prevede che, contestualmente all’autorizzazione CIGS, sia autorizzato anche il pagamento diretto da parte dell’INPS. Il comma 3 prevede che:

“In via sperimentale per il periodo 2009-2010, in attesa dell'emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di integrazione salariale in deroga con richiesta di pagamento diretto, l'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) è autorizzato ad anticipare i relativi trattamenti sulla base della domanda corredata dagli accordi conclusi dalle parti sociali e dell'elenco dei beneficiari, conformi agli accordi quadro regionali e comunque entro gli specifici limiti di spesa previsti, con riserva di ripetizione nei confronti del datore di lavoro delle somme indebitamente erogate ai lavoratori.”

L’Istituto effettua l’anticipazione dei trattamenti di CIG in deroga per un periodo massimo di quattro mesi, dall’inizio della sospensione/riduzione dell’attività lavorativa, imputando provvisoriamente il trattamento e i relativi contributi figurativi sul fondo nazionale. Trascorso il termine di quattro mesi, →→→ se non perviene alcun provvedimento di autorizzazione dalla Regione, →→→ e nel caso di reiezione,

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Le domande vanno inoltrate alle Regioni

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ROMINA DE BELLIS

Pagamento diretto dell’Inps Anticipo per quattro mesi

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l’Inps: → informa la Regione, → procede al recupero di quanto anticipato nei confronti dell’azienda. Ora, con il messaggio in commento, l’Inps precisa che →→→ possono essere pagate le anticipazioni richieste →→→ solo quando l’azienda dimostri di avere presentato contestualmente la domanda

alla Regione di competenza. Ecco perché le domande di anticipazione sia pagate sia non pagate, che non siano state contestualmente inoltrate alle Regioni per le relative autorizzazioni, devono essere immediatamente trasmesse alle Regioni stesse, e da tale termine decorreranno i quattro mesi di attesa dell’autorizzazione regionale.

L’inoltro della domanda La procedura di concessione degli ammortizzatori sociali è diversa a seconda che l’intervento interessi imprese localizzate in unica regione o imprese con unità produttive localizzate su più regioni. La domanda per le imprese localizzate in unica regione La domanda deve essere presentata alla Regione nella quale è localizzata l’azienda. Per le Regioni Liguria, Puglia, Marche, Abruzzo, Sardegna la domanda deve essere presentata alla Direzione Regionale del Lavoro; per le Province Autonome di Trento e Bolzano le richieste devono essere indirizzate alle rispettive Direzioni Provinciali del Lavoro. L’azienda deve inoltre presentare all’INPS un modello IG15/Deroga COD. SR100 per ogni unità produttiva interessata. La domanda per le imprese con unità locali ubicate in più regioni Le imprese con unità locali ubicate in più Regioni devono presentare la domanda di intervento in deroga al Ministero del Lavoro, Direzione Ammortizzatori Sociali e incentivi all’occupazione. L’accoglimento della domanda prevede l’emanazione di un decreto interministeriale di concessione. L’azienda dovrà presentare all’INPS il modello IG15/Deroga COD. SR100 per ogni unità produttiva interessata. Per le sospensioni successive alla data del 1° aprile 2009, le richieste dovranno essere presentare nel rispetto dei seguenti termini: →→→ in caso di richiesta di pagamento diretto dell’integrazione salariale da parte dell’INPS, entro 20 giorni dall’inizio della sospensione o della riduzione di orario a seguito di cassa integrazione, in forma telematica; →→→ se non viene richiesto il pagamento diretto, entro gli ordinari termini previsti sulle integrazioni salariali, quindi entro il venticinquesimo giorno successivo alla fine del periodo di paga in corso alla data di inizio della sospensione o riduzione di orario a seguito di cassa integrazione [Art. 7-ter, comma 2, del DL n. 5/2009, convertito in Legge n. 33/2009].

AVVISO PER IL LETTORE L’argomento è stato ampliamente trattato ne La Rivista del Lavoro n. 29 a pagina 17 e seguenti.

Il recupero dell’anticipo da parte dell’inps Immediato l’invio delle domande di anticipazione alla Regione La domanda per le imprese localizzate in una Regione La domanda per le imprese localizzate in più Regioni I termini di inoltro della domanda

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Argomento Il modello F24 telematico rilascia una quietanza.

Novità Con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 25 novembre 2009 è stato modificato il modello di quietanza dei versamenti effettuati con il mod. F24 eseguiti con modalità telematiche.

Riferimenti ▪▪▪ Agenzia delle Entrate, Provvedimento del 25 novembre 2009.

L’evoluzione del modello Nel corso degli ultimi anni il modello F24 ha subito varie modifiche. Ricordiamo che,

→→→ nel 2007 è stato approvato il modello di quietanza telematica, in sostituzione del

preesistente sistema di ricevute inoltrate tramite il servizio postale;

→→→ nel 2009 è stato approvato il modello F24 Versamenti con elementi identificativi

che, modificando il modello F24 IVA immatricolazione auto UE, ha esteso le possibilità di utilizzo per specifiche tipologie di versamento per le quali sono necessarie informazioni non riportabili nel modello F 24 ordinario. La variazione ha prodotto effetti sulla quietanza telematica preesistente.

Come cambia il modello Con il Provvedimento del 25 novembre 2009 è stato modificato il modello di quietanza. In particolare, è stata approvata una nuova legenda contenente alcuni campi rivisitati in base a quanto predisposto per il nuovo modello “F24 Iva Versamenti con elementi identificativi”. Le modifiche introdotte per i versamenti eseguiti tramite i servizi on line dell’Agenzia

→→→ hanno effetto immediato, in caso di utilizzo dei canali telematici messi a

disposizione dalle banche e da Poste Italiane S.p.A;

→→→ hanno decorrenza a partire dall’11 gennaio 2010.

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La quietanza e la nuova agenda

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Argomento I lavoratori parasubordinati sono tenuti ad iscriversi, ai fini previdenziali, alla Gestione separata dell’INPS di cui all’articolo 2, comma 26 della Legge n. 335/1995.

Novità

Al fine di semplificare i rapporti con l’utenza, l’INPS ha predisposto un nuovo modello unificato di domanda d’iscrizione alla Gestione separata.

Riferimenti ▪ Art. 2, comma 26 della Legge n. 335/1995 ▪ Inps, Messaggio n. 26904

del 24 novembre 2009.

L’iscrizione alla gestione separata: il modello I lavoratori parasubordinati devono iscriversi, ai fini previdenziali, alla Gestione separata dell’INPS di cui all’articolo 2, comma 26 della Legge n. 335/1995. L’INPS, con il Messaggio n. 26904 del 24 novembre 2009 informa di aver predisposto un modello unificato per l’iscrizione alla Gestione separata, denominato Iscrizione GS – COD. SC04. Il modello: →→→ è reperibile sul sito dell’INPS – www.inps.it – nella sezione “Modulistica”, →→→ sostituisce i precedenti modelli →→→ appare più agevole per ciò che riguarda la compilazione, →→→ non richiede i dati del primo committente ed il codice dell’attività esercitata, →→→ chiede l’indicazione dei dati anagrafici del lavoratore (nome, cognome, indirizzo, eccetera). Modalità d’iscrizione La domanda di iscrizione può essere presentata dal lavoratore interessato: →→→ direttamente agli uffici dell’INPS;

→→→ telefonando al numero gratuito 803.164;

→→→ tramite il sito www.inps.it, cliccando su servizi on line.

