40
Periodico informativo della FILLEA CGIL di Roma e Lazio anno 12 n. 22 22 Aprile 2011 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% DCB ROMA

Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Periodico informativodella FILLEA CGIL di Roma e Lazioanno 12 n. 22

22Aprile 2011

PO

STE

ITA

LIA

NE

SPA

- S

PED

IZIO

NE

IN A

BB

ON

AM

ENTO

PO

STA

LE -

70%

DC

B R

OM

A

Page 2: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio
Page 3: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

somm

ario

Pagina 3Costruire • Aprile 2011•

Costruireperiodico informativo della FILLEA CGIL di Roma e LazioAprile 2011 - N° 22 - Anno 12Editore: Associazione A.I.MEVia Poliziano, 34 - 00185 RomaTel. 06 40043732 - Fax 06 [email protected]

Direttore Editoriale:Roberto CelliniDirettore Responsabile:Ilaria Bartoli CiancaleoniCoordinamento Redazionale:Elena SchifinoSegreteria di Redazione:Monica Bevilacqua, Giuseppe Giuffrida, Enza Mangia, Diego PiccoliProgetto grafico, impaginazione ed editing:Aton - RomaStampa: Webcolor - Roma

Hanno collaborato a questo numero:Roberto Cellini, Andrea Camboni,Salvatore Barone, Ciancio Allebande

Iscritto al Tribunale di Romaal n. 239/2009 del 26/06/2009

Fillea CGIL NazionaleVia G. B. Morgagni, 27 - RomaTel. 06 441141 - Fax 06 44235849

Fillea CGIL Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 [email protected]

La Segreteria:Roberto Cellini - Segretario GeneraleMarco Carletti, Walter Cherubini, Elena Schifino

Segreterie di Roma e Lazio:RM1 Centro - RM5 Sud: Domenico PetrocchiRM2 Civitavecchia - RM3 Nord: Vincenzo CariddiRM4 Est: Marco Austini RM6 Litoranea: Walter FaddaRM7 Pomezia: Gianni LombardoFunzionari di Zona:Nika Agim, Rino Aversa, Claudio Broccatelli,Douglas Caddia, Simone Cioncolini, Maricel Enache, Fabio Damiani, Alioscia De Vecchis, Fabio Ferrari, Daniel Grigoriu, Manuel Luis Ortiz, Antonio Petrella, Bruno Proietti, Claudio Roggerone, Giulio Testi, Luca Tremaliti, Barbara Zignani.R.L.S.T.:Antonio Cucculelli, Sandro Paolucci, Stefano MontemagnoLatina: Luca Bonetto Frosinone: Alessio FaustiniUfficio Vertenze:Francesca Alberti, Ennio Di Massimo,Elena Manuela Paraschivoiu.Segretari Comprensori Lazio:Latina: Ezio Giorgi Rieti: Claudio ColtellaViterbo: Massimo Guerrini Frosinone: Benedetto Truppa

VITERBOVia Giuseppe Saragat, 8 - ViterboTel. 0761 270290 - Fax 0761 275210

LATINAVia Solferino, 16 - LatinaTel. 0773 662701 - Fax 0773 664655

FROSINONEVia Mola Vecchia, 2A - FrosinoneTel. 0775 853641 - Fax 0775 852064

RIETIVia Garibaldi, 174 - RietiTel. 0746 270194 - Fax 0746 201923

FILLEA ROMA-LAZIOVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

UFFICIO VERTENZEVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206631/2 - Fax 06 46206633

RM1 (Centro)Via Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206634 - Fax 06 47825128

RM2 (Civitavecchia)Via P. Togliatti, 7 - CivitavecchiaTel. 0766 545865 - Fax 0766 545865

RM3 (Nord)Via G.B. La Salle, 3 - RomaTel. 06 66412409 - Fax 06 66412390

RM4 (Est, Tivoli, Monterotondo)Via Padre Lino da Parma, 3 - RomaTel. 06 4111591 - Fax 06 41219484

RM5 (Sud, Eur, Ciampino)Via del Velodromo, 80 - RomaTel. 06 7809798 - Fax 06 7883808

RM6 (Ovest, Litoranea)Via Casana, 207 - OstiaTel. 06 5692943 - Fax 06 5693259

RM7 (Pomezia, Castelli, Colleferro, Subiaco)Via Lamarmora, 32 - PomeziaTel. 06 9107151 - Fax 06 91602818

COORDINAMENTO RESTAURATORIVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

INCAVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 4814703

CAAFVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 48906431

CID (Centro Italiano Disoccupati)Via Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 47823159

Ufficio Immigrati c/o CELSI CGILVia Buonarroti, 12 - Roma Tel. 06 49205275/76

5Editoriale

ISTITUZIONI FRAGILIINDEBOLISCONO

I PRINCIPI DI LEGALITÀdi Roberto Cellini

7LA DIGNITÀ CHE ABBIAMO PERSO

di Ciancio Allebande

8InterventiI DIRITTI.

UNA COSCIENZA COLLETTIVA MATURA NELL’INSIEME

DEL MONDO DEL LAVORO

11InterventiIL LAVORO.

DALLE GARE AL CANTIERE SI DIMENTICA LA SICUREZZA

14LE 10 PROPOSTE DELLA FILLEA CGILPER UNO SVILUPPO TRASPARENTE

E COORDINATO DEL SETTORE

17Dossier

AMIANTOdi Andrea Camboni

24Interviste

ATTIVITÀ DI COSTRUTTORE EDILE. LA CAMERA

APPROVA IL T.U.

27LA BELLEZZA DEL PICCOLO

28Interviste

DIRITTO ALLA DETASSAZIONE

30Lavoro

LAVORI USURANTI. LA CORSA A OSTACOLI

PER I BENEFICI PREVIDENZIALIdi Ciancio Allebande

34TABELLE RETRIBUTIVE

I N D I C E

a p r i l e 2 0 1 1

Sedi Fillea

Page 4: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio
Page 5: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 5Costruire • Aprile 2011•

Un atteggiamento intellettualmente onesto e imparziale non può non condi-videre all’art. 33 del “Collegato al lavoro” l’intento del legislatore di perseguirecanoni di trasparenza e semplificazione e di uniformare i comportamenti delpersonale ispettivo. D’altra parte, un atteggiamento di responsabilità non puònon denunciare la progressiva involuzione dell’attività ispettiva stessa. Un depo-tenziamento della loro azione suggerito dall’introduzione della “conciliazionemonocratica” e proseguito con la possibilità per gli ispettori di svolgere attività diconsulenza e prevenzione per i datori di lavoro.Cosicché i controllori diventano prima conciliatori e poi consulenti dei control-lati. Ma non basta. Perché, oltre la sempre maggiore ambiguità attribuita al lororuolo, è venuta a cadere la possibilità di controlli immediati grazie alla Legge133/2008 che, abrogando i libri matricola e paga, ha introdotto il libro unico nelquale le registrazioni avvengono entro il 16 del mese successivo. Senza dimenticare le carenze in organico.Il numero degli ispettori presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Roma va-ria da 15 a 20, per un territorio grande e difficile come quello romano che con-ta un numero di cantieri stimabile in 20-25mila.Stesso problema di cui soffrono le ASL e gli ISPELS dove sia gli ispettori che i di-rigenti denunciano un organico sottodimensionato, una mancanza di mezzi eformazione adeguata e un sistema gerarchico dove gli uffici vengono ordinatipiù che coordinati.

Una situazione che determina la dilatazione dei tempi procedurali e di in-tervento nonché la negazione di un impiego razionale delle risorse umanee tecniche. Per questi motivi assistiamo all’eterna contraddizione che quan-do gli ispettori ci sono non hanno la giusta preparazione investigativa equando l’hanno acquisita vengono destinati ad incarichi ministeriali, con ilrisultato che le nostre denunce vengono soddisfatte dopo mesi quando, almomento dell’ispezione, le condizioni iniziali si sono chiaramente modifica-te. Abbiamo risposte alle nostre denunce di visite ispettive effettuate a dueanni e sei mesi dalla richiesta. Ci sono poi gli errori individuali, i reati o l’eccessiva confidenza del singolo(sia esso un ispettore o un Coordinatore della sicurezza esterni), l’inoppor-tunità di ricoprire il doppio ruolo di ispettore e consulente, la proliferazio-ne anomala di Enti e Associazioni che rilasciano attestati di frequenza e dimerito facendo formazione per la sicurezza con docenti spesso in conflittod’interesse. Tutto questo derubrica il sistema sicurezza a un sistema di puro e sempliceaffare economico.Tutto questo ci indigna. Così come siamo indignati e preoccupati dalla pros-sima riforma della giustizia che reintroduce la prescrizione breve per gli in-censurati, l’inappellabilità per le sentenze favorevoli in primo grado e in ul-timo la responsabilità civile dei giudici per “violazione manifesta del diritto”.Quali riflessi avranno sui tempi d’indagine nel caso di un infortunio mortale?Il risultato di tutto questo sono i cantieri disastrati che conosciamo.

RESTIAMO CONVINTI CHE NON BASTA L’AZIONEDELLA SOLAMAGISTRATURA: LA POLITICA, LE IMPRESE,LE PROFESSIONI DEVONODARE UN SEGNALECONTRO I SILENZI E LE OMERTÀ AIUTANDOCHI RISPETTA LE REGOLE

DI ROBERTO CELLINISegretario Generale FILLEA CGILRoma e Lazio

Istituzioni fragili indeboliscono i principi di legalità

Page 6: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

LA FILLEA CGIL ROMA E LAZIO CHIUDE LA CAMPAGNA SULLASICUREZZA NEI CANTIERIEDILI CON UN INCONTROCHE RACCOGLIE IMPORTANTIRIFLESSIONI E TOCCANTITESTIMONIANZE SULLADIGNITÀ MORTIFICATA DEL LAVORO IN UN PAESE SENZA PIÙ DIGNITÀ

28 MARZO 2011

Page 7: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Roma. Lunedì 28 marzo2011, cantiere della MetroB1 - Stazione Annibaliano.

Il programma dell’evento prevede latestimonianza di Roxana Ciubotariu,amica di un lavoratore deceduto.La donna sale sul palco. È evidente-mente nervosa, agitata per il fatto diparlare di fronte a un grande pub-blico che la guarda sapendo già co-sa è stata invitata a raccontare – èscritto nel programma –. Eppure lasua testimonianza risulta in qualchemodo inaspettata. Siamo tutti pron-ti al racconto toccante. Siamo pron-ti a commuoverci per la storia di unaltro lavoratore morto. Nessunopensava che di lì a poco si sarebbetrovato a compatire se stesso. “Eravamo venuti a rubare il lavoroagli italiani”. In un primo momentola frase rinnova un senso di solida-rietà che pare gridare “non è vero!”.Ma non tocca a noi parlare in quelmomento e il grido resta dentro,quel tanto che basta perché con unlampo improvviso si muti nellascioccante consapevolezza che cosìè. Ci siamo opposti ai messaggi e al-le dichiarazioni dei profeti dellapaura e dell’intolleranza con altret-tanti dichiarazioni e sproloqui cheparlavano di integrazione e acco-glienza. Ma erano discorsi senza for-za in quanto diretti a dimostrare anoi stessi la nostra mentalità pro-gressista. Gli immigrati restavano aimargini di questa inutile dialetticaE alla fine hanno creduto all’intolle-

ranza che vivono ogni giorno sullapropria pelle piuttosto che all’enun-ciazione di principi sospesi sopra leloro teste. Eravamo consapevoli del-l’ingiustizia rivelata da quell’accusama forse ne avevamo sottovalutatola violenza. Quando si è senza armi,senza possibilità, senza via di fuga, laviolenza diventa una tortura lentissi-ma ed è scelta difficile correrle in-contro perché finisca al più presto.La disperazione di quella frase –“Eravamo venuti a rubare il lavoroagli italiani” – è il culmine di quellaviolenza. Ma non è detto che nerappresenti anche la vittoria.

Se da una parte la disperazionedi quella frase propone se stessacome un’ammissione che tenti diplacare il dolore inflitto daun’accusa ingiusta e non più sop-portabile, dall’altra appare evi-dente il coraggio di presentarsiintollerabile agli occhi dei profe-ti di cui sopra e ai loro proselitiperché infine la smettano di ri-proporre continuamente la rozzaanalisi che non siamo riusciti adazzittire e passino alla chirurgialegislativa.Perché gli italiani scoprano sullapropria pelle l’impatto sull’eco-nomia e sul Welfare di un merca-to del lavoro senza lavoratori stra-nieri.Questa sfida dovrebbe essere so-stenuta da noi tutti perché il gridodelle nostre coscienze – “non è ve-ro!” – diventi azione semplice-mente responsabile. Perché si pos-sa finalmente tornare a recupera-re la nostra dignità.

Pagina 7Costruire • Aprile 2011•

Nell’ottobre del 2010Massimiliano Contadini, 39 anni, è vittima di un grave incidentementre manovra la beton pompain un cantiere di Albano. Il mezzoutilizzato da Contadini, assuntopart-time, aveva subito un guastoal braccio meccanico che pompail calcestruzzo. Ma invece diportarlo in manutenzione vieneaggiustato “alla buona”. L’incidentenon si fa attendere. Ilcompressore cede. Uno schianto.E il braccio meccanico crollaaddosso a Contadini.Subito dopo l’incidente il cantiereviene smontato. Attrezzature,impalcature e automezzispariscono. Non vengononeanche allertati i soccorsi.Pensavano fosse morto. Contadiniviene quindi abbandonato a terra.Fortunatamente, dopo un’ora e

La dignitàche abbiamo persoQUANDO LA MORTE DI UN LAVORATORE

STRANIERO CI RICORDA CHI SIAMO DAVVERO

DI CIANCIO ALLEBANDE

mezza, una donna che abita di fronte al cantiere si accorgedell’uomo e chiama l’ambulanza.Contadini resta in coma perquattro giorni. La sua situazione è critica. Sopravvive e trova laforza di raccontarci la sua storia.

