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Corso Biennale di preparazione all’esame di Stato di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile Sabato, 7 dicembre 2013 ore 9.00 – 13.00 Sede Verona: presso ODCEC di Verona – Via Tezone n° 5 - VERONA Interventi di dott. Stefano Tonelato avv. Alberto Zorzi Argomento assegnato: “Periti e consulenti tecnici nel processo civile. Iscrizione all’Albo CTU: esempio di redazione di una perizia Lo svolgimento ed il ruolo di consulente di parte nella CTU” 1

Corso Biennale di preparazione all’esame di Stato

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Corso Biennale di preparazione all’esame di Stato di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile Sabato, 7 dicembre 2013 ore 9.00 – 13.00 Sede Verona: presso ODCEC di Verona – Via Tezone n° 5 - VERONA Interventi di d ott . Stefano Tonelato avv . Alberto Zorzi Argomento assegnato: - PowerPoint PPT Presentation

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Corso Biennale di preparazione all’esame di Stato di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile 

 Sabato, 7 dicembre 2013 

ore 9.00 – 13.00 

Sede Verona: presso ODCEC di Verona – Via Tezone n° 5 - VERONA  

Interventi di dott. Stefano Tonelato

avv. Alberto Zorzi  

Argomento assegnato: 

“Periti e consulenti tecnici nel processo civile.Iscrizione all’Albo CTU: esempio di redazione di una periziaLo svolgimento ed il ruolo di consulente di parte nella CTU”

 

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Ogni  volta  che  il  giudice,  ai  fini  della  decisione,  necessita  del  giudizio  di  un esperto  data  la  vertenza  del  contendere  su  particolari  cognizioni  tecnico  - scientifiche,  può  richiedere  l'intervento  di  un  esperto  (art. 61  e  ss..  del codice di procedura civile).

Art. 61.(Consulente tecnico)Quando  è  necessario,  il  giudice  può  farsi  assistere,  per  il compimento  di  singoli  atti o  per  tutto  il  processo,  da  uno  o  piu' consulenti  di  particolare  competenza  tecnica.La  scelta  dei consulenti  tecnici  deve  essere  normalmente  fatta  tra  le  persone iscritte  in  albi  speciali  formati  a  norma  delle  disposizioni  di attuazione al presente codice. Art. 62.(Attività del consulente)Il  consulente  compie le indagini che gli sono commesse dal giudice e  fornisce, in udienza e in camera di consiglio, i chiarimenti che il giudice gli richiede a norma degli artt. 194 ss. e degli artt. 441 e 463. 

Consulente tecnico

Attività del consulente

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Art. 63.cpc Obbligo di assumere l'incarico e ricusazione del consulenteIl consulente scelto tra gli iscritti in un albo ha l'obbligo di prestare il suo ufficio, tranne che il giudice riconosca che ricorre un giusto motivo di astensione.Il consulente può essere ricusato dalle parti per i motivi indicati nell'art. 51.Della  ricusazione  del  consulente  conosce  il  giudice  che  l'ha nominato. Art. 64.cpc Responsabilità del consulenteSi applicano al consulente tecnico le disposizioni del codice penale relative ai periti.In ogni  caso,  il  consulente  tecnico che  incorre  in colpa grave  nell'esecuzione  degli  atti  che  gli  sono  richiesti,  è punito  con  l'arresto  fino  a  un  anno  o  con  l'ammenda  fino  a  € 10.329.  Si  applica  l'art.  35  del  codice  penale  (sospensione dall’esercizio  ella  professione).  In  ogni  caso  è  dovuto  il risarcimento dei danni causati alle parti.

Responsabilità del consulente

Obbligo di assumere l'incarico e ricusazione del consulente

Consulente tecnico d'ufficio

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Art. 51 cpc- Il giudice ha l'obbligo di astenersi:1) se ha interesse nella causa o in altra vertente su identica questione di diritto;2) se egli stesso o la moglie è parente fino al quarto grado o legato da vincoli di affiliazione (1), o è convivente o commensale abituale di una delle parti o di alcuno dei difensori;3) se egli stesso o la moglie ha causa pendente o grave inamicizia o rapporti di credito o debito con una delle parti o alcuno dei suoi difensori;4) se ha dato consiglio o prestato patrocinio nella causa, o ha deposto in essa come testimone, oppure ne ha  conosciuto  come magistrato  in  altro  grado del  processo  o  come  arbitro o  vi  ha  prestato  assistenza come consulente tecnico;5) se è tutore, curatore, amministratore di sostegno, procuratore, agente o datore di lavoro di una delle parti; se, inoltre, è amministratore o gerente di un ente, di un'associazione anche non riconosciuta, di un comitato, di una società o stabilimento che ha interesse nella causa.In ogni altro caso in cui esistono gravi ragioni di convenienza, il giudice può richiedere al capo dell'ufficio l'autorizzazione ad astenersi; quando l'astensione riguarda il capo dell'ufficio, l'autorizzazione è chiesta al capo dell'ufficio superiore.

