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Copyright Studio 60 srls tutti i diritti riservati, riproduzione vietata CORSO di AGGIORNAMENTO LAVORATORI D.Lgs. 81/2008 e Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Fonti di rischio e aggiornamenti tecnici sui rischi ai quali sono esposti i lavoratori Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro

CORSO di AGGIORNAMENTO LAVORATORI · Gestione VDT Pause e ritmi di lavoro Sorveglianza sanitaria 21 . ... stati adeguatamente informati, formati e addestrati: ... carico vicino al

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    CORSO di AGGIORNAMENTO LAVORATORI

    D.Lgs. 81/2008 e Accordo Stato Regioni del 21/12/2011

    Fonti di rischio

    e

    aggiornamenti tecnici sui rischi

    ai quali sono esposti i lavoratori

    Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro

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    Sommario

    Individuare e valutare i rischi e rischi specifici del

    settore

    I principali fattori di rischio e le relative misure tecniche,

    organizzative e procedurali di prevenzione e protezione

    Il rischio da stress lavoro-correlato

    Videoterminali

    La tutela della gravidanza

    Movimentazione Manuale dei Carichi

    Rischio biologico

    DPI

    La sorveglianza sanitaria

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    Introduzione

    “Siccome c’era rumore ho fornito le

    cuffie ai lavoratori”… Questa misura

    di tutela va bene?

    Misure di prevenzione e protezione

    Differenza tra tipi di rischi

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    Priorità degli interventi

    Valutazione del rischio

    Definizione delle misure

    (prevenzione e protezione)

    e priorità di intervento

    Attuazione della misura

    (economiche e umane)

    Verifica del risultato e

    nuova valutazione

    A seguito della valutazione

    (VDR), sono individuate le

    misure di prevenzione e

    protezione

    A questo sono associate delle

    priorità di intervento

    Le misure sono verificate con

    gli aggiornamenti della VDR.

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    D.Lgs. 81/2008

    allegati/76614.htm

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    Elenco di possibili Fattori di Rischio

    Interferenze con il territorio

    Presenza di aziende a rischio di incidente rilevante e Infrastrutture

    Aree comuni, esterne e accessi

    Luoghi di lavoro, luoghi sotterranei e semisotterranei

    Strutture, spazi e arredi

    Igiene e servizi

    Banchine e rampe di carico

    Magazzini

    Porte e vie di esodo

    Cantieri

    Lavori particolari

    Ambienti confinati

    Lavori nei cassoni ad aria compressa

    Effettuazione di scavi e fondazioni

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    Fattori di rischio presi in esame

    Costruzioni e demolizioni

    Accesso in quota

    Ponteggi fissi e movibili

    Accesso con fune

    Macchine

    Ascensori e montacarichi

    Sollevamento persone diversi da ascensori

    Mezzi di trasporto

    Attrezzature e lavorazioni manuali

    Saldatura manuale

    Manipolazione di oggetti

    Rischi elettrici

    Interventi e manutenzioni

    Attrezzature a pressione

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    Fattori di rischio presi in esame

    Rischio incendio

    Preparati esplosivi

    Saldatura manuale

    Manipolazione di oggetti

    Atmosfere esplosive(ATEX)

    Agenti chimici

    Agenti cancerogeni e mutageni

    Amianto

    Agenti biologici

    Microclima e ventilazione

    Illuminazione e videoterminali

    Rumore

    Vibrazioni

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    Fattori di rischio presi in esame

    Campi elettromagnetici

    Radiazioni ottiche artificiali

    Radiazioni ionizzanti

    Movimentazione manuale dei carichi e movimenti ripetuti

    Organizzazione del lavoro, ergonomia e stress

    Lavoro notturno

    Donne gestanti

    Minori

    Segnaletica e DPI

    Informazione, formazione e addestramento

    Alcolici e superalcolici

    Controlli e manutenzioni

    Appalto e contratto d'opera (Titolo I)

    Cantieri temporanei e mobili (Titolo IV)

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    In tutti gli ambienti

    Rischio Misure da attuare / Cosa controllare

    Uscite di

    sicurezza

    Segnalazione

    Possibilità di accesso

    Funzionamento

    Illuminazione dei percorsi

    Emergenze Presenza dell’addetto

    Antincendio

    Stoccaggio materiali,

    Etichettatura sostanze,

    Inneschi elettrici.

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    In tutte le fasi di lavoro

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Impianti Integrità

    Pavimenti,

    pareti, vetrate

    ecc.

    Integrità,

    Pulizia,

    Solidità …

    Illuminazione

    ordinaria e di

    emergenza

    Funzionamento e pulizia delle lampade,

    prove periodiche su illuminazione di

    emergenza

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    Stoccaggio di prodotti pericolosi

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Contatti

    accidentali

    Identificazione dei depositi

    Conformità e pulizia dei luoghi

    Assenza di emissioni

    Incendio

    Etichettatura dei prodotti

    Rispetto del divieto di fumo

    Manutenzione degli impianti

    Segnaletica

    Formazione e addestramento personale

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    Impianti elettrici

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Conformità e

    manutenzioni

    Collaudi e regolare manutenzione

    Certificazione in caso di modifiche

    Mantenimento in buono stato di

    conservazione

    Interventi

    Abilitazione PES e PAV in caso di interventi

    Coordinamento con soggetti esterni in

    caso di interferenze

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    Antincendio

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Impianto

    antincendio

    Collaudi e regolare manutenzione

    Certificazione in caso di modifiche

    Mantenimento in buono stato di

    conservazione

    Verifiche

    periodiche Controllo e verifiche periodiche

    Interferenze Coordinamento in caso di interferenze

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    Macchine

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Competenze Competenze e capacità per utilizzo

    Abilitazioni per macchine particolari

    Gestione

    Marcatura e conformità

    Verifiche di legge

    Regolare manutenzione e pulizia

    Uso

    Uso conforme a indicazioni del fabbricante

    Gestione e omologazione per eventuali

    modifiche

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    Movimentazione manuale dei carichi

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Sollevamento,

    spinta e traino di

    carichi

    Adeguata formazione

    Uso degli ausili forniti

    Manutenzione di ausili e attrezzature

    Movimenti

    ripetitivi

    Rispetto dei tempi di pausa

    Modalità di lavoro coerenti con indicazioni

    ricevute

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    Agenti fisici

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Rumore

    Uso delle protezioni sulle fonti di rumore

    Manutenzione macchine e attrezzature

    Uso dei DPI

    Vibrazioni Corrette modalità di lavoro

    Manutenzione macchine e attrezzature vibranti

    CEM Rispetto della segnaletica

    Rispetto delle prescrizioni ricevute

    ROA Rispetto della segnaletica

    Uso dei DPI

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    Agenti chimici pericolosi

