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Corso teorico-pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale

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Corso teorico-Corso teorico-praticopratico

per i lavoratori per i lavoratori addetti al Pronto addetti al Pronto

Soccorso AziendaleSoccorso Aziendale

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CCroce roce RRossaossa IItalianataliana Dr. Rodolfo OstiDr. Rodolfo Osti

Specialista in: Specialista in: Chirurgia Chirurgia GeneraleGenerale Chirurgia Chirurgia PediatricaPediatrica

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CRICRI

13 dicembre 200813 dicembre 2008

I numeri di un'emergenza italianaI numeri di un'emergenza italiana

Vittime sul lavoroVittime sul lavoro1.546 il picco più alto registrato nel 20011.376 la media di questi ultimi anni1.260 le morti bianche nel 2007

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CRICRI

13 dicembre 200813 dicembre 2008I numeri di un'emergenza I numeri di un'emergenza

italianaitaliana

Nei cantieriNei cantieri Infortuni mortali nelle Infortuni mortali nelle

costruzionicostruzioni 258 nell'anno 2006 235 nel 2007

16,6% sono immigrati

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13 dicembre 200813 dicembre 2008I numeri di un'emergenza I numeri di un'emergenza italianaitaliana

Le cause degli infortuni Le cause degli infortuni mortalimortali

nei cantierinei cantieri

42,55% cade dall'alto42,55% cade dall'alto20,85% travolto da mezzi meccanici20,85% travolto da mezzi meccanici14,89% travolto da materiali di 14,89% travolto da materiali di lavorolavoro

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CRICRI

13 dicembre 200813 dicembre 2008

I numeri di un'emergenza I numeri di un'emergenza italianaitaliana

I costi - Quanto pesano ogni anno i danni derivati dagli infortuni sul lavoro?45,44 miliardi di euro dei quali:- 11,76 contributi- 19,40 sistema economico- 14,38 prevenzione

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CRICRIIncidenti sul lavoro, 4 vittime in 48 ore Sono 33 i morti dall'inizio dell'anno—12 gennaio 2009Incidenti sul lavoro, 44 vittime in 48 ore vittime in 48 ore

Sono 3333 i morti dall'inizio dell'anno i morti dall'inizio dell'anno

ROMA - Quattro incidenti mortali sul lavoro nelle ultime 48 ore, che aggravano il bilancio, già alto, delle morti bianche nel 2009: 33 i casi dal primo di gennaio a oggi. Da Nord a Sud, in questi due giorni quattro persone hanno perso la vita mentre svolgevano le loro mansioni: in Sicilia, a Trieste e a Torino.

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"Il nostro Paese deve Il nostro Paese deve predisporre predisporre

efficaci misure di prevenzioneefficaci misure di prevenzione”

21 marzo 2009Morti sul lavoro in calo del

5,2%ma il fenomeno resta

drammaticoROMA - Le morti sul lavoro sono diminuite del 5,2% nei primi nove mesi del 2008, mentre nel complesso gli infortuni sul lavoro sono calati del 4,2%. Le "proiezioni" dell'Inail sono contenute nella relazione di accompagnamento alla bozza del nuovo testo unico in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, definita dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, anticipate dall'agenzia Apcom.

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Lavoro, strage senza fine: Tre morti in poche ore

Due nel Milanese, uno a Palermo.        

Crolla un’impalcatura a Settimo Milanese: deceduti due stranieri. Un terzo è in coma. 12:52   CRONACHE A Termini Imerese un operaio di 44 anni è precipitato da un'altezza di tre metri nella centrale termoelettrica dell'Enel ed è morto sul colpo.

Venerdì 13 giugno 2008 CORRIERE DELLA SERA

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CRICRIvenerdì 13 giugno 2008 CORRIERE DELLA SERA

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Eurispes: più morti negli incidenti Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella Guerra del sul lavoro che nella Guerra del

GolfoGolfodi Nicoletta Cottone Il Sole 24 ore - 22 maggio 2007di Nicoletta Cottone Il Sole 24 ore - 22 maggio 2007

La piaga degli incidenti sul lavoro in Italia ha La piaga degli incidenti sul lavoro in Italia ha causato più morti della seconda Guerra del Golfo. causato più morti della seconda Guerra del Golfo. Lo studio dell'Eurispes «Infortuni sul lavoro: Lo studio dell'Eurispes «Infortuni sul lavoro: peggio di una guerra», presentato nella mattinata peggio di una guerra», presentato nella mattinata alla Camera dei deputati, ha calcolato come alla Camera dei deputati, ha calcolato come dall'aprile 2003 all'aprile 2007 i militari della dall'aprile 2003 all'aprile 2007 i militari della coalizione che hanno perso la vita sono stati coalizione che hanno perso la vita sono stati 3.5203.520, mentre, dal 2003 al 2006, nel nostro Paese , mentre, dal 2003 al 2006, nel nostro Paese i i morti sul lavoro sono stati ben morti sul lavoro sono stati ben 5.2525.252. Un . Un incidente ogni 15 lavoratori, un morto ogni 8.100 incidente ogni 15 lavoratori, un morto ogni 8.100 addetti: queste le cifre del fenomeno secondo addetti: queste le cifre del fenomeno secondo l'Eurispes. l'Eurispes.

