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Cortina Topic inverno 2014_2015 Il magazine ufficiale di Cortina d'Ampezzo, con tutte le novità della stagione!
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10EDITORIALEdi Stefano Illing
12UN 2015 DI NOVITÀ
New look, new contents: stile “storytelling” e di gran classedi Chiara Caliceti
Attualità14
CARNET de NOTESTutto quello che c’è da sapere per essere “up to date” tra le Dolomiti
a cura di Chiara Costa
22INSIDER
Vis-à-vis con Amedeo Reale, neo presidente dello Sci Club 18
23PASSIONI
La strana coppia sulle nevi: Giorgio Rocca e Alessandro Benettona cura di Francesca Vieceli
32MA(L)GAZINE
Tra powder e casunziei a Malga Peziè de Parùa cura di Paolo Tassi
Visioni 24
LIBERAMENTEE venne l’anno della sfaria. Il Big Snow raccontato dai più grandi freerider del mondo
a cura di Eleonora Alverà
54ALTRIMONDI
Cortina, un pianeta in the sky with diamondsdi Massimo Spampani
60S-PUNTI DI VISTA
Il buono, il brutto e il cattivo (tempo) secondo Massimiliano Ossini a cura di Elena Tartaglione
90NATURA E CULTURA Il cacciatore di tramonti
di Nicolò Miana
La storia siamo noi36
COLOR SEPPIAUgo Pompanin: una vita secondo le Regole
a cura di Eleonora Rigato
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Mode e modi42
CORTINA FASHION SUGGESTIONSUn debutto di stagione per sognare a occhi aperti
di Antonella Zangaro e Alessandra Lepri
104ACTIVE
Discesa libera tutti con le nuove Fat Bikedi Alessandra Segafreddo
Arts and Crafts66
SPECIALE CORTINA.TOP LIVINGTomorrow’s Living. Abitare il futuro
Oggetti “cantastorie”Il concorso Ottopanche: l’arte “zen” di scendere
in campo restando in panchinaa cura di Lucia Portesi
98ART NEWS
Rimoldi vs RimoldiPer i 40 anni del Museo d’Arte Moderna delle Regole
d’Ampezzo abbiamo provato a raccontare l’arte con l’artea cura di Lucia Portesi
Le nostre rubriche86
L’ATTIMOdi Stefano Zardini
116VITA DA CLUB
Tutti gli eventi dei circoli d’alta quota
112COSA BOLLE IN PENTOLA
Seguiteci nelle cucine di Gigi Dariz, Ristorante Da Aurelio
Nicola Bellodis, Ristorante Rio Gere a cura di Eleonora Rigato
122SALVA CON NOME & CLOSE UP
124FOCUS ESTATE & PREVIEW INVERNO
a cura di Angela Bolzicco
128NOJELES D’AMPEZZO
di Ennio Rossignoli
130INCIPIT
Il primo episodio del nostro nuovo romanzo d’appendice di Giovanni Montanaro
126CORTINA TOP FRIENDS
Il circuito distributivo di CORTINA.TOPic
EDITORIALby Stefano Illing
WHAT’S NEW IN 2015by Chiara Caliceti
Current AffairsNOTEBOOKby Chiara Costa
INSIDERInterview with Amedeo Reale
PASSIONS by Francesca Vieceli
MA(L)GAZINEby Paolo Tassi
VisionsFREE THE MINDby Eleonora Alverà
OTHER WORLDS by Massimo Spampani
POINTERSby Elena Tartaglione
NATURE AND CULTUREby Nicolò Miana
We are HistoryCOLOUR SEPIAby Eleonora Rigato
Fashions and TrendsCORTINA FASHION SUGGESTIONSby Antonella Zangaro and Alessandra Lepri
ACTIVE by Alessandra Segafreddo
Arts and CraftsSPECIAL CORTINA.TOP LIVINGby Lucia Portesi
ART NEWSby Lucia Portesi
FeaturesTHE MOMENTby Stefano Zardini
CLUBS’ LIFE
WHAT’S COOKINGby Eleonora Rigato
SAVE AS & CLOSE UP
FOCUS SUMMER & PREVIEW WINTERby Angela Bolzicco
NOJELES D’AMPEZZOby Ennio Rossignoli
INCIPITThe first chapter of our new novel by Giovanni Montanaro
CORTINA TOP FRIENDSThe distribution network of CORTINA.TOPic
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alessandra lepri nicolò miana
massimiliano ossini
antonella zangaro
Di origine toscana, la sua casa è Bologna, per ragio-ni di cuore. Fa il suo primo “incontro ravvicinato” con il mondo della moda in veste di indossatrice. Dopo la laurea in Lettere, il passaggio all’agognato “dietro le quinte”, iniziando a scrivere per riviste specializzate. Oggi, oltre a scrivere, insegna Storia della Moda e del Costume e si occupa di ufficio stampa ed eventi per aziende di moda, bellezza e benessere. Il suo motto? Cercare sempre il lato col-to dell’effimero. Non a caso, a pag 47 ci racconta il Cortina Fashion WeekEnd, che a inizio dicem-bre l’ha vista impegnata nell’organizzazione di un inedito fLashion mob con blogger e modelle come protagoniste.
È giovanissimo (classe 1985) ma “di strada ne ha fatta tanta”, nel mondo della fotografia. Quando non è in giro per il mondo a catturare la realtà in bellissime immagini, si rifugia a Venezia. Escur-sionista e scialpinista, fonde la sua passione per la montagna con la sua professione. Ha pubblicato numerose foto in libri, riviste e calendari di mon-tagna. A pag 90 viviamo attraverso il suo speciale “occhio fotografico” tutta la bellezza del tramonto invernale sulle Dolomiti.
Conduttore televisivo davvero instancabile, il tren-taseienne Massimiliano Ossini dal 2002 a oggi ha presentato più di una dozzina di programmi. Nel 2014 accetta la sfida di condurre Linea Bianca, il programma di Rai Uno tornato sul piccolo scher-mo dopo dieci anni di assenza, alla scoperta delle bellezze dei luoghi italiani. Sempre alla ricerca di nuovi mezzi per comunicare con il suo pubblico, dalla fine del 2014 si racconta online attraverso il sito web www.massimilianossini.it, dove è possibile conoscere i progetti che lo vedono protagonista. A pag. 60 ci guida alla scoperta di due Cortine: quella inondata di sole e quella “in ombra”. Per scoprire il buono, il brutto e il cattivo tempo.
Milanese di nascita e per l’approccio tutto mene-ghino alla vita, è bolognese d’adozione ma si è per-fettamente adattata alla bononia felsinea. Il giorna-lismo è entrato nella sua vita per caso, innata invece la passione per le torte, le dolcezze e per i gatti. Capo redattore di Telecentro-Odeon Tv, è corri-spondente per Il Giornale dall’Emilia Romagna. Nella vita si occupa di politica (dal punto di vista professionale, s’intende) e da fare ne ha sempre pa-recchio. Si consola correndo sulle montagne e nuo-tando in un mondo di sogni. A pag. 42 ci racconta i momenti clou del Cortina Fashion WeekEnd, che l’ha vista tra gli organizzatori di alcuni dei princi-pali eventi in programma, come la Charity Fashion Dinner.
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Cortina.toPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’ampezzo.Copyright: tutti i diritti sono riservati. nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizza-zione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti.Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa at-tenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.
Chiuso in redazione il 18 dicembre 2014
registrazione al tribunale di Bellunon. 04/08 del 23 maggio 2008
Cortina d’ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni alpine.
Direttore editorialeStefano Illing
Direttore responsabileChiara Caliceti
Supervisione creativaStefano Zardini
Redazione centrale e coordinamento di redazioneOMNIA Relations | Lucia Portesi
RedazioneOMNIA Relations | Eleonora Rigato, Elena Tartaglione
Cortina Turismo
[email protected] Alverà, Angela Bolzicco, Chiara Costa
Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Gianna di Lorenzo, Michela Menegus, Marianne Moretti
Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini
Hanno collaborato a questo numero
testiAlessandra Lepri, Nicolò Miana, Giovanni Montanaro,
Massimiliano Ossini, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Massimo Spampani,
Paolo Tassi, Antonella Zangaro, Stefania Zardini Lacedelli
foto
Stefano Boscaro, Roberto Casanova, Dino Colli, Diego Gaspari Bandion, Giuseppe Ghedina,
Hans Martin Kudlinski, Michele Merlo, Nicolò Miana, Giorgio Montesi, Cristian Pompanin,
Giacomo Pompanin, Selvatico/Coleselli, Paolo Tassi, Francesca Vieceli, Stefano Zardini, Zoom Foto Cortina
Archivio Cortina Turismo, Archivio Maserati,
Cantine Ferrari, Foto Ghedina, Musei delle Regole d’Ampezzo, Rosapetra Spa Resort, Salomon,
The North Face Lavaredo Ultra Trail
Progetto grafico e Art directionKidstudio Firenze | Marco Innocenti, Luca Parenti
www.kidstudio.it
Ha collaboratoGiorgio Franceschini
TraduzioniEmmea associati | Alessandra Urbancich, Bill Wales
Comitato promotoreAndrea Franceschi
Sindaco del Comune di Cortina d’ampezzoEnrico Pompanin
Vicesindaco del Comune di Cortina d’ampezzoMarco Ghedina
assessore al turismo e allo Sport del Comune di Cortina d’ampezzoGiovanna Martinolli
assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’ampezzoascom Cortina
associazione albergatori di Cortina d’ampezzoassociazione artigiani di Cortina d’ampezzo
associazione astronomica Cortina Cassa rurale e artigiana di Cortina e delle Dolomiti
Comitato Coppa del Mondo di sciConsorzio impianti a fune di Cortina
La Cooperativa di Cortina regole d’ampezzoSci Club Cortina
Seam Servizi ampezzoSestieri d’ampezzo
Cortina TurismoProprietario ed editore
Sede socialeVia Guglielmo Marconi 15/b, 32043, Cortina d’Ampezzo
Tel. +39 0436 866252, fax +39 0436 [email protected]
StampaLitopat S.p.A. Industria Grafica
Via dell’Elettronica 11, 37139, VeronaTel. +39 045 81 81 444, fax +39 045 98 96 01
[email protected], www.litopat.it
Pubblicitàlocale
Gianna di [email protected]
nazionaleOMNIA Sponsorship | Silvia Livoni, Silvia Michelangeli
Gestione distribuzione circuito nazionaleOMNIA Relations | Elisa Cimino
è press–partnerdi Cortina turismo.
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A Cortina una “Altagamma” di eccellenze
da scoprireCortina: “Altagamma” discovers
the most excellent brands and products
Figlia del Rinascimento, espressione della bellezza e dell’armonia, l’Italia deve avere il coraggio di rivendicare con orgoglio le competenze, le qualità e la sensibilità che non si trovano con tale ricchezza altrove. Questa l’attività di Fondazione Altagamma. Questo vogliono fare i Territori di Eccellenza della Fondazione Altagamma, di cui Cortina è entrata ufficialmente a far parte insie-
me a Capri e alla Costa Smeralda.È una sfida che assumiamo insieme: vo-gliamo essere riconosciuti come i territori dove lo stile italiano si esprime nelle sue forme più autentiche, insieme ai marchi le-ader della qualità italiana nel mondo. Cor-tina porta nel gruppo la grande tradizione della sua ospitalità, della gastronomia e della qualità dei servizi, l’eccellenza nella gestione ambientale, garantita dall’istitu-zione millenaria delle Regole d’Ampezzo, e la voglia di migliorare ancora e di inno-vare in modo da essere il palcoscenico del migliore Made in Italy. In un mondo sem-pre più globale, che sembra spingerci ver-so una uniforme omologazione, dobbiamo rivendicare la differenza di cui noi siamo portatori. E ritrovare l’orgoglio della no-stra cultura e della nostra storia.
D aughter of Renaissance, expres-sion of beauty and harmony, Italy must have the courage to proudly claim the skill, quality, and sensitivity that cannot be
found anywhere else with such richness. This is the aim of Fondazione Altagamma. This is what Territori di Eccellenza of Fondazione Altagam-ma, of which Cortina is official member with Capri and Emerald Coast, want to do. It is a challenge that we accept together: we want to be recognized as the territories where the Italian style is expressed at its most authentic, together with the leading brands of the Italian quality in the world. Cortina contributes with its great tra-dition of hospitality, fine food, quality of service, the excellence in environmental management guaranteed by the Ancient Institution of the Am-pezzo Regole, and also the will to improve fur-ther and innovate in order to be the stage for the best Italian made products. In an increasingly global world, that seems to drive us towards a uniform homogenization, we have to claim the difference of which we are bearers, and regain the pride of our culture and our history.
di Stefano Illing
EDITORIALE
Cortina è Italy’s Best Ski Resort
ai World Ski Awards di Kitzbühel
Per il National Geographic è
l’unica località italiana tra le
prime 10 selezionate per il
World’s 25 Best Ski Towns
Per la rivista britannica Snow
Magazine, è nella Top Ten Ski
Resort for spectacular scenery
Per USA Today, è nella Top Ten
Spectacular ski resort pools
and hot tubs
Per Snow-Online, è nella
Top Ten degli Ski Resort per
sciatori esperti
Per PaesiOnLine è Top Rated
per la categoria “Montagna”
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New look – New contentsstile “storytelling” e “di gran classe”
Più “morbido”, “immersivo” e “interattivo”. Ecco come ci piace riassu-mere le tre novità del numero che state sfogliando. Novità nella carta e nel formato, novità nella grafica, che lascia sempre più spazio alle emozioni e alle suggestioni, grazie a una nuova cifra stilistica che punta a valorizzare immagini, video e ideali (ma anche reali) colonne sonore. Ecco i punti focali della nuova
modalità narrativa che abbiamo deciso di abbracciare per riuscire a rendere meglio un immaginario così ricco e sfaccettato: quello che regala questa conca unica al mondo circondata a 360 gradi dalle Dolo-miti ampezzane. Storytelling, quindi, con narrazioni più visive (o immaginifiche), ampio spazio a storie e reportage, per ren-dere più profondi i nostri racconti. Eppoi musica. Rigorosamente di gran clas-se, selezionata da Radio Monte Carlo, che per l’inverno 2014-2015 diventa voce uffi-ciale di Cortina d’Ampezzo. Sulle frequen-ze dell’emittente più esclusiva del panora-ma radiofonico italiano, e sul suo sito www.radiomontecarlo.net, andranno in onda Cortina, il suo mondo, la sua bellezza, la sua unicità, il suo glamour. «Daremo spazio agli eventi, ai personaggi e alle news di Cor-tina – spiega Andrea Munari, direttore dei programmi di Radio Monte Carlo – trasfor-mando le vostre proposte in contenuti “ra-diogenici” a di appeal per gli utenti web».
“S ofter”, “more immersive” and “more interactive”. That is how we like to summarize the three new features of the issue you are reading. New paper and format,
new graphics that leave more space for emotions and suggestions, thanks to a new style that aims to enhance images, videos and ideal (but also real) soundtracks. These are the focal points of the new narrative method we decided to embrace in order to better render the rich and multifaceted imagery of this valley, unique in the world, sur-rounded by the Dolomites. Storytelling therefore, that with more visual narrations (or highly im-aginative), and plenty of space for stories and reports, makes our tales more intense.High-class music, selected by Radio Monte Car-lo, which has became the official “voice” of Corti-na d’Ampezzo for the 2014-2015 winter season. The most exclusive Italian radio station and its website www.radiomontecarlo.net will broadcast Cortina, its world, unique beauty, and glamour. «We will give room to events, characters, and news of Cortina – explains Andrea Murari, di-rector of Radio Monte Carlo programs – turn-ing your proposals into radiogenic and appeal-ing contents for websites users».
Chiara Caliceti
UN 2015 DI NOVITà
12
PEOPLE
Maserati Winter Tour: fari puntati su CortinaL’acceleratore freme sotto il piede, le dita stringono il
volante, l’adrenalina è al massimo. È l’“effetto Maserati”,
testato durante la quarta edizione del Cortina Fashion
WeekEnd. Testimonial d’eccezione per il fine settimana
che ha lanciato il Maserati Winter Tour, Claudia Gerini,
Federico Zampaglione, Carolina Crescentini, Giorgio
Pasotti, Anna Safronci, il regista Paolo Genovese,
il campione di slalom speciale Giorgio Rocca e il
campione del mondo di rally Alex Fiorio. In Corso Italia
il pubblico ha potuto ammirare, come opere d’arte, la
Maserati Quattroporte e Ghibli S Q4, bolidi scintillanti
che hanno acceso l’immaginazione. Per gli ospiti, test-
drive, tanto sci e relax, con tappe golose al ristorante
L’Altro Vissani dell’Hotel Bellevue Suites & Spa. Maserati
sarà presente con il “Maserati Pod on the Slope” a 2.416
metri di altezza al Rifugio Averau e, con due nuove
lounge, presso i centralissimi Grand Hotel Savoia e
Hotel de la Poste. Il lussuoso Hotel Bellevue, inoltre,
sarà il presidio da cui partiranno i test drive dei modelli
a trazione integrale Quattroporte e Ghibli SQ4.
The accelerator pedal shudders, fingers grasp the
wheel, adrenalin is at its highest. “Maserati” is back in
Cortina to launch the Maserati Winter Tour during the
4th Cortina Fashion WeekEnd. With big names like ski
champion Giorgio Rocca and rally world champion
Alex Fiorio, to endorse the event. Test drives, skiing,
relaxing and fine food. Luxury Hotel Bellevue Suites &
Spa will be the headquarters for the test drives.
www.maserati.it
People moving on the mountainsGettarsi per una ripida discesa innevata con Deborah
Compagnoni, Kristian Ghedina o Ivano Corvi,
migliorare il passo alternato e pattinato con Pietro
Piller Cottrer, lanciarsi in acrobazie sullo snowboard
con Giacomo Kratter: sciare con i propri miti non
significa solo imparare cose nuove, ma condividere
con loro momenti speciali e privilegiati. Cortina
ha inaugurato in grande stile, durante il ponte
dell’Immacolata, il progetto M’Over: più di una scuola
di sci, un’esperienza che è possibile vivere tutto
l’anno, imparando dai fuoriclasse della montagna: sci,
snowboard, telemark, freeride e sci nordico, mountain,
road e fat bike, arrampicata, trekking, parapendio,
rafting, golf, fotografia, eventi. Il fil rouge è sempre e
comunque uno, la passione per la montagna.
Skiing with Deborah Compagnoni, Kristian Ghedina
or Ivano Corvi, improving your classic or skating
technique with Pietro Piller Cottrer, snowboarding
with Giacomo Kratter, sharing unforgettable
experiences and the passion for the mountains with
your myths. All this is M’Over, not only a ski school,
but a year round experience: skiing, snowboarding,
telemark, free-ride and Nordic skiing, mountain, road,
and fat bike, climbing, trekking, paragliding, rafting,
golf, photography.
www.moversport.it
Gli appunti della Regina: tutto quello che c’è da sapere per essere “up to date” tra le Dolomiti d’Ampezzo
Carnet de Notes
14
Point Break, remake dolo-MITICOChi non ricorda Patrick Swayze e Keanu Reeves, “belli e dannati” sulle tavole da surf nella pellicola d’azione di Kathryn Bigelow? Ebbene
sì: nell’epoca dei remake, anche l’indimenticabile Point Break si reinventa in versione “alpina” e per farlo sceglie Cortina d’Ampezzo. In
fondo la montagna, per un surfista, è una grande, immensa onda stranamente immobile, tutta da cavalcare. Alcune delle riprese più
spettacolari del film sono state girate proprio qui, in blindatissimi set d’alta quota, alla fine della scorsa estate. Un mix potente di scene
rocambolesche e scorci mozzafiato, che non lasceranno insensibili gli appassionati delle altezze e dei film d’azione. Non è la prima volta
che le Dolomiti si prestano a fare da sfondo in grandi produzioni cinematografiche: anche lo staff di Cliffhanger di Renny Harlin, con
Sylvester Stallone, era approdato da queste parti, prima di incassare oltre 250 milioni dollari e ben tre nomination agli Oscar.
In the era of remakes, even the unforgettable Point Break, with Patrick Swayze e Keanu Reeves, has been reinvented in “Alpine”
version. Some of the most spectacular scenes were filmed on the high mountains of Cortina at the end of the summer season:
a mix of daring scenes and breathtaking views for the lovers of action movies. Other intrepid successful films have been shot in
the Dolomites, the highly successful Cliffhanger with Sylvester Stallone among them.
Un orso “tutto d’Ampezzo”Edward Michael Grylls, meglio
conosciuto in tutto il mondo con
iI soprannome “Bear Grylls” – il più
giovane britannico a scalare l’Everest
– a Cortina a ottobre, per un’altra
esperienza al limite, le riprese della
nuova serie Bear Grylls: Breaking Point
in onda nel 2015 su DMAX (Canale 52
del digitale terrestre). Scenario delle sue
avventure, questa volta, le vette della
Regina delle Dolomiti: per conoscerne
la bellezza in modo “estremo” e
rispettarne il carattere più “selvaggio”.
A riprese finite, però, meritato relax
al Rosapetra Spa Resort, da poco
promosso con la quinta stella e vero
campione di comfort. Guardate il post
sulla pagina Facebook di Bear Grylls:
quando incanto e magnificenza
“fanno rima”.
Edward Michael Grylls, better known
as “Bear Grylls”, was in Cortina for
the shooting of Bear Grylls: Breaking
Point, in 2015 on DMAX. The setting
were the Dolomite peaks to understand
their “extreme” beauty and respect
their wildest character. Host hotel was
Rosapetra Spa Resort.
goo.gl/L2nmNt
Quando la cucina costruisce mondi: Gualtiero MarchesiIl “piatto forte” del menù di Una Montagna di Libri? L’incontro con il mito
vivente della cucina italiana: Gualtiero Marchesi, che ha partecipato la
scorsa estate alla kermesse letteraria. Primo chef in Italia a ottenere la terza
stella Michelin nel 1985, e primo nel 2008, a “riconsegnarle” tutte, Marchesi
ha raccontato al pubblico cosa bolle nel calderone della gastronomia
internazionale. Con lui, Edgarda Ferri, autrice de Il cuoco e i suoi re (Skira)
e narratrice dell’incredibile storia di Carême, padre dell’haute cuisine, che
da semplice garzone è diventato il cuoco dei grandi (Napoleone, Giorgio IV
e lo Zar Alessandro I). Due mondi a confronto, due grandi “irregolari” dalla
forte personalità, che hanno davvero fatto scuola.
The world famous chef, first in Italy to be awarded the third Michelin star in
1985 and the first to give all them back, was guest at Una Montagna di Libri,
with Edgarda Ferri, author of Il cuoco e i suoi re (the chef and his kings),
the incredible story of Carême: from kitchen boy to chef of Emperors and
Kings and father of the haute cuisine.
www.unamontagnadilibri.it
a cura di Chiara Costa
15
Regina di coppeCortina è alle griglie di partenza, pronta per un inverno memorabile. Il 2015 sarà l’anno delle grandi competizioni
internazionali: in calendario, ben tre Coppe del Mondo, un primato che non ha eguali. Si comincia il 7 e l’8 gennaio
con il Tour de Ski; il 17 e il 18 sarà la volta della Coppa del Mondo di Sci alpino femminile sulla spettacolare
Olympia delle Tofane (è il 23esimo anno consecutivo); mentre a dicembre 2015 toccherà a due gare di Coppa
del Mondo di Snowboardcross, dopo le date della Pramac European Cup Snowboardcross in Faloria il 6, 7 e 8
febbraio 2015.