Page 8: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

“Si può considerare vera-mente libero un uomoche ha fame, che è nel-

la miseria, che non ha un lavoro,che è umiliato perché non sa co-me mantenere i suoi figli ed edu-carli? Questo non è un uomo libe-ro. Questa non è la libertà che in-tendo io”. La riflessione del segretario ge-nerale della CGIL parte da qui.Da una frase del presidente Per-tini utilizzata per la campagnaFillea sulla sicurezza nei cantieri.Una citazione dalla portata uni-versale che suggerisce alla Ca-musso un parallelismo calzante epiù che mai attuale: come una li-bertà che non permette alle per-sone di scegliere come vivere,così il lavoro tout court, senzatutele e separato dai diritti, puòrappresentare una conquista va-na. Ancora una volta una que-stione di dignità della persona edel lavoro. Un valore intimo lacui conquista e affermazioneportano con sé una profonda ri-voluzione culturale e quindi so-ciale. Perché se la dignità può es-sere intesa come la considerazio-ne in cui l’uomo tiene se stesso,

essa emerge in superficie svelan-do la responsabilità o meno dicomportamenti e azioni. Ma og-gi negli spazi sempre più ristret-ti di questa superficie è in attoun processo di declino e di de-grado della piattaforma indu-striale, del senso istituzionale,della tenuta sociale. E solamenteattraverso la conquista di unagrande coscienza collettiva per ilcambiamento l’Italia riuscirà atirarsi fuori dalle sabbie mobiliin cui soluzioni economichescellerate la stanno spingendo.Una coscienza collettiva – ricor-da il segretario generale dellaCGIL – che può essere prodottadall’avanguardia come idea maesiste solamente se attraversal’insieme delle persone e l’insie-me del mondo del lavoro. È ne-

cessario come primo passo ripar-tire dalle parole, per restituireloro quel significato che il lin-guaggio ufficiale ha svalutato. Centrale nell’analisi della Camus-so è ancora la dignità.“Provate a seguire i discorsi deiministri, del presidente del Consi-glio, del sistema delle imprese:quanto indietro dobbiamo andareper aver sentito loro pronunciarela parola ‘dignità’ e ‘dignità del la-voro’? Quanto indietro dobbiamoandare per aver sentito la parola‘lavoro’ coniugata insieme alla pa-rola ‘diritti’ e quante volte inveceabbiamo sentito esattamente direche il lavoro deve essere in sé eche i diritti non sono collegati”.Perché quando si perde il signifi-cato delle parole anche la relazio-ne tra di esse ne risente producen-

Pagina 8Costruire • Aprile 2011•

I dirittiUna coscienza collettiva matura nell’insieme del mondo del lavoro

DALL’INTERVENTO DI SUSANNA CAMUSSO

Page 9: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 9Costruire • Aprile 2011•

do un corto circuito di contenuti.La sfida è mettere nuovamente inrelazione queste parole: lavoro, di-ritti, dignità.Operando una frammentazionescientifica di queste connessioni,l’attuale governo vuole nasconde-re ai cittadini, ai lavoratori, quelloche realmente sta accadendo. L’importante è celare nell’iper-normazione di provvedimenti pre-sentati come atti autonomi il dise-gno complessivo che stanno po-nendo in essere.Un esempio su tutti: “Quando so-no usciti i dati sugli infortuni del-lo scorso anno c’è stato un coroche celebrava una straordinariatendenza positiva. In pochi tutta-via hanno cercato di fare un ragio-namento su quale fosse la baseproduttiva di quell’anno, il rap-porto percentuale rispetto alla

manodopera effettivamente occu-pata e le ore di lavoro. Ma ancorameno hanno ragionato sul fattoche questa diminuzione ci lasciaun macigno enorme. Perché i nu-meri continuano a essere consi-stenti e siamo comunque di frontea quella che per il Codice penaledel nostro paese è una strage quo-tidiana”. Per questo motivo, quando sentia-mo dire che tutto va bene viene ildubbio che in realtà ci sia una re-lazione tra il modo in cui si è fattalegislazione, i numeri degli infor-tuni e le conseguenti valutazioni.Un’operazione paradigmatica intal senso riguarda la proposta dimodifica all’articolo 41 della Co-stituzione. “Questo governo –spiega la Camusso – ci ha spiegatoche per far crescere il Paese biso-gnava cambiare questo articolo”.

COSTITUZIONE

TESTO VIGENTE

PARTE I

Diritti e doveri dei cittadini

TITOLO III

Rapporti economici

ART. 41

L’iniziativa economica privata è libera

Non può svolgersi in contrasto

con la utilità sociale o in modo

da recare danno alla sicurezza, alla libertà,

alla dignità umana

La legge determina i programmi

e i controlli opportuni perché l’attività

economica pubblica e privata possa essere

indirizzata e coordinata a fini sociali

A.C. 4144

GOVERNO

PARTE I

Diritti e doveri dei cittadini

TITOLO III

Rapporti economici

ART. 41

L’iniziativa e l’attività economica privata

sono libere ed è permesso tutto ciò che

non è espressamente vietato dalla legge

Non possono svolgersi in contrasto

con l'utilità sociale, con i principi

fondamentali della Costituzione

o in modo da recare danno alla sicurezza,

alla libertà, alla dignità umana

La legge si conforma ai principi di fiducia

e di leale collaborazione tra le pubbliche

amministrazioni e i cittadini prevedendo,

di norma, controlli successivi

MODIFICA ALL’ARTICOLO 41 DELLA COSTITUZIONE

Page 10: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

La discussione sulle modifiche al-l’articolo 41 della Costituzione si èdiretta principalmente – se nonesclusivamente – su un aspetto se-condario (il primo comma ) che so-stanzialmente prevede una riservadi legge ordinaria per interventi inmateria di iniziativa e attività econo-mica privata. Lo fa attraverso una lo-cuzione che suona come un insultoall’intelligenza ritenendo necessa-rio inserire nella Carta Costituzio-nale che “è permesso tutto ciò chenon è espressamente vietato dallalegge”. L’esercizio è quello del prestigiato-re che concentra l’attenzione delpubblico su una mano quando ècon l’altra che sta compiendo iltrucco. Infatti la vera modifica all’ar-ticolo 41 è operata al comma terzoche viene riscritto per intero appor-tando la previsione che sia la legge aconformarsi ai principi di fiducia edi leale collaborazione tra le pubbli-che amministrazioni e i cittadiniprevedendo, di norma, controllisuccessivi. Secondo il vigente com-ma terzo è invece la legge che deter-

mina programmi e controlli allo sco-po di indirizzare e coordinare a finisociali l’attività pubblica e privata.Se questa idea di assenza di control-li viene proiettata nel settore del-l’edilizia – si chiede la Camusso –che cosa diventeranno i nostri can-tieri? E se l’idea è quella di elimina-re i controlli, i grandi problemi dellavoro che attanagliano questo Pae-se quali il sommerso, la precarietà,

la sicurezza sul lavoro, il mancato ri-spetto delle regole e la corruzionecome possono essere contrastati?Ma in fondo la filosofia di questaproposta di modifica è già stata anti-cipata in singoli atti non interpreta-bili singolarmente che però se colle-gati tra loro svelano come mai a nes-sun ministro di questo governo ven-ga in mente di citare la dignità dellavoro.

Pagina 10Costruire • Aprile 2011•

Nella foto (da destra):

Roberto Cellini, Segretario

Generale Fillea CGIL Roma e Lazio;

Walter Schiavella, Segretario

Generale Fillea CGIL nazionale;

Susanna Camusso, Segretario

Generale CGIL;

Marco Bottazzi, coordinatore

medici INCA nazionale;

Giuliano Giubilei, Vicedirettore

Tg3 Rai;

Massimiliano Smeriglio,

Assessore alle Politiche

del Lavoro e Formazione

della Provincia di Roma;

Antonello Aurigemma, Assessore

Capitolino ai Trasporti;

Francesco Lollobrigida, Assessore

ai Trasporti della Regione Lazio.

Page 11: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Con l’iniziativa del 28 marzo2011, la Fillea CGIL com-pleta la prima parte di un

percorso sulla sicurezza e sulle mor-ti bianche nel settore delle costru-zioni nel Lazio, dal titolo “Far mori-re per il pane è un crimine” cherappresenterà un incubatore diazioni e concrete iniziative per la si-curezza e la qualità del lavoro neicantieri edili della regione Lazioche al contempo proveranno a di-mostrare che il fenomeno è ancoradrammatico con tendenza al peg-gioramento. Infatti, il diminuitonumero di infortuni nel Lazio for-nito dall’INAIL, 5.258 su 4.778 (da-

ti 2008 su 2009), è direttamenteproporzionale alla diminuzione diore lavorate (circa 4 milioni nell’ul-timo anno) e dei lavoratori occupa-ti (circa 9mila posti di lavoro persi).Inoltre la somma indennizzata de-gli infortuni denunciati dalle azien-de tra inabilità temporanea, inabili-

tà permanente e morte dei lavora-tori risulta ancora molto elevata at-testandosi a circa 4 milioni di euro. La nostra analisi prenderà in con-siderazione tre temi che permette-ranno di porre sotto la lente di in-grandimento una serie di criticitàindividuali e collettive, pubblichee private che incidono sulla salutee sulla sicurezza dei lavoratori oc-cupati nei cantieri: la crisi econo-mica, la crisi di valori sociali e ilcantiere.Per quanto riguarda i dati dellacrisi economica a Roma e nel La-zio rimandiamo al precedente nu-mero di “Costruire”. Ricordiamotuttavia alcuni dati significativi.Se il Lazio ha subito una diminu-zione delle ore lavorate pari a cir-ca 4 milioni e una perdita di circa9mila posti di lavoro, la sola cittàdi Roma ha registrato nel biennio2009/2010 un decremento di cir-ca 2 milioni di ore lavorate e laperdita di circa 6mila posti di lavo-ro mentre sono circa 600 le impre-se che hanno dovuto chiudere.

Il lavoroDalle gare al cantiere si dimentica la sicurezza

DALL’INTERVENTO DI ROBERTO CELLINI

Pagina 11Costruire • Aprile 2011•

Page 12: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 12Costruire • Aprile 2011•

Oggi, il modello di cantiere standard è pri-vo dei più elementari servizi di tutela dellasalute e della sicurezza degli operai. C’è unapopolazione operaia fatta da tantissimi im-migrati, ci sono rapporti di lavoro fatti dafinti part-time, partite IVA, finte cooperati-ve che si autoriducono il salario, ci sono rit-mi e orari di lavoro incontrollati e un siste-ma di salario che non è più legato al tempolavorativo o alla paga oraria, ma ai mq o mc.Per non parlare dei lavoratori in nero o del-le imprese prive di DURC o rilasciato sol-tanto dall’INAIL (nel Lazio sono circa26mila). Riassunto brevemente il contestoin cui si lavora, una prima riflessione po-trebbe concentrarsi sulla realizzazione del-l’opera, in quanto stato finale e visibile diuna programmazione, e risalire alle cause ealle responsabilità singole o collettive chefanno del cantiere un luogo insicuro, indivi-duare il filo conduttore che lega tutte le fa-si di un appalto e stabilire la relazione chesi interseca con queste e gli infortuni sul la-voro. La prima logica divisione è quella traappalti pubblici, ruolo della pubblica am-ministrazione e appalti privati.

L’insufficientedotazione dellecompetenze tecniche

Secondo dati della Corte dei conti,l’indice di copertura del personaletecnico su tutto il territorio naziona-le non supera il 50% della pianta or-ganica e determina l’indebolimen-to dell’apparato tecnico dello Stato.Derubricato sul territorio vale per ilComune di Roma, la Provincia e laRegione Lazio, che conseguente-mente non sono più in grado di rea-lizzare direttamente la progettazio-ne preliminare, né di controllare everificare in modo puntuale la qua-lità della progettazione affidata asoggetti esterni.

Il numero dellestazioni appaltanti

L’esistenza di numerose stazioniappaltanti crea una polverizzazio-

Ilca

nti

ere

Page 13: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 13Costruire • Aprile 2011•

della spesa dei lavori pubblici:molti piccoli appalti, per lo piùper opere semplici come quellestradali, aggiudicati dagli entipubblici più decentralizzati. L’uti-lizzo del prezzo più basso conesclusione automatica è il forma-to di gara più utilizzato, tra il 70%e l’80%, seguito dalla proceduranegoziata.

Le forme di subappalto

Si assiste a una successione dei su-bappalti oltre i limiti consentitidal codice degli appalti, spessorealizzati con imprese che eranoin fase di gara, con forme di con-trollo/collegamento tra appalta-tore e subappaltatore oppure con-tratti sottoscritti non riconducibilia forme di subappalto per tipolo-gia o limiti quantitativi. Per cuifanno seguito affidamenti ad altreimprese subappaltatrici che appli-cano ulteriori ribassi, con una pri-ma conseguenza che i costi della

sicurezza non soggetti a ribasso ven-gono incassati dall’appaltatore a par-ziale recupero della offerta e nonvengono girati al subappaltatore chesenza soldi si guarda bene dal fare si-curezza.

I lavori privati

C’è poi il grande tema dei lavoriprivati, disciplinati dal codice civile,dove le regole generali e quelle sul-la sicurezza in particolare sono si-stematicamente evase. Noi sostenia-mo che, in presenza di soldi pubbli-ci dati sotto forma di prestiti a fon-do perduto o mutui agevolati con-cessi alle imprese, sia necessarioesercitare tutte quelle iniziative eprerogative che ci consentano dicostruire reti di protezione e dicontrollo che anticipano l’aperturadei cantieri. È in questo ambito cheabbiamo registrato il maggior nu-mero sia di incidenti e infortunimortali e sia di infortuni non de-nunciati.

ne della domanda. Se ne contanopiù di 13mila, spesso di piccolissi-me dimensioni e prive di compe-tenze specialistiche, impossibilitateperciò a svolgere un’adeguata atti-vità progettuale e programmatoria,posto che la preparazione tecnicadell’amministrazione rappresentala prima barriera che si frappone almanifestarsi di episodi di malcostu-me e alla corretta esecuzione deilavori.

La strutturaorganizzativa delle SOA

Per quanto riguarda la strutturaorganizzativa delle SOA, partico-lare attenzione deve essere dataalle composizioni azionarie delleSOA. Le frequenti cessioni diazioni, la parcellizzazione degliazionisti e la presenza di soci prividei redditi necessari alla sottoscri-zione di azioni, gli spostamenti dauna SOA ad un’altra e le cessionidi rami di azienda spesso caratte-rizzati da fittizie e molteplici com-pravendite di uno stesso ramoaziendale, possono portare allacreazione di scatole vuote aventi ildiritto di utilizzare i certificati diesecuzione lavori.

I sistemi di gara

Il funzionamento concreto dei va-ri sistemi di gara è influenzato dauna serie di variabili di contestoquali ad esempio i rischi di corru-zione e di collusione, il livello dipreparazione professionale delleamministrazioni, le caratteristi-che del mercato (domanda e of-ferta). Emerge da un’analisi dellaFillea CGIL la forte dispersione

Page 14: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

432

1

Proponiamo ai nostri interlocuto-ri sociali ed istituzionali alcunicontenuti minimi utili per una di-scussione che abbia per obiettivola scelta della trasparenza, dellosviluppo ordinato e coordinatodel settore e un risultato condivisoe raggiungibile.