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Informazione e

    competenza

    Verifica messa a disposizione delle schede

    di sicurezza

    Corretta etichettatura

    Idonea formazione e uso conforme

    Esposizione

    Rispetto delle prescrizioni

    Uso dei DPI

    Funzionamento dei dispositivi di

    captazione degli inquinanti

    Allarmi Taratura e funzionamento rilevatori

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    Amianto

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Informazione

    Etichettatura materiali in opera Idonea

    formazione e informazione sui materiali in

    opera

    Esposizione

    Manutenzioni con imprese abilitate

    Uso dei DPI

    Coordinamento con soggetti esterni

    Piano di manutenzione e controllo

    Misurazioni Indagini periodiche

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    Agenti biologici

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Informazione e

    competenza

    Verifica messa a disposizione delle

    informazioni

    Corretta segnalazione aree a rischio

    Idonea formazione e uso conforme

    Esposizione

    Rispetto delle prescrizioni

    Uso dei DPI

    Funzionamento dei dispositivi di

    captazione

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    Atmosfere esplosive

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Aree a rischio Verifica segnalazione aree classificate

    Coordinamento con soggetti esterni

    Comportamenti

    Rispetto delle prescrizioni

    Uso dei dispositivi antideflagranti

    Funzionamento e taratura dei dispositivi

    di captazione

    Allarmi Taratura e funzionamento rilevatori

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    Videoterminali e illuminamento

    Rischio Misure da attuare / controllare

    VDT

    Abbagliamenti

    Caratteristiche postazione

    Posizione monitor rispetto alle finestre e

    dispositivi illuminanti

    Gestione VDT Pause e ritmi di lavoro

    Sorveglianza sanitaria

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    Uso autovetture

    Rischio Misure da attuare / controllare

    Autovettura

    Manutenzione programmata

    Manutenzione straordinaria

    Segnalazione anomalie

    Dispositivi da usare in caso di emergenza

    Guida

    Condotta di guida

    Norme comportamentali

    Tempi e ritmi di lavoro

    Alcolismo e tossicodipendenza

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    Profili di rischio: scuola materna

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    Mansione Rischi associati

    Maestra d’asilo

    Affaticamento, cadute in piano,

    folgorazione, postura incongrua,

    lavoratrici madri, informazione e

    formazione.

    Collaboratore

    scolastico

    Caduta a livello e scivolamento,

    esposizione ad agenti chimici, MMC,

    Punture, tagli, abrasioni, ferite,

    informazione e formazione.

    Addetto Attività

    di recupero e di

    sostegno

    Cadute in piano, folgorazione, lavoratrici

    madri, informazione e formazione.

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    Profili di rischio: scuola materna

    24

    Mansione Rischi associati

    Addetto

    Laboratorio

    grafico - artistico

    Affaticamento, cadute in piano,

    esposizione ad agenti chimici, punture,

    tagli, abrasioni, ferite, informazione e

    formazione.

    Addetto Attività

    ginnico - sportiva

    Caduta a livello e scivolamento, carenza

    di areazione e/o forzata, carenza di

    illuminazione naturale.

    Addetto mensa

    Affaticamento, cadute in piano,

    esposizione ad agenti biologici,

    folgorazione, incendio, ustioni, punture,

    tagli, abrasioni, ferite.

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    Attività del collaboratore scolastico

    Fattori di Rischio

    Attrezzo strizza stracci

    Carrello con secchi

    attrezzature per la pulizia

    Paletta raccogli sporco

    Scopa

    Straccio

    Secchio

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 26

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Caduta a livello

    e scivolamento

    Mantenimento dell'ordine negli spazi di

    lavoro (soprattutto pavimenti sgombri),

    corretta illuminazione dei luoghi di

    lavoro, pavimentazione regolarmente

    controllata sia dal punto di vista della

    pulizia (superfici ben pulite, non bagnate

    e non scivolose) che da quello

    dell'integrità. Per ridurre al minimo il

    rischio è buona norma usare scarpe

    opportune, come scarpe antiscivolo.

    Scarpe di

    sicurezza

    antiscivolo e

    impermeabili

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 27

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Caduta a livello

    e scivolamento

    Mantenimento dell'ordine negli spazi di

    lavoro (soprattutto pavimenti sgombri),

    corretta illuminazione dei luoghi di

    lavoro, pavimentazione regolarmente

    controllata sia dal punto di vista della

    pulizia (superfici ben pulite, non bagnate

    e non scivolose) che da quello

    dell'integrità. Per ridurre al minimo il

    rischio è buona norma usare scarpe

    opportune, come scarpe antiscivolo.

    Scarpe di

    sicurezza

    antiscivolo e

    impermeabili

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 28

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Esposizione

    per contatto,

    ingestione o

    inalazione

    Durante l'esecuzione della fase lavorativa viene

    ridotta al minimo la durata e l'intensità

    dell'esposizione dei lavoratori e la quantità

    dell'agente chimico da impiegare.

    Tutti i lavoratori addetti o comunque presenti sono

    stati adeguatamente informati, formati e addestrati:

    sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze

    o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute

    connessi con il loro utilizzo, sulle attività di

    prevenzione da porre in essere e sulle procedure da

    adottare in caso di emergenza, anche di pronto

    soccorso, sulla base delle informazioni della scheda di

    sicurezza fornita dal produttore.

    È fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere

    sul posto di lavoro.

    È indispensabile indossare i DPI da adottare in

    funzione degli specifici agenti chimici presenti.

    Conservare, manipolare e trasportare gli agenti

    chimici pericolosi secondo le istruzioni ricevute dal

    datore di lavoro.

    Guanti,

    calzature,

    maschere ,

    tute

    monouso.

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 29

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Lombalgia

    Nella fase lavorativa in cui è previsto

    l'utilizzo diretto di utensili ed

    attrezzature comunque capaci di

    trasmettere vibrazioni al corpo

    dell'operatore sono attuate tutte le

    soluzioni tecniche più efficaci per la

    protezione dei lavoratori (es. dispositivi

    di smorzamento, ecc.) e sono mantenute

    in stato di perfetta efficienza.

