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ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA
Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia
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ALLEGATO C - Sintesi del Programma Integrato per Il Paesaggio
DENOMINAZIONE DEL PROGRAMMA INTEGRATO PER IL PAESAGGIO
COSTA DEI FENICI: SERVIZI E ITINERARI PER LO SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE
CONTESTO TERRITORIALE E PAESAGGISTICO DI RIFERIMENTO (Fornire una descrizione del contesto di riferimento cui
il programma si riferisce, evidenziandone punti di forza e punti di debolezza assunti come base per il progetto)
Il presente Programma Integrato per il Paesaggio prevede interventi che interesseranno i territori comunali
di Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus de Maria e Teulada, appartenenti all’Ambito di Paesaggio n. 2
NORA secondo la classificazione del Piano Paesaggistico Regionale. L‟Ambito è caratterizzato da:
A. Un sistema territoriale a nord definito dal termine delle piane costiere di Capoterra e di Pula, che si
raccordano verso l‟entroterra alla fascia pedemontana detritico-alluvionale, legata
morfologicamente e geneticamente alla evoluzione dei corridoi fluviali che solcano i rilievi sud-
orientali del Massiccio del Sulcis. Le incisioni vallive caratterizzano il vasto entroterra montano fino
a interessare la fascia litoranea. La morfologia di questa porzione di territorio è caratterizzata dalla
presenza di importanti elementi idrografici: il Rio di Pula e l‟affluente Rio Monte Nieddu e il Rio
Palaceris, che contribuiscono alla formazione ed alla caratterizzazione degli estesi sistemi sabbiosi
(che definiscono il settore litoraneo, attraverso lo sversamento delle frazioni solide veicolate dalle
acque incanalate che giungono fino a mare). Si tratta di un Ambito di paesaggio fortemente
caratterizzato da problematiche di relazione tra processi insediativi rilevanti di valorizzazione e
fruizione turistica delle risorse marino costiere e montane, e processi ambientali portanti.
B. Un sistema territoriale a sud, definito dai distinti ambiti di Chia e di Teulada:
- ambito di Chia, si colloca nell‟estremo settore sud-occidentale dell‟ampio Golfo di Cagliari e
comprende le propaggini meridionali del sistema orografico montano del Sulcis e dei rispettivi
sistemi idrografici del Riu Mannu-Rio di Chia, del Riu Baccu Mannu e del Riu Gola Spartivento,
ai quali appartengono i principali bacini di alimentazione dei sistemi umidi costieri della piana di
Chia.
- ambito di Teulada individua un sistema ambientale chiuso, indipendente dal punto di vista
morfodinamico dagli altri settori costieri ad esso attigui, in cui la costa ha uno sviluppo
prevalentemente roccioso ed il suo profilo appare caratterizzato da profonde insenature, piccoli
archi di spiaggia ubicati nel fondo di baie poco pronunciate, ripe d‟erosione e falesie attive.
L‟area è articolata nel vasto sistema ambientale che si estende da Capo Spartivento fino alla Punta di Cala
Piombo e comprende l‟arco costiero chiuso tra il Promontorio di Capo Teulada a ovest e quello di Capo
Malfatano a est.
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L‟entroterra si struttura sul sistema orografico sud-occidentale del massiccio del Sulcis, che comprende
anche Monte Chia (803 m s.l.m.) e Punta Sebera (975 m s.l.m.), e confina con i bacini idrografici che
afferiscono direttamente al sistema costiero.
L‟area montuosa dell‟Ambito è ricoperta da formazioni forestali racchiuse nelle foreste di Monte Nieddu, Is
Cannoneris e Pixinamanna, caratterizzate da associazioni tipiche della vegetazione mediterranea,
affiancate a terreni di impronta pascolativa.
L‟intero territorio appare strutturato già in età nuragica, con il centro emporico di Antigori-Sarroch,
l‟insediamento di Baccu „e Idda a Domus de Maria e importanti esempi di architettura nuragica come il
nuraghe arcaico di Sa Perdaia a Teulada.
Nell'VIII secolo a.C. fu fondata la città di Nora, la più antica tra le colonie fenicie della Sardegna, divenuta
nel VI sec. a.C. un florido centro mercantile cartaginese e dal 238 a.C. una delle più importanti città della
Sardegna romana. La valle fluviale del Rio Chia è strutturata funzionalmente alla città di Bithia-Quiza-Chia,
fondata dai Fenici alla fine dell'VIII sec. a.C. e vissuta almeno sino al V sec. d.C.
La portualità del golfo di Teulada si incentra nell'antichità negli approdi naturali, che servivano il primitivo
insediamento di Tegula, costituito dai Fenici, sull'istmo del Capo Teulada, e il porto sempre fenicio di
Melqart a Malfatano. In età romana il centro di Tegula era collegato da una strada con Bithia che a sua
volta era collegata alla città di Nora.
Il settore costiero in esame si estende dal Flumini Binu nei pressi di Villa d‟Orri, comprende il promontorio di
Punta Zavorra, che separa fisicamente l‟ambito litoraneo di Sarroch a nord, da quello di Porto Columbu e
Pula, con la piana di Su Putzu-Campu Matta e prosegue a sud con l‟articolato sistema sabbioso costituito
da spiagge di baia, cordoni litoranei ed estesi campi dunari, la cui continuità risulta interrotta dai promontori
rocciosi (Isola Su Giudeu, Porto Campana, Monte Cogoni) e dalle depressioni stagnali delle piane
alluvionali-costiere di Su Pranu Spartivento e di Chia, che costituiscono la vasta pianura di raccordo con i
versanti interni del complesso sistema orografico di Monte Orbai e Punta Sebera. Le piane costiere delle
bassi valli fluviali nel territorio di Teulada si aprono verso mare attraverso profonde insenature, come la baia
di Porto Malfatano, Pixinni e Porto Teulada.
La strada statale sulcitana (SS 195) rappresenta la principale infrastruttura di collegamento tra i centri di
Sarroch e Villa San Pietro, le piane agricole e turistiche di Pula e Chia e il centro di Teulada.
Il settore settentrionale presenta una vasta area occupata dagli insediamenti industriali petrolchimici di
Sarroch e dalle infrastrutture di approdo marittimo per i prodotti petroliferi.
La piana costiera di Pula, localizzata nella porzione meridionale dell‟Ambito di paesaggio, presenta una
complessa organizzazione dello spazio agricolo ed insediativo, segnato dal reticolo idrografico superficiale
del Rio Mannu-Rio Pula e del Rio Palaceris-Rio Santa Margherita. La fascia costiera risulta occupata da
una successione di insediamenti residenziali turistici ed alberghieri e di ambiti della produttività agricola
specializzata, entro cui si riconosce la trama agricola poderale di Santa Margherita. Il paesaggio agricolo si
configura in campi chiusi preposti prevalentemente alla coltivazione specializzata realizzata anche in serra
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e in campi aperti coltivati a seminativi. Lungo la valle del Rio Palaceris, nel contesto paesaggistico
ambientale del Parco di Pixinamanna, è localizzata la sede centrale del Parco Scientifico Tecnologico della
Sardegna-Polaris, sistema multipolare di infrastrutture e servizi avanzati per la ricerca e il trasferimento
tecnologico.
L‟insediamento storico di Domus De Maria si localizza nell‟entroterra, sulla vallata del Rio Mannu, che
rappresenta il corridoio ambientale di connessione del centro abitato con gli ambiti montani delle foreste di
Is Cannoneris a nord ed il sistema insediativo delle piane costiere a sud.
Il corridoio ambientale del Rio Mannu-Rio di Chia caratterizza il sistema della produttività agricola locale
prettamente fruttifera (fichi) e colture legnose di pregio (viti), nelle aree a morfologia più accidentata, in
direzione di Punta Sebera, troviamo coltivazioni estensive legate all‟allevamento zootecnico, in particolare,
ovino e caprino, mentre nel fondovalle a sud del centro abitato di Domus de Maria, sono presenti attività di
coltivazione di tipo estensivo o in serre. Nel tratto più a valle, in cui il Rio Mannu assume la denominazione
di Rio Chia, il sistema produttivo e le tipologie colturali testimoniano un progressivo orientamento verso
produzioni e offerta di servizi maggiormente orientate alle presenze turistiche stagionali.
Più a ovest nell‟ambito delle piane alluvionali-costiere si alternano strutture insediative riconducibili alla
fruizione turistica del litorale, nuclei insediativi storici (Baccu „e Idda) e insediamenti edilizi diffusi riferibili a
pratiche agricole tradizionali, spesso interessati da processi legati alla riconversione in attività ricettive e
turistiche.
Il territorio di Teulada, per molta parte soggetto ad esclusivi usi militari, ha una struttura insediativa
imperniata sul centro del paese, su un sistema agricolo rurale sparso e sul piccolo nucleo di Porto Teulada,
mentre per il sistema ambientale, i processi erosivi dei versanti richiamano indirizzi mirati a frenare
fenomeni di dissesto idrogeologico sia nel settore costiero, sia in quello continentale.
La rete dei furriadroxius costituisce una modalità insediativa che rappresenta un elemento di permanenza
delle consolidate tradizioni storiche e culturali di questo Ambito territoriale. Tale modalità dell‟insediarsi si
collega con un modello produttivo economico basato sull„agricoltura e sulla pastorizia, in cui gli schemi
localizzativi seguono precise regole insediative, legate alla presenza di suoli fertili, di sorgenti o corsi
d‟acqua e di accessibilità alla rete viaria. La diffusione degli insediamenti rurali tradizionali dei furriadroxius
sulla valle del canale di Malfidano, costituisce un esempio territoriale di un sistema insediativo
caratterizzato dalla riconoscibilità di piccoli nuclei a valenza rurale; in essi il modello abitativo comprende
una dimensione residenziale turistica, legata alla riconversione delle tipologie edilizie tradizionali ed una
dimensione di residenzialità legata ad attività di allevamento. Il sistema delle attività di valorizzazione del
complesso delle risorse ambientali, localizzate in questo territorio, riflette il rapporto fra la popolazione
insediata e il territorio stesso, offrendo la possibilità di individuare canali e reti di collegamento fisico, sociale
ed economico sviluppate attorno agli importanti riferimenti ambientali.
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Caratteri Ambientali
Dal punto di vista ambientale, l‟ambito si presenta diversificato e con presenza di un buon numero di
caratteri differenti a partire dal sistema costiero con formazioni rocciose, falesie, promontori e distese
sabbiose fino al sistema pedemontano con impianti vallivi profondi.
Si possono classificare alcuni dei tratti significativi:
Tratto costiero tra Porto de su Scovargiu e Forte Village
Ampio tratto sabbioso (compreso tra il porticciolo di Cala Verde e Cala Bernardini) cui segue un breve tratto di costa prevalentemente rocciosa che si estende fino a Porto de su Scovargiu a ridosso del settore di spiaggia si sviluppano estese infrastrutture turistiche.
Tratto tra Forte Village e Cala d’Ostia Prevalente sviluppo roccioso.
Tratto tra Cala d’Ostia e Punta d’Agumu Litorale sabbioso (Santa Margherita) e tratto costiero ciottoloso fino a punta Agumu.
Fascia pedemontana detritico-colluviale di Su Putzu-Campu Matta
Estesa superficie piana a quota media m 20 s.l.m. degradante al mare (con insediamenti turistici di Is Morus, Cala Verde, Forte Village, Riva dei Pini, Pinus Village).
Sistema del Monte Cravellus e Punta Truba Manna
Modesti rilievi granitici e piccoli corsi d‟acqua.
Piana alluvionale del bacino del Rio Palaceris
In litologie granitiche e strette valli incassate, balzi e cascate lungo i corsi d‟acqua.
Sistema costiero di Nora Sistema ambientale articolato con promontori rocciosi caratterizzati da alte falesie attive (capo di Pula, punta Agumu e punta Santa Maria), cordoni sabbiosi e isolette (fino alla Baia di Sant‟Efisio). Il Capo di Pula è unito da uno stretto istmo alla terraferma.
Rada di Sant’Efisio Cordone sabbioso esteso fino al promontorio di Punta Santa Vittoria, delimitato da fitte strutture turistiche.
Peschiera di Nora (Stagioni di Sant’Efisio, nella denominazione esatta)
Superficie lagunare seminaturale in cui sfocia il Rio Arrieras.
Spiaggia di Foxi Durci a) In corrispondenza della foce del Rio di Pula con uno sviluppo di circa 1 Km verso il promontorio di Punta Furcadizzo; b) Settore di porto Culumbu e Perd‟E Sali a prevalente sviluppo roccioso e ciottoloso, a densa urbanizzazione.
Costa tra Punta Zavorra e Canale Peppino
Falesie e fronti rocciosi degradanti verso il mare, scolpiti su vulcaniti andesitiche massive. Nel settore più meridionale della costa, alla base dei ripidi versanti, si apre la Grotta del Diavolo, proprio al di sotto dell‟omonima torre spagnola.
Piana alluvionale del Rio di Pula A cavallo del letto di magra del corso d‟acqua per una larghezza media di qualche centinaio di metri.
Rilievi andesitici di Monte Arrubiu, Punta Marturedda e Monte Mereu
Modeste dorsali collinari allineate in direzione NW-SE (che raggiungono la quota massima di 262 m s.l.m. in corrispondenza di Monte Arrubiu).
Petrolchimico di Sarroch Esteso per circa 3 Km quadrati.
Sistema orografico di Punta Sa Caxia - Punta Tiriaxeddu – Punta De Su Seinargiu e il sistema orografico di Punta Monti Longu – Punta Sebera, Is Cannoneris – Punta Triaxu Mannu
Sistemi boschivi ad elevata naturalità sia in termini costitutivi che funzionali al complesso sistema geo-ambientale.
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Caratteri specifici del contesto di riferimento
Il programma Integrato interessa i territori comunali di Sarroch, Villa San Pietro, Domus de Maria, Pula e
Teulada. Con una matrice vengono evidenziati i principali elementi strutturali del territorio proprio di ogni
comune, anche in riferimento alla caratterizzazione territoriale appena condotta per l‟Ambito a cui i comuni
appartengono. Per ogni comune vengono evidenziati i caratteri specifici che riguardano ogni variabile di
paesaggio principale. Le caratteristiche paesaggistiche non sono distinte a seconda del livello a cui
appartengono e se riguardano un elemento di degrado o di pregio. Lo studio degli elementi specifici di
degrado ed eccellenza è rimandato ad una fase successiva al presente programma, in cui verranno meglio
dettagliate le caratteristiche e la fattibilità degli interventi.