1) In relazione alla gara, materiadel legislatore nazionale, evi-denziamo alcune anomalieche, senza intaccare il princi-pio della competenza statale,potrebbero essere recepite inuna legge regionale.

a) Limitazione del ricorso ameccanismi di esclusioneautomatica delle offerteanomale.

b) Esclusione di partecipa-re in RTI (Raggruppa-menti temporanei d’im-presa) per quelle impre-se già dotate singolar-mente dei requisiti dipartecipazione.

c) Rafforzamento dei con-trolli relativi alla subcon-trattazione.

d) Miglioramento e centra-lizzazione della progetta-zione.

e) Limitazione per i massi-mi ribassi.

2) La costituzione dell’osservato-rio regionale sugli appalti al fi-ne di garantire:

a) la trasparenza dei proce-dimenti amministrativi edegli atti amministrativiin materia di appalti;

b) la raccolta, l’accesso, ladiffusione e lo scambio diinformazioni e procedu-re tra le amministrazioniaggiudicatrici che opera-no sul territorio regiona-le e tra queste e le Azien-de sanitarie pubbliche at-traverso la raccolta dellenotifiche preliminari diapertura cantiere;

c) l’assistenza alle ammini-strazioni aggiudicatrici,specialmente quelle piùdeboli, per le attività dipredisposizione dei ban-di e di aggiudicazione deilavori;

d) la pubblicità, attraverso lapubblicazione su appositosito internet, degli avvisi edei bandi di gara, del con-trollo e del monitoraggiodel ciclo dell’appalto finoalla consegna e al collau-do. La stessa funzione vor-remo che esercitasse il co-mune di Roma il cui sito,depotenziato e privo di ef-ficacia, si limita a inutili ri-levazioni statistiche.

3) Al fine di prevenire e ridurre gliinfortuni nei cantieri, ma an-che per eliminare elementi diillegalità e lavoro nero, l’instal-lazione di un rilevatore di pre-senze elettronico che incroci i

dati dei centri per l’impiegoper l’identificazione e la perma-nenza degli addetti e dei lavora-tori autorizzati. Oltre ad essereutile per contrastare rapporti dilavoro irregolare diventa indi-spensabile alla direzione lavorie ai responsabili della sicurezzadegli enti appaltanti e ai sogget-ti preposti alla vigilanza.

4) Realizzazione di una banca datiunica tra la Direzione provincia-le del lavoro, l’INPS e l’INAIL,sulle imprese e sui lavoratoriche consenta fluidità ed eviti so-vrapposizioni nelle ispezioni.

Pagina 14Costruire • Febbraio 2011•

Le 10 proposte della FILLEA CGIL per uno

Page 15: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

10

876

5

9

5) La nostra esperienza ci portaa dire che per evitare formedi adescamento dei familiari,sempre più frequenti, nell’im-mediatezza dell’infortunio ènecessario assicurare ai fami-liari delle vittime la necessariaattività di orientamento sia dinatura amministrativa che disostegno socio-psicologico.

6) Realizzazione della legge su-gli Appalti pubblici della re-gione Lazio che preveda unarticolato sul controllo e ilmonitoraggio della regolaritàdei cantieri a committenzaprivata, anche adottando mi-sure di premialità per com-mittenti e imprese che utiliz-

zano sistemi e metodi di con-trasto che le parti sociali conla regione Lazio definirannoa partire dal rispetto della lo-gistica e dei servizi di cantierea tutela non solo della sicurez-za ma anche della salute deilavoratori.

7) L’analisi corretta dei costi del-la sicurezza, da non calcolarsicome semplice percentuale,ma come valutazione esatta inrelazione alla complessità del-l’opera. Perché l’ipotesi piùricorrente è una valutazionesottostimata priva di un’anali-si corretta del ciclo della pro-duzione e realizzazione dellacostruzione.

8) Avviare un percorso di riflessio-ne fra le parti sociali e fra que-ste e le autorità politiche e isti-tuzionali competenti per mette-re al riparo da possibili riper-cussioni e comportamenti ritor-sivi dell’azienda quei lavoratoriche rivelino e denuncino com-portamenti scorretti, illegali epericolosi su materie aventi adoggetto rapporti di lavoro, salu-te e sicurezza dei lavoratori.Conseguentemente la protezio-ne o l’anonimato non tanto perla sicurezza personale quantoper l’attività imprenditorialeper quei datori di lavoro che de-nuncino comportamenti chevanno dalle frodi fiscali a casi dicorruzione o concussione.

9) Utilizzare lo strumento rego-lativo del contratto di lavoro –abbiamo in corso tutti i con-tratti integrativi territoriali – eil ruolo che ha sempre assun-to nella nostra regione comepunto d’equilibrio non sol-tanto di rapporti economicima anche politici e del gover-no della trasparenza e dellalegalità in rapporto con il ter-ritorio di competenza.

10) Analisi e controllo sugli Entidi formazione, in particolaresulle docenze, la qualità e lemodalità della formazione ela verifica sull’apprendimen-to dei formati. �

Pagina 15Costruire • Aprile 2011•

sviluppo trasparente e coordinato del settore

Page 16: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 16Costruire • Aprile 2011•

NEL CORSO DELL’INCONTRO SONO STATI PRESENTATI,IN COLLABORAZIONE CON L’INCA CGIL DEL LAZIO, I PRIMI RISULTATI DELL’INDAGINE SULLE PATOLOGIE DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ LAVORATIVE

MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE DALLE AZIENDE DELLE COSTRUZIONI

2005 2006 2007 2008 20093.341 3.291 3.805 4.250 4.981

Fonte: INAIL

MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE

DALLE AZIENDE DELLE COSTRUZIONI E RICONOSCIUTE DALL’INAIL NEL 2009

Inabilità permanente Inabilità temporanea Morte Totale1.887 77 24 1.988

Fonte: INAIL

MALATTIE PROFESSIONALI RICONOSCIUTE IN EDILIZIA (ANNO 2009)

Malattia Numero casi

Cromo 10

Malattie cutanee 29

Pneumoconiosi da silicati 13

Ipoacusie 106

Malattie osteoarticolari 31

Neoplasie da asbesto 34

Malattie non tabellate 1.727

Fonte: INAIL

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ogni anno 159.500 lavoratoridell’Unione Europea a 27 muoiono a causa di malattie professionali.

Secondo una stima ISPESL ogni anno 6.000 lavoratori muoiono per un tumore dovuto alle esposizioni lavorative

Il settore dell’edilizia contribuisce per il 15% al numero totale delle malattieprofessionali riconosciute dall’INAIL

A CURA DI MARCO BOTTAZZI, COORDINATORE MEDICI INCA NAZIONALE

Page 17: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

DOSSIER

MIANTOAL’AMIANTO CONTINUA AD UCCIDERE.NONOSTANTE LA LEGGE. ANCHE PERCHÉIN ITALIA QUANDO UNA LEGGE SERVE A POCHI, O AD UNO SOLTANTO, CI SIAFFRETTA AD APPROVARLA COMESEGNO DEL RISPETTO CHE IL NOSTROPAESE NUTRE PER LE MINORANZE.QUANDO UNA LEGGE INVECE SERVE A TANTI MA QUESTI TANTI NON SONOTROPPI SI ASPETTA CHE IL LORONUMERO CRESCA PER DECRETARE INFINE D’URGENZA.OGNI LEGGE “PREVEDE” MA NON RIESCEQUASI MAI A OCCUPARE LO SPAZIO CHE SEPARA IL PROBLEMA DALLA SUASOLUZIONE. SONO LE NORMEINATTUATE CHE CONTINUANO A FARMORIRE DI AMIANTO

DI ANDREA CAMBONI

PERCHÉ IN ITALIA E NEL LAZIO SI RESPIRAANCORA LA STESSA ARIA

GSM

Page 18: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 18Costruire • Aprile 2011•

In Italia, la legge n. 257, che dal 1992 ha posto ildivieto di estrazione, importazione, esportazione,produzione e commercializzazione dell’amianto,

non ha in realtà definito obblighi o scadenze tempo-rali per la sua eliminazione in opera. Ha semmai co-perto l’esistente con tecniche di confinamento, tratta-mento e fissaggio delle fibre di amianto.12 anni dopo, nel 2004, nulla era cambiato.Nella relazione1 presentata al Senato dall’ex ministrodello sviluppo economico Scajola è scritto nero subianco:“Il successivo (alla legge 257/92, n.d.r.) Decreto delMinistero della Salute del 14 dicembre 2004 ha vieta-to l’uso delle fibre di amianto e dei prodotti conte-nenti fibre intenzionalmente aggiunte, ma ha consen-tito l’impiego dei prodotti precedentemente installa-ti o in servizio, fino alla fine della loro vita utile. Diconseguenza, a tutt’oggi risultano rilevanti i quantita-tivi di amianto presenti sul territorio nazionale”.Ma i dati riportati nella relazione si fermano al 2006.Al 31 dicembre di quell’anno risultavano mappati24.218 siti con amianto in ambiente antropico e 50 si-ti con presenza naturale di amianto.Più precisa, invece, Legambiente2. I dati, ancorchéparziali (solo 5 Regioni su 16 hanno fornito i dati re-lativi a edifici privati) parlano di 50mila edifici pubbli-ci e privati da bonificare, per un totale di circa 100 mi-lioni di metri quadrati di strutture in cemento-amian-to e 600mila metri cubi di amianto friabile.

La legge n. 257 del 1992 “ha previsto”che le amministrazioni adottino Piani Re-gionali Amianto in attuazione dell’artico-lo 10. Con D.G.R. 10598, il Lazio, in questouna delle Regioni più virtuose, lo ha ap-provato nel 1998 con appena sei anni diritardo rispetto al termine di 180 giorni“previsto” dalla legge 257/92.

I Piani Regionali Amianto comprendono piani di pro-tezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smal-timento e di bonifica. Oltre naturalmente al censi-mento dei siti interessati da attività di estrazione del-l’amianto, delle imprese che lo utilizzano e che lo

hanno utilizzato, delle imprese impegnate nell’attivi-tà di smaltimento e bonifica e degli edifici.Passano due anni prima che intervenga una discipli-na dettagliata in riferimento agli aspetti contenutisti-ci dei Piani Regionali Amianto.Il D.P.R. 8 agosto 1994 ha infatti specificato che nonesistendo siti estrattivi finalizzati alla produzione del-l’amianto il censimento si concentri esclusivamentesui siti estrattivi di pietre verdi mentre il censimentodelle imprese si avvalga di informazioni trasmesse au-tonomamente dalle imprese alle Regioni e alle ASL.Per quanto rigurada gli edifici la comunicazione diun’eventuale presenza di materiali o prodotti conte-nenti amianto è vincolante e obbligatoria per gli edi-fici pubblici, per i locali aperti al pubblico, per i loca-li di utilizzazione collettiva e per i blocchi di apparta-menti. Per le singole unità abitative private invece latrasmissione dei dati alle ASL resta facoltativa.“Tali attività – recita la relazione presentata da Scajo-la – risultano ad uno stato di attuazione pressoché ini-ziale”. Questa la situazione al 2008.

Al 31 dicembre di quell’anno, il La-zio, “nonostante i solleciti inviati dalMinistero dell’Ambiente e della Tuteladel Teritorio e del Mare non ha conse-gnato alcun dato su censimento/map-patura dell’amianto”.I dati, ottenuti principalmente tramitesegnalazioni e autonotifica, rivelano lapresenza di 1.175 edifici pubblici conte-

(1) Relazione sullo stato di attuazione delle norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto (anni dal 2005 al 2008), comunicata alla Presi-denza del Senato il 16 febbraio 2010.

(2) “I ritardi dei Piani regionali per la bonifica dell’amianto” (Milano, 27 aprile 2010).

Page 19: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 19Costruire • Aprile 2011•

nenti amianto per un totale di 2.907 ton-nellate di materiale. Ma al tempo stessol’amministrazione laziale dichiara di ese-guire 3mila interventi di bonifica rimuo-vendo complessivamente 10mila ton-nellate di amianto all’anno. Materialeche per mancanza di impianti di smalti-mento viene portato in Austria o in Ger-mania con un costo di 25 euro per metroquadrato. Un’operazione che riguardaanche parte dei 32mila metri cubi di ter-reno contaminato proveniente dalla bo-nifica della zona industriale di Colleferroe dell’area lungo il fiume Sacco.

Qualcosa comincia a muoversi – ancora molto lenta-mente – nel 2001. La legge n. 93 del 23 marzo (“Cen-simento dell’amianto e interventi di bonifica”) auto-rizza lo stanziamento di 6.000 milioni di lire per il2000, 8 miliardi di lire per il 2001 e altri 8 miliardi perl’anno 2002 con l’obiettivo di realizzare “una mappa-tura completa della presenza di amianto sul territorionazionale e degli interventi di bonifica urgente”.

Talmente urgente che bisogna aspettare altri due an-ni per il regolamento di attuazione (D.M. n. 101 del18 marzo 2003). Soltanto a questo punto, definiti isoggetti preposti e gli strumenti, il Ministero dell’Am-biente è in grado di trasferire alle Regioni il 50% deifondi previsti dalla 93/2001 per le attività di mappa-tura dell’amianto. I restanti 7 miliardi di lire vengonodestinati invece al finanziamento di interventi di bo-nifica urgenti.Finanziamenti che per almeno 8 miliardi sono statistanziati per il recupero di altrettanti 8 miliardi persi inquanto utilizzati solo in parte, facenti parte del finan-ziamento di 24 miliardi di lire relativo agli anni 1992,1993 e 1994.

Con 16 anni di ritardo, nell’ottobre del2008 la Regione Lazio ha avviato il Pro-getto per la mappatura della presenza dimateriali contenenti amianto (MCA) sulterritorio a seguito dell’adozione dellaD.G.R. n. 458 del 26 giugno 2007, che haaffidato l’incarico al Laboratorio regiona-le Amianto della ASL di Viterbo.