The 2015 winter calendar features three World Championships: the Tour de Ski on 7-8 January, the Ladies’ Alpine
Ski World Cup on 17 and 18 January and next December two races of the Snowboardcross World Cup. From 6 to
8 February, the Pramac Snowboardcross European Cup will take place on Mt Faloria.
worldcup-dobbiaco.it cortinaclassic.com snowboardclubcortina.com
Wellness ambassadorDa maestri di sci ad “ambasciatori di
benessere”. È la proposta invernale della
Scuola di Sci Azzurra Cortina, punta di
diamante del primo Technogym Wellness
Hub d’alta quota, nato dalla collaborazione
tra Cortina Turismo e Technogym. I clienti
della scuola – i “basic”, gli “advanced” e i “pro”
– potranno significativamente migliorare la
propria forma fisica e le proprie performance,
grazie all’azienda leader mondiale nel settore
fitness & wellness. Technogym metterà a
disposizione la facility cloud “Scuola Azzurra
Cortina”: un programma che vede fianco
a fianco i tecnici e preparatori atletici e gli
esperti Technogym. Obiettivo: assegnare agli
allievi esercizi specifici, disegnati su misura,
per raggiungere uno stato di benessere
ottimale. Per visualizzare i programmi di
allenamento e fitness basterà controllare
il proprio smartphone, grazie a una App
dedicata.
From ski instructors to wellness ambassadors.
Scuola di Sci Azzurra Cortina becomes the
flagship of the first mile high Technogym
Wellness Hub. The school customers –
from beginners to pro - will be able to
significantly improve their physical shape
and sport performances thanks to the
leading international manufacturer of
fitness&wellness equipment. Ski instructors
and Technogym experts will design
personalized training programs available on
your Smartphone with a dedicated App.
www.azzurracortina.com
www.technogym.com
Territori di Altagammaicone di Stile di vita ItalianoCerti titoli sono meglio di una medaglia appuntata al petto. Grazie
all’impegno del Consorzio Cortina Turismo, la Regina delle Dolomiti ha
acquisito lo status di “Territorio di Eccellenza”, entrando a fare parte
di una nuova squadra d’élite composta da enti italiani particolarmente
virtuosi e degni di attenzione (oltre a Cortina, ci sono il Consorzio Costa
Smeralda e la Fondazione Capri). A stabilirlo, la Fondazione Altagamma,
che a novembre ha dato vita a questa nuova categoria impegnata a
valorizzare i territori italiani ad alta vocazione turistica, veri e propri brand
universalmente riconosciuti. I “Territori di Eccellenza” rappresentano
l’unicità italiana nell’intreccio delle qualità tangibili e intangibili proprie
di realtà diverse, dalla manifattura alla cultura, dalla natura ai servizi
e all’ospitalità, importanti soprattutto in un periodo storico che vede
affermarsi il cosiddetto “lusso esperienziale”.
The Queen of the Dolomites, thanks to the commitment of Consorzio
Cortina Turismo, has been awarded “Territorio di Eccellenza”, together
with Consorzio Costa Smeralda and Fondazione Capri. The title was
designated by Fondazione Altagamma, committed to promote the
universally recognized best Italian tourist resorts that represent the
uniqueness of Italian art and crafts, culture, services, and hospitality.
www.altagamma.it
PEOPLE
16
Torna bollente il ghiaccio dell’OlimpicoAlle Olimpiadi invernali di Torino aveva raggiunto la
consacrazione sportiva ufficiale; con il film La mossa
del pinguino ha conquistato l’affetto e la stima del
grande pubblico. Se esiste una capitale del curling
italiano, è proprio Cortina, dove nel 1958 è stato
fondato il primo club italiano dedicato. A 90 anni dalla
fondazione della Sportivi Ghiaccio Cortina, il curling
torna a dare spettacolo sul ghiaccio dello Stadio
Olimpico, per tutta la stagione, fino a marzo.
In programma anche corsi per principianti.
Curling’s first club was founded in Cortina in 1958. The
sport that enamored its public with Turin’s Olympics
is now on the ice of the Olympic Arena for the whole
winter season.
www.curlingcortina.it
www.curlingclubtofane.it
Taka: un nuovo arrivo in falconeriaAltro che i gufi di Hogwarts, la scuola di magia di Harry
Potter: quest’anno la Falconeria Dolomiti invita a
conoscere il nuovo pulcino di poiana di Harris arrivato a
luglio. Tra i vari suggerimenti pervenuti in rete – Tesla,
Prince, Clodoveo, Proiettile e persino Cortino, in onore
alla località che l’ha accolto – il falconiere Fausto
Menardi ha scelto per lui il nome “Taka”, “falco” in
giapponese. Corto e scattante, è il nome perfetto per un
richiamo. Il giovane Taka ha preso posto, a pieno titolo,
tra i suoi “compagni di banco”: la civetta delle nevi, lo
sparviero, il gufo reale, il falco Jugger, il falco pellegrino,
l’aquila e la poiana coda rossa.
Taka, “hawk” in Japanese, this is how falconer Fausto
Menardi has named the little buzzard chick that arrived
last July to take its place among its companions: snow-
owl, sparrow-hawk, eagle owl, lagger and peregrine
falcons, eagle, and red tailed buzzard.
www.falconeriadolomiti.it
La montagna è mobileApri la pagina, seleziona, scegli, conferma. Bastano pochi click e una manciata di minuti per
prenotare una vacanza sulle Dolomiti, grazie al rinnovato servizio booking.dolomiti.org del
Consorzio Dolomiti.org, nato dalla collaborazione fra Cortina Turismo e Dolomiti Stars. Ultima
novità, la versione mobile, con descrizione delle strutture ricettive completa di slideshow e con
i risultati delle ricerche ordinabili per prezzo, categoria e valutazione.
Booking a vacation in the Dolomites is easy with booking.dolomiti.org. The service is available
on your mobile, with a complete description of accommodation facilities.
mbooking.dolomiti.org
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I LOVE SHOPPING
L’evoluzione della specie Due grandi lupi della Cracking Art, alti due metri, fanno la guardia alla
nuova “piazza multimediale” di Corso Italia. La boutique Franz Kraler
ha estratto dal suo magico cappello a cilindro un’idea che unisce la
tradizionale funzione sociale della piazza all’innovazione tecnologica:
quattro postazioni domotiche wi-fi offrono a tutti la possibilità di sedersi e
chiacchierare di fronte a schermi al plasma che trasmettono servizi meteo,
news, giochi e informazioni utili. Avviate in via sperimentale in estate, in
vista dell’inverno sono state coperte con tetti in larice, per resistere alle
intemperie. A disposizione, gratuitamente, un generatore di corrente
autogestito e un sistema di comunicazione satellitare per permettere la
connessione e la ricarica dei propri apparecchi 24 ore su 24, anche in
condizioni di emergenza.
Two big wolves of the Cracking Art guard the new multimedia square of
Corso Italia. Franz Kraler boutique has magicked four home automation
wi-fi stations with plasma screens broadcasting news, weather forecast
and other useful information. The stations are covered with larch-wood
roofs. A power generator and a sat system are available free to allow
connecting and recharging your devices round the clock.
www.franzkraler.it
United Colors of DolomitesDal bianco candido della neve al
grigio perlato della roccia, fino
al rosa sfacciato dell’enrosadira
al tramonto: i colori sono una
delle caratteristiche più belle
delle Dolomiti. United Colors of
Benetton ha deciso di ambientare
qui gli scatti della nuova collezione
per l’inverno 2014. “Chic d’alta
quota”. Il catalogo presenta una
riedizione speciale della maglieria
anni ’70 e ’80: look urban,
con tessuti jacquard e fantasie
nordiche, senza dimenticare abiti
per le grandi occasioni. Piumini
e cappotti colorati in pieno stile
Benetton regalano un tocco di
personalità ad ogni outfit. Perfetti
da indossare anche durante il
bianco inverno ampezzano.
Colours are the most glorious
feature of the Dolomites. The
white of the snow, the pearl grey
of the rocks and the rose red of
the sunsets were the setting for
the photos of the United Colors of
Benetton 2014 winter collection.
The catalogue revisits the 70s and
80s urban look.
www.benetton.com
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L’abito fa… CortinaSport ed eleganza sono i capisaldi delle tre collezioni
Rossignol “1907”, “Plume” e “JC de Castelbajac” in
esclusiva a Cortina nel nuovo Jgor Ski & More di
Largo Poste. Un esempio di raffinatezza e praticità
è il capospalla “Cortina” per l’inverno 2014-2015,
acquistabile solo qui. Creato da Soullimit, sfoggia
colori e linee vintage, oltre a tessuti ad alto quoziente
tecnico. La sicurezza, in montagna, dipende anche
dalla qualità dei materiali: ecco perché questa
speciale boutique, che ha aperto le porte in occasione
del Cortina Fashion WeekEnd, è dedicata al top
dell’attrezzatura per lo sci alpino, lo sci di fondo o
d’alpinismo: sintesi perfetta di fashion e tecnologia.
Style and elegance are the strong points of Rossignol
“1907”, “Plume” and “JC de Castelbajac” collections,
now in Cortina in the newly opened Jgor Store in
Largo Poste. The shop specializes also in skiing gear
and equipment. A successful marriage between fashion
and technology.
www.jgorskiandmore.com
Dolci, favole e gioielli «I sogni son desideri…» e a Cortina a volte si avverano.
Sarà per una strana questione di feeling con il mondo delle
favole – il principe ranocchio è il simbolo porta fortuna
del suo brand – che Viviana Reatti, in arte SecretVivian,
qualche sogno sembra proprio averlo realizzato. Facendo
tesoro delle favole, anzi trasformandole in preziosi gioielli.
Il marchio conquista: lanciato nel 2009, e selezionato nel
2011 per l’Éclat de Mode, il salone dei bijoux parigino più
importante d’Europa, è apprezzato in Italia e oltre oceano
per la luccicante creatività dei suoi soggetti dall’allure
fiabesca. Nella nuova boutique-laboratorio, Nanà, gli ospiti
possono scoprire l’incantevole connubio tra gioielli e
prelibatezze da gustare. Cioccolatini scelti, squisiti bon bon
colorati, profumi di spezie e speciali liquori nella cornice di
un negozio dai “toni canditi”, bianco e rosa, dall’atmosfera
rubata ai racconti di Lewis Carroll e dei fratelli Grimm.
«Dreams are wishes...» and sometimes they come true in
Cortina. Viviana Reatti, SecretVivian, has treasured fairy
tales and turned them into precious jewels that seduce with
their glittering creativity. In her new studio, Nanà, guests
can enjoy the enchanting marriage of jewels with candies,
spices, and special liqueurs in a white and pink fabled
atmosphere.
www.secretvivian.com
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HOSPITALITY NEWS
Italy’s Best Ski Hotel: il Cristallo Hotel Spa & Golf raddoppiaCome nello sport, la fortuna non esiste, e vincere è
solo questione di talento, predisposizione, passione
e lavoro. Bisogna essere dei veri fuoriclasse per
conquistare, per il secondo anno consecutivo, l’Italy’s
Best Ski Hotel ai World Ski Awards 2014, gli Oscar
del mondo dello sci internazionale. Il Cristallo Hotel
Spa & Golf, l’unico 5 stelle lusso delle Dolomiti, ce
l’ha fatta, bissando il successo dello scorso anno. Per
il presidente del premio, Sion Rapson: «Un onore
conferire questo riconoscimento all’Hotel Cristallo».
Per il direttore Borgonovo, la famiglia Gualandi e
l’intero staff dell’albergo: «Indubbiamente una gioia
e una importante conferma di un grande impegno
quotidiano».
Cristallo Hotel Spa & Golf, the only 5-star luxury hotel
in the Dolomites, has been named Italy’s Best Ski
Hotel at the World Ski Awards 2014 for the second
year.
www.cristallo.it
È nata una (quinta) stella Si arricchisce il firmamento stellato dell’hotellerie
di Cortina. Il Rosapetra Spa Resort, inaugurato nel
2011, ha conquistato la quinta stella, confermando il
proprio ruolo nell’Olimpo dell’accoglienza della Regina
delle Dolomiti. Il resort reinterpreta con raffinatezza i
canoni architettonici della tradizione ampezzana. Fiori
all’occhiello, il ristorante La Corte del Lampone, che
offre una cucina creativa e genuina, e la meravigliosa
Spa, sviluppata attorno a un sistema esclusivo di
trattamenti olistici by Herbal Touch e prodotti wellness
by Starpool. Da quest’anno, il cinque stelle propone ai
propri ospiti il Rosapetra AperiSpa: dopo le ore 20.00
i clienti potranno usufruire della Spa privatamente per
un aperitivo all’insegna del relax con, a richiesta, una
persona di servizio dedicata.
Rosapetra Spa Resort,opened in 2011, has acquired
its fifth star, thanks to its impeccable hospitality and
its refined traditional architecture. Its restaurant with a
creative and authentic cuisine and the amazing Spa are
the main highlights. New for this year, the Rosapetra
AperiSpa: after 8p.m. the guests can have the private
use of the Spa, for a relaxing aperitif.
www.rosapetracortina.it
Terrazze panoramiche Dall’alba al tramonto, il sole illumina le splendide terrazze ad angolo del quattro stelle Sporting
Hotel Villa Blu, che offrono una vista privilegiata sul centro del paese e sulle vette più celebri
di Cortina. Grazie alla nuova pavimentazione in legno delle terrazze, l’atmosfera da chalet di
montagna è garantita. Ma le novità non finiscono qui. Con le sue 48 camere completamente
ristrutturate, la nuova cucina e uno staff totalmente rinnovato per i due ristoranti (uno dei quali,
il Grill Amadeus, aperto anche a chi non è ospite della struttura), l’hotel, a soli 10 minuti dal
centro, ha inaugurato in grande stile la stagione invernale.
From dawn to dusk,the sun shines on the splendid wooden decks of 4-star Villa Blu Sporting
Hotel, with fantastic views of Cortina and the mountains around. The hotel, ten minutes from
the centre, offers 48 completely renovated rooms, a new kitchen and totally new staff for its
two restaurants. The Grill Amadeus is open also to non residents.
www.hotelvillablucortina.it
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Spa
Res
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Se il rifugio è eco-friendlyL’energia del sole, il calore del
legno, il rispetto dell’ambiente.
Sono i “carburanti” che alimentano
il Rifugio Col Gallina. Grazie
all’installazione di pannelli solari e di
una caldaia a cippato, che utilizza la
legna proveniente esclusivamente
dalla caduta degli alberi nel corso
dell’inverno e dalla pulizia dei boschi
di Cortina, il rifugio è veramente
un esempio di sostenibilità. Sotto
il profilo dell’accoglienza, ci sono
altre novità: l’ampliamento del
bar, della cucina, l’aumento del
numero dei posti letto (da 33 a
40) e l’installazione di una nuova
lavanderia con il sistema scalda-
asciuga, funzionante sia d’estate che
d’inverno.
The energy of the sun, the heat of
the wood, and the respect for the
environment are the “only” fuel
of Rifugio Col Gallina, a perfect
example of sustainability. To better
welcome its customers the bar and
the kitchen have been enlarged,
the number of beds increased and
a new laundry with drying system
set up.
lagazuoi5torri.dolomiti.org
Da locanda ad albergo sostenibileQuando all’inizio del Novecento
i primi turisti transitavano sulla
Strada delle Dolomiti l’Hotel Villa
Argentina, che all’epoca era una
piccola locanda, era già pronto
ad accoglierli. Nel solco di una
tradizione consolidata di ospitalità,
ma guardando alle sfide del futuro,
l’hotel ha inaugurato un grande
intervento di riqualificazione. Tra le
novità, una nuova centrale termica,
una cucina all’avanguardia, un
migliore isolamento termico della
struttura e la posa di pannelli solari
per il riscaldamento dell’acqua.
In questo modo sarà possibile
risparmiare energia e ridurre le
emissioni di CO2 del 58%. Anche
le camere sono state rinnovate,
utilizzando materiali locali come
l’abete e seguendo i principi della
“domotica”.
In the early 1900s, Hotel Villa
Argentina was a small inn. With
an eye to tradition and one to the
future it has undergone important
renovation: a new heating plant, a
state-of-the-art kitchen, thermal
insulation, and solar panels for hot
water to reduce Co2 emissions by
58%. Rooms have been refurbished
according to the principles of home
automation, with local woods.
www.hotelargentina.it
Relax d’alta quotaUn’oasi nel verde appena
ristrutturata: l’Hotel Ristorante
La Baita, immerso nella natura,
mette a disposizione degli ospiti
un centro benessere con sauna,
bagno turco, doccia emozionale
e panca riscaldata. Tra le camere
appena rinnovate spicca una
deliziosa junior suite con doccia
idromassaggio e stufa tradizionale
in ceramica. L’ideale per rilassarsi
dopo una giornata dedicata allo sci
o alle ciaspolate nella vicina area
Lagazuoi-5 Torri-Giau.
Hotel Ristorante La Baita offers
its guest a Spa with sauna, Turkish
bath, emotional showers, and
heated bench. Among the recently
renovated rooms there is a lovely
junior suite with whirlpool shower
and tile stove. Perfect chill out after
a day on the snow in the nearby
Lagazuoi-5Torri- Giau area.
www.albergo-labaita.com
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Dai vigneti del Salento alle discese d’Ampezzoil presidente dello Sci Club 18 si racconta
Proseguono i “mini-questionari di Proust”, liberamente tratti da Io Donna. Ampezzano sui generis (non di nascita, ma per scelta), romano di origini salentine, è sulle piste di Cortina che Amedeo Reale ha scoperto fin da giovane la passione per la neve, dandosi
alla carriera agonistica con risultati eccellenti, per poi entrare nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato.
Parallelamente, dopo una laurea in giurisprudenza, due figli e varie esperienze di lavoro all’estero, è tornato alle origini: oggi si occupa dell’azienda vinicola di famiglia, in Puglia. Ma non ha
scordato Cortina, e appena ne ha l’occasione torna in pista
INSIDER
vis-à-visconAmedeo Reale
Il tratto principale del suo carattere? Cogliere l’attimo. La vita è già abbastanza breve. Il
principale difetto? Sono testardo. L’occupa-
zione preferita? Se proprio non si può la-vorare... stare nella natura più selvaggia, sia d’estate che d’inverno. Quale sarebbe,
per lei, la più grande disgrazia? Cose serie a parte, un inverno senza neve: vi ricordate quelli di fine anni ‘80? Quello che vorrebbe
essere? Quello o chi? Chi, me stes-so. Quello... forse uno stambecco o un camoscio, per andare dove gli uomini se lo sognano. Il pae-
se dove vorrebbe vivere? Nono-stante tutto, sempre e solo in Italia. Autori preferiti? Leggo (poco) per impa-rare cose nuove. Ulti-mamente sono immerso nella lettura di alcuni libri sulla Prima Guerra Mondiale nelle Dolo-miti. Poeti? Gli ermeti-ci. Forse perché mi so-migliano. Compositori? Senz’altro Mozart. La
sua prima volta a Cortina?
Appena nato, in una “Pasqua bassa” (sono nato a marzo). Ma ogni volta è come fosse la prima volta. Il piatto che meglio racconta
la località? Non sono un gourmet, ma i for-maggi di malga non si battono. Il dono di
natura che vorrebbe avere? L’intelligenza: non è mai abbastanza. Come vorrebbe mo-
rire? Senza rendermene conto. La vetta che
le ha fatto perdere il fiato? Beh, tutte le vette serie ti fanno dannare... forse però il
Kilimanjaro, giusto perché a 6.000 metri non c’è ossigeno. Il suo colore
preferito? Rosso 18, che domande! Stato attuale del suo animo? Il bic-
chiere è sempre mezzo pieno. Le
colpe che le ispirano maggiore in-
dulgenza? Quelle di gioventù, e quelle commesse per insicurez-za. Il suo “posto del cuore” a Cor-
tina? In compagnia, a Malga Lareto, nella nostra club
house. Da solo, sotto il Pomagagnon a pren-dermi gli ultimi raggi di sole. Il suo motto? Mai zede (mai cedere), come dicono da queste parti.
Rotta verso “Pyeongchang 2018”Un passaggio di testimone impor-
tante, quello avvenuto ad aprile
2014 tra Alvise Alverà e Amedeo
Reale, che si sono alternati alla guida
dello storico Sci Club 18. Il nuovo
presidente intende, con l’aiuto del
Consiglio direttivo, fare il possibi-
le per mantenere il club ai vertici
delle graduatorie delle Federazione
italiana Sport invernali (è il primo sci
club del Veneto per attività giovanile
nel 2014). L’obiettivo del nuovo
quadriennio olimpico (i mandati del
direttivo coincidono con i Giochi
Invernali) è quello di confermare
i risultati della squadra agonistica,
in vista del grande appuntamento
del 2018, a Pyeongchang, in Corea
del Sud. Ma il circolo non è solo un
polo di eccellenza per i ragazzi che
vogliono praticare lo sci agonistico:
proprietario dell’elegante ed esclusi-
va club house di Malga Lareto, lo Sci
Club 18 è anche un luogo di incon-
tro per gli oltre 300 soci, ognuno
dei quali sa di far parte di una storia
speciale e ricca di tradizioni. Per
i prossimi quattro anni il nuovo
direttivo si impegnerà a consolidare
la qualità dei servizi offerti dalla club
house, affinché la struttura diventi
sempre più un punto di riferimento
per eventi culturali, sociali e di fund
raising.
www.sciclub18.it
22
PASSIONI
La strana coppia
Cosa accomuna Giorgio Rocca e Alessandro Benetton? Lo sci, ça va sans dire; meglio se sulle nevi di Cortina d’Ampezzo. Giorgio ama da sempre Cortina: «quante gare in Tofana da bambino» ricorda. Alessandro, all’ombra delle Tofane, è di casa. «In tutte le località dove ho sciato e fatto gare non ho mai trovato uno scenario paesaggistico come questo – racconta, con il suo entu-siasmo contagioso, lo specialista dello slalom speciale, vincitore per 11 volte
in Coppa del Mondo e di due medaglie di bronzo ai Mondiali –. Ho conosciuto Alessandro attraverso Deborah, è stato un piacere rivederlo a Cortina per il Ponte di Sant’Ambrogio. È un maestro, non solo nella sua professione ma anche sulle piste».
foto di Francesca Vieceli Giorgio Rocca, direttore tecnico di Giorgio Rocca Ski Academy, brand ambassador e testimonial Maserati, con Alessandro Benetton, imprenditore, presidente di 21 Investimenti Spa.
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Come i surfisti cercano la grande onda, così gli amanti del freeride aspettano la Big Snow, la
nevicata del secolo. Lo scorso inverno, top skier da mezzo mondo l’hanno trovata in questo angolo di Dolomiti. Quasi 13 metri di neve, “l’oro bianco”, la
powder o, come la chiamiamo a Cortina, la sfaria
LIBERAMENTE
E venne l’anno della sfaria
a cura di Eleonora Alverà
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Mike Douglas Padrino canadese del freeride, ha influenzato questa discipli-
na come nessuno prima di lui. È cresciuto a “pane e sci”. A lui
si deve il primo esempio di twin tip ski.
«It’s always been a dream of mine to ski in Cortina. The Dolo-
mites are mountains unlike anything else on earth. If you are a
serious skier you must put Cortina on your ‘Bucket List’».
«È sempre stato un mio sogno sciare a Cortina. Le Dolomiti
sono montagne uniche, diverse da qualsiasi altra vetta. Se sei
un vero sciatore DEVI vivere Cortina».
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«When the Salomon crew arrives at the lodge high in the Italian Dolomites, they discover the mountain they are skiing on was the front line in World War 1».