La tabella matrice che segue è integrata, per la localizzazione delle specificità indicate, con la tavola n. 1
Attrattori ambientali SIC Elementi rurali Sistema insediativo Attrattori storico - culturali
SARROCH
Foresta demaniale Monte Nieddu
Foresta demaniale di Pixinamanna
Promontori vulcanici, Grotta del Diavolo
ITB001105, Foresta di Monte Arcosu
Frutteto Allevamento
Complesso petrolchimico
Centro urbano strutturato lungo la SS 195
Villa D’Orri Villa Siotto Sistema delle torri costiere:
Torre del Diavolo Sistema dei nuraghi: Sa
Domu ‘e S’Orcu, Antigori Chiesa Campestre San
Giorgio
DOMUS
DE
MARIA
Foresta Is Cannoneris
Sorgenti Spiagge di Chia
ITB001105, Foresta di Monte Arcosu
ITB002218, Stagno di Piscinnì
ITB002230, Porto Campana
ITB002235, Stangioni De Su Sali e Di Chia
Frutteto Allevamento Cooperativa
agro- pastorale
centro di prima formazione di matrice settecentesca (sistema delle corti rurali appoggiate al nucleo originario fondato dai Padri Scolopi)
frazione costiera di Chia, di matrice antica fenicio – romana
lottizzazioni turistiche costiere
Sito di Bithia Sistema delle torri costiere:
Pixinnì, Chia Chiesetta Santo Spirito Complesso nuragico Baccu ‘e
Idda Area Sacra di Punta su Sensu Furriadroxiu di Chia Casa museo – Museo Civico
VILLA
SAN
PIETRO
Foresta demaniale Monte Nieddu
Foresta demaniale Is Cannoneris
Foresta demaniale di Pixinamanna
ITB001105, Foresta di Monte Arcosu
Centro urbano strutturato lungo la SS 195 di origine romana
Lottizzazioni turistiche
Tomba dei giganti: S’Arcu de Mussara, Perda ‘e Accuzzai
Tomba megalitica Cuccumeu Nuraghe Mereu Complesso San Filippo Chiesetta di San Pietro
PULA
Foresta demaniale Pixinamanna
Foresta demaniale Is Cannoneris
Spiagge
ITB001105, Foresta di Monte Arcosu
ITB042207, Canale su Longuvresu
ITB042216, Sa Tanca e Sa Mura-Foxi Durci
ITB042231, Tra Forte Village e Perla Marina
Ortofrutta in serre
Centro stratificato su appoderamenti storici
Insediamento turistico di Santa Margherita
Parco Scientifico Polaris
Sito di Nora Sistema delle torri costiere:
San Macario, Coltellazzo, Cala d’Ostia
Nuraghe Santa Margherita Museo Archeologico
Giovanni Petroni
TEULADA
Spiagge ITB001105, Foresta di Monte Arcosu
ITB040024, Isola Rossa e Capo Teulada
Allevamento estensivo di ovini e caprini
Colture a vite
Nucleo stratificato sull’impianto base dei furriadroxius e dei medaus
Lottizzazioni turistiche costiere, marina di Teulada
Sito di Melquart Sistema delle torri costiere:
Malfatano, Sant’Isidoro, Budello
Chiesetta di Sant’Isidoro Chiesa di San Francesco Casa Baronale Sanjust Sistema dei Nuraghi:
Nuraghe sa Perdaia, Is OrbaiRuderi di Gutturu Sporta
Furriadroxiu Serra–sa Perdaia
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Sintesi del sistema socio-economico nell’area dell’Ambito n. 2 NORA
Prendendo in considerazione la distribuzione a livello comunale e nei Sistemi Locali del Lavoro delle
principali variabili economiche (specializzazione produttiva, mercato del lavoro, attività imprenditoriale), si
può delineare una rappresentazione sintetica dell‟articolazione del sistema economico dell‟Ambito.
Tale rappresentazione risulta necessariamente schematica e semplificativa rispetto alla complessità delle
problematiche economiche che avvengono a livello locale, per una analisi delle quali si rinvia al maggiore
dettaglio presente nelle elaborazioni di approfondimento presenti nel Piano Paesaggistico Regionale, ma
ha il vantaggio di offrire una chiave di lettura sintetica delle dinamiche e delle interazioni esistenti tra le varie
aree.
Andamento demografico L‟analisi della popolazione e della dinamica demografica relativa ai territori dei comuni di Sarroch, Villa San
Pietro, Pula, Domus de Maria e Teulada, compresi nell‟Ambito n.2 Nora del PPR, e aderenti alla rete
costituita per la partecipazione al Bando Regionale PREMIO PER I PROGRAMMI INTEGRATI PER IL
PAESAGGIO, è basata sui dati reperiti mediante un‟analisi preliminare del territorio in esame. L‟analisi offre
un quadro sufficientemente attendibile delle condizioni socio-demografiche del territorio. Nella tabella che
segue si riportano i dati della popolazione residente nell‟area distinta per comune di residenza:
Tab.1
Popolazione al 1° Gennaio 2009
Comuni Maschi Femmine Totale
Sarroch 2726 2622 5348
Villa San Pietro 947 939 1886
Pula 3673 3621 7294
Domus de Maria 888 815 1703
Teulada 1950 1897 3847
TOTALE 10184 9894 20078
Proiezione Tab. 1
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Si evidenzia che il valore rilevato di densità demografica risulta fortemente influenzato dalla distanza del
capoluogo regionale, ossia più ci si allontana dal capoluogo più il rapporto Ab/Kmq tende a ridursi.
Tab.2
Comuni Densità abitativa
Sarroch 78,6
Villa San Pietro 47,6
Pula 52,6
Domus de Maria 17,6
Teulada 15,7
TOTALE 34,1
Dati: Istat
Come si può evincere dalla tabella sottostante la variazione percentuale maggiore del reddito per abitante
tra il 1999 e il 2007 è stata registrata nei comuni di Domus de Maria e di Pula, quelli economicamente più
dinamici e il cui sviluppo turistico è relativamente più strutturato rispetto agli altri comuni dell‟Ambito Nora.
Tab.3
Variazione % del reddito per abitante per il periodo 1999-2007 Ambito n°2 Nora
Comuni Var.% reddito 99-07 Reddito 2007 per abitante
SARROCH 34,3% 9.165
VILLA SAN PIETRO 41,4% 7.808
PULA 41,9% 8.781
DOMUS DE MARIA 67,5% 8.638
TEULADA 22,7% 6.556
Dati: Il Sole 24 Ore
Proiezione tab.3
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I dati esposti all‟indice di dipendenza sotto esposti sono particolarmente elevati in termini assoluti, anche
nei valori medi evidenziano come nel territorio di riferimento sussista per ogni soggetto attivo almeno un
soggetto non attivo.
Tab.4
Comune Indice di dipendenza
Domus de Maria 99%
Pula 95%
Sarroch 110%
Teulada 133%
Villa San Pietro 88%
Media Ambito 105%
Dati: Istat
Il tessuto produttivo
Il Sistema costiero in esame comprende, viste le relazioni economiche di scala d‟ambito, i due Sistemi
Locali del Lavoro: Cagliari, al quale appartiene il comune di Sarroch, e il SLL di Pula che oltre al comune
omonimo comprende i comuni di Teulada, Domus de Maria e Villa San Pietro.
Il sistema economico dell‟Ambito si basa prevalentemente sulle attività del settore secondario e terziario,
con importanti distinzioni tra la parte nord dell‟area, legata al polo petrolchimico di Sarroch che assorbe una
quota rilevante degli occupati dell‟ambito, e le parti sud, sud-ovest costituite dai comuni di Pula, Villa San
Pietro, Domus de Maria e Teulada, dove sono presenti attività economiche legate al settore dei servizi, in
particolare di quelli vendibili, primo tra tutti naturalmente quello turistico.
Il dato censuario relativo agli addetti complessivi nei cinque comuni è di 6.196, impiegati come detto,
prevalentemente nei settori dell‟industria e dei servizi, quest‟ultimo é qualificato a sua volta da attività
prevalentemente legate al turismo e al commercio. La funzione agricola è svolta primariamente nei comuni
dell‟area di Pula, Domus de Maria, Teulada.
Si evidenzia inoltre la presenza dell‟importante Parco Scientifico e Tecnologico di Pula, un sistema di
infrastrutture avanzate e servizi per l'innovazione, lo sviluppo e l'industrializzazione della ricerca
tecnologica.
In alcuni comuni sono delineate specificità di vocazione legate alle attività dell‟allevamento, della
trasformazione lattiero-caseario e delle coltivazioni in serra e pieno campo (Pula, Domus de Maria e
Teulada).
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Il settore turistico
Nell‟Ambito in esame ricadono importanti strutture come Forte Village con elevato grado di riconoscimento
esterno, il Chia Laguna Resort, etc.
La capacità ricettiva totale delle strutture turistiche alberghiere ed extra alberghiere si concentra nel
comune di Pula che, con i sui circa 6.781 posti letto, detiene il 54% dell‟intera ricettività dell‟area in
questione, seguito da Domus de Maria con il 35%, da Teulada con il 9%, mentre Sarroch e Villa San Pietro
non raggiungono l‟1%.
Le presenze complessive rilevate al dicembre 2009 nei cinque comuni sono state circa 670.864, il 5,5%
dell‟intero ambito regionale (12.304.560), ne consegue l‟elevatissima capacità attrattiva dell‟area
nonostante l‟offerta sia ancora priva di organicità. Nell‟Ambito si distinguono per i valori più elevati dei flussi
turistici le località di Pula (414.878 presenze pari al 62%), Domus de Maria con 190.482 e Teulada (55.386
presenze). In queste località la permanenza media è di circa 5,9 giornate contro la permanenza media
provinciale di 4,8 giornate. Dal quadro di sintesi riportato si rileva la dinamica e la composizione per settore
di attività economica a livello d‟ambito. Certamente è significativo il fatto che si sia in presenza di un
contesto territoriale con elevata capacità di attrazione ed attivazione di nuove iniziative produttive legate
prevalentemente al settore turistico ed al suo indotto.
Tab.5
Occupati per Settori di Attività Comuni Agricoltura Industria Commercio –
Alberghi – Trasporti – Finanza –
Attività Immobiliare
Amministrazione- Istruzione –
Sanità- Servizi Pubblici
Domus de Maria 63 118 201 121
Pula 374 540 805 529
Sarroch 105 833 399 355
Teulada 133 270 377 378
Villa San Pietro 108 206 158 123
Totale 783 1967 1940 1506
Fonte PPR
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Analisi dei principali punti di forza e di debolezza assunti come base per la formazione del programma integrato
Punti di forza Punti di debolezza
Analisi territoriale del sistema insediativo
I territori dei comuni partecipanti ricadono nell‟Ambito di paesaggio n. 2 Nora, totalmente o solo parzialmente.
Il territorio di riferimento del Programma Integrato non coincide con i confini comunali dei comuni partecipanti.
L‟asse viario di collegamento della SS 195 attraversa tutta l‟area di progetto.
L‟asse stradale attraversa i centri abitati e il numero di veicoli circolanti è vicino alla soglia massima sopportabile.
La strada SS 195 costiera, è l‟infrastruttura di transito ad elevata vocazione per la fruibilità del sistema paesaggistico ed ecologico marino–litorale.
La viabilità principale è inadeguata al carico di traffico che si genera specialmente nel periodo estivo.
La pressione insediativa sui sistemi sabbiosi costieri è limitata, soprattutto sulla fascia di Teulada.
La pressione insediativa sui sistemi costieri a ridosso dei sistemi sabbiosi è elevata, con pericolo di incapacità rigenerativa e progressiva frammentazione e degrado.
Analisi ambientale
Le risorse in ambito costiero sono caratterizzate da una buona articolazione dei sistemi sabbiosi. La fruibilità è elevata così come elevata è la qualità ambientale con presenza di zone umide, nonché sistemi di foce fluviale come potenziali corridoi ecologici verso il settore montano e pedemontano.
È in atto il degrado morfoevolutivo dei sistemi di spiaggia con fenomeni di erosione sia degli arenili che delle spiagge. La perdita di naturalità dei sistemi ripariali e dei settori di foce è accompagnata dall‟alterazione del regime degli scambi idrogeologici con i sistemi marino-costieri e gli acquiferi sotterranei e dal dissesto idrogeologico del reticolo idrografico e dei versanti.
La fruibilità del complesso delle spiagge non è sufficientemente regolamentata e incentiva la progressiva frammentazione e degrado dei sistemi dunari e degli arenili con perdita della naturalità delle depressioni umide di retro spiaggia.
Vi è una attuale e potenziale perdita degli apporti di rinascimento naturale ai sistemi sabbiosi a causa di sbarramenti artificiali e cave in alveo.
Tutto il territorio di riferimento dei Comuni partecipanti è caratterizzato da elementi di elevato valore paesaggistico: sistema dei promontori (Capo Spartivento e della Torre di Chia) e delle coste rocciose, dei corridoi fluviali e delle isole minori, sistemi orografici (Punta Sebera – Monte Maxia, Is Cannoneris).
Il territorio di riferimento presenta generale degrado in atto dei sistemi boschivi, che stentano alla ripresa a seguito degli incendi estivi.
I versanti montani sono interessati dal progressivo degrado della copertura pedologica e vegetale, prevalentemente a causa degli incendi boschivi della stagione estiva (particolarmente Punta Sant‟Andrea e Punta su Sfundau).
Nel territorio sono presenti oasi faunistiche ed il Costituendo Parco del Sulcis con Foreste di Gutturu Mannu, areale identificato all‟interno della L.R. 31/89 recentemente interessato da Protocollo d‟Intesa tra la RAS, Provincia e Comuni per la creazione di un‟area protetta interessante le oasi faunistiche.
Il comparto soffre di una mancanza di infrastrutturazione per il godimento del patrimonio naturalistico.
Sono perseguiti e programmati obiettivi di tutela e valorizzazione attraverso l‟appartenenza a reti regionali, nazionali e internazionali di salvaguardia e valorizzazione ambientale, come Siti di Interesse Comunitario già esistenti: Foresta di Monte Arcosu, Canale Su Longuvresu, Sa Tanca e Sa Mura-Foxi Durci, tra Forte Village e Perla Marina, Porto Campana, Stagno
Il controllo sul territorio è scarso e lascia spazio a fenomeni di bracconaggio.
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di Pixinni, Isola Rossa e Capo Teulada, Dune e Zona Umida di Porto Pino e quelli che sono stati proposti l‟Area Marina di Reperimento di Capo Spartivento-Teulada.
Esiste la possibilità di interferenza tra le esigenze di accessibilità e fruibilità delle risorse ed il riconoscimento dei valori ambientali rappresentati dagli ecosistemi naturali (dune, zone umide, boschi).
I differenti siti sono accessibili grazie ad una viabilità interna di collegamento su tracciati adatti ad un turismo di scoperta.
Nel comparto esistono compendi lagunari di valenza ecologica ed importanza produttiva per l‟allevamento ittico.
Oltre alle valenze paesaggistiche di sistema sono presenti valenze specifiche come il sistema della costa a “rias” tra Capo Teulada e Capo Spartivento.
Analisi del sistema storico - culturale
La piana alluvionale-costiera di Chia è stata caratterizzata da una serie storica di bonifiche.
