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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÀ DI SCIENZE ECONOMICHE, GIURIDICHE E POLITICHE Cagliari, 18 ottobre 2019 Ai Componenti il Consiglio del Corso di Studio di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni – LM-63 Oggetto: Convocazione CCdS di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni. Giovedì 24 ottobre 2019 alle ore 15:00, presso l’aula Magna SPOL sita al piano terra di viale Sant’Ignazio n. 78, è convocato il Consiglio di Corso di Studio di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, con il seguente Ordine del Giorno: - Comunicazioni del Coordinatore 1. Offerta formativa A.A. 2020/2021 - Didattica Programmata Coorte 2020 - Didattica erogata A.A. 2020/2021 2. Valutazione della didattica: Report annuale A.A. 2018/2019 3. Rapporto del Riesame Ciclico 4. Pratiche studenti - Varie ed Eventuali. Il Coordinatore Marco Pitzalis ******************************************************************************************** Per garantire il raggiungimento del numero legale, quanti fossero impossibilitati a partecipare alla riunione sono cortesemente invitati a giustificare la propria assenza. La richiesta di giustificazione può essere inviata anche via e-mail a [email protected]. ******************************************************************************************** Il/la sottoscritto/a ____________________________________________ chiede che la sua assenza sia giustificata. Firma _________________________________

Convocazione CCdS di Scienze delle Pubbliche ......2019/10/24  · La richiesta di giustificazione può essere inviata anche via e-mail a [email protected]. ***** Il/la sottoscrittogiustificata

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÀ DI SCIENZE ECONOMICHE, GIURIDICHE E POLITICHE

Cagliari, 18 ottobre 2019

Ai Componenti il Consiglio del Corso di Studio di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni – LM-63

Oggetto: Convocazione CCdS di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni.

Giovedì 24 ottobre 2019 alle ore 15:00, presso l’aula Magna SPOL sita al piano terra di viale Sant’Ignazio n. 78, è convocato il Consiglio di Corso di Studio di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, con il seguente Ordine del Giorno:

- Comunicazioni del Coordinatore 1. Offerta formativa A.A. 2020/2021

- Didattica Programmata Coorte 2020 - Didattica erogata A.A. 2020/2021

2. Valutazione della didattica: Report annuale A.A. 2018/2019 3. Rapporto del Riesame Ciclico 4. Pratiche studenti - Varie ed Eventuali.

Il Coordinatore Marco Pitzalis ********************************************************************************************

Per garantire il raggiungimento del numero legale, quanti fossero impossibilitati a partecipare alla riunione sono

cortesemente invitati a giustificare la propria assenza. La richiesta di giustificazione può essere inviata anche via e-mail a [email protected].

********************************************************************************************

Il/la sottoscritto/a ____________________________________________ chiede che la sua assenza sia

giustificata.

Firma _________________________________

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Università degli Studi di Cagliari

Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Amministrazione

Verbale del Consiglio del Corso di Scienze dell’Amministrazione seduta 24 Ottobre 2019 ore 15,00

Membri del Consiglio: BARBIERI Barbara (Presente) BIAGIONI Giacomo (Assente giustificato) COINU Giovanni (Presente) DI LIBERTO Adriana (Assente) MAMUSA Eleonora (Assente giustificato) NICCOLAI Silvia (Assente giustificato) PERRA Margherita Sabrina (Presente) PIRAS Paola (Presente) PITZALIS Marco (Presente) PORCU Mariano (Assente giustificato) PUBUSA Francesca (Presente) STRAZZERA ELISABETTA (Presente)

Giovedì 24 ottobre 2019 alle ore 15:00, presso l’aula Magna SPOL sita al piano terra di viale Sant’Ignazio n. 78, si è riunito il Consiglio di Corso di Studio di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, con il seguente Ordine del Giorno:

- Comunicazioni del Coordinatore

1. Offerta formativa A.A. 2020/2021 o - Didattica Programmata Coorte 2020 o - Didattica erogata A.A. 2020/2021

2. Valutazione della didattica: Report annuale A.A. 2018/2019 3. Rapporto del Riesame Ciclico 4. Pratiche studenti

- Varie ed Eventuali.

Verificata la presenza del numero legale, il Coordinatore apre la seduta Il ruolo di segretario verbalizzante è assunto dalla Prof.ssa Perra

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Comunicazioni del coordinatore: 1) Constata la sussistenza del numero legale, il coordinatore ha comunicato ai docenti che il dott. Rau non afferisce più al consiglio di corso di laurea, per questa ragione i compiti relativi alle pratiche e carriere studenti dovranno essere riassegnati all’interno del corso di laurea. Il coordinatore si riserva di inviare una e-mail ai colleghi su questo punto. La prof.ssa Perra assumerà la delega per le attività di tirocinio. Mentre, i crediti liberi sono ora svolti in modo centralizzato dal Dipartimento. 2) Il coordinatore riferisce sull’andamento delle immatricolazioni degli studenti nell’a.a. in corso e rileva una lieve inflessione dovuta al fatto che è cresciuta notevolmente la componente di studenti (sul totale) che deve recuperare l’esame di diritto amministrativo. Tra questi, vi sono quelli che transitano dal corso di laurea in Scienze politiche per i quali non è più possibile il passaggio automatico alla magistrale in SPA in quanto l’insegnamento di diritto amministrativo non è più incluso nel piano di studio. Si tratta di una questione che deve essere portata in discussione nelle sedi in cui si discuterà di offerta formativa dei corsi di laurea del Dipartimento. Interviene la Prof.ssa Piras la quale ribadisce la necessità della discussione a partire dal fatto che i piani di studio devono essere coerenti con gli sbocchi occupazionali dichiarati. Il coordinatore ribadisce che l’equilibrio tra le diverse aree deve tenere conto anche delle scelte compiute dalla Facoltà. È quindi indispensabile una riflessione complessiva sulla distribuzione nei diversi Dipartimenti. 1 – APPROVAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

1. Offerta formativa A.A. 2020/2021 o - Didattica Programmata Coorte 2020 o - Didattica erogata A.A. 2020/2021

Il consiglio approva all’unanimità la didattica programmata e quella erogata.

2 – VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA: Report annuale A.A. 2018/2019

Il coordinatore esprime soddisfazione per le valutazioni degli studenti che presentano un quadro confortante della qualità dell’attività didattica svolta. Segnala che alcuni problemi sorti sono stati risolti con la collaborazione degli studenti e dei docenti coinvolti. Nel complesso le valutazioni sono buone e non vi sono criticità che richiedono un intervento straordinario. Si apre il dibattito a cui partecipano tutti i docenti presenti che ribadiscono comunque la necessità di una discussione più approfondita, alla luce anche dei risultati del Riesame Ciclico, relativa al funzionamento del corso di laurea. Tra i punti da mettere in discussione vi sono: un’attenzione alla composizione eterogenea degli iscritti (elevata incidenza dei lavoratori) e le dotazioni delle strutture che possono incidere sulle modalità della didattica (disponibilità di laboratori etc.).

3 – RAPPORTO DI RIESAME CICLICO

Il coordinatore chiede alla prof.ssa Perra (che ha coordinato la commissione che ha lavorato al Riesame ciclico) di presentare i primi risultati.

La prof.ssa Perra evidenzia che dall’ultimo riesame ciclico redatto nel 2015, il corso ha raggiunto gli obiettivi che aveva stabilito attraverso gli strumenti che erano stati indicati e gli altri che sono emersi negli ultimi 4 anni. Il funzionamento complessivo del corso è buono come evidenziano i dati delle valutazioni degli studenti nei diversi anni. Vi è piena soddisfazione degli studenti, in particolare di quelli che hanno frequenze superiori al 50% per tutte le aree che attengono la didattica. Qualche perplessità riguarda le dotazioni strutturali e tecnologiche e gli spazi che non sono considerati del tutto adeguati. Si tratta però di aspetti sul quale il corso non può intervenire direttamente. Gli indicatori sul corso, come evidenziano i dati Anvur e quelli forniti dal PQA sono in linea con quelli della Facoltà e in alcuni casi superiori a quelli dell’Ateneo. Inoltre, essi sono in linea con gli indicatori degli altri corsi del Mezzogiorno. Per alcuni indicatori, si è ridotto lievemente il gap con la media nazionale. La criticità maggiore riguarda il ritardo nelle carriere studenti nel passaggio dal primo

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al secondo anno che sembra potersi riferire (da una lettura congiunta di indicatori provenienti da più fonti) ad un’incidenza dei lavoratori (soprattutto funzionari della PA) che non si iscrivono con la modalità part-time. In questo modo si ridurrebbe il rischio di ritardo nella maturazione dei crediti e del fuori corso. Vi è poi una componente di studenti che svolge lavori occasionali che distraggono dalla frequenza delle lezioni e delle attività integrative della didattica. Si produce, anche in questo caso, un maggiore rischio di fuori corso. In ragione di queste criticità sono state indicate una serie di interventi di conoscenza delle maggiori difficoltà degli studenti che consenta di studiare soluzioni ad hoc, a maggiore efficacia. A questi si aggiungeranno interventi di supporto sugli studenti (per es. tutoring) che facilitino i processi di recupero dei CFU.

Il coordinatore chiede al Consiglio di votare l’approvazione e la possibilità di potere intervenire successivamente nella revisione che si dovesse rendere necessaria in risposta alle indicazioni del PQA. Precisa inoltre che il PQA ha già esaminato il riesame e ha suggerito piccole correzioni che non modificano la sostanza di quanto contenuto nel riesame.

Il consiglio approva all’unanimità e concede il mandato al coordinatore per le eventuali ulteriori modifiche.

4- PRATICHE STUDENTI

Riconoscimento attività esterna Matricola 2/62/65677 Agus Valentina, ha presentato istanza di convalida di crediti da attività extrauniversitaria lavorativa, con allegata la relativa documentazione. Chiede che sia riconosciuta l’attività svolta dal 7 Agosto 2017 presso il comune di Guspini in qualità di istruttore amministrativo. Esaminata la pratica il consiglio riconosce i 6 CFU relativi all’attività di tirocinio. Approvato seduta stante. Matricola 2/62/65628 Mereu Fabiana, studentessa in Scienze dell’Amministrazione, ha presentato istanza convalida di crediti da attività extrauniversitaria lavorativa, con allegata la relativa documentazione. La studentessa svolge l’attività di portalettere presso il Comune di Lanusei e chiede che siano riconosciuti 6 CFU (liberi). Il Consiglio, esaminata l’istanza e la documentazione allegata, ha valutato che l’attività lavorativa svolta, illustrata nella relazione allegata a firma del responsabile della struttura, non trova corrispondenza con gli obiettivi formativi del corso di laurea (requisito tassativamente previsto dalla delibera del Consiglio di Corso del 21 luglio 2016). Per questo motivo, il Consiglio non accoglie l’istanza. Matricola 2/62/65541 Corona Andrea, studente in Scienze dell’Amministrazione, ha presentato istanza convalida di crediti da attività extrauniversitaria lavorativa, con allegata la relativa documentazione. Lo studente svolge attività di assistente capo presso il XIII reparto mobile- Sardegna. Il Consiglio esaminata la pratica accoglie l’istanza. Approva il riconoscimento di 6 CFU relativi alle attività di tirocinio. Matricola 2/62/65518 Mignone Sara, La studentessa in Scienze dell’Amministrazione, ha presentato istanza convalida di crediti da attività extrauniversitaria, con allegata la relativa documentazione. La studentessa ha svolto un tirocinio extracurricolare presso la Procura della Repubblica di Cagliari per un totale di 663 ore e chiede che siano riconosciuti 6 CFU (liberi). Il Consiglio esaminata la pratica accoglie l’istanza. Approva il riconoscimento di 6 CFU liberi. Matricola 2/62/65224 Angioi Simone, Lo studente in Scienze dell’Amministrazione, ha presentato istanza convalida di crediti da attività di extrauniversitaria, lo studente ha svolto un tirocinio extracurricolare presso la LIDL in un programma di formazione “graduate”. Il Consiglio esaminata la pratica accoglie l’istanza. Approva il riconoscimento di 6 CFU liberi. La riunione si chiude alle ore 16,30.

