133
CORSO PER ADDETTI DI PRIMO SOCCORSO ex DM 388/03 Dott.ssa Ilaria Invernizzi

CORSO PER ADDETTI DI PRIMO SOCCORSOliceopariniseregno.edu.it/wp-content/uploads/2017/11/CORSO-PRIMO... · reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro. Alla stessa pena

Embed Size (px)

Citation preview

CORSO PER ADDETTI DI PRIMO SOCCORSO

ex DM 388/03

Dott.ssa Ilaria Invernizzi

D.Lgs. 81/08, art. 18OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE

« Il datore di lavoro […] e i dirigenti […] devono:

b) designare preventivamente i lavoratori incaricati delle misure di

[…] primo soccorso;

t) adottare le misure necessarie […] per il caso di pericolo grave ed

immediato ».

« Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i

requisiti del personale addetto e la sua formazione, individuati in

relazione alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati ed

ai fattori di rischio sono individuati dal decreto ministeriale 15 luglio

2003, n. 388 e dai successivi decreti ministeriali ».

D.Lgs. 81/08, art. 45PRIMO SOCCORSO

« 1. Gli addetti al pronto soccorso sono formati con istruzione teorica e

pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno e

per l’attivazione degli interventi di pronto soccorso.

5. La formazione dei lavoratori designati andrà ripetuta con cadenza

triennale almeno per quanto attiene la capacità di intervento

pratico. »

Decreto ministeriale 388/03, art.3REQUISITI E FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AL

PRONTO SOCCORSO

IL SISTEMA DI SOCCORSO

• Il soccorrere una persona malata o infortunata (colpita da un maloreo ferita) avviene attivando un sistema fatto di più anelli che assiemecompongono la «catena del soccorso».

• Normalmente si possono individuare quattro anelli fondamentali:

PRIMO SOCCORSO SUL POSTO(personale NON specializzato)

TRASPORTO IN OSPEDALE(personale specializzato)

CURE IN OSPEDALE(personale specializzato)

CURE SUL POSTO(personale specializzato)

COS’È IL PRIMO SOCCORSO?

Il primo soccorso è l’aiuto dato al soggetto infortunato omalato, da personale non sanitario, in attesa dell’interventospecializzato.

Dunque è:

- la prima assistenza (senza strumenti)

- sul posto

- in attesa del soccorso specializzato.

RIDURRE LE MORTI EVITABILI

DIMINUIRE I TASSI DI INVALIDITÀ

RIDURRE LA MORBILITÀ

...come??

OBIETTIVI DEL PRIMO SOCCORSO

Problematiche legali

nel primo soccorso

Art. 593 Codice PenaleOMISSIONE DI SOCCORSO

«Chiunque trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o

un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per

vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’autorità è punito con la

reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro. Alla stessa pena soggiace chi,

trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o

altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato

avviso all’autorità. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la

pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata».

Art. 54 Codice PenaleSTATO DI NECESSITÀ

«Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità

di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un grave danno alla persona, pericolo da

lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia

proporzionato al pericolo».

3 «paletti»:

1. CHI → solo e tutti i lavoratori dell’azienda.

2. QUANDO → solo durante l’orario di servizio.

3. DOVE → solo all’interno degli immobili aziendali.

L’ADDETTO DI PRIMO SOCCORSO SUL LAVOROCHI, QUANDO, DOVE SOCCORRERE

• Valutazione coscienza, respiro, circolo;

• RCP;

• immobilizzazione rachide e arti;

• emostasi;

• protezione e medicazione ferite;

• sottrazione di una persona da situazioni di pericolo immediato.

L’ADDETTO DI PRIMO SOCCORSO SUL LAVOROMANOVRE ESEGUIBILI

L’ADDETTO DI PRIMO SOCCORSO SUL LAVOROASPETTI ETICO-LEGALI

• CONSENSO INFORMATO: nelle decisioni prese nei confronti di una persona COSCIENTE emaggiorenne, occorre tener conto anche del parere della persona stessa.

• CONSENSO IMPLICITO: se la persona è INCOSCIENTE o non può esprimere il suoconsenso per altre ragioni, si decide in modo autonomo al fine di salvaguardare la salutedella persona.

• RESPONSABILITÀ PER I BENI ALTRUI: se la persona è INCOSCIENTE consegnare eventualioggetti personali ai parenti o al personale sanitario al quale la si affida, alla presenza diun testimone.

• DIRITTO ALLA DISCREZIONE: ogni persona ha diritto alla discrezione, quindi è punibile ilsoccorritore o il testimone che racconta ad altri eventi o situazioni delle quali si è venuti aconoscenza durante l’intervento di primo soccorso.

NON è obbligatorio, ma è UTILE tenere un registro nella cassetta di sicurezza

sul quale annotare per ogni intervento di primo soccorso effettuato:

• giorno-mese-anno-ora,

• accaduto,

• persona/e coinvolta/e,

• persona/e intervenuta/e,

• dinamica dell’evento,

• azioni di primo soccorso effettuate.

Un ultimo consiglio…

COSA FA IL PRIMO SOCCORRITORE?

1. ALLERTA IL SISTEMA DI SOCCORSO

2. RICONOSCE UN’EMERGENZA SANITARIA

3. ATTUA GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO

1. ALLERTARE IL SISTEMA DI PRIMO SOCCORSOVALUTAZIONE DELLO SCENARIO

Quando si viene chiamati, perché qualcuno si è sentito male o ha avuto un incidente, è necessario FERMARSI A VALUTARE LO SCENARIO entro cui è avvenuto l’accaduto.

• Osserva se vi sono fonti di pericolo sul luogo dell’accaduto evidenti (fuoco, corrente elettrica) o probabili(fiammifero acceso accanto a pompa benzina) e valuta se la scena è SICURA ed è possibile avvicinarsi.

Se la scena non fosse sicura NON TI AVVICINARE prima di averla resa tale (se possibile)!

• Cerca di individuare il numero di persone coinvolte (una o più), lo svolgimento e ciò che hapreceduto/causato l’accaduto.

• Cerca di individuare se la/le persona/e da soccorrere sono COSCIENTI o meno.

NON RIMANERE SOLO!!! PRIMA DI COMINCIARE ALLERTA QUALCUNO CHE TI STA ATTORNO DI:

1. STARTI SEMPRE VICINO

2. RECUPERARE UN TELEFONO PER CHIAMARE I SOCCORSI (118)

3. AVVISARE CHE I SOCCORSI STANNO PER ARRIVARE E RENDERE IL LORO ARRIVO PIÙ AGEVOLE POSSIBILE

Se la persona NON è COSCIENTE

senza perdere altro tempo

chiama subito o fai chiamare il

1. ALLERTARE IL SISTEMA DI PRIMO SOCCORSOVALUTAZIONE DELLO SCENARIO

Se invece la persona è COSCIENTE:

• osservala (esame testa-piedi)

• cerca di ottenere il maggior numero possibile di informazioni sull’accaduto

• tranquillizzala.

1. ALLERTARE IL SISTEMA DI PRIMO SOCCORSOVALUTAZIONE DELLO SCENARIO

RICORDA!!!

PIÙ INFORMAZIONI PRECISE SAI FORNIRE DURANTE LA CHIAMATA AL 118 ALL’OPERATORE

PIÙ ADEGUATA È LA RISPOSTA DEL SOCCORSO

MAGGIORI SONO LE CHANCES DI SOPRAVVIVENZA O RIDUZIONE DI MORBILITÀ/INVALIDITÀ

1. ALLERTARE IL SISTEMA DI PRIMO SOCCORSOCHIAMATA AL 118

• È la prima e indispensabile azione da fare per attivare la catena del soccorso.

• Da qualsiasi telefono, mobile o fisso, si compone il numero

numero unico a livello nazionale da contattare in caso di emergenza/urgenza sanitaria;

numero verde, non si spende nulla;

professionalità specifica, grande supporto.

• Nel momento in cui l’operatore risponde, di norma un professionista sanitario (infermiere)occorre:

cercare di rimanere tranquilli;

rispondere a tutte le domande poste dall’operatore (anche se sembra di perdere tempo);

parlare chiaramente e con tono di voce adeguato;

NON RIATTACCARE finché non è l’operatore a chiedere esplicitamente di farlo.

• In particolare l’operatore chiederà:

NOME-COGNOME-NUMERO DI TELEFONO (telefono dal quale state chiamando!)

INDIRIZZO (città-via-numero civico) → Segnala se vi siano difficoltà su luogo o percorso!

COSA È SUCCESSO → Segnala eventuali pericoli!