    L'organizzazione del lavoro deve

    prevedere la rotazione tra gli operatori.

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 30

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Movimentazione

    manuale dei

    carichi

    Nelle attività che comportano la movimentazione

    manuale di carichi pesanti sono utilizzati mezzi ed

    attrezzature adeguate per la movimentazione dei

    carichi stessi.

    I lavoratori sono stati istruiti sulla corretta

    movimentazione a:

    a) Afferrare il carico con due mani e sollevarlo

    gradualmente facendo in modo che lo sforzo sia

    supportato dai muscoli delle gambe, mantenendo il

    carico vicino al corpo, evitando possibilmente di

    spostare carichi situati a terra o sopra la testa.

    b) Mantenere la schiena e le braccia rigide.

    c) Evitare ampi movimenti di torsione o

    inclinazione del tronco.

    In caso di lavori di movimentazione manuale della

    durata maggiore di un'ora è prevista una pausa in

    rapporto di 1/5 (7 minuti circa/ora).

    Non sollevare da solo pesi superiori ai 25 kg per gli

    uomini e 20 kg per le donne, ma richiedere l'aiuto

    di un altro lavoratore.

    Scarpe di

    sicurezza

    antiscivolo e

    impermeabili

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 31

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Punture,

    tagli,

    abrasioni,

    ferite

    Nelle attività lavorative ove è

    prevista la necessità di movimentare

    materiali con superfici ruvide,

    taglienti o pungenti, gli addetti

    incaricati indossano guanti antitaglio

    e scarpe di sicurezza.

    Guanti

    antitaglio e

    scarpe di

    sicurezza.

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 32

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Mancata

    informazione

    Ogni lavoratore ha ricevuto adeguata informazione sui

    rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi

    all’attività della impresa in generale.

    Ogni lavoratore ha ricevuto adeguata informazione

    sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la

    lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro.

    Ogni lavoratore ha ricevuto adeguata informazione sui

    nominativi dell’addetto antincendio e primo soccorso,

    del responsabile e degli addetti del servizio di

    prevenzione e protezione, e del medico competente.

    Ogni lavoratore ha ricevuto adeguata informazione sui

    rischi specifici cui è esposto, le normative di sicurezza

    e le disposizioni aziendali in materia.

    Ogni lavoratore ha ricevuto adeguata informazione sui

    pericoli connessi all’uso delle sostanze e dei preparati

    pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza.

    Ogni lavoratore ha ricevuto adeguata informazione

    sulle misure e le attività di protezione e prevenzione

    adottate.

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 33

    Attività del collaboratore scolastico

    Rischi associati Misure preventive DPI

    Mancata

    formazione

    Ogni lavoratore ha ricevuto una formazione

    sufficiente ed adeguata in materia di salute e

    sicurezza, con particolare riferimento a:

    concetti di rischio, danno, prevenzione,

    protezione, organizzazione della prevenzione

    aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti

    aziendali, organi di vigilanza, controllo,

    assistenza.

    Ogni lavoratore ha ricevuto una formazione

    adeguata in materia di salute e sicurezza,

    con particolare riferimento a: rischi riferiti

    alle mansioni e ai possibili danni e alle

    conseguenti misure e procedure di

    prevenzione e protezione caratteristici del

    settore.

    Ogni lavoratore ha ricevuto una formazione

    adeguata in merito ai rischi specifici.

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Rischi trasversali organizzativi

    Questi rischi si individuano nel rapporto tra

    l’operatore e “l’organizzazione del lavoro” in cui

    questo è inserito.

    Le interazioni tra l’individuo e l’organizzazione

    possono essere di tipo ergonomico, psicologico e

    organizzativo.

    Questi rapporti possono determinare ripercussioni

    sulle condizioni di rischio per la sicurezza e per la

    salute.

    34

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Alcuni esempi di attività a rischio

    Processi di lavoro usuranti come i lavori in

    continuo, il sistema a turni, il lavoro notturno;

    Incarichi di responsabilità, manutenzione e

    controllo di impianti a rischio;

    Lavoro in comparto sanitario a contatto

    giornaliero con situazioni critiche;

    Incarichi di responsabilità in condizioni di scarse

    risorse disponibili;

    lavoro ai VDT.

    35

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    Video: infortuni

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 37

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    Lo stress lavoro - correlato si manifesta quando le persone percepiscono

    uno squilibrio tra

    “le richieste avanzate nei loro confronti e le capacità e le risorse a loro

    disposizione per far fronte a tali richieste”

    Lo stress, quando è prolungato nel tempo, diventa un rischio per la

    salute personale e per la sicurezza propria e degli altri.

    I motivi dello stress sono (in generale):

    Innovazioni apportate alla progettazione, all’organizzazione e alla gestione del lavoro

    Precarietà del lavoro

    Aumento del carico di lavoro e del ritmo di lavoro

    Elevate pressioni emotive esercitate sui lavoratori

    Violenza e molestie di natura psicologica

    Scarso equilibrio tra lavoro e vita privata

    38

    Che cosa è lo stress lavoro correlato

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Eustress: se l’individuo è capace con le proprie risorse e

    strategie di reagire alle pressioni, nel breve termine, si parla di

    stress positivo.

    Distress: se le condizioni sfavorevoli superano le capacità e le

    risorse proprie, oppure sono prolungate nel tempo, l’individuo

    diventa incapace di reagire e offre risposte poco adattive.

    Si parla di stress negativo.

    LO STRESS NON È UNA MALATTIA MA UN’ESPOSIZIONE

    PROLUNGATA ALLO STRESS PUÒ RIDURRE L’EFFICIENZA SUL

    LAVORO E CAUSARE PROBLEMI DI SALUTE

    Disturbi digestivi Disturbi del sonno Ritmo rallentato Insicurezza Irritabilità

    Difficoltà a prendere decisioni Errori frequenti Preoccupazione Difficoltà a concentrarsi

    39

    Che cosa è lo stress lavoro correlato

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    una necessaria VALUTAZIONE PRELIMINARE attraverso indicatori

    verificabili relativi all’organizzazione aziendale ed al contesto del

    lavoro

    una VALUTAZIONE APPROFONDITA eventuale nel caso in cui la

    valutazione preliminare riveli elementi di rischio da stress lavoro-

    correlato e le misure di correzione adottate a seguito della stessa,

    dal datore di lavoro, si rivelino inefficaci.