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Il modello

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Argomento

Con la Sentenza n. 4293 del 9 settembre 2008, il Consiglio di Stato ha esteso anche al padre lavoratore, nel caso in cui la madre sia casalinga, il beneficio della fruizione dei permessi per la cura del figlio. Sull’argomento è intervenuto per uniformarsi alla sentenza, anche il Ministero del Lavoro con Lettera Circolare n. 8494 del 12 maggio 2009.

Novità

L’INPS, con la Circolare n. 118 del 25 novembre 2009, integrando e modificando la precedente circolare n. 112/2009, ha precisato che il diritto del padre a fruire dei riposi giornalieri non è subordinato alla comprovata impossibilità della madre di accudire il bambino, ma spetta comunque.

Riferimenti

▪ Consiglio di Stato, Sentenza n. 4293 del 9 settembre 2008 ▪ Ministero del Lavoro, Lettera Circolare n. 8494 del 12 maggio 2009 ▪ Ministero del Lavoro, Lettera Circolare C/2009 del 16 novembre 2009 ▪ Inps, Circolare n. 112/2009 ▪ Inps, Circolare n. 118 del 25 novembre 2009.

Il contesto normativo Con la Sentenza n. 4293 del 9 settembre 2008, il Consiglio di Stato ha esteso anche al padre lavoratore, nel caso in cui la madre sia casalinga, il beneficio della fruizione dei permessi per la cura del figlio. Sull’argomento è intervenuto per uniformarsi alla sentenza, anche il Ministero del Lavoro con Lettera Circolare n. 8494 del 12 maggio 2009. L’Inps nella circolare n. 112/2009 e, con riferimento alla fruizione dei riposi giornalieri del padre lavoratore, aveva posto limiti e oneri. In particolare l’Istituto condizionava il godimento di detti riposi giornalieri da parte del padre lavoratore ai seguenti vincoli: →→→ l’oggettiva impossibilità della madre casalinga di dedicarsi alla cura del neonato, perché impegnata in altre attività che la distolgano dalla cura del neonato, quali per esempio: la partecipazione a pubblici concorsi, o ad accertamenti sanitari; →→→ la produzione della documentazione comprovante l’oggettiva impossibilità. Il recente intervento ministeriale Ora, con Lettera circolare C/2009 del 16 novembre 2009 la Direzione Generale della Tutela

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delle Condizioni di Lavoro a firma congiunta con la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, è intervenuta proprio in merito a questi limiti posti dall’Istituto. Secondo il Ministero, la pretesa dell’INPS non è supportata da alcuna disposizione normativa. Le precisazioni dell’Inps Con la più recente Circolare n. 118/2009 l’INPS modifica quanto dichiarato nella precedente stabilendo che il diritto del padre lavoratore dipendente di godere dei riposi giornalieri anche nel caso in cui la madre sia casalinga spetta: →→→ indipendentemente da situazioni di comprovata oggettiva impossibilità, →→→ senza eccezioni, →→→ e conseguentemente, senza necessità di documentare l’impossibilità della stessa di

provvedere alle necessità del neonato.

AGEVOLAZIONE SUI PREMI RISULTATO NESSUNA NUOVA PER IL 2009

Ricordiamo che l’art. 1, commi 67, 68 e 70 della Legge n. 247/2007 aveva introdotto, per il triennio 2008 – 2010: → un’agevolazione sui premi di risultato, → a titolo di sgravio contributivo, → nella misura di 25 punti percentuali, → per un tetto massimo del 5% dell’imponibile previdenziale annuale. I premi di risultato, per beneficiare dello sgravio devono essere: 1. incerti nella corresponsione e nell’ammontare; 2. correlati a parametri atti a misurare, anche alternativamente, produttività, qualità e altri elementi di competitività aziendali. 3. definiti da un decreto ministeriale (a firma lavoro e finanze) che stabilisca le modalità di attuazione e definisca i criteri di priorità 3. previsti da accordi collettivi aziendali e territoriali sottoscritti dal datore di lavoro e depositati presso la DPL entro 30 giorni dalla data della loro stipulazione. Ai fini dell’applicazione dello sgravio, per il solo anno 2008, il D.M. 7 maggio 2008 all’art. 2, comma 1, aveva definito i criteri di attuazione. Per il 2009, nessun intervento è pervenuto ad oggi. A tutt’oggi quindi e, in attesa del Decreto Ministeriale a firma del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro dell’Economia non è possibile usufruire del beneficio.

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Accordo di rinnovo del Ccnl del 25 novembre 2009

CCNL 24 novembre 2004

PARTI CONTRAENTI CONFINDUSTRIA FEDERMANAGER

Sintesi dell’Accordo Il 25 novembre 2009 tra CONFINDUSTRIA e FEDERMANAGER è stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del CCNL 24 novembre 2004 applicabile ai lavoratori dirigenti dipendenti da aziende produttrici di beni e servizi. Il contratto →→→ decorre dal 25 novembre 2009, →→→ scade il 31 dicembre 2013. L'accordo integra e modifica l'articolo 3 del contratto collettivo. Modifica gli importi relativi al trattamento minimo complessivo di garanzia, nella misura sotto riportata.

TRATTAMENTO MINIMO COMPLESSIVO DI GARANZIA A VALERE DALL'ANNO 2010

Dirigenti con anzianità di servizio nell'azienda con la qualifica di dirigente fino a 6 anni

€ 57.000,00

Dirigenti con anzianità di servizio nell'azienda con la qualifica di dirigente superiore ai 6 anni compiuti

€ 72.000,00

TRATTAMENTO MINIMO COMPLESSIVO DI GARANZIA A VALERE DALL'ANNO 2012

Dirigenti con anzianità di servizio nell'azienda con la qualifica di dirigente fino a 6 anni

€ 61.000,00

Dirigenti con anzianità di servizio nell'azienda con la qualifica di dirigente superiore ai 6 anni compiuti

€ 76.000,00

TRATTAMENTO MINIMO COMPLESSIVO DI GARANZIA A VALERE DALL'ANNO 2013

Dirigenti con anzianità di servizio nell'azienda con la qualifica di dirigente fino a 6 anni

€ 63.000,00

Dirigenti con anzianità di servizio nell'azienda con la qualifica di dirigente superiore ai 6 anni compiuti

€ 80.000,00

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LAURA BRAGGIO

DECORRENZA E DURATA

TRATTAMENTO MINIMO DI GARANZIA

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L'adeguamento del trattamento minimo complessivo di garanzia non produce alcun effetto sugli importi erogati a titolo di incentivo all'esodo connesso a risoluzioni consensuali dei rapporti di lavoro definite prima del 25 novembre 2009 con riferimento ai dirigenti ancora in forza alla stessa data. Il comma 3, articolo 3 del CCNL 24 novembre 2004 prevede che, ai fini del confronto tra il trattamento minimo complessivo di garanzia e il trattamento economico annuo lordo riconosciuto al dirigente, devono essere presi in considerazione i seguenti elementi retributivi: - il minimo contrattuale comprensivo dell'importo ex meccanismo di variazione automatica; - l'importo ex elemento di maggiorazione; - gli aumenti di anzianità; - i superminimi e/o sovraminimi e/o assegni ad personam nonché tutti gli elementi della

retribuzione mensile, anche in natura, corrisposti in forma continuativa e non, ad eccezione dei compensi di importo variabile collegati ad indici e/o risultati (management by objective - MBO) concordati individualmente e/o collettivamente, delle gratifiche una tantum, nonché dell'importo aggiuntivo per rimborso spese non documentabili;

- esclusivamente per il personale dirigente impegnato in attività direttamente connesse alle vendite e la cui retribuzione sia collegata, per accordi collettivi o individuali, a compensi di natura variabile (cosiddetti "Piani Vendita"), il confronto di cui sopra deve essere attuato considerando anche tali importi variabili.