A marzo 2014, Salomon e i “suoi” atleti, Mike Douglas, Chad Sayers e Kaj Zackrisson, sbarcano tra le Dolomiti per la realizzazione di una puntata che è stata
trasmessa su Salomon Freeski Tv il 16 dicembre 2014. Il team è arrivato sul tetto più alto delle Dolomiti italiane alla scoperta delle cime che sono state teatro della Prima
Guerra Mondiale.
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«Superski’s. Super season. A record winter in Italy’s Dolomites called for a different sort of ski experience».
Questa l’apertura di Powder, il magazine internazionale dedicato a chi ha fatto dello sci il proprio stile di vita. Il fotografo Mattias Fredriksson ha immortalato le gesta dei freerider scatenati alla scoperta delle Dolomiti ampezzane coperte da 65 feet of snow.
Thought it wasn’t possible…
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Chad SayerHa viaggiato per il mondo non-stop per gli ultimi 16 anni,
da Baffin al Canada, passando per i ghiacci inesplorati della
Patagonia. Un uomo dietro la macchina da presa e di fronte a
essa. È apparso sulla copertina di decine di riviste di sci.
«The session in the trees at Cinque Torri was top three in my
list of deepest day ever, what I really mean is that it was so
deep I really didn’t even want to bother shooting. But I did,
anyway, and it was spectacular».
«La discesa tra gli alberi in 5 Torri è stata una delle mie più
forti esperienze in assoluto, così coinvolgente che non volevo
quasi fare lo shooting, ma solo vivere quei momento. Alla fine
l’ho fatto. Ed è stato incredibile».
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Kaj ZackrissonPuò affrontare le discese più ripide e complesse. Ha parteci-
pato alla sua prima competizione freeride all’età di 25 anni. Ha
vinto tre volte il Verbier Xtreme e due il Big Mountain Pro.
«Yeah we had an amazing time in Cortina, skiing powder in the
trees, skiing big couloirs, carving the nice slopes. We also had
a fantastic night up at the hut on top of the gondola learning
about the history from the war. The snow, the people, the
mountains gave us exactly what we wanted and a bit more».
«L’esperienza di Cortina è stata incredibile. La neve, le per-
sone, le montagne ci hanno dato esattamente quello che
volevamo. Anzi, forse qualcosa in più».
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Almost 13 meters of snow. 2014 extraordinary winter season turned Cortina into a silent paradise, covered with a soft, white blanket. An irresistible call for all top skiers, that came from all over the world to live an almost incredible experience. Freeride is freedom, adrenalin, intense contact with nature. It is experiencing the thrill of a powder run, drawing breathtaking turns and enjoy-ing the embrace of the mountains. Flying off. As surfers wait for the Big Wave, powder lovers are always in search of the Big Snow, the snowfall of the century. Last winter they finally found it in this corner of the Dolomites. The “white gold”, the powder, or as it is called in Cortina: sfaria.
And it was the year of “sfaria”
Marzo 2014: arriva a Cortina anche il Global Athlete Summit Blizzard Tecnica Freeride.
Tra i protagonisti Eric Zeller e Henrik Hanraud. Emozioni e adrenalina nel video:
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MA(L)GAZINE
Tra powder e casunzieiAPPUNTI DAL “BIG SNOW”
a cura di Paolo Tassi
Cortina d’Ampezzo, 4 febbraio 2014
Mi sono perso. Ci siamo persi. Non c’è altra spiegazione. Eppure…C’è tanta neve, siamo soli in mezzo al bosco e, per la prima volta, non riesco più a capire dove mi trovo.Camminiamo ancora un po’, le punte degli sci sembrano farsi strada tra le nuvole: la neve è così abbondante e morbida che ha perso ogni dimensione.
Siamo partiti dalle 5 Torri per sciare fuoripista, l’itinerario è (o dovrebbe essere) facile e sicuro nel bosco.
La neve è super, la vera neve fresca, la “powder”, come la chiamano i miei clienti ame-ricani (per lavoro e per passione sono anche Guida Alpina), che sono arrivati apposita-mente per lei dai lontani States. Veri appassionati, a volte verrebbe quasi da dire, invasati. Sono proprio loro gli stessi che hanno seguito ogni mio scatto postato su Facebook della grande nevicata di questo inverno. Tutti i giorni, passando accanto a un cartello stradale sempre più innevato, l’ho fotografato. Il giorno che il cartello è completamente scompar-so, sommerso da una pesante coltre di neve, mi hanno scritto: «Dear Paul, tieniti libero nei prossimi tre giorni. Noi siamo già in aereo».
Erano quattro giorni fa. E così sono arrivati. Ed è così che adesso ci troviamo qui.Stamattina non si poteva sciare meglio. I boschi di Landries sono il top per un free-
rider: cliff e scenari mozzafiato, un parco giochi privato per la nostra giornata. Ma come sempre accade – e accade sempre allo stesso momento – ecco che arrivano a braccetto il buco di fame allo stomaco e il tremolio di stanchezza alle gambe. È “allarme malga”. Per questo ho deciso di cambiare rotta. «Andiamo giù di qua: vi porto a mangiare, ma dovrete guadagnarvelo. Prima ci aspetta la boa di 5 Torri»: li incito, per far sì che il pranzo sia veramente meritato (la boa è una zona interessata da uno slittamento del terreno, una frana a lento scorrimento).
Ma nevica a più non posso; la discesa, mai troppo ripida, si rivela più lunga del previ-
sto, causa la nostra stanchezza e la tanta neve. Per proseguire decido di mettere le pelli di foca, ma non riesco a capire ancora dove siamo. Mi sono perso. Ci siamo persi. Non c’è altra spiegazione. Eppure…
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Batto traccia, salgo e scendo, ma non c’è segno della malga, come fosse svanita nel nulla. E sì che non posso aver sbagliato. Deve essere proprio qui o, per lo meno, “c’era una volta” qui un’antica e celebre malga...
Qualche passo ancora e le punte degli sci penzolano nel vuoto.Fermi tutti.Ci siamo.Eccola!Siamo sul tetto di Peziè de Parù! È già difficile spiegare cosa sia una malga a un americano una volta che ci sei dentro,
da non pensare come avrei fatto se non fossimo riusciti a trovarla.Finalmente calati e praticamente entrati dal tetto, ci accolgono Lorena e Fabiano, che
da giorni sono quassù quasi isolati.Siamo soli e affamati: scuse ottime per assaggiare praticamente tutto il menù. In Ame-
rica l’idea di sciare fino a un ranch è inimmaginabile. In più, qui, ogni piatto merita una spiegazione culinaria e storica.
Pare che i nostri amici apprezzino il cibo quanto l’amata powder: affondano le forchette nei casunziei come gli sci nella neve. Il dolce finale – un goloso Kaiserschmarren – con grappa allo zenzero ci dà il colpo di grazia. Dovremmo tornare a Cortina, rimettere gli scarponi e gli sci ai piedi, spingerci solo un po’ e sciare fino in paese.
Non se ne parla. La mia squadra a stelle e strisce non ne vuole sapere. È proprio vero che a Peziè ci si sente come a casa: e proprio come fossero a casa, tutti decidono di cori-carsi e dormire qui.
Io li assecondo senza batter ciglio, anzi. D’altra parte li capisco. Troppo bello, Peziè, per non restare.
Una volta arrivati, è sempre troppo difficile
riscendere a valle
Apertura prolungata anche in inverno
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Cortina d’Ampezzo, 4th February, 2014
I am lost. We are lost in a sea of snow, alone in the woods, and I cannot figure out where we are. We walk farther and the ski tips seem to find their way amid the soft clouds. Our back-country ski ride started from 5 Torri down a safe and easy route in the woods. Snow is super, it’s powder. My passionate US clients arrived just for it. They followed all my photos of the big snow posted on Facebook, and when the road sign was completely submerged by a thick snow blanket, they wrote: «Dear Paul, be ready for the next three days, we are already on the plane».
That was four days ago. This morning skiing was fantastic in Landries woods: cliffs and breath-taking views, a private playground for our day. Yet, as always, we start feeling hungry and our legs start trembling: “malga alarm”. I decide to change route, but they have to earn their meal.
It is snowing hard and the way down, never too steep, is rather tiring. We put the sealskins, but I cannot figure out where we are. We got lost. And yet... I beat the track, up and down, but I cannot spot the malga, as if vanished in the void. I cannot be wrong, it must be here, or at least, here is where there used to be an old and famous malga...
A few steps forward and the tips of my skis are dangling in the void. Stop. We are here on the roof of Pezié de Parù!
It is hard to explain what a malga is to an American when you are inside, what would I have done if we had not found it! We let ourselves down from the roof and Lorena and Fabiano welcome us into the isolated malga where we are the only guests. In the US it is unimaginable to ski up to a ranch. In addition, every dish deserves an explanation. Our friends seem to appreciate the food just as much as their beloved powder and sink their hungry forks into the casunziei as they would their skis in the snow. We should return to Cortina skiing, but my stars and stripes team does not want to hear about it. They feel at home here and we decide to spend the night. Pezié is too beautiful to leave.
Between powder and casunzieiNotes from the “Big Snow”
When you get here, it is always too difficult to return
to the valley
Extended opening in winter, too.
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Ugo Pompanin con i figli Paolo e Guido; anni ‘60.
Ugo Pompanin with sons Paolo and Guido, in the Sixties .
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Abete rosso, larice, abete bianco, pino cembro. Per qualcuno saranno solo degli alberi. Ma
quando sei un fiol de sotefamea (figlio maschio di Regoliere), sono vecchi amici, che non hanno segreti: fin da bambino impari a riconoscerli
dalla forma, dal colore, dalla corteccia, e perfino, ad occhi chiusi, dal profumo. Devi essere pronto
per quando sarà il tuo turno
COLOR SEPPIA
Una vitasecondo le Regole
a cura di Eleonora Rigato
«Saranno passati più di quarant’anni ma ricordo bene il giorno in cui diventai Regoliere» racconta Ugo Pompanin. «Era l’inizio de-gli anni Settanta, mio padre era morto da poco e, tra le cose che mi aveva lasciato in eredità, c’era anche questo “titolo”, che per me rimandava a un mondo sconosciuto e pieno di fascino». Una respon-sabilità importante, che ricadeva sulle sue spalle. «A Cortina tutti i
capofamiglia erano Regolieri: bisognava esserlo, per avere a disposizione legna e sassi per costruire la propria casa. Con l’aiuto dei compagni, naturalmente».
Ugo Pompanin era un uomo di montagna, da sempre: guida alpina, scoiattolo di Cor-tina e molto altro. Ma diventare Regoliere ha rappresentato per lui un nuovo modo per vivere il territorio e difenderlo. «Scoprii davvero cosa significasse far parte di quel mondo» ricorda, a distanza di più di 40 anni. «Vuol dire impegnarsi nella gestione del bosco e del pascolo. Distribuire e utilizzare le risorse senza danni all’ambiente. Pianificare gli inter-venti sul territorio. Collaborare e darsi una mano l’uno con l’altro. Ma non solo».
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Ci sono voluti anni perché le Regole ottenessero il giusto riconoscimento. In un mon-do in cui la proprietà collettiva rappresenta un’eccezione, agli occhi di chi non le conosce realmente possono apparire come un anacronismo incomprensibile. La storia personale di Ugo si intreccia con quella delle lotte per la loro tutela.
Il momento più memorabile? Il braccio di ferro con la Regione Veneto, alla fine degli anni Ottanta. «Chiedemmo che la gestione del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo fosse affidata a noi. Fu una battaglia lunga e difficile: anche altri gruppi avevano presen-tato una proposta di legge, e in più avevamo contro i cacciatori del luogo». Quattro anni passati, tra l’altro, a raccontare cos’erano le Regole, che a Venezia erano sconosciute. «Dovevamo convincere i rappresentanti della Regione Veneto che nessuno meglio delle persone del luogo avrebbe potuto prendersi cura del Parco: occuparci del territorio e dei suoi problemi era quello che avevamo già fatto per centinaia di anni. Le parole non basta-vano, e allora organizzai una gita nel territorio delle Regole. Dovevano vedere di persona. Funzionò. Anche sul “fronte interno” la decisione di prendere in gestione il Parco fu approvata quasi all’unanimità: su 650 membri dell’assemblea generale dei Regolieri, solo un contrario e 17 astenuti. Era il 1990».
Da allora ci sono state tante novità, anche sul piano culturale. Del quale Ugo Pom-panin ha colto, tra i primi, l’importanza per il territorio. Ben quattro realtà delle Regole promuovono la cultura del luogo: oltre al Parco Naturale, il Museo Etnografico (dedicato
Qui e nella pagina accanto: Ugo nel 1949 durante le riprese di un film alle Cinque Torri. (Foto Ghedina)
Here and on the facing page: Ugo at Cinque Torri during a film shooting, in 1949.
Uomini e alberi non sono poi così diversi, hanno
bisogno di radici profonde e salde. Ed è questo che rappresentano le Regole
ampezzane. Ma un albero è vivo se continua a produrre i suoi frutti, a germogliare
idee e progetti.
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alla “famiglia regoliera”), il Museo Paleontologico Rinaldo Zardini (dedicato a un uomo che ha passato la propria vita a studiare e raccontare il territorio, raccogliendo i fossili che costituiscono il museo), e il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi. Quest’ultimo nato in seguito a una cospicua donazione, nel 1974, da parte di Rosa Braun, vedova del famoso collezionista Rimoldi. «Tele di grandi pittori come de Pisis, Guttuso, Campigli: un patrimonio inestimabile. Accettammo la donazione, ben consapevoli del suo valore, ma anche dell’impegno che comportava possedere una delle collezioni più significative del Novecento pittorico italiano».
«Forse qualcuno pensa che il nostro compito sia tagliare una pianta e portarla in se-gheria», continua Ugo. «Non è così. Il lavoro delle Regole si spinge oltre, e raccontare gli aspetti della nostra società è sicuramente un valore aggiunto, per tutto il territorio».
Uomini e alberi non sono poi così diversi, hanno bisogno di radici profonde e salde. Ed è questo che rappresentano le Regole ampezzane. Ma un albero è vivo se continua a produrre i suoi frutti, a germogliare idee e progetti. Come saranno le Regole del futuro? Forse si apriranno alla componente femminile, che finora non ha avuto un ruolo equipa-rabile a quella maschile. Più spazio alle donne: un rinnovamento che incontra il favore di Ugo Pompanin. «Le Regole d’Ampezzo sono cresciute, sono cambiate, e cambieranno ancora, nel rispetto dei principi che sono alla loro base da millenni».
Ugo oggi / today.
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Spruce, larches, fir trees, stone pines. For someone just trees, but for a fiol de sote-famea (son of a Regoliere, member of Cortina’s Regole) these are old friends with no
secrets. Since childhood one learns to tell them by their shape, colour, bark, and even, eyes shut, their scent. «Over forty years have gone by, but I remember very well the day when I became Regoliere» says Ugo Pom-panin. «It was the beginning of the Seven-ties, my father had just died and among all the other heritage he left me there was also this “title” that evoked an unknown, fasci-nating world». An important responsibil-ity fell on his shoulders. «In Cortina, all family heads were Regolieri: one had to be, in order to obtain wood and stones to build the house. With the help of companions, of course». Ugo Pompanin has always been a mountain man: alpine guide, top climber and much more. Becoming “regoliere” rep-resented for him a new way of living and protecting the land. «I discovered what be-ing part of that world meant» he recollects 40 years later. «It means being committed to the management of forests and pastures, sharing and using natural resources with-out damaging the environment. Planning land management, collaborating and help-ing each other. But not only». It took years,
for the Regole, to obtain the deserved recog-nition. Collective ownership may seem an incomprehensible anachronism if you do not understand what it means. Ugo’s per-sonal story is interwoven with the struggle to protect the Regole. The most memorable moment? The standoff with the Veneto dis-trict at the end of the 80s. «We asked to be entrusted with the management of the Natural Park of the Ampezzo Dolomites. It was a long and hard fight because other groups had also presented a bill, and the local hunters were against us». It took four years to explain what the Regole were, be-cause in Venice they were unknown. «We had to convince the representatives of the Veneto district that no one could take care of the Park, better than the residents because it was just what we had been do-ing for hundreds of years. Words were not enough so I organized a trip on the lands of the Regole. They had to see personally, and it worked. Also on the “home front” the decision to manage the Park was al-most unanimous, it was 1990». Since then, there have been a lot of innovations and Ugo Pompanin was one of the first to understand the importance of culture for the land. The Regole promote the local culture with the Natural Park, the Ethno-graphic Museum (dedicated to the family life of the Regole), the Rinaldo Zardini
Palaeontological Museum (dedicated to a man who spent his life studying the land and gathering the fossils exhibited in the museum) and the Mario Rimoldi Modern Art Museum, born in 1974, thanks to a donation by Rosa Brown, widow of famous art collector Rimoldi. «It exhibits paintings of great artists like de Pisis, Guttuso and Campigli: a priceless patrimony. We ac-cepted the donation, one of the most valu-able and significant collections of Italian pictorial art of the 20th Century». «Some may think that our role is to cut wood and bring it to the sawmill», Ugo continues. «It is not so. The job of the Regole goes much further, and telling the features of our soci-ety is an added value for the whole land».
Humans and trees are not so differ-ent, they both need deep strong roots. This is what the Regole of Cortina represent. A tree is alive if it continues to produce fruit, to germinate ideas and projects. How will the Regole of the future be? Maybe they will open to female members, who have not yet had a role equivalent to men. More space to women: a renovation favoured by Ugo Pompanin. «The Regole of Ampezzo have grown, changed, and will change again, respecting their basic thousand-year old principles».
A life according to the “Regole”
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Conoscere le RegoleProprietà collettive, le Regole d’Ampezzo nascono dalla necessità dei primi
abitanti stabili della conca di organizzare un utilizzo comunitario del terri-
torio, viste le difficoltà di sopravvivenza legate all’ambiente montano. I Re-
golieri, capifamiglia discendenti dal ceppo originario, amministrano ancora
oggi questo patrimonio secondo i “Laudi”, le antiche leggi. L’istituto rego-
liero è riconosciuto dal diritto dello Stato italiano attraverso specifiche leggi
che ne tutelano la particolare realtà. Dal 1990 le Regole gestiscono anche il
Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.
www.regole.it
The Regole are the collective properties of the community. Their origin can
be traced back to the first permanent settlers of the valley with their need for
a collective use of the lands to face the hardships of surviving in a mountain
environment. Regolieri, the family heads descending from the original in-
habitants, manage the collective heritage in accordance with the Laudi, the
ancient rules. The Italian State acknowledges the legal status of the Regole
institution under specific laws. Since 1990 the Regole have been entrusted
the management of the Natural Park of the Ampezzo Dolomites.
Ugo con Albino Alverà e Giorgio Peretti dopo la salita dello spigolo Comici sulla Torre Falzarego; anni ‘80.
Ugo with Albino Alverà and Giorgio Peretti after the climb of the Comici spur on the Falzarego Tower; in the Eighties .
Nel 1944 sulla cima del Becco di Mezzodì.
On the summit of Becco di Mezzodì, in 1944.
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CORTINA FASHION SUGGESTIONS
Un debutto di stagione per sognare
a occhi aperti
Alla passione non si comanda. Come un fuoco d’artificio, la quarta edizione del Cortina Fashion
WeekEnd, “di scena” dal 5 all’8 dicembre, ha acceso di entusiasmo turisti e visitatori: oltre 100mila i passaggi registrati su piste, negozi e vie del centro e oltre 100
gli eventi che hanno avuto come palcoscenico la Regina delle Dolomiti. Come la coda luminosa di una cometa, la manifestazione più glamour d’alta
quota ha “incendiato” l’inizio della stagione invernale ampezzana, rendendo Cortina davvero scintillante,
come imponeva, tra l’altro, il dress code dell’attesissima serata conclusiva che ha trasformato la moda in una
occasione di solidarietà
testi di Antonella Zangaro e Alessandra Lepri
foto di Giacomo Pompanin
Cortina ha tagliato in grande stile il nastro della quarta edizione del Fashion WeekEnd che, anche quest’anno, ha confermato il suo magico potere di rendere unica la Regina delle Dolomiti. A cominciare dal pon-te dell’Immacolata. Tante le emozioni che hanno avvolto ogni momento della quattro giorni più glamour dell’inverno. Unico il filo conduttore: la “bianca magia”. Una scelta non casuale, perché questa è l’immagine mi-
gliore per condensare i valori di un territorio introvabili altrove. Perché Cortina è magia. Tutto l’anno. È così che lifestyle, moda e musica si sono uniti allo sport, alla passione per la natura, alla buona tavola: tutti ingredienti che hanno “condito”, rendendoli speciali, gli oltre 100 appuntamenti creati per i grandi, mentre i più piccini si lasciavano condurre nella magia delle leggende dei boschi delle Anguane e dai Salvans al Museo Etnografico della Regole d’Ampezzo. È successo durante il Cortina Fashion WeekEnd, ma a Cortina, per sognare, non bisogna chiudere gli occhi. Basta tenerli spalancati. Ogni giorno dell’anno.
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SoundtrackIn ogni contesto magico che si rispetti non può ovviamente
mancare la musica. La migliore, quella selezionata per il Fashion
WeekEnd, è stata quella di Radio Monte Carlo, che dai dj set
ospitati in quota durante l’Immacolata, è ormai diventata la
voce ufficiale di Cortina d’Ampezzo. Sulle frequenze e sul sito
dell’emittente più esclusiva del panorama radiofonico italiano
andranno infatti in onda Cortina, il suo mondo, la sua bellezza,
tutta la sua unicità e il suo glamour.
www.radiomontecarlo.net
Per la tre giorni di
moda di Cortina le
vie del centro si sono
trasformate in un set
a cielo aperto grazie
alle telecamere di
Cortinametraggio.
Valerio Groppa,
vincitore dell’edizione
2013 del festival, ha
realizzato un teaser del
magico weekend.
Il magico mondo di Stefano Conticelli
Artista e artigiano umbro, da sette anni titolare della bottega
che porta il suo nome, Stefano Conticelli vanta collaborazioni
con luxury brand del calibro di Loro Piana, Rolex, Pomellato,
Vhernier. È approdato al Cortina Fashion WeekEnd con la magia
fiabesca delle sue creazioni, esposte al pubblico nel contesto
della mostra open air Ottopanche, e realizzando l’originale
allestimento itinerante per lo street-event del sabato sera: una
grande cornice natalizia, rivestita di eco-pelliccia bianca, che
ha fatto da quinta scenografica al particolare fLashion mob
che ha “invaso” le strade del centro. Il magico tocco di Stefano
Conticelli ha regalato inoltre una suggestiva atmosfera all’evento
clou della manifestazione, la Charity Fashion Dinner, ambientata
nella caratteristica cornice dello Sporting Hotel Villa Blu. Per
l’occasione, la sala del ristorante Chalet Amadeus è stata decorata
in perfetto stile natalizio, sui toni del grigio e dell’avorio, con
renne di feltro che trainano slitte e piccoli alberi di Natale stilizzati;
alle pareti, grandi cornici fasciate di bianco con immagini natalizie
e una pioggia di fiocchi di neve.
www.bottegaconticelli.it
Black Musicon White Snow
Bianca magia è anche sinonimo di emozione. Emozione che può nascere da una voce
irresistibile e sorprendente, dalle particolari sfumature e vibrazioni black. Come quella di
Daria Biancardi, semifinalista dell’ultima edizione del talent show The Voice of Italy e star
protagonista della Charity Fashion Dinner. Arrivata direttamente dal sole di Palermo alle
nevi di Cortina, Daria ha regalato brividi al ritmo di hit internazionali. Carismatica interprete
della soul music dalla potente estensione vocale, fonde nelle sue esibizioni il calore
mediterraneo con un rigoroso accento anglosassone, grazie alla sua lunga esperienza negli
States (è stata l’unica italiana ad esibirsi all’Apollo Theatre). La voce di Daria, accompagnata
magistralmente dalla chitarra acustica dal musicista e manager Massimiliano Cusumano, ha
fatto da colonna sonora alla sfilata delle giovani fashion blogger tra i tavoli degli ospiti e ha
chiuso in bellezza la serata sulle note di Silent Night, ovviamente rivisitato in chiave soul.