LAZIO:

QUANTITÀ DI MATERIALE RIMOSSO CONTENENTE AMIANTO E INTERVENTI

ANNO 2004 2005 2006 2007N° INTERVENTI 2.575 2.126 2.423 2.527QUANTITÀ (t) 8638,5 7020,5 9778,2 7925

Fonte: Centro Regionale Amianto e COR Lazio

LAZIO: CASI DI MESOTELIOMA MALIGNO (2001-2008)

DIAGNOSI TOTALE

Casi segnalati 861

MM certo (conferma cito-istologica) 361

MM probabile (conferma cito-istologica) 42

MM possibile (conferma radiologica) 65

TOTALE MESOTELIOMI 468

MM confermati rispetto ai casi segnalati 54,4%

Fonte: Centro Regionale Amianto e COR Lazio

Page 20: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

ViterboRieti

Frosinone

Latina

ROMATra il 2008 e il 2009,

il comando del NOE

di Roma con il

coordinamento della

procura della Repubblica

di Velletri, scopre un

traffico illecito di rifiuti

speciali pericolosi

contenenti amianto in

forma friabile provenienti

principalmente dal sito

di bonifica di interesse

nazionale di Milazzo (ME)

e inviati presso la

discarica di Pomezia,

idonea a ricevere

esclusivamente amianto

compatto.

Pagina 20Costruire • Aprile 2011•

1-2

3-5

6-9

10-12

13-17

Tassi area

Lazio: incidenza di tumore alla pleura (2001-2008)

Fonte: Centro Regionale Amianto e COR Lazio

Nel territorio del comune di Rieti risultano presenti materiali

inquinanti, fra i quali l’amianto, nelle 3 aree industriali della

ex Montecatini, dell’ex Zuccherificio e dell’ex Bembergcell.

Riscontri anche nel padiglione di ortopedia dell’ex ospedale

di Rieti e in alcune zone comprese nella riserva naturale dei

Laghi Lungo e Ripasottile.

L’area dei tre comuni di Colleferro,

Segni e Gavignano presenta un

quadro di mortalità e morbosità

peggiore che nel resto del Lazio. In

particolare, nell’area di Colleferro, il

quadro di mortalità e morbosità

mostra valori più elevati per le

patologie cardiovascolari e respiratorie

in possibile rapporto con la

contaminazione cronica ambientale.

Nell’area è stato inoltre rilevato un

eccesso di tumori della pleura per la

pregressa esposizione ad amianto.

La ex Cemamit di

Ferentino (FR) ha prodotto

fino al 1984 manufatti in

cemento amianto per il

settore edilizio tramite la

lavorazione di amianto in

polvere. Ad oggi sono 20 i

lavoratori deceduti per

aver contratto malattie

correlate all’amianto.

Ovvero il 10% dei circa

200 operai che tra gli anni

’70 e gli anni ’80

lavoravano nello

stabilimento.

Casi totali

Page 21: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

���

DOSSIER

Nel 1990 la Procura di Velletri ordina la perimetrazione e il sequestro del-

l'area industriale dell’ex Snia-Bpd di Colleferro, un’industria chimica attiva

in diversi settori produttivi (chimica organica, miscele acide, insetticidi, esplo-

sivi e costruzione/manutenzione di carrozze ferroviarie) nella quale veniva uti-

lizzato amianto a partire dagli anni ‘50. Quello che scopre sono centinaia di fu-

sti contenenti materiali liquidi tossici nelle discariche Arpa 1, Arpa 2 e Cava di

Pozzolana. Contenitori non idonei al trasporto e allo stoccaggio di rifiuti di la-

vorazione come amianto, piombo, rame, zinco e resina che venivano deposita-

ti in discariche a cielo aperto – poi coperte con la terra delle colline della zona

– e provenienti tanto dai reparti di produzione della Bpd quanto da altre indu-

strie presenti sul territorio.

Il processo inizia nel 1992 e a finire sul banco degli imputati sono la Bpd Dife-

sa e Spazio e la Chimica del Friuli con l’accusa di “stoccaggio e smaltimento non

autorizzato di rifiuti speciali”. Il procedimento si conclude con l’ordinanza di bo-

nifica della zona.

In un rapporto pubblicato nel 2002 (“La mortalità per tumore maligno della

pleura nei comuni italiani 1988-1997”) l’Istituto Superiore di Sanità cita una ri-

cerca di Ascoli et al. sul “Mesotelioma maligno nel comprensorio industriale di

Colleferro” (2000). Il comprensorio industriale è sempre quello della ex Snia-

Bpd. Vengono infatti individuati 17 soggetti con mesotelioma maligno da

esposizione professionale ad amianto. 15 sono i lavoratori della Bpd: 3 nel set-

tore delle carrozze ferroviarie, 5 tra gli addetti ai servizi generali di manutenzio-

ne, 7 nel settore bellico.

Inoltre, nel corso del progetto “Salute della popolazione nell’area della Valle del

Sacco” (2005), coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia della ASL RME, su

incarico dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, viene effettuata

un’analisi dei lavoratori presso l’impianto chimico del complesso industriale ex

Snia-Bpd e degli addetti alle carrozze ferroviarie. I primi (780 lavoratori esami-

nati) hanno evidenziato un aumento della mortalità per tumore della pleura e

per tumore della vescica. I secondi (292 lavoratori esaminati) hanno mostrato

un aumento della mortalità per tumore della pleura. Nelle conclusioni della ri-

cerca si sottolinea come questo incremento di tumore della pleura possa esse-

re messo in rapporto con l’esposizione dei lavoratori a sostanze tossiche in am-

biente di lavoro, in particolare prodotti chimici ed amianto.

EX BDPDI COLLEFERRO

Page 22: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

LA PROPOSTA

La proposta di legge n° 194 del 20 aprile 2011 pre-sentata da Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alConsiglio regionale del Lazio, prevede il collega-mento di investimenti sul fotovoltaico alla bonificaambientale, tramite l’erogazione di “Contributi perla sostituzione con impianti fotovoltaici delle co-perture degli edifici pubblici e privati contenentiamianto”. Dopo l’approvazione della Finanziaria2011 abbiamo chiesto a Bonelli a che punto è la Re-gione.

A che punto è la mappatura dei siti e degli edifici conpresenza di MCA nel Lazio?Presso la sede del Consiglio della Provincia di Vi-terbo, è stata presentata il 17 maggio 2011 la map-patura dei materiali contenenti amianto avviatadalla Regione Lazio nel giugno 2007 e realizzata at-traverso il sistema di telerilevamento a cura delCentro Regionale Amianto - ASL di Viterbo, in col-laborazione con l’Università della Tuscia. Il datoemerso è davvero impressionante: oltre 150.000tonnellate di coperture in cemento amianto (eter-nit), pari ad oltre 11 milioni di metri quadri. Ma lacosa drammatica è che questi dati si riferiscono sol-tanto al 4,75% dell’intero territorio regionale (ov-vero solo Viterbo, Orte, Monterosi, Civita Castella-na, Anagni, Aprilia-Anzio, Civitavecchia, Frosino-ne, GRA-Roma Est, Pomezia-Albano e a Roma “Ca-pitale” solo l’area della Tiburtina). Per cui possia-mo dire che è stato fatto pochissimo, quasi nulla.

Quali e quanti sono i fondi relativi al problemaamianto (attuazione Piano Regionale, esecuzione in-terventi di bonifica) stanziati dalla Regione nella Fi-nanziaria 2011?Cito testualmente in maniera letterale i capitoli speci-fici del bilancio: L.R. 24 dicembre 2010 n. 8, “Bilanciodi previsione della Regione Lazio per l’esercizio fi-nanziario 2011”: • Il capitolo H22515 “Spesa per l’attuazione del pia-

no regionale amianto (L. 257/1992, art. 10) e perl’esecuzione di interventi di bonifica urgenti (De-creti Min. Ambiente n. 101/2003” ha ZERO euro.

• Il capitolo E34110 “Utilizzazione dell’assegnazio-ne dello stato per la mappatura delle zone interes-sate dalla presenza di amianto, DM 18 marzo 2003n. 101” ha ZERO euro.

Penso che ciò sia più che chiaro e che non serva al-cun commento.

Nella sua proposta di legge chiede lo stanziamento di8 milioni di euro. Sulla base di quali dati ha ipotizza-to questa cifra?Visto che non è stato investito un solo euro su una tema-tica così importante per la salute umana, mi è sembratodoveroso investire una somma considerevole, peraltrostornata dal capitolo R31505 “Spese relative alle attivitàdi produzione, informazione, comunicazione e docu-mentazione della Regione Lazio” che dispone in cassa diben 14.916.383,34 euro. Penso che 6.916.383 di euro sia-no più che sufficienti per comunicare il nulla, cioè quel-lo che la Giunta Polverini sta facendo da oltre un anno.

SPESA PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE AMIANTO (L. 257/92 ART. 10)

E PER L’ESECUZIONE DI INTERVENTI DI BONIFICA URGENTI (DECRETI MIN. AM-

BIENTE N. 101/2003)

UTILIZZAZIONE DELL’ASSEGNAZIONE DELLO STATO PER LA MAPPATURA DELLE

ZONE INTERESSATE DALLA PRESENZA DI AMIANTO (D.M. 18 MARZO 2003 N. 101)

L.R. 24 dicembre 2010 n. 8 pagg. 90, 73

Pagina 22Costruire • Aprile 2011•

Page 23: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

La presenza dell’amianto non è di per sé pericolosa. La pericolosità dipen-

de dalla possibilità delle fibre di liberarsi nell’aria con il rischio di essere

inalate. E ciò può essere causato da sollecitazioni quali la manipolazione e la

lavorazione, le vibrazioni, le correnti d’aria e le infiltrazioni di umidità.

L’inalazione delle polveri di asbesto può favorire l’insorgere di diverse pa-

tologie caratterizzate da un lungo intervallo di tempo tra l’inizio dell’espo-

sizione e la comparsa della malattia.

1) ASBESTOSI

Malattia respiratoria cronica legata alle proprietà delle fibre di asbesto

di provocare una cicatrizzazione (fibrosi) del tessuto polmonare con

conseguente irrigidimento e perdita della capacità funzionale. La

quantità di asbesto che resta intrappolata nei polmoni è legata alla

quantità totale di asbesto inalato, e dunque all’intensità e alla durata

dell’esposizione: l’asbestosi è pertanto una malattia in cui esiste una

stretta correlazione fra “dose “ di asbesto inalata e “risposta”dell’organi-

smo, quindi tipica di una esposizione professionale.

2) PLACCHE PLEURICHE

Rappresentano un reperto radiografico privo di conseguenze funzio-

nali negative.

Costituiscono tuttavia una prova dell’esposizione all’amianto spesso

misconosciuta.

3) TUMORI DEL POLMONE E/O DI ALTRE SEDI

Il cancro del polmone (carcinoma bronchiale) è la patologia tumorale

amianto-correlata più frequente. Indagini epidemiologiche dimostra-

no negli esposti all’amianto un incremento dei tumori anche di esofa-

go, stomaco, colon-retto, laringe, faringe, bocca, rene e ovaie. Sospetti

anche sul tumore della vescica.

In termini di incidenza, il problema dei tumori dell’apparato respirato-

rio è più rilevante di quello dei mesoteliomi.

4) MESOTELIOMI

Si tratta di una lesione “patognomonica” tipica dell’esposizione ad

amianto.

Colpisce la pleura polmonare o il peritoneo, ma può riguardare anche

altri distretti corporei (pericardio, tunica vaginale e del testicolo).

La causa di insorgenza di questo tumore è attribuibile quasi intera-

mente all’esposizione alle fibre di amianto.

(Fonte: INAIL)

���

DOSSIER

9.166 casi di mesoteliomamaligno (MM) registrati

dal ReNaM (2010) in Italia finoal 2004. Nel Lazio sono stati

segnalati 171 casi.

I dati del Rapporto 2008 delDipartimento epidemiologiadella ASL RME registrano 352

casi di tumore per esposizioneall’amianto tra il 2001 e il 2008.

Nel 2007 i casi sono stati 70.

“L’amianto rimane la causaprincipale di tumore dovuto ad attività professionali tra

i lavoratori in Europa. Prodottiin amianto presenti nelle

abitazioni, negli edificicommerciali e nelle

infrastrutture in Europa e rifiuticontenenti amianto nel nostro

ambiente continuano a causare livelli di malattie

e mortalità senza precedenti”. “Conferenza europea

sull’amianto”, Bruxelles, 23 settembre 2005.

Secondo il “Gruppo di studio”istituito presso la Dir. Gen. del

ministero della Salute le malattie causate dall’amianto

si azzereranno solo una cinquantina di anni

dopo il momento in cui il nostro ambiente si sarà

completamente liberato dallapresenza di amianto nei luoghi

di vita e di lavoro.

Le patologie amianto-correlate

Page 24: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Il 29 marzo 2011 la Camera haapprovato in prima lettura iltesto unificato delle proposte

di legge n. 60-A che disciplina l’at-tività di costruttore edile e l’attivi-tà di completamento e finituraedilizia. Ne parliamo con Salvato-re Margiotta, vicepresidente Com-missione Ambiente, territorio, la-vori pubblici della Camera.

Cosa cambia con questa legge?Il progetto di legge colma un vuo-to importante: oggi, in sostanza, èpossibile per chiunque inventarsicostruttore edile. Con questa leg-ge invece gli operatori del settoredovranno essere in possesso di de-terminati requisiti tecnico-profes-sionali sia dal punto di vista dellaonorabilità sia dal punto di vistaorganizzativo e finanziario.

Come ad esempio?Tra i punti qualificanti del provve-dimento c’è l’iscrizione alla sezio-ne speciale dell’edilizia presso le

Camere di commercio. Mentre fi-no ieri non era richiesta nessunagaranzia da fornire sia all’utilizza-tore finale, sia ai lavoratori dipen-denti, sia in materia di sicurezzasul lavoro.Questo provvedimento prevedeinoltre che chi esercita l’attività dicostruttore edile debba indicareun responsabile tecnico in posses-so dei requisiti di idoneità profes-sionale in campo scolastico, uni-versitario e lavorativo.

Era ora…È stato sanato un grave paradosso.In Italia, devi seguire corsi di for-

mazione e superare esami persvolgere professionalmente l’atti-vità di manicure o parrucchiere.Mestieri altrettanto nobili ma de-cisamente meno impattanti sul-l’economia di una società rispettoall’attività di costruttore edile.

E questo cosa comporta?Un lavoro svolto da soggetti de-qualificati non fornisce alcuna tu-tela al consumatore e comportal'aumento del rischio di incidentisul lavoro. Ma a rischiare è anchela committenza che ha una re-sponsabilità penale nei confrontidel costruttore a cui si affida igno-

Pagina 24Costruire • Aprile 2011•

ATTIVITÀ DICOSTRUTTORE EDILELA CAMERA APPROVA IL T.U.