Per il periodo di vigenza del CCNL 25 novembre 2009, al dirigente - già in servizio al 24 novembre 2004 e - che non abbia già maturato il numero massimo di 10 aumenti di anzianità, continua ad essere corrisposto un importo mensile lordo in cifra fissa pari a euro 129,11 al compimento di ciascun biennio di anzianità di servizio con tale qualifica e con effetto dal primo giorno del mese successivo al biennio stesso. Per i dirigenti in forza al 25 novembre 2009, l'anzianità di servizio maturata nel corso dell'anno 2009 risulta utile; pertanto coloro che abbiano maturato il biennio nel corso dell'anno 2009, ricevono gli arretrati in unica soluzione con la prima mensilità utile. Il numero massimo di aumenti di anzianità maturabili non può, in ogni caso, superare il numero massimo di 10 ivi compresi gli aumenti di anzianità maturati nella vigenza dei precedenti contratti collettivi. E’ stabilita la cancellazione di alcuni articoli che risultavano però già abrogati ai sensi della lettera a) della disciplina transitoria previgente: - articolo 4 - Importo per ex elemento di maggiorazione; - articolo 5 - Ex meccanismo di variazione automatica; - articolo 6 - Aumenti di anzianità.

L'articolo 10 del CCNL prevede che il dirigente in trasferta per periodi non inferiori a 12 ore e non superiori a due settimane debba ricevere, oltre al rimborso delle spese documentate di viaggio, vitto ed alloggio, un importo aggiuntivo in cifra fissa a titolo di rimborso spese non documentabili. A decorrere dal 1° gennaio 2010 l'importo viene elevato a euro 80,00 e a euro 85,00 dal 1° gennaio 2012.

L'articolo 12 comma 5, prevede l'obbligo per il datore di lavoro di stipulare, nell'interesse del

CANCELLAZIONI

TRASFERTE E MISSIONI

MALATTIA E INFORTUNIO

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dirigente, una polizza che assicuri, in caso di morte o in caso di invalidità permanente tale da ridurre in misura superiore ai 2/3 la capacità lavorativa specifica del dirigente, per cause diverse da quella dell'infortunio comunque determinato e da malattia professionale, una somma di importo minimo variabile in relazione al nucleo familiare del dirigente. Il rinnovo innalza tali importi minimi con decorrenza 1° luglio 2010, nelle seguenti misure: - euro 150.000,00, quando il dirigente non abbia figli a carico né coniuge; - euro 220.000,00, quando il nucleo familiare del dirigente interessato risulti composto da

uno ovvero da più figli a carico e/o dal coniuge. Inoltre, aumenta l'importo con cui il dirigente concorre al costo del relativo premio che passa a euro 150,00 annui.

E’ stata innalza la soglia anagrafica all'interno della quale operano gli aumenti automatici dell'indennità supplementare:

ANNI COMPIUTI IMPORTO

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52 5 mensilità

53 6 mensilità

54 7 mensilità

55 7 mensilità

56 6 mensilità

57 5 mensilità

58 4 mensilità

59 3 mensilità

Dal 1° gennaio 2010 la contribuzione dovuta al PREVINDAI ammonta ad un minimo del 4% della retribuzione globale lorda effettivamente percepita da ciascun dirigente in servizio, nel limite di euro 150.000,00 annui, sia per la quota a carico ditta sia per la quota a carico del dirigente. Dalla stessa data in caso di: - dirigenti iscritti (o che si iscriveranno) al fondo con versamento della quota di

contribuzione a proprio carico, - con un'anzianità dirigenziale presso l'impresa superiore a 6 anni, il contributo annuo a carico azienda non può essere inferiore a euro 4.000,00. Tale soglia minima viene elevata a euro 4.500,00 per l'anno 2012 e a euro 4.800,00 a decorrere dall'anno 2013. Sono aumentati gli importi dei contributi previsti per le diverse tipologie di iscrizione secondo la seguente tabella:

TIPOLOGIA 2010 2011 2012

Impresa per dirigente di servizio 1.576,00 1.664,00 1.740,00

Impresa per solidarietà 1.064,00 1.124,00 1.176,00

Dirigente in servizio 800,00 844,00 880,00

Pensionato post 88 960,00 1.012,00 1.056,00

Pensionato ante 88 880,00 928,00 972,00

INDENNITA’ SUPPLEMENTARE

PREVINDAI

FASI

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Con l'accordo del 27 luglio 2006, le parti avevano già definito - a titolo sperimentale fino al 31 dicembre 2008 - un sostegno integrativo dell'indennità di disoccupazione gestito dal Fasi. Con l’accordo: - si conferma il versamento di euro 100,00 annui per ciascun dirigente in forza, - con decorrenza 1° gennaio 2010 si riduce, da 24 mesi a 18 mesi, il requisito di anzianità

complessivamente maturata nella qualifica, che permette l'accesso alla prestazione, - dal 1° gennaio 2010 la misura della prestazione passa da euro 1.500,00 a euro 2.000,00

mensili lordi per una durata massima di - 8 mesi per dirigenti di età inferiore a 50 anni e - 18 mesi per dirigenti di età pari o superiore a 50 anni;

- l'incremento della prestazione di euro 500,00 può essere destinato - se il dirigente lo richiede - ad un servizio di placement.

Dal 1° gennaio 2009 fino al 31 dicembre 2013 la prestazione potrà essere fruita anche in caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; devono però ricorrere queste condizioni aggiuntive: - il modello CUD del periodo di imposta precedente quello della cessazione, deve riportare una retribuzione annua lorda globale

- pari o inferiore a euro 110.000,00 se il dirigente ha anzianità nella qualifica e nella stessa azienda, che non supera i 6 anni, - pari o inferiore a euro 130.000,00 se il dirigente ha anzianità nella qualifica e nella stessa azienda, che supera i 6 anni

- l'importo erogato in aggiunta al TFR e alle competenze spettanti derivante da verbale di accordo sindacale o giudiziale non deve superare il valore di

- 120.000,00 euro se il dirigente ha anzianità nella qualifica e nella stessa azienda, che non supera i 6 anni, - 180.000,00 euro se il dirigente ha anzianità nella qualifica e nella stessa azienda, che non supera i 6 anni.

SOSTEGNO DIRIGENTI DISOCCUPATI

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Agenda

Tutti gli adempimenti sono stati inseriti, prudenzialmente, con le loro scadenze naturali, ricordiamo tuttavia che nella maggior parte dei casi, i versamenti che cadono di sabato e nei giorni festivi si intendono prorogati al primo giorno feriale successivo.