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del GolfoDai dati Inail, l'Eurispes ha messo in evidenza che Dai dati Inail, l'Eurispes ha messo in evidenza che ogni anno dal Nord al Sud muoiono in media ogni anno dal Nord al Sud muoiono in media 1.376 persone per infortuni sul lavoro. L'edilizia è 1.376 persone per infortuni sul lavoro. L'edilizia è il settore ad alto rischio, visto che quasi il 70% il settore ad alto rischio, visto che quasi il 70% dei lavoratori (circa 850) perdono la vita per dei lavoratori (circa 850) perdono la vita per cadute dall'alto di impalcature nell'edilizia. Fra le cadute dall'alto di impalcature nell'edilizia. Fra le cause seguono il ribaltamento del trattore in cause seguono il ribaltamento del trattore in agricoltura e gli incidenti stradali nel trasporto agricoltura e gli incidenti stradali nel trasporto merci per le eccessive ore trascorse alla guida. merci per le eccessive ore trascorse alla guida. L'età media di chi perde la vita sul lavoro è di L'età media di chi perde la vita sul lavoro è di circa 37 anni. Ogni incidente, dunque, visto che circa 37 anni. Ogni incidente, dunque, visto che la vita media è di 79,12 anni, comporta una la vita media è di 79,12 anni, comporta una perdita di vita pari a 42 anni.perdita di vita pari a 42 anni.

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del Golfo

1.376 persone 1.376 persone per annoper anno

muoiono in media muoiono in media per infortuni sul lavoro per infortuni sul lavoro

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del GolfoIn pericolo più gli uomini delle donne: le donne In pericolo più gli uomini delle donne: le donne infortunate sono in media il 25,75% e i decessi si infortunate sono in media il 25,75% e i decessi si attestano su un valore medio del 7,7 per cento. La attestano su un valore medio del 7,7 per cento. La percentuale media delle denunce per infortunio percentuale media delle denunce per infortunio tra i lavoratori immigrati è dell'11,71%, mentre tra i lavoratori immigrati è dell'11,71%, mentre quella dei decessi è del 12,03%: una sostanziale quella dei decessi è del 12,03%: una sostanziale uguaglianza anomala, segnala il rapporto, dato uguaglianza anomala, segnala il rapporto, dato che per i lavoratori italiani la percentuale degli che per i lavoratori italiani la percentuale degli incidenti è di gran lunga superiore a quella dei incidenti è di gran lunga superiore a quella dei morti. Segno, secondo l'Eurispes, che molti morti. Segno, secondo l'Eurispes, che molti infortuni non vengono denunciati.infortuni non vengono denunciati.

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del GolfoNei trasporti il tasso medio di incidenti si attesta Nei trasporti il tasso medio di incidenti si attesta su posizioni più elevate, mentre nell'industria si su posizioni più elevate, mentre nell'industria si registra il valore più basso. Osservando registra il valore più basso. Osservando l'andamento delle morti bianche nel periodo l'andamento delle morti bianche nel periodo 2003-2005, l'Eurispes evidenzia un picco nel 2003-2005, l'Eurispes evidenzia un picco nel 2004 nel settore agricoltura, passata da 129 2004 nel settore agricoltura, passata da 129 morti (2003) a 175 (2004) per poi ridiscendere a morti (2003) a 175 (2004) per poi ridiscendere a 127. Si registra anche un decremento 127. Si registra anche un decremento nell'industria e nei servizi, passati dai 1.308 nell'industria e nei servizi, passati dai 1.308 morti del 2003 ai 1.137 del 2004 e ai 1.065 del morti del 2003 ai 1.137 del 2004 e ai 1.065 del 2005. Sostanziale stabilità del settore pubblico 2005. Sostanziale stabilità del settore pubblico (12-16-14). (12-16-14).

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del GolfoLa provincia con il maggiore tasso di incidenti La provincia con il maggiore tasso di incidenti (anno 2005) è (anno 2005) è TarantoTaranto (11,33), seguita da (11,33), seguita da Gorizia e RagusaGorizia e Ragusa. La Regione con più . La Regione con più incidenti incidenti mortalimortali in assoluto (anno 2003) è la in assoluto (anno 2003) è la LombardiaLombardia, , seguita dall'Emilia Romagna. Si tratta, però, di seguita dall'Emilia Romagna. Si tratta, però, di un dato che non tiene conto della dimensione un dato che non tiene conto della dimensione della popolazione a rischio di incidenti, cioè degli della popolazione a rischio di incidenti, cioè degli occupati. Se si rapporta invece il numero di morti occupati. Se si rapporta invece il numero di morti al numero di ore lavoro o al totale degli addetti, al numero di ore lavoro o al totale degli addetti, la regione con la maggiore incidenza di morti la regione con la maggiore incidenza di morti bianche è il Molise, seguita da Basilicata e bianche è il Molise, seguita da Basilicata e Calabria e in genere da regioni del Sud.Calabria e in genere da regioni del Sud.

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del GolfoTra le Tra le causecause degli incidenti si annoverano degli incidenti si annoverano la scarsa padronanza della macchina, la scarsa padronanza della macchina, l'assuefazione ai rischi (abitudine e l'assuefazione ai rischi (abitudine e ripetitività dei gesti), la banalizzazione dei ripetitività dei gesti), la banalizzazione dei comportamenti di fronte al pericolo, la comportamenti di fronte al pericolo, la sottostima dei rischi, la diminuzione sottostima dei rischi, la diminuzione dell'attenzione nel lavoro di sorveglianza, dell'attenzione nel lavoro di sorveglianza, il mancato rispetto delle procedure, il mancato rispetto delle procedure, l'aumento dello stress, la precarietà del l'aumento dello stress, la precarietà del lavoro legata a una formazione lavoro legata a una formazione insufficiente e la manutenzione eseguita insufficiente e la manutenzione eseguita poco o male. poco o male.

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del GolfoUna efficace Una efficace prevenzioneprevenzione deve puntare su deve puntare su formazione e addestramento, sul rispetto degli formazione e addestramento, sul rispetto degli ordini, dei divieti e delle indicazioni, sul ordini, dei divieti e delle indicazioni, sul corretto uso dei dispositivi di protezione corretto uso dei dispositivi di protezione individuale, sul rigido rispetto delle procedure individuale, sul rigido rispetto delle procedure quando la sicurezza tecnica non basta. Dalla quando la sicurezza tecnica non basta. Dalla relazione emerge che l'inefficacia dell'azione di relazione emerge che l'inefficacia dell'azione di prevenzione e di controllo è imputabile a una prevenzione e di controllo è imputabile a una mancanza di strategia centrale.mancanza di strategia centrale.