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Cagliari, il 24 ottobre 2019 Il Coordinatore Il Segretario verbalizzante Prof. Marco Pitzalis Prof.ssa Margherita Sabrina Perra ------------------------------------------------- ………………………………………

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Università degli Studi di Cagliari

RAPPORTO DI RIESAME CICLICO 2019

Corso di Studio in

Classe L-63 – Scienze dell’Amministrazione

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Rapporto di Riesame Ciclico del CdS – UniCa – Rev. 2 del 03/06/2019

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FRONTESPIZIO

Denominazione del Corso di Studio: Scienze dell'Amministrazione Classe: L-63 Sede (Comune, Dipartimento, Facoltà): Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche. Primo anno accademico di attivazione: 2007/2008

Commissione di Auto Valutazione CAV Prof. Marco Pitzalis (Coordinatore del CdS) Dott.ssa Barbara Barbieri (Referente per la qualità del CdS) Prof.ssa Margherita Sabrina Perra (Docente del CdS) Dott.ssa Giuseppina Puddu (amm.vo con funzioni di coordinatore didattico) Non sono presenti studenti in Ragione della decadenza degli stessi dalla CAV per decadenza dallo status di studente. Atto di nomina: delibere del Consiglio di Corso di Laurea del 21 aprile 2016, del 6 dicembre 2016 e del 24 ottobre 2017 Elenco delle informazioni e dei dati che sono stati presi in considerazione per la stesura del Rapporto di Riesame Ciclico e relative fonti:

• Rapporti di Riesame precedenti; • SUA-CdS precedenti; • Relazione CPDS di Facoltà degli anni precedenti; • Relazioni annuali del NVA, per la parte relativa al CdS; • Schede di monitoraggio ANVUR; • Report Carriere Studenti del CdS/Facoltà a cura del PQA; • Elaborazioni sui questionari di valutazione della didattica a cura del NVA e DRSI; • Statistiche sulla condizione dei laureati a cura di Almalaurea; • Dati relativi alla mobilità internazionale a cura di ISMOKA e del CdS; • Dati relativi ad attività di tirocinio, stage ecc… a cura del CdS; • Verbali del CcdS; • Scheda di monitoraggio annuale; • Verbali del Comitato di indirizzo; • Relazioni della Commissione didattica paritetica docenti/studenti del CdS; • Verbali della Giunta e del Consiglio di Dipartimento, nelle parti relative alla programmazione della concorsualità e alla sua

attuazione. La CAV si è riunita, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni di questo Rapporto di Riesame, operando come segue: La CAV si è riunita, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni di questo Rapporto di Riesame, operando come segue:

• 25 giugno 2019: pianificazione del lavoro; • 9 luglio 2019; attività istruttorie e discussione collegiale • 24 luglio 2019; attività istruttorie e discussione collegiale • 19 settembre 2019: chiusura del rapporto di riesame.

Presentato, discusso e approvato in Consiglio del Corso di Studio in data: gg.mese.anno Sintesi dell’esito della discussione del Consiglio del Corso di Studio Si raccomanda qui la massima sintesi. Qualora su qualche punto siano stati espressi dissensi o giudizi non da tutti condivisi, darne sintetica notizia. Si può aggiungere anche il collegamento con il verbale della seduta del Consiglio di CdS.

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Rapporto di Riesame Ciclico del CdS – UniCa – Rev. 2 del 03/06/2019

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Rapporto di Riesame Ciclico del CdS – UniCa – Rev. 2 del 03/06/2019

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RAPPORTO DI RIESAME CICLICO DEL CORSO DI STUDIO

1 – DEFINIZIONE DEI PROFILI CULTURALI E PROFESSIONALI E ARCHITETTURA DEL CDS

1-a SINTESI DEI PRINCIPALI MUTAMENTI RILEVATI DALL'ULTIMO RIESAME

L'ultimo rapporto di riesame ciclico del Corso di Studio è stato redatto nel 2015: in quell'occasione, è stata esplicitata la necessità, proveniente dal mondo del lavoro, e sottolineata soprattutto dal Comitato di Indirizzo (CI) di rafforzare con diverse metodologie tutte le attività professionalizzanti pertinenti ciascuna disciplina. In particolare, il CI chiedeva che fossero create interconnessioni con le pubbliche amministrazioni, con altri enti di ricerca e della formazione, con istituzioni e organizzazioni provate che consentissero agli studenti di integrare le proprie competenze che apparivano marcatamente teoriche. Inoltre, il CI chiedeva esplicitamente la specializzazione di alcuni insegnamenti con un focus su temi specifici. In particolare, si chiedeva di caratterizzare l’esame di diritto amministrativo in termini di appalti pubblici e l’insegnamento di diritto dell’unione europea incentrandolo sulla concorrenza. In questo modo si fornivano agli studenti strumenti di conoscenza su attività precise e fondamentali delle amministrazioni pubbliche.

Nell'arco di tempo intercorso dall'ultimo rapporto di riesame, il Corso di Studio si è fortemente impegnato per il raggiungimento di questi obiettivi, in almeno due sedi: in quella di revisione dell'offerta formativa, e in particolare nella sessione di lavori del 2016, e nel Comitato di indirizzo.

Per quanto riguarda la revisione dell’offerta formativa i lavori di revisione dell'offerta, si è inteso non solo potenziare le attività didattiche cercando di modificare e adeguare gli insegnamenti alle concrete esigenze della formazione in relazione alle opportunità di lavoro, ma anche puntando sulle attività integrative che si è cercato di rendere più omogenee e soprattutto coordinate e coerenti con i contenuti del corso di laurea. In particolare, i crediti a scelta dello studente sono 12 ai quali si devono aggiungere i 5 relativi al tirocinio In questo modo, si fornisce agli studenti la possibilità di potere integrare e personalizzare il proprio percorso formativo eventualmente anche attraverso l’elaborazione della tesi finale nell’ambito del progetto TETI (tesi/tirocinio). In questo caso lo studente potrà usare direttamente il periodo del tirocinio per la realizzazione della tesi finale finalizzando l’esperienza anche mediante approfondimenti specifici che vedono il coinvolgimento del supervisore della tesi e del tutor della struttura ospitante. sono diventati parte integrante del percorso formativo attività di approfondimento degli argomenti oggetto di insegnamento e di tipo pratico, allo scopo di caratterizzare in senso professionalizzante l'intero percorso.

Fino ad ora le esperienze in tal senso sono state positive perché il livello degli elaborati che si inseriscono nel progetto TETI appaiono migliori non solo perché arricchiti di un’analisi empirica, ma soprattutto per il maggiore interesse degli studenti al tema e l’approfondimento che questi sono maggiormente disposti a svolgere.

Sempre a proposito del tirocinio, si deve sottolineare che nel corso degli ultimi anni, il Corso di studio, anche in collaborazione con il corso triennale di Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, ha incrementato le azioni di ricerca e collaborazione con enti pubblici e privati al fine di offrire agli studenti possibilità di formazione concrete che consentano di mettere alla prova le conoscenze teoriche acquisite e di approfondire gli aspetti pratici della vita organizzativa. Questo è particolarmente vero per i rapporti con le amministrazioni pubbliche, con gli enti di gestione e con organizzazioni private. Dall'ottobre 2018 ad oggi (luglio 2019), sono state stipulate convenzioni con le Camere di commercio, con l’INPS e l’Inail, con il Comune di Cagliari.

Sono in fase di discussione altre convenzioni in particolare con l’Assessorato agli affari generali della Regione Sardegna, l’Associazione delle imprese artigiane della Sardegna.

I 12 CFU per attività formative a scelta degli studenti, diverse dagli esami, si acquisiscono principalmente con la frequenza dei laboratori: si tratta di esperienze ugualmente pratiche e finalizzate alla professionalizzazione, che consentono agli studenti di incontrare e confrontarsi in aula con esperti, professionisti nell'ambito oggetto del laboratorio, e di mettersi alla prova con un lavoro pratico, che costituisce la fase finale dell'attività laboratoriale.

I laboratori sono organizzati con una buona continuità dai docenti del Corso, ma gli studenti sono finalizzati principalmente alla frequenza di seminari e laboratori organizzati dal Corso di studi, ma possono essere riconosciuti anche per le attività organizzate dai Dipartimenti che afferiscono alla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, in quanto considerati senz'altro coerenti con l'offerta formativa del Corso di Studio in Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione, in virtù dell’apposito regolamento approvato dal Consiglio del Dipartimento di Scienze politiche e sociali in data 20 giugno 2019.

Il Consiglio di Corso partecipa inoltre all’organizzazione di attività di laboratorio che possono essere riconosciuti e finanziati dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali ha inoltre deciso (nella riunione del 4 aprile 2018) di destinare parte del suo fondo ordinario di dotazione per l'organizzazione di laboratori che possono essere di interesse per l’intero dipartimento, oltre che per il corso di studio proponente.

Per quanto riguarda il Comitato di indirizzo, va intanto riferito che esso è stato completamente modificato nell'ottobre 2018 (v. verbale del CCdS, 25 ottobre 2018) e che è rimasto in condivisione con il corso di laurea triennale. In questo modo si intende

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Rapporto di Riesame Ciclico del CdS – UniCa – Rev. 2 del 03/06/2019

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rafforzare il percorso formativo e integrare obiettivi e contenuti dei due corsi di laurea che erano in precedenza verticalizzati. La successiva de verticalizzazione che pure favorisce l’autonomia dei due corsi non impedisce però la programmazione di contenuti e obiettivi che partano dal corso di laurea triennale e si sviluppino nel corso di laurea specialistico che può considerarsi la naturale prosecuzione. Attualmente il Comitato di indirizzo include: l'INPS, nella persona della Direttrice regionale, dott. Cristina Deidda, la Regione Sardegna, Assessorato agli affari generali, nella persona del Direttore generale, dott. Antonello Pellegrino, il Comune di Cagliari, nella persona del Segretario generale, dott. Giovanni Mario Basolu, la Camera di commercio di Cagliari, nella persona del Segretario generale, dott. Enrico Massidda, oltre ai docenti del Corso di Studio e del Corso di laurea Magistrale in Scienze della Pubblica amministrazione (i Coordinatori, prof. Marco Pitzalis e prof.ssa Francesca Pubusa; la prof.ssa Barbieri e la prof.ssa Perra), trattandosi di organo comune ai due Corsi.

I membri esterni del Comitato hanno espresso apprezzamento per l'offerta formativa, da ultimo minimamente rivista a novembre del 2018, rilevandone l'adeguatezza alle esigenze attuali delle Pubbliche amministrazioni (v. verbale del CI, 6 novembre 2018); hanno inoltre manifestato il loro interesse e la loro disponibilità a collaborare con il Corso per l'organizzazione di laboratori e del tirocinio: tale intesa si è tradotta nelle convenzioni per i tirocini sopra citate e nell'organizzazione di laboratori di Dipartimento.

Obiettivo n. 1:

accrescere le competenze specifiche e professionalizzanti soprattutto mediante due percorsi. Il primo è relativo ad un maggiore coordinamento tra le discipline rispetto ai contenuti dei corsi e alle attività integrative. Il corso offre, infatti, una vasta opportunità di formazione, ma spesso queste si sovrappongono e rendono difficile la fruizione per gli studenti. Per questa ragione è opportuno che tali attività siano inserite in un calendario condiviso e coinvolgano più docenti dello stesso corso al fine di garantire anche la multidisciplinarietà. Il secondo strumento è il potenziamento delle attività di tirocinio con una definizione più specifica del percorso formativo, anche all’interno del progetto TETI. Per tale ragione si sollecita l’intero corso e i singoli docenti ad indicare amministrazioni pubbliche e organizzazioni private con cui firmare le convenzioni come enti ospitanti. Particolare attenzione si dovrà porre soprattutto sulla PA e su percorsi formativi che consentano agli studenti di acquisire competenze utili per la preparazione dei concorsi pubblici. Questa opportunità costituisce, infatti, uno degli sbocchi occupazionali più interessanti del corso, ma anche la motivazione degli studenti nella loro scelta di laurea magistrale. La questione è stata discussa nei consigli di Corso sin dal secondo semestre del 2015/2016, in cui si è stabilito di avviare nuovi accordi. Come indicatore prevalente della riuscita dell'azione, è stato considerato fondamentale monitorare, attraverso questionari, il placement dei laureati (v. parti successive del presente documento) Azioni intraprese: - modifica dell'offerta formativa del Corso, con la previsione di 12 CFU da acquisire con attività formative diverse dagli esami (essenzialmente, laboratori) e di 5 CFU da acquisire obbligatoriamente mediante il tirocinio; - stipulazione di convenzioni per i tirocini; - organizzazione di laboratori lungo tutto il corso dell'anno accademico, anche di Dipartimento, allo scopo assicurarne lo svolgimento a cadenza annuale; Stato di avanzamento delle azioni correttive: le attività sono in fase di realizzazione

Grado di raggiungimento dell’obiettivo: gli obiettivi non sono stati raggiunti in modo definitivo, ma sono migliorati sia gli esiti occupazionali dei laureati, sia la soddisfazione degli studenti rispetto alle attività di tirocinio.

