Upload
others
View
6
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
CORSO DI FORMAZIONE ASL: RISCHIO CHIMICO MEDIO
19 NOVEMBRE 2018
Docente: Elisabetta Bonfatti
Partiamo con qualche riflessione sugli ambienti e arredi scolastici
Vi presento la classe 2C
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Vi presento la classe 2P
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Vi presento la classe 3N
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Vi presento la classe 4N
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Da questo punto di osservazione dell’aula della 2C è ben visibile la lavagna nera classica, sulla quale scrivere col gesso, affiancata alla LIM
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Vediamo gli studenti di 4N alle prese con lo svolgimento di una verifica scritta di Chimica: la disposizione a banchi separati è la
più idonea
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Qualora si voglia favorire il colloquio tra pari in lavori di gruppo è particolarmente vantaggioso disporre i banchi come se fossero “isole”
nell’aula
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Mi è capitato di assegnare come compito estivo agli studenti la lettura di libri attinenti a Biologia come, ad esempio, “Prima lezione di Biologia” del genetista Edoardo
Boncinelli o attinenti a Chimica come, ad esempio, “Zio Tungsteno” di Oliver Sacks (medico, chimico, scrittore e accademico britannico). Alla restituzione del lavoro, la
disposizione a cerchio delle sedie si presta al colloquio didattico.
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Diversa è la forma e la disposizione dei banchi di lavoro, con relativa attrezzatura, per attività nel Laboratorio di Biologia: in questo caso gli
alunni osservano al Microscopio Ottico preparati istologici
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Anche le attività sperimentali nel Laboratorio di Chimica rendono gli alunni protagonisti del proprio sapere
Elisabetta Bonfatti - Liceo Fermi - Bologna
Effettivamente stare allineati in piccoli banchi per 5 o 6 ore ogni mattina non è congeniale alla corretta postura del corpo,
soprattutto per gli alunni più alti e/o più robusti.
Disporre all’occorrenza i banchi separatamente per una verifica, oppure “a isola” per un lavoro di gruppo o disporre le sedie a cerchio per riportare quanto si è letto su un libro, può dare
varietà alla lezione e consentire di catturare meglio l’attenzione degli studenti.
Sicuramente gli ambienti progettati appositamente per favorire il lavoro cooperativo sono i laboratori di Scienze Naturali, nello
specifico di Biologia e di Chimica, dove agli alunni è consentito di lavorare anche in piedi.
Ogni fattore di rischio (sostanza, attrezzatura, oggetto, materiale, ecc.) ha due aspetti di rischio da considerare:
RISCHI PER LA SICUREZZA (che possono dare luogo, in maniera immediata, ad un incidente/infortunio
come tagli, urti, cadute, incendi, ecc.)
“SICUREZZA”
Si intende generalmente l’insieme delle condizioni che garantiscono l’integrità fisica delle persone. Un avvenimento che leda la sicurezza è un evento dovuto a causa fortuita, istantanea ed esterna
RISCHI PER LA SALUTE (che possono dare luogo a danni sulla salute anche dopo molto tempo come esposizione a sostanze tossiche e cancerogene, rumore, ecc.)
“SALUTE”
Si intende lo stato di benessere complessivo fisico, mentale e sociale di un individuo. Un avvenimento che leda la salute è un evento dovuto a causa non istantanea (malattia)
ESEMPIO: L’acido cloridrico (HCl) è una sostanza pericolosa per la nostra sicurezza e per la nostra salute:
• è molto corrosivo (sicurezza)
• è tossico se inalato e può dare anche effetti irreversibili (salute)
Cause: distrazione incoscienza ignoranza
Fonti di pericolo: sostanze chimiche (ustioni, lesioni oculari,
intossicazioni, …)
apparecchi elettrici e di vetro (scosse elettriche, incendi, ferite, …)
REACH
"Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of Chemicals"
https://vimeo.com/221702788
Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo del Consiglio del 18
dicembre 2006 concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH),
IN VIGORE DAL 1 GIUGNO 2007
che istituisce un'agenzia europea per le sostanze chimiche, (ECHA - European Chemicals Agency) allo scopo di gestire e, in alcuni casi,
di realizzare gli aspetti tecnici, scientifici e amministrativi del regolamento e di assicurare la coerenza a livello comunitario in relazione a tali aspetti,
ha lo scopo principale di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da sostanze chimiche già esistenti (introdotte sul mercato prima del settembre 1981) e nuove (dopo il settembre 1981) e al contempo mantenere e rafforzare la competitività e le capacità innovative dell'industria chimica europea.
