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Cortina Topic 14

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Cortina Topic inverno 2014_2015 Il magazine ufficiale di Cortina d'Ampezzo, con tutte le novità della stagione!

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10EDITORIALEdi Stefano Illing

12UN 2015 DI NOVITÀ

New look, new contents: stile “storytelling” e di gran classedi Chiara Caliceti

Attualità14

CARNET de NOTESTutto quello che c’è da sapere per essere “up to date” tra le Dolomiti

a cura di Chiara Costa

22INSIDER

Vis-à-vis con Amedeo Reale, neo presidente dello Sci Club 18

23PASSIONI

La strana coppia sulle nevi: Giorgio Rocca e Alessandro Benettona cura di Francesca Vieceli

32MA(L)GAZINE

Tra powder e casunziei a Malga Peziè de Parùa cura di Paolo Tassi

Visioni 24

LIBERAMENTEE venne l’anno della sfaria. Il Big Snow raccontato dai più grandi freerider del mondo

a cura di Eleonora Alverà

54ALTRIMONDI

Cortina, un pianeta in the sky with diamondsdi Massimo Spampani

60S-PUNTI DI VISTA

Il buono, il brutto e il cattivo (tempo) secondo Massimiliano Ossini a cura di Elena Tartaglione

90NATURA E CULTURA Il cacciatore di tramonti

di Nicolò Miana

La storia siamo noi36

COLOR SEPPIAUgo Pompanin: una vita secondo le Regole

a cura di Eleonora Rigato

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Mode e modi42

CORTINA FASHION SUGGESTIONSUn debutto di stagione per sognare a occhi aperti

di Antonella Zangaro e Alessandra Lepri

104ACTIVE

Discesa libera tutti con le nuove Fat Bikedi Alessandra Segafreddo

Arts and Crafts66

SPECIALE CORTINA.TOP LIVINGTomorrow’s Living. Abitare il futuro

Oggetti “cantastorie”Il concorso Ottopanche: l’arte “zen” di scendere

in campo restando in panchinaa cura di Lucia Portesi

98ART NEWS

Rimoldi vs RimoldiPer i 40 anni del Museo d’Arte Moderna delle Regole

d’Ampezzo abbiamo provato a raccontare l’arte con l’artea cura di Lucia Portesi

Le nostre rubriche86

L’ATTIMOdi Stefano Zardini

116VITA DA CLUB

Tutti gli eventi dei circoli d’alta quota

112COSA BOLLE IN PENTOLA

Seguiteci nelle cucine di Gigi Dariz, Ristorante Da Aurelio

Nicola Bellodis, Ristorante Rio Gere a cura di Eleonora Rigato

122SALVA CON NOME & CLOSE UP

124FOCUS ESTATE & PREVIEW INVERNO

a cura di Angela Bolzicco

128NOJELES D’AMPEZZO

di Ennio Rossignoli

130INCIPIT

Il primo episodio del nostro nuovo romanzo d’appendice di Giovanni Montanaro

126CORTINA TOP FRIENDS

Il circuito distributivo di CORTINA.TOPic

EDITORIALby Stefano Illing

WHAT’S NEW IN 2015by Chiara Caliceti

Current AffairsNOTEBOOKby Chiara Costa

INSIDERInterview with Amedeo Reale

PASSIONS by Francesca Vieceli

MA(L)GAZINEby Paolo Tassi

VisionsFREE THE MINDby Eleonora Alverà

OTHER WORLDS by Massimo Spampani

POINTERSby Elena Tartaglione

NATURE AND CULTUREby Nicolò Miana

We are HistoryCOLOUR SEPIAby Eleonora Rigato

Fashions and TrendsCORTINA FASHION SUGGESTIONSby Antonella Zangaro and Alessandra Lepri

ACTIVE by Alessandra Segafreddo

Arts and CraftsSPECIAL CORTINA.TOP LIVINGby Lucia Portesi

ART NEWSby Lucia Portesi

FeaturesTHE MOMENTby Stefano Zardini

CLUBS’ LIFE

WHAT’S COOKINGby Eleonora Rigato

SAVE AS & CLOSE UP

FOCUS SUMMER & PREVIEW WINTERby Angela Bolzicco

NOJELES D’AMPEZZOby Ennio Rossignoli

INCIPITThe first chapter of our new novel by Giovanni Montanaro

CORTINA TOP FRIENDSThe distribution network of CORTINA.TOPic

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alessandra lepri nicolò miana

massimiliano ossini

antonella zangaro

Di origine toscana, la sua casa è Bologna, per ragio-ni di cuore. Fa il suo primo “incontro ravvicinato” con il mondo della moda in veste di indossatrice. Dopo la laurea in Lettere, il passaggio all’agognato “dietro le quinte”, iniziando a scrivere per riviste specializzate. Oggi, oltre a scrivere, insegna Storia della Moda e del Costume e si occupa di ufficio stampa ed eventi per aziende di moda, bellezza e benessere. Il suo motto? Cercare sempre il lato col-to dell’effimero. Non a caso, a pag 47 ci racconta il Cortina Fashion WeekEnd, che a inizio dicem-bre l’ha vista impegnata nell’organizzazione di un inedito fLashion mob con blogger e modelle come protagoniste.

È giovanissimo (classe 1985) ma “di strada ne ha fatta tanta”, nel mondo della fotografia. Quando non è in giro per il mondo a catturare la realtà in bellissime immagini, si rifugia a Venezia. Escur-sionista e scialpinista, fonde la sua passione per la montagna con la sua professione. Ha pubblicato numerose foto in libri, riviste e calendari di mon-tagna. A pag 90 viviamo attraverso il suo speciale “occhio fotografico” tutta la bellezza del tramonto invernale sulle Dolomiti.

Conduttore televisivo davvero instancabile, il tren-taseienne Massimiliano Ossini dal 2002 a oggi ha presentato più di una dozzina di programmi. Nel 2014 accetta la sfida di condurre Linea Bianca, il programma di Rai Uno tornato sul piccolo scher-mo dopo dieci anni di assenza, alla scoperta delle bellezze dei luoghi italiani. Sempre alla ricerca di nuovi mezzi per comunicare con il suo pubblico, dalla fine del 2014 si racconta online attraverso il sito web www.massimilianossini.it, dove è possibile conoscere i progetti che lo vedono protagonista. A pag. 60 ci guida alla scoperta di due Cortine: quella inondata di sole e quella “in ombra”. Per scoprire il buono, il brutto e il cattivo tempo.

Milanese di nascita e per l’approccio tutto mene-ghino alla vita, è bolognese d’adozione ma si è per-fettamente adattata alla bononia felsinea. Il giorna-lismo è entrato nella sua vita per caso, innata invece la passione per le torte, le dolcezze e per i gatti. Capo redattore di Telecentro-Odeon Tv, è corri-spondente per Il Giornale dall’Emilia Romagna. Nella vita si occupa di politica (dal punto di vista professionale, s’intende) e da fare ne ha sempre pa-recchio. Si consola correndo sulle montagne e nuo-tando in un mondo di sogni. A pag. 42 ci racconta i momenti clou del Cortina Fashion WeekEnd, che l’ha vista tra gli organizzatori di alcuni dei princi-pali eventi in programma, come la Charity Fashion Dinner.

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Cortina.toPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’ampezzo.Copyright: tutti i diritti sono riservati. nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizza-zione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti.Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa at-tenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Chiuso in redazione il 18 dicembre 2014

registrazione al tribunale di Bellunon. 04/08 del 23 maggio 2008

Cortina d’ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni alpine.

Direttore editorialeStefano Illing

Direttore responsabileChiara Caliceti

Supervisione creativaStefano Zardini

Redazione centrale e coordinamento di redazioneOMNIA Relations | Lucia Portesi

[email protected]

RedazioneOMNIA Relations | Eleonora Rigato, Elena Tartaglione

Cortina Turismo

[email protected] Alverà, Angela Bolzicco, Chiara Costa

Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Gianna di Lorenzo, Michela Menegus, Marianne Moretti

Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini

Hanno collaborato a questo numero

testiAlessandra Lepri, Nicolò Miana, Giovanni Montanaro,

Massimiliano Ossini, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Massimo Spampani,

Paolo Tassi, Antonella Zangaro, Stefania Zardini Lacedelli

foto

Stefano Boscaro, Roberto Casanova, Dino Colli, Diego Gaspari Bandion, Giuseppe Ghedina,

Hans Martin Kudlinski, Michele Merlo, Nicolò Miana, Giorgio Montesi, Cristian Pompanin,

Giacomo Pompanin, Selvatico/Coleselli, Paolo Tassi, Francesca Vieceli, Stefano Zardini, Zoom Foto Cortina

Archivio Cortina Turismo, Archivio Maserati,

Cantine Ferrari, Foto Ghedina, Musei delle Regole d’Ampezzo, Rosapetra Spa Resort, Salomon,

The North Face Lavaredo Ultra Trail

Progetto grafico e Art directionKidstudio Firenze | Marco Innocenti, Luca Parenti

www.kidstudio.it

Ha collaboratoGiorgio Franceschini

TraduzioniEmmea associati | Alessandra Urbancich, Bill Wales

Comitato promotoreAndrea Franceschi

Sindaco del Comune di Cortina d’ampezzoEnrico Pompanin

Vicesindaco del Comune di Cortina d’ampezzoMarco Ghedina

assessore al turismo e allo Sport del Comune di Cortina d’ampezzoGiovanna Martinolli

assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’ampezzoascom Cortina

associazione albergatori di Cortina d’ampezzoassociazione artigiani di Cortina d’ampezzo

associazione astronomica Cortina Cassa rurale e artigiana di Cortina e delle Dolomiti

Comitato Coppa del Mondo di sciConsorzio impianti a fune di Cortina

La Cooperativa di Cortina regole d’ampezzoSci Club Cortina

Seam Servizi ampezzoSestieri d’ampezzo

Cortina TurismoProprietario ed editore

Sede socialeVia Guglielmo Marconi 15/b, 32043, Cortina d’Ampezzo

Tel. +39 0436 866252, fax +39 0436 [email protected]

StampaLitopat S.p.A. Industria Grafica

Via dell’Elettronica 11, 37139, VeronaTel. +39 045 81 81 444, fax +39 045 98 96 01

[email protected], www.litopat.it

Pubblicitàlocale

Gianna di [email protected]

nazionaleOMNIA Sponsorship | Silvia Livoni, Silvia Michelangeli

[email protected]

Gestione distribuzione circuito nazionaleOMNIA Relations | Elisa Cimino

è press–partnerdi Cortina turismo.

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A Cortina una “Altagamma” di eccellenze

da scoprireCortina: “Altagamma” discovers

the most excellent brands and products

Figlia del Rinascimento, espressione della bellezza e dell’armonia, l’Italia deve avere il coraggio di rivendicare con orgoglio le competenze, le qualità e la sensibilità che non si trovano con tale ricchezza altrove. Questa l’attività di Fondazione Altagamma. Questo vogliono fare i Territori di Eccellenza della Fondazione Altagamma, di cui Cortina è entrata ufficialmente a far parte insie-

me a Capri e alla Costa Smeralda.È una sfida che assumiamo insieme: vo-gliamo essere riconosciuti come i territori dove lo stile italiano si esprime nelle sue forme più autentiche, insieme ai marchi le-ader della qualità italiana nel mondo. Cor-tina porta nel gruppo la grande tradizione della sua ospitalità, della gastronomia e della qualità dei servizi, l’eccellenza nella gestione ambientale, garantita dall’istitu-zione millenaria delle Regole d’Ampezzo, e la voglia di migliorare ancora e di inno-vare in modo da essere il palcoscenico del migliore Made in Italy. In un mondo sem-pre più globale, che sembra spingerci ver-so una uniforme omologazione, dobbiamo rivendicare la differenza di cui noi siamo portatori. E ritrovare l’orgoglio della no-stra cultura e della nostra storia.

D aughter of Renaissance, expres-sion of beauty and harmony, Italy must have the courage to proudly claim the skill, quality, and sensitivity that cannot be

found anywhere else with such richness. This is the aim of Fondazione Altagamma. This is what Territori di Eccellenza of Fondazione Altagam-ma, of which Cortina is official member with Capri and Emerald Coast, want to do. It is a challenge that we accept together: we want to be recognized as the territories where the Italian style is expressed at its most authentic, together with the leading brands of the Italian quality in the world. Cortina contributes with its great tra-dition of hospitality, fine food, quality of service, the excellence in environmental management guaranteed by the Ancient Institution of the Am-pezzo Regole, and also the will to improve fur-ther and innovate in order to be the stage for the best Italian made products. In an increasingly global world, that seems to drive us towards a uniform homogenization, we have to claim the difference of which we are bearers, and regain the pride of our culture and our history.

di Stefano Illing

EDITORIALE

Cortina è Italy’s Best Ski Resort

ai World Ski Awards di Kitzbühel

Per il National Geographic è

l’unica località italiana tra le

prime 10 selezionate per il

World’s 25 Best Ski Towns

Per la rivista britannica Snow

Magazine, è nella Top Ten Ski

Resort for spectacular scenery

Per USA Today, è nella Top Ten

Spectacular ski resort pools

and hot tubs

Per Snow-Online, è nella

Top Ten degli Ski Resort per

sciatori esperti

Per PaesiOnLine è Top Rated

per la categoria “Montagna”

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New look – New contentsstile “storytelling” e “di gran classe”

Più “morbido”, “immersivo” e “interattivo”. Ecco come ci piace riassu-mere le tre novità del numero che state sfogliando. Novità nella carta e nel formato, novità nella grafica, che lascia sempre più spazio alle emozioni e alle suggestioni, grazie a una nuova cifra stilistica che punta a valorizzare immagini, video e ideali (ma anche reali) colonne sonore. Ecco i punti focali della nuova

modalità narrativa che abbiamo deciso di abbracciare per riuscire a rendere meglio un immaginario così ricco e sfaccettato: quello che regala questa conca unica al mondo circondata a 360 gradi dalle Dolo-miti ampezzane. Storytelling, quindi, con narrazioni più visive (o immaginifiche), ampio spazio a storie e reportage, per ren-dere più profondi i nostri racconti. Eppoi musica. Rigorosamente di gran clas-se, selezionata da Radio Monte Carlo, che per l’inverno 2014-2015 diventa voce uffi-ciale di Cortina d’Ampezzo. Sulle frequen-ze dell’emittente più esclusiva del panora-ma radiofonico italiano, e sul suo sito www.radiomontecarlo.net, andranno in onda Cortina, il suo mondo, la sua bellezza, la sua unicità, il suo glamour. «Daremo spazio agli eventi, ai personaggi e alle news di Cor-tina – spiega Andrea Munari, direttore dei programmi di Radio Monte Carlo – trasfor-mando le vostre proposte in contenuti “ra-diogenici” a di appeal per gli utenti web».

“S ofter”, “more immersive” and “more interactive”. That is how we like to summarize the three new features of the issue you are reading. New paper and format,

new graphics that leave more space for emotions and suggestions, thanks to a new style that aims to enhance images, videos and ideal (but also real) soundtracks. These are the focal points of the new narrative method we decided to embrace in order to better render the rich and multifaceted imagery of this valley, unique in the world, sur-rounded by the Dolomites. Storytelling therefore, that with more visual narrations (or highly im-aginative), and plenty of space for stories and reports, makes our tales more intense.High-class music, selected by Radio Monte Car-lo, which has became the official “voice” of Corti-na d’Ampezzo for the 2014-2015 winter season. The most exclusive Italian radio station and its website www.radiomontecarlo.net will broadcast Cortina, its world, unique beauty, and glamour. «We will give room to events, characters, and news of Cortina – explains Andrea Murari, di-rector of Radio Monte Carlo programs – turn-ing your proposals into radiogenic and appeal-ing contents for websites users».

Chiara Caliceti

UN 2015 DI NOVITà

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PEOPLE

Maserati Winter Tour: fari puntati su CortinaL’acceleratore freme sotto il piede, le dita stringono il

volante, l’adrenalina è al massimo. È l’“effetto Maserati”,

testato durante la quarta edizione del Cortina Fashion

WeekEnd. Testimonial d’eccezione per il fine settimana

che ha lanciato il Maserati Winter Tour, Claudia Gerini,

Federico Zampaglione, Carolina Crescentini, Giorgio

Pasotti, Anna Safronci, il regista Paolo Genovese,

il campione di slalom speciale Giorgio Rocca e il

campione del mondo di rally Alex Fiorio. In Corso Italia

il pubblico ha potuto ammirare, come opere d’arte, la

Maserati Quattroporte e Ghibli S Q4, bolidi scintillanti

che hanno acceso l’immaginazione. Per gli ospiti, test-

drive, tanto sci e relax, con tappe golose al ristorante

L’Altro Vissani dell’Hotel Bellevue Suites & Spa. Maserati

sarà presente con il “Maserati Pod on the Slope” a 2.416

metri di altezza al Rifugio Averau e, con due nuove

lounge, presso i centralissimi Grand Hotel Savoia e

Hotel de la Poste. Il lussuoso Hotel Bellevue, inoltre,

sarà il presidio da cui partiranno i test drive dei modelli

a trazione integrale Quattroporte e Ghibli SQ4.

The accelerator pedal shudders, fingers grasp the

wheel, adrenalin is at its highest. “Maserati” is back in

Cortina to launch the Maserati Winter Tour during the

4th Cortina Fashion WeekEnd. With big names like ski

champion Giorgio Rocca and rally world champion

Alex Fiorio, to endorse the event. Test drives, skiing,

relaxing and fine food. Luxury Hotel Bellevue Suites &

Spa will be the headquarters for the test drives.

www.maserati.it

People moving on the mountainsGettarsi per una ripida discesa innevata con Deborah

Compagnoni, Kristian Ghedina o Ivano Corvi,

migliorare il passo alternato e pattinato con Pietro

Piller Cottrer, lanciarsi in acrobazie sullo snowboard

con Giacomo Kratter: sciare con i propri miti non

significa solo imparare cose nuove, ma condividere

con loro momenti speciali e privilegiati. Cortina

ha inaugurato in grande stile, durante il ponte

dell’Immacolata, il progetto M’Over: più di una scuola

di sci, un’esperienza che è possibile vivere tutto

l’anno, imparando dai fuoriclasse della montagna: sci,

snowboard, telemark, freeride e sci nordico, mountain,

road e fat bike, arrampicata, trekking, parapendio,

rafting, golf, fotografia, eventi. Il fil rouge è sempre e

comunque uno, la passione per la montagna.

Skiing with Deborah Compagnoni, Kristian Ghedina

or Ivano Corvi, improving your classic or skating

technique with Pietro Piller Cottrer, snowboarding

with Giacomo Kratter, sharing unforgettable

experiences and the passion for the mountains with

your myths. All this is M’Over, not only a ski school,

but a year round experience: skiing, snowboarding,

telemark, free-ride and Nordic skiing, mountain, road,

and fat bike, climbing, trekking, paragliding, rafting,

golf, photography.

www.moversport.it

Gli appunti della Regina: tutto quello che c’è da sapere per essere “up to date” tra le Dolomiti d’Ampezzo

Carnet de Notes

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Point Break, remake dolo-MITICOChi non ricorda Patrick Swayze e Keanu Reeves, “belli e dannati” sulle tavole da surf nella pellicola d’azione di Kathryn Bigelow? Ebbene

sì: nell’epoca dei remake, anche l’indimenticabile Point Break si reinventa in versione “alpina” e per farlo sceglie Cortina d’Ampezzo. In

fondo la montagna, per un surfista, è una grande, immensa onda stranamente immobile, tutta da cavalcare. Alcune delle riprese più

spettacolari del film sono state girate proprio qui, in blindatissimi set d’alta quota, alla fine della scorsa estate. Un mix potente di scene

rocambolesche e scorci mozzafiato, che non lasceranno insensibili gli appassionati delle altezze e dei film d’azione. Non è la prima volta

che le Dolomiti si prestano a fare da sfondo in grandi produzioni cinematografiche: anche lo staff di Cliffhanger di Renny Harlin, con

Sylvester Stallone, era approdato da queste parti, prima di incassare oltre 250 milioni dollari e ben tre nomination agli Oscar.

In the era of remakes, even the unforgettable Point Break, with Patrick Swayze e Keanu Reeves, has been reinvented in “Alpine”

version. Some of the most spectacular scenes were filmed on the high mountains of Cortina at the end of the summer season:

a mix of daring scenes and breathtaking views for the lovers of action movies. Other intrepid successful films have been shot in

the Dolomites, the highly successful Cliffhanger with Sylvester Stallone among them.

Un orso “tutto d’Ampezzo”Edward Michael Grylls, meglio

conosciuto in tutto il mondo con

iI soprannome “Bear Grylls” – il più

giovane britannico a scalare l’Everest

– a Cortina a ottobre, per un’altra

esperienza al limite, le riprese della

nuova serie Bear Grylls: Breaking Point

in onda nel 2015 su DMAX (Canale 52

del digitale terrestre). Scenario delle sue

avventure, questa volta, le vette della

Regina delle Dolomiti: per conoscerne

la bellezza in modo “estremo” e

rispettarne il carattere più “selvaggio”.

A riprese finite, però, meritato relax

al Rosapetra Spa Resort, da poco

promosso con la quinta stella e vero

campione di comfort. Guardate il post

sulla pagina Facebook di Bear Grylls:

quando incanto e magnificenza

“fanno rima”.

Edward Michael Grylls, better known

as “Bear Grylls”, was in Cortina for

the shooting of Bear Grylls: Breaking

Point, in 2015 on DMAX. The setting

were the Dolomite peaks to understand

their “extreme” beauty and respect

their wildest character. Host hotel was

Rosapetra Spa Resort.

goo.gl/L2nmNt

Quando la cucina costruisce mondi: Gualtiero MarchesiIl “piatto forte” del menù di Una Montagna di Libri? L’incontro con il mito

vivente della cucina italiana: Gualtiero Marchesi, che ha partecipato la

scorsa estate alla kermesse letteraria. Primo chef in Italia a ottenere la terza

stella Michelin nel 1985, e primo nel 2008, a “riconsegnarle” tutte, Marchesi

ha raccontato al pubblico cosa bolle nel calderone della gastronomia

internazionale. Con lui, Edgarda Ferri, autrice de Il cuoco e i suoi re (Skira)

e narratrice dell’incredibile storia di Carême, padre dell’haute cuisine, che

da semplice garzone è diventato il cuoco dei grandi (Napoleone, Giorgio IV

e lo Zar Alessandro I). Due mondi a confronto, due grandi “irregolari” dalla

forte personalità, che hanno davvero fatto scuola.

The world famous chef, first in Italy to be awarded the third Michelin star in

1985 and the first to give all them back, was guest at Una Montagna di Libri,

with Edgarda Ferri, author of Il cuoco e i suoi re (the chef and his kings),

the incredible story of Carême: from kitchen boy to chef of Emperors and

Kings and father of the haute cuisine.

www.unamontagnadilibri.it

a cura di Chiara Costa

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Regina di coppeCortina è alle griglie di partenza, pronta per un inverno memorabile. Il 2015 sarà l’anno delle grandi competizioni

internazionali: in calendario, ben tre Coppe del Mondo, un primato che non ha eguali. Si comincia il 7 e l’8 gennaio

con il Tour de Ski; il 17 e il 18 sarà la volta della Coppa del Mondo di Sci alpino femminile sulla spettacolare

Olympia delle Tofane (è il 23esimo anno consecutivo); mentre a dicembre 2015 toccherà a due gare di Coppa

del Mondo di Snowboardcross, dopo le date della Pramac European Cup Snowboardcross in Faloria il 6, 7 e 8

febbraio 2015.