1-b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

Il Corso di laurea Magistrale in Scienze dell’Amministrazione ha un carattere multidisciplinare dato che accoglie al suo interno discipline delle aree giuridiche, economico-statistiche, politico-sociali e socio-psicologiche, che consentono ai laureati di svolgere un ruolo strategico nelle burocrazie pubbliche e private nelle funzioni di progettazione, di coordinamento nella funzione funzioni direttive e dirigenziale. Approfondendo le competenze acquisite nel corso di laurea triennale, il corso finalizza il suo percorso formativo alla creazione di dirigenti della PA e comunque a tecnici con elevate competenze rispetto alle ai nuovi contenuti e funzioni delle amministrazioni pubbliche. Inoltre, attraverso recenti modifiche del percorso formativo si è data particolare rilevanza alle capacità di orientamento psicologico ascrivibili alla gestione delle risorse umane. Rispetto ai laureati in giurisprudenza, i laureati di Scienze dell’Amministrazione sviluppano competenze giuridiche applicate anche all’analisi e alla gestione dei processi organizzativi, in particolare alla definizione della struttura e dei processi dei singoli uffici. A tali competenze si aggiungono poi quelle dell’area giuridica finalizzate in modo specifico all’acquisizione di conoscenze e abilità nell’attuazione dei processi amministrativi, ma anche nel sistema di relazioni con il personale, soprattutto nella gestione della conflittualità interorganizzativa. Tali competenze sono sviluppate in relazione alle dimensioni sociologiche e psicologiche che aiutano a definire i nuovi significati dell’efficacia e dell’efficienza delle amministrazioni pubbliche, soprattutto in relazione alle azioni di goverment e governance che la PA è chiamata a coordinare nel complesso processo anche di erogazione dei servizi secondo schemi di partecipazione

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Rapporto di Riesame Ciclico del CdS – UniCa – Rev. 2 del 03/06/2019

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pubblica/privata recentemente introdotti. In tal senso, il corso di laurea supporta la formazione di tecnici che possono sostenere le organizzazioni privati nelle loro relazioni con la PA, non ultimo nella loro capacità di reperimento e uso dei finanziamenti pubblici. Il carattere multidisciplinare e multi-metodo che caratterizza il corso di studio – in particolare le competenze che riguardano l’analisi e la valutazione delle politiche pubbliche offrono strumenti di intervento nel complesso sistema che coinvolge le amministrazioni, le imprese e le famiglie in specifiche aree territoriali e in progetti di sviluppo locale. Il Corso di Laurea coniuga formazione teorica, metodologica, tecnica e pratica attraverso l'organizzazione di laboratori e la realizzazione di tirocini nelle organizzazioni pubbliche e private, che consentono allo studente di sperimentare e apprendere con attività pratiche che danno corso alle competenze teoriche, soprattutto rispetto all’acquisizione delle pratiche organizzative e di cultura organizzativa. Attraverso uno specifico progetto pedagogico-formativo, chiamato Te.Ti (Tesi-Tirocinio), i docenti definiscono con il laureando l'attività di ricerca su cui svolgere la tesi di laurea, in coerenza con il percorso del tirocinio, in modo da coniugareesperienza sul campo e riflessione teorica. Il progetto Te.Ti si configurerebbe, in altre parole, come un primo importantepassaggio dalla fase di apprendimento (learning) a quella del fare (doing/acting). Tali caratteristiche e gli obiettivi del Corso di studi sono state fondanti sin dall’anno della sua istituzione sebbene il percorso formativo sia stato costantemente aggiornato rispetto alle nuove esigenze professionali emerse nel corso del tempo. La gran parte degli studenti iscritti proviene dal corso di laurea triennale in Amministrazione e organizzazione e testimonia la necessità di garantire un percorso formativo riservato all’amministrazione pubblica, soprattutto nell’area del territorio regionale che concentra la gran parte delle organizzazioni pubbliche. La deverticalizzazione del corso di laurea avvenuto (12 GIUGNO 2018 http://people.unica.it/amministrazioneeorganizzazione/files/2018/07/Verbale-CCdS-AO-SA-12-6-2018-con-convocazione.pdf) non ha avuto impatto sulla coerenza della proposta didattica delle lauree magistrale e triennale, infatti i coordinatori e i docenti dei due corsi hanno scelto di collaborare al fine di garantire un percorso formativo ampio e coerente. Non si deve inoltre trascurare il fatto che tra gli iscritti sono aumentati gli studenti lavoratori, principalmente dipendenti pubblici che vedono nel corso di laurea la possibilità di accrescere le proprie competenze anche al fine di accedere a posizioni superiori nella propria organizzazione. In tal senso, il Corso di Laurea dovrebbe incrementare le occasioni di presentazione ai dirigenti delle amministrazioni pubbliche al fine di accrescere il numero degli iscritti. Tali aspetti sono stati discussi in alcuni consigli di corso (12 Marzo 2019 (Valutazione della didattica) http://people.unica.it/scienzedellamministrazione/files/2019/03/Verbale-CCdS-SA-12-3-2019-per-il-sito.pdf, 8 Gennaio 2019 – discussione Scheda SMA http://people.unica.it/scienzedellamministrazione/files/2019/07/Verbale-CCdS-SA-8-1-2019-con-omissis-per-il-sito.pdf). Il Consiglio di Corso sta inoltre discutendo la possibilità di verificare con maggiore regolarità l’utilità del proprio percorso formativo anche sulla base delle indicazioni che vengono dal Comitato d’Indirizzo e di compiere un’analisi più precisa e puntuale dei dati Alma Laurea sugli sbocchi occupazionali dei laureati. Il Coordinatore e il Consiglio di Corso hanno mostrato crescente attenzione verso le indicazioni, suggerimenti e critiche provenienti dal Comitato d’indirizzo, ma anche dagli studenti, anche attraverso la commissione paritetica. In generale, nel corso del tempo sono arrivate richieste che attengono specifiche attività di formazione che non presenti nelle attività curriculari possono trovare spazio tra le attività di laboratorio . E' infine utile ricordare ancora una volta che, in occasione dell'ultima revisione dell'offerta formativa, avvenuta nel novembre 2018, sono state altresì riviste le figure professionali, con le relative codifiche ISTAT, che possono costituire concrete opportunità e sbocchi occupazionali coerenti con il percorso formativo proposto. A.M.: Valorizzare gli sbocchi professionali offerti dalla PA attraverso le attività di formazione integrative da dedicare a discipline e temi non inclusi nel percorso formativo curriculare. P.F.: Il Coordinatore e l’intero Consiglio di Corso stanno collaborando al fine di rafforzare la multidisciplinarietà del percorso formativo attraverso la condivisione dei programmi dei corsi e la loro integrazione in attività di laboratorio.

Al momento, data la specificità del Corso di laurea, l'offerta formativa e gli obiettivi formativi sono coerenti con le esigenze espresse dal mercato del lavoro principalmente rappresentato dalle burocrazie pubbliche che in Sardegna rappresentano organizzazioni più diffuse e capaci di esprimere una costante domanda di lavoro.

1-c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Obiettivo n. 1: coinvolgimento di amministrazioni pubbliche nel Comitato di indirizzo. Azioni da intraprendere: creazione di contatti con alcune amministrazioni pubbliche regionali, in particolare con le aree che sviluppano le funzioni più studiate nel percorso formativo del Corso di laurea. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il Coordinatore e il referente per i tirocini avvieranno incontri esplorativi con i dirigenti delle amministrazioni regionali e con quelli di alcuni enti gestori e/o enti a partecipazione pubblica al fine di coinvolgere alcuni di loro all’interno del comitato di indirizzo, ma soprattutto per la definizione di nuove convenzioni e di programmi di tirocinio. Indicatore/i del grado di raggiungimento: integrazione del Comitato di indirizzo. Tale obiettivo si svilupperà in accordo con il corso di laurea in Scienze dell’ Amministrazione e dell’Organizzazione dato che i due corsi hanno scelto di avere un unico comitato di indirizzo.

Obiettivo n. 2: incremento dei tirocini presso le amministrazioni pubbliche, gli enti gestori e quelle a partecipazione pubblica

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Azioni da intraprendere: stipulazione di convenzioni con le amministrazioni pubbliche, gli enti gestori e quelle a partecipazione pubblica. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il Coordinatore e il referente per i tirocini avvieranno nei prossimi mesi un'indagine volta ad individuare le organizzazioni private che possano garantire agli studenti esperienze significative di tirocinio, coerentemente con gli obiettivi del Corso. Anche questo obiettivo si svilupperà in accordo con il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione dato che i due corsi hanno scelto di avere un unico comitato di indirizzo. Indicatore/i del grado di raggiungimento: al momento sono state già consolidate alcune convenzioni con amministrazioni pubbliche (INPS, Agenzia delle entrate); sono state programmate indagini sulla soddisfazione degli studenti e delle strutture ospitanti, anche in relazione alla coerenza fra gli obiettivi formativi e professionali del Corso e il contenuto dell'esperienza di tirocinio.

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2 - L’ESPERIENZA DELLO STUDENTE

2-a SINTESI DEI PRINCIPALI MUTAMENTI INTERCORSI DALL'ULTIMO RIESAME

L’ultimo Rapporto di Riesame Ciclico 2015, che riguardava il corso verticalizzato di Amministrazione e Organizzazione e quello di Scienza dell’Amministrazione, suggeriva, quale area da migliorare, l’adeguamento di tutte le schede degli insegnamenti agli standard sollecitati dal Presidio di Qualità.

Obiettivo n. 1: Miglioramento delle schede descrittive dei singoli insegnamenti. Estensione a tutti gli insegnamenti della versione in lingua inglese, maggiore coerenza tra gli obiettivi dichiarati dell’insegnamento e la sua organizzazione. Azioni intraprese: Alcuni docenti sono stati incaricati del monitoraggio periodico di tutte le schede degli insegnamenti, allo scopo di vagliarne la conformità agli obiettivi formativi del CdS. I singoli titolari degli insegnamenti sono stati contattati ed invitati a colmare eventuali manchevolezze rilevate nelle schede dei programmi, compresa la versione in lingua inglese. È stato previsto che entro il mese di luglio di ogni anno tutte le schede degli insegnamenti siano pubblicate. Stato di avanzamento delle azioni correttive: Le azioni correttive sono tuttora in corso e sotto monitoraggio. Grado di raggiungimento dell’obiettivo: Nella Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti 2017 della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche è evidenziata la chiarezza e conformità ai format delle informazioni sulle modalità di accertamento delle competenze e delle abilità degli studenti riportate nella SUA-CdS e nelle pagine web dei singoli insegnamenti. L’item del questionario di valutazione riferito alla “chiarezza delle modalità di esame”, ha confermato i risultati raggiunti nel processo di sensibilizzazione compiuto sui singoli docenti, ma anche nella loro capacità di chiarire contenuti e modalità delle prove finali ai propri studenti. Nel corso degli anni il rapporto studenti/docenti è migliorato costantemente come sottolineato dalle schede relative agli insegnamenti dei corsi di laurea. Non vi sono, infatti, situazioni critiche tanto che l’omogeneità e la chiarezza delle informazioni relative ai corsi e allo svolgimento degli esami indicate nelle pagine docenti rappresentano un punto di forza. La Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti 2018 della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, ha sottolineato che i contenuti del corso, l’erogazione degli esami e la descrizione degli stessi nelle pagine web dei docenti sono coerenti e questo aumenta la soddisfazione degli studenti rispetto ai docenti del corso. Le stesse indicazioni vengono anche dall’indagine sulla valutazione degli insegnamenti segnalino degli ultimi anni accademici.