    Il metodo proposto si articola in:

    40

    Valutazione del rischio: proposta INAIL

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Le due fasi della valutazione

    Indicatori oggettivi dello stress

    lavoro-correlato:

    • eventi sentinella;

    • fattori di contenuto del lavoro;

    • fattori di contesto del lavoro

    Percezione soggettiva dei lavoratori:

    • questionari,

    • focus group ecc.

    Valutazione

    Preliminare

    Valutazione

    Approfondita

    41

    L.C. 18/11/2010

    allegati/80984.htm

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 42

    Gli indicatori

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    L’utilizzo del videoterminale, soprattutto se

    prolungato, può provocare qualche disturbo,

    essenzialmente per l’apparato muscolo-

    scheletrico e per la vista, o problemi di

    affaticamento mentale.

    Tuttavia, osservando alcune norme di buona

    pratica è possibile prevenirli.

    43

    Videoterminali

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    I disturbi che i lavoratori addetti ai

    videoterminali possono accusare sono:

    Disturbi alla vista e agli occhi;

    Problemi legati alla postura;

    Affaticamento fisico e mentale.

    44

    Videoterminali

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    bruciore,

    lacrimazione,

    secchezza,

    fastidio alla luce,

    pesantezza,

    Visione annebbiata,

    visione sdoppiata,

    stanchezza alla lettura.

    “ASTENOPIA”

    (debolezza visiva degli occhi)

    45

    Distrurbi alla vista e agli occhi

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    Frequenza dei sintomi Livello di astenopia

    < 1 volta/settimana Trascurabile

    1 – 2 volte/settimana Lieve

    3 volte/settimana Moderata

    4 – 5 volte/settimana Intensa

    46

    Distrurbi alla vista e agli occhi

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    Gli addetti ai videoterminali devono prevenire la

    possibile insorgenza di:

    disturbi alla colonna vertebrale, dovuti ad una

    errata posizione del corpo e dal restare troppo

    tempo seduti;

    disturbi muscolari, dovuti all’affaticamento ed

    indolenzimento dei muscoli perché poco irrorati dal

    sangue per la posizione contratta statica;

    47

    I problemi legati alla postura

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    disturbi alla mano e all’avambraccio, (il dolore,

    l’impaccio ai movimenti, i formicolii alle dita),

    dovuti all’infiammazione dei nervi e dei tendini

    sovraccaricati o compressi a causa dei movimenti

    ripetitivi rapidi.

    48

    I problemi legati alla postura

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    Può verificarsi in caso di:

    cattiva organizzazione del lavoro che obbliga

    all’esecuzione di operazioni monotone e ripetitive

    per lunghi periodi;

    carico di lavoro troppo elevato o troppo scarso;

    responsabilità troppo alta o troppo scarsa rispetto

    alle capacità personali;

    49

    Affaticamento fisico o mentale

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    cattive condizioni ambientali (temperatura,

    umidità e velocità dell’aria);

    rumore ambientale tale da disturbare l’attenzione;

    software non adeguato.

    I disturbi che si manifestano sono di tipo psicologico e

    psicosomatico

    50

    Affaticamento fisico o mentale

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    Ai fini della prevenzione è pertanto necessario:

    progettare ergonomicamente il posto di lavoro con

    una corretta scelta e disposizione degli arredi e dei

    videoterminali;

    organizzare correttamente il lavoro, rispettando le

    pause e ruotando su più mansioni in modo da

    rendere più vario il contenuto del lavoro

    51

    Prevenzione

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    evitare di mantenere una posizione inalterata per

    tempi prolungati, la digitazione rapida e l’uso del

    mouse per lunghi periodi.

    avere a disposizione un videoterminale moderno e

    appropriato nonché mobili idonei (regolabili);

    allestire il posto di lavoro in modo ottimale in

    funzione delle dimensioni corporee dell’operatore

    (altezza del sedile, del piano di lavoro e posizione

    del videoterminale);

    52

    Prevenzione

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    usare occhiali appropriati per correggere eventuali

    difetti di vista;

    fare pause per rilassarsi.

    In alcuni casi può essere utile disporre di accessori

    che consentano di lavorare anche in piedi o di

    accessori ergonomici come poggia-polsi per l’uso di

    tastiera e mouse.

    53

    Prevenzione

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    Lo schermo è posizionato in

    modo che la sorgente

    luminosa sia laterale (asse

    operatore/videoterminale

    parallelo alla parete su cui

    si aprono le finestre)?

    In questo modo evitate

    fastidiosi abbagliamenti e

    riflessi sullo schermo.

    54

    Prevenzione

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    Lo schermo è proprio di

    fronte a voi?

    In questo modo evitate di

    ruotare continuamente la

    testa o il tronco mentre

    lavorate (tastiera e

    schermo devono essere

    paralleli al bordo del

    tavolo).

    55

    Prevenzione

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    Avete spazio a sufficienza per

    la tastiera, il mouse e

    soprattutto per le vostre

    gambe?

    Sotto la scrivania non devono

    esserci elementi che limitino

    o blocchino le gambe o i piedi

    (ad es. cassettiere, gambe di

    tavolo, cestini ecc.)

    56

    Prevenzione

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    La sedia e il tavolo sono

    regolati in altezza in base

    alla vostra corporatura, in

    modo che in posizione

    rilassata gli avambracci

    siano paralleli al piano

    della scrivania?

    57

    Prevenzione

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    Lo schienale è sistemato in

    modo che possiate sedervi

    «in modo dinamico»

    (schienale regolabile in

    inclinazione) e che il

    meccanismo a molle sia

    adeguato al vostro peso?

    Tra la parte posteriore del

    ginocchio e il bordo della

    sedia rimane uno spazio

    come minimo pari a due

    dita?

    58

    Prevenzione

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    La distanza degli occhi

    dallo schermo è di 60 - 80

    cm (questo vale per gli

    schermi normali)?

    59

    Prevenzione

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    Lo schermo è in posizione

    tale che il bordo superiore

    del monitor si trova circa 5

    - 10 cm sotto l’altezza degli

    occhi e che con lo sguardo

    abbassato riuscite a vedere

    la metà dello schermo?

    Non appoggiate lo schermo

    sul computer.

    60

    Prevenzione

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    Vi muovete abbastanza?

    Mentre lavorate la

    suddivisione ideale è la

    seguente:

    • 60 % del lavoro svolto da

    seduti

    • 30 % in piedi

    • 10 % di spostamenti

    mirati

    61

    Prevenzione

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    È importante che le lavoratrici conoscano il

    “Testo unico a tutela della maternità e paternità”.

