79
Carlo Curatola APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PRESSO I CPIA (PRIMO PERIODO – PRIMO LIVELLO) 1

CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Carlo Curatola

APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO PRESSO I CPIA

(PRIMO PERIODO – PRIMO LIVELLO)

1

Page 2: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

PARTE PRIMA

LESSICO DELLE DISCIPLINE

Geografia pag. 4

Storia pag. 6

Cittadinanza e Costituzione pag. 7

PARTE SECONDA

ARGOMENTI D’ESAME

Geografia

Vulcani e terremoti pag. 8

Approfondimento: l’Etna e il Vesuvio pag. 9

Rappresentare la Terra pag. 11

1. Paralleli e meridiani pag. 112. Diverse tipologie di carte pag. 133. La scala di riduzione pag. 14

Il clima e il tempo pag. 15

Approfondimento: posizione, climi e tempo meteorologico dell’Europa pag. 17

Il Piemonte pag. 19

L’Italia pag. 22

La Francia pag. 30

L’Europa pag. 35

Storia

Il crollo dell’Impero Romano d’Occidente pag. 44

Il Sacro Romano Impero pag. 46

La rinascita dopo l’anno Mille pag. 48

Il passaggio dal comune alla signoria. L’Italia degli Stati regionali pag. 50

2

Page 3: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Umanesimo e Rinascimento pag. 52

La scoperta del “Nuovo Mondo” pag. 53

Approfondimento: il diario di bordo di Cristoforo Colombo pag. 54

Il Colonialismo pag. 55

L’Illuminismo e la Rivoluzione francese pag. 56

Il Risorgimento e l’Unità d’Italia pag. 59

Il Novecento pag. 63

Cittadinanza e Costituzione

La famiglia pag. 69

Il lavoro pag. 71

Lo Stato e i suoi poteri pag. 74

Approfondimento: la Costituzione italiana pag. 76

L’Unione Europea pag. 78

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI pag. 79

3

Page 4: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

PARTE PRIMA

LESSICO DELLE DISCIPLINE

Geografia

1) La Geografia e le sue specializzazioni

Il termine “geografia” deriva dal greco e significa “rappresentazione della Terra”.

Si distinguono almeno quattro ambiti di studio della Geografia, in particolare:

– Geografia fisica: studia le caratteristiche fisiche di un territorio (morfologia e clima);

– Geografia politica: studia le caratteristiche politiche di un territorio (forma di governo,

confini politici, suddivisioni amministrative, capitali...);

– Geografia economica: studia le caratteristiche economiche di un territorio (attività

produttive, PIL, tasso di occupazione/disoccupazione, reddito pro capite...);

– Geografia umana: studia le caratteristiche culturali di un territorio (storia, arte, lingue,

religioni, tradizioni...).

2) Le forme del territorio

Le diverse forme che il territorio presenta sono – come abbiamo scritto sopra – oggetto di studio

della Geografia fisica; riportiamo di seguito le tipologie e i termini utili che la Geografia utilizza in

quest’ambito:

Territorio: area definita o delimitata che include porzioni di suolo o di acque; essa è considerata di

solito un possedimento di un animale, di una persona, di un’organizzazione o di un’istituzione. Si

può anche definire come un artefatto sociale derivato dai processi umani di territorializzazione.

Paesaggio: particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche,

antropiche e biologiche. Il termine deriva dall’arte pittorica: paysage + paese.

Crosta terrestre: strato più esterno degli involucri concentrici di cui è costituita la Terra. Esso ha

uno spessore variabile tra i 5 km (crosta oceanica) e i 35 km (crosta continentale).

Rilievi: parti della superficie terrestre sopraelevate rispetto alle pianure. Più semplicemente,

4

Page 5: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

l’insieme delle montagne e delle colline di una regione geografica. In base all’altezza sul livello del

mare (s.l.m.), distinguiamo tra:

– montagne: rilievi superiori ai 600 m di altitudine;

– colline: rilievi di altezza compresa tra i 200 e i 600 m.

Al di sotto dei 200 m si parla di pianure, territori generalmente poco più alti del livello del mare.

Quando si osserva una carta fisica, sappiamo che il colore marrone segnala le zone di montagna. Le

montagne possono essere raggruppate in massicci o in catene montuose: i massicci sono gruppi di

montagne molto vicine tra di loro; le catene montuose sono invece formate da tante montagne,

possono essere lunghe diverse centinaia di chilometri ed includere più massicci.

La parte più alta di una montagna si chiama cima o vetta; le parti inclinate si chiamano versanti o

fianchi. Lo spazio tra due montagne o anche tra due catene montuose si chiama valle.

CIMA

VERSANTI VALLE

Le montagne nascono attraverso un processo lento, durante il quale due strati di roccia spingono

l’uno contro l’altro, fino a creare un rilievo della crosta terrestre. Nel corso dei secoli,

successivamente, gli agenti esogeni (pioggia, vento, neve...) erodono la montagna abbassandola

costantemente: le Alpi sono le montagne più alte d’Europa perché sono anche le più giovani.

Le colline sono rappresentate con il colore giallo e non superano generalmente i 600 m di altitudine;

per le pianure invece si usa il verde (i corsi d’acqua in blu). Tranne che nei polder, in particolare

quelli dei Paesi Bassi, le pianure sono leggermente al di sopra del livello del mare e sono molto

adatte alle coltivazioni. Le pianure europee sono quasi tutte di origine alluvionale, essendo state

create dai detriti depositati dai fiumi.

5

Page 6: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Storia

Il termine “storia” deriva dal greco e significa ricerca (di fatti importanti).

La storiografia è la scienza che studia il passato e letteralmente significa grafia/scrittura ed è

l’insieme dei metodi usati dagli storici per sviluppare le loro ricerche, i cui prodotti sono i libri. È

quindi una scienza il cui obbiettivo è la conoscenza e la comprensione del passato, si basa sulle

fonti ma effettua anche interpretazioni dei dati. Interpretare significa integrare le informazioni

fornite dalle fonti con ipotesi, l’interpretazione svolge un ruolo fondamentale nella spiegazione

degli eventi passati.

Lo storico si pone come obiettivo non solo la ricostruzione del passato ma anche la sua spiegazione.

La distinzione fra fatti ed interpretazione è molto importante per saper leggere in modo critico e

distinguere ciò che è oggettivo da ciò che è soggettivo.

La cronologia è la scienza che si occupa dei metodi e dei criteri per ordinare i fatti che si svolgono

nel tempo. Studia i sistemi di datazione ed ogni misurazione fa riferimento ad un fatto considerato

particolarmente importante per quel popolo (i romani iniziarono a datare nel 753 a.C., data

presupposta della fondazione di Roma).

La periodizzazione è la catalogazione di insiemi di avvenimenti storici secondo un criterio

comune. La più usata è:

– Preistoria - dai primi ominidi al 3000 a.C., nascita della scrittura;

– Età Antica - fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente;

– Medioevo - fino al 1492: scoperta dell’America;

– Età Moderna - fino alla Rivoluzione francese;

– Età Contemporanea - quella attuale.

Gli indicatori per classificare i fattori storici fanno capo a quattro ambiti:

- Economia - comprende tutti gli aspetti della società che riguardano la produzione e la circolazione

di merci;

- Politica: riguarda il potere e le relazioni fra gli stati;

- Società: riguarda le comunità umane e le relazioni tra le persone;

- Cultura: riguarda prodotti spirituali come l’arte e credenze come la religione;

6

Page 7: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Le fonti storiche si dividono in primarie (o dirette), che comprendono tutti i materiali

contemporanei all’epoca studiata, e secondarie (o indirette), che comprendono tutti i materiali

elaborati in epoche successive.

Cittadinanza e Costituzione

L’espressione tradizionale della disciplina è Educazione civica, ovvero come percorso di

sensibilizzazione e conoscenza delle tematiche legate alla cittadinanza attiva ed alla convivenza

civile, così riassumibili:

– esercizio della cittadinanza; sicurezza stradale; problematiche ambientali;

– diritto/dovere alla salute; problematiche dell’alimentazione; educazione all’affettività ed alla

sessualità (soprattutto in riferimento ai giovani in età scolare).

La recente denominazione “Cittadinanza e Costituzione” sintetizza due concetti storicamente

presenti nella discussione democratica italiana:

1) Cittadinanza è un termine molto ampio che in generale indica tutta la sfera dei diritti e dei

doveri connessi con lo status di cittadino nei suoi vari livelli (statale, europea, planetaria...):

dal lavoro alla partecipazione alla vita politica, dal sistema di istruzione alle politiche

sociali. Se affiancato al concetto di convivenza civile, il termine allarga il suo interesse a

tematiche quali l’immigrazione e l’integrazione culturale, dove a procedure sempre più

efficienti di accoglienza devono seguire buone pratiche di riconoscimento e valorizzazione

delle diversità etniche, religiose, sociali...

2) Costituzione richiama direttamente la legge fondamentale della Repubblica italiana, ovvero

la Carta che contiene innanzitutto i princìpi e gli ideali su cui si è immaginata l’Italia

democratica dal 1948 (anno dell’entrata in vigore della Costituzione). Essa detta l’identità

degli italiani, e tra i suoi meriti c’è quello di aver trattato esplicitamente dei diritti umani

parallelamente all’ONU e di aver sancito la limitazione della sovranità dello Stato, sia al suo

interno per accogliere le autonomie regionali, sia verso l’esterno per perseguire l’ideale di

una realtà sovranazionale (concretizzata decenni più tardi nella CEE e quindi nell’UE) che

salvaguardi la cooperazione internazionale e la pace.

7

Page 8: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

PARTE SECONDA

ARGOMENTI D’ESAME

Geografia

Vulcani e terremoti

I vulcani sono montagne che presentano sulla propria cima un’apertura, chiamata cratere o bocca,

da cui può fuoriuscire della lava, cioè roccia allo stato fuso che successivamente si solidificherà.

Questa fuoriuscita è detta eruzione, durante la quale, oltre la lava, vengono liberati gas, ceneri,

lapilli, scorie varie e vapore acqueo; se la pressione dal basso aumenta, si possono formare crateri

secondari.

Un altro prodotto dell’attività vulcanica sono i geyser, getti di vapore e acqua calda provenienti dal

sottosuolo.

I vulcani hanno al proprio interno un condotto o corridoio vulcanico da cui sale il materiale

incandescente che si forma nella camera magmatica:

I vulcani sono sostanzialmente di due tipi, effusivi o esplosivi.

Nel primo caso, l’eruzione di lava è abbastanza fluida da consistere in una colata di lava di colore

rossastro; perciò questi vulcani vengono anche definiti vulcani rossi.

Nel caso invece dei vulcani esplosivi la lava, formatasi nella camera magmatica e risalita dal

condotto vulcanico, si solidifica in prossimità del cratere; con la spinta sempre maggiore dei gas

dal basso verso l’alto la massa di lava può collassare o esplodere generando una colonna di gas,

ceneri e lapilli che si innalza anche per chilometri sopra il vulcano e che successivamente ricade

sotto forma di nubi ardenti. Il colore grigio del prodotto dell’eruzione dà la definizione alternativa

di vulcani grigi a quest’altra tipologia di vulcano.

8

CONDOTTO

CRATERE

CAMERA MAGMATICA

Page 9: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

I terremoti sono scosse (o sismi) della crosta terrestre di varia intensità; essi sono generati da un

movimento brusco degli strati rocciosi del sottosuolo, con delle fratture che generano vibrazioni.

Queste vibrazioni – se particolarmente intense – possono trasmettersi fino alla superficie sotto

forma di onde sismiche di due tipi:

– sussultorie se si propagano in verticale;

– ondulatorie se si propagano in orizzontale (come quando si lancia un sasso nell’acqua).

Il punto sottoterra di origine della scossa si chiama ipocentro, profondo fino a 700 km, mentre il

punto sulla superficie terrestre nel quale la scossa si trasmette con maggiore violenza è chiamato

epicentro.

È forse superfluo considerare gli effetti talvolta catastrofici che i terremoti possono causare, specie

se coinvolgono centri abitati densamente popolati e, di conseguenza, sottoposti a massicce attività

edilizie.

I terremoti possono avere origine anche nei fondali marini e oceanici; in questi casi si possono

generare onde alte anche decine di metri, i cosiddetti maremoti (tsunami in Giappone).

Per la misura dell’intensità degli eventi sismici si utilizzano due diverse scale, la scala Mercalli e la

scala Richter: la prima si limita a quantificare gli effetti e i danni alle costruzioni, mentre la seconda

– più precisa – misura l’energia liberata dal sisma.

L’attività sismica viene normalmente controllata mediante l’uso di appositi apparecchi, i sismografi.

Approfondimento: l’Etna e il Vesuvio

L’Italia è il secondo Paese dell’Europa fisica, dopo l’Islanda, per numero di vulcani presenti sul

proprio territorio. Ci limitiamo qui a dare qualche informazione sui due vulcani più importanti,

l’Etna e il Vesuvio, che rappresentano anche le due tipologie sopra descritte di vulcani effusivi ed

esplosivi.

L’Etna, con i suoi 3.323 metri di altezza, è il vulcano più alto d’Europa. Esso si trova in una delle

due isole maggiori dell’Italia, la Sicilia, più precisamente nel catanese.

L’Etna è un vulcano attivo ma effusivo: le lave prodotte nelle sue eruzioni sono fluide e colano sui

versanti senza creare particolari allarmi per la popolazione; non si verificano quindi esplosioni e i

gas si disperdono senza produrre nubi tossiche.

9

Page 10: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Qualche rischio per i centri abitati può provenire dai crateri secondari, o avventizi, che si aprono

lungo i fianchi del vulcano. Tuttavia, la fertilità di questi versanti ha incoraggiato da sempre la

presenza umana, che si manifesta sia nelle diffuse coltivazioni che nell’edificazione di abitazioni.

Dal 2013 il Monte Etna è inserito nell’elenco dell’UNESCO dei beni che costituiscono il

patrimonio dell’umanità.

La sua superficie è caratterizzata da una ricca varietà di ambienti dove si alternano paesaggi urbani,

boschi ricchi di diverse specie botaniche ed aree desolate ricoperte da roccia magmatica e,

periodicamente, da neve alle maggiori quote.

L’Etna ha una struttura piuttosto complessa a causa della formazione e della trasformazione, nel

tempo, di numerosi edifici vulcanici (almeno trecento tra coni e fratture eruttive).

Il Vesuvio si trova vicino Napoli, in Campania. Esso è temporaneamente inattivo, ma di carattere

esplosivo, quindi potenzialmente molto pericoloso; difatti, ad una violenta esplosione iniziale segue

la liberazione di un magma saturo di gas tossici e di ceneri incandescenti che possono spostarsi per

molti chilometri. Di questa pericolosità sono testimonianza le sette eruzioni esplosive registrate

negli ultimi 25.000 anni e le oltre cinquanta eruzioni di minore intensità tra il 79 d.C. (data

dell’eruzione che ha distrutto la civiltà pompeiana) e il 1944 (anno dell’ultima eruzione). Sulle sue

pendici e nelle vicinanze abitano oggi circa tre milioni di persone e le conseguenze di un’eruzione

sarebbero estremamente devastanti.

Oltre ad essere tra i più pericolosi nel mondo, il Vesuvio è anche tra i più studiati e monitorati: il

Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, con la collaborazione della comunità scientifica e

delle autorità locali, ha predisposto un piano di emergenza che viene costantemente aggiornato.

Il Vesuvio è in posizione dominante rispetto al Golfo di Napoli assieme ai Campi Flegrei,

depressioni di origine vulcanica situate a nord-ovest della città; attualmente è l’unico vulcano di

questo tipo attivo di tutta l’Europa continentale.

10

VESUVIO

Page 11: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Rappresentare la Terra

1. Paralleli e meridiani

I paralleli e i meridiani sono linee immaginarie, pensate dai cartografi per creare un sistema di

coordinate geografiche preciso e universale. I riferimenti da cui partire sono i due poli, Polo Nord e

Polo Sud, e l’Equatore, che è l’unica linea che divide perfettamente in due parti uguali il pianeta: gli

emisferi boreale (Nord) e australe (Sud). l’Equatore è anche il parallelo più importante, il parallelo

00, anche perché è il più lungo:

Dall’Equatore si tracciano gli altri paralleli in direzione Ovest-Est, 90 verso Nord e 90 verso Sud, in

modo da ottenere un angolo piatto, cioè da 1800.

Per ottenere le coordinate geografiche è necessario il secondo riferimento, dato dai meridiani. I

meridiani sono anch’essi linee immaginarie che attraversano la Terra in direzione Nord-Sud da Polo

a Polo; per completare il giro del pianeta abbiamo dunque bisogno di 360 meridiani, 180 ad Est e

180 ad Ovest rispetto al meridiano di Greenwich, che è stato scelto come il meridiano principale, il

meridiano 00.

11

POLO NORD

POLO SUD

EQUATORE

MERIDIANO DI GREENWICHPN

PS

ALTRI MERIDIANI

Page 12: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

La distanza Nord/Sud che abbiamo tra un punto qualsiasi sulla superficie terrestre e l’Equatore è

chiamata latitudine.

La distanza Ovest/Est che abbiamo tra un punto qualsiasi sulla superficie terrestre e il meridiano di

Greenwich è chiamata longitudine.

Entrambe le distanze sono misure di angoli e quindi vengono espresse in gradi; insieme, latitudine e

longitudine ci forniscono con precisione le coordinate geografiche di un punto (persona, strada,

edificio, città, mezzo di trasporto...) sulla superficie della Terra.1

Se un punto si trova in corrispondenza dell’Equatore esso ha sempre latitudine 00. Se si trova in

corrispondenza del meridiano di Greenwich ha invece sempre longitudine 00. Di conseguenza, due

punti che si trovano sullo stesso parallelo hanno uguale latitudine (es. Napoli e New York), mentre

se si trovano sullo stesso meridiano hanno uguale longitudine (es. Milano e Cagliari).

Per esprimere ad esempio le coordinate geografiche della città di Torino, ne indicheremo la

latitudine (distanza angolare N/S dall’Equatore) e la sua longitudine (distanza angolare O/E dal

meridiano di Greenwich): 450 lat. Nord; 70 long. Est.

1 I sistemi GPS ci indicano con precisione la nostra posizione utilizzando proprio queste coordinate.

12

Page 13: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

2. Diverse tipologie di carte

La cartografia è una disciplina di supporto alla geografia, fornendole strumenti di rappresentazione

fondamentali quali mappe e carte geografiche.

La carta geografica è una rappresentazione grafica di una porzione di territorio. Essa è ridotta,

approssimata, deformata e simbolica: ridotta (con l’utilizzo di una scala appropriata) per poter

rappresentare nelle dimensioni di una carta dei territori nella realtà molto più estesi; approssimata

perché con la riduzione si perdono molti dettagli rispetto alle dimensioni reali; deformata perché in

qualsiasi tipo di carta si propone una rappresentazione piana di qualcosa che nella realtà non lo è,

essendo la Terra una sfera schiacciata ai Poli;2 simbolica perché la sua utilità è quella di mostrarci,

attraverso elementi simbolici (colori, scritte, segni e linee), delle informazioni non acquisibili

diversamente (es. confini politici, capitali, strade, ecc.).

Le carte si possono classificare in base al solo contenuto, cioè in base alla loro funzione specifica.

In questo caso distinguiamo tra:

– CARTE GENERALI: es. carte fisiche, carte politiche, carte fisico-politiche;

– CARTE SPECIALI: es. carte aeronautiche, carte nautiche, carte marine, carte stradali, carte

turistiche, carte geologiche;

– CARTE TEMATICHE: es. carte meteorologiche, carte climatiche, carte demografiche, carte

economiche, carte storiche, carte etno-antropologiche.

es. carta fisica es. carta stradale es. carta climatica

2 La forma geometrica a cui viene assimilata la Terra è del tutto particolare e detta geoide.

13

Page 14: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

3. La scala di riduzione

In base alla funzione per cui vengono realizzate, possiamo quindi avere diverse tipologie di carte;

determinato lo scopo della carta, si opera la scelta della scala di riduzione.

La scala di riduzione è un’indicazione numerica (es. 1: 1.000.000) o grafica (es. |――| = 50 km) di

quante volte è stata ridotta la realtà per farla entrare nella carta. Essa perciò indica un rapporto, cioè

una divisione, rappresentabile anche con una frazione nella quale al numeratore si indica con 1 la

realtà e al denominatore la quantità della riduzione. Es.:

11.000.000

Per realizzare le carte si utilizza una scala grande o grandissima se occorre rappresentare una

porzione di territorio molto piccola (un quartiere o anche solo un edificio); si utilizza invece una

scala piccola o piccolissima se si vuole rappresentare un territorio esteso come una regione, uno

Stato o addirittura tutto il pianeta.