Giovedì 10 dicembre

GIORNALISTI PREVIDENZA COMPLEMENTARE Scade il versamento dei contributi dovuti al Fondo di previdenza complementare dei giornalisti italiani, relativi al mese precedente e l’invio della lista di contribuzione. Il pagamento si effettua con bonifico bancario, secondo le specifiche modalità previste dall’Istituto.

Mercoledì 16 dicembre SOSTITUTI DI IMPOSTA VERSAMENTO DELLE RITENUTE

RITENUTE LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI

Scade il versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, trattenute dai sostituiti d’imposta nel mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con i codici: 1001 - Ritenute su retribuzioni, pensioni, trasferte, mensilità aggiuntive e relativo conguaglio 1002 - Ritenute su emolumenti arretrati 1012 - Ritenute su indennità per cessazione di rapporto di lavoro 1004 - Ritenute sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente RITENUTE DI ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI Scade il versamento, in unica soluzione, delle addizionali regionale e comunale all’IRPEF trattenute ai lavoratori sulle competenze del mese precedente a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto di lavoro. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con i codici: 3802 - Addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche – Sostituti d'imposta – (Anno 2009) 3816 - Addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche – Sostituti d'imposta – (Anno 2009)

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ACCONTO ADDIZIONALE COMUNALE Scade il versamento della rata dell’acconto dell’addizionale comunale all’IRPEF trattenuta ai lavoratori sulle competenze del mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con il codice: 3860 - Addizionale comunale all’Irpef trattenuta dal sostituto d'imposta – Acconto IMPOSTA SOSTITUTIVA TFR Scade il versamento dell’imposta sostitutiva, a titolo di acconto, sulla rivalutazione del fondo TFR maturata nel 2009. Il pagamento si effettua con modello F24 con modalità telematiche con il codice: 1712 – Acconto dell’imposta sostitutiva sui redditi derivanti dalle rivalutazioni dei TFR. VERSAMENTO SECONDO ACCONTO DA CONGUAGLIO 730 Versamento della seconda o unica rata di acconto IRPEF, trattenuta sulle retribuzioni del mese di novembre, ai lavoratori che hanno chiesto l’assistenza fiscale (modello 730). Il pagamento si effettua con modello F24 con modalità telematiche con il codice: 4730 – Irpef in acconto trattenuta dal sostituto di imposta. RICORDIAMO LA RIDUZIONE DELL’ACCONTO (Si veda La Rivista n. 45 a pag. 17). CONGUAGLIO 730- VERSAMENTO RITENUTE Versamento delle ritenute risultanti da mod. 730, trattenute sulle retribuzioni del mese di novembre, ai lavoratori che hanno chiesto l’assistenza fiscale e che hanno optato per la rateazione del debito. RITENUTE LAVORO AUTONOMO Scade il versamento delle ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con il codice: 1040 - Ritenute su redditi di lavoro autonomo - compensi per l'esercizio di arti e professioni RITENUTE AGENTI E RAPPRESENTANTI – PROVVIGIONI Scade il versamento delle ritenute alla fonte su provvigioni corrisposte nel mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con il codice: 1038 - Ritenute su provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rapporti di commercio RITENUTE AGENTI E RAPPRESENTANTI - INDENNITA’ DI CESSAZIONE Scade il versamento ritenute alla fonte su indennità di cessazione del rapporto di agenzia corrisposte nel mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con il codice: 1040 - Ritenute su redditi di lavoro autonomo - compensi per l'esercizio di arti e professioni DATORI DI LAVORO CONTRIBUZIONE INPS Scade il versamento dei contributi INPS dovuti sulle retribuzioni dei dipendenti di competenza del mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con il codice: DM10 - Versamenti o compensazioni relativi a modelli DM10/2 COMMITTENTI CONTRIBUZIONE INPS ALLA GESTIONE SEPARATA Scade il versamento dei contributi INPS - Gestione separata lavoratori autonomi - su compensi corrisposti, nel mese precedente, ai soggetti tenuti all’iscrizione nell’apposita gestione separata INPS di cui alla Legge n. 335/1995.

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Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con i codici: C10 - Versamenti dei committenti per i collaboratori già iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria CXX - Versamenti dei committenti per i collaboratori privi di altra copertura previdenziale, con contribuzione comprensiva di aliquota pensionistica e di aliquota assistenziale ASSOCIATI IN PARTECIPAZIONE CONTRIBUZIONE INPS Scade il versamento dei contributi INPS - Gestione separata associati in partecipazione - sugli utili corrisposti, nel mese precedente, agli associati in partecipazione tenuti all'iscrizione nell'apposita gestione separata INPS. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con il codice: ASS - Contributi relativi agli associati in partecipazione DATORI DI LAVORO AGRICOLO CONTRIBUZIONE INPS Scade il versamento dei contributi INPS, dovuti per gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato e per compartecipanti individuali, relativamente al secondo trimestre 2009. Il pagamento si effettua con modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con i codici: LAS - Contributi dovuti per OTI, OTD, CI PCF - Contributi dovuti per PC/CF SPETTACOLO E SPORTIVI CONTRIBUZIONE ENPALS Scade il versamento dei contributi dovuti all’Enpals, da parte delle aziende dello spettacolo e dello sport, per il periodo di paga scaduto il mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) con i codici: CCSP - Contributi correnti dovuti per sportivi professionisti CCLS - Contributi correnti dovuti per i lavoratori dello spettacolo MARITTIMI CONTRIBUZIONE IPSEMA Scade il versamento dei contributi di malattia e maternità per il personale marittimo. Il pagamento si effettua con le specifiche modalità previste dall’Istituto. GIORNALISTI CONTRIBUZIONE INPGI Scade il versamento dei contributi INPGI da parte delle aziende con dipendenti con qualifica di giornalisti e praticanti, relativi al mese precedente. Il pagamento si effettua con Modello F24 accise con modalità telematiche (Internet, Entratel, Home banking) e secondo le specifiche modalità previste dall’Istituto nella circolare PC/02/DG del 24/01/2006.

Domenica 20 dicembre GIORNALISTI CONTRIBUZIONE CASAGIT Scade il versamento dei contributi assistenziali alla Casagit da parte dei datori di lavoro che occupano giornalisti e praticanti, relativi al mese precedente. Il pagamento si effettua con bonifico bancario, secondo le specifiche modalità previste dall’Istituto.

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Venerdì 25 dicembre DATORI DI LAVORO RICHIESTA AUTORIZZAZIONE CIG E CIGS Scade il termine per la presentazione all’INPS della richiesta di autorizzazione alla Cassa integrazione guadagni, relativa a periodi di sospensione o riduzione di attività lavorativa iniziati in una settimana scaduta nel mese precedente. SPETTACOLO E SPORTIVI DENUNCIA MENSILE ENPALS Invio della denuncia mensile all’Enpals, da parte delle aziende dello spettacolo e dello sport, relativa alle retribuzioni corrisposte nel mese precedente.