The 2015 winter calendar features three World Championships: the Tour de Ski on 7-8 January, the Ladies’ Alpine

Ski World Cup on 17 and 18 January and next December two races of the Snowboardcross World Cup. From 6 to

8 February, the Pramac Snowboardcross European Cup will take place on Mt Faloria.

worldcup-dobbiaco.it cortinaclassic.com snowboardclubcortina.com

Wellness ambassadorDa maestri di sci ad “ambasciatori di

benessere”. È la proposta invernale della

Scuola di Sci Azzurra Cortina, punta di

diamante del primo Technogym Wellness

Hub d’alta quota, nato dalla collaborazione

tra Cortina Turismo e Technogym. I clienti

della scuola – i “basic”, gli “advanced” e i “pro”

– potranno significativamente migliorare la

propria forma fisica e le proprie performance,

grazie all’azienda leader mondiale nel settore

fitness & wellness. Technogym metterà a

disposizione la facility cloud “Scuola Azzurra

Cortina”: un programma che vede fianco

a fianco i tecnici e preparatori atletici e gli

esperti Technogym. Obiettivo: assegnare agli

allievi esercizi specifici, disegnati su misura,

per raggiungere uno stato di benessere

ottimale. Per visualizzare i programmi di

allenamento e fitness basterà controllare

il proprio smartphone, grazie a una App

dedicata.

From ski instructors to wellness ambassadors.

Scuola di Sci Azzurra Cortina becomes the

flagship of the first mile high Technogym

Wellness Hub. The school customers –

from beginners to pro - will be able to

significantly improve their physical shape

and sport performances thanks to the

leading international manufacturer of

fitness&wellness equipment. Ski instructors

and Technogym experts will design

personalized training programs available on

your Smartphone with a dedicated App.

www.azzurracortina.com

www.technogym.com

Territori di Altagammaicone di Stile di vita ItalianoCerti titoli sono meglio di una medaglia appuntata al petto. Grazie

all’impegno del Consorzio Cortina Turismo, la Regina delle Dolomiti ha

acquisito lo status di “Territorio di Eccellenza”, entrando a fare parte

di una nuova squadra d’élite composta da enti italiani particolarmente

virtuosi e degni di attenzione (oltre a Cortina, ci sono il Consorzio Costa

Smeralda e la Fondazione Capri). A stabilirlo, la Fondazione Altagamma,

che a novembre ha dato vita a questa nuova categoria impegnata a

valorizzare i territori italiani ad alta vocazione turistica, veri e propri brand

universalmente riconosciuti. I “Territori di Eccellenza” rappresentano

l’unicità italiana nell’intreccio delle qualità tangibili e intangibili proprie

di realtà diverse, dalla manifattura alla cultura, dalla natura ai servizi

e all’ospitalità, importanti soprattutto in un periodo storico che vede

affermarsi il cosiddetto “lusso esperienziale”.

The Queen of the Dolomites, thanks to the commitment of Consorzio

Cortina Turismo, has been awarded “Territorio di Eccellenza”, together

with Consorzio Costa Smeralda and Fondazione Capri. The title was

designated by Fondazione Altagamma, committed to promote the

universally recognized best Italian tourist resorts that represent the

uniqueness of Italian art and crafts, culture, services, and hospitality.

www.altagamma.it

PEOPLE

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Torna bollente il ghiaccio dell’OlimpicoAlle Olimpiadi invernali di Torino aveva raggiunto la

consacrazione sportiva ufficiale; con il film La mossa

del pinguino ha conquistato l’affetto e la stima del

grande pubblico. Se esiste una capitale del curling

italiano, è proprio Cortina, dove nel 1958 è stato

fondato il primo club italiano dedicato. A 90 anni dalla

fondazione della Sportivi Ghiaccio Cortina, il curling

torna a dare spettacolo sul ghiaccio dello Stadio

Olimpico, per tutta la stagione, fino a marzo.

In programma anche corsi per principianti.

Curling’s first club was founded in Cortina in 1958. The

sport that enamored its public with Turin’s Olympics

is now on the ice of the Olympic Arena for the whole

winter season.

www.curlingcortina.it

www.curlingclubtofane.it

Taka: un nuovo arrivo in falconeriaAltro che i gufi di Hogwarts, la scuola di magia di Harry

Potter: quest’anno la Falconeria Dolomiti invita a

conoscere il nuovo pulcino di poiana di Harris arrivato a

luglio. Tra i vari suggerimenti pervenuti in rete – Tesla,

Prince, Clodoveo, Proiettile e persino Cortino, in onore

alla località che l’ha accolto – il falconiere Fausto

Menardi ha scelto per lui il nome “Taka”, “falco” in

giapponese. Corto e scattante, è il nome perfetto per un

richiamo. Il giovane Taka ha preso posto, a pieno titolo,

tra i suoi “compagni di banco”: la civetta delle nevi, lo

sparviero, il gufo reale, il falco Jugger, il falco pellegrino,

l’aquila e la poiana coda rossa.

Taka, “hawk” in Japanese, this is how falconer Fausto

Menardi has named the little buzzard chick that arrived

last July to take its place among its companions: snow-

owl, sparrow-hawk, eagle owl, lagger and peregrine

falcons, eagle, and red tailed buzzard.

www.falconeriadolomiti.it

La montagna è mobileApri la pagina, seleziona, scegli, conferma. Bastano pochi click e una manciata di minuti per

prenotare una vacanza sulle Dolomiti, grazie al rinnovato servizio booking.dolomiti.org del

Consorzio Dolomiti.org, nato dalla collaborazione fra Cortina Turismo e Dolomiti Stars. Ultima

novità, la versione mobile, con descrizione delle strutture ricettive completa di slideshow e con

i risultati delle ricerche ordinabili per prezzo, categoria e valutazione.

Booking a vacation in the Dolomites is easy with booking.dolomiti.org. The service is available

on your mobile, with a complete description of accommodation facilities.

mbooking.dolomiti.org

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Page 18: Cortina Topic 14

I LOVE SHOPPING

L’evoluzione della specie Due grandi lupi della Cracking Art, alti due metri, fanno la guardia alla

nuova “piazza multimediale” di Corso Italia. La boutique Franz Kraler

ha estratto dal suo magico cappello a cilindro un’idea che unisce la

tradizionale funzione sociale della piazza all’innovazione tecnologica:

quattro postazioni domotiche wi-fi offrono a tutti la possibilità di sedersi e

chiacchierare di fronte a schermi al plasma che trasmettono servizi meteo,

news, giochi e informazioni utili. Avviate in via sperimentale in estate, in

vista dell’inverno sono state coperte con tetti in larice, per resistere alle

intemperie. A disposizione, gratuitamente, un generatore di corrente

autogestito e un sistema di comunicazione satellitare per permettere la

connessione e la ricarica dei propri apparecchi 24 ore su 24, anche in

condizioni di emergenza.

Two big wolves of the Cracking Art guard the new multimedia square of

Corso Italia. Franz Kraler boutique has magicked four home automation

wi-fi stations with plasma screens broadcasting news, weather forecast

and other useful information. The stations are covered with larch-wood

roofs. A power generator and a sat system are available free to allow

connecting and recharging your devices round the clock.

www.franzkraler.it

United Colors of DolomitesDal bianco candido della neve al

grigio perlato della roccia, fino

al rosa sfacciato dell’enrosadira

al tramonto: i colori sono una

delle caratteristiche più belle

delle Dolomiti. United Colors of

Benetton ha deciso di ambientare

qui gli scatti della nuova collezione

per l’inverno 2014. “Chic d’alta

quota”. Il catalogo presenta una

riedizione speciale della maglieria

anni ’70 e ’80: look urban,

con tessuti jacquard e fantasie

nordiche, senza dimenticare abiti

per le grandi occasioni. Piumini

e cappotti colorati in pieno stile

Benetton regalano un tocco di

personalità ad ogni outfit. Perfetti

da indossare anche durante il

bianco inverno ampezzano.

Colours are the most glorious

feature of the Dolomites. The

white of the snow, the pearl grey

of the rocks and the rose red of

the sunsets were the setting for

the photos of the United Colors of

Benetton 2014 winter collection.

The catalogue revisits the 70s and

80s urban look.

www.benetton.com

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Page 19: Cortina Topic 14

L’abito fa… CortinaSport ed eleganza sono i capisaldi delle tre collezioni

Rossignol “1907”, “Plume” e “JC de Castelbajac” in

esclusiva a Cortina nel nuovo Jgor Ski & More di

Largo Poste. Un esempio di raffinatezza e praticità

è il capospalla “Cortina” per l’inverno 2014-2015,

acquistabile solo qui. Creato da Soullimit, sfoggia

colori e linee vintage, oltre a tessuti ad alto quoziente

tecnico. La sicurezza, in montagna, dipende anche

dalla qualità dei materiali: ecco perché questa

speciale boutique, che ha aperto le porte in occasione

del Cortina Fashion WeekEnd, è dedicata al top

dell’attrezzatura per lo sci alpino, lo sci di fondo o

d’alpinismo: sintesi perfetta di fashion e tecnologia.

Style and elegance are the strong points of Rossignol

“1907”, “Plume” and “JC de Castelbajac” collections,

now in Cortina in the newly opened Jgor Store in

Largo Poste. The shop specializes also in skiing gear

and equipment. A successful marriage between fashion

and technology.

www.jgorskiandmore.com

Dolci, favole e gioielli «I sogni son desideri…» e a Cortina a volte si avverano.

Sarà per una strana questione di feeling con il mondo delle

favole – il principe ranocchio è il simbolo porta fortuna

del suo brand – che Viviana Reatti, in arte SecretVivian,

qualche sogno sembra proprio averlo realizzato. Facendo

tesoro delle favole, anzi trasformandole in preziosi gioielli.

Il marchio conquista: lanciato nel 2009, e selezionato nel

2011 per l’Éclat de Mode, il salone dei bijoux parigino più

importante d’Europa, è apprezzato in Italia e oltre oceano

per la luccicante creatività dei suoi soggetti dall’allure

fiabesca. Nella nuova boutique-laboratorio, Nanà, gli ospiti

possono scoprire l’incantevole connubio tra gioielli e

prelibatezze da gustare. Cioccolatini scelti, squisiti bon bon

colorati, profumi di spezie e speciali liquori nella cornice di

un negozio dai “toni canditi”, bianco e rosa, dall’atmosfera

rubata ai racconti di Lewis Carroll e dei fratelli Grimm.

«Dreams are wishes...» and sometimes they come true in

Cortina. Viviana Reatti, SecretVivian, has treasured fairy

tales and turned them into precious jewels that seduce with

their glittering creativity. In her new studio, Nanà, guests

can enjoy the enchanting marriage of jewels with candies,

spices, and special liqueurs in a white and pink fabled

atmosphere.

www.secretvivian.com

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Page 20: Cortina Topic 14

HOSPITALITY NEWS

Italy’s Best Ski Hotel: il Cristallo Hotel Spa & Golf raddoppiaCome nello sport, la fortuna non esiste, e vincere è

solo questione di talento, predisposizione, passione

e lavoro. Bisogna essere dei veri fuoriclasse per

conquistare, per il secondo anno consecutivo, l’Italy’s

Best Ski Hotel ai World Ski Awards 2014, gli Oscar

del mondo dello sci internazionale. Il Cristallo Hotel

Spa & Golf, l’unico 5 stelle lusso delle Dolomiti, ce

l’ha fatta, bissando il successo dello scorso anno. Per

il presidente del premio, Sion Rapson: «Un onore

conferire questo riconoscimento all’Hotel Cristallo».

Per il direttore Borgonovo, la famiglia Gualandi e

l’intero staff dell’albergo: «Indubbiamente una gioia

e una importante conferma di un grande impegno

quotidiano».

Cristallo Hotel Spa & Golf, the only 5-star luxury hotel

in the Dolomites, has been named Italy’s Best Ski

Hotel at the World Ski Awards 2014 for the second

year.

www.cristallo.it

È nata una (quinta) stella Si arricchisce il firmamento stellato dell’hotellerie

di Cortina. Il Rosapetra Spa Resort, inaugurato nel

2011, ha conquistato la quinta stella, confermando il

proprio ruolo nell’Olimpo dell’accoglienza della Regina

delle Dolomiti. Il resort reinterpreta con raffinatezza i

canoni architettonici della tradizione ampezzana. Fiori

all’occhiello, il ristorante La Corte del Lampone, che

offre una cucina creativa e genuina, e la meravigliosa

Spa, sviluppata attorno a un sistema esclusivo di

trattamenti olistici by Herbal Touch e prodotti wellness

by Starpool. Da quest’anno, il cinque stelle propone ai

propri ospiti il Rosapetra AperiSpa: dopo le ore 20.00

i clienti potranno usufruire della Spa privatamente per

un aperitivo all’insegna del relax con, a richiesta, una

persona di servizio dedicata.

Rosapetra Spa Resort,opened in 2011, has acquired

its fifth star, thanks to its impeccable hospitality and

its refined traditional architecture. Its restaurant with a

creative and authentic cuisine and the amazing Spa are

the main highlights. New for this year, the Rosapetra

AperiSpa: after 8p.m. the guests can have the private

use of the Spa, for a relaxing aperitif.

www.rosapetracortina.it

Terrazze panoramiche Dall’alba al tramonto, il sole illumina le splendide terrazze ad angolo del quattro stelle Sporting

Hotel Villa Blu, che offrono una vista privilegiata sul centro del paese e sulle vette più celebri

di Cortina. Grazie alla nuova pavimentazione in legno delle terrazze, l’atmosfera da chalet di

montagna è garantita. Ma le novità non finiscono qui. Con le sue 48 camere completamente

ristrutturate, la nuova cucina e uno staff totalmente rinnovato per i due ristoranti (uno dei quali,

il Grill Amadeus, aperto anche a chi non è ospite della struttura), l’hotel, a soli 10 minuti dal

centro, ha inaugurato in grande stile la stagione invernale.

From dawn to dusk,the sun shines on the splendid wooden decks of 4-star Villa Blu Sporting

Hotel, with fantastic views of Cortina and the mountains around. The hotel, ten minutes from

the centre, offers 48 completely renovated rooms, a new kitchen and totally new staff for its

two restaurants. The Grill Amadeus is open also to non residents.

www.hotelvillablucortina.it

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etra

Spa

Res

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Page 21: Cortina Topic 14

Se il rifugio è eco-friendlyL’energia del sole, il calore del

legno, il rispetto dell’ambiente.

Sono i “carburanti” che alimentano

il Rifugio Col Gallina. Grazie

all’installazione di pannelli solari e di

una caldaia a cippato, che utilizza la

legna proveniente esclusivamente

dalla caduta degli alberi nel corso

dell’inverno e dalla pulizia dei boschi

di Cortina, il rifugio è veramente

un esempio di sostenibilità. Sotto

il profilo dell’accoglienza, ci sono

altre novità: l’ampliamento del

bar, della cucina, l’aumento del

numero dei posti letto (da 33 a

40) e l’installazione di una nuova

lavanderia con il sistema scalda-

asciuga, funzionante sia d’estate che

d’inverno.

The energy of the sun, the heat of

the wood, and the respect for the

environment are the “only” fuel

of Rifugio Col Gallina, a perfect

example of sustainability. To better

welcome its customers the bar and

the kitchen have been enlarged,

the number of beds increased and

a new laundry with drying system

set up.

lagazuoi5torri.dolomiti.org

Da locanda ad albergo sostenibileQuando all’inizio del Novecento

i primi turisti transitavano sulla

Strada delle Dolomiti l’Hotel Villa

Argentina, che all’epoca era una

piccola locanda, era già pronto

ad accoglierli. Nel solco di una

tradizione consolidata di ospitalità,

ma guardando alle sfide del futuro,

l’hotel ha inaugurato un grande

intervento di riqualificazione. Tra le

novità, una nuova centrale termica,

una cucina all’avanguardia, un

migliore isolamento termico della

struttura e la posa di pannelli solari

per il riscaldamento dell’acqua.

In questo modo sarà possibile

risparmiare energia e ridurre le

emissioni di CO2 del 58%. Anche

le camere sono state rinnovate,

utilizzando materiali locali come

l’abete e seguendo i principi della

“domotica”.

In the early 1900s, Hotel Villa

Argentina was a small inn. With

an eye to tradition and one to the

future it has undergone important

renovation: a new heating plant, a

state-of-the-art kitchen, thermal

insulation, and solar panels for hot

water to reduce Co2 emissions by

58%. Rooms have been refurbished

according to the principles of home

automation, with local woods.

www.hotelargentina.it

Relax d’alta quotaUn’oasi nel verde appena

ristrutturata: l’Hotel Ristorante

La Baita, immerso nella natura,

mette a disposizione degli ospiti

un centro benessere con sauna,

bagno turco, doccia emozionale

e panca riscaldata. Tra le camere

appena rinnovate spicca una

deliziosa junior suite con doccia

idromassaggio e stufa tradizionale

in ceramica. L’ideale per rilassarsi

dopo una giornata dedicata allo sci

o alle ciaspolate nella vicina area

Lagazuoi-5 Torri-Giau.

Hotel Ristorante La Baita offers

its guest a Spa with sauna, Turkish

bath, emotional showers, and

heated bench. Among the recently

renovated rooms there is a lovely

junior suite with whirlpool shower

and tile stove. Perfect chill out after

a day on the snow in the nearby

Lagazuoi-5Torri- Giau area.

www.albergo-labaita.com

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Page 22: Cortina Topic 14

Dai vigneti del Salento alle discese d’Ampezzoil presidente dello Sci Club 18 si racconta

Proseguono i “mini-questionari di Proust”, liberamente tratti da Io Donna. Ampezzano sui generis (non di nascita, ma per scelta), romano di origini salentine, è sulle piste di Cortina che Amedeo Reale ha scoperto fin da giovane la passione per la neve, dandosi

alla carriera agonistica con risultati eccellenti, per poi entrare nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato.

Parallelamente, dopo una laurea in giurisprudenza, due figli e varie esperienze di lavoro all’estero, è tornato alle origini: oggi si occupa dell’azienda vinicola di famiglia, in Puglia. Ma non ha

scordato Cortina, e appena ne ha l’occasione torna in pista

INSIDER

vis-à-visconAmedeo Reale

Il tratto principale del suo carattere? Cogliere l’attimo. La vita è già abbastanza breve. Il

principale difetto? Sono testardo. L’occupa-

zione preferita? Se proprio non si può la-vorare... stare nella natura più selvaggia, sia d’estate che d’inverno. Quale sarebbe,

per lei, la più grande disgrazia? Cose serie a parte, un inverno senza neve: vi ricordate quelli di fine anni ‘80? Quello che vorrebbe

essere? Quello o chi? Chi, me stes-so. Quello... forse uno stambecco o un camoscio, per andare dove gli uomini se lo sognano. Il pae-

se dove vorrebbe vivere? Nono-stante tutto, sempre e solo in Italia. Autori preferiti? Leggo (poco) per impa-rare cose nuove. Ulti-mamente sono immerso nella lettura di alcuni libri sulla Prima Guerra Mondiale nelle Dolo-miti. Poeti? Gli ermeti-ci. Forse perché mi so-migliano. Compositori? Senz’altro Mozart. La

sua prima volta a Cortina?

Appena nato, in una “Pasqua bassa” (sono nato a marzo). Ma ogni volta è come fosse la prima volta. Il piatto che meglio racconta

la località? Non sono un gourmet, ma i for-maggi di malga non si battono. Il dono di

natura che vorrebbe avere? L’intelligenza: non è mai abbastanza. Come vorrebbe mo-

rire? Senza rendermene conto. La vetta che

le ha fatto perdere il fiato? Beh, tutte le vette serie ti fanno dannare... forse però il

Kilimanjaro, giusto perché a 6.000 metri non c’è ossigeno. Il suo colore

preferito? Rosso 18, che domande! Stato attuale del suo animo? Il bic-

chiere è sempre mezzo pieno. Le

colpe che le ispirano maggiore in-

dulgenza? Quelle di gioventù, e quelle commesse per insicurez-za. Il suo “posto del cuore” a Cor-

tina? In compagnia, a Malga Lareto, nella nostra club

house. Da solo, sotto il Pomagagnon a pren-dermi gli ultimi raggi di sole. Il suo motto? Mai zede (mai cedere), come dicono da queste parti.

Rotta verso “Pyeongchang 2018”Un passaggio di testimone impor-

tante, quello avvenuto ad aprile

2014 tra Alvise Alverà e Amedeo

Reale, che si sono alternati alla guida

dello storico Sci Club 18. Il nuovo

presidente intende, con l’aiuto del

Consiglio direttivo, fare il possibi-

le per mantenere il club ai vertici

delle graduatorie delle Federazione

italiana Sport invernali (è il primo sci

club del Veneto per attività giovanile

nel 2014). L’obiettivo del nuovo

quadriennio olimpico (i mandati del

direttivo coincidono con i Giochi

Invernali) è quello di confermare

i risultati della squadra agonistica,

in vista del grande appuntamento

del 2018, a Pyeongchang, in Corea

del Sud. Ma il circolo non è solo un

polo di eccellenza per i ragazzi che

vogliono praticare lo sci agonistico:

proprietario dell’elegante ed esclusi-

va club house di Malga Lareto, lo Sci

Club 18 è anche un luogo di incon-

tro per gli oltre 300 soci, ognuno

dei quali sa di far parte di una storia

speciale e ricca di tradizioni. Per

i prossimi quattro anni il nuovo

direttivo si impegnerà a consolidare

la qualità dei servizi offerti dalla club

house, affinché la struttura diventi

sempre più un punto di riferimento

per eventi culturali, sociali e di fund

raising.

www.sciclub18.it

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Page 23: Cortina Topic 14

PASSIONI

La strana coppia

Cosa accomuna Giorgio Rocca e Alessandro Benetton? Lo sci, ça va sans dire; meglio se sulle nevi di Cortina d’Ampezzo. Giorgio ama da sempre Cortina: «quante gare in Tofana da bambino» ricorda. Alessandro, all’ombra delle Tofane, è di casa. «In tutte le località dove ho sciato e fatto gare non ho mai trovato uno scenario paesaggistico come questo – racconta, con il suo entu-siasmo contagioso, lo specialista dello slalom speciale, vincitore per 11 volte

in Coppa del Mondo e di due medaglie di bronzo ai Mondiali –. Ho conosciuto Alessandro attraverso Deborah, è stato un piacere rivederlo a Cortina per il Ponte di Sant’Ambrogio. È un maestro, non solo nella sua professione ma anche sulle piste».

foto di Francesca Vieceli Giorgio Rocca, direttore tecnico di Giorgio Rocca Ski Academy, brand ambassador e testimonial Maserati, con Alessandro Benetton, imprenditore, presidente di 21 Investimenti Spa.

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Page 24: Cortina Topic 14

Come i surfisti cercano la grande onda, così gli amanti del freeride aspettano la Big Snow, la

nevicata del secolo. Lo scorso inverno, top skier da mezzo mondo l’hanno trovata in questo angolo di Dolomiti. Quasi 13 metri di neve, “l’oro bianco”, la

powder o, come la chiamiamo a Cortina, la sfaria

LIBERAMENTE

E venne l’anno della sfaria

a cura di Eleonora Alverà

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Page 26: Cortina Topic 14

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Mike Douglas Padrino canadese del freeride, ha influenzato questa discipli-

na come nessuno prima di lui. È cresciuto a “pane e sci”. A lui

si deve il primo esempio di twin tip ski.

«It’s always been a dream of mine to ski in Cortina. The Dolo-

mites are mountains unlike anything else on earth. If you are a

serious skier you must put Cortina on your ‘Bucket List’».

«È sempre stato un mio sogno sciare a Cortina. Le Dolomiti

sono montagne uniche, diverse da qualsiasi altra vetta. Se sei

un vero sciatore DEVI vivere Cortina».

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Page 27: Cortina Topic 14

«When the Salomon crew arrives at the lodge high in the Italian Dolomites, they discover the mountain they are skiing on was the front line in World War 1».