A partire dal minimo della riduzione (scala grandissima) fino al massimo (scala piccolissima) si

possono classificare – in base alla scala – le seguenti tipologie di rappresentazione:

SCALA DI RIDUZIONE TIPOLOGIA

Maggiore di 1: 10.000 - PIANTE: dalla planimetria di un appartamento alla rappresentazione di un quartiere (es. la pianta turistica del centro storico di una città);- MAPPE: rappresentazioni di terreni e proprietà rurali (es. le carte del Catasto o i Piani regolatori delle città).

Da 1: 10.000 a 1: 100.000 - CARTE TOPOGRAFICHE: rappresentazioni di comuni, città, province o parti di esse; sono visibili particolari come strade, edifici e vegetazione. Vengono utilizzate nella gestione dei territori e perciò aggiornate di frequente.

Da 1: 100.000 a 1: 1.000.000 - CARTE COROGRAFICHE: raffigurazioni di territori più estesi come regioni o Stati; i particolari visibili sono corsi d’acqua, rilievi o grandi vie di comunicazione (es. carte stradali).

Minore di 1: 1.000.000 - CARTE GEOGRAFICHE: rappresentazioni di porzioni estese o della totalità della superficie terrestre, come nel caso dei planisferi.

14

Page 15: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il clima e il tempo

Il clima è un elemento fondamentale per comprendere il nostro pianeta e le diverse condizioni di

vita che lo caratterizzano. Infatti, la distribuzione degli organismi sulla Terra è dovuta

sostanzialmente alle particolari condizioni climatiche che caratterizzano una determinata regione

piuttosto che un’altra, se si esclude l’azione dell’uomo nella diffusione artificiale delle specie

animali e vegetali; attraversando i vari ambienti naturali che costituiscono la Terra, si incontrano

notevoli differenze climatiche e diversi gruppi di organismi viventi.

Il termine clima viene spesso confuso, parlando di condizioni climatiche, con l’altro termine che

trattiamo in questa unità, tempo.

Intendiamo per clima l’insieme delle condizioni meteorologiche (cioè del tempo) che si osservano

in un dato luogo nel corso di un anno, in base a rilevazioni effettuate per un periodo di almeno 30

anni. Queste lunghe osservazioni permettono di associare a una determinata regione una sua

tipologia climatica, generica ma stabile (mediante espressioni quali clima desertico, caldo-secco,

tropicale, ecc.). La scienza che studia i vari fattori che determinano un clima e come essi

interagiscono tra loro è la climatologia; questa disciplina può poi estendere il suo interesse

all’influenza dei fattori climatici sull’ambiente fisico e biologico ed alle variazioni che subiscono in

relazione alle condizioni geografiche.

Intendiamo invece per tempo atmosferico l’insieme delle condizioni meteorologiche (temperatura,

pressione, umidità, responsabili a loro volta dei venti, della copertura nuvolosa e delle

precipitazioni) rispetto a un luogo e ad un periodo (“tempo”, appunto) determinati; perciò, quando

si parla di tempo – o di condizioni meteo – si considera un intervallo di tempo breve, che può essere

di un giorno o di alcuni giorni o anche di un’ora o di un minuto. La scienza che studia il tempo

atmosferico è detta meteorologia.

I fattori che influenzano il clima sono: la latitudine; l’altitudine; la distanza dal mare; l’influenza

delle correnti marine; la presenza di catene montuose; l’esposizione al Sole e ai venti.

La latitudine (di cui si è scritto precedentemente) influisce sulla temperatura, che diminuisce quanto

più ci si allontana dall’Equatore in direzione dei Poli: la fascia equatoriale riceve infatti

maggiormente i raggi solari, che la colpiscono perpendicolarmente, cioè a 900; quanto più invece

una regione è lontana dall’Equatore, tanto aumenta l’inclinazione dei raggi solari sulla sua

superficie, comportando la diminuzione del calore prodotto.

15

Page 16: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’altitudine è l’altezza di un punto rispetto al livello del mare; essa influisce sulla temperatura (che

diminuisce di circa 0,6 °C ogni 100 m di ascensione) e sulla piovosità (a quote più elevate, si

formano più facilmente nubi che danno piogge).

La distanza dal mare influisce sulla temperatura e sull’umidità. Secondo le leggi della fisica infatti

l’acqua si riscalda più lentamente ma trattiene il calore più a lungo della terraferma, rilasciandolo

durante la notte e le stagioni fredde; di conseguenza, la vicinanza di un corso d’acqua mitiga il

clima di un dato territorio, limitandone le escursioni termiche giornaliere e annue. In generale poi,

l’evaporazione dell’acqua fa sì che lungo le coste il clima sia più umido che non nelle zone interne.

Le correnti marine, spostandosi all’interno dei mari anche per diverse centinaia di chilometri,

influiscono sulle condizioni di temperatura: per esempio, la corrente calda del Golfo del Messico,

giungendo fino alle coste atlantiche dell’Europa, ne rende più mite il clima rispetto a quello del

Nord America, a parità di latitudine.

La presenza di catene montuose influenza i climi a livello locale, ostacolando per esempio i venti, e

generando differenze di temperatura tra i versanti esposti al Sole e quelli in ombra.

Di conseguenza, anche l’esposizione al Sole influisce sulla temperatura; a questo proposito vale

quanto scritto più sopra sull’incidenza dei raggi solari sulle diverse zone della superficie terrestre.

Infine l’esposizione ai venti, che influisce sulla temperatura, sull’umidità e sulla piovosità,

determinando la direzione delle masse d’aria. Nel caso delle montagne, i versanti esposti verso il

mare sono umidi e freschi, quelli che danno verso l’interno tendono ad essere più caldi e asciutti.

Nel nostro pianeta si possono distinguere cinque tipologie climatiche:

– CLIMI CALDI UMIDI (equatoriale; monsonico; della savana);

– CLIMI ARIDI (predesertico; desertico caldo; desertico freddo);

– CLIMI TEMPERATI (mediterraneo; temperato fresco);

– CLIMI FREDDI (a estate calda; a inverno prolungato);

– CLIMI NIVALI (della tundra; del gelo perenne; di alta montagna).

16

Page 17: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Approfondimento: posizione, climi e tempo meteorologico dell’Europa

L’Europa si trova nella cosiddetta zona (o fascia) temperata boreale, grosso modo equidistante

dall’Equatore a Sud e dal Polo Nord a Nord (pensiamo alla latitudine di Torino, 450 N); questa

fascia climatica viene definita temperata appunto perché non subisce eccessivamente né il carattere

torrido della fascia equatoriale né quello rigido della fascia polare:

L’Europa è inoltre quasi circondata dal mare, con il Mediterraneo che penetra profondamente in

diversi territori (come in Italia) e influenza il clima rendendolo più mite. Più caldo dell’Oceano

Atlantico, il mar Mediterraneo contribuisce a rendere meno calde e afose le estati e meno freddi gli

inverni.

Considerata tuttavia la notevole estensione in latitudine dell’Europa, essa presenta cinque differenti

ambienti climatici:

– CLIMA SUBARTICO O DI ALTA MONTAGNA (regioni settentrionali): scarse

precipitazioni, per lo più nevose, e temperature rigide che superano gli 00 solo in primavera

ed estate);

– CLIMA CONTINENTALE FREDDO (parte inferiore di Finlandia, Svezia e Stati ex

sovietici) O FRESCO (Europa sud-occidentale e sud-orientale): in generale ad esso

corrispondono estati brevi, calde e afose di contro ad inverni lunghi, freddi e con molte

precipitazioni;

– CLIMA ATLANTICO (Gran Bretagna, Irlanda, parte della Svezia e della Norvegia, coste

portoghesi, spagnole, francesi, polacche e tedesche, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca): esso si

caratterizza per le precipitazioni abbondanti di carattere piovoso e per temperature miti;

– CLIMA MONTANO (catene montuose dell’Europa centro-meridionale, es. la regione

alpina): inverni rigidi e nevosi ed estati fresche e piovose;

17

ZONA POLARE ARTICA

ZONA POLARE ANTARTICA

ZONA TEMPERATA AUSTRALE

ZONA TORRIDA

ZONA TEMPERATA BOREALE

Tropico delCancro

Circolo polareartico

Tropico delCapricorno

Circolo polareantartico

Page 18: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

– CLIMA MEDITERRANEO (parte di Spagna, Italia, Grecia, Turchia, Georgia e dell’area

balcanica): inverni brevi e miti ed estati lunghe e calde; tra maggio e settembre possono

avvenire lunghi periodi di siccità.

Passando alle condizioni meteorologiche che si possono incontrare in Europa dobbiamo

considerare, oltre alle specificità dei diversi climi, il ruolo svolto dalle masse d’aria.

Le masse d’aria infatti determinano con i loro spostamenti le variazioni del tempo meteorologico.

Esse sono enormi porzioni di bassa atmosfera (troposfera) che presentano temperatura, umidità e

pressione generalmente costanti; quando una massa d’aria ne incontra un’altra con caratteristiche di

temperatura, umidità e pressione diverse si forma un fronte, cioè una superficie di contatto tra le due

masse che può generare un’area di bassa pressione (con perturbazioni e precipitazioni) o di alta

pressione (che determina bel tempo).

Le masse d’aria che influenzano i climi europei sono tre: quella atlantica (proveniente dall’Oceano

Atlantico), quella africana (che muove da Sud verso Nord) e quella polare (che dal Polo Nord

procede verso l’Europa attraversando il bassopiano russo).

18

Page 19: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il Piemonte

Il Piemonte è una regione dell’Italia nord-occidentale. Esso confina a Nord con la Svizzera, a Ovest

con la Francia, a Nord-Ovest con la Valle d’Aosta, a Est con la Lombardia, a Sud-Est con l’Emilia

Romagna e a Sud con la Liguria.

GEOGRAFIA FISICA

Il territorio del Piemonte è in prevalenza montuoso, risultando circondato per tre lati dalle

montagne: a Nord e a Ovest dalle Alpi occidentali (Marittime, Cozie, Graie, Pennine e Lepontine); a

Sud dagli Appennini. Le cime più elevate sono: il Monte Bianco, che con l’altezza di 4810 metri è

la montagna più alta d’Italia e dell’Europa Centrale; il Monte Rosa (4633 m); il massiccio del Gran

Paradiso (4061 m); il Monviso (3841 m).

Le colline che si estendono al Centro e al Sud della regione sono: il Monferrato, le Langhe e le

colline del Po.

La pianura che si estende verso Est, ai piedi dei monti, è l’estremità occidentale della Pianura

Padana (la principale pianura italiana); essa è attraversata dal fiume Po (il più lungo fiume d’Italia),

che nasce dal Monviso e che attraversa gran parte dell’Italia Settentrionale per 652 Km, sfociando

infine a delta nel Mar Adriatico. Gli affluenti più importanti del Po sono: nella riva sinistra la Dora

Baltea, la Doria Riparia, il Ticino, l’Adda, l’Oglio, Il Mincio, il Sesia e il Ticino; nella riva destra il

Tanaro, il Bormida, lo Scrivia, il Secchia.

19

Page 20: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Sono presenti inoltre dei laghi, per lo più di origine glaciale, tra cui soprattutto il Lago Maggiore (il

secondo lago italiano per estensione dopo il Garda) e, a poca distanza, il Lago d’Orta.

In Piemonte si incontrano sostanzialmente tre tipologie climatiche: sui monti è di tipo alpino (anche

glaciale) con inverni freddi ed estati fresche; sui rilievi è di tipo temperato fresco-umido con inverni

rigidi e piogge abbondanti; in pianura prevale invece quello di tipo temperato continentale semi-

arido, con forti escursioni termiche tra estate e inverno.

Per quanto riguarda la flora, il Piemonte, grazie al Po, è la regione delle risaie, che prosperano

lungo la Pianura Padana. Numerosi sono i coltivi di frutteti e di vigneti in particolare sulle rive dei

fiumi. In montagna si trovano i pini, i frassini e ricchi pascoli dove vengono allevati pregiati bovini.

La collina è ricca di boschi di faggi, castagneti e querce.

Rispetto alla fauna, nel Piemonte trovano un buon habitat – oltre ai citati bovini – stambecchi, tassi,

cinghiali, lepri, camosci, volpi, aironi e trote, mentre nelle alte quote vivono le aquile.

GEOGRAFIA POLITICA

Il capoluogo di regione è Torino, che sorge alla confluenza del Po e della Dora Riparia. Oltre che

città industriale di notevole rilevanza, Torino è famosa per le sue bellezze artistiche: la Mole

Antonelliana domina la città forte dei suoi 167 metri d’altezza; altri monumenti da ricordare sono la

Basilica di Superga, palazzo Madama, il Castello di Stupinigi e il Museo Egizio.

Le altre province sono: Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Novara, Asti, Alessandria e Cuneo.

La popolazione totale della regione è di circa 4.300.000 abitanti, in leggero calo dopo una lunga

stagione di crescita dovuta alla forte immigrazione – soprattutto dal Sud Italia – a partire dal

20

Page 21: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

secondo dopoguerra.

La popolazione si concentra soprattutto in città e in particolare nell’hinterland torinese, dove si è

formata una complessa area metropolitana che comprende centri minori ma strategici come

Collegno, Moncalieri, Nichelino, Rivoli e Settimo. Altrove prevalgono insediamenti rurali di

piccole e medie dimensioni, mentre le montagne – a parte le località turistiche – risultano poco

popolate.

ECONOMIA

Settore primario: Il Piemonte detiene il primato italiano per la produzione di riso, ma notevole è

anche la produzione di frumento, foraggio, granturco, viti, patate, barbabietole da zucchero, tartufi.

La vitivinicoltura è di altissima qualità e tradizione; oltre allo spumante prodotto nell’astigiano,

spiccano i vini pregiati della regione quali il Barbera, il Barolo, il Brachetto, il Grignolino, il

Nebbiolo, il Moscato.

L’allevamento di bestiame è molto sviluppato, in particolare quello dei bovini (secondo solo alla

Lombardia) ma anche di suini e di volatili.

Dalle estrazioni nel sottosuolo si ricavano cemento, ferro, manganese, gesso, talco e grafite.

Settore secondario: L’industria piemontese è particolarmente importante non solo per l’economia

della regione ma per tutta l’Italia. A Torino è nata la FIAT, una delle principali industrie

automobilistiche a livello mondiale.

Di rilievo sono le industrie meccaniche, tessili, dolciarie, chimiche, farmaceutiche e tecnologiche.

Grazie alla conformazione fisica e all’operosità degli abitanti, il Piemonte è una delle più importanti

regioni italiane nella produzione di energia elettrica che dà impulso a tutte le altre attività

industriali.

Settore terziario: Il settore terziario si è ampliato negli ultimi decenni, come risposta al declino delle

industrie ed alla crescente disoccupazione, ma anche – nel caso di Torino – per allinearsi alle

moderne metropoli. Nel capoluogo si trovano infatti diverse banche, società finanziarie e

assicurative oltre a centri commerciali e culturali di vario tipo.3

La rete dei trasporti conta su un’ampia rete stradale e autostradale in direzione della Francia, della

Valle d’Aosta, della Svizzera, della Lombardia, della Liguria e dell’Emilia Romagna.

Dall’aeroporto di Torino-Caselle si possono raggiungere i maggiori scali nazionali ed europei.

E’ inoltre molto sviluppato il turismo d’arte (musei, castelli, residenze reali), religioso (chiese,

santuari e reliquie quali la Sacra Sindone) e sportivo invernale (Sestrière).

3 A Torino è nato il primo centro cinematografico italiano e, nel 1954, la prima emittente televisiva. Si segnala ancora oggi l’importante attività di case editrici e giornalistiche.

21

Page 22: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

STORIA E CULTURA

Prima dell’arrivo dei Romani la regione era abitata da Liguri, Celti, Taurini, Galli e Salassi.

Successivamente, annessa all’Impero Romano alla fine del II sec. a.C., diventa un’importante via di

transito verso la Francia con la costruzione di numerose strade. In questo periodo viene fondata

Torino, Augusta Taurinorum, che conserva in parte ancora oggi la disposizione romana delle strade

a scacchiera; dal 1600 la città si arricchisce poi di tanti esempi di architettura di stile barocco.

Asti e Vercelli sono invece più ricche di architetture medievali; inoltre, la prima vanta il famoso

Palio (forse il più antico d’Italia), la seconda il mercato di riso più importante d’Europa.

Dopo la caduta dell’Impero arrivano prima i Longobardi, quindi i Franchi di Carlo Magno.

Nell’XI sec. inizia la lunga storia dei Savoia in terra piemontese che culmina nel 1760

nell’istituzione del Regno di Sardegna. Proprio da questo Regno un secolo dopo ha inizio la lotta

politica e militare per l’unità d’Italia, che avviene nel 1861 con la nomina di Torino a capitale del

nuovo Stato (fino al 1865).

TORINO: LE PORTE PALATINE DI EPOCA ROMANA.

22

Page 23: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’Italia

L’Italia, ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato dell’Europa meridionale. Essa confina a

Nord, da Ovest a Est, con la Francia, la Svizzera, l’Austria e la Slovenia, mentre il resto del suo

territorio è bagnato dal mar Mediterraneo includendo numerose isole, di cui le maggiori sono la

Sicilia e la Sardegna.

GEOGRAFIA FISICA

L’Italia si presenta come una lunga e stretta penisola al centro del Mediterraneo che a Nord si

attacca all’arco alpino, attraverso il quale essa è saldata all’Europa continentale.

Il suo territorio – la cui superficie totale è di circa 301.340 km2 – è in prevalenza collinare (42%),

quindi montuoso (35%) e infine pianeggiante (23%). Dal punto di vista fisico si possono distinguere

tre regioni naturali:

– l’Italia continentale, che va dalle Alpi alla Pianura Padana.

Le Alpi si estendono ad arco per oltre 1200 km da Ovest ad Est, presentando le vette più alte

nella parte occidentale (Monte Bianco, 4810 m), mentre le montagne della parte centrale e

orientale sono più basse e si adagiano a Sud sulle Prealpi, dove si sono creati i maggiori

laghi italiani (di origine glaciale): Lago di Garda, Lago Maggiore e Lago di Como.

La Pianura Padana è la pianura più estesa del territorio italiano e viene attraversata a sua

volta dal fiume più lungo della penisola, il Po, dai cui detriti ha anche avuto origine. Altri

fiumi importanti sono l’Adige, il Piave e il Tagliamento.

23

Page 24: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

– l’Italia peninsulare, che comprende il territorio che si allunga verso Sud nel Mediterraneo.

Essa viene attraversata da Nord a Sud dalla catena montuosa degli Appennini, più bassa e

antica delle Alpi, che divide grosso modo la superficie in due versanti, uno occidentale e

l’altro orientale. La vetta più alta è rappresentata dal Gran Sasso, in Abruzzo (quasi 3000 m).

Sotto i due versanti degli Appennini si estendono numerose colline e piccole pianure

costiere dove scorrono fiumi, come l’Arno e il Tevere – dal corso più breve di quelli

dell’Italia continentale.

Le pianure più estese sono: in Toscana la Maremma il Valdarno; nel Lazio l’Agro romano e

l’Agro pontino; in Puglia il Tavoliere.

– l’Italia insulare, costituita dalle due grandi isole Sicilia e Sardegna.

In Sicilia incontriamo l’estremità meridionale degli Appennini e il vulcano attivo più alto

d’Europa, l’Etna (oltre 3.300 m), oltre ad alcune piccole pianure costiere quali la Piana di

Catania quella di Gela.

La Sardegna presenta numerose montagne, basse e disposte irregolarmente, con una sola

pianura significativa a Sud-Ovest, il Campidano.

Per semplificare, possiamo ricondurre i climi italiani sostanzialmente a tre tipologie, declinate poi

nei vari specifici ambienti:

– clima continentale nella parte della penisola attaccata al continente europeo; generalmente,

si caratterizza per una maggiore piovosità, con inverni più lunghi ed estati brevi ma calde.

– clima mediterraneo nella parte del Paese che gode degli effetti del Mediterraneo, con estati

più lunghe e inverni più miti.

– clima di montagna sui rilievi montuosi, con inverni rigidi ed estati brevi e fresche.

GEOGRAFIA POLITICA

L’Italia è una repubblica democratica di tipo parlamentare, come deciso dal referendum del 2

giugno del 1946; precedentemente essa è stata una monarchia, dal 1861, anno dell’unificazione del

Paese. La capitale politica è Roma dal 1871.

La bandiera della Repubblica è chiamata tricolore, perché presenta i tre colori verde, bianco e rosso

a bande uguali disposte verticalmente.

Il capo dello Stato svolge una funzione rappresentativa e di garante della Costituzione, mentre il

potere esecutivo spetta al Governo, in carica cinque anni e guidato dal primo ministro o presidente

del Consiglio.

24

Page 25: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

La suddivisione amministrativa prevede 20 regioni, di cui 5 a Statuto speciale, cioè con maggiore

autonomia in alcune materie quali la formazione professionale, la cultura e il turismo. Queste

regioni sono la Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige, il Friuli, la Sicilia e la Sardegna; la loro

specialità consiste nell’essere al confine con altri Stati e/o di presentare al proprio interno

significative minoranze linguistiche. In effetti, anche se la lingua ufficiale dell’Italia è l’italiano, la

Costituzione tutela e promuove le altre lingue presenti nel territorio (tedesco, francese, sloveno e

altre).