    Si tratta di una normativa che disciplina i congedi, i

    riposi, i permessi e la tutela delle lavoratrici e dei

    lavoratori connessi alla maternità e paternità,

    prevedendo anche misure preventive e protettive per

    la salute e la sicurezza delle lavoratrici in gravidanza e

    dopo il parto.

    62

    d.Lgs. 151/2001: La tutela della gravidanza

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    DEVE informare il Datore di lavoro del proprio stato di

    gravidanza, al fine di attivare le misure di tutela

    conseguenti ed ottenere i diritti previsti dalla

    Legge;

    PUÒ presentare istanza al Servizio Ispezione della

    Direzione Provinciale del Lavoro al fine di

    ottenere l'astensione dal lavoro:

    sia nel caso di gravi complicanze della

    gravidanza o di preesistenti forme morbose che

    si presume possano essere aggravate dalla

    gravidanza;

    sia per condizioni di rischio lavorativo.

    63

    La lavoratrice madre

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    È responsabile della tutela della sicurezza e della salute

    della lavoratrice.

    Venuto a conoscenza dello stato di gravidanza di una

    lavoratrice:

    la allontana immediatamente dalla eventuale situazione

    di rischio;

    provvede ad assegnarla ad altra mansione compatibile

    con lo stato di gravidanza, anche modificando

    temporalmente le condizioni o l'orario di lavoro,

    informando del provvedimento adottato il Servizio

    Ispezione della Direzione Territoriale del Lavoro (ex

    Direzione Provinciale del Lavoro);

    64

    Il datore di lavoro

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    qualora le modifiche delle condizioni di lavoro non fossero

    possibili per motivi organizzativi o altro, informa per

    iscritto il Servizio Ispezione della Direzione Territoriale del

    Lavoro per i provvedimenti di competenza (interdizione al

    lavoro).

    il Datore di lavoro (Art. 11 D. Lgs. 151/2001), fermo

    restando i divieti già previsti dall'art. 7, nell'ambito della

    valutazione dei rischi effettuata ai sensi dell'art. 28 del

    D.Lgs. 81/08, dovrà tenere conto anche della presenza di

    personale femminile che può essere maggiormente

    suscettibile in gravidanza / allattamento all'esposizione ad

    agenti fisici, chimici o biologici, processi o particolari

    condizioni di lavoro di cui all'Allegato C del Testo Unico.

    65

    Il datore di lavoro

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    il Datore di lavoro (Art. 11 D. Lgs. 151/2001), informa le

    lavoratrici ed il RLS sull'esito della valutazione e sulle

    misure di prevenzione e di protezione che intende

    adottare al fine di evitare l'esposizione della lavoratrice

    (gestante, puerpera o in allattamento) a rischi per la sua

    sicurezza e salute, del nascituro e del neonato in

    allattamento.

    nel caso in cui dall’esito della valutazione non

    emergessero rischi per la sicurezza e salute della

    lavoratrice in gravidanza il Datore di lavoro è tenuto

    solamente ad informarne la lavoratrice e il

    Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).

    66

    Il datore di lavoro

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    Con questo termine si intendono:

    le operazioni di trasporto e/o di sostegno di

    un carico, da parte di uno o più lavoratori;

    il sollevamento di un carico;

    il deposito di un carico;

    lo spingere / tirare un carico;

    lo spostamento di un carico.

    67

    Movimentazione Manuale dei Carichi

    Tutte queste

    operazioni possono

    comportare rischi di

    lesioni dorso-

    lombari

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    Si intendono lesioni a carico di:

    ossa;

    muscoli;

    tendini;

    nervi;

    vasi;

    … a livello dorso – lombare, ossia che interessano la “schiena”.

    68

    Lesioni dorso-lombari

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    Si è constatato che i carichi

    devono essere sollevati:

    con la schiena in posizione

    dritta;

    con il tronco eretto;

    con la posizione del corpo

    accoccolata;

    il peso sollevato deve

    essere tenuto accostato il

    più possibile al corpo.

    69

    Sollevamento e trasporto corretto

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    Sollevando un carico con

    la schiena curva i dischi

    intervertebrali

    cartilaginosi vengono

    deformati e compressi

    sull’orlo e ciò può

    causare affezioni alla

    schiena.

    70

    Sollevamento e trasporto corretto

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    Nello spostare, alzare e sistemare pesi che superano i 25 kg.

    per gli uomini, e 20 kg. per le donne, occorre

    essere coadiuvati da altre persone o

    da apposite attrezzature.

    Quando più persone intervengono insieme

    per sollevare, trasportare, posare a terra un unico carico, occorre

    che tutti i loro movimenti siano coordinati e vengano eseguiti

    contemporaneamente, onde evitare che l’una o l’altra persona

    abbia a compiere sforzi eccessivi.

    Una sola persona deve assumere la responsabilità delle

    operazioni e impartire istruzioni e precisi comandi.

    71

    Norme generali

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    Viene determinato, per ogni azione di sollevamento, il cosiddetto

    “limite di peso raccomandato”, che si calcola attraverso

    un'equazione che, a partire dal peso massimo movimentabile in

    condizioni ideali (15 Kg per i ragazzi, 20 Kg per le donne e 30 Kg per

    gli uomini) considera l'eventuale esistenza di elementi sfavorevoli

    nella movimentazione in analisi, introducendo appositi fattori

    riducenti per ognuno di essi.

    In pratica la movimentazione da analizzare fornisce in virtù delle sue

    caratteristiche “ergonomiche” i fattori demoltiplicatori con cui verrà

    via via ridotto il peso massimo movimentabile fino a fornire il

    “peso limite raccomandato”; tale peso servirà da riferimento

    (denominatore) nel rapporto con il “peso effettivamente

    sollevato” per calcolare il rischio connesso di quella attività di

    movimentazione.

    72

    Valutazione del Rischio col metodo NIOSH

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    per ciascun elemento di rischio fondamentale sono indicati dei valori

    quantitativi (qualitativi nel solo caso del giudizio sulla presa) che

    l'elemento può assumere ed in corrispondenza viene fornito il

    relativo fattore demoltiplicativo da utilizzare.

    Il peso limite iniziale (CP) viene moltiplicato successivamente per i

    vari fattori (xAxBxCxDxExF) e ridotto fino ad ottenere il peso limite

    raccomandato per quella azione di sollevamento.