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12 segni12 dive
12 modi di amare«Ognuna di queste donne ha amato tanto, in maniera
intensa e travolgente, spesso dando scandalo agli
occhi del mondo. E delle stelle, che di certo non
sono state a guardare, e hanno condizionato il loro
modo di essere mogli, madri, amanti. Proprio come
influenzano il nostro». Scrivono Stefano Vighi e
Antonio Mancinelli, rispettivamente astrologo e
caporedattore di Marie Claire, autori del libro Di che
amore sei?, edito da Sperling & Kupfer e presentato
proprio nell’occasione “magica” del Fashion WeekEnd
ampezzano.
Ecco, segno per segno, le parole-guida del prossimo
anno. A svelarle, lo stesso Stefano Vighi, ospite della
Charity Fashion Dinner.
UN 2015 ALL’INSEGNA DELLA
Ariete // fortuna // personaggio: Mina
Toro // rinascita // personaggio: Audrey Hepburn
Gemelli // sfida // personaggio: Marilyn Monroe
Cancro // dolcezza // personaggio: Lady D
Leone // coraggio // personaggio: Madonna
Vergine // prudenza // personaggio: Peggy Guggenheim
Bilancia // equilibrio // personaggio: Brigitte Bardot
Scorpione // leggerezza // personaggio: Grace Kelly
Sagittario // solidità // personaggio: Jane Fonda
Capricorno // attesa // personaggio: Carla Bruni
Acquario // serenità // personaggio: Mia Farrow
Pesci // ordine e logica // personaggio: Liz Taylor
Quando la moda fa beneFashion sinonimo di bello, ma anche di buono. Ha riscosso grande successo la
Charity Fashion Dinner ospitata domenica 7 dicembre nelle sale appena ristrutturate
dello Sporting Hotel Villa Blu, in favore di Susan G. Komen Italia, l’associazione
da anni impegnata nella lotta contro i tumori del seno. Dress code scintillante e
tanta generosità i requisiti necessari per partecipare. A rendere magica la serata, gli
allestimenti creati ad hoc dal designer e creativo Stefano Conticelli e la voce unica
di Daria Biancardi, rivelazione del programma The Voice of Italy. Moda, musica e il
menù originale proposto da Nicola Fedeli, chef del ristorante Chalet Amadeus dello
Sporting Hotel Villa Blu, insieme ai vini offerti per l’occasione da Cantine Ferrari e
Tenute Lunelli, hanno contribuito a rendere il tutto indimenticabile. Sei blogger e
una giovane appassionata di moda, arrivate da tutta Italia, hanno interpretato i 58
doni preziosi distribuiti dalla Dea Bendata, grazie alla generosità di: Altex cashmere,
And camicie, Boutique Ermanno Daelli, Boutique Cuffie Regina, Bredo, Carla
Chocolat and More, Centro ottico Igor Ghedina, Consorzio Impianti a fune, Gioielleria
Bartorelli, High, Hotel Cornelio, Emporio Armani 7, Ermanno Scervino, Fassina, Franz
Kraler, Geox, Gioielleria De Zanna, Guess, Ikonos Art Gallery, Le Noir, Luca 1959,
Marinotti 126, Marinotti 147, Maserati, Nanà, Park Hotel Faloria, Patagonia Store,
Salmoiraghi&Viganò, Terra Moderna55, Top Class, Top Store.
www.komen.it
In alto, a sinistra: Silvia Livoni, responsabile
di OMNIA Sponsorship che segue i progetti
speciali di Cortina Turismo; accanto, la
consegna del premio gentilmente donato
dal fotoreporter ampezzano Stefano Zardini
durante la Charity Fashion Dinner; in basso
a sinistra, Carla Faralli, responsabile del
comitato Emilia-Romagna di Susan G.
Komen Italia; tra gli ospiti della serata, anche
Maria Pia Montanari, nella foto in basso a
destra, al centro; in alto a destra, Stefano
Vighi, astrologo di Marie Claire;
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PIAZZAROMA
5 Torri. È il luogo dell’Ariete, che nella vita arde di passione per ogni scalata.
Pasticceria Ghedina (e i suoi krapfen caldi). Sono “musica” per il palato del
Toro, che, si sa, ha un grande “debole” per i piaceri della vita.
Corso Italia. Qui trova gioia il Gemelli, che può scatenarsi in uno shopping
fantasmagorico.
Passo Giau. Dove il Cancro si immerge nel suo habitat: il bianco manto
nevoso della Luna.
Stadio Olimpico del Ghiaccio. Dove vibra il Leone di sport, giochi e fama
imperitura.
Malga Ra Stua. È il Parco Naturale in cui sorride la Vergine, che qui ritrova
animali, piante e fiori colorati.
Col Drusciè. La Bilancia è qui che riscopre la perfezione della natura e la
bellezza di panorami sconfinati.
Cappella della Beata Vergine di Lourdes, detta “la Chiesetta del Diavolo”. È il
luogo dello Scorpione, nella sua eterna lotta tra il Bene e il Male.
Passeggiata da Larieto al rifugio Mietres. Questo è lo spazio dove si esprime
al meglio il Sagittario, esploratore dei sentieri della Conoscenza.
Lagazuoi. Le alte vette rocciose per il rigore del Capricorno, arrampicatore per
elevazioni spirituali.
Rifugio Dibona. L’aria tersa e limpida per il respiro d’indipendenza
dell’Acquario.
Planetario Nicolò Cusano. Il punto di osservazione privilegiato per i Pesci, che
contemplano nell’infinito di un cielo stellato.
I luoghi magiciper ogni segno
di Claudio Cannistrà, astrocartografo
Parliamo di astrocartografia. Cosa vuol dire?
Disegnare la geografia del destino seguendo i favori
delle stelle a ogni latitudine.
Sono 12 i luoghi magici di Cortina D’Ampezzo. Ecco
quelli più adatti per ciascun segno zodiacale.
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AAA fashion blogger cercasi…
#mycortinafashion: questo il titolo del contest lanciato da
Cortina Turismo per selezionare sei fashion blogger da tutta Italia
e trasformarle in modelle per un weekend. Alle fortunate finaliste
è stato chiesto di vivere la magia della moda non da spettatrici
ma da vere protagoniste, indossando e giocando con gli outfit
accuratamente selezionati per loro dalle più prestigiose boutique
di Cortina e che, proprio grazie a loro, hanno sfilato il sabato per
le vie del centro durante il fLashion mob, e la domenica tra gli
ospiti della Charity Fashion Dinner.
Maria Vittoria Cordovado Mottes
di Low High Fashion, fashion buyer
di Udine con la passione per la
comunicazione digitale.
Due toscane, amiche per la pelle, riconosciute fra le 100 fashion blogger più
seguite dalla rete: Greta Miliani di In Moda Veritas, collaboratrice dell’Istituto
Modartech di Pontedera, ed Eleonora Pellegri de il Gomitolo Blu.
Da Bologna, Sabrina Azzarito,
un master in Fashion design e
collaborazioni con aziende di
moda all’attivo, scrive per
The Cherrymood.
Eleonora Branca da Roma,
assidua frequentatrice di eventi
fashion che recensisce nel suo
The Kaleidoscopic Mirror.
Tatiana Biggi, da Genova,
“fashion angel” per Glamour,
cerca nelle città i posti più cool
per lo shopping e crea outfit per
interpretare i trend con il suo Tati
loves Pearls.
Moda on the road con il fLashion Mob Insieme alle sei “Cortina fashion blogger”, ad animare il Fashion Weekend c’erano anche una
giovane aspirante blogger e amica di Cortina (foto a sinistra), Benedetta Giunta, e due modelle
professioniste di origine brasiliana (a destra) arrivate direttamente da Milano, le splendide Maria
Fernanda e Valquiria. Trasportata dal loro entusiasmo, la moda è scesa in strada per puntare i
riflettori su una selezione di preziosi capi delle migliori boutique ampezzane. Così, la “febbre del
sabato sera” si è accesa nelle vie del centro con un inedito fLashion Mob: una presentazione
itinerante durante la quale le nove ragazze hanno attirato l’attenzione del pubblico, portando, a
sorpresa, luci, musica, ballo e sorrisi in 12 selezionate location. Il tutto, sotto una pioggia di selfie,
flash e telecamere, che hanno seguito la grande cornice bianca creata per l’occasione dal designer
Stefano Conticelli. Hairstyle by Liborio Coiffeur. Make Up by Manuela Antonelli Thylly Make up
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Gli eventi
Nella foto in alto, il taglio
del nastro con la cantante
Daria Biancardi, da sinistra;
Giovanna Martinolli,
assessore alla Cultura
del comune di Cortina
d’Ampezzo; il sindaco,
Andrea Franceschi;
Carla Zalla, titolare di Le
Noir Boutique, che ha
ospitato la conferenza
di presentazione della
manifestazione; Stefano
Illing, presidente del
consorzio Cortina
Turismo, e Marco Ghedina,
assessore allo Sport e
Turismo del comune di
Cortina. Sotto, a destra,
il sindaco Franceschi
(a destra) ed Emanuele
Filiberto di Savoia (a
sinistra) “accendono” le
nuove luminarie del centro.
Sopra, al centro, il
meraviglioso allestimento
della vetrina di Le Noir
Boutique curato da Lanvin
per festeggiare i 125
anni della maison. Sotto,
Carla Zalla con Massimo
de Giorgio, direttore
commerciale della casa
parigina.
Nella pagina accanto,
da sinistra in alto: Chiara
Caliceti, alla guida di
OMNIA Relations, agenzia di
comunicazione di Cortina
Turismo che ha inventato il
Cortina Fashion WeekEnd,
insieme a Gianluca
Cannizzo, responsabile di
Cannizzo Management
che ha organizzato il lancio
ampezzano del Maserati
Winter Tour; a sinistra, Luca
Guerresco di Bredo, una
delle boutique di punta
della moda ampezzana;
Carla Malfatti di Carla
Chocolate and more in
negozio con un’ospite
speciale, Claudia Gerini;
Alberto Cristofoli e Monica
Faganello, titolari di High,
nuovo punto vendita che ha
aperto le porte in occasione
del Fashion WeekEnd.
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Sandro e Arianna
Zandonella, titolari di
Marinotti 147, durante
l’affollatissimo evento che
ha festeggiato 10 anni di
Duvetica; la giornalista
Giulia Rossi insieme a
Elisabetta Dotto, fashion
locandiera dell’Hotel
Ambra, Mariangela Rossi,
storica collaboratrice di
Elle, e Luciana Caramia,
beauty editor di elle.it,
alla presentazione
del libro Dillo con un
profumo; Daniela, Franz e
Alexander Kraler durante
il lancio della capsule
collection realizzata da
Fendi in esclusiva per
Franz Kraler; Igor Ghedina
indossa un modello
della collezione ILL.I
by Will.I.am, presentata
in anteprima europea
nel Centro Ottico
Ghedina. Lo staff al
completo del nuovo
monomarca Patagonia
(seconda apertura in
Italia); nella foto sotto,
il fotoreporter Stefano
Zardini racconta la nuova
mostra Message in a
postcard. Lo chef stellato
Tano Simonato insieme
a Maria Pia Montanari,
la grande ambasciatrice
dell’ospitalità made
in Cortina: dopo la
presentazione del libro
Gluten Free d’autore al
Museo d’Arte Moderna
Mario Rimoldi, cena a
casa Montanari con menù
a stelle e ovviamente
senza glutine. Daniele
Cappello Riguzzi di Terra
Moderna 55 guida la
degustazione olfattiva
ospitata da Bartorelli
Gioiellerie.
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Bartorelli Gioiellerie
Dai creatori di alta gioielleria dal 1882, un
capolavoro di arte orafa dal design raffinato,
un pezzo unico della collezione B Rare and
Unique di Bartorelli Maison, che richiama
i toni più autentici dei paesaggi ampezzani.
Anello con zaffiro blu, taglio a cuore, sei
carati, e smeraldo taglio a cuore, cinque
carati, montati su oro bianco e diamanti.
www.bartorelli.it
Franz Kraler Ideale per nascondere con eleganza e un
pizzico di ironia i regali per il Natale (e non
solo) è il Borsone Franz Kraler, realizzato in
feltro di lana con una testa di lupo stilizzata.
Disponibile nelle due varianti rosso e grigio. Si
usa anche in casa come ricercato porta-legna
davanti al camino.
www.franzkraler.com
BredoInformali, unici e con una vestibilità
eccezionale, sono i pantaloni J Brand. Il
marchio americano, che in dieci anni è
già un cult fra le star di Hollywood (tra cui
Emily Blunt), dà il meglio di sé nei jeans e
nei pantaloni, realizzati in tessuti di grande
qualità, con un fitting che si apprezza
soprattutto indossandoli.
www.bredocortina.com
Cantine FerrariBrindisi d’eccellenza con Ferrari Perlé Trentodoc. Millesimato
Blanc de Blancs ottenuto da sole uve Chardonnay provenienti dai
vigneti della famiglia Lunelli, alle pendici dei monti del Trentino,
nelle zone vocate alla produzione di Trentodoc. Il Ferrari Perlé
è l’icona dello stile Ferrari, una sintesi di eleganza, freschezza e
armoniosa complessità. Un successo continuo e in ascesa dal
1971, primo anno di produzione.
www.cantineferrari.it
Must Have
Carla Chocolat and more In tutte le sue forme,
nell’eccellenza italiana ed estera,
il cioccolato. A cui Carla Malfatti
ha dedicato quasi un piccolo
“tempio”. Dentro c’è tutto quello
che non ci si aspetterebbe mai,
oltre a un’eccezionale bontà:
perché Carla Chocolat and more
vuole conquistare i veri golosi,
i più esperti intenditori, ma
anche i curiosi per natura e i fini
appassionati. Le borsette chic in
cioccolato purissimo, realizzate in
esclusiva da Cacao-Lab per Carla
e per la Rinascente di Milano,
sono solo un esempio delle
creazioni custodite in questa nuova
boutique. Prodotti di nicchia,
con una piccola grande storia,
pensati da maestri cioccolatieri
italiani, tedeschi e austriaci per
un’esperienza gustativa (ma anche
degli occhi) unica. E ancora creme,
biscotti, tè e marmellate sceltissimi
e, in vetrina, un abito in carta
ispirato a dolcissimi cupcakes.
Via Roma, 132
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Le Noir BoutiqueÈ l’oggetto del desiderio, un vero coup de coeur della prossima
stagione per Tosca e Carla Zalla, titolari dello splendido
plurimarca affacciato su Corso Italia: lo spolverino Dior che è
stato presentato durante la sfilata della maison francese a New
York. Must have di questa stagione invernale, invece, oltre alle
iconiche Louboutin, i mini abiti 70’s e il gilet in pelle con frange di
Yves Saint Laurent. In pieno “stile Le Noir”.
www.lenoirboutique.it
MaseratiÈ un vero e proprio status symbol su quattro ruote. La nuova Ghibli è la prima auto
Maserati del segmento E con il lusso di sempre (nella foto, con Carolina Crescentini,
“madrina” d’eccezione a Cortina per il lancio del Winter Tour). È disponibile col sistema di
trazione integrale on-demand Q4 allo stato dell’arte, ulteriore innovazione assoluta per
Maserati, grazie al quale la Ghibli non perde grip nemmeno sui fondi più scivolosi, con alte
prestazioni estremamente sicure in tutte le condizioni stradali, senza aumentare i consumi.
Con Ghibli debutta inoltre una nuova gamma di motori V6 benzina, progettati da Maserati
e costruiti in Ferrari, la cui versione più potente è disponibile per la Ghibli S Q4, con
prestazioni di 4,8 secondi da 0 a 100 km/h e velocità nominale massima di 284 km/h.
www.maserati.it
High by Claire CampbellCortina d’Ampezzo è stata scelta, dopo Treviso, come sede del
secondo monomarca italiano del brand disegnato dalla stilista
britannica Claire Campbell, un nome emergente della scena
internazionale. Il must have di stagione è un cappotto oversize in
lana misto cotone nel colore Terracotta pallido. Revers a lancia,
spalla scesa, tasche frontali e spacco sul retro. Il tutto rifinito con
nastro di velluto.
www.high-everydaycouture.com
Marinotti 147Affrontare senza paura, ma soprattutto, con stile,
le temperature che scendono. Un compromesso
fra la moda e le caratteristiche antifreddo che
i capi devono avere sono i piumini di nuova
generazione. Da non perdere il capo di punta di
Marinotti 147, il piumino Duvetica: simbolo di
un sodalizio vincente fra la boutique e l’azienda
veneta, che ha appena festeggiato i suoi primi 10
anni di attività.
www.marinotticortina.it
51
Nanà Un prezioso souvenir di Cortina, la collana in
madreperla creata dalle designer bolognesi
Alessandra Bonazzi e Valentina Farioli, e
presentata durante il Fashion WeekEnd. Si
può scegliere personalmente quali immagini
(anche d’epoca) della Regina delle Dolomiti
inserire nei cuori di madreperla. Oggetto
creativo che non poteva che trovarsi in
vetrina (e in vendita) da Nanà.
Largo Poste, 33
Terra Moderna 55Boschi di Cortina d’Ampezzo dopo la
pioggia. È questo il nome della fragranza
millesimata, prodotta in tiratura numerata e
limitata a 1.955 esemplari. Attraverso le note
olfattive racconta una lunga passeggiata
nei boschi d’Ampezzo, tanto silenziosa da
permettere di percepire le sensazioni dei suoi
profumi, così preziosi nella loro semplicità.
www.terramoderna55.com
PatagoniaW’s Down Sweater. Leggerezza e femminilità
proposta dal celebre brand americano
specializzato nell’outdoor e impegnato nella
sostenibilità della produzione. Il “Capo” F/
2014-2015 è il grande classico Down Sweater,
un giaccone leggero, anti-vento e ottimizzato
per la stagione con una nuova shell in 100%
poliestere ripstop riciclato, imbottitura con
piuma d’oca Traceable Down 800-fill-power
e vestibilità migliorata.
www.patagonia.com
Technogym La forma prima di tutto, anche dalla scrivania, per scatenarsi sulle
piste e indossare al meglio i must have di stagione. La originale
Wellness Ball permette, grazie alla sua forma sferica e instabile, di
muoversi costantemente anche quando si è seduti in ufficio o in
casa e consente di rimanere nella posizione corretta, migliorando
la flessibilità muscolare e la tonificazione del tronco addominale
e degli arti inferiori. Realizzata in pvc di alta qualità, prodotta in
Italia, brevettata Technogym, è a doppia consistenza: la parte
inferiore è di densità maggiore per garantire il supporto ottimale,
mentre quella superiore è progettata per avere una superficie più
confortevole.
www.technogym.com
52
54
C’è un pianeta che scintilla nella vastità del cosmo, a chissà quanti anni luce da noi, ed è il rassicurante puntino luminoso di una baita che brilla lontano, nella notte, in montagna. È Cortina, un’avventura interstellare, una palla di vetro con dentro la neve
che oscilla sospesa nell’universo, appesa a un sogno. Cortina è il silenzio della natura addormentata sotto un morbido manto bianco, su cui le impronte delle persone si imprimono nitide e perfette come quelle
lasciate dai primi astronauti sulla luna
ALTRIMONDI
In the Skywith Diamonds
di Massimo Spampani
Si stropicciava un po’ gli occhi e si girava dall’altra parte. Stringendo il cuscino tra le braccia. Per riprendere a sognare. Nella periferia del Sistema so-lare, oltrepassato Marte, navigando nello spazio aveva trovato un’oasi di pace in cui sostare. Chissà perché aveva scelto proprio quel pianetino tra i 30.000 asteroidi finora conosciuti? Una sosta a 150 milioni di chilometri dalla Terra, più o meno alla stessa distanza del Sole, ma in direzione opposta. L’avevano
forse impressionato le ombre lunghe delle sue piccole montagne? O la luce che rifletteva-no al tramonto? O l’avevano suggestionato le immagini della sonda Rosetta sulla cometa di ghiaccio? O quell’oggetto celeste faceva supporre si trattasse di una piccola isola felice? Dove tutto era conosciuto, governabile, quasi famigliare, un po’ al di fuori dal caos cosmi-co e dalle inquietudini siderali? Non un pianeta gigante come Giove, dall’aria inquieta, o enigmatico come Saturno. Ma una gemma dell’Universo. Dove l’aria era tersa e di notte si vedevano migliaia e migliaia di stelle punteggiare il cielo, da restare a bocca aperta. Sogna-va. La stagione doveva essere quella fredda, con i riflessi della neve che davano chiarore
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a ogni cosa. Gli era sembrato insomma un luogo lietissimo tra i monti, un locus laetissimus inter montana dove trattenersi, una frase che aveva letto in quel latino dimenticato, in un polveroso diario di un frate tedesco di ritorno dalla Terra Santa, scritto quando attraversò a dorso di mulo le Dolomiti. Sì, certo, qui eravamo nel cosmo, persi nell’infinito, ma qual-cosa gli faceva venire in mente che boschi e sorgenti, laghetti e crode, profumi e colori, potessero anche starci proprio bene su quel corpo vagante di rocce dall’orbita allungata. Intendiamoci, quel pianetino ci avrebbe impiegato quasi quattro anni a fare un giro intor-no al Sole, avvicinandosi e allontanandosi anche alla Terra, ma non era poi questo un pro-blema. Se ci fosse stata persino la possibilità di sciare, e di giocare con la neve, un inverno più lungo sarebbe stato il benvenuto, quello che i bambini vogliono non finisca mai. Con le sue piccole Tofane, un Cristallo in formato mignon, la funivia planetaria, e l’après-ski con vista meravigliosa sulla Chioma di Berenice. E poi ancora i krapfen caldi o il profumo del pane appena sfornato… Sognava, sognava, sognava, aggiustandosi ogni tanto il cuscino tra le braccia. Ma lassù non c’era proprio nessuno? Lanciò un grido, sperando almeno nell’eco di ritorno. E invece, sorpresa: «Buongiorno», gli rispose una voce.
«Buongiorno,» rispose lui, ma non vide nessuno. «Sono qui,» disse quella voce e da un albero scese uno scoiattolo rosso. «Che cosa cerchi?» chiese lo scoiattolo. «Cerco gli uomini,» lui rispose. «Gli uomini? – disse lo scoiattolo – Hanno le macchine che inquinano, i pensieri per la
Borsa che sale e che scende, sono sempre al cellulare. È molto noioso! E poi si stressano! Non a caso mi sono rifugiato quassù, dove si vive benissimo, il sole risplende anche d’in-verno, l’aria è pulita, ci sono silenzi adorabili, e ho intenzione di fare conoscere questo pianetino a tutti gli uomini perché si ravvedano e apprezzino quello che conta veramente».