A marzo 2014, Salomon e i “suoi” atleti, Mike Douglas, Chad Sayers e Kaj Zackrisson, sbarcano tra le Dolomiti per la realizzazione di una puntata che è stata

trasmessa su Salomon Freeski Tv il 16 dicembre 2014. Il team è arrivato sul tetto più alto delle Dolomiti italiane alla scoperta delle cime che sono state teatro della Prima

Guerra Mondiale.

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«Superski’s. Super season. A record winter in Italy’s Dolomites called for a different sort of ski experience».

Questa l’apertura di Powder, il magazine internazionale dedicato a chi ha fatto dello sci il proprio stile di vita. Il fotografo Mattias Fredriksson ha immortalato le gesta dei freerider scatenati alla scoperta delle Dolomiti ampezzane coperte da 65 feet of snow.

Thought it wasn’t possible…

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Page 29: Cortina Topic 14

Chad SayerHa viaggiato per il mondo non-stop per gli ultimi 16 anni,

da Baffin al Canada, passando per i ghiacci inesplorati della

Patagonia. Un uomo dietro la macchina da presa e di fronte a

essa. È apparso sulla copertina di decine di riviste di sci.

«The session in the trees at Cinque Torri was top three in my

list of deepest day ever, what I really mean is that it was so

deep I really didn’t even want to bother shooting. But I did,

anyway, and it was spectacular».

«La discesa tra gli alberi in 5 Torri è stata una delle mie più

forti esperienze in assoluto, così coinvolgente che non volevo

quasi fare lo shooting, ma solo vivere quei momento. Alla fine

l’ho fatto. Ed è stato incredibile».

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Page 30: Cortina Topic 14

Kaj ZackrissonPuò affrontare le discese più ripide e complesse. Ha parteci-

pato alla sua prima competizione freeride all’età di 25 anni. Ha

vinto tre volte il Verbier Xtreme e due il Big Mountain Pro.

«Yeah we had an amazing time in Cortina, skiing powder in the

trees, skiing big couloirs, carving the nice slopes. We also had

a fantastic night up at the hut on top of the gondola learning

about the history from the war. The snow, the people, the

mountains gave us exactly what we wanted and a bit more».

«L’esperienza di Cortina è stata incredibile. La neve, le per-

sone, le montagne ci hanno dato esattamente quello che

volevamo. Anzi, forse qualcosa in più».

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Page 31: Cortina Topic 14

Almost 13 meters of snow. 2014 extraordinary winter season turned Cortina into a silent paradise, covered with a soft, white blanket. An irresistible call for all top skiers, that came from all over the world to live an almost incredible experience. Freeride is freedom, adrenalin, intense contact with nature. It is experiencing the thrill of a powder run, drawing breathtaking turns and enjoy-ing the embrace of the mountains. Flying off. As surfers wait for the Big Wave, powder lovers are always in search of the Big Snow, the snowfall of the century. Last winter they finally found it in this corner of the Dolomites. The “white gold”, the powder, or as it is called in Cortina: sfaria.

And it was the year of “sfaria”

Marzo 2014: arriva a Cortina anche il Global Athlete Summit Blizzard Tecnica Freeride.

Tra i protagonisti Eric Zeller e Henrik Hanraud. Emozioni e adrenalina nel video:

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Page 32: Cortina Topic 14

MA(L)GAZINE

Tra powder e casunzieiAPPUNTI DAL “BIG SNOW”

a cura di Paolo Tassi

Cortina d’Ampezzo, 4 febbraio 2014

Mi sono perso. Ci siamo persi. Non c’è altra spiegazione. Eppure…C’è tanta neve, siamo soli in mezzo al bosco e, per la prima volta, non riesco più a capire dove mi trovo.Camminiamo ancora un po’, le punte degli sci sembrano farsi strada tra le nuvole: la neve è così abbondante e morbida che ha perso ogni dimensione.

Siamo partiti dalle 5 Torri per sciare fuoripista, l’itinerario è (o dovrebbe essere) facile e sicuro nel bosco.

La neve è super, la vera neve fresca, la “powder”, come la chiamano i miei clienti ame-ricani (per lavoro e per passione sono anche Guida Alpina), che sono arrivati apposita-mente per lei dai lontani States. Veri appassionati, a volte verrebbe quasi da dire, invasati. Sono proprio loro gli stessi che hanno seguito ogni mio scatto postato su Facebook della grande nevicata di questo inverno. Tutti i giorni, passando accanto a un cartello stradale sempre più innevato, l’ho fotografato. Il giorno che il cartello è completamente scompar-so, sommerso da una pesante coltre di neve, mi hanno scritto: «Dear Paul, tieniti libero nei prossimi tre giorni. Noi siamo già in aereo».

Erano quattro giorni fa. E così sono arrivati. Ed è così che adesso ci troviamo qui.Stamattina non si poteva sciare meglio. I boschi di Landries sono il top per un free-

rider: cliff e scenari mozzafiato, un parco giochi privato per la nostra giornata. Ma come sempre accade – e accade sempre allo stesso momento – ecco che arrivano a braccetto il buco di fame allo stomaco e il tremolio di stanchezza alle gambe. È “allarme malga”. Per questo ho deciso di cambiare rotta. «Andiamo giù di qua: vi porto a mangiare, ma dovrete guadagnarvelo. Prima ci aspetta la boa di 5 Torri»: li incito, per far sì che il pranzo sia veramente meritato (la boa è una zona interessata da uno slittamento del terreno, una frana a lento scorrimento).

Ma nevica a più non posso; la discesa, mai troppo ripida, si rivela più lunga del previ-

sto, causa la nostra stanchezza e la tanta neve. Per proseguire decido di mettere le pelli di foca, ma non riesco a capire ancora dove siamo. Mi sono perso. Ci siamo persi. Non c’è altra spiegazione. Eppure…

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Page 33: Cortina Topic 14

Batto traccia, salgo e scendo, ma non c’è segno della malga, come fosse svanita nel nulla. E sì che non posso aver sbagliato. Deve essere proprio qui o, per lo meno, “c’era una volta” qui un’antica e celebre malga...

Qualche passo ancora e le punte degli sci penzolano nel vuoto.Fermi tutti.Ci siamo.Eccola!Siamo sul tetto di Peziè de Parù! È già difficile spiegare cosa sia una malga a un americano una volta che ci sei dentro,

da non pensare come avrei fatto se non fossimo riusciti a trovarla.Finalmente calati e praticamente entrati dal tetto, ci accolgono Lorena e Fabiano, che

da giorni sono quassù quasi isolati.Siamo soli e affamati: scuse ottime per assaggiare praticamente tutto il menù. In Ame-

rica l’idea di sciare fino a un ranch è inimmaginabile. In più, qui, ogni piatto merita una spiegazione culinaria e storica.

Pare che i nostri amici apprezzino il cibo quanto l’amata powder: affondano le forchette nei casunziei come gli sci nella neve. Il dolce finale – un goloso Kaiserschmarren – con grappa allo zenzero ci dà il colpo di grazia. Dovremmo tornare a Cortina, rimettere gli scarponi e gli sci ai piedi, spingerci solo un po’ e sciare fino in paese.

Non se ne parla. La mia squadra a stelle e strisce non ne vuole sapere. È proprio vero che a Peziè ci si sente come a casa: e proprio come fossero a casa, tutti decidono di cori-carsi e dormire qui.

Io li assecondo senza batter ciglio, anzi. D’altra parte li capisco. Troppo bello, Peziè, per non restare.

Una volta arrivati, è sempre troppo difficile

riscendere a valle

Apertura prolungata anche in inverno

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Page 34: Cortina Topic 14

Cortina d’Ampezzo, 4th February, 2014

I am lost. We are lost in a sea of snow, alone in the woods, and I cannot figure out where we are. We walk farther and the ski tips seem to find their way amid the soft clouds. Our back-country ski ride started from 5 Torri down a safe and easy route in the woods. Snow is super, it’s powder. My passionate US clients arrived just for it. They followed all my photos of the big snow posted on Facebook, and when the road sign was completely submerged by a thick snow blanket, they wrote: «Dear Paul, be ready for the next three days, we are already on the plane».

That was four days ago. This morning skiing was fantastic in Landries woods: cliffs and breath-taking views, a private playground for our day. Yet, as always, we start feeling hungry and our legs start trembling: “malga alarm”. I decide to change route, but they have to earn their meal.

It is snowing hard and the way down, never too steep, is rather tiring. We put the sealskins, but I cannot figure out where we are. We got lost. And yet... I beat the track, up and down, but I cannot spot the malga, as if vanished in the void. I cannot be wrong, it must be here, or at least, here is where there used to be an old and famous malga...

A few steps forward and the tips of my skis are dangling in the void. Stop. We are here on the roof of Pezié de Parù!

It is hard to explain what a malga is to an American when you are inside, what would I have done if we had not found it! We let ourselves down from the roof and Lorena and Fabiano welcome us into the isolated malga where we are the only guests. In the US it is unimaginable to ski up to a ranch. In addition, every dish deserves an explanation. Our friends seem to appreciate the food just as much as their beloved powder and sink their hungry forks into the casunziei as they would their skis in the snow. We should return to Cortina skiing, but my stars and stripes team does not want to hear about it. They feel at home here and we decide to spend the night. Pezié is too beautiful to leave.

Between powder and casunzieiNotes from the “Big Snow”

When you get here, it is always too difficult to return

to the valley

Extended opening in winter, too.

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Page 35: Cortina Topic 14
Page 36: Cortina Topic 14

Ugo Pompanin con i figli Paolo e Guido; anni ‘60.

Ugo Pompanin with sons Paolo and Guido, in the Sixties .

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Page 37: Cortina Topic 14

Abete rosso, larice, abete bianco, pino cembro. Per qualcuno saranno solo degli alberi. Ma

quando sei un fiol de sotefamea (figlio maschio di Regoliere), sono vecchi amici, che non hanno segreti: fin da bambino impari a riconoscerli

dalla forma, dal colore, dalla corteccia, e perfino, ad occhi chiusi, dal profumo. Devi essere pronto

per quando sarà il tuo turno

COLOR SEPPIA

Una vitasecondo le Regole

a cura di Eleonora Rigato

«Saranno passati più di quarant’anni ma ricordo bene il giorno in cui diventai Regoliere» racconta Ugo Pompanin. «Era l’inizio de-gli anni Settanta, mio padre era morto da poco e, tra le cose che mi aveva lasciato in eredità, c’era anche questo “titolo”, che per me rimandava a un mondo sconosciuto e pieno di fascino». Una respon-sabilità importante, che ricadeva sulle sue spalle. «A Cortina tutti i

capofamiglia erano Regolieri: bisognava esserlo, per avere a disposizione legna e sassi per costruire la propria casa. Con l’aiuto dei compagni, naturalmente».

Ugo Pompanin era un uomo di montagna, da sempre: guida alpina, scoiattolo di Cor-tina e molto altro. Ma diventare Regoliere ha rappresentato per lui un nuovo modo per vivere il territorio e difenderlo. «Scoprii davvero cosa significasse far parte di quel mondo» ricorda, a distanza di più di 40 anni. «Vuol dire impegnarsi nella gestione del bosco e del pascolo. Distribuire e utilizzare le risorse senza danni all’ambiente. Pianificare gli inter-venti sul territorio. Collaborare e darsi una mano l’uno con l’altro. Ma non solo».

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Ci sono voluti anni perché le Regole ottenessero il giusto riconoscimento. In un mon-do in cui la proprietà collettiva rappresenta un’eccezione, agli occhi di chi non le conosce realmente possono apparire come un anacronismo incomprensibile. La storia personale di Ugo si intreccia con quella delle lotte per la loro tutela.

Il momento più memorabile? Il braccio di ferro con la Regione Veneto, alla fine degli anni Ottanta. «Chiedemmo che la gestione del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo fosse affidata a noi. Fu una battaglia lunga e difficile: anche altri gruppi avevano presen-tato una proposta di legge, e in più avevamo contro i cacciatori del luogo». Quattro anni passati, tra l’altro, a raccontare cos’erano le Regole, che a Venezia erano sconosciute. «Dovevamo convincere i rappresentanti della Regione Veneto che nessuno meglio delle persone del luogo avrebbe potuto prendersi cura del Parco: occuparci del territorio e dei suoi problemi era quello che avevamo già fatto per centinaia di anni. Le parole non basta-vano, e allora organizzai una gita nel territorio delle Regole. Dovevano vedere di persona. Funzionò. Anche sul “fronte interno” la decisione di prendere in gestione il Parco fu approvata quasi all’unanimità: su 650 membri dell’assemblea generale dei Regolieri, solo un contrario e 17 astenuti. Era il 1990».

Da allora ci sono state tante novità, anche sul piano culturale. Del quale Ugo Pom-panin ha colto, tra i primi, l’importanza per il territorio. Ben quattro realtà delle Regole promuovono la cultura del luogo: oltre al Parco Naturale, il Museo Etnografico (dedicato

Qui e nella pagina accanto: Ugo nel 1949 durante le riprese di un film alle Cinque Torri. (Foto Ghedina)

Here and on the facing page: Ugo at Cinque Torri during a film shooting, in 1949.

Uomini e alberi non sono poi così diversi, hanno

bisogno di radici profonde e salde. Ed è questo che rappresentano le Regole

ampezzane. Ma un albero è vivo se continua a produrre i suoi frutti, a germogliare

idee e progetti.

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alla “famiglia regoliera”), il Museo Paleontologico Rinaldo Zardini (dedicato a un uomo che ha passato la propria vita a studiare e raccontare il territorio, raccogliendo i fossili che costituiscono il museo), e il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi. Quest’ultimo nato in seguito a una cospicua donazione, nel 1974, da parte di Rosa Braun, vedova del famoso collezionista Rimoldi. «Tele di grandi pittori come de Pisis, Guttuso, Campigli: un patrimonio inestimabile. Accettammo la donazione, ben consapevoli del suo valore, ma anche dell’impegno che comportava possedere una delle collezioni più significative del Novecento pittorico italiano».

«Forse qualcuno pensa che il nostro compito sia tagliare una pianta e portarla in se-gheria», continua Ugo. «Non è così. Il lavoro delle Regole si spinge oltre, e raccontare gli aspetti della nostra società è sicuramente un valore aggiunto, per tutto il territorio».

Uomini e alberi non sono poi così diversi, hanno bisogno di radici profonde e salde. Ed è questo che rappresentano le Regole ampezzane. Ma un albero è vivo se continua a produrre i suoi frutti, a germogliare idee e progetti. Come saranno le Regole del futuro? Forse si apriranno alla componente femminile, che finora non ha avuto un ruolo equipa-rabile a quella maschile. Più spazio alle donne: un rinnovamento che incontra il favore di Ugo Pompanin. «Le Regole d’Ampezzo sono cresciute, sono cambiate, e cambieranno ancora, nel rispetto dei principi che sono alla loro base da millenni».

Ugo oggi / today.

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Spruce, larches, fir trees, stone pines. For someone just trees, but for a fiol de sote-famea (son of a Regoliere, member of Cortina’s Regole) these are old friends with no

secrets. Since childhood one learns to tell them by their shape, colour, bark, and even, eyes shut, their scent. «Over forty years have gone by, but I remember very well the day when I became Regoliere» says Ugo Pom-panin. «It was the beginning of the Seven-ties, my father had just died and among all the other heritage he left me there was also this “title” that evoked an unknown, fasci-nating world». An important responsibil-ity fell on his shoulders. «In Cortina, all family heads were Regolieri: one had to be, in order to obtain wood and stones to build the house. With the help of companions, of course». Ugo Pompanin has always been a mountain man: alpine guide, top climber and much more. Becoming “regoliere” rep-resented for him a new way of living and protecting the land. «I discovered what be-ing part of that world meant» he recollects 40 years later. «It means being committed to the management of forests and pastures, sharing and using natural resources with-out damaging the environment. Planning land management, collaborating and help-ing each other. But not only». It took years,

for the Regole, to obtain the deserved recog-nition. Collective ownership may seem an incomprehensible anachronism if you do not understand what it means. Ugo’s per-sonal story is interwoven with the struggle to protect the Regole. The most memorable moment? The standoff with the Veneto dis-trict at the end of the 80s. «We asked to be entrusted with the management of the Natural Park of the Ampezzo Dolomites. It was a long and hard fight because other groups had also presented a bill, and the local hunters were against us». It took four years to explain what the Regole were, be-cause in Venice they were unknown. «We had to convince the representatives of the Veneto district that no one could take care of the Park, better than the residents because it was just what we had been do-ing for hundreds of years. Words were not enough so I organized a trip on the lands of the Regole. They had to see personally, and it worked. Also on the “home front” the decision to manage the Park was al-most unanimous, it was 1990». Since then, there have been a lot of innovations and Ugo Pompanin was one of the first to understand the importance of culture for the land. The Regole promote the local culture with the Natural Park, the Ethno-graphic Museum (dedicated to the family life of the Regole), the Rinaldo Zardini

Palaeontological Museum (dedicated to a man who spent his life studying the land and gathering the fossils exhibited in the museum) and the Mario Rimoldi Modern Art Museum, born in 1974, thanks to a donation by Rosa Brown, widow of famous art collector Rimoldi. «It exhibits paintings of great artists like de Pisis, Guttuso and Campigli: a priceless patrimony. We ac-cepted the donation, one of the most valu-able and significant collections of Italian pictorial art of the 20th Century». «Some may think that our role is to cut wood and bring it to the sawmill», Ugo continues. «It is not so. The job of the Regole goes much further, and telling the features of our soci-ety is an added value for the whole land».

Humans and trees are not so differ-ent, they both need deep strong roots. This is what the Regole of Cortina represent. A tree is alive if it continues to produce fruit, to germinate ideas and projects. How will the Regole of the future be? Maybe they will open to female members, who have not yet had a role equivalent to men. More space to women: a renovation favoured by Ugo Pompanin. «The Regole of Ampezzo have grown, changed, and will change again, respecting their basic thousand-year old principles».

A life according to the “Regole”

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Page 41: Cortina Topic 14

Conoscere le RegoleProprietà collettive, le Regole d’Ampezzo nascono dalla necessità dei primi

abitanti stabili della conca di organizzare un utilizzo comunitario del terri-

torio, viste le difficoltà di sopravvivenza legate all’ambiente montano. I Re-

golieri, capifamiglia discendenti dal ceppo originario, amministrano ancora

oggi questo patrimonio secondo i “Laudi”, le antiche leggi. L’istituto rego-

liero è riconosciuto dal diritto dello Stato italiano attraverso specifiche leggi

che ne tutelano la particolare realtà. Dal 1990 le Regole gestiscono anche il

Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.

www.regole.it

The Regole are the collective properties of the community. Their origin can

be traced back to the first permanent settlers of the valley with their need for

a collective use of the lands to face the hardships of surviving in a mountain

environment. Regolieri, the family heads descending from the original in-

habitants, manage the collective heritage in accordance with the Laudi, the

ancient rules. The Italian State acknowledges the legal status of the Regole

institution under specific laws. Since 1990 the Regole have been entrusted

the management of the Natural Park of the Ampezzo Dolomites.

Ugo con Albino Alverà e Giorgio Peretti dopo la salita dello spigolo Comici sulla Torre Falzarego; anni ‘80.

Ugo with Albino Alverà and Giorgio Peretti after the climb of the Comici spur on the Falzarego Tower; in the Eighties .

Nel 1944 sulla cima del Becco di Mezzodì.

On the summit of Becco di Mezzodì, in 1944.

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Page 42: Cortina Topic 14

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Page 43: Cortina Topic 14

CORTINA FASHION SUGGESTIONS

Un debutto di stagione per sognare

a occhi aperti

Alla passione non si comanda. Come un fuoco d’artificio, la quarta edizione del Cortina Fashion

WeekEnd, “di scena” dal 5 all’8 dicembre, ha acceso di entusiasmo turisti e visitatori: oltre 100mila i passaggi registrati su piste, negozi e vie del centro e oltre 100

gli eventi che hanno avuto come palcoscenico la Regina delle Dolomiti. Come la coda luminosa di una cometa, la manifestazione più glamour d’alta

quota ha “incendiato” l’inizio della stagione invernale ampezzana, rendendo Cortina davvero scintillante,

come imponeva, tra l’altro, il dress code dell’attesissima serata conclusiva che ha trasformato la moda in una

occasione di solidarietà

testi di Antonella Zangaro e Alessandra Lepri

foto di Giacomo Pompanin

Cortina ha tagliato in grande stile il nastro della quarta edizione del Fashion WeekEnd che, anche quest’anno, ha confermato il suo magico potere di rendere unica la Regina delle Dolomiti. A cominciare dal pon-te dell’Immacolata. Tante le emozioni che hanno avvolto ogni momento della quattro giorni più glamour dell’inverno. Unico il filo conduttore: la “bianca magia”. Una scelta non casuale, perché questa è l’immagine mi-

gliore per condensare i valori di un territorio introvabili altrove. Perché Cortina è magia. Tutto l’anno. È così che lifestyle, moda e musica si sono uniti allo sport, alla passione per la natura, alla buona tavola: tutti ingredienti che hanno “condito”, rendendoli speciali, gli oltre 100 appuntamenti creati per i grandi, mentre i più piccini si lasciavano condurre nella magia delle leggende dei boschi delle Anguane e dai Salvans al Museo Etnografico della Regole d’Ampezzo. È successo durante il Cortina Fashion WeekEnd, ma a Cortina, per sognare, non bisogna chiudere gli occhi. Basta tenerli spalancati. Ogni giorno dell’anno.

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Page 44: Cortina Topic 14

SoundtrackIn ogni contesto magico che si rispetti non può ovviamente

mancare la musica. La migliore, quella selezionata per il Fashion

WeekEnd, è stata quella di Radio Monte Carlo, che dai dj set

ospitati in quota durante l’Immacolata, è ormai diventata la

voce ufficiale di Cortina d’Ampezzo. Sulle frequenze e sul sito

dell’emittente più esclusiva del panorama radiofonico italiano

andranno infatti in onda Cortina, il suo mondo, la sua bellezza,

tutta la sua unicità e il suo glamour.

www.radiomontecarlo.net

Per la tre giorni di

moda di Cortina le

vie del centro si sono

trasformate in un set

a cielo aperto grazie

alle telecamere di

Cortinametraggio.

Valerio Groppa,

vincitore dell’edizione

2013 del festival, ha

realizzato un teaser del

magico weekend.

Il magico mondo di Stefano Conticelli

Artista e artigiano umbro, da sette anni titolare della bottega

che porta il suo nome, Stefano Conticelli vanta collaborazioni

con luxury brand del calibro di Loro Piana, Rolex, Pomellato,

Vhernier. È approdato al Cortina Fashion WeekEnd con la magia

fiabesca delle sue creazioni, esposte al pubblico nel contesto

della mostra open air Ottopanche, e realizzando l’originale

allestimento itinerante per lo street-event del sabato sera: una

grande cornice natalizia, rivestita di eco-pelliccia bianca, che

ha fatto da quinta scenografica al particolare fLashion mob

che ha “invaso” le strade del centro. Il magico tocco di Stefano

Conticelli ha regalato inoltre una suggestiva atmosfera all’evento

clou della manifestazione, la Charity Fashion Dinner, ambientata

nella caratteristica cornice dello Sporting Hotel Villa Blu. Per

l’occasione, la sala del ristorante Chalet Amadeus è stata decorata

in perfetto stile natalizio, sui toni del grigio e dell’avorio, con

renne di feltro che trainano slitte e piccoli alberi di Natale stilizzati;

alle pareti, grandi cornici fasciate di bianco con immagini natalizie

e una pioggia di fiocchi di neve.

www.bottegaconticelli.it

Black Musicon White Snow

Bianca magia è anche sinonimo di emozione. Emozione che può nascere da una voce

irresistibile e sorprendente, dalle particolari sfumature e vibrazioni black. Come quella di

Daria Biancardi, semifinalista dell’ultima edizione del talent show The Voice of Italy e star

protagonista della Charity Fashion Dinner. Arrivata direttamente dal sole di Palermo alle

nevi di Cortina, Daria ha regalato brividi al ritmo di hit internazionali. Carismatica interprete

della soul music dalla potente estensione vocale, fonde nelle sue esibizioni il calore

mediterraneo con un rigoroso accento anglosassone, grazie alla sua lunga esperienza negli

States (è stata l’unica italiana ad esibirsi all’Apollo Theatre). La voce di Daria, accompagnata

magistralmente dalla chitarra acustica dal musicista e manager Massimiliano Cusumano, ha

fatto da colonna sonora alla sfilata delle giovani fashion blogger tra i tavoli degli ospiti e ha

chiuso in bellezza la serata sulle note di Silent Night, ovviamente rivisitato in chiave soul.

