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Corso di formazione Corso di formazione per volontari per volontari Breve introduzione alle normative sul volontariato 20 Gennaio 2005 dalle ore 18 alle 20 D.ssa Denise Camorani Responsabile Area Consulenze Csv

Corso di formazione per volontari Corso di formazione per volontari Breve introduzione alle normative sul volontariato 20 Gennaio 2005 dalle ore 18 alle

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Corso di formazione Corso di formazione per volontariper volontari

Breve introduzione alle normative sul volontariato

20 Gennaio 2005 dalle ore 18 alle 20

D.ssa Denise Camorani

Responsabile Area Consulenze Csv

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COS’E’ IL SETTORE NON PROFIT???

COS’E’ IL TERZO SETTORE???

D.ssa Denise Camorani

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Il Primo, il Secondo, il Terzo Il Primo, il Secondo, il Terzo SettoreSettore

Cosa sono?

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Il Primo SettoreIl Primo Settore

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Il Secondo SettoreIl Secondo Settore

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Il Terzo SettoreIl Terzo Settore

D.ssa Denise Camorani

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DEFINIZIONE DI

TERZO SETTORE…

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Varie interpretazioni:

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““terzo sistema”terzo sistema”

““terza dimensione”terza dimensione”

““economia sociale”economia sociale”

““economia solidale”economia solidale”

““economia civile”economia civile”

““economia economia associativa”associativa”

““privato sociale”privato sociale”

Altro…Altro…

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DEFINIZIONE DI TERZO SETTORE…DEFINIZIONE DI TERZO SETTORE…

Il Terzo Settore èIl Terzo Settore è un sistema d’imprese non profit mirato al

perseguimento di finalità collettive da riservare verso persone

svantaggiate beneficiari delle prestazioni/erogazioni fornite.

Il Terzo Settore svolgeIl Terzo Settore svolge una serie d’importanti compiti favorendo la

partecipazione dei cittadini alla vita democratica, sensibilizzandoli su

una serie nonché favorendo la produzione di servizi alla singola persona

e alla stessa collettività.

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Il Terzo Settore si caratterizza per taluni aspetti: Il Terzo Settore si caratterizza per taluni aspetti:

presenza di volontariatopresenza di volontariato

democrazia interna nelle organizzazioni che lo formanodemocrazia interna nelle organizzazioni che lo formano

collegamento al territorio di riferimentocollegamento al territorio di riferimento

relazioni basate sulla fiducia, la reciprocità, la solidarietàrelazioni basate sulla fiducia, la reciprocità, la solidarietà

orientamento verso specifici destinatariorientamento verso specifici destinatari

risposta alle nuoce esigenze della societàrisposta alle nuoce esigenze della società

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Distinzioni da soggettività Distinzioni da soggettività politicapolitica

Il Terzo Settore si compone di tre grandi soggetti:

VolontariatoAssociazionismoCooperazione sociale

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Distinzioni da Codice Civile Distinzioni da Codice Civile libro primolibro primo

FondazioniAssociazioni riconosciuteAssociazioni non riconosciuteComitati(le cooperative nel libro quinto)

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FONDAZIONE:FONDAZIONE:

La fondazione è una La fondazione è una stabile organizzazione stabile organizzazione predisposto per la predisposto per la destinazione di un destinazione di un patrimonio a uno scopo patrimonio a uno scopo di pubblica utilità.di pubblica utilità.

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ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE E NON RICONOSCIUTE:E NON RICONOSCIUTE:

Associazioni riconosciute quelle Associazioni riconosciute quelle che si sono costituite acquisendo che si sono costituite acquisendo la personalità giuridica. la personalità giuridica.

Acquisire la personalità giuridica Acquisire la personalità giuridica significa distinguere il significa distinguere il patrimonio associativo da quello patrimonio associativo da quello dei singoli soci amministratori dei singoli soci amministratori dell’associazione.dell’associazione.