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Eurispes: più morti negli Eurispes: più morti negli incidenti sul lavoro che nella incidenti sul lavoro che nella

Guerra del GolfoGuerra del Golfo«Allo stato attuale - chiude il rapporto – «Allo stato attuale - chiude il rapporto – l'Inail è l'unico ente in grado di gestire la l'Inail è l'unico ente in grado di gestire la prevenzione e la componente prevenzione e la componente assicurativa e di promuovere pratiche assicurativa e di promuovere pratiche virtuose sui luoghi di lavoro per virtuose sui luoghi di lavoro per sostenere, promuovere ed estendere il sostenere, promuovere ed estendere il sistema partecipato, già previsto dalla sistema partecipato, già previsto dalla normativa vigente, ma ancora normativa vigente, ma ancora ampiamente disatteso».ampiamente disatteso».

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Le prime leggi sulla sicurezza dei luoghi di Le prime leggi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro furono introdotte in Italia nel lavoro furono introdotte in Italia nel 1942 1942 nel codice civile mentre le prime leggi nel codice civile mentre le prime leggi specifiche sull'argomento risalgono agli specifiche sull'argomento risalgono agli anni cinquantaanni cinquanta. . Importanti: Importanti: D.P.R. n° 547 del n° 547 del 1955 D.P.R. n° 303 e n° 164 del n° 303 e n° 164 del 1956 Questi decreti, molto corposi e ben costituiti, sono Questi decreti, molto corposi e ben costituiti, sono tra i meno applicati nella storia dell'Italia tra i meno applicati nella storia dell'Italia repubblicana, infatti ancora tutt'oggi c'è un repubblicana, infatti ancora tutt'oggi c'è un numero enorme di infortuni sul lavoro sia in numero enorme di infortuni sul lavoro sia in fabbrica che nell'edilizia.fabbrica che nell'edilizia.

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Anni '90: :

Dopo l'emanazione di direttive Dopo l'emanazione di direttive europee:europee: legge n° legge n° 626626 del del 19941994 legge n° 494 del legge n° 494 del 1996

che obbligano le imprese, i committenti e i datori che obbligano le imprese, i committenti e i datori di lavoro al rispetto dei decreti precedenti, a di lavoro al rispetto dei decreti precedenti, a gestire il miglioramento continuo delle condizioni gestire il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro, ad introdurre la formazione e di lavoro, ad introdurre la formazione e l'informazione sui rischi per cui sono state create l'informazione sui rischi per cui sono state create nuove figure professionali responsabili per la nuove figure professionali responsabili per la sicurezza. sicurezza.

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Novità introdotte dal D.Lgs. Novità introdotte dal D.Lgs. 626/94626/94 obbligo della valutazione del rischioobbligo della valutazione del rischio ((risk assessmentrisk assessment) da parte del datore di ) da parte del datore di lavoro lavoro introduzione introduzione di un di un Servizio di Servizio di Prevenzione e ProtezionePrevenzione e Protezione, di cui, il , di cui, il RSPP, ne è il responsabile, ne è il responsabile introduzione di un introduzione di un Rappresentante dei Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaLavoratori per la Sicurezza (art. 18) che (art. 18) che deve essere eletto dai lavoratori stessi e deve essere eletto dai lavoratori stessi e deve essere consultato preventivamente in deve essere consultato preventivamente in tutti i processi di valutazione dei rischi.tutti i processi di valutazione dei rischi.

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La valutazione del rischio, quindi, è un La valutazione del rischio, quindi, è un processo processo di individuazione dei pericoli edi individuazione dei pericoli e di tutte le misure di prevenzione e di tutte le misure di prevenzione e protezione volte a ridurre al minimo protezione volte a ridurre al minimo sostenibile le probabilità e il danno sostenibile le probabilità e il danno conseguente a potenziali infortuni e conseguente a potenziali infortuni e malattie professionali.malattie professionali.

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Il Il Datore di lavoroDatore di lavoro oggi non è solo "debitore oggi non è solo "debitore della sicurezza nei posti di lavoro" ma deve della sicurezza nei posti di lavoro" ma deve essere partecipe e responsabile di un processo essere partecipe e responsabile di un processo di miglioramento delle condizioni di sicurezza di miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso una periodica nei luoghi di lavoro attraverso una periodica valutazione dei rischi (che viene documentata in valutazione dei rischi (che viene documentata in un apposito "documento di valutazione dei un apposito "documento di valutazione dei rischi" in riferimento all'art. 4 comma 2) del rischi" in riferimento all'art. 4 comma 2) del D.Lgs. 626/94), che non determina solo i D.Lgs. 626/94), che non determina solo i requisiti oggettivi di sicurezza, ma considera requisiti oggettivi di sicurezza, ma considera anche gli aspetti organizzativi e soggettivi anche gli aspetti organizzativi e soggettivi associati allo svolgimento dell'attività lavorativa.associati allo svolgimento dell'attività lavorativa.

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La legge delega n. 123 del 2007 conferisce al La legge delega n. 123 del 2007 conferisce al Governo il mandato entro maggio 2008 di Governo il mandato entro maggio 2008 di riformare la legge 626, introducendo:riformare la legge 626, introducendo:un'armonizzazione delle leggi vigenti;un'armonizzazione delle leggi vigenti;- l'estensione della 626 a tutti i settori, tipologie l'estensione della 626 a tutti i settori, tipologie di rischio e lavoratori autonomi e dipendenti;di rischio e lavoratori autonomi e dipendenti;- un adeguato sistema sanzionatorio;un adeguato sistema sanzionatorio;- l'obbligo di indossare tesserini di l'obbligo di indossare tesserini di riconoscimento, indicanti dati del lavoratore e del riconoscimento, indicanti dati del lavoratore e del datore di lavoro, all'interno dei cantieri e altri datore di lavoro, all'interno dei cantieri e altri luoghi di lavoro, a pena di un'ammenda;luoghi di lavoro, a pena di un'ammenda;- un rafforzamento degli organici degli un rafforzamento degli organici degli ispettori del lavoro

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In data 30 aprile 2008 è stato In data 30 aprile 2008 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo del Decreto Legislativo definitivo del Decreto Legislativo 09/04/2008 n. 81. La nuova norma, che 09/04/2008 n. 81. La nuova norma, che contiene 306 articoli e 51 allegati, contiene 306 articoli e 51 allegati, costituisce il costituisce il

Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro

..