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Page 45: Cortina Topic 14

12 segni12 dive

12 modi di amare«Ognuna di queste donne ha amato tanto, in maniera

intensa e travolgente, spesso dando scandalo agli

occhi del mondo. E delle stelle, che di certo non

sono state a guardare, e hanno condizionato il loro

modo di essere mogli, madri, amanti. Proprio come

influenzano il nostro». Scrivono Stefano Vighi e

Antonio Mancinelli, rispettivamente astrologo e

caporedattore di Marie Claire, autori del libro Di che

amore sei?, edito da Sperling & Kupfer e presentato

proprio nell’occasione “magica” del Fashion WeekEnd

ampezzano.

Ecco, segno per segno, le parole-guida del prossimo

anno. A svelarle, lo stesso Stefano Vighi, ospite della

Charity Fashion Dinner.

UN 2015 ALL’INSEGNA DELLA

Ariete // fortuna // personaggio: Mina

Toro // rinascita // personaggio: Audrey Hepburn

Gemelli // sfida // personaggio: Marilyn Monroe

Cancro // dolcezza // personaggio: Lady D

Leone // coraggio // personaggio: Madonna

Vergine // prudenza // personaggio: Peggy Guggenheim

Bilancia // equilibrio // personaggio: Brigitte Bardot

Scorpione // leggerezza // personaggio: Grace Kelly

Sagittario // solidità // personaggio: Jane Fonda

Capricorno // attesa // personaggio: Carla Bruni

Acquario // serenità // personaggio: Mia Farrow

Pesci // ordine e logica // personaggio: Liz Taylor

Quando la moda fa beneFashion sinonimo di bello, ma anche di buono. Ha riscosso grande successo la

Charity Fashion Dinner ospitata domenica 7 dicembre nelle sale appena ristrutturate

dello Sporting Hotel Villa Blu, in favore di Susan G. Komen Italia, l’associazione

da anni impegnata nella lotta contro i tumori del seno. Dress code scintillante e

tanta generosità i requisiti necessari per partecipare. A rendere magica la serata, gli

allestimenti creati ad hoc dal designer e creativo Stefano Conticelli e la voce unica

di Daria Biancardi, rivelazione del programma The Voice of Italy. Moda, musica e il

menù originale proposto da Nicola Fedeli, chef del ristorante Chalet Amadeus dello

Sporting Hotel Villa Blu, insieme ai vini offerti per l’occasione da Cantine Ferrari e

Tenute Lunelli, hanno contribuito a rendere il tutto indimenticabile. Sei blogger e

una giovane appassionata di moda, arrivate da tutta Italia, hanno interpretato i 58

doni preziosi distribuiti dalla Dea Bendata, grazie alla generosità di: Altex cashmere,

And camicie, Boutique Ermanno Daelli, Boutique Cuffie Regina, Bredo, Carla

Chocolat and More, Centro ottico Igor Ghedina, Consorzio Impianti a fune, Gioielleria

Bartorelli, High, Hotel Cornelio, Emporio Armani 7, Ermanno Scervino, Fassina, Franz

Kraler, Geox, Gioielleria De Zanna, Guess, Ikonos Art Gallery, Le Noir, Luca 1959,

Marinotti 126, Marinotti 147, Maserati, Nanà, Park Hotel Faloria, Patagonia Store,

Salmoiraghi&Viganò, Terra Moderna55, Top Class, Top Store.

www.komen.it

In alto, a sinistra: Silvia Livoni, responsabile

di OMNIA Sponsorship che segue i progetti

speciali di Cortina Turismo; accanto, la

consegna del premio gentilmente donato

dal fotoreporter ampezzano Stefano Zardini

durante la Charity Fashion Dinner; in basso

a sinistra, Carla Faralli, responsabile del

comitato Emilia-Romagna di Susan G.

Komen Italia; tra gli ospiti della serata, anche

Maria Pia Montanari, nella foto in basso a

destra, al centro; in alto a destra, Stefano

Vighi, astrologo di Marie Claire;

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Page 46: Cortina Topic 14

PIAZZAROMA

5 Torri. È il luogo dell’Ariete, che nella vita arde di passione per ogni scalata.

Pasticceria Ghedina (e i suoi krapfen caldi). Sono “musica” per il palato del

Toro, che, si sa, ha un grande “debole” per i piaceri della vita.

Corso Italia. Qui trova gioia il Gemelli, che può scatenarsi in uno shopping

fantasmagorico.

Passo Giau. Dove il Cancro si immerge nel suo habitat: il bianco manto

nevoso della Luna.

Stadio Olimpico del Ghiaccio. Dove vibra il Leone di sport, giochi e fama

imperitura.

Malga Ra Stua. È il Parco Naturale in cui sorride la Vergine, che qui ritrova

animali, piante e fiori colorati.

Col Drusciè. La Bilancia è qui che riscopre la perfezione della natura e la

bellezza di panorami sconfinati.

Cappella della Beata Vergine di Lourdes, detta “la Chiesetta del Diavolo”. È il

luogo dello Scorpione, nella sua eterna lotta tra il Bene e il Male.

Passeggiata da Larieto al rifugio Mietres. Questo è lo spazio dove si esprime

al meglio il Sagittario, esploratore dei sentieri della Conoscenza.

Lagazuoi. Le alte vette rocciose per il rigore del Capricorno, arrampicatore per

elevazioni spirituali.

Rifugio Dibona. L’aria tersa e limpida per il respiro d’indipendenza

dell’Acquario.

Planetario Nicolò Cusano. Il punto di osservazione privilegiato per i Pesci, che

contemplano nell’infinito di un cielo stellato.

I luoghi magiciper ogni segno

di Claudio Cannistrà, astrocartografo

Parliamo di astrocartografia. Cosa vuol dire?

Disegnare la geografia del destino seguendo i favori

delle stelle a ogni latitudine.

Sono 12 i luoghi magici di Cortina D’Ampezzo. Ecco

quelli più adatti per ciascun segno zodiacale.

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Page 47: Cortina Topic 14

AAA fashion blogger cercasi…

#mycortinafashion: questo il titolo del contest lanciato da

Cortina Turismo per selezionare sei fashion blogger da tutta Italia

e trasformarle in modelle per un weekend. Alle fortunate finaliste

è stato chiesto di vivere la magia della moda non da spettatrici

ma da vere protagoniste, indossando e giocando con gli outfit

accuratamente selezionati per loro dalle più prestigiose boutique

di Cortina e che, proprio grazie a loro, hanno sfilato il sabato per

le vie del centro durante il fLashion mob, e la domenica tra gli

ospiti della Charity Fashion Dinner.

Maria Vittoria Cordovado Mottes

di Low High Fashion, fashion buyer

di Udine con la passione per la

comunicazione digitale.

Due toscane, amiche per la pelle, riconosciute fra le 100 fashion blogger più

seguite dalla rete: Greta Miliani di In Moda Veritas, collaboratrice dell’Istituto

Modartech di Pontedera, ed Eleonora Pellegri de il Gomitolo Blu.

Da Bologna, Sabrina Azzarito,

un master in Fashion design e

collaborazioni con aziende di

moda all’attivo, scrive per

The Cherrymood.

Eleonora Branca da Roma,

assidua frequentatrice di eventi

fashion che recensisce nel suo

The Kaleidoscopic Mirror.

Tatiana Biggi, da Genova,

“fashion angel” per Glamour,

cerca nelle città i posti più cool

per lo shopping e crea outfit per

interpretare i trend con il suo Tati

loves Pearls.

Moda on the road con il fLashion Mob Insieme alle sei “Cortina fashion blogger”, ad animare il Fashion Weekend c’erano anche una

giovane aspirante blogger e amica di Cortina (foto a sinistra), Benedetta Giunta, e due modelle

professioniste di origine brasiliana (a destra) arrivate direttamente da Milano, le splendide Maria

Fernanda e Valquiria. Trasportata dal loro entusiasmo, la moda è scesa in strada per puntare i

riflettori su una selezione di preziosi capi delle migliori boutique ampezzane. Così, la “febbre del

sabato sera” si è accesa nelle vie del centro con un inedito fLashion Mob: una presentazione

itinerante durante la quale le nove ragazze hanno attirato l’attenzione del pubblico, portando, a

sorpresa, luci, musica, ballo e sorrisi in 12 selezionate location. Il tutto, sotto una pioggia di selfie,

flash e telecamere, che hanno seguito la grande cornice bianca creata per l’occasione dal designer

Stefano Conticelli. Hairstyle by Liborio Coiffeur. Make Up by Manuela Antonelli Thylly Make up

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Page 48: Cortina Topic 14

Gli eventi

Nella foto in alto, il taglio

del nastro con la cantante

Daria Biancardi, da sinistra;

Giovanna Martinolli,

assessore alla Cultura

del comune di Cortina

d’Ampezzo; il sindaco,

Andrea Franceschi;

Carla Zalla, titolare di Le

Noir Boutique, che ha

ospitato la conferenza

di presentazione della

manifestazione; Stefano

Illing, presidente del

consorzio Cortina

Turismo, e Marco Ghedina,

assessore allo Sport e

Turismo del comune di

Cortina. Sotto, a destra,

il sindaco Franceschi

(a destra) ed Emanuele

Filiberto di Savoia (a

sinistra) “accendono” le

nuove luminarie del centro.

Sopra, al centro, il

meraviglioso allestimento

della vetrina di Le Noir

Boutique curato da Lanvin

per festeggiare i 125

anni della maison. Sotto,

Carla Zalla con Massimo

de Giorgio, direttore

commerciale della casa

parigina.

Nella pagina accanto,

da sinistra in alto: Chiara

Caliceti, alla guida di

OMNIA Relations, agenzia di

comunicazione di Cortina

Turismo che ha inventato il

Cortina Fashion WeekEnd,

insieme a Gianluca

Cannizzo, responsabile di

Cannizzo Management

che ha organizzato il lancio

ampezzano del Maserati

Winter Tour; a sinistra, Luca

Guerresco di Bredo, una

delle boutique di punta

della moda ampezzana;

Carla Malfatti di Carla

Chocolate and more in

negozio con un’ospite

speciale, Claudia Gerini;

Alberto Cristofoli e Monica

Faganello, titolari di High,

nuovo punto vendita che ha

aperto le porte in occasione

del Fashion WeekEnd.

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Page 49: Cortina Topic 14

Sandro e Arianna

Zandonella, titolari di

Marinotti 147, durante

l’affollatissimo evento che

ha festeggiato 10 anni di

Duvetica; la giornalista

Giulia Rossi insieme a

Elisabetta Dotto, fashion

locandiera dell’Hotel

Ambra, Mariangela Rossi,

storica collaboratrice di

Elle, e Luciana Caramia,

beauty editor di elle.it,

alla presentazione

del libro Dillo con un

profumo; Daniela, Franz e

Alexander Kraler durante

il lancio della capsule

collection realizzata da

Fendi in esclusiva per

Franz Kraler; Igor Ghedina

indossa un modello

della collezione ILL.I

by Will.I.am, presentata

in anteprima europea

nel Centro Ottico

Ghedina. Lo staff al

completo del nuovo

monomarca Patagonia

(seconda apertura in

Italia); nella foto sotto,

il fotoreporter Stefano

Zardini racconta la nuova

mostra Message in a

postcard. Lo chef stellato

Tano Simonato insieme

a Maria Pia Montanari,

la grande ambasciatrice

dell’ospitalità made

in Cortina: dopo la

presentazione del libro

Gluten Free d’autore al

Museo d’Arte Moderna

Mario Rimoldi, cena a

casa Montanari con menù

a stelle e ovviamente

senza glutine. Daniele

Cappello Riguzzi di Terra

Moderna 55 guida la

degustazione olfattiva

ospitata da Bartorelli

Gioiellerie.

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Page 50: Cortina Topic 14

Bartorelli Gioiellerie

Dai creatori di alta gioielleria dal 1882, un

capolavoro di arte orafa dal design raffinato,

un pezzo unico della collezione B Rare and

Unique di Bartorelli Maison, che richiama

i toni più autentici dei paesaggi ampezzani.

Anello con zaffiro blu, taglio a cuore, sei

carati, e smeraldo taglio a cuore, cinque

carati, montati su oro bianco e diamanti.

www.bartorelli.it

Franz Kraler Ideale per nascondere con eleganza e un

pizzico di ironia i regali per il Natale (e non

solo) è il Borsone Franz Kraler, realizzato in

feltro di lana con una testa di lupo stilizzata.

Disponibile nelle due varianti rosso e grigio. Si

usa anche in casa come ricercato porta-legna

davanti al camino.

www.franzkraler.com

BredoInformali, unici e con una vestibilità

eccezionale, sono i pantaloni J Brand. Il

marchio americano, che in dieci anni è

già un cult fra le star di Hollywood (tra cui

Emily Blunt), dà il meglio di sé nei jeans e

nei pantaloni, realizzati in tessuti di grande

qualità, con un fitting che si apprezza

soprattutto indossandoli.

www.bredocortina.com

Cantine FerrariBrindisi d’eccellenza con Ferrari Perlé Trentodoc. Millesimato

Blanc de Blancs ottenuto da sole uve Chardonnay provenienti dai

vigneti della famiglia Lunelli, alle pendici dei monti del Trentino,

nelle zone vocate alla produzione di Trentodoc. Il Ferrari Perlé

è l’icona dello stile Ferrari, una sintesi di eleganza, freschezza e

armoniosa complessità. Un successo continuo e in ascesa dal

1971, primo anno di produzione.

www.cantineferrari.it

Must Have

Carla Chocolat and more In tutte le sue forme,

nell’eccellenza italiana ed estera,

il cioccolato. A cui Carla Malfatti

ha dedicato quasi un piccolo

“tempio”. Dentro c’è tutto quello

che non ci si aspetterebbe mai,

oltre a un’eccezionale bontà:

perché Carla Chocolat and more

vuole conquistare i veri golosi,

i più esperti intenditori, ma

anche i curiosi per natura e i fini

appassionati. Le borsette chic in

cioccolato purissimo, realizzate in

esclusiva da Cacao-Lab per Carla

e per la Rinascente di Milano,

sono solo un esempio delle

creazioni custodite in questa nuova

boutique. Prodotti di nicchia,

con una piccola grande storia,

pensati da maestri cioccolatieri

italiani, tedeschi e austriaci per

un’esperienza gustativa (ma anche

degli occhi) unica. E ancora creme,

biscotti, tè e marmellate sceltissimi

e, in vetrina, un abito in carta

ispirato a dolcissimi cupcakes.

Via Roma, 132

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Page 51: Cortina Topic 14

Le Noir BoutiqueÈ l’oggetto del desiderio, un vero coup de coeur della prossima

stagione per Tosca e Carla Zalla, titolari dello splendido

plurimarca affacciato su Corso Italia: lo spolverino Dior che è

stato presentato durante la sfilata della maison francese a New

York. Must have di questa stagione invernale, invece, oltre alle

iconiche Louboutin, i mini abiti 70’s e il gilet in pelle con frange di

Yves Saint Laurent. In pieno “stile Le Noir”.

www.lenoirboutique.it

MaseratiÈ un vero e proprio status symbol su quattro ruote. La nuova Ghibli è la prima auto

Maserati del segmento E con il lusso di sempre (nella foto, con Carolina Crescentini,

“madrina” d’eccezione a Cortina per il lancio del Winter Tour). È disponibile col sistema di

trazione integrale on-demand Q4 allo stato dell’arte, ulteriore innovazione assoluta per

Maserati, grazie al quale la Ghibli non perde grip nemmeno sui fondi più scivolosi, con alte

prestazioni estremamente sicure in tutte le condizioni stradali, senza aumentare i consumi.

Con Ghibli debutta inoltre una nuova gamma di motori V6 benzina, progettati da Maserati

e costruiti in Ferrari, la cui versione più potente è disponibile per la Ghibli S Q4, con

prestazioni di 4,8 secondi da 0 a 100 km/h e velocità nominale massima di 284 km/h.

www.maserati.it

High by Claire CampbellCortina d’Ampezzo è stata scelta, dopo Treviso, come sede del

secondo monomarca italiano del brand disegnato dalla stilista

britannica Claire Campbell, un nome emergente della scena

internazionale. Il must have di stagione è un cappotto oversize in

lana misto cotone nel colore Terracotta pallido. Revers a lancia,

spalla scesa, tasche frontali e spacco sul retro. Il tutto rifinito con

nastro di velluto.

www.high-everydaycouture.com

Marinotti 147Affrontare senza paura, ma soprattutto, con stile,

le temperature che scendono. Un compromesso

fra la moda e le caratteristiche antifreddo che

i capi devono avere sono i piumini di nuova

generazione. Da non perdere il capo di punta di

Marinotti 147, il piumino Duvetica: simbolo di

un sodalizio vincente fra la boutique e l’azienda

veneta, che ha appena festeggiato i suoi primi 10

anni di attività.

www.marinotticortina.it

51

Page 52: Cortina Topic 14

Nanà Un prezioso souvenir di Cortina, la collana in

madreperla creata dalle designer bolognesi

Alessandra Bonazzi e Valentina Farioli, e

presentata durante il Fashion WeekEnd. Si

può scegliere personalmente quali immagini

(anche d’epoca) della Regina delle Dolomiti

inserire nei cuori di madreperla. Oggetto

creativo che non poteva che trovarsi in

vetrina (e in vendita) da Nanà.

Largo Poste, 33

Terra Moderna 55Boschi di Cortina d’Ampezzo dopo la

pioggia. È questo il nome della fragranza

millesimata, prodotta in tiratura numerata e

limitata a 1.955 esemplari. Attraverso le note

olfattive racconta una lunga passeggiata

nei boschi d’Ampezzo, tanto silenziosa da

permettere di percepire le sensazioni dei suoi

profumi, così preziosi nella loro semplicità.

www.terramoderna55.com

PatagoniaW’s Down Sweater. Leggerezza e femminilità

proposta dal celebre brand americano

specializzato nell’outdoor e impegnato nella

sostenibilità della produzione. Il “Capo” F/

2014-2015 è il grande classico Down Sweater,

un giaccone leggero, anti-vento e ottimizzato

per la stagione con una nuova shell in 100%

poliestere ripstop riciclato, imbottitura con

piuma d’oca Traceable Down 800-fill-power

e vestibilità migliorata.

www.patagonia.com

Technogym La forma prima di tutto, anche dalla scrivania, per scatenarsi sulle

piste e indossare al meglio i must have di stagione. La originale

Wellness Ball permette, grazie alla sua forma sferica e instabile, di

muoversi costantemente anche quando si è seduti in ufficio o in

casa e consente di rimanere nella posizione corretta, migliorando

la flessibilità muscolare e la tonificazione del tronco addominale

e degli arti inferiori. Realizzata in pvc di alta qualità, prodotta in

Italia, brevettata Technogym, è a doppia consistenza: la parte

inferiore è di densità maggiore per garantire il supporto ottimale,

mentre quella superiore è progettata per avere una superficie più

confortevole.

www.technogym.com

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C’è un pianeta che scintilla nella vastità del cosmo, a chissà quanti anni luce da noi, ed è il rassicurante puntino luminoso di una baita che brilla lontano, nella notte, in montagna. È Cortina, un’avventura interstellare, una palla di vetro con dentro la neve

che oscilla sospesa nell’universo, appesa a un sogno. Cortina è il silenzio della natura addormentata sotto un morbido manto bianco, su cui le impronte delle persone si imprimono nitide e perfette come quelle

lasciate dai primi astronauti sulla luna

ALTRIMONDI

In the Skywith Diamonds

di Massimo Spampani

Si stropicciava un po’ gli occhi e si girava dall’altra parte. Stringendo il cuscino tra le braccia. Per riprendere a sognare. Nella periferia del Sistema so-lare, oltrepassato Marte, navigando nello spazio aveva trovato un’oasi di pace in cui sostare. Chissà perché aveva scelto proprio quel pianetino tra i 30.000 asteroidi finora conosciuti? Una sosta a 150 milioni di chilometri dalla Terra, più o meno alla stessa distanza del Sole, ma in direzione opposta. L’avevano

forse impressionato le ombre lunghe delle sue piccole montagne? O la luce che rifletteva-no al tramonto? O l’avevano suggestionato le immagini della sonda Rosetta sulla cometa di ghiaccio? O quell’oggetto celeste faceva supporre si trattasse di una piccola isola felice? Dove tutto era conosciuto, governabile, quasi famigliare, un po’ al di fuori dal caos cosmi-co e dalle inquietudini siderali? Non un pianeta gigante come Giove, dall’aria inquieta, o enigmatico come Saturno. Ma una gemma dell’Universo. Dove l’aria era tersa e di notte si vedevano migliaia e migliaia di stelle punteggiare il cielo, da restare a bocca aperta. Sogna-va. La stagione doveva essere quella fredda, con i riflessi della neve che davano chiarore

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a ogni cosa. Gli era sembrato insomma un luogo lietissimo tra i monti, un locus laetissimus inter montana dove trattenersi, una frase che aveva letto in quel latino dimenticato, in un polveroso diario di un frate tedesco di ritorno dalla Terra Santa, scritto quando attraversò a dorso di mulo le Dolomiti. Sì, certo, qui eravamo nel cosmo, persi nell’infinito, ma qual-cosa gli faceva venire in mente che boschi e sorgenti, laghetti e crode, profumi e colori, potessero anche starci proprio bene su quel corpo vagante di rocce dall’orbita allungata. Intendiamoci, quel pianetino ci avrebbe impiegato quasi quattro anni a fare un giro intor-no al Sole, avvicinandosi e allontanandosi anche alla Terra, ma non era poi questo un pro-blema. Se ci fosse stata persino la possibilità di sciare, e di giocare con la neve, un inverno più lungo sarebbe stato il benvenuto, quello che i bambini vogliono non finisca mai. Con le sue piccole Tofane, un Cristallo in formato mignon, la funivia planetaria, e l’après-ski con vista meravigliosa sulla Chioma di Berenice. E poi ancora i krapfen caldi o il profumo del pane appena sfornato… Sognava, sognava, sognava, aggiustandosi ogni tanto il cuscino tra le braccia. Ma lassù non c’era proprio nessuno? Lanciò un grido, sperando almeno nell’eco di ritorno. E invece, sorpresa: «Buongiorno», gli rispose una voce.

«Buongiorno,» rispose lui, ma non vide nessuno. «Sono qui,» disse quella voce e da un albero scese uno scoiattolo rosso. «Che cosa cerchi?» chiese lo scoiattolo. «Cerco gli uomini,» lui rispose. «Gli uomini? – disse lo scoiattolo – Hanno le macchine che inquinano, i pensieri per la

Borsa che sale e che scende, sono sempre al cellulare. È molto noioso! E poi si stressano! Non a caso mi sono rifugiato quassù, dove si vive benissimo, il sole risplende anche d’in-verno, l’aria è pulita, ci sono silenzi adorabili, e ho intenzione di fare conoscere questo pianetino a tutti gli uomini perché si ravvedano e apprezzino quello che conta veramente».