IL NUMERO DI INFORTUNATI COINVOLTI

SE VEDETE L’INFORTUNATO

SE L’INFORTUNATO È COSCIENTE O MENO

1. ALLERTARE IL SISTEMA DI PRIMO SOCCORSOCHIAMATA AL 118

RICORDA!!!

LASCIA LIBERO E VICINO A TE IL TELEFONO CON IL QUALE HAI CHIAMATO!!

LA COMUNICAZIONE CON L’OPERATORE TERMINA CON L’ARRIVO DEL SOCCORSO.

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAEMERGENZA: DEFINIZIONE

Condizione statisticamente ordinariache riguarda uno o più individui colpitida processi patologici per i quali, purnon esistendo immediato pericolo divita, è tuttavia necessario adottareentro breve tempo l’opportunointervento terapeutico.

es. abrasione o ferita superficiale

Condizione statisticamente pocofrequente che coinvolge uno o piùindividui vittime di eventi chenecessitano di immediato ed adeguatointervento terapeutico o ricorso a mezzispeciali di trattamento, senza i quali lavittima andrebbe incontro a morte.

es. infarto miocardico acuto (IMA)

URGENZA EMERGENZA

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAFUNZIONI VITALI

La persona è in pericolo immediato di MORTE se sono COMPROMESSE o ASSENTI le

pressione sanguigna(assente ad es. in caso di shock)

FUNZIONI VITALI MINIME

RESPIRO CIRCOLO polso/battito(assente ad es. in caso di IMA)

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAFUNZIONI VITALI

influenzate da:

STATO DI COSCIENZA

FUNZIONI VITALI MINIMErespiratoria - cardiocircolatoria - (cerebrale)

TEMPERATURA CORPOREA

• La coscienza è la consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante.

• Uno stato di coscienza alterato potrebbe comportarealterazioni/danni a livello cerebrale, implicanti alterazioni relativealle FUNZIONI VITALI MINIME.

• Il Sistema Nervoso Centrale - SNC (encefalo + midollo spinale) regolauna serie di funzioni fondamentali per la sopravvivenzadell’organismo, tra cui la RESPIRAZIONE, il BATTITO CARDIACO e laCIRCOLAZIONE DEL SANGUE.

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIASTATO DI COSCIENZA

• La temperatura corporea influenza l’espletamento delle FUNZIONI VITALIMINIME.

• Le cellule del nostro corpo sopravvivono e lavorano ad una temperatura di circa37°C.

• Una temperatura corporea superiore o inferiore di circa 3°C rispetto a 37°C(<34°C o >40°C) potrebbe compromettere la funzione respiratoria,cardiocircolatoria e/o cerebrale mettendo a rischio la sopravvivenzadell’organismo.

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIATEMPERATURA CORPOREA

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO CARDIOVASCOLARE

1. SANGUE:

• trasporta O2 (ossigeno) e CO2 (anidride carbonica) a tutti gli organi del corpo;

• è composto da:

PARTE SOLIDA

eritrociti (globuli rossi) - 45%,

leucociti (globuli bianchi) e piastrine - 1%;

PARTE LIQUIDA

plasma - 55%.

2. VASI SANGUIGNI:

• condotti nei quali scorre il sangue da e verso il cuore;

• arterie - arteriole - capillari - venule – vene;

• arterie:

• trasportano sangue DAL cuore,

• pressione arteriosa (schizzo di sangue);

• vene:• trasportano sangue VERSO IL cuore,

• ritorno venoso (rigolo di sangue).

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO CARDIOVASCOLARE

3a. CUORE – cenni anatomici:

• muscolo - grande come un pugno - 300 gr.;

• posizionato al centro della cavità toracica;

• apice verso sx - base verso dx;

• pareti irrorate dalle arterie coronarie:

nascono dal primo tratto dell’aorta, appena fuori dal ventricolo sinistro.

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO CARDIOVASCOLARE

aorta

3b. CUORE – cenni funzionali:

• funzione di pompa del sangue;

• formato da 4 camere o cavità: atrio dx e sx superiormente

divisi da setto interatriale,

ventricolo dx e sx inferiormente

divisi da setto interventricolare;

• dotato di 4 valvole (che consentono il flusso unidirezionale delsangue, poste: tra atrio dx e ventricolo dx, tra atrio sx e ventricolo sx,tra ventricolo dx e arteria polmonare e tra ventricolo sx e aorta);

• contrazione cardiaca: frequenza cardiaca: 65-85 battiti/minuto

processo involontario e automatico,

determinato da un regolatore di ritmo - nodo senoatriale(principale) posto nel tessuto cardiaco in prossimità dellosbocco della vena cava superiore (atrio destro).

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO CARDIOVASCOLARE

CIRCOLO SISTEMICO (grande circolo):

cuore → tessuti corporei → cuore

CIRCOLO POLMONARE (piccolo circolo):

cuore → polmoni → cuore

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO CARDIOVASCOLARE

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO RESPIRATORIO

Vie aeree superiori:naso, bocca, faringe.Passaggi per l’aria che si trovano nellatesta o nel collo.

Zona respiratoria:bronchioli respiratori, sacchi alveolari.Scambio di gas tra aria e sangueattraverso la sottile membranaalveolare e capillare: il sangue rilascianegli alveoli CO2 e l’O2 presente neglialveoli si lega all’EMOGLOBINAcontenuta nei globuli rossi.

Zona di conduzione:laringe, trachea, bronchi (polmoni),bronchioli.- «spazio morto»- aria viene umidificata e riscaldata.

TRATTO

RESPIRATORIO

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO RESPIRATORIO

BULBO RACHIDIANO:– centro del respiro– regola la respirazione.

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO RESPIRATORIO

MECCANICA RESPIRATORIA:(meccanismo grazie al quale l’aria entra ed escedai polmoni)

• INSPIRAZIONE:i muscoli toracici, intercostali ed ildiaframma contraendosi generanouna diminuzione della pressioneintratoracica permettendo alla gabbiatoracica e ai polmoni di espandersi →l’aria entra.

• ESPIRAZIONE:i muscoli toracici, intercostali e ildiaframma si rilasciano, aumentandola pressione intratoracica ecomprimendo la gabbia toracica e ipolmoni → l’aria esce.

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAPPARATO RESPIRATORIO – …diamo i numeri!

O2

(ossigeno)

20, 9%

ARIA INSPIRATA

ARIA ESPIRATA

CO2

(anidride carbonica)0,04%

N(azoto)

78,0%

Altri gas0,9%

O2

(ossigeno)

15,8%

CO2

(anidride carbonica)4,3%

N(azoto)

79.9%

frequenza respiratoria: 12-20 atti/minuto

L’AUTOPROTEZIONE è fondamentale per evitare la «catena degli infortunati» ai qualiprestare soccorso.

Prima di agire, PENSA se vi sono pericoli per la tua salute e a come proteggerti, perché seanche tu soccorritore diventi vittima, non riusciresti ad aiutare la persona in difficoltà eoccorre che subentri un altro soccorritore per prestare soccorso a entrambi (e così via…).

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAUTOPROTEZIONE

OFF!

REGOLE GENERALI DI AUTOPROTEZIONE:

• se sospetti perdite di gas o presenza di fumo (lo vedi o ne senti odore) la prima cosa dafare è APRIRE LE FINESTRE e STACCARE I QUADRI ELETTRICI (NON accendere la luce!)PRIMA di avvicinarti alla persona;

• se sospetti che la persona sia vittima di elettrocuzione o folgorazione la prima cosa dafare è STACCARE I QUADRI ELETTRICI PRIMA di avvicinarti alla persona;

• prima di avvicinarti alla persona da soccorrere indossa sempre i GUANTI, specialmente sepresumi che verrai a contatto con liquidi biologici (sangue, saliva ecc.);

• se pratichi la ventilazione di soccorso (respirazione bocca a bocca) utilizza le IDONEEMASCHERINE (pocket mask ecc.).

2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA SANITARIAAUTOPROTEZIONE

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO

Dunque…

…cosa fare?!?

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

Linee guida 2010

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

NON RISPONDE?

Chiama aiuto

Apri le vie aeree

NON RESPIRA NORMALMENTE?

Chiama il 118

30 compressioni toraciche

2 ventilazioni di soccorso30 compressioni

Algoritmo Adult BLS

1. Assicurati di essere in condizioni di SICUREZZA per poterti avvicinarealla persona. Proteggi sempre TE stesso (utilizza sempre guanti/pocket mask),la PERSONA a cui prestare soccorso e CHIUNQUE si trovi lì in quel momento.

2. Valuta lo STATO DI COSCIENZA della persona: scuotila delicatamente per le spalle e chiedi a voce alta «tutto bene?».

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

TUTTO BENE?