Consulente tecnico d'ufficio

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processo penale

Art. 220. cppOggetto della perizia.1.  La  perizia  è  ammessa  quando occorre svolgere  indagini o acquisire dati  o  valutazioni  che  richiedono specifiche  competenze  tecniche, scientifiche o artistiche.2.  Salvo  quanto  previsto  ai  fini dell'esecuzione  della  pena  o  della misura  di  sicurezza,  non  sono ammesse  perizie  per  stabilire l'abitualità  o  la  professionalità  nel reato,  la  tendenza  a  delinquere,  il carattere  e  la  personalità dell'imputato  e  in  genere  le  qualità psichiche  indipendenti  da  cause patologiche.

processo civile

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processo penale

Art. 221. cpp - Nomina del perito.1. Il giudice nomina il perito scegliendolo tra  gli  iscritti  negli  appositi  albi  o  tra persone  fornite  di  particolare competenza  nella  specifica  disciplina. Quando  la  perizia  è  dichiarata  nulla,  il giudice  cura,  ove  possibile,  che  il  nuovo incarico sia affidato ad altro perito.2.  Il  giudice  affida  l'espletamento  della perizia a più persone quando  le  indagini e  le  valutazioni  risultano  di  notevole complessità  ovvero  richiedono  distinte conoscenze in differenti discipline.3. Il perito ha l'obbligo di prestare il suo ufficio, salvo che ricorra uno dei motivi di astensione previsti dall'articolo 36. 

Art. 191.cpc(Nomina del consulente tecnico)I. Nei casi previsti dagli articoli 61 

e  seguenti  il  giudice  istruttore, con  ordinanza  ai  sensi dell’articolo  183,  settimo comma,  o  con  altra  successiva ordinanza,  nomina un consulente, formula i quesiti e fissa l’udienza nella  quale  il consulente deve comparire.

II. Possono  essere  nominati  più consulenti  soltanto  in  caso  di grave  necessità  o  quando  la legge  espressamente  lo dispone.

processo civile

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processo penale

Art. 222. cppIncapacità e incompatibilità del perito.1. Non può prestare ufficio di perito, a pena di nullità:a)  il minorenne,  l'interdetto, l'inabilitato e chi è affetto da infermità di mente;b) chi è interdetto anche temporaneamente dai pubblici  uffici  ovvero  è  interdetto  o  sospeso dall'esercizio di una professione o di un'arte;c)  chi  è  sottoposto  a  misure  di  sicurezza personali o a misure di prevenzione;d) chi non può essere assunto come testimone o ha facoltà di astenersi dal testimoniare o chi è chiamato  a  prestare  ufficio  di  testimone  o  di interprete;e) chi è stato nominato consulente tecnico nello stesso  procedimento  o  in  un  procedimento connesso.

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Art. 192. cpc Astensione e ricusazione del consulenteL'ordinanza  è  notificata al consulente tecnico a cura del cancelliere, con invito a  comparire  all'udienza  fissata  dal giudice.Il  consulente  che  non ritiene di accettare l'incarico o  quello  che, obbligato a prestare il suo ufficio, intende  astenersi,  deve  farne  denuncia o  istanza  al  giudice  che  l'ha  nominato almeno tre giorni prima dell'udienza di comparizione;  nello  stesso  termine  le parti  debbono  proporre  le  loro  istanze di  ricusazione,  depositando  nella cancelleria  ricorso  al  giudice  istruttore.Questi  provvede  con  ordinanza  non impugnabile.