L’Italia ha circa 60 milioni di abitanti, con una significativa densità di popolazione: pari a 201

ab./km2 (circa il doppio di quella francese e tra le più alte d’Europa). La popolazione è tuttavia in

leggera ma costante diminuzione (il tasso di crescita nel 2015 è stato – 0,20%), e il generale

invecchiamento, dovuto alla bassa natalità ed all’allungamento della vita, è stato contenuto negli

ultimi anni solo dal contributo degli immigrati, che costituiscono circa l’8% della popolazione (dati

del 2015).

La popolazione si concentra maggiormente nelle grandi città, ingrossandone le periferie. Roma

(3.000.000 ca. di abitanti), Milano (1.500.000 ca.) e Napoli (1.000.000 ca.) sono le vere e proprie

metropoli italiane, seguite da grandi città come Torino, Genova e Palermo e da piccole e medie

realtà urbane che costituiscono l’ossatura caratteristica della vita cittadina italiana.

Anche se formalmente lo Stato è laico, la grande maggioranza degli italiani dichiara d’essere di fede

25

Page 26: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

cattolica, mentre le altre fedi (soprattutto cristianesimo ortodosso e Islam) identificano per lo più i

cittadini immigrati.

ECONOMIA

A partire dal secondo Dopoguerra e fino alla fine degli anni Novanta del ’900, l’Italia ha conosciuto

un periodo di profondi cambiamenti e di crescita continua (boom economico) che l’ha portata ad

essere una delle maggiori potenze economiche del mondo.

Durante questi decenni il settore primario ha perso importanza a vantaggio di quello secondario

(industria) e terziario (servizi), con una conseguente massiccia urbanizzazione e con una forte

migrazione interna della popolazione dal Sud verso il Nord.

Il nuovo millennio ha portato con sé una forte crisi globale, che in Italia si è fatta sentire

particolarmente generando una vera e propria recessione (decrescita produttiva).

Il PIL (prodotto interno lordo) continua ad essere comunque uno dei più alti al mondo, sebbene ad

esso fanno da contrappeso il forte debito pubblico, l’alta pressione fiscale e la persistenza di

un’economia sommersa favorita dalla criminalità organizzata e dalla diffusa corruzione politica:

fattori che rendono l’economia italiana non abbastanza affidabile e competitiva. Il reddito medio, se

confrontato con il potere d’acquisto, è sceso sensibilmente sotto la media europea negli ultimi anni.

In Italia sono tutt’oggi presenti aree di povertà e forti squilibri regionali: generalmente le regioni

meridionali soffrono maggiori disagi socioculturali ed economici e qui il tasso di disoccupazione è

ancora più preoccupante, specialmente se riferito ai giovani ed alle donne.

Settore primario: Nonostante l’indietreggiamento rispetto al secondario e poi al terziario e a

dispetto del basso numero di impiegati, l’agricoltura italiana è moderna e produttiva. Le superfici

coltivate sono in prevalenza al Sud e la manodopera straniera risulta essere circa il 10% del totale. I

principali prodotti agricoli – per valore e quantità – sono il granturco, i pomodori, l’uva da vino e il

vino, l’olio, il frumento duro, alcuni dei quali vengono esportati come prodotti alimentari di pregio.

Si importano invece agrumi, grano, patate, mais e altri prodotti di cui non si copre il fabbisogno.

Neanche l’allevamento del bestiame, tranne il pollame, risponde ai consumi interni, sebbene si

allevino diffusamente bovini e suini di qualità, mentre la pesca copre solo il 30% del fabbisogno,

potendo contare solo sull’alta pescosità dell’Adriatico e del Mar di Sicilia e sullo sviluppo degli

allevamenti ittici, da cui provengono le specie più pregiate.

L’Italia ha scarse risorse minerarie e risulta un forte importatore di energia. Si segnalano piccoli

giacimenti di ferro, carbone e petrolio, oltre al più grande giacimento di titanio d’Europa. Le

estrazioni di gas naturale, attestate nella valle del Po e al largo dell’Adriatico, sono in progressivo

26

Page 27: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

declino.

Settore secondario: L’Italia gode di un solido e ricco assetto industriale, portato ad alti livelli

durante gli anni del boom economico a dispetto delle permanenti scarsità delle risorse energetiche e

minerarie.

L’ossatura principale dell’industria italiana consiste nella lavorazione e nella produzione di

manufatti, principalmente in aziende medio-piccole di proprietà familiare. Il grosso della

produzione riguarda il settore della meccanica (mezzi di trasporto e macchine industriali),

dell’elettromeccanica e di comparti quali il tessile, l’abbigliamento, le calzature e i mobili nei quali

si raggiungono livelli qualitativi di alto profilo, tanto da promuovere con successo il made in Italy

su scala mondiale.

Un peso tradizionalmente notevole, nell’economia italiana, ha inoltre l’industria delle costruzioni e

delle lavorazioni collegate (industria estrattiva, cementiera, impiantistica, ecc.). Le maggiori

produzioni industriali sono situate nelle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna,

in un contesto storico che ha visto l’Italia unita puntare in modo deciso e da subito nel triangolo

industriale Milano-Torino-Genova, per poi negli ultimi decenni allargarsi al Nord-Est, mentre il

Sud, meno sviluppato, ha potuto contare per lo più su grossi distretti industriali mantenuti con

investimenti statali ma sempre meno competitivi nel panorama internazionale.

Settore terziario: Il terziario rappresenta il settore più importante per numero di occupati e valore

aggiunto, ma anche il più dinamico, risultando quello dove si indirizzano maggiormente nuovi

investimenti e idee.

Una parte consistente degli impiegati nel settore terziario lavora nella pubblica amministrazione

(istruzione, sanità, enti pubblici), mentre quelli con maggior potenziale sono il turismo, il

commercio, i servizi alle persone ed alle imprese (terziario avanzato); molto sviluppato è inoltre il

settore bancario, finanziario e assicurativo, e con buone prospettive quello dei trasporti e delle

telecomunicazioni. L’informatica e la ricerca scientifica, nonostante alcune eccellenze, non sono

state sviluppate secondo le potenzialità.

STORIA E CULTURA

Le prime civiltà

Rispetto alle civiltà del Vicino Oriente, nella penisola italiana l’agricoltura e l’allevamento si

diffondono solo a partire dal VI millennio a.C.: è solo da questo momento perciò che le popolazioni

iniziano a diventare sedentarie e a costituire le prime civiltà.

27

Page 28: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Successivamente, dal III e con maggiore rilevanza nel I millennio, si diffonde la metallurgia e si

intensificano i traffici commerciali nel Mediterraneo.

Dal II millennio intanto arrivano sulla penisola numerose popolazioni indoeuropee, tra cui quei

Latini che daranno vita più tardi alla prestigiosa civiltà romana.

Nell’arco del I millennio, l’Italia è abitata da vari popoli, come mostra la carta seguente; dal nome

di alcuni di questi si delineeranno più tardi regioni o aree geografiche quali la Liguria, il Veneto, il

Piceno, la Campania e la Lucania.

Roma “culla” della civiltà europea

La città di Roma viene fondata nel 753 a.C.; nei secoli Roma diventa la capitale di un emergente

Impero Romano, dato che gli Antichi Romani conquistano passo dopo passo l’area mediterranea e

mezza Europa e gettano le basi per la civiltà e la cultura europee. Dalla civiltà latina infatti, figlia di

quella greca, hanno origine elementi quali il diritto romano, il cattolicesimo, l’arte e la cultura che

caratterizzano non soltanto la storia d’Italia, ma anche la storia del mondo occidentale.

Il periodo di massimo splendore di Roma inizia un lento declino dopo la scissione dell’Impero

Romano in due parti, quella occidentale e quella orientale. Mentre l’Impero Romano d’Oriente

resisterà fino al 1453, quello d’Occidente finisce nel 476 d.C. per mano dei barbari.

28

Page 29: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’Italia nel Medioevo

Poco dopo la caduta dell’Impero Romano, l’Italia diventa la preda delle nuove potenze europee.

Germani, Ostrogoti e Longobardi regnano l’uno dopo l’altro diverse zone della penisola e

caratterizzano l’Italia in parte fino ai nostri tempi. L’aumento del potere del Papato e l’ascesa dei

Franchi portano finalmente alla distruzione del regno longobardo e alla divisione del paese in tre

parti: il Sacro Romano Impero Germanico al nord, lo stato pontificio nel centro e diverse potenze

che si alternano a regnare il Sud dell’Italia. Con lo sviluppo della borghesia e durante la lotta per le

investiture tra papa e imperatore si formano delle città-stato nell’Italia settentrionale e centrale che

influenzano la storia dell’Italia fino all’età moderna.

Dall’unità fino ad oggi

Dopo un lungo periodo di crisi e di caos politico, l’Italia riconquista una certa centralità culturale ed

economica in Europa tra XV e XVI secolo nel momento in cui alcune potenti città-stato italiane

divengono i riferimenti delle culture dell’Umanesimo e del Rinascimento. Ben presto tuttavia, con

la scoperta dell’America e l’inizio del Colonialismo da parte degli Stati europei più forti, l’Italia

perde questo primato e diventa nuovamente territorio di conquista per le nuove potenze europee,

Spagna, Francia e Austria. Alcune città italiane, sotto forma di repubbliche, vengono riunite – dopo

la caduta dell’Impero Romano – solo da Napoleone: egli proclama quello che per la prima volta

prende il nome di Regno d’Italia e incorona se stesso re d’Italia. In seguito alla diffusione sempre

più larga dei nazionalismi, i popoli italiani si ribellano contro l’Austria e fondano nel 1861 il Regno

d’Italia, indipendente e sotto la corona dei Savoia. La voglia di ristabilirsi come una grande potenza

culmina nella Prima Guerra Mondiale, dalla quale l’Italia ne esce vincente a fianco delle potenze

della Triplice Intesa, ma che dà inizio ad una serie di problemi economici e di tensioni sociali che

aprono la strada alla dittatura fascista. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, l’Italia viene

proclamata repubblica parlamentare e ritrova il suo posto in Europa unendosi al gruppo dei Paesi

fondatori dell’Unione Europea.

29

Page 30: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

La Francia

GEOGRAFIA FISICA

La Francia è il terzo Paese europeo per estensione, con oltre 540.000 km2 di superficie. Per la sua

forma viene assimilata ad un esagono che si estende per circa 1000 km da Nord a Sud e altrettanti

da Ovest ad Est. La Francia confina ad Est con il Belgio, il Lussemburgo, la Germania, la Svizzera

e l’Italia; a Sud con la Spagna; è bagnata a Sud dal Mediterraneo, a Ovest dall’Oceano Atlantico e a

Nord dal Canale della Manica.

Il territorio francese è costituito da tre parti:

– PARTE SETTENTRIONALE, formata dal bacino di Parigi, che è un’estesa area

pianeggiante lungo la quale scorrono due grandi fiumi come la Senna e la Loira; tra le sue

regioni vi sono la Piccardia, la Champagne (famosa per i suoi vini), la Normandia (ricca di

allevamenti bovini e di formaggi) e la Valle della Loira;

– PARTE CENTRALE, con i due grandi sistemi montuosi del Massiccio Centrale (al centro)

e le Alpi (ad Est), divisi dal fiume Rodano e dall’omonima Valle. Questi imponenti rilievi

separano la Francia continentale da quella mediterranea.

I centri più importanti della regione sono Vichy, Lione e Grenoble;

– PARTE MERIDIONALE, che si affaccia sul Mar Mediterraneo con una sottile striscia di

pianura distesa ai piedi del Massiccio centrale e delle Alpi. Le regioni più importanti sono la

30

Page 31: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Linguadoca, la Camargue, la Provenza e la celebre Costa Azzurra, dove la bellezza delle

spiagge e delle città attirano molti turisti.

Oltre al Massiccio Centrale ed alle Alpi, sono presenti le piccole catene montuose dei Vosgi e del

Giura a Est, mentre i Pirenei a Sud-Ovest segnano il confine naturale con la Spagna. Il confine

naturale con l’Italia è invece segnato a Sud-Est dalle Alpi, montagne giovani tra cui spicca il Monte

Bianco, la vetta più alta d’Europa.

I fiumi sono numerosi, lunghi e ricchi d’acqua; oltre alla Senna, alla Loira e al Rodano ricordiamo

la Garonna, la Mosa e la parte francese del Reno.

A parte il Bacino di Parigi, possiamo incontrare un’altra pianura a Ovest, il Bacino Aquitano, che dà

sull’Oceano Atlantico. Sempre a Ovest, ma più a Nord, troviamo il sistema collinare della Bretagna.

La Francia presenta quattro grandi zone climatiche:

– REGIONE ATLANTICA, con un clima oceanico segnato da venti che portano pioggia e

umidità in tutte le stagioni;

– REGIONE CONTINENTALE, nella zona interna di Nord-Est, con estati calde e inverni

freddi;

– REGIONE ALPINA, nelle catene montuose, con un clima di montagna caratterizzato da

inverni rigidi ed estati miti;

– REGIONE MEDITERRANEA, nelle coste meridionali, con un clima mediterraneo che

prevede estati generalmente calde e inverni miti.

GEOGRAFIA POLITICA

La Francia conta circa 60 milioni di abitanti, di cui circa 4 milioni sono di origine straniera.

La Francia è una repubblica semi-presidenziale. Il presidente è infatti solo in parte responsabile

della gestione del potere esecutivo, poiché la direzione dell’attività di governo spetta, più che altro,

al primo ministro.

La Costituzione prevede la separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario e proclama il

legame della Francia ai diritti dell’uomo e ai principi di sovranità nazionale come definiti dalla

Dichiarazione del 1789.

La lingua ufficiale è il francese. La capitale politica è Parigi; altre città importanti sono Lione,

Marsiglia e Lilla.

31

Page 32: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il primo livello di suddivisione amministrativa dello Stato sono le regioni; esse dal 1º gennaio 2016

sono 18, delle quali 13 nella Francia metropolitana (inclusa la Corsica) e 5 oltremare.

Le regioni metropolitane e la Corsica sono a loro volta suddivise in almeno due dipartimenti,

mentre le regioni oltremare comprendono, ciascuna, un solo dipartimento.

ECONOMIA

La Francia può contare su una delle economie più sviluppate del mondo, risultando ai primi posti

per PIL e potere d’acquisto nominali, ma anche nelle esportazioni manifatturiere, nella produzione

agricola e agroalimentare e nei servizi. La produttività oraria dei lavoratori francesi è tra le più

elevate al mondo, anche se elevato è anche il tasso di disoccupazione, specie tra i giovani.

Settore primario: l’agricoltura è ricca, grazie all’abbondanza di pianure coltivabili nel territorio

francese e all’utilizzo di tecniche moderne.

Le maggiori coltivazioni sono il frumento, il granturco, la barbabietola da zucchero e la vite.

L’allevamento da latte è efficiente e particolarmente diffuso è quello dei bovini. Anche la pesca è

altamente produttiva, potendo vantare la seconda zona marittima del mondo.

Settore secondario: L’industria dà occupazione ad oltre il 20% della popolazione attiva e primeggia

nella produzione automobilistica (Renault, Peugeot e Citroen) e degli aerei (Concorde, Mirage e

Airbus), oltre ad un efficienza energetica garantita da circa 60 centrali nucleari.

Settore terziario: La rete dei trasporti ha come fulcro la capitale Parigi: da qui hanno origine le

strade e le ferrovie principali che vanno nelle tre direzioni Nord, Sud-Ovest e Sud-Est.

La Francia è la prima destinazione turistica del mondo (con circa 80 milioni di visitatori all’anno),

32

Page 33: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

ma punta ad aumentare anche quel 7% del PIL generato dal turismo che dà lavoro a due milioni di

persone. Parigi è naturalmente il centro più visitato: la sua ottima posizione geografica l’ha resa

importante fin dal Medioevo, con uno sviluppo continuo che fa sì che oggi vi abitino 9 milioni di

persone; tra le sue mete più gettonate vi sono il museo del Louvre, la Tour Eiffel e la cattedrale di

Notre Dame.

STORIA E CULTURA

La Francia è stata storicamente favorita sia dalla sua posizione geografica, sia dalla topografia del

territorio: essa si trova infatti al centro del continente europeo, è dotata di sbocchi sul Mediterraneo

e sull’oceano Atlantico e confina con tutti i maggiori Stati europei; inoltre, il suo territorio è molto

esteso ma ricco di pianure, e provvisto di barriere naturali a segnare il confine con quasi tutti i Paesi

vicini.

Queste felici condizioni geopolitiche hanno contribuito a fare ben presto della Francia una delle più

solide e avanzate realtà politiche d’Europa, ruolo che essa ha saputo mantenere malgrado le

complicate vicende storiche attraversate nel corso dei secoli.

Le radici culturali della Francia risalgono all’incontro, avvenuto nel V secolo d.C., tra la cultura

franca, di stampo germanico, e le più antiche componenti celtica e romana. Il Paese si è affermato in

Europa fin dal Medioevo come monarchia grazie al sentimento nazionale che, nei momenti più

difficili, ha sempre accomunato tutte le popolazioni sparse sul vasto territorio intorno alla corona.

Nel corso dei secoli, dopo aver conosciuto l’apice assolutista sotto il regno del sovrano Luigi XIV,

la Francia, patria delle dottrine politiche illuminate e democratiche, ha avuto una vicenda

istituzionale molto travagliata, segnata dalle violente esperienze della Rivoluzione e del Terrore, dal

primo esperimento repubblicano della storia (nel 1792), dai tentativi di ricostituzione imperiale di

Napoleone I e Napoleone III, da quattro costituzioni repubblicane susseguitesi dal 1848 in poi.

Nel Novecento la Francia ha dovuto affrontare momenti di grande difficoltà politica ed economica,

dovuti alla disastrosa occupazione tedesca subita nel corso della seconda guerra mondiale, ai

conflitti legati alla perdita dei possedimenti coloniali acquisiti durante il XIX secolo in Africa e Asia

e a un contrasto politico interno acceso e non sempre moderato tra le forze di destra e di sinistra del

Paese. Tuttavia, grazie al carisma personale di certi suoi uomini di Stato (in particolare De Gaulle e

Mitterrand) e ad una politica all’avanguardia sul piano sociale, dell’immigrazione e della tutela

delle minoranze, la Francia ha mantenuto viva la centralità e, di conseguenza, il prestigio politico

acquisito storicamente a livello europeo e mondiale.

A partire dal secondo dopoguerra, pur gravitando nella sfera d’influenza degli Stati Uniti in una

33

Page 34: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

comune difesa degli ideali occidentali, la Francia è stata tra i Paesi-guida nel sostenere con orgoglio

l’identità europea.

L’inizio del nuovo millennio è stato caratterizzato dalla grave crisi economica che, iniziata con il

crollo del mercato immobiliare americano, si è rapidamente diffusa anche in Europa. In Francia la

crisi ha generato un forte malcontento, in particolare tra i sindacati e le fasce più deboli della

popolazione, mantenendosi difficili o aggravandosi le condizioni in cui versano le periferie delle

grandi città, bisognose di urgenti interventi di riqualificazione.

Anche l’asse franco-tedesco che guida la politica dell’Unione Europea è apparso negli ultimi tempi

indebolito da un mancato accordo non soltanto sui temi economici, ma anche su questioni di grande

attualità come quella della gestione dei flussi migratori provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente.

34

Page 35: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’Europa

GEOGRAFIA FISICA

L’Europa è una regione geografica della Terra, comunemente considerata un continente in base a

fattori geopolitici e storico-culturali. Dal punto di vista fisico in effetti essa è l’estremità occidentale

del continente euroasiatico.

Pur considerandola un continente, l’Europa risulta un continente piccolo, estendendosi per circa 10

milioni di km2, pari solo al 7,7% delle terre emerse.

Il territorio europeo può essere diviso in tre grandi regioni morfologiche:

– REGIONE DEI RILIEVI GIOVANI, nella parte meridionale del continente; si fa riferimento

a quei rilievi che si sono formati negli ultimi 65 milioni di anni a causa dell’avvicinamento

della placca africana a quella europea, un avvicinamento che giustifica anche l’attività

sismica presente in quest’area. I rilievi più importanti sono, da Ovest a Est, la Cordigliera

Betica, i Pirenei, le Alpi e gli Appennini, le Alpi Dinariche, i Balcani, i Carpazi e – al

confine con l’Asia, la catena montuosa del Caucaso;

– REGIONE DEI RILIEVI ANTICHI, nella parte centrale e settentrionale; essendo più antichi

(oltre 250 milioni di anni), i rilievi di questa regione sono più bassi (sotto i 2000 m) e dalla

forma più arrotondata. Tra essi i più importanti sono il Massiccio Centrale e i Vosgi in

Francia; la Selva Boema tra Germania, Repubblica Ceca e Austria; i Monti Metalliferi tra

Repubblica Ceca e Germania; i Sudeti tra Germania, Repubblica Ceca e Polonia e gli Urali

35

Page 36: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

al confine con l’Asia;

– REGIONE DELLE GRANDI PIANURE, nella parte centro-orientale d’Europa. Le pianure

principali, da Ovest verso Est, sono il Bassopiano francese e il Bassopiano germanico (di

origine alluvionale), il Bassopiano sarmatico (con rilievi antichissimi ormai spianati dagli

agenti esogeni4).