3. Se risponde (PERSONA COSCIENTE)

• lasciala nella posizione in cui l’hai trovata, purché non ci siano altri pericoli;

• cerca di capire qual è il problema e se necessario chiedi aiuto;

• rivalutala regolarmente.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

3. Se NON risponde (PERSONA INCOSCIENTE)• chiama aiuto ad alta voce;

• gira la persona sulla schiena;

• apri le vie aeree con l’estensione del capo e il sollevamento del mento: metti la tua mano sulla sua fronte e delicatamente inclina la sua testa indietro,

con la punta delle tue dita sotto il suo mento sollevale il mento per aprire le vie aeree.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

4. Mantenendo aperte le vie aeree Guarda, Ascolta e Senti il respiro:

Guarda se sono presenti movimenti del torace,

Ascolta vicino alla bocca della persona se sono presenti rumori respiratori,

Senti se percepisci aria espirata sulla tua guancia;

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

• stabilisci se il respiro è normale, anomalo o assente.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

ATTENZIONE!!!

Nei primi minuti dopo l’arresto cardiaco una persona può avere un respiro superficiale,infrequente, rantolante o boccheggiante: non confondere questi atti con il respironormale. Guarda, Ascolta e Senti per non più di 10 secondi per capire se la persona starespirando normalmente.

Se hai dubbi sulla normalità del respiro agisci come se non fosse normale.

5. Se la persona respira normalmente

• mettila in posizione laterale di sicurezza;

• manda o vai a cercare aiuto;

• chiama il 118 o il numero di emergenza locale per fare arrivare un’ambulanza;

• continua a valutare se il respiro resta normale.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOPOSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

Inginocchiati accanto alla persona e assicurati che entrambe le gambe siano distese,

posiziona il braccio più vicino a te esteso verso l’esterno ad angolo retto rispetto al corpo, ilgomito disposto col palmo della mano rivolto verso l’alto,

incrocia il braccio più lontano sul torace e mantieni il dorso della mano contro la guancia dellapersona più vicina a te,

con l’altra tua mano, afferra la gamba più lontana proprio al di sopra del ginocchio e tirala su,mantenendo il piede sul terreno,

tenendo la mano premuta contro la guancia, tira verso di te la gamba più lontana per far ruotarela persona verso di te sul suo fianco,

sistema la gamba poggiata sopra, di modo che l’anca e il ginocchio siano disposti ad angolo retto,

estendi il capo all’indietro per essere sicuro che le vie aeree rimangano aperte,

sistema la mano sotto la guancia, se necessario, per mantenere la testa estesa e rivolta verso ilbasso per permette a eventuale materiale liquido di uscire dalla bocca.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOPOSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

• controlla il respiro regolarmente;

• se la persona è stata esposta in PLS per più di 30 minuti, girala sul latoopposto per liberare il braccio posto inferiormente alla pressione del corpo.

ATTENZIONE!!!

Nel caso la persona da posizionare in PLS fosse una donna in gravidanza, ruotare lapersona prima sul fianco sinistro (se necessario alternare la posizione sul fianco destrodopo i consueti 30 minuti) per evitare la compressione del circolo sanguigno a livelloepatico esercitata dal feto.

5. Se il respiro è anomalo o assente• manda qualcuno a cercare aiuto (e a prendere un DAE) e fai chiamare il 118

(se sei da solo usa il cellulare per chiamare l’ambulanza: lascia la personasolo se non c’è altra possibilità);

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

• inizia le compressioni toraciche come segue:

mettiti in ginocchio a lato della persona,

metti la base del palmo della tua mano al centro del toracedella persona

(a livello della metà inferiore dello sterno della vittima),

intreccia le dita delle mani fra di loro e assicurati di nonesercitare pressione sulle coste,

tieni le braccia tese. Non esercitare pressione sulla partesuperiore dell’addome o sulla parte inferiore dello sterno,

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

mettiti in posizione verticale sopra il torace della personae premi sullo sterno per almeno 5 cm (non oltre 6 cm),

dopo ogni compressione rilascia completamente il toracesenza perdere il contatto tra le tue mani e lo sterno dellavittima,

ripeti ad una frequenza di almeno 100 volte al minuto(ma non superando le 120 al minuto),

compressioni e rilasciamento devono avere la stessadurata.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

6. Alterna le compressioni toraciche alle ventilazioni di soccorso: dopo 30 compressioni apri nuovamente le vie aeree estendendo il capo e sollevando il mento,

chiudi la parte morbida del naso pinzandola tra il pollice e l’indice della mano che appoggi sullafronte,

lascia che la bocca rimanga aperta, ma mantieni il mento sollevato,

prendi un respiro normale e metti le tue labbra attorno alla bocca della persona assicurandoti diavere una buona aderenza,

soffia in modo costante dentro la bocca della persona per circa un secondo come nel respironormale, controllando con lo sguardo che il torace si sollevi: questa è una ventilazione efficace,

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

mantenendo il capo esteso e il mento sollevato, stacca la tua bocca da quella dellapersona e controlla con lo sguardo che il torace si abbassi mentre l’aria fuoriesce,

prendi un altro respiro normale e soffia un’altra volta nella bocca della persona pereseguire un totale di 2 ventilazioni efficaci. Le due ventilazioni non devono durare più di5 secondi in tutto,

riposiziona subito le mani nella posizione corretta sullo sterno ed esegui altre 30compressioni toraciche;

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

• continua ad eseguire compressioni toraciche e ventilazioni di soccorso con un rapporto 30:2.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

ATTENZIONE!!!

Se la ventilazione di soccorso non solleva il torace:

guarda dentro la bocca della vittima e rimuovi eventuali ostruzioni,

ricontrolla che il capo sia sufficientemente esteso e il mento sollevato.

In ogni caso non tentare più di 2 ventilazioni di soccorso

prima di riprendere le compressioni toraciche.

6. La Rianimazione Cardio Polmonare (RCP) con sole compressionitoraciche• può essere praticata se non sei addestrato o sei riluttante ad effettuare le

ventilazioni di soccorso;

• prevede l’esecuzione di sole compressione toraciche continue con unafrequenza di 100 al minuto (ma non superiore di 120 al minuto).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

7. Non interrompere la rianimazione finché• arriva un soccorritore qualificato che subentra;

• la persona inizia a svegliarsi: si muove, apre gli occhi, respira normalmente;

• sei esausto.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOADULT BASIC LIFE SUPPORT (BLS)

ATTENZIONE!!!

Se è presente più di un soccorritore, un altro soccorritore deve subentrare nellaRCP ogni 2 minuti (5 cicli 30:2) per prevenire l’affaticamento.

Assicurati che l’interruzione delle compressioni toraciche sia minima durante ilcambio dei soccorritori.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO

Linee guida 2010

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO

Valuta la gravità

Ostruzione grave(tosse inefficace)

Ostruzione moderata(tosse efficace)

Non cosciente

Inizia la RCP

Cosciente

5 colpi dietro la schiena

5 compressioni addominali

Incoraggia la persona a tossire

Controlla se la tosse diventa inefficace

o se l’ostruzione migliora

Algoritmo

ATTENZIONE!!!

Importante non confondere questa emergenza con:

• sincope

• infarto del miocardio

• convulsioni

o altre condizioni che possono causare:

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO

• difficoltà respiratoria improvvisa

• cianosi

• perdita di coscienza.

Differenziazione tra ostruzione moderata e grave da corpo estraneo: si chiede alla persona «ti senti soffocare?»

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO

Segni Ostruzione moderata Ostruzione grave

«Ti senti soffocare?» «Si». Fa cenni del capo,incapace di parlare.

Altri segni Riesce a parlare, tossisce,respira.

Non riesce a respirare,respira affannosamente,tentativi di tossire senzaemettere alcun suono,incoscienza.

1. Se la persona mostra segni di ostruzione moderata delle vie aeree• incoraggiala a tossire in modo continuo, ma non fare nient’altro.