2-b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

Orientamento e tutorato L'attività di orientamento in ingresso è finalizzata alla diffusione costante delle informazioni relative al CdS, soprattutto per gli studenti triennalisti. Tale attività è promossa e coordinata, con riguardo a tutti i CdS afferenti al Dipartimento di Scienze politiche e sociali, da un gruppo di lavoro composto dai Coordinatori dei Corsi, con il compito di individuare modalità ed iniziative aggiuntive rispetto a quelle di Facoltà e di Ateneo. In questo contesto, il CdS ritiene che l'orientamento in ingresso debba assolvere la finalità di fare conoscere il corso di studio, il percorso formativo e gli sbocchi occupazionali più importanti. In particolare, le attività di orientamento in ingresso sono rivolte agli studenti delle lauree triennali che rappresentano il potenziale più interessante, anche se non si devono trascurare i funzionari pubblici che intendano conseguire la laurea specialistica al fine di migliorare le proprie competenze, in contesti di lavoro sempre più competitivi. In tal senso, il CdS ha aperto un dibattito circa l’opportunità di costruzione di azioni specifiche di orientamento che riguardino incontri con alcune amministrazioni pubbliche. Per fare questo è necessario però una migliore conoscenza delle aspettative e dei bisogni formativi di questi potenziali studenti. Tali iniziative si affiancheranno a quelle già organizzate dal Dipartimento, dalla Facoltà e dall’Ateneo. In particolare, il CdS partecipa attivamente alle Giornate di Orientamento programmate dall'Ateneo di Cagliari e agli incontri organizzati dalla Facoltà per la presentazione dei corsi magistrali agli studenti triennalisti. Inoltre, all'inizio dell'anno accademico, il Coordinatore del Corso di Studi, coadiuvato da i colleghi del Cds, illustra agli studenti immatricolati l'impianto del percorso formativo, presentando brevemente tutte le discipline e le attività proposte. Infine, nello stesso periodo, per una settimana, i tutor sono a disposizione degli studenti per fornire loro tutte le indicazioni e informazioni utili sul percorso formativo, ma anche sulla logistica del Dipartimento e della Facoltà. Per quanto attiene all’orientamento in itinere, ogni studente può avvalersi del supporto di un tutor che o affiancherà per l'intero anno accademico (delibera del CdS del 27 aprile 2017 – inserire link). L’orientamento in itinere è finalizzato soprattutto all’identificazione con lo studente delle opportunità formative curriculari (crediti liberi) e quelli per attività di tirocinio. In modo particolare, per gli studenti del secondo anno il tutor sollecita la realizzazione del progetto "Progetto TesiTirocinio" per una migliore finalizzazione delle attività presso gli enti ospitanti e l’approfondimento di competenze acquisite solo sul piano teorico. Per lo

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svolgimento di queste attività, il CdS e il responsabile dei tirocini si avvale del supporto dell’ufficio orientamento della Facoltà che gestisce direttamente i rapporti con gli enti ospitanti e l’organizzazione dei periodi di permanenza all’interno delle amministrazioni pubbliche. Vi sono poi le iniziative di orientamento finalizzate all’assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage). Il Corso di Studi si avvale della collaborazione con le strutture amministrative della Facoltà per l'attività di assistenza e supporto per le attività esterne. Nella gran parte dei casi, sono però i docenti del corso a sostenere l’attività di supporto e orientamento e sollecitano gli studenti a cogliere le opportunità offerte dalla mobilità internazionale. Nel corso degli ultimi anni il CdS ha aumentato le convenzioni con Università straniere al fine di consentire agli studenti del corso di integrare la propria formazione con il soggiorno all’estero. Come indicato dalla relazione AVA-NVA 2017, la scheda di monitoraggio annuale (SMA) del CdS evidenzia l’andamento positivo degli indicatori sull’internazionalizzazione del CdLM. La percentuale di CFU conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU complessivi (iC10) è decisamente superiore alla media nazionale e alla media dell’area geografica di appartenenza, anche tra i laureati in regola la proporzione di coloro che consegue almeno 12 CFU all’estero (iC11) è notevolmente superiore rispetto alla media nazionale e di area geografica. Entrambi gli indicatori mostrano inoltre un trend positivo rispetto agli anni precedenti. Per tradizione il Corso ha avuto, rispetto ad altri del Dipartimento, un minore sviluppo in quest’area di attività, ma negli ultimi anni il CdS ha ritenuto che gli studenti dispongano di competenze del tutto adeguate anche per il loro accesso ad organizzazioni pubbliche internazionali. Per tali ragioni, vi sarà un impegno costante di sensibilizzazione degli studenti e la costruzione di crescenti opportunità da garantire attraverso le convenzioni con Università straniere mediate dai docenti che collaborano in attività didattiche, di progettazione e ricerca. Tutte le informazioni relative alle convenzioni disponibili e alle Università in cui sono possibili soggiorni all’interno delle azioni di mobilità internazionale sono reperibili nel sito dedicato: http://sites.unica.it/dissiint/accordi-internazionali/accordi-erasmus-suddivisi-per-corso-di-studio/erasmus-scienze-dellamministrazione/ La Facoltà ha a sua volta attivato una postazione di orientamento: il pdf in allegato riporta i link alle diverse pagine dedicate. L'Ateneo è inoltre dotato di uno specifico ufficio per gli studenti con disabilità: il S.I.A. (Servizi per l'Inclusione e l'Apprendimento) e offre un servizio integrato di accoglienza, intermediazione e supporto, al fine di facilitarne l'integrazione e garantire il diritto allo studio. Il Consiglio compie un’attività di monitoraggio dei percorsi di studio, dei risultati degli esami e soprattutto degli esiti occupazionali dei laureati del CdS. Tale attività è svolta, oltre che in Consiglio, in diverse occasioni collegiali, tra le altre il Comitato di Indirizzo e in previsione dei Consigli di Dipartimento che riguardino l’offerta formativa. Tutte le attività sono condivise anche con il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione con il quale condivide il Comitato di Indirizzo e la Commissione Paritetica al fine di migliorare la coerenza e il monitoraggio dell’intero percorso formativo. Punti di forza: Il Report relativo al Corso stilato dal PQA il 15 marzo 2019 segnala che le performance degli studenti continuano ad essere modeste soprattutto per gli studenti del primo anno. Infatti, la percentuale degli inattivi (coloro che hanno maturato fino a 11 CFU) è piuttosto elevata e in crescita rispetto al 2017. Tale tendenza è stata registrata come andamento della facoltà, anche se per il Corso rappresenta una costante probabilmente riconducibile alla presenza di molti studenti iscritti part-time, ma soprattutto di quelli lavoratori. A partire dalla coorte del 2016 si è ridotta la percentuale degli studenti iscritti come part-time per scelta, anche se il dato risulta in crescita per il 2018. Si tratta di un indicatore piuttosto mobile, che nonostante le variazioni rimane comunque a livelli superiori rispetto alla media registrata per la facoltà. Da queste informazioni emerge che, nel corso del tempo, il Corso di laurea sta rafforzando la sua credibilità tra gli iscritti. Inoltre, si deve ricordare che il Corso ha anche la percentuale maggiore di studenti lavoratori della PA. A tale proposito il CCdS sta iniziando a discutere se, la composizione eterogenea degli studenti incida sulla fruizione della didattica e se si debbano adottare strategie nell’organizzazione del corso che tengano conto di popolazioni studentesche con esigenze differenziate tra loro. Rimane positivo il dato sulle mancate reiscrizioni dopo il primo anno, calate soprattutto a partire dalla coorte del 2016, ma in particolare tra la coorte del 2017 (14,3%) e il 2018 (4,5%). Il dato può essere sicuramente migliorato identificando meglio coloro che compiono questa scelta e indagandone le motivazioni. Come ci si può attendere, la dispersione al II anno è molto bassa (in continuo calo nel corso degli ultimi anni) e assolutamente in linea con l’andamento generale registrato per la facoltà. Aree da migliorare: La Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti del CdS, stilata per il 2018, ha suggerito di migliorare la discussione sulle schede di valutazione degli studenti, soprattutto sulle criticità che possono riguardare il corso nel suo complesso, o singoli insegnamenti. Si suggerisce al CdS di precisare le misure di intervento rispetto alle criticità e di tenere espressamente

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conto di quelle che derivano dal fatto di avere unificato i due percorsi previsti nel corso di laurea (verbale del 25 ottobre 2018: http://people.unica.it/scienzedellamministrazione/organi/consiglio-di-classe/verbali-consiglio-di-classe/ verificare il link) Tale indicazione appare di sicuro interesse anche in ragione della percentuale di studenti inattivi alla fine del primo anno di corso. In termini più generali, dalla lettura dei dati forniti dal PQA, dalle relazioni di commissione paritetica di corso e di facoltà, dalla valutazione AVA, si chiede di approfondire meglio la conoscenza delle aspettative degli studenti che scelgono il corso di laurea in scienze dell’amministrazione al fine di intervenire sulle criticità, soprattutto mediante una maggiore conoscenza della composizione degli iscritti. Il monitoraggio dovrebbe essere sollecitato al PQA che può mettere a disposizione le risorse necessarie per la sua realizzazione anche in collaborazione con i docenti del corso. Il CdS sta attualmente avviando la discussione sulle modalità più efficaci e praticabili al fine di intervenire in questa direzione.

Conoscenze richieste in ingresso e recupero delle carenze Le informazioni sulle procedure, i tempi e le modalità di iscrizione alla prova di verifica dell’adeguatezza della preparazione personale, sull’iscrizione al Corso di Laurea Magistrale (compresa l’iscrizione condizionata), sull’iscrizione ai corsi singoli, e tutte le altre informazioni utili, sono indicate annualmente nel Manifesto Generale degli Studi e riportate sul sito del Corso di Laurea Magistrale non appena disponibili. Per quanto riguarda i requisiti curriculari è possibile l'iscrizione senza verifica di requisiti per i laureati in possesso di un Diploma di laurea appartenente alla Classe 19 (secondo la classificazione del DM 509/99) o alla Classe L-16 (secondo la classificazione del DM 270/04). Per i laureati di altre Classi l'accesso è condizionato al possesso dei requisiti curriculari: - 9 CFU in ambito storico politico sociale (fra i seguenti Settori Scientifico Disciplinari: M-STO/04; SPS/01; SPS/02; SPS/03; SPS/04; SPS/07; SPS/08; SPS/09; SPS/10; SPS/11; SPS/12); - 12 CFU in ambito giuridico (di cui 6 CFU in IUS/01 e 6 in IUS/10); - 6 CFU in ambito economico (SECS-P/01); - 9 CFU in ambito statistico (SECS-S/01 o SECS-S/05); - 9 CFU di Lingua inglese (L-LIN/12); L’esito della verifica del possesso dei requisiti curriculari sarà comunicato con apposito avviso pubblicato sul sito del Corso di Studio b) Per quanto riguarda l'adeguata preparazione personale: La verifica dell’adeguatezza della preparazione personale è svolta attraverso una valutazione documentale della carriera pregressa del candidato. La Commissione potrà eventualmente indicare le modalità di completamento della preparazione mediante l’assegnazione di letture integrative, da valutare tramite una relazione finale o un colloquio. Per i candidati in possesso della laurea nelle Classi L-14, L-15, L-16, L-18, L-33, L-36, L-39, con un voto di laurea pari ad almeno 96/110, la preparazione personale è considerata adeguata a prescindere dalla valutazione della preparazione personale. L’esito della verifica del possesso dell’adeguata preparazione personale, sarà comunicato con apposito avviso pubblicato sul sito del Corso di Studio, contestualmente alle modalità di recupero in caso di preparazione non adeguata. Gli studenti che hanno conseguito la Laurea o devono conseguire la Laurea in un diverso Ateneo dovranno presentare apposita autocertificazione (contenente l’indicazione degli esami sostenuti, relativi Settori Scientifico Disciplinari e Crediti Formativi Universitari) in Segreteria Studenti. (ulteriori dettagli sono disponibili sul sito del Corso di Studio: http://people.unica.it/scienzedellamministrazione/il-corso/requisiti-di-ammissione/). Punti di forza:

Costante attenzione manifestata dal CCdS alle modalità di svolgimento e agli esiti delle attività selezione e di recupero delle competenze per gli studenti con carenze formative, anche attraverso le attività di tutoring svolte dai docenti.

Aree da migliorare:

Nonostante l’attenzione del CCdS per le prove di selezione, è necessario monitorare più attentamente il percorso degli studenti del primo anno in modo che riescano a conseguire il numero di crediti previsti, o almeno si riduca la percentuale degli inattivi. Tale tendenza si può ricondurre all’incidenza degli studenti lavoratori veri e propri (dipendenti pubblici) o studenti che lavorano nei fine settimana per sostenere le spese universitarie. Su questo punto è necessario intervenire con azioni di monitoraggio e poi con attività di tutoring specifiche.

Organizzazione di percorsi flessibili e metodologie didattiche

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La Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti del CdS, stilata per il 2018, ha messo in rilievo il buon livello di soddisfazione espresso dagli studenti frequentanti più del 50% delle lezioni, con riguardo alla voce “materiali e ausili didattici”, del tutto in linea con i valori di Facoltà e di Ateneo.

Gli studenti non frequentati chiedono un miglioramento dei materiali didattici e si dichiarano meno soddisfatti delle dotazioni strutturali a disposizione. Tale carenza, come sottolineato nella Relazione della Commissione Paritetica di Facoltà (dicembre 2018), non è imputabile ai singoli corsi e al Dipartimento, ma dovrebbe essere risolta a livello di amministrazione centrale. Di fatto tali carenze possono incidere sulle potenzialità della didattica che, con le dovute dotazioni, può essere migliorata soprattutto per un livello di laurea specialistica.