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La nuova normativa:La nuova normativa:- introduce sanzioni penali per i trasgressori;- introduce sanzioni penali per i trasgressori;- istituisce i rappresentanti per la sicurezza, - istituisce i rappresentanti per la sicurezza, eletti dai lavoratori, con poteri di ispezionare eletti dai lavoratori, con poteri di ispezionare impianti e prendere visione dei documenti impianti e prendere visione dei documenti aziendali;aziendali;- obbliga i datori di lavoro a pubblicare una - obbliga i datori di lavoro a pubblicare una documentazione di valutazione complessiva del documentazione di valutazione complessiva del rischio;rischio;- determina una responsabilità in solido delle - determina una responsabilità in solido delle aziende appaltatrici nei confronti di quelle aziende appaltatrici nei confronti di quelle subappaltanti;subappaltanti;- prevede la sospensione delle attività fino alla - prevede la sospensione delle attività fino alla messa in regola, nelle aziende che non rispettino messa in regola, nelle aziende che non rispettino la 626, abbiano più del 20% dei lavoratori in la 626, abbiano più del 20% dei lavoratori in nero, ovvero sottopongano i dipendenti a turni nero, ovvero sottopongano i dipendenti a turni di lavoro maggiori di quelli consentiti dai di lavoro maggiori di quelli consentiti dai Contratti Nazionali di categoria.Contratti Nazionali di categoria.

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è l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, senza l’utilizzo di farmaci, nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati. Nessuna azione deve essere svolta senza aver valutato la situazione.Appena possibile, compatibilmente con le possibilità, dopo aver compiuto un esame primario, è necessario effettuare una chiamata di emergenza per attivare la catena del soccorso, in Italia avvisando il 118, in Europa il 112. Prestare soccorso è un dovere del cittadino, tanto più se è un medico.

PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO

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CRICRI

Compiti del Primo SoccorritorePrimo Soccorritore::

1. Evitare azioni convulse e dannose2. Evitare l’aggravamento delle condizioni

dell’infortunato 3. Proteggere l’infortunato da ulteriori rischi4. Favorire la sua sopravvivenza5. Saper distinguere i casi urgenti dai casi

gravi ma non urgenti6. Saper effettuare una corretta chiamata di

soccorso.

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CRICRIIl soccorso è un obbligo: Morale, Medico‑legale e

Deontologico OMISSIONE DI SOCCORSO

 Art. 593 del Codice Penale (CP). Commette tale reato: "Chiunque trovando [ ... ] un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne avviso alla autorità".•Sanzioni penali (l. 72/2003) sono:•Reclusione fino a 1 anno o multa fino a 2500 euro. Se dall'omissione del soccorso deriva una lesione personale, la pena è aumentata. In caso di morte la pena è raddoppiata.

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CRICRI

Art 54 CP (Stato di necessità):"Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si attua a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo".

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è un insieme di attività sanitarie complesse (defibrillazione, intubazione, farmaci ...) che hanno come obiettivo il trattamento di emergenza di uno stato patologico insorto improvvisamente. Generalmente tali manovre sono dì pertinenza sanitaria.

PRONTO SOCCORSOPRONTO SOCCORSO

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CRICRI

Classificazione delle urgenzeClassificazione delle urgenze

EmergenzaEmergenza (urgenza estrema): (urgenza estrema):

Arresto respiratorioArresto respiratorio Arresto cardio-respiratorioArresto cardio-respiratorio Emorragie arteriose imponentiEmorragie arteriose imponenti

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Classificazione delle urgenzeClassificazione delle urgenze

Urgenze primarie:Urgenze primarie:

Emorragie graviEmorragie gravi Portatori di laccio emostaticoPortatori di laccio emostatico Membra sfracellateMembra sfracellate Gravi traumi toracici ed addominali Gravi traumi toracici ed addominali Grave stato di shockGrave stato di shock Gravi ed estese ustioniGravi ed estese ustioni Donne in fase avanzata di parto Donne in fase avanzata di parto Avvelenamenti da sostanze di elevata tossicitàAvvelenamenti da sostanze di elevata tossicità

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Classificazione delle urgenzeClassificazione delle urgenze

Urgenze secondarie:Urgenze secondarie: Traumi cranici e vertebrali Traumi cranici e vertebrali Sospette fratture di bacinoSospette fratture di bacino Fratture esposte degli artiFratture esposte degli arti

Urgenze terziarie:Urgenze terziarie: Ferite non gravi Ferite non gravi Piccole ustioni localizzatePiccole ustioni localizzate Fratture non esposte degli artiFratture non esposte degli arti

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Insieme di organi e di strutture che permettono l'ossigenazione del sangue, del liquido della cavità generale del corpo o direttamente dei tessuti e l'eliminazione di gas nocivi.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