Il sistema delle bonifiche storiche risulta vulnerabile.
In tutto il territorio del Programma vi è la presenza di insediamenti archeologici fenici delle antiche città di Nora e Bithia oltre al porto di Melqart.
I sistemi archeologici costieri sono vulnerabili e regolati da delicati equilibri.
Sono presenti le torri costiere del Diavolo, San Macario, Coltellazzo, Cala d‟Ostia, Chia, Pixinni, Sant‟Isidoro, Budello quali testimonianza del sistema difensivo costiero spagnolo.
La popolazione possiede una forte identità culturale, radicata nel territorio.
La presenza di risorse e caratteristiche ambientali, che includono paesaggi agropastorali, naturali ed una eredità culturale ad essi legata, è rappresentata dal sistema insediativo rurale dei Medaus e Furriadroxius.
Il progressivo spopolamento di alcuni centri storici e delle campagne ha creato fenomeni di degrado del sistema insediativo rurale e la riconversione a fini turistico-ricettivi dei medaus e furriadroxius, con caratteristiche incoerenti con i tratti insediativi e paesaggistici tradizionali.
Analisi del sistema produttivo, turistico e rurale
Il sistema produttivo è rappresentato, per massima caratterizzazione, dal comparto petrolchimico localizzato al margine settentrionale del territorio oggetto del programma.
Il territorio presenta fenomeni di inquinamento ambientale (quali discariche abusive, reflui, eternit e pesticidi) legato agli usi del territorio a volte incontrollati
Il flusso turistico potrebbe essere indirizzato in strutture ricettive nate dal recupero coerente e funzionale del patrimonio immobiliare tradizionale in degrado. I flussi turistici maggiori sono indirizzati verso le strutture di
grandi dimensioni e concentrati nel pel periodo estivo. I flussi turistici possono essere diversificati ed indirizzati sia verso gli attrattori litoranei che su aree dell‟entroterra, anche diversificando le offerte su base stagionale.
L‟area è interessata da un particolare microclima che valorizza le risorse e le specificità produttive legate all‟attività agricola e richieste del mercato locale
Il consumo del suolo per nuovi insediamenti turistici tende ad invadere le realtà agricole
I prodotti agroalimentari locali sono a volte scarsamente utilizzati nelle strutture ricettive presenti.
L‟ambito è a forte vocazione turistica, con presenza di una significativa offerta ricettiva, con punte di eccellenza quali-quantitative riscontrabili in differenti realtà territoriali.
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INDIRIZZI PROGETTUALI DEL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE (Fornire una breve sintesi degli indirizzi dell’ambito
di paesaggio del PPR cui si fa riferimento)
Il presente Programma Integrato denominato “COSTA DEI FENICI: SERVIZI E ITINERARI PER LO
SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE” interessa parte dell‟Ambito costiero n.2 del PPR ed è
ricompreso tra le piane costiere di Capoterra, Pula e Chia, il territorio di Teulada e il sistema
ambientale complesso del massiccio del Sulcis, tra la direttrice storica della strada statale sulcitana e
la trama agricola che costituisce la fascia pedemontana. La funzione primaria vuole essere quella di
linea programmatica specifica per la riorganizzazione dei livelli di relazione paesaggistica ed il
riequilibrio dei flussi di fruizione e di mobilità connessi con il sistema insediativo. Di seguito vengono
riportati in sintesi gli indirizzi progettuali di riferimento (Ambito n.2, PPR) utilizzati nella stesura del
Programma Integrato in oggetto:
1. Potenziamento dell‟integrazione dei servizi intercomunali di valenza locale e sovra locale attraverso
interventi di progettazione integrata per la riqualificazione del corridoio viario di connessione tra le
piane costiere tra Sarroch e Teulada, evitando la saldatura tra i centri abitati comunali e riqualificando
come aree a verde gli spazi interstiziali.
3. Riqualificare il sistema infrastrutturale viario della attuale strada statale sulcitana (SS 195), anche in
vista di un prossimo declassamento, attraverso la reinterpretazione funzionale del tracciato che
preveda l‟integrazione della direttrice viaria con le valenze paesaggistiche del sistema marino-litorale e
la dimensione insediativa e urbana dell‟infrastruttura, attraverso la riorganizzazione di servizi urbani
per la fruizione del territorio.
5. Recuperare l‟accessibilità e riqualificare la fruizione della risorsa paesaggistica ambientale costiera,
attraverso la riorganizzazione della rete dei percorsi e dei servizi a livello intercomunale, attraverso il
riequilibrio tra aree pubbliche e private sia per contrastare la tendenza alla chiusura degli spazi e degli
accessi, sia per favorire la fruizione collettiva del territorio.
6. Riqualificare l‟insediamento turistico attraverso il progressivo adeguamento delle strutture esistenti
favorendo il cambio di destinazione d‟uso in strutture ricettive alberghiere di alto livello, mediante
trasformazione dell‟edificato, anche attraverso incrementi volumetrici.
7. Riqualificare lo spazio storico di connessione tra il centro urbano di Pula, l‟area archeologica della
città di fondazione fenicia di Nora e il sistema umido della peschiera, attraverso la predisposizione di
una progettazione quadro unitaria e integrata che abbia la capacità di risolvere la complessità delle
tematiche coinvolte.
8. Qualificare il sistema degli approdi turistici costieri di Porto Columbu, Cala Verde e Porto d‟Agumu,
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attraverso il rafforzamento dei servizi di mobilità con il territorio.
9. Integrare e valorizzare i servizi e le attività, compatibili con la funzione agricola, utili allo sviluppo
delle attività turistico-ricreative e della fruizione naturalistica del paesaggio, anche in relazione alla
presenza del “Parco Naturale Regionale delle Foreste Gutturu Mannu”.
10. Diversificare l‟organizzazione della rete, attraverso l‟individuazione e agevolazione delle varie
forme di percorrenza (veicolare, pedonale, e ciclopedonale, equestre, ecc.), per la fruizione dei beni
paesaggistici storici, culturali e ambientali presenti sul territorio e connettere i luoghi significativi del
territorio, quali ambiti costieri, zone umide, corridoi vallivi, nuclei turistico residenziali.
11. Riqualificare la fascia costiera mediante una gestione unitaria e integrata tra esigenze della
fruizione e problemi di erosione dei litorali, attraverso l‟eliminazione delle cause di criticità e
l‟organizzazione di interventi volti alla risoluzione dei problemi in un quadro di organicità sistemica a
scala territoriale.
12. Conservare i sistemi ecologici delle spiagge, delle dune e delle zone umide litoranee, attraverso
interventi integrati intercomunali, finalizzati a organizzare e regolamentare la viabilità, la sosta e
l‟accesso per la fruizione turistico-ricreativa in relazione alla vulnerabilità e sensibilità del complesso
ambientale, integrando azioni di recupero della naturalità delle aree degradate.
13. Riqualificare i corridoi vallivi del Riu di Monte Nieddu, Rio Mannu-Rio Pula, del Rio Palaceris-Rio
Santa Margherita riconoscendone il ruolo di porta ambientale di accesso al sistema montano del
massiccio del Sulcis, attraverso la ricostruzione delle connessioni ecologico-ambientali e
paesaggistiche tra sistemi costieri e sistema oroidrografico del massiccio interno.
14. Individuare le aree di connettività ecologica attraverso la costruzione di una rete ambientale a
scala d‟Ambito tra parchi, siti di interesse comunitario ed altre aree tutelate, al fine di superare
l‟isolamento dei frammenti di naturalità residuale.
15. Integrare le attività agricole con servizi compatibili e funzioni agrituristiche, utili allo sviluppo delle
attività turistico-ricreative e della fruizione naturalistica del paesaggio, anche in relazione alla presenza
del “Parco Naturale Regionale delle Foreste Gutturu Mannu”.
18. Riqualificare e migliorare gli habitat vegetazionali costruendo un sistema interconnesso e collegato
sia con le formazioni boschive contigue, sia con le aree riparie dei corsi d‟acqua.
22. Promuovere le valenze storico culturali del complesso architettonico ed ambientale dell‟antica
azienda agraria di Villa d‟Orri, attraverso la restituzione del carattere vitale di nucleo urbano storico, e
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ricreare le connessioni ecologiche (corsi d‟acqua, sistemi ripariali e altri corridoi specifici) tra il monte e
il parco storico, attraverso una attenta lettura delle trame storiche e degli elementi del sistema naturale
e le relazioni tra essi.
OBIETTIVI E STRATEGIE DEL PROGRAMMA INTEGRATO (Fornire una descrizione degli obiettivi specifici del programma
e delle strategie da perseguire in relazione agli indirizzi del Piano Paesaggistico Regionale. Illustrare in che modo il Programma
integrato è in grado di riconoscere, interpretare e specificare secondo le sensibilità locali le indicazioni progettuali definite
dall’ambito del PPR nel quale ricade, in relazione ai caratteri di naturalità e di valenza paesaggistica, assumendo come elementi
portanti l’interconnessione fra gli elementi ambientali, insediativi, storici e infrastrutturali, le dinamiche insediative e di fruizione
delle risorse, la conservazione, il ripristino o il riequilibrio delle relazioni, coerentemente con la struttura paesaggistica del
contesto in cui si inserisce. Illustrare, inoltre, in che modo il Programma è capace di accompagnare, attraverso azioni di
valorizzazione e gestione del paesaggio, i cambiamenti futuri, riconoscendone le diversità e le peculiarità, allo scopo di
preservarne e arricchirne la qualità, in coerenza con l’evoluzione e la sostenibilità delle trasformazioni)
La Rete dei comuni (Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus de Maria, Teulada), inclusi nell‟Ambito n.2
del PPR, ha affrontato il tema della programmazione del paesaggio seguendo i principi della
metodologia GOPP.
L‟azione di audit degli stakeholder locali pubblici e privati ha così permesso di definire le
problematiche del territorio e le possibili risposte, consentendo di non snaturare, ma solo attualizzare i
progetti e gli indirizzi del PPR ormai vecchi di quattro anni, ideando così delle azioni e degli interventi
programmatici che saranno poi in grado di incidere con efficacia sulle realtà nelle quali andranno ad
intervenire.
Obiettivo generale
L‟obiettivo generale del presente Programma denominato “Costa dei Fenici: Servizi e itinerari per lo
sviluppo turistico sostenibile”, è quello di creare delle connessioni intercomunali che nel rispetto e nella
piena tutela delle risorse paesaggistiche d‟ambito, possano creare un‟offerta territoriale integrata
rispondente simultaneamente alle esigenze presenti e future della popolazione locale e alle richieste
della crescente domanda turistica.
Al fine di creare un turismo sostenibile e durevole nell‟area, si mira a sviluppare un‟offerta turistica
competitiva, preservando e valorizzando gli attrattori ambientali di grande valenza come il Parco
Regionale di Gutturu Mannu, l‟impareggiabile paesaggio costiero con le sue zone umide, i siti con
valenza ambientale, il sistema difensivo costiero delle torri spagnole, oltre naturalmente a tutte le
emergenze archeo-culturali.
Perseguendo la sostenibilità delle attività produttive si punta alla strutturazione di un‟offerta
enogastronomica strumentale alla valorizzazione delle produzioni agro-alimentari locali.
Inoltre si persegue il miglioramento della fruizione del territorio mediante la strutturazione e la
razionalizzazione della viabilità che, in alcuni periodi dell‟anno, a causa della eccessiva
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concentrazione dei flussi turistici raggiunge situazioni critiche.
L’obiettivo generale è stato poi declinato in quattro obiettivi specifici, il cui raggiungimento è previsto
mediante l’implementazione delle corrispettive progettualità successivamente descritte.
OBIETTIVO SPECIFICO N.1
Recupero e potenziamento della rete viaria per la fruizione delle risorse paesaggistiche
costiere.
Valorizzazione degli elementi del paesaggio, tutela delle aree sensibili e riqualificazione
delle aree degradate
L‟obiettivo specifico si propone di integrare le valenze naturalistiche, ambientali e culturali presenti
nell‟ambito n.2 Nora, mediante la creazione di un percorso ciclo-pedonale ed equestre denominato ”Il
Cammino Spagnolo”. Il sentiero si svilupperà lungo la linea costiera favorendo, regolando l‟accesso, e
valorizzando tutte le emergenze archeo-culturali comprese tra la torre spagnola del Diavolo di Sarroch
e la torre Budello di Teulada, includendo quindi i siti fenici di Nora, di Bithia e di Melqart, i numerosi siti
nuragici e le diverse chiese campestri. Inoltre il cammino fungerà da interconnessione ecologica tra i
Siti di Interesse Comunitario localizzati lungo la fascia litoranea.
Strategia
La strategia tende a tutelare e valorizzare in chiave turistica le emergenze naturalistiche e culturali
presenti nell‟ambito, attraverso la costituzione di una rete sentieristica costiera dotata di segnaletica
unitaria, gestita mediante regole condivise dalle Amministrazioni aderenti alla rete.
La strategia fa leva anche sull‟integrazione dei sistemi ecologici ubicati nei territori dei diversi comuni
ampliando e riconnettendo gli habitat vegetazionali.
Le prime fasi progettuali prevedono la ricerca della migliore corrispondenza con le finalità generali sia
definite dal PPR che dalle normative comunitarie riguardanti la tutela e la salvaguardia della
biodiversità. Il progetto tende all‟integrazione delle politiche di salvaguardia con la necessità di
sviluppo del territorio sotto i punti di vista delle attività antropiche, che per questo caso specifico
possono ricondursi alla sfera turistica.
Le strategie da impostare per la valorizzazione e la tutela degli habitat, come previsto dagli indirizzi
progettuali del PPR, prevedono l‟avvio di politiche territoriali di relazione stretta tra la conservazione
degli habitat e l‟uso del territorio da parte dell‟uomo.
La strategia portante dell‟intervento costiero è quella di regolamentare e recuperare l‟accessibilità e la
fruibilità del litorale in ottica sostenibile, integrando le esigenze di protezione con quelle di recupero e
di gestione unitaria delle risorse.
Il percorso lungo le torri non connette solo materialmente dei luoghi, ma rafforza l‟unitarietà delle
componenti paesaggistiche presenti nell‟ambito, che vanno considerate con ottica olistica, se si vuole
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garantire una sostenibilità futura sia dei luoghi che delle funzioni antropiche.
OBIETTIVO SPECIFICO 2
Ricostruzione delle connessioni paesaggistiche tra sistemi costieri e sistema orografico
del massiccio del Sulcis per la fruizione degli attrattori naturali e archeo-culturali.
Valorizzazione degli elementi del paesaggio, tutela delle aree sensibili e riqualificazione
delle aree degradate.
L‟obiettivo specifico vuole essere un‟integrazione a quello appena esposto, consisterà
nell‟individuazione e nella realizzazione di percorsi trekking, bike ed equestri di collegamento tra la
costa e il vasto territorio del Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu, consentendo e regolando la
fruizione dei siti archeo-culturali e degli attrattori naturali presenti nella fascia pedemontana e
montana, e chiudendo così un circuito sentieristico definibile “ad anello” al quale si potrà accedere da
ogni territorio comunale.