Ciò induce a ritenere che la disponibilità dei materiali e degli ausili sia fortemente influenzata dalla disponibilità media dei supporti adoperati dai singoli docenti. Secondo quanto indicato anche dalla Relazione della commissione paritetica, sarebbe opportuno l’introduzione di altri strumenti per la didattica, soprattutto per le attività di laboratorio che appaiono ristrette a causa delle ridotte dotazioni delle strutture, delle aule e dei laboratori e dalla numerosità delle classi in alcuni corsi che rende più complesso l’inserimento di strumenti integrativi della didattica. In considerazione di tali vincoli, si potrebbe avviare anche nella forma di sperimentazione negli insegnamenti che presentano condizioni più favorevoli. Il fatto che il livello di soddisfazione, seppure buono, non raggiunga il massimo, può essere imputato ad una carenza strutturale, sui quali il corso di studi non può intervenire direttamente.

La scheda di monitoraggio annuale mette in luce che gli indicatori di consistenza e qualificazione del corpo docente presenti nella scheda SMA 2018 (IC19, IC27,IC28), mostrano valori migliori rispetto al contesto nazionale e all'area geografica di riferimento con un miglioramento negli anni dovuto alle politiche di razionalizzazione dell'offerta formativa e di reclutamento del corpo docente attuate nel biennio dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali in cui è incardinato il Corso di Studio. In particolare, la percentuale di docenti di ruolo, appartenenti a settori di base e caratterizzante che risultano docenti di riferimento del CDS è dell’83,3%, mentre per l’Area Geografica di riferimento è del 76,3%(per l’anno accademico 2016). L’indicatore di qualità della ricerca è pari a 0,9 come nell’Area Geografica di riferimento (per l’anno accademico 2017)

Gli ultimi dati sulla valutazione degli studenti segnalano andamenti positivi in tutti gli ambiti rilevati (insegnamento, docenza, interesse e soddisfazione degli studenti), del tutto in linea con l’andamento della facoltà. Per quanto riguarda le conoscenze preliminari, gli studenti dichiarano adeguatezza rispetto ai contenuti dei corsi. Questo implica che i ritardi degli studenti nel passaggio al secondo anno non sono imputabili a carenze derivanti dal percorso di laurea triennale. Nella stessa direzione si muovono anche i dati relativi alla qualità della didattica, alle capacità dei docenti (valutate in modo pienamente positivo) che lasciano supporre che è forse la condizione di studente lavoratore a determinare difficoltà nel tempo destinato al lavoro individuale. Anche in questo senso però gli studenti considerano adeguato il materiale didattico disponibile. A tale proposito, per comprendere meglio queste difficoltà il CCdS sta valutando l’introduzione di azioni di monitoraggio, come si dirà anche in altre parti del presente documento.. Vi sono inoltre, valori molto buoni rispetto alla chiarezza delle modalità d’esame, mentre vi sono margini di miglioramento rispetto all’originalità dei contenuti degli esami.

La SUA-CdS e le pagine web dei singoli insegnamenti riportano in maniera chiara e conforme ai format previsti le informazioni sulle modalità di accertamento delle competenze e delle abilità degli studenti. Su questo aspetto specifico i docenti stanno aggiornando regolarmente le proprie pagine e tendono a fornire dettagliatamente le informazioni.

Punti di forza

Qualificazione del corpo docente e impegno costante nella didattica con attenzione anche alle modalità di comunicazione di contenuti e modalità d’esame agli studenti; reperibilità e disponibilità dei docenti; coerenza del syllabus con la didattica erogata

Aree da migliorare: Si ravvisa l’esigenza di rafforzare gli strumenti di ausilio alla didattica (dotazioni multimediali delle aule, laboratori, etc) e di migliorare in originalità i contenuti dell’esame;

Proposte di miglioramento: Si suggerisce di promuovere una breve ricognizione presso i docenti sullo stato degli strumenti di ausilio alla didattica disponibili (laboratori, connettività nelle aule, pc fissi e portatili) evidenziando in che modo questi incidono negativamente sulla qualità della didattica; monitoraggio degli studenti nel passaggio dal primo al secondo anno, in particolare di quelli lavoratori e part-time al fine di comprendere le ragioni del ritardo e delle difficoltà a raggiugere i CFU previsti.

Internazionalizzazione della didattica Il Corso di Studio si avvale delle attività di coordinamento, indirizzo e orientamento svolte dalla Commissione per l'internazionalizzazione del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, in collegamento con le strutture amministrative competenti

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della Facoltà e dell'Ateneo. Il Corso ha, fino a questo momento, una percentuale piuttosto limitata di studenti che si avvalgono dei programmi di mobilità internazionale, sebbene attraverso il progetto Erasums+ gli studenti possono trascorrere un periodo di studio all'estero per sostenere esami; inoltre mediante gli accordi relativi al programma Globus, stipulati dall'Ateneo, gli studenti possono soggiornare in università di paesi extraeuropei per sostenere esami, preparare la tesi o svolgere un tirocinio. Essi sono conclusi non per i singoli CdS, ma per Dipartimento: dunque, gli studenti iscritti in Scienze della Pubblica amministrazione e dell'organizzazione potranno scegliere la loro sede di destinazione fra le Università con cui l'Ateneo ha stipulato accordi per il Dipartimento di Scienze politiche e sociali (nonché, eventualmente, per la precedente Facoltà di Scienze politiche). Nel corso dell’ultimo anno, il CCdS sta cercando di inserire nuovi accordi anche con Università e Dipartimenti che attivano corsi di laurea più affini a quello di Scienze dell’Amministrazione al fine di sollecitare gli studenti a fruire di queste opportunità. Punti di forza La Relazione annuale 2017 della Commissione per la Mobilità Internazionale del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali ha evidenziato, con riguardo agli a.a. 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017, un trend positivo relativo al numero di studenti del CdS inviati in mobilità internazionale sebbene ancora con numeri molto contenuti. Aree da migliorare Rispetto agli altri CdS incardinati nel Dipartimento, il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione, pur registrando un trend positivo, si caratterizza per l’esiguità degli studenti che hanno beneficiato dei programmi di mobilità internazionale. Si ritiene opportuno che la Commissione Internazionalizzazione e il CdS attuino politiche di promozione e incentivazione dell’esperienza internazionale, in particolare attraverso la stipula di convenzioni e accordi coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di Studio.

2- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Obiettivo n. 1: Potenziamento dell’orientamento in itinere, soprattutto per gli studenti che passano dal primo al secondo anno. Azioni da intraprendere: monitoraggio dell’esperienza degli studenti , allo scopo di individuare vincoli o ostacoli o limitazioni, anche di tipo organizzativo, che siano causa di ritardi e rallentamenti. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: monitoraggio e attività di tutoring dei singoli insegnamenti e del corso di laurea, soprattutto per gli studenti lavoratori. Indicatore/i del grado di raggiungimento: incremento dei crediti acquisiti nel passaggio dal primo anno al secondo.

Obiettivo n. 2: miglioramento delle attività di laboratorio e delle attività integrative quali seminari di approfondimento. Azioni da intraprendere: maggiore coordinamento delle attività didattiche integrative. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: redazione, all’inizio dell’anno accademico, di un calendario delle attività integrative a carattere multidisciplinare che rispondano alle esigenze di formazione espresse anche dagli studenti. Indicatore/i del grado di raggiungimento: attività in itinere.

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3 – RISORSE DEL CDS

3- a SINTESI DEI PRINCIPALI MUTAMENTI INTERCORSI DALL'ULTIMO RIESAME

Descrivere i principali mutamenti intercorsi dal Riesame ciclico precedente, anche in relazione alle azioni migliorative messe in atto nel CdS.

Dal riesame ciclico redatto nell’anno 2015 si rileva una modifica che riguarda la deverticalizzazione del corso al fine di garantire una maggiore autonomia dei due corsi di triennale e specialistica. Per quanto riguarda la struttura del Corso, sebbene esso presenti un profilo formativo unitario, si sviluppa in due profili: Il primo profilo - Governo dei processi organizzativi e valutazione delle politiche - approfondisce e specifica la vocazione del laureato nell'analisi e nella gestione dei processi organizzativi, nella valutazione degli stessi e nella valutazione degli effetti delle politiche (21 CFU caratterizzanti: M-PSI/06, SPS/08, SECS-P/01). Il secondo profilo 'Processi decisionali e organizzativi pubblici" approfondisce e specifica un percorso volto a formare un esperto nell'interpretazione e applicazione normativa in particolare relativamente alle relazioni Stato/Regioni, Regioni/UE e capace di gestire processi amministrativi complessi. (21 CFU caratterizzanti: IUS/14, IUS/10, IUS/9). Inoltre, il corso prevede 6CFU che lo studente può dedicare al tirocinio da includere nel già citato progetto Te.ti.

Obiettivo n. 1: Acquisizione competenze professionali utili a favorire l’inserimento lavorativo, in particolare la partecipazione ai concorsi pubblici. Azioni intraprese: rafforzamento delle attività di tirocinio. Stato di avanzamento delle azioni correttive: le azioni sono in itinere. Grado di raggiungimento dell’obiettivo: Si prevede per gli AA seguenti il monitoraggio del numero dei tirocini attivati e il monitoraggio del livello di soddisfazione degli studenti.

3- b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

Includervi i principali problemi individuati, le sfide, i punti di forza e le aree da migliorare che emergono dall’analisi del periodo in esame e dalle prospettive del periodo seguente.

Per quanto riguarda la qualificazione dei docenti nel CdS, si rileva che insegnano 6 professori ordinari, 3 professori associati, 3 ricercatori a tempo indeterminato (di cui 1 in attesa di presa di servizio come professore associato) e 1 lettore di madre lingua inglese. Tutti i docenti insegnano discipline del proprio SSD. I risultati della VQR riportate nel Rapporto di monitoraggio annuale di Dipartimento non consentono di estrapolare un valore che si riferisca ai soli docenti del CdS, tuttavia poiché quest’ultimo rispecchia la multidisciplinarietà del Dipartimento si ritiene sia possibile usare i dati del Dipartimento per la valutazione della qualità dei docenti. Dal rapporto emerge che il numero medio di pubblicazioni pro-capite è stimato pari a 2,1 nel biennio 2015-2016. La percentuale di prodotti della ricerca registrati su IRIS valutabile in VQR risulta invece particolarmente elevata, dimostrando la buona qualità complessiva della produzione didattica dei docenti. Tra queste pubblicazioni, quelle in Rivista di fascia A risulta in crescita e arriva a più di un quarto delle pubblicazioni nel 2016. Come risulta dalle schede di monitoraggio fornite dall’ANVUR l’indicatore del rapporto iscritti/docenti complessivo (pesato per le ore di docenza) ha subito una riduzione dal 2014 al 2016, passando da 46,2 a 37,0 nonostante il lieve incremento degli studenti immatricolati e di quelli iscritti al CdS. Il valore è superiore alla media della ripartizione territoriale (20,9 % nel 2018) e di quella nazionale (18,1% nel 2019). Il divario si annulla per si considera lo stesso indicatore per il primo anno. Questo significa che gli studenti possono contare sulle risorse offerte dal personale docente, come testimoniano i dati rilevati dalle valutazioni degli studenti per le voci specifiche che riguardano i docenti. I docenti di nuova assunzione e coloro che hanno avuto una progressione di carriera rispetto all’ultimo riesame ciclico hanno partecipato ai corsi di formazione alla didattica organizzati dall’Ateneo nell’ambito del progetto denominato DISCENTIA (DIgital SCience and EducatioN for Teaching Innovative Assessment) volto a fornire ai docenti metodologie didattiche in ambito universitario che possano migliorare il successo formativo degli studenti. Il personale di supporto alla didattica è quello in servizio presso la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, ovvero la Facoltà dispone di 3 tecnici amministrativi un manager dedicato al corso di laurea e il personale della segreteria studenti. Inoltre, il dipartimento di scienze politiche e sociali ha incaricato un amministrativo della gestione organizzativa delle attività di orientamento. Le lezioni del Corso in Scienze dell’Amministrazione si svolgono nelle aule nel Campus Aresu e nel Campus Viale Sant’Ignazio. Secondo i dati indicati AlmaLaurea del 2018 sui laureati, le aule sono risultate spesso adeguate, ma per il 27% per niente adeguate. L’insoddisfazione si rileva soprattutto per le aule informatiche che solo il 20% dei laureati ha giudicato pienamente adeguate. Tale indicazione conferma quanto già espresso nella Relazione annuale della commissione Paritetica docenti-studenti 2018 che sottolineava la mancanza di dotazioni attuali e le difficoltà logistiche determinate dal fatto che le lezioni si svolgano in strutture

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diverse. Per quanto riguarda le dotazioni e i servizi di biblioteca il giudizio è per oltre la metà degli studenti, ma si deve sottolineare che solo una parte modesta di essi usa gli spazi della facoltà per lo studio individuale. Livelli di insoddisfazione crescenti, seppure la valutazione sia complessivamente positiva, per le postazioni informatiche. tutores per la didattica e docenti a contratto.