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COMITATO:COMITATO:

questa figura giuridica questa figura giuridica differisce essenzialmente differisce essenzialmente da quelle sopra descritte e da quelle sopra descritte e dall’associazione che dall’associazione che stiamo per affrontare per stiamo per affrontare per la caratteristica della la caratteristica della temporaneitàtemporaneità

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INQUADRAMENTO CIVILISTICO INQUADRAMENTO CIVILISTICO DELL’ASSOCIAZIONE:DELL’ASSOCIAZIONE:

L’associazione è un ente L’associazione è un ente costituito da due o più costituito da due o più soggetti (persone fisiche soggetti (persone fisiche e/o giuridiche) per il e/o giuridiche) per il raggiungimento in comune raggiungimento in comune di scopi non economici di scopi non economici

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INQUADRAMENTO CIVILISTICO INQUADRAMENTO CIVILISTICO DELL’ASSOCIAZIONE:DELL’ASSOCIAZIONE:

       

Associazioni

LIBRO PRIMO CODICE CIVILE

SODDISFA BISOGNI DI NATURA IDEALE NON ECONOMICA

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COSTITUZIONE COSTITUZIONE DELL’ASSOCIAZIONE:DELL’ASSOCIAZIONE:

ATTOATTOCOSTITUTIVOCOSTITUTIVO

STATUTOSTATUTO

Rappresenta la volontà delle parti di costituire l’associazione

Garantisce il funzionamentodell’associazione.

DETTA LE REGOLE

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L’ASSOCIAZIONEL’ASSOCIAZIONE

COME ENTE NON PROFIT:COME ENTE NON PROFIT:

Da quanto visto si può concludere che Da quanto visto si può concludere che l’associazione è un ente non profit l’associazione è un ente non profit perché perché non potrà mai dividere utili o non potrà mai dividere utili o capitali tra i socicapitali tra i soci a titolo di dividendo, a titolo di dividendo, sia durante la vita dell’ente che al sia durante la vita dell’ente che al momento della sua estinzione.momento della sua estinzione.

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Distinzioni da Codice Civile Distinzioni da Codice Civile libro primolibro primo

FondazioniAssociazioni riconosciuteAssociazioni non riconosciuteComitati(le cooperative nel libro quinto)

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Distinzioni da leggi specialiDistinzioni da leggi specialiPrincipali esempi:

- Legge 49/87 - ONG- Legge 266/91 - ODV

- Legge 383/00 - APS

- Legge 381/91 – COOP SOCIALI- Altro

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Distinzioni fiscaliDistinzioni fiscali

Principali esempi:Principali esempi:

ONLUS (D. Lgs. 460/97)ONLUS (D. Lgs. 460/97)Associazione fiscalmente privilegiata Associazione fiscalmente privilegiata

(art. 111 Tuir)(art. 111 Tuir)Società sportiva dilettantisticaSocietà sportiva dilettantistica

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LEGGE QUADRO LEGGE QUADRO N. 266/91N. 266/91

Le organizzazioni di volontariato sono Le organizzazioni di volontariato sono disciplinate dalla Legge quadro 11 agosto, 1991, disciplinate dalla Legge quadro 11 agosto, 1991,

n. 266. Questi organismi si costituiscono al fine di n. 266. Questi organismi si costituiscono al fine di svolgere essenzialmente delle attività senza scopo svolgere essenzialmente delle attività senza scopo

di lucro e per fini solidaristici.di lucro e per fini solidaristici.

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Il volontariato nella 266Il volontariato nella 266

Contenuti principali:

Il rapporto con la PAIl volontario, questo sconosciutoCaratteristiche delle a.d.v.Agevolazioni fiscaliIl lavoratore flessibile

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Gerchia delle fonti per unaGerchia delle fonti per unaO.D.V.:O.D.V.:

•Carta costituzionale europea firmata il 29/1/04 (art. Carta costituzionale europea firmata il 29/1/04 (art. 72: diritto di ogni persona alla libertà di associazione 72: diritto di ogni persona alla libertà di associazione a tutti i livelli);a tutti i livelli);