    73

    Valutazione del Rischio col metodo NIOSH

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 74

    Elementi

    sfavorevoli nella

    movimentazione

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    Se l’indice di esposizione sarà:

    < 0.75 attività basso rischio residuo

    = 1 presenza di rischio debole da tenere sotto controllo

    > 1 rischio richiedente intervento.

    75

    Valutazione del Rischio col metodo NIOSH

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    RISCHIO DA ESPOSIZIONE

    AD AGENTI BIOLOGICI

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    Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di

    esposizione ad agenti biologici

    Art. 266

    Campo di applicazione

    Titolo X del D.Lgs. 81/08

    ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

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    Attività in industrie alimentari Attività nell’agricoltura Attività nelle quali vi è contatto con gli animali e/o con

    prodotti di origine animale Attività nei servizi sanitari, comprese le unità di isolamento

    e post mortem Attività nei laboratori clinici, veterinari e diagnostici,

    esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica Attività in impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

    rifiuti speciali potenzialmente infetti Attività negli impianti per la depurazione delle acque di

    scarico

    Elenco esemplificativo di attività lavorative che

    possono comportare la presenza di agenti biologici.

    ALLEGATO XLIV

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    Definizioni D.Lgs. 81/08

    • qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato coltura cellulare o endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni

    Agente biologico

    • qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

    Microrganismo

    • il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari Coltura cellulare

    79

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    Oltre a

    • VIRUS

    • BATTERI

    • FUNGHI

    • ENDOPARASSITI

    Anche:

    • prodotti dei microrganismi

    • prioni (agenti causali del morbo della “mucca pazza”)

    • prodotti cellulari di origine vegetale o animale (peli, forfore

    animali, fibre tessili)

    • artropodi (insetti, zecche, acari della polvere, ecc.)

    Agenti biologici

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    Probabilità che gli agenti biologici, venuti a contatto con

    l’uomo, provochino l’evento dannoso

    (infezione/allergia/intossicazione)

    Tale PROBABILITA’ dipende:

    A) dall’agente biologico

    B) dall’organismo ospite (uomo)

    C) dalla loro interazione

    D) dall’ambiente in cui avviene l’incontro

    Rischi biologici

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    I. Contatto

    diretto (con persona malata)

    indiretto (con oggetti o strumenti contaminati)

    II. Inalazione di goccioline di grandi dimensioni (droplet):

    Rosolia, Orecchioni, Influenza, SARS, infezioni da streptococco

    III. Inalazione di goccioline di piccole dimensioni (via aerea)

    Morbillo, Varicella

    IV. Ingestione accidentale

    V. Vettori esterni (zanzare, zecche, altri artropodi)

    VI. Via parenterale (puntura d'ago accidentale, taglio)

    Rischi biologici Modalità di trasmissione

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    In ambienti

    Uomo e animali:

    Desquamazione epidermide, trasmissione microrganismi per contatto

    diretto o indiretto o per via aerea (influenza, polmoniti, tubercolosi,

    varicella, ecc.)

    Impianti condizionamento aria:

    Acqua di condensa, umidificatori, torri di raffreddamento (batteri

    termofili, endotossine batteriche, legionelle, batteri Gram negativi)

    Acqua

    Rete distribuzione acqua, serbatoi (Legionelle, batteri Gram negativi,

    protozoi)

    Arredi

    Tappezzeria, tappeti, poltrone, piante, ecc.

    Polvere

    Miscela contenente microrganismi, terriccio, acari, muffe, ecc.

    Rischi biologici

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    AZIONE INFETTIVA:

    Virus (influenzali, parainfluenzali, adenovirus, ecc., …..)

    Batteri (S. aureus, Legionella spp., ….)

    Funghi (Aspergillus fumigatus,…)

    Parassiti (Acantamoeba, Naegleria fowleri,…)

    AZIONE ALLERGICA:

    Batteri (Actinomyces., ….)

    Funghi (Aspergillus spp., Penicillium spp.,…)

    Artropodi (Dermatophagoides farinae, D. pteronyssinus,…)

    AZIONE TOSSICA

    Prodotti e derivati dei microrganismi: endotossine, micotossine

    (Penicillium spp., Aspergillus versicolor, ecc.), 1-3 beta glucani

    (costituenti spore fungine)

    Rischi biologici

    Effetti sulla salute

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO

    Identificazione delle fonti di pericolo

    Identificazione e quantificazione dei soggetti esposti

    Misura dell’entità dell’esposizione

    Misura della gravità del danno

    Stima quantitativa o qualitativa dell’entità del rischio

    Definizione della soglia di accettabilità

    Individuazione delle misure di riduzione del rischio

    Programmazione delle misure di riduzione

    85

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    MISURE DI PREVENZIONE

    E PROTEZIONE

    Disegno di N. Todaro

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    - Spazi di lavoro sufficientemente ampi

    - Superfici lisce, di facile pulizia, impermeabili e resistenti

    - Efficace aerazione nei luoghi di lavoro chiusi

    - Sistemi di condizionamento sottoposti a regolare manutenzione e pulizia

    - Microclima confortevole (T, UR, ricambi d’aria adeguati)

    - Armadi separati per il vestiario civile e da lavoro

    - Docce, se il tipo di attività lo richiede

    - Servizi igienici adeguati

    - Evitare di mangiare, bere e fumare nei luoghi di lavoro

    Regole generali

    Misure di riduzione del rischio negli ambienti chiusi

    Sono tutte misure che

    vanno

    a ridurre la probabilità

    di esposizione

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    Polvere e sporco rappresentano un ottimo terreno di coltura.

    N.B.: I disinfettanti NON sono agenti detergenti e ostacolano la

    rimozione dello sporco. Vanno usati solo dopo la pulizia.

    Sanificazione: uso di detergenti per ridurre il numero di

    contaminanti batterici su oggetti e superfici. Una prima accurata

    detersione con acqua e detergente seguito da risciacquo è il

    sistema più semplice e valido

    Disinfezione impedisce la proliferazione dei germi patogeni; non

    deve sostituire la sanificazione in quanto la presenza dello sporco

    sulle superfici protegge i microrganismi dal contatto diretto con il

    disinfettante, inattivandolo e rendendo inutile la procedura.