Sognava, sognava. Poi… piano piano il risveglio. Aprì gli occhi dolcemente. La luce del mattino filtrava dalla porta della stanza lasciata socchiusa. Fuori c’era la neve. Un candido manto bianco disteso sui prati, sui boschi e sulle crode. Il cielo era terso e il sole stava già accarezzando la cima della Tofana di Rozes, pronto a inondare la valle. Sapeva che anche questa volta la giornata sarebbe stata indimenticabile. Quello che aveva innanzi agli occhi non era un sogno, ma una dolce realtà: Cortina nella sua regale, affascinante maestà, quel-la che ti prende e non ti lascia più. Sì, il pianetino esiste anche lui, eccome, scoperto dai bravi astrofili ampezzani che dell’Universo hanno colto molti segreti. Lo ha individuato Alessandro Dimai nei pressi di una luminosa galassia della Chioma di Berenice, mentre da casa sua (incredibile ma si può fare!) comandava l’Osservatorio del Col Druscié. Si accorse che c’era una stellina che si spostava, se pur di poco, tra le stelle di sfondo: era un pianetino quindi! Non una stella. Gli scopritori di asteroidi possono intitolare l’oggetto scoperto a persone o località. Quel pianetino ha un numero che lo contraddistingue, il 50.240, ma questo numero è subito ufficialmente seguito da un nome che è una musica: Cortina, la “Regina delle Dolomiti”, le più belle montagne del pianeta Terra.

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He rubbed his eyes and turned over clutching the pillow between his arms to keep on dreaming. At the edge of the

Solar System, past Mars, sailing through Space, he had found an oasis of peace. Why had he chosen that small planet out of 30,000 so far known asteroids? A stop at 150 million km from the Earth, nearly at the same distance from the Sun, but in the opposite direction. Had he been impressed by the long shadows of its small moun-tains? Or by the light reflected at sunset? Or by the images of the Rosetta probe on the icy Comet? Or was that heavenly body supposed to be a small corner of paradise? Where everything was known, governable, and almost familiar, slightly away from the cosmic chaos and the anxiety of the stars? Not a giant planet like Jupiter, with its sin-ister atmosphere, or enigmatic like Saturn, but a gem of the Universe where the air was clear and the starry nights were breathless. He was dreaming. It must have been the cold season, with snow reflections lighting up everything. In short it looked like a joy-ful place in the mountains, locus laetis-simus inter montana as the Latin quota-tion he had read in a dusty diary written by a German monk, on his journey over the Dolomites, back from the Holy Land.

This was the cosmos, lost in the infinity, but something reminded him that forests and springs, lakes and peaks, scents and colours could fit on that wandering rocky body with elongated orbit. That planet would take almost four years to go round the sun, getting closer and farther from the Earth, but this was not a problem. If skiing and playing with the snow had been possi-ble, even a longer winter, so cherished by the children, would have been welcome, with its small Tofane, a mount Cristallo in min-iature shape, the planetary cable car, and the après-ski with the view on the amaz-ing Coma Berenices. Then the fragrance of warm krapfen, or just baked bread... He was dreaming on and on , adjusting from time to time the pillow in his arms. But was there anyone up there? He shout-ed, hoping at least to hear the echo back. But, surprise: «Goodmorning», a voice replied. «Goodmorning», he greeted back, but saw no one. «I am here», the voice said, and a red squirrel came down from a tree. «What are you looking for?», asked the squirrel. «I am looking for mankind», he replied. «Mankind?», said the squirrel, «They have cars that pollute, worries for the Stock market going up and down, and they are always on the phone. It is really boring! And then, they are stressed! That is why I sought refuge up here, where life is great, the sun shines also in winter, the air

is clean, the silence charming, and I want to let all mankind know about this small planet so they can mend their ways and appreciate what really counts». He was dreaming. Then... slowly he woke up. He gently opened his eyes. The morning light filtered through the half-closed door of the bedroom. There was snow outside. A white blanket over the meadows, the forest and the mountains. The sky was clear, the sun was already caressing the top of Tofana di Rozes, ready to flood the valley. He knew that also that day would be memorable. What he had in front of his eyes was not a dream, but a pleasant reality: Cortina in all its royal, charming majesty.

Yes, the planet does exist, it was discov-ered by the amateur astronomers of Cortina who have grasped many secrets of the Uni-verse. Alessando Dimai spotted the small planet in the surroundings of a shining galaxy of Coma Berenices. While he was controlling the Observatory of Col Drusciè from home – incredible, but possible!–, he noticed that there was a small star mov-ing, even if slightly, among the stars in the background. It was a planet then, not a star! Those who discover asteroids can name them after people or places. That planet is marked with a number, 50,240, but this number is officially followed by: Cortina, the “Queen of the Dolomites”, the most beautiful mountains of planet Earth.

A planetnamed Cortina

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In Nord Europa c’è un detto: «Non esiste il brutto tempo, esistono solo i vestiti inadatti». Un punto di vista che Massimiliano Ossini ha sposato in pieno.

Il conduttore televisivo ci guida alla scoperta di due Cortine: quella inondata di sole e quella “in ombra”,

che il maltempo ovatta, rendendola ancora più romantica, delicata e meditativa

S-PUNTI DI VISTA

Il buono, il bruttoe il cattivo (tempo)

a cura di Elena Tartaglione foto di Giacomo Pompanin

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Ascoltami, che piova o che ci sia il sole(Che piova o che ci sia il sole)Non è che uno stato mentale(Che piova o che ci sia il sole)Ascoltami, ascoltami

Rain, The Beatles, 1966

La pioggia è solo uno stato mentale. Il tempo non è mai “brutto”, se sia-mo disposti a osservare quanto ci circonda con occhi sempre nuovi. Eppure è praticamente una tradizione, appena arrivati a Cortina, consultare il bollet-tino meteo on-line con la stessa preoccupata impazienza con cui gli studenti leggono i risultati degli esami appesi alla bacheca scolastica. Come sarà que-sta vacanza: bocciata, promossa o rimandata a un’occasione migliore? Osses-

sioni di chi vorrebbe mantenere tutto sotto controllo, e gestire il clima esterno esattamente come fa in casa o in albergo, con il telecomando del climatizzatore. Ma Cortina è anzitutto natura, e la natura decide per sé: è parte del suo fascino.

Massimiliano Ossini, ampezzano acquisito, è un conduttore Rai: giocando con le me-tafore televisive, potremmo affermare che è abituato, a seconda del clima, a cambiare pro-gramma, scegliendo nel ricco palinsesto ampezzano le attività più adatte. L’importante è non cambiare canale, e restare sempre sintonizzati su Cortina.

Sunny CortinaCielo: serenoPrecipitazioni: nessuna

Ore 7.00. Suona la sveglia. In vacanza il trillo del mattino sembra meno traumatico.Ore 8.00. Abbiamo preparato i bambini, siamo in attesa dei loro fidati maestri.Ore 8.30. Eccoci ai cancelletti di partenza delle Tofane. All’arrivo in seggiovia siamo “assaliti” dalla bellezza: davan-ti a noi, la Marmolada, il Pelmo e il Cristallo risplendono al sole. Ai nostri piedi si distende la conca. Ed è subito car-tolina. Mi fermo di continuo per scattare fotografie. Scelgo le piste: se sono in vena di sfide scelgo la pista Labirinti; il Canalone infilato a tutta velocità mi regala brividi intensi, ma al mattino presto di solito tocca sempre al Gigante. Se sono in gita familiare, preferisco il Faloria. Ore 12.00. A pranzo solitamente ci rifocilliamo al Duca d’Aosta o a Pomedes o a Col Taron. Ore 16.30. Siamo rientrati, porto i figli allo Stadio del Ghiaccio: mi unisco a loro volentieri per qualche piroetta, memore del mio programma Notti sul Ghiaccio. Ore 18.00. La passeggiata con aperitivo serale è un rito ir-rinunciabile. Facciamo un salto da Villa Sandi o alla Suite. Ore 20.00. Cena dalla nonna, oppure, perché no, a Piè Tofana.Ore 22.00. I primi sbadigli. In montagna la notte arriva prima che in città; a passi più quieti, ma più pesanti.

Cloudy Cortina Cielo: copertoPrecipitazioni: intermittenti

Ore 8.00. Il bollettino a volte sbaglia, ma basta un’occhiata alla finestra per capire che oggi ci sarà maltempo. Niente pa-nico: stacco la spina (sì, anche dalla vacanza). Nulla di meglio. Ore 9.00. Sono pronto per uscire, grazie all’abbigliamento tecnico non temo il freddo. Direzione: il bellissimo percor-so vicino al Boite. Oggi si ciaspola. Galleggio sulla neve, travestito da enorme nuvola di panna. Tutto diventa più intimo. Ci siamo solo io, la Natura e le orme degli animali. Un chiarore diffuso penetra la nebbia. È una meditazione in forma di camminata. Ore 12.00. A pranzo, a casa, mi godo un momento di con-vivialità in famiglia. Ci raccontiamo aneddoti, avventure, scorci di quotidianità.Ore 15.00. Pomeriggio creativo per i più piccoli, che nel-la Officina delle Piante di Annette Gottmann imparano a liberare l’immaginazione attraverso l’uso sapiente delle mani. Per noi grandi è il momento di entrare davvero in contatto con Cortina: il suo artigianato tradizionale, la vi-vace vita culturale e soprattutto la vera vita di montagna. Fatta di volti, persone, parole e un contatto umano sempre più genuino e vicino. È il momento in cui da “foresti” si diventa quasi ampezzani.Ore 20.00. Siamo a cena fuori, come capita regolarmente due giorni su tre. Dove? Al Tivoli da Graziano, al Vip con lo chef Maurizio Aluotto o al Brite de Larieto, perfetto per i bambini.Ore 22.00. Tutti al caldo sotto il piumone. Domani rico-mincia la magia.

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Can you hear me, that when it rains and shines(When it Rains and shines)It’s just a state of mind?(When it rains and shines)Can you hear me, can you hear me?

Rain, The Beatles, 1966

Rain is just a state of mind. Weather is never bad if we look around with new eyes, yet everyone worringly checks the online weather forecast like the school reports in the notice board. Will this vacation fail, pass, or resit its exam? Obsessions of those who would like to keep everything, including weather, under control. But Cortina is above all nature, and nature cannot be controlled. Metaphorically, RAI anchorman Massimiliano Ossini is used to changing plans according to climate,

and finding the best activities in the rich Cortina program. Stay tuned, do not change the channel.

Sunny CortinaSky: clearRainfall: none

7 a.m.The alarm. The morning ring seems less traumatic on holidays.8 a.m. Children are ready, waiting for their trustworthy instructors. On the Tofane chairlift we are struck by the glorious beauty of the moun-tains glowing in the sun, the valley lies beneath. I choose the ski run: the challenging Labirinti for an intense thrill. Faloria when I ski with the family. 12 p.m. Lunch in a Rifugio, a few more runs and then back home. 4.30 p.m. We drop into the Ice Arena with the children, before the evening stroll and the aperitif at 6 p.m. 8 p.m. Dinner at grandma’s or at Pié Tofana.10 p.m. The first yawns. In the mountains night arrives earlier than in town, quieter, but heavier.

Cloudy CortinaSky: cloudyRainfall: intermittent

8 p.m. Cloudy, sometimes weather forecast is wrong, but not today. No panic.9 a.m. I am ready to go snowshoeing, floating on the snow, as soft as whipped cream clouds. Just me, Nature, and animal footprints in this meditative walk.12 p.m. Lunch at home, enjoying my family.3 p.m. Creative afternoon for the children to free their imagination through skilful hand crafts, while we embrace Cortina’s crafts, cultural life and the true mountain life, made of faces, peo-ple, words, and genuine human contacts.8 p.m. Dinner out. At Tivoli, Vip, or Brite de Larieto?10 p.m. Everyone is already warm under the du-vet. Tomorrow the magic starts anew.

The Good, the Bad and the Ugly (Weather)

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a cura di Lucia Portesi

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Abbiamo provato ad “abitare il futuro”, raccontando la migliore architettura d’interni di oggi per

immaginare quella di domani. Coinvolgendo direttamente i

nostri migliori progettisti: uno per ogni stanza di questa speciale casa ideale costruita solo per voi

Tomorrow’sLiving

Il soggiornoArchitetto Ambra Piccin

Attrazione ed equilibrio degli opposti distinguono questo interno realizzato

dall’architetto Ambra Piccin, che si è divertita a interpretare forme moderne,

essenzializzare gli arredi, utilizzando i tradizionali materiali montani sotto

un nuovo punto di vista, accostandoli anche a materiali industriali. Fil rouge

del progetto, la boiserie, in tavole orizzontali di legno d’abete riquadrato

geometricamente, i soffitti a travi o tavole e il pavimento d’abete anticato e

lucidato. È la materia, qui, l’essenza stessa del legno che si esprime, in prima

persona. O che si zittisce per permettere ai complementi di emergere con

personalità. Netto richiamo alla storia e alla tradizione ampezzane, grazie

all’abete antico che è stato recuperato dalle parti dei fienili esposte a nord e

che, quindi, meno stressate dalla luce e dal calore del sole, possono esibire

appieno il fascino della loro tonalità argentea.

Attraction and balance of opposites in this interior created by Architect Am-

bra Piccin, who interpreted modern shapes by using traditional mountain

material. Common thread: boiserie. The essence of the wood that expresses

its personality or quietens down to let other items emerge. The old fir wood,

retrieved from north-facing barns recalls Cortina’s history and traditions

with the fascinations of their silver nuances.

www.ambrapiccin.it

ARCHITETTURA

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TOP Living

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La camera da lettoCortina Style

Cambiamento. Rinnovamento. Progresso. Sul filo della

tradizione. Questi i concetti che guidano i preziosi lavori

di Cortina Style, ormai diventato un brand di eccellenza

esportato ben oltre il territorio dalle Dolomiti. In questa

camera da letto, relax e intimità si rinnovano, innovando

gli spazi. Anzi contaminandoli. Racchiusa dalla splendi-

da boiserie, che impreziosisce l’intera stanza ad esclu-

sione di una parete, è posizionata una vasca disegnata

su misura dall’architetto Ambra Piccin in lastre di quar-

zite argentata lavorata a spacco. Il pavimento si spezza

nella convivenza di legno di abete anticato e lucidato e

quarzite in un connubio perfettamente riuscito che dona

davvero “sapore” alla stanza grazie all’accostamento dei

toni e della matericità calda del legno con la pulizia e il

rigore formale della pietra.

Change, renovation, progress, on the thread of tradi-

tion are key concepts of Cortina Style, a brand of ex-

cellence exported beyond the Dolomites. Relaxation

and intimacy renewed even contaminating this bed

room. Enclosed in the wonderful boiserie is the bath

tub designed by architect Ambra Piccin in Dolomite

stone slabs and silver quartzite. The floor combines an-

tique-effect, polished fir wood and Dolomite slabs that

give a unique taste to the room thanks to the matching

of tones and warm tones of the wood and cleanliness

and severity of the stone.

www.cortinastyle.it

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TOP Living

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La cucinaStudio_Gellner

Piccole e grandi soddisfazioni in arrivo in cucina. Pic-

cole (anzi “mini”) negli spazi. Grandi e confortevoli nella

funzionalità. L’ultima tendenza kitchen guarda infatti agli

spazi e li comprime in un “concentrato” di design fun-

zionale che non dimentica l’estetica fatta di essenziale

pulizia. Proprio come accade nella “kitchenette”, pro-

gettata dallo Studio_Gellner: un modulo taglia XS che

in soli 120x150cm racchiude microonde, piastra, lavello,

lavastoviglie, frigo cassetti, scomparti e mensole in vetro

per avere più spazio e luce. La mini cucina è perfetta

per i sempre più richiesti mono e bilocali, ma anche per

le stanze degli alberghi più all’avanguardia che, messo

in soffitta il semplice bollitore (fino a non molti anni fa

considerato ancora un “oggetto di lusso” nel mercato

dell’accoglienza turistica), stanno aggiornando la pro-

pria proposta con servizi e oggetti in grado di rendere

il soggiorno sempre più intimo, personalizzato, libero e

confortevole.

Small and great satisfaction in the kitchen. Small spaces,

great and comfortable in their functionality. Spaces are

concentrated into a clean and functional design like the

kitchenette designed by Studio_Gellner: an XS size unit

including microwave, cooker, sink, dishwasher, fridge,

drawers, cupboards and shelves made of glass to have

more space and light. The mini kitchen is perfect for

studios and vanguard hotels.

www.studiogellner.com

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La stanza da bagnoArchitetto Luca Menardi Ruggeri

Uno scorcio della zona della casa che sempre

più sta guadagnando attenzione e importanza

non solo tra gli addetti ai lavori. Perché la stan-

za da bagno, da luogo di servizio qual è sem-

pre stato, si sta trasformando nello spazio del

benessere per eccellenza, di un wellness da

vivere a 360 gradi anche all’interno delle mura

domestiche. L’architetto Menardi Ruggeri ha

ideato uno spazio che gioca con il contrasto

tra il legno d’abete antico recuperato da vec-

chi masi demoliti del Trentino e utilizzato nel

soffitto e la pietra che riveste le pareti, in listelli

di Pietra Travertino, dalla delicata colorazione

avorio, di piccole dimensioni. In Marmo Bot-

ticino, rifinito con una fine levigatura, è invece

il piatto doccia. Materiale capaci di caratteriz-

zare gli ambienti con un’impronta particolar-

mente suggestiva soprattutto per il modo per-

sonale di riflettere la luce.

The bathroom is no longer just a service room

as it used to be, but has become the room

of wellbeing inside one’s home. Architect

Luca Menardi Ruggeri created a space play-

ing with contrasts: the ceiling made in old fir

wood from the ancient Masi of Trentino and

the walls in delicate ivory-color Travertine. The

shower-base was created from finely polished

Botticino marble. These materials characterize

the spaces especially for the charm they cre-

ate reflecting the light.

www.architettomenardiruggeri.it

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La private SpaArchitetti Bernardi

Hanno oltre 500 progetti all’attivo realizzati a Cortina, in Italia e all’estero, gli

architetti Silvio, Valentina e Jacopo Bernardi. Qui ci accompagnano in una

Spa progettata per una villa ampezzana. Un gioco decisamente riuscito di ele-

menti primari: il legno antico del soffitto e dei rivestimenti e il marmo tagliato

a spacco si riflettono nell’acqua, messi ancora più in risalto da giochi di luce

studiati ad hoc. Spiccano nel progetto il colore rosso utilizzato per il bagno

turco e la doccia, in perfetta eco con il blu dell’acqua, e le geometrie nette

delle linee e degli spazi, addolcite dalle tinte e dalla consistenza del legno.

Architects Silvio, Valentina and Jacopo Bernardi have realized over 500 pro-

jects in Italy and abroad. This Spa was especially created for a villa in Cortina

with primary elements: the ancient wood of the ceiling and paneling and the

marble are reflected in the water and emphasized by the play of the light. The

red of the Turkish bath and shower stands out to match the blue of the water

and the clean geometry of the spaces is softened by the nuances of the wood.

www.architettibernardi.com

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Un prodotto artigianale è molto più di un semplice oggetto. Nelle delicate venature del legno, nelle forme del metallo, si nasconde la memoria dei gesti, la traccia delle mani che hanno scolpito e modellato la materia per

trasformarla in qualcosa che prima non c’era. Gli oggetti di artigianato custodiscono la storia

di chi li ha creati, e la tramandano, a modo loro. Perché, in fondo, sono “solo” cose, ma

inaspettatamente simili alle persone: differenti l’uno dall’altro e ognuno con la propria storia da

raccontare. Da leggere o da ascoltare. Ecco allora “in diretta” il racconto

dei nostri artigiani

Oggetti“cantastorie”

ARTIGIANATO

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Tavolo o tavolozza?Roberto Zambelli “Nichelo”

Marco Dimai “Lustro”, Wood Art Cortina

In autunno i boschi di Federa si trasformano in una favo-

loso mélange dai colori caldi, una tavolozza di sfumatu-

re che vanno dal giallo al rosso, dall’arancio al marrone.

Non è difficile restarne colpiti. E così è capitato anche

a noi che, caso vuole, oltre a essere una coppia di ami-

ci, siamo anche designer e artigiani del legno. Questo

spettacolo naturale ci ha talmente affascinati, che ne

abbiamo tratto ispirazione per dare vita un nuovo og-

getto della nostra collezione. Che affonda quindi le ra-

dici nella nostra terra: i boschi di Cortina d’Ampezzo. Il

tavolo Federa, come tutte le nostre creazioni, utilizza

pregiati legni di recupero. Il piano, in grado di ospita-

re fino a otto persone, è costituito da tasselli di antichi

fienili, che grazie alle diverse tonalità, compongono un

mosaico di colori autunnali. Ad alleggerire la struttura, il

sostegno realizzato in metallo traforato. La lavorazione

è rigorosamente hand-made. Fatta con le nostre mani.

In autumn, Federa woods turn into a fabulous melange

of colours, a palette of nuances from yellow to red,

from orange to brown. The spectacular beauty of the

colours struck us, a couple of friends, designers, and

wood artisans. This natural show fascinated us so much

that we drew inspiration for a new item of our collection

deeply rooted in the woods of Cortina, our land: the

Federa table, handmade with precious woods recov-

ered from ancient haylofts, which make up a mosaic of

autumn colours. The structure is supported by a light

metal fretwork structure.

www.woodartcortina.com

Legno, trucioli e ferri del mestiereMassimo Lorenzi, Falegnameria Lorenzi

Prima si impara con gli occhi, poi con le mani. Quando ero ragazzino non

mi stancavo mai di guardare mio padre lavorare il legno. Osservavo un og-

getto prendere forma dalle sue mani esperte di artigiano, mentre i trucioli si

ammucchiavano come neve ai nostri piedi, e si levava nell’aria una polvere

impalpabile di segatura. Il buon profumo del legno non posso dimenticarlo,

mi è rimasto incollato addosso, perché è ancora il mio mondo: oggi sono io

a lavorare nella bottega di mio padre, nella falegnameria che aprì nel 1975.

Le sue tecniche e i suoi gesti precisi ed essenziali sono diventati i miei. È

il mio modo di rendere omaggio alla sua abilità, ma anche alla tradizione

artigiana ampezzana: se gode ancora di ottima salute è proprio grazie a per-

sone come mio padre e al grande lavoro di “preservazione” portato avanti

dalla Scuola d’Arte di Cortina. Da tutte queste suggestioni proviene il letto a

incastro, composto da vecchie travi unite con il sistema che noi artigiani de-

finiamo “a morso”. Proprio come si faceva una volta, quando non si usavano

colle o viti. Il legno è di abete spazzolato, senza trattamenti, per un’estetica il

più possibile naturale e anche salubre. Non manca neanche la “tecnologia”,

applicata nella realizzazione della doppia rete motorizzata, che si alza per

permettere di accedere al vano valigie sottostante.

Learning starts with the eyes, then the hands. When I was a child I used to

observe my father giving shape to an object with his expert hands, while

wood shavings heaped up like snow at our feet and the air was full of fine

wood powder. I cannot forget the scent of wood, I have it on myself. Today

I work in the same shop opened by my father in 1975. His techniques, his

simple and precise gestures have become mine. These are the gestures and

the skills of Cortina’s traditional crafts preserved by the Art School. The bed

is made with old beams of natural fir wood according to the traditional tech-

nique without bolts or glue. The mechanized base raises and the suitcase

space is underneath.

www.falegnamerialorenzi.com

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C’era una volta Creations by Christian Menardi

Falegnameria Fabrizio Menardi

O meglio, c’erano una volta: un’antica credenza e una vecchia valigia di

quelle d’inizio Novecento. Oggetti di famiglia, parte della vita quotidiana

dei miei nonni. Della credenza, in particolare, ricordo la piccola anta quasi

sempre chiusa a chiave: quando ero bambino, chissà perché, esercitava

su di me una curiosità fuori dal normale, considerata l’estrema semplicità

dell’oggetto. Immagino che, per la mia fantasia, già a quel tempo più che

vivace, fosse una specie di porta di accesso proibita a chissà quali oggetti

preziosi. Il fascino del vissuto per me è qualcosa di irresistibile. Curiosità,

storie e nuove cose vi si intrecciano. Per questo amo fabbricare i miei

complementi di arredo usando anche “pezzi” di vita, mia o di altri. Per-

ché lavorare con oggetti di recupero è lavorare con oggetti unici, è dare

forma a qualcosa che non esisteva prima e che non esisterà, tale e quale,

neanche poi. In questo tavolo con scrittoio a scomparsa ho fatto rivivere

parte dei miei ricordi: l’antina piena di mistero è diventata il ripiano che

chiude lo scrittoio (anche la serratura e la chiave sono quelle originali). Le

tasche portaoggetti sono invece le stesse della vecchia valigia del nonno.