L’Europa è bagnata da molti mari, che a loro volta penetrano in profondità nelle terre generando

numerose penisole, tra cui: partendo da Nord, la Penisola Scandinava è bagnata verso il Circolo

Polare dal Mar Glaciale Artico, dal Mar di Norvegia a Ovest, dal Mare del Nord a Sud e dal Mar

Baltico a Est; nell’estremità occidentale del continente la Penisola Iberica è bagnata dall’Oceano

Atlantico a Ovest, quindi, attraverso lo Stretto di Gibilterra, a Sud dal Mediterraneo; lo stesso

Mediterraneo si insinua a Sud tra le penisole Italiana (dove si divide in Mar Ligure, Mar Tirreno,

Mar Adriatico e Mar Ionio) e Balcanica, dopodiché entra in un bacino minore, il Mar Egeo, e sfocia

infine nel Mar Nero attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Oltre il Caucaso si trova il

Mar Caspio, un mare chiuso.

L’Europa presenta anche una ricca rete fluviale, che si articola in tre grandi regioni idrografiche:

– REGIONE NORD-OCCIDENTALE, che comprende i fiumi che sfociano nel Mar Baltico

(Vistola e Oder), i fiumi che finiscono nel Mare del Nord (Elba, Weser, Reno) e quelli che si

gettano nell’Oceano Atlantico (Tago, Senna, Loira, Garonna). Si tratta di fiumi ricchi

d’acqua, navigabili e – tranne quelli baltici, con foci a estuario5.

– REGIONE MEDITERRANEA, con fiumi meno ricchi d’acqua e dalla forte pendenza

(quindi difficilmente navigabili) quali l’Ebro, il Rodano e il Po. Essi vengono sfruttati

soprattutto per l’irrigazione dei terreni coltivati e per la produzione di energia elettrica.

– REGIONE ORIENTALE, dove si trovano fiumi diretti al Mar Glaciale Artico (Pečora e

Dvina settentrionale), fiumi che sfociano nel Mar Nero (Danubio, Dnestr, Dnepr, Don) o nel

Mar Caspio (Volga). Essi sono molto lunghi, dal corso lento e ricchi d’acqua, e costituiscono

un’importante rete di comunicazione nel Bassopiano sarmatico.

4 Gli agenti esogeni causano l’erosione e il modellamento dei rilievi della superficie terrestre. Sono detti esogeni perché operano dall’esterno e sono: l’acqua, il vento, il ghiaccio, i cambiamenti improvvisi della temperatura, l’attività dell’uomo e di altri organismi (batteri).

5 Le foci sono i tratti terminali dei fiumi: quelle a estuario generano una rientranza rispetto alla linea di costa; quelle a delta, come il Po, danno luogo ad un deposito di detriti a forma di delta in prossimità dello sbocco a mare.

36

Page 37: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’Europa è anche ricca di laghi, alcuni dei quali molto grandi, come i laghi glaciali6 del Bassopiano

sarmatico (Onega e Ladoga) e della Scandinavia (Vänern e Vättern), oltre ai numerosi piccoli laghi

finlandesi.

I vulcani, poco presenti nel territorio europeo, sono distribuiti irregolarmente e concentrati perciò a

Sud, in particolare nell’Italia meridionale e nelle isole greche, e a Nord-Ovest in Islanda, isola

interamente vulcanica situata al centro dell’Oceano Atlantico.

In Europa è presente una notevole varietà di climi, anche se questi risultano generalmente temperati

considerando la posizione intermedia del continente rispetto a Polo Nord ed Equatore. Rispetto alle

varianti costituite da latitudine, distanza dal mare e morfologia dei territori si possono distinguere

cinque regioni climatiche:

– REGIONE DEL ’GRANDE NORD’, che si estende dalla penisola scandinava alla Russia

settentrionale, con inverni lunghi e rigidi ed estati brevi e fresche;

– REGIONE ATLANTICA, che si estende dalle coste danesi a quelle della Penisola Iberica,

con alta piovosità e con temperature sostanzialmente miti per effetto della Corrente del

Golfo del Messico, che porta calore;

– REGIONE DELLE GRANDI PIANURE, ovvero la vasta fascia pianeggiante che ha origine

nel versante atlantico e che si estende fino agli Urali, al confine con l’Asia. In questa

porzione d’Europa le precipitazioni sono più abbondanti a Ovest e diminuiscono procedendo

verso Est, contrariamente alle escursioni termiche che aumentano;

– REGIONE ALPINA (O DELLE MONTAGNE GIOVANI), con condizioni generali di clima

continentale (precipitazioni abbondanti e forti escursioni termiche) che cambia in funzione

dell’altitudine, divenendo alle alte quote più freddo e con precipitazioni piovose e nevose

più intense;

– REGIONE MEDITERRANEA, con condizioni climatiche miti e poco piovose d’inverno,

calde e secche d’estate.

GEOGRAFIA POLITICA

Complessivamente l’Europa conta al proprio interno 50 Stati, di cui 43 appartenenti esclusivamente

alla regione geografica europea, 3 appartenenti sia alla regione asiatica che a quella europea

(Russia, Turchia e Kazakistan), 3 appartenenti alla regione Transcaucasica (Georgia, Armenia e

Azerbaigian) considerabili asiatici o europei a seconda dei parametri utilizzati, uno appartenente

6 I laghi glaciali hanno avuto origine dall'azione erosiva di un ghiacciaio che ha formato un bacino, una cavità che successivamente è stata riempita dall'acqua del lago.

37

Page 38: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

alla regione geografica asiatica, ma culturalmente europeo (Cipro).

Quasi tutti i paesi europei indipendenti fanno parte del Consiglio d’Europa, eccetto la Bielorussia e

Città del Vaticano.

La parola Europa è alle volte usata come abbreviazione per Unione Europea (UE, precedentemente

Comunità Economica Europea) e i suoi stati membri sono 28 dal 1º luglio 2013, con l’adesione

della Croazia.

L’Europa è densamente popolata, anche se la sua popolazione è concentrata per lo più nei territori

centro-settentrionali e in alcune aree metropolitane italiane.

Negli ultimi cento anni, dopo essere cresciuta rapidamente per il generale miglioramento della

qualità della vita, la popolazione europea si è stabilizzata per la diminuzione delle nascite; ciò ha

provocato anche un sensibile invecchiamento della popolazione, contrastato solo dall’arrivo di

extracomunitari che hanno mantenuto un apprezzabile tasso di natalità negli Stati di approdo.

Esistono molte organizzazioni internazionali operanti in Europa, ma a livello politico quella con

maggior peso è l’Unione Europea (tuttavia anch’essa generata da istanze economiche).

L’Unione Europea è nata ufficialmente il 10 novembre 1993, con l’entrata in vigore del Trattato di

Maastricht (Paesi Bassi). I suoi obiettivi principali sono il raggiungimento di una vera e propria

cittadinanza europea, di un’unione economica (realizzata parzialmente dalla moneta unica) e la

38

Page 39: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

collaborazione di tutti i Paesi membri negli ambiti della politica estera, della sicurezza dei cittadini

e della giustizia individuale e sociale.

Per il suo funzionamento, l’UE si è dotata di cinque organi:

– il Parlamento, con una rappresentanza di deputati proporzionale al numero degli abitanti dei

singoli Stati membri; ha sede a Strasburgo e ha funzioni consultive e di controllo nei

confronti della Commissione;

– il Consiglio dell’Unione è l’organo decisionale, è composto da ministri degli Stati membri

ed ha sede a Bruxelles; quando si riuniscono anche i capi di governo, esso prende il nome di

Consiglio Europeo;

– la Commissione Europea, che custodisce i trattati e accorpa funzioni esecutive e legislative,

promuovendo le politiche comunitarie;

– la Corte di Giustizia, che controlla il rispetto delle leggi da parte dei vari Paesi;

– la Corte dei Conti, che svolge funzioni di controllo rispetto alla gestione finanziaria dell’UE

e di ogni suo organismo.

ECONOMIA

L’Europa è una delle zone più ricche della Terra: al suo interno si trovano infatti grandi potenze dal

punto di vista economico come Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Russia e Spagna, che

detengono un PIL Nominale molto alto. l’economia europea può essere geograficamente divisa in

due grandi zone: quella Occidentale, caratterizzata da economie fortissime e valori di sviluppo alti,

e quell’Orientale, in cui la ricchezza decresce verso Est, pur essendovi economie caratterizzate da

un forte tasso di crescita. Le differenze nello sviluppo economico e nella qualità della vita possono

essere notevoli, specie se si confrontano piccole ma floride realtà quali Lussemburgo, Liechtenstein

e Principato di Monaco con alcune economie europee che – seppur generalmente superiori alla

media di altri Stati del mondo – hanno bassi indici di sviluppo umano (Albania, Azerbaigian,

Bosnia-Erzegovina, Georgia, Kazakistan, Kosovo, Macedonia, Ucraina).

Settore primario: L’agricoltura europea è tra le più sviluppate del mondo, grazie alla

meccanizzazione dei processi produttivi ed all’uso intensivo di fertilizzanti e antiparassitari. La

percentuale di impiegati nel settore agricolo risulta generalmente bassa e, con la scomparsa dei

grandi latifondi e con la sofferenza delle piccole realtà a conduzione familiare, si è affermato

sempre più il modello della grande azienda capitalistica o di tipo cooperativo.

Le colture più diffuse sono quelle dei cereali, delle patate, della barbabietola da zucchero, della vite

39

Page 40: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

e, nei climi caldi, degli agrumi e dell’ulivo (oltre a girasoli, pomodori e tabacco).

l’allevamento è praticato diffusamente: quello dei bovini prevale nelle pianure del Centro-Nord

Europa, mentre quello dei suini si trova pressoché ovunque; al Sud prevale l’allevamento di caprini

e ovini; in continuo sviluppo quello di pollame.

La pesca trae vantaggio dalla notevole estensione costiera del territorio europeo. Essa tuttavia

risulta più produttiva nei mari settentrionali, ricchi di plancton (organismi acquatici galleggianti),

dai quali si pescano grosse quantità di merluzzo e salmone: Paesi come l’Islanda, la Danimarca e la

Norvegia compensano con queste attività (tra cui anche l’acquacoltura) la scarsità di risorse

agricole; le coste atlantiche forniscono invece soprattutto crostacei e molluschi, mentre nel

Mediterraneo si catturano maggiormente tonni e sardine.

Settore secondario: Il settore industriale in Europa si presenta grosso modo distinto in due aree,

definibili in base agli sviluppi geopolitici del Novecento: da una parte i Paesi occidentali, che

nonostante la crisi economica iniziata negli anni ’90 mantengono buoni livelli di produttività e

competitività (con realtà multinazionali dall’alto profilo tecnologico che operano in tutto il mondo);

dall’altra i Paesi dell’Est, che hanno vissuto il passaggio da un’economia statalista (v. i Paesi dell’ex

URSS) ad una di stampo capitalista, con le conseguenti difficoltà di adeguamento al nuovo modello.

Il settore secondario sta progressivamente retrocedendo un po’ ovunque, per via della

terziarizzazione dei sistemi economici. Tuttavia, esso può contare su una rete dei trasporti sempre

più efficiente, utile alle industrie sia per i rifornimenti di materie prime che per l’esportazione dei

prodotti finiti. Tale rete ha potuto avvantaggiarsi dell’apertura dei mercati e del libero trasporto

delle merci in tutti i Paesi che hanno aderito all’Unione Europea, superando perciò le precedenti

difficoltà date da tasse e leggi diverse tra Stato e Stato.

Anche se le risorse minerarie non abbondano, vi sono importanti giacimenti di carbone in

Inghilterra, nell’Europa continentale e in quella orientale, oltre a giacimenti minori di petrolio,

ferro, mercurio, nichel, uranio.

Settore terziario: In Europa la maggior parte della popolazione attiva è impiegata nel terziario.

Anche se numericamente prevalgono ancora i servizi di pubblica utilità (sanità, istruzione, difesa,

pubblica amministrazione), si sviluppano sempre di più altri servizi – anche nell’Est Europa – come

quelli bancari e assicurativi, dei trasporti e telecomunicazioni, del turismo. Grazie in particolare al

continuo aggiornamento delle tecnologie informatiche le maggiori potenzialità di sviluppo risiedono

nel cosiddetto terziario avanzato.

Infine, se per quanto riguarda gli scambi commerciali prevalgono le città portuali delle coste

atlantiche e del Mare del Nord, nel turismo primeggiano i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

40

Page 41: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

STORIA E CULTURA

A partire dal XVI sec. l’Europa è detta “Vecchio continente” per distinguerla dal “Nuovo

continente”, cioè le Americhe, poiché il termine ’Europa’ non era ancora in uso; la parola ’Europa’

risale tuttavia all’VIII-VII sec. a.C., per merito del poeta greco Esiodo, con lo scopo di indicare

l’area in cui si stava sviluppando la civiltà greca.

Dalla preistoria alla civiltà greca

I primi insediamenti umani, provenienti dall’Africa, risalgono a poco meno di un milione di anni fa.

Le prime forme di civiltà si registrano nel Paleolitico, oltre 20.000 anni prima della nascita di

Cristo. A partire dal VII millennio a.C. circa arriva dall’Egitto e dall’Asia Minore l’agricoltura in

Grecia. Tra III e II millennio inizia l’insediamento di popolazioni indoeuropee.

La nascita di una specifica identità europea è da ricercarsi nella Grecia antica, la cui civiltà

raggiunge il suo massimo splendore nei secoli V e IV a.C. e dove si sviluppa la coscienza di una

realtà di popoli legati da cultura, tradizioni e istituzioni diverse da quelle dei ’barbari’ Asiatici.

La diffusione della civiltà romana

Il progetto di Alessandro Magno il macedone di avvicinare le due culture europea e asiatica viene

portata avanti da Roma, a partire dal II secolo a.C., con un’espansione da cui si produrrà il suo

grande Impero: grazie ad esso la civiltà romana, figlia di quella greca, si diffonderà oltre i confini

del continente europeo, in Africa e in Asia.

Nel corso del III secolo d.C. il cuore politico e culturale dell’Impero si sposta verso Oriente, e

sempre più con la diffusione del Cristianesimo come religione ufficiale dell’Impero e con

l’intensificarsi delle invasioni barbariche: queste ultime in particolare portano nel 476 al crollo

dell’Impero d’Occidente ed alla formazione dei regni romano-barbarici, per mezzo dei quali prende

corpo la nuova Europa, frutta dell’incontro tra eredità culturale romana, primato politico-militare

delle popolazioni barbariche e ruolo spirituale e civile dominante della Chiesa cattolica.

È da quest’epoca che l’Europa si divide in due: un’area romano-germanica a Ovest e un’area greco-

ortodossa, dominata dall’Impero bizantino, ad Est.

L’Europa medievale cristiana e lo scontro/incontro con l’Islam

Alla morte di Maometto (632), con l’epoca dei califfi, l’Islam inizia la sua espansione nel

Mediterraneo, in particolare in Spagna e in Sicilia, e nelle regioni orientali d’Europa. Da una parte

la lotta contro il nemico islamico porterà al rafforzamento dell’identità europea intorno all’idea di

41

Page 42: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

un’Europa cristiana, con al centro il Sacro Romano Impero e la Chiesa di Roma guidata dal Papa;

dall’altro, la cultura islamica dà i suoi contributi nelle scienze (geografia, matematica, medicina) e

nelle arti.

Ad ogni modo l’avanzata dell’Impero ottomano a Oriente, culminata nel 1453 nella conquista di

Costantinopoli, impegna sempre più l’Europa nella conversione al cristianesimo delle popolazioni

orientali e nelle guerre contro i musulmani, tra cui si ricordano le crociate per liberare la Terra Santa

(tra XI e XIII sec.) e la riconquista della Spagna (completata nel 1492 con la presa di Granada,

ultima roccaforte araba).

Dal Rinascimento alla Rivoluzione francese

La scoperta dell’America (1492) contribuisce al rafforzamento della centralità dell’Europa rispetto

al resto del mondo, poiché saranno le potenze europee ad arricchirsi enormemente con lo

sfruttamento delle colonie americane e a dominare i traffici commerciali globali, grazie anche alla

loro superiorità scientifica, tecnologica e militare.

Dopo la straordinaria fioritura culturale dei secc. XV e XVI furono (età dell’Umanesimo e del

Rinascimento) le grandi scoperte geografiche portano dunque alla costituzione di immensi imperi

coloniali. È in questa nuova epoca, l’Età moderna, che avviene l’affermazione dei grandi Stati

nazionali occidentali (Spagna, Francia, Inghilterra) e dell’assolutismo monarchico, mentre sul

versante religioso si registra la rottura dell’unità cristiana con la contrapposizione di un’Europa

protestante a un’Europa cattolica, in seguito alla Riforma luterana del 1517.

Il Seicento è il secolo della rivoluzione scientifica, da cui conseguiranno la fede nel progresso,

l’affermazione in Olanda e Inghilterra delle istituzioni liberali e delle idee di libertà politica, civile e

religiosa e l’avvicinamento della Russia alla storia ed alla cultura europee.

Il Settecento è il secolo dell’Illuminismo, un movimento di pensiero basato sulla fiducia nei lumi

della ragione umana, contro l’ignoranza e le superstizioni medievali. Esso influenzerà l’opera di

grandi sovrani, che nei maggiori Stati europei daranno vita ai primi esempi di “dispotismo

illuminato”, ovvero una tipologia di monarchia più moderna e tesa a rinnovare le istituzioni, pensate

secondo principi di laicità, a promuovere l’istruzione pubblica, a favorire la tolleranza religiosa.

Da un simile cambio di prospettiva si possono spiegare due grossi risvolti storici della seconda metà

del secolo: la rivoluzione industriale che ha inizio nell’Inghilterra liberale e capitalistica guidata

dalla borghesia; la rivoluzione francese, che inizia nel 1789 mossa dalla volontà di distruggere gli

antichi regimi, guidati da monarchie assolute e fondati sui privilegi della nobiltà e del clero.

42

Page 43: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Dalla Restaurazione alla Prima guerra mondiale

Nel 1814-15 a Vienna si tiene un importante Congresso, al quale partecipano i rappresentanti delle

potenze che avevano vinto l’imperatore dei francesi, Napoleone; le decisioni che vengono prese in

questa conferenza (ritorno al potere dei vecchi sovrani; equilibrio tra gli Stati europei; negazione

degli ideali promossi dalla Rivoluzione francese) portano alla cosiddetta “Restaurazione”, cioè ad

un periodo storico nel quale prevale la volontà dei sovrani di ritornare alle tradizioni del passato

contro il caos creato dall’esperienza napoleonica.

In questa fase, fino al primo decennio del Novecento la Gran Bretagna, la Francia, la Russia e dal

1870 la Germania dominano gran parte del mondo, con la sola eccezione degli Stati Uniti.

In Europa l’industria diviene il motore dello sviluppo economico: di conseguenza cresce ancora la

borghesia imprenditoriale, per mezzo della quale si diffondono le istituzioni liberali e i principi di

democrazia.

Nel frattempo riprendono forza i movimenti nazionalisti, che portano all’unificazione dell’Italia nel

1860 e della Germania nel 1870, mentre la crescita delle masse lavoratrici e dell’opinione pubblica

promuove l’attività dei partiti politici e dei sindacati.

l’Europa rimane in quest’epoca il centro del processo di modernizzazione, nel quale però si

intensificano i conflitti politici e quelli tra le diverse classi sociali, mentre le rivalità e le

contrapposizioni di alleanza tra gli Stati condurranno nel 1914 alla Prima guerra mondiale.

La fine della centralità del continente e l’Europa unita

Gli effetti delle due guerre mondiali (1914-45) sono disastrose per l’Europa, che conosce nella

prima metà del Novecento una crisi sempre più profonda, nella quale non si riescono a conservare

l’ordine internazionale e la pace.

Nascono, crescono e prendono il potere regimi dittatoriali quali il comunismo russo, il fascismo

italiano e il nazismo tedesco, che conducono il continente in una guerra militare, politica e civile su

scala continentale. Solo dopo gli orrori e le violenze di questi regimi, culminati nello sterminio

degli Ebrei a opera dei nazisti e dei nemici politici nell’Unione Sovietica, si arriva ad una svolta nel

1945 con la sconfitta delle potenze totalitarie nazifasciste, la fine del dominio mondiale di Gran

Bretagna e Francia, la divisione dell’Europa – con il muro di Berlino – in una zona occidentale

sottoposta all’egemonia americana e in una zona orientale soggetta al dominio sovietico (inizio

della cosiddetta “Guerra fredda”). Questa divisione durerà fino alla caduta dei regimi comunisti

dell’Europa dell’Est nel 1989 e alla dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991.