L'apparato Respiratorio Umano è formato è formato dalle prime vie respiratorie (naso, bocca), dalla dalle prime vie respiratorie (naso, bocca), dalla faringe, dalla laringe, dalla faringe, dalla laringe, dalla trachea, dai due , dai due bronchi che da essa si dipartono, e che si che da essa si dipartono, e che si ramificano in condotti di calibro via via minore, ramificano in condotti di calibro via via minore, diventando bronchioli, e dai due diventando bronchioli, e dai due polmoni. . Nei Nei polmonipolmoni avvengono i processi di scambio dei avvengono i processi di scambio dei gas respiratori, ossigeno e anidride carbonica; gli gas respiratori, ossigeno e anidride carbonica; gli altri organi dell'apparato costituiscono vie di altri organi dell'apparato costituiscono vie di conduzione dei flussiconduzione dei flussi d'aria in entrata e in uscita. d'aria in entrata e in uscita. In tal senso, si possono comprendere In tal senso, si possono comprendere nell'apparato respiratorio anche le nell'apparato respiratorio anche le vie nasali, la , la cavità boccale, la , la faringe e la e la laringe, che , che rappresentano le prime vie di ingresso e di rappresentano le prime vie di ingresso e di uscita dell'aria.uscita dell'aria.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

L'ingresso dell'aria nella laringe è regolato dall'L'ingresso dell'aria nella laringe è regolato dall'epiglottide, un lembo di tessuto cartilagineo , un lembo di tessuto cartilagineo che, al momento della che, al momento della deglutizione, chiude la , chiude la laringe e impedisce a particelle di cibo o di saliva laringe e impedisce a particelle di cibo o di saliva di ostruire le vie respiratorie. Come in tutti i di ostruire le vie respiratorie. Come in tutti i vertebrati, nell'uomo i due vertebrati, nell'uomo i due polmoni sono sono racchiusi nel racchiusi nel torace, dotato di una base a cupola , dotato di una base a cupola formata dal muscolo formata dal muscolo diaframma; ciascuno è ; ciascuno è rivestito da due sottili rivestito da due sottili membrane sierose, le , le pleure, una aderente alla superficie esterna del , una aderente alla superficie esterna del polmone e l'altra alla superficie interna del polmone e l'altra alla superficie interna del torace. Le due pleure sono separate da una cavità torace. Le due pleure sono separate da una cavità virtuale in cui si trova una modesta quantità di virtuale in cui si trova una modesta quantità di fluido. fluido.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

I polmoni hanno una forma grossolanamente piramidale, che si adatta alla forma del torace. Non sono perfettamente simmetrici: il polmone destro è formato da tre lobi, mentre il sinistro è formato da due lobi e, vicino al margine mediano della base, presenta l'incisura cardiaca nella quale è collocato il cuore.Sul lato mediano di ciascun polmone si trova il peduncolo polmonare, formato dai bronchi, dalle arterie e dalle vene polmonari. Ciascun bronco, all'interno del polmone, si suddivide più volte fino a terminare in un lobulo, l'unità strutturale e funzionale polmonare.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

Le arterie e le vene polmonari che accompagnano il bronco si ramificano anch’esse negli stessi punti; le arteriole e le venule dei lobuli sono collegate attraverso un denso reticolo di capillari posti sulle pareti delle cellule polmonari. Anche i nervi del plesso polmonarenervi del plesso polmonare e i vasi linfatici sono distribuiti nello stesso modo. All'interno del lobulo, il bronchiolo si divide nei bronchioli terminali, ognuno dei quali sbocca in due o più bronchioli respiratori. A sua volta, ciascuno dei bronchioli respiratori si apre su alcuni sacchi alveolari, le pareti dei quali presentano rigonfiamenti verso l'esterno che costituiscono i numerosi alveoli (cellule aeree) del lobulo.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

La funzione respiratoria, ovvero lo scambio di gas tra sangue e aria atmosferica, avviene a livello degli alveoli polmonari, minute strutture tondeggianti dotate di una parete estremamente sottile riccamente vascolarizzata, attraverso la quale avviene la diffusione dell'ossigeno dall'aria atmosferica al sangue, e dell'anidride carbonica in senso inverso. Essa richiede un flusso d'aria in entrata, ricco di ossigeno, e uno in uscita, mediante il quale l'organismo espelle anidride carbonica. Ciò si verifica, rispettivamente, durante l'inspirazione e l'espirazione, che avvengono per effetto dell'espansione e della contrazione della gabbia toracica.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

All'interno dei polmoni vi è una pressione uguale a quella atmosferica, mentre tra le due pleure il valore è inferiore; questa pressione negativa tende a fare espandere i due organi che altrimenti collasserebbero. Tale depressione è a sua volta dovuta all'espansione del torace per azione dei muscoli respiratori. Tra questi, il principale è il diaframma, una struttura muscolare a forma di cupola che separa la cavità toracica da quella addominale. Innervato dai nervi frenici (che hanno origine nella regione cervicale), si contrae in modo involontario abbassandosi (da 1 a 10 cm); produce dunque la diminuzione della pressione nei polmoni, i quali tendono a espandersi e, dunque, richiamano aria dall'esterno: in tal modo si verifica l'inspirazione.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

All'espansione inspiratoria della gabbia toracica partecipano anche i muscoli intercostali, i muscoli sterno-cleidomastoidei (che innalzano lo sterno) e i muscoli scaleni (che sollevano le prime due costole). L'espirazione avviene in modo passivo per rilassamento del diaframma e degli altri muscoli: lo spazio della cavità toracica si riduce e i polmoni, elastici, si contraggono passivamente espellendo l'aria. In alcuni casi, l'espirazione può però essere praticata in modo volontario, come avviene ad esempio in alcune pratiche sportive di iperventilazione. In questo caso sono coinvolti anche i muscoli addominali (obliqui, retto e trasverso).

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRI

Le fosse nasali hanno essenzialmente due funzioni: l'una di convogliare l'aria inspirata verso l'albero respiratorio (funzione respiratoria), l'altra di concentrare le particelle odorose verso la mucosa olfattoria (funzione sensoriale). La mucosa nasale ha un importante ruolo fisiologico assicurando la filtrazione ed il condizionamento termico dell'aria inspirata e partecipando ai meccanismi di difesa contro gli agenti infettivi delle vie respiratorie.