Il telaio in ferro è stato realizzato su misura grazie alla collaborazione con

un mio amico fabbro. Insomma, un scrittoio che racchiude un “piccolo

mondo antico”, trasportandolo nel vivere e nell’abitare contemporaneo.

There were an old cupboard and an old suitcase. Family relics, belong-

ing to my grandparents, that have always fascinated me, especially

the cupboard. I remember the small shutter door always locked, the

hiding-place of precious objects, in my imagination. The charm of old

things, where curiosity, history, new stories and new things are inter-

laced, has always been irresistible to me. That is why I work with re-

trieved material, often objects from my youth, to make every creation

unique. In this foldaway desk I have relived my memories. The shutter

door has become the desk and the lock and the key are the original

ones. The compartments are the ones of my grandfather’s suitcase and

the iron frame has been custom made. It contains a small ancient world,

brought into contemporary living.

www.falegnameriamenardi.it

Luci dal Sol levante Architetto Michele Merlo, Studio_Gellner

Fabbro Zino LTA, artigiano del ferro

I grandi maestri in qualche modo non ci lasciano mai. Continuano a vivere

nelle loro idee, nei loro progetti; “respirano” ancora negli oggetti che hanno

creato. Da questa convinzione siamo partiti per mettere mani e testa alla

riedizione di due particolari oggetti di design ideati da quello che conside-

riamo un grande maestro: Edoardo Gellner. Così sono nati Dojo e Sensej.

Nomi non casuali. Sensei è una parola giapponese che indica una “persona

nata prima di un’altra”: un termine che viene utilizzato per mostrare rispet-

to a qualcuno che ha raggiunto grandi livelli di padronanza in una qualche

forma d’arte. Un maestro, insomma. Progettato da Gellner come prototipo,

nel 2014 abbiamo rieditato Sensei, unendo la forza progettuale dello Stu-

dio_Gellner e l’abilità artigianale di Fabbro Zino. Il design semplice, allegro e

contemporaneo distingue i tre elementi in ferro, che compongono la lam-

pada-cubo e creano una sorprendente sensazione di luminosità circostante.

Anche Dojo ha un’“anima” giapponese. Il nome riporta alla mente le sale di

meditazione dei buddisti zen e i templi per l’apprendimento delle arti mar-

ziali. Simbolicamente, il Dojo incarna e rappresenta l’armonia dell’universo.

Da qui, il fascino essenziale della lampada che Gellner progettò per una villa

privata e che oggi riproponiamo con un pratico sistema di attacco magneti-

co, che consente di orientarlo in paraluce in orizzontale o in diagonale, per

ottenere suggestivi giochi di luce e ombra. Le due lampade si inseriscono

all’interno di un progetto di riproposizione di elementi di design del proprio

archivio storico, che lo Studio_Gellner sta portando avanti in collaborazione

con artigiani e industrie.

Great masters, like Edoardo Gellner, never leave us. They live on in their

ideas, breathe on in the objects they created. Dojo and Sensej were born

from this idea. The latter is a Japanese word meaning “someone born be-

fore someone else” and is used to show respect for a master. Sensei, the

cubic lamp designed by Gellner and shaped in iron by Fabbro Zino in 2014, is

meant to create a surprising sensation of surrounding light. Dojo, in Japan, is

the temple of martial arts, it represents the harmony of the universe. Hence

the essential fascination of the revisited lamp.

www.studiogellner.com www.fabbrozino.it

© b

andi

on.it

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La parola poesia deriva dal greco antico “poieo”, che significa “io faccio”. Con le mani. Gli artigiani di Cortina sono poeti, e

compongono con il legno, il ferro battuto, il tessuto, il vetro. Alla loro maestria viene affidata da due anni la realizzazione dei progetti finalisti del concorso internazionale di design bandito

da Cortina Turismo_CORTINA.TOP Living. L’artigiano ampezzano Roberto Zambelli

“Nichelo” e i giovani architetti Guido Posenato e Alberto Gallato ci raccontano il “dietro le quinte” della nascita delle otto panche da meditazione, tema dell’ultimo concorso, che a settembre ha visto la proclamazione di vincitori e finalisti e, a dicembre, durante il Cortina Fashion WeekEnd, il vernissage della mostra open air dei prototipi in

scala 1:1

DESIGN

L’arte “zen”di scendere in campo restando in panchina

foto di Giacomo Pompanin

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«Un lavoro devi farlo due volte perché sia perfetto. La pri-ma volta l’oggetto prende forma nella mente: la progettazione è qualcosa di astratto, un disegno lo puoi vedere solo a due dimen-sioni. Ma per capire se un oggetto è bello devi usare le mani. Devi costruirlo e provarlo». Roberto Zambelli “Nichelo”, artigiano di Cortina, è uno dei membri della giuria internazionale del concor-

so di design Ottopanche, organizzato da Cortina Turismo con il patrocinio della Facoltà di Design e arti della Libera Università di Bolzano. Ottopanche è il “sequel” di Cullami, bandito nel 2013 e dedicato alla realizzazione di culle capaci di trasformarsi con l’età del bambino. Questa volta creativi e designer sono stati invitati a progettare una speciale “panchina da contemplazione”: un concept un pizzico zen da interpretare con estro e originalità.

A settembre la giuria ha selezionato gli otto progetti finalisti, ma come dice Roberto, un lavoro perfetto va fatto due volte: a ognuno dei designer è stato abbinato un artigiano ampezzano perché realizzasse il prototipo a grandezza naturale della panchina che entre-rà successivamente in commercializzazione. «Su 5.000 abitanti, siamo in mille a lavorare nel settore dell’artigianato» spiega Roberto. «Abbiamo una storia e una tradizione uniche. La fabbricazione in serie non fa per noi: lavoriamo a stretto contatto con architetti, arre-datori d’interni e designer per realizzare complementi e arredi su misura. Ma il nostro punto debole resta la visibilità. Ecco perché questo concorso è, e sempre più sarà, l’occa-sione per fare conoscere questa realtà anche fuori Cortina e oltre l’Italia».

Le otto panchine realizzate saranno presentate al Fuorisalone di Milano (dove sarà anche lanciato il tema del terzo bando di concorso), prima di essere collocate, nella pri-mavera 2015, nel paesaggio ampezzano. Tra pochi mesi le si potrà provare. «Una panchi-na è estetica, comodità, funzionalità. Per apprezzarla bisogna usarla. Io sono “old style”, non riesco neppure a comprare qualcosa su internet, prima devo provare tutto su di me»: scherza “Nichelo”.

Chi invece si sente pienamente a proprio agio davanti a un computer sono i due giova-ni architetti veneti che hanno guadagnato il primo premio del concorso, con la panchina Quattroterzi (www.quattroterzi.com). Guido Posenato (classe ‘84) e Alberto Gallato (classe ’82) hanno firmato un progetto dalle linee essenziali, ispirato al formato delle fotografie digitali, il 4:3. Il loro è un duo molto affiatato: le voci entusiaste quasi si sovrappongono, mentre raccontano la loro esperienza. «Conosciamo Cortina, ci veniamo ogni volta che è possibile, non potevamo non partecipare. Abbiamo inserito la nostra panchina in una cornice che inquadra il panorama, come uno scatto fotografico. Chi si siede entra dentro questa “cartolina”, e in un certo senso ne diventa parte, come un elemento del paesaggio che a Cortina è davvero qualcosa di unico».

Estetica e funzionalità vanno di pari passo: Quattroterzi è stata studiata in modo da poter essere usata anche quando è in parte ricoperta dalla neve. In estate, nelle feritoie aperte sulle pareti laterali, si possono posteggiare le biciclette.

Il progetto è stato affidato all’artigiano ampezzano Lorenzo Lacedelli. «Il giorno della premiazione – ricorda Guido – è arrivato con il “nodo” della nostra panchina già pronto, talmente era impaziente di farcelo vedere. Abbiamo visitato la sua falegnameria, ci ha suggerito una serie di soluzioni». Il concorso ha dato a Guido e Alberto l’opportunità di conoscere un po’ più da vicino il mondo dell’artigianato di Cortina. «È impressionante quante piccole aziende ci sono» racconta Alberto. «Giù in pianura le ditte si fanno una concorrenza spietata, ma qui l’atmosfera è differente, c’è un bello spirito di collaborazio-ne, si respira un senso di comunità. E vederli all’opera è semplicemente straordinario».

www.dolomiti.org/cullami www.cortina.dolomiti.org

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QuattroterziProgettato da Alberto Gallato e Guido Posenato

Realizzato da Lacedelli Cortina

www.lacedellicortina.com

CimesProgettato da Elodie Stephan (Parigi)

Realizzato da Falegnameria Marco Dimai

[email protected]

PianaProgettato da Claudio Bernardi e Fabrizio Fiscaletti

Realizzato da Falegnameria Faloppa

[email protected]

Bancia Progettato da Elia Borgato

Realizzato da Falegnameria Bariza di Roger Alberti

www.falegnameriabariza.it

1 premio2 premio

3 premioMenzione speciale

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Alpine BenchProgettato da Constantin Boym (New York)

Realizzato da Falegnameria Lorenzi di Massimo Lorenzi

www.falegnamerialorenzi.com

LadinaProgettato da Chiara Angelone, Livia Gangarossa e Federica Mares

Realizzato da Falegnameria Chi de Mano di Luigi e Sergio Majoni

[email protected]

EcopancaProgettato da Mirco Bottega

Realizzato da Falegnameria Fabrizio Menardi

www.falegnameriamenardi.it

Nuvola Progettato da Ilaria Rizzi e Mirco Bottega

Realizzato da Falegnameria Mario Ghedina

[email protected]

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La giuria internazionale: da sinistra, Stefano Zardini fotoreporter ed esperto di design (Cortina d’Ampezzo), Carola Zwick, professore di product design (Berlino), Ineke Hans, designer (Arnhem, Paesi Bassi), Kuno Prey,

professore della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano e ideatore del concorso; Roberto Zambelli, artigiano (Cortina d’Ampezzo), Michele Merlo, architetto

The international jury. Left, Stefano Zardini press photographer and design expert (Cortina d’Ampezzo), Carola Zwick product design professor (Berlin, Germany), Ineke Hans designer (Arnhem, Nether-lands), Kuno Prey professor at the

Art and Design Free University of Bolzano and creator of the contest, Roberto Zambelli artisan (Cortina d’Ampezzo), Michele Merlo archi-tect

Giovani talenti cresconoDopo aver conquistato il primo premio al concorso Cullami, Lulka, proget-

tata da Anna Matosova e realizzata dalla Falegnameria Fabrizio Menardi di

Cortina d’Ampezzo, è entrata a far parte della rosa dei prodotti selezionati

quest’anno dall’Osservatorio permanente del Design ADI per essere sotto-

posti alla giuria del prestigioso Compasso d’Oro. 659 le proposte esaminate,

di cui 194 relative alla Targa Giovani, la sezione riservata ai progetti elaborati

dagli studenti delle scuole di design italiane in cui compare la culla nata nel

2013 per l’iniziativa firmata CORTINA.TOP Living.

After gaining the first prize at the Rock Me contest, Lulka, designed by Anna

Matosova and made by the Menardi joinery workshop of Cortina, has been

one of the products selected by ADI the Association of Industrial Design

to be judged by the jury of the prestigious Compasso d’Oro international

award.

www.adidesignindex.com

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TOP Living

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INSIDER

L’attimodi Stefano Zardini

Certo che quando sono tra i

primi al mattino, sulle piste,

mi sento gratificato dalle mie

capacità e dallo stile, il vento

sul viso, la sensazione di

velocità sotto il mio controllo.

Niente motore, io e la forza

di gravità domata e guidata,

gli altri pensieri fuggono in

un apparente senso di totale

pienezza. Poi è sufficiente

un solo attimo di incertezza,

il brivido di una possibile

rovinosa caduta e il sogno si

infrange istantaneamente.

Grazie a voi, uomini della

notte, e ai vostri gatti delle

nevi: siete voi a consentirmi

di provare l’ebbrezza di quella

momentanea, ingiustificata e

brevissima onnipotenza.

When I am among the first on

the ski slopes in the morning,

I feel so gratified by my skills

and style. The wind on my

face, the sensation of speed

under my control. No engine,

just myself and gravity tamed

and guided, the other thoughts

flee away in an apparent sense

of total fulfillment. Then, only

a moment of uncertainty, a

thrill for a possible bad fall and

the dream is instantaneously

shattered. Thanks to you, men

of the night, and to your snow

groomers: you allow me to

feel the thrill of that fleeting,

unjustified, and very short

omnipotence.

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Inverno, neve e sole, aria frizzante, sci e voglia di montagna bianca: La Cooperativa di Cortina sta al passo, non solo delle stagioni, ma anche delle nuove tendenze, in fatto di abbigliamento e di attrezzature. Tante proposte per affrontare al meglio la vacanza, lo

sport e il tempo libero. Non solo nella grande sede centrale, ma an-che nei negozi satelliti, tutti a Cortina. La novità è CMP, il nuovo store in Corso Italia nato grazie alla partnership con il marchio produttore di abbigliamento sportivo del gruppo fratelli Campagnolo. Ottanta metri quadrati dove vengono proposte le coloratissime collezioni CMP uomo e donna per lo sci e le attività outdoor. Alta qualità, alti contenuti stilistici, a prezzi accessibili. Ecco allora le giacche in piuma naturale, e la morbidezza del pile Artic Fleece, declinato in diversi pesi per garantire massimo isolamento termico. Oltre ai berretti e alle sciarpe divertenti. Pochi passi più avanti e si è davanti a un altro negozio: Op!cortina, rinnovato nella proposta merceologica, rivolto soprattutto a un pubblico giovane. Non più solo Nike, presente con il meglio delle sue calzature da running e “moda” ma anche altri importanti brand. È il caso di New Balance con la linea “trail” che ha visto testimonial Anton Krupicka, americano di origini polacche, uno dei più forti atleti del mondo, recente vincitore della Lavaredo Ultra Trail a Cortina. Op!cortina ha puntato su collezioni di sneakers “limi-ted edition”, articoli esclusivi, come quelli di Converse, Vans e Cat e sui doposci australiani di Emu, in montone morbidissimo e imperme-abilizzati. Anche l’abbigliamento è “trendy”, non solo per giovanissi-mi, ma anche per chi ama vestire sportivo a tutte le età. Ecco allora i giacconi, le felpe , i pantaloni e le magliette con scritte in giapponese di Superdry, i prodotti dal gusto “snowboarder” di Element, ma anche le giacche in piuma molto belle, e gli “orsetti” a prezzi molto convenienti di Brekka. Dall’altra parte di Corso Italia, il negozio mo-nomarca The North Face offre davvero prodotti speciali: è il caso di una giacca-guscio cucita in un pezzo unico di stoffa, super imper-meabile, o di un gilet multifunzionale, per sci alpinismo, con inserite sulla schiena, quasi fosse uno zaino, le tasche per contenere la sonda, la pala e l’apparecchio Arva. In questo ambito viene anche proposto uno zaino “Patrol” con airbag che si gonfia in caso di valanga. Oltre a queste particolarità, il negozio The North Face propone abbiglia-mento, calzature e attrezzature per alpinismo, sci e tutte le attività outdoor per uomo, donna e bambino con proposte diversificate anche nel prezzo. È però nella sede centrale della Cooperativa che il repertorio si espande, accontentando ogni esigenza. Quest’anno nel-la fascia medio-alta ecco capi eccezionali in tessuti elasticizzati in “4 vie stretch”, quali le giacche e i pantaloni Zerorh+, o la linea sportiva EA7 di Armani, con un bellissimo “fit” molto elegante. Bianco, nero, ma anche colori decisi, giallo, azzurro, rosso (tornato di moda anche per la donna). Super tecniche le giacche svedesi Haglöfs a due strati, caldo in piuma interno e guscio impermeabile esterno. E le giacche cucite col laser di Descente, senza intaccare il tessuto. Tra gli acces-sori da non perdere i guanti touch di Ziener e le fasce alte, colorate e divertenti di Eisbär. Il negozio Morotto, nell’area sportiva di Fiames, completa l’offerta della Cooperativa, con una vasta gamma di articoli dedicati agli sport invernali, con particolare attenzione allo sci di fondo, come da sua tradizione. Ma con anche tante idee (e fasce di prezzo) per l’outdoor e il tempo libero.

L’INVERNO IN VERSIONE TECNO E FASHION ALLA COOPERATIVA E NEI SUOI NEGOZI SATELLITI

The North Face

CMP

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

WINTER IN TECHNO AND TRENDY STYLE AT THE COOPERATIVA AND ITS SATELLITE SHOPS

Winter, snow and sun, skiing and white mountains: The Cooperativa di Cortina keeps up both with the seasons and the latest trends in fashion wear and gear. There is plenty of offers to best approach vacations, sports, and leisure time in the large main store and in its satellite shops alike, all located in Cortina. The new entry is CMP store, on Corso Italia, born thanks to the partnership with the sportswear brand of Campagnolo Brothers group. Eighty square metres display the brightly colored ski and outdoors collections for men and women. Best quality and high style design at affordable prices, like the goose down jackets and the soft Arctic Fleeces that come in different weights to ensure the best thermal insulation, or the hats and the amusing scarves. A few steps forward and you are in front of another store: Op!cortina with a new merchandise primarily aimed at the young public. Besides Nike, with its top running and fashion footwear, there are other important brands like New Balance with its “trail” line endorsed by Anton Krupicka, the US athlete of Polish origin, one of the strongest in the world, who won the Lavaredo Ultra Trail race in Cortina. Op!cortina has focused on “limited edition” sneakers, exclusive items manufactured by Converse, Vans, and Cat and on Australian snowboots by Emu, in soft water-resistant sheepskin. Sportswear also sets the trend for the very young and for all those who love dressing sporty at all ages. Winter jackets, hoodies, trendy trousers and T-shirts with Japanese slogans (very fashionable) by Superdry, “snowboarder” style items by Element, and also the beautiful goose down jackets and the polar fleece jackets by Brekka at very reasonable prices. On the other end of Corso Italia, the single brand store The North Face offers really unique items like the super water-resistant soft-shell jacket sewn from a single piece of fabric, or a multipurpose vest for backcountry, with pockets for probe, shovel, and Arva (avalanche beacon) on the back as if it were a backpack. In the same line is the “Patrol” backpack equipped with airbags that inflate in the event of an avalanche. Beside these technical items, the Northface store offers also sportswear, footwear and gear for backcountry, skiing, and outdoor activities for men, women, and children at a range of prices. However, it is in the main store of the Cooperativa that the selection expands to meet everyone’s need. This year, unique mid to high-end market items made in “4 way stretch” fabric, like jackets and trousers by Zerorh+, or the sports line by EA7 di Armani, with a very elegant fit. Black, white, but also bold colours: yellow, light blue, red (back in fashion for women). Highly technical double-lay-er jackets by Haglöfs, with a warm goose down interior and water resistant outer shell, and the jackets by Descente, with laser welding to not damage the fabric. There are also the touch gloves by Ziener and the colorful, fun head bands by Eisbär. Last, the Morotto store, at Fiames sports area, complements the wide-ranging offer of the Cooperativa with a wide selection of items dedicated to snow sports. Cross-country skiing is in the foreground, in accordance with tradition, but there are also many ideas (and price ranges) for outdoor and leisure activities.

— Camilla Croft

La Cooperativa di Cortina

Morotto

Op!cortina

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Novembre. Arriva la primissima neve della stagione. Il richiamo della montagna è troppo

intenso. Macchina carica e si parte dalla laguna. Destinazione: Cortina, per cogliere appena in tempo l’ultimo raggio di sole che fa brillare

di rosa la Tofana di Rozes

NATURA E CULTURA

Il cacciatoredi tramonti

testi e foto di Nicolò Miana

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Le prime nevicate di novembre hanno imbiancato il paesaggio e reso prati-cabile lo scialpinismo sopra i 2.000 metri. Decido di mettere gli sci per andare a “fare” il primo tramonto invernale della stagione. Il Passo Falzarego con i suoi 2.100 metri di quota è un’ottima base di partenza per un’ampia varietà di destinazioni. Quella di oggi è la Croda Negra.

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Sul passo ci sono una ventina di centimetri di neve fresca posati su uno strato di neve più vecchia. Il cosiddetto “fondo” è già sufficiente per lasciarci sciare senza grattare le solette sul terreno.

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Con una facile “pellatina” ci portiamo alla base occidentale della Croda Negra dove è presente una piccola fessura che dà accesso all’ampio dorso della cima. Questo passaggio, in cui avventurarsi con un po’ di attenzione, regala una bella dose di “pepe” alla gita, al-trimenti quasi ordinaria.

Superata la spaccatura proseguiamo per l’ampio pendio in direzione della cima. Il sole inizia a sfiorare l’orizzonte e la luce a riscaldarsi. Avanziamo per l’ultimo tratto con-templando il panorama che diventa sempre più ampio fino ad allargarsi a 360 gradi sulla cresta sommitale.

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Raggiungiamo la vetta appena in tempo per ammirare gli ultimi raggi di luce del giorno. L’aria frizzante rinfresca il viso accaldato. Una sensazione piacevole che dura qual-che minuto. Il silenzio è rotto solo da alcune raffiche di vento. Il freddo inizia a ghiacciare mani e piedi, ma passa in secondo piano; l’Averau e il Nuvolau monopolizzano l’attenzione. La visione ravvicinata di queste due cime rico-perte di neve al tramonto lascia a bocca aperta.

Tutte le foto su:

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Svaniti gli ultimi ba-gliori di luce sulle cime ci prepariamo a rientrare. Lo spettacolo prosegue anche dopo il tramonto, il cielo si accende di viola regalando una romantica atmosfera invernale.

Calzati gli sci scendiamo su una splendida neve fari-nosa alla luce del crepusco-lo fino a rientrare a casa.

Continua...

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Le sale vuote di un museo. Un attore e un grande personaggio s’incontrano. Sottile confine tra

realtà e fantasia. Abbiamo provato a raccontare l’arte con l’arte. Per celebrare a modo nostro i 40 anni del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi

delle Regole d’Ampezzo

ART NEWS

Rimoldi vs Rimoldia cura di Lucia Portesi

testi liberamente tratti dallo spettacolo Ciò che Rimoldi amava di più

Giacomo Pompanin ha interpretato

Mario Rimoldi nel percorso teatrale

realizzato dai Servizi educativi dei

Musei delle Regole d’Ampezzo, su

testo di Stefania Zardini Lacedelli,

accessibile online sulla piattaforma

multimediale MQUADRO.