In ogni caso, il processo graduale di integrazione economica e politica dell’Europa iniziato nel 1949

porterà nel 1957 alla Comunità economica (CEE) e nel 1993 all’Unione Europea (UE).

43

Page 44: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Storia

Il crollo dell’Impero romano d’Occidente

Dopo l’imperatore Teodosio l’impero viene diviso in due parti, l’impero d’Oriente (con capitale

Costantinopoli, l’attuale Istanbul) e quello d’Occidente (con capitale da Roma a Milano e da questa

a Ravenna). Iniziano a nascere i grandi proprietari terrieri i quali esercitano un grande potere. In

questo periodo si vengono a formare nuove istituzioni come la corte e la burocrazia imperiale.

L’impero romano dopo aver raggiunto il massimo splendore, inizia lentamente a decadere. Le cause

principali sono:

- SUCCESSIONE DEGLI IMPERATORI: La successione degli imperatori avviene per via

ereditaria, per elezione o per adozione. Finché le successioni vengono fatte per adozione, non vi

sono problemi, ma con la morte di Nerone e con quella di Commodo, esplode la mania da parte dei

generali di farsi eleggere imperatori dalle proprie legioni, quindi l’impero entra in crisi.

- AGRICOLTURA: L’enorme estensione del latifondo e la fine della piccola proprietà terriera

causano lo spopolamento delle campagne; a ciò si accompagna l’aumento delle tasse per finanziare

le campagne militari, cosicché i prodotti di prima necessità sono sempre più difficili da trovare.

- CONTRASTI RELIGIOSI: Gli uomini sono alla ricerca di una nuova religione, poiché la vecchia

religione e i vecchi dei sono carichi di vizi e di sacrifici, e non possono più soddisfare i bisogni

della gente. Qui entra in gioco il Cristianesimo, che cerca di confortare la povera gente

riaccendendo in loro un barlume di speranza.

- ARTIGIANATO: Lo spopolamento delle città e delle campagne causa una minore disponibilità di

forza lavoro e una minor richiesta di manufatti e oggetti d’arte, data anche la scarsità di denaro.

- COMMERCIO: l’inflazione (svalutazione della moneta) dovuta alle continue guerre crea gravi

disagi e incertezze.

- ANARCHIA MILITARE: Essa scatena nelle diverse legioni sparse per l’impero accesi dibattiti.

C’è da dire anche che la vastità dell’impero risulta un grande ostacolo per le unità governative,

poiché molte terre sono lontanissime da Roma. Né sarà un rimedio efficace la divisione dell’impero

in due parti: l’Impero romano d’Occidente e quello d’Oriente.

La fine del mondo antico: con l’inizio del secolo IV d.C. si apre il periodo tardo-antico. In esso si

verificano profondi mutamenti demografici (insediamento dei popoli germani), economici (crisi del

commercio), religiosi (affermazione del Cristianesimo), sociali (regresso della vita cittadina),

politici (scomparsa dello stato romano come regno unitario). L’impero romano si disgrega: l’ultimo

44

Page 45: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

imperatore Romano viene deposto nel 476 d.C., data che segna la fine dell’Età antica.

Ai cittadini dell’epoca non fa tanto effetto la caduta dell’ultimo imperatore quanto il saccheggio di

Roma da parte dei Goti (410 d.C.). Secondo S. Agostino alla “città degli uomini” si va sostituendo

“la città di Dio” in cui il primato culturale e politico diventa patrimonio della comunità cristiana,

non più romana e imperiale.

Del resto i barbari invasori divengono anch’essi cristiani grazie alle opere di conversione di alcuni

missionari usciti dal territorio romano per convertirli. Questo avvicinamento dei barbari alla cultura

romana favorirà la nascita dei regni romano-barbarici, a partire dal regno ostrogoto (493-553 d.C.).

Le due culture conviveranno in queste nuove realtà statali anche grazie alla divisione dei compiti: ai

barbari il comando politico e militare; ai romani la gestione amministrativa.

Le date più importanti della storia di Roma antica

753 a.C. 509 a.C. 27 a.C. 0 313 d.C 395 d.C 476 d.C

Fondazione Da Monarchia Da Repubblica Editto di Divisione Fine dell’Impero

di Roma a Repubblica a Impero Costantino dell’Impero Romano d’Occidente

|___________|___________|_________|_______|____________|_______________|

Mappa delle invasioni barbariche

45

Page 46: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il Sacro Romano Impero

In seguito alla fine dell'Impero Romano d'Occidente, si apre una fase confusa e di decadenza (i

cosiddetti “secoli bui” del Medioevo).

Tra le popolazioni barbariche che si sono stabilite nei territori del vecchio impero ci sono i Franchi,

guidati a partire dal 768 dal re Carlo. Per le sue conquiste militari, ben presto Carlo acquista il titolo

di “Magno”, cioè “Grande”. Con il tempo il Regno dei Franchi si allarga fino ad acquisire le

dimensioni di un impero, così la notte di Natale dell'anno 800, a Roma e ad opera del Papa, Carlo

viene incoronato imperatore della nuova entità politica, il “Sacro Romano Impero”.

LA NUOVA ORGANIZZAZIONE

Carlo Magno divide il regno in contee (o marche, se di recente conquista) e ciascuna viene affidata

a un conte o marchese. I conti hanno i poteri amministrativi, giudiziari, fiscali e di ordine pubblico,

mentre i marchesi hanno anche i poteri militari. Vengono istituiti i missi dominici, dei giudici che

girano per il paese. Il sovrano si circonda dei palatini che lo aiutano nella gestione dell’impero e

sviluppa i rapporti vassallatico-beneficiari con i signori cui vengono assegnate cariche pubbliche:

buona parte di essi sono gli uomini di Chiesa, mentre favorisce gli studi per preparare i funzionari

statali. Questo periodo viene chiamato “Rinascita carolingia”.

NUOVI POPOLI IN EUROPA

L’Europa è esposta a incursioni dei Vichinghi che migrano dal nord, dagli Ungari da est e dagli

Arabi dal sud.

I TRAFFICI DECLINANO MA NON SCOMPAIONO

Le antiche città romane, anche se più debolmente, sono rimaste il centro di scambio grazie anche

alla figura del vescovo e, in seguito nel periodo carolingio, ai conti. Sul Tirreno si affacciano i porti

di Amalfi, Gaeta e Napoli, che formalmente sono ducati bizantini, ma in pratica indipendenti. Esse

devono fare i conti con gli Arabi insediati in Sicilia, e quando sono costrette a schierarsi in guerra si

alleano anche con i musulmani. Bari per 30 anni è occupata dagli Arabi, mentre Venezia è un ducato

che mantiene rapporti puramente formali con Bisanzio.

NASCONO LE LINGUE EUROPEE

Il latino era una lingua colta usata in contesti speciali; in seguito subisce deformazioni regionali che

portano alla nascita dei volgari e quindi al delineamento delle lingue europee.

46

Page 47: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’IMPERO SI FRAMMENTA IN REGNI

Alla morte di Carlo Magno si scatena la lotta per il potere tra la nobiltà stessa e gli uomini di

Chiesa. Il clero ha la meglio quando il successore di Carlo, Ludovico il Pio, si circonda di monaci e

cede loro il potere.

Dopo la morte di Ludovico l’impero viene diviso fra i suoi tre figli con il trattato di Verdun. Il

settore nordoccidentale a Carlo il Calvo, quello orientale a Ludovico il Germanico e quello centrale

a Lotario.

Carlo il Calvo emana il capitolare di Kiersy che stabilisce l’ereditarietà dei feudi maggiori: i

benefici potevano essere trasmessi in eredità nelle famiglie nobili che li avevano ricevuti. L’impero

viene così definitivamente disgregato: il regno di Francia si limita alla regione attorno a Parigi, il

regno d’Italia è interessato da rivolte, il regno di Germania si divide in ducati.

L’ECONOMIA CURTENSE

In seguito a fattori climatici e bellici i nuovi agricoltori adottano per gestire le terre il sistema

curtense: si tratta di aziende agricole che comprendono diversi tipi di terre e altre risorse come i

mulini e gli stagni. Le terre delle curtis sono divise in: la parte del dominico, lavorata dai servi, e

quella del massaricio assegnate alle famiglie di coloni. In cambio della terre i coloni si limitano a

prestare servizio e beni e talora a pagare il censo. Questo sistema viene definito economia chiusa in

cui gli scambi restano all’interno della curtis. Poiché le proprietà vengono chiamate fondi si parla di

signoria fondiaria.

LA GRANDE NOBILTÀ SI PRENDE LE PREROGATIVE DELLO STATO

All’epoca di Carlo Magno i conti e i marchesi esercitano i poteri di banno (ordinare, giudicare,

punire) che sono legati alla carica, ma con il passare del tempo vengono affidate alle persone.

Questi poteri consistono nella funzione militare, in quella della gestione territoriale e

nell’amministrazione della giustizia. Infine vi è il potere fiscale, cioè quello di imporre e riscuotere

tributi di vario tipo: il pedaggio per transitare, l’erbatico per far pascolare il bestiame e il maritaggio

per avere il consenso di matrimonio da parte del signore.

Anche le chiese sono considerate una proprietà privata del signore. Il Sacro Romano Impero

47

Page 48: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

La rinascita dopo l’anno Mille

Una grande espansione economica caratterizza l’Europa dei secc. X e XI. Fattori rilevanti sono

l’incremento demografico e la “rivoluzione agraria”. I dati, anche se incerti, riportano un aumento

della popolazione di circa trenta milioni di individui. La crescita, abbastanza regolare per tre secoli,

si fermerà solo con la terribile epidemia di peste che colpisce l’Europa dal 1346 al 1350.

Il segno più evidente della crescita demografica è dato dall’aumento dei disboscamenti e dalla

conseguente estensione delle superfici coltivabili. Diversi sono i documenti che testimoniano di

questa trasformazione: contratti di insediamento in nuove terre, piantine di villaggi e terreni

dissodati, nuove decime imposte dal clero, ecc. Ovunque nascono nuovi borghi o città o vengono

ampliate le mura dei centri già esistenti.

Le condizioni che favoriscono la crescita demografica sono: il miglioramento delle tecniche

agricole con conseguente maggiore disponibilità di cibo; la diminuzione della mortalità infantile e

l’allungamento della vita. Inoltre, l’esaurirsi delle invasioni di Normanni, Ungari e Saraceni e un

miglioramento delle condizioni climatiche, portano a un miglioramento della qualità della vita.

Foreste e paludi vengono trasformate in territori coltivabili per iniziativa dei monaci o dei signori

laici, e i contadini ampliano i loro campi. Rilevante è l’opera di dissodamento e di popolamento

nell’Europa centro-orientale, dove popolazioni tedesche colonizzano i territori a est dell’Elba

fondando numerosi nuclei urbani tra cui Lubecca e Norimberga. Le innovazioni in campo agricolo,

come l’uso del nuovo aratro a versoio, l’introduzione del cavallo al posto dei buoi, la ferratura degli

zoccoli dei cavalli, la diffusione della rotazione triennale, la semina differenziata e l’uso dei mulini

ad acqua, permettono all’agricoltura di incrementare notevolmente la produzione.

Le città, nel periodo tardo antico e nei primi decenni del Medioevo, avevano perso la centralità

politica e sociale che possedevano in età antica. A partire dall’XI sec., invece, i centri urbani

rifioriscono, tornando a popolarsi e divenendo la culla della vita economica.

Le città medievali sono circondate da mura che separano la città dalla campagna, i cives (uomini

civili, cittadini) dai rustici (rozzi, campagnoli). La comunicazione con le campagne è però molto

attiva: dalle campagne arrivano prodotti agricoli e merci, dalle città escono prodotti artigianali e

manufatti di vario genere. Il cuore della vita economica cittadina è costituito dall’attività artigianale

e da quella mercantile. Anche le città hanno un forte incremento demografico: contadini, artigiani,

esponenti dell’aristocrazia emigrano dalle campagne per stabilirsi nei nuclei urbani.

Le relazioni economiche si intensificano: i prodotti circolano in Europa, ma anche in Africa e

nell’estremo Oriente. In Italia il fenomeno della rinascita cittadina si verifica prima che altrove. Le

cosiddette città marinare, Amalfi, Pisa, Genova e Venezia, costituiscono un vero e proprio impero

commerciale, favorito dai legami dei veneziani con l’Impero bizantino (dal 1082 Venezia aveva

48

Page 49: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

ottenuto l’esenzione dalle imposte per il commercio sul territorio bizantino). Le rotte fluviali del Po

e dell’Adige permettono poi ai veneziani di commerciare con l’entroterra, mentre le navi esportano

prodotti dell’industria, schiavi e legname delle regioni slave e importano spezie e stoffe di lusso

orientali.

Lo sviluppo dell’economia porta alla formazione di nuovi ceti sociali, soprattutto nelle città, i

cosiddetti borghesi (da “borgo”, “città”), che esercitano attività di mercanti, banchieri, artigiani,

medici, uomini di legge. Comincia a prendere piede l’usanza di riunire in corporazioni, dette “arti”,

coloro che svolgono la stessa professione. Questi borghesi esercitano ben presto un importante

ruolo anche dal punto di vista politico. Compito delle corporazioni è quello di controllare e regolare

l’attività economica fissando la quota massima dei salari, regolando l’acquisto delle materie prime,

stabilendo i prezzi dei prodotti, la durata della giornata lavorativa.

Nei comuni vi sono piccoli mercanti che operano nell’ambito cittadino e grandi mercanti che hanno

contatti con l’estero e investono capitali molto più consistenti. Lo sviluppo del commercio ha

effettii anche sulla vita delle campagne: innanzitutto comincia a dissolversi il vecchio sistema

economico della villa, con un conseguente frazionamento delle proprietà; molti borghesi,

investendo i loro capitali, divengono nuovi proprietari terrieri e inoltre molti servi della gleba

vengono affrancati e vanno a popolare le città.

Le nuove attività lavorative che si diffondono nelle città influenzano anche la cultura e l’istruzione.

I mercanti e tutti coloro che praticano un’attività commerciale hanno ora bisogno di impadronirsi

delle tecniche di calcolo, di redigere lettere commerciali, di stendere bilanci. Accanto quindi alla

classica istruzione che dà accesso all’Università, vengono organizzati corsi di carattere tecnico-

professionale. Lo “studente” continua poi la propria formazione come praticante nelle botteghe già

avviate.

Grande sviluppo hanno anche l’attività e la tecnica bancaria; una di queste riguarda le operazioni di

“giro”, con cui il banchiere può trasferire denaro da un cliente a un altro.

49

Page 50: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il passaggio dal comune alla signoria. L’Italia degli Stati regionali.

Fra la seconda metà del Duecento e i primi del Trecento si assiste in Italia ad un fenomeno di

grande importanza: il passaggio dalle istituzioni comunali al governo di un unico signore. Ciò

accade nel nostro paese con modalità e tempi diversi.

Le prime signorie del nord sorgono già nella prima parte del ‘200 (gli Estensi a Ferrara, i Da

Romano nella Marca trevigiana, i Malatesta a Rimini e i Da Polenta a Ravenna, per citare solo le

più significative), mentre nel centro Italia il processo sarà più lento. Si passa da una consistente,

almeno per l’epoca, partecipazione popolare al governo cittadino (sebbene solo il 20% circa della

popolazione avesse diritto alla partecipazione alla politica) ad una restrizione in senso oligarchico

del potere. Quali sono le cause e le dinamiche che portano ad un cambiamento così significativo?

Guardiamo di sintetizzarlo, focalizzando la questione con alcune domande – chiave:

a) Perché? La signoria è la risposta alla crisi interna del comune cittadino: ad un certo punto la lotta

tra le fazioni comunali giunge ad un punto di non ritorno, che rischia di compromettere la stessa

sopravvivenza del comune. Anche il declino dell’Impero è una concausa, visto che questa

istituzione ha sempre tentato di condizionare la politica comunale. Il signore, dunque, è accettato

come una sorta di pacificatore delle guerre intestine nelle città, anche a costo di perdere la libertà.

b) Quando? Tra il ‘200 e il ‘300, con tempi diversi a seconda delle aree del Paese.

c) Chi? Chi è il signore? Può essere un podestà che si è guadagnato la fiducia dei cittadini ben

governando, o, più spesso, l’esponente di una famiglia prestigiosa che è in grado di mettere a tacere

la lotta tra le fazioni; oppure ancora qualcuno che prende il potere con la forza o addirittura un

capitano di ventura (il caso più clamoroso è quello di Francesco Sforza a Milano).

d) Come? I signori si sottraggono al controllo delle corporazioni e limitano il potere degli organi

elettivi e delle varie magistrature cittadine: infatti, se molte istituzioni comunali restano

formalmente in vita, come ad esempio a Firenze, esse perdono però il ruolo decisivo che avevano in

passato, perché adesso il potere si concentra nelle mani di pochi, per lo più di una famiglia

aristocratica e del suo esponente più prestigioso. Quando poi il signore cercherà una legittimazione

dall’alto del proprio potere presso una delle due massime cariche del mondo cristiano, Papa o

Imperatore che sia, la signoria si trasformerà in Principato (tra la fine del ‘300 e i primi del ‘400).

Ciò accade perché i signori italiani mancano proprio di quella legittimazione giuridica che avevano

50

Page 51: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

invece i sovrani europei o l’imperatore stesso e che in linea di massima consisteva nel diritto divino

dei re.

Questa evoluzione interna alle istituzioni cittadine procede di pari passo con una radicale

semplificazione dell’assetto politico della nostra penisola. Se fino alla prima metà del ‘200 il nostro

sistema politico è caratterizzato da un’estrema frammentazione, come nell’area germanica, tra la

fine del XIII secolo e quella del XV si assiste alla nascita di veri e propri stati regionali: alcune città

importanti assoggettano militarmente e sfruttano economicamente altri centri urbani e comunità

rurali.

Al centro-nord sono tre gli stati regionali che si affermano sugli altri: il ducato di Milano, la

Repubblica di Venezia e quella di Firenze. Al centro si stabilizza progressivamente lo Stato

pontificio che si estende ad alcune regioni centrali, come Umbria, Marche e Romagna. Al sud si

afferma il potere monarchico del Regno di Sicilia, dove gli Aragonesi si sostituiscono agli Angioini.

Resistono tuttavia nel centro-nord alcuni principati territoriali minori, come i Savoia in Piemonte,

gli Este a Ferrara o i Gonzaga a Mantova, oltre ad alcuni stati monocittadini, vale a dire domini di

città che non ne sottomettono altre e che riescono a resistere allo strapotere degli stati più forti:

Siena, Lucca e soprattutto Genova.

Nel periodo storico esaminato l’Italia, in ambito culturale ed economico, si avvia a raggiungere uno

splendore mai visto nel corso della sua storia medioevale ed è presa come modello da tutta

l’Europa.

Dopo il Mille... Tra Duecento e Trecento...

1) NASCITA DEI COMUNI 2) DAI COMUNI ALLE SIGNORIE

(repubbliche autonome) (stati regionali governati da un signore)

Nel frattempo...

3) DALLE SIGNORIE AI PRINCIPATI

(con il riconoscimento al signore di un titolo nobiliare da parte del papa o dell’imperatore )

Nel corso del Quattrocento...

4) DAI PRINCIPATI AGLI STATI REGIONALI

(con la conquista di principati minori da parte di quelli più potenti)

51

Page 52: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Umanesimo e Rinascimento

L’Umanesimo è un periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del XIV sec., e il cui

culmine si ha nel XV sec.; tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire

degli studi sulle lingue e letterature classiche, considerate come strumento di elevazione spirituale

per l’uomo, e perciò chiamate, secondo un’espressione di Cicerone, studia humanitatis (oggi studi

umanistici).

Si parla di Umanesimo filologico per distinguere, nel XIV e XV sec., l’attività degli umanisti intesa

al recupero, allo studio, alla pubblicazione dei testi classici, dall’attività di quegli stessi umanisti

intesa più generalmente alla creazione letteraria e filosofica, all’elaborazione di una nuova civiltà.

Si parla poi di Umanesimo volgare in relazione al suo passaggio storico, quando, nella seconda

metà del XV sec., gli ideali letterari di scrittura armoniosa e ornata vengono realizzati in Italia nelle

opere letterarie in volgare (la lingua del “volgo”, cioè del popolo), superando la pesante tradizione

del latino.

Con riferimento invece all’Umanesimo quale periodo storico, il termine è usato infine per

caratterizzare ogni orientamento che riprenda il senso e i valori affermatisi nella cultura umanistica

di origine greco-latina: dall’amore per gli studi classici e per le humanae litterae alla concezione

dell’uomo e della sua ‘dignità’ quale autore della propria storia, punto di riferimento costante e

centrale della riflessione filosofica.