•Costituzione italiana del 1948 (art. 18: libertà di Costituzione italiana del 1948 (art. 18: libertà di associarsi);associarsi);

•Codice civile (Libro I – artt.11 – 42);Codice civile (Libro I – artt.11 – 42);

•Legge quadro sul volontariato n. 266/91;Legge quadro sul volontariato n. 266/91;

•Legge regionale Emilia Romagna n. 37/96;Legge regionale Emilia Romagna n. 37/96;

•D.lgs. 460/97D.lgs. 460/97

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LEGGE 11 agosto 1991, n. 266LEGGE 11 agosto 1991, n. 266

Legge quadro sul volontariatoLegge quadro sul volontariatoArt. 2 - Attività di volontariato

1. Ai fini della presente legge per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà.

2.L'attività del volontariato non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall'organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l'attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse.

3.La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l'organizzazione di cui fa parte.

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LEGGE 11 agosto 1991, n. 266LEGGE 11 agosto 1991, n. 266

Legge quadro sul volontariatoLegge quadro sul volontariatoArt. 3

Organizzazione di volontariato

1.      È considerata organizzazione di volontariato ogni organismo liberamente costituito al fine di svolgere l'attività di cui all'articolo 2, che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.

2.      Le organizzazioni di volontariato possono assumere la forma giuridica che ritengono più adeguata al perseguimento dei loro fini, salvo il limite di compatibilità con lo scopo solidaristico.

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LEGGE 11 agosto 1991, n. 266LEGGE 11 agosto 1991, n. 266

Legge quadro sul volontariatoLegge quadro sul volontariatoArt. 17

Flessibilità nell'orario di lavoro

1.      I lavoratori che facciano parte di organizzazioni iscritte nei registri di cui all'articolo 6, per poter espletare attività di volontariato, hanno diritto di usufruire delle forme di flessibilità di orario di lavoro o delle turnazioni previste dal contratti o dagli accordi collettivi, compatibilmente con l'organizzazione aziendale.

2.      All'articolo 3 della legge 29 marzo 1983, n. 93, è aggiunto, in fine, il seguente comma:"Gli accordi sindacali disciplinano i criteri per consentire al lavoratori, che prestino nell'ambito del comune di abituale dimora la loro opera volontaria e gratuita in favore di organizzazioni di volontariato riconosciute idonee dalla normativa in materia, di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari di lavoro o di turnazioni, compatibilmente con l'organizzazione dell'amministrazione di appartenenza".

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L’articolo 17 è tenuto in considerazione dai principali contratti di lavoro nazionali anche

se apre una possibilità che nel concreto è poco utilizzata: se analizziamo bene l’ultima

frase dell’articolo “compatibilmente con l’amministrazione (ditta) di appartenenza

capiamo che è lecito chiederlo però la decisione finale comunque è di competenza

del datore di lavoro.

 

LECITO CHIEDERE MA NON SI PUO’ PRETENDERE.

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ATTIVITA’ di volontariato ATTIVITA’ di volontariato

prestata prestata

da una persona non aderente da una persona non aderente

all’associazioneall’associazione

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SOCI SOCI:SOCI:

Possono far parte dell’Associazione tutti i soggetti, Possono far parte dell’Associazione tutti i soggetti,

persone fisiche, che mosse da spirito di solidarietà si persone fisiche, che mosse da spirito di solidarietà si

impegnino a contribuire alla realizzazione degli scopi impegnino a contribuire alla realizzazione degli scopi

dell’associazione e ad osservare il presente statuto ed dell’associazione e ad osservare il presente statuto ed

eventuali regolamenti interni eventuali regolamenti interni

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DIRITTI E DOVERI DEI SOCI:DIRITTI E DOVERI DEI SOCI:I soci non possono vantare alcun diritto nei confronti del fondo I soci non possono vantare alcun diritto nei confronti del fondo

comune né di altri cespiti di proprietà dell’Associazione.comune né di altri cespiti di proprietà dell’Associazione.