INTERVISTA ASALVATORE MARGIOTTA,VICEPRESIDENTECOMMISSIONE AMBIENTE,TERRITORIO, LAVORIPUBBLICI CAMERADEI DEPUTATI

IN UN SISTEMA-PAESE FERMO BISOGNA SOSTENERE LE IMPRESEPROMUOVENDO LA LEGALITÀ E IL RISPETTO DELLA SICUREZZA

Page 25: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 25Costruire • Aprile 2011•

rando se il committente operi cor-rettamente o meno in materia disicurezza sul lavoro. Inoltre, ci so-no conseguenze penali e civili an-che per altri professionisti che in-tervengano nella realizzazionedell’opera; si pensi alla direzionedei lavori o al responsabile per lasicurezza.

Quando parla di tutela del consu-matore si riferisce anche alla scel-ta dei materiali?Purtroppo sappiamo quali sono leconseguenze di un utilizzo di ma-teriali carenti selezionati conl’unico criterio del risparmio. Lovediamo ogni volta che l’Italia èinteressata da fenomeni sismici. Penso alla casa dello studente aL’Aquila o alle scuole in Molise.Ma ci sono altre conseguenze noncosì tragiche ma non meno im-portanti sul piano contributivo efiscale. I lavoratori abusivi e in nero nonpagano tasse deprivando l’erariodi un contributo utile per il bilan-cio dello Stato. E se pensiamo che– dati del Cresme, relativi al 2009– la quota di mercato abusivo rap-presenta il 60% del valore dellaproduzione di tutto il settore dellecostruzioni, abbiamo una misuradel problema.

A proposito di tasse. La previsionedi un diritto di prima iscrizioneche le imprese avrebbero dovutoversare alle Camere di Commer-cio poteva rappresentare un filtro– simbolico se vogliamo – perquanti intendessero svolgere conserietà l’attività di costruttore. Unsuo emendamento ha eliminatoquesta tassa. Ci spieghi.Siamo in periodo negativo per ilcomparto dell’edilizia. Secondouna recente indagine dell’ANCE

nel 2009 si è assistito ad una ridu-zione della produzione del com-parto pari al 6,8% e un calo com-plessivo di circa 200 mila addetti.

Ma il Piano casa che doveva far ri-partire il settore?Il Piano casa è ancora fermo. Co-me ferme in Commissione lavoripubblici sono le proposte di leggesul governo del territorio, sul si-stema casa-qualità e sulla riqualifi-cazione dei centri storici. E lo stes-so discorso vale per i piani di edi-

lizia scolastica e carceraria.

Quindi niente rilancio del set-tore…Non sarà possibile alcuna ripresaeconomica se non si operano inve-stimenti nel settore economicodell’edilizia. Il CIPE riprogrammasempre gli stessi soldi, le impresesoffrono una grave difficoltà per iritardi di pagamento. E quandogli stati di avanzamento vengonopagati le imprese devono aspetta-re sei, nove o dodici mesi. Di con-seguenza le banche non concedo-no crediti alle imprese perché san-no che lo Stato pagherà in ritardo.A questo punto le imprese o an-nullano i guadagni o falliscono.

E quindi niente balzello all’ingres-so…Una tantum iniziale sarebbe statauna richiesta inutile e contropro-ducente. �

Presenti 453

Votanti 438

Astenuti 15

Maggioranza 220

Hanno votato sì 437

Hanno votato no 1

Il provvedimento passa ora al Senato

Il progetto di leggeapprovato in primalettura dalla Camera

è frutto dellaunificazione di quattrodiversi testi presentati

da parlamentari della maggioranza e dell’opposizione

Page 26: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 26Costruire • Aprile 2011•

DISEGNO DI LEGGE n. 2663

L’articolo 2 (definizione delle attività e dei requisiti) definisce il campo diapplicazione della legge, comprendendo:- al comma 1, lettera a) gli interventi di costruzione, ristrutturazione, restauro,

risanamento conservativo e manutenzione ordinaria;- al comma 1, lettera b) i lavori di completamento e di finitura. Con l’esclusione

delle attività di promozione e di sviluppo di progetti immobiliari e delleattività di restauro, conservazione e manutenzione di beni culturali;

- al comma 2: “Le attività di cui al comma 1 sono esercitate in forma di impresaindividuale, societaria o cooperativa”.

L’articolo 5 riguarda i requisiti di onorabilità, che devono essere posseduti(comma 2) dal titolare, dal legale rappresentante pro-tempore e dagliamministratori nel caso di società, e dal responsabile tecnico.- al comma 1, lettera a) viene stabilito che l’esercizio di costruttore edile deve

essere subordinato all’assenza di procedimenti in corso per l’applicazione diuna delle misure di prevenzione di cui all’articolo 3 della legge 27 dicembre1956, n. 1423.

L’articolo 7 reca i requisiti di idoneità professionale che il responsabile tecnicodeve possedere. - al comma 4 si prevede che al termine del corso di apprendimento deve essere

sostenuto, con esito positivo, l’esame per l’abilitazione professionale allaqualifica di responsabile tecnico.

L’articolo 8 (Programmi di studio) definisce i programmi di apprendimento, ilivelli di approfondimento, le modalità per la formazione delle commissionid’esame e per l’accreditamento degli enti autorizzati allo svolgimento dei corsi e alrilascio dell’abilitazione professionale del responsabile tecnico.- al comma 2 vengono definiti i provvedimenti a livello regionale volti alla

regolamentazione dei corsi di apprendimento e dello svolgimento delle provedi esame e all’accreditamento degli enti autorizzati al rilascio dell’abilitazioneprofessionale del responsabile tecnico, attribuendo priorità agli enti bilateralidel settore edile e a organismi di formazione riconosciuti.

L’articolo 9 (Requisiti di capacità organizzativa), all’atto dell’iscrizione alla sezionespeciale dell’edilizia deve essere dimostrato il possesso, o la disponibilità attraversolocazione finanziaria o noleggio, dell’attrezzatura necessaria all’esercizio dell’attivitàedile che, limitatamente alle attività di cui all’articolo 1, comma 2, lettera a), deveassumere un valore minimo di 15.000 euro.

L’articolo 10 attribuisce alle camere di commercio, industria, artigianato eagricoltura i seguenti compiti: a) verifica dei requisiti richiesti per l’iscrizione al registro dell’edilizia; b) controllo periodico, mediante verifiche annuali anche a campione, sulla

sussistenza dei requisiti; c) coordinamento e funzionamento del sistema del registro dell’edilizia; d) comunicazione alla Cassa edile di riferimento competente dell’avvenuta

iscrizione.

L’articolo 11 autorizza le regioni, sentite le imprese del settore, a prevedere sistemipremianti a favore delle piccole e medie imprese che partecipano alla realizzazione diprogetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoroprevisti all’articolo 11, commi 3-bis e 5 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

FILLEA CGIL

Ivi compresi i consorzi d’impresa, i raggruppamenti temporanei d’impresa (R.T.I.) ele società di fatto.

È inoltre auspicabile l’inserimento dei seguenti requisiti:- assenza di condanne ex art. 14 Dlgs 81; - rispetto dei CCNL o CIP;- autocertificazione da parte del responsabile tecnico attestante l’inesistenza di

tale ipotesi;- estensione del concetto di responsabilità solidale tra società e persona fisica.

Oltre al corso di apprendimento dovrebbe essere previsto un sistema diaggiornamento.

Preferibile sarebbe attribuire priorità a commissioni di esame pubbliche costituiteda esperti selezionati da ordini e albi professionali e dalle università.

È necessario superare il valore finanziario di possesso dell’attrezzatura quale unicorequisito di accesso al settore, per concentrare l’attenzione su caratteristichestrutturali quali:- il personale dipendente che vi presta lavoro;- gli uffici, i macchinari, le attrezzature;- l’attribuzione da parte dell’imprenditore di compiti, incarichi e responsabilità a

soggetti;- la verifica delle operazioni compiute per fini aziendali inerenti al sistema

patrimoniale (acquisti, trasporti, vendite, pagamenti delle fatture).

Includere tra gli enti bilaterali anche Edilcassa e CTP.

Oltre alle imprese di settore sarebbe opportuno sentire anche le organizzazionisindacali.

I PUNTI CRITICI DELLA LEGGE che disciplina l’attività di costruttore edile e l’attività di completamento e finitura edilizia SECONDO LA FILLEA CGIL ROMA E LAZIO

Page 27: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 27Costruire • Aprile 2011•

Parliamo della Provincia La-ziale, e più propriamente diquella Sabina, anche se sa-

rebbe più corretto definirla sabino-umbro-abruzzese. Una provincia in-cuneata tra le regioni Umbria, Mar-che e Abruzzo, spinta in questa suaposizione dalla Provincia di Roma.Siamo una piccola Provincia, la piùpiccola del Lazio e, con i nostri159mila abitanti, una tra le più pic-cole d’Italia, caratterizzata dallapresenza di ampie zone boschive eda pochi centri abitati che possanovantare una rilevanza demografica.Ciò nonostante, in quanto Provin-cia, siamo soggetti ad ogni adempi-mento che il “rango” ci impone equindi, anche se in “piccolo”, cicoinvolge in ogni aspetto della vitasociale. Per queste sue caratteristi-che geografiche uno dei fenomeniche influenzano di più il mondodel lavoro è proprio il pendolari-smo che assume nel nostro settoreuna notevole rilevanza sia in entra-ta che in uscita. Se questo, visto ledimensioni, può essere considera-to un handicap, per i lavoratoriedili iscritti alla Cassa Edile di Rietisi tramuta nel vantaggio di avere,sempre con il supporto dei sinda-cati, una posizione sotto controlloe la possibilità di accedere alle pre-stazioni contrattuali ed extra con-trattuali con relativa facilità con laconseguenza che la funzione bila-terale dell’ente risulta di facile in-tuizione e fruizione per lavoratorie imprese.La Cassa Edile di Rieti registra inmedia 2600 iscritti che sono sicura-

mente pochi se confrontati con al-tre province. Ciò nonostante le pre-stazioni offerte ai lavoratori sono ditutto rispetto sia per numero chequalità, senza trascurare la celeritàcon cui vengono evase. A onor delvero bisogna dire che fino a due an-ni fa la situazione era un po’ diver-sa, in quanto era mancata l’iniziati-va necessaria per modernizzare unasituazione – cristallizzata da ormaiquasi 20 anni – che aveva bisogno diuna ventata di novità rispetto al pro-vincialismo ristagnante. Questo èavvenuto grazie alla Fillea CGIL,che ha scelto di inviare a Rieti, pri-ma che un quadro, un’esperienza

maturata in lunghi anni passati aRoma.Questa esperienza, incarnata in An-gelo Carducci, come era nelle in-tenzioni ha rinnovato in poco tem-po ciò che era fermo da troppi an-ni, portandoci se non avanti, alme-no al passo con i tempi. La CassaEdile di Rieti ha saputo offrire agliiscritti prestazioni che nulla hannoda invidiare alle Casse limitrofe, co-me ad esempio il premio natalità equello matrimonio. La Cassa, inol-tre, si è dotata di un sistema di lega-li per il recupero dei contributi nonversati che ha dato già i suoi frutti,adeguando tutte le prestazioni conun aumento medio del 40%.Bisogna precisare che tutto questo èavvenuto in poco tempo e attraver-so confronti che esulano dalla con-trattazione provinciale che è in cor-so in questo periodo e dalla quale ciaspettiamo altri miglioramenti.È evidente che ogni esperienza fini-sce e anche questa è giunta al termi-ne. Infatti Angelo Carducci, dopo40 anni di sudato lavoro in cantieree in Fillea CGIL, ha maturato i re-quisiti per la pensione e con un attodi intelligente generosità ha decisodi godersi la meritata pensione la-sciando il suo incarico di SegretarioGenerale Fillea CGIL di Rieti.Non si tratta – speriamo – di un ad-dio. Ma certamente, avendo messoa frutto gli insegnamenti di una vitadi lavoro, non potremo più contaresu quella che è stata per molti annila sua forza. Vale a dire la sua pre-senza costante al fianco dei colleghie dei lavoratori. �

La bellezza del piccolo

LE SFIDE CHE LA PROVINCIA LAZIALE HA SAPUTO AFFRONTARE E VINCERE. GRAZIE ALLA FILLEA CGIL E ALL’ESPERIENZA DELSEGRETARIO GENERALE,ANGELO CARDUCCI, CHEDOPO 40 ANNI DI LAVOROHA DECISO DI GODERSI LA MERITATA PENSIONE

Page 28: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Le norme applicative relativealla detassazione al 10% del-la retribuzione collegata a

incrementi della produttività perl’anno 2011 sono state dettate conla circolare del 14 febbraio 2011 delministero del Lavoro e dall’Agenziadelle Entrate. Abbiamo chiesto alcoordinatore Dipartimento SettoriProduttivi della CGIL nazionale,Salvatore Barone, di ricostruire ilpercorso che ha portato maggiorigaranzie, omogeneità dei tratta-

menti fiscali attraverso l’intesa sugliaccordi territoriali stipulata daOO.SS e Confindustria.

Perché, letta quella circolare, il 24febbraio avete scritto al ministroSacconi?Perché si è tentato di determinare,anche su questa materia, un ulterio-re strappo al ruolo della contratta-zione collettiva e in particolare allafunzione del contratto nazionale.Infatti la condizione che rendevaoperativa l’applicazione della tassa-zione separata del 10% (per i lavo-ratori del settore privato che nonsuperano il reddito di 40mila euroannui e per un ammontare massi-mo di 6mila euro), su tutte quellesomme, come ad esempio lo straor-dinario, i turni, il lavoro notturno, illavoro domenicale, oltre natural-mente ai premi di produttività, se-condo la circolare era vincolata alrecepimento dei CCNL da realizzar-si con ulteriori accordi a livelloaziendale o territoriale. Un capola-voro di ipocrisia giuridica e politicacompiuto da questo Governo conl’intento di delegittimare la gerar-chia delle fonti e cioè il CCNL.

Ci spieghi meglio in cosa consistequesta ipocrisia.Un conto è puntare all’estensionedella contrattazione aziendale col-legando parte della retribuzione aincrementi di produttività, quali-

tà, redditività, innovazione, effi-cienza organizzativa, altro è chie-dere il recepimento di voci, comequelle sopra elencate, già definitee universalmente riconosciute conl’applicazione dei contratti nazio-nali di lavoro.