Solo da un simile presupposto, nel quale l’uomo recupera centralità rispetto all’universo e quindi

fiducia nelle proprie capacità di indagine e scoperta, può spiegarsi l’eccezionale stagione culturale

del Rinascimento italiano e delle scoperte geografiche; stagione che segna il passaggio dal

Medioevo all’Età moderna.

Il Rinascimento dunque è una fortunata conseguenza culturale dell’Umanesimo. In particolare il

termine “Rinascimento” indica un periodo storico che va dalla fine del Quattrocento alla fine del

Cinquecento, periodo nel quale si registra appunto una “rinascita” della cultura su più fronti.

Avendo come presupposto quello umanista dell’uomo artefice del proprio destino, il Rinascimento

si esprime con prodotti culturali di valore universale nelle corti italiane, soprattutto in quelle del

Centro-Nord della penisola: Firenze, Roma, Venezia, Ferrara, Mantova, Milano e Urbino; in queste

città operano in questa fase storica gli artisti e i letterati più importanti del tempo, da Leonardo a

Michelangelo nelle arti figurative, da Tasso ad Ariosto nella letteratura.

La rinascita culturale accompagna quella politica ed economica, con lo sviluppo dei commerci e

delle prime attività bancarie significative. Dall’Italia questo progresso generale si diffonderà,

specialmente dal Cinquecento in poi, in tutta Europa.

52

Page 53: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

La scoperta del “Nuovo Mondo”

Nel 1453 i Turchi conquistano Costantinopoli, mettendo fine all’Impero Romano d’Oriente e

acquisendo una nuova capitale all’Impero Ottomano in espansione. Dal punto di vista dei traffici

economici, questo evento non favorisce le potenze europee, interessate alle vie commerciali verso

l’Asia, India e Cina in particolare; i Turchi infatti impongono da subito ingenti tasse per il passaggio

delle merci dall’Asia all’Europa, motivo per cui si rende indispensabile per gli europei trovare una

via alternativa per l’Asia: inizia così il periodo delle grandi esplorazioni geografiche che

condurranno ad una nuova epoca, l’Età moderna.

1487 Bartolomeo Diaz raggiunge il Capo di Buona Speranza, alla punta estrema dell’Africa meridionale, scoprendo così un nuovo passaggio possibile per le Indie.

1492 Cristoforo Colombo, anch’egli alla ricerca di una nuova via per l’Oriente, raggiunge l’America attraverso l’Oceano Atlantico, credendo tuttavia di trovarsi in Asia orientale.

1497 Giovanni Caboto esplora l’isola di Terranova nella zona artica.

1498 Il portoghese Vasco da Gama è il primo europeo a navigare direttamente verso l’India doppiando il Capo di Buona Speranza.

1501 Amerigo Vespucci intuisce attraverso delle misurazioni che il continente raggiunto da Colombo era fino ad allora sconosciuto, una “quarta parte del globo” indipendente e separata dall’Asia. In suo onore il continente prende il nome di “America”.

1520 Ferdinando Magellano oltrepassa la punta meridionale del nuovo continente e raggiunge le Filippine esplorando l’Oceano Pacifico. Magellano viene ucciso nelle Filippine, ma i suoi uomini – ritornando in Spagna – compiono la prima circumnavigazione del mondo.

1523 Giovanni da Verrazzano raggiunge l’attuale New York (precedentemente New Amsterdam e New Orange).

La sensazionale quanto casuale scoperta del “Nuovo Mondo” da parte di Colombo innesca la

competizione tra gli Stati europei per la conquista di nuovi territori da poter sfruttare, iniziando così

la lunga stagione del colonialismo.

Nella spartizione non sempre pacifica dei territori americani, gli Spagnoli e i Portoghesi si

aggiudicheranno il Sud America lasciando la parte settentrionale a Francesi, Olandesi e Inglesi, che

se la contenderanno fino all’affermazione definitiva della potenza inglese.

53

Page 54: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Approfondimento: il diario di bordo di Cristoforo Colombo

Riportiamo alcune note dal diario di bordo di Cristoforo Colombo, una preziosa testimonianza del

viaggio che il genovese assieme al suo equipaggio (tre navi – la Niña, la Pinta e la Santamaria – e

centoventi uomini) intraprendono il 3 agosto 1492, alla ricerca di nuove vie marittime per le Indie;

l’idea di Colombo è giungerci attraverso l’Atlantico e i sovrani di Spagna, Ferdinando e Isabella,

finanziano la spedizione.

Dopo una sosta di un mese nelle Isole Canarie, le tre caravelle il 16 settembre stanno già

attraversando il Mar dei Sargassi, tra le Grandi Antille (a Ovest) e le Azzorre (ad Est), dove i

naviganti possono notare il caratteristico fenomeno delle alghe affioranti.

Il 10 ottobre Colombo deve prendere nota sul suo diario di un ammutinamento da parte dei marinai,

stanchi di quei mesi di viaggio senza frutto; per fermare la rivolta, si trova l’accordo di proseguire

solo per altri tre giorni, con la garanzia di ritornare in patria se non si fosse avvistata terra. La Storia

aveva però deciso che la notte del 12 ottobre 1492 la vedetta Rodrigo de Triana fosse il primo

europeo a vedere l’America.

Convinti tuttavia di trovarsi nell’estremità orientale dell’Asia, Colombo e i suoi uomini iniziano la

conoscenza dell’isola di Guanahani (ribattezzata San Salvador) e delle altre isole vicine, ma anche

degli abitanti indigeni, pacifici e ben presto molto generosi con i nuovi arrivati, tanto da scambiare

il loro oro in cambio di oggetti di poco valore. Queste rimangono affascinate dagli europei,

esteticamente e tecnologicamente più evoluti, tanto da paragonarli a divinità.

Da parte sua, Colombo inizia l’opera di appropriazione delle terre a vantaggio dei reali di Spagna,

ribattezzandole con nomi spagnoli (per primi quelli dei sovrani, come per Fernandina e Isabella) e

cattolici (Santa Maria della Concezione, Natività del Signore...). Ben presto inizierà anche lo

sfruttamento intensivo delle terre americane, e grazie alle ingenti quantità d’oro prelevate e

trasferite verso la madrepatria, la Spagna si prepara a vivere quello che non a caso viene definito il

suo “Secolo d’Oro”.

Con l’arrivo inevitabile delle altre potenze europee nel nuovo continente, inizia tra esse la contesa

per il predominio in un nuovo quadro storico indicato col termine “Colonialismo”.

54

Page 55: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il Colonialismo

Per Colonialismo si intende la politica di conquista di territori e risorse (materiali e umane) messa in

pratica dalle potenze europee a partire dal XV secolo. Il termine indica inoltre l’insieme delle idee

utilizzate a sostegno di tale politica e, infine, l’organizzazione stessa del sistema di dominio sui

territori e sui popoli sottomessi.

Il Colonialismo si è sviluppato in due fasi: la prima, che parte dal XV secolo e arriva fino alla metà

del XIX secolo; la seconda, che parte dagli ultimi decenni del XIX secolo e termina a metà degli

anni Settanta del Novecento con il crollo del sistema coloniale portoghese. Quest’ultima fase

raggiunge tra il 1870 e il 1914 le sue dimensioni più ampie sfociando nell’Imperialismo, momento

storico in cui la lotta su scala mondiale per il predominio coinvolge potenze che puntano

all’affermazione di se stessi come veri e propri imperi, dotati di un sistema di colonie controllate sia

dal punto di vista politico che da quello economico in modo assoluto (si pensi all’India rispetto

all’Impero britannico).

Il colonialismo si afferma in seguito alle esplorazioni geografiche coinvolgendo soprattutto i

territori asiatici e americani; in Africa, nella prima fase ci si limita a creare stazioni commerciali per

il rifornimento di oro, avorio e schiavi, servite da infrastrutture portuali di supporto per le spedizioni

marittime verso l’Asia.

Nei primi tempi Spagna e Portogallo attuano una politica espansionistica nelle Indie Orientali e in

America centrale e meridionale. Successivamente, la Gran Bretagna e la Francia guidano

l’espansione europea in America settentrionale, in Asia, in Africa e nel Pacifico.

In America, i conquistatori europei provano in un primo momento a servirsi delle popolazioni

indigene dell’America come forza-lavoro; tuttavia gli Indios sono pochi, indeboliti dalla fame e

dalle malattie e non resistono alla fatica: si pensa allora di impiegare anche degli europei,

soprattutto criminali condannati al lavoro forzato. Ma, dato che il numero di questi lavoratori

rimane insufficiente, si inizia ad organizzare un’efficiente sistema triangolare che, partendo dalla

madrepatria, passa dall’Africa per rifornirsi di manodopera nera (che non solo resiste ai climi caldi,

ma costa poco e sembra numericamente inesauribile) e giunge infine nelle colonie.

Il Colonialismo caratterizza dunque tutta l’Età moderna e parte di quella contemporanea. Le

potenze europee hanno potuto portare avanti questa politica di sopraffazione solo costruendo un

insieme di convinzioni con cui legittimarsi e promuoversi ai propri occhi ed a quelli dell’umanità, in

particolare convincendosi e sostenendo che i valori etici e culturali dei colonizzatori fossero

superiori a quelli dei colonizzati.

55

Page 56: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’Illuminismo e la Rivoluzione francese

Nel corso del Settecento nasce e si diffonde in tutta Europa un nuovo movimento culturale,

l’Illuminismo; esso ha inizio in Inghilterra, ma conosce il suo maggiore sviluppo teorico e pratico in

Francia, grazie all’opera di grandi filosofi quali Voltaire, Rousseau e Montesquieu.

Gli illuministi affermano la necessità e la volontà di migliorare le condizioni generali dell’umanità,

grazie al lume, cioè alla “luce” della ragione contro il buio dell’ignoranza e della superstizione; si

propone quindi come modello la razionalità della scienza moderna e delle capacità intellettive

dell’essere umano, in aperta polemica con l’irrazionalità della fede promossa per secoli dalla

Chiesa.

La fede nel mistero a cui il Cristianesimo ha obbligato gli uomini non ha permesso loro di aspirare

alla felicità sulla Terra, ovvero di realizzarsi culturalmente e materialmente servendosi a pieno della

loro intelligenza; adesso, gli uomini devono poter arrivare alla conoscenza e, per mezzo di questa, a

costruire un’opinione personale sull’esistenza, un’opinione che successivamente condivisa con

l’umanità può rafforzare l’opinione pubblica e contribuire al progresso del genere umano.

In Francia, questa volontà di diffondere il più possibile un sapere razionale fondato sull’oggettività

delle scoperte scientifiche è testimoniata dall’imponente Enciclopedia in 35 volumi, prodotta da

Jean Baptiste d’Alembert e Denis Diderot tra il 1751 e il 1772 e tradotta successivamente in diverse

lingue.

Considerati i tempi, gli illuministi potevano diffondere le proprie idee soprattutto presso la

borghesia, che negli ultimi secoli era divenuta più potente e colta grazie alla prosperità dei

commerci globali. Non era ancora pensabile potersi rivolgere alle classi inferiori (contadini e

operai), perché la lotta quotidiana per la sussistenza non permetteva loro di interessarsi e di

comprendere altro.

Attraverso la borghesia, gli illuministi lanciano la propria protesta contro i privilegi delle classi

dominanti (nobili e clero) che caratterizzano la società dell’Ancient Régime (Vecchio Regime). A

questi privilegi di classe deve sostituirsi la sovranità imparziale della legge; dunque deve

concludersi anche il dispotismo dei sovrani, in base al quale il re è padrone del suo Stato e può

prendere qualsiasi decisione senza dar conto a niente e nessuno. Il modello di riferimento degli

illuministi è il sistema politico inglese, che presentava già le seguenti caratteristiche ’illuminate’:

– la sovranità in origine è della nazione (non di una singola persona o dinastia);

– la carta costituzionale è necessaria perché protegge diritti della persona come la libertà e la

56

Page 57: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

proprietà privata;

– l’esercizio del potere deve seguire i principi dettati dalla Costituzione;

– un organo dello Stato deve essere elettivo; il popolo cioè deve poter eleggere i propri

rappresentanti.

In questo modo risulta possibile mantenere una forma di governo monarchica e continuare a

riconoscere qualche privilegio ai nobili (rappresentati in Inghilterra dalla Camera dei Lords), ma in

un nuovo contesto di diritti allargati nel quale la borghesia può finalmente partecipare a pieno titolo

alle decisioni politiche.

Nell’Europa del tempo alcuni sovrani raccolgono queste idee – legittimandosi come modernizzatori

– nella direzione di un dispotismo illuminato, anche al fine di consolidare il proprio potere (a

scapito di clero e aristocrazia) e di migliorare l’efficienza dello Stato. Tra essi ricordiamo in

particolare Federico II in Prussia (potenza che, rafforzata economicamente e militarmente darà vita

alla futura Germania), Maria Teresa e Giuseppe II in Austria (entrambi anticlericali), Caterina II in

Russia (autrice soprattutto di riforme dell’amministrazione).

Ritornando al contesto francese, le idee illuministe incontrano (e strumentalizzano) il generale

malcontento della popolazione verso i sovrani Luigi XVI e Maria Antonietta, ritenuti colpevoli di

ignorare le sofferenze sempre più gravi delle classi deboli e di opporsi alle proposte di

rinnovamento provenienti dalla borghesia verso un Paese maggiormente democratico.

Le ricorrenti crisi economiche, la cattiva gestione degli affari nazionali da parte di Luigi XVI, gli

alti costi dei privilegi e dei favoritismi verso nobili e clero di contro all’aggravarsi delle finanze

statali inaspriscono le tensioni sociali: la tradizionale struttura basata sulla divisione in tre ordini, gli

“Stati generali”, viene adesso messa in crisi dall’avanzamento del cosiddetto “terzo stato”– la cui

protesta contro gli altri ordini, nobiltà e clero, si fa sempre più intensa fino alla convocazione di

un’Assemblea Nazionale che diviene “costituente” nel momento in cui si decide di scrivere una

Costituzione. Il popolo parigino ha però perso ormai la pazienza e il 14 luglio 1789 – fucili alla

mano – assalta la Bastiglia e dà inizio alla Rivoluzione francese.

La data della Rivoluzione francese segna per molti storici la fine dell’Età moderna e l’inizio di

quella contemporanea. I cambiamenti epocali che essa ha prodotto, e che giustificano la sua

rilevanza nella storia, possono essere riassunti nella seguente tabella:

57

Page 58: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

PRIMA DELLA RIVOLUZIONE DOPO LA RIVOLUZIONE

La sovranità appartiene al re. La sovranità appartiene al popolo.

La società è rigidamente divisa in tre ordini: nobiltà, clero e terzo stato. Le cariche pubbliche ed ecclesiastiche spettano solo ai nobili.

Tutti gli uomini devono essere uguali nei diritti e nei doveri. Perciò, tutti possono aspirare alle cariche di generale, vescovo o cardinale.

Le tasse sono pagate solo dal popolo, mentre nobili e clero godono dei privilegi del loro stato.

In base all’uguaglianza degli uomini, tutti devono pagare le tasse.

Il re governa per diritto di discendenza e/o divino, mentre i nobili e il clero per diritti simili svolgono funzioni di comando.

Il popolo deve poter eleggere i propri rappresentanti nelle cariche istituzionali.

Non esiste piena libertà di opinione, di organizzazione politica ed economica.

Tutti gli uomini possono manifestare liberamente la propria opinione, organizzarsi politicamente e intraprendere iniziative economiche.

La società si fonda sul perpetuarsi della tradizione, quindi dei diritti acquisiti rispetto allo status di appartenenza.

La società deve evolversi secondo i principi affermati dalla Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fraternità.

58

Page 59: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il Risorgimento e l’Unità d’Italia

Nel 1814-15, al Congresso di Vienna, i sovrani degli Stati europei si riuniscono per ristabilire

l’ordine politico messo in crisi dall’esperienza napoleonica. In base ai due principi della legittimità

dei vecchi governi e dell’equilibrio tra le forze dei diversi Stati europei, il Congresso dà vita alla

cosiddetta epoca della Restaurazione, un periodo nel quale si doveva fare il massimo sforzo per

cancellare gli effetti della Rivoluzione francese e tornare al passato, alla tradizione, ai vecchi poteri

ed equilibri sociali.

Molte cose tuttavia erano cambiate in Europa, dalla Rivoluzione industriale ed al conseguente

avanzamento della borghesia, alla crescente alfabetizzazione che permetteva una più larga e

consapevole espressione dell’opinione pubblica. Anche alcuni sovrani si rendono conto che l’epoca

degli assolutismi era finita, sino a concedere dall’alto le prime carte costituzionali (tra cui lo stesso

Luigi XVIII).

Contro i principi espressi dal Congresso di Vienna e dalla Restaurazione iniziano ad organizzarsi

varie forze: i liberali, sostenitori della necessità di una costituzione e di un parlamento; i

democratici, che lottano per l’uguaglianza politica e quindi per la repubblica e per il suffragio

universale (diritto di voto per tutti); i patrioti, che trovandosi sotto una dominazione straniera

chiedono l’indipendenza nazionale, espressione del diritto di ogni popolo di vivere unito e libero

secondo le proprie tradizioni e culture. Tra questi ultimi ci sono gli italiani, schiacciati da secoli di

dominio dei francesi prima, di spagnoli e austriaci dopo, e divisi in tanti Stati e ducati che

ostacolavano lo sviluppo di una piena identità nazionale.

All’epoca della Restaurazione non era possibile svolgere liberamente l’attività politica, né

tantomeno esprimersi apertamente contro governi e sovrani; perciò fioriscono le società segrete,

comunemente raggruppate nel termine Massoneria. Questo tipo di organizzazione, nata nel

Settecento in Inghilterra, si diffonde in varie forme in tutta Europa e in America; in Italia e Spagna

prende il nome di Carboneria (dai venditori di carbone), all’interno della quale si promuovono le

idee democratiche e si pianificano le azioni politiche.

Dall’attività segreta delle associazioni carbonare hanno origine negli anni Venti in Spagna e in Italia

i primi moti rivoluzionari, ovvero brevi tentativi di rivoluzione destinati al fallimento per via della

dura e tempestiva repressione dei governi. Nel Regno di Sardegna, la Costituzione concessa dal

reggente Carlo Alberto ha vita breve, perché non sarà sottoscritta dal re Carlo Felice, il quale inoltre

con l’appoggio degli austriaci reprimerà duramente la rivolta.

Il fallimento di questi primi moti era innanzitutto dovuto alla scarsa partecipazione popolare,

essendo il popolo in gran parte analfabeta e distante dalle idee portate avanti dai rivoluzionari; oltre

59

Page 60: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

all’inadeguatezza dell’organizzazione mancava la chiarezza sugli scopi delle rivolte, cioè se si

dovesse combattere per ottenere una Costituzione o per la democrazia, o ancora se il fine fosse

l’unificazione dell’Italia.

Con questo fallimento ha inizio comunque il dibattito risorgimentale, ovvero un’ampia discussione

sulla necessità di unificare l’Italia e sulle strategie possibili per ottenerla (rivoluzione o via

diplomatica?). Su quale forma di governo dovesse poi assumere l’Italia unità si delineano tre

distinte linee di pensiero:

1) i sostenitori della repubblica democratica, tra i quali vi sono Garibaldi e Mazzini;

2) i sostenitori della repubblica federale: secondo il modello statunitense per Cattaneo; di tipo

confederale, con a capo il Papa, per il cattolico Gioberti;

3) i sostenitori della monarchia, da affidare ai Savoia, sovrani del Piemonte e gli unici in grado

di unificare l’Italia per Cavour.

Riportiamo di seguito le date più significative del processo che ha portato all’unificazione

dell’Italia:

CRONOLOGIA DELl’UNIFICAZIONE ITALIANA

1815 Congresso di Vienna: l’Italia è divisa in nove stati:

Regno di Sardegna con capitale Torino (Piemonte, Liguria, Sardegna, Savoia, Nizza);Regno del Lombardo-Veneto (sotto dominazione diretta austriaca);Ducato di Modena e Reggio;Ducato di Parma e Piacenza,Ducato di Massa e Carrara;Ducato di Lucca;Granducato di Toscana,Stato della Chiesa (Bologna, Romagna, Marche, Umbria, Lazio, sotto il diretto dominio del Papa);Regno delle Due Sicilie (Meridione e Sicilia).

1820/1821 Moti insurrezionali a Napoli e a Torino. Arresti di patrioti nel Lombardo-Veneto

1831 Moti a Modena e in Romagna. Prima richiesta di Roma capitale d’Italia.

1831 Mazzini fonda la “Giovine Italia”

1834 Moti mazziniani a Genova e in Savoia falliscono

60

Page 61: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

1848/1849 Prima guerra d’indipendenza: Carlo Alberto, Re di Sardegna, concede una costituzione (Statuto Albertino), dichiara guerra all’Impero Austriaco ma viene sconfitto e abdica a favore del figlio Vittorio Emanuele II.