Sognava, sognava. Poi… piano piano il risveglio. Aprì gli occhi dolcemente. La luce del mattino filtrava dalla porta della stanza lasciata socchiusa. Fuori c’era la neve. Un candido manto bianco disteso sui prati, sui boschi e sulle crode. Il cielo era terso e il sole stava già accarezzando la cima della Tofana di Rozes, pronto a inondare la valle. Sapeva che anche questa volta la giornata sarebbe stata indimenticabile. Quello che aveva innanzi agli occhi non era un sogno, ma una dolce realtà: Cortina nella sua regale, affascinante maestà, quel-la che ti prende e non ti lascia più. Sì, il pianetino esiste anche lui, eccome, scoperto dai bravi astrofili ampezzani che dell’Universo hanno colto molti segreti. Lo ha individuato Alessandro Dimai nei pressi di una luminosa galassia della Chioma di Berenice, mentre da casa sua (incredibile ma si può fare!) comandava l’Osservatorio del Col Druscié. Si accorse che c’era una stellina che si spostava, se pur di poco, tra le stelle di sfondo: era un pianetino quindi! Non una stella. Gli scopritori di asteroidi possono intitolare l’oggetto scoperto a persone o località. Quel pianetino ha un numero che lo contraddistingue, il 50.240, ma questo numero è subito ufficialmente seguito da un nome che è una musica: Cortina, la “Regina delle Dolomiti”, le più belle montagne del pianeta Terra.
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He rubbed his eyes and turned over clutching the pillow between his arms to keep on dreaming. At the edge of the
Solar System, past Mars, sailing through Space, he had found an oasis of peace. Why had he chosen that small planet out of 30,000 so far known asteroids? A stop at 150 million km from the Earth, nearly at the same distance from the Sun, but in the opposite direction. Had he been impressed by the long shadows of its small moun-tains? Or by the light reflected at sunset? Or by the images of the Rosetta probe on the icy Comet? Or was that heavenly body supposed to be a small corner of paradise? Where everything was known, governable, and almost familiar, slightly away from the cosmic chaos and the anxiety of the stars? Not a giant planet like Jupiter, with its sin-ister atmosphere, or enigmatic like Saturn, but a gem of the Universe where the air was clear and the starry nights were breathless. He was dreaming. It must have been the cold season, with snow reflections lighting up everything. In short it looked like a joy-ful place in the mountains, locus laetis-simus inter montana as the Latin quota-tion he had read in a dusty diary written by a German monk, on his journey over the Dolomites, back from the Holy Land.
This was the cosmos, lost in the infinity, but something reminded him that forests and springs, lakes and peaks, scents and colours could fit on that wandering rocky body with elongated orbit. That planet would take almost four years to go round the sun, getting closer and farther from the Earth, but this was not a problem. If skiing and playing with the snow had been possi-ble, even a longer winter, so cherished by the children, would have been welcome, with its small Tofane, a mount Cristallo in min-iature shape, the planetary cable car, and the après-ski with the view on the amaz-ing Coma Berenices. Then the fragrance of warm krapfen, or just baked bread... He was dreaming on and on , adjusting from time to time the pillow in his arms. But was there anyone up there? He shout-ed, hoping at least to hear the echo back. But, surprise: «Goodmorning», a voice replied. «Goodmorning», he greeted back, but saw no one. «I am here», the voice said, and a red squirrel came down from a tree. «What are you looking for?», asked the squirrel. «I am looking for mankind», he replied. «Mankind?», said the squirrel, «They have cars that pollute, worries for the Stock market going up and down, and they are always on the phone. It is really boring! And then, they are stressed! That is why I sought refuge up here, where life is great, the sun shines also in winter, the air
is clean, the silence charming, and I want to let all mankind know about this small planet so they can mend their ways and appreciate what really counts». He was dreaming. Then... slowly he woke up. He gently opened his eyes. The morning light filtered through the half-closed door of the bedroom. There was snow outside. A white blanket over the meadows, the forest and the mountains. The sky was clear, the sun was already caressing the top of Tofana di Rozes, ready to flood the valley. He knew that also that day would be memorable. What he had in front of his eyes was not a dream, but a pleasant reality: Cortina in all its royal, charming majesty.
Yes, the planet does exist, it was discov-ered by the amateur astronomers of Cortina who have grasped many secrets of the Uni-verse. Alessando Dimai spotted the small planet in the surroundings of a shining galaxy of Coma Berenices. While he was controlling the Observatory of Col Drusciè from home – incredible, but possible!–, he noticed that there was a small star mov-ing, even if slightly, among the stars in the background. It was a planet then, not a star! Those who discover asteroids can name them after people or places. That planet is marked with a number, 50,240, but this number is officially followed by: Cortina, the “Queen of the Dolomites”, the most beautiful mountains of planet Earth.
A planetnamed Cortina
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In Nord Europa c’è un detto: «Non esiste il brutto tempo, esistono solo i vestiti inadatti». Un punto di vista che Massimiliano Ossini ha sposato in pieno.
Il conduttore televisivo ci guida alla scoperta di due Cortine: quella inondata di sole e quella “in ombra”,
che il maltempo ovatta, rendendola ancora più romantica, delicata e meditativa
S-PUNTI DI VISTA
Il buono, il bruttoe il cattivo (tempo)
a cura di Elena Tartaglione foto di Giacomo Pompanin
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Ascoltami, che piova o che ci sia il sole(Che piova o che ci sia il sole)Non è che uno stato mentale(Che piova o che ci sia il sole)Ascoltami, ascoltami
Rain, The Beatles, 1966
La pioggia è solo uno stato mentale. Il tempo non è mai “brutto”, se sia-mo disposti a osservare quanto ci circonda con occhi sempre nuovi. Eppure è praticamente una tradizione, appena arrivati a Cortina, consultare il bollet-tino meteo on-line con la stessa preoccupata impazienza con cui gli studenti leggono i risultati degli esami appesi alla bacheca scolastica. Come sarà que-sta vacanza: bocciata, promossa o rimandata a un’occasione migliore? Osses-
sioni di chi vorrebbe mantenere tutto sotto controllo, e gestire il clima esterno esattamente come fa in casa o in albergo, con il telecomando del climatizzatore. Ma Cortina è anzitutto natura, e la natura decide per sé: è parte del suo fascino.
Massimiliano Ossini, ampezzano acquisito, è un conduttore Rai: giocando con le me-tafore televisive, potremmo affermare che è abituato, a seconda del clima, a cambiare pro-gramma, scegliendo nel ricco palinsesto ampezzano le attività più adatte. L’importante è non cambiare canale, e restare sempre sintonizzati su Cortina.
Sunny CortinaCielo: serenoPrecipitazioni: nessuna
Ore 7.00. Suona la sveglia. In vacanza il trillo del mattino sembra meno traumatico.Ore 8.00. Abbiamo preparato i bambini, siamo in attesa dei loro fidati maestri.Ore 8.30. Eccoci ai cancelletti di partenza delle Tofane. All’arrivo in seggiovia siamo “assaliti” dalla bellezza: davan-ti a noi, la Marmolada, il Pelmo e il Cristallo risplendono al sole. Ai nostri piedi si distende la conca. Ed è subito car-tolina. Mi fermo di continuo per scattare fotografie. Scelgo le piste: se sono in vena di sfide scelgo la pista Labirinti; il Canalone infilato a tutta velocità mi regala brividi intensi, ma al mattino presto di solito tocca sempre al Gigante. Se sono in gita familiare, preferisco il Faloria. Ore 12.00. A pranzo solitamente ci rifocilliamo al Duca d’Aosta o a Pomedes o a Col Taron. Ore 16.30. Siamo rientrati, porto i figli allo Stadio del Ghiaccio: mi unisco a loro volentieri per qualche piroetta, memore del mio programma Notti sul Ghiaccio. Ore 18.00. La passeggiata con aperitivo serale è un rito ir-rinunciabile. Facciamo un salto da Villa Sandi o alla Suite. Ore 20.00. Cena dalla nonna, oppure, perché no, a Piè Tofana.Ore 22.00. I primi sbadigli. In montagna la notte arriva prima che in città; a passi più quieti, ma più pesanti.
Cloudy Cortina Cielo: copertoPrecipitazioni: intermittenti
Ore 8.00. Il bollettino a volte sbaglia, ma basta un’occhiata alla finestra per capire che oggi ci sarà maltempo. Niente pa-nico: stacco la spina (sì, anche dalla vacanza). Nulla di meglio. Ore 9.00. Sono pronto per uscire, grazie all’abbigliamento tecnico non temo il freddo. Direzione: il bellissimo percor-so vicino al Boite. Oggi si ciaspola. Galleggio sulla neve, travestito da enorme nuvola di panna. Tutto diventa più intimo. Ci siamo solo io, la Natura e le orme degli animali. Un chiarore diffuso penetra la nebbia. È una meditazione in forma di camminata. Ore 12.00. A pranzo, a casa, mi godo un momento di con-vivialità in famiglia. Ci raccontiamo aneddoti, avventure, scorci di quotidianità.Ore 15.00. Pomeriggio creativo per i più piccoli, che nel-la Officina delle Piante di Annette Gottmann imparano a liberare l’immaginazione attraverso l’uso sapiente delle mani. Per noi grandi è il momento di entrare davvero in contatto con Cortina: il suo artigianato tradizionale, la vi-vace vita culturale e soprattutto la vera vita di montagna. Fatta di volti, persone, parole e un contatto umano sempre più genuino e vicino. È il momento in cui da “foresti” si diventa quasi ampezzani.Ore 20.00. Siamo a cena fuori, come capita regolarmente due giorni su tre. Dove? Al Tivoli da Graziano, al Vip con lo chef Maurizio Aluotto o al Brite de Larieto, perfetto per i bambini.Ore 22.00. Tutti al caldo sotto il piumone. Domani rico-mincia la magia.
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Can you hear me, that when it rains and shines(When it Rains and shines)It’s just a state of mind?(When it rains and shines)Can you hear me, can you hear me?
Rain, The Beatles, 1966
Rain is just a state of mind. Weather is never bad if we look around with new eyes, yet everyone worringly checks the online weather forecast like the school reports in the notice board. Will this vacation fail, pass, or resit its exam? Obsessions of those who would like to keep everything, including weather, under control. But Cortina is above all nature, and nature cannot be controlled. Metaphorically, RAI anchorman Massimiliano Ossini is used to changing plans according to climate,
and finding the best activities in the rich Cortina program. Stay tuned, do not change the channel.
Sunny CortinaSky: clearRainfall: none
7 a.m.The alarm. The morning ring seems less traumatic on holidays.8 a.m. Children are ready, waiting for their trustworthy instructors. On the Tofane chairlift we are struck by the glorious beauty of the moun-tains glowing in the sun, the valley lies beneath. I choose the ski run: the challenging Labirinti for an intense thrill. Faloria when I ski with the family. 12 p.m. Lunch in a Rifugio, a few more runs and then back home. 4.30 p.m. We drop into the Ice Arena with the children, before the evening stroll and the aperitif at 6 p.m. 8 p.m. Dinner at grandma’s or at Pié Tofana.10 p.m. The first yawns. In the mountains night arrives earlier than in town, quieter, but heavier.
Cloudy CortinaSky: cloudyRainfall: intermittent
8 p.m. Cloudy, sometimes weather forecast is wrong, but not today. No panic.9 a.m. I am ready to go snowshoeing, floating on the snow, as soft as whipped cream clouds. Just me, Nature, and animal footprints in this meditative walk.12 p.m. Lunch at home, enjoying my family.3 p.m. Creative afternoon for the children to free their imagination through skilful hand crafts, while we embrace Cortina’s crafts, cultural life and the true mountain life, made of faces, peo-ple, words, and genuine human contacts.8 p.m. Dinner out. At Tivoli, Vip, or Brite de Larieto?10 p.m. Everyone is already warm under the du-vet. Tomorrow the magic starts anew.
The Good, the Bad and the Ugly (Weather)
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a cura di Lucia Portesi
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Abbiamo provato ad “abitare il futuro”, raccontando la migliore architettura d’interni di oggi per
immaginare quella di domani. Coinvolgendo direttamente i
nostri migliori progettisti: uno per ogni stanza di questa speciale casa ideale costruita solo per voi
Tomorrow’sLiving
Il soggiornoArchitetto Ambra Piccin
Attrazione ed equilibrio degli opposti distinguono questo interno realizzato
dall’architetto Ambra Piccin, che si è divertita a interpretare forme moderne,
essenzializzare gli arredi, utilizzando i tradizionali materiali montani sotto
un nuovo punto di vista, accostandoli anche a materiali industriali. Fil rouge
del progetto, la boiserie, in tavole orizzontali di legno d’abete riquadrato
geometricamente, i soffitti a travi o tavole e il pavimento d’abete anticato e
lucidato. È la materia, qui, l’essenza stessa del legno che si esprime, in prima
persona. O che si zittisce per permettere ai complementi di emergere con
personalità. Netto richiamo alla storia e alla tradizione ampezzane, grazie
all’abete antico che è stato recuperato dalle parti dei fienili esposte a nord e
che, quindi, meno stressate dalla luce e dal calore del sole, possono esibire
appieno il fascino della loro tonalità argentea.
Attraction and balance of opposites in this interior created by Architect Am-
bra Piccin, who interpreted modern shapes by using traditional mountain
material. Common thread: boiserie. The essence of the wood that expresses
its personality or quietens down to let other items emerge. The old fir wood,
retrieved from north-facing barns recalls Cortina’s history and traditions
with the fascinations of their silver nuances.
www.ambrapiccin.it
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TOP Living
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La camera da lettoCortina Style
Cambiamento. Rinnovamento. Progresso. Sul filo della
tradizione. Questi i concetti che guidano i preziosi lavori
di Cortina Style, ormai diventato un brand di eccellenza
esportato ben oltre il territorio dalle Dolomiti. In questa
camera da letto, relax e intimità si rinnovano, innovando
gli spazi. Anzi contaminandoli. Racchiusa dalla splendi-
da boiserie, che impreziosisce l’intera stanza ad esclu-
sione di una parete, è posizionata una vasca disegnata
su misura dall’architetto Ambra Piccin in lastre di quar-
zite argentata lavorata a spacco. Il pavimento si spezza
nella convivenza di legno di abete anticato e lucidato e
quarzite in un connubio perfettamente riuscito che dona
davvero “sapore” alla stanza grazie all’accostamento dei
toni e della matericità calda del legno con la pulizia e il
rigore formale della pietra.
Change, renovation, progress, on the thread of tradi-
tion are key concepts of Cortina Style, a brand of ex-
cellence exported beyond the Dolomites. Relaxation
and intimacy renewed even contaminating this bed
room. Enclosed in the wonderful boiserie is the bath
tub designed by architect Ambra Piccin in Dolomite
stone slabs and silver quartzite. The floor combines an-
tique-effect, polished fir wood and Dolomite slabs that
give a unique taste to the room thanks to the matching
of tones and warm tones of the wood and cleanliness
and severity of the stone.
www.cortinastyle.it
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TOP Living
La cucinaStudio_Gellner
Piccole e grandi soddisfazioni in arrivo in cucina. Pic-
cole (anzi “mini”) negli spazi. Grandi e confortevoli nella
funzionalità. L’ultima tendenza kitchen guarda infatti agli
spazi e li comprime in un “concentrato” di design fun-
zionale che non dimentica l’estetica fatta di essenziale
pulizia. Proprio come accade nella “kitchenette”, pro-
gettata dallo Studio_Gellner: un modulo taglia XS che
in soli 120x150cm racchiude microonde, piastra, lavello,
lavastoviglie, frigo cassetti, scomparti e mensole in vetro
per avere più spazio e luce. La mini cucina è perfetta
per i sempre più richiesti mono e bilocali, ma anche per
le stanze degli alberghi più all’avanguardia che, messo
in soffitta il semplice bollitore (fino a non molti anni fa
considerato ancora un “oggetto di lusso” nel mercato
dell’accoglienza turistica), stanno aggiornando la pro-
pria proposta con servizi e oggetti in grado di rendere
il soggiorno sempre più intimo, personalizzato, libero e
confortevole.
Small and great satisfaction in the kitchen. Small spaces,
great and comfortable in their functionality. Spaces are
concentrated into a clean and functional design like the
kitchenette designed by Studio_Gellner: an XS size unit
including microwave, cooker, sink, dishwasher, fridge,
drawers, cupboards and shelves made of glass to have
more space and light. The mini kitchen is perfect for
studios and vanguard hotels.
www.studiogellner.com
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La stanza da bagnoArchitetto Luca Menardi Ruggeri
Uno scorcio della zona della casa che sempre
più sta guadagnando attenzione e importanza
non solo tra gli addetti ai lavori. Perché la stan-
za da bagno, da luogo di servizio qual è sem-
pre stato, si sta trasformando nello spazio del
benessere per eccellenza, di un wellness da
vivere a 360 gradi anche all’interno delle mura
domestiche. L’architetto Menardi Ruggeri ha
ideato uno spazio che gioca con il contrasto
tra il legno d’abete antico recuperato da vec-
chi masi demoliti del Trentino e utilizzato nel
soffitto e la pietra che riveste le pareti, in listelli
di Pietra Travertino, dalla delicata colorazione
avorio, di piccole dimensioni. In Marmo Bot-
ticino, rifinito con una fine levigatura, è invece
il piatto doccia. Materiale capaci di caratteriz-
zare gli ambienti con un’impronta particolar-
mente suggestiva soprattutto per il modo per-
sonale di riflettere la luce.
The bathroom is no longer just a service room
as it used to be, but has become the room
of wellbeing inside one’s home. Architect
Luca Menardi Ruggeri created a space play-
ing with contrasts: the ceiling made in old fir
wood from the ancient Masi of Trentino and
the walls in delicate ivory-color Travertine. The
shower-base was created from finely polished
Botticino marble. These materials characterize
the spaces especially for the charm they cre-
ate reflecting the light.
www.architettomenardiruggeri.it
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TOP Living
La private SpaArchitetti Bernardi
Hanno oltre 500 progetti all’attivo realizzati a Cortina, in Italia e all’estero, gli
architetti Silvio, Valentina e Jacopo Bernardi. Qui ci accompagnano in una
Spa progettata per una villa ampezzana. Un gioco decisamente riuscito di ele-
menti primari: il legno antico del soffitto e dei rivestimenti e il marmo tagliato
a spacco si riflettono nell’acqua, messi ancora più in risalto da giochi di luce
studiati ad hoc. Spiccano nel progetto il colore rosso utilizzato per il bagno
turco e la doccia, in perfetta eco con il blu dell’acqua, e le geometrie nette
delle linee e degli spazi, addolcite dalle tinte e dalla consistenza del legno.
Architects Silvio, Valentina and Jacopo Bernardi have realized over 500 pro-
jects in Italy and abroad. This Spa was especially created for a villa in Cortina
with primary elements: the ancient wood of the ceiling and paneling and the
marble are reflected in the water and emphasized by the play of the light. The
red of the Turkish bath and shower stands out to match the blue of the water
and the clean geometry of the spaces is softened by the nuances of the wood.
www.architettibernardi.com
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Un prodotto artigianale è molto più di un semplice oggetto. Nelle delicate venature del legno, nelle forme del metallo, si nasconde la memoria dei gesti, la traccia delle mani che hanno scolpito e modellato la materia per
trasformarla in qualcosa che prima non c’era. Gli oggetti di artigianato custodiscono la storia
di chi li ha creati, e la tramandano, a modo loro. Perché, in fondo, sono “solo” cose, ma
inaspettatamente simili alle persone: differenti l’uno dall’altro e ognuno con la propria storia da
raccontare. Da leggere o da ascoltare. Ecco allora “in diretta” il racconto
dei nostri artigiani
Oggetti“cantastorie”
ARTIGIANATO
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Tavolo o tavolozza?Roberto Zambelli “Nichelo”
Marco Dimai “Lustro”, Wood Art Cortina
In autunno i boschi di Federa si trasformano in una favo-
loso mélange dai colori caldi, una tavolozza di sfumatu-
re che vanno dal giallo al rosso, dall’arancio al marrone.
Non è difficile restarne colpiti. E così è capitato anche
a noi che, caso vuole, oltre a essere una coppia di ami-
ci, siamo anche designer e artigiani del legno. Questo
spettacolo naturale ci ha talmente affascinati, che ne
abbiamo tratto ispirazione per dare vita un nuovo og-
getto della nostra collezione. Che affonda quindi le ra-
dici nella nostra terra: i boschi di Cortina d’Ampezzo. Il
tavolo Federa, come tutte le nostre creazioni, utilizza
pregiati legni di recupero. Il piano, in grado di ospita-
re fino a otto persone, è costituito da tasselli di antichi
fienili, che grazie alle diverse tonalità, compongono un
mosaico di colori autunnali. Ad alleggerire la struttura, il
sostegno realizzato in metallo traforato. La lavorazione
è rigorosamente hand-made. Fatta con le nostre mani.
In autumn, Federa woods turn into a fabulous melange
of colours, a palette of nuances from yellow to red,
from orange to brown. The spectacular beauty of the
colours struck us, a couple of friends, designers, and
wood artisans. This natural show fascinated us so much
that we drew inspiration for a new item of our collection
deeply rooted in the woods of Cortina, our land: the
Federa table, handmade with precious woods recov-
ered from ancient haylofts, which make up a mosaic of
autumn colours. The structure is supported by a light
metal fretwork structure.
www.woodartcortina.com
Legno, trucioli e ferri del mestiereMassimo Lorenzi, Falegnameria Lorenzi
Prima si impara con gli occhi, poi con le mani. Quando ero ragazzino non
mi stancavo mai di guardare mio padre lavorare il legno. Osservavo un og-
getto prendere forma dalle sue mani esperte di artigiano, mentre i trucioli si
ammucchiavano come neve ai nostri piedi, e si levava nell’aria una polvere
impalpabile di segatura. Il buon profumo del legno non posso dimenticarlo,
mi è rimasto incollato addosso, perché è ancora il mio mondo: oggi sono io
a lavorare nella bottega di mio padre, nella falegnameria che aprì nel 1975.
Le sue tecniche e i suoi gesti precisi ed essenziali sono diventati i miei. È
il mio modo di rendere omaggio alla sua abilità, ma anche alla tradizione
artigiana ampezzana: se gode ancora di ottima salute è proprio grazie a per-
sone come mio padre e al grande lavoro di “preservazione” portato avanti
dalla Scuola d’Arte di Cortina. Da tutte queste suggestioni proviene il letto a
incastro, composto da vecchie travi unite con il sistema che noi artigiani de-
finiamo “a morso”. Proprio come si faceva una volta, quando non si usavano
colle o viti. Il legno è di abete spazzolato, senza trattamenti, per un’estetica il
più possibile naturale e anche salubre. Non manca neanche la “tecnologia”,
applicata nella realizzazione della doppia rete motorizzata, che si alza per
permettere di accedere al vano valigie sottostante.
Learning starts with the eyes, then the hands. When I was a child I used to
observe my father giving shape to an object with his expert hands, while
wood shavings heaped up like snow at our feet and the air was full of fine
wood powder. I cannot forget the scent of wood, I have it on myself. Today
I work in the same shop opened by my father in 1975. His techniques, his
simple and precise gestures have become mine. These are the gestures and
the skills of Cortina’s traditional crafts preserved by the Art School. The bed
is made with old beams of natural fir wood according to the traditional tech-
nique without bolts or glue. The mechanized base raises and the suitcase
space is underneath.
www.falegnamerialorenzi.com
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TOP Living
C’era una volta Creations by Christian Menardi
Falegnameria Fabrizio Menardi
O meglio, c’erano una volta: un’antica credenza e una vecchia valigia di
quelle d’inizio Novecento. Oggetti di famiglia, parte della vita quotidiana
dei miei nonni. Della credenza, in particolare, ricordo la piccola anta quasi
sempre chiusa a chiave: quando ero bambino, chissà perché, esercitava
su di me una curiosità fuori dal normale, considerata l’estrema semplicità
dell’oggetto. Immagino che, per la mia fantasia, già a quel tempo più che
vivace, fosse una specie di porta di accesso proibita a chissà quali oggetti
preziosi. Il fascino del vissuto per me è qualcosa di irresistibile. Curiosità,
storie e nuove cose vi si intrecciano. Per questo amo fabbricare i miei
complementi di arredo usando anche “pezzi” di vita, mia o di altri. Per-
ché lavorare con oggetti di recupero è lavorare con oggetti unici, è dare
forma a qualcosa che non esisteva prima e che non esisterà, tale e quale,
neanche poi. In questo tavolo con scrittoio a scomparsa ho fatto rivivere
parte dei miei ricordi: l’antina piena di mistero è diventata il ripiano che
chiude lo scrittoio (anche la serratura e la chiave sono quelle originali). Le
tasche portaoggetti sono invece le stesse della vecchia valigia del nonno.