In sostanza avete fatto presente ladisomogeneità dei trattamenti fisca-li che si sarebbe determinata?In questo secondo caso la rigida at-tuazione della circolare non soloavrebbe creato ma aumentato le giàgravi disparità di trattamento tra la-voratori e lavoratori, aziende eaziende. Pensiamo solo al grado disindacalizzazione esistente e allaframmentazione produttiva delleimprese che non consentono unatutela capillare dei lavoratori inte-ressati.

A questo punto cosa avete chiestoal ministro Sacconi?La nostra richiesta è stata di conse-guenza quella di modificare i conte-nuti della circolare garantendo ladetassazione a tutti i lavoratori diquelle imprese che applicano cor-rettamente i CCNL e le leggi senzaulteriori passaggi negoziali.

E la risposta del ministero…La risposta del ministero del Lavoroè stata negativa. Ci siamo quindimossi per determinare almeno unacondizione accettabile di interventodella contrattazione collettiva ingrado di tutelare il maggior numeropossibile di lavoratori di tutte le ca-tegorie private.

Con quali risultati?Il risultato di questo lavoro, fatico-so e difficile, è stato la definizionedi accordi-quadro a livello naziona-le con le diverse Associazioni im-prenditoriali che hanno permesso

Pagina 28Costruire • Aprile 2011•

INTERVISTA ASALVATORE BARONECOORDINATOREDIPARTIMENTO SETTORIPRODUTTIVI DELLA CGIL NAZIONALE

DIRITTO ALLADETASSAZIONESINDACATI E CONFINDUSTRIAA DIFESA DEI CCNL. IL GOVERNO “INCASSA”

Page 29: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 29Costruire • Aprile 2011•

attraverso la loro replica a livelloterritoriale di ottemperare al rece-pimento senza stravolgere i con-tratti nazionali. Sono stati così sot-toscritti a livello nazionale daCGIL, CISL e UIL, a partire daquello dell’8 marzo con tutte le As-sociazioni aderenti a Confindustriache quindi coinvolge anche l’AN-CI, con tutte le associazioni dell’Ar-tigianato, della CONFAPI e dellaCooperazione, fino al Commercio,Trasporti, ABI, ecc. rendendo ope-rativo con queste modalità il dirittoalla detassazione per i lavoratori.

Che cosa prevedono questi accor-di-quadro?Gli accordi oltre a prevedere l’appli-cazione degli istituti sopra elencati“così come disciplinati nel contrattocollettivo nazionale applicato inazienda, impegnano le parti firma-tarie ad una corretta applicazione ead informare le RSU e i lavoratorisulla loro attuazione”. Percorsi emodalità che nelle more di una leg-ge e di una circolare interpretativache consideriamo sbagliate rendo-no comunque possibile una tuteladell’insieme dei lavoratori di tutti isettori privati, dalla grande alla pic-cola impresa.

Ma l’uomo propone e Dio di-spone…Proprio in virtù di questi risulta-ti resi possibili dalla determina-zione della CGIL, il Governo hapensato bene di creare ulterioriostacoli alla piena applicazionedegli accordi territoriali. Unanuova circolare uscita l’11 mag-gio limita infatti la effettività del-la detassazione al periodo suc-cessivo la sigla degli accordi ter-ritoriali negando di conseguen-za la retroattività per i mesi ante-cedenti la firma e presumibil-

mente per gennaio, febbraio emarzo 2011.

Nonostante la prima circolare mi-nisteriale porti la data del 14 feb-braio?Si tratta infatti di un’interpreta-zione del tutto fuori luogo per-ché le parti sociali sono state incondizione di attivarsi solo suc-cessivamente a quella data. Inol-tre tra le previsioni contenutenella stessa circolare erano con-siderati validi addirittura gli ac-cordi solo verbali tra aziende erappresentanze sindacali, quindinon necessariamente scritti, incontinuità sostanzialmente conquanto era avvenuto nel corsodel 2010 senza contemplarequindi il recepimento.

Poi nella circolare dell’11 mag-gio è intervenuta almeno la pre-visione di una “formalizzazioneper iscritto”. Ma in quella stessacircolare si prevedono anche san-zioni per le imprese che, appli-cando regole diverse in questimesi, non restituiscano entro il1° agosto 2011 le minori sommepagate come sostituti d’imposta.La vostra reazione?Sono in corso contatti tra le partiche hanno sottoscritto gli accordi-

quadro nazionali per verificare l’op-portunità, come chiede la CGIL, diintervenire nei confronti del Mini-stero e della Agenzia delle Entrateper modificare tanto la previsioneche nega la retroattività degli accor-di quanto le sanzioni per quelle im-prese che non versano entro agosto2011 la differenza tra l’importo del-l’imposta sostitutiva già pagato equello effettivamente dovuto per ilperiodo retroattivo.

Un tema che affrontiamo in questonumero della rivista è proprio l’am-biguità della produzione normativadell’attuale Governo in relazione adiritti e lavoro.E anche questo aspetto dimostral’inaffidabilità di questo Governoe la contraddittorietà della suaazione. È inaccettabile che da una parte,con una azione propagandistica, sidica di volere far leva sulla crescitadella produttività e dall’altra, neifatti, negarla con comportamentiorientati solo a creare ulteriori diffi-coltà e danni sia alle imprese che ailavoratori.

In conclusione?In conclusione possiamo afferma-re che l’azione della CGIL ha evita-to il pericolo di ulteriori accordi se-parati, la delegittimazione dei con-tratti nazionali e in definitiva l’otte-nimento di un risultato, quellocioè delle agevolazioni fiscali, cherappresenta solo un primo passoper un intervento di ben più vastee sostanziali dimensioni in direzio-ne di una riduzione del prelievo fi-scale sulle buste paga dei lavorato-ri. Un obiettivo fondamentale perripristinare una nuova giustizia fi-scale nel nostro Paese insieme aduna spinta per la sua crescita eco-nomica e sociale. �

Page 30: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 30Costruire • Aprile 2011•

“Il Governo è delegato adadottare, entro tre mesidalla data di entrata in

vigore della presente legge (la n.183/2010) uno o più decreti le-

gislativi di riassetto normativo, alfine di concedere ai lavoratoridipendenti impegnati in partico-lari lavori o attività e che matura-no i requisiti per l’accesso alpensionamento a decorrere dal1° gennaio 2008 la possibilità diconseguire, su domanda, il dirit-to al pensionamento anticipato”.Si tratta del comma 1 (Delega al Go-verno per la revisione della discipli-na in tema di lavori usuranti) dellalegge n.183 del 4 novembre 2010.

DI CIANCIO ALLEBANDE

Una revisione – già prevista dallalegge n. 247/07 del governo Pro-di – che essendo entrata in vigo-re il 24 novembre avrebbe dovu-to trovare attuazione entro il 24

febbraio 2011. Il tempo è scaduto.Ma si prevedono ulteriori slitta-menti poiché, per essere efficace,il decreto legislativo necessita diun provvedimento del ministerodel Lavoro che definisca le moda-lità di presentazione delle doman-de di pensionamento anticipato.Tuttavia i termini sono già statifissati al 30 settembre 2011.Sono circa 900mila i soggetti chehanno maturato il diritto al be-neficio previdenziale, con una

previsione di circa 5mila richie-ste di pensione anticipata all’an-no. 900mila lavoratori che neiprossimi mesi vedranno assotti-gliarsi i termini di scadenza perla presentazione della domandasenza la possibilità di inviare lapropria richiesta in assenza dichiare modalità e criteri di pre-sentazione della stessa.

Al comma 2 della n. 183/2010 illegislatore ha previsto “una clau-sola di salvaguardia” qualora do-vessero emergere scostamentitra gli oneri complessivi delledomande accolte e la coperturafinanziaria prevista per tuttal’operazione. Il criterio stabilitoè quello della priorità ovvero “inragione della maturazione deirequisiti agevolati”. Ma a paritàdi maturazione varrà la data dipresentazione della domanda.

Sono circa 900mila i soggetti che hanno maturato il diritto al beneficio previdenziale

LAVORI USURANTILA CORSA A OSTACOLI PER I BENEFICI PREVIDENZIALI

A SEI MESI DALL’ENTRATAIN VIGORE DELLA LEGGEMANCANO I DECRETIATTUATIVI E LE MODALITÀDI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Page 31: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Nel caso le domande non dovesse-ro assorbire risorse maggiori diquelle stanziate, il ritardo nellapresentazione comporterebbe undifferimento del trattamento pen-sionistico agevolato di una mensi-lità per ogni mese di ritardo (finoa un massimo di tre mesi).Fermo restando il numero disoggetti interessati, a minor tem-po per la presentazione della do-manda corrisponderà un intasa-mento generato dalla prevedibi-le presentazione in blocco dellerichieste mentre la “clausola disalvaguardia” sarà fonte di gravidisagi per i lavoratori.Senza contare gli errori formalinella compilazione della doman-da causati da una corsa contro iltempo.

Per i lavoratori che hanno svoltoattività usuranti richiedere ilpensionamento anticipato saràun’attività altrettanto usurante.Lo schema di Decreto Legislati-vo, approvato in via definitivadal Consiglio dei ministri del 13aprile 2011, riconosce il dirittoanticipato alla pensione regolan-do l’accesso al beneficio previ-denziale per i lavoratori che han-no svolto attività lavorative parti-colarmente usuranti.La nuova normativa rimanda al-l’articolo 2 del decreto del Mini-stro del lavoro e della previdenzasociale 19 maggio 1999 che “sottoil profilo dell’incidenza sulleaspettative di vita, dell’esposizioneal rischio professionale di partico-lare intensità, delle peculiari ca-ratteristiche dei rispettivi ambiti diattività con riferimento particola-re alle componenti socio-econo-miche” individua le mansioni par-ticolarmente usuranti.

Si tratta di:

• lavori in galleria (cava o minie-ra) svolti in sotterraneo;

• lavori nelle cave di materiale dipietra e ornamentale;

• lavori nelle gallerie svolti dagli ad-detti al fronte di avanzamento;

• lavori in cassoni ad aria com-pressa;

• lavori svolti dai palombari;• lavori ad alte temperature

quando non sia possibile adot-tare misure di prevenzione;

• lavorazione del vetro cavo;• lavori espletati in spazi ristretti;• lavoratori notturni;• lavoratori delle linee catena;• conducenti di veicoli (con al-

meno 9 posti) di servizio pub-blico di trasporto collettivo.

I criteri selettivi per la

determinazione del livello

di impiego usurante:

• l’aspettativa di vita;• la prevalenza della mansione

usurante;• la mancanza della possibilità di

prevenzione;• la compatibilità fisico-psichica

in funzione dell’età;• l’elevata frequenza degli infor-

tuni;• l’età media delle pensioni di in-

validità;• l’esposizione ad agenti chimici,

fisici e biologici.

Dal 2013 è previsto uno sconto ditre anni rispetto al normale requi-sito di 35 anni di anzianità contri-butiva, quindi una riduzione di treanni sull’età minima per il pensio-namento di anzianità.Per le pensioni aventi decorrenzaentro il 31 dicembre 2017 il dirittoal trattamento pensionistico èesercitabile qualora il lavoratoreabbia svolto una o più delle attivitàlavorative per almeno sette degliultimi dieci anni, compreso l’annodi maturazione dei requisiti.Per le pensioni aventi decorrenzadal 1° gennaio 2018 il diritto altrattamento pensionistico è eserci-tabile qualora il lavoratore abbiasvolto una o più delle attività lavo-rative per almeno la metà della vi-ta lavorativa complessiva.I termini per la presentazione delledomande variano in funzione delladata di maturazione del diritto. �

Pagina 31Costruire • Aprile 2011•

Per i lavoratori che hanno svoltoattività usuranti

richiedere il pensionamento

anticipato saràun’attività altrettanto

usurante

Page 32: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

CENTRO PER LA FORMAZIONE DELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DI ROMA E PROVINCIA

MURATORE

CARPENTIERE

CONDUTTORE GRU A TORRE

CONDUTTORE MACCHINE EDILI

IMPIANTISTA TERMOIDRAULICO

Sono aperte le iscrizioni ai corsi gratuiti organizzati dal CEFME

per la formazione della figura professionale di

Page 33: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Ciascun corso dura 800 ore

è destinato a disoccupati e inoccupati preferibilmente di età compresa tra i 18 e i 29 anni non compiuti

per un massimo di 10 partecipanti per ogni corso

ai partecipanti si richiede come requisito minimo il possesso di licenza media o attestato equipollente per stranieri

è prevista un’indennità di partecipazione pari a € 5 (lordi) per ogni ora effettiva di presenza (la cifra sarà corrisposta agli allievi

che frequenteranno almeno l’80% delle ore previste)

al termine del corso verrà rilasciato agli allievi un attestato di Qualifica professionale

lo svolgimento dei corsi si terrà presso la sede CEFME di PomeziaVia Monte Cervino, 8 (Pontina Vecchia km 32,400)

le domande devono essere presentate entro e non oltre il 28 giugno 2011

Per informazioni e iscrizioni:

POMEZIA - Via Monte Cervino, 8 - Tel. 06/919622.26/27/28/79 - Fax 06/919622.29/09ROMA - Via Filippo Fiorentini, 7 - Tel. 06/4063824 - Fax 06/4064833

Sito Internet: www.cefme.it - E-mail: [email protected]

800-881330

Page 34: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 34Costruire • Aprile 2011•

Dall’1/07/2006 l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli addetti al CALCESTRUZZO è passata € 0,79 l’ora, per gli operai di cantiere a € 0,50 incrementata di 0,06 dal gennaio 2008; per gli impiegati a € 4,00 al giorno incrementata di

0,48 dal gennaio 2008. L’INDENNITÀ DI TRASPORTI è stata elevata a € 0,17 l’ora, per gli impiegati a € 1,36 al giorno. Per la rete EXTRAURBANA è stato rimborsato il costo dell’abbonamento sino alla cifra massima di € 47,00; in caso di

assunzione o di licenziamento a metà del mese è stato rimborsato un terzo dei € 47,00 per ogni decade di lavoro. Il VESTIARIO era composto da un paio di scarpe antinfortunistiche e da due tute l’anno. Dall’1/1/98 la CASSA EDILE ha ero-

gato in caso di infortunio una prestazione assistenziale straordinaria di £. 40.000 - € 20,66 da corrispondere per ogni giorno dei primi tre coincidenti con le giornate lavorative, e di £. 70.000 - € 36,15 per ogni giorno dei primi tre in caso

di brevi malattie da usufruire per un massimo di due volte l’anno.

Dal mese di gennaio 2011 l’E.E.T. viene inglobato nel premio di produzione e nella i.t.s.