Processo civile

Art. 223. cpp Astensione e ricusazione del perito.1.  Quando  esiste  un motivo di astensione,  il perito ha l'obbligo di dichiararlo.2.  Il perito può essere ricusato dalle parti nei casi  previsti  dall'articolo  36  a  eccezione  di quello  previsto  dal  comma  1  lettera  h)  del medesimo articolo.3.  La  dichiarazione  di  astensione  o  di ricusazione  può  essere  presentata fino a che non siano esaurite le formalità di conferimento dell'incarico  e,  quando  si  tratti di  motivi  sopravvenuti  ovvero  conosciuti successivamente,  prima  che  il  perito  abbia dato il proprio parere.4.  Sulla  dichiarazione  di  astensione  o  di ricusazione  decide,  con  ordinanza,  il  giudice che ha disposto la perizia.5. Si osservano, in quanto applicabili, le norme sulla ricusazione del giudice 

Processo penale

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Le perizie nel processo penale

Capo VI - Perizia

Art. 224 cpp.Provvedimenti del giudice.1.  Il  giudice  dispone  anche  di  ufficio  la  perizia  con ordinanza motivata,  contenente  la nomina del perito,  la sommaria enunciazione dell'oggetto delle indagini, l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo fissati per la comparizione del perito.2.  Il  giudice  dispone  la  citazione  del  perito  e  dà  gli opportuni  provvedimenti  per  la  comparizione  delle persone  sottoposte  all'esame  del  perito.  Adotta  tutti  gli altri  provvedimenti  che  si  rendono  necessari  per l'esecuzione delle operazioni peritali. 

Provvedimenti del giudice

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Le perizie nel processo penaleArt. 224-bis cpp.Provvedimenti del giudice per le perizie che richiedono il compimento di atti idonei ad incidere sulla libertà personale.1. Quando  si  procede per  delitto non  colposo,  consumato o  tentato, per  il  quale  la  legge  stabilisce  la  pena dell’ergastolo o della reclusione nel massimo a tre anni e negli altri casi espressamente previsti dalla legge, se per l’esecuzione della perizia è necessario compiere  atti  idonei  ad  incidere  sulla  libertà  personale,  quali  il  prelievo di  capelli,  di  peli  o  di mucosa del  cavo orale  su persone viventi  ai  fini  della  determinazione  del  profilo  del  DNA  accertamenti medici,  e  non  vi  è  il  consenso  della  persona  da  sottoporre all’esame  del  perito,  il  giudice,  anche  d’ufficio,  ne  dispone  con  ordinanza  motivata  l’esecuzione  coattiva,  se  essa  risulta assolutamente indispensabile per la prova dei fatti.2. Oltre a quanto disposto dall’articolo 224, l’ordinanza di cui al comma 1 contiene a pena di nullità:a) le generalità della persona da sottoporre all’esame e quanto altro valga ad identificarla;b) l’indicazione del reato per cui si procede, con la descrizione sommaria del fatto;c) l’indicazione specifica del prelievo o dell’accertamento da effettuare e delle ragioni che lo rendono assolutamente indispensabile per la prova dei fatti;d) l’avviso della facoltà di farsi assistere da un difensore o da persona di fiducia;e)  l’avviso  che,  in  caso di mancata comparizione non dovuta a  legittimo  impedimento, potrà essere ordinato  l’accompagnamento coattivo ai sensi del comma 6;f) l’indicazione del luogo, del giorno, e dell’ora stabiliti per il compimento dell’atto e delle modalità di compimento.3. L’ordinanza di cui al comma 1 è notificata all’interessato, all’imputato e al suo difensore nonché alla persona offesa almeno tre giorni prima di quello stabilito per l’esecuzione delle operazioni peritali.4.  Non  possono  in  alcun modo  essere  disposte  operazioni  che  contrastano  con  espressi  divieti  posti  dalla  legge  o  che  possono mettere in pericolo la vita, l’integrità fisica o la salute della persona o del nascituro, ovvero che, secondo la scienza medica, possono provocare sofferenze di non lieve entità.5. Le operazioni peritali sono comunque eseguite nel rispetto della dignità e del pudore di chi vi è sottoposto. In ogni caso, a parità di risultato, sono prescelte le tecniche meno invasive.6. Qualora  la persona  invitata a presentarsi per  i fini di cui al  comma 1 non compare senza addurre un  legittimo  impedimento,  il giudice  può  disporre  che  sia  accompagnata,  anche  coattivamente,  nel  luogo,  nel  giorno  e  nell’ora  stabiliti.  Se,  pur  comparendo, rifiuta  di  prestare  il  proprio  consenso  agli  accertamenti,  il  giudice  dispone  che  siano  eseguiti  coattivamente.  L’uso  di  mezzi  di coercizione fisica è consentito per il solo tempo strettamente necessario all’esecuzione del prelievo o dell’accertamento. Si applicano le disposizioni dell’articolo 132, comma 2.7. L’atto è nullo se la persona sottoposta al prelievo o agli accertamenti non è assistita dal difensore nominato.