AZIENDE AGRICOLE CONTRIBUZIONE ENPAIA Scade il versamento della rata mensile dei contributi dovuti all’Enpaia per gli impiegati di aziende agricole, relativi al mese precedente. Il pagamento si effettua con bollettino di c/c/p, con bonifico bancario o tramite bollettino M.a.v., secondo le specifiche modalità previste dall’Istituto.

Giovedì 31 dicembre DATORI DI LAVORO INVIO DM 10/2 ED E-MENS TELEMATICI Scade il termine per l’invio telematico all’Inps del modello DM 10/2 e del modello E-Mens relativi al mese precedente. SOGGETTI AUTORIZZATI VERSAMENTO CONTRIBUTI VOLONTARI INPS Versamento dei contributi volontari Inps relativi al terzo trimestre 2009 per i soggetti autorizzati dall’INPS. Il pagamento si effettua con bollettino di c/c/p presso le Agenzie Postali.

FESTIVITA’ DEL MESE Immacolata concezione Lunedì 8 dicembre Santo Natale Giovedì 25 dicembre Santo Stefano Venerdì 26 dicembre SANTO PATRONO DELLE PROVINCE ITALIANE Rieti 4 dicembre – Santa Barbara Sassari 6 dicembre – San Nicola di Bari Lecco 6 dicembre – San Nicolò Milano 7 dicembre - Sant’Ambrogio Pavia 9 dicembre – San Siro Siracusa 13 dicembre – Santa Lucia Teramo 19 dicembre – San Berardo di Teramo Biella 26 dicembre – Santo Stefano Prato 26 dicembre – Santo Stefano

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DDiirriiggeennttii ((iinndduussttrriiaa))

Accordo di rinnovo del Ccnl del 25 novembre 2009

Ccnl 24 novembre 2004

PARTI CONTRAENTI Confindustria

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1 Dirigenti industria – Accordo di rinnovo del Ccnl del 25 novembre 2009

DIRIGENTI INDUSTRIA Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi. Data stipula: 24 novembre 2004 Inizio validità: 25 novembre 2009 Scadenza normativa: 31 dicembre 2013 Parti: ●●● CONFINDUSTRIA ●●● FEDERMANAGER

Costituzione delle parti

Il 25 novembre 2009

tra ●●● CONFINDUSTRIA

e ●●● FEDERMANAGER si è convenuto quanto segue per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 24 novembre 2004 per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi.

Nota di intenti

Confindustria e Federmanager confermano la volontà di consolidare un modello di relazioni industriali rispondente alla specificità della figura dirigenziale e sottolineano la valenza strategica del ruolo manageriale quale fattore di accrescimento competitivo nonché di crescita attenta ai valori dell’etica e della responsabilità sociale dell’impresa. Confindustria e Federmanager confermano di conseguenza che l’introduzione di modelli gestionali e retributivi che leghino quote di retribuzione del dirigente ai risultati aziendali, costituisce un elemento di grande rilevanza per la modernizzazione dei sistemi gestionali delle imprese, in particolare di piccole e medie dimensioni, per la valorizzazione delle risorse dirigenziali nonché per dare effettiva attuazione alle intese contrattuali tra le parti. L’Osservatorio bilaterale permanente monitorerà il livello di presenza e funzionamento di forme di retribuzione variabile collegate a criteri oggettivi e ad obiettivi collettivi ed individuali anche al fin di verificare il grado di diffusione dei modelli attuativi definiti con l’accordo 25 novembre 2009. Attraverso l’Osservatorio bilaterale verranno promosse iniziative formative e culturali congiunte rivolte in particolare al sistema delle piccole e medie imprese, anche attraverso appositi progetti sperimentali in ambito di Fondirigenti. Annualmente, di norma nel corso del secondo semestre, le parti promuoveranno una riunione di delegazioni plenarie al fine di riferire circa i risultati dell’attività dell’Osservatorio con particolare riguardo agli esiti delle iniziative promosse onde assumere ogni conseguente determinazione per il raggiungimento degli obiettivi condivisi.

Articolo 3

Trattamento minimo complessivo di garanzia

All’art. 3, comma 2, il primo ed il secondo capoverso sono sostituiti dai seguenti: Il “trattamento minimo complessivo di garanzia” da assumere come parametro al 31 dicembre 2010, a valere dall’anno 2010, è stabilito: • in 57.000,00 (cinquantasettemila/00) euro con riferimento ai dirigenti con anzianità di servizio nell’azienda con la qualifica di dirigente, fino a 6 (sei) anni; • in 72.000,00 (settantaduemila/00) euro con riferimento ai dirigenti con anzianità di servizio nell’azienda con la qualifica di dirigente, superiore ai 6 (sei) anni compiuti. Il “trattamento minimo complessivo di garanzia” da assumere come parametro al 31 dicembre 2012, a valere dall’anno 2012, è stabilito:

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2 Dirigenti industria – Accordo di rinnovo del Ccnl del 25 novembre 2009

• in 61.000,00 (sessantunomila/00) euro con riferimento ai dirigenti con anzianità di servizio nell’azienda con la qualifica di dirigente, fino a 6 (sei) anni; • in 76.000,00 (settantaseimila/00) euro con riferimento ai dirigenti con anzianità di servizio nell’azienda con la qualifica di dirigente, superiore ai 6 (sei) anni compiuti. Il “trattamento minimo complessivo di garanzia” da assumere come parametro al 31 dicembre 2013, a valere dall’anno 2013, è stabilito: • in 63.000,00 (sessantatremila/00) euro con riferimento ai dirigenti con anzianità di servizio nell’azienda con la qualifica di dirigente, fino a 6 (sei) anni; • in 80.000,00 (ottantamila/00) euro con riferimento ai dirigenti con anzianità di servizio nell’azienda con la qualifica di dirigente, superiore ai 6 (sei) anni compiuti. All’art. 3, comma 2, dopo il terzo nuovo capoverso si aggiunge il quarto: L’adeguamento del “trattamento minimo complessivo di garanzia” non ha effetto sugli importi riconosciuti a titolo di incentivazione all’esodo nell’ambito di risoluzioni consensuali definite prima del 25 novembre 2009 con riguardo a dirigenti ancora in servizio alla stessa data. All’art. 3, comma 2, il precedente terzo capoverso è confermato e diventa il quinto. All’art. 3, comma 3, è aggiunto un capoverso: Esclusivamente per il personale dirigente impegnato in attività direttamente connesse alle vendite e la cui retribuzione sia collegata, per accordi collettivi o individuali, a compensi di natura variabile denominati “Piani Vendita” di durata annuale o semestrale con anticipazioni corrisposte su base mensile – ai fini del confronto di cui al presente comma verranno prese in considerazione anche le somme corrisposte a seguito dei medesimi Piani Vendita. La disciplina transitoria di cui all’art. 3 è sostituita dalla seguente: DISCIPLINA TRANSITORIA Le parti si danno reciprocamente atto di quanto segue: a) in via transitoria e per la vigenza del contratto collettivo nazionale di lavoro 25 novembre 2009, al dirigente già in servizio alla data del 24 novembre 2004 e che non abbia già maturato il numero massimo di dieci aumenti di anzianità, continuerà ad essere corrisposto un importo mensile lordo in cifra fissa pari a 129,11 (centoventinove/11) euro al compimento di ciascun biennio di anzianità di servizio con tale qualifica e con effetto dal primo giorno del mese successivo al biennio stesso. A tal fine è considerata utile l’anzianità di servizio maturata nel corso dell’anno 2009 per i dirigenti in servizio alla data del 25 novembre 2009. Pertanto per i dirigenti che abbiano maturato un biennio nel corso del 2009, verranno corrisposti gli arretrati in unica soluzione unitamente alla prima mensilità utile. Il numero di aumenti di anzianità maturabili non può, in ogni caso, superare il numero massimo di dieci ivi compresi gli aumenti di anzianità maturati nella vigenza dei precedenti contratti collettivi. A tal fine nel prospetto delle competenze mensili sarà evidenziato, in apposita casella, il numero degli aumenti di anzianità maturati da ciascun dirigente. b) gli importi spettanti a titolo di aumenti di anzianità, ai sensi della disciplina che precede, in considerazione della specifica natura degli stessi, possono essere assorbiti da aumenti economici strutturali riconosciuti al dirigente in sede aziendale a partire dal 1° gennaio 2009. In sede di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro compete alle parti stipulanti ogni determinazione circa il regime transitorio qui definito. La NOTA A VERBALE in calce all’art. 3, è cancellata. L’art. 4 – Importo per ex elemento di maggiorazione, è cancellato. L’art. 5 – Ex meccanismo di variazione automatica, è cancellato L’art. 6 – Aumenti di anzianità, è cancellato Dopo l’art. 3, è inserito il seguente art. 4:

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3 Dirigenti industria – Accordo di rinnovo del Ccnl del 25 novembre 2009

Articolo 4

Compensi di importo variabile collegati ad indici e/o risultati (Management By Objective)

1. Le aziende, di norma annualmente, informeranno la RSA circa i criteri e le modalità di attuazione dei sistemi incentivanti e premianti adottati. 2. Per le aziende che non avessero predisposto propri piani aziendali - in coerenza con l’esigenza di favorire la diffusione nelle imprese di un modello retributivo maggiormente rispondente alle caratteristiche richieste alla figura del dirigente ed alle sfide della competitività e tenuto conto dell’innovazione della struttura della retribuzione introdotta dal contratto collettivo nazionale d lavoro 24 novembre 2004 - vengono allegati al presente contratto tre modelli alternativi di MBO che potranno essere di riferimento per le stesse aziende. Articolo 10

Trasferte e missioni

L’art. 10, al comma 1, dopo il secondo periodo, si aggiunge un terzo: Lo stesso importo sarà elevato ad 80 (ottanta/00) euro a decorrere dal 1° gennaio 2010 e ad 85 (ottantacinque/00) euro a decorrere dal 1° gennaio 2012. Articolo 12

Trattamento di infortunio e malattia – Copertura assicurativa

All’art. 12, comma 5, dopo il terzo periodo si aggiunge un quarto: Gli stessi importi, a decorrere dal 1° luglio 2010 saranno pari rispettivamente a 150.000,00 (centocinquantamila/00) euro ed a 220.000,00 (duecentoventimila/00) euro. All’art. 12, comma 5, dopo il nuovo quarto periodo, il successivo è così sostituito: Il dirigente concorrerà al costo del relativo premio con l’importo di 150,00 (centocinquanta/00) euro annui che saranno trattenuti dall’azienda sulla sua retribuzione secondo apposite modalità. Articolo 19

Collegio arbitrale

All’art. 19, comma 15, l’ultimo alinea è modificato come segue: – un massimo, pari al corrispettivo di 22 mesi di preavviso. A decorrere dal 1° gennaio 2010 tale misura massima sarà pari a 21 mesi ed a 20 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2011. All’art. 19, il comma 16 è sostituito dal seguente: L’indennità supplementare è automaticamente aumentata, in relazione all’età del dirigente licenziato, ove questa risulti compresa tra i 50 e i 59 anni, nelle seguenti misure, calcolate con i criteri di cui al comma precedente: 7 mensilità in corrispondenza del 54° e 55° anno compiuto; 6 mensilità in corrispondenza del 53° e 56° anno compiuto; 5 mensilità in corrispondenza del 52° e 57° anno compiuto; 4 mensilità in corrispondenza del 51° e 58° anno compiuto; 3 mensilità in corrispondenza del 50° e 59° anno compiuto;

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L’art. 20 è sostituito dal seguente: Articolo 20

Informazione e consultazione dei dirigenti

1. I sindacati dei dirigenti competenti per territorio ed aderenti alla Federmanager possono istituire rappresentanze sindacali nelle aziende. 2. In tal caso gli stessi sindacati provvederanno a comunicare i nominativi dei dirigenti investiti di tale rappresentanza, oltreché alla Federmanager, alle aziende interessate ed alla Organizzazione imprenditoriale territorialmente competente. 3. In particolare, le Rappresentanze aziendali potranno esaminare in prima istanza le questioni che dovessero sorgere circa l’applicazione delle clausole contrattuali, ivi comprese quelle relative al riconoscimento della qualifica di dirigente ai sensi dell’art. 1 del presente contratto. 4. In attuazione della direttiva 2002/14/CE come recepita dal d.lgs. n. 25 del 6 febbraio 2007, le imprese e le RSA si incontreranno, almeno due volte l’anno, per discutere sull’andamento recente e quello prevedibile dell’attività dell’impresa, nonché la sua situazione economica con riferimento ai più significativi indicatori di bilancio ed alle politiche degli investimenti. Nella stessa occasione formeranno oggetto di informazione le politiche sulla dirigenza con particolare riferimento ai criteri ed alle modalità attuative delle politiche retributive e ai sistemi di retribuzione variabile: questo anche in attuazione di quanto previsto nella “Nota di intenti” posta a premessa del contratto. Saranno altresì oggetto di informazione le decisioni dell’impresa che possano comportare sostanziali modifiche dell’organizzazione 9 del lavoro anche se non direttamente incidenti sulle funzioni della dirigenza. 5. Le informazioni rese alle RSA e qualificate come riservate dalle imprese, non potranno essere divulgate a terzi ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 25/2007. 6. Le parti concordano che le imprese non avranno alcun obbligo di preventiva consultazione qualora la divulgazione delle informazioni riservate possa recare danno all’impresa e/o creare notevoli difficoltà. 7. Entro il primo semestre di applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro 25 novembre 2009, sarà costituita fra le parti una commissione di conciliazione ai sensi e per gli effetti di cui al comma 3 dell’art. 5 del d.lgs. n.25/2007. 8. Per quanto non espressamente disciplinato valgono le norme di cui al d.lgs. n. 25/2007. Articolo 29

Decorrenza e durata

L’art. 29, primo comma, è sostituito dal seguente: Il presente contratto decorre dal 25 novembre 2009, salve le particolari decorrenze specificate nei singoli articoli, ed avrà scadenza il 31 dicembre 2013.