2. Se la persona mostra segni di ostruzione grave delle vie aeree ed ècosciente

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO

• effettua 5 percussioni sulla schiena nel modo seguente:

posizionati un po’ dietro la persona, al suo fianco,

sostieni il torace con una mano e fai in modo che la persona si sporgain avanti, in modo che quando il corpo estraneo verrà mobilizzatoesca dalla bocca, piuttosto che scendere ancora più in basso nelle vieaeree,

dai 5 colpi vigorosi tra le scapole con il palmo dell’altra mano;

• se i 5 colpi non riescono a risolvere l’ostruzione, effettua fino a 5 compressioniaddominali nel modo seguente:

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO

• se l’ostruzione non si risolve, continua alternando i colpi dietro la schiena allecompressioni addominali.

posizionati in piedi dietro la persona e circonda conentrambe le braccia la parte superiore dell’addome,

piega la persona in avanti,

posiziona una mano stretta a pugno tra l’ombelico el’estremità dello sterno,

afferra la mano stretta a pugno con l’altra mano ecomprimi bruscamente dal basso verso l’alto,

ripeti fino a 5 volte;

3. Se la persona in qualsiasi momento diventa incosciente

• sostieni la persona fino a terra con attenzione;

• chiama immediatamente un’ambulanza (118);

• inizia la RCP con le compressioni toraciche.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO

Patologie internistiche

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO

• LIPOTIMIA (PRE-SINCOPE): malessere passeggero con ronzii auricolari, appannamentodella vista, sudorazione, senso di freddo, sensazione angosciata di imminente perdita deisensi.

• SINCOPE: perdita di coscienza improvvisa, di breve durata, a risoluzione spontanea.

• CAUSE: il cervello non è sufficientemente/adeguatamente irrorato dal sangue (anemia,pressione bassa, esaurimento, calore eccessivo, digiuno, indigestione, permanenza inluoghi chiusi, dolore, fatica, traumi, posizione eretta prolungata, malattie cardio-vascolari, disturbi nervosi).

• SEGNI/SINTOMI: durante la pre-sincope la persona può riferire malessere con capogiroe/o sensazione che gli oggetti si muovano, vertigini, debolezza, appannamento dellavista, percezione confusa, nausea e vomito, pallore, sudorazione fredda, ronzii o fischialle orecchie, abbassamento dell’udito.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLIPOTIMIA (PRE-SINCOPE) E SINCOPE

Cosa fare?

• accompagnare delicatamente a terra in caso di svenimento;

• assicurarsi permanenza delle funzioni vitali minime.

Se la persona permane INCOSCIENTE

attuare manovre BLS - allertare 118.

Se la persona riprende COSCIENZA

allertare 118,

mantenere la persona sdraiata a terra (non tentare di farla alzare),

sollevare alla persona le gambe (per favorire il massimo apporto di sangue al cervello),

liberare la persona dagli indumenti stretti,

arieggiare l’ambiente.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLIPOTIMIA (PRE-SINCOPE) E SINCOPE

• DIABETE: malattia cronica caratterizzata da un’elevata concentrazione di glucosio nelsangue (> 126 mg/dl a digiuno), a sua volta causata da una carenza (assoluta o relativa) diinsulina nell’organismo. La variante più comune di tale patologia è rappresentata daldiabete mellito:

• diabete mellito di tipo 1 (giovanile, autoimmune);

• diabete mellito di tipo 2 (dell’adulto (?), familiare, rappresenta il 90% dei casi);

• diabete mellito gestazionale.

• CAUSE (tipo 2): insufficiente produzione di insulina da parte delle cellule beta delpancreas, insulino-resistenza (scarsa sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina).

• FATTORI DI RISCHIO (tipo 2): predisposizione genetica, obesità, cattiva alimentazione(eccessivo consumo di zuccheri e grassi saturi), mancanza di attività fisica, stress.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI IPERGLICEMICHE E IPOGLICEMICHE - DIABETE

• CRISI IPERGLICEMICA: eccessiva concentrazione di glucosio nel sangue (> 180 mg/dl).Può comportare alterazioni nello stato di coscienza, fino ad arrivare al coma (totale eprolungata perdita della coscienza con mancata risposta a stimoli verbali, tattili edolorifici).

• CAUSE: diabete sconosciuto, insufficiente somministrazioni di ipoglicemizzanti o diinsulina in persona diabetica, eccesiva assunzione di cibo (cibi ricchi di zuccheri ecarboidrati: zucchero, pane bianco, dolci, frutta zuccherina come uva, cachi, fichi ebanane), infezioni concomitanti.

• SEGNI/SINTOMI: ad insorgenza graduale. Comprendono: bocca secca e sete intensa;dolori addominali con vomito; pelle rossa, secca e calda; alito dal caratteristico odore diacetone; progressiva alterazione della coscienza: dall’irrequietezza, all’agitazione, allostato confusionale, fino ad arrivare al coma (coma iperglicemico o «coma diabetico»).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI IPERGLICEMICHE E IPOGLICEMICHE - DIABETE

• CRISI IPOGLICEMICA: insufficiente concentrazione di glucosio nel sangue (< 60 mg/dl).Può comportare alterazioni nello stato di coscienza, fino ad arrivare al coma (totale eprolungata perdita della coscienza con mancata risposta a stimoli verbali, tattili edolorifici).

• CAUSE: eccessiva somministrazione di insulina o ipoglicemizzanti, digiuno prolungato,eccessiva assunzione di alcolici (specie a stomaco vuoto), sforzo fisico intenso eprolungato, vomito ripetuto.

• SEGNI/SINTOMI: ad insorgenza ed evoluzione rapida (pochi minuti). Comprendono:cefalea e vertigine; tremore, agitazione, eccessiva irritabilità; difficoltà nellaconcentrazione; pelle pallida, fredda e sudata; svenimento, convulsione, coma (comaipoglicemico o «coma etilico»).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI IPERGLICEMICHE E IPOGLICEMICHE - DIABETE

Cosa fare?

CRISI IPERGLICEMICA:

• allertare il 118;

• se la persona è INCOSCIENTE porla in PLS controllando il persistere delle funzioni vitali.

CRISI IPOGLICEMICA:

• allertare il 118;

• se la persona è COSCIENTE somministrare due cucchiai di miele, una zolletta dizucchero, un succo di frutta o una bevanda zuccherata (senza esagerare, per evitareun’iperglicemia da rimbalzo);

• se la persona è INCOSCIENTE porla in PLS controllando il persistere delle funzioni vitali.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI IPERGLICEMICHE E IPOGLICEMICHE - DIABETE

• SHOCK: è una sindrome complessa e molto pericolosa (può portare progressivamentealla morte); può iniziare con una lipotimia o una sincope. Si ha quando i tessuti nonhanno un’adeguata perfusione sanguigna a seguito di uno squilibrio che si crea tra i vasi eil sangue per perdita di sangue o per dilatazione dei vasi. Può essere anafilattico,ipovolemico, settico, cardiogeno, neurogeno.

• CAUSE: emorragie, ustioni, IMA, reazioni allergiche gravi, traumi, ferite, avvelenamenti,infezioni, perdite di liquidi imponenti, colpi di calore, assideramento.

• SEGNI/SINTOMI: la persona si presenta agitata e confusa, segue uno stato di torpore(abbattimento) fino ad arrivare al coma (totale e prolungata perdita della coscienza conmancata risposta a stimoli verbali, tattili e dolorifici). La persona riferisce di sentirefreddo, è pallida e fredda al tatto con labbra bluastre, le estremità a chiazze, il respirorapido e superficiale il polso frequente e difficile da palpare.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOSHOCK

Cosa fare?

• allertare immediatamente il 118;

• fermare eventuali emorragie comprimendo sul punto in cui fuoriesce sangue;

• posizionare la persona supina con gli arti sollevati

(se incosciente in PLS con arti sollevati);

• slacciare ciò che stringe;

• coprire la persona per evitare ipotermia;

• non somministrare bevande.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOSHOCK

• EDEMA POLMONARE ACUTO: accumulo e stasi di liquido (sangue) nei polmoni conconseguente difficoltà all’espansione della gabbia toracica e allo scambio di ossigeno eanidride carbonica. Può arrivare a determinare insufficienza respiratoria acuta (ilpolmone non può assicurare un’adeguata ossigenazione del sangue arterioso).

• CAUSE: insufficienza cardiaca (malfunzionamento attività cardiaca, in particolare delventricolo sinistro).

• SEGNI/SINTOMI: difficoltà respiratoria (dispnea), desiderio di aria, gorgogliorespiratorio, possibile incoscienza.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEDEMA POLMONARE ACUTO

Cosa fare?

Se la persona è COSCIENTE:

allertare il 118;

adagiare la persona in posizione semi-seduta.

Se la persona è INCOSCIENTE:

attuare manovre BLS - allertare il 118.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEDEMA POLMONARE ACUTO

• CRISI ASMATICA: difficoltà respiratoria improvvisa, causata da spasmo dellamuscolatura bronchiale, con conseguente riduzione del calibro dei bronchi. Si caratterizzaper un diverso grado di ostruzione delle vie aeree e può portare all’arresto respiratorio.

• ASMA: malattia caratterizzata da un’infiammazione delle vie aeree e da unaiperreattività della muscolatura bronchiale a diversi stimoli.