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Le perizie nel processo penale

Capo VI - Perizia

Art. 225 cpp. Nomina del consulente tecnico.1. Disposta la perizia, il pubblico ministero e le parti private hanno  facoltà  di  nominare  propri  consulenti  tecnici  in numero  non  superiore,  per  ciascuna  parte,  a  quello  dei periti.2.  Le  parti  private,  nei  casi  e  alle  condizioni  previste  dalla legge sul patrocinio statale dei non abbienti, hanno diritto di farsi assistere da un consulente tecnico a spese dello Stato.3. Non può essere nominato consulente tecnico chi si trova nelle  condizioni  indicate  nell'articolo  222  comma  1  lettere a), b), c), d).

Nomina del consulente

tecnico di parte

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Art. 193.cpc (Giuramento del consulente)All'udienza  di  comparizione  il  giudice istruttore  ricorda  al  consulente l'importanza  delle  funzioni  che  è chiamato  ad  adempiere,  e  ne  riceve  il giuramento  di bene e fedelmente adempiere le funzioni affidategli al solo scopo di fare conoscere ai giudici la verità.

Processo civile

Art. 226. cpp – Conferimento dell'incarico.1.  Il  giudice,  accertate  le  generalità  del perito,  gli  chiede  se  si  trova  in  una  delle condizioni  previste  dagli  articoli  222  e  223, lo  avverte  degli  obblighi  e  delle responsabilità  previste  dalla  legge  penale  e lo  invita  a  rendere  la  seguente dichiarazione:  «consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo nello svolgimento dell'incarico, mi impegno ad adempiere al mio ufficio senza altro scopo che quello di far conoscere la verità e a mantenere il segreto su tutte le operazioni peritali».2. Il giudice formula quindi i quesiti, sentiti il perito,  i  consulenti  tecnici,  il  pubblico ministero e i difensori presenti.

Processo penale

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Art. 194.cpc (Attività del consulente)Il consulente tecnico assiste alle udienze alle quali è invitato dal giudice istruttore;  compie,  anche  fuori  della circoscrizione  giudiziaria,  le indagini di cui all'articolo 62,  da  sé  solo o  insieme col  giudice  secondo che questi dispone. Può  essere  autorizzato  a  domandare chiarimenti  alle  parti,  ad  assumere informazioni da terzi e a eseguire piante, calchi e rilievi.Anche  quando  il  giudice  dispone  che  il consulente compia indagini da sé solo, le parti possono intervenire alle operazioni in  persona  e  a  mezzo  dei  propri consulenti  tecnici  e  dei  difensori,  e possono  presentare  al  consulente,  per iscritto o a voce, osservazioni e istanze. 

Processo civile Processo penaleArt. 228 cpp. Attività del perito.1.  Il  perito  procede  alle  operazioni  necessarie per  rispondere  ai  quesiti.  A  tal  fine  può  essere autorizzato dal  giudice a prendere visione degli atti,  dei  documenti  e  delle  cose  prodotti  dalle parti dei quali  la  legge prevede  l'acquisizione al fascicolo per il dibattimento.2.  Il  perito  può  essere  inoltre  autorizzato  ad assistere all'esame delle parti e all'assunzione di prove nonché a servirsi di ausiliari di sua fiducia per  lo  svolgimento  di  attività  materiali  non implicanti apprezzamenti e valutazioni.3. Qualora, ai fini dello svolgimento dell'incarico, il perito richieda notizie all'imputato, alla persona offesa o ad altre persone, gli elementi in  tal  modo  acquisiti  possono  essere  utilizzati solo ai fini dell'accertamento peritale.4.  Quando  le  operazioni  peritali  si  svolgono senza  la  presenza  del  giudice  e  sorgono questioni relative ai poteri del perito e ai limiti dell'incarico, la decisione è rimessa al giudice, senza  che  ciò  importi  sospensione  delle operazioni stesse.