Apparato Apparato RespiratorioRespiratorio

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorioLa meccanica respiratoriaLa meccanica respiratoriaGli atti respiratori, in condizioni di riposo, sono automatici e involontari: si succedono regolarmente al ritmo di 12/16 al minuto e permettono di introdurre dai 7 agli 8 litri d'aria al minuto. E’ possibile modificare volontariamente la frequenza e la portata respiratoria. In caso di necessità il ritmo respiratorio si adegua automaticamente alle mutate condizioni dell'organismo, in stretta relazione con la funzionalità dell'apparato circolatorio.

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorioGAS DISCIOLTI NEL SANGUEGAS DISCIOLTI NEL SANGUE

Normalmente, nel sangue arterioso, i valori dei gas in esso contenuti (espressi come pressioni parziali in millimetri di mercurio) sono: 

SANGUESANGUE pOpO22 pCOpCO22

ArteriosArteriosoo

97 - 100 97 - 100 mmHgmmHg

35 - 45 35 - 45 mmHgmmHg

VenosoVenoso 60 - 85 mmHg60 - 85 mmHg ~ 45 ~ 45 mmHgmmHg

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorioContenuto dei gasContenuto dei gas

Aria inspirata

Aria espirata

AzotoAzoto 78%78% 78%78%

OssigenoOssigeno 21%21% 16%16%

Anidride CarbonicaAnidride Carbonica 0,04%0,04% 4%4%

Altri gasAltri gas 1,96%1,96% 2%2%

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorioRegolazione del processo respiratorioRegolazione del processo respiratorio

è un fenomeno neurochimico.

Regolazione biochimica o umoraleRegolazione biochimica o umoraleIl controllo biochimico (o umorale) avviene a livello di specifici chemiorecettori (glomi aortici e glomi carotidei), che sono sensibili alla concentrazione parziale dell'anidride carbonica del sangue (PaCO2), il cui aumento viene “tradotto” in un segnale che produce l'aumento della ventilazione polmonare. I glomi sono innervati da fibre del sistema nervoso autonomo parasimpatico, annesse al nervo glossofaringeo nel caso dei glomi carotidei e al nervo vago per quanto riguarda i glomi aortici.

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorioRegolazione del processo respiratorioRegolazione del processo respiratorio

è un fenomeno neurochimico.

Regolazione nervosaRegolazione nervosai i centri respiratori si trovano nella regione del tronco dell'encefalo e sono tre:il centro apneustico (o dell'inspirazione) e il centro pneumotassico (o espiratorio) sono nel ponte di Varolio; il terzo ed ultimo, il centro respiratorio bulbare, è situato nel bulbo.

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CRICRIApparato Apparato

RespiratorioRespiratorioCAUSE DI INSUFFICIENZA RESPIRATORIACAUSE DI INSUFFICIENZA RESPIRATORIA

Sistema nervoso centraleSistema nervoso centrale: Affezioni cerebro-vascolari, intossicazioni, Meningiti, Traumi cranici e/o cerebrali. Midollo spinaleMidollo spinale: Poliomielite, Traumi del midollo. Parete toracica e pleuraParete toracica e pleura: Lesioni della parete toracica, Fratture costali, PNX ipertensivo (chiuso). Grosse vie respiratorieGrosse vie respiratorie: Retrazione della lingua, Edema della glottide, Laringospasmo, Vomito, Coaguli ematici,Corpi estranei. Bronchi e polmoniBronchi e polmoni: Bronchiti croniche ostruttive, Asma, Enfisema ostruttivo, Polmoniti, Edema polmonare, Embolia polmonare. Altre causeAltre cause: Avvelenamenti (oppiacei, farmaci), Distrofia muscolare, Tetano, Botulismo.

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorioAnatomiaAnatomiaL'apparato cardiovascolare è formato da organi

cavi di tipo vascolare:1. Cuore, “muscolo" che rilassandosi (diastole) e

contraendosi (sistole), funziona come una pompa e dà la spinta al sangue;

2. Vasi sanguigni, che trasportano il sangue: a) Arterie (conducono il sangue dal cuore ai

tessuti), b) Vene (conducono il sangue dai tessuti al

cuore), c) Capillari (permettono gli scambi sangue

/tessuti/ sangue)

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorio

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorioCuoreCuoreIl cuore è un organo cavo che con le contrazioni dei suoi potenti muscoli (sistole) spinge il sangue nei vasi. Ha una forma pressoché conica (pera) con la “punta” (apice) rivolta verso il basso ed a sinistra. Si trova all'interno della gabbia toracica, tra i due polmoni. Sotto c'è il diaframma, il muscolo che divide la cavità toracica da quella addominale. Dietro si trova l'esofago e poi la colonna vertebrale. Davanti c'è lo sterno, (osso del torace dove si uniscono le costole).La membrana esterna che ricopre il cuore è il pericardio, quella interna è l'endocardio. Tra le due membrane è presente il miocardio, il muscolo involontario che lo fa pompare.

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorio

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorio

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorioLa cavità cardiaca è attraversata da una parete longitudinale che divide il cuore in due parti: a destra scorre il sangue venoso, a sinistra quello arterioso. Ciascuna delle due metà è poi a sua volta divisa da una parete orizzontale che forma l'atrio, la parte superiore, e il ventricolo, quella inferiore. Questa parete orizzontale non è però continua come quella longitudinale, contiene delle valvole unidirezionali che permettono al sangue di passare esclusivamente dall'atrio al ventricolo. La valvola che mette in comunicazione atrio e ventricolo destro si chiama tricuspide, perché è formata da tre lembi; quella sinistra si chiama bicuspide (è formata da due lembi) o mitrale.