Strategia
La strategia tende a tutelare e valorizzare in chiave turistica le emergenze naturalistiche e culturali
presenti nella fascia pedemontana e montana dell‟ambito, attraverso la costituzione di una rete
sentieristica prettamente montana dotata di segnaletica unitaria, gestita mediante regole condivise
dalle Amministrazioni aderenti alla rete. La strategia mira anche a riqualificare i corridoi vallivi
mediante la ricostruzione delle connessioni ecologico-ambientali e paesaggistiche tra i sistemi costieri
e il sistema oroidrografico del massiccio interno.
Gran parte delle necessità di azione per la conservazione della natura è collocata nell‟ambiente rurale.
Pertanto la formazione di una sentieristica di collegamento, che riscopra le valenze dell‟entroterra,
permetterà di evidenziare azioni di potenziamento della capacità turistica che si integreranno con la
dimensione prettamente rurale del territorio montano e pedemontano.
Con la costituzione dell‟intervento sarà possibile organizzare un efficace controllo del territorio,
riguardo soprattutto ai dissesti idrogeologici in atto, ma sarà anche possibile ristabilire il rispetto del
sistema delle tutele e delle norme di salvaguardia. Con l‟attuazione delle azioni previste, infatti, sono
incrementate le possibilità sorveglianza delle emergenze, grazie ad una rinata accessibilità dei luoghi.
La creazione dei corridoi ecologici tra i siti sensibili attraverso il territorio rurale e montano risulta
strategica anche perché può favorire l‟adozione di comportamenti (ed investimenti) per la riduzione
dell‟impatto ambientale da parte del comparto agricolo e permette di controllare strategicamente i livelli
di pressione ambientale derivanti dall‟antropizzazione, in accordo con gli indirizzi del PPR che mirano
alla riqualificazione dei territori montani e vallivi.
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OBIETTIVO SPECIFICO 3
Incremento quali-quantitativo della ricettività turistica.
L‟obiettivo specifico mira ad ampliare le tipologie di offerta ricettiva locale mediante il riutilizzo ed
eventualmente l‟ampliamento di strutture già esistenti, in particolare di quelle inserite in ambiti rurali
(agriturismi, turismo rurale, etc.) o legate al concetto di ricettività diffusa (albergo diffuso, b&b, etc.),
ma anche la costruzione di strutture turistiche ecocompatibili.
Inoltre tende a ricercare una soluzione di valorizzazione del sistema viario principale al fine di portarlo
a dimensione locale, in funzione delle previsioni di infrastrutturazione di evitamento dei centri costieri.
Strategia
La strategia di valorizzazione punta all‟ampliamento e all‟innalzamento qualitativo della ricettività
turistica, che parimente alla tutela e alla valorizzazione degli attrattori locali, compartecipa alla nascita
di nuove realtà imprenditoriali turistiche, contribuendo allo sviluppo socioeconomico e quindi
all‟incremento della qualità della vita della popolazione.
Inoltre è noto che la presenza di una strutturata offerta turistica (ricettività, servizi di guida, attrattori
naturali immediatamente disponibili, etc.) legata al prodotto rurale abbia una elevata capacità
destagionalizzate dei flussi turistici.
La costruzione della rete mira a rendere visibile al turista il carattere di unitarietà e omogeneità
dell‟offerta della destinazione (servizi turistici standardizzati, ricettività qualitativamente elevata,
moltitudine di attrattori correlati).
Inoltre il recupero e la valorizzazione a fini ricettivi delle strutture storiche come ad esempio i medaus, i
cuilis o i furriadroxius rievoca e rivitalizza elementi culturali ed architettonici altamente caratterizzanti il
territorio, altrimenti destinati a scomparire per sempre.
OBIETTIVO SPECIFICO 4
Valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali.
L‟obiettivo specifico punta a creare dei percorsi enogastronomici che siano funzionali all‟attività
promozionale dei prodotti agroalimentari locali, permettendo la riconoscibilità delle produzioni delle
singole aziende agricole.
Strategia
La strategia individuata fa riferimento al potenziamento dell‟offerta agroalimentare in funzione di uno
sviluppo del comparto turistico, collegato alla valorizzazione delle risorse del territorio e alla loro
promozione integrata.
Elemento irrinunciabile per l‟innalzamento del valore conferito alle produzioni agricole sarà l‟utilizzo del
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complesso architettonico e ambientale dell‟antica azienda agraria di Villa d‟Orri e di tutte le altre
presenti sul territorio.
La valorizzazione delle risorse locali permette di contrastare il problema della eccessiva stagionalità
dei flussi turistici, differenziando e orientando l‟offerta verso un turismo non esclusivamente legato al
prodotto balneare.
La promozione dell‟importante patrimonio naturale, e soprattutto del patrimonio culturale locale,
rappresenta il vero fulcro della presente proposta, in quanto rappresentano attrattori non stagionali in
grado di alimentare flussi turistici relativamente costanti. Risulta strategica la messa a sistema delle
risorse ambientali e naturali, storiche e culturali come le tradizioni locali enogastronomiche legate alle
produzioni colturali del territorio favorendo anche l'interazione con le produzioni artigiane.
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA INTEGRATO PER IL PAESAGGIO (Fornire una breve descrizione dell’idea portante del
programma, ponendo in evidenza come questa discenda dai progetti e dagli indirizzi del Piano Paesaggistico Regionale.
Illustrare in che modo il Programma è in grado di riconoscere il sistema complesso di relazioni, che connettono elementi
strutturali del paesaggio, di carattere funzionale, culturale, percettivo e temporale fra ambiente naturale, aspetti insediativi e
storico culturali. Sulla base delle trasformazioni strutturali avvenute e in atto e la valutazione dei fattori di rischio e del grado di
vulnerabilità del paesaggio, descrivere come il Programma prevede interventi che ricompongono e rafforzano il sistema
relazionale ed interagisce sulle relazioni imprimendo nuovo impulso alle peculiarità ed ai valori paesaggistici presenti o
potenziali. Esplicitare, inoltre, il livello di coerenza dell’idea portante definita dal Programma, strutturato in azioni e interventi,
individuata come specificazione ed attuazione del progetto dell’Ambito di riferimento; la contestualizzazione degli indirizzi
progettuali degli Ambiti di Paesaggio del PPR attraverso la definizione degli elementi di forza e debolezza del territorio, il
riconoscimento degli elementi strutturanti e la definizione della struttura paesaggistica del territorio nonché come la traduzione
degli indirizzi progettuali degli Ambiti di paesaggio del PPR avviene attraverso la previsione delle azioni riferite alla scala locale
che realizzano il progetto d’Ambito)
L‟idea portante del Programma Integrato proposto consiste nella riorganizzazione delle macro relazioni
paesaggistiche esistenti tra ambiente naturale e ambiente antropico. Seguendo queste due direttrici si è
giunti alla definizione di tutti gli interventi e azioni progettuali.
La prima linea di intervento consiste nel tutelare, ripristinare e valorizzare le valenze naturali del territorio
come previsto dagli indirizzi 7-10-11-12-13-14-15-18 del PPR.
La seconda linea di intervento, derivante degli indirizzi 1-3-5-6-7-9-10-15-22 del PPR, persegue uno
sviluppo sostenibile integrato che riconosca e sfrutti il paesaggio con tutte le sue componenti e relazioni
passate e presenti, mediante la messa a sistema di: elementi naturali (foreste, zone umide, ambiti costieri),
beni architettonici (edifici rurali, edifici storici, etc.), elementi archeo-culturali (siti archeologici, musei,
chiese campestri, centri storici, etc.), e delle tipologie produttive agroalimentari (serricolture, colture
estensive, etc.).
I singoli interventi e azioni, compresi nelle due linee di intervento appena esposte, sono definiti più avanti
nella parte inerente “SINTESI DEGLI INTERVENTI E AZIONI” e costituiscono una risposta diretta agli
indirizzi definiti nel PPR.
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La razionalizzazione dello sfruttamento di tutti gli attrattori territoriali, paesaggistico-ambientali, archeo-
culturali ed eno-gastronomici, sarà quindi attuata in funzione di uno sviluppo integrato ed eco-compatibile
delle attività turistiche.
All‟interno del Programma vengono illustrati due progetti che prevedono l‟ottimizzazione della rete viaria
(sentieri, strade campestri, mulattiere, strade sterrate, etc.) attraverso l‟individuazione e l‟agevolazione
delle varie forme di percorrenza (pedonale, ciclopedonale, equestre, etc.) che permetteranno la fruizione
dei suddetti attrattori come indicato dagli indirizzi 5-10-11-12-15 del PPR.
Si prevede inoltre, mediante due distinti studi di marketing territoriale e turistico, lo sviluppo delle diverse
forme di ricettività rurale e lo sviluppo di progettualità legata alla promozione dei prodotti tipici locali attività
definite dagli indirizzi 6-9-15-22 del PPR.
Soltanto una programmazione territoriale funzionale alla difesa delle risorse ambientali d‟Ambito, che curi il
riequilibrio tra le relazioni paesaggistiche, oggi non più in armonia tra loro, e sostenga localmente
un‟offerta turistica integrata capace di affrontare il confronto con le altre realtà regionali, nazionali ed
internazionali, consentirà attuazione di politiche di sviluppo locale eco-compatibili.
Di seguito vengono esposte le principali trasformazioni strutturali del paesaggio avvenute e in atto, e come
si prevede di ricomporre e rafforzare le criticità del sistema relazionale esistente mediante l‟attuazione
degli interventi previsti nel programma integrato.
La costante crescita dei flussi turistici registrata negli ultimi decenni, specie nei territori comunali di
Pula, Domus de Maria e Teulada ha causato una crescita sproporzionata dell‟inurbamento delle
zone periferiche e costiere, a ridosso delle zone umide e dei sistemi sabbiosi litoranei, con
riduzione della capacità di rigenerazione degli stessi.
Si prevede la creazione di una rete strutturata di percorsi denominata “Il Cammino Spagnolo”
che regolerà e limiterà l‟accesso alle zone umide e ai sistemi sabbiosi di spiaggia e dunali litoranei,
consentendo una loro corretta fruizione. Tale intervento permetterà inoltre di porre fine allo stato di
vulnerabilità in cui verte il patrimonio archeologico costiero dell‟insediamento di Bithia.
La creazione e la gestione nell‟ambito montano e pedemontano di una rete sentieristica attrezzata
denominata “Dalla Costa ai Monti del Sulcis”, deve essere considerata, oltre che un‟azione tesa
a valorizzare i numerosi attrattori ambientali presenti nell‟ambito, anche come strumento per il
presidio e controllo del territorio e quindi fattore deterrente per la nascita di discariche abusive,
l‟attività di bracconaggio, ma anche per i fenomeni incendiari dolosi che si concentrano nelle zone
boschive durante la stagione estiva. La rete sarà dotata di infrastrutture e strutture, oggi assenti,
che faciliteranno la fruizione del patrimonio naturalistico, oltre a creare un pretesto per
l‟individuazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico pregressi o in atto e la loro sistemazione.
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Lo spopolamento di alcuni centri storici e delle campagne ha da tempo portato ad una generale
situazione di vulnerabilità dell‟intero patrimonio insediativo rurale, e contemporaneamente ha
innescato un fenomeno di uso del suolo delle realtà agricole per l‟edificazione di nuovi
insediamenti turistici. Per contrastare queste criticità si intende condurre un approfondito “studio
di marketing turistico” (studio della domanda e dell‟offerta attuale e potenziale), coinvolgendo
anche esperti in progettazione paesaggistica, che permetterà di valutare le diverse possibilità di
riqualificazione delle strutture già esistenti, in particolare di quelle inserite in ambiti rurali
(agriturismi, turismo rurale, etc.) o legate al concetto di ricettività diffusa (albergo diffuso, b&b, etc.)
certamente tra le tipologie più ecocompatibili.
Il suddetto studio avrà inoltre il compito di stabilire canoni di riqualificazione e conservazione del
patrimonio insediativo rurale dei Medaus e dei Furriadroxius ormai in stato di abbandono, spesso
oggetto di interventi di riconversione a fini turistico ricettivi totalmente incoerenti con i caratteri
insediativi e paesaggistici tradizionali.
Attraverso l‟analisi territoriale, così condotta potranno essere evidenziate anche le criticità relative
all‟utilizzo della viabilità principale, la SS 195 oggi unica via di accesso al territorio, e prevedere le
migliori soluzioni per la sua trasformazione in una via di fruizione turistica a dimensione locale,
come potrebbe permettere l‟infrastrutturazione in progetto (nuovo tracciato di evitamento della
costa).
Il paesaggio agricolo d‟Ambito è caratterizzato da coltivazioni specializzate realizzate in serra e a
pieno campo, tuttavia si registra uno scarso utilizzo e una limitata commercializzazione dei prodotti
locali nelle strutture ricettive. Per poter ricomporre e rafforzare il sistema relazionale tra produzioni
agricole ed il complesso delle attività produttive, in questo caso quelle del comparto turistico, è
prevista la costruzione di percorsi enogastronomici che promuovano sul territorio le produzioni
agroalimentari tipiche.
La coerenza tra il piano paesaggistico e gli interventi e azioni che sono previste dall‟idea portante del
programma è riassunta, per rendere immediate le connessioni, in una matrice.
La matrice mette a sistema non solo gli indirizzi e l‟idea portante, ma illustra anche quali possono essere le
criticità territoriali a cui dare una prima possibile soluzione.
L‟insieme degli interventi che sono previsti non vuole essere esaustivo nel dare soluzione certa alle
debolezze del territorio in esame, ma cerca di fornire un indirizzo di programmazione anche per scelte
future e già condivise.
Le prime due tabelle illustrano una gli indirizzi di Piano Paesaggistico presi in considerazione per formulare
l‟idea portante e il tipo di interventi, l‟altra i principali punti di debolezza a cui si è cercato di dare un primo
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inizio di soluzione. La matrice di coerenza è poi strutturata in modo che, per ogni intervento, corrispondano
sia gli indirizzi di piano specifici che le debolezze specifiche. Con una colorazione “a semaforo” è stato
evidenziato il livello di coerenza secondo la legenda posta ai piedi della matrice stessa. Per ogni indirizzo e
per ogni debolezza è stato associato un codice, ripreso nella matrice, in modo da rendere più snella la
consultazione della stessa coerenza.
INDIRIZZI PPR
I.P.1. Potenziamento dell’integrazione dei servizi intercomunali di valenza locale e sovra locale attraverso interventi di progettazione integrata per la riqualificazione del corridoio viario di connessione tra le piane costiere tra Sarroch e Teulada, evitando la saldatura tra i centri abitati comunali e riqualificando come aree a verde gli spazi interstiziali.