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Art. 92. disp.att.c.p.c. Questioni sorte durante le indagini del consulente

Se, durante  le  indagini che il consulente tecnico  compie  da  sé  solo,  sorgono questioni sui suoi poteri o sui limiti dell'incarico conferitogli,  il consulente deve informarne il giudice,  salvo che  la parte  interessata  vi  provveda  con ricorso.

Il  ricorso  della  parte  non  sospende  le indagini del consulente.Il  giudice,  sentite le parti,  dà  i provvedimenti opportuni.

Processo civile Processo penaleArt. 228 cpp. Attività del perito.1.  Il  perito  procede  alle  operazioni  necessarie per  rispondere  ai  quesiti.  A  tal  fine  può  essere autorizzato dal  giudice a prendere visione degli atti,  dei  documenti  e  delle  cose  prodotti  dalle parti dei quali  la  legge prevede  l'acquisizione al fascicolo per il dibattimento.2.  Il  perito  può  essere  inoltre  autorizzato  ad assistere all'esame delle parti e all'assunzione di prove nonché a servirsi di ausiliari di sua fiducia per  lo  svolgimento  di  attività  materiali  non implicanti apprezzamenti e valutazioni.3. Qualora, ai fini dello svolgimento dell'incarico, il perito richieda notizie all'imputato, alla persona offesa o ad altre persone, gli elementi in  tal  modo  acquisiti  possono  essere  utilizzati solo ai fini dell'accertamento peritale.4.  Quando  le  operazioni  peritali  si  svolgono senza  la  presenza  del  giudice  e  sorgono questioni relative ai poteri del perito e ai limiti dell'incarico, la decisione è rimessa al giudice, senza  che  ciò  importi  sospensione  delle operazioni stesse.

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Art. 195.cpcProcesso verbale e relazioneDelle  indagini  del  consulente  si  forma processo verbale,  quando  sono  compiute  con  l’intervento del  giudice  istruttore,  ma  questi  può  anche disporre che il consulente rediga relazione scritta.Se le indagini sono compiute senza l'intervento del giudice,  il  consulente  deve  farne  relazione,  nella quale  inserisce anche le osservazioni e le istanze delle parti.La relazione deve essere trasmessa dal consulente alle parti  costituite  nel termine stabilito dal giudice  con  ordinanza  resa  all’udienza  di  cui all’articolo  193.  Con  la  medesima  ordinanza  il giudice  fissa  il  termine  entro  il  quale  le  parti devono  trasmettere  al  consulente  le  proprie osservazioni sulla relazione e  il termine, anteriore alla successiva udienza, entro il quale il consulente deve  depositare  in  cancelleria  la  relazione,  le osservazioni delle parti e una sintetica valutazione sulle stesse.

Art. 227.cpp - Relazione peritale.1.  Concluse  le  formalità  di  conferimento dell'incarico,  il  perito  procede  immediatamente  ai necessari  accertamenti  e  risponde  ai  quesiti  con parere raccolto nel verbale.2.  Se,  per  la  complessità  dei  quesiti,  il  perito  non ritiene  di  poter  dare  immediata  risposta,  può chiedere un termine al giudice.3.  Quando  non  ritiene  di  concedere  il  termine,  il giudice  provvede  alla  sostituzione  del  perito; altrimenti  fissa  la  data,  non  oltre  novanta  giorni, nella  quale  il  perito  stesso  dovrà  rispondere  ai quesiti  e  dispone  perché  ne  venga  data comunicazione alle parti e ai consulenti tecnici.4.  Quando  risultano  necessari  accertamenti  di particolare  complessità,  il  termine  può  essere prorogato  dal  giudice,  su  richiesta  motivata  del perito,  anche più  volte per periodi  non  superiori  a trenta giorni. In ogni caso, il termine per la risposta ai quesiti, anche se prorogato, non può superare i sei mesi.5.  Qualora  sia  indispensabile  illustrare  con  note scritte  il parere,  il perito può chiedere al giudice di essere  autorizzato  a  presentare,  nel  termine stabilito a norma dei commi 3 e 4, relazione scritta. 

Processo civile Processo penale

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Art. 196.cpcRinnovazione delle indagini e sostituzione del consulente

Il  giudice  ha  sempre  la facoltà  di  disporre  la rinnovazione delle indagini e,  per  gravi  motivi,  la sostituzione  del  consulente tecnico. 