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorio

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorio

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorioFisiologia del cuoreFisiologia del cuoreQuando gli atrii si dilatano il sangue entra, a questo punto si contraggono e il sangue passa nei ventricoli sottostanti, che si dilatano per poi contrarsi e sospingerlo nelle arterie. La fase di dilatazione di atrii e ventricoli è detta diastole, quella di contrazione sistole. Il cuore si contrae normalmente, in una persona adulta, 60-70 volte al minuto. La frequenza cardiaca aumenta sotto sforzo, perché è necessario pompare una maggior quantità di sangue, ed è più frequente nei bambini.Questa capacità di contrazione del cuore è autonoma, il cuore continua a contrarsi per un breve periodo anche quando viene sottratto all'organismo.

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorioLe arterieLe arterie: : trasportano il sangue dal cuore alle zone periferiche. A ogni contrazione il sangue viene spinto in avanti. Questo determina che la circolazione non sia continua ma a flussi. Per questo motivo, durante un'emorragia arteriosa, il sangue, di colore rosso vivo, esce a fiotti. Le veneLe vene: : trasportano il sangue dalle zone periferiche al cuore. Il sangue fluisce in modo continuo. Questo movimento è aiutato dalla presenza di numerose valvole "a nido di rondine", che non permettono il refluire verso il basso del sangue. I capillariI capillari: : vasi piccolissimi (diametro tra i 10 e i 20 millesimi di mm.), dove la parte terminale delle arterie si congiunge con la parte iniziale del sistema venoso. Questa sottigliezza consente al sangue di scorrere a contatto con i tessuti effettuando degli scambi di sostanze.

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorioLa grande circolazioneLa grande circolazioneLa circolazione del sangue segue due diversi circuiti: la grande e la piccola circolazione.La grande circolazione consiste nell'insieme dei vasi che portano il sangue dal cuore alla periferia e da qui nuovamente al cuore. Il sangue parte dal ventricolo sinistro, carico di ossigeno, spinto dalla sistole, ed entra nell'aorta, l'arteria più grande.  L'aorta con le sue diramazioni porta il sangue in tutte le aprti dell’organismo. Aorta ascendente, arco aortico, aorta Aorta ascendente, arco aortico, aorta toracica discendente , aorta addominaletoracica discendente , aorta addominale.

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorioLa grande circolazioneLa grande circolazioneDopo che il sangue ha raggiunto le parti più periferiche del corpo, attraverso vasi sempre più piccoli, e dopo avere effettuato gli scambi nutrizionali con i tessuti attraverso la rete capillare, torna verso il cuore attraverso il sistema venoso.Il sangue che proviene da testa, torace e arti superiori, nel suo viaggio di ritorno confluisce nella vena cava superiore; quello che proviene dai visceri e dagli arti inferiori confluisce nella vena cava inferiore. Entrambe le vene sboccano nell'atrio destro del cuore chiudendo la grande circolazione.

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CRICRIApparato Apparato

CardiocircolatorioCardiocircolatorio

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CRICRICatena della Sopravvivenza

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Danno Anossico Danno Anossico CerebraleCerebrale

Inizia dopo 4-6’ di assenza di circolo Inizia dopo 4-6’ di assenza di circolo Dopo circa 10’ si hanno lesioni Dopo circa 10’ si hanno lesioni

cerebrali irreversibilicerebrali irreversibili..

4’ Morte clinica

10’ Morte biologica

CRICRI

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Cause di arresto Cause di arresto respiratoriorespiratorio

o Caduta della lingua nel soggetto Caduta della lingua nel soggetto incosciente corpi estranei.incosciente corpi estranei.

o Intossicazione da farmaci, overdoseIntossicazione da farmaci, overdose

da oppiacei.da oppiacei.o Annegamento.Annegamento.o Elettrocuzione, folgorazione.Elettrocuzione, folgorazione.o Trauma.Trauma.o Arresto cardiaco.Arresto cardiaco.

Ostruzione delle vie aere da:

CRICRI

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Segni di allarme dell’attacco Segni di allarme dell’attacco cardiacocardiaco

Dolore o peso retrosternaleDolore o peso retrosternale Possibile irradiazione del dolore aPossibile irradiazione del dolore a::braccio sinistro, spalle, epigastrio, mandibolabraccio sinistro, spalle, epigastrio, mandibola Altri sintomiAltri sintomi:: sudorazione, nausea e dispneasudorazione, nausea e dispnea

InsorgenzaInsorgenza: : sotto sforzo, stress emotivo o anche a ripososotto sforzo, stress emotivo o anche a riposo

CRICRI

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Diagnosi di ACC Diagnosi di ACC ((Soccorritori Soccorritori

ProfessionistiProfessionisti))Stato di incoscienzaStato di incoscienzaAssenza di respiro o “gasping”Assenza di respiro o “gasping”Assenza di polsoAssenza di polso. .

CRICRI

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Diagnosi di ACC Diagnosi di ACC ((Soccorritori LaiciSoccorritori Laici))

Stato di incoscienzaStato di incoscienza Assenza di respiro o “gasping”Assenza di respiro o “gasping” Assenza di segni di circolo Assenza di segni di circolo (aspetto cadaverico, assenza di tosse, (aspetto cadaverico, assenza di tosse,

movimenti, ecc.) movimenti, ecc.)

CRICRI

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Fatta diagnosi di ACC non c’è tempo da perdere!Ogni secondo che passa diminuiscono le possibilità di recupero della vittima!

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

%

Minuti

CRICRI

Diagnosi di ACC Diagnosi di ACC ((Soccorritori LaiciSoccorritori Laici))

Page 78: Corso teorico-pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale

Fasi del BLS Fasi del BLS “ABC” della RCP“ABC” della RCP

Pervietà delle vie respiratorie

Respirazione

Circolazione

BreathingCirculation

Airway

CRICRI

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ValutazionValutazionii

Segni di circolazione

N.B. Nessuno deve subire procedure di RCP se prima

non è stata stabilita la necessità di tale intervento.