I.P.3. Riqualificare il sistema infrastrutturale viario della attuale strada statale sulcitana (SS 195), anche in vista di un prossimo declassamento, attraverso la reinterpretazione funzionale del tracciato che preveda l’integrazione della direttrice viaria con le valenze paesaggistiche del sistema marino-litorale e la dimensione insediativa e urbana dell’infrastruttura, attraverso la riorganizzazione di servizi urbani per la fruizione del territorio.
I.P.5. Recuperare l’accessibilità e riqualificare la fruizione della risorsa paesaggistica ambientale costiera, attraverso la riorganizzazione della rete dei percorsi e dei servizi a livello intercomunale, attraverso il riequilibrio tra aree pubbliche e private sia per contrastare la tendenza alla chiusura degli spazi e degli accessi, sia per favorire la fruizione collettiva del territorio.
I.P.6. Riqualificare l’insediamento turistico attraverso il progressivo adeguamento delle strutture esistenti favorendo il cambio di destinazione d’uso in strutture ricettive alberghiere di alto livello, mediante trasformazione dell’edificato, anche attraverso incrementi volumetrici.
I.P.7. Riqualificare lo spazio storico di connessione tra il centro urbano di Pula, l’area archeologica della città di fondazione fenicia di Nora e il sistema umido della peschiera, attraverso la predisposizione di una progettazione quadro unitaria e integrata che abbia la capacità di risolvere la complessità delle tematiche coinvolte.
I.P.8. Qualificare il sistema degli approdi turistici costieri di Porto Columbu, Cala Verde e Porto d’Agumu, attraverso il rafforzamento dei servizi di mobilità con il territorio.
I.P.9. Integrare e valorizzare i servizi e le attività, compatibili con la funzione agricola, utili allo sviluppo delle attività turistico-ricreative e della fruizione naturalistica del paesaggio, anche in relazione alla presenza del “Parco Naturale Regionale delle Foreste Gutturu Mannu”.
I.P.10. Diversificare l’organizzazione della rete, attraverso l’individuazione e agevolazione delle varie forme di percorrenza (veicolare, pedonale, e ciclopedonale, equestre, ecc.), per la fruizione dei beni paesaggistici storici, culturali e ambientali presenti sul territorio e connettere i luoghi significativi del territorio, quali ambiti costieri, zone umide, corridoi vallivi, nuclei turistico residenziali.
I.P.11. Riqualificare la fascia costiera mediante una gestione unitaria e integrata tra esigenze della fruizione e problemi di erosione dei litorali, attraverso l’eliminazione delle cause di criticità e l’organizzazione di interventi volti alla risoluzione dei problemi in un quadro di organicità sistemica a scala territoriale.
I.P.12. Conservare i sistemi ecologici delle spiagge, delle dune e delle zone umide litoranee, attraverso interventi integrati intercomunali, finalizzati a organizzare e regolamentare la viabilità, la sosta e l’accesso per la fruizione turistico-ricreativa in relazione alla vulnerabilità e sensibilità del complesso ambientale, integrando azioni di recupero della naturalità delle aree degradate.
I.P.13. Riqualificare i corridoi vallivi del Riu di Monte Nieddu, Rio Mannu-Rio Pula, del Rio Palaceris-Rio Santa Margherita riconoscendone il ruolo di porta ambientale di accesso al sistema montano del massiccio del Sulcis, attraverso la ricostruzione delle connessioni ecologico-ambientali e paesaggistiche tra sistemi costieri e sistema oroidrografico del massiccio interno.
I.P.14. Individuare le aree di connettività ecologica attraverso la costruzione di una rete ambientale a scala d’Ambito tra parchi, siti di interesse comunitario ed altre aree tutelate, al fine di superare l’isolamento dei frammenti di naturalità residuale.
I.P.15. Integrare le attività agricole con servizi compatibili e funzioni agrituristiche, utili allo sviluppo delle attività turistico-ricreative e della fruizione naturalistica del paesaggio, anche in relazione alla presenza del “Parco Naturale Regionale delle Foreste Gutturu Mannu”.
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I.P.18. Riqualificare e migliorare gli habitat vegetazionali costruendo un sistema interconnesso e collegato sia con le formazioni boschive contigue, sia con le aree riparie dei corsi d’acqua.
I.P.22. Promuovere le valenze storico culturali del complesso architettonico ed ambientale dell’antica azienda agraria di Villa d’Orri, attraverso la restituzione del carattere vitale di nucleo urbano storico, e ricreare le connessioni ecologiche (corsi d’acqua, sistemi ripariali e altri corridoi specifici) tra il monte e il parco storico, attraverso una attenta lettura delle trame storiche e degli elementi del sistema naturale e le relazioni tra essi.
PUNTI DI DEBOLEZZA AMBIENTALE
P.D.A.1.Elevata pressione insediativa e turistico-ricettiva sui sistemi costieri, a ridosso delle zone umide e dei sistemi sabbiosi litoranei, con riduzione della capacità di rigenerazione degli stessi ed alterazione dei processi costieri.
P.D.A.2.Fruizione non regolamentata dei sistemi di spiaggia con progressiva frammentazione e degrado dei sistemi dunari e progressivo perdita di naturalità delle depressioni umide di retrospiaggia.
P.D.A.3.Mancanza di infrastrutture e strutture per la fruizione del patrimonio naturalistico.
P.D.A.4.Scarso controllo e presidio del territorio con presenza fenomeno del bracconaggio.
P.D.A.5.Degrado morfoevolutivo dei sistemi di spiaggia con fenomeni di erosione degli arenili e delle dune.
P.D.A.6.Degrado degli apporti fluviali e perdita del grado di naturalità nei sistemi ripariali e nei settori di foce, con alterazione del regime degli scambi idrogeologici con i sistemi marino-costieri e gli acquiferi sotterranei, e conseguente degrado ecologico e morfo-evolutivo dell’assetto idrogeoligico complessivo.
P.D.A.7.Sottrazione attuale e potenziale degli apporti detritici di ripascimento naturale ai sistemi sabbiosi costieri a causa di sbarramenti artificiali e cave in alveo.
P.D.A.8.Dissesto idrogeologico del reticolo idrografico e dei versanti.
P.D.A.9.Degrado della copertura pedologica e vegetale dei sistemi montani, prevalentemente a causa dei numerosi incendi boschivi durante la stagione estiva.
P.D.A.10.Uso del suolo che tende ad invadere con i nuovi insediamenti turistici realtà agricole storiche.
P.D.A.11.Interferenza tra esigenze dell’accessibilità e fruibilità delle risorse ed il riconoscimento dei valori ambientali rappresentati dagli ecosistemi naturali (dune, zone umide, boschi).
P.D.A.12.Vulnerabilità del sistema delle bonifiche storiche nella piana alluvionale costiera di Chia.
P.D.A.13.Vulnerabilità del patrimonio archeologico costiero dell’insediamento di Bithia.
P.D.A.14.Spopolamento di alcuni centri storici e delle campagne che ha creato situazioni di vulnerabilità del patrimonio insediativo rurale dei Medaus e dei Furriadroxius oggetto di fenomeni di riconversione a fini turistico ricettivi incoerenti con i caratteri insediativi e paesaggistici tradizionali.
P.D.A.15.Viabilità principale inadeguata.
P.D.A.16.Presenza di inquinamento ambientale: discariche abusive, reflui, eternit, pesticidi.
P.D.A.17.Scarso utilizzo dei prodotti agroalimentari locali nelle strutture ricettive.
P.D.A.18.Flusso turistico concentrato nelle strutture ricettive di grandi dimensioni e solo durante il periodo estivo.
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Alcune delle azioni previste necessitano, per aderire perfettamente agli indirizzi di piano e dare soluzione
alle criticità, di approfondimenti che dovranno essere dettagliati all‟interno dei successivi studi di fattibilità.
Ne è un esempio l‟approfondimento necessario per il recupero della funzionalità idrogeologica che senza
studi di completamento non può essere proficuamente applicata
SINTESI DEGLI INTERVENTI E AZIONI PREVISTE DAL PROGRAMMA INTEGRATO PER IL PAESAGGIO (Fornire una
breve descrizione degli interventi previsti dal programma nel suo complesso e delle singole azioni progettuali, ponendo in
evidenza come queste siano attuazione della strategia portante che discende dai progetti e dagli indirizzi del Piano
Paesaggistico Regionale e motivando le scelte e le relazioni di integrazione tra gli stessi. Illustrare come il Programma è
costituito da un complesso di azioni e interventi, strettamente coerenti e collegate tra loro in modo sinergico che, attraverso un
approccio attuativo unitario, strutturi l’idea portante rafforzando l’obiettivo comune e la rilevanza strategica; come gli interventi
previsti risultano correlati funzionalmente e garantiscono l’integrazione tra le azioni previste, sia materiali che immateriali, ai fini
dell’attuazione del programma ed in coerenza con l’idea portante del programma; come gli interventi previsti sono finalizzati ad
armonizzare lo stato dei luoghi, a migliorare o ripristinare gli ambienti naturali, a favorire lo sviluppo economico e produttivo del
territorio)
Come previsto da bando, è richiesto il finanziamento per studi di fattibilità e per la progettazione
preliminare dei quattro interventi progettuali di seguito descritti.
Nella strategia portante del programma viene definita la volontà di strutturare il territorio mediante
un‟azione sinergica delle Amministrazioni comunali coinvolte, che relazioni e valorizzi tutte le risorse
paesaggistiche presenti nell‟Ambito n.2 Nora.
Descrizione dei progetti
Progetto N°1: “Il Cammino Spagnolo”
Le varie criticità indicate nel PPR per l‟Ambito n.2 Nora. Fruizione non regolamentata dei sistemi di
spiaggia con progressiva frammentazione e degrado dei sistemi dunari e progressivo perdita di
naturalità delle depressioni umide di retrospiaggia; Mancanza di infrastrutture e strutture per la
fruizione del patrimonio naturalistico; Degrado degli apporti fluviali e perdita del grado di naturalità nei
sistemi ripariali; Frequenti fenomeni di incendio durante la stagione estiva; Interferenza tra esigenze
dell‟accessibilità e fruibilità delle risorse ambientali (dune, zone umide, boschi); Vulnerabilità del
patrimonio archeologico dell‟insediamento di Bithia (P.D.A.2-3-6-9-11-13 da elenco punti di debolezza
ambientale), unite agli indirizzi I.P.1-3-5-7-8-10-11-12-14-18 (vedere elenco indirizzi PPR) hanno
portato all‟ideazione di uno specifico progetto denominato “Il Cammino Spagnolo” teso al recupero e
potenziamento della rete viaria per la fruizione delle risorse paesaggistiche costiere.
Il progetto denominato “Il Cammino Spagnolo” prevede il recupero e l‟adeguamento della rete viaria
minore (sentieri, strade campestri, mulattiere, strade sterrate, etc.) che consentiranno di integrare le
valenze naturalistiche e i beni culturali, mediante la creazione di un percorso ciclo-pedonale ed
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equestre. Il sentiero si svilupperà lungo la linea litoranea favorendo, valorizzando e regolando
l‟accesso a tutte le emergenze archeo-culturali comprese tra la torre spagnola del Diavolo di Sarroch e
la torre Budello di Teulada, includendo quindi i siti fenici di Nora, Bithia e di Melqart, i numerosi siti
nuragici e le diverse chiese campestri.
Inoltre il Cammino fungerà da interconnessione ecologica diretta che relazionerà i Siti di Interesse
Comunitari di: Sa Tanca e Sa Mura-Foxi Durci; Tra Forte Village e Perla Marina; Stangioni Di Chia e
De Su Sali, Porto Campana, Stagno di Pixinni, Isola Rossa e Capo Teulada, localizzati lungo la fascia
costiera.
Si procederà ad un censimento di quelle che sono i percorsi più idonei alla realizzazione degli itinerari
ed ad una pre-valutazione della sostenibilità ambientale analizzando i differenti aspetti ambientali e
l‟impatto su di essi provocato dagli interventi previsti. In particolare, si prevede:
l‟analisi e l‟individuazione degli aspetti ambientali rilevanti;
la valutazione dell‟impatto di tali aspetti ambientali in fase di realizzazione e in fase di gestione
delle opere.
L‟intervento si prefigge di realizzare una serie di snodi e connessioni al fine di fornire un primo disegno
di rete ecologica costiera a scala locale, che connetta le aree ritenute prioritarie per la biodiversità
presenti nella parte di territorio costiero, oggetto del Programma Integrato. Dal punto di vista
localizzativo, il progetto si propone di ripristinare e consolidare delle connessioni funzionali tra
elementi significativi (naturali e di interesse storico culturale) ed ha l‟obiettivo di incrementare gli
habitat e il valore ecologico intrinseco delle aree prioritarie.
A scala locale i propositi specifici sono:
migliorare la funzionalità degli habitat;
ripristinare il valore paesaggistico dato dal concorso tra i caratteri identitari geomorfologici,
naturalistici ed antropici;
valorizzare la vocazione fruitiva ed eventualmente didattica dell‟ambito formalizzare la pubblica
accessibilità;
colmare il deficit legato alla legalità ed al rispetto delle regole che disciplinano l‟uso dei suoli;
valorizzare le opportunità offerte dagli strumenti di politica agricola;
affinare le strategie di risoluzione del conflitto tra le esigenze di miglioramento della qualità
ecologica degli spazi rurali e la ricerca di efficienza economica del loro utilizzo produttivo;
definire un modello di governance che favorisca il concorso dei differenti attori territoriali nei
processi di riqualificazione ambientale di rilievo comunale e sovra comunale.
Gli ultimi due punti possono pensarsi come irrinunciabili all‟interno di una previsione di intervento che
potrebbe configurarsi come “primo lotto” di un ampio progetto di portata strategica, se si pensa alla
connessione con le azioni in territorio montano, che saranno oggetto dell‟intervento “Dalla Costa ai
Monti del Sulcis” descritto in seguito, e le possibili connessioni con altri interventi anche al di fuori
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dell‟ambito in oggetto.
Territori interessati
Le superfici che verranno direttamente investite dal progetto sono tutte collocate lungo l‟asse portante
del sentiero detto “Cammino Spagnolo” e sono costituite da:
Elementi di assetto naturale
Aree appartenenti al demanio
Fasce prossime all‟asse del cammino in cui sarà assicurata una copertura vegetale permanente e
saranno realizzate strutture vegetali lineari arboreo-arbustive.
In totale l‟estensione lineare ammonta a circa 65 Km di percorso, composti da porzioni di strade
asfaltate o sterrate esistenti e sentieri battuti o da realizzare, che attraversano tutti e 5 i territori
comunali aderenti al Programma Integrato.
L‟area interessata considera delle fasce medie di estensione del corridoio di 10-20 m, sufficienti sia a
garantire la percorribilità lungo il sentiero sia ad impiantare strutture lineari arboreo-arbustive. Queste
ultime previste solo in quei tratti privi di una pur modesta dotazione vegetale e dove previsto e
realizzabile dalle norme di sicurezza stradale o di governo territoriale.