Processo civile Processo penaleArt. 231.cpp Sostituzione del perito.1.  Il perito può essere sostituito se non fornisce  il proprio parere nel termine fissato o se la richiesta di  proroga  non  è  accolta  ovvero  se  svolge negligentemente l'incarico affidatogli.2.  Il  giudice,  sentito  il  perito,  provvede  con ordinanza alla sua sostituzione, salvo che il ritardo o  l'inadempimento  sia  dipeso  da  cause  a  lui  non imputabili.  Copia  dell'ordinanza  è  trasmessa all'ordine o al collegio cui appartiene il perito.3.  Il  perito  sostituito,  dopo  essere  stato  citato  a comparire per discolparsi, può essere condannato dal giudice al pagamento a favore della cassa delle ammende  di  una  somma  da  euro  154  a  euro 1.549.4.  Il  perito  è altresì  sostituito quando è accolta  la dichiarazione di astensione o di ricusazione.5.  Il  perito  sostituito  deve  mettere immediatamente  a  disposizione  del  giudice  la documentazione  e  i  risultati  delle  operazioni peritali già compiute.

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Le perizie nel processo penale

Art. 229.Comunicazioni relative alle operazioni peritali.

1.  Il  perito  indica  il  giorno,  l'ora  e  il  luogo  in  cui inizierà le operazioni peritali e il giudice ne fa dare atto nel verbale.

2. Della eventuale continuazione delle operazioni peritali il perito dà comunicazione senza formalità alle parti presenti. 

Comunicazioni relative ai

lavori

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Le perizie nel processo penale

Art. 232 cpp.Liquidazione del compenso al perito.

1.  Il  compenso  al  perito  è  liquidato  con  decreto del giudice che ha disposto  la perizia,  secondo  le norme delle leggi speciali.

Liquidazione del compenso

al perito

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Sezione III: DELL'ISTRUZIONE PROBATORIADELLA NOMINA E DELLE INDAGINI DEL CONSULENTE TECNICO Art. 197. cpcAssistenza all'udienza e audizione in camera di consiglioQuando lo ritiene opportuno il presidente invita il consulente tecnico ad assistere alla  discussione  davanti  al  collegio  e  ad  esprimere  il  suo  parere  in  camera  di consiglio in presenza delle parti, le quali possono chiarire e svolgere le loro ragioni per mezzo dei difensori. Art. 198. cpcEsame contabileQuando è necessario esaminare documenti contabili e registri, il giudice istruttore può  darne  incarico  al  consulente  tecnico,  affidandogli  il  compito  di  tentare la conciliazione delle parti.Il  consulente  sente  le  parti  e,  previo consenso di tutte, può esaminare anche documenti e registri non prodotti in causa. Di essi tuttavia  senza  il  consenso  di  tutte  le  parti  non  può  fare  menzione  nei  processi verbali o nella relazione di cui all'articolo 195. 

esame documenti prodotti e non prodotti

Partecipazione all’udienza

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Sezione III: DELL'ISTRUZIONE PROBATORIADELLA NOMINA E DELLE INDAGINI DEL CONSULENTE TECNICO Art. 199. cpcProcesso verbale di conciliazioneSe  le  parti  si  conciliano,  si  redige  processo  verbale  della  conciliazione,  che  è sottoscritto dalle parti e dal consulente  tecnico e  inserito nel  fascicolo d'ufficio.Il giudice istruttore attribuisce con decreto efficacia di titolo esecutivo al processo verbale. Art. 200. cpcMancata conciliazioneSe la conciliazione delle parti non riesce, il consulente espone i risultati delle indagini compiute e il suo parere in una relazione, che deposita in cancelleria nel termine fissato dal giudice istruttore.Le dichiarazioni delle parti, riportate dal consulente nella relazione, possono essere valutate dal giudice a norma dell'articolo 116 secondo comma 

Mancata concliazione

Art. 116.(Valutazione delle prove)Il giudice deve valutare le prove secondo il suo prudente apprezzamento, salvo che la legge disponga altrimenti.Il giudice può desumere argomenti di prova dalle risposte che le parti gli danno a norma dell'articolo seguente, dal loro rifiuto ingiustificato a consentire le ispezioni che egli ha ordinate e, in generale, dal contegno delle parti stesse nel processo.