Decorrenza 1/10/2000

Livelli Paga base ContingenzaPremio

prod. i.t.s. e.d.r.

Totale mensile

Paga orariaStraord.

feriale 35%Lavoro festivo

45%

Retrib. permessi

4,95%

C.E. oraria18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria +C.E. +

mensa e trasp.

EDILIZIA INDUSTRIA

A decorrere dal 1° giugno 2006: L’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA è pari a € 0,56 per ogni ora ordinaria effettivamente prestata, e quindi con un limite giornaliero di € 4,48 valevole sia per gli operai che per gli impiegati; L’INDENNITÀ DI TRASPOR-

TO rimane fissata in € 0,17 l’ora e quindi con un limite giornaliero di € 1,36 valevole sia per gli operai che per gli impiegati. INOLTRE, nel caso di utilizzo di trasporto EXTRAURBANO viene corrisposto un concorso spese pari al costo dell’abbonamento

di € 44,00 mensili; nel caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese, l’Impresa rimborsa al lavoratore un terzo dei € 47,00 per ogni decade di lavoro. VESTIARIO: un paio di scarpe antinfortunistiche e due tute l’anno.

Con il rinnovo dell’Integrativo provinciale sono state concordate le seguenti indennità di disagio: 8% della paga oraria per il personale che si rende reperibile, il 5% per l’uso del martello elettrico, il 15% per gli addetti alla sabbiatura, ed il 10% per chi

utilizza l’idropulitrice. A TUTTO IL PERSONALE in forza, è stata erogata una tantum del seguente importo: 8° Liv € 184,71 - 7° Liv. € 155,16 - 6° Liv. € 132,99 - 5° LIv. € 113,04 - 4° Liv. € 100,85 - 3° Liv. € 93,83 - 2° Liv. € 84,23 - 1° Liv. € 73,89.

EDILIZIA COOPERATIVE

gennaio 2011

gennaio 2011

Decorrenza 1/10/2000

Livelli Paga base ContingenzaPremio prod.

i.t.s. e.d.r.

Totale mensile

Pagaoraria

Straord. feriale 35%

Lavoro festivo45%

Retrib. permessi

4,95%

C.E. oraria18,50%

Mensae trasp.

Paga oraria + C.E. +

mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.538,71 533,82 371,29 10,33 2.454,15

6° ex Imp. 1ª 1.384,83 529,63 339,22 10,33 2.264,01

5° ex Imp. 2ª 1.154,02 523,35 285,52 10,33 1.973,22

4° ex Imp. 3° Liv. 1.077,11 521,25 261,95 10,33 1.870,64

4° ex Op. 3° Liv. 6,23 3,01 1,58 0,06 10,88 14,69 15,77 0,54 2,01 0,73 14,16

3° ex Imp. 3° 1.000,16 519,16 242,20 10,33 1.771,84

3° ex Op. Specializ. 5,78 3,00 1,46 0,06 10,30 13,91 14,94 0,51 1,91 0,73 13,45

2° ex Imp. 4° 900,15 516,43 218,80 10,33 1.645,71

2° ex Op. Qualificato 5,20 2,99 1,32 0,06 9,57 12,92 13,87 0,47 1,77 0,73 12,54

1° ex Imp. 1° Impiego 769,36 512,87 188,20 10,33 1.480,76

1° ex Op. Comune 4,45 2,96 1,14 0,06 8,61 11,63 12,49 0,43 1,59 0,73 11,36

Guard. Senza Alloggio 4,0025 2,470 1,0231 0,05 7,55 10,19 10,94 0,37 1,40 0,73 10,05

Guard. Con Alloggio 3,5578 2,470 0,9128 0,04 6,98 9,42 10,12 0,35 1,29 0,73 9,35

8° 1.967,99 546,12 469,57 10,33 2.994,01

7° Imp. Extra 1.653,10 537,48 403,73 10,33 2.604,64

6° ex Imp. 1ª 1.416,94 530,98 346,86 10,33 2.305,11

5° ex Imp. 2ª 1.204,42 525,21 296,82 10,33 2.036,78

5° ex Operai 3° gruppo 6,96 3,04 1,74 0,06 11,80 15,93 17,11 0,58 2,18 0,73 15,29

4° ex Imp. 3° gruppo 1.077,31 521,70 262,18 10,33 1.871,52

4° ex Operai 3° gruppo 6,23 3,02 1,57 0,06 10,87 14,68 15,77 0,54 2,01 0,73 14,15

3° ex Imp. 3ª cat. 1.002,15 519,54 242,64 10,33 1.774,66 10,26

3° ex 1° Operaio Specializzato 5,79 3,00 1,47 0,06 10,33 13,94 14,97 0,51 1,91 0,73 13,48

2° ex Imp. 4ª cat. 899,80 516,63 218,74 10,33 1.645,50 9,51

2° ex Operaio Qualificato 5,20 2,99 1,33 0,06 9,58 12,93 13,89 0,47 1,77 0,73 12,55

1° ex Op. Comune 4,55 2,97 1,20 0,06 8,78 11,85 12,73 0,43 1,62 0,73 11,57

Page 35: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

EDILIZIA ARTIGIANA

Pagina 35Costruire • Aprile 2011•

A decorrere dall’1/10/2006, la quota oraria dell’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai dipendenti delle Imprese del settore del calcestruzzo è fissata a € 0,79; per gli operai di cantiere passa a € 0,50 (tali indennità sono state in-

crementate da ulteriori € 0,06 dal gennaio 2008) per ogni ora di lavoro ordinario prestata, per gli Impiegati di € 4,00 al giorno (incrementato da altro 0,48 dal gennaio 2008). INDENNITÀ di TRASPORTI: rimborso della tessera urbana ed ex-

traurbana (il rimborso avviene a presentazione della tessera); qualora il lavoratore si rechi sul posto di lavoro con i propri mezzi, allo stesso viene riconosciuta l’indennità sostitutiva pari a € 0,17 per ogni ora ordinaria prestata. VESTIARIO: un

paio di scarpe e due tute l’anno.

ATTENZIONE: l’incremento previsto dell’indennità di mensa a decorrere dal gennaio 2008, con ulteriore accordo del 30/10/2007 è stato anticipato al 1° ottobre 2007. Da tale data pertanto l’idennità di mensa per gli operari è passata a € 0,56

orarie, per gli impiegati a € 4,48 giornaliere mentre per gli addetti al calcestruzzo a € 0,85 orarie.

Da gennaio 2011 l'E.E.T. viene inglobato al premio di produzione e nella i.t.s.

Decorrenza 1/10/2000

Livelli Paga base ContingenzaPremio prod.

i.t.s. e.d.r. Totale mensile Paga oraria

Straord. feriale 35%

Lavoro festivo 45%

Retrib. permessi

4,95%

C.E. oraria18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. +

mensa trasp.

EDILIZIA CONFAPI

Si è rinnovato in data 25/05/2007 il Contratto Integrativo Provinciale il quale prevede:

dall’1/05/2007 che l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai è passata a € 0,55 l’ora, per gli Impiegati, alla stessa data, l’indennità di mensa è passata a € 4,40 al giorno, per qli operai addetti al calcestruzzo l’indennità sostitu-

tiva è stata fissata in € 0,79 orarie.

L’INDENNITÀ DI TRASPORTI con la stessa decorrenza è passata a € 0,17 l’ora per gli Operai e a € 1,36 al giorno per gli Impiegati. Il trasporto extraurbano sarà rimborsato fino ad un massimo di €. 47,00 al mese sia per gli operai che per

gli impiegati. Prossimo aumento giugno 2012. Da gennaio 2011 l'E.E.T. è stato inglobato nel Premio di produzione e nella i.t.s.

gennaio 2011

Decorrenza 1/10/2000

Livelli Paga base ContingenzaPremio prod.

i.t.s. e.d.r. Totale mensile Paga oraria

Straord. feria-le 35%

Lavoro festivo 45%

Retrib.permessi

4,95%

C.E. oraria18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. +

mensa e trasp.

gennaio 2011

7° Imp. Extra 1.547,96 535,12 373,02 10,33 2.466,43

6° ex Imp. 1ª 1.393,16 530,79 340,79 10,33 2.275,07

5° ex Imp. 2ª 1.160,98 524,31 286,84 10,33 1.982,46

4° ex Imp. 3° Liv. 1.083,57 522,15 263,17 10,33 1.879,22

4° ex Op. 3° Liv. 6,26 3,02 1,59 0,06 10,93 14,76 15,85 0,54 2,02 0,73 14,23

3° ex Imp. 3° 1.006,18 520,00 243,33 10,33 1.779,84

3° ex Op. Specializ. 5,82 3,01 1,47 0,06 10,36 13,98 15,02 0,51 1,92 0,73 13,51

2° ex Imp. 4° 905,56 517,16 219,81 10,33 1.652,86

2° ex Op. Qualificato 5,23 2,99 1,34 0,06 9,62 12,99 13,96 0,48 1,78 0,73 12,61

1° ex Imp. 1° Impiego 773,99 513,46 189,08 10,33 1.486,86

1° ex Op. Comune 4,47 2,97 1,15 0,06 8,65 11,68 12,55 0,43 1,60 0,73 11,41

Guard. Senza All. 4,03 2,37 1,04 0,05 7,49 10,11 10,86 0,37 1,39 0,73 9,97

Guard. Con All. 3,58 1,97 0,92 0,05 6,52 8,81 9,46 0,32 1,21 0,73 8,78

7° Imp. Extra 1.593,72 534,28 376,57 10,33 2.514,90

6° ex Imp. 1ª 1.394,10 529,11 340,11 10,33 2.273,65

5° ex Imp. 2ª 1.161,54 522,91 286,23 10,33 1.981,01

4° ex Imp. 3° Liv. 1.075,94 520,12 261,86 10,33 1.868,25

3° ex Imp. 3° 1.006,23 517,85 242,75 10,33 1.777,16

2° ex Imp. 4° 889,41 515,27 217,80 10,33 1.632,81

1° ex Imp. 777,31 512,58 189,09 10,33 1.489,31

4° ex Op. 3° Liv. 6,22 3,01 1,58 0,06 10,87 14,67 15,76 0,54 2,01 0,72 14,14

3° ex Op. Specializ. 5,82 2,99 1,47 0,06 10,34 13,95 14,99 0,51 1,91 0,72 13,48

2° ex Op. Qualificato 5,14 2,98 1,32 0,06 9,50 12,83 13,78 0,47 1,76 0,72 12,45

1° ex Op. Comune 4,49 2,96 1,15 0,06 8,66 11,70 12,56 0,43 1,60 0,72 11,41

Guard. Senza All. 4,044 2,464 1,04 0,05 7,60 10,26 11,02 0,38 1,41 0,72 10,10

Guard. Con All. 3,594 2,464 0,92 0,04 7,02 9,48 10,18 0,35 1,30 0,72 9,38

Page 36: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 36Costruire • Aprile 2011•

N.B. Il rinnovo del CCNL del 17/04/2008 ha previsto incrementi della paga base alle seguenti decorrenze: aprile 2008, aprile 2009 e settembre 2009 (a Villalba di Guidonia, per accordo intervenuto localmente il secondo incremento è sta-

to corrisposto anche esso con decorrenza aprile 2008). Nella paga base del livello F è stato inserito l’importo di € 7,75 al mese quale superminimo di categoria come dal precedente contratto.

INOLTRE, CON LE IMPRESE SITE IN VILLALBA DI GUIDONIA IN DATA 17/06/96 È STATO SOTTOSCRITTO UN ACCORDO INTERAZIENDALE, IL QUALE CON IL MESE DI NOVEMBRE 1996: HA ISTITUITO IL TICKET RESTAURANT DI £ 9.850 (€ 5,09)

CIASCUNO CON INCREMENTO ANNUALE DI £ 500 (€ 0,26). DALL’1/01/1997 DETTO ISTITUTO HA SOSTITUITO LA PRECEDENTE CONTRATTAZIONE. VESTIARIO: 2 PAIA DI SCARPE, 2 TUTE L’ANNO E UNA GIACCA A VENTO. IL PREMIO DI RISUL-

TATO PUÒ ESSERE CONCORDATO AZIENDALMENTE E NON PUÒ ECCEDERE LE £ 230.000 (€ 118,78) L’ ANNO.

Il citato rinnovo contrattuale del 17/04/2008 prevedeva l’erogazione di UNA TANTUM di € 150,00 in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio 2008 - 31 marzo 2008; detto importo è stato erogato con la

busta paga del mese di aprile 2008.

INOLTRE, gli Aumenti Periodici di Anzianità sono stati incrementati dal 1° gennaio 2009 di € 0,25 cadauno.

Il premio di produzione è stato incrementato dei seguenti importi: as € 14,00, a € 12,88, b € 10,50, cs € 10,08, c € 9,94, d € 8,96, e € 8,26, f € 7,30; da aprile 2009 è passato a 15,20 - 13,98 - 11,40 - 10,94 - 10,44 - 9,73 - 8,97 - 7,60.

Art. 24 elemento di garanzia retributiva: dall’1/01/2011 ai lavoratori assunti a tempo indeterminato da aziende prive di contrattazione di 2° livello e che nell’anno precedente non abbiano percepito altri trattamenti economici individuali

o collettivi sarà corrisposto al 1° gennaio di ogni anno un importo pari a € 150,00 lordi. Una cifra inferiore sino a concorrenza se avessero percepito altro trattamento economico di analoga natura non è utile per il calcolo del T.F.R.

Categorie Paga base ContingenzaPremio

produzioneAccordo

02/12/90e.d.r. Totale mensile Paga oraria 3% cavatori a.p.a

LAPIDEI INDUSTRIA

Vecchio inquadramento - LivelliNuove categorie

dall’1/05/2007Paga base Contingenza e.d.r. Totale mensile Paga oraria

LEGNO CONFAPI

aprile 2011

marzo 2011

AS AD3 1.584,31 531,30 10,33 2.125,94 12,22

A) Ex Imp. 1ª categ. AD2 1.473,78 528,03 10,33 2.012,14 11,56

AD1 1.363,24 528,03 10,33 1.901,60 10,93

AC4 1.252,72 528,03 10,33 1.791,08 10,29

B) Ex Imp. 2ª categ. Int. 1ª categ. - Nuovo L. Op. AC3 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63

B) AC2 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63

AC1 1.046,39 522,49 10,33 1.579,21 9,08

B) AS3 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63

AS2 1.031,64 522,46 10,33 1.564,43 8,99

C) Ex Imp. 3ª categ. Oper. 1ª categ. Int. 2ª categ. AS1 987,43 518,30 10,33 1.516,06 8,71

AE3 932,17 518,30 10,33 1.460,80 8,40

D) Ex Imp. 4ª categ. Oper. 2ª categ. AE2 876,90 515,30 10,33 1.402,53 8,06

E) Ex Oper. 3ª categ. AE1 736,89 512,79 10,33 1.260,01 7,24

N.B. Il 19/07/2010 si è rinnovato il CCNL: prevede incrementi della paga base a giugno2010, a marzo 2011 e a settembre 2012.