• CAUSE: reazioni allergiche e infezioni; inalazione di sostanze irritanti (vapori, solventi,fumi); stress, esercizio fisico ed emotività.

• SEGNI/SINTOMI: difficoltà prevalentemente espiratoria; rumori espiratori e fischi(udibili anche da chi sta vicino alla persona); tosse secca e sforzo dei muscoli respiratori

del torace. La persona è agitata e tende a mantenere la posizione seduta.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI ASMATICA - ASMA

Cosa fare?

• allertare il 118;

• rassicurare la persona;

• porre la persona in posizione seduta;

• allentare abiti troppo stretti sul torace;

• coprirla per mantenere il calore corporeo;

• sorvegliare la persona e assisterla in attesa dei soccorsi.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI ASMATICA - ASMA

• DOLORE ACUTO STENOCARDICO (TORACICO CARDIACO): dolore provocato da unariduzione dell’apporto di ossigeno, che è assicurato al cuore dalle arterie coronarie. Se siriduce la pervietà di queste arterie si riduce l’apporto di ossigeno.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

• ANGINA PECTORIS: dolore toracico dovuto ad unrestringimento temporaneo dei vasi coronarici: lecoronarie restringendosi provocano una diminuzionedell’apporto di sangue al cuore (ischemia).

• INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO (IMA):condizione clinica nella quale si verifica uno squilibrioacuto tra le richieste di sangue del miocardio (muscolocardiaco) e la capacità delle coronarie di assicuraretale apporto. Il cuore non è sufficientemente irroratoe si può avere necrosi del tessuto cardiaco, conevoluzione nell’ARRESTO CARDIACO.

aorta

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

• CAUSE: il dolore è causato dal mancato apporto di ossigeno al cuore dovuto almalfunzionamento delle arterie coronarie. Tra le principali cause di patologie a dannodelle coronarie vi è l’aterosclerosi, vale a dire una degenerazione della parete dellearterie, legata al progressivo deposito di grassi presenti in eccesso nel sangue (placcaaterosclerotica). La placca determina ispessimento delle pareti e perdita di elasticitàdell’arteria, con ostacolo del flusso di sangue e riduzione dell’ossigenazione dei tessuti. Alivello coronarico allora insorgono patologie quali l’angina, l’infarto miocardico e aritmieanche fatali.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

• FATTORI DI RISCHIO: ipertensione, diabete, obesità, fumo, vita sedentaria, abuso dialcool, stress, fattori costituzionali.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

• SEGNI/SINTOMI: dolore (più o meno violento - a volte solo un senso di pesantezza)sternale (al centro del torace) irradiato a dorso, spalle, braccia, collo e nuca (solitamentea sinistra) o dolore a livello di gola/mandibola o alla bocca dello stomaco; pallore,sudorazione fredda, ansia/agitazione, difficoltà respiratorie (dispnea), nausea/vomito,perdita della coscienza.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

Cosa fare?

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

Cosa fare?

Se la persona è COSCIENTE:

• allertare il 118;

• tranquillizzare la persona;

• chiedere se ha già manifestato in passato episodi analoghi e se assumefarmaci per il cuore → se sì, aiutarlo ad assumere i suoi farmaci abituali;

• impedirle di effettuare sforzi o movimenti;

• adagiare la persona in posizione semi-seduta;

• allentare eventuali indumenti stretti sul torace;

• se al chiuso, areare adeguatamente l’ambiente.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

Se la persona è INCOSCIENTE:

• attuare manovre BLS - allertare il 118.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSODOLORE ACUTO STENOCARDICO

Dopo 4 minuti dall’arrestocardiaco, SENZA ALCUNINTERVENTO, inizia un dannocerebrale, irreversibile dopo 10minuti.

La RCP allunga a 8minuti il tempo disopravvivenza senzadanno cerebrale.

• ACCIDENTI CEREBROVASCOLARI ACUTI: deficit della vascolarizzazione che comportauna sofferenza anossica delle cellule cerebrali coinvolte.

• ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO (TIA): temporanea e limitata disfunzionecerebrale di origine vascolare a rapida instaurazione e altrettanto rapida risoluzione.

• ICTUS CEREBRALE: grave alterazione acuta ed improvvisa, sempre su base vascolare,delle funzioni cerebrali. Causa di morte o di deficit neurologici perduranti e a voltepermanenti.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOACCIDENTI CEREBROVASCOLARI ACUTI

• CAUSE: la formazione di un trombo o lapresenza di un embolo determinaun’ostruzione improvvisa di un vaso cerebralecon arresto del flusso sanguigno verso un’areadel cervello. Se tale ostruzione si risolvespontaneamente entro pochi minuti non si hamorte cellulare (TIA), che si verifica invece incaso di infarto cerebrale (ictus ischemico).La rottura improvvisa di un’arteria cerebrale odi un aneurisma, oltre a far mancare l’apportodi ossigeno, causa una lesione diretta delcervello a causa della compressione delsangue delle strutture cerebrali, alterandoneil funzionamento (ictus emorragico).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOACCIDENTI CEREBROVASCOLARI ACUTI

• FATTORI DI RISCHIO: aterosclerosi, età avanzata, ipertensione arteriosa, diabetemellito. Insorgenza in relazione a forti emozioni o sforzi eccessivi.

• SEGNI/SINTOMI:

generali: cefalea improvvisa importante, lipotimia e sincope, alterazioni dello statodi coscienza, convulsioni, alterazione del respiro, amnesia, sudorazione fredda,perdita controllo sfinteri;

focali: alterazioni della motilità a carico di un distretto corporeo più o meno vasto(asimmetria delle pupille, paresi del lato opposto all’emisfero cerebrale interessato),alterazioni della sensibilità a carico di un distretto corporeo più o meno vasto,disturbi visivi e del linguaggio, disturbi dell’equilibrio, ronzii auricolari, difficoltà alladeglutizione.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOACCIDENTI CEREBROVASCOLARI ACUTI

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOACCIDENTI CEREBROVASCOLARI ACUTI

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOACCIDENTI CEREBROVASCOLARI ACUTI

Cosa fare?

Se la persona è COSCIENTE:

• allertare il 118;

• impedire alla persona di effettuare sforzi o movimenti;

• adagiare la persona in posizione semi-seduta;

• posizionare del ghiaccio sul capo della persona.

Se la persona è INCOSCIENTE:

• attuare manovre BLS - allertare il 118.

• CONVULSIONI: contrazioni violente e incontrollabili dei muscoli, che possono evolverenell’incoscienza.

• CAUSE: epilessia, ictus, lesione cerebrale, febbre alta, infezioni, malattie infantili, crisiipoglicemica.

• EPILESSIA: condizione neurologica caratterizzata da ricorrenti e improvvise «crisiepilettiche» provocate da un’iperattività delle cellule nervose cerebrali (i neuroni, checominciano ad attivarsi con un ritmo molto superiore al normale producendo unascarica) seguita da un periodo di completa inattività.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI CONVULSIVE - EPILESSIA

• SEGNI/SINTOMI: solitamente la crisi convulsiva si presenta in una forma generalizzata(grande male - tipico sintomo di epilessia) nella quale si possono riconoscere tre fasi insuccessione temporale:

1. FASE TONICA (durata: circa 30 secondi): improvvisa perdita di coscienza, caduta a terra,rigidità generalizzata, mani chiuse a pugno, bocca e palpebre aperte, sguardo deviatoverso l’alto, possibile emissione di grido, possibile apnea;

2. FASE CLONICA (durata: da 1-2 a 5 minuti): contrazioni violente e ritmiche, cianosi,sudorazione profusa, bava alla bocca, trisma, contrazione muscoli masticatori (possibilemorsicamento della lingua), perdita di feci e urine;

3. FASE POST-CRITICA (durata: da pochi minuti a 30-60 minuti) cessazione dei movimenti,muscolatura inerte, incoscienza, stato confusionale, cefalea.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI CONVULSIVE - EPILESSIA

Cosa fare? Durante la fase tonico-clonica:

• allertare il 118;

• proteggere la persona da eventuali traumi accidentali (accompagnarla a terra, utilizzo cuscini,allontanare eventuali oggetti nei paraggi);

• aiutare la persona ad assumere la posizione supina con la testa girata da un lato (in caso di vomito);

• non cercare di immobilizzare la persona con la forza, non tenerle gli arti fermi;

• posizionare un oggetto morbido (fazzoletto, cintura) tra i denti della persona per evitare morsicature(non oggetti metallici);

• allentare gli abiti della persona.