Giacomo Pompanin interpreted

Mario Rimoldi in the theatrical jour-

ney presented by the Educational

Services at the Ampezzo Regole

Museum, based on a text by Ste-

fania Zardini Lacedelli, accessible

online on the multimedia platform

MQUADRO.

mquadro.regole.it

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G: La verità è che mi sono trovato molto bene nei suoi panni.R: Soddisfatto di essere stato nelle sue corde.G: Interpretare è essere finché dura l’interpretazio-ne?R: Un po’ di più, in realtà. Penso che ciò che si inter-preta rimanga come un’ombra. Si rivela in un gesto, in un’inclinazione. Sarà un po’ me per sempre.G: Lei interpretava i suoi artisti?R: Alla fine li ho incarnati tutti.G: La sua collezione?R: È il mio lascito. La mia proiezione.G: La collezione è in sé stessa un’opera d’arte?R: Oggi direbbero di sì senza esitazione. Allora non credo che l’intendessero in questo modo. Era, però, senz’altro un’avanguardia.G: Cosa intende di preciso?R: Lo Stato all’epoca appoggiava i collezionisti e rico-nosceva il loro ruolo per l’arte contemporanea. Ma i miei concittadini non capivano perché mi ostinassi a ospitare gli artisti, ad acquistare i loro quadri. Pensa-vano sperperassi il denaro della famiglia.G: Ma poi l’hanno eletto sindaco.R: I cortinesi mi chiamavano il “signore”. Per loro ero “quello dei quadri”, quello con i capelli bianchi e gli oc-chi chiari.

G: The truth is that I like being in your shoes.MR: Glad to have been your style.G: Is to interpret to be as long as play lasts? MR: A little more, actually. I reckon that what one interprets remains like a shade. It reveals itself through a sign or an inclination. It will be part of me, forever.G: Did you interpret your artists?MR: At the end I embodied them all.G: Your art collection?MR: It is my legacy, my projection. G: Is the collection itself a work of art?MR: Today they would assent, without hesitat-ing. In the past I do not think it was intended in this way. It was, of course, a vanguard.G: What do you mean exactly?MR: At that time, the State would support art collectors and recognise their role in contemporary art. But my fellow-citizens did not understand why I insisted on hosting the artists, on buying their works. They thought that I was dissipating my family’s money.G: But then you were elected mayor.MR: The people of Cortina used to call me “the Lord”. I was “the one of the paintings” for them, the one with white hair and light eyes.

SCENA 1Filippo de Pisis, Chiesa di Cortina, 1937

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G: Deve essere buffo camminare per le sale di un museo che porta il suo nome senza averlo mai visitato.R: Gli eroi eponimi si fermano sempre al primo capi-tolo.G: Lei non ha venduto neppure un quadro, giusto?R: Non ero un mercante d’arte, non avrei mai venduto le opere a nessuno per guadagnarci. G: Oggi Il collezionismo è un po’ diverso.R: Il collezionismo è parte del sistema dell’arte perché influenza necessariamente la scelta di ciò che viene con-siderato tale. Il denaro è uno strumento, ma non è l’uni-co. Forse, neppure il più importante.G: Se non era il denaro, cos’era?R: Erano, prima di tutto, altri tempi. Quando anche chi ricco non era, e gli artisti non sempre lo erano, pote-va permettersi di aspettare. Di passare mesi a Cortina. Un’intera estate. Ma questo tempo dava l’occasione di instaurare relazioni. E queste relazioni davano molto più del denaro.G: Per esempio?R: Per esempio erano divertenti.G: Sta parlando di Filippo de Pisis, immagino.R: Amavo accompagnarlo nelle sue passeggiate con la tela e colori sottobraccio e il pappagallo Cocò sulle spalle. G: Ha comprato tanti dei suoi quadri.R: A volte in modo bizzarro. Un giorno ricevetti la te-lefonata un po’ stizzita di un oste: «Il tuo amico mi ha imbrattato un vassoio, che faccio: lo butto o me lo ri-paghi?». Il caro Pippo aveva scostato il suo pasto da un vassoio di legno e, come spesso gli accadeva, aveva cominciato a dipingervi sopra. «Non buttarlo, passo a prenderlo e te lo compro». Eccolo qui.

G: It must be funny walking through the rooms of the Museum that bears your name, without having ever visited.MR: Eponymous heroes always stop at the first chapter.G: You sold none of your paintings, did you? MR: I was not an art dealer, I would have never sold the paintings to earn money.G: Today, art collecting is quite different.MR: Collecting is part of the art system, because it in-fluences the choice of what is considered art. Money is a means, but it is not the only one. And maybe, not even the most important.G: If it weren’t for money, what was it?MR: First of all, times were different. Times when even if one was not rich, and artists were not always there, he could afford to wait and spend months in Cortina, even a whole summer. These periods allowed to build relation-ships, that were more important than money.G: For example?MR: They were fun, for instance.G: You are talking about Filippo de Pisis, I guess.MR: I loved going with him on his walks, with the can-vas and the colours under his arm and the parrot Cocò on his shoulder.G: You bought many of his paintings.MR: Sometimes in a bizarre way. Once I got an angry call from an innkeeper: «Your friend splashed paint on one of my trays, should I throw it away or are you going to pay for it?». Dear Pippo had moved his meal from a wooden tray and, as it often happened, had started to paint on it. «Don’t throw it away, I’ll come around to buy it». And here it is.

SCENA 2Filippo de Pisis, Fiori, 1930

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G: Erano tutti divertenti?R: No. C’era chi aveva un carattere più cupo. Che forse nascondeva una grande dolcezza.G: Sironi?R: Una vita difficile, la sua. Lutti familiari e disillu-sioni politiche lo accompagnavano con una coltre di amarezza.G: Era triste?R: Molto, credo. Ma questo non gli impediva di es-sere generoso e caldo. Ricordo quando regalò a mia moglie un paesaggio invernale che lei amava molto.G: Cosa trovava nelle montagne?R: Probabilmente una maschera nella quale si rico-nosceva. Lui le racconta così: solitarie, magmatiche, indifferenti al passare del tempo.G: Non lo sono?R: De Pisis vedeva la caducità dei fiori e delle nuvole nel cielo. Sapeva cogliere l’attimo racchiuso in un respiro.G: Oggi Sironi che artista sarebbe?R: Probabilmente diverso. Meno concentrato sulla sua interiorità. Ma sempre sensibile, e sempre forte.

G: Were they all fun?MR: No. There were the ones who had a darker be-haviour. That might have hidden a great kindness.G: Sironi?MR: He had a hard life. Family losses and po-litical disillusions accompanied him as a bitter blanket.G: Was he sad?MR: A lot, I guess. But this did not stop him from being generous and kind. I remember when he gave my wife a winter landscape that she really loved.G: What did he find in the mountains?MR: Probably a mask in which he identified him-self. That is how he talks about them: lonely, mag-matic, indifferent to the passing of the time.G: Aren’t they so?MR: De Pisis saw the frailty of the flowers and of the clouds in the sky. He knew how to seize the day, enclosed in a breath.G: What kind of artist would Sironi be today?MR: Probably different, less focused on his inner life, but always sensitive and always strong.

SCENA 3Mario Sironi, Montagne, primi anni ‘50

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G: Ci vuole fiuto per capire l’arte?R: È una passione. Quello che si ama non bisogna spiegarlo.G: Di un amore esclusivo?R: Una collezione è come un tesoro nascosto. Una gioia che si può diffondere e condividere.G: Cosa prova per questi quadri?R: Non glielo so spiegare. Un bel quadro è qual-cosa che l’occhio, la fantasia, la memoria, la voce non si stancano mai di percorrere. Ogni giorno è sempre diverso perché noi li vediamo con occhi diversi. G: Eppure le donne di Campigli sembrano immo-bili, immortali.R: Sono dei gioielli del tempo. Il ricordo lo è. An-che se dura lo spazio di un mattino, come la rosa...G: Come viveva Rosa questa sua passione?R: Mi ha sempre accompagnato in questo cammi-no. Nei momenti importanti e nella quotidianità. Si immagini come poteva essere la nostra casa.

Quadri ovunque. Nei corridoi, nei sottoscala, nel-le pareti dei salotti, uno sopra l’altro. Una strana e confusa tappezzeria.G: Erano già luoghi d’arte, che hanno fatto nasce-re un museo.R: È stata lei a donare la collezione alle Rego-le d’Ampezzo, affinché custodissero le bellezze dell’arte così come proteggono le bellezze della natura.G: È un dono e insieme una grande responsabi-lità.R: Che hanno nel sangue. Le opere d’arte contri-buiscono a dare voce a un incanto che viene tute-lato da millenni.G: Un patrimonio in eredità.R: Il paesaggio è pieno di memorie e d’immagina-zioni. Bisogna ascoltare, cercare, percepire oltre l’occhio.G: Cosa ne dice se facciamo due passi fuori?R: Volentieri. Mi manca tanto una fumata di pipa.

SCENA 4Massimo Campigli, Ritratto di Rosa Braun, 1955

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Metamorfosi.L’arte nel territorio

L’arte contemporanea come chiave di accesso al territorio e alle risorse della montagna. Questo il cuore

di Chiavi di Accesso, il progetto artistico promosso dal Gal Alto Bellunese, che mette al centro i musei

tradizionali del territorio e li apre all’arte contemporanea, come creatori di identità, in grado di indagare

il presente e costruire nuove visioni del futuro. Fino a fine febbraio 2015, il Museo d’Arte Moderna Mario

Rimoldi ospiterà una installazione fotografica Michael Fliri: una suggestiva elaborazione della favolosa

metamorfosi della regione dolomitica, dal mare tropicale di 300 milioni di anni fa alle montagne del

presente, immaginando ciò che sarà tra altri trecento milioni di anni.

Metamorphosis. Art in the territory

Until 31st January, 2015, the Mario Rimoldi Modern Art Museum hosts a photographic exhibition by

Michael Fliri within the Chiavi di Accesso project. It is an evocative elaboration of the fantastic meta-

morphosis of the Dolomite area, from the tropical sea of 300 million years ago to today’s mountains,

imagining what it will be in other 300 million years.

www.musei.regole.it www.chiavidaccesso.it

ridors, in the space under the staircase, on the walls of the living rooms, one on top of the other. A strange and confusing tapestry. G: Those were already places of art that gave rise to the creation of a museum.MR: She donated the collection to the Ampezzo Regole, so that they could preserve the beauties of art as they protect the beauties of nature.G: It is both a gift and a great responsibility.MR: That they have in their own blood. Art works contribute to voice a charm that has been preserved for thousands of years.G: A heritage as legacy.MR: The landscape is full of memories and imagina-tion. We have to listen, search and perceive beyond the eye.G: What do you think about going for a walk?MR: I would love to. I miss smoking the pipe.

G: Do you need an “excellent nose” to understand art?MR: It is a passion, what one loves needs not be ex-plained.G: Of an exclusive love?MR: A collection is like a hidden treasure. A joy that you can spread and share.G: What do you feel for these paintings?MR: It is hard to explain. A good painting is some-thing that eyes, imagination, and memory are never tired of observing. Every day is different because we see it with different eyes.G: And yet, Campigli’s women seem still and immortal.MR: They are jewels of the time. As memory is. Even if it lasts the space of a morning, like the rose...G: How did Rosa live this passion of yours?MR: She always followed me on this journey, on impor-tant moments and in everyday life. Just imagine how our home could be. Paintings everywhere, in the cor-

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ACTIVE

Discesalibera tutti

di Alessandra Segafreddo foto di Giacomo Pompanin

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Il sole splende alto nel cielo terso, Cortina è piena di neve. Stamattina ho voglia di sciare, di stare all’aria aperta, di provare anche qualcosa di nuovo. Mi hanno detto che sul Passo Falzarego, a 2.055 metri di quota, a Col Gallina, si può sciare, ma soprattutto, scendere in Fat Bike. In tutta Europa si può vivere questa esperienza solamente a qui: Cortina è la prima località a permettere l’uso della “bici grassa” anche in discesa. Non sono una ciclista allenata, ma il fatto che non

siano richieste snervanti salite mi lascia ben sperare. Oggi si va.Prima mi attrezzo per bene, dando una occhiata al materiale informativo: «Le Fat Bike

sono una evoluzione diretta delle mountain bike, caratterizzate da ruote che montano pneumatici molto larghi. Sono state pensate per arrivare laddove le mountain bike non riescono: la sezione maggiorata dello pneumatico consente un’aderenza assoluta, mentre la bassa pressione permette di “galleggiare” su superfici morbide, come neve, fango o sabbia o particolarmente sconnesse, come i greti dei fiumi».

Giusta dose di avventura senza difficoltà proibitive. Già emozionata, salto in macchina e salgo verso Col Gallina: davanti a me si apre un

panorama mozzafiato. La neve imbianca la Regina delle Dolomiti, le crode, sfiorate dai raggi di sole, luccicano.

Decido di inforcare sci e scarponi. Faccio qualche discesa e mi avvicino pian piano al rifugio per il noleggio della mia prima Fat Bike con relativa protezione. Ad accogliermi, Raniero Campigotto, il titolare, che mi illustra la possibilità di salire in seggiovia in cima alla pista per poi scendere su due tracciati appositamente creati: adrenalina garantita. A fianco del rifugio c’è anche un percorso su piano dedicato alle “ruote grasse”, per eser-citarsi su neve senza intralciare gli sciatori o gli appassionati di tintarella invernale. Mi guardo attorno: tanti ragazzi emozionati, eccitati, divertiti.

Dicono gli esperti che il 2015 sarà l’anno delle Fat Bike. Per ora, in tutta Europa, le “bici grasse” possono sfrecciare in discesa e risalire in quota con l’uso degliimpianti in pochissime località,

tra cui Cortina. Ecco la cronaca di una

emozionante cavalcata invernale

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In queste pagine, alcuni tra i primi scatti che hanno immortalato la novità dell’inverno ampezzano. A Col Gallina, con la splendida Tofana di Rozes sullo sfondo, alcuni appassionati iniziano ad assaporare in anteprima l’emozione della Fat Bike.

On these pages, a selection of photos that have im-mortalized the new offer of Cortina’s winter. On Col Gal-lina, with spectacular Tofana di Rozes in the background, bike lovers are experiencing the first emotions of riding a Fat Bike.

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Vado in bicicletta fin da bambina, ma devo ammettere che basta salire su una Fat Bike per sentirsi tecnicamente più bravi di quello che si è effettivamente. Saranno le gran-di dimensioni delle ruote, che rendono la bici particolarmente facile da controllare, e l’ampia superficie di appoggio che garantisce una stabilità estrema anche sui terreni più accidentati, o sarà che sulle Dolomiti ampezzane è tutto più magico, ma devo ammettere che vado alla grande.

Salgo in seggiovia, mentre l’addetto dell’Ista monta la Fat Bike. Arrivata in cima mi fermo un attimo, come per raccogliere i pensieri. Trattengo il fiato e via! Inizia la discesa. Energia allo stato puro. Pedalare sulla neve, galleggiare su un fantastico manto bianco in piena sicurezza, con l’aria frizzante che sferza il volto, è molto più che divertente. Non faccio fatica, si pedala leggermente e… si ride tantissimo. Chi fa “sul serio” e desidera un vero allenamento può anche salire in Fat Bike, ma è una ipotesi che non mi sfiora mini-mamente. Io scendo sul tracciato battuto, provo una frenata e, mentre mi vedo già faccia a terra, mi sorprendo a restare perfettamente in equilibrio. Queste “gommone” offrono una sensazione di sicurezza che non avevo mai provato; eccomi ripartita, vado giù a tutta birra. Arrivo in fondo con la voglia di risalire. Riprendo la seggiovia e con il sorriso stam-pato in volto scendo di nuovo.

Un consiglio: timidi, astenersi. Queste strane bici “maggiorate” riscuotono una parti-colare attenzione da parte del pubblico dello sci: occhiate interessate, curiose e, al termi-ne della discesa, anche tante domande. Non a caso gli addetti ai lavori dichiarano che il 2015 sarà ricordato nella storia del ciclismo come l’anno delle Fat Bike.

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The sun shines high in the clear sky, Cortina is full of snow. This morning I feel like skiing, staying outdoors, and trying something new. I have been told that on Passo Falzarego, at 2,055 metres, at Col Gallina it is possible to ski, but above all to ride down on a Fat Bike. Cortina is the only place in Europe where you can live this experience, where the use of fat bikes is allowed also downhill. I am not a trained biker, but since exhausting uphill rides are not required, I feel ready to accept the

challenge. Today is the day. First I get well equipped, with the help of informative material: «Fat Bikes are the direct evolution of mountain bikes, characterized by fat tyres. They have been created to get where mountain bikes cannot; the larger cross section of the tyres allows total adherence and the low pressure allows floating on soft surfaces like snow, mud or sand, or irregular surfaces like river beds».

The right dose of adventure without prohibitive difficulties. Already excited, I jump in the car and drive to Col Gallina: a breathtaking view opens in front of me. Snow covers the Queen of the Dolo-mites, the peaks are sparkling, brushed by the rays of sunlight. I decide to wear ski boots and skis and after a few runs I slowly approach the Rifugio to rent my first Fat Bike and the necessary protection. Raniero Campigotto, the owner, welcomes me and shows me the possibility to reach the top of the ski run by chairlift, and then to ride down one of the two dedicated courses: adrenalin is granted. Next to the Rifugio there is also a flat course dedicated to fat bikes, to train on snow without getting in the way of skiers and lovers of winter sun-tan. I look around and I see many young people, excited and amused. I have been riding a bike since I was a child, but I have to admit that you just need to try a Fat Bike to feel technically better than you actually are. Be it the large size of the wheels, that make the bike very easy to control, or the wide supporting surface that guarantees an extreme stability also on irregular terrain, or the magic of the Ampezzo Dolomites, but I have to say that I am doing great. I take the chairlift, while the lift attendant loads the Fat Bike. When I reach the top I stop for a moment to collect my thoughts. I hold my breath and then... go! Downhill. Pure energy. Riding on the snow, floating on an amazing white blanket, totally safe, the crisp air lashing my face is much more than fun. I am not tired, I ride softly and... I laugh a lot. Those who seriously want a real workout can ride uphill, but this does not appeal to me. I ride down the groomed course, I pull on the breaks and while I see my face in the snow, surprisingly I remain in perfect balance. These big wheels offer a feeling of safety that I have never felt before. I start again, I ride flat out. When I get to the bottom I want to do it again. I take the chairlift and with a smile on my face I go down. A tip to shy people: avoid it. These weird fat bikes call the attention of the ski public: interested and curious looks, and at the end of the run also a lot of questions. It is not by chance that professionals in the field state that 2015 will be remembered in the history of cycling as the year of Fat Bike.

Downhill frees everyone

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Gigi Dariz

COSA BOLLE IN PENTOLA

www.da-aurelio.it

Fuochie fiamme insieme a

RISTORANTE DA AURELIO

Al Passo Giau, dove sperimentazione e rispetto della materia prima si incontrano... in un piatto.

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Page 113: Cortina Topic 14

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ober

to C

asan

ova

Unire la farina con le uova e impastare. Men-tre la pasta riposa (un’ora) preparare i ripieni. Per quello rosso: passare al mixer la rapa, in-corporare la patata schiacciata e il pangratta-to. Aggiustare di sale e insaporire con la noce moscata e la cannella. Per quello bianco: man-tecare il caprino fino a ottenere una crema omogenea. A questo punto stendere la pasta in una sfoglia piuttosto sottile, ritagliando dei rettangoli di 20x10 centimetri. Con una tasca da pasticcere, stendere prima il ripieno di rapa rossa, poi quello di caprino. Spennellare con l’uovo i bordi e chiudere il raviolone. Cuocere in abbondante acqua salata per circa 8 minuti. Adagiare il raviolone caldo su un piatto rettan-golare e irrorare con burro appena sciolto e parmigiano grattugiato. Decorare con semi di papavero.

Raviolone con doppio ripieno di rapa rossa e caprinoPer 4 persone

Per la pasta:

500 grammi di farina Petra 1

8 uova

Acqua e sale q.b.

Per i ripieni:

200 grammi di rapa rossa cotta

100 grammi di patate cotte

50 grammi di pangrattato

200 grammi di caprino

15 grammi di noce moscata

15 grammi di cannella

Sale q.b.

a cura di Eleonora Rigato foto di Giacomo Pompanin

Il ricettario di CORTINA.TOPic

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Page 114: Cortina Topic 14

www.ristoranteriogere.com

RISTORANTE RIO GERE

Affacciato sulle piste del Faloria è perfetto per escursionisti e sciatori;

in cucina omaggia la tradizione locale con tocchi di personalità.

Nicola Bellodis

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Page 115: Cortina Topic 14

Tagliare a julienne il cuore dei carciofi e tri-folarli in padella con un soffritto di aglio, cipolla, olio di oliva, alloro e salvia. Quando saranno quasi pronti, rosolare a parte un taglio scelto di manzo, infarinato con una noce di burro. Dopo averlo salato, aggiun-gere i carciofi, bagnare con Brandy e flam-bare finché evapora l’alcol, quindi sfumare con vino bianco. Impiattare la carne al san-gue, già tagliata, su un letto di cappuccio e coprirla con la crema di carciofi ottenuta dalla cottura. Tocco finale: una grattugiata di scaglie di tartufo nero Scorzone.

Tagliata di manzo con carciofi al profumo di tartufoPer 4 persone

6-700 grammi di roastbeef

3 carciofi

1 bicchierino di Brandy

0,25 litri di vino bianco

10-15 grammi di tartufo nero Scorzone

1 cipolla

1 cucchiaio di farina

1 spicchio d’aglio

1 rametto di alloro

1 rametto di salvia

1 noce di burro

Mezzo cavolo cappuccio tagliato a listarelle

Olio extra vergine di oliva e sale q.b.

Il ricettario di CORTINA.TOPic

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VITA DA CLUB

Taste InCortinae Cortina Wine Club

Un goloso appuntamento con il gusto made in Abruzzo il 27 dicembre alla Casa delle Rego-le di Cortina, con Il gusto del benessere. Le eccellenze in vetrina a Cortina: protagonista l’Abruzzo. Una giornata dedicata alle eccellenze enogastronomiche della regione, orga-nizzata da Taste InCortina, il brand che rappresenta la dimora del buon gusto all’ombra delle Dolomiti. Presenti all’evento, che ha ottenuto il patrocinio dell’Expo 2015, le mi-gliori cantine e le più importanti aziende del food abruzzesi. Nel pomeriggio, tavola roton-da sul binomio cibo-salute, moderata dalla giornalista Elisabetta Guidobaldi, direttrice di Ansa Abruzzo e Molise, con i docenti delle più celebri università italiane a confronto. A seguire, Cortina Wine Club – Venissa & Vigna 1350 con la degustazione di vini estremi, rari e preziosi.

Gusto Del Benessere. Excellence in Cortina: Abruzzo, the main protagonist. The delicious event will be held at the Casa delle Regole of Cortina on December 27th. Taste InCortina, the brand of fine taste in the shade of the Dolomites, organizes a day dedicated to regional fine food and wines. The event, supported by Expo 2015, will host the best wine and food producers of Abruzzo.

www.cortinawineclub.it

Maria Pia Montanari, fondatrice di Taste InCortina, con Gianluca Bisol. Insieme a Fabrizio Zardini e Francesco Anaclerio hanno fondato il Cortina Wine Club, dedicato alla scoperta e degustazione di vini prestigiosi e unici al mondo, nati in luoghi estremi.

Maria Pia Montanari, founder of Taste InCortina, with Gianluca Bisol.

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Page 117: Cortina Topic 14

The Cortina Car Club winter season kicks off, on February 21st -22nd, with kart and ski races. On Saturday the 3rd Ice Cortina Car Race will be held at night for the first time, and on Sunday all the participants will compete in the Winter slalom race at Col Gallina. The prize giving and a concluding toast will follow.