L‟estensione possibile delle fasce sarà uno degli argomenti prioritari degli studi di fattibilità successivi
al Programma Integrato e permetterà la valutazione puntuale delle possibilità di estensione offerte dal
territorio e le caratteristiche peculiari su cui maggiormente si dovrà intervenire.
Azioni previste
Lo spettro delle azioni necessarie è composto da azioni immateriali ed azioni strutturali, che si
differenziano poi in azioni essenziali e complementari. Le prime definiscono la soglia minima delle
realizzazioni necessarie e le seconde concorrono al possibile conseguimento di obiettivi di più alto
profilo e di finalità integrate, che anche se auspicabili non sono determinanti per gli esiti settoriali
attesi.
Gli interventi strutturali possono definirsi come formazione di nuove unità ambientali costiere o
peristradali ad assetto naturale. Queste saranno realizzate nelle fasce prima accennate e dislocate in
reliquati di ampiezza variabile da identificare negli studi di fattibilità e saranno identificate su superfici
di proprietà pubblica e demaniale. Le modalità esecutive consisteranno essenzialmente nella pulitura
e risistemazione dello stato di degrado naturale e nella eventuale schermatura delle strade asfaltate
esistenti, comprendendo più lotti funzionali del progetto unitario.
Lungo tutto il percorso si procederà allo studio ed al rilievo delle specie ibride qualora impiantate ed
alla sostituzione con specie autoctone proprie della tipologia vegetativa della zona di progetto.
L‟obiettivo è la formazione di piccole macchie di vegetazione con caratteristiche autoctone che
avranno la funzione di “stepping zone” lungo il corridoio ecologico. Gli interventi così condotti non
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determineranno alcuna riduzione delle normali funzioni ed usi attuali del territorio in quanto si
innesteranno su aree già inutilizzate e lasciate al degrado. Si tratta di organizzare un primo riordino
degli spazi ed assicurare un primo minimo livello di conseguimento degli obiettivi di ordine “ecologico”
Ad avvenuto impianto le nuove aree costituiranno una via permanente di habitat ad assetto naturale
utili ad arricchire l‟ecomosaico dell‟Ambito. Anche nell‟ipotesi dell‟assoluta possibilità di una futura
gestione e manutenzione, questi habitat potranno evolvere spontaneamente verso forme comunque
funzionali, come normalmente avviene in condizioni non perturbate nelle aree naturali consolidate.
Con propositi diversificati e sinergici alla creazione delle unità naturali si procederà allo sviluppo del
corridoio vero e proprio che si svilupperà il più possibile parallelo al “Cammino Spagnolo”, infine sarà
possibile riqualificare una fascia di territorio adiacente alle principali sensibilità (SIC), in modo da
creare zone “cuscinetto” a protezione degli habitat collegate tra loro dal corridoio ecologico.
La realizzazione sarà tesa a:
- migliorare l‟assetto eco sistemico degli ambiti di intervento;
- proteggere gli elementi vulnerabili e identificare il percorso ciclo pedonale con valenza
ambientale di eccellenza;
- mitigare il degrado paesaggistico e le antropizzazioni spinte del territorio;
- eliminare le formule abusive di uso dei suoli e ripristino delle tutele disposte da legge;
- promuovere la frequentazione compatibile dei Siti di Importanza Comunitaria e degli altri
attrattori di pregio.
Unitamente alla funzione di creazione di corridoio per la tutela della biodiversità, le fasce individuate
eserciteranno una funzione di buffer interposto tra gli elementi a maggiore sensibilità ambientale,
ovvero al percorso turistico, agli appezzamenti destinati alla produzione, alle strutture ricettive ed alle
infrastrutture della viabilità maggiore.
Un altro obiettivo conseguibile è la ricomposizione delle proprietà paesaggistiche: la situazione attuale
non consente la percezione dell‟esistenza degli elementi, quali i corsi d‟acqua attraversati, i sistemi
dunari e i principali attrattori storico culturali. La creazione delle fasce e delle aree di protezione
svolgono, sotto questo punto di vista, una duplice funzione: identificare gli elementi all‟interno del
sistema insediativo attuale e proteggerne la sensibilità creando un certo grado di sbarramento naturale
a quelli che possono essere gli usi impropri, come il passaggio intensivo attraverso le dune che ne
provoca il progressivo degrado.
Percorso ciclo pedonale ed equestre
Per quel che riguarda la creazione del vero e proprio itinerario turistico si tratta di intervenire su strade
vicinali, interpoderali e sentieri che sono in gran parte esistenti e necessitano di una riqualificazione e
uno studio di quelli che sono i gradi di dissesto in modo da predisporre e realizzare possibili interventi
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di recupero.
Lo scopo dell‟intervento è limitare, nella misura del possibile, la costruzione di piste ciclabili protette
ex–novo, tendendo a recuperare infrastrutture abbandonate o a utilizzare reti stradali secondarie quali
strutture dismesse, di servizio, arginali, piste, strade campestri e banchine. I tratti ex-novo si
renderanno indispensabili soprattutto nei tratti di intersezione con la viabilità ordinaria, qualora fosse
necessario, ed in situazioni di alto degrado ambientale dove la pista può rappresentare un elemento
qualificante.
Per le pavimentazioni il discorso è analogo e privilegia fondi naturali esistenti opportunamente
ristrutturati o leggermente trattati. Dove si renda necessario dare sostanza e riconoscibilità all‟itinerario
si possono prevedere dei fondi in tavolato, pietrisco o pavimentazione in materiale naturale e
armonizzato con il contesto che lo circonda.
Sono previste le realizzazioni di due ponti di collegamento: uno per l‟attraversamento del Rio Palaceris
ed uno per il collegamento della Peschiera di Nora, in modo da rendere accessibile l‟area
Archeologica di Nora direttamente dalla Torre del Coltellazzo, entrambi da prevedere in materiali
ecocompatibili.
Identità e segnaletica
L‟itinerario si snoda su una distanza abbastanza lunga e deve collegare più elementi tra loro
eterogenei, sia per natura che dimensione come le torri, i complessi archeologici ed i Siti di
Importanza Comunitaria. Esse devono mantenere sempre un alto grado di riconoscibilità pur
integrandosi con il contesto paesaggistico ed il corridoio ecologico di interconnessione dei siti sensibili.
A questo scopo non sono previsti salti di quota e punti di rottura e dove il percorso è meno
riconoscibile (in caso di presenza di più bivi ad esempio), è prevista una serie di cartellonistica e
segnaletica sia di itinerario che informativa. La segnaletica verticale armonizzata per colore e sagoma
con il contesto descriverà:
itinerario e chilometraggio percorso
direzioni
descrizioni turistiche e naturalistiche
planimetrie generali
Tipologie di intervento
Oltre ad interventi comuni lungo tutto l‟itinerario come:
la posa della segnaletica
la posa di parapetti di protezione in legno se necessari
la creazione di punti di sosta
Si prevede per i tratti di percorso su sedime stradale esistente con fondo in pietrischetto stabilizzante o
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ghiaia in buono stato di conservazione, la riqualificazione del manto stradale tramite formazione di
pietrischetto stabilizzante misto ed in armonia con le tipologie già presenti.
Per i tratti su sedime in pietrischetto o ghiaia in cattive condizioni sono da prevedere oltre alla
riqualificazione del manto anche i riempimenti delle lacune e delle buche e, se necessario a fornire
un‟identità e continuità al percorso, lo scorticamento della vegetazione presente nella sede stradale.
Per i sentieri e le vicinali con fondo sterrato buono o con rare lacune e buche si prevede la
ricostruzione del piano viabile tramite sterri e riporti in misura adeguata alle necessità anche di
recupero da interventi su altre tipologie stradali appartenenti all‟itinerario, in modo da consolidare la
compattezza della carreggiata.
Per quelle porzioni sterrate caratterizzate da lacune e buche è prevista, oltre i necessari sterri e riporti,
anche il riempimento delle buche e la possibilità di posare uno strato adeguato di pietrischetto per
dare più stabilità e durata.
Per le piste interamente da realizzare sono previsti tutta la serie di interventi segnalati, per le piste
esistenti si dovrebbero prevedere fossetti di colo per le acque meteoriche da posarsi con tecniche di
ingegneria naturalistica.
Prima di intraprendere i percorsi realizzativi che porteranno alla costituzione dei corridoi ecologici e
degli itinerari potranno essere avviate alcune azioni immateriali del progetto e propedeutiche agli
interventi stessi:
verifica preliminare della disponibilità a partnership con attori locali e non;
possibilità di coinvolgimento degli Enti territoriali competenti in campo ambientale;
possibilità di coinvolgimento tramite informazione degli attori privati per la predisposizione di
soluzioni economiche e realizzative delle porzioni eventualmente non di competenza comunale
e demaniale;
verifica della disponibilità degli attori privati e della possibilità di intraprendere più azioni per la
realizzazione (convenzionamento, cessione, perequazione…..).
Attività gestionale del progetto
In qualità di Capofila il Comune di Sarroch, qualora dovesse essere concesso il finanziamento
regionale, gestirà tutte le fasi del procedimento, mentre gli interventi strutturali verranno governati dalle
singole Amministrazioni comunali (definizione dei tracciati comunali, individuazione degli operatori da
coinvolgere, etc.).
Mediante attività di concertazione dei comuni verrà anche definita la modalità di gestione della rete
sentieristica una volta conclusa la fase di realizzazione dei lavori, che potrà essere o esclusivamente
pubblica o mista pubblico-privata, ovvero privata.
Inoltre, l‟ideazione di un piano marketing permetterà di definire tutte le azioni materiali e immateriali
che saranno necessarie affinché la rete sentieristica, terminati i lavori strutturali, non rimanga
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semplicemente un percorso, ma divenga un vero e proprio attrattore/prodotto gestito, promosso e
commercializzato sui mercati, ossia una risorsa economica territoriale.
Si precisa che alcune attività per la promo-commercializzazione turistica delle due distinte reti
sentieristiche denominate “Il Cammino Spagnolo” e “Dalla Costa ai Monti del Sulcis”, vista la loro
complementarietà saranno effettuate seguendo una modalità unitaria.
In tal senso si prevede la definizione e programmazione delle seguenti attività/azioni progettuali
specifiche:
Costruzione del prodotto
Studio preliminare per la definizione dei tracciati e degli attrattori da inserire nel Cammino che
coinvolgerà anche gli operatori locali.
Attività promo-commerciale
Definizione dell‟immagine coordinata (realizzazione e diffusione del marchio unico)
Elaborazione del materiale editoriale coordinato della rete ( mappe, folder, guide, etc.)
Costruzione del sito web e progettazione delle azioni di web marketing
Definizione delle azioni di comunicazione esterna (pubblicitaria, giornalistica, comunicati
stampa) che permetteranno di far conoscere la rete sentieristica definita dal progetto nei
principali mercati di riferimento.
Promozione e commercializzazione (definizione dei target e dei mercati, organizzazione di
educational tour, workshop, organizzazione di eventi, partecipazione a fiere e borse, azioni di
co-marketing e di direct marketing)
Definizione della comunicazione interna (informazione turistica, marketing interno, etc.)
Progetto N° 2: “Dalla Costa verso i Monti del Sulcis”
Le varie criticità indicate nel PPR per l‟Ambito n.2 Nora: Mancanza di infrastrutture e strutture per la
fruizione del patrimonio naturalistico; Fenomeno del bracconaggio; Degrado degli apporti fluviali e
perdita del grado di naturalità nei sistemi ripariali e nei settori di foce; Dissesto idrogeologico del
reticolo idrografico e dei versanti; Frequenti fenomeni di incendio durante la stagione estiva;
Interferenza tra esigenze dell‟accessibilità e fruibilità delle risorse ambientali boschive, (P.D.A. -3-4-6-
8-9-11 da elenco punti di debolezza ambientali), unite agli indirizzi I.P.1-3-9-10-13-14-15-18 (vedere
elenco indirizzi PPR) hanno portato all‟ideazione di uno specifico progetto denominato “Dalla Costa
verso i Monti del Sulcis” teso al recupero e potenziamento della rete viaria per la fruizione delle
risorse paesaggistiche pedemontane e montane.
Il progetto prevede il recupero e l‟adeguamento della rete viaria minore (sentieri, strade campestri,
mulattiere, strade sterrate, etc.) che consentiranno di integrare le valenze naturalistiche e i beni
culturali, mediante la creazione di un percorso ciclo-pedonale ed equestre. La rete sentieristica partirà
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dall‟ambito costiero, più precisamente i singoli percorsi avranno origine dal percorso costiero “Il
Cammino Spagnolo” e, seguendo i corridoi naturali di accesso alla zona montuosa, si inerpicheranno
sino alle cime più alte del Massiccio del Sulcis permettendo così di chiudere un circuito definibile “ad
anello” al quale si potrà accedere da ogni territorio comunale.
La rete dei sentieri favorirà la valorizzazione e l‟accesso al sistema montano, la fruizione di tutte le
emergenze naturali e archeo-culturali comprese tra la fascia pedemontana e montana dei cinque
comuni, includendo quindi i numerosi siti nuragici, le diverse chiese campestri, le sorgenti e i paesaggi
agropastorali caratterizzati dal sistema insediativo rurale dei Medaus e Furriadroxius.
Inoltre gli Itinerari fungeranno da interconnessione ecologica diretta che relazionerà tutti i Siti di
Interesse Comunitario costieri con quelli montani di Foresta di Monte Arcosu e Canale su Longuvresu.
Si procederà ad un censimento della sentieristica presente, dello stato dei luoghi una pre-valutazione
della sostenibilità ambientale analizzando i differenti aspetti ambientali e l‟impatto su di essi provocato
dagli interventi previsti.
In particolare, si prevede:
l‟analisi e l‟individuazione degli aspetti ambientali rilevanti;
la valutazione dell‟impatto di tali aspetti ambientali in fase di realizzazione e in fase di gestione
delle opere.
Sarà inoltre necessario, al fine di avere piena corrispondenza con gli indirizzi relativi al recupero del
dissesto idrogeologico, uno studio di rilievo e verifica accurati del grado di dissesto presente e dello
stato idrico dei torrenti.
L‟intervento si prefigge di realizzare una serie di azioni fondanti snodi e connessioni al fine di fornire
un primo disegno di rete ecologica nell‟entroterra a scala locale, che connetta le aree ritenute
prioritarie per la biodiversità presenti nel territorio pedemontano e montano, oggetto del Programma
Integrato, e che permetta anche la connessione tra il sistema costiero e l‟entroterra montuoso.
Dal punto di vista localizzativo, il progetto si propone di consolidare delle connessioni funzionali tra
elementi significativi ed ha l‟obiettivo di incrementare gli habitat e il valore ecologico intrinseco delle
aree prioritarie ovvero ripristinare la qualità idrogeologica del reticolo idrografico presente.