    Rischi biologici

    Pulizia

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    • sterilizzazione • disinfezione

    • disinfestazione (contro artropodi)

    • derattizzazione

    Sterilizzazione

    Uccide tutte le forme di microrganismi e le spore batteriche

    (120°C per almeno 20 minuti)

    Disinfezione

    Controllo dei microrganismi patogeni su una superficie o in un

    dato ambiente (con disinfettanti chimici: alcoli, perossido di

    idrogeno, tensioattivi, fenoli, aldeidi)

    Rischi biologici

    Sistemi di controllo dei microrganismi

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Agenti biologici Virus, batteri (stafilococchi, legionelle), funghi (Aspergillus,

    Alternaria,ecc.), allergeni indoor (acari, peli animali, muffe, blatte)

    Fonti di pericolo Impianti di climatizzazione e idrici in cattivo stato di

    manutenzione

    polvere di arredi, tendaggi, moquette.

    Via di esposizione Contatto diretto e indiretto

    Inalazione

    Effetti sulla salute Infezioni, allergie

    Monitoraggio ambientale monitoraggio microbiologico dell’aria per la carica microbica

    totale (carica psicrofila e mesofila) e carica fungina (muffe e lieviti)

    monitoraggio delle superfici di scrivanie, scaffali

    monitoraggio ambientale di legionella

    monitoraggio ambientale degli allergeni indoor nella polvere

    Prevenzione e protezione Adeguata pulizia degli ambienti

    Frequente ricambio dell’aria

    Adeguata manutenzione degli impianti di climatizzazione e idrici

    Monitoraggi ambientali periodici per controllare la qualità dell’aria

    Rischi biologici In ufficio

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Agenti biologici Virus, batteri (coliformi, stafilococchi, legionelle), funghi (Aspergillus,

    Alternaria,ecc.), allergeni indoor (acari, peli animali, muffe, blatte)

    Fonti di pericolo Impianti di climatizzazione e idrici in cattivo stato di manutenzione

    presenza di rifiuti potenzialmente infetti nelle camere e nei servizi igienici

    polvere di arredi, materassi, tendaggi, moquette.

    Via di esposizione Contatto diretto e indiretto

    Inalazione

    Effetti sulla salute Infezioni, allergie

    Monitoraggio ambientale monitoraggio microbiologico dell’aria per la carica microbica totale (carica psicrofila

    e mesofila) e carica fungina (muffe e lieviti)

    monitoraggio delle superfici di comodini, armadi, superfici

    monitoraggio ambientale di legionella

    monitoraggio ambientale degli allergeni indoor nella polvere

    Prevenzione e

    protezione

    Pulizia e disinfezione di camere, locali comuni e servizi igienici

    Adeguata rimozione della polvere

    Frequente ricambio dell’aria

    Adeguata manutenzione degli impianti di climatizzazione con sostituzione periodica

    dei filtri

    adeguata manutenzione degli impianti idrici con periodici trattamenti di

    disinfezione

    monitoraggi ambientali periodici per controllare la qualità dell’aria e dell’acqua

    Uso di guanti e indumenti di lavoro nell’effettuare i servizi ai piani o di lavanderia

    Uso di mascherina in caso di soggetti allergici alla polvere

    Rischi biologici Negli alberghi

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    Agenti biologici Virus (papillomavirus), batteri (coliformi, stafilococchi, legionelle), funghi (dermatofiti),

    endoparassiti, allergeni (muffe, acari)

    Fonti di pericolo Superfici di attrezzi ginnici, panche, armadietti, pavimenti

    Impianti idrici e di climatizzazione

    Contatto diretto con utenti

    Via di

    esposizione

    Contatto diretto e indiretto

    Inalazione

    Effetti sulla salute Infezioni respiratorie, infezioni cutanee (verruche), micosi cutanee (piede d’atleta), allergie

    Monitoraggio

    ambientale

    monitoraggio microbiologico dell’aria

    monitoraggio delle superfici (panche, armadietti, ecc.)

    monitoraggio di legionella

    monitoraggio degli allergeni indoor

    Prevenzione e

    protezione

    Evitare contatto diretto con: superfici degli attrezzi ginnici, panche degli spogliatoi, sanitari

    Utilizzare tappeti personali

    Indossare indumenti di cotone

    Usare salviettine con disinfettanti per detergere le superfici degli attrezzi ginnici dopo l’uso

    degli operatori o dei frequentanti

    Ventilazione e ricambio d’aria

    Pulizia e sostituzione dei filtri dell'impianto di condizionamento.

    Accurata pulizia e disinfezione delle superfici.

    Asciugarsi accuratamente dopo la doccia

    Astenersi dal frequentare centri sportivi quando si è ammalati e rispettare idonei tempi di

    convalescenza a guarigione avvenuta.

    Rischi biologici Centri sportivi

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Agenti biologici Virus (papillomavirus), batteri (coliformi, stafilococchi, legionelle), funghi (dermatofiti, ),

    endoparassiti (Giardia, Cryptosporidium)

    Fonti di pericolo Acqua delle vasche e dei ristagni

    Superfici di panche, armadietti, pavimenti, docce

    Impianti idrici e di climatizzazione

    Via di esposizione Contatto diretto e indiretto

    Ingestione accidentale

    Inalazione

    Effetti sulla salute Infezioni intestinali, infezioni cutanee (verruche), infezioni localizzate (otiti), micosi

    cutanee (piede d’atleta)

    Monitoraggio ambientale monitoraggio microbiologico dell’aria

    monitoraggio delle superfici (panche, armadietti, ecc.)

    monitoraggio di legionella

    monitoraggio microbiologico dell’acqua

    Prevenzione e protezione clorazione dell’acqua

    indossare sempre ciabattine di gomma personali; non camminare a piedi scalzi sui bordi

    delle piscine, nelle docce e negli spogliatoi.

    gli asciugamani e gli accappatoi non vanno mai scambiati

    dopo la doccia, asciugarsi sempre con cura poichè funghi e verruche si sviluppano più

    facilmente in ambienti umidi

    ventilazione e ricambio d’aria

    pulizia e sostituzione dei filtri dell'impianto di condizionamento.

    accurata pulizia e disinfezione delle superfici.