Previdenza complementare - Previndai

Le parti • considerato il rafforzamento del sistema di previdenza complementare (Previndai), già attuato con i precedenti accordi, da ultimo quello del 16 aprile 2006; • considerata la volontà delle parti di proseguire nel rafforzamento sopra richiamato; • viste le disposizioni contenute nel Decreto legislativo n. 252/2005, convengono di apportare agli accordi vigenti in materia di previdenza complementare per i dirigenti di aziende industriali gestita dal PREVINDAI – Fondo Pensione le modifiche di seguito indicate: a. con decorrenza dal 1° gennaio 2010, per tutti i dirigenti iscritti al Previndai - o che vi aderiranno - con versamento anche della quota a proprio carico, la contribuzione dovuta al Fondo è così stabilita:

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a.1. a carico dell’impresa, nella misura minima del 4% della retribuzione globale lorda effettivamente percepita da ciascun dirigente in servizio, da applicarsi fino al limite di 150.000,00 (centocinquantamila/00) euro annui; a.2. a carico dei dirigenti, nella misura minima pari a quella dovuta dalle imprese ai sensi del precedente punto a.1.; b. la contribuzione dovuta al Fondo ai sensi del precedente punto a. è calcolata sulla retribuzione globale lorda effettivamente percepita; per la determinazione di quest’ultima si fa riferimento a tutti gli elementi considerati utili, per disposizione di legge e di contratto, per il trattamento di fine rapporto, con esclusione comunque dei compensi e/o indennizzi percepiti per effetto della dislocazione in località estera; c. la contribuzione di cui al precedente punto a.1. corrisponde alla misura minima a carico del datore di lavoro. È facoltà di quest’ultimo versare ulteriore contribuzione, senza limite di massimale, a favore di ciascun dirigente per il quale contribuisce al Previndai, anche in assenza di contributo superiore al minimo a carico del dirigente; d. sempre con decorrenza dal 1° gennaio 2010, per tutti i dirigenti iscritti al Fondo - o che vi aderiranno - con versamento anche della quota a proprio carico e che abbiano un’anzianità dirigenziale presso l’impresa superiore a sei anni compiuti, il contributo annuo a carico dell’azienda di cui al precedente punto a.1. non può risultare inferiore a 4.000,00 (quattromila/00) euro. Tale livello minimo è stabilito in 4.500,00 (quattromilacinquecento/00) euro per il 2012 e in 4.800,00 (quattromilaottocento/00) euro a decorrere dal 2013; e. per i dirigenti il cui rapporto di lavoro sia stato risolto in corso d'anno, il contributo minimo a carico dell’azienda dovuto ai sensi del comma c. sarà riproporzionato in relazione ai mesi di servizio prestato nell'anno di riferimento, computandosi come mese intero la frazione di mese pari o superiore a 15 giorni; f. il confronto fra il contributo minimo come definito al precedente punto c. e la contribuzione come determinata al precedente punto a.1. deve essere effettuato entro il 31 dicembre di ogni anno o all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, se precedente, a condizione che, a tale data, il dirigente abbia maturato un’anzianità superiore ai 6 anni nella qualifica presso la stessa azienda. Le eventuali differenze dovranno essere versate al Fondo unitamente alla contribuzione del quarto trimestre di ogni anno ovvero a quella del trimestre nel quale ricade la cessazione, se precedente; g. la contribuzione di cui al punto a.2. corrisponde alla misura minima a carico del dirigente; rimane sua facoltà versare ulteriore contribuzione al Fondo, senza limite di massimale; h. le modalità di versamento della contribuzione aggiuntiva di cui ai punti c. e g. sono fissate dal Consiglio di Amministrazione del Fondo; i. il presente accordo si applica ai dirigenti in servizio al 1° gennaio 2010 nonché ai dirigenti assunti o nominati successivamente a tale data; j. si confermano tutte le altre disposizioni previste dai precedenti accordi in materia non modificate dal presente accordo. Le parti convengono inoltre di costituire un gruppo di lavoro paritetico cui affidare uno studio di fattibilità, da presentare alle rispettive delegazioni entro il 30 giugno 2010, per offrire un ulteriore strumento per la copertura delle garanzie previste dall’art. 12 del contratto collettivo nazionale di lavoro tramite il Fondo Previndai.

Assistenza sanitaria integrativa - Fasi

Le parti, premesso e valutato - che è comune intenzione delle parti rafforzare il Fasi con particolare riferimento ad un miglioramento complessivo delle prestazioni nonché ad un adeguamento delle contribuzioni al Fondo; - che altresì le stesse parti concordano, anche sulla base della recente normativa di settore e fiscale, di finalizzare detto miglioramento sia nelle aree d’intervento ritenute coerenti con il nuovo assetto normativo sia nelle altre aree valutate prioritarie; - che, ai fini dell’individuazione delle aree di intervento, occorre tener conto delle risultanze delle analisi realizzate dal gruppo di lavoro ad hoc istituito dalle parti con verbale di incontro dell’8 giugno 2009; - che, valutando le attuali regole di rimborso del Fondo, sia necessario individuare soluzioni che consentano di accrescere la capacità di risposta del Fasi in termini di rapporto liqui13 dato/richiesto

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in particolari aree d’intervento favorendo, altresì, l’utilizzo del sistema delle convenzioni in forma diretta; tutto ciò premesso e valutato, le parti convengono di adottare i seguenti interventi, da realizzare con decisioni del Consiglio di Amministrazione del Fondo: 1. potenziare le prestazioni nell’area odontoiatrica e degli interventi chirurgici, con particolare attenzione ai grandi interventi; 2. potenziare le prestazioni nell’area dei servizi socio-sanitari; 3. definire un tariffario di rimborso differenziato nell’area odontoiatrica, con tariffe maggiorate nel rimborso di prestazioni erogate nella forma diretta, al fine di favorire l’accesso degli assistiti verso i professionisti e le strutture convenzionate. Al fine di consentire il citato potenziamento delle prestazioni, i contributi previsti per le diverse tipologie di iscrizione sono aumentati come da tabella allegata (valori in euro)

VALORI IN EURO 2010 2011 2012

Impresa per il dirigente in servizio 1.576,00 1.664,00 1.740,00

Impresa per solidarietà 1.064,00 1.124,00 1.176,00

Dirigente in servizio 800,00 844,00 880,00

Pensionato post 88 960,00 1.012,00 1.056,00

Pensionato ante 88 880,00 928,00 972,00

Nel mese di giugno 2012 le parti procederanno alla verifica circa gli equilibri di bilancio per assumere ogni conseguente decisione.

Sostegno del reddito dei dirigenti disoccupati -gestione separata Fasi (GSR-Fasi)