Moti democratici in varie regioni d’Italia. Nascono e vengono abbattute da truppe austriache e francesi repubbliche ispirate da Mazzini a Venezia, Roma e in Toscana.

1849/1859 Decennio di preparazione: il Regno di Sardegna mantiene lo Statuto Albertino e, grazie all’opera di Camillo Cavour (capo del governo), si modernizza rapidamente.

1855 Il Regno di Sardegna partecipa alla guerra di Crimea a fianco di Francia, Inghilterra e Impero Turco contro l’Impero Russo.

1856 Congresso di Parigi. Cavour denuncia le condizioni di arretratezza dello Stato della Chiesa e del regno delle Due Sicilie e accusa l’Austria di favorire con la sua politica repressiva il sorgere di moti rivoluzionari nella penisola

1857 Carlo Pisacane tenta di coinvolgere la popolazione del sud della Campania in un moto mazziniano, ma, sopraffatto da contadini e gendarmi borbonici a Sapri. si uccide prima di essere catturato

1858 Cavour e Napoleone III firmano gli accordi di Plombières con i quali la Francia si impegna ad intervenire in difesa del Piemonte in caso di attacco austriaco.

1859 Seconda Guerra d’Indipendenza: l’Austria dichiara guerra al Regno di Sardegna, in difesa del quale interviene la Francia di Napoleone III. l’Austria sconfitta cede la Lombardia. Insurrezioni in Emilia e Toscana, i cui abitanti chiedono l’annessione al regno sabaudo. In cambio dell’aiuto la Francia ottiene la Savoia e la contea di Nizza

1860 Spedizione dei Mille: Garibaldi sbarca a Marsala e conquista in pochi mesi il regno delle Due Sicilie. Cavour invia l’esercito sabaudo con a capo Vittorio Emanuele II in aiuto di Garibaldi.

Unificazione 1859-1860

1861 Prime elezioni politiche generali (27 gennaio). A Torino, prima Capitale del Regno, la Camera dei deputati (26 febbraio) e il Senato (14 marzo) approvano la legge che conferisce a Vittorio Emanuele II e ai suoi discendenti il titolo di re

61

Page 62: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

d’Italia. Il 17 marzo la legge diventa esecutiva

1864 La capitale viene spostata da Torino a Firenze

1866 Terza Guerra d’Indipendenza: l’Italia, alleata della Prussia, sconfigge l’Austria e ottiene il Veneto

1870 l’esercito italiano occupa il Lazio, abbatte il potere temporale dei papi.

1871 Roma viene proclamata capitale del Regno d’Italia

1918 Alla fine della Prima Guerra Mondiale vengono annessi all’Italia il Trentino-Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia

62

Page 63: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il Novecento

Il XX secolo è denso di avvenimenti storici che hanno portato a grossi cambiamenti geopolitici,

economici e culturali. Trattandolo sinteticamente, possiamo fornire un riepilogo dei principali

eventi, che per comodità possiamo inquadrare nei seguenti periodi:

1) La prima guerra mondiale

2)Il periodo tra le due guerre

3) La seconda guerra mondiale

4) Il nuovo ordine mondiale

1)La prima guerra mondiale

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento l’Europa è interessata da numerosi conflitti e

giochi di alleanze, in particolare:

– CONFLITTO ANGLO-TEDESCO, dato dall’ambizione della Germania di estendere la

propria influenza nella Mitteleuropa ed affermarsi come potenza marina; questo mette in

allarme l’Inghilterra;

– LA SITUAZIONE BALCANICA, nella quale da una parte la Russia è da sempre protettrice

degli slavi della regione, dall’altra l’Austria è preoccupata per le aspirazioni della Serbia a

creare uno stato indipendente, mentre il progetto della Germania è quello già accennato della

creazione della Mitteleuropa.

– CONFLITTI SECONDARI: Italia e Austria sono in conflitto per il possesso di Trento e

Trieste; da parte sua, la Francia aspira a vendicarsi con la Germania dopo la sconfitta di

Sedan (1870), che le era costata il possesso di Alsazia e Lorena.

Si vengono di conseguenza a creare alleanze contrapposte e accordi diplomatici: alla Triplice

alleanza tra Germania, Austria-Ungheria e Italia risponde una Triplice intesa tra Francia, Russia e

Inghilterra. Su questo sfondo si innestano le premesse concrete della Grande Guerra, ovvero:

– Le crisi marocchine (1905-1911)

La Germania, sicura del disimpegno della Russia, inizia ad ostacolare il protettorato francese sul

Marocco; ciò causa l’intervento diplomatico dell’Inghilterra che riafferma il predominio della

Francia. Queste vicende marocchine dimostrano la stabilità dei rapporti tra Francia e Inghilterra e

63

Page 64: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

rendono ancor più difficili quelli tra Germania e Inghilterra.

– Le tensioni nei Balcani

Nella cosiddetta “polveriera dei Balcani” vi sono diversi elementi di tensione. In particolare, rinasce

il panserbismo, un movimento politico che ambisce all’unificazione degli Slavi meridionali sotto la

sovranità della Serbia. Scoppia inoltre nel 1908 la rivoluzione dei Giovani Turchi, altro indirizzo

politico che ha lo scopo di trasformare l’Impero Ottomano in una moderna monarchia

costituzionale; a questa rivoluzione l’Austria risponde con un atto di forza e si impossessa della

Turchia, mentre la Russia, sfinita dalla guerra con il Giappone, rimane impotente. Questi

rivolgimenti portano ad acutizzare i rancori dei serbi contro Vienna e fanno scattare nella Russia

umiliata il desiderio di rivincita. Come conseguenza si giunge alle due guerre balcaniche (1912-

1913), dove sono contrapposte la Lega Balcanica (Serbia, Bulgaria, Montenegro, Grecia) –

promossa dalla Russia – alla Turchia, che viene costretta in breve ad accettare una pace

penalizzante; per l’Austria d’altra parte il risultato ottenuto dalla Serbia, con i suoi alleati,

costituisce un’umiliazione rispetto alla quale ben presto si cercherà un pretesto di rivalsa.

Il pretesto lo offre un episodio altrimenti trascurabile, ovvero l’uccisione di Francesco Ferdinando,

arciduca d’Austria, per mano di uno studente bosniaco di origine serba (28 giugno 1914). L’Austria

coglie allora l’occasione per imporre alla Serbia un ultimatum in base al quale i rappresentanti di

Vienna dovevano essere ammessi al processo contro i responsabili dell’episodio di Sarajevo; al

prevedibile rifiuto della Serbia l’Austria le dichiara guerra. A questo punto entrano in gioco i diversi

schieramenti di alleanze: la Russia si muove contro l’Austria; la Germania allora dichiara guerra

alla Russia e alla Francia; l’Inghilterra si schiera a fianco degli alleati (Francia e Russia), mentre

l’Italia dichiara inizialmente la propria neutralità, intervenendo un anno dopo contro l’Austria per

ottenere Trento e Trieste. Queste le date importanti:

1914 Assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando → ultimatum dell’Austria alla Serbia → Patto di Londra (Inghilterra-Francia-Russia).

1915 L’Italia aderisce al Patto di Londra e dichiara guerra all’Austria.

1916 Sul fronte italiano vengono combattute le undici battaglie di Isonzo → disfatta di Caporetto → battaglia di Vittorio Veneto → armistizio di Villa Giusti.

1917 La Germania inizia la guerra sottomarina → gli USA dichiarano guerra alla Germania.

1918 Pace di Brest-Litovsk (Russia-Germania).

1919 Conferenza di Parigi → Trattato di Versailles.

64

Page 65: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Alla conferenza di pace parteciparono solo i rappresentanti dei paesi vincitori; nella discussione

vengono proposti i 14 punti del presidente americano Wilson per la costituzione di un mondo

pacifico.

Come risultato di questa conferenza vengono prodotti: il Trattato di Versailles, con in quale la

Francia recupera Alsazia e Lorena e la Germania viene sottoposta a pesanti sanzioni militari e

economiche; il Trattato di Saint-Germain, che ha l’effetto di ridimensionare l’Austria in un piccolo

stato repubblicano, privo di sbocchi sul mare; il Trattato di Sèvres, in base al quale l’Impero

Ottomano viene smembrato.

2) Il periodo tra le due guerre

Le decisioni prese nei trattati di pace lasciano molti malcontenti e, da parte sua, la Società delle

Nazioni risulta incapace di evitare i conflitti sul piano diplomatico; si crea una diffusa instabilità –

sia interna agli Stati che tra diverse potenze – che prepara il terreno alle dittature tedesca, italiana e

spagnola e che consentirà a Hitler di destabilizzare l’ordine mondiale.

Gli anni 1919-1920 sono ricordati come il “Biennio Rosso”, nel quale nasce il conflitto capitale-

lavoro che si risolverà in modo diverso nei vari Paesi: in Germania la vittoria del padronato conduce

alla Repubblica di Weimar; in Italia si registra l’avvento e l’affermazione del fascismo; negli USA

la crescita portentosa degli anni Venti si arresta bruscamente solo nel 1929 (“Grande Depressione”)

e spinge il presidente Roosevelt a inaugurare il “New Deal” (“Nuovo Corso”, ovvero un piano di

riforme economiche e sociali su larga scala); in Russia in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre ed alla

guerra civile Lenin promuove la “Nuova Politica Economica” (NEP), con la quale viene data ai

contadini la possibilità di vendere liberamente il loro raccolto, dopo aver dato un contributo in

natura, mentre le aziende industriali si assumono la piena responsabilità del mantenimento degli

operai alle loro dipendenze e ottengono l’autorizzazione di partecipare al libero mercato.

In Italia, la debolezza dello Stato, il fallimento della classe liberale e l’incapacità dei socialisti di

prendere il potere aprono la strada al Fascismo, la cui presa del potere si sviluppa secondo tre fasi:

– Fase movimentista (1919-1922)

Mussolini costituisce a Milano i fasci di combattimento (1919).

– Fase istituzionale (1922-1925)

Marcia su Roma (1922): Mussolini assume con la forza il potere politico mentre il ministero Facta,

dimostrando la debolezza del liberalismo, dichiara lo stato d’assedio e si dimette; il Re prende atto

della situazione e dà a Mussolini e Giolitti l’incarico di riformare un governo.

65

Page 66: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

– Fase del regime (1925-1933)

Stato e fascismo diventano progressivamente la stessa cosa. Le “Leggi fascistissime”, emanate tra il

1925 e il 1926 ma portate a compimento solo nel 1939 con la soppressione della Camera dei

Deputati, sopprimono le libertà personali, eliminano ogni opposizione con arresti e persecuzioni e

instaurano definitivamente la dittatura fascista.

3) La seconda guerra mondiale

Negli anni Trenta il sistema di relazioni internazionali stabilito a Versailles entra in crisi con

l’instaurazione di regimi autoritari e totalitari e con il ripiegamento dei singoli Paesi sui propri

problemi interni. Tra questi, la Germania nazista trova le condizioni favorevoli per una politica

estera aggressiva che prevede la creazione di una “Grande Germania” sulla base di una presunta

superiorità razziale. In nome di questa superiorità del popolo tedesco si giustifica la necessità di uno

“spazio vitale”, cioè di un territorio abbastanza vasto per dare respiro a un grande popolo; il

momento in cui Hitler si spinge fino ad invadere la Polonia costituisce la molla che fa scattare una

nuova guerra mondiale: Francia e Inghilterra avviano contatti con l’URSS per allargare il fronte

antinazista, ma questa inizialmente preferisce stabilire con la Germania un patto di non aggressione

reciproca (Patto Molotov-Ribbentrop). Questi in sintesi gli avvenimenti importanti:

1935 La Germania si riarma.

1938 Hitler inizia le annessioni aperte: Austria, Cecoslovacchia e Territorio dei Sudeti.

1939 Patto Molotov-Ribbentrop (patto di non-aggressione tra Germania e URSS).

1940 L’Italia dichiara guerra a Francia e Inghilterra. Parigi viene occupata dai tedeschi e la Francia risulta divisa in due.

1941 Hitler inizia l’invasione dell’URSS.

1943 Sbarco degli alleati angloamericani in Sicilia e armistizio di Cassibile (Siracusa).

1944 Sbarco in Normandia degli alleati e liberazione di Parigi.

1945 Il 27 gennaio l’Armata Rossa sovietica entra nel campo di sterminio di Auschwitz, abbandonato dai tedeschi da dieci giorni. Tra il 23 e il 25 aprile i partigiani liberano Genova, Milano e Torino dai nazifascisti. La Germania si arrende tra l’8 e il 9 maggio. Il Giappone dichiara la resa dopo i bombardamenti atomici il 15 agosto. Il 18 ottobre inizia il Processo di Norimberga ai nazisti colpevoli di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità.

66

Page 67: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

4) Il nuovo ordine mondiale

La fine della seconda guerra mondiale segna il punto di partenza di un nuovo corso storico, perché

cambia la gerarchia politica mondiale, con gli USA e l’URSS che si collocano in primo piano come

blocchi contrapposti l’uno all’altro; avviene inoltre un lento ma inarrestabile processo di

decolonizzazione dell’Asia e dell’Africa che porta alla nascita (o ’scoperta’) del cosiddetto “Terzo

Mondo”.

Da una parte, dunque, l’Europa perde la propria centralità sulla scena mondiale a vantaggio di due

grandi potenze continentali e multietniche, su cui si concentra il nuovo sistema di relazioni

internazionali: gli USA, che escono dal conflitto rafforzati, con una potenza industriale, finanziaria

e tecnologica senza rivali; l’URSS, che pur uscendone indebolita, vede rafforzare il prestigio di

Stalin e della potenza sovietica, visto che l’Armata Rossa rappresenta il solo grande esercito

presente sul Vecchio Continente.

La cosiddetta “Guerra fredda” che si innesca tra queste due superpotenze nasce dai loro opposti

modelli politici, sociali ed economici: gli USA incarnano il modello di una democrazia liberale,

fondata sul capitalismo concorrenziale e competitivo; l’URSS si fonda sul modello teorico del

comunismo, affermatosi per mezzo della rivoluzione proletaria.

Da questa contrapposizione ha origine nel 1949 la divisione della Germania in due parti: a Ovest la

Repubblica Federale Tedesca con capitale Bonn, sotto l’egemonia della NATO;7 ad Est la

Repubblica Democratica Tedesca con capitale Berlino Est, corrispondente alla zona di occupazione

della Germania assegnata all’Unione Sovietica alla fine della seconda guerra mondiale. Se a San

Francisco nel 1945 era stato creato l’ONU con l’obiettivo fondamentale di preservare le generazioni

future dalla guerra, tuttavia i rapporti tra USA e URSS erano già entrati in una fase di forte tensione

che resterà tale con alterne vicende fino alla caduta del Muro di Berlino (1989) ed alla conseguente

dissoluzione dell’URSS (1991). Questi i principali avvenimenti del secondo Novecento:

1946 L’URSS stabilizza il suo predominio nell’Europa orientale.

1948 Scissione della Jugoslavia dall’URSS (“Scisma di Tito”).

1949 Ratifica del Patto atlantico tra le potenze dell’Atlantico settentrionale.

1950 Creazione della NATO.

1955 Sottoscrizione del Patto di Varsavia da parte delle potenze del Blocco sovietico: alleanza militare contrapposta alla NATO.

1961 Crisi di Berlino con l’edificazione del Muro da parte della RDT.

1962 Crisi di Cuba susseguente al tentativo di invasione statunitense ed allo

7 La NATO è un’organizzazione militare multinazionale creata nel 1950 come conseguenza del Patto Atlantico, nel segno della collaborazione tra le potenze occidentali rispetto al pericolo di un attacco da parte dell’URSS.

67

Page 68: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

spiegamento di missili nucleari da parte dei sovietici.

1972 Accordi di Mosca: USA e URSS limitano gli armamenti strategici.

1975 Accordi di Helsinki: tentativo di distensione delle relazioni tra i due blocchi e presupposto per la creazione dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa).

1989 Caduta del Muro di Berlino.

1991 Dissoluzione dell’URSS.

68

Page 69: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Cittadinanza e Costituzione

La famiglia

La famiglia è la prima forma di società: essa si forma quando due individui adulti si uniscono

stringendo un patto, per mezzo del quale possono poi creare altri individui che ingrandiranno questa

società in miniatura.

L’idea e il bisogno di famiglia esistono da sempre presso le comunità umane. Da sempre, infatti, gli

uomini hanno sentito il bisogno di unirsi tra loro per formare un gruppo familiare, nel quale

condividere gli affetti e i momenti della vita quotidiana.

Nel corso dei secoli e nei vari luoghi del mondo sono cambiati invece le strutture, le tradizioni e i

modi stessi di pensare alla famiglia.

In particolare in Italia e nel mondo occidentale nell’ultimo secolo questi cambiamenti sono stati

importanti. Con la diffusione della civiltà del “benessere” e della globalizzazione, si è quasi estinta

la tradizionale famiglia patriarcale, allargata perché composta da molte persone e guidata dal

capofamiglia, generalmente il padre o il nonno; questo modello di famiglia si è progressivamente

disgregato soprattutto a causa dell’abbandono del luogo (e del nucleo familiare) di origine, alla

ricerca di un lavoro che permettesse un miglioramento della qualità di vita.

Si è dunque passati alla cosiddetta famiglia nucleare, ristretta perché i suoi componenti si sono

limitati a genitori e figli, senza più la presenza di nonni, zii o cugini nella stessa residenza, essendo

cambiate nel frattempo anche le abitudini abitative nel passaggio dalle grandi case coloniche di una

volta alle ridotte dimensioni dei moderni appartamenti cittadini. Rispetto a questa trasformazione

risultano determinanti anche altri fattori quali l’invecchiamento della popolazione, dovuto

all’innalzamento dell’aspettativa di vita, e il crollo del tasso di natalità, causato invece da una

diversa filosofia nella pianificazione familiare, orientata generalmente al controllo delle nascite.

Negli ultimi decenni sta avvenendo un ulteriore cambiamento del modello di famiglia, in direzione

della tipologia mononucleare, composta cioè da un singolo individuo; per descriverla è molto

indicativo il termine inglese single, che designa la figura ormai classica dell’uomo o della donna

che per vari motivi non condivide, o non vuole condividere, l’esistenza quotidiana con altri

individui. Le condizioni che portano a questo tipo di famiglia sono due: da una parte i single per

scelta, cioè coloro che per inseguire l’affermazione personale (negli studi, nel lavoro, nel proprio

personale progetto di vita) decidono volontariamente di vivere da soli; dall’altra chi invece resta

single per eventi non dipendenti dalla propria volontà, come per chi resta vedovo o divorzia; per

questi ultimi casi l’esistenza può presentare parecchi elementi di disagio, dalla solitudine

69

Page 70: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

all’emarginazione, dalle sofferenze della vecchiaia alle situazioni economiche difficili.

La costituzione di una famiglia presenta due dimensioni fondamentali:

– una dimensione privata e naturale, nel momento in cui un individuo sceglie liberamente

(quindi privatamente) il partner a cui legarsi e col quale progettare un’esistenza (dove

abitare, se e quanti figli fare, ecc.);

– una dimensione pubblica e sociale, quando la coppia richiede e ottiene il riconoscimento

ufficiale, istituzionale dello Stato. Da questo momento lo Stato regola e tutela con apposite

leggi il nuovo nucleo familiare e impone i suoi limiti e obblighi (ad es. l’obbligo di

mantenere e istruire i figli eventualmente concepiti).

Finché non si richiede il riconoscimento da parte dello Stato, l’unione tra due o più individui esiste

solo sotto forma di famiglia di fatto; lo Stato italiano, anche se tende a tutelare sempre di più questa

tipologia di unione, garantisce determinati diritti solo alla cosiddetta famiglia legittima, cioè quel

tipo di famiglia riconosciuta dalla legge grazie alla sottoscrizione del contratto matrimoniale. Il

matrimonio è in effetti un vero e proprio contratto che lega due persone ad un impegno reciproco

che prevede il rispetto di regole precise. Per la Costituzione italiana (art. 29) il matrimonio è il

fondamento della famiglia, mentre il Codice Civile contiene le leggi che regolano quest’unione.

In Italia è possibile contrarre matrimonio sia con il rito civile – essendo uno Stato laico – che con il

rito religioso, per il quale esistono specifici accordi con alcune confessioni religiose, in primis

quello con la Chiesa Cattolica (per ovvi motivi geostorici) sottoscritto con il Concordato del 1929.

In ogni caso, per potersi sposare sono necessari i seguenti requisiti:

– essere maggiorenni, aver cioè compiuto i 18 anni di età (eccetto casi particolari per i quali si

può ottenere l’autorizzazione a 16 anni compiuti);

– essere in grado di intendere e di volere (essere cioè sani di mente);

– non essere parenti prossimi del partner;

– essere di stato civile libero (celibe, nubile, vedovo/vedova, divorziato/divorziata).

70

Page 71: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Il lavoro

Oggi il termine “lavoro” viene inteso normalmente come qualsiasi attività – lecita e professionale –

che ci dà il sostentamento, cioè ci permette di vivere.