Ogni azione deve essere preceduta da una valutazione

Stato di coscienza azione A

Attività respiratoria azione B

azione C

CRICRI

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BLS - ABLS - A Accertamento dello stato Accertamento dello stato

di coscienzadi coscienza

CRICRI

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BLS - ABLS - A Apertura delle vie aeree Apertura delle vie aeree

(1)(1)

CRICRI

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BLS - ABLS - AApertura delle vie aeree Apertura delle vie aeree

(2)(2)

CRICRI

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BLS - ABLS - AApertura delle vie Apertura delle vie

aeree (3)aeree (3)Cannule orofaringeeCannule orofaringee

CRICRI

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BLS - BBLS - BValutazione della Valutazione della

respirazionerespirazioneRilevare l’attività respiratoria eseguendo il:Rilevare l’attività respiratoria eseguendo il:

GGuardauarda (espansione toracica)(espansione toracica)

AAscoltascolta (rumori, rantolii ecc. dovuti a (rumori, rantolii ecc. dovuti a microrespirazione)microrespirazione)

SSentoento (variazioni termiche)(variazioni termiche)

per 10 sec.per 10 sec.

CRICRI

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BLS - BBLS - BAttività RespiratoriaAttività Respiratoria

Attività respiratoriaAttività respiratoria

G.A.S.G.A.S.

Respiro Assente

RespiroPresente

Ventila

2 insufflazioni 1,5-2’

Mantieni pervietà vie aeree se

necessario PLS

CRICRI

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BLS - BBLS - B Valutazione della Valutazione della

respirazionerespirazione

CRICRI

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BLS - BBLS - B Ventilazione ArtificialeVentilazione Artificiale

•Ventilazione artificialeVentilazione artificialeSenza mezzi aggiuntivi:Senza mezzi aggiuntivi: -- Bocca/bocca -- Bocca/bocca -- Bocca/naso-- Bocca/naso

Con mezzi aggiuntivi:Con mezzi aggiuntivi: -- Bocca/maschera-- Bocca/maschera -- Pallone/maschera-- Pallone/maschera

CRICRI

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BLS - BLS - BB Ventilazione ArtificialeVentilazione Artificiale

•Ventilazione artificialeVentilazione artificiale

Senza mezzi aggiuntivi:Senza mezzi aggiuntivi: -- Bocca/bocca-- Bocca/bocca -- Bocca/naso-- Bocca/nasoCon mezzi aggiuntivi:Con mezzi aggiuntivi: -- Bocca/maschera-- Bocca/maschera -- Pallone/maschera-- Pallone/maschera

CRICRI

Page 89: Corso teorico-pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale

BLS - BBLS - B Ventilazione (bocca-Ventilazione (bocca-

bocca)bocca)

CRICRI

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BLS - B BLS - B Ventilazione (bocca-Ventilazione (bocca-

maschera)maschera)

CRICRI

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BLS - BBLS - BPercentuali di ossigenoPercentuali di ossigeno

Pallone + O2 +

Reservoir

Pallone + O2

Pallone

21% 40/50% 80/90%

CRICRI

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Complicanze Complicanze o Ventilazione o Ventilazione

InefficaceInefficaceIncompleta aderenza della maschera.

Insufficiente iperestensione del capo

Insufflazioni troppo rapide o brusca

Ipoventilazione

Distensione gastrica

CRICRI

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BLS - CBLS - C Valutazione della presenza Valutazione della presenza

di circolodi circolo

Rilevare l’attività cardiaca ricercando Rilevare l’attività cardiaca ricercando il polso carotideo per 10 sec.:il polso carotideo per 10 sec.:

Ventila, 12 atti al minuto

Compressioni toraciche CT

Presente Assente

CRICRI

Page 94: Corso teorico-pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale

BLS - CBLS - CPolso CarotideoPolso Carotideo

CRICRI

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BLS - BLS - CCIndividuazione del punto Individuazione del punto

di compressionedi compressione

CRICRI

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BLS - BLS - CCIndividuazione del punto Individuazione del punto

di compressionedi compressione

CRICRI

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BLS - CBLS - CCompressione ToracicaCompressione Toracica

CRICRI

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BLS - CBLS - C

CRICRI

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Compressione ToracicaCompressione ToracicaCause più frequenti di lesioni Cause più frequenti di lesioni

e/o inefficaciae/o inefficacia

Compressioni troppo superficiali

Fratture sternali o costali

Lesioni organi interni (polmoni, fegato, milza)

Circolo insufficiente

Punto di compressione scorrettoCompressioni troppo intense o brusche.

CRICRI

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Rivalutazione dell’efficacia Rivalutazione dell’efficacia della RCPdella RCP

Polso

Presente controlla il respiro per 10’

Assente riprendi MCE 15:2

Respiro

Presente mantieni pervietà vie aeree

Assente ventila 12 atti /minuto

CRICRI

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Aspetti medico legaliAspetti medico legali (1)(1)

Età apparenteEtà apparente Aspetto cadavericoAspetto cadaverico MidriasiMidriasi Temperatura corporeaTemperatura corporea

Iniziare la RCP senza tener conto

CRICRI

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Fino all’arrivo di un medico e/o ALSFino all’arrivo di un medico e/o ALS Fino ad esaurimento fisico dei Fino ad esaurimento fisico dei

soccorritorisoccorritori

N.B. non esiste un tempo predefinito oltre il

quale è lecito interrompere la RCP.

Per quanto tempo?

CRICRIAspetti medico legaliAspetti medico legali

(2)(2) Iniziare la RCP senza tener conto

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Maciullamento. Maciullamento. Decomposizione tissutale.Decomposizione tissutale. Carbonizzazione.Carbonizzazione. Decapitazione.Decapitazione.

Ci sono segni evidenti di morte biologica:

CRICRIAspetti medico legaliAspetti medico legali

(3)(3)