Durante la fase post-critica:

• valutare i parametri vitali della persona (coscienza-respiro-circolo);

• tenere la persona in PLS in caso di vomito;

• stare accanto alla persona in attesa del 118, tranquillizzandola.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCRISI CONVULSIVE - EPILESSIA

Traumi,

lesioni,

emorragie

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOSISTEMA SCHELETRICO

• Il sistema scheletrico è formato da cartilagini, ossa e articolazioni. Esso: ha la funzione di sostegno del corpo, consente il movimento del corpo tramite le contrazioni muscolari, produce le cellule sanguigne, è un’importante riserva di minerali di vario genere.

• Lo scheletro umano costituisce la struttura portante del corpo ed è formatodall’insieme delle ossa, variamente unite fra di loro da strutture più o meno mobili cheprendono il nome di articolazioni (anca, spalla, gomito, ginocchio, caviglia).

• Le ossa del corpo umano sono 208 e si possono dividere in: OSSA LUNGHE (femore, tibia, perone, omero…): costano di una diafisi e due

epifisi e sono costituite da osso compatto; OSSA BREVI (falangi…): cuboidali e costituite da osso spugnoso; OSSA PIATTE (scapola, ossa del cranio, coste…): composte da due strati sottili di

osso compatto che contengono uno starato di osso spugnoso.

• Le ossa sono avvolte da una robusta membrana, il periostio, che in caso di frattureinterviene per la rigenerazione ossea, e ricoperte dai muscoli.

• Le ossa contengono midollo osseo rosso (tessuto mieloide) e giallo (tessuto adiposo),implicati nella produzione delle cellule sanguigne.

• CONTUSIONE: lesione delle parti cutanee e muscolari,dovuta alla pressione o all’urto di un corpo estraneo, senzala rottura della parete cutanea e con la formazione diematomi.

• DISTORSIONE: scostamento articolare temporaneo delleestremità delle ossa di un’articolazione.

• LUSSAZIONE: è lo spostamento permanente delleestremità ossee di un’articolazione per la rottura deilegamenti.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCONTUSIONE, DISTORSIONE, LUSSAZIONE

• SEGNI/SINTOMI: dolore vivo e costante, gonfiore immediato,ecchimosi o ematomi. Non vi è lacerazione della cute. Nellalussazione un segno caratteristico è la deformazioneanatomica.

Cosa fare?

• allertare i soccorsi in caso di distorsione/lussazione;

• non cercare di ridurre la lussazione;

• tenere ferma e mettere a riposo la zona interessata;

• applicare ghiaccio sulla zona interessata.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOCONTUSIONE, DISTORSIONE, LUSSAZIONE

• FRATTURA: rottura di un osso causata da una forza tale che supera la resistenzadell’osso stesso.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFRATTURA

FRATTURA

COMPOSTA:senza spostamento

dei monconi

SCOMPOSTA:con spostamento

dei monconi

CHIUSA:l’osso noncomunica conl’esterno

APERTA:i muscoli e la pelle sono lacerati e leossa fratturate comunicano conl’esterno

• SEGNI/SINTOMI: gonfiore e dolore intenso nella zona di frattura, incremento del dolorecol movimento, deformazione della parte colpita (frattura scomposta), esposizione deimonconi ossei (frattura aperta), gli arti fratturati si presentano di solito accorciati e inposizione anomala rispetto al resto del corpo.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFRATTURA

ATTENZIONE!La persona fratturata è a

rischio di MORTE in caso di:EMORRAGIA

EMBOLO DI GRASSO

Cosa fare?

• allertare immediatamente il 118;

• tenere immobile la persona e l’arto fratturato;

• non spostare la persona se non in caso fosse strettamente necessario(in questo caso prestare assoluta attenzione a tenere immobile l’arto);

• lavarsi le mani e indossare i guanti;

• tagliare delicatamente i vestiti sopra la frattura;

• tamponare eventuali emorragie associate;

• NON muovere i monconi, NON tentare di riallinearli, NON forzare la parte colpita.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFRATTURA

• FERITE: lesioni di continuo della cute, più o meno profonde che possono interessareanche muscoli, organi e vasi. Esistono vari tipi di ferite, di varia gravità: abrasione,escoriazione, da taglio, da punta (e taglio), lacera, lacero-contusa, con avulsione, da armada fuoco.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

Protegge dalle infezioni batteriche.

È un organo di senso.

Regola la

perdita di liquidi.

Regola la

temperatura.

• SEGNI /SINTOMI (generali):

1. cute lesa,

2. fuoriuscita di sangue,

3. dolore.

• ABRASIONE: leggera escoriazione che asporta gli strati più superficialidella cute (epidermide e derma), provocata da una lama radente o dauna caduta. La zona interessata si presenta dolente, bruciante etumefatta, la cute è arrossata con striature sanguinanti.

• ESCORIAZIONE: ferita della cute, lacerata a causa della compressionee il strofinamento tra una superficie ruvida e l’osso. La zona interessatasi presenta dolente, bruciante, sanguinante e tumefatta.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

• FERITA DA TAGLIO: a margini quasi rettilinei, è il tipo di ferita più frequente. Èprovocata da oggetti taglienti, come la lama di un coltello o di una scatoletta di latta. Puòessere superficiale ed interessare solo la cute o raggiungere organi vitali.

• FERITA DA PUNTA (E TAGLIO): lesione di diametro piccolo, ma potenzialmente moltoprofonda, per questo molto pericolosa. La punta può aver infatti penetrato organi interni,creando lesioni importanti (emorragie interne, peritonite) che si manifestano anche dopoalcune ore. Può essere provocata da corpi appuntiti e filiformi, e da corpi affilati conpunta (es. punteruolo, punta di coltello).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

• FERITA LACERA: ferita da strappamento, a margini cutanei irregolari e frastagliati.Esempio tipico è quella da morso di cane. Può essere superficiale ed interessare solo lacute o raggiungere organi vitali.

• FERITA LACERO-CONTUSA: si ha quando la cute è colpita violentemente da un corpocontundente, o durante una caduta, che provoca schiacciamento dei tessuti sino alacerare la cute.

• FERITA CON AVULSIONE: ferita lacera nella quale una porzione di corpo è stata avulsa(un dito strappato da una puleggia, un braccio con vistosa perdita di brandelli di tessutoprovocata da un’esplosione).

• FERITA DA ARMA DA FUOCO: da proiettile (simile alla ferita da punta) o da esplosione(simile alla ferita lacero-contusa, spesso con avulsione).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

GRAVITÀ:• si giudica da:

estensione,

profondità,

presenza di corpi estranei;

• sono sempre gravi e richiedonoterapie ospedaliere le ferite a: viso,

orifizi naturali del corpo,

torace,

addome.

COMPLICANZE:

• emorragie,

• shock,

• infezioni (tetano),

• lesioni organi interni.

Cosa fare?

Se le ferite sono GRAVI (estese, profonde, con corpi estranei, lacero-contuse, conavulsione, da arma da fuoco, con fratture ed emorragie, in zone particolari del corpo):

• allertare immediatamente il 118;

• NON estrarre i corpi estranei (rischio di emorragia o di creare ulteriori lesioni);

• lavarsi le mani e indossare i guanti;

• tamponare eventuali emorragie;

• in caso di ferite al torace:

far assumere alla persona la posizione semi-seduta,

coprire la ferita con garza sterile;

• in caso di ferite all’addome:

far assumere alla persona la posizione sdraiata con ginocchia sollevate.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

Se le ferite NON sono gravi (abrasioni, ecchimosi; piccoleferite -pochi cm- da taglio, da punta o lacere):

• lavarsi le mani e indossare i guanti;

• lavare la ferita con acqua e sapone sotto l’acqua corrente outilizzando garze (se possibile sterili) non cotone!;

• disinfettare la ferita con antisettico e/o acqua ossigenata(non prodotti alcolici);

• in caso di fuoriuscita di sangue, tamponare sulla feritaesercitando una leggera pressione finché la fuoriuscita disangue non termina;

• applicare sulla ferita garze sterili, bendare con garzaelastica, e chiudere con un cerotto (se la ferita è di piccoledimensioni e non sanguina lasciare scoperta).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

Attenzione!!

• se la ferita non smette di sanguinare, allertare il 118;

• specialmente se la persona non è vaccinata contro il TETANO, consigliarlesempre di recarsi il più presto possibile presso il pronto soccorso di unospedale o di chiedere consiglio al proprio medico, specialmente se la ferita(anche di dimensioni molto molto piccole) è venuta in contatto con terra, conpiante/fiori, oggetti di ferro, arrugginiti o venuti a contatto con la terra;

• consigliare comunque alla persona di recarsi il più presto possibile presso ilpronto soccorso di un ospedale o di chiedere consiglio al proprio medico, peravere indicazioni su come medicare la ferita o sul da farsi.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOFERITA

• EMORRAGIA: fuoriuscita di sangue causata da una o più lesioni ai vasi sanguigni (arterie,vene, capillari):

1. EMORRAGIA ESTERNA: il sangue (visibile) fuoriesce direttamente dal vaso all’esterno delcorpo.

2. EMORRAGIA INTERNA: il sangue (non visibile) fluisce all’interno del corpo,raccogliendosi nelle cavità corporee (ecchimosi, ematoma, AAA).