Cortina Car Club

La stagione invernale del Cortina Car Club è come sem-pre all’insegna della velocità e del divertimento on snow, quest’anno con un doppio appuntamento per soci e amici. Arriva infatti, il 21 e 22 febbraio, una due giorni dedicata alle gare su kart e su sci, in collaborazione con il Gaibo-la Sci Club. Si inizia sabato 21, nel pomeriggio, con la 3° edizione dell’Ice Cortina Car Race, avvincente gara di kart a batterie, quest’anno in notturna, all’Auronzo Ice Kart. La domenica sci ai piedi di tutti i partecipanti alla gara su kart, per la Winter Slalom, competizione a due manches dedicata a grandi e piccini, al Rifugio Col Gallina. Un al-legro brindisi finale accompagnerà la proclamazione e la premiazione dei vincitori.

Campagna sociCortina Car Club 2015

Parte a gennaio 2015 la campagna soci del Cortina Car

Club. Il nuovo Consiglio Direttivo ha appena lanciato

un progetto di attività sul territorio e di partecipazione

ai più importanti eventi motoristici in Italia che, oltre a

essere occasione di svago e socialità, permettono di

portare il nome di Cortina al di fuori della conca am-

pezzana. Con il nuovo anno, accanto ai “soci ordina-

ri” nasce la categoria dei “soci aderenti”, che permette

di prendere parte alla vita associativa del Club con un

piccolo investimento. Tutti i dettagli per l’iscrizione e il

calendario degli eventi programmati sono online sul sito

del Club a partire dall’1 gennaio 2015.

The Cortina Car Club 2015 Membership Campaign

starts in January 2015. The Club has just launched a se-

ries of motor events all over Italy to socialize and pro-

mote Cortina. With the new year two kinds of member-

ship will be available: ordinary members and associate

members. For further details visit from January 2015 the

Car Club website. www.cortina-carclub.it

Un’avventurosa gara di sci organizzata in collaborazione con il Gaibola Sci Club al Rifugio Col Gallina, che ha visto sfidarsi grandi e piccini in un uno contro tutti per raggiungere il I° posto.I piloti bardati di tute e caschi alle prove con l’Ice Cortina Car Race all’Auronzo Ice Kart, si sfidano per aggiudicarsi il primo posto sul podio.

An adventurous ski race organized with the Galibola Ski Club at Rifugio col Gallina.Drivers at the Ice Cortina Car Race on the Auronzo Ice Kart.

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Sci Club 18

Dopo il consueto cocktail del 27 dicembre presso la sede sociale di Malga Lareto, che dà il via alla stagione invernale dello Sci Club 18, il calendario degli appuntamenti si apre il 4 gennaio con il Lioro di Nadà, gara di slalom gigante riservata a soci e amici. Nel weekend del 31 gennaio e 1 febbraio appuntamento con il 7° Trofeo Unione Circoli Ita-liani e Coppa d’Inverno. Il 21 febbraio cena di beneficenza e gara di slalom gigante Sci-Vela. Sempre a febbraio, il 28, la Coppa Almagià: gara di slalom gigante per Soci e Amici, con premiazione sul campo di gara. Due appuntamenti da non perdere anche a marzo: dal 4 all’8 Eagle Ski Club – Inter Club a Gstaad. Dal 13 al 16 7th Amateur Inter Club Team Cham-pionship a Madonna di Campiglio. La competizione più adrenalinica, il Carrera Freeride Challenge Puntanera, torna dal 3 al 5 aprile. È organizzata dallo Sci Club 18 in collabora-zione con le Guide Alpine di Cortina e il Gruppo Scoiattoli. Il 6 aprile il 6° Slalom fra le nuvole, in ricordo di Jacopo: una gara di slalom gigante il cui intero ricavato sarà devoluto in beneficenza al Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Pieve di Cadore.Da quest’anno AUDI è partner dello Sci Club 18: in occasione del weekend della Coppa del Mondo di Sci alpino femminile, del Carrera Freeride Challenge Puntanera il miglior atleta delle categorie giovanili sarà premiato con l’AUDI Award.

www.sciclub18.it

The winter season opens January 4th with Lioro de Nadà, a private giant slalom race for members and friends, followed on January 31st and February 1st by the 7th Trofeo Unione Circoli Italiani and Coppa Inverno. On February 21st a charity dinner and the skiing-sailing giant slalom race. On February 28th Coppa Almagià. In March, from 4th to 8th the Eagle Ski Club – Inter Club at Gstaad, from 13th to 16th the 7th Amateur Inter Club Team Championship. Puntanera Carrera Freeride Challenge will be held from 3rd to 5th April. On April 6th the 6th Slalom among the Clouds, in memory of Jacopo. From this year Audi is sponsor of Ski Club 18: during the weekends of the Alpine Ladies’ World Cup and the Puntanera Carrera Freeride Challenge the best young athletes will be presented with the AUDI Award.

Lioro de Nadà, la tradizionale gara di slalom gigante alle 5 Torri, riservata a soci e amici dello Sci Club 18.

Lioro de Nadà: the traditional giant slalom race on the 5 Torri slopes.

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Page 119: Cortina Topic 14

Sci Club Cortina

Continua l’impegno dello storico Sci Club Cortina, nato nel 1903, per promuovere lo sport e l’agonismo giovanili. A gennaio e febbraio tre emozionanti competizioni per ra-gazzi e allievi. Il 19 e il 20 gennaio la gara di SuperG Gran Prix Ascotrade in Tofana. L’1 feb-braio la Gran Prix Ascotrade, in località Rumerlo, prevede lo slalom speciale. L’11 febbraio è il momento della selezione regionale Veneto per il Trofeo Topolino. Il 22 febbraio, slalom speciale per baby e cuccioli con il Gran Prix Lattebusche a Rumerlo. A marzo (7-8) arrivano gli slalom speciali per le finali di Coppa Veneto categoria giovani, con le gare FIS in Tofana.

www.sciclubcortina.it

In January and February three exciting competitions for Ski Club Cortina: on January 19th -20th the superG Gran Prix Ascotrade on Tofana, on February 1st the slalom at Rumerlo, and on Feb-ruary 11th the Trofeo Topolino for the Veneto district. On February 22nd the youngest racers will compete for the Gran Prix Lattebusche at Rumerlo. On March 7th -8th the Coppa Veneto finals are scheduled with the FIS races on Tofana ski runs.

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Sci Club Druscié

Divertimento, passione per lo sci alpino e amore per la natura sono la “filosofia” dello Sci Club Drusciè, che per questa stagione invernale ha in programma numerose attività e competizioni per allievi e non. Il 15 febbraio il Trofeo Lattebusche a Rumerlo, con banchetto finale preparato dai genitori dei giovanissimi atleti. Il 17 febbraio Ice Drusciè Party: festa in maschera sui pattini (per soci e non), allo Stadio del Ghiaccio, con premiazioni e buffet. Il 28 febbraio il Trofeo Marina Minnaja, gara benefica per la ricerca nel trapianto del fegato. Il 22 marzo GolfVelaSciando, gara combinata di sci, golf e vela. Tutti riuniti per la gara socia-le il 4 aprile, con pranzo di gala al Ristorante Al Caminetto. L’11 e il 12 aprile la stagione invernale si chiude con il Trofeo +Energia, gara internazionale FIS.

www.sciclubdruscie.it

This winter season many activities and competitions are scheduled for members and non-members of Drusciè Ski Club. On February 15th, Trofeo Lattebusche at Rumerlo. On February 17th, the Drusciè Ice Party, a Carnival party at the Ice Arena. On February 28th Trofeo Marina Minnaja, a charity race. On April 4th, the club race followed by the gala dinner at the Caminetto Restaurant. On April 11th and 12th the season will close with the Trofeo +Energia FIS race.

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Page 122: Cortina Topic 14

Salva con nomeNatale e Capodanno a Cortina dicembre 2014 – gennaio 2015

Cortina Gourmanddicembre 2014 – aprile 2015

Sciate all’albadicembre 2014 – aprile 2015

Lo Schiaccianoci 30 dicembre 2014

Tour de Ski 7-8 gennaio 2015

Coppa del Mondo di Sci alpino femminile

17-18 gennaio 2015

FIS World Snow Day 18 gennaio 2015

Pramac Snowboardcross European Cup

6-8 febbraio 2015

Granfondo Dobbiaco-Cortina 7-8 febbraio 2015

Carnevale a Cortina12-17 febbraio 2015

Street Child Ski Race 14 marzo 2015

Carrera Freeride Challenge Punta Nera

3-5 aprile 2015

Ciak Junior 28 - 31 maggio 2015

Ikonos Art Gallery 6 dicembre 2014 – 12 aprile 2015

Taste InCortina 27 dicembre 2014

Musei delle Regole dicembre 2014 – aprile 2015

Una Montagna di Libri dicembre 2014 – aprile 2015

Festa delle bande23-30 agosto 2015

CortinaTerzoMillennio 2 gennaio 2015

Calici di Stelle 3 gennaio 2015

Festival e Accademia Dino Ciani 20 febbraio 2015

WinterRace 5-7 marzo 2015

Cortinametraggio18-22 marzo 2015

Coro Cortinaluglio 2015

ULd’A luglio 2015

Grand Hotel Savoia luglio – agosto 2015

Cortina InCroda luglio – settembre 2015

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[ Il nostro calendario dell’inverno ]

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Close up

Più di 30 manifestazioni per oltre 200 eventi e 100 protagonisti da

giugno a settembre. È accaduto a Cortina, la scorsa estate.

Per curiosare tra gli appuntamenti, gli ospiti, i volti noti e non, che hanno affollato la bella stagione delle Dolomiti,

e per conoscere il dettaglio completo della nostra agenda

invernale www.radiomontecarlo.net/speciali/cortina-gli-appuntamenti

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[ La cronaca della nostra estate ]

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FOCUS

Cortina onlinea cura di Angela Bolzicco

iSkiCortina Una app gratuita per rimanere sempre aggiornati su piste, webcam, me-teo e numeri utili. Consente la geolocalizzazione e permette la condivi-sione sui social della propria posizione.A free app to keep you alway updated on skiruns, webcams, weather forecasts, and useful phone numbers. It employs geolocation and allows sharing your position on social media.

Gourmand HolidayTutti gli appuntamenti più gustosi dell’inverno 2014/2015.All the most appetizing winter events of the 2014 / 2015 winter season.

Super8Selfie, photo & video competition, per condividere le emozioni di percorrere lo skitour che si snoda tra le cime più belle delle Dolomiti.To share the emotions of the skitour around the most spectacular Dolomite peaks, send your videos and photos of the Super8.

Dolomiti Super PicsL’8 marzo 2015 appuntamento al Cortina snowpark. Un fotografo professionista immortalerà con foto da copertina i partecipanti men-tre chiuderanno i loro migliori trick. Tutti gli scatti saranno pubblicati sul sito www.dolomitisuperski.com e sulla pagina Facebook di Dolomiti Super Freestyle. Per chi raccoglierà più like, in palio uno skipass gior-naliero da utilizzare in ogni zona sciistica del Dolomiti Superski.On March 8th, 2015 at Cortina snowpark. A professional photographer will immortalise in photographs participants and their best tricks. All the photos will be published on the www.dolomitisuperski.com website and on the Facebook page of Dolomiti Super Freestyle . Those who collect the highest number of likes will be awarded a daily skipass for the whole Dolomiti Superski area.

Un nuovo Info Point a CortinaIl 4 dicembre alle ore 12.00 in Corso Italia 81 l’inaugurazione del nuovo punto informativo, ristrutturato dalla società comunale Se.Am.On December 4th at 12 p.m. at 81 Corso Italia, the new Info Point was officially opened in the renovated premises of the Se.Am. town company.

www.serviziampezzo.it IOSANDROID

CORTINA GOURMAND

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www.cortina.dolomiti.org

Anteprime d’estate

Cortina tra le RigheL’evento che apre la stagione culturale della Regina delle Dolomiti

Un format unico e innovativo che unisce formazione e in-formazione. Corsi dedicati ai giornalisti e agli uffici stampa e, a contorno, un ricco calendario di appuntamenti aperti al pubblico. Protagonisti: le grandi firme del giornalismo. A unique, innovative format that combines on-job training and information. The courses, dedicated to journalists and press offices, also feature a rich calendar of ancillary events open to the public. Main protagonists are the big names ofjournalism

Non c’è due senza tre…Tre gare in tre giorni, dal 25 al 27 giugno 2015, per tre diver-se tipologie di runner, nello scenario mozzafiato delle Dolo-miti e di Cortina d’Ampezzo. Novità della prossima estate, la Cortina Skyrace (20 chilometri e 1.000 metri di dislivel-lo), con partenza e arrivo sotto il campanile della Regina delle Dolomiti, che va ad aggiungersi all’ormai tradiziona-le The North Face Lavaredo Ultra Trail, arrivata oggi alla nona edizione, con i suoi 119 chilometri per 5.850 metri di dislivello, e al percorso della dalla Cortina Trail (47 chi-lometri per 2.650 metri di dislivello), che festeggia invece i quattro anni. Le iscrizioni alla Cortina Skyrace apriranno il 12 febbraio 2015: 300 i runners ammessi e un tempo massi-mo consentito di tre ore e mezza per arrivare al traguardo. Three races in three days, from 25th to 27th June, 2015, for three different running disciplines in the breathtaking backdrop of the Dolomites and Cortina d’Amezzo. New for next summer is Cortina Skyrace (20 kilometres and 1,000 metres of elevation gain). The start and the finish are beneath the bell tower of the Queen of the Dolomites. This race will add to the now legendary The North Face Lavaredo Ultra Trail, on its ninth year, with its 119 kilo-metres and 5,850 metres of elevation gain, and to the 4th Cortina Trail (47 kilometrwes and 2,650 metres of elevation gain). Re-gistrations to Cortina Skyrace will open on 12th February 2015: 300 runners will be admitted and the time limit to conclude the race is three hours and a half.

www.ultratrail.it/en

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Una diffusione sempre più allargata e mirata per il magazine ufficiale della Regina

delle Dolomiti. Su www.cortina.dolomiti.org l’elenco costantemente aggiornato

e completo di descrizioni e immagini dei CORTINA.TOP Friends, le location in

Italia e all’estero che distribuiscono la rivista.

A wider and more focused distribution for the official magazine of the Queen of The

Dolomites. The constantly updated list of CORTINA.TOP Friends, the Italian and foreign locations

that distribute the magazine, can be found on the website www.cortina.dolomiti.org. New this year

the Maserati dealers all over Italy. CORTINA.TOPic is also available on Italo Trains, on Turkish

Airlines and Esperia Aviation flights and at Pisa, Venice and Treviso Airports.

In treno con ITALO

CORTINA.TOPic è nelle stazioni di: Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Milano Porta Garibaldi, Roma Ostiense, Roma Tiburtina, Torino Porta Susa e Venezia Santa Lucia.www.italotreno.it

Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) è il primo operatore privato italiano sulla rete ferroviaria ad alta velocità e il primo operatore al mondo a utilizzare il nuovo treno Alstom AGV, detentore del primato di velocità ferroviaria. Con 52 collegamenti al giorno, Italo serve, a oggi, 11 città: Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Padova, Mestre, Venezia, Milano e Torino.

In volo con TURKISH AIRLINESNegli aeroporti: Galileo Galilei di Pisa, Sandro Pertini di Torino, Guglielmo Marconi di Bologna, Aeroporto Capodichino di Napoli, Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, Aeroporto Milano Malpensa, Aeroporto di Fiumicinowww.turkishairlines.com - T. + 39 051 3764222

Con un network di ben 261 destinazioni in 108 nazioni, Turkish Airlines è la prima compagnia aerea al mondo per numero di Paesi raggiunti e per numero di destinazioni internazionali. Nel 2014 è stata eletta per il quarto anno consecutivo “Migliore compagnia d’Europa” e “Migliore compagnia del sud Europa”, oltre ad aver vinto i premi per “Miglior catering in business class” e “Miglior pasti in business class lounge” ai Skytrax World Airline Awards. Tra gli esclusivi servizi offerti, le suggestive cene a lume di candela e i “Flying Chef” a bordo, che garantiscono ai passeggeri l’atmosfera, il lusso e il gusto di un vero ristorante a ben 10.000 metri di altezza. Dall’Italia, Turkish Airlines offre 124 collegamenti settimanali con l’hub intercontinentale di Istanbul, operando voli in nove città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Torino, Genova, Napoli, Catania e Pisa). Turkish Airlines offre ben tre voli al giorno da Venezia – l’aeroporto più vicino a Cortina d’Ampezzo – e il 27 maggio 2015 inaugurerà un quarto volo giornaliero, che sarà operato quattro volte a settimana.

I nuovi ingressiTrussardi Spa - Milano Gruppo Select Hotels Collection:Grand Hotel da Vinci***** - Cesenatico Palace Hotel***** - Milano Marittima MarePineta**** - Milano MarittimaGrand Hotel Rimini***** - RiminiCircolo del Remo e della Vela Italia - NapoliPortopiccolo Sistiana – Sistiana

Nelle CONCESSIONARIE MASERATI di tutta Italia

Grazie alla partnership che Cortina Turismo ha siglato con Maserati, CORTINA.TOPic sarà distribuita in tutte le concessionarie italiane della casa del Tridente che ha da poco festeggiato i suoi primi 100 anni di storia.

Auto S.E.A. - NapoliBlu Vanti Bologna - BolognaC.D.P. - PerugiaCm Cesarmeccanica Service - SalernoCronos - RagusaFerasin O. Automobili - TrevisoForza - TorinoGiuseppe Pellin - CremonaIneco Auto - BolzanoIneco Auto - UdineIneco Auto - VeronaMalucelli - ForlìNuovauto S.R.L. - Lecce

O. Ferasin Automobili - PadovaRadicci Automobili - BariRadicci Automobili - AnconaRossocorsa - MilanoRossocorsa - BresciaSa.Mo.Car - RomaSa.Mo.Car - PratoSavoini Gruppo Autocusio S.P.A. - NovaraScuderia Blu - ComoScuderia Blu - BergamoShowroom Modena - ModenaTeam Forza - Savona

350 PUNTI DISTRIBUTIVI PER CORTINA.TOPIC

Aeroporto Galileo Galilei di Pisa

In costante aumento del traffico passeggeri dal 1997, l’aeroporto è gestito da Sat, che si occupa non solo degli scali, ma anche la programmazione e del finanziamento dello sviluppo globale dell’aeroporto. Grande attenzione è riservata alle infrastrutture, ai servizi per i passeggeri e allo sviluppo delle aree business aviation e business non aviation, attraverso un’offerta innovativa e di alto livello qualitativo.www.pisa-airport.comaviation.it

Aeroporti di Venezia e di Treviso

Il sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo Save, rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il nord-est, in grado di assecondare le esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al tempo stesso, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali.www.veniceairport.it - www.trevisoairport.it

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NOJELES D’ANPEZO

a cura di Ennio Rossignoli

Anni ruggenti: lei arrivava e si chiudeva per un giorno intero nella boutique più “in”

di Cortina facendosi portare il pranzo dall’al-bergo sovrastante, e intanto comprava mezzo ne-

gozio. Era BB, il simbolo di ogni seduzione, la cre-atura uscita dallo schermo per entrare nel costume e nei sogni maschili di una generazione. Come fare per avvicinarla? Semplice, il direttore fece vestire da commesso l’amico curioso, che così, con il tassati-vo obbligo di una impassibilità da maggiordomo inglese, poté godersi da vicino lo spettacolo dei

capricciosi acquisti della diva. Quanto a lui, ci mise qualche tempo per rientrare nel

solito vestito e nella normalità dei pensieri.

Un incontro ravvicinato (di qualche tipo)

Il “c’era una volta” dei bambini inglesi serve a introdurli nel magico mondo delle fiabe, il luogo

dove l’illusione assume i contorni e la suggestione della realtà. Una formuletta buona in realtà per tutti

gli usi, anche i più lontani dalla fantasia infantile: per esempio può servire ai nostalgici del trenino azzurro, la sbatacchiante ferrovia che giustificava le stazioncine della Valboite e faceva di quella di Cortina il terminal caro ai vip (che non si chiamavano ancora così) e ai loro bagagli firmati. L’hanno chiusa giusto mez-

zo secolo fa, quando l’Italia si motorizzò, e ora la piangono inseguendo i sogni di qualche

recupero. Tra i tanti rimpianti non è l’ultimo. E ora? Ora c’è il pullman:

funziona bene, ma è un’al-tra cosa.

Once upon a time

Lì dov’è, la storica libreria dei Sovilla occupa no-bilmente alcuni spazi che furono quelli di un mitico

night club degli anni d’oro di Cortina: al “Cristallino” suonava Peppino di Capri in ambasce per la sua Rober-ta, Gino Paoli chiudeva il cielo in una stanza e i Four Saints facevano ballare l’hully gully a principesse e divi del cinema, arzilli magnati e play boy in spolve-ro. Eleganze, feste di un’Italia ancora spensierata

e un po’ farfallona. Oggi ci si va per i libri e la musica è quella della cultura: non si balla ma

si frequenta la serietà della letteratura. Meglio o peggio che sia, è anche

questo un segno dei tempi.

La musicadella cultura

Salivamo le scale della Scuola d’arte (allora si chia-mava ancora così) e lui, che ne era il presidente, mi indicava i de Pisis della sua collezione appesi alle pareti e miracolosamente indenni dagli sgarbi degli studenti. Mario Rimoldi – è di lui che si parla – li ha poi raccolti e destinati a diventare, insieme a tanti dei maestri con-temporanei, lo straordinario corpo di un museo che è, o dovrebbe essere, un vanto di Cortina. Oggi ac-

coglie spesso eventi di varia natura, e così la Casa delle Regole è ormai una Casa della cultura, un

luogo nel quale il museo non sia più un im-mobile repertorio da contemplare, ma

uno spazio in cui l’arte muove e accarezza la vita.

Vitadi museo

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INCIPIT

Inizia da questo numero la nostra rubrica d’appendice. Con la logica del feuilleton cominciamo

un racconto a puntate dando voce ai prestigiosi autori che Una Montagna di Libri porta ogni

stagione all’ombra delle Tofane.Accadrà a Cortina è l’incipit che abbiamo dato a

Giovanni Montanaro, scrittore veneziano, nel 2012 finalista al Premio Campiello, che il 26 dicembre

2014 inaugurerà la XI edizione della kermesse letteraria al Miramonti Majestic Grand Hotel.

Due giorniventi anni

Fa fatica a crederci. Ma è proprio Alice. Quanti anni sono passati? Almeno 20. Tutti belli, in fondo, ma all’improvviso non esistono più. Nel 2015 era solo un ragazzino. Ricorda la coda alla funivia del Faloria, un berretto azzurro, le sue guance arrossate, un profumo buono, come di pane. Ricorda una sera, al Belvedere, Alice che gli compare innanzi, le spalle nude, chiare, quelle mani che sembrano farfalle dietro la schiena, che diventano ali, un flamenco, una

cosa da femmina. E adesso, quegli stessi occhi, le labbra da caffè, il tempo passato è oro, la fa sembrare più ricca. Dove è stata, tutti questi anni? Non è stato amore, solo una proba-bilità di amore, folle crederci, un bacio lungo, imprevisto, i 19 anni, un amplesso timido e frenetico, che non sa cosa cerca, torrido e freddo, piedi che sbucano da una coperta trova-ta chissà dove, quando tutto finisce, tutti e due solo per due giorni a Cortina, poi le distan-ze, lei a Londra, lui fermo a Roma. Tutte le parole, poi, prima un oceano, poi un fiume, poi poche gocce, e siccità. Dove è stato lui, tutti questi anni? L’università, il primo lavoro, i viaggi, le donne, i lutti, le sorprese. Quante volte è entrato qui, da Lovat, a prendersi ogni anno la prima cioccolata calda. Alice non c’era mai, e lui non se n’era accorto. Sorride, è una felicità improvvisa, un vento, non la capisce. «Cosa stai guardando?» gli chiede la ragazza seduta con lui, mentre gli accarezza la testa con una mano fredda. «Niente» ri-sponde lui. «Chi è quella?» e indica Alice. «Non lo so» risponde lui, e non mente.

www.unamontagnadilibri.it

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