A scala locale i propositi specifici sono:
migliorare la funzionalità degli habitat;
ripristinare il valore paesaggistico dato dal concorso tra i caratteri identitari geomorfologici,
naturalistici ed antropici;
ripristinare il valore ecologico dei corsi d‟acqua e migliorarne la funzionalità idraulica;
valorizzare la vocazione fruitiva ed eventualmente didattica dell‟ambito;
formalizzare la pubblica accessibilità;
colmare il deficit legato alla legalità ed al rispetto delle regole che disciplinano l‟uso dei suoli;
valorizzare le opportunità offerte dagli strumenti di politica agricola;
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affinare le strategie di risoluzione del conflitto tra le esigenze di miglioramento della qualità
ecologica degli spazi rurali e la ricerca di efficienza economica del loro utilizzo produttivo;
definire un modello di governance che favorisca il concorso dei differenti attori territoriali nei
processi di riqualificazione ambientale di rilievo comunale e sovra comunale.
Gli ultimi due punti possono pensarsi come irrinunciabili all‟interno di una previsione di intervento che
potrebbe configurarsi come “primo lotto” di un ampio progetto di portata strategica, se si pensa alla
connessione con le azioni in territorio montano, che saranno oggetto dell‟intervento “Cammino
Spagnolo” più sopra descritto e le possibili connessioni con altri interventi anche al di fuori dell‟ambito
in oggetto.
Territori interessati
Le superfici che verranno direttamente investite dal progetto sono tutte collocate lungo gli assi portanti
dei sentieri che appartengono all‟intervento detto “Dalla Costa verso i Monti del Sulcis” e sono
costituite da:
Elementi di assetto naturale
Aree appartenenti al demanio forestale ed idrico
Fasce prossime all‟asse dei percorsi in cui sarà assicurata una copertura vegetale permanente
se non presente e saranno realizzate strutture vegetali lineari arboreo – arbustive
Fasce prossime al ciglio delle sponte dei torrenti
In totale l‟estensione lineare ammonta a circa 121 Km di percorso totale, composti da porzioni di
strada esistenti e sentieri battuti o da realizzare, che attraversa tutti e 5 i territori comunali aderenti al
Programma Integrato.
L‟estensione possibile delle fasce sarà uno degli argomenti prioritari degli studi di fattibilità successivi
al Programma Integrato e permetterà la valutazione puntuale delle possibilità di estensione offerte dal
territorio e le caratteristiche peculiari su cui maggiormente si dovrà intervenire.
Azioni previste
Lo spettro delle azioni necessarie è composto da azioni immateriali ed azioni strutturali, che si
differenziano poi in azioni essenziali e complementari. Le prime definiscono la soglia minima delle
realizzazioni necessarie e le seconde concorrono al possibile conseguimento di obiettivi di più alto
profilo e di finalità integrate che, anche se auspicabili non, sono determinanti per gli esiti settoriali
attesi.
Gli interventi strutturali possono definirsi come formazione, riqualificazione e identificazione di unità
ambientali montane o peristradali ad assetto naturale. Queste saranno realizzate nelle fasce prima
accennate, dislocate in reliquati e radure degradate di ampiezza variabile da identificare negli studi di
fattibilità e saranno identificate su superfici di proprietà pubblica e demaniale. Le modalità esecutive
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consisteranno essenzialmente nella pulitura e risistemazione dello stato di degrado naturale.
Lungo tutti i percorsi si procederà allo studio ed al rilievo delle specie ibride qualora impiantate ed alla
sostituzione con specie autoctone proprie della tipologia vegetativa della zona di progetto. L‟obiettivo è
quello di cucire i margini boscati degradati con zone a naturalità di pregio. Gli interventi così condotti
non determineranno alcuna riduzione delle normali funzioni ed usi attuali del territorio in quanto si
innestano su aree già inutilizzate e lasciate al degrado. Si tratta di organizzare un primo riordino degli
spazi ed assicurare un primo minimo livello di conseguimento degli obiettivi di ordine “ecologico”.
Per le aree adiacenti i corsi d‟acqua lo scopo degli interventi sarà quello di riqualificare e stabilizzare le
sponde, eventualmente aumentando l‟ampiezza, dove possibile e necessario, del corridoio fluviale,
favorendo la progressiva sommersione del territorio rimodellato, soprattutto in funzione di eventi di
piena o di portate eccezionali.
Ad avvenuto impianto le nuove aree costituiranno una via permanente di habitat ad assetto naturale
utili ad arricchire l‟ecomosaico dell‟Ambito. Anche nell‟ipotesi dell‟assoluta impossibilità di una futura
gestione e manutenzione, questi habitat potranno evolvere spontaneamente verso forme comunque
funzionali, come normalmente avviene in condizioni non perturbate nelle aree naturali consolidate.
Con propositi diversificati e sinergici alla creazione delle unità naturali si procederà allo sviluppo del
corridoio vero e proprio che si svilupperà il più possibile lungo i corsi fluviali e/o i sentieri individuati ed
infine sarà possibile riqualificare una fascia di territorio adiacente alle principali sensibilità (SIC), in
modo da creare zone “cuscinetto” a protezione degli habitat collegate tra loro dal corridoio ecologico.
La realizzazione sarà tesa a:
- migliorare l‟assetto eco sistemico degli ambiti di intervento;
- massimizzare lo sviluppo della transazione ecotonale tra unità acquatiche e terrestri;
- mantenere anche in condizioni idrologiche di magra la disponibilità di habitat perifluviali umidi o
bagnati e cercare di garantire il deflusso minimo vitale;
- proteggere gli elementi vulnerabili e identificare il percorso ciclo pedonale con valenza
ambientale di eccellenza;
- mitigare il degrado paesaggistico e le antropizzazioni spinte del territorio;
- eliminare le formule abusive di uso dei suoli e ripristino delle tutele disposte da legge;
- promuovere la frequentazione compatibile dei Siti di Importanza Comunitaria e degli altri
attrattori di pregio.
Unitamente alla funzione di creazione di corridoio per la tutela della biodiversità, le fasce individuate
eserciteranno una funzione di buffer interposto tra gli elementi a maggiore sensibilità ambientale,
ovvero al percorso turistico, agli appezzamenti destinati alla produzione, alle strutture ricettive ed alle
infrastrutture della viabilità maggiore. Questo aspetto progettuale è da identificarsi nella porzione
interposta e di transizione tra il sistema costiero e la zona montana dell‟entroterra.
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Percorso ciclo pedonale ed equestre
Per quel che riguarda la creazione del vero e proprio itinerario turistico si tratta di intervenire su strade
vicinali, interpoderali, ma soprattutto su sentieri che sono in gran parte esistenti e necessitano di una
riqualificazione e uno studio di quelli che sono i gradi di dissesto in modo da predisporre e realizzare
possibili interventi di recupero.
Lo scopo dell‟intervento è limitare, nella misura del possibile, la costruzione di piste ciclabili e percorsi
montani protetti ex-novo, tendendo a recuperare infrastrutture abbandonate o a utilizzare reti
dismesse, di servizio, arginali, piste e strade vicinali. I tratti ex-novo si renderanno indispensabili
soprattutto nei tratti di intersezione con la viabilità ordinaria, qualora fosse necessario, ed in situazioni
di alto degrado ambientale dove la pista può rappresentare un elemento qualificante.
Per le pavimentazioni il discorso è analogo e privilegia fondi naturali esistenti opportunamente
ristrutturati o leggermente trattati. Dove si renda necessario dare sostanza e riconoscibilità all‟itinerario
si possono prevedere differenti, costituiti da materiali reperibili in loco, come tronchi derivanti dalle
normali operazioni di manutenzione delle aree boscate.
Identità e segnaletica
Gli itinerari si snodano su una distanza abbastanza lunga e devono collegare più elementi. Essi
devono mantenere sempre un alto grado di riconoscibilità pur integrandosi con il contesto
paesaggistico ed il corridoio ecologico di interconnessione dei siti sensibili. A questo scopo non sono
previsti salti di quota e punti di rottura e dove il percorso è meno riconoscibile (in caso di presenza di
più bivi ad esempio), è prevista una serie di cartellonistica e segnaletica sia di itinerario che
informativa. La segnaletica verticale armonizzata per colore e sagoma con il contesto descriverà:
itinerario e chilometraggio percorso
direzioni
descrizioni turistiche e naturalistiche
planimetrie generali
Tipologie di intervento
Oltre ad interventi comuni lungo tutto l‟itinerario come:
la posa della segnaletica
la posa di parapetti di protezione in legno se necessari
la creazione di punti di sosta
Per i tratti di percorso su sedime stradale esistente con fondo in pietrischetto stabilizzante o ghiaia in
buono stato di conservazione si prevede la riqualificazione del manto stradale tramite formazione di
pietrischetto stabilizzante misto ed in armonia con le tipologie già presenti.
Per i tratti su sedime in pietrischetto o ghiaia in cattive condizioni sono da prevedere oltre alla
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riqualificazione del manto anche i riempimenti delle lacune e delle buche e, se necessario a fornire
un‟identità e continuità al percorso, lo scorticamento della vegetazione presente nella sede stradale.
Per i sentieri e le vicinali con fondo sterrato buono o con rare lacune e buche si prevede la
ricostruzione del piano viabile tramite sterri e riporti in misura adeguata alle necessità anche di
recupero da interventi su altre tipologie stradali appartenenti all‟itinerario, in modo da consolidare la
compattezza della carreggiata.
Per quelle porzioni sterrate caratterizzate da lacune e buche è prevista, oltre i necessari sterri e riporti,
anche il riempimento delle buche e la possibilità di posare uno strato adeguato di pietrischetto per
dare più stabilità e durata.
Per le piste interamente da realizzare sono previsti tutta la serie di interventi segnalati, per le piste
esistenti si dovrebbero prevedere fossetti di colo per le acque meteoriche da posarsi con tecniche di
ingegneria naturalistica.
Prima di intraprendere i percorsi realizzativi che porteranno alla costituzione dei corridoi ecologici e
degli itinerari verranno avviate alcune azioni immateriali del progetto e propedeutiche agli interventi
stessi:
verifica preliminare della disponibilità a partnership con attori locali e non
possibilità di coinvolgimento degli Enti territoriali competenti in campo ambientale
possibilità di coinvolgimento tramite informazione degli attori privati per la predisposizione di
soluzioni economiche e realizzative delle porzioni eventualmente non di competenza
comunale e demaniale
verifica della disponibilità degli attori privati alle formule di cessione o convenzione delle porzioni
private
Attività gestionale del progetto
In qualità di Capofila il Comune di Sarroch, qualora dovesse essere concesso il finanziamento
regionale, gestirà tutte le fasi del procedimento, mentre gli interventi strutturali verranno governati dalle
singole Amministrazioni comunali (definizione dei tracciati comunali, individuazione degli operatori da
coinvolgere, etc.).
Mediante attività di concertazione dei comuni verrà anche definita la modalità di gestione della rete
sentieristica una volta conclusa la fase di realizzazione dei lavori, che potrà essere o esclusivamente
pubblica o mista pubblico-privata ovvero privata.
L‟ideazione di un piano marketing permetterà di definire tutte le azioni materiali e immateriali che
saranno necessarie affinché la rete sentieristica, terminati i lavori strutturali, non rimanga
semplicemente un percorso, ma divenga un vero e proprio attrattore/prodotto gestito, promosso e
commercializzato sui mercati, ossia una risorsa economica territoriale.
Si precisa che alcune attività per la promo-commercializzazione turistica delle due distinte reti
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sentieristiche denominate “Il Cammino Spagnolo” e “Dalla Costa verso i Monti del Sulcis”, vista la loro
complementarietà saranno effettuate seguendo una modalità unitaria.
In tal senso si prevede la definizione e programmazione delle seguenti attività/azioni progettuali
specifiche:
Costruzione del prodotto
- Studio preliminare per la definizione dei tracciati e degli attrattori da inserire nel Cammino che
coinvolgerà anche gli operatori locali.
Attività pro-commerciale
- Definizione dell‟immagine coordinata (realizzazione e diffusione del marchio unico).
- Elaborazione del materiale editoriale coordinato della rete ( mappe, folder, guide, etc.).
- Costruzione del sito web e progettazione delle azioni di web marketing (Azione comune con il
progetto “ Il Cammino Spagnolo”).
- Definizione delle azioni di comunicazione esterna (pubblicitaria, giornalistica, comunicati
stampa) che permetteranno di far conoscere la rete sentieristica definita dal progetto nei
principali mercati di riferimento (Azione comune con il progetto “ Il Cammino Spagnolo”).
- Promozione e commercializzazione (definizione dei target e dei mercati, organizzazione di
educational tour, workshop, organizzazione di eventi, partecipazione a fiere e borse, azioni di
co-marketing e di direct marketing) (Azione comune con il progetto “ Il Cammino Spagnolo”).
- Definizione della comunicazione interna (informazione turistica, marketing interno, etc). (Azione
comune con il progetto “Il Cammino Spagnolo”).
Progetto N° 3: “Vivere la ruralità nella Costa dei Fenici”
Le varie criticità indicate nel PPR per l‟Ambito n°2 Nora: Elevata pressione insediativa e turistico-
ricettiva sui sistemi costieri; Situazioni di vulnerabilità del patrimonio insediativo rurale dei Medaus e
dei Furriadroxius oggetto di fenomeni di riconversione a fini turistico ricettivi incoerenti con i caratteri
insediativi e paesaggistici tradizionali; Flusso turistico concentrato nelle strutture ricettive di grandi
dimensioni e solo durante il periodo estivo (P.D.A.1-10-15-19), unite agli indirizzi I.P.6-9- 15 (vedere
elenco indirizzi PPR) hanno portato all‟ideazione di uno specifico progetto denominato “Vivere la
ruralità nella Costa dei Fenici” teso a incrementare quali-quantitativamente la ricettività turistica
rurale dell‟Ambito.
L‟idea progettuale mira ad ampliare le tipologie di offerta ricettiva locale mediante il riutilizzo ed
eventualmente l‟ampliamento di strutture già esistenti, in particolare di quelle inserite in ambiti rurali
(agriturismo, turismo rurale, etc.) o legate al concetto di ricettività diffusa (albergo diffuso, b&b, etc.),
ma anche la costruzione di strutture turistiche ecocompatibili (riutilizzo di ruderi, costruzione di piccole
strutture in legno, etc.).
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Attività gestionale del progetto
In qualità di Capofila il Comune di Sarroch, qualora dovesse essere concesso il finanziamento
regionale, gestirà tutte le fasi del procedimento indirettamente, mediante l‟affidamento del progetto ad
un team di professionisti coordinandone le competenze (project management, ingegneria idraulica,
ingegneria ambientale e consulenza turistica).