    astenersi dal frequentare centri sportivi quando si è ammalati e rispettare idonei tempi

    di convalescenza a guarigione avvenuta uso di guanti da parte degli addetti alla pulizia

    ordinaria

    uso di guanti e mascherina da parte degli addetti alla manutenzione

    Rischi biologici Nelle piscine

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    Classi di pericolosità

    Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4

    Infettività

    /patogeni-

    cità

    Poche

    probabilità

    di causare

    malattie in

    soggetti umani

    Può causare

    malattie in

    soggetti umani;

    rischio

    per lavoratori

    Può causare

    malattie gravi in

    soggetti umani;

    serio rischio per

    lavoratori

    Può causare

    malattie

    gravi in soggetti

    umani, serio

    rischio per

    lavoratori

    Trasmissi-

    bilità

    Poche probabilità

    di propagarsi nella

    comunità

    Può propagarsi

    nella comunità

    Elevato rischio

    di propagarsi

    nella comunità

    Neutra-

    lizzabilità

    Sono di norma

    disponibili efficaci

    misure

    profilattiche e

    terapeutiche

    Sono di norma

    disponibili

    efficaci misure

    profilattiche e

    terapeutiche

    Non sono di

    norma

    disponibili

    efficaci misure

    profilattiche o

    terapeutiche

    94

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    DPI

    I

    DISPOSITIVI

    DI

    PROTEZIONE INDIVIDUALI

    95

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Rumore: cuffie e inserti

    I DPI per il rumore devono garantire il rispetto di

    limiti di esposizione:

    cuffie

    cuffie attive

    tappi

    inserti auricolari ad archetto ecc.

    Verificare gli effetti del DPI (in certe condizioni si

    possono non adottare).

    96

    D.Lgs. 81/2008

    allegati/76614.htm

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Maschere polveri

    Le maschere antipolvere hanno porosità e

    prestazioni diverse da scegliere in funzione

    della concentrazione di polvere in aria

    I filtri hanno prestazioni diverse: FFP1, FFP2,

    FFP3 sono sigle che identificano la capacità di

    trattenere polvere

    Maschere facciali, semimaschere ecc.: ogni

    tipologia ha un Fattore di Protezione diverso, la

    scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

    contaminazione.

    97

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Maschere composti chimici

    Anche le maschere per composti organici hanno

    caratteristiche diverse in funzione delle molecole

    che devono trattenere

    Banda marrone, grigia, gialla ecc: ogni tipologia

    una famiglia di composti

    I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA

    diversi, una scelta sbagliata può addirittura

    peggiorare l’esposizione professionale …

    98

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Guanti

    Hanno caratteristiche diverse in funzione

    dei rischi dai quali devono proteggere

    Proteggono da una serie di azioni tra le

    quali il taglio di lama, la perforazione, lo

    strappo, l’abrasione

    Per quanto riguarda il rischio chimico le

    norme EN di riferimento prevedono degli

    specifici test di resistenza

    99

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Tute e indumenti

    100

    Gli indumenti di protezione da agenti

    chimici si dividono in:

    A tenuta stagna di gas;

    A tenuta non stagna di gas;

    A tenuta di liquidi con pressione;

    A tenuta di spruzzi;

    A tenuta di particelle;

    A limitata tenuta di schizzi liquidi

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Occhiali

    Occhiali e visiere da saldatura

    Maschere antincendio

    Visiere ospedaliere

    Visiere integrate in elmetto

    Diverse norme per le diverse tipologie.

    101

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Sorveglianza sanitaria. Definizione

    Insieme di atti medici finalizzati alla tutela della

    salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione

    all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio

    professionali e alle modalità di svolgimento

    dell’attività lavorativa

    la sorveglianza sanitaria è un’attività che

    COMPORTA la partecipazione del medico alla

    valutazione del rischio

    102

    D.Lgs. 81/2008

    allegati/76614.htm

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Il Datore di lavoro nomina il MC

    struttura esterna pubblica o privata convenzionata

    libero professionista

    dipendente del Datore di Lavoro

    In possesso di

    specializzazione in medicina del lavoro o disciplina

    equipollente

    NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE

    Nomina del medico competente

    103

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Compiti del medico competente

    Programma ed effettua la sorveglianza sanitaria

    Istituisce la cartella sanitaria e di rischio

    Consegna al DL / al lavoratore / all’ISPESL la

    documentazione sanitaria alla cessazione del rapporto

    Informa sul significato sorveglianza sanitaria

    Visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno

    Partecipa alla programmazione del controllo dell’esposizione

    ai fini della sorveglianza sanitaria

    104

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    VDR

    VISITE

    MEDICHE

    E PERIODICITÀ

    ESAMI

    EMATO CHIMICI

    E ALTRI

    INDICATORI

    BIOLOGICI DI

    ESPOSIZIONE

    Cosa fa il MC sulla base della VDR

    105

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Accertamenti sanitari: perché

    Stabilire lo stato di salute all’assunzione

    Individuare fattori individuali che aumentano il

    rischio

    Evidenziare malattie o sintomi in corso

    e prevenirne l’insorgenza

    REDIGERE L’ANAMNESI (COSA FA NELLA VITA)

    106

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Accertamenti sanitari: quando (art. 41 D.Lgs 81/08)

    All’assunzione

    Periodici

    Su richiesta motivata del lavoratore

    Alla cessazione del rapporto

    Al rientro dopo 60 gg di assenza per motivi di salute

    In occasione del cambio della mansione per verificare

    l’idoneità alla mansione specifica

    In fase preassuntiva

    In caso di malattia professionale si cerca la documentazione che “racconta” l’esposizione e lo stato di

    salute del lavoratore.

    107

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Giudizio di idoneità

    Sulla base degli accertamenti effettuati

    Idoneità alla mansione specifica

    Idoneità alla mansione con prescrizioni

    Non idoneità alla mansione (giusta causa,

    possibilità di ricorso)

    108

    D.Lgs. 81/2008

    allegati/76614.htm

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Alcuni esami per alcuni rischi

    Rischio Patologia Esame

    Rumore Ipoacusia Audiometria

    Movimentazione

    carichi Lombalgia e altre RX colonna

    Videoterminali Disturbi alla vista Visita oculistica

    Rischio chimico Varie Esami sangue,

    urine ecc.

    109

    DM 10/06/2014

    allegati/85724.htm

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

    Periodicità

    Ogni quanto si fanno le visite

    La periodicità è stabilita dal MC sulla base

    della VDR

    Alcune limitazioni sono imposte dalla legge

    Per alcuni esami (es. RX) si considerano

    anche gli effetti dell’accertamento

    110

  • Copyright Studio 60 srls – tutti i diritti riservati, riproduzione vietata 111

    GRAZIE PER L’ATTENZIONE