La gestione delle procedure di selezione per queste figure è affidata alla Facoltà che svolge tale attività per tutti i corsi. Tale procedure non sono coordinate con i CCdS e questo implica che i tempi della selezione e le persone selezionate spesso non dispongano delle competenze effettivamente utili all’interno del corso. Sui tempi accade spesso che i bandi siano emanati a ridosso dell'avvio delle attività, concedendo alla Commissione giudicatrice un brevissimo lasso di tempo per espletare il proprio lavoro, e ancor meno alle persone selezionate per prepararsi. Questa situazione appare particolarmente gravosa quando interessa i docenti a contratto ai quali si lasciano ridotti margini temporali per la preparazione del corso.

Con particolare riferimento ai tutores per la didattica, il precedente Rapporto di riesame, aveva suggerito che la selezione avesse luogo in sede di CCdS in modo da rispondere alle esigenze reali della didattica. Rilevava inoltre la necessità che i bandi venissero emanati per tempo. Tali indicazioni sono rimaste disattese per scelte non riconducibili al Corso.

3- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Includervi gli interventi ritenuti necessari o opportuni in base alle mutate condizioni e agli elementi critici individuati, alle sfide e le azioni volte ad apportare miglioramenti. Gli obiettivi dovranno avere un respiro pluriennale e devono riferirsi ad aspetti sostanziali della formazione e dell’esperienza degli studenti. Specificare attraverso quali azioni si ritiene di poter raggiungere gli obiettivi.

Obiettivo n. 1: miglioramento delle performance degli studenti nel passaggio dal primo anno al secondo. Azioni da intraprendere: maggiore sensibilizzazione dei docenti a svolgere il loro ruolo di tutor di riferimento e a supportare tali attività in ragione della limitata disponibilità di altri tutor. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: ciascun docente dovrà incontrare gli studenti assegnati in modo da verificare, alla fine del primo semestre le difficoltà incontrate dagli studenti e comprendere in che modo hanno inciso sui risultati. Tali evidenze dovranno essere poi presentate dal Coordinatore del Corso e discusse nel CCdS. Indicatore/i del grado di raggiungimento: azione programmata, da avviare nell’anno accademico 2019/2020

Obiettivo n. 2: Programmazione attività integrative della didattica. Azioni da intraprendere: Organizzazione dei laboratori per l’annualità 2019-2020 Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: I laboratori programmati e finanziati dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Entro Ottobre 2019 devono essere banditi i laboratori. Responsabile: coordinatore del corso Indicatore/i del grado di raggiungimento: Realizzazione dei laboratori. Partecipazione adeguata degli studenti.

Obiettivo n. 3: Monitoraggio inserimento lavorativo studenti laureati Azioni da intraprendere: Interviste telefoniche ai laureati nell’ultimo quinquennio. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: L’attività si integra con l’attività di formazione degli studenti, saranno attribuiti crediti formativi agli studenti che partecipano alle attività di monitoraggio. Indicatore/i del grado di raggiungimento: Report sull’occupazione degli studenti laureati del CDS.

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4 – MONITORAGGIO E REVISIONE DEL CDS

4- a SINTESI DEI PRINCIPALI MUTAMENTI INTERCORSI DALL'ULTIMO RIESAME

Il confronto con l’ultimo rapporto di riesame ciclico stilato nel 2015 consente di osservare innumerevoli mutamenti che hanno interessato il CdS e che rispondono alle domande degli studenti, del Comitato di indirizzo, delle commissioni paritetiche, del nucleo di valutazione e del PQA.

A seguito della deverticalizzazione, il Coordinatore e i CCDS hanno potuto avviare una serie di attività. In primo luogo, è aumentata l’attenzione dedicata all’analisi e alla discussione delle rilevazioni delle opinioni degli studenti, in modo particolare delle valutazioni sui singoli insegnamenti e da qui sul corso. Tali considerazioni sono state rafforzate anche dalle relazioni della commissione paritetica del corso di laurea (relazione del dicembre 2018) poi confluite nella relazione della commissione paritetica di facoltà. In confronto con i componenti della Commissione e gli studenti stanno favorendo una maggiore consapevolezza rispetto ai punti di forza e alle criticità del corso.

Il Consiglio di Corso e docenti sollecitano gli studenti a comunicare tempestivamente cause di inefficienze del corso in modo che si possa intervenire sull’andamento generale e sui singoli aspetti che possono riguardare anche singoli insegnamenti. Al momento i dati disponibili (indagini Alma Laurea, Relazioni della Commissione Paritetica, altri dati disponibili al Consiglio di Corso) hanno evidenziato problemi relativi alle dotazioni infrastrutturali (per es. la disponibilità di laboratori informatici con dotazioni software e hardware adeguate) e alla logistica delle lezioni in particolare per quelle che si svolgono nella sede del Campus Aresu. Tale sede è sprovvista di alcune dotazioni essenziali, tra cui la biblioteca, i presidi informatici e le postazioni di informazione disponibili nella sede principale del Campus di Viale S.Ignazio.

Nel corso del tempo, la collaborazione docenti/studenti sta favorendo la creazione di una vera e propria comunità animata soprattutto dagli studenti frequentanti che consentono di conoscere informazioni sui tirocini, le esperienze Erasmus, che rappresentano preziosi feedback per il CCdS.

In generale, il CCdS ha incrementato le azioni di monitoraggio che riguardano la qualità della didattica erogata e le carriere degli studenti. Come segnalato nel Monitoraggio annuale il consiglio approva nei tempi indicati dal PQA il riesame stilato dalla CAV e monitora le carriere degli studenti, i percorsi didattici, l’adeguatezza dell’offerta formativa alle domande espresse dagli studenti, ma anche dagli attori significativi presenti sul territorio, in particolare la Pubblica amministrazione che rappresenta una controparte importante nella definizione dei percorsi formativi e dei tirocini, oltre che uno dei più importanti ambiti di occupabilità del corso di studio. A tale proposito si deve considerare la scelta del Consiglio del corso di costituire un unico Comitato di Indirizzo e una sola Commissione Paritetica con il corso di laurea triennale in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione al fine di garantire una maggiore coerenza interna anche dei piani studio e un monitoraggio dell’intero percorso formativo. Si deve ricordare che i due corsi sono stati deverticalizzati solo di recente e che molte scelte relative all’offerta formativa, ai tirocini, all’orientamento in ingresso e in itinere sono stati condivisi e programmati congiuntamente. Il Consiglio ha ritenuto di dovere proseguire su questa linea in modo da garantire agli studenti un percorso coerente tra il corso triennale e la specialistica che è intesa come naturale prosecuzione degli studi sulle amministrazioni pubbliche.

Dall’ultimo riesame ciclico del 2015, il Consiglio di Corso si è impegnato a compiere, come rilevato dal monitoraggio annuale e nei verbali del CdS e del Consiglio di Dipartimento, una attenta attività di monitoraggio dei percorsi di studio, dei risultati degli esami e degli esiti occupazionali dei laureati. Dall’ultimo anno si sta attivando per studiare in modo più scrupoloso e regolare i dati relativi alle valutazioni degli studenti al fine di rilevare immediatamente le aree più in difficoltà e approntare soluzioni praticabili al fine di ridurre i rischi di ritardi nel conseguimento dei crediti.

Anche su indicazione della commissione paritetica, il Consiglio di Corso ha attivato modalità di segnalazione e azioni finalizzate ad affrontare difficoltà che riguardino singoli docenti e/o studenti. Fino ad ora vi sono stati pochi casi che sono stati risolti in modo positivo attraverso percorsi di mediazione che hanno coinvolto il Coordinatore e la Commissione paritetica, oltre che il docente interessato. Come si evince dalle schede di valutazione dei docenti, questi ottengono, individualmente e nel complesso, elevati livelli di soddisfazione degli studenti rispetto all’erogazione della didattica, alle modalità d’esame e al carico di materiale didattico.

Il CdS ha avviato la discussione sulle modalità praticabili per svolgere attività di orientamento rispetto al corso di laurea, sia tra i triennalisti, sia tra i funzionari pubblici che non conoscono l’esistenza del corso di laurea. Tale indicazione è venuta dal Comitato d’Indirizzo, ma anche dalle sollecitazioni che vengono dalle amministrazioni pubbliche con le quali sono in corso collaborazioni (per es. INPS, RAS, Comune di Cagliari).

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Obiettivo n. 1: esame degli esiti occupazionali dei laureati

Azioni intraprese: analisi dei dati e presentazione in forma sintetica ai componenti del consiglio al fine di avviare una discussione sugli interventi da programmare rispetto all’offerta formativa, ma anche rispetto ai tirocini e alle attività di orientamento per gli studenti alla fine del percorso formativo; discussione sulla possibilità di somministrazione di un questionario ai laureati ad un anno dalla laurea. I dati integrerebbero quelli resi disponibili da Alma Laurea.

Stato di avanzamento delle azioni correttive: le azioni sono ancora in corso e si devono considerare come permanenti dato che rispondono anche alle indicazioni che vengono dagli studenti, dal comitato d’indirizzo, dal Consiglio di dipartimento.

Grado di raggiungimento dell’obiettivo: l’obiettivo non è stato raggiunto in modo definitivo, ma il CdS, su indicazione del coordinatore del corso sta avviando una attività di monitoraggio sui laureati.

Come ha sottolineato la relazione AVA/NAVA del Nucleo di valutazione del 2017, il corso definisce poi iniziative proprie, come, ad esempio, la presentazione del corso alle matricole da parte del Coordinatore del Corso di Studi e dei docenti; e l’affiancamento di un docente con funzioni di tutor a ogni studente per l’intero anno accademico. Per l’accompagnamento al lavoro il CdS partecipa all’open-evening e al career day organizzato dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche, politiche, e si avvale dei servizi di accompagnamento dell’Ateneo. Il corso pubblica nel proprio sito i docenti di riferimento e i tutor e i docenti di riferimento per le diverse funzioni (coordinatori d’anno, referente pratiche studenti, tirocini, mobilità internazionale, per la trasparenza e per la comunicazione sul web).

Obiettivo n. 2: miglioramento delle attività tirocinio e maggiore utilizzo del progetto Te.ti

Azioni intraprese: le azioni intraprese hanno riguardato il maggiore coinvolgimento dei componenti del dipartimento a cui è stato chiesto di individuare amministrazioni pubbliche e organizzazioni private con le quali stabilire convenzioni e definire progetti di tirocinio ad hoc, anche associando lo sviluppo delle relazioni di fine percorso formativo.

Stato di avanzamento delle azioni correttive: le azioni sono ancora in corso di attuazione, anche se l’andamento dei tirocini nel corso degli ultimi anni consente di osservare l’incremento dei tirocini svolti nelle amministrazioni pubbliche. In questo modo gli studenti possono osservare direttamente la funzione delle burocrazie pubbliche con un approfondimento dei temi di studio degli esami.

Grado di raggiungimento dell’obiettivo: l’obiettivo si sta progressivamente raggiungendo anche in ragione del maggiore numero di convenzioni firmate e del più elevato livello di soddisfazione degli studenti. A tale proposito per i tirocini svolti nel 2019 (12 studenti) nelle Pa e più raramente in aziende private, gli studenti si sono detti soddisfatti e l’ente ospitante ha giudicato come “ottimo” il lavoro svolto dal tirocinante.

Obiettivo n. 3: incremento del numero degli iscritti e rafforzamento delle azioni per l’incremento della regolarità degli studi

Azioni intraprese: sin dal 2016 il CdS interviene con una serie di azioni finalizzate a fare aumentare il numero degli iscritti. La gran parte transita dal corso triennale di Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione di cui rappresenta la naturale prosecuzione. Vi sono poi gli studenti che provengono da altri corsi di laurea triennale o lavoratori che intendono migliorare le proprie competenze anche per avanzamenti di carriera. La popolazione è quindi eterogenea e questo impone un adattamento della didattica, soprattutto della sua erogazione.

Stato di avanzamento delle azioni correttive: le azioni sono ancora in corso di attuazione. Si deve sottolineare che le azioni del CdS sono sviluppate anche rispetto alle indicazioni che provengono dal Consiglio di Dipartimento che ha aumentato le discussioni sulle azioni di orientamento da sostenere nei diversi corsi e in modo congiunto.

Grado di raggiungimento dell’obiettivo: l’obiettivo è, ovviamente, in attuazione anche se alcuni esiti sono già evidenti come sottolineato dall’aumento del numero di immatricolazioni.

In accordo con le indicazioni del nucleo di valutazione nella sua relazione AVA/NAVA 2017, si stanno rafforzando le azioni di supporto alla regolarità del percorso di studi, dando evidenza all’attuazione delle iniziative di tutorato e mentoring.