Le parti, premesso che: a) con l’accordo 27 luglio 2006 sottoscritto tra le stesse parti si è convenuto di dare vita ad un sistema di sostegno al reddito ai dirigenti involontariamente disoccupati integrativo dell’indennità di disoccupazione corrisposta dall’Inps ai sensi del RDL 4 ottobre 1935, n. 1827 e norme successive, attraverso l’istituzione di un’apposita Gestione separata del Fasi (di seguito per brevità, la “Gestione”); b) era stata prevista una fase di avvio a carattere sperimentale fino al 31 dicembre 2008 per tener conto sia dell’evoluzione della legislazione in materia di ammortizzatori sociali che della necessità di verificare la reale dimensione della domanda di intervento; c) tale fase di avvio a carattere sperimentale deve ritenersi esaurita; d) si condivide l’esigenza di migliorare le prestazioni erogate dalla Gestione, in particolare nei confronti dei dirigenti con almeno 50 anni di età e, in via sperimentale e temporanea per la vigenza del contratto collettivo nazionale di lavoro 25 novembre 2009, di ampliare l’accesso ai casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; e) si condivide, altresì, di offrire al dirigente che perde l’occupazione la possibilità di usufruire di servizi che agevolino concretamente la ricerca di una nuova occupazione sul mercato del lavoro; tutto ciò premesso e considerato, convengono quanto segue: 1) la premessa costituisce parte integrante dell’accordo; 2) si conferma il versamento da parte delle aziende di 100,00 (cento/00) euro l’anno per ciascun dirigente in servizio; 3) si riduce il requisito di anzianità complessivamente maturata nella qualifica anche in diverse aziende per l’accesso alla prestazione, da 24 a 18 mesi a partire dal 1° gennaio 2010; 4) la misura del trattamento economico, a decorrere dal 1° gennaio 2010, aumenta da 1.500,00 a 2.000,00 euro mensili lordi per una durata di 8 mesi per i dirigenti di età inferiore a 50 anni e di 18 mesi per i dirigenti con un’età pari o superiore a 50 anni; 5) l’importo corrispondente all’incremento di 500,00 euro mensili per il totale dei mesi complessivamente spettanti di trattamento integrativo ( 8 o 18 mesi), potrà essere destinato su richiesta del dirigente per un servizio di placamento che sarà a carico della Gestione e fruito presso primarie società specializzate che opereranno in convenzione;

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7 Dirigenti industria – Accordo di rinnovo del Ccnl del 25 novembre 2009

6) l’opzione dovrà essere esercitata entro tre mesi dalla decorrenza della prestazione, a condizione che il dirigente si sia già iscritto all’Agenzia del lavoro di Fondirigenti ed abbia svolto presso la Fondazione il percorso per delineare il proprio bilancio delle competenze; 7) al dirigente che comunica di non voler esercitare l’opzione, l’importo relativo all’incremento riferito al periodo precedente verrà erogato in un’unica soluzione unitamente al trattamento integrativo relativo al mese successivo; 8) al dirigente che al 31 dicembre 2009 abbia diritto a ricevere il trattamento integrativo della Gestione, sarà consentito in alternativa all’incremento della misura del trattamento economico, l’esercizio dell’opzione sempreché il restante periodo di copertura non sia inferiore a 8 mesi; 9) in via sperimentale per la durata del presente accordo, l’accesso alle prestazioni viene esteso, a decorrere dal 1° gennaio 2009, anche ai casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro sempreché per gli interessati ricorrano entrambe le seguenti condizioni: - dal CUD dell’anno precedente quello della risoluzione del rapporto di lavoro risulti una retribuzione annua lorda globale non superiore a 110.000,00 (centodiecimila/00) euro per dirigenti con anzianità nella qualifica nella stessa azienda fino a 6 anni o a 130.000,00 (centotrentamila/00) euro per i dirigenti con anzianità nella qualifica nella stessa azienda superiore a 6 anni; - l’importo complessivamente erogato oltre al TFR e le competenze spettanti e risultante dal verbale di accordo redatto in sede sindacale o giudiziale, non sia superiore a 120.000,00 (centoventimila/00) euro elevati a 180.000,00 (centottantamila/00) in caso di anzianità superiore a 6 anni; 10) allo Statuto ed al Regolamento del Fasi-Gestione Separata saranno apportate le necessarie conseguenti modificazioni o integrazioni; 11) restano vigenti le norme contenute nei precedenti accordi che non siano state modificate dal presente accordo.

Bilancio delle competenze

Le parti, • premesso che il mantenimento e lo sviluppo delle competenze dei dirigenti riveste importanza strategica, non solo come fattore di crescita e sviluppo economico dell’impresa, ma anche sul piano sociale come fattore di occupabilità e adattabilità; - visti gli accordi sul fondo bilaterale per il sostegno del reddito; - visto l’articolo 118, commi 1 e seguenti della L. n. 388/2000, modificata dalla L. n. 289/2002 e dalla L. n. 311/2004 che prevede il finanziamento attraverso i Fondi interprofessionali, di piani formativi aziendali, territoriali o settoriali concordati tra le parti sociali; - visto l’accordo Confindustria – Federmanager per la costituzione di Fondirigenti del 23 maggio 2002, modificato il 30 ottobre 2008 e lo Statuto e il Regolamento di Fondirigenti; convengono 1. di promuovere lo strumento del bilancio delle competenze a favore dei: - dirigenti in servizio per i quali il bilancio delle competenze potrà costituire il presupposto per successivi corsi di formazione da realizzare in merito alle aree e ai contenuti individuati dai risultati dell’assessment. Il bilancio delle competenze potrà essere richiesto dai dirigenti con almeno tre anni di anzianità nella qualifica nella stessa azienda e non più di una volta ogni cinque anni; - dirigenti disoccupati per i quali il percorso potrà essere propedeutico all’attività di placement, fruibile secondo le modalità ed alle condizioni stabilite con specifico accordo. 2. Il bilancio di competenze sarà curato e offerto da Fondirigenti sia per i dirigenti in servizio che per i disoccupati, sulla base di uno specifico Piano formativo condiviso dalle parti a livello nazionale, all’interno del quale individueranno le primarie società specializzate che opereranno in convenzione. Il dirigente in servizio dovrà fornire i riferimenti della propria azienda per consentire a Fondirigenti il controllo dello stato di adesione. 3. Il bilancio di competenze sarà composto da: • un questionario di autovalutazione, disponibile sulla piattaforma web di Fondirigenti, per soddisfare le esigenze di rapidità, semplicità di fruizione e massima dif18 fusione, in grado di fornire un output con la sintesi dei dati raccolti dalle risposte fornite dal dirigente; • un intervento “in presenza” con esperti facilitatori/coach che completeranno l’intervento con l’interpretazione dei dati e la redazione di un bilancio delle competenze ed il relativo piano dei fabbisogni formativi. Questa parte dell’intervento sarà realizzata da una delle primarie società convenzionate scelta dal dirigente.

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DIRIGENTI INDUSTRIA

Accordo di rinnovo del Ccnl del 25 novembre 2009

Costituzione delle parti

pag. 1

Nota di intenti

pag. 1

Articolo 3 - Trattamento minimo complessivo di garanzia pag. 1

Articolo 4 - Compensi di importo variabile collegati ad indici e/o risultati (Management By Objective)

pag. 2

Articolo 10 - Trasferte e missioni

pag. 3

Articolo 12 – Trattamento di infortunio e malattia – Copertura assicurativa

pag. 3

Articolo 19 - Collegio arbitrale pag. 3

Articolo 20 - Informazione e consultazione dei dirigenti

pag. 3

Articolo 29 - Decorrenza e durata pag. 4

Previdenza complementare - Previndai pag. 4

Assistenza sanitaria integrativa - Fasi pag. 5

Sostegno del reddito dei dirigenti disoccupati - gestione separata Fasi pag. 6

Bilancio delle competenze pag. 7

Trascrizione di novembre 2009 a cura di Valentina Mezzani - Componente del Comitato di Redazione La trascrizione del testo dei contratti è effettuata con scrupolosa attenzione da parte dei nostri esperti; tuttavia eventuali errori, inesattezze o mancanze non possono comportare specifiche responsabilità.

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