3. EMORRAGIA INTERNA ESTERIORIZZATA: il sangue (visibile) fluisce all’interno del corpo,ma fuoriesce dagli orifizi naturali del corpo, in comunicazione con l’esterno.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEMORRAGIA

A. EMORRAGIA ARTERIOSA: uscita di sangue a getto,con zampillo;

B. EMORRAGIA VENOSA: uscita di sangue a flussocostante, il sangue cola.

GRAVITÀ:• dipende dalla quantità di sangue perso,

• le emorragie arteriose sono SEMPREEMERGENTI e a rischio di VITA (perdita digrandi volumi di sangue in pochi secondi)interne (AAA) o esterne che siano.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEMORRAGIA

COMPLICANZE:

• shock,

• infezioni (tetano).

• CAUSE: di origine traumatica (esterne, interne, interne esteriorizzate) o internistica, adesempio dovute ad un aneurisma o alla vasodilatazione con rottura dell’endoteliocapillare (interne, interne esteriorizzate).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEMORRAGIA

Cosa fare?

In caso di EMORRAGIE ESTERNE VENOSE:

• allertare il 118;

• posizionare la persona supina con gli arti sollevati (posizione anti-shock);

• tamponare l’emorragia con un panno pulito comprimendo sul punto difuoriuscita del sangue, in seguito applicare un bendaggio compressivo;

• applicare del ghiaccio sulla zona ferita;

• cercare di calmare la persona.

In caso di EMORRAGIE ESTERNE ARTERIOSE:

• allertare immediatamente il 118;

• indossare i guanti;

• il tamponamento non basta: comprimere manualmente le arterie di grosso calibro a montedell’emorragia (schiacciare l’arteria contro l’osso) a livello dei PUNTI DI COMPRESSIONE dellearterie TEMPORALE, MASCELLARE, CAROTIDE, SUCCLAVIA, ASCELLARE, OMERALE, ILIACA,POPLITEA e FEMORALE.

Se NON riuscissi a bloccare l’emorragia (o in caso di traumi da schiacciamento o amputazione),posso applicare a braccio/coscia un LACCIO EMOSTATICO (fazzoletto di stoffa o cinghia conspessore di 3-4 cm) a monte della lesione.

Attenzione!!• una volta applicato il laccio va rimosso SOLO da un medico (rischio embolo!!!),

• non utilizzare come laccio spago, corda, filo o tutto ciò che può tagliar la pelle.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEMORRAGIA

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEMORRAGIA

In caso di EMORRAGIE INTERNE ESTERIORIZZATE:

• OTORRAGIA (fuoriuscita di sangue dall’orecchio): allertare immediatamente il 118,

porre la persona in PLS,

lasciare uscire il sangue senza tamponare,

NON utilizzare «cotton-fiock»;

• EPISTASSI (fuoriuscita di sangue dal naso): far sedere la persona con la testa in avanti,

comprimere le narici tra due dita,

applicare ghiaccio o garze di acqua fredda alla radice del naso,

NON utilizzare cotone emostatico;

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEMORRAGIA

• EMOTTISI (fuoriuscita di sangue da naso/bocca proveniente dai polmoni): allertare il 118,

far assumere alla persona la posizione semi-seduta,

allentare i vestiti,

tranquillizzarla;

• EMATEMESI (fuoriuscita di sangue dalla bocca proveniente dallo stomaco): allertare il 118,

porre la persona in PLS,

tranquillizzarla;

• EMORRAGIA RETTALE/MELENA (fuoriuscita di sangue rosso vivo dall’ano/sangue nelle feci),

• METRORRAGIA (fuoriuscita di sangue dalla vagina),

• EMATURIA (fuoriuscita di sangue dall’uretra): allertare il 118,

posizionare la persona supina con le gambe sollevate.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOEMORRAGIA

• AMPUTAZIONE: distacco traumatico di parti anatomiche (normalmente di un arto o diparte di esso).

Cosa fare?• posizionare la persona supina con l’arto amputato sollevato (anti-shock);

• tamponare l’emorragia (laccio emostatico);

• coprire la persona.

E il moncone staccato?• raccoglierlo con delicatezza;

• avvolgerlo, se possibile, in telini o garze sterili;

• metterlo in un sacchetto di plastica e chiuderlo ermeticamente;

• conservare il sacchetto al freddo (frigorifero, acqua e ghiaccio);

• scrivere data e ora sul sacchetto.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOAMPUTAZIONE

• TRAUMI E LESIONI CRANIO-ENCEFALICI: lesioni da trauma alla testa.

• SEGNI/SINTOMI: sonnolenza, disorientamento; sangue che fuoriesce da bocca, naso(epistassi), orecchio (otorragia); paralisi di un lato del corpo; vomito (a getto), vertigine,cefalea.

Cosa fare?• allertare il 118;

• NON bloccare la fuoriuscita di sangue dagli orifizi;

• NON spostare la persona se non è strettamente necessario;

• accertare coscienza, respiro, circolo;

• se la persona è COSCIENTE, posizionare la persona supina;

• se la persona vomita, girare leggermente la testa da un lato.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOTRAUMI

• TRAUMI E LESIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE: lesione da trauma alla colonnavertebrale che può coinvolgere solo la struttura ossea o interessare il midollo spinalecontenuto nel canale vertebrale.

• SEGNI/SINTOMI: la persona lamenta dolore alla schiena e/o formicolio, scosse elettriche,senso di caldo o freddo alle estremità.

Attenzione!!Sospettare sempre una lesione alla colonna vertebrale se:

• la persona è caduta da un’altezza rilevante (generalmente superiore ai 4 metri),

• la persona ha riportato traumi al di sopra della clavicola.

L’assenza di dolore NON esclude che vi possa essere una lesione della colonna vertebrale!!!

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOTRAUMI

Cosa fare?• allertare tempestivamente il 118;

• NON muovere o spostare la persona se non è strettamente necessario;

• accertare coscienza, respiro, circolo;

• cercare di mantenere la testa del paziente IMMOBILE in posizione neutra (NONtogliere il casco se l’infortunato è cosciente!).

Attenzione!!La persona politraumatizzata (sospetto di lesioni a più organi a causa di più traumi) oche ha subito traumi cranici, della colonna vertebrale o toraco-addominali (a causa dicadute, cadute dall’alto, vittima di oggetti caduti dall’alto o scagliati contro la persona…)è sempre EMERGENTE! In caso di traumi di ogni genere a testa, schiena e torace (anchein momentanea assenza di specifici segni/sintomi) è bene ALLERTARE SEMPRE IL 118 !!!!

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOTRAUMI

• USTIONI: lesioni acute e dolenti che provocano un danno della cute o dei tessuti sottostanti, causatedal contatto con fonti di calore (fiamme, fumi, vapori, radiazioni luminose e solari, liquidi bollenti,oggetti roventi); sostanze chimiche (acidi, basi e sostanze caustiche), corrente elettrica e radiazioni ditipo nucleare. Possono essere classificate in 3 gradi in base alla profondità della lesione:

• 1° GRADO: ustione superficiale, si presenta come un arrossamento cutaneo (eritema). La cute è dolente,secca e senza bolle. Generalmente è causata dalle radiazioni luminose e solari e guarisce in 3-6 giorni circa.

• 2° GRADO: la cute si presenta a chiazze rosse, compaiono bolle e/o vescicole (flittene) contenenti plasma.Generalmente è causata dal contatto con liquidi bollenti, esplosioni, fiamma e guarisce in 2-4 settimanecirca.

• 3° GRADO: vi è distruzione di tutti gli strati superficiali della cute ed anche dei tessuti sottostanti. La cute ècarbonizzata o color bianco perlaceo, secca, vi è trombosi dei vasi sanguigni. Generalmente è causata dalcontatto con sostanze chimiche, corrente elettrica, fiamme e oggetti roventi (metalli caldi). Non guarisceautonomamente e vi è la necessità di innesti cutanei.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOUSTIONI

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOUSTIONI

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOUSTIONI

GRAVITÀ:si giudica da:

grado, estensione;

sono sempre considerate gravi le ustioni che: interessano il tratto respiratorio (anche da fumi/vapori), i tessuti molli e le ossa, le ustioni di 2° e 3° grado a: viso, inguine, mani, piedi ed articolazioni principali, le ustioni in persone di età maggiore ai 60 anni.