Obiettivo n. 4: rafforzamento dell’integrazione del percorso formativo rispetto alle istanze espresse dalle pubbliche amministrazioni

Azioni intraprese: ricostituzione del comitato di indirizzo del corso di studi con l’inserimento di rappresentanti/dirigenti di amministrazioni pubbliche. Attualmente il comitato di indirizzo è composto da dirigenti della regione Sardegna, dall’Inps, dal Comune di Cagliari che rappresentano attori locali fondamentali sia nella costruzione di percorsi formativi (anche post-lauream),

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sia nella possibilità di conoscere quali siano i bisogni formativi delle pubbliche amministrazioni. Il Comitato di indirizzo ha costantemente valutato l’offerta formativa e fornito indicazioni su possibili aree di approfondimento. A tale proposito, tra le azioni correttive ha suggerito la costruzione di laboratori tematici sulla Pubblica amministrazione e sul suo funzionamento, in particolare sui temi che non sono inclusi nel percorso formativo e che appaiono centrali nelle competenze richieste anche per la preparazione dei concorsi pubblici.

Stato di avanzamento delle azioni correttive: le azioni correttive sono in fase di implementazione. Sono state avviate e troveranno svolgimento a partire dall’inizio del prossimo anno accademico.

Grado di raggiungimento dell’obiettivo: l’obiettivo è in fase di avvio, sebbene le azioni già svolte abbiano consentito di migliorare la qualità delle attività di tirocinio. A tale proposito, il coordinatore del corso, il responsabile dei tirocini in collaborazione con gli uffici della facoltà, ha provveduto ad un costante monitoraggio delle convenzioni firmate, con la definizione dei programmi da sviluppare durante il tirocinio.

4- b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

Includervi i principali problemi individuati, le sfide, i punti di forza e le aree da migliorare che emergono dall’analisi del periodo in esame e dalle prospettive del periodo seguente.

Dall’ultimo riesame ciclico, il corso di studi è stato sottoposto a numerose azioni di miglioramento che hanno riguardato l’offerta formativa al fine di migliorare gli esiti occupazionale dei laureati. Come già sottolineato, la deverticalizzazione del corso ha offerto maggiori opportunità di progettazione di azioni orientate alla risoluzione delle principali criticità individuate.

Il corso di studi presenta, infatti, importanti potenzialità dato che offre un percorso di formazione coerente con le nuove istanze espresse dalle PA, come evidenziato anche dal giudizio espresso dal nucleo di valutazione nella citata relazione. Il corso di studi è di sicuro interesse per i dipendenti pubblici che intendano migliorare e formalizzare le proprie competenze anche al fine di progressioni di carriera. Su questi però è necessario svolgere un’azione di orientamento all’ingresso e in itinere. Tra le altre cose, chiarire la possibilità di iscrizione part-time e tutte le opportunità che possono derivare dalla loro condizione di lavoratori. Il Corso consente, ad esempio, il riconoscimento con crediti di alcune attività di lavoro, soprattutto per i dipendenti pubblici e di quelli che svolgono specifiche funzioni coerenti con il percorso formativo. Riguardo al rapporto con le amministrazioni pubbliche, queste spesso non conoscono l’esistenza del corso di studi e quindi non sollecitano i propri dipendenti che intendano iscriversi ai percorsi universitari o a completare carriere interrotte.

Negli ultimi due anni, il CdS sta dedicando grande attenzione alle schede di valutazione degli studenti. Queste sono presentate e discusse almeno due volte l’anno (alla fine del semestre), anche se un’analisi specifica dovrebbe essere compiuta sulle criticità che fanno incrementare i fuori corso o che rallentano il percorso formativo. Secondo gli indicatori ANVUR (Gruppo E) nel 2017, la percentuale di CFU conseguiti al I anno sui CFU da conseguire (iC13) è pari al 57,7%. Il valore è più basso di quello della ripartizione geografica di riferimento (60%) e di quello nazionale (70,4%). Questi valori segnalano la necessità di azioni di intervento che il CdS sta programmando già a partire da questo anno accademico.

Per gli obiettivi indicati, le strategie in itinere riguardano il potenziamento dell’orientamento in ingresso e le attività di tutoring; alcune azioni hanno riguardato il miglioramento delle attività di tirocinio e il potenziamento dell’offerta formativa attraverso laboratori, attività seminariali e collaborazioni così come suggerito dal comitato di indirizzo e dalla commissione paritetica e dal nucleo di valutazione.

4- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

In sintesi, a partire da quanto discusso nelle parti precedenti del riesame, sono stati individuati due obiettivi principali sui quali si concentreranno le azioni di intervento dei prossimi anni:

Obiettivo n. 1: potenziamento dell’orientamento in ingresso

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Come già osservato in altre parti del riesame, il corso di studi deve essere conosciuto sia dai laureti triennali, sia alle pubbliche amministrazioni. Per queste ragioni, nell’ultimo anno, si sono intensificate le azioni di orientamento nelle scuole e di comunicazione alle amministrazioni, anche attraverso le presentazioni del corso triennale in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione. Segnali sugli esiti positivi di queste azioni è la crescita del numero degli iscritti, sempre in crescita se non per il calo relativo alla coorte del 2016. Di tutta evidenza si tratta di un livello ben al di sotto delle potenzialità del corso. Si deve ricordare, infatti, che il corso introduce al lavoro di funzionario e dirigente nelle pubbliche amministrazioni secondo competenze che rispondono alle nuove funzioni che riguardano queste posizioni occupazionali.

Azioni da intraprendere: le azioni già intraprese e da sviluppare riguardano la presentazione del corso agli studenti triennalisti oltre che nelle giornate dell’orientamento organizzate dalla facoltà con incontri a target mirati di potenziali studenti, tra cui i funzionari pubblici. Le azioni di orientamento in ingresso dovrebbero essere rivolte, in primo luogo, alle aree della PA che sono coinvolte nelle attività di tirocinio e/o di ricerca. Inoltre, sarebbe auspicabile che gli incontri fossero organizzati anche su richiesta delle amministrazioni per gruppi circoscritti di dipendenti per i quali la frequenza dei corsi può rappresentare un’attività formativa importante. Si deve inoltre sottolineare che il CdS è un unicuum nel territorio regionale e dovrebbe essere oggetto di una maggiore visibilità soprattutto nel corso dei prossimi anni in ragione anche delle nuove assunzioni che caratterizzeranno le pubbliche amministrazioni.

Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: le azioni finalizzate ad incrementare l’orientamento in ingresso sono attuate disponendo di limitatissime risorse. Fino ad ora, l’attività dei docenti del corso è avvenuta su base volontaristica e con l’impiego di risorse personali. Il supporto del dipartimento e della facoltà è limitato e risente della mancanza di uno stabile ufficio per l’orientamento e/o di personale dedicato che, come accadeva in passato, si occupava dell’organizzazione degli incontri e delle giornate di presentazione dei corsi di laurea in diversi momenti dell’anno accademico. In questo momento sono i docenti a svolgere questa attività e ciò comporta il riferimento a contatti personali e la disponibilità di tempo.

Indicatore/i del grado di raggiungimento: a partire dalla corte del 2017 si è registrato un aumento del numero degli iscritti. Dalla sua istituzione il corso ha mantenuto una certa stabilità nel numero degli iscritti, anche se migliorabile soprattutto in ragione degli obiettivi e del piano formativo proposto.

Obiettivo n. 2: azioni di tutoring per gli studenti iscritti ad anni successivi al primo

I report sulle carriere degli studenti evidenziano che nel passaggio al secondo anno vi è una continuità del percorso formativo. La gran parte degli iscritti prosegue il percorso (97,4% per la coorte del 2017 -Fonte: Alma Laurea) formativo, ma con un numero inferiore dei CFU previsti dal piano di studio. Per il 2017, solo il 26% degli studenti iscritti al secondo anno ha conseguito almeno 40 CFU (contro il 51,9% della media della ripartizione di riferimento e il 52,5% della media nazionale). Tale ritardo si manifesta poi anche nell’incidenza della percentuale di studenti che si laureano entro un anno oltre la normale durata del corso di studio (indicatore ic17, ANVUR) (34,4% nel 2018), ben al di sotto della media della ripartizione geografica (58,9%) e della media nazionale (53,4%). È molto difficile comprendere le ragioni di questo ritardo, ma probabilmente incide la componente di studenti lavoratori che tende ad iscriversi secondo la modalità full-time incrementando il rischio di finire e permanere nella condizione di fuori corso ben oltre un anno. Inoltre, i dati alma Laurea sottolineano che gli studenti fanno un uso modesto delle dotazioni disponibili per la didattica limitando la loro presenza in università alle ore di lezione frontale. Vi è un sottoutilizzo delle strutture e risorse disponibili comprese le attività di supporto alla didattica svolte dai docenti nel corso dell’orario di ricevimento o su appuntamento. Inoltre, la limitata permanenza riduce le possibilità di partecipazione alle attività formative integrative organizzate dal corso di studio e, più in generale, dall’intero dipartimento. La partecipazione è limitata anche nel caso di seminari e laboratori che riconoscono crediti formativi.

Azioni da intraprendere: le azioni discusse dal CCdS riguardano la possibilità di supportare gli studenti sin dal primo anno nelle scelte che riguardano la preparazione degli esami, il rispetto di alcune propedeuticità sostanziali che riducono i rischi di insuccesso degli esami, l’individuazione di insegnamenti tra quelli a scelta che conducano ad un piano di studio che massimizzi le opportunità formative degli studenti sulla base anche dei propri interessi. Vi è poi la necessità di organizzare una attività di tutoring che riguardi tutti gli insegnamenti, ma soprattutto quelli per i quali si registrano più insuccessi e ritardi nella preparazione e superamento. Infine, ma non meno importante, è stato suggerito di svolgere incontri con gli studenti all’inizio di ogni anno accademico che descrivano gli insegnamenti, le modalità dell’esame, le opportunità di formazione quali laboratori e seminari. Nonostante l’impegno profuso dai componenti del CCdS sarebbe opportuno disporre di una maggiore quantità di risorse soprattutto umane da poter destinare alle attività di tutoring.

Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: lo svolgimento delle attività presentate e discusse dal CCdS richiede la

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collaborazione di tutti i componenti il Consiglio ai quali si chiede un impegno ad incontrare gli studenti e a svolgere ulteriori attività di tutoring. Di tutta evidenza, tali richieste servono a coprire le strutturali mancanze di risorse destinabili ai tutor. Sono pochi gli insegnamenti che si avvalgono di questo supporto e comunque con un numero di ore limitato rispetto alle esigenze degli studenti, in particolare quelle che attengono i laboratori previsti da alcuni insegnamenti. Come sottolineato dall’ultima relazione svolta dalla commissione paritetica del corso e di facoltà, tali attività sono spesso compromesse dall’inadeguatezza delle strutture e dal supporto dei tutor d’aula che facilitino le attività di esercitazione.

Indicatore/i del grado di raggiungimento: le azioni non sono ancora avviate. Il loro inizio è previsto per l’anno accademico 2019-2020, anche nella forma di qualche sperimentazione non disponendo di risorse per l’estensione a tutti gli insegnamenti.

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5 – COMMENTO AGLI INDICATORI

5- a SINTESI DEI PRINCIPALI MUTAMENTI INTERCORSI DALL'ULTIMO RIESAME

Nel corso degli ultimi anni trascorsi dalla presentazione dell’ultimo riesame del 2015, è emerso il costante impegno del corso in azioni finalizzate a migliorare l’offerta formativa, l’erogazione delle lezioni frontali, le modalità dell’esame al fine di migliorare la qualità della didattica e il livello di soddisfazione degli studenti.

Trattandosi di azioni complesse e svolte senza la disponibilità di risorse aggiuntive, ma con l’impegno dei docenti del corso, gli effetti sono costanti nel tempo, anche se visibili solo nel lungo periodo. Al momento qualche segnale positivo emerge dalle schede di valutazione degli studenti. Come evidenziato dalla relazione della commissione paritetica, le valutazioni dei docenti del corso sono superiori a quelle medie dell’Ateneo proprio in questi ambiti. Al fine di migliorare le criticità dall’anno accademico 2018-2019 è iniziata l’elaborazione della sintesi delle schede di valutazione e la discussione collegiale in consiglio di corso. I componenti del consiglio hanno stabilito di discutere alla fine di ogni semestre e di intervenire in caso di situazioni particolarmente complesse. In tale direzione è stato assunto l’impegno da parte del consiglio di dotarsi di una procedura stabile di segnalazione delle situazioni più difficili e una serie di strumenti di intervento.