Il telaio in ferro è stato realizzato su misura grazie alla collaborazione con
un mio amico fabbro. Insomma, un scrittoio che racchiude un “piccolo
mondo antico”, trasportandolo nel vivere e nell’abitare contemporaneo.
There were an old cupboard and an old suitcase. Family relics, belong-
ing to my grandparents, that have always fascinated me, especially
the cupboard. I remember the small shutter door always locked, the
hiding-place of precious objects, in my imagination. The charm of old
things, where curiosity, history, new stories and new things are inter-
laced, has always been irresistible to me. That is why I work with re-
trieved material, often objects from my youth, to make every creation
unique. In this foldaway desk I have relived my memories. The shutter
door has become the desk and the lock and the key are the original
ones. The compartments are the ones of my grandfather’s suitcase and
the iron frame has been custom made. It contains a small ancient world,
brought into contemporary living.
www.falegnameriamenardi.it
Luci dal Sol levante Architetto Michele Merlo, Studio_Gellner
Fabbro Zino LTA, artigiano del ferro
I grandi maestri in qualche modo non ci lasciano mai. Continuano a vivere
nelle loro idee, nei loro progetti; “respirano” ancora negli oggetti che hanno
creato. Da questa convinzione siamo partiti per mettere mani e testa alla
riedizione di due particolari oggetti di design ideati da quello che conside-
riamo un grande maestro: Edoardo Gellner. Così sono nati Dojo e Sensej.
Nomi non casuali. Sensei è una parola giapponese che indica una “persona
nata prima di un’altra”: un termine che viene utilizzato per mostrare rispet-
to a qualcuno che ha raggiunto grandi livelli di padronanza in una qualche
forma d’arte. Un maestro, insomma. Progettato da Gellner come prototipo,
nel 2014 abbiamo rieditato Sensei, unendo la forza progettuale dello Stu-
dio_Gellner e l’abilità artigianale di Fabbro Zino. Il design semplice, allegro e
contemporaneo distingue i tre elementi in ferro, che compongono la lam-
pada-cubo e creano una sorprendente sensazione di luminosità circostante.
Anche Dojo ha un’“anima” giapponese. Il nome riporta alla mente le sale di
meditazione dei buddisti zen e i templi per l’apprendimento delle arti mar-
ziali. Simbolicamente, il Dojo incarna e rappresenta l’armonia dell’universo.
Da qui, il fascino essenziale della lampada che Gellner progettò per una villa
privata e che oggi riproponiamo con un pratico sistema di attacco magneti-
co, che consente di orientarlo in paraluce in orizzontale o in diagonale, per
ottenere suggestivi giochi di luce e ombra. Le due lampade si inseriscono
all’interno di un progetto di riproposizione di elementi di design del proprio
archivio storico, che lo Studio_Gellner sta portando avanti in collaborazione
con artigiani e industrie.
Great masters, like Edoardo Gellner, never leave us. They live on in their
ideas, breathe on in the objects they created. Dojo and Sensej were born
from this idea. The latter is a Japanese word meaning “someone born be-
fore someone else” and is used to show respect for a master. Sensei, the
cubic lamp designed by Gellner and shaped in iron by Fabbro Zino in 2014, is
meant to create a surprising sensation of surrounding light. Dojo, in Japan, is
the temple of martial arts, it represents the harmony of the universe. Hence
the essential fascination of the revisited lamp.
www.studiogellner.com www.fabbrozino.it
© b
andi
on.it
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La parola poesia deriva dal greco antico “poieo”, che significa “io faccio”. Con le mani. Gli artigiani di Cortina sono poeti, e
compongono con il legno, il ferro battuto, il tessuto, il vetro. Alla loro maestria viene affidata da due anni la realizzazione dei progetti finalisti del concorso internazionale di design bandito
da Cortina Turismo_CORTINA.TOP Living. L’artigiano ampezzano Roberto Zambelli
“Nichelo” e i giovani architetti Guido Posenato e Alberto Gallato ci raccontano il “dietro le quinte” della nascita delle otto panche da meditazione, tema dell’ultimo concorso, che a settembre ha visto la proclamazione di vincitori e finalisti e, a dicembre, durante il Cortina Fashion WeekEnd, il vernissage della mostra open air dei prototipi in
scala 1:1
DESIGN
L’arte “zen”di scendere in campo restando in panchina
foto di Giacomo Pompanin
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TOP Living
«Un lavoro devi farlo due volte perché sia perfetto. La pri-ma volta l’oggetto prende forma nella mente: la progettazione è qualcosa di astratto, un disegno lo puoi vedere solo a due dimen-sioni. Ma per capire se un oggetto è bello devi usare le mani. Devi costruirlo e provarlo». Roberto Zambelli “Nichelo”, artigiano di Cortina, è uno dei membri della giuria internazionale del concor-
so di design Ottopanche, organizzato da Cortina Turismo con il patrocinio della Facoltà di Design e arti della Libera Università di Bolzano. Ottopanche è il “sequel” di Cullami, bandito nel 2013 e dedicato alla realizzazione di culle capaci di trasformarsi con l’età del bambino. Questa volta creativi e designer sono stati invitati a progettare una speciale “panchina da contemplazione”: un concept un pizzico zen da interpretare con estro e originalità.
A settembre la giuria ha selezionato gli otto progetti finalisti, ma come dice Roberto, un lavoro perfetto va fatto due volte: a ognuno dei designer è stato abbinato un artigiano ampezzano perché realizzasse il prototipo a grandezza naturale della panchina che entre-rà successivamente in commercializzazione. «Su 5.000 abitanti, siamo in mille a lavorare nel settore dell’artigianato» spiega Roberto. «Abbiamo una storia e una tradizione uniche. La fabbricazione in serie non fa per noi: lavoriamo a stretto contatto con architetti, arre-datori d’interni e designer per realizzare complementi e arredi su misura. Ma il nostro punto debole resta la visibilità. Ecco perché questo concorso è, e sempre più sarà, l’occa-sione per fare conoscere questa realtà anche fuori Cortina e oltre l’Italia».
Le otto panchine realizzate saranno presentate al Fuorisalone di Milano (dove sarà anche lanciato il tema del terzo bando di concorso), prima di essere collocate, nella pri-mavera 2015, nel paesaggio ampezzano. Tra pochi mesi le si potrà provare. «Una panchi-na è estetica, comodità, funzionalità. Per apprezzarla bisogna usarla. Io sono “old style”, non riesco neppure a comprare qualcosa su internet, prima devo provare tutto su di me»: scherza “Nichelo”.
Chi invece si sente pienamente a proprio agio davanti a un computer sono i due giova-ni architetti veneti che hanno guadagnato il primo premio del concorso, con la panchina Quattroterzi (www.quattroterzi.com). Guido Posenato (classe ‘84) e Alberto Gallato (classe ’82) hanno firmato un progetto dalle linee essenziali, ispirato al formato delle fotografie digitali, il 4:3. Il loro è un duo molto affiatato: le voci entusiaste quasi si sovrappongono, mentre raccontano la loro esperienza. «Conosciamo Cortina, ci veniamo ogni volta che è possibile, non potevamo non partecipare. Abbiamo inserito la nostra panchina in una cornice che inquadra il panorama, come uno scatto fotografico. Chi si siede entra dentro questa “cartolina”, e in un certo senso ne diventa parte, come un elemento del paesaggio che a Cortina è davvero qualcosa di unico».
Estetica e funzionalità vanno di pari passo: Quattroterzi è stata studiata in modo da poter essere usata anche quando è in parte ricoperta dalla neve. In estate, nelle feritoie aperte sulle pareti laterali, si possono posteggiare le biciclette.
Il progetto è stato affidato all’artigiano ampezzano Lorenzo Lacedelli. «Il giorno della premiazione – ricorda Guido – è arrivato con il “nodo” della nostra panchina già pronto, talmente era impaziente di farcelo vedere. Abbiamo visitato la sua falegnameria, ci ha suggerito una serie di soluzioni». Il concorso ha dato a Guido e Alberto l’opportunità di conoscere un po’ più da vicino il mondo dell’artigianato di Cortina. «È impressionante quante piccole aziende ci sono» racconta Alberto. «Giù in pianura le ditte si fanno una concorrenza spietata, ma qui l’atmosfera è differente, c’è un bello spirito di collaborazio-ne, si respira un senso di comunità. E vederli all’opera è semplicemente straordinario».
www.dolomiti.org/cullami www.cortina.dolomiti.org
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QuattroterziProgettato da Alberto Gallato e Guido Posenato
Realizzato da Lacedelli Cortina
www.lacedellicortina.com
CimesProgettato da Elodie Stephan (Parigi)
Realizzato da Falegnameria Marco Dimai
PianaProgettato da Claudio Bernardi e Fabrizio Fiscaletti
Realizzato da Falegnameria Faloppa
Bancia Progettato da Elia Borgato
Realizzato da Falegnameria Bariza di Roger Alberti
www.falegnameriabariza.it
1 premio2 premio
3 premioMenzione speciale
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TOP Living
Alpine BenchProgettato da Constantin Boym (New York)
Realizzato da Falegnameria Lorenzi di Massimo Lorenzi
www.falegnamerialorenzi.com
LadinaProgettato da Chiara Angelone, Livia Gangarossa e Federica Mares
Realizzato da Falegnameria Chi de Mano di Luigi e Sergio Majoni
EcopancaProgettato da Mirco Bottega
Realizzato da Falegnameria Fabrizio Menardi
www.falegnameriamenardi.it
Nuvola Progettato da Ilaria Rizzi e Mirco Bottega
Realizzato da Falegnameria Mario Ghedina
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La giuria internazionale: da sinistra, Stefano Zardini fotoreporter ed esperto di design (Cortina d’Ampezzo), Carola Zwick, professore di product design (Berlino), Ineke Hans, designer (Arnhem, Paesi Bassi), Kuno Prey,
professore della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano e ideatore del concorso; Roberto Zambelli, artigiano (Cortina d’Ampezzo), Michele Merlo, architetto
The international jury. Left, Stefano Zardini press photographer and design expert (Cortina d’Ampezzo), Carola Zwick product design professor (Berlin, Germany), Ineke Hans designer (Arnhem, Nether-lands), Kuno Prey professor at the
Art and Design Free University of Bolzano and creator of the contest, Roberto Zambelli artisan (Cortina d’Ampezzo), Michele Merlo archi-tect
Giovani talenti cresconoDopo aver conquistato il primo premio al concorso Cullami, Lulka, proget-
tata da Anna Matosova e realizzata dalla Falegnameria Fabrizio Menardi di
Cortina d’Ampezzo, è entrata a far parte della rosa dei prodotti selezionati
quest’anno dall’Osservatorio permanente del Design ADI per essere sotto-
posti alla giuria del prestigioso Compasso d’Oro. 659 le proposte esaminate,
di cui 194 relative alla Targa Giovani, la sezione riservata ai progetti elaborati
dagli studenti delle scuole di design italiane in cui compare la culla nata nel
2013 per l’iniziativa firmata CORTINA.TOP Living.
After gaining the first prize at the Rock Me contest, Lulka, designed by Anna
Matosova and made by the Menardi joinery workshop of Cortina, has been
one of the products selected by ADI the Association of Industrial Design
to be judged by the jury of the prestigious Compasso d’Oro international
award.
www.adidesignindex.com
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TOP Living
INSIDER
L’attimodi Stefano Zardini
Certo che quando sono tra i
primi al mattino, sulle piste,
mi sento gratificato dalle mie
capacità e dallo stile, il vento
sul viso, la sensazione di
velocità sotto il mio controllo.
Niente motore, io e la forza
di gravità domata e guidata,
gli altri pensieri fuggono in
un apparente senso di totale
pienezza. Poi è sufficiente
un solo attimo di incertezza,
il brivido di una possibile
rovinosa caduta e il sogno si
infrange istantaneamente.
Grazie a voi, uomini della
notte, e ai vostri gatti delle
nevi: siete voi a consentirmi
di provare l’ebbrezza di quella
momentanea, ingiustificata e
brevissima onnipotenza.
When I am among the first on
the ski slopes in the morning,
I feel so gratified by my skills
and style. The wind on my
face, the sensation of speed
under my control. No engine,
just myself and gravity tamed
and guided, the other thoughts
flee away in an apparent sense
of total fulfillment. Then, only
a moment of uncertainty, a
thrill for a possible bad fall and
the dream is instantaneously
shattered. Thanks to you, men
of the night, and to your snow
groomers: you allow me to
feel the thrill of that fleeting,
unjustified, and very short
omnipotence.
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Inverno, neve e sole, aria frizzante, sci e voglia di montagna bianca: La Cooperativa di Cortina sta al passo, non solo delle stagioni, ma anche delle nuove tendenze, in fatto di abbigliamento e di attrezzature. Tante proposte per affrontare al meglio la vacanza, lo
sport e il tempo libero. Non solo nella grande sede centrale, ma an-che nei negozi satelliti, tutti a Cortina. La novità è CMP, il nuovo store in Corso Italia nato grazie alla partnership con il marchio produttore di abbigliamento sportivo del gruppo fratelli Campagnolo. Ottanta metri quadrati dove vengono proposte le coloratissime collezioni CMP uomo e donna per lo sci e le attività outdoor. Alta qualità, alti contenuti stilistici, a prezzi accessibili. Ecco allora le giacche in piuma naturale, e la morbidezza del pile Artic Fleece, declinato in diversi pesi per garantire massimo isolamento termico. Oltre ai berretti e alle sciarpe divertenti. Pochi passi più avanti e si è davanti a un altro negozio: Op!cortina, rinnovato nella proposta merceologica, rivolto soprattutto a un pubblico giovane. Non più solo Nike, presente con il meglio delle sue calzature da running e “moda” ma anche altri importanti brand. È il caso di New Balance con la linea “trail” che ha visto testimonial Anton Krupicka, americano di origini polacche, uno dei più forti atleti del mondo, recente vincitore della Lavaredo Ultra Trail a Cortina. Op!cortina ha puntato su collezioni di sneakers “limi-ted edition”, articoli esclusivi, come quelli di Converse, Vans e Cat e sui doposci australiani di Emu, in montone morbidissimo e imperme-abilizzati. Anche l’abbigliamento è “trendy”, non solo per giovanissi-mi, ma anche per chi ama vestire sportivo a tutte le età. Ecco allora i giacconi, le felpe , i pantaloni e le magliette con scritte in giapponese di Superdry, i prodotti dal gusto “snowboarder” di Element, ma anche le giacche in piuma molto belle, e gli “orsetti” a prezzi molto convenienti di Brekka. Dall’altra parte di Corso Italia, il negozio mo-nomarca The North Face offre davvero prodotti speciali: è il caso di una giacca-guscio cucita in un pezzo unico di stoffa, super imper-meabile, o di un gilet multifunzionale, per sci alpinismo, con inserite sulla schiena, quasi fosse uno zaino, le tasche per contenere la sonda, la pala e l’apparecchio Arva. In questo ambito viene anche proposto uno zaino “Patrol” con airbag che si gonfia in caso di valanga. Oltre a queste particolarità, il negozio The North Face propone abbiglia-mento, calzature e attrezzature per alpinismo, sci e tutte le attività outdoor per uomo, donna e bambino con proposte diversificate anche nel prezzo. È però nella sede centrale della Cooperativa che il repertorio si espande, accontentando ogni esigenza. Quest’anno nel-la fascia medio-alta ecco capi eccezionali in tessuti elasticizzati in “4 vie stretch”, quali le giacche e i pantaloni Zerorh+, o la linea sportiva EA7 di Armani, con un bellissimo “fit” molto elegante. Bianco, nero, ma anche colori decisi, giallo, azzurro, rosso (tornato di moda anche per la donna). Super tecniche le giacche svedesi Haglöfs a due strati, caldo in piuma interno e guscio impermeabile esterno. E le giacche cucite col laser di Descente, senza intaccare il tessuto. Tra gli acces-sori da non perdere i guanti touch di Ziener e le fasce alte, colorate e divertenti di Eisbär. Il negozio Morotto, nell’area sportiva di Fiames, completa l’offerta della Cooperativa, con una vasta gamma di articoli dedicati agli sport invernali, con particolare attenzione allo sci di fondo, come da sua tradizione. Ma con anche tante idee (e fasce di prezzo) per l’outdoor e il tempo libero.
L’INVERNO IN VERSIONE TECNO E FASHION ALLA COOPERATIVA E NEI SUOI NEGOZI SATELLITI
The North Face
CMP
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
WINTER IN TECHNO AND TRENDY STYLE AT THE COOPERATIVA AND ITS SATELLITE SHOPS
Winter, snow and sun, skiing and white mountains: The Cooperativa di Cortina keeps up both with the seasons and the latest trends in fashion wear and gear. There is plenty of offers to best approach vacations, sports, and leisure time in the large main store and in its satellite shops alike, all located in Cortina. The new entry is CMP store, on Corso Italia, born thanks to the partnership with the sportswear brand of Campagnolo Brothers group. Eighty square metres display the brightly colored ski and outdoors collections for men and women. Best quality and high style design at affordable prices, like the goose down jackets and the soft Arctic Fleeces that come in different weights to ensure the best thermal insulation, or the hats and the amusing scarves. A few steps forward and you are in front of another store: Op!cortina with a new merchandise primarily aimed at the young public. Besides Nike, with its top running and fashion footwear, there are other important brands like New Balance with its “trail” line endorsed by Anton Krupicka, the US athlete of Polish origin, one of the strongest in the world, who won the Lavaredo Ultra Trail race in Cortina. Op!cortina has focused on “limited edition” sneakers, exclusive items manufactured by Converse, Vans, and Cat and on Australian snowboots by Emu, in soft water-resistant sheepskin. Sportswear also sets the trend for the very young and for all those who love dressing sporty at all ages. Winter jackets, hoodies, trendy trousers and T-shirts with Japanese slogans (very fashionable) by Superdry, “snowboarder” style items by Element, and also the beautiful goose down jackets and the polar fleece jackets by Brekka at very reasonable prices. On the other end of Corso Italia, the single brand store The North Face offers really unique items like the super water-resistant soft-shell jacket sewn from a single piece of fabric, or a multipurpose vest for backcountry, with pockets for probe, shovel, and Arva (avalanche beacon) on the back as if it were a backpack. In the same line is the “Patrol” backpack equipped with airbags that inflate in the event of an avalanche. Beside these technical items, the Northface store offers also sportswear, footwear and gear for backcountry, skiing, and outdoor activities for men, women, and children at a range of prices. However, it is in the main store of the Cooperativa that the selection expands to meet everyone’s need. This year, unique mid to high-end market items made in “4 way stretch” fabric, like jackets and trousers by Zerorh+, or the sports line by EA7 di Armani, with a very elegant fit. Black, white, but also bold colours: yellow, light blue, red (back in fashion for women). Highly technical double-lay-er jackets by Haglöfs, with a warm goose down interior and water resistant outer shell, and the jackets by Descente, with laser welding to not damage the fabric. There are also the touch gloves by Ziener and the colorful, fun head bands by Eisbär. Last, the Morotto store, at Fiames sports area, complements the wide-ranging offer of the Cooperativa with a wide selection of items dedicated to snow sports. Cross-country skiing is in the foreground, in accordance with tradition, but there are also many ideas (and price ranges) for outdoor and leisure activities.
— Camilla Croft
La Cooperativa di Cortina
Morotto
Op!cortina
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Novembre. Arriva la primissima neve della stagione. Il richiamo della montagna è troppo
intenso. Macchina carica e si parte dalla laguna. Destinazione: Cortina, per cogliere appena in tempo l’ultimo raggio di sole che fa brillare
di rosa la Tofana di Rozes
NATURA E CULTURA
Il cacciatoredi tramonti
testi e foto di Nicolò Miana
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Le prime nevicate di novembre hanno imbiancato il paesaggio e reso prati-cabile lo scialpinismo sopra i 2.000 metri. Decido di mettere gli sci per andare a “fare” il primo tramonto invernale della stagione. Il Passo Falzarego con i suoi 2.100 metri di quota è un’ottima base di partenza per un’ampia varietà di destinazioni. Quella di oggi è la Croda Negra.
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Sul passo ci sono una ventina di centimetri di neve fresca posati su uno strato di neve più vecchia. Il cosiddetto “fondo” è già sufficiente per lasciarci sciare senza grattare le solette sul terreno.
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Con una facile “pellatina” ci portiamo alla base occidentale della Croda Negra dove è presente una piccola fessura che dà accesso all’ampio dorso della cima. Questo passaggio, in cui avventurarsi con un po’ di attenzione, regala una bella dose di “pepe” alla gita, al-trimenti quasi ordinaria.
Superata la spaccatura proseguiamo per l’ampio pendio in direzione della cima. Il sole inizia a sfiorare l’orizzonte e la luce a riscaldarsi. Avanziamo per l’ultimo tratto con-templando il panorama che diventa sempre più ampio fino ad allargarsi a 360 gradi sulla cresta sommitale.
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Raggiungiamo la vetta appena in tempo per ammirare gli ultimi raggi di luce del giorno. L’aria frizzante rinfresca il viso accaldato. Una sensazione piacevole che dura qual-che minuto. Il silenzio è rotto solo da alcune raffiche di vento. Il freddo inizia a ghiacciare mani e piedi, ma passa in secondo piano; l’Averau e il Nuvolau monopolizzano l’attenzione. La visione ravvicinata di queste due cime rico-perte di neve al tramonto lascia a bocca aperta.
Tutte le foto su:
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Svaniti gli ultimi ba-gliori di luce sulle cime ci prepariamo a rientrare. Lo spettacolo prosegue anche dopo il tramonto, il cielo si accende di viola regalando una romantica atmosfera invernale.
Calzati gli sci scendiamo su una splendida neve fari-nosa alla luce del crepusco-lo fino a rientrare a casa.
Continua...
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Le sale vuote di un museo. Un attore e un grande personaggio s’incontrano. Sottile confine tra
realtà e fantasia. Abbiamo provato a raccontare l’arte con l’arte. Per celebrare a modo nostro i 40 anni del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi
delle Regole d’Ampezzo
ART NEWS
Rimoldi vs Rimoldia cura di Lucia Portesi
testi liberamente tratti dallo spettacolo Ciò che Rimoldi amava di più
Giacomo Pompanin ha interpretato
Mario Rimoldi nel percorso teatrale
realizzato dai Servizi educativi dei
Musei delle Regole d’Ampezzo, su
testo di Stefania Zardini Lacedelli,
accessibile online sulla piattaforma
multimediale MQUADRO.