Il percorso di progettazione affronterà quattro aspetti o fasi:
1) Si condurrà un‟analisi desk e delle indagini sul campo per la valutazione oggettiva e censimento
di tutto il patrimonio paesaggistico insediativo rurale, permettendo così di redigere un rapporto
che ne definirà l‟entità, lo stato di conservazione e le modalità di recupero, sottolineandone
l‟importanza della eco compatibilità al fine di evitare ristrutturazioni non in armonia con lo spirito
e le funzioni originarie dei luoghi. I canoni architettonici da preferire saranno quelli che meglio si
avvicinano alle tipologie originarie; secondo la manualistica sul recupero dell‟edificato storico
pubblicata sul sito della regione Sardegna. Si dovranno preferire interventi che sfruttano
materiali di recupero derivanti dalle eventuali demolizioni di parti in completo degrado,
l‟inserimento delle strutture nel paesaggio rurale dovrà avvenire mediante la qualificazione dei
luoghi con interventi vegetativi autoctoni che potranno anche definire le cuciture con le aree di
naturalità al contorno. Contemporaneamente sarà condotta una ricerca di mercato per
conoscere la consistenza e la tipologia della domanda e dell‟offerta turistica attuale e
potenziale, sui diversi livelli (regionale, nazionale e internazionale), relazionata al prodotto
rurale.
2) Si procederà ad una pre-valutazione della sostenibilità ambientale analizzando i differenti
aspetti ambientali e l‟impatto su di essi provocato dagli interventi previsti. Tale studio sarà rivolto
sia all‟analisi e l‟individuazione degli aspetti naturalistici rilevanti, sia alla valutazione dell‟impatto
di tali aspetti in fase di realizzazione e in fase di gestione delle opere.
3) Si mirerà ad incentivare la nascita di nuove realtà imprenditoriali turistico ricettive e dei servizi
turistici. Mediante l‟attivazione di tavoli di concertazione con gli stakeholder locali pubblici e
privati verranno presentati i risultati dello studio generale e si procederà con l‟individuazione
delle strutture che dovranno essere riqualificate sia dai soggetti pubblici che dai privati.
4) Infine si progetterà, mediante l‟ideazione di un piano marketing, la costituzione e la promozione
di una rete di ricettività rurale legata a tutti gli attrattori e le peculiarità locali (ambiente,
archeologia, cultura, enogastronomia, etc.), che comprenderà le strutture già esistenti e quindi
immediatamente disponibili, e quelle che si aggiungeranno in futuro, in seguito agli interveti
programmati di recupero.
In tal senso si prevede la definizione e programmazione delle seguenti attività/azioni progettuali
specifiche:
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Costruzione del prodotto
Costituzione della rete (statuto, disciplinare, etc.)
Attività pro-commerciale:
Definizione dell‟immagine coordinata (realizzazione e diffusione del marchio unico)
Elaborazione del materiale editoriale coordinato della rete ( mappe, folder, guide, etc.)
Costruzione del sito web e progettazione delle azioni di web marketing
Definizione delle azioni di comunicazione esterna (pubblicitaria, giornalistica, comunicati
stampa) che permetteranno di far conoscere la rete sentieristica definita dal progetto nei
principali mercati di riferimento.
Promozione e commercializzazione (definizione dei target e dei mercati, organizzazione di
educational tour, workshop, organizzazione di eventi, partecipazione a fiere e borse, azioni di
co-marketing e di direct marketing) (Possibili azioni in comune con i progetti “Dalla Costa verso i
Monti del Sulcis” e “I Sapori della Costa dei Fenici”)
Definizione della comunicazione interna ( informazione turistica, marketing interno, etc.)
La rete di ricettività rurale sarà pensata anche in relazione ai percorsi, previsti in questo Programma
Integrato per il Paesaggio, denominati “Dalla Costa verso i Monti del Sulcis”, “I Sapori della Costa dei
Fenici” e se pur marginalmente anche “Il Cammino Spagnolo”.
Progetto N° 4: “I Sapori della Costa dei Fenici”
Le varie criticità indicate nel PPR per l‟Ambito n°2 Nora: Uso del suolo che tende ad invadere con i
nuovi insediamenti turistici realtà agricole storiche; Vulnerabilità del sistema delle bonifiche storiche
nella piana alluvionale costiera di Chia; Presenza di inquinamento ambientale: discariche abusive,
reflui, pesticidi; Scarso utilizzo dei prodotti agroalimentari locali nelle strutture ricettive (P.D.A. 10-12-
16-17), unite agli indirizzi I.P. 9-15-22 (vedere elenco indirizzi PPR) hanno portato all‟ideazione di uno
specifico progetto denominato “I Sapori della Costa dei Fenici” teso alla valorizzazione delle
produzioni agroalimentari locali.
Il progetto prevede la creazione di un piano di marketing turistico per la definizione di percorsi
enogastronomici funzionali alla promozione dei prodotti agroalimentari locali, permettendo la
riconoscibilità delle produzioni delle singole aziende agricole.
Risulta strategica la messa a sistema delle risorse ambientali e naturali, storiche e culturali come le
tradizioni locali enogastronomiche legate alle produzioni colturali del territorio. Elemento irrinunciabile
per l‟innalzamento del valore conferito alle produzioni agricole sarà l‟utilizzo del complesso
architettonico e ambientale dell‟antica azienda agraria di Villa d‟Orri e di tutte le altre presenti sul
territorio.
La valorizzazione delle risorse enogastronomiche permetterà di contrastare il problema della
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eccessiva stagionalità dei flussi turistici, differenziando e orientando l‟offerta verso un turismo non
esclusivamente legato al prodotto balneare. Si perseguirà il potenziamento dell‟offerta agroalimentare
in funzione di uno sviluppo del comparto turistico, collegato alla valorizzazione delle risorse del
territorio e alla loro promozione integrata.
La costruzione della rete “I Sapori della Costa dei Fenici”, che sarà costituita da operatori del comparto
agroalimentari e della ristorazione, sarà pensata anche in relazione alla realizzazione, prevista in
questo Programma Integrato per il Paesaggio, della rete ricettiva rurale denominata ”Vivere la ruralità
nella Costa dei Fenici”.
In tal senso si prevede la definizione e programmazione delle seguenti attività/azioni progettuali
specifiche:
Costruzione del prodotto
Costituzione della rete (statuto, disciplinare, etc.)
Attività pro-commerciale:
Definizione dell‟immagine coordinata (realizzazione e diffusione del marchio unico)
Elaborazione del materiale editoriale coordinato della rete ( mappe, folder, guide, etc.)
Costruzione del sito web e progettazione delle azioni di web marketing
Definizione delle azioni di comunicazione esterna (pubblicitaria, giornalistica, comunicati
stampa) che permetteranno di far conoscere la rete sentieristica definita dal progetto nei
principali mercati di riferimento.
Promozione e commercializzazione (definizione dei target e dei mercati, organizzazione di
educational tour, workshop, organizzazione di eventi, partecipazione a fiere e borse, azioni di
co-marketing e di direct marketing). (Possibili azioni in comune con i progetti “Vivere la ruralità
nella Costa dei Fenici” e “Dalla Costa verso i Monti del Sulcis”)
Definizione della comunicazione interna (informazione turistica, marketing interno, etc. )
(Possibili azioni in comune con i progetti “Vivere la ruralità nella Costa dei Fenici” e “Dalla Costa
verso i Monti del Sulcis”)
FATTIBILITÀ DELLA PROPOSTA (Fornire una descrizione sulle condizioni istituzionali, amministrative, tecniche e procedurali
necessarie all’effettiva realizzazione e gestione delle azioni e/o interventi ricompresi nel Programma Integrato per il Paesaggio)
Gli interventi proposti sono da ritenersi conformi agli strumenti di pianificazione locali e sovraordinati,
pertanto, non si prevede il ricorso a particolari iter autorizzativi. Ad ogni buon conto, in fase di studio
di fattibilità e/o di progettazione preliminare saranno dettagliatamente verificate le conformità al
Piano Urbanistico Comunale, alle Prescrizioni del PPR, a quelle del P.A.I. ed agli eventuali altri
strumenti di pianificazione. Tutto ciò al fine di scongiurare impedimenti connessi al rispetto di tali
strumenti di pianificazione urbanistica e consentire, quindi, la corretta declinazione tecnica degli
interventi. Le aree oggetto degli interventi, costituite esclusivamente da suolo pubblico, sono
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attualmente nella piena disponibilità delle Amministrazioni.
Di seguito, le macro attività dell‟intero iter procedurale:
1. Avviso pubblico per l‟affidamento dei servizi di progettazione preliminare e consulenza
2. Studio di fattibilità e/o progetto preliminare
3. Ricerca, individuazione e concessione dei finanziamenti necessari: Pubblici e Privati
4. Avviso pubblico per l‟affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva
5. Progetto definitivo ed esecutivo
6. Avviso pubblico e Gara d‟appalto per l‟esecuzione dei lavori
7. Esecuzione dei lavori
8. Collaudo dei lavori
Per la realizzazione delle opere le Amministrazioni attiveranno tutte le procedure previste a norma di
legge e adotteranno tutti gli atti amministrativi necessari. Si applicheranno pertanto criteri di evidenza
pubblica o di affidamento diretto, ove il caso e l‟urgenza lo motivino, in modo da assicurare condizioni
di trasparenza e di verificabilità della fase attuativa.
COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO (Fornire una descrizione che motivi, in relazione agli obiettivi del Programma, la
scelta del partenariato e il ruolo svolto da ciascun componente della rete)
I sindaci di Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus de Maria e Teulada al fine di poter rispondere
all‟invito della Regione Sardegna, volto a presentare proposte in attuazione degli indirizzi progettuali
del Piano Paesaggistico Regionale, hanno stipulato un accordo finalizzato alla costituzione della rete
dei Comuni, nell‟ambito n.2 Nora del PPR.
Data la presenza nel territorio comunale di Sarroch di innumerevoli criticità indicate dal PPR, la
collegialità dei Sindaci ha ritenuto doveroso, come segno di responsabilità civile e morale, rispondere
positivamente alla candidatura avanzata dal Sindaco di Sarroch Mauro Cois per poter rappresentare
gli altri comuni in veste di soggetto Capofila.
L‟Amministrazione Comunale di Sarroch, al fine di snellire le procedure burocratiche ed ottimizzare i
tempi spesso troppo lunghi delle amministrazioni pubbliche, ha coordinato e gestito tutte le fasi
procedurali dell‟iniziativa, richiedendo ai Comuni l‟attiva partecipazione per l‟individuazione preliminare
degli interventi strutturali sui loro territori.
Le Amministrazioni partecipanti alla rete hanno fornito e forniranno, qualora il Programma dovesse
essere finanziato, tutta l‟assistenza tecnica e il sostegno necessario alla realizzazione degli interventi
previsti e quindi al raggiungimento dei quattro obiettivi specifici definiti nel Programma:
1. Recupero e potenziamento della rete viaria per la fruizione delle risorse paesaggistiche costiere.
2. Ricostruzione delle connessioni paesaggistiche tra i sistemi costieri e il sistema orografico del
massiccio del Sulcis per la fruizione degli attrattori naturali e archeo-culturali.
3. Incremento quali-quantitativo della ricettività turistica.
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4. Valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali.
PROCESSO PARTECIPATIVO SVOLTO PER L’ELABORAZIONE DEL PROGETTO (Fornire una breve descrizione del
processo partecipativo e sintesi delle risultanze e degli obiettivi delineati. Illustrare come l’elaborazione dell’idea progettuale
portante e la sottoarticolazione in singoli progetti è avvenuta attraverso processi partecipativi con gli attori locali, allo scopo di
coinvolgere le comunità nel processo ed elaborare proposte condivise e come i contenuti del Programma rispondono agli
obiettivi delineati durante il processo partecipativo)
In seguito agli incontri preliminari avvenuti con i Sindaci di Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus de
Maria e Teulada, è emersa la volontà delle Amministrazioni di aderire al Premio per il Programma
Integrato, bando della Regione Sardegna per il cofinanziamento degli studi di fattibilità e progettazione
preliminare di interventi che rispondano agli indirizzi indicati nel PPR ambito n.2 Nora.
Nella fase programmatica si è volutamente cercato il più largo consenso possibile tra le popolazioni
locali, attraverso un processo partecipativo indirizzato a tutti gli stakeholder e a tal fine sono state
ideate e realizzate nell‟ordine le seguenti attività:
1. Elaborazione e somministrazione di questionario per chiedere l‟adesione, informare e coinvolgere
le comunità locali nell‟iniziativa progettuale in corso e contemporaneamente effettuare un‟indagine
preliminare sulle principali problematiche territoriali.
2. Analisi delle risposte e dei suggerimenti forniti nei questionari dai membri delle comunità locali
(operatori turistici, operatori del comparto agroalimentare, fornitori dei servizi turistici, associazioni
ambientaliste locali, Pro Loco, etc.), che ha permesso di definire solo preliminarmente degli
obiettivi, delle strategie e varie proposte progettuali rispondenti alle problematiche segnalate.
3. Convocazione di un vero e proprio tavolo di concertazione con gli Stakeholder privati, durante il
quale sono state esposte le problematiche risultanti dall‟analisi dei questionari e dalle criticità
indicate nel PPR per l‟Ambito n.2 Nora, sono stati poi individuati degli obiettivi da raggiungere per
contrastare le emergenze e sono state definite diverse proposte progettuali, naturalmente in linea
con le indicazioni delle comunità locali e con gli indirizzi progettuali definiti nel PPR.
4. Esplicitazione dell‟idea progettuale portante e delle quattro progettualità individuate mediante il
processo partecipativo appena descritto.
5. Convocazione della Conferenza dei Servizi con i partner Pubblici (i comuni) al fine di esporre le
quattro proposte progettuali definitive ed ottenere la loro approvazione definitiva.
L‟obiettivo generale del presente Programma denominato “Costa dei Fenici: Servizi e itinerari per lo
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sviluppo turistico sostenibile”, è quello di creare delle connessioni intercomunali che nel rispetto e nella
piena tutela delle risorse paesaggistiche d‟ambito, possano creare un‟offerta territoriale integrata
rispondente simultaneamente alle esigenze presenti e future della popolazione locale e alle richieste
della crescente domanda turistica. Gli obiettivi specifici definiti sono quattro e prevedono:
Il recupero e il potenziamento della rete viaria per la fruizione delle risorse paesaggistiche
costiere.
La ricostruzione delle connessioni paesaggistiche tra sistemi costieri e sistema orografico del
massiccio del Sulcis per la fruizione degli attrattori naturali e archeo-culturali.
L‟incremento quali-quantitativo della ricettività turistica ecocompatibile.
La valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali.
Come si può facilmente capire tutte le fasi descritte hanno consentito un‟ampia condivisione con le
popolazioni locali dei contenuti programmatici riportati in questo documento, essendo questi in buona
misura espressione diretta delle loro indicazioni e dei loro suggerimenti.
Allegare idonee rappresentazioni cartografiche e planimetriche che permettano di individuare il
territorio interessato dal Programma e la localizzazione operazioni dei singoli interventi e/o azioni da
esso identificati.
Il Sindaco (timbro e firma)