A seguito del processo di deverticalizzazione il consiglio sta lavorando al miglioramento delle finalità e obiettivi del corso che ne favoriscano l’esplicitazione delle potenzialità che rimangono, per la gran parte, non espresse. Nell’ultimo anno si sono incrementate le discussioni e l’individuazione di azioni, già discusse, di maggiore comunicazione rispetto al corso e di tutoring sugli studenti iscritti. In tale direzione si devono sottolineare le azioni svolte rispetto al tirocinio formativo che il consiglio di corso considera uno strumento di grande importanza, soprattutto in termini di professionalizzazione. In tal senso, nell’ultima revisione della scheda SUA-CdS, sono stati identificati con maggiore chiarezza gli sbocchi professionali dei laureati con l’individuazione di profili professionali validi nelle organizzazioni private e nelle amministrazioni pubbliche.

5- b ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA BASE DEI DATI

In ragione dell’analisi condotta fino a questo momento, dei punti di forza e di maggiore debolezza indentificati la CAV ha individuato e proporrà al Consiglio di Corso l’esame dei seguenti indicatori rilevati per un triennio e aggiornati all’ultimo dato disponibile:

Per il gruppo A (indicatori della didattica):

iC01 – percentuale di studenti iscritti entro la durata normale del CdS che abbiano acquisito almeno 40 CFU

Tale indicatore risulta notevolmente più basso rispetto all’area geografica di riferimento e alla media degli atenei italiani non telematici.

In particolare, per la coorte di studenti del 2018 il valore si attestava a 26% (per il corso dell’Ateneo di Cagliari), al 51,2,1% per l’area geografica e a 52,5,8 % per il la media nazionale. Nonostante il miglioramento rispetto all’anno 2016 (14,6%), esso rimane ad una soglia critica e rappresenta uno degli indicatori che ha spinto a programmare le azioni discusse nelle altre parti del presente documento.

iC02 – percentuale dei laureati entro la durata normale del corso.

L’indicatore, registrato per il 2018, è notevolmente più basso (21,9%) rispetto alla media della ripartizione geografica (65,4% ) e a quella nazionale (63,5%).

iC05 – rapporto studenti regolari/docenti (indicatore di sostenibilità)

L’indicatore è stabile dal 2017 e si attesta intorno al 10%, ma supera sia il dato medio dell’area geografica di riferimento (7,8%), sia quello nazionale (6,8%). La sostenibilità del corso è quindi costante, forse in ragione della stabilità del numero di docenti e della loro posizione.

Per il gruppo B – indicatori di internazionalizzazione

Come già evidenziato, l’internazionalizzazione rappresenta una delle dimensioni su cui il corso di laurea intende intervenire a partire

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dal prossimo anno accademico. Si tratta infatti di un’area poco sviluppata su cui esistono ampi spazi di miglioramento.

iC10 – percentuale di CFU conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU conseguiti dagli studenti entro la durata normale del corso.

L’indicatore presenta valori piuttosto modesti anche in ragione del fatto che gli studenti lavoratori non riconoscono all’internazionalizzazione un ruolo importante nel percorso formativo. Nel 2017, la percentuale di crediti maturati era pari al 3 per mille, in accordo con la media della ripartizione, ma inferiore a quella media nazionale pari all’11,3 per mille. L’esperienza dell’internazionalizzazione è seguita soprattutto dagli studenti regolari per i quali rappresenta un’occasione di formazione a cui si collega anche l’elaborazione della tesi finale e alcune esperienze post-lauream.

iC11 – percentuale dei laureati entro la durata normale del corso che hanno acquisito almeno 12 CFU all’estero.

A conferma di quanto detto sopra, la percentuale dei laureati che hanno maturato almeno 12 CFU all’estero, il valore raggiunge soglie importanti (nel 2017 il 67%), ma è profondamente instabile. Come già detto, è opportuno migliorare le opportunità attraverso la costruzione di nuovi accordi, ma anche avviare azioni di sensibilizzazione degli studenti per aumentarne l’orientamento a seguire un periodo formativo all’estero.

Per il gruppo E – ulteriori indicatori per la valutazione della didattica

Indicatori di regolarità degli studi:

iC13 – Percentuale di CFU conseguiti al I anno su CFU da conseguire

L’indicatore segnala e conferma quanto già emerso dagli altri indicatori. Nel 2017, i CFU effettivamente conseguiti erano il 57,7% di quelli previsti. Il valore è in linea con quello dell’area geografica di riferimento (60%), ma al di sotto della media registrata a livello nazionale (70,4%).

iC14 – Percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso corso di studio

Più positivo e in linea con gli andamenti nazionali l’indicatore che segnala la capacità del corso di ridurre gli abbandoni del corso di laurea. Nel 2017, il 97% degli studenti iscritti al primo anno, ha confermato la scelta del corso con l’iscrizione al II anno. Tale misura indica la consistenza e la credibilità dell’offerta formativa e il riscontro con gli insegnamenti del primo anno (come segnalano i dati sulle schede di valutazione dei docenti del corso). Tra coloro che proseguono però cominciano a verificarsi ritardi nel conseguimento dei crediti.

A tale proposito l’indicatore:

iC15 – Percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso corso di studio e cha hanno acquisito almeno 20 CFU al I anno

L’indicatore è stabile nel corso del tempo e raggiunge nel 2017 il valore di 82,1%, in linea con l’andamento registrato nella ripartizione geografica e come media nazionale. Tale indicatore, se combinato con la percentuale di studenti che conseguono almeno 40 CFU (pari al 41% nel 2017), segnala un ritardo nel passaggio tra il primo e il secondo anno che non è quasi mai recuperato.

Gli indicatori segnalano due profili di studenti molto distanti tra loro: coloro che sono profondamente motivati che frequentano regolarmente le lezioni, usano al meglio le risorse disponibili (tra cui le opportunità dell’internazionalizzazione) e chiudo regolarmente il proprio corso di studi; coloro che seppure motivati hanno un percorso di studio in cui questo si integra con esperienze lavorative a tempo pieno o per un certo numero di giorni a settimana che già alla fine del primo anno hanno acquisito un ritardo che non riescono a recuperare. Questo gruppo di studenti a frequenze ridotte dei corsi e non conosce e non usa le dotazioni del Dipartimento/facoltà, né esplora le opportunità del corso di studio. In molti casi gli studenti sono obbligati a lavorare per esigenze economiche (ipotesi credibile se si osservano i dati sulle classi sociali d’origine degli studenti iscritti al corso di laurea). La provenienza dalle classi meno abbienti condiziona, de facto, la durata delle carriere e i suoi esiti (in termini di voto laurea). È chiaro che su questa popolazione di studenti è difficile intervenire come corso di laurea, se non incrementando le azioni di tutoring e strategie didattiche che includono più processi di auto-apprendimento.

iC18 - percentuale di laureati che si iscriverebbe allo stesso corso di laurea

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La credibilità del corso di laurea è confermata anche dalla percentuale di laureati che si riscriverebbe allo stesso corso. Nel 2017, il valore era pari al 70%, in linea con quanto accade nel resto del Mezzogiorno e come valore medio nazionale.

iC19 - percentuale di ore di docenza erogata da docenti assunti a tempo indeterminato su totale delle ore erogate

Ad incidere sull’indicatore precedente è probabilmente anche il fatto che circa il 94% delle ore di lezione è erogata da docenti assunti a tempo determinato. Questa condizione offre una stabilità importante ai contenuti dei corsi, ma anche l’opportunità di coordinarli al fine di rendere omogeneo e più preciso il percorso formativo.

Per il gruppo E – percorso di studio e regolarità delle carriere

Gli sforzi del CCdS di miglioramento della qualità del corso si stanno evidenziando negli indicatori che riguardano il percorso di studio e la regolarità delle carriere che, nel complesso, stanno migliorando sebbene presentino ancora criticità che impongono alcuni interventi soprattutto per gli studenti del II anno.

iC21 – percentuale di studenti che proseguono la carriera nel sistema universitario al II anno

L’indicatore segnala una stabilità degli iscritti e una incidenza minima degli abbandoni. Per il 2017, il 97% degli studenti si iscrive al secondo anno. Il valore è superiore a quello registrato a livello di area geografica di riferimento e in linea con la media nazionale.

iC22 – percentuale di immatricolati che si laureano nel CdS entro la durata normale del corso

Meno confortante il dato che riguarda la regolarità delle carriere. Nel 2017 solo il 34% degli immatricolati si è laureato in corso. Il dato è molto al di sotto della media della ripartizione (58,9%) e di quella media nazionale (53,4%).

Per il gruppo E – soddisfazione e occupabilità

iC25 – percentuale dei laureandi complessivamente soddisfatti del CdS

Il livello di soddisfazione è elevato, sebbene sia calato nel corso degli anni. Per il 2018, la percentuale dei laureati complessivamente soddisfatti è pari all’80%. Il valore è inferiore però alla media di ripartizione (92,6%) e di quelle media nazionale (90,1%).

iC26 – percentuale di laureati occupati ad un anno dal titolo – laureati che dichiarano di svolgere un’attività lavorativa e regolamentata da un contratto, o di svolgere attività di formazione retribuita (dottorato, specializzazione in medicina).

Nel 2018 l’indicatore ha assunto il valore 44,4%, in linea con la media della ripartizione, ma inferiore alla media nazionale (52,5%). È chiaro che l’indicatore è condizionato dalle limitate opportunità del mercato del lavoro locale, anche della flessione che ha riguardato il lavoro nelle amministrazioni pubbliche.

Informazioni e dati da tenere in considerazione:

Gli indicatori delle schede di monitoraggio annuale sono proposti allo scopo principale di indurre nei CdS una riflessione sul grado di raggiungimento dei propri obiettivi specifici. Pertanto, ogni CdS deve riconoscere, fra quelli proposti, quelli più significativi in relazione al proprio carattere e commentare in merito alla loro evoluzione temporale (è suggerito un arco temporale di almeno tre anni). Gli indicatori vanno riferiti alla distribuzione dei valori su scala nazionale o macroregionale e per classe disciplinare.

1. Indicatori relativi alla didattica (gruppo A, Allegato E DM 987/2016); 2. Indicatori di internazionalizzazione (gruppo B, Allegato E DM 987/2016); 3. Ulteriori indicatori per la valutazione della didattica (gruppo E, Allegato E DM 987/2016); 4. Indicatori circa il percorso di studio e la regolarità delle carriere (indicatori di approfondimento per la sperimentazione); 5. Soddisfazione e occupabilità (indicatori di approfondimento per la sperimentazione); 6. Consistenza e qualificazione del corpo docente (indicatori di approfondimento per la sperimentazione).

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5- c OBIETTIVI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Obiettivo n. 1: attività di monitoraggio e tutoring Azioni da intraprendere: come emerso dalle parti precedenti del presente riesame il Coordinatore e il CCdS stanno discutendo la possibilità di svolgere alcune attività di monitoraggio con finalità diverse. La prima riguarda gli studenti del primo anno di corso per il quali si è rilevata una percentuale elevata di studenti inattivi dei quali è necessario conoscere il profilo al fine di proporre anche nelle sedi competenti soluzioni adeguate. La seconda attività di monitoraggio riguarda una maggiore conoscenza degli esiti occupazionali dei laureati, in particolare con la finalità di conoscere la capacità del corso di fornire adeguate competenze agli iscritti che si avviino a carriere nella pubblica amministrazione. Le attività di monitoraggio dovrebbero essere poi accompagnate da azioni di tutoraggio specifiche per le quali sono necessarie risorse non sempre disponibili al Corso di laurea e nel Dipartimento. Infatti, nonostante l’impegno dei singoli docenti, le attività di supporto per gli studenti necessitano di competenze specifiche di cui, spesso, i tutor resi disponibili dalla facoltà non dispongono. In tal senso sarebbe opportuno che tali reclutamenti fossero maggiormente definiti (rispetto ai requisiti) con i coordinatori dei corsi. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: le azioni individuate riguardano il monitoraggio dei laureati, in particolare per la parte relativa agli esiti occupazionali ad un anno dalla laurea. Le altre attività di monitoraggio sono in discussione e richiedono la partecipazione e il supporto dell’amministrazione centrale, in particolare del PQA. Le attività partiranno, anche in via sperimentale, a partire dall’anno accademico 2019/20. Indicatore/i del grado di raggiungimento: in progettazione

Obiettivo n. 2: Programmazione attività integrative della didattica. Azioni da intraprendere: Organizzazione dei laboratori per l’annualità 2019-2020 Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: I laboratori programmati e finanziati dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Entro Ottobre 2019 devono essere banditi i laboratori. Responsabile: coordinatore del corso Indicatore/i del grado di raggiungimento: Realizzazione dei laboratori. Partecipazione adeguata degli studenti.

Obiettivo n. 3: Monitoraggio inserimento lavorativo studenti laureati Azioni da intraprendere: Interviste telefoniche ai laureati nell’ultimo quinquennio. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: L’attività si integra con l’attività di formazione degli studenti, saranno attribuiti crediti formativi agli studenti che partecipano alle attività di monitoraggio. Indicatore/i del grado di raggiungimento: Report sull’occupazione degli studenti laureati del CDS.

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