Giacomo Pompanin interpreted
Mario Rimoldi in the theatrical jour-
ney presented by the Educational
Services at the Ampezzo Regole
Museum, based on a text by Ste-
fania Zardini Lacedelli, accessible
online on the multimedia platform
MQUADRO.
mquadro.regole.it
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G: La verità è che mi sono trovato molto bene nei suoi panni.R: Soddisfatto di essere stato nelle sue corde.G: Interpretare è essere finché dura l’interpretazio-ne?R: Un po’ di più, in realtà. Penso che ciò che si inter-preta rimanga come un’ombra. Si rivela in un gesto, in un’inclinazione. Sarà un po’ me per sempre.G: Lei interpretava i suoi artisti?R: Alla fine li ho incarnati tutti.G: La sua collezione?R: È il mio lascito. La mia proiezione.G: La collezione è in sé stessa un’opera d’arte?R: Oggi direbbero di sì senza esitazione. Allora non credo che l’intendessero in questo modo. Era, però, senz’altro un’avanguardia.G: Cosa intende di preciso?R: Lo Stato all’epoca appoggiava i collezionisti e rico-nosceva il loro ruolo per l’arte contemporanea. Ma i miei concittadini non capivano perché mi ostinassi a ospitare gli artisti, ad acquistare i loro quadri. Pensa-vano sperperassi il denaro della famiglia.G: Ma poi l’hanno eletto sindaco.R: I cortinesi mi chiamavano il “signore”. Per loro ero “quello dei quadri”, quello con i capelli bianchi e gli oc-chi chiari.
G: The truth is that I like being in your shoes.MR: Glad to have been your style.G: Is to interpret to be as long as play lasts? MR: A little more, actually. I reckon that what one interprets remains like a shade. It reveals itself through a sign or an inclination. It will be part of me, forever.G: Did you interpret your artists?MR: At the end I embodied them all.G: Your art collection?MR: It is my legacy, my projection. G: Is the collection itself a work of art?MR: Today they would assent, without hesitat-ing. In the past I do not think it was intended in this way. It was, of course, a vanguard.G: What do you mean exactly?MR: At that time, the State would support art collectors and recognise their role in contemporary art. But my fellow-citizens did not understand why I insisted on hosting the artists, on buying their works. They thought that I was dissipating my family’s money.G: But then you were elected mayor.MR: The people of Cortina used to call me “the Lord”. I was “the one of the paintings” for them, the one with white hair and light eyes.
SCENA 1Filippo de Pisis, Chiesa di Cortina, 1937
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G: Deve essere buffo camminare per le sale di un museo che porta il suo nome senza averlo mai visitato.R: Gli eroi eponimi si fermano sempre al primo capi-tolo.G: Lei non ha venduto neppure un quadro, giusto?R: Non ero un mercante d’arte, non avrei mai venduto le opere a nessuno per guadagnarci. G: Oggi Il collezionismo è un po’ diverso.R: Il collezionismo è parte del sistema dell’arte perché influenza necessariamente la scelta di ciò che viene con-siderato tale. Il denaro è uno strumento, ma non è l’uni-co. Forse, neppure il più importante.G: Se non era il denaro, cos’era?R: Erano, prima di tutto, altri tempi. Quando anche chi ricco non era, e gli artisti non sempre lo erano, pote-va permettersi di aspettare. Di passare mesi a Cortina. Un’intera estate. Ma questo tempo dava l’occasione di instaurare relazioni. E queste relazioni davano molto più del denaro.G: Per esempio?R: Per esempio erano divertenti.G: Sta parlando di Filippo de Pisis, immagino.R: Amavo accompagnarlo nelle sue passeggiate con la tela e colori sottobraccio e il pappagallo Cocò sulle spalle. G: Ha comprato tanti dei suoi quadri.R: A volte in modo bizzarro. Un giorno ricevetti la te-lefonata un po’ stizzita di un oste: «Il tuo amico mi ha imbrattato un vassoio, che faccio: lo butto o me lo ri-paghi?». Il caro Pippo aveva scostato il suo pasto da un vassoio di legno e, come spesso gli accadeva, aveva cominciato a dipingervi sopra. «Non buttarlo, passo a prenderlo e te lo compro». Eccolo qui.
G: It must be funny walking through the rooms of the Museum that bears your name, without having ever visited.MR: Eponymous heroes always stop at the first chapter.G: You sold none of your paintings, did you? MR: I was not an art dealer, I would have never sold the paintings to earn money.G: Today, art collecting is quite different.MR: Collecting is part of the art system, because it in-fluences the choice of what is considered art. Money is a means, but it is not the only one. And maybe, not even the most important.G: If it weren’t for money, what was it?MR: First of all, times were different. Times when even if one was not rich, and artists were not always there, he could afford to wait and spend months in Cortina, even a whole summer. These periods allowed to build relation-ships, that were more important than money.G: For example?MR: They were fun, for instance.G: You are talking about Filippo de Pisis, I guess.MR: I loved going with him on his walks, with the can-vas and the colours under his arm and the parrot Cocò on his shoulder.G: You bought many of his paintings.MR: Sometimes in a bizarre way. Once I got an angry call from an innkeeper: «Your friend splashed paint on one of my trays, should I throw it away or are you going to pay for it?». Dear Pippo had moved his meal from a wooden tray and, as it often happened, had started to paint on it. «Don’t throw it away, I’ll come around to buy it». And here it is.
SCENA 2Filippo de Pisis, Fiori, 1930
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G: Erano tutti divertenti?R: No. C’era chi aveva un carattere più cupo. Che forse nascondeva una grande dolcezza.G: Sironi?R: Una vita difficile, la sua. Lutti familiari e disillu-sioni politiche lo accompagnavano con una coltre di amarezza.G: Era triste?R: Molto, credo. Ma questo non gli impediva di es-sere generoso e caldo. Ricordo quando regalò a mia moglie un paesaggio invernale che lei amava molto.G: Cosa trovava nelle montagne?R: Probabilmente una maschera nella quale si rico-nosceva. Lui le racconta così: solitarie, magmatiche, indifferenti al passare del tempo.G: Non lo sono?R: De Pisis vedeva la caducità dei fiori e delle nuvole nel cielo. Sapeva cogliere l’attimo racchiuso in un respiro.G: Oggi Sironi che artista sarebbe?R: Probabilmente diverso. Meno concentrato sulla sua interiorità. Ma sempre sensibile, e sempre forte.
G: Were they all fun?MR: No. There were the ones who had a darker be-haviour. That might have hidden a great kindness.G: Sironi?MR: He had a hard life. Family losses and po-litical disillusions accompanied him as a bitter blanket.G: Was he sad?MR: A lot, I guess. But this did not stop him from being generous and kind. I remember when he gave my wife a winter landscape that she really loved.G: What did he find in the mountains?MR: Probably a mask in which he identified him-self. That is how he talks about them: lonely, mag-matic, indifferent to the passing of the time.G: Aren’t they so?MR: De Pisis saw the frailty of the flowers and of the clouds in the sky. He knew how to seize the day, enclosed in a breath.G: What kind of artist would Sironi be today?MR: Probably different, less focused on his inner life, but always sensitive and always strong.
SCENA 3Mario Sironi, Montagne, primi anni ‘50
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G: Ci vuole fiuto per capire l’arte?R: È una passione. Quello che si ama non bisogna spiegarlo.G: Di un amore esclusivo?R: Una collezione è come un tesoro nascosto. Una gioia che si può diffondere e condividere.G: Cosa prova per questi quadri?R: Non glielo so spiegare. Un bel quadro è qual-cosa che l’occhio, la fantasia, la memoria, la voce non si stancano mai di percorrere. Ogni giorno è sempre diverso perché noi li vediamo con occhi diversi. G: Eppure le donne di Campigli sembrano immo-bili, immortali.R: Sono dei gioielli del tempo. Il ricordo lo è. An-che se dura lo spazio di un mattino, come la rosa...G: Come viveva Rosa questa sua passione?R: Mi ha sempre accompagnato in questo cammi-no. Nei momenti importanti e nella quotidianità. Si immagini come poteva essere la nostra casa.
Quadri ovunque. Nei corridoi, nei sottoscala, nel-le pareti dei salotti, uno sopra l’altro. Una strana e confusa tappezzeria.G: Erano già luoghi d’arte, che hanno fatto nasce-re un museo.R: È stata lei a donare la collezione alle Rego-le d’Ampezzo, affinché custodissero le bellezze dell’arte così come proteggono le bellezze della natura.G: È un dono e insieme una grande responsabi-lità.R: Che hanno nel sangue. Le opere d’arte contri-buiscono a dare voce a un incanto che viene tute-lato da millenni.G: Un patrimonio in eredità.R: Il paesaggio è pieno di memorie e d’immagina-zioni. Bisogna ascoltare, cercare, percepire oltre l’occhio.G: Cosa ne dice se facciamo due passi fuori?R: Volentieri. Mi manca tanto una fumata di pipa.
SCENA 4Massimo Campigli, Ritratto di Rosa Braun, 1955
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Metamorfosi.L’arte nel territorio
L’arte contemporanea come chiave di accesso al territorio e alle risorse della montagna. Questo il cuore
di Chiavi di Accesso, il progetto artistico promosso dal Gal Alto Bellunese, che mette al centro i musei
tradizionali del territorio e li apre all’arte contemporanea, come creatori di identità, in grado di indagare
il presente e costruire nuove visioni del futuro. Fino a fine febbraio 2015, il Museo d’Arte Moderna Mario
Rimoldi ospiterà una installazione fotografica Michael Fliri: una suggestiva elaborazione della favolosa
metamorfosi della regione dolomitica, dal mare tropicale di 300 milioni di anni fa alle montagne del
presente, immaginando ciò che sarà tra altri trecento milioni di anni.
Metamorphosis. Art in the territory
Until 31st January, 2015, the Mario Rimoldi Modern Art Museum hosts a photographic exhibition by
Michael Fliri within the Chiavi di Accesso project. It is an evocative elaboration of the fantastic meta-
morphosis of the Dolomite area, from the tropical sea of 300 million years ago to today’s mountains,
imagining what it will be in other 300 million years.
www.musei.regole.it www.chiavidaccesso.it
ridors, in the space under the staircase, on the walls of the living rooms, one on top of the other. A strange and confusing tapestry. G: Those were already places of art that gave rise to the creation of a museum.MR: She donated the collection to the Ampezzo Regole, so that they could preserve the beauties of art as they protect the beauties of nature.G: It is both a gift and a great responsibility.MR: That they have in their own blood. Art works contribute to voice a charm that has been preserved for thousands of years.G: A heritage as legacy.MR: The landscape is full of memories and imagina-tion. We have to listen, search and perceive beyond the eye.G: What do you think about going for a walk?MR: I would love to. I miss smoking the pipe.
G: Do you need an “excellent nose” to understand art?MR: It is a passion, what one loves needs not be ex-plained.G: Of an exclusive love?MR: A collection is like a hidden treasure. A joy that you can spread and share.G: What do you feel for these paintings?MR: It is hard to explain. A good painting is some-thing that eyes, imagination, and memory are never tired of observing. Every day is different because we see it with different eyes.G: And yet, Campigli’s women seem still and immortal.MR: They are jewels of the time. As memory is. Even if it lasts the space of a morning, like the rose...G: How did Rosa live this passion of yours?MR: She always followed me on this journey, on impor-tant moments and in everyday life. Just imagine how our home could be. Paintings everywhere, in the cor-
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ACTIVE
Discesalibera tutti
di Alessandra Segafreddo foto di Giacomo Pompanin
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Il sole splende alto nel cielo terso, Cortina è piena di neve. Stamattina ho voglia di sciare, di stare all’aria aperta, di provare anche qualcosa di nuovo. Mi hanno detto che sul Passo Falzarego, a 2.055 metri di quota, a Col Gallina, si può sciare, ma soprattutto, scendere in Fat Bike. In tutta Europa si può vivere questa esperienza solamente a qui: Cortina è la prima località a permettere l’uso della “bici grassa” anche in discesa. Non sono una ciclista allenata, ma il fatto che non
siano richieste snervanti salite mi lascia ben sperare. Oggi si va.Prima mi attrezzo per bene, dando una occhiata al materiale informativo: «Le Fat Bike
sono una evoluzione diretta delle mountain bike, caratterizzate da ruote che montano pneumatici molto larghi. Sono state pensate per arrivare laddove le mountain bike non riescono: la sezione maggiorata dello pneumatico consente un’aderenza assoluta, mentre la bassa pressione permette di “galleggiare” su superfici morbide, come neve, fango o sabbia o particolarmente sconnesse, come i greti dei fiumi».
Giusta dose di avventura senza difficoltà proibitive. Già emozionata, salto in macchina e salgo verso Col Gallina: davanti a me si apre un
panorama mozzafiato. La neve imbianca la Regina delle Dolomiti, le crode, sfiorate dai raggi di sole, luccicano.
Decido di inforcare sci e scarponi. Faccio qualche discesa e mi avvicino pian piano al rifugio per il noleggio della mia prima Fat Bike con relativa protezione. Ad accogliermi, Raniero Campigotto, il titolare, che mi illustra la possibilità di salire in seggiovia in cima alla pista per poi scendere su due tracciati appositamente creati: adrenalina garantita. A fianco del rifugio c’è anche un percorso su piano dedicato alle “ruote grasse”, per eser-citarsi su neve senza intralciare gli sciatori o gli appassionati di tintarella invernale. Mi guardo attorno: tanti ragazzi emozionati, eccitati, divertiti.
Dicono gli esperti che il 2015 sarà l’anno delle Fat Bike. Per ora, in tutta Europa, le “bici grasse” possono sfrecciare in discesa e risalire in quota con l’uso degliimpianti in pochissime località,
tra cui Cortina. Ecco la cronaca di una
emozionante cavalcata invernale
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In queste pagine, alcuni tra i primi scatti che hanno immortalato la novità dell’inverno ampezzano. A Col Gallina, con la splendida Tofana di Rozes sullo sfondo, alcuni appassionati iniziano ad assaporare in anteprima l’emozione della Fat Bike.
On these pages, a selection of photos that have im-mortalized the new offer of Cortina’s winter. On Col Gal-lina, with spectacular Tofana di Rozes in the background, bike lovers are experiencing the first emotions of riding a Fat Bike.
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Vado in bicicletta fin da bambina, ma devo ammettere che basta salire su una Fat Bike per sentirsi tecnicamente più bravi di quello che si è effettivamente. Saranno le gran-di dimensioni delle ruote, che rendono la bici particolarmente facile da controllare, e l’ampia superficie di appoggio che garantisce una stabilità estrema anche sui terreni più accidentati, o sarà che sulle Dolomiti ampezzane è tutto più magico, ma devo ammettere che vado alla grande.
Salgo in seggiovia, mentre l’addetto dell’Ista monta la Fat Bike. Arrivata in cima mi fermo un attimo, come per raccogliere i pensieri. Trattengo il fiato e via! Inizia la discesa. Energia allo stato puro. Pedalare sulla neve, galleggiare su un fantastico manto bianco in piena sicurezza, con l’aria frizzante che sferza il volto, è molto più che divertente. Non faccio fatica, si pedala leggermente e… si ride tantissimo. Chi fa “sul serio” e desidera un vero allenamento può anche salire in Fat Bike, ma è una ipotesi che non mi sfiora mini-mamente. Io scendo sul tracciato battuto, provo una frenata e, mentre mi vedo già faccia a terra, mi sorprendo a restare perfettamente in equilibrio. Queste “gommone” offrono una sensazione di sicurezza che non avevo mai provato; eccomi ripartita, vado giù a tutta birra. Arrivo in fondo con la voglia di risalire. Riprendo la seggiovia e con il sorriso stam-pato in volto scendo di nuovo.
Un consiglio: timidi, astenersi. Queste strane bici “maggiorate” riscuotono una parti-colare attenzione da parte del pubblico dello sci: occhiate interessate, curiose e, al termi-ne della discesa, anche tante domande. Non a caso gli addetti ai lavori dichiarano che il 2015 sarà ricordato nella storia del ciclismo come l’anno delle Fat Bike.
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The sun shines high in the clear sky, Cortina is full of snow. This morning I feel like skiing, staying outdoors, and trying something new. I have been told that on Passo Falzarego, at 2,055 metres, at Col Gallina it is possible to ski, but above all to ride down on a Fat Bike. Cortina is the only place in Europe where you can live this experience, where the use of fat bikes is allowed also downhill. I am not a trained biker, but since exhausting uphill rides are not required, I feel ready to accept the
challenge. Today is the day. First I get well equipped, with the help of informative material: «Fat Bikes are the direct evolution of mountain bikes, characterized by fat tyres. They have been created to get where mountain bikes cannot; the larger cross section of the tyres allows total adherence and the low pressure allows floating on soft surfaces like snow, mud or sand, or irregular surfaces like river beds».
The right dose of adventure without prohibitive difficulties. Already excited, I jump in the car and drive to Col Gallina: a breathtaking view opens in front of me. Snow covers the Queen of the Dolo-mites, the peaks are sparkling, brushed by the rays of sunlight. I decide to wear ski boots and skis and after a few runs I slowly approach the Rifugio to rent my first Fat Bike and the necessary protection. Raniero Campigotto, the owner, welcomes me and shows me the possibility to reach the top of the ski run by chairlift, and then to ride down one of the two dedicated courses: adrenalin is granted. Next to the Rifugio there is also a flat course dedicated to fat bikes, to train on snow without getting in the way of skiers and lovers of winter sun-tan. I look around and I see many young people, excited and amused. I have been riding a bike since I was a child, but I have to admit that you just need to try a Fat Bike to feel technically better than you actually are. Be it the large size of the wheels, that make the bike very easy to control, or the wide supporting surface that guarantees an extreme stability also on irregular terrain, or the magic of the Ampezzo Dolomites, but I have to say that I am doing great. I take the chairlift, while the lift attendant loads the Fat Bike. When I reach the top I stop for a moment to collect my thoughts. I hold my breath and then... go! Downhill. Pure energy. Riding on the snow, floating on an amazing white blanket, totally safe, the crisp air lashing my face is much more than fun. I am not tired, I ride softly and... I laugh a lot. Those who seriously want a real workout can ride uphill, but this does not appeal to me. I ride down the groomed course, I pull on the breaks and while I see my face in the snow, surprisingly I remain in perfect balance. These big wheels offer a feeling of safety that I have never felt before. I start again, I ride flat out. When I get to the bottom I want to do it again. I take the chairlift and with a smile on my face I go down. A tip to shy people: avoid it. These weird fat bikes call the attention of the ski public: interested and curious looks, and at the end of the run also a lot of questions. It is not by chance that professionals in the field state that 2015 will be remembered in the history of cycling as the year of Fat Bike.
Downhill frees everyone
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Gigi Dariz
COSA BOLLE IN PENTOLA
www.da-aurelio.it
Fuochie fiamme insieme a
RISTORANTE DA AURELIO
Al Passo Giau, dove sperimentazione e rispetto della materia prima si incontrano... in un piatto.
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Unire la farina con le uova e impastare. Men-tre la pasta riposa (un’ora) preparare i ripieni. Per quello rosso: passare al mixer la rapa, in-corporare la patata schiacciata e il pangratta-to. Aggiustare di sale e insaporire con la noce moscata e la cannella. Per quello bianco: man-tecare il caprino fino a ottenere una crema omogenea. A questo punto stendere la pasta in una sfoglia piuttosto sottile, ritagliando dei rettangoli di 20x10 centimetri. Con una tasca da pasticcere, stendere prima il ripieno di rapa rossa, poi quello di caprino. Spennellare con l’uovo i bordi e chiudere il raviolone. Cuocere in abbondante acqua salata per circa 8 minuti. Adagiare il raviolone caldo su un piatto rettan-golare e irrorare con burro appena sciolto e parmigiano grattugiato. Decorare con semi di papavero.
Raviolone con doppio ripieno di rapa rossa e caprinoPer 4 persone
Per la pasta:
500 grammi di farina Petra 1
8 uova
Acqua e sale q.b.
Per i ripieni:
200 grammi di rapa rossa cotta
100 grammi di patate cotte
50 grammi di pangrattato
200 grammi di caprino
15 grammi di noce moscata
15 grammi di cannella
Sale q.b.
a cura di Eleonora Rigato foto di Giacomo Pompanin
Il ricettario di CORTINA.TOPic
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www.ristoranteriogere.com
RISTORANTE RIO GERE
Affacciato sulle piste del Faloria è perfetto per escursionisti e sciatori;
in cucina omaggia la tradizione locale con tocchi di personalità.
Nicola Bellodis
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Tagliare a julienne il cuore dei carciofi e tri-folarli in padella con un soffritto di aglio, cipolla, olio di oliva, alloro e salvia. Quando saranno quasi pronti, rosolare a parte un taglio scelto di manzo, infarinato con una noce di burro. Dopo averlo salato, aggiun-gere i carciofi, bagnare con Brandy e flam-bare finché evapora l’alcol, quindi sfumare con vino bianco. Impiattare la carne al san-gue, già tagliata, su un letto di cappuccio e coprirla con la crema di carciofi ottenuta dalla cottura. Tocco finale: una grattugiata di scaglie di tartufo nero Scorzone.
Tagliata di manzo con carciofi al profumo di tartufoPer 4 persone
6-700 grammi di roastbeef
3 carciofi
1 bicchierino di Brandy
0,25 litri di vino bianco
10-15 grammi di tartufo nero Scorzone
1 cipolla
1 cucchiaio di farina
1 spicchio d’aglio
1 rametto di alloro
1 rametto di salvia
1 noce di burro
Mezzo cavolo cappuccio tagliato a listarelle
Olio extra vergine di oliva e sale q.b.
Il ricettario di CORTINA.TOPic
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VITA DA CLUB
Taste InCortinae Cortina Wine Club
Un goloso appuntamento con il gusto made in Abruzzo il 27 dicembre alla Casa delle Rego-le di Cortina, con Il gusto del benessere. Le eccellenze in vetrina a Cortina: protagonista l’Abruzzo. Una giornata dedicata alle eccellenze enogastronomiche della regione, orga-nizzata da Taste InCortina, il brand che rappresenta la dimora del buon gusto all’ombra delle Dolomiti. Presenti all’evento, che ha ottenuto il patrocinio dell’Expo 2015, le mi-gliori cantine e le più importanti aziende del food abruzzesi. Nel pomeriggio, tavola roton-da sul binomio cibo-salute, moderata dalla giornalista Elisabetta Guidobaldi, direttrice di Ansa Abruzzo e Molise, con i docenti delle più celebri università italiane a confronto. A seguire, Cortina Wine Club – Venissa & Vigna 1350 con la degustazione di vini estremi, rari e preziosi.
Gusto Del Benessere. Excellence in Cortina: Abruzzo, the main protagonist. The delicious event will be held at the Casa delle Regole of Cortina on December 27th. Taste InCortina, the brand of fine taste in the shade of the Dolomites, organizes a day dedicated to regional fine food and wines. The event, supported by Expo 2015, will host the best wine and food producers of Abruzzo.
www.cortinawineclub.it
Maria Pia Montanari, fondatrice di Taste InCortina, con Gianluca Bisol. Insieme a Fabrizio Zardini e Francesco Anaclerio hanno fondato il Cortina Wine Club, dedicato alla scoperta e degustazione di vini prestigiosi e unici al mondo, nati in luoghi estremi.
Maria Pia Montanari, founder of Taste InCortina, with Gianluca Bisol.
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The Cortina Car Club winter season kicks off, on February 21st -22nd, with kart and ski races. On Saturday the 3rd Ice Cortina Car Race will be held at night for the first time, and on Sunday all the participants will compete in the Winter slalom race at Col Gallina. The prize giving and a concluding toast will follow.
Cortina Car Club
La stagione invernale del Cortina Car Club è come sem-pre all’insegna della velocità e del divertimento on snow, quest’anno con un doppio appuntamento per soci e amici. Arriva infatti, il 21 e 22 febbraio, una due giorni dedicata alle gare su kart e su sci, in collaborazione con il Gaibo-la Sci Club. Si inizia sabato 21, nel pomeriggio, con la 3° edizione dell’Ice Cortina Car Race, avvincente gara di kart a batterie, quest’anno in notturna, all’Auronzo Ice Kart. La domenica sci ai piedi di tutti i partecipanti alla gara su kart, per la Winter Slalom, competizione a due manches dedicata a grandi e piccini, al Rifugio Col Gallina. Un al-legro brindisi finale accompagnerà la proclamazione e la premiazione dei vincitori.