Il diritto - dovere di partecipare all'assemblea ed il diritto di voto Il diritto - dovere di partecipare all'assemblea ed il diritto di voto

sono personali e non delegabili ad alcuno; l'associato può farsi sono personali e non delegabili ad alcuno; l'associato può farsi

rappresentare da un altro associato, purchè non investito di alcuna rappresentare da un altro associato, purchè non investito di alcuna

carica sociale, solamente nel caso di assemblea ordinaria che carica sociale, solamente nel caso di assemblea ordinaria che

approvi il bilancio.approvi il bilancio.

Hanno diritto di voto tutti gli associati maggiorenni.Hanno diritto di voto tutti gli associati maggiorenni.

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ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE:ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE:

  a)a)          l’Assembleal’Assemblea

b)b)        il Consiglio Direttivoil Consiglio Direttivo

c)c)          Il PresidenteIl Presidente

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In questi ultimi anni In questi ultimi anni le organizzazioni di le organizzazioni di

volontariato sono crescite volontariato sono crescite

numericamentenumericamente (oltre 15.000), ma (oltre 15.000), ma

anche come azione qualitativa. anche come azione qualitativa. Il Il

volontariato organizzato si caratterizza volontariato organizzato si caratterizza

proprio per la sua missione pro-sociale, proprio per la sua missione pro-sociale,

orientato all’altruismoorientato all’altruismo, alla solidarietà e , alla solidarietà e

alla reciprocità, per la gratuità alla reciprocità, per la gratuità

dell’operare.dell’operare.

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I VOLONTARI HANNO SPECIFICEHE I VOLONTARI HANNO SPECIFICEHE

CARATTERIZZAZIONI:CARATTERIZZAZIONI:

1) mettono a disposizione in maniera gratuita 1) mettono a disposizione in maniera gratuita

dell’organizzazione di volontariato e senza alcun rapporto di dell’organizzazione di volontariato e senza alcun rapporto di

dipendenza contrattuale parte del loro tempo, conoscenza, dipendenza contrattuale parte del loro tempo, conoscenza,

professionalitàprofessionalità

2) sono sicuramente più credibili visto che l’attività che 2) sono sicuramente più credibili visto che l’attività che

svolgono è per loro una missionesvolgono è per loro una missione

3) partecipano in maniera diretta alle attività 3) partecipano in maniera diretta alle attività

dell’organizzazionedell’organizzazione

4) non sono condizionati da norme burocratiche, ma 4) non sono condizionati da norme burocratiche, ma

presentano dinamismo e flessibilitàpresentano dinamismo e flessibilità

5) rendono personalizzati i servizi che offrono5) rendono personalizzati i servizi che offrono

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IL VOLONTARIO PRESTANDO LA SUA OPERA IL VOLONTARIO PRESTANDO LA SUA OPERA CONSEGUE PERTANTO UNA SERIE DI IMPORTANTI CONSEGUE PERTANTO UNA SERIE DI IMPORTANTI

OBIETTIVI:OBIETTIVI:

•applicazione concreta dei valori in cui credeapplicazione concreta dei valori in cui crede

•soddisfazione moralesoddisfazione morale

•gratificazione personalegratificazione personale

•AutorealizzazioneAutorealizzazione

•ottimi rapporti umaniottimi rapporti umani

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Il volontario diventa Il volontario diventa un punto di un punto di riferimento riferimento importante per le importante per le organizzazioni di organizzazioni di volontariatovolontariato

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Il volontario, questo Il volontario, questo sconosciuto:sconosciuto:

C’è molto da fare: mi fermo al lavoro fino alle 20…

Ho 24 anni, devo trovare una strada. Comincio gratis, poi chissà…

Partecipo agli anziani socialmente utili del Comune per 3 Euro all’ora…

Il mio dirimpettaio è malato: gli faccio io la spesa…

Sono gentile con tutti: il sorriso è il mio biglietto da visita

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Corso di formazione Corso di formazione per volontariper volontari

Breve introduzione alle normative sul volontariato

20 Gennaio 2005 dalle ore 18 alle 20

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