Nella storia umana non è sempre stato così, dato che il lavoro – specie quello manuale – è stato a

lungo considerato una prerogativa delle classi sociali inferiori.

Nel mondo antico era addirittura associato alla condizione di schiavitù, dal momento che l’uomo

libero doveva impegnare se stesso interamente allo studio ed alle discipline dello spirito,

occupandosi tutt’al più di politica presso i Greci e i Romani.

La struttura delle società è rimasta rigida anche nel Medioevo e in Età moderna, per cui le classi

dominanti, nobiltà e clero, hanno continuato a godere dei privilegi del loro status, mentre il resto

della popolazione, costituito per lo più da contadini, commercianti e artigiani, svolge tutte le attività

lavorative.

Con la prima rivoluzione industriale della seconda metà del Settecento nasce presso le classi

subalterne una nuova figura di lavoratore, l’operaio, che nella maggioranza dei casi è un contadino

che ha abbandonato la terra per cercare fortuna in fabbrica, andando quindi a ingrossare i sobborghi

industriali delle grandi città (Londra per prima): è l’atto di nascita del proletariato urbano e di quelle

che saranno le future periferie metropolitane.

Solo con l’affermazione del capitale e della finanza si sviluppa nel Novecento un nuovo modo di

guardare al lavoro, in una realtà storica dove sono ormai quasi del tutto cessati i privilegi legati alla

nascita. Crescono e si sviluppano in particolare le attività legate al settore terziario, ovvero quelle

riguardanti i servizi e il commercio, che nei Paesi del cosiddetto “primo mondo” occupano ormai da

decenni la maggioranza della forza lavoro (insieme delle persone in grado di lavorare): in Italia la

percentuale di occupazione nel terziario è cresciuta di oltre 20 punti tra gli anni Settanta e il nuovo

millennio (dal 40% al 65%) mentre è sensibilmente diminuita quella nell’industria (da circa il 40%

a poco più del 30%) e crollata quella nel settore agricolo (dal 20% al 4%). Questa terziarizzazione

del mondo del lavoro è favorita dall’ampliamento e dal miglioramento delle reti commerciali,

sempre più dinamiche grazie soprattutto alle nuove tecnologie informatiche (vedi l'e-commerce,

ovvero il “commercio elettronico” reso possibile da Internet), in un panorama che rende

progressivamente meno indispensabile la manodopera umana rispetto alla macchina.

Il processo produttivo che sta dietro la realizzazione di qualsiasi bene di consumo è composto da tre

elementi fondamentali: la materia prima e le macchine; la forza lavoro; il prodotto finito.

Generalmente, il processo produttivo ha bisogno dell’interazione di tutti e tre i settori

71

Page 72: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

dell’economia: il settore primario – per lo sfruttamento delle risorse presenti in natura, ovvero per il

reperimento delle materie prime; il settore secondario – per la lavorazione delle materie prime,

ovvero per la loro trasformazione in prodotti finiti; il settore terziario – per il trasporto e la

commercializzazione dei prodotti finiti.

Anche se le leggi sul lavoro cambiano continuamente e sempre nuove risultano essere le forme

contrattuali dei rapporti di lavoro, l’attività lavorativa può essere in sintesi schematizzata in due

categorie:

– il lavoro autonomo, quando il lavoratore non opera alle dipendenze di nessuno (persona

fisica o ente); in questo tipo di lavoro è il lavoratore stesso a decidere grosso modo l’entità

del proprio orario di lavoro e la retribuzione per l’attività svolta. Rientrano in questa

categoria i liberi professionisti come artigiani, commercianti, medici, avvocati, ecc. che

fanno riferimento agli inquadramenti legislativi della propria categoria professionale;

– il lavoro dipendente, quando si lavora alle dipendenze di una persona fisica o di un ente,

privato o statale, che è definibile datore di lavoro; in questo tipo di lavoro gli orari di lavoro

e la qualità della retribuzione vengono stabiliti anticipatamente e fissati nel contratto di

lavoro che le due parti (datore e dipendente) stipulano all’inizio del rapporto. Rientrano in

questa categoria tutti i dipendenti di realtà private (aziende, cooperative, fabbriche...) e

pubbliche (sanità, istruzione, pubblica amministrazione...).

Per tutte le categorie professionali esistono in ogni caso dei sindacati di settore, che supportano e

tutelano i diritti degli appartenenti, ad esempio in sede di contrattazione con i datori di lavoro

sull’entità della retribuzione, delle ferie, dei turni lavorativi...

In generale la retribuzione si basa su criteri universali quali la qualità del lavoro (grado di

responsabilità, di stress o di rischio) e l’anzianità di servizio (numero di anni di prestazione

lavorativa in un dato ambito). In Italia la forma tradizionale di retribuzione è lo stipendio (o

emolumento, salario...) a cadenza mensile; esistono anche forme quali la retribuzione a cottimo, cioè

accordata in base alla quantità della prestazione svolta e quella a provvigione, che tiene conto della

qualità della singola prestazione fornita. Negli ultimi anni si stanno tuttavia affermando contesti

lavorativi sempre più flessibili e dinamici, quali stage e tirocini, oltre a nuove tipologie retributive

quali i voucher (assegni frazionati sostitutivi del netto stipendiale).

Normalmente, lo stipendio tradizionale di un lavoratore prevede un’integrazione a fine anno detta

tredicesima mensilità, in origine chiamata gratifica natalizia e di grande importanza sia per i

consumi del mese di dicembre sia per la copertura di spese periodiche di importo significativo (es.

72

Page 73: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

spese condominiali, rate del mutuo, polizze assicurative e utenze varie).

Il lavoro riveste una grande importanza nella Costituzione della Repubblica italiana, tanto da

comparire come valore fondativo già nel primo articolo di essa: “L’Italia è una repubblica

democratica, fondata sul lavoro”. Nei successivi articoli 36 e 37 vengono espressi due importanti

principi: nel primo quello del diritto ad una retribuzione proporzionata al lavoro svolto e che

consenta al lavoratore un’esistenza libera e dignitosa; nel secondo il diritto della donna ad un

trattamento economico pari rispetto a quello dell’uomo, con in più la speciale tutela che va

accordata alla donna in quanto madre (diritto alla maternità, tutela del bambino, ecc.). Sono poi i

diversi contratti collettivi a regolare nei dettagli i rapporti di lavoro delle singole categorie,

sottoscritti dai rappresentanti sindacali dei lavoratori e dai rappresentanti dei datori di lavoro, con la

supervisione del ministero competente in materia.

DOMANDE-GUIDA:

1) Cos'è il lavoro oggi?2) Come è cambiato il lavoro nella storia precedente alla nostra?3) Che cos'è l'e-commerce?4) Quali sono gli elementi fondamentali del processo produttivo?5) Quali sono le due categorie fondamentali di attività lavorativa?6) Da quali parametri dipende la retribuzione?7) Quali forme di retribuzione esistono in Italia?8) Quali leggi italiane parlano del lavoro?

73

Page 74: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Lo Stato e i suoi poteri

Lo Stato può essere definito come un sistema di potere che esercita la propria sovranità su un

determinato territorio e su una determinata popolazione. I tre elementi che lo caratterizzano sono

dunque:

– un territorio, delimitato da confini certi;

– un popolo, accomunato dalle stesse leggi, dalla stessa lingua, dalla stessa identità;

– la sovranità, cioè il potere esercitato attraverso delle leggi che tutti sono tenuti a rispettare.

I due modelli fondamentali che si sono affermati nella storia sono lo Stato assoluto e lo Stato

democratico: nel primo il potere è nelle mani di una o poche persone che lo esercitano sui propri

sudditi; nel secondo il potere è del popolo, che lo rimette successivamente ai propri rappresentanti

eletti. Nel mondo occidentale queste due forme di potere si sono succedute nel passaggio dall’epoca

degli Antichi Regimi a quella dei moderni Stati costituzionali, nei quali – pur sopravvivendo

talvolta la figura del monarca (re o regina) – si sono imposti elementi di partecipazione popolare

quali il parlamento e una carta costituzionale valida per tutti.

Partendo da questi presupposti possiamo distinguere le due tipologie statali della monarchia e della

repubblica, dove se nella prima il capo dello Stato è discendente di una famiglia che detiene il

trono, nella seconda esso viene eletto – direttamente o indirettamente – dal popolo e la sua nomina

ha un tempo limitato e predefinito. Vi sono poi repubbliche presidenziali, nelle quali il capo dello

Stato concentra nelle proprie mani anche le funzioni di capo del governo (es. gli USA), di contro a

repubbliche parlamentari dove il capo dello Stato svolge funzioni per lo più rappresentative

(dell’unità del Paese, della Costituzione...) mentre quelle esecutive sono proprie del presidente del

Consiglio dei ministri (come in Italia).

Rispetto all’organizzazione, uno Stato può poi essere: unitario quando le sue leggi e i suoi organi

costitutivi sono unici su tutto il territorio nazionale (es. l’Italia); federale se esso si suddivide in più

Stati che mantengono ciascuno al loro interno leggi e organi propri, salvo sottostare al governo

centrale per le materie di carattere generale come la politica estera e la difesa (es. gli USA);

confederale quando l’autonomia dei singoli Stati è maggiore e ciascuno mantiene la propria

sovranità (es. l’Unione Africana e per certi tratti anche l’Unione Europea).

Un moderno Stato democratico come l’Italia si basa sull’autonomia e sull’equilibrio di tre poteri:

– potere legislativo, cioè il potere di discutere, elaborare e approvare le leggi;

74

Page 75: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

– potere esecutivo, cioè il potere di applicare le leggi e di governare in base alle stesse;

– potere giudiziario, cioè il potere di controllare il rispetto delle leggi.

Nel nostro Stato il primo potere spetta al Parlamento, il secondo al Governo e il terzo alla

Magistratura. Il Parlamento è composto da deputati e senatori ed è l’assemblea dei rappresentanti

del popolo; oltre a fare le leggi esso controlla l’operato del Governo e può concedergli o meno la

fiducia. Il Governo è composto dal Consiglio dei ministri, ciascuno dei quali a sua volta è

responsabile di un Ministero (della Difesa, dell’Istruzione, della Sanità...), e dal Presidente del

Consiglio dei ministri (o capo del governo), che ne guida e coordina le attività. La Magistratura è

articolata in diversi organi e figure, dal Consiglio superiore della Magistratura (presieduto dal capo

dello Stato) ai vari giudici, tribunali e corti competenti a vari livelli nelle diverse materie legali.

La Costituzione della Repubblica italiana delinea i tratti distintivi dello Stato e si occupa in

un’apposita sezione del suo ordinamento. Già all’articolo 1 essa precisa che “l’Italia è una

repubblica democratica”, mentre nella seconda parte tratta dettagliatamente dei suoi vari organi e

delle funzioni di questi, ad esempio del Presidente della Repubblica (articoli 83 e seguenti), la cui

carica dura sette anni e le cui funzioni sono – oltre a quelle simboliche di rappresentanza e come

garante della Costituzione – quelle di: supervisione rispetto ai tre organi descritti sopra (Parlamento,

Governo e Magistratura); ratifica dei trattati internazionali; indizione dei referendum; eventuale

grazia ai detenuti e comando formale delle Forze armate.

75

Page 76: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

Approfondimento: la Costituzione italiana

Al termine della seconda guerra mondiale si doveva decidere se l’Italia liberata dal Fascismo

sarebbe dovuta rimanere una monarchia o se sarebbe dovuta diventare una repubblica. Per questa

scelta i cittadini italiani sono stati chiamati a esprimersi in un referendum il 2 giugno 1946, con la

prima partecipazione delle donne al voto. Nella stessa occasione si eleggevano i componenti

dell’Assemblea Costituente, cioè i rappresentanti politici che avrebbero scritto una nuova

Costituzione.

Con la vittoria della repubblica è chiaro che la nuova Costituzione avrebbe dovuto regolare uno

Stato dalla forma repubblicana, indicandone organi e funzioni.

Dopo due anni di elaborazione, discussione e approvazione finale, la Costituzione della Repubblica

italiana entra in vigore il 1° gennaio 1948, divenendo la legge fondamentale dello Stato.

Il testo della Costituzione è diviso in tre sezioni:

– Premessa: Principi fondamentali (artt. 1-12);

– Parte prima: Diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54);

– Parte seconda: Ordinamento della Repubblica (artt. 55-139).

In coda al testo sono presenti diciotto Disposizioni transitorie e finali, necessarie a regolare i

passaggi dalla monarchia alla repubblica e dalla dittatura fascista alla democrazia.

Al fine di preservare il testo costituzionale da possibili stravolgimenti ad opera di governi autoritari,

un apposito articolo (138) stabilisce che la Costituzione italiana sia “rigida”, cioè difficilmente

modificabile nelle sue parti se non con un lungo e complesso procedimento di riforma che

comunque non può riguardare i tratti fondamentali (ad es. per l’art. 139 non è possibile modificare

la forma di governo repubblicana).

Tra i principi fondamentali – non modificabili – enunciati nella premessa, vi sono innanzitutto

quello della sovranità popolare (il potere spetta al popolo che successivamente lo rimette nelle mani

dei propri rappresentanti) e quello del lavoro (per mezzo del quale si dovrà ricostruire un Paese

distrutto dalla guerra):

Art. 1.

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità spetta al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Negli articoli immediatamente successivi vi sono espressi ideali come l’uguaglianza di diritti tra

76

Page 77: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

uomini e donne, ma anche tra persone di diverse condizioni sociali, economiche e culturali; perciò

anche persone con religioni diverse da quella cattolica hanno in tutto e per tutto gli stessi diritti e gli

stessi doveri rispetto allo Stato, che è laico. Alla libertà religiosa se ne affiancano altre, riferite alle

libertà dell’individuo (libertà di coscienza, di opinione, di riunione e associazione).

Tra i valori costitutivi della nuova repubblica c’è inoltre il ripudio (rifiuto) della guerra, poiché lo

Stato, accettando di limitare all’occasione la propria sovranità, si rimette alle organizzazioni

internazionali per la risoluzione di controversie e per garantire la pace e la sicurezza tra gli Stati

(art. 11).

Nella sezione seguente, concernente diritti e doveri dei cittadini, sono elencati diritti che

costituiscono generalmente anche dei doveri, come: il diritto alla salute (art. 32), all’istruzione (art.

34) e al lavoro (artt. 35 e seguenti); l’iniziativa economica e il risparmio (artt. 41 e seguenti); la

partecipazione politica dei cittadini alla vita della democrazia (artt. 48 e seguenti).

Nella parte riguardante l’ordinamento della Repubblica vengono riportate nel dettaglio la

composizione e le funzioni dei diversi organi dello Stato (Parlamento, Presidente della Repubblica,

Governo, Magistratura); questa parte, già riformata in passato (v. Riforma del Titolo V nel 2001),

continua ad essere oggetto di attenzione da parte dei governi che si succedono, come nel caso della

Riforma costituzionale discussa ed approvata sotto il governo Renzi nel 2016 per modificare la

tradizionale composizione bicamerale (Camera dei Deputati e Camera del Senato) del Parlamento.

Le suddivisioni amministrative dello Stato sono trattate nel succitato Titolo V, a partire dall’articolo

114 che recita:

“La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni

secondo i principi fissati dalla Costituzione.

Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.”

Il successivo art. 116 precisa che, tra le venti regioni previste dall’ordinamento, cinque (Valle

d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna) godono di particolari

autonomie indicate nei rispettivi statuti speciali.

Il Titolo VI, in merito alle garanzie costituzionali, elenca la composizione e le funzioni della Corte

Costituzionale, che si esprime per esempio sulla legittimità costituzionale di una legge (giudizio di

costituzionalità o incostituzionalità) e sui conflitti tra lo Stato e le Regioni.

77

Page 78: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

L’Unione Europea

Il nome “Europa” non ha origini certe: secondo alcuni sarebbe stato adottato per primo dai Fenici –

attorno al 1500 a.C. O – per indicare l’insieme dei luoghi a Ovest della Siria; secondo altri

sarebbero stati per primi i Greci a utilizzarlo per indicare le terre a Nord del Mar Egeo e in seguito

del Mediterraneo. Europa è tuttavia un nome presente anche nella mitologia greca, per designare

una principessa fenicia di cui si innamora Zeus, il capo degli dei, che decide di sedurla camuffato da

toro.

Solo nel Medioevo il termine “Europa” inizia a far riferimento ad una unità politica e culturale non

generica e approssimativa. Sul piano politico, è con Carlo Magno che si afferma l’idea di un’entità

di carattere europeo, il Sacro Romano Impero; su quello culturale, religioso nello specifico, è

l’affermazione del Cristianesimo come religione comune a contribuire in modo decisivo a ciò che

oggi si definisce “Europa cristiana”.

L’Europa, o “vecchio continente”, acquista centralità e spessore politico in Età moderna,

successivamente alla scoperta ed allo sfruttamento delle colonie americane da parte delle maggiori

potenze europee; solo nel secondo Novecento, con l’ascesa degli Stati Uniti e dell’URSS sulla

scena mondiale, l’Europa deve ripensare e ridimensionare il proprio ruolo nello scacchiere

geopolitico globale, cercando inoltre nuovi equilibri al suo interno per governare meglio quei

conflitti e quelle tensioni che avevano causato le due grandi guerre.

Con il preciso scopo di scongiurare nuovi disastri bellici, viene istituita nel 1951 la CECA

(Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) con l’adesione iniziale di sei Paesi: Italia, Francia,

Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Repubblica Federale Tedesca; con questa prima forma di

organizzazione sovranazionale si è inteso collaborare in una materia delicata quale quella dello

sfruttamento e della commercializzazione delle risorse minerarie di carbone e ferro.

A partire da questo accordo, l’integrazione tra gli Stati europei è proseguita nei decenni successivi,

tra momenti di stasi e di nuove spinte. La natura soprattutto economica di tale integrazione appare

tuttavia evidente sin dagli inizi, e giunti nel nuovo millennio ci sembra di poter confermare

quest’impressione. Se nel 1957 con il Trattato di Roma viene istituita la CEE (Comunità Economica

Europea), nel 1979 si crea lo SME (Sistema Monetario Europeo) per il cambio delle diverse valute,

mentre nel 1986 si redige l’Atto Unico Europeo, grazie al quale si aboliscono le frontiere interne a

favore della libera circolazione di persone, merci e capitali. Il traguardo naturale e auspicato di tale

percorso è la creazione della moneta unica, l’euro, che entra in vigore il 1° gennaio 2002 in

sostituzione delle valute nazionali (tranne che per la Svezia, la Danimarca e il Regno Unito).

Un passo significativo di natura politica ha invece avuto luogo con il Trattato di Maastricht del

78

Page 79: CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI … GeoSto.pdf · APPUNTI DI GEOGRAFIA, STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CORSO PREPARATORIO ALl’ESAME CONCLUSIVO DI SCUOLA SECONDARIA

1993, con cui si passa dalla CEE alla UE (Unione Europea); questa nuova realtà, più vicina ad

essere un’organizzazione politica oltreché economica, è arrivata a comprendere 28 Stati con

l’ingresso della Croazia nel 2013.

Volendo funzionare come un’istituzione politica – pur coi limiti dati dal permanere delle sovranità

nazionali in diverse materie – l’Unione Europea si è data un’organizzazione che riproduce quella di

un moderno Stato democratico. Perciò essa si suddivide in base ai tre poteri nel seguente modo:

– Parlamento europeo, con sede a Strasburgo (potere legislativo);

– Consiglio europeo, con sede a Bruxelles (potere esecutivo);

– BCE (Banca Centrale Europea), con sede a Francoforte; Corte di giustizia e Corte dei conti,

con sede a Lussemburgo (potere di controllo).

Oltre a ciò, si è cercato di redigere una Costituzione europea, ma il progetto è stato abbandonato per

via della mancata ratifica da parte della Francia e dei Paesi Bassi; alcuni suoi principi sono

comunque stati inclusi nel Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009. In questo

documento vengono specificate le modalità di trasferimento della sovranità dai singoli Paesi all’UE

e viceversa; vengono rafforzate le prerogative dei Parlamenti nazionali nell’esame dei regolamenti e

delle direttive dell’UE; viene inoltre concessa la possibilità di uscita dall’UE, opzione che inizia a

circolare in più di uno Stato membro.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Bertolazzi Minucci, S.: Fare geografia, Novara, De Agostini, 2000.

Borri, A.: Il libro di Storia e Geografia. Percorsi di Storia, Geografia e Cittadinanza per gli utenti

dei CTP, Bologna, La Linea – Torino, Loescher, 2012.

Gentile, G., Ronga, L.: Il multilibro di Storia, Brescia, La Scuola, 2001.

Neri, R.: Il mestiere dello storico, Firenze, La Nuova Italia – Milano, RCS Libri, 2004.

Paolucci, S., Signorini, G.: L'ora di storia. Cittadinanza attiva, Bologna, Zanichelli, 2008.

79