Campagna sociCortina Car Club 2015
Parte a gennaio 2015 la campagna soci del Cortina Car
Club. Il nuovo Consiglio Direttivo ha appena lanciato
un progetto di attività sul territorio e di partecipazione
ai più importanti eventi motoristici in Italia che, oltre a
essere occasione di svago e socialità, permettono di
portare il nome di Cortina al di fuori della conca am-
pezzana. Con il nuovo anno, accanto ai “soci ordina-
ri” nasce la categoria dei “soci aderenti”, che permette
di prendere parte alla vita associativa del Club con un
piccolo investimento. Tutti i dettagli per l’iscrizione e il
calendario degli eventi programmati sono online sul sito
del Club a partire dall’1 gennaio 2015.
The Cortina Car Club 2015 Membership Campaign
starts in January 2015. The Club has just launched a se-
ries of motor events all over Italy to socialize and pro-
mote Cortina. With the new year two kinds of member-
ship will be available: ordinary members and associate
members. For further details visit from January 2015 the
Car Club website. www.cortina-carclub.it
Un’avventurosa gara di sci organizzata in collaborazione con il Gaibola Sci Club al Rifugio Col Gallina, che ha visto sfidarsi grandi e piccini in un uno contro tutti per raggiungere il I° posto.I piloti bardati di tute e caschi alle prove con l’Ice Cortina Car Race all’Auronzo Ice Kart, si sfidano per aggiudicarsi il primo posto sul podio.
An adventurous ski race organized with the Galibola Ski Club at Rifugio col Gallina.Drivers at the Ice Cortina Car Race on the Auronzo Ice Kart.
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Sci Club 18
Dopo il consueto cocktail del 27 dicembre presso la sede sociale di Malga Lareto, che dà il via alla stagione invernale dello Sci Club 18, il calendario degli appuntamenti si apre il 4 gennaio con il Lioro di Nadà, gara di slalom gigante riservata a soci e amici. Nel weekend del 31 gennaio e 1 febbraio appuntamento con il 7° Trofeo Unione Circoli Ita-liani e Coppa d’Inverno. Il 21 febbraio cena di beneficenza e gara di slalom gigante Sci-Vela. Sempre a febbraio, il 28, la Coppa Almagià: gara di slalom gigante per Soci e Amici, con premiazione sul campo di gara. Due appuntamenti da non perdere anche a marzo: dal 4 all’8 Eagle Ski Club – Inter Club a Gstaad. Dal 13 al 16 7th Amateur Inter Club Team Cham-pionship a Madonna di Campiglio. La competizione più adrenalinica, il Carrera Freeride Challenge Puntanera, torna dal 3 al 5 aprile. È organizzata dallo Sci Club 18 in collabora-zione con le Guide Alpine di Cortina e il Gruppo Scoiattoli. Il 6 aprile il 6° Slalom fra le nuvole, in ricordo di Jacopo: una gara di slalom gigante il cui intero ricavato sarà devoluto in beneficenza al Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Pieve di Cadore.Da quest’anno AUDI è partner dello Sci Club 18: in occasione del weekend della Coppa del Mondo di Sci alpino femminile, del Carrera Freeride Challenge Puntanera il miglior atleta delle categorie giovanili sarà premiato con l’AUDI Award.
www.sciclub18.it
The winter season opens January 4th with Lioro de Nadà, a private giant slalom race for members and friends, followed on January 31st and February 1st by the 7th Trofeo Unione Circoli Italiani and Coppa Inverno. On February 21st a charity dinner and the skiing-sailing giant slalom race. On February 28th Coppa Almagià. In March, from 4th to 8th the Eagle Ski Club – Inter Club at Gstaad, from 13th to 16th the 7th Amateur Inter Club Team Championship. Puntanera Carrera Freeride Challenge will be held from 3rd to 5th April. On April 6th the 6th Slalom among the Clouds, in memory of Jacopo. From this year Audi is sponsor of Ski Club 18: during the weekends of the Alpine Ladies’ World Cup and the Puntanera Carrera Freeride Challenge the best young athletes will be presented with the AUDI Award.
Lioro de Nadà, la tradizionale gara di slalom gigante alle 5 Torri, riservata a soci e amici dello Sci Club 18.
Lioro de Nadà: the traditional giant slalom race on the 5 Torri slopes.
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Sci Club Cortina
Continua l’impegno dello storico Sci Club Cortina, nato nel 1903, per promuovere lo sport e l’agonismo giovanili. A gennaio e febbraio tre emozionanti competizioni per ra-gazzi e allievi. Il 19 e il 20 gennaio la gara di SuperG Gran Prix Ascotrade in Tofana. L’1 feb-braio la Gran Prix Ascotrade, in località Rumerlo, prevede lo slalom speciale. L’11 febbraio è il momento della selezione regionale Veneto per il Trofeo Topolino. Il 22 febbraio, slalom speciale per baby e cuccioli con il Gran Prix Lattebusche a Rumerlo. A marzo (7-8) arrivano gli slalom speciali per le finali di Coppa Veneto categoria giovani, con le gare FIS in Tofana.
www.sciclubcortina.it
In January and February three exciting competitions for Ski Club Cortina: on January 19th -20th the superG Gran Prix Ascotrade on Tofana, on February 1st the slalom at Rumerlo, and on Feb-ruary 11th the Trofeo Topolino for the Veneto district. On February 22nd the youngest racers will compete for the Gran Prix Lattebusche at Rumerlo. On March 7th -8th the Coppa Veneto finals are scheduled with the FIS races on Tofana ski runs.
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Sci Club Druscié
Divertimento, passione per lo sci alpino e amore per la natura sono la “filosofia” dello Sci Club Drusciè, che per questa stagione invernale ha in programma numerose attività e competizioni per allievi e non. Il 15 febbraio il Trofeo Lattebusche a Rumerlo, con banchetto finale preparato dai genitori dei giovanissimi atleti. Il 17 febbraio Ice Drusciè Party: festa in maschera sui pattini (per soci e non), allo Stadio del Ghiaccio, con premiazioni e buffet. Il 28 febbraio il Trofeo Marina Minnaja, gara benefica per la ricerca nel trapianto del fegato. Il 22 marzo GolfVelaSciando, gara combinata di sci, golf e vela. Tutti riuniti per la gara socia-le il 4 aprile, con pranzo di gala al Ristorante Al Caminetto. L’11 e il 12 aprile la stagione invernale si chiude con il Trofeo +Energia, gara internazionale FIS.
www.sciclubdruscie.it
This winter season many activities and competitions are scheduled for members and non-members of Drusciè Ski Club. On February 15th, Trofeo Lattebusche at Rumerlo. On February 17th, the Drusciè Ice Party, a Carnival party at the Ice Arena. On February 28th Trofeo Marina Minnaja, a charity race. On April 4th, the club race followed by the gala dinner at the Caminetto Restaurant. On April 11th and 12th the season will close with the Trofeo +Energia FIS race.
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Salva con nomeNatale e Capodanno a Cortina dicembre 2014 – gennaio 2015
Cortina Gourmanddicembre 2014 – aprile 2015
Sciate all’albadicembre 2014 – aprile 2015
Lo Schiaccianoci 30 dicembre 2014
Tour de Ski 7-8 gennaio 2015
Coppa del Mondo di Sci alpino femminile
17-18 gennaio 2015
FIS World Snow Day 18 gennaio 2015
Pramac Snowboardcross European Cup
6-8 febbraio 2015
Granfondo Dobbiaco-Cortina 7-8 febbraio 2015
Carnevale a Cortina12-17 febbraio 2015
Street Child Ski Race 14 marzo 2015
Carrera Freeride Challenge Punta Nera
3-5 aprile 2015
Ciak Junior 28 - 31 maggio 2015
Ikonos Art Gallery 6 dicembre 2014 – 12 aprile 2015
Taste InCortina 27 dicembre 2014
Musei delle Regole dicembre 2014 – aprile 2015
Una Montagna di Libri dicembre 2014 – aprile 2015
Festa delle bande23-30 agosto 2015
CortinaTerzoMillennio 2 gennaio 2015
Calici di Stelle 3 gennaio 2015
Festival e Accademia Dino Ciani 20 febbraio 2015
WinterRace 5-7 marzo 2015
Cortinametraggio18-22 marzo 2015
Coro Cortinaluglio 2015
ULd’A luglio 2015
Grand Hotel Savoia luglio – agosto 2015
Cortina InCroda luglio – settembre 2015
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[ Il nostro calendario dell’inverno ]
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Close up
Più di 30 manifestazioni per oltre 200 eventi e 100 protagonisti da
giugno a settembre. È accaduto a Cortina, la scorsa estate.
Per curiosare tra gli appuntamenti, gli ospiti, i volti noti e non, che hanno affollato la bella stagione delle Dolomiti,
e per conoscere il dettaglio completo della nostra agenda
invernale www.radiomontecarlo.net/speciali/cortina-gli-appuntamenti
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[ La cronaca della nostra estate ]
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FOCUS
Cortina onlinea cura di Angela Bolzicco
iSkiCortina Una app gratuita per rimanere sempre aggiornati su piste, webcam, me-teo e numeri utili. Consente la geolocalizzazione e permette la condivi-sione sui social della propria posizione.A free app to keep you alway updated on skiruns, webcams, weather forecasts, and useful phone numbers. It employs geolocation and allows sharing your position on social media.
Gourmand HolidayTutti gli appuntamenti più gustosi dell’inverno 2014/2015.All the most appetizing winter events of the 2014 / 2015 winter season.
Super8Selfie, photo & video competition, per condividere le emozioni di percorrere lo skitour che si snoda tra le cime più belle delle Dolomiti.To share the emotions of the skitour around the most spectacular Dolomite peaks, send your videos and photos of the Super8.
Dolomiti Super PicsL’8 marzo 2015 appuntamento al Cortina snowpark. Un fotografo professionista immortalerà con foto da copertina i partecipanti men-tre chiuderanno i loro migliori trick. Tutti gli scatti saranno pubblicati sul sito www.dolomitisuperski.com e sulla pagina Facebook di Dolomiti Super Freestyle. Per chi raccoglierà più like, in palio uno skipass gior-naliero da utilizzare in ogni zona sciistica del Dolomiti Superski.On March 8th, 2015 at Cortina snowpark. A professional photographer will immortalise in photographs participants and their best tricks. All the photos will be published on the www.dolomitisuperski.com website and on the Facebook page of Dolomiti Super Freestyle . Those who collect the highest number of likes will be awarded a daily skipass for the whole Dolomiti Superski area.
Un nuovo Info Point a CortinaIl 4 dicembre alle ore 12.00 in Corso Italia 81 l’inaugurazione del nuovo punto informativo, ristrutturato dalla società comunale Se.Am.On December 4th at 12 p.m. at 81 Corso Italia, the new Info Point was officially opened in the renovated premises of the Se.Am. town company.
www.serviziampezzo.it IOSANDROID
CORTINA GOURMAND
IOSANDROID
ISkI CORTINA
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www.cortina.dolomiti.org
Anteprime d’estate
Cortina tra le RigheL’evento che apre la stagione culturale della Regina delle Dolomiti
Un format unico e innovativo che unisce formazione e in-formazione. Corsi dedicati ai giornalisti e agli uffici stampa e, a contorno, un ricco calendario di appuntamenti aperti al pubblico. Protagonisti: le grandi firme del giornalismo. A unique, innovative format that combines on-job training and information. The courses, dedicated to journalists and press offices, also feature a rich calendar of ancillary events open to the public. Main protagonists are the big names ofjournalism
Non c’è due senza tre…Tre gare in tre giorni, dal 25 al 27 giugno 2015, per tre diver-se tipologie di runner, nello scenario mozzafiato delle Dolo-miti e di Cortina d’Ampezzo. Novità della prossima estate, la Cortina Skyrace (20 chilometri e 1.000 metri di dislivel-lo), con partenza e arrivo sotto il campanile della Regina delle Dolomiti, che va ad aggiungersi all’ormai tradiziona-le The North Face Lavaredo Ultra Trail, arrivata oggi alla nona edizione, con i suoi 119 chilometri per 5.850 metri di dislivello, e al percorso della dalla Cortina Trail (47 chi-lometri per 2.650 metri di dislivello), che festeggia invece i quattro anni. Le iscrizioni alla Cortina Skyrace apriranno il 12 febbraio 2015: 300 i runners ammessi e un tempo massi-mo consentito di tre ore e mezza per arrivare al traguardo. Three races in three days, from 25th to 27th June, 2015, for three different running disciplines in the breathtaking backdrop of the Dolomites and Cortina d’Amezzo. New for next summer is Cortina Skyrace (20 kilometres and 1,000 metres of elevation gain). The start and the finish are beneath the bell tower of the Queen of the Dolomites. This race will add to the now legendary The North Face Lavaredo Ultra Trail, on its ninth year, with its 119 kilo-metres and 5,850 metres of elevation gain, and to the 4th Cortina Trail (47 kilometrwes and 2,650 metres of elevation gain). Re-gistrations to Cortina Skyrace will open on 12th February 2015: 300 runners will be admitted and the time limit to conclude the race is three hours and a half.
www.ultratrail.it/en
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Una diffusione sempre più allargata e mirata per il magazine ufficiale della Regina
delle Dolomiti. Su www.cortina.dolomiti.org l’elenco costantemente aggiornato
e completo di descrizioni e immagini dei CORTINA.TOP Friends, le location in
Italia e all’estero che distribuiscono la rivista.
A wider and more focused distribution for the official magazine of the Queen of The
Dolomites. The constantly updated list of CORTINA.TOP Friends, the Italian and foreign locations
that distribute the magazine, can be found on the website www.cortina.dolomiti.org. New this year
the Maserati dealers all over Italy. CORTINA.TOPic is also available on Italo Trains, on Turkish
Airlines and Esperia Aviation flights and at Pisa, Venice and Treviso Airports.
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CORTINA.TOPic è nelle stazioni di: Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Milano Porta Garibaldi, Roma Ostiense, Roma Tiburtina, Torino Porta Susa e Venezia Santa Lucia.www.italotreno.it
Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) è il primo operatore privato italiano sulla rete ferroviaria ad alta velocità e il primo operatore al mondo a utilizzare il nuovo treno Alstom AGV, detentore del primato di velocità ferroviaria. Con 52 collegamenti al giorno, Italo serve, a oggi, 11 città: Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Padova, Mestre, Venezia, Milano e Torino.
In volo con TURKISH AIRLINESNegli aeroporti: Galileo Galilei di Pisa, Sandro Pertini di Torino, Guglielmo Marconi di Bologna, Aeroporto Capodichino di Napoli, Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, Aeroporto Milano Malpensa, Aeroporto di Fiumicinowww.turkishairlines.com - T. + 39 051 3764222
Con un network di ben 261 destinazioni in 108 nazioni, Turkish Airlines è la prima compagnia aerea al mondo per numero di Paesi raggiunti e per numero di destinazioni internazionali. Nel 2014 è stata eletta per il quarto anno consecutivo “Migliore compagnia d’Europa” e “Migliore compagnia del sud Europa”, oltre ad aver vinto i premi per “Miglior catering in business class” e “Miglior pasti in business class lounge” ai Skytrax World Airline Awards. Tra gli esclusivi servizi offerti, le suggestive cene a lume di candela e i “Flying Chef” a bordo, che garantiscono ai passeggeri l’atmosfera, il lusso e il gusto di un vero ristorante a ben 10.000 metri di altezza. Dall’Italia, Turkish Airlines offre 124 collegamenti settimanali con l’hub intercontinentale di Istanbul, operando voli in nove città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Torino, Genova, Napoli, Catania e Pisa). Turkish Airlines offre ben tre voli al giorno da Venezia – l’aeroporto più vicino a Cortina d’Ampezzo – e il 27 maggio 2015 inaugurerà un quarto volo giornaliero, che sarà operato quattro volte a settimana.
I nuovi ingressiTrussardi Spa - Milano Gruppo Select Hotels Collection:Grand Hotel da Vinci***** - Cesenatico Palace Hotel***** - Milano Marittima MarePineta**** - Milano MarittimaGrand Hotel Rimini***** - RiminiCircolo del Remo e della Vela Italia - NapoliPortopiccolo Sistiana – Sistiana
Nelle CONCESSIONARIE MASERATI di tutta Italia
Grazie alla partnership che Cortina Turismo ha siglato con Maserati, CORTINA.TOPic sarà distribuita in tutte le concessionarie italiane della casa del Tridente che ha da poco festeggiato i suoi primi 100 anni di storia.
Auto S.E.A. - NapoliBlu Vanti Bologna - BolognaC.D.P. - PerugiaCm Cesarmeccanica Service - SalernoCronos - RagusaFerasin O. Automobili - TrevisoForza - TorinoGiuseppe Pellin - CremonaIneco Auto - BolzanoIneco Auto - UdineIneco Auto - VeronaMalucelli - ForlìNuovauto S.R.L. - Lecce
O. Ferasin Automobili - PadovaRadicci Automobili - BariRadicci Automobili - AnconaRossocorsa - MilanoRossocorsa - BresciaSa.Mo.Car - RomaSa.Mo.Car - PratoSavoini Gruppo Autocusio S.P.A. - NovaraScuderia Blu - ComoScuderia Blu - BergamoShowroom Modena - ModenaTeam Forza - Savona
350 PUNTI DISTRIBUTIVI PER CORTINA.TOPIC
Aeroporto Galileo Galilei di Pisa
In costante aumento del traffico passeggeri dal 1997, l’aeroporto è gestito da Sat, che si occupa non solo degli scali, ma anche la programmazione e del finanziamento dello sviluppo globale dell’aeroporto. Grande attenzione è riservata alle infrastrutture, ai servizi per i passeggeri e allo sviluppo delle aree business aviation e business non aviation, attraverso un’offerta innovativa e di alto livello qualitativo.www.pisa-airport.comaviation.it
Aeroporti di Venezia e di Treviso
Il sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo Save, rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il nord-est, in grado di assecondare le esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al tempo stesso, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali.www.veniceairport.it - www.trevisoairport.it
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NOJELES D’ANPEZO
a cura di Ennio Rossignoli
Anni ruggenti: lei arrivava e si chiudeva per un giorno intero nella boutique più “in”
di Cortina facendosi portare il pranzo dall’al-bergo sovrastante, e intanto comprava mezzo ne-
gozio. Era BB, il simbolo di ogni seduzione, la cre-atura uscita dallo schermo per entrare nel costume e nei sogni maschili di una generazione. Come fare per avvicinarla? Semplice, il direttore fece vestire da commesso l’amico curioso, che così, con il tassati-vo obbligo di una impassibilità da maggiordomo inglese, poté godersi da vicino lo spettacolo dei
capricciosi acquisti della diva. Quanto a lui, ci mise qualche tempo per rientrare nel
solito vestito e nella normalità dei pensieri.
Un incontro ravvicinato (di qualche tipo)
Il “c’era una volta” dei bambini inglesi serve a introdurli nel magico mondo delle fiabe, il luogo
dove l’illusione assume i contorni e la suggestione della realtà. Una formuletta buona in realtà per tutti
gli usi, anche i più lontani dalla fantasia infantile: per esempio può servire ai nostalgici del trenino azzurro, la sbatacchiante ferrovia che giustificava le stazioncine della Valboite e faceva di quella di Cortina il terminal caro ai vip (che non si chiamavano ancora così) e ai loro bagagli firmati. L’hanno chiusa giusto mez-
zo secolo fa, quando l’Italia si motorizzò, e ora la piangono inseguendo i sogni di qualche
recupero. Tra i tanti rimpianti non è l’ultimo. E ora? Ora c’è il pullman:
funziona bene, ma è un’al-tra cosa.
Once upon a time
Lì dov’è, la storica libreria dei Sovilla occupa no-bilmente alcuni spazi che furono quelli di un mitico
night club degli anni d’oro di Cortina: al “Cristallino” suonava Peppino di Capri in ambasce per la sua Rober-ta, Gino Paoli chiudeva il cielo in una stanza e i Four Saints facevano ballare l’hully gully a principesse e divi del cinema, arzilli magnati e play boy in spolve-ro. Eleganze, feste di un’Italia ancora spensierata
e un po’ farfallona. Oggi ci si va per i libri e la musica è quella della cultura: non si balla ma
si frequenta la serietà della letteratura. Meglio o peggio che sia, è anche
questo un segno dei tempi.
La musicadella cultura
Salivamo le scale della Scuola d’arte (allora si chia-mava ancora così) e lui, che ne era il presidente, mi indicava i de Pisis della sua collezione appesi alle pareti e miracolosamente indenni dagli sgarbi degli studenti. Mario Rimoldi – è di lui che si parla – li ha poi raccolti e destinati a diventare, insieme a tanti dei maestri con-temporanei, lo straordinario corpo di un museo che è, o dovrebbe essere, un vanto di Cortina. Oggi ac-
coglie spesso eventi di varia natura, e così la Casa delle Regole è ormai una Casa della cultura, un
luogo nel quale il museo non sia più un im-mobile repertorio da contemplare, ma
uno spazio in cui l’arte muove e accarezza la vita.
Vitadi museo
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INCIPIT
Inizia da questo numero la nostra rubrica d’appendice. Con la logica del feuilleton cominciamo
un racconto a puntate dando voce ai prestigiosi autori che Una Montagna di Libri porta ogni
stagione all’ombra delle Tofane.Accadrà a Cortina è l’incipit che abbiamo dato a
Giovanni Montanaro, scrittore veneziano, nel 2012 finalista al Premio Campiello, che il 26 dicembre
2014 inaugurerà la XI edizione della kermesse letteraria al Miramonti Majestic Grand Hotel.
Due giorniventi anni
Fa fatica a crederci. Ma è proprio Alice. Quanti anni sono passati? Almeno 20. Tutti belli, in fondo, ma all’improvviso non esistono più. Nel 2015 era solo un ragazzino. Ricorda la coda alla funivia del Faloria, un berretto azzurro, le sue guance arrossate, un profumo buono, come di pane. Ricorda una sera, al Belvedere, Alice che gli compare innanzi, le spalle nude, chiare, quelle mani che sembrano farfalle dietro la schiena, che diventano ali, un flamenco, una
cosa da femmina. E adesso, quegli stessi occhi, le labbra da caffè, il tempo passato è oro, la fa sembrare più ricca. Dove è stata, tutti questi anni? Non è stato amore, solo una proba-bilità di amore, folle crederci, un bacio lungo, imprevisto, i 19 anni, un amplesso timido e frenetico, che non sa cosa cerca, torrido e freddo, piedi che sbucano da una coperta trova-ta chissà dove, quando tutto finisce, tutti e due solo per due giorni a Cortina, poi le distan-ze, lei a Londra, lui fermo a Roma. Tutte le parole, poi, prima un oceano, poi un fiume, poi poche gocce, e siccità. Dove è stato lui, tutti questi anni? L’università, il primo lavoro, i viaggi, le donne, i lutti, le sorprese. Quante volte è entrato qui, da Lovat, a prendersi ogni anno la prima cioccolata calda. Alice non c’era mai, e lui non se n’era accorto. Sorride, è una felicità improvvisa, un vento, non la capisce. «Cosa stai guardando?» gli chiede la ragazza seduta con lui, mentre gli accarezza la testa con una mano fredda. «Niente» ri-sponde lui. «Chi è quella?» e indica Alice. «Non lo so» risponde lui, e non mente.
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