Inoltre prevede che a tutti i lavoratori dipendenti di imprese in cui non è stato contrattato aziendalmente un PREMIO DI RISULTATO venga corrisposto un importo perequativo mensile lordo di € 8,00.

A = Imp. Super € 1.447,73 531,34 117,95 6,45 10,33 2.113,80 12,15 0,364 13,01

A = Ex Imp. 1ª € 1.331,83 528,18 111,18 6,46 10,33 1.987,98 11,43 0,343 11,97

B = Ex Imp. 2ª Int. 1ª € 1.085,75 521,47 96,84 5,42 10,33 1.719,81 9,88 0,297 9,80

B = Operai Mode-Scul € 1.085,75 521,47 96,84 5,42 10,33 1.719,81 9,88 0,297 9,80

CS € 1.042,56 520,13 96,84 5,42 10,33 1.675,28 9,63 0,289 9,45

C = Ex Imp. 3ª Int. 2ª € 984,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.608,42 9,24 0,277 8,82

C = Ex Operai Super € 984,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.608,42 9,24 0,277 8,82

D = Ex Imp. 3ª Operai 1ª € 929,51 516,76 86,74 4,65 10,30 1.547,96 8,90 0,267 8,31

E = Ex Imp. 4ª Operai 2ª € 856,87 514,81 82,50 4,39 10,33 1.468,90 8,44 0,253 7,69

F = Ex Operai 3ª € 725,14 512,38 77,09 4,23 10,33 1.329,17 7,64 0,229 6,65

Page 37: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Categorie Paga Base Conting.za e.d.r. Totalemese

Pagaoraria Laterizi 6,50% Premio produzione

piastrelle-gesso 5%Premio produzione

manufatticemento 6%

Premio produzionelaterizi 6,50%

Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatti

cemento 6%Categoria

Pagina 37Costruire • Aprile 2011•

CCNL del 28/05/2008: l’importo degli aumenti periodici aumenta del 10% a decorrere dal gennaio 2009; alla nascita di un figlio è concesso un giorno di permesso retribuito.

CCNL del 12/05/2010: dal 1° di aprile 2010 (oltre a quanto sopra stabilito), vengono erogati € 8,00 al mese a titolo di “ELEMENTO DI GARANZIA RETRIBUTIVA”.

Livelli Nuove categorie P. base

contingenzae.d.r.

Indennità di funzione

Premio prod. + di 50 dip.

Premio prod.13 %

1° totale mensile

2° totale oltre 50 dip.

1ª paga oraria 2ª paga oraria

LEGNO INDUSTRIA

MANUFATTI CEMENTO INDUSTRIA

gennaio 2011

gennaio 2011

UNA TANTUM: con il rinnovo del CCNL del 26/05/2008 le imprese devono erogare l’importo di € 225,00, divisibili in quote mensili in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio - 31 maggio 2008.

MATERNITÀ: 100% della retribuzione.

7) Imp. Super AD3 2.089,37 25,82 1,21 11,25 2.126,44 2.127,65 12,2209 12,2279

AD2 2.054,59 1,21 11,25 2.065,84 2.067,05 11,8726 11,8796

AD1 1.977,15 1,21 11,25 1.988,40 1.989,61 11,4276 11,4345

6) Ex Imp. 1ª categ. AC5 1.901,74 1,21 11,25 1.912,99 1.914,20 10,9942 11,0011

AC4 1.788,45 1,21 11,25 1.799,70 1.800,91 10,3431 10,3501

5) Ex Imp. 2ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.675,11 0,96 8,70 1.683,81 1.684,77 9,6771 9,6826

AS3 1.618,97 0,96 8,70 1.627,67 1.628,63 9,3544 9,3599

5) Ex Inter. 1ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.675,11 0,96 8,47 1.683,58 1.684,54 9,6757 9,6813

AS3 1.618,97 0,96 8,47 1.627,44 1.628,40 9,3531 9,3586

4) Ex Imp. 3ª categ. Oper. Super AS2 - AC1 1.560,59 0,83 6,73 1.567,32 1.568,15 9,0076 9,0124

3) Ex Inter. 2ª categ. AE4 - AS1 1.515,55 0,83 6,65 1.522,20 1.523,03 8,7483 8,7530

3) Ex Oper. 1ª categ. AE4 - AS1 1.515,55 0,83 6,39 1.521,94 1.522,77 8,7468 8,7516

AE3 1.459,02 0,83 6,39 1.465,41 1.466,24 8,4219 8,4267

2) Ex Imp. 4ª categ. AE2 1.402,01 0,78 6,26 1.408,27 1.409,05 8,0935 8,0980

2) Ex Oper. 2ª categ. AE2 1.402,01 0,78 6,34 1.408,35 1.409,13 8,0940 8,0984

1) Ex Oper. 3ª categ. AE1 1.259,56 0,75 5,54 1.265,10 1.265,85 7,2707 7,2750

A) Imp. Super 3.089.164 1.035.589 20.000 4.144.753 23.820,42 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 A SUPER

1.595,42 534,84 10,33 2.140,59 12,30 47,25 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 47,24 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25

A) Ex Imp. 2.529.175 1.022.367 20.000 3.571.542 20.526,10 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 A

1ª cat. 1.306,21 528,01 10,33 1.844,55 10,60 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21

B) Ex Imp. 2.120.309 1.009.562 20.000 3.149.871 18.102,71 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B

2ª cat. 1.095,03 521,40 10,33 1.626,76 9,35 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17

B) Parte 2.120.274 1.009.562 20.000 3.149.836 18.102,50 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B

Op. ex C 1.095,03 521,40 10,33 1.626,76 9,35 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17

C) Super 2.004.891 1.002.184 20.000 3.027.075 17.396,99 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 C SUPER

1.035,44 517,58 10,33 1.563,35 8,98 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16

C) Ex Imp. 1.907.671 1.002.053 20.000 2.929.724 16.837,50 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C

3ª cat. 985,23 517,52 10,33 1.513,08 8,70 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15

C) Ex Op. 1.907.671 1.002.053 20.000 2.929.724 16.837,50 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C

C Super 985,23 517,52 10,33 1.513,08 8,70 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15

D) Ex Op. 1ª 1.775.211 999.090 20.000 2.794.301 16.059,20 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 D

Imp. 3ª cat. 916,82 515,99 10,33 1.443,14 8,29 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14

E) Ex Imp. 1.644.745 995.328 20.000 2.660.073 15.287,78 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E

4ª cat. 849,44 514,04 10,33 1.373,81 7,90 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13

E) Ex Op. 1.644.745 995.328 20.000 2.660.073 15.287,78 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E

2ª cat. 849,44 514,04 10,33 1.373,81 7,90 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13

F) Ex Op. 1.407.823 990.868 20.000 2.418.691 13.900,52 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 F

3ª cat. 727,08 511,74 10,33 1.249,15 7,18 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12

Page 38: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 38Costruire • Aprile 2011•

VITERBO - EDILIZIA INDUSTRIALivelli Paga base Cont/za ITS PR.P/NE EDR Totale Permessi 4,95% Cassa Edile 14,2%

Imp. 7 1.538,71 533,82 375,78 10,33 2.458,64

Imp.6 1.384,83 529,63 343,71 10,33 2.268,50

Imp. 5 1.154,02 523,35 285,66 10,33 1.937,36

Imp. 4 1.077,11 521,25 259,32 10,33 1.868,01

Imp. 3 1.000,16 519,16 238,93 10,33 1.768,58

Imp. 2 900,15 516,43 215,58 10,33 1.642,49

Imp. 1 769,36 512,87 185,33 10,33 1.477,89

Op. 4 6,23 3,01 1,49 0,06 10,79 0,53 1,53

Op. 3 5,78 3,00 1,39 0,06 10,23 0,51 1,45

Op. 2 5,20 2,99 1,26 0,06 9,51 0,47 1,35

Op. 1 4,45 2,96 1,08 0,06 8,55 0,42 1,21

1° gennaio 2011

N.B. Indennità di mensa dal 1° giugno 2008.

Operai; € 0,55 orarie; impiegati: € 4,40 giornaliere

RIETI - EDILIZIA INDUSTRIA

N.B. Indennità di mensa: operai € 0,46 / h , fino ad un massimo di 8 ore giornaliere; impiegati € 3,68 al giorno.

Indennità di trasporto: operai € 0,13 / h per 8 ore, oppure abbonamento mezzo pubblico; impiegati € 1,03 al giorno, oppure abbonamento mezzo pubblico.

Indennità di alta montagna: per quote superiori a 1.000/m € 3,32 al giorno; per quote superiori a 1.200/m € 3,87 al giorno.

La maggiorazione per ferie e gratifica natalizia è 18,50 % da calcolarsi su paga base + contingenza + ind. di settore + E.D.R.+ E.E.T.

Operai Paga base Ind. conting. Ind. territ. settore E.D.R. Totale

IV Livello O4 6,23 3,01 1,48 0,06 10,78

Op. Spec. O3 5,78 3,00 1,38 0,06 10,22

Op. Qual. O2 5,20 2,99 1,25 0,06 9,50

Op. Com. O1 4,45 2,96 1,07 0,06 8,54

Impiegati Stipendio base Ind. conting. Premio produzione E.D.R. Totale

7° Livello 1.538,71 533,82 371,40 10,33 2.454,26

6° Livello 1.384,83 529,63 339,59 10,33 2.264,38

5° Livello 1.154,02 523,35 282,30 10,33 1.970,00

4° Livello 1.077,11 521,25 256,21 10,33 1.864,90

3° Livello 1.000,16 519,16 236,06 10,33 1.765,71

2° Livello 900,15 516,43 212,41 10,33 1.639,32

1° Livello 769,36 512,87 182,50 10,33 1.475,06

1° gennaio 2011

Page 39: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

LATINA - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Livello Paga base Contingenza I.T.S. E.D.R. Totale Oraria 18,50% 4,95% Str. 35%

Op. 4° Livello 1.077,11 521,25 258,45 10,33 1.867,14 10,79 2,00 0,53 3,78

Oraria 6,23 3,01 1,49 0,06

Op. Spec. 1.000,16 519,16 236,90 10,33 1.766,55 10,21 1,89 0,51 3,57

3° Livellooraria 5,78 3,00 1,37 0,06

Op. Qualificato 900,15 516,43 213,73 10,33 1.640,64 9,48 1,75 0,47 3,32

2° Livellooraria 5,20 2,99 1,24 0,06

Op. comune 769,36 512,87 186,09 10,33 1.478,65 8,55 1,58 0,42 2,99

1° Livellooraria 4,45 2,96 1,08 0,06

Mensa 0,54 €/h

Trasporto Mensilizzazione abbonameto mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

Livello Paga base Contingenza Premio prod. E.D.R. Totale

7° Livello 1.538,71 533,82 371,3 10,3 2.454,20

6° Livello 1.384,83 529,63 339,2 10,3 2.264,03

5° Livello 1.154,02 523,35 282,3 10,3 1.970,04

4° Livello 1.077,11 521,25 258,45 10,3 1.867,14

Ex 3° Livello 1.000,16 519,16 236,90 10,33 1.766,55

Ex 2° Livello 900,15 516,43 213,73 10,33 1.640,64

Ex 1° Livello 769,36 512,87 186,09 10,33 1.478,65

Mensa 4, 48 €/G

Trasporto Mensilizzazione abbonameto mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

FROSINONE - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Livelli Paga Base Contingenza Premio Prod.

I.T.S.

Elemento

Economico

Territoriale

E.D.R. Totale

Mensile

Paga oraria Straordinario

al 35%

Permessi

4,95%

in busta

Cassa Edile

4,30%

in busta

Cassa Edile

14,20%

accantonata

7° - Imp. 1° Super € 1.538,71 € 533,82 € 287,48 € 83,81 € 10,33 € 2.454,15

6° - Imp. 1ª € 1.384,83 € 529, 63 € 256,02 € 75,42 € 10,33 € 2.256,23

5° - Imp. 2ª € 1.154,02 € 523,35 € 212,59 € 62,85 €10,33 €1.963,14

4° - Imp. 4° Liv. €1.077,11 € 521,25 € 191,22 € 58,66 € 10,33 € 1.858,57

4° - Op. 4° Liv. € 6,22 € 3,01 € 1,10 € 0,34 € 0,06 € 10,73 € 14,49 € 0,53 € 0,46 € 1,52

3° - Imp. 3ª € 1.000,16 € 519,15 € 175,63 € 54,47 € 10,33 € 1.759,74

3° - Op. Specializ. € 5,78 € 3,00 € 1,03 € 0,31 € 0,06 € 10,1754 € 10,18 € 13,74 € 0,50 € 0,44 € 1,44

2° - Imp. 4ª € 900,15 €516,43 € 158,26 € 49,02 € 10,33 € 1.634,19

2° - Op. Qualificato € 5,20 € 2,99 € 0,92 € 0,28 € 0,06 € 9,45 € 12,76 € 0,47 € 0,41 € 1,34

1° - Imp.

1° Impiego€ 769,36 € 512,87 € 136,01 € 41,90 € 10,33 € 1.470,47

1° - Op. Comune € 4,45 € 2,96 € 0,81 € 0,25 € 0,06 € 8,5271 € 8,53 € 11,51 € 0,42 € 0,37 € 1,21

N.B. Mensa: Il valore è di € 0,55 per ora di presenza sul cantiere.

Trasporto: rimborso pari al costo dell’abbonamento da casa al cantiere.

Trasferta: il limite territoriale oltre il quale spetta la trasferta è fissato in 45 km dal comune di assunzione.

Page 40: Costruire n° 22 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

COME STA IL TUO CANTIERE?

VISITACI SU WWW.CTPROMA.IT O CHIAMA IL N. 06 86218191

UNA VISITA TECNICA DEL CTPPUÒ EVITARTI COMPLICAZIONIPRENOTALA ADESSOMETTI IN REGOLA IL TUO CANTIEREPER GARANTIRE LA SICUREZZA TUA E DEGLI ALTRI