Struttura
È costituito da XV Titoli suddivisi in 141 articoli e 17 allegati tecnici e, trattandosi di un regolamento e non di una direttiva, non necessita di alcun atto di recepimento od attuazione ed è immediatamente applicato dagli
stati membri con scadenze diverse per i vari titoli:
dal 1º giugno 2007 sono entrati in vigore:
– Titolo IV (Informazioni all'interno della catena di approvvigionamento, art. 31-36)
– Titolo IX (Tariffe e oneri, art.74)
– Titolo X (Agenzia, art.75-111)
– Titolo XIII (Autorità competenti, art.121-124)
– Titolo XIV (Applicazione, art.125-127)
– Titolo XV (Disposizioni transitorie e finali, art.128-141, escluso art.136)
dal 1º giugno 2008 sono entrati in vigore:
– Titolo II (Registrazione delle sostanze, art.5-24)
– Titolo III (Condivisione dei dati, art.25-30) e registrazione preliminare delle sostanze “soggette a regime transitorio” (dal 1º giugno al 1º dicembre 2008, vedi art.28)
– Titolo V (Utilizzatori a valle, art.37-39)
– Titolo VI (Valutazione, art.40-54)
– Titolo VII (Autorizzazione, art.55-66)
– Titolo XI (Inventario delle classificazioni, art.112-116, escluso art.113 che entrerà in vigore il 1º dicembre 2010)
– Titolo XII (Informazioni, art.117-120)
– Articoli 128 (libera circolazione), 134 (preparativi per l'istituzione dell'Agenzia) e 136 (misure transitorie riguardanti le sostanze esistenti)
dal 1º giugno 2009 entra in vigore il Titolo VIII (Restrizioni, art.67-73 e connesso Allegato XVII)
I programmi di sviluppo sperimentale riguardanti innovazioni di prodotto e/o di processo volte a sostituire e/o eliminare le sostanze chimiche
«estremamente preoccupanti», di cui all'articolo 57 del Regolamento CE 1907/2006 (REACH),
fissano le agevolazioni alle attività di sviluppo sperimentale, eventualmente comprendenti anche attività non preponderanti di ricerca industriale, riguardanti innovazioni di prodotto e/o di processo volte a sostituire e/o eliminare le sostanze chimiche “estremamente preoccupanti”.
CLP
“Classification, Labelling and Packaging”
a tutela della salute umana e dell’ambiente
https://www.youtube.com/watch?v=VWTRZB-DgNM&feature=youtu.be
A partire dal 1 Giugno 2015 il Regolamento (CE) 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio (CLP) è la sola normativa vigente per la classificazione
e l'etichettatura delle sostanze chimiche e delle miscele. Terminerà così la fase transitoria e il regolamento CLP
IN VIGORE DAL 20 GENNAIO 2009 ha consentito alle imprese di avvalersi ancora delle disposizioni della precedente
legislazione, in particolare della direttiva 67/548/CEE sulle sostanze pericolose e della direttiva 1999/45/CE sui preparati pericolosi.
Il Regolamento CLP sostituirà integralmente la normativa precedente, con obblighi generalmente simili. In alcuni casi introduce tuttavia delle nuove disposizioni.
In particolare il metodo di classificazione e di etichettatura delle sostanze chimiche introdotto fa riferimento al sistema mondiale armonizzato delle Nazioni Unite (GHS dell'ONU).
Il CLP richiede alle società che immettono sul mercato sostanze chimiche o miscele di classificare, etichettare e imballare le loro sostanze chimiche pericolose in modo appropriato a garanzia della sicurezza di lavoratori e consumatori. Molte miscele potranno dover essere diversamente etichettate ai fini della conformità al CLP, compresi oggetti di consumo quali vernici o detergenti, oltre che miscele industriali. I fornitori di sostanze e miscele hanno l’obbligo di fornire la SDS sia per le sostanze chimiche che per le miscele.
REGOLAMENTO CLP -ETICHETTATURA
La normativa precedente prevedeva 10 pittogrammi
di pericolo, in corrispondenza alle classi/categorie
di pericolo considerate
ETICHETTATURA CLP
Ciascun pittogramma si applica a più pericoli, in generale secondo una combinazione
classe + categoria di pericolo
Per esempio, questo pittogramma indica sostanze: sensibilizzanti
mutagene
cancerogene
tossiche per la riproduzione
tossiche per organi bersaglio
tossiche in caso di aspirazione
ESEMPI DI SOSTANZA PERICOLOSA
Alcool etilico
Acqua ossigenata
Epicloridrina
Schede di sicurezza
Cosa è la scheda tecnica Documento che accompagna un modello che viene
messo in produzione, con le informazioni che potrebbero essere necessarie
Cosa è un interferente endocrino Gli interferenti endocrini sono sostanze che
possono interferire con la sintesi, la secrezione, il trasporto, l'associazione, l'azione o l'eliminazione degli ormoni naturali del corpo, responsabili dello sviluppo, del comportamento, della fertilità, e del mantenimento dell'omeostasi cellulare.
Non dimentichiamo che soja e salvia sono fitoestrogeni
DPC (Dispositivi di protezione collettiva) Appropriate misure organizzative e di
protezione collettive alla fonte del rischio come armadi e cappe
DPI
(Dispositivi di protezione individuale)
DPI
(Dispositivi di protezione individuale)
Quando e perché fare uso del camice?
DPI
(Dispositivi di protezione individuale)
Quando e perché fare uso di guanti di lattice?
DPI
(Dispositivi di protezione individuale)
Quando e perché fare uso di una mascherina di protezione?
GRAZIE !