COMPLICANZE:• infezioni,• shock,• disidratazione.

Cosa fare?

• allertare il 118 in caso di ustioni gravi;

• allontanare la causa dell’ustione (agire in sicurezza!): staccare la corrente, allontanarel’agente chimico, spegnere il fuoco, allontanare la persona da oggetti roventi, dalle fiamme,da fumi/vapori ecc.;

• valutare coscienza, respiro, circolo;

• raffreddare l’ustione con acqua fredda (NON applicare ghiaccio, pomate, polveri ecc.);

• tagliare i vestiti (se gli abiti aderiscono alle ustioni NON rimuoverli, tagliare la stoffa attorno);

• coprire l’ustione con garze sterili e asciutte;

• coprire la persona per evitare ipotermia;

• NON dare da bere;

• in caso di ustioni non gravi accompagnare comunque l’infortunato in pronto soccorso.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOUSTIONI

Attenzione!!

In caso di ustioni chimiche:

• lavare con acqua corrente in abbondanza,

• ricordare che alcune sostanze reagiscono con l’acqua!

L’ ACIDO SOLFORICO e la CALCE VIVA reagiscono con l’acqua producendo calore:

il lavaggio va proseguito per almeno 10 MINUTI !!

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOUSTIONI

• LESIONI DA INTOSSICAZIONE DA FUMO: ustioni gravi sono sempre concomitanti aintossicazioni da fumo, la vittima può essere intossicata senza essere ustionata.L’intossicazione da fumo può lesionare le vie aeree a 3 livelli:

1. GLOTTIDE: infiammazione ed edema con conseguente GRAVE COMPROMISSIONERESPIRATORIA;

2. TRACHEA E BRONCHI: corrosione della mucosa, deposizione di fuliggine; lasintomatologia può insorgere anche dopo 48 ORE;

3. PARENCHIMA POLMONARE: edema polmonare acuto.

• SEGNI/SINTOMI: permanenza della persona in zona con fumo/fiamme; occhi e golairritati; presenza di fuliggine nelle secrezioni; colorazione nerastra (ustioni) intorno alabbra e naso; sensazione di soffocamento, dispnea, polipnea, sibilli e rantoli; voce rauca;stato di coscienza alterato (alterazioni anche transitorie, stato confusionale).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA INTOSSICAZIONE DA FUMO

Cosa fare?

• spostare rapidamente la persona in un’area non contaminata da fumo, mantenendo l’allineamento del rachide durante lo spostamento;

• allertare immediatamente il 118;

• garantire la pervietà delle vie aeree.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA INTOSSICAZIONE DA FUMO

• COLPO DI CALORE/COLPO DI SOLE: patologia causata dalla permanenza prolungata in ambientisurriscaldati che può originare sincope, crampi muscolari, esaurimento, shock.

• SEGNI/SINTOMI: colorito del volto rosso acceso, elevata temperatura corporea (oltre 40°C), voltoinespressivo, soggetto irritabile, pelle secca e molto calda, alterazione nella respirazione, andaturaincerta, possibile perdita di coscienza.

Cosa fare?• allertare il 118;

• valutare coscienza, respiro, circolo;

• trasportare la persona in un luogo fresco e ventilato;

• togliere gli indumenti;

• porre il soggetto sdraiato con le spalle sollevate;

• spugnare con acqua fredda, applicare borse di ghiaccio e, se cosciente, offrire bevande fresche.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA CALDO E DA FREDDO

• ASSIDERAMENTO: abbassamento della temperatura corporea sotto i 34°C in generecollegato ad incidenti in montagna, ma anche ad intossicazione da alcool (etilismo),monossido di carbonio, digiuno prolungato, danno midollare (trauma cranico e dellacolonna vertebrale), danno metabolico.

• SEGNI/SINTOMI: brividi iniziali, aumento della frequenza respiratoria, alterazioni dellaparola e dei movimenti, ipersonnia, rigidità muscolare, alterazioni della coscienza fino alcoma.

Cosa fare?• allertare il 118;

• agire tempestivamente;

• evitare che il paziente si raffreddi ulteriormente: protezione dal vento, indumenticaldi e asciutti, borse d’acqua calda avvolte in panni, coperte isolanti;

• muovere la persona il meno possibile.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA CALDO E DA FREDDO

• CONGELAMENTO: lesioni di sezioni del corpo per esposizione prolungata a bassetemperature (soprattutto estremità degli arti).

• SEGNI/SINTOMI: la pelle, prima del congelamento, può apparire arrossata, masuccessivamente si presenta pallida, gelata, bianca o grigio-giallastra. Si ha formicolio, sipuò avere o no dolore. In gravi casi si ha cristallizzazione del sangue e arresto cardio-circolatorio.

Cosa fare?• allertare il 118;

• valutare coscienza, respiro, circolo;

• portare la persona al coperto (luogo non troppo caldo);

• togliere i vestiti bagnati;

• coprire la regione congelata con indumenti e coperte, NON strofinare, NON applicareborse di acqua calda, NON mettere vicino a fonti di calore.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA CALDO E DA FREDDO

• ELETTROCUZIONE: scarica accidentale di una corrente elettrica sia naturale cheartificiale attraverso l’organismo umano. Questo può provocare effetti nocivi e/o letalisull’organismo a seconda dell’intensità della corrente e del tempo di esposizione, cioèdalla quantità di elettricità che attraversa l’organismo. La scarica può provocare unaleggera scossa non grave, contrazioni/crampi muscolari, ustioni, e paralisi del sistemanervoso.

• FOLGORAZIONE: scossa molto forte che provoca blocco dei muscoli, ustioni anche gravie, attraversando il cuore può portare ad ARRESTO CARDIO-RESPIRATORIO.

Cosa fare?• allertare immediatamente il 118;

• NON intervenire senza la CERTEZZA che la corrente sia interrotta;

• valutare coscienza, respiro, circolo e attuare manovre BLS.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA CORRENTE ELETTRICA

• LESIONI DA AGENTI CHIMICI: possono essere causate da una sostanza o un preparato allo statosolido, liquido o gassoso che, interagendo con l’organismo, causa danni alla salute. Possono venireintrodotte tramite inalazione, oppure entrare a contatto diretto con cute e mucose, anche tramiteingestione. L’entità della lesione è legata a: le caratteristiche dell’agente chimico, la quantità disostanza assorbita, la durata dell’esposizione. Possono dare lesioni acute le sostanze chimiche:

altamente tossiche - T+ (es. dinitrobenzene) → rischi molto gravi;

tossiche - T (es. formaldeide) → rischi gravi;

nocive - Xn (es. clorobenzene) → rischi di limitata gravità;

corrosive - C (es. acido acetico) → azione corrosiva (c.d.);

irritanti - Xi (es. dimetilammina) → reazione infiammatoria (c.d).

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA AGENTI CHIMICI

Cosa fare?

In caso di INGESTIONE di sostanze T+, T, Xn, C, Xi:

• raccogliere informazioni sull’evento ed eventuali flaconi e/o etichette delle sostanze ingerite,

• allertare immediatamente il 118, che avvertirà il CENTRO ANTI-VELENI per eventuali istruzioni,

• conservare l’eventuale vomito per l’identificazione della sostanza ingerita.

In caso di INALAZIONE di sostanze T+, T, Xn:

• raccogliere informazioni sull’evento ed eventuali flaconi e/o etichette delle sostanze ingerite,

• allertare immediatamente il 118,

• agire in sicurezza! Autoprotezione: utilizzare MASCHERE adeguate e GUANTI! ,

• allontanare la persona dalla fonte di intossicazione ed identificarla,

• mantenere pervie le vie aeree,

• posizionare la persona in PLS se incosciente (rischio vomito),

• togliere alla persona gli abiti e conservarli.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA AGENTI CHIMICI

Cosa fare?In caso di CONTATTO DIRETTO CON CUTE E OCCHI di sostanze T+, T, Xn, C, Xi:

• raccogliere informazioni sull’evento ed eventuali flaconi e/o etichette delle sostanze ingerite,

• allertare immediatamente il 118,

• agire in sicurezza! Autoprotezione: utilizzare GUANTI! ,

• togliere gli abiti intrisi di sostanza tossica,

• lavare abbondantemente la cute e gli occhi, se interessati, forzando la chiusura dellepalpebre (blefarospasmo) per consentire il lavaggio,

• proteggere cute e/o occhi coprendo con garza sterile.

ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOLESIONI DA AGENTI CHIMICI

Grazie per la

Vostra attenzione!