Processo verbale di conciliazione

Titolo esecutivo

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Le perizie nel processo penale

Art. 508 cpp.Provvedimenti conseguenti all'ammissione della perizia nel dibattimento.1. Se il giudice, di ufficio o su richiesta di parte, dispone una perizia,  il  perito  è  immediatamente  citato  a  comparire  e deve esporre il suo parere nello stesso dibattimento. Quando non è possibile provvedere  in tale modo,  il giudice pronuncia ordinanza con la quale, se è necessario, sospende il  dibattimento  e  fissa  la  data  della  nuova  udienza  nel termine massimo di sessanta giorni.2.  Con  l'ordinanza  il  giudice  designa  un  componente  del collegio per l'esercizio dei poteri previsti dall'articolo 228.3.  Nella  nuova  udienza  il  perito  risponde  ai  quesiti  ed  è esaminato a norma dell'articolo 501 

dibattimento

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Le perizie nel processo penale

Art. 501 cpp.Esame dei periti e dei consulenti tecnici.

1. Per l'esame dei periti e dei consulenti tecnici si osservano le disposizioni sull'esame dei testimoni, in quanto applicabili.

2.  Il  perito  e  il  consulente  tecnico  hanno  in  ogni caso  facoltà di consultare documenti, note scritte e  pubblicazioni,  che  possono  essere  acquisite anche di ufficio. 

Esame dei periti e dei consulenti tecnici.

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Le perizie nel processo penale

Art. 502 cpp.Esame a domicilio di testimoni, periti e consulenti tecnici.

1. In caso di assoluta impossibilità di un testimone, di un perito o  di  un  consulente  tecnico  a  comparire  per  legittimo impedimento,  il  giudice,  a  richiesta  di  parte,  può  disporne l'esame  nel  luogo  in  cui  si  trova,  dando  comunicazione,  a norma  dell'articolo  477  comma  3,  del  giorno,  dell'ora  e  del luogo dell'esame.

2.  L'esame  si  svolge  con  le  forme  previste  dagli  articoli precedenti,  esclusa  la  presenza  del  pubblico.  L'imputato  e  le altre parti private sono  rappresentati dai  rispettivi difensori.  Il giudice,  quando  ne  è  fatta  richiesta,  ammette  l'intervento personale dell'imputato interessato all'esame. 

Esame a domicilio

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Il consulente tecnico di parte

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processo civile Art. 201. cpc(Consulente tecnico di parte)Il  giudice  istruttore,  con  l'ordinanza  di nomina  del  consulente,  assegna  alle parti un termine entro il quale possono nominare,  con  dichiarazione  ricevuta dal  cancelliere,  un  loro  consulente tecnico.Il  consulente  della  parte,  oltre  ad assistere a norma dell'articolo 194 alle operazioni del consulente del giudice, partecipa all'udienza e alla camera di consiglio ogni volta che vi interviene il consulente del giudice,  per  chiarire  e svolgere,  con  l'autorizzazione  del presidente,  le  sue  osservazioni  sui risultati delle indagini tecniche.

Art. 230. c.p.p. Attività dei consulenti tecnici.1.  I  consulenti  tecnici  possono  assistere al conferimento dell'incarico al perito e presentare al giudice richieste, osservazioni e riserve,  delle  quali  è  fatta  menzione  nel verbale.2.  Essi  possono  partecipare  alle  operazioni peritali,  proponendo  al  perito  specifiche indagini e formulando osservazioni e riserve, delle quali deve darsi atto nella relazione.3.  Se  sono  nominati dopo l'esaurimento delle operazioni peritali,  i consulenti tecnici possono  esaminare  le  relazioni  e  richiedere al giudice di essere autorizzati a esaminare la persona,  la  cosa  e  il  luogo  oggetto  della perizia.4.  La  nomina  dei  consulenti  tecnici  e  lo svolgimento  della  loro  attività  non  può ritardare  l'esecuzione  della  perizia  e  il compimento delle altre attività processuali 

processo penale

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Corso Biennale di preparazione all’esame di Stato di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile 

 Sabato, 7 dicembre 2013 

ore 9.00 – 13.00 

Sede Verona: presso ODCEC di Verona – Via Tezone n° 5 - VERONA  

Intervento del dott. Stefano TonelatoMembro della Commissione dell’ordine dei Dottori Commercialisti e Revisori Legali relativa 

allo studio ed all’approfondimento delle procedure concorsuali.  

Argomento assegnato: 

“Periti e consulenti tecnici nel processo civile.Iscrizione all’Albo CTU: esempio di redazione di una periziaLo svolgimento ed il ruolo di